Grana per la Gran Bretagna: i discendenti degli schiavi chiedono il risarcimento

schiavitù-tuttacronacaE’ il Sunday Telegraph e riportare la notizia che una coalizione di Stati dei Caraibi, che annovera anche la Giamaica, sta iniziando una campagna e una battaglia legale contro la Gran Bretagna allo scopo di chiedere indennizzi per la tratta degli schiavi condotta fino al 1833 nell’Oceano Atlantico. La coalizione è pronta ad andare in tribunale e si è affidata allo studio legale di Londra Leigh Day. Il giornale spiega che lo studio, che ha già ottenuto dal governo del Regno Unito 20 milioni di sterline per i kenyani torturati dai britannici nella ribellione Mau Mau degli anni ’50,  stilerà nel mese di febbraio una prima lista di richieste, fra cui risarcimenti miliardari e una dichiarazione di scuse ufficiali, non solo al Regno Unito, ma anche a Francia e Olanda, altri due Paesi europei coinvolti nella tratta. Verene Shepherd, a capo del comitato giamaicano per le riparazioni, ha riferito: “I colonizzatori britannici hanno deturpato i Caraibi”. E ha aggiunto: “I loro discendenti devono ora pagare per quei danni”.

Il cagnolino impavido! Non c’è vento che lo fermi

cane-impavido-vento-tuttacronacaLa Gran Bretagna è afflitta da un’ondata di maltempo che crea danni e disagi. Ma c’è chi non si ferma davanti a nulla e sfida la forza della natura pur di non rinunciare alle sue abitudini… E’ il caso di un cagnolino, un esemplare di Coton de Tulear, conosciuto anche come il cane reale del Madagascar, che coperto dal suo caldo cappottino si getta nella bufera con cuore impavido. Il cagnolino passeggia indomito sulla spiaggia di Lyme Regis.

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Regno Unito al collasso… due morti e 140mila case senza elettricità, trasporti in tilt

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Dopo l’ondata di maltempo che si è riversata nel Regno Unito le emergenza da fronteggiare sono molteplici. Dalle abitazioni, circa 140mila, rimaste senza elettricità ai trasporti ferroviari e stradali ceh sono in tilt. Poi alberi sradicati, frane  e caos. Si contano anche due morti, una donna che era alla guida della sua vettura quando è avvenuto il crollo parziale di un edificio a Londra e un anziano che è morto durante una crociera, sulla nave Marco Polo, quando un oblò della sua cabina è stato distrutto dalla forza delle onde nel Canale della Manica.

Una scoperta senza precedenti in Antartide!

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Chi mai l’avrebbe potuto immaginare? E’ stata scoperta da un team di esperti del Regno Unito proprio sotto la calotta antartica. Tale regione subglaciale sarebbe più profonda del Grand Canyon e, dalla sua analisi, potrebbero emergere nuovi particolari sulla preistoria se non addirittura forme di vita credute estinte ma, al contrario, rimaste ibernate da milioni di anni. I ricercatori provenienti da diverse Università del Regno Unito – tra cui Newcastle, Bristol, Edimburgo, British Antarctic Survey, Exeter e York – hanno tracciato la Ellsworth Subglacial Highlands, un’antica catena montuosa sepolta sotto diversi chilometri di ghiaccio polare. Nella scoperta i ricercatori sono stati aiutati dai dati provenienti dai satelliti spaziali e da speciali radar trascinati da motoslitte o da piccoli aerei che riescono a penetrare la calotta artica, rilevando la conformazione del sottosuolo. La Valle subglaciale sarebbe estesa oltre 300 chilometri e si troverebbe a una profondità di circa 3mila metri, posizionata a circa 2 chilometri sotto il livello del mare.

I risultati sono stati pubblicati nell’ultima edizione del bollettino della Società Geologica degli Stati Uniti. “La scoperta di questa enorme depressione e la caratterizzazione del paesaggio montuoso circostante – ha detto il dottor Neil Ross dell’università di Newcastle, tra i principali autori della ricerca – è stata una circostanza incredibilmente fortunata”. Ross, docente di Geografia fisica ha anche aggiunto: “Abbiamo acquisito dati sul ghiaccio da entrambe le estremità di questa enorme valle nascosta, ma non abbiamo avuto alcuna informazione di dirci quello che c’era in mezzo. Per colmare il vuoto sono stati perciò utilizzati i dati satellitari”. Perché, pur essendo coperta sotto diversi chilometri di ghiaccio, la valle è così vasta che può essere vista dallo spazio.

Un’opera d’arte? No, il codice del sito che diventa un “capolavoro”

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Il web non è sempre un posto meraviglioso, ma a volte i codici di un sito e i dati che lo compongono possono davvero dar vita a un’opera d’arte inaspettata. Martyn Dade-Robertson, direttore del master in progettazione all’Università di Newcastle nel Regno Unito, è in grado di far emergere veri e propri capolavori visualizzando i link che s’irradiano dai diversi siti web. Un caso eclatante è quello di Nasa.gov, che come si vede nella foto in alto si presenta proprio come una galassia. Le linee bianche rappresentano come il codice del sito, ad esempio attraverso i collegamenti  ipertestuali o i tag correlati alle immagini, è interconnesso e collegato con altri siti. Nella gallery sono presenti altre “opere d’arte” provenienti da altri siti:

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Quella volta che David Beckham si masturbò davanti la squadra del Man Utd

david-beckham-tuttacronacaAveva appena 17 anni, era entrato nella prima squadra del Manchester United e doveva sottoporsi al rito d’iniziazione: masturbarsi davanti a tutto lo spogliatoio sulla foto di Clayton Blackmore, poliedrico esterno dei Red Devils dall’82 al ’94. A confessarlo David Beckham, nel film documentario sui “Fergie’s fledglings”, la generazione di fenomeni del Manchester United che vinse tutto. Parlando della pellicola, intitolata “The Class of ‘92”, a Metro lo Spice Boy racconta: “Tutti avevano un rito da superare prima di entrare in prima squadra e questo era uno dei più sgradevoli! Ovvero, dover guardare il calendario di Clayton Blackmore e fare certe cose mentre lo guardavo… E’ stato imbarazzante doverlo raccontare, ma era qualcosa che dovevamo affrontare, anche se non mi piacerebbe affatto doverlo rifare di nuovo!!!” Un rito d’iniziazione molto imbarazzante per il miglior piede destro del Regno Unito, ma il giovane Beckham avrebbe fatto di tutto per i Red Devils: “Da bambino ho sempre e solo voluto diventare un calciatore professionista e giocare per il Manchester United e per l’Inghilterra”, ammette. “Mi ritengo un privilegiato per essere arrivato dove sono ora e sono molto orgoglioso di tutto quello che ho fatto”.

Il quartiere del… pene!

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Per fortuna o per sfortuna esiste Google Earth e i quartieri visti dall’alto assumono una forma tutta diversa. Ecco che spunta, dopo la Chiesa, anche un intero quartiere a forma di pene. Ci troviamo a Hoylake, nel Regno Unito e l’insieme di George Road, Edward Road e Yeoman Cottages, disegnano sulla mappa un membro maschile. Quello che era una curiosità sta diventando una condanna. Chi deve vendere la propria abitazione potrebbe veder scendere il valore della propria casa proprio perché si trova nel quartiere dalla forma ambigua.

 

Investe un uomo in Inghilterra, pena ridotta: “E’ francese”

pirata_francia-tuttacronacaShock in Inghilterra per una sentenza che ha ridotto la pena a un giovane francese per via della sua nazionalità. Il 25enne Alexis Sebastien-Fluery, nell’agosto 2012, si trovava alla guida di una Renault Laguna nel Kent, quando ha effettuato un’inversione a U e imboccato la strada nel senso sbagliato. La manovra ha portato l’auto del francese a centrare quella sulla quale stava viaggiando il 62enne David Crane, morto sul colpo. Alexis era stato condannato a un anno e mezzo di carcere a luglio, ma potrà uscire già la settimana prossima visto che il giudice ha deciso che “L’uomo ha commesso un errore. Abituato a tenere la destra, dopo l’inversione è rimasto a destra”. Oltretutto “era buio”, ha aggiunto il giudice e, “per qualche secondo o minuto”, l’uomo deve aver “dimenticato che non stava guidando in Francia”. Ovviamente la decisione della corte di Appello di Londra ha scatenato un’ondata di critiche antifrancesi, ma ha anche aperto un dibattito sull’opportunità per la Gran Bretagna di allinearsi al resto del mondo.

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Come vengono accolti in Europa i clandestini? Multe, rimpatri e carcere

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Come vengono accolti in Europa i clandestini? Multe, rimpatri e carcere. Queste sono le misure previste dai Paesi dell’Unione europea, come oggi riportato in un articolo di Libero:

“Eppure basterebbe guardare un po’ al di là dei nostri confini giuridici per scoprire che in Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera è prevista una sanzione penale specifica per chi fa ingresso illegale sul territorio nazionale e anche per chi vi soggiorna irregolarmente. Non fa eccezione il Regno del Belgio, dove la reclusione può prolungarsi fino a tre mesi ed è seguita immancabilmente dall’espulsione del colpevole. In Danimarca, invece, distinguono fra la permanenza irregolare, che rientra fra le fattispecie penali e può comportare anche la reclusione fino a sei mesi, e l’ingresso illegale, punito con una multa o una misura amministrativa”.

E la lista dei paesi europei in cui il reato rimane non è finita, spiega Morigi:

“Quanto all’Austria, lo tratta soltanto come un illecito amministrativo, ma il soggetto colto senza documenti validi oltre a beccarsi una multa da 200 a 1.500 euro, può essere detenuto per 72 ore, dopo le quali scatta il rimpatrio. Allo stesso modo, la Finlandia e i Paesi Bassi dopo la sanzione pecuniaria, prevedono l’espulsione. Anche in Portogallo seguono la stessa linea, salvo inasprire le misure con i recidivi: chi viola il divieto di reingresso rischia due anni di galera. Pur di cacciare i clandestini, la Grecia è disposta a rinunciare anche al denaro delle multe”.

Non sono escluse Irlanda e Lussemburgo:

“In Irlanda, se c’è volontarietà, si possono aprire le porte del carcere per tre anni, senza che per questo sia condonata la contravvenzione fino a 3mila euro. Nel piccolo Granducato del Lussemburgo, per contro si viene espulsi o respinti, ma si può guadagnare un soggiorno di sei mesi in prigione”.

Insomma, scrive Morigi, in tutta Europa per gli immigrati clandestini è previsto anche il carcere:

“Perfino la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo prevede un elenco esaustivo di ipotesi giustificative della detenzione, tra cui il fatto di impedire l’ingresso illegale nel territorio o di favorire l’allontanamento di una persona. E, da ultimo, nel 2011, la Corte di Giustizia europea ha chiarito che la direttiva comunitaria sui rimpatri non vieta a uno Stato membro di classificare come reato un soggiorno irregolare e di irrogare sanzioni penali per scoraggiare e reprimere la commissione di un’infrazione delle norme nazionali in materia di soggiorno né di imporre una detenzione finalizzata a determinare se il soggiorno sia regolare o meno”.

Se è vero che potremmo essere noi a dare il buon esempio è anche vero che le condizioni finanziarie e sociali del nostro Paese, purtroppo, non danno la possibilità a coloro che arrivano di costruirsi un futuro. Perché dunque strappare per una seconda volta la possibilità ai migranti di un progetto di vita? Perché lasciare queste persone all’interno di centri di prima accoglienza che sono ormai diventati centri claustrofobici e malsani?  Quando si inizierà davvero a fare una politica comunitaria di accoglienza e non di respingimento? Quando quelle multe, rimpatri e carcere si trasformeranno in Europa in speranza di una vita migliore? Vergogna? No, disperazione e impotenza di fronte ad altre Nazioni che si sono arroccate su posizioni punitive e puntano il dito contro l’Italia… poi si lavano le coscienze con un contributo insufficiente, capace solo di prolungare l’agonia di quei migranti rinchiusi nei centri sovraffollati.

Il politically correct ha raggiunto anche gli scout: niente più “Dio” nel giuramento

boyscout-atei-tuttacronacaAnche le storie centenarie possono cambiare. Ed è quello che è accaduto la scorsa estate in Inghilterra. Da quanto Sir Baden-Powell fondò gli scout, intere generazioni hanno recitato la formula “To serve my Queen and love my God”: servire la regina e amare Dio. Ora però il giuramento cambia: l’educatore inglese mirava infatti a formare buoni cittadini e buoni cristiani attraverso lo scoutismo, un proposito questo che, visto il clima culturale di cristianofobia attuale non è più accettabile. Questo almeno nel pensiero della dirigente femminile del movimento, Gill Slocombe. Da qui la decisione di rimuovere il riferimento a Dio dal giuramento. Quello che resta è il servire la regina. E se in molti strizzano gli occhi al politicamente corretto, c’è anche chi fa notare che il cristianesimo resta comunque uno dei pilastri della Nazione. Come riportava anche il Sussidiario, “Si potrebbe commentare che l’identità nasce infatti dal riconoscimento di radici, esperienze, sensibilità ed interessi comuni. Ebbene nulla meglio del cristianesimo può esprimere tutto questo per gli inglesi, e non solo per loro. Ciò senza affatto discriminare mussulmani, induisti, sikh e così via. Quello che i cristianofobi vogliono ottenere è l’annullamento di questa identità.” Quello che propone la Slocombe è sostituire “amare Dio” con “prometto di non tradire me stesso e di sviluppare le mie credenze”. Lo sguardo degli scout, quindi, passa dall’esteriore all’interiore, bandito un rapporto con l’Altro, si promette fedeltà a se stessi e si mira a uno sviluppo personale. Estremamente significativo: non più un rapporto di relazione, un amore a un Altro, ma una fedeltà a se stessi, uno sviluppo di sé. Da parte loro, le ‘girl guide’ hanno eliminato oltre alla parola ‘Dio’ anche ‘patria’. Era uno dei più grandi intellettuali cattolici inglesi del ‘900, Hilaire Belloc, a scrivere nel suo Saggio sull’indole dell’Inghilterra contemporanea: “Quando gli uomini abbandonano l’adorazione di Dio e dei santi cominciano ad adorare se stessi. L’Io si presta ottimamente a questo culto perchè il proprio Io è un modello di perfezione e soprattutto non è possibile metterne in dubbio l’esistenza. Il culto di noi stessi ha il grande vantaggio di essere culto di qualche cosa che certamente esiste, la cui presenza è certa, a portata di mano e, per noi, oggetto di sconfinata ammirazione. Ma adorare, per la natura stessa dell’atto, significa pagare un tributo, che deve necassariamente rivolgersi a un oggetto esterno. Il culto di noi stessi non può dunque attuarsi che in una forma riflessa. La forma più corrente di questo culto è quella che ha per suo oggetto l’umanità. Dal culto dell’umanità ci vengono religioni come quella del Socialismo, della Fratellanza Universale, del Credo della Bontà Universale e simili.”

Quando Twitter… nuoce al politico! La gaffe di Cameron

david-cameron-gaffe-tuttacronacaIl Primo Ministro inglese David Cameron ha aperto un account ufficiale nell’ottobre 2012 e in passato aveva messo in guardia sui pericoli di Twitter, dichiarando: “Too many tweets might make a twat” (“Troppi tweet possono fare un idiota”). Ora proprio Twitter è stato teatro di una nuova gaffe, che arriva a pochi giorni di distanza dalla foto pubblicata su Instagram da sua cognata dove lo si vede dormire. Sabato sera, dopo l’attacco terroristico al centro commerciale di Nairobi, Cameron ha utilizzato il social per fare le condoglianze al Presidente Kenyatta, annunciando anche un’imminente dichiarazione del Ministro degli Esteri, William Hague.

cameron-tweet-tuttacronacaTra le risposte ricevute via Tweet, una diceva: “David Cameron please call off William Hague. Hasn’t Kenya suffered enough today?”, ovvero: “David Cameron per favore richiami William Hague. Il Kenya non ha sofferto abbastanza per oggi?”.  Proprio questo messaggio è stato inserito tra i preferiti dell’account di Cameron: operazione che normalmente viene fatta in segno di approvazione per il contenuto. L’impressione era quindi che il Primo Ministro approvasse il sarcasmo e la critica contro Hague. Il Daily Mail ha ipotizato che possa essere stato un giovane membro dello staff di Cameron addetto al suo account a segnare tra i preferiti proprio il Tweet che attaccava il Ministro degli Esteri e che proveniva da un account satirico intitolato a Norman Tebbit, ex ministro del Lavoro del governo Thatcher. Il tweet è stato poco dopo rimosso dai preferiti di Cameron (e poi cancellato anche da Twitter) e un suo portavoce ha dichiarato: “È un account molto offensivo al quale il Primo Ministro non vorrebbe mai essere associato”.

La foto del primo ministro inglese che dorme fa il giro del web

cameron-dorme-tuttacronacaFotografie del primo ministro inglese David Cameron se ne vedono molte, ma nessuna come quella postata (e poi rimossa) dalla cognata Alice Sheffield. Al termine del G20 di San Pietroburgo, Cameron si è dovuto recare a York, per assistere al matrimonio della cognata Alice, sorella acquisita della moglie Samantha. Nell’occasione, il leader dei Tories si è ritagliato un po’ di tempo per smaltire le fatiche del summit russo, non sapendo che Alice non avrebbe resistito alla tentazione di fare uno strappo alle regole del protocollo ufficiale decidendo di scattarsi una foto in cui viene immortalato anche il premier dormiente sul letto alle spalle. Postata sul profilo Instagram della sorella della stessa Alice, Emily, l’immagine ha fatto il giro del Regno Unito nello spazio di pochi giorni, prima di essere rimossa.

Precario in Italia, cardiochirurgo di fama all’estero: storia di un cervello in fuga

simone-speggiorin-tuttacronacaUn cardiochirurgo pediatrico di cui la Bbc ha deciso di parlare, dedicandogli uno speciale radiofonico e un documentario di un’ora. Il principale network britannico è solito interessarsi alle eccellenze sanitarie del Regno Unito, ma la particolarità è che ora si ritrova a parlare di un “cervello in fuga” italiano, il dr. Simone Speggiorin. 36enne, originario di Olmo di Martellago, in provincia di Venezia, laureatosi a Padova, per inseguire le sue ambizioni ha sentito la necessità di partire. In seguito, la consacrazione internazionale: il suo nome è noto da tempo in Inghilterra, dov’è il più giovane cardiochirurgo “strutturato” (dirige un’unità e ricopre un ruolo equivalente a quello italiano di primario). Non solo, è anche in prima linea con un’associazione che si occupa di curare i bambini indiani colpiti da problemi cardiaci.
Dottor Speggiorin, come nasce l’opportunità di lasciare l’ambiente padovano e volare oltremanica?
«Nel 2003 mi sono laureato in Medicina a Padova, nel 2009 ho completato la specializzazione in cardiochirurgia imparando moltissimo dal professor Giovanni Stellin, il mio primo mentore. Ma il mio sogno era quello di lavorare con i bambini, mi affascinava l’idea di curare i piccoli con malformazioni cardiache. E sapevo che prima o poi avrei dovuto andare all’estero per completare il mio percorso formativo».
In Italia non sarebbe stato possibile?
«Non volevo ristagnare come precario in un sistema molto ma molto indietro, il problema è generale e non basterebbe certo solo una riforma della sanità. È per questo che ho deciso di mettermi in gioco all’estero. Dopo la specializzazione in Italia ottieni un diploma e sei legalmente abilitato a fare il cardiochirurgo, ma non è facile essere già formato e pronto per svolgere la professione».
Quindi, che è successo?
«Tramite Giovanni Stellin, a cui devo moltissimo, ho conosciuto il professor Martin Elliott del Great Ormond Street Hospital di Londra, uno degli ospedali pediatrici più importanti d’Europa. Con lui ho scritto un articolo scientifico, evidentemente gli è piaciuto il mio modo di lavorare. E mi ha chiesto di seguirlo a Londra».
Un’occasione che lei ha deciso di prendere al volo, giusto?
«Si, sono stato li per tre anni sub-specializzandomi in chirurgia tracheale e cardiochirurgica pediatrica. Poi è spuntata una nuova opportunità, un altro aereo da prendere al volo».
Ed è finito per un anno in India Bengalore, come mai?
«In quell’area geografica la popolazione è vastissima e ci sono molti bambini, la quantità di malformazione al cuore è purtroppo molto elevata e quindi sapevo che li c’era bisogno di lavoro. I dottori indiani sono molto bravi ma come numero non bastano. L’India era il posto ideale per completare il mio training formativo».
Che esperienza è stata?
«Bella, bellissima. Uno choc culturale, certo, ma mi è servita molto per testare davvero quello che potevo valere».
Dopo un anno si è presentata l’occasione di partire di nuovo, è stata una scelta difficile?
«Mi hanno offerto due posti, a Leicester in Inghilterra e a Sidney in Australia. Ho scelto la prima per rimanere in Europa, per riavvicinarmi agli amici e alla famiglia».
E proprio a Leicester, nel cuore del Regno Unito, lavora tutt’ora. Di cosa si occupa?
«Al Glenfield Hospital sono stato assunto come cardiochirurgo pediatrico. Ma faccio pure parte di una charity con un gruppo di dottori da tutto il mondo che vanno in India ad operare bambini».
Come si struttura questo progetto?
«La charity è nata proprio a Leicester, tre o quattro volte all’anno andiamo in India a curare questi bambini che altrimenti morirebbero. Spesso appartengono a famiglie che vivono in grandi condizioni di povertà e non si possono permettere alcuna spesa. Così il costo delle cure viene suddiviso tra l’ospedale indiano e la nostra charity, denominata “Healing Little Hearts”».
Quali sono le più grandi differenze tra il sistema sanitario italiano e quello inglese?
«Quello britannico è organizzato in maniera maniacale ed è più meritocratico, se sei bravo è più facile che vai avanti».
E dell’Italia cosa le manca?
«La famiglia e la colazione con brioche e cappuccino, stop. La maggior parte dei miei vecchi amici è già all’estero».
Tornerebbe?
«No, non avrebbe senso. Pensi: tre anni fa feci domanda per un concorso in Italia, mi hanno risposto la settimana scorsa. Assurdo. Ora sono in una curva ascendente, tornare significherebbe rimettersi in coda. Per fortuna il mondo è grande e pieno di opportunità».

Maxi incidente: oltre 100 veicoli coinvolti e più di 200 feriti

maxiincidente-kent-tuttacronacaUn ammasso di auto, gru e camion: è quanto appare osservando le immagini del maxi incidente che ha coinvolto più di 100 veicoli nel Kent, in Gran Bretagna. Teatro dello scontro un ponte a quattro corsie sull’isola di Sheppey. Al momento non è noto il numero dei feriti, anche se la BBC parla di un primo bilancio di 200 persone che hanno riportato ferite lievi e sei in condizioni gravi.

Stando alle prime testimonianze, la causa dell’incidente potrebbe essere la nebbia intensa che avvolge la zona. The Huffington Post UK riporta le parole di Martin Stammers, presente sul luogo: “E’ orribile, non avevo mai visto nulla del genere in vita mia”. E aggiunge: “Tutto quello che si sentiva era il rumore di auto che si scontravano”. Stando alle prime informazioni, le auto avrebbero continuato a scontrarsi per 10 minuti. In zona sono al momento presenti una trentina di ambulanze. Al momento, sembra nessuno abbia perso la vita nell’incredibile tamponamento.

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Attenti alla pillola per l’ipertensione: va presa tutti i giorni

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Si rischia e il rischio sarebbe molto elevato secondo gli ultimi studi dell’Università di Glasgow, nel Regno Unito, che ha monitorato lo stato di salute di 14mila pazienti con ipertensione arteriosa. Il rischio d’infarto, che chi soffre di pressione alta e non prende quotidianamente la pillola per la pressione, aumenterebbe sino al 42%. Sarebbero  i continui sbandamenti del valori arteriosi a fare male alla salute tanto quando i valori non tenuti mai sotto controllo.

 

Stroncati i sogni di ripresa? Pil italiano a -1,8

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L’Italia è l’unico Paese del G7, cioè tra le sette nazioni più industrializzate, a far registrare un Pil negativo per l’anno in corso. Sono quindi stroncati i sogni di ripresa tanto annunciati da Enrico Letta? E’ vero che mancano pochi mesi alla fine del 2013, ma è pur vero che l’Ocse, ha confermato la  stima di una contrazione del Pil italiano dell’1,8%. L’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, in un aggiornamento di interim delle sue previsioni economiche, ha affermato che l’area euro come insieme non è più in recessione.  A livello mondiale, sempre secondo l’Ocse, soprattutto nelle “grandi economie emergenti, la crescita ha rallentato”, mentre “l’attività si sta espandendo a ritmi incoraggianti in Nord America, Giappone e Regno Unito, mentre l’area euro come insieme non è più in recessione”, afferma l’Ocse. Per gli Usa quest’anno è previsto un più 1,7 per cento del Pil, in Germania un più 0,7 per cento, in Francia un più 0,3 per cento e in Gb un più 1,5 per cento.

L’Ocse comunque avverte che il miglioramento della crescita nei paesi avanzati, per quanto gradito “non è ancora consolidato” mentre “permangono rischi rilevanti”. Bisogna continuare a sostenere la domanda, anche con politiche monetaria straordinarie, mentre le riforme strutturali volte a rimuovere gli impedimenti alla crescita e alla creazione di lavoro restano “vitali”, conclude l’ente parigino con un comunicato.

Vietato il vino italiano pregiato da farsi in casa da soli: stop al kit-wine

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Vini in polvere venduti con un kit che consente poi di farsi “vini pregiati italiani”. In realtà una sorta di “Piccolo Chimico” che promette miracoli in sole 4 settimane. Il costo è bassissimo: poco più di un euro a bottiglia. Nel kit c’è tutto: succo d’uva concentrato, lievito, e altri 5 pacchettini di polveri varie da impiegare secondo le istruzioni.

Il Nucleo Antifrode dei Carabinieri però ha sollecitato l’intervento del Regno Unito. Quello che infatti viene venduto come kit “per vino italiano” non è altro che una contraffazione. In realtà la bevanda non può neppure denominarsi vino. Il problema di fondo è poi che una volta assaggiato ad esempio un Chianti, i consumatori associano quel gusto chimico al vino e non riconoscerebbero mai un vero Chianti perché abituati a sentire quel sapore che neppure lontanamente somiglia al vino sponsorizzato in etichetta.   Come riporta il Fatto Alimentare era stato l’eurodeputato  italiano Giancarlo Scottà  il primo a fare un’interrogazione parlamentare rivolta al Commissario europeo per l’Agricoltura, l’8 ottobre 2012, per denunciare i “Counterfeit Italian-made products: powdered wine on sale in the United Kingdom”. Il Commissario Dacian Cioloş aveva però reagito tiepidamente, ora invece grazie ai carabinieri e al coordinamento con la polizia internazionale è stato possibile vietare la vendita del kit in Inghilterra.

Ragazzo bandito dalle fattorie inglesi: ha fatto sesso con una capra

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Robert Newman, un ragazzo inglese di 23 anni, dopo aver ammesso di aver fatto sesso con una capra a Devizes, nel Wiltshire è stato  bandito da tutte le fattorie del Regno Unito. Ora  sarà costretto a restare chiuso in casa fino all’udienza prevista il 12 settembre prossimo e dovrà rispettare il coprifuoco che gli è stato imposto.

 

Il colpo di Stato iraniano del ’53: la CIA ammette la sua partecipazione

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Dietro il colpo di Stato contro il primo ministro iraniano Mohammed Mosaddeq, nel 1953, c’era la CIA. E’ quanto emerge dai documenti divulgati questo lunedì dall’Archivio di Sicurezza Nazionale. Come sottolinea l’HuffingtonPost.es, Nonostante sia sempre stata nota la partecipazione degli Stati Uniti e del Regno Unito nella caduta di Mosaddeq, questa è la prima volta che la CIA “ammette di aver aiutato a organizzare ed eseguire il golpe”, ha notato l’Archivio di Sicurezza Nazionale, un centro investigativo senza fine di lucro che collabora con l’Università di George Washington. In passato, agenti CIA avevano assicurato la maggior parte dei documenti connessi con il golpe del 1953, in piena Guerra Fredda e dopo la nazionalizzazione dell’industria petrolifera iraniana, erano scomparsi o distrutti negli anni ’60. Ma i ricercatori del National Security Archive hanno recentemente ottenuto l’accesso ai documenti declassificati dalla CIA e che includono anche vari scritti di propaganda preparati dall’agenzia di spionaggio per cercare di dipingere una cattiva immagine di Mossadeq, è stato detto in una dichiarazione. Secondo l’Archivior, uno dei documenti accusava il primo ministro iraniano di “far finta di essere il salvatore dell’Iran”, mentre lanciava un vasto apparato di spionaggio contro praticamente tutti i settori della società, compresi i militari, giornali e leader politici e religiosi. L’Archivio ha elogiato la decisione della CIA di declassificare i documenti, ma ha sostenuto anche che tale materiale sarebbe potuto essere tranquillamente declassificato “da molti anni, senza il rischio di mettere in pericolo la sicurezza nazionale”. La pubblicazione dei documenti è avvenuta alla vigilia del 60 ° anniversario del rovesciamento del Mosaddeq, e l’esplicito riferimento al ruolo della CIA è contenuto in un documento intitolato La battaglia per l’Iran, risalente alla metà degli anni 70.

La polizia la rincorre… lei posta in rete le foto del suo viaggio in Europa

emeline-essertel-tuttacronacaLa 24enne Emeline Essertel, una ragazza alla pari, è fuggita dal Regno Unito dopo una condanna per furto e frode: aveva sottratto la carta di credito del suo datore di lavoro. Dopo averla utilizzata, la ragazza, il 31 gennaio, è comparsa di fronte agli inquirenti di Cardiff davanti ai quali si è dichiarata colpevole. Liberata su cauzione, si sarebbe dovuta ripresentare il 20 marzo per la sentenza ma è fuggita, visitando città europee. Emeline ha viaggiato per l’Europa, da Dublino ad Amsterdam, e durante i suoi spostamenti ha postato le foto online, facendo capire che stava liberamente viggiando e quasi a prendere in giro la polizia britannica che è sulle sue tracce.

Resta trafitto da una sbarra del cancello mentre lo scavalca: è salvo!

trafitto_palo_cancello-tuttacronacaVoleva recuperare il pallone caduto in un giardino il 12enne Josh Hassan, di Chadwell Heath, nell’Essex. Per raggiungere la palla, però, doveva superare un cancello composto di sbarre con le punte acuminate. Il ragazzino stava scavalcando la barriera è rimasto trafitto al petto proprio da uno dei pali, che si è fermato a pochi centimetri dal cuore senza intaccare organi vitali. I vicini di casa, che la madre di Josh ha dichiarato essere i loro eroi, accortisi dell’accaduto hanno chiamato un’ambulanza e, nell’attesa del mezzo, portato una scala per farlo sorreggere: hanno così salvato la vita al giovane, impedendo che la punta raggiungesse il cuore. Josh, sottoposto a intervento, è ora fuori pericolo, dopo due giorni di degenza, ed ha annunciato di voler conservare la punta del palo come souvenir di questa disavventura.

3500 euro per indiani e africani… proposta shock!

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La Gran Bretagna vorrebbe dire basta all’immigrazione e uno dei deterrenti al vaglio del governo Cameron potrebbe essere il deposito di 3000 sterline (circa 3500 euro) per poter ottenere il visto d’ingresso. In particolare la misura riguarderà 7 paesi tra cui India e Nigeria. I soldi chiesti all’ingresso nel Regno Unito saranno una garanzia per lo Stato affinché diminuiscano gli abusi, in particolare si vuole tendere a contrastare gli irregolari presenti sul territorio inglese che usufruiscono dei servizi pubblici facendo lievitare i costi.

L’idea è quella di non restituire la somma a chi viola il periodo di permanenza per studio o per turismo, diminuendo così drasticamente anche l’afflusso di coloro che non possono permettersi una tale somma da depositare nelle casse dello stato britannico.

La proposta fortemente voluta dal  ministro degli Interni, Theresa May che da sempre punta a una selezione dei migranti, si scontra con chi invece parla già di una ritorsione ai danni degli immigrati e auspica un ritiro immediato del progetto di legge.

Una misura simile era stata proposta in Canada, ma era stata giudicata illegale perchè si rivelò essere una forma di discriminazione contro gli immigrati.

 

Gli inglesi e le detenzioni illegali in Afghanistan

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Bbc afferma di avere le prove delle detenzioni illegali operate dalla Gran Bretagna in Afghanistan. Al centro delle polemiche finisce la base militare Camp Bastion che si trova nel sud del Afganistan nella provincia di Helmand.

Ma cosa è Camp Bastion?

Trentamila persone tra personale militare britannico e statunitense, in una base che si estende per circa venti chilometri quadrati in un’area desertica. Al suo interno anche un ospedale e un grande aeroporto. Una base autosufficiente che più volte è stata attaccata dai talebani. La stessa base in cui ha prestato servizio il principe Harry.

Quali sono le accuse? Essenzialmente la BBC dice di aver avuto la possibilità di visionare documenti che sono sicussi alla  Corte Suprema britannica. In particolare ci sarebbero 85 cittadini afghani che senza accuse formalizzate e senza processo sono detenuti a Camp Bastion, alcuni di essi si trovano in carcere da più di 14 mesi. 8 hanno deciso di ricorrere alla  Corte Suprema del Regno Unito e hanno paragonato il loro trattamento a quello dei prigionieri rinchiusi nella base di Guantanamo a Cuba.

Come si difende il Regno Unito?

E’ stato un portavoce del ministero della Difesa a contestare l’innocenza e l’estraneità ad atti criminali di queste persone dicendo che le persone coinvolte  sono «sospetti assassini di soldati britannici o note per essere coinvolti nella preparazione, nell’aiuto o nella posa di IED». Le IED (improvised explosive devices) sono bombe artigianali poste lungo le strade afghane e hanno come obiettivo quello di colpire i convogli militari. Gli arresti sono perciò legittimi e le persone sono trattenute in attesa di essere consegnate alle autorità afghane per ulteriori indagini e per il processo.

Come mai ancora non sono state trasferite? La situazione in Afghanistan è complessa e lo stesso ministro della Difesa britannico  Philip Hammond proibì, nel novembre del 2012, di consegnare queste persone alle autorità afghane poichè si temevano torture e violazione dei diritti umani perpetrati nelle carceri del paese. Intanto il problema sollevato dalla BBC è stato ripreso dall’ambasciatore afghano nel Regno Unito Mohammad Daud Yaar che ha chiesto che questi detenuti venissero immediatamente consegnati alle autorità locali, qualora non venisse effettuato il trasferimento si rischierebbe di infrangere “il principio della sovranità nazionale”. Così lo stesso ministro Hammond ha affermato che ormai sono superati i problemi con il “sistema giudiziario afghano” e che i detenuti saranno affidati alle carceri afghane, già dalle prossime settimane. 

 

 

Ambasciator non porta pena? Nel Regno Unito lo linciano!

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La Stampa parla del fatto che: “La Commissione Ue ha deciso ieri di portare la Gran Bretagna davanti alla Corte di giustizia europea per applicare un sistema sociale ”discriminatorio” nei confronti dei cittadini Ue non britannici residenti sul suo territorio, privandoli di una serie di benefici a cui avrebbero invece diritto in base alle norme Ue. Londra, che ha da tempo intrapreso una ‘guerra’ contro quello che ha definito ‘turismo del welfare’, non ha, secondo i calcoli di Bruxelles, dato i benefici sociali a 28mila persone tra il 2009 e il 2011.” Nessuna sorpresa: c’è un regolamento approvato all’unanimità da tutti i 27 stati membri dell’Unione europea, quindi va rispettato. Non si possono fare eccezioni e non sarebbe corretto: se un governo non rispetta le regole, danneggiando lavoratori legali e le loro famiglie, bisogna prendere provvedimenti. Tanto più che, qualora siano i suoi cittadini ad andare all’estero, non viene loro negato lo stesso diritto. Ragionamento lineare. Ma il governo britannico si trova anche a che fare con l’Ukip, il partito indipendentista anti Bruxelles, e sono in molti a valutare la possibilità di uscire dall’Europa. L’ondata euroscettica sta dilangando nel Regno Unito, è un dato di fatto, però resta un dato incontrovertibile: 28mila lavoratori apparentemente discriminati. Fatto che ha portato la Commissione europea a prendere posizione. Dopo di che, è stato un portavoce inglese, Jonathan Todd, ex giornalista, ad illustrarla al pubblico inglese. Come riporta Marco Zatterin: “Con coraggio ci ha messo la faccia, è andato davanti alle camere della Bbc a illustrare cosa stava succedendo. Con grande calma. Sapeva a cosa stava andando incontro.” Forse però non s’aspettava che la reazione di tutti gli euroscettici sarebbe stata così violenta: mail e sms gli hanno scagliato addosso tutta l’insoddisfazione, la rabbia, l’odio e la maleducazione vigenti. Il germe della rete, quello che ti fa perdere ogni traccia d’umanità perchè “sei celato da uno schermo” torna a colpire. E, al solito, si mira al bersaglio più facile, il più visibile, quello che non è altro che un portavoce, mentre le decisioni sono state prese altrove. Ecco tre delle mail ricevute, a cui non servono altri commenti.

La prima riporta:

Sir, lei è davvero così fuori dal mondo nella sua torre d’avorio?

Nel nostro paese abbiamo attacchi terroristici, disoccupazione, un sistema previdenziale che crolla, gente che vive in mezzo alla strada, scuole stracolme, anziani che muoiono di freddo…

Lei, come cittadino britannico, deve anteporre gli interessi dei suoi concittadini.

Lei è ovviamente fuori di testa e ha perso il contatto con la gente qualunque.

Quando il Regno Unito deciderà di abbandonare lo stato comunista dell’Europa, la gente come lei non sarà più in grado di decidere come noi nel Regno Unito possiamo vivere. Non sarà mai abbastanza presto..

Lei, signore, è un peso per tutte le libertà per le quali i nostri antenati hanno combattuto.

Io, come altri, sono disgustato dal suo comportamento.

Dovrebbe impiccarsi per la vergogna.

MS XXXXX

Ps. Con le sue stupide azioni, lesi sta piantando gli ultimi chiodi nella bara dell’Ue. Per questo, dovrei ringraziarla.

Una seconda mail rincara la dose:

Trovo oltraggioso assistere a un comportamento così palesemente da traditore di un cosiddetto britannico. Io so che lei non avrà onta delle sue decisioni perché la fedeltà e l’empatia sono estranee al suo distorto modo di ragionare. Ricordi che quando si avvicinerà ai suoi anni del tramonto, che verranno per lei come per tutti noi, e la sua stagione sarà finita, lei sarà ricordato soltanto come un traditore. Si goda la vita che le resta, io spero davvero che lei si ammali.

Le auguro una cattiva salute e una mente disturbata dai tormenti.

Kieron XXXX

(Un patriota che ama il suo paese e la sua gente)

Una terza mail, inoltre riporta:

Sir,

ho appena visto al sua intervista alla BBC sugli attuali problemi fra Ue e Regno Unito sui benefici ai lavoratori stranieri 

Posso darle un consiglio? Quando sei in un buco, è meglio non scavare.

Con degli idioti come lei, l’Ukip sarà al potere dopo le prossime elezioni.

Non ha pensato che nel concedere un’intervista avrebbe causato irritazione ovunque nel paese?

Lei, Sir, è un traditore del suo paese, dovrebbe essere arrestato per tradimento.  

Questo paese è sull’orlo della catastrofe e il crollo economico e tutto che voi pazzi volete fare e dare a tutti il MIO DENARO.  

Se fossimo nella seconda guerra mondiale le sarebbe messo al muro e fucilato per quello che ha fatto.

La prego, Signore, di restare a Bruxelles e non tornare mai nel Regno Unito.

Prima l’Ukip andrà al potere e prima ci porterà fuori dalla fogna puzzolente in cui a lei piace vivere.

yours

A XXXXXX

chelmsford

In giro per l’Europa… da uno zoo all’altro!

cuccioli

Sono molti gli zoo presenti in Europa dove si possono trovare animali di tutte le razze e specie. Lo Schönbrunn, a Vienna, è quello più antico del mondo: la sua inaugurazione risale al 1752 e vanta una media di due milioni di visitatori l’anno, ance se sulla rete non sembra riscontrare particolare successo, a differenza di quello londinese: per lui 23mila followers e delle new entry di eccellenza: Jae Jae e Melati, sue splendide tigri di Sumatra.  Ma anche Kumbuka, un gorilla di 15 anni da poco arrivato. In Gran Bretagna è poi anche possibile visitare lo zoo di Chester, il più grande di tutto il Regno Unito con 11mila animali e 19mila visitatori virtuali. Qui si possono conoscere Tina il bradipo, Nima il panda rosso, e Millie il baby giraffa. Chi ha da poco spento le 100 candeline è lo zoo di Edimburgo, che si vanta di avere la più grande piscina per pinguini d’Europa. Chi invece ha organizzato un reality, in onda su RTE One, è lo zoo di Dublino, che racconterà l’amore tra Marmaduke e Rio (due tapiri) e “l’adolescenza” di Budi, giovane elefante. Quello di Praga è invece più recente, la sua inaugurazione risale al 1931, che ha subito però seri danneggiamenti nel corso dell’alluvione del 2002. In primavera ha tagliato il nastro alla valle degli elefanti e sono state aperte nuove case per gli ippopotami. Imperdibile poi l’adventure zoo di Hanover, dove si possono ammirare le immersioni dei pinguini, degli orsi polari e delle foche, ma anche i cuccioli di elefante e i gorilla di montagna. Gli orsi polari, gli elefanti ed Enzo, il leone marino californiano si possono andare a salutare, invece, a Berlino. Per un’esperienza diversa, una zoo-immersion, indispensabile arrivare al bioparco di Valencia, suddiviso in quattro zone che danno l’impressione di un viaggio in Africa: savana, foresta equatoriale, Madagascar e zone umide. Ma anche in Italia abbiamo di che andare orgogliosi: oltre al bio parco di Roma e al parco faunistico di Bergamo, a Fasano, in Puglia, è possibile vivere l’avventura di un vero e proprio safari a bordo della propria auto e ammirare leoni, tigri, elefanti e antilopi e, se non si ha voglia di guidare, si può sempre optare per un viaggio in treno attraverso il villaggio delle scimmie.

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Quelle foto incriminanti! Gang smatellata grazie alle immagini sul cellulare

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Nove anni e mezzo di carcere, tanto costerà al 31enne Wayne Braund, la sua spacconata. Delle foto compromettenti sul suo cellulare hanno regalato alla polizia le prove decisive che servivano per smantellare una delle gang criminali più influenti del Regno Unito, incriminata per l’importazione di ecstasy, anfetamine, coca e cannabis per un valore che si aggira sui 5,3 milioni di euro. Nelle immagini, Braund  posa accanto al suo soprannome scritto con la cocaina su un tavolo. Un componente della banda è poi immortalato all’interno di un deposito di cannabis mentre altre foto mostrano strisce pronte ad essere sniffate con banconote da 500 euro. 69 anni complessivi per gli ex leader nel mercato degli stupefacenti di Liverpool, Leeds, Londra e Glasgow. Gli stessi che, in alcune intercettazioni, si vantavano di essere irrintracciabili proprio perché attenti a eliminare ogni indizio e a limitare al minimo l’uso dei cellulari.

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Uno sguardo a… Kedgeree

La ricetta puoi trovarla QUI!

kedgeree

Conan Doyle… The dancing man

Conan Doyle… Il mastino di Baskerville

Conan Doyle… tra Sherlock Holmes e Spiritismo

Gente di Edimburgo… SIR ARTHUR CONAN DOYLE

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Uno sguardo a Edimburgo… a tutto kilt

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Uno sguardo a Edimburgo… Old Town

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Uno sguardo a… EDIMBURGO

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La diplomazia parte dal… ping pong! Video.

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La politica si sà che è un continuo lancio e rilancio, tra colpi bassi e colpi mancati, tra tecnica e istinto sempre sul filo del rasoio… proprio come una bella partita a ping pong. Ma questa volta gli “atleti” che si sfidano sono il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama e il Primo Ministro del Regno Unito David Cameron.

 

Il gigante George… a 1 mese pesa più di 7 kg.

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George è un bambino speciale. Appena venuto al mondo è entrato nel Guinnes dei Primati come uno dei più grandi neonati del Regno Unito. Le dimensioni del suo corpicino erano il doppio del peso medio. Il bambino ha solo un mese e indossa tutine destinate a sei mesi di età. “E ‘stato uno shock enorme per tutti – ha raccontato al “Sun” il padre Ryan Packer- nessuno aveva idea che sarebbe stato così grande. La gravidanza è stata difficile per la mamma Jade e in molti pensavano che George non sarebbe sopravvissuto. Jade ha raccontato di come la pancia cresceva e di come il travaglio sia stato durissimo. Oggi i due neogenitori possono coccolare il loro primogenito e guardarlo come si contempla un miracolo. Il peso attuale del ‘piccolo’ George supera i 7 kg.

Gli scout di Kate!

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Kate non si sottrae ai suoi compiti di volontaria per gli scout. Ecco in splendida forma nei boschi del Great Tower Scout Activity Centre sulle rive del lago Windermere. Le nausee dei primi mesi sembrano essere un brutto ricordo e la duchessa di Chambridge non resiste alle salsicce.

Non basta più piangere sul latte versato… ora c’è l’arresto!

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La pratica del “gallon smashing” potrebbe presto finire fuorilegge. Si tratta dell’ultima follia su Internet: entrare in un supermercato, prendere due fusti di latte o di succo d’arancia, buttarli per terra facendo fuoriuscire tutto il liquido e gettarsi sul pavimento come morti, mentre gli attoniti clienti provano ad aiutare il simpatico burlone. Il tutto, ovviamente, mentre qualcuno riprende la scena che verrà rigorosamente caricato su YouTube. Ma dopo qualche settimana di tolleranza, pare che nessuno sia più disposto a chiudere gli occhi. In Mississippi quattro ragazzini sono stati arrestati dopo aver messo su la solita scenetta in un Walmart. Stessa cosa per un adolescente in Montana, accusato, oltre che di disordini in pubblico, anche di furto. Arrestati per aver copiato una (stupida) moda che dilaga in Rete. C’è davvero da piangere sul latte versato.

La pittura esulta… Trovato un autoritratto di Rembrandt

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Un quadro donato al National Trust britannico, l’agenzia responsabile per la protezione e la conservazione dell’eredità storica e naturale del Regno Unito, è stato identificato come un autoritratto di Rembrandt e il suo valore è stato stimato in 20 milioni di sterline (23 milioni di euro). L’opera fu lasciata al National Trust nel 2010 dagli eredi di lady Edna, moglie del barone Harold Samuel di Wych Cross, il quale era un noto collezionista di arte olandese e fiamminga. Il quadro è esposto nella tenuta di Buckland Abbey, nel sudovest dell’Inghilterra, l’ex casa di Francis Drake, il primo inglese a circumnavigare il globo dal 1577 al 1580. A lungo si era creduto che il ritratto, in cui l’artista indossa un cappello con una lunga piuma bianca, fosse l’opera di un allievo di Rembrandt. Ma, fa sapere il National Trust, un’inchiesta guidata da Ernst van de Wetering, il più rinomato esperto del pittore olandese a capo del Rembrandt Research Project, ha stabilito che il quadro fu dipinto proprio dal maestro. Nel 1968, ha riferito Van de Wetering, un gruppo di ricercatori stabilì che il quadro, sul quale sono visibili la firma di Rembrandt e la data 1635, quando l’artista aveva 29 anni, fosse stato dipinto da un suo allievo. “Ma negli ultimi 45 anni – spiega Van de Wetering – abbiamo raccolto molte informazioni su autoritratti di Rembrandt e sulle oscillazioni del suo stile”. La tecnica adottata per realizzare questo quadro in particolare, ha aggiunto, assomiglia ad altre opere della fase iniziale della carriera del pittore. Il National Trust non può vendere il quadro, che rimarrà per altri otto mesi al Buckland Abbey prima di essere sottoposto a ulteriori test e verifiche.

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Travolta la Bretagna e la Normadia dalla neve! Chiuso il Tunnel con la Gb!

neve, normandia, bretagna, francia, tuttacronaca

Oltre 68.000 case in Bretagna e Bassa Normandia, ovest della Francia, sono rimaste senza elettricita’ per le forti nevicate che hanno colpito la regione.

A causa della neve inoltre migliaia di persone sono rimaste bloccate questa mattina all’interno delle loro auto. “Nel nord ovest del paese nessun’autostrada e’ praticabile”, ha spiegato la prefettura, mentre in Bassa Normandia sono caduti tra i 50 e i 60 cm di neve. Nel dipartimento della Manica i treni resteranno fermi per tutto il giorno.

Non c’è privacy nel mondo 2.0! Sorpresi a far sesso con Street View

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Beccati a fare sesso da Google Street View. Le immagini di una coppia durante un atto sessuale sono finite in rete. Colpa d Google View, che ha immortalato la passione dei due in un vicolo di Manchester. Pensavano che la strada fosse discreta e che nessuno li avrebbe visti. In realtà le immagini “bollenti” stanno facendo il giro del mondo. La zona è conosciuta per essere frequentata da prostitute di strada, ma l’occhio di Google non risparmia nessuno. A nulla sono valsi i tentativi di rimuovere le immagini.

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Tolleranza zero al chewing gum

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Il chewing gum bandito nella citta’ di Milton Keynes, nel sud-est dell’Inghilterra. Le autorita’ locali, sul modello di Singapore, sono pronte a introdurre un divieto sulle ‘gomme’ per evitare che poi finiscano sulla strada e si appiccichino alle scarpe di qualche sfortunato passante. L’iniziativa e’ di un gruppo di negozianti locali che ha denunciato i costi sempre piu’ alti per ripulire il centro della citta’ dalle migliaia di ‘cicche’.

L’Obama Style non convince la Westwood!

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La First Lady Michelle Obama sara’ anche diventata un’icona di stile per gli americani, ma c’e’ a chi il suo modo di vestire proprio non piace. A sparare a zero sulla moglie del presidente Usa e’ l’eccentrica stilista britannica Vivienne Westwoood. ”Non parliamo di lei, e’ orribile quello che indossa”, ha detto al New York Times. E la designer del Regno Unito non le risparmia neanche il paragone con Jackie Kennedy: ”Ecco, lei era un’altra cosa”, afferma Westwood.

A spasso sul Tamigi si fan strani incontri…

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A spasso sulle rive del Tamigi può capitare di fare incontri interessanti. Lo sa bene Mischa, un Golden Retriever, che passeggiando con i suoi padroni Nicola White e David Nolan si è imbattuto in una foca. Dalle acque del fiume londinese è infatti sbucato un esemplare di mammifero curioso che ha cercato di fare amicizia con il bel Labrador. Il video dell’incontro ravvicinato tra le due specie sta diventando un must sul web per tutti gli amanti degli animali.

La scarpa che ha “violentato” Harry!

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Panico durante il concerto dei One Direction a Glasgow. Harry Styles stava cantando e interagendo con il pubblico ma ad un certo punto sul palco è arrivata la scarpa di una fan. Lui l’ha raccolta e stupito ha cercato di capire cosa stesse accadendo, un attimo dopo è arrivata la seconda scarpa ma stavolta sulle parti basse del cantante che scherzosamente si è accasciato per il dolore a terra.
Harry è stato raggiungo dai suoi compagni che preoccupati pensavano fosse accaduto qualcosa di grave ma poi hanno capito che la situazione era sotto controllo. La “colpevole” è stata una studentessa, Jade Anderson, che si è scusata coi ragazzi e con gli altri fan: “Volevo solo che Harry potesse toccare qualcosa di mio”. Di certo il messaggio è arrivato chiaro e diretto.

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Sfilano i nudi!

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Modelle svestite… può sembrare un ossimoro. Ma alla London Fashion Week  succede anche questo. La stilista Pam Hogg manda in passerella un nudo integrale nella collezione di  prêt-à-porter autunno/inverno 2013… Una sfida alla provocazione o al freddo? Nudo d’inverno… un attentato alla salute!

 

Musica, relax e dieta per Yang… si spera in un erede!

panda zoo edimburgo

La prima volta, nel 2012, non e’ andata in porto per ansia da prestazione del maschio Yang. Si passa quindi ad una nuova strategia: musica, dieta e relax per far accoppiare gli unici due panda nel Regno Unito, Yang Guan e Tian Tian, da cui potrebbe nascere il primo esemplare della specie nel Paese. Allo zoo di Edimburgo ci stanno provando da un anno e non si danno per vinti, riponendo le speranze anche nella musica, che dovrebbe dar loro l’umore giusto per accoppiarsi.

Neppure gli inglesi sono più choosy!

disoccupazione londra

Una popolare catena di caffetterie in Gran Bretagna pubblicizza otto posti da barista e riceve, con grande sorpresa, 1.701 candidature per il lavoro. E’ accaduto a Nottingham, nel nord dell’Inghilterra, e il fatto non ha potuto che attirare l’attenzione dei media. Oggi il Guardian ne riferisce in un lungo servizio, sottolineando da una parte come il dato sia un segnale della crisi economica che ha colpito anche il Regno Unito.

I capolavori della Austen diventano francobolli!

Royal Mail's new stamps

Le poste britanniche celebrano i capolavori di Jane Austen, a 200 anni dalla pubblicazione del suo ‘Orgoglio e pregiudizio’. La Royal Mail ha infatti emesso un set di francobolli dedicati ai romanzi che hanno reso la scrittrice britannica famosa e amata in tutto il mondo e che sono stati spesso ‘trasposti’ sul grande e piccolo schermo. Due avranno illustrazioni tratte da ‘Orgoglio e Pregiudizio’ e ‘Ragione e Sentimento’. Altri scene e personaggi da ‘Mansfield Park’, ‘Emma’, ‘Persuasione’.

32 anni per Ferro e per il futuro vuole “vivere la sua vita appieno”

Tiziano Ferro, da anni senza nessuna maschera, non ha desiderio di festeggiare il suo compleanno… ha tutto quello che desidera, ora è anche innamorato. Il suo pensiero va a Whitney Houston, cantante che ha sempre ammirato dal punto di vista professionale, ma non vuole rimanere schiacciato dal meccanismo del successo come è successo alla straordinaria cantante.

Non festeggio per la prima volta. Il compleanno è un momento propiziatorio, ma non voglio augurarmi nulla.” dichiare il cantante in un’intervista con Vanity Fair. Tiziano spiega che quest’anno non ha desideri da esprimere, ha già tutto quello che desidera. L’unica cosa importante per lui ora è di non lasciarsi schiacciare dalla macchina del successo:”La settimana scorsa ero in promozione in Belgio ed è mancato mio nonno. Sono tornato a Latina e ho cancellato tutti gli impegni. Ecco, non vorrei mai arrivare al punto di non poterlo fare”

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