Moda e paesaggi… non sono poi così diversi tra loro!

moda-natura-tuttacronacaPaesaggi e moda complementari? A quanto sembra sì, come ci dimostra l’opera del fotografo Joseph Ford, che ha comparato la moda con la natura e, tramite le immagini, ha provato ad affiancarle. Ecco allora che una maglia con la zip si fonde con una strada che costeggia il mare e una maglia diventa la continuazione di un deserto. Ma anche l’ambiente urbano che ricorda una camicia. Impossibile confodorli? Provate a guardate!

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Dramma in Ohio: 5 bimbi e un uomo morti in un casa in fiamme

rogo-ohio-tuttacronacaE’ stata devastata dalle fiamme un’abitazione prefabbricata a Tiffin, in Ohio, Stati Uniti, nella quale hanno perso la vita un uomo di 25 anni e cinque bimbi: un maschietto e quattro femminucce. Al momento della tragedia la madre dei piccoli era al lavoro, in un fast food. In casa c’era il suo compagno e padre del bambino, che aveva solo un anno. Le altre piccole, tutte di età compresa tra i 3 e i 6 anni, erano figlie solo della donna. Tutti sono morti per aver inalato i fumi sprigionati dalle fiamme.

Shock a Times Square la polizia spara e ferisce due passanti. Video.

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La piazza più famosa del mondo si è trasformato in teatro di una sparatoria in stile Far West. La polizia ha infatti fatto fuoco cercando di mirare a uno squilibrato che si aggirava tra la folla di turisti e che avrebbe, secondo gli agenti, messo le mani in tasca come per prendere una pistola. Così gli agenti hanno fatto fuoco, ferendo due passanti. In realtà l’uomo, Glenn Broadnax, 35 anni, di Brooklyn, non aveva una pistola, aveva solo simulato. Ad essere colpite invece due donne. Una 54enne, a cui il proiettile sparato dal poliziotto si è conficcato nel ginocchio fratturandogli la tibia e perone, e una trentacinquenne, sfiorata dal proiettile a una natica.

Gli agenti – ha raccontato il capo della polizia di New York, Ray Kelly, in una conferenza stampa – hanno più volte invitato l’uomo a fermarsi, poi il gesto inconsulto dell’uomo, ha fatto sparare gli agenti. Un’indagine è stata comunque aperta per accertare le responsabilità di ognuno. L’uomo, non raggiunto dai colpi di pistola dei poliziotti è stato poi fermato e immobilizzato con i taser. Glenn Broadnax, nella sua fuga disorientata è stato anche colpito da alcune vetture che lo hanno investito incidentalmente. Molti testimoni infatti hanno dichiarato che l’uomo sembrava volersi “confrontare” con le auto, aveva innescato quasi una sfida. Una donna si è detta anche allibita che la polizia stava sparando a un uomo che era stato appena investito da un’auto. Questo è, in ogni modo, l’ennesimo incidente che accade in America e che ancora una volta mette in evidenza come la polizia statunitense abbia troppo spesso il grilletto facile. Il capo della polizia si è giustificato dicendo che entrambi i poliziotti che hanno sparato erano in forze da poco tempo. Uno dei due era appena un anno e mezzo che aveva preso servizio e l’altro tre anni, entrambi poi, non avevano esperienze di sparatorie e si sono trovati sabato sera a sparare per la prima volta contro un uomo.

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Molte persone udendo gli spari hanno cercato di ripararsi dentro i negozi e sotto la metro. Alcuni passanti però hanno ripreso il video choc in cui si vede il momento in cui gli agenti sparano i colpi:

Al Marassi è tempo di derby: Sampdoria-Genoa 0-3!

samp-genoa-tuttacronacaSi temeva il rinvio causa pioggia battente al Marassi di Genova, completamente allagato. Ma il lavoro degli operai è servito: l’intensità è diminuita, permettendo la disputa della gara. Dopo solo 9 minuti di gioco, il Genoa si porta subito in vantaggio con Antonini che, su cross da destra di Biondini, tira un gran destro al volo: 0-1!

Nei primi 45′ è la Samp che conduce il gioco, ma al Genoa basta una rete per tornare negli spogliatoi in vantaggio con i Doriani sterili in fase offensiva.

Alla ripresa la Samp ci prova ma già dopo 5 minuti il Genoa raddoppia grazie a Gilardino che apre al volo per Vrsaljko che crossa basso per Calaiò che anticipa Gastaldello: 0-2!

16 minuti più tardi arriva anche la terza rete, grazie a una punizione realizzata da Lodi: 0-3!

Non ci sono altre emozioni fino al termine dell’incontro, a parte una parata per Perin che sventa il tiro di Sansone. Dopo tre minuti di recupero, arriva il triplo fischio.

Da Hollywood alla scienza: il primo polimero in grado di rigenerarsi

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Terminator era capace di autorigenerarsi e così un team di scienziati spagnoli  dell‘IK4-CIDETEC Research Centre, prendendo spunto da Hollywood, ha messo a punto un polimero capace di operare lo stesso processo. Il polimero, che si chiamerà proprio Terminator, è in grado di effettuare – nel 97% dei casi in sole 2 ore – una reazione di metatesi (cioè doppio scambio) di disolfuri aromatici attivati naturalmente a temperatura ambiente e quindi rigenerarsi. Il nuovo materiale potrebbe quindi essere utilizzato in futuro per migliorare alcune componenti delle auto, dei componenti elettrici e di ogni tipo di plastica soggetta a usura o a rottura.

Tragico incidente tra motoscafi: perde la vita il campione italiano

zantelli-incidente-tuttacronaca2 ori, 2 argenti e un bronzo, tutti europei. Era questo il curriculum del campione italiano di F2 Paolo Zantelli, 48 anni, sull’acqua da 17. Il pilota di Formula 2 è stato coinvolto in un incidente avvenuto questo pomeriggio all’Idroscalo di Segrate (Milano) durante il Gran Premio ‘Città di Milano’ del Campionato Europeo della Formula 2. Con i suoi 11 titoli italiani, era considerato il massimo esperto della categoria ed era in corsa per il titolo nel Campionato Mondiale di categoria. Oggi, dopo un contatto con un’altra imbarcazione, il suo motoscafo si è capovolto e Zantelli è rimasto sott’acqua, probabilmente privo di sensi. I sub presenti si sono precipitati in suo soccorso e il pilota è stato trasferito prima al San Raffaele e poi, a quanto si apprende, al Niguarda con un forte trauma toracico e in arresto cardiaco. Il campione però non è riuscito a vincere quest’ultima gara ed è mancato qualche ora più tardi, lasciando la moglie Milena Clerici e un figlio maschio. Per lui questo è stato il primo incidente rilevante in carriera. Assieme al fratello Dino era portacolori della Motonautica Parmense e per allenarsi aveva scelto il fiume Po con sede il porto di Sacca di Colorno. Attualmente era in seconda posizione posizione nel campionato del mondo di motonautica Formula Due e, a inizio mese, si era imposto nel Gran Premio di Gran Bretagna, una delle ultime prove del campionato iridato nelle acque del Water Sport Center di Nottingham.

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Mitchell Brunings, il cantante che ha la voce di Bob Marley

mitchell-burnings-bob-marley-tuttacronacaPuò o meno piacere il suo stile, ma non si può negare che Bob Marley avesse una voce unica. Forse una delle sue più belle canzoni era Redemption Song, che qui vi riproponiamo:

Perchè parlare del cantautore proprio ora? Perchè, anche se ha dell’incredibile, sembra che in Olanda ci sia chi canta come lui. Si chiama Mitchell Brunings e ha preso parte all’edizione di The Voice del suo Paese. Mitchell è riuscito a incantare tutti proprio per come ha interpretato questo brano lo scorso 30 agosto, con una voce identica all’originale. E se subito ha spopolato in tv, per scoprirlo all’estero abbiamo dovuto attendere un po’. Ossia fino a quando il video della sua performance ha iniziato ad essere condiviso grazie a un utente di Reddit.

Giornata no per i viola: Cuadraro ko e stop di 2-3 mesi per Gomez

fiorentina-gomez-tuttacronacaGiornata da dimenticare per i viola di Montella che al Franchi non sono riusciti ad andare oltre al pareggio con il Cagliari ma, soprattutto, sono stati decimati dagli infortuni. Dopo i primi trenta minuti di gioco, Cuadraro ha lasciato il campo per un problema alla spalla e il referto medico post-partita parla di lussazione acromionclaveare alla spalla, un problema che dovrebbe tenerlo fuori almeno 20 giorni. Ancora peggio è andata per il neo acquisto Mario Gomez. Per lui l’incontro è terminato al 50′ quando è uscito dal campo con il ginocchio dolorante. I successivi accertamenti medici hanno confermato la peggiore delle ipotesi: “trauma distorsivo al ginocchio con lesione parziale del legamento collaterale mediale“, un interessamento al legamento che potrebbe significare almeno 2-3 mesi di stop.

Lavavetri sulle strade: è rissa tra due gruppi

lavavetri-rissa-tuttacronacaRicominciano le scuole, la gente è rientrata dalle ferie, le strade tornano a popolarsi. E con il ritorno delle automobili, tornano anche loro, i lavavetri. Che hanno le loro zone, i punti “strategici” in quanto più redditizi: fondamentale il controllo del territorio. E se qualcuno sgarra, è guerra. Come quella scoppiata ieri mattina, verso le 7, a Padova, all’incrocio della Stanga sul lato di via Ariosto. Qui due famiglie di romeni, otto persone in tutto, hanno iniziato con gli insulti per poi passare all’azione. Il tutto tra le auto ferme all’incrocio. L’anziana di un gruppo si è scagliata contro una ragazza poco più che ventenne dell’altro schieramento, che ha cercato rifugio in una tabaccheria e tra le braccia del negoziante, stringendolo talmente forte da strappargli i pantaloni. L’uomo ha chiamato il 113, così come ha fatto un passanta che aveva assistito alla lite. Sul posto sono accorse le volanti della polizia e gli agenti, coordinati da Valeria Pace, hanno fermato tutti i litiganti per poi accompagnarli in questura. Si tratta di romeni di etnia rom, tutti maggiorenne, che dormono a Ponte di Brenta in un accampamento sotto a un ponte per i quali, al momento, non è scattata la denuncia. La Procura però potrebbe agire per il reato di procurato allarme, ma nel frattempo sono stati rilasciati. Il comitato Stanga monitora, quasi quotidianamente, il fenomeno dei lavavetri. Il presidente Paolo Manfrin, lo scorso martedì, ne ha incontrato uno:  “Stavo rientrando a casa – ha raccontato – dopo avere accompagnato mio padre all’ospedale. Un lavavetri in piazzale Stanga mi ha avvicinato e al mio no di pulirmi il parabrezza dell’auto, lui mi ha sbattuto con violenza la spugna sporca sul vetro e ha cominciato a strofinare. Arrabbiato, sono sceso dalla macchina e lui mi ha minacciato di spaccarmi la testa. Allora l’ho inseguito e lui è scappato. Quindi sono rientrato in auto, ho preso il telefono cellulare e ho denunciato l’episodio ai vigili urbani”. E ancora: “Ho visto donne al volante terrorizzate dal comportamento dei lavavetri. Sono molto aggressivi e non puliscono il parabrezza, anzi lo sporcano e spesso riescono a strisciare il vetro. Sono un vero problema e deve essere risolto”.

Renzi: “Non sono né superstar né punto di riferimento”

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Forse non sarà né superstar né punto di riferimento, forse non sarà neppure un supereroe, ma chi non ricorda “Ralph SuperMaxiEroe” (The Greatest American Hero)? L’antieroe per eccellenza che negli anni ’80 spopolava su Italia1 e che ironizzava sul grande mito americano di Superman e intanto mostrava una “via diversa” per fare giustizia con la simpatia e senza retorica. Un po’ come Renzi che cerca una nuova strada per far politica, per veicolare un nuovo messaggio che possa in qualche modo far credere ancora gli italiani in un partito che in questi anni è diventato l’ombra di se stesso.

I 2 mila sostenitori del Pd, di cui 1.500 in piedi, hanno scandito il nome del sindaco di Firenze quando, alle 18 in punto, è salito sul palco della Festa democratica a Sesto San Giovanni.

Pochi concetti detti con chiarezza e schiettezza da parte di Matteo Renzi che ha affermato: «non sono né una superstar né un punto di riferimento. Anzi il fatto che io sia uno dei candidati dice quanto siamo messi male. Se c’è qualcuno abituato a salire sul carro per convenienza sappia che noi siamo abituati a farli scendere», ha aggiunto spiegando però che le prossime primarie «non sono una rivincita di quelle precedenti».

Sulle larghe intese, Renzi ha ripetuto che «non ci fanno fare i salti di gioia, ma la prima cosa da fare è una legge elettorale degna di questo nome. E solo questa può mandare in pensione il governo delle larghe intese». «Non mi preoccupano gli endorsement dei vecchi né dei nuovi amici, mi preoccupa che il Pd sia consapevole del casino in cui siamo. Se c’è il governo delle larghe intese è colpa nostra perché abbiamo perso le elezioni mettendoci a disquisire di giaguari e di tacchini».

Sul possibile voto Renzi non ha dubbi: «Se andiamo alle elezioni, li asfalteremo»: ed è, per questo motivo, che secondo il sindaco di Firenze «Berlusconi non farà cadere il governo perchè al centrodestra conviene restare dove sta e ha paura delle elezioni» e poi ha aggiunto «Al massimo chiederà ai suoi ministri di dimettersi per poi riconfermarli».

Il sindaco di Firenze è intervenuto anche a proposito della decadenza di Berlusconi: «L’ipotesi di salvarlo non esiste. Se anche qualche furbastro ci provasse, ma non credo, Berlusconi ha una condanna definitiva con l’interdizione».

E sul governo ha sottolineato che «è in carica da aprile e noi ci aspettiamo che si occupi di cose concrete e non stia dietro a ricatti e minacce. Faccia le cose che ha promesso di fare come la legge elettorale».

Secondo Renzi, poi «il Pd che vogliamo noi deve essere non il partito della chiusura ma dell’apertura, dell’innovazione, deve essere il partito non che sta in un museo delle cere ma che sta sulla frontiera».

 

La denuncia della Lav per il cavallo morto al Palio d’Asti

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Già due giorni fa la LAV (Lega Antivivisezione) attraverso un gruppo nato su Facebook,  “Presidio di Asti”, aveva promosso per oggi una manifestazione pacifica di protesta contro gli eventi che hanno come protagonisti gli animali costretti a esibirsi su percorsi, che secondo molti, non sarebbero idonei. Oggi poi la tragedia si è consumata sul campo. Un cavallo poco prima che la gara avesse inizio è morto.  Il sindaco, Fabrizio Brignolo, sia per questo, sia per le condizioni della pista, resa pesante dalla pioggia, ha deciso che fosse meglio sospendere il palio. Così il Palio d’Asti è stato sospeso a data da definirsi.

Un tragico incidente e una morte avvenuta sotto gli occhi degli spettatori rimasti increduli e shoccati dall’impossibilità anche di salvare l’animale, rimasto a terra durante la mossa: il cavallo, inciampato nel canapo, è caduto battendo la testa e disarcionando il fantino.

La Lega Anti Vivisezione sporgerà denuncia per la morte di un cavallo avvenuta oggi al Palio di Asti. Lo ha reso noto la responsabile del Settore Equidi, Nadia Zurlo, con una nota diffusa da Roma. «La Lav – afferma – sporgerà denuncia affinchè siano accertate le responsabilità di questa nuova e assurda morte. Sono solo i cavalli a pagare con la vita per spettacoli anacronistici e violenti, che devono essere aboliti, e quanto prima». Secondo la Lav, «gli ultimi cavalli morti in diverse manifestazioni dimostrano l’inefficacia di qualsiasi disposizione di sicurezza, è ora di fermare queste mattanze a cielo aperto».

 

Catherine salverà il matrimonio? La Zeta Jones distrutta dalla separazione

michael-douglas-catherine-zeta-jones-tuttacronacaRiuscirà Catherine a riconquistare Michael? Non è un nuovo copione per quella che sembrava l’inossidabile coppia formata da Michael Douglas e Catherine Zeta Jones, ma la realtà. Perchè nonostante una furiosa lite durante la quale l’attrice avrebbe invitato il marito a lasciare la loro abitazione, ora sembra non trovar pace e, soprattutto, a riportare l’armonia nel nido domestico. Al momento, da quanto trapela, la star hollywoodiana non mangia, trascorre il tempo fumando e perde peso. Nel frattempo, lui si è conquistato una seconda gioventù e gira il mondo per presentare Behind the Candelabra, il suo ultimo film. Proprio la pellicola lo porterà la settimana prossima a Los Angeles, con la speranza di aggiudicarsi un Emmy per la sua interpretazione. Ma prima di arrivare in California, è prevista una sosta a New York. E proprio qui Catherine, che nel frattempo, senza ottenere risposta, gli invia sms e tenta di chiamarlo, cercherà di convincerlo a porre fine alla separazione che, spiegano gli amici, era stata lei a volere. L’attrice, che da anni soffre di depressione, era stata vicina al marito durante la lotta contro il cancro, ma quando lui, una volta guarito, si è rituffato nel lavoro, lei si è sentita tradita. Da qui la lite. E quell’uscita di scena di Michael che sembra avergli giovato. Stando agli amici che hanno parlato con i tabloid, l’attore si è reso conto di essere “stato prigioniero dei violenti cambiamenti d’umore” della moglie, e ora non ha nessuna fretta di correre al suo fianco di nuovo. Non si sa se ci sia una reale possibilità che i due superino la crisi, quello che è certo è che entrambi indossano ancora la fede. Intanto la madre della Zeta Jones si è trasferita a casa della figlia nel tentativo di risollevarla da questa parentesi autodistruttiva e dare una mano con i due bambini. Riuscirà Catherine a ritrovare la serenità… e riprendersi il marito?

Baviera: tutto come previsto vince il partito sostenitore della Merkel

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Si riconferma il partito Csu, sostenitore del partito federale della Merkel, che senza troppe sorprese vince in Baviera. Il test, importante per le elezioni in Germania previste per il 22 settembre, sembra essere stato superato a pieni voti. La Baviera ha premiato Horst Seehofer, mentre gli altri alleati della Cancelliera,  i liberali dell’Fdp, si sono fermati al 3% di fatto uscendo dal parlamento del land che richiede almeno un 5%. Una vittoria importante che sembra davvero sancire un nuovo successo per la futura politica della Merkel. Non si sposta quindi la posizione in Europa di uno stato che da sempre condiziona anche la politica europea.

Renzi sul palco con Severgnini scherza sulla Fiorentina

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Matteo Renzi alla giornata conclusiva della Festa Democratica a Carroponte di Sesto San Giovanni intervistato da Beppe Severgnini si è lasciato andare con ironia al commento personale sulla partita di oggi giocata dalla Fiorentina. Raccontando l’infortunio di Gomez, l’espulsione di  David Pizarro e il gol del pareggio del Cagliari, ha iniziato goliardicamente il suo discorso alla Festa del Pd.

Biggie, il cane che sembra quasi ET, conquista Instagram

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Anche Instagram ha le sue star e una di queste è sicuramente Biggie Smalls the Notorius D.O.G., più semplicemente conosciuto come  biggie_griffon, il cane razza piccolo brabantino, una varietà del griffoncino belga, che grazie al suo aspetto buffo e alla simpatia della sua padrona, che gioca a trasformare la vita del cucciolo in una sorta di parodia del mondo hip hop, è diventato in pochi mesi una star del web.

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Precario in Italia, cardiochirurgo di fama all’estero: storia di un cervello in fuga

simone-speggiorin-tuttacronacaUn cardiochirurgo pediatrico di cui la Bbc ha deciso di parlare, dedicandogli uno speciale radiofonico e un documentario di un’ora. Il principale network britannico è solito interessarsi alle eccellenze sanitarie del Regno Unito, ma la particolarità è che ora si ritrova a parlare di un “cervello in fuga” italiano, il dr. Simone Speggiorin. 36enne, originario di Olmo di Martellago, in provincia di Venezia, laureatosi a Padova, per inseguire le sue ambizioni ha sentito la necessità di partire. In seguito, la consacrazione internazionale: il suo nome è noto da tempo in Inghilterra, dov’è il più giovane cardiochirurgo “strutturato” (dirige un’unità e ricopre un ruolo equivalente a quello italiano di primario). Non solo, è anche in prima linea con un’associazione che si occupa di curare i bambini indiani colpiti da problemi cardiaci.
Dottor Speggiorin, come nasce l’opportunità di lasciare l’ambiente padovano e volare oltremanica?
«Nel 2003 mi sono laureato in Medicina a Padova, nel 2009 ho completato la specializzazione in cardiochirurgia imparando moltissimo dal professor Giovanni Stellin, il mio primo mentore. Ma il mio sogno era quello di lavorare con i bambini, mi affascinava l’idea di curare i piccoli con malformazioni cardiache. E sapevo che prima o poi avrei dovuto andare all’estero per completare il mio percorso formativo».
In Italia non sarebbe stato possibile?
«Non volevo ristagnare come precario in un sistema molto ma molto indietro, il problema è generale e non basterebbe certo solo una riforma della sanità. È per questo che ho deciso di mettermi in gioco all’estero. Dopo la specializzazione in Italia ottieni un diploma e sei legalmente abilitato a fare il cardiochirurgo, ma non è facile essere già formato e pronto per svolgere la professione».
Quindi, che è successo?
«Tramite Giovanni Stellin, a cui devo moltissimo, ho conosciuto il professor Martin Elliott del Great Ormond Street Hospital di Londra, uno degli ospedali pediatrici più importanti d’Europa. Con lui ho scritto un articolo scientifico, evidentemente gli è piaciuto il mio modo di lavorare. E mi ha chiesto di seguirlo a Londra».
Un’occasione che lei ha deciso di prendere al volo, giusto?
«Si, sono stato li per tre anni sub-specializzandomi in chirurgia tracheale e cardiochirurgica pediatrica. Poi è spuntata una nuova opportunità, un altro aereo da prendere al volo».
Ed è finito per un anno in India Bengalore, come mai?
«In quell’area geografica la popolazione è vastissima e ci sono molti bambini, la quantità di malformazione al cuore è purtroppo molto elevata e quindi sapevo che li c’era bisogno di lavoro. I dottori indiani sono molto bravi ma come numero non bastano. L’India era il posto ideale per completare il mio training formativo».
Che esperienza è stata?
«Bella, bellissima. Uno choc culturale, certo, ma mi è servita molto per testare davvero quello che potevo valere».
Dopo un anno si è presentata l’occasione di partire di nuovo, è stata una scelta difficile?
«Mi hanno offerto due posti, a Leicester in Inghilterra e a Sidney in Australia. Ho scelto la prima per rimanere in Europa, per riavvicinarmi agli amici e alla famiglia».
E proprio a Leicester, nel cuore del Regno Unito, lavora tutt’ora. Di cosa si occupa?
«Al Glenfield Hospital sono stato assunto come cardiochirurgo pediatrico. Ma faccio pure parte di una charity con un gruppo di dottori da tutto il mondo che vanno in India ad operare bambini».
Come si struttura questo progetto?
«La charity è nata proprio a Leicester, tre o quattro volte all’anno andiamo in India a curare questi bambini che altrimenti morirebbero. Spesso appartengono a famiglie che vivono in grandi condizioni di povertà e non si possono permettere alcuna spesa. Così il costo delle cure viene suddiviso tra l’ospedale indiano e la nostra charity, denominata “Healing Little Hearts”».
Quali sono le più grandi differenze tra il sistema sanitario italiano e quello inglese?
«Quello britannico è organizzato in maniera maniacale ed è più meritocratico, se sei bravo è più facile che vai avanti».
E dell’Italia cosa le manca?
«La famiglia e la colazione con brioche e cappuccino, stop. La maggior parte dei miei vecchi amici è già all’estero».
Tornerebbe?
«No, non avrebbe senso. Pensi: tre anni fa feci domanda per un concorso in Italia, mi hanno risposto la settimana scorsa. Assurdo. Ora sono in una curva ascendente, tornare significherebbe rimettersi in coda. Per fortuna il mondo è grande e pieno di opportunità».

13enne picchiata e derubata al raduno di Bieber a Milano

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Doveva essere una giornata di festa all’insegna del proprio mito, il cantante canadese Justin Bieber e invece per una delle sue fan quel pomeriggio di sabato è diventato un incubo. Il raduno era iniziato davanti al Duomo di Milano con le fans che indossavano magliette, scandivano slogan e cantavano le canzoni del loro idolo. Poi, improvvisamente è scoppiata una rissa e una ragazza, a quanto sembra si tratterebbe di una 13enne di colore, sarebbe stata prima insultata verbalmente e poi piccchiata. Una delle tre ragazze che si erano schierate contro la loro coetanea le ha anche rubato la borsetta e ha provato a fuggire. Le forze dell’ordine l’hanno ripresa poco dopo, mentre erano in corso i  soccorsi alla ragazza malmenata.

La terza giornata di Campionato, tra sorprese e conferme

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LAZIO CHIEVO 3-0

A Roma, all’Olimpico si è disputata la partita Lazio-Chievo, dove i biancocelesti hanno travolto il Chievo già nel primo tempo mettendo a segno un 3-0. Il primo gol è arrivato all’8 con Candreva.

Al 38° va in rete in spaccata Cavanda su cross di Ledesma. Ed è il raddoppio per la Lazio.

La tripletta la firma invece Lulic al 41.

Il primo tempo finisce quindi con il parziale di 3-0. Nel Secondo tempo si assiste solo alla Lazio ceh amministra con agilità il risultato.

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UDINESE – BOLOGNA 1-1

Al Friuli tra Udinese e Bologna il primo tempo termina 0-0 con tante occasioni da una parte all’altra e buoni ritmi che tuttavia non hanno visto concretizzarsi le occasione per nessuna delle due squadre.

Nel secondo tempo, a 20 minuti dal fischio finale arriva il gol del vantaggio del Bologna, lo firma Diamanti, che su punizione trova l’angolo sotto l’incrocio dei pali.

All’86’ pareggia l’Udinese con un gran gol di Di Natale.

Una gara divertente e giocata con grande sportività da entrambe le squadre, nel secondo tempo sono arrivate anche le reti e in fondo il risultato di 1-1 rispecchia ciò che è stato visto in campo.

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LIVORNO CATANIA 2-0

Reti inviolate dopo i primi 45 minuti anche tra Livorno e Catania dove però si è registrata l’assenza di grandi occasioni. Il Livorno torna in campo con grande grinta e nel secondo tempo, in pochi minuti chiude la partita. Al 66′ va in vantaggio con Paulinho con una grande conclusione di prima. E’ sempre Paulinho ha trovare poi il raddoppio al 72′.

Una partita dai due volti con un primo tempo in cui tutto era sembrato scorrere lentamente e una ripresa dominata dai padroni di casa che hanno trovato in Paulinho l’uomo chiave della gara.

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VERONA SASSUOLO 2-0

Finisce in vantaggio, il primo tempo, per il Verona nello scontro con il Sassuolo. La squadra di casa è partita subito all’attacco e alla prima occasione, su un errore in ripartenza di Magnanelli, Hallfredsson apre sulla sinistra per Martinho e l’attaccante batte Pomini con un sinistro di potenza al 12′. Poi il Verona controlla la partita, anche se pian piano si spegne e lascia l’iniziativa in mano della squadra avversaria. Tuttavia gli uomini di Di Francesco non riescono a creare grandi pericoli ad eccezione di quel tiro, che non ha fortunam di Zaza al termine del primo tempo.

Nei minuti di recupero della ripresa, già a tempo scaduto, arriva il raddoppio del Verona con una gran giocata di Jorginho che si libera di due difensori e poi serve Romulo per il piatto che antra in rete. La partita si chiude 2-0 con un Verona che davvero ha gestito una bella gara e il Sassuolo che non ha saputo reagire.

Claudia, uccisa a 13 anni da un automobilista 18enne

claudia_quattrocchi-tuttacroancaAveva solo 13 anni Claudia Quattrocchi, che ha perso la vita nella tarda serata di ieri travolta sulle strisce pedonali in corso Sicilia ad Augusta, in provincia di Siracusa. La ragazza, che si trovava in compagnia di un’amica rimasta sostanzialmente illesa, è stata colpita in pieno ed è morta poco dopo essere stata condotta al pronto soccorso dell’ospedale “Muscatello”. Il conducente della Fiat Punto bianca che ha investito le giovani si è in un primo momento allontanato, salvo poi, nel cuore della notte, presentarsi dai carabinieri. Si tratta di un  diciottenne che è stato denunciato in stato di libertà per omicidio colposo e omissione di soccorso.

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Un reportage su Venezia, la città che “respinge” i disabili

Venezia-disabili-tuttacronacaUn reportage di Lorenzo Mayer apparso su Il Gazzettino racconta le difficoltà, per un diversamente abile, di attraversare la città lagunare di Venezia. L’idea, nata dopo che una bimba ha scritto al riguardo una lettera a Bernardo Bertolucci, era semplice: deambulare con le stampelle, e in carrozzina nei momenti di stanchezza, per la città, lungo un percorso praticato quotidianamente da migliaia di turisti ma anche dagli stessi veneziani, tra cui diversamente abili ma anche anziani con difficoltà di movimento. In compagnia di un amico e di un fotografo, Mayer è partito dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia e ha raggiunto piazza San Marco, attraversando il ponte di Calatrava in direzione Piazzale Roma. “Ho incontrato, complessivamente, tredici ponti. Nessuno di questi è munito di scivoli, pedane o servo scala. Questi ultimi non funzionano più e sono stati tolti. Affrontare i ponti con la carrozzina, dunque, è impossibile, da soli, a meno di non avere un robusto accompagnatore a seguito. Chi invece, come me, cammina con le stampelle, è più “fortunato” e può farcela. Ma ci vuole pazienza. Tanta.” ha spiegato. In tutto ha impiegato tre ore e quindici minuti, con notevole sforzo fisico, per percorrere un tratto che “insegna tante cose: primo girare a piedi per Venezia, per chi ha difficoltà motorie, significa accettare la sfida e volersi mettere in discussione. Secondo: rappresenta sicuramente un salutare bagno di umiltà, occorre essere disponibili e accettare, in alcuni momenti, anche di farsi aiutare dagli altri. Che non necessariamente conosci. Altrimenti, da solo, non ce la fai. A meno, ovviamente, di prendere un vaporetto.” Senza considerare che, lungo il percorso, bisogna fare i conti anche con altri pedoni: alcuni offrono il loro aiuto, anche senza che venga richiesto, ma altri, magari di fretta e senza accorgersi delle stampelle, urtano chi trovano lungo la loro strada. Mayer racconta quindi la sua avventura, iniziata alle 10.15 al pontile Actv della Ferrovia. Proprio il primo ponte che s’incontra è quello più difficile: quello di Calatrava. “Strano a dirsi perché l’ultimo ad essere stato costruito e quindi dovrebbe essere anche quello più moderno, con meno barriere e difficoltà. Invece è il più insidioso.” I problemi derivano dal fatto che i gradini non sono sempre simmetrici e “perché, in alcuni punti, per il materiale utilizzato si rischia di scivolare.” Alla fine si raggiunge piazzale Roma, per poi dirigersi verso campo Santa Margherita, il che significa altri ponti. E se si vuole chiedere un passaggio a un tassista acqueo fino a San Marco: “Sessanta euro, se senza ricevuta”. Altre persone a cui chiedere informazioni sono i vigili: Mayer ha trovato due vigilesse della polizia locale molto gentili e che gli hanno offerto aiuto, ma quando ha chiesto dei servoscala: “Non ci sono, ma comunque anni fa bisognava chiedere le chiavi al Comune”. Ma il reportage sottolinea anche che “Un’altra cosa balza subito all’occhio: manca una cartellonistica chiara, né sono segnati eventuali percorsi per diversamente abili. Dopo il ponte del Forno si apre la visuale su campo Santa Margherita. Sul ponte dei Pugni mi aiutano, ormai stanco. Trovo anche un’amica di vecchia data che mi suggerisce: «Si parla tanto che hanno rubato le rampe dai ponti, andate a vedere come sono messi gli scivoli sul ponte della Paglia. E i soldi per la minima manutenzione? Pensare che quello sarebbe il biglietto da visita della città». In effetti, qualche ora dopo, la sorpresa sarà amara”. Altri ponti, poi arriva quello dell’Accademia, e il commento di un commerciante: “Hanno speso milioni per Calatrava, potrebbero fare qualcosa anche per questo ponte, è abbandonato e trascurato, nessun aiuto per superare le barriere architettoniche”. Un segnale positivo potrebbe arrivare dal ponte della Paglia, “l’unico ponte incontrato nel mio percorso, che è munito di utili scivoli plastificati, lungo un lato dei vari gradini, indispensabili per portatori di handicap. E questa dovrebbe essere una buona notizia. Peccato però che attualmente, si trovano in pessime condizioni, rovinati, con pericolosi buchi e avrebbero di urgente intervento in manutenzione e sostituzione. Non sono un tecnico di lavori pubblici, ma credo che un intervento in tal senso non avrebbe di sicuro costi esorbitanti. Gli scivoli di gomma, sono diventati ricettacolo di mozziconi di sigaretta, sporgo e polvere. E rischiano di essere delle trappole. Occorre stare attenti a dove si mettono i piedi, per non inciampare. È decisamente più sicuro fare i gradini. Il “viaggio” è finito. Ora tocca alle istituzioni pensare a delle risposte per migliorare, se possibile, la situazione”.

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Rudi Garcia, l’allenatore della Roma va ad abitare nella casa della Shalabayeva.

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L’allenatore della Roma Rudi Garcia è andato ad abitare nella casa della Shalabayeva.

L’ha vista e se n’è innamorato. E’ stato un colpo di fulmine. Si tratta della casa in cui solo due mesi prima la polizia italiana aveva  prelevato e fatto rimpatriare la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov.

Ne parla Matteo Pinci in un articolo pubblicato su ‘La Repubblica’, citiamone alcune parti:

“La villa, una struttura immersa nel verde su via di Casal Palocco, è stata offerta a Garcia alla fine di luglio, quando l’allenatore aveva deciso di trovare un appartamento in una zona residenziale ma non troppo esposta e vicina ai campi da gioco. I contratti d’affitto sono stati formati prima della partenza per la tournée negli States, a viverci l’allenatore è andato poco prima di Ferragosto. Non prima di aver rinfrescato gli ambienti con qualche lavoro di pittura affidato a persone di fiducia, per rendere più accogliente quella casa apparsa ai suoi occhi tanto spoglia. In fondo, quegli stessi muri solo poche settimane prima assistevano al ratto in piena notte della Shalabayeva e di sua figlia Alua: certamente lo scandalo istituzionale dell’estate, che ha raggiunto in fretta eco internazionale.

Non poteva immaginare di certo, l’allenatore, che la casa presa d’assalto in quella notte di paura da cinquanta poliziotti fosse la stessa in cui oggi si trova a vivere, e in cui solo pochi giorni fa ha anche ospitato le proprie figlie, in occasione di una visita romana del suo nucleo familiare: uno come lui, maniaco della discrezione al punto da pretendere anche a Trigoria serrande abbassate durante l’allenamento per evitare sguardi indesiderati intorno alla sua squadra, probabilmente non l’avrebbe tollerato”.

Schifani dall’Annunziata: mezz’ora tra crisi politica e grazia a B.

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L’intervista di Schifani alla trasmissione 1/2 diretta da Lucia Annunziata è stata chiarificatrice di molte posizioni del Pdl e della crisi che serpeggia nel governo Letta e che potrebbe portare alla frattura delle larghe intese.

“Sono pessimista sul destino del governo”, ha detto Schifani, augurandosi però che una crisi “non avvenga”, così ha esordito l’ex Presidente del Senato che poi ha aggiunto “È evidente che si vuole arrivare a una rottura e che il Pd vuole andare a votare”.

Parlando della Giunta, Schifani ha sottolineato che “Questo calendario dei lavori, queste modalità, questo clima, creano le condizioni per l’invivibilità della coalizione e per la crisi di governo” e ha aggiunto “Mi auguro che fino a mercoledì vengano recepite le nostre osservazioni, non chiediamo di non applicare la norma, ma chiediamo una norma interpretativa attraverso un ricorso alla Corte Costituzionale o alle corti europee, non facciamo melina, nè ostruzionismo. Abbiamo subito un calendario con sedute notturne, come se si dovesse espellere un delinquente”.

Invece si tratta solo di un pregiudicato.

Sempre secondo l’ex presidente del Senato, il ritiro dei ministri Pdl dal governo Letta: “Non è nell’agenda immediata. E’ evidente che si vive momento per momento e ci auguriamo di arrivare a respirare un clima di maggior responsabilità”, ha detto Schifani a proposito dell’eventuale ritiro dei ministri Pdl dal Governo. “Al ritiro dei ministri ancora non ci siamo”, ha detto. “Non mi piace la politica delle minacce. La mia esperienza mi porta a fare delle riflessioni. L’atteggiamento del Pd è inspiegabile se non in funzione di un preciso disegno che sarebbe contro l’interesse del Paese. Le elezioni porterebbero il Paese al baratro.” e poi ha sottolineato che “È chiaro che Berlusconi non tornerà in Parlamento”, riferendosi all’interdizione dei pubblici uffici e all’applicazione della legge Severino. “In ogni caso, non siamo preoccupati per la sua agibilità politica”.

Quanto al voto segreto della Giunta, Schifani ha detto “Noi siamo per il voto segreto” semplicemente perché “c’è un regolamento” che dice che in questi casi si voti così, “siamo contrari a blitz” per cambiarlo.

Sulla grazia da chiedere al Presidente della Repubblica, Schifani ha dichiarato che “Sono fatti esclusivamente personali e non politici che attengono alla sfera personale del cittadino Silvio Berlusconi. Sta riflettendo giustamente nell’ambito della propria famiglia. È una faccenda troppo delicata perché noi dirigenti si possa fare una riflessione”.

Mentre sul memoriale di Lavitola, il parlamentare del Pdl ha concluso “Non ne sappiamo nulla”.

Metro bloccata a Milano: suicidio sulle rotaie

suicidio-metro-milano-tuttacronacaSi sarebbe gettato da una banchina della fermata Stazione Centrale della metropolitana milanese all’arrivo di un convoglio un uomo, le cui generalità sono in fase di accertamento da parte dei carabinieri, deceduto all’impatto con il convoglio. Il fatto è accaduto poco dopo le 13.30 e subito è stato dato l’allarme al 118. I soccorritori, giunti sul lato direzione Comasina, non hanno potuto che costatare il decesso dell’uomo per le terribili lesioni provocate dal passaggio dl treno sul suo corpo. La circolazione sulla Linea 3 è stata bloccata dalle fermate di Sondrio a Porta Romana, in entrambe le direzioni e sono stati attivati dei mezzi sostitutivi di superficie.

Quell’amaro pari e l’infortunio di Gomez: Fiorentina-Cagliari 1-1

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Un pareggio contro il Cagliari che brucia ai viola che dopo che  Borja Valero aveva portato in vantaggio i suoi a 20 minuti dalla fine della partita hanno cercato e trovato il gol del pareggio con Pinilla all’89° minuto. Una partita nervosa caratterizzata anche sul finale dall’espulsione di David Pizarro, ma soprattutto segnata dall’infortunio per Mario Gomez.

L’attaccante della Fiorentina, si è fatto male al ginocchio destro  all’inizio del secondo tempo della sfida con il Cagliari. Dopo le prime cure in campo il bomber tedesco è stato portato fuori a braccia dai medici della Fiorentina e poi si è steso sulla barella. In precedenza i viola avevano perso anche Cuadrado per un problema alla spalla.

Il Napoli resta in vetta alla classifica in attesa del posticipo di domani in cui la Roma al Tardini contro il parma si giocherà una partita per raggiungere il punteggio pieno e salire in vetta in classifica insieme al Napoli.

Yogurt amaro: multati perché mangiano sui gradini del Battistero

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Lui ha 15 anni e lei 14, sono stati multati perché mangiavano yogurt sui gradini del Battistero di Parma, contravvenendo così all’ordinanza del sindaco Federico Pizzarotti (M5S). La norma, in vigore dal  5 agosto, vieta il consumo di alimenti e bevande all’ombra dei monumenti cittadini più significativi.
L’ordinanza, che vale in via provvisoria fino al 31 ottobre, vieta nello specifico di “bivaccare, sedersi, sdraiarsi e fermarsi per consumare alimenti e/o bevande” sotto i Portici del Grano e del Teatro Regio, al Palazzo della Pilotta e al Battistero.
La sanzione va da 25 a 500 euro, “con pagamento in misura ridotta pari a 50 euro”. Nelle prime settimane di entrata in vigore della disposizione la Polizia municipale aveva avuto l’ordine di controlli ‘soft’, mirati più a informare che a sanzionare. “Non ne sapevo nulla, ci siamo rimasti male – ha commentato il ragazzino – Non abbiamo gettato carte a terra, né sporcato con lo yogurt. Abbiamo avuto il tempo di gustare due cucchiai. Ma non ho ribattuto, non volevo peggiorare le cose”.

 

Tunisino di 24 anni stupra 16enne a Genova

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Un normale sabato sera che si è trasformato in un incubo per una 16enne genovese che si era allontanata dalla compagnia. Il fidanzato è stato il primo a dare l’allarme quando non ha visto tornare la ragazza. Così sono scattate le ricerche e dopo alcune ore la 16enne è ricomparsa in stato di shock e ha raccontato la violenza subita. Ora un tunisino di 24 anni è stato accusato di sequestro e violenza sessuale ai danni di una minorenne.

Amanda Knox non torna per il processo: tra timori e mancanza di soldi

Amanda-Knox-tuttacronacaIl 30 settembre, a Firenze, inizierà il nuovo proccesso d’appello sull’omicidio di Meredith Kercher. Ma Amanda Knox non ci sarà. E’ il tabloid britannico Sun on Sunday a pubblicare un’intervista rilasciata dalla 26enne che afferma: “Mentre devo continuare ad avere fiducia nel sistema legale italiano non cambia il fatto che ho trascorso quattro anni in carcere per qualcosa che non avevo fatto. Il rischio che accada di nuovo è abbastanza per dissuadermi dal tornare nel Paese”. Nella versione della Knox, la sua presenza nel corso del primo processo è stata motivo di “distrazione” per il tribunale, “attento ad ogni suo movimento, ogni gesto, ogni espressione del viso” e non tanto all’analisi delle prove. La giovane pensa inoltre che nei suoi confronti ci sia un pregiudizione e che gli inquirenti la vedano come la “dark lady” che ha deciso “che Meredith doveva morire”. Ma Amanda ha anche raccontato delle minacce ricevute da parte delle altre detenute: “Una ragazza disse che voleva infilare la mia testa in una toilette e per poco non lo fece”. Ma Amanda non è intenzionata a tornare in Italia, oltre che per il timore di finire ingiustamente in carcere una seconda volta, anche perchè, stando alle sue parole, non avrebbe i soldi per spostarsi tra Stati Uniti e Italia durante il processo. Forse il suo libro Waiting to be heard non è stato sufficiente alla ragazza per pagarsi queste spese?

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“Zitta coi giudici, niente nomi”, così Amato alla vedova di un socialista

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Giuliano Amato, neo giudice costituzionale, eletto da Giorgio Napolitano, nel lontano  21 settembre 1990 chiama la vedova di Barsacchi – moglie del senatore socialista, Paolo Barsacchi, già sottosegretario, morto quattro anni prima – e si trattiene al telefono con lei per 11 minuti e 49 secondi.

La questione è delle più delicate e perciò il Dottor Sottile entra in campo. Barsacchi, infatti è deceduto e non può difendersi, ma è accusato dai vecchi compagni di partito di essere l’uomo a cui finì la tangente di 270 milioni di lire per la costruzione della nuova pretura di Viareggio. La vedova del senatore, Anna Maria Gemignani, non vuole che il nome del marito sia infangato e finisca nel fascicolo dei magistrati. E minaccia di fare nomi e cognomi.

I giudici chiamati a condannare i responsabili di quella tangente, si chiedono come mai “nessuno di questi eminenti uomini politici come Giuliano Vassalli (all’epoca ministro della giustizia) e Amato stesso, si siano sentiti in dovere di verificare tra i documenti della segreteria del partito per quali strade da Viareggio arrivarono a Roma finanziamenti ricollegabili alla tangente della pretura di Viareggio”. Lo scrivono nelle motivazioni della sentenza che condannerà i boss della Versilia del Psi e scagionano loro stessi la figura del senatore Barsacchi.

Come si legge poi su Il Fatto Quotidiano:

Amato cerca la sua interlocutrice, poi è lei che lo richiama, registra e consegna il nastro, di cui il Fatto Quotidiano è in possesso, ai magistrati. Che acquisiscono la telefonata come prova, un’intercettazione indiretta, ma inserita nel fascicolo processuale. “Anna Maria, scusami, ma stavo curandomi la discopatia, ma vedo che questa situazione qui si è arroventata”. Dall’altra parte la vedova tace. Poi dice solo: “Ti ascolto”. Amato, con voce imbarazzata come lo sarà per il resto della telefonata, va dritto al problema: “La mia impressione è che qui rischiamo di andare incontro a una frittata generale per avventatezze, per linee difensive che lasciano aperti un sacco di problemi dal tuo punto di vista”. La frittata alla quale Amato fa riferimento è appunto un coinvolgimento – come dirà esplicitamente – di altre persone nel processo. “Troverei giusto che tu direttamente o indirettamente entrassi in quel maledetto processo e dicessi che quello che dicono di tuo marito non è vero. Punto. Non è vero. Ma senza andare a fare un’operazione che va a fare quello non è lui, ma è Caio, quello non è lui ma è Sempronio. Hai capito che intendo dire? Tu dici che tuo marito in questa storia non c’entra. Questo è legittimo. Ma a… a… a… a Viareggio hanno creato questo clima vergognoso, è una reciproca caccia alle streghe, io troverei molto bello che tu da questa storia ti tirassi fuori”.

Insomma Amato, oggi giudice della Corte costituzionale, all’epoca notabile del partito più corrotto d’Italia, il Psi, non dice vai e racconta la verità. Ma vai e non fare nomi. Tirati fuori. Non dire quello che sai, poi accerteranno i giudici. Difendi l’onore di tuo marito con un “lui non c’entra”. Diciamo che sarebbe stato poco, e il tribunale non si sarebbe accontentato, ovvio. Ma questo l’attuale giudice Amato le dice di fare: non raccontare tutto quello che conosce, come vorrebbe la legge sotto giuramento, ma esprimere una verità parziale.

Ancora più interessante il passaggio in cui – e ci arriviamo tra poco – Amato ammette di sapere più o meno chi sono i responsabili di un’azione illegale, ma invita a chiamarsi fuori. E quando verrà lui stesso trascinato a testimoniare non aggiungerà niente. Alla fine, come titolò all’epoca dei fatti la Nazione: Pretura d’oro, colpa dei morti. Insomma. Colpa di Barsacchi, che la moglie cerca in ogni modo di difendere e alla fine, nonostante i consigli di Amato, ci riuscirà.

La moglie di Barsacchi al telefono dice una cosa sola all’onorevole Amato, e lo fa tirando un grosso respiro per non sfogarsi ulteriormente: “Giuliano, io voglio soltanto che chi sa la verità la dica”. E Amato replica: “Ma vattelapesca chi la sa e qual è. Tu hai capito chi ha fatto qualcosa?”. “Io”, risponde lei all’illustre interlocutore, “penso che tu l’abbia capito anche te”. E Amato: “Ma per qualcuno forse dei locali sì, ma io non lo so, non lo so. Ma vedi, noi ci muoviamo su cose diverse. Questo non è un processo contro Paolo, ma contro altri”.

Il 13 dicembre del 1990 i responsabili della tangente verranno condannati. Tra loro Walter De Ninno, due anni e mezzo per ricettazione nei confronti di un imprenditore di Pisa. È l’inizio di Tangentopoli. E della fine del Partito socialista.

Il Lago d’Iseo si tinge di giallo: trovato il cadavere di un uomo

lago-diseo-cadavere-tuttacronacaSul versante bergamasco del Lago d’Iseo, all’altezza del Lido Nettuno di Sarnico, è stato recuperato questa mattina il cadavere di un uomo di cui non si conoscono ancora le generalità. L’allarme è stato lanciato da un gruppo di ragazzi attorno alle 9.40. I giovani avevano notato qualcosa in acqua che poi si è rivelato il corpo dell’uomo, che avrebbe un’tà compresa tra i 45 e i 50 anni, portato a galla dalle onde dopo il passaggio di un battello. Sul luogo, oltre a carabinieri, vigili del fuoco e mezzi del 118, anche un sacerdote che stava celebrando la Messa poco distante e ha interrotto la funzione per benedire la salma. Sospesa anche la manifestazione aeronautica ‘Aliseo 2013: a spasso per i cieli del Sebino’ in corso a Sarnico. Non sono note le cause della morte. Su un vicino pontile è stato trovato un mazzo di chiavi, forse quelle dell’auto dell’uomo.

Maxi rissa al Prenestino tra stranieri, 2 all’ospedale

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Un romeno di 41 anni e un albanese di 43, si sono presentati nella notte per chiedere cure sanitarie dopo aver preso parte a una maxi rissa al Prenestino, quartiere alla periferia di Roma.  I medici del Policlinico Casilino hanno appurato che entrambi presentavano ferite e fratture al volto guaribili in 30 giorni, così hanno deciso di chiamare i carabinieri. Le forze dell’ordine li hanno interrogati e così sono venuti a conoscenza della maxi rissa. I due sono stati denunciati a piede libero, ora si cerca di rintracciare gli altri partecipanti.

Cyber-attacco ad Alpitour, violati conti bancari

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La grande azienda di viaggi e prodotti turistici Alpitour ha subito un cyber attacco criminale che è riuscito a violare conti bancari e carte di credito. Per portare a termine l’operazione è stato usato il profilo Facebook dell’azienda. Attraverso il social network sono state diffusi falsi annunci di offerte che nascondevano programmi pericolosi capaci di penetrare nel pc degli utenti per impadronirsi di dati importanti, come codici di carte di credito e credenziali di accesso (comprese quelle bancarie), dati personali.

In particolare attraverso questa foto venivano reidirizzati gli utenti verso link fraudolenti:

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L’attacco è stato denunciato dalla stessa azienda nell’avviso ai 120.000 ‘amici’ che su Facebook seguono le pagine Viaggidea, Francorosso, Villaggi Bravo e Alpitour.

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La situazione adesso è stata risolta, ma per gli esperti di sicurezza informatica quanto è accaduto è un campanello di allarme perchè finora in Italia nessun gruppo criminale aveva mai preso di mira i social network. È il primo caso italiano del genere, rilevano gli esperti, dopo che negli ultimi mesi si è assistito all’escalation di attacchi sui social media nei confronti di marchi internazionali importanti e con centinaia di migliaia di «amici» e «followers», come Associated Press, Burger King, Dodge, New York Times. L’attacco è iniziato la sera dell’11 settembre e, secondo gli esperti, il gruppo di cyber-criminali responsabile della violazione è sicuramente straniero. Si torna quindi a parlare di sicurezza informatica e a consigliare solo carte prepagate. Si riapre il lungo dibattito sugli acquisti on-line che in Italia sembrava protetto e assicurato da controlli che garantivano i consumatori, ma purtroppo, come nel caso di Alpitour, si riesce a eludere la sicurezza informatica attraverso i social, una nuova frontiera che gli esperti informatici dovranno assicurare.

FONDI NERI DI BERLUSCONI. Nuovo attacco di Lavitola al Cav.

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Pronto il memoriale di 20 pagine che Valter Lavitola farà depositare all’udienza preliminare dell’inchiesta napoletana sulla compravendita dei senatori (Sergio De Gregorio). Sono giorni che l’ex direttore de L’Avanti lancia messaggi a Silvio Berlusconi attraverso le pagine de Il Fatto Quotidiano. Forse dopo un anno di carcere e ora i domiciliari, la resistenza del faccendiere sembra vacillare e scagliarsi contro il Cavaliere. Ma se anche non fosse il fronte dell’inchieste napoletane a impensierire Berlusconi, ci potrebbe essere un nuovo fronte a Milano con la probabile nuova incriminazione per subornazione di testimoni, per le false dichiarazioni dei testi chiamati al processo Ruby.

Come scrive la Stampa:

E poi c’è la «novità» della mina vagante ex senatore Sergio De Gregorio, che è stato sentito per quattro ore, a inizio settimana, dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Sergio Spadaro, che sono titolari dell’inchiesta sulla colossale frode fiscale del gruppo imprenditoriale fondato da Silvio Berlusconi, complice Farouk detto «Frank» Agrama.

L’ex senatore De Gregorio ha ripetuto, naturalmente con maggiore dovizia di particolari, quanto già messo a verbale a Napoli, ai pm Piscitelli e Woodcock. E da quanto si intuisce, mercoledì o giovedì della prossima settimana il procuratore De Pasquale potrebbe depositare la rogatoria «cinese» e le dichiarazioni di De Gregorio nell’udienza del processo Mediatrade, che vede imputati il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi e lo stesso Agrama, imputati per frode fiscale relativa al consolidato Mediaset. Il presidente della seconda sezione penale del Tribunale potrebbe mandare gli atti alla Procura.

Al bar della Casa del Cinema, a Villa Borghese, Sergio De Gregorio si presenta dopo un’ora di corsa, anzi di «camminata veloce». Ha con sé le bozze del libro che sta per uscire – «Operazione libertà» – che gli servono per leggere quei riferimenti (messi a verbale a Milano) che chiamano in causa Berlusconi. In sostanza, nel 2007, complice Sergio De Gregorio, Silvio Berlusconi riesce a bloccare una rogatoria internazionale che lo potrebbe rovinare. «Se i pm portano in Aula quelle carte – ricorda ora Sergio De Gregorio – è un disastro. Mi disse così il Cavaliere alla fine della lettura del mio dossier. I pm milanesi svilupparono informalmente la loro rogatoria a Hong Kong, senza autorizzazioni. Spiegai al Presidente che potevamo bloccare la minaccia chiedendo all’ambasciatore cinese a Roma di neutralizzare la rogatoria. La cena si svolse a Palazzo Grazioli e l’ambasciatore mantenne gli impegni».

L’ex senatore di «Italiani nel mondo» ricorda di aver consegnato una cartellina di poche pagine del console generale italiano ad Hong Kong, Alessandro De Pedys, al Presidente Berlusconi. Era un report, una informativa che il console aveva inviato alla Farnesina.

«È in corso un’indagine su una colossale frode fiscale perpetrata da Silvio Berlusconi e Farouk Agrama. Siamo a un’ipotesi di distrazione di fondi per 170 milioni di dollari. Le somme sono state versate da conti ufficiali del gruppo Fininvest», in diverse filiali di banche a Londra, Bahamas e Lugano. Il console, in quel report finito a Palazzo Grazioli, raccontava gli intrecci che legavano Berlusconi ad Agrama attraverso alcune società di «Hong Kong, Curaçao, Antille Olandesi». «E queste società sono amministrate da due prestanomi: Paddy Chan Mei Yu e Katherine Hsu May Chun».

La rogatoria fu inoltrata dalle autorità italiane a quelle della ex colonia britannica il 4 ottobre 2006. De Gregorio e Berlusconi intervengono nel 2007 per bloccarla. Nel 2013, pochi giorni fa, quel materiale è finalmente arrivato a Milano.

Lite tra conviventi a Venezia: 44enne accoltellato

veneziana-accoltella-convivente-tuttacronacaI carabinieri di Venezia hanno trovato ieri sera, in un’abitazione nel sestiere di Dorsoduro dov’erano intervenuti, un uomo riverso a terra e sanguinante e una donna in stato confusionale. La coppia, secondo una prima ricostruzione dei militari, stava litigando quando la veneziana, una 46enne, avrebbe impugnato un coltello da cucina con una lama di circa 20 centimetri e sferrato all’uomo un fendente dietro la schiena. Il 44enne, con il polmone perforato, è stato trasportato all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dov’è stato sottoposto a un intervento chirurgico: la sua prognosi è riservata. La donna, arrestata con l’accusa di tentato omicidio, è stata ricoverata in ospedale dove si trova piantonata: si troverebbe in stato confusionale perché sotto effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti.

Apiterapia: una delle cure più controverse della Cina

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L’apiterapia (o apipuntura) è un’ antica tecnica cinese e ora è tra le cure più controverse della Cina, su cui si è aperto un lungo dibattito. Tante le testimonianze, tra cui anche quella di una ragazza cinese di 26 anni,  Liu Yu, affetta da sclerosi multipla, che da due anni si sta curando a Pechino con questa tecnica. Liu Yu non ha dubbi, come riporta il China Daily, lei è in grado di camminare di nuovo proprio grazie alla potenza delle api: “Il trattamento è doloroso, ma io sto continuando, perché la mia malattia è molto peggiore di qualsiasi puntura d’ape.”

Liu è curata in una clinica di medicina tradizionale cinese gestita dal 73enne  Wang Menglin nel distretto nordest di Shunyi nella capitale .

Wang ha detto che il suo staff, negli ultimi 20 anni, ha usato apiterapia per trattare più di 3.000 persone con Sclerosi Multipla, una malattia che danneggia le cellule nervose del cervello e della colonna vertebrale. Il trattamento ha aiutato molti pazienti a non peggiorare le loro condizioni e in alcuni casi a riacquistare la propria motorietà.
Durante un trattamento tipico, Liu, è stesa prona su un lettino mentre Wang o uno dei suoi collaboratori selezionano api da una scatola di legno con una pinzetta e le applicano in alcuni punti della schiena. Le api vengono rimosse dopo che hanno punto il paziente. Liu presenta quindi una serie di cicatrici da punture di api sulla schiena.

A Liu la sclerosi multipla è stata diagnostica nel 2010 e progressivamente il suo corpo è diventato completamente insensibile dopo che si era sottoposta a un ciclo iniziale di terapia ormonale, l’unica medicina moderna che, in alcuni casi, può risolvere o non far degenerare maggiormente la sclerosi multipla. Entro la fine del 2010 la ragazza non era più in grado di camminare, così ha deciso di affidarsi alle cure di Wang.

“Sono andata alla clinica tutti i giorni per due mesi prima di essere in grado di camminare di nuovo” ha dichiarato Liu che ha aggiunto “Posso ancora fare le cose per conto mio, come l’acquisto di generi alimentari, cucinare e pulire”.

Wang sostiene che il veleno dell’ape viva può rafforzare il sistema immunitario del corpo e attivare altre funzioni corporee, come ad esempio il bioplasma, che è “simile alle cellule staminali e può contribuire a riparare il sistema nervoso danneggiato” .
Ma molti esperti medici rimangono scettici, e sottolineano che nessuno studio clinico è stato condotto per dimostrare la teoria di Wang.
Guo Yi, un neurochirurgo al Peking Union Medical College Hospital, ha richiamato alla cautela: “La sperimentazione clinica deve essere valutato da un  professionista terzo” e ha aggiunto: “Qualsiasi trattamento deve essere inoltre verificato da diversi istituti medici prima che si possa ritenere efficace.”
Tra i pazienti della clinica di Wang non ci sono solo persone affette da sclerosi multipla, ma anche chi va a curare i dolori articolari, il mal di schiena e i disturbi reumatici, alcuni stanno provando a usare tali tecniche per cercare di ridurre i tumori.
Wang Yuming, direttore dell’unità di reumatismi all’Ospedale di Pechino, ha confermato che non c’è interesse per il metodo, ma ha aggiunto che ha ricevuto i pazienti che hanno provato e visto alcun risultati con l’apeterapia. Secondo il direttore il trattamento è molto popolare in Cina e gli effetti a volte vengono esagerati dai pazienti stessi: “Forse funziona per alcuni, ma le afflizioni reumatiche non possono essere trattate solo con questa terapia”, ha poi aggiunto che il suo ospedale non offre apipuntura.”Ci sono più di 100 malattie sotto la categoria di reumatismi. Bisogenrebbe avere ulteriori studi per determinare quali malattie può soddisfare la terapia”, ha concluso.
La clinica di Wang Menglin offre anche i prodotti delle api, come le cellule dell’ape regina e il propoli. Wang ha detto che questi prosotti sono utili per i pazienti affetti da cancro in quanto contengono ingredienti che aiutano a “sbarazzarsi dei tumori”.
Ma Chen Wanqing , vice direttore della Chinese Academy of Medical Sciences’ National Central Cancer Registry, ha detto che non vi è alcuna prova definitiva che i prodotti delle api possono essere efficaci nel trattamento dei tumori.
L’American Cancer Society afferma sul suo sito: “Anche se le proprietà antitumorali di alcuni ingredienti in prodotti delle api sono stati studiati in laboratorio, non ci sono stati studi clinici condotti sull’uomo che dimostrino che il veleno d’api o di altri prodotti delle api sono efficaci nel prevenire il trattamento del cancro.”

Anche se in Cina l’apeterapia è nella lista dei servizi medici approvata nel 2007,  nessuno degli oltre 30 ospedali pubblici di Pechino offrono tale cura, e come ha detto Tu Zhitao , vice direttore del TCM Management Bureau della capitale: “E ‘ l’ospedale che decide se fornire determinati servizi medici”. Poi Zhitao ha affermato che Wang Menglin non dispone più di una licenza valida per praticare la professione di medico, in quanto la sua licenza è scaduta nel 1998, ma  – ha aggiunto Zhitao – che gli altri tre medici della clinica, hanno tutti licenze valide e sono loro a svolgere la maggior parte dei trattamenti.

Il dibattito rimane aperto.

5 morti e oltre 500 dispersi: emergenza alluvione in Colorado

alluvione-colorado-tuttacronacaLe autorità del Colorado hanno riferito che sono oltre 500 le persone che risultano disperse mentre sono cinque quelle che hanno perso la vita a causa delle inondazioni dovute alle forti piogge che hanno colpito lo Stato americano. Le stesse autorità hanno comunque fatto presente che tra i dispersi risultano anche persone che non sono ancora riuscite a contattare i familiari.

La Cnn online ha riferito che le piogge previste per la giornata odierna potrebbero provocare ulteriori inondazioni, prosegue quindi lo stato di allerta. La paura è di un ulteriore innalzamento dei fiumi a causa dei 10 cm di pioggia previsti per oggi. Nel frattempo è iniziata la conta dei danni e il presidente Barack Obama ha già firmato il documento per lo stato di emergenza, stanziando ulteriori fondi per aiutare il Colorado.

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Terza giornata di campionato: le probabili formazioni

Serie-A-3giornata-tuttacronacaTerza giornata di campionato oggi, dopo i tre anticipi di ieri. Le squadre scenderanno in campo alle 15 con due eccezioni. Fiorentina e Cagliari si sfideranno alle 12.30 per il lunch match mentre il derby ligure tra Sampdoria e Genoa avrà luogo alle 20.45. Ecco le probabili formazioni di tutti gli incontri:

FIORENTINA-CAGLIARI

Fiorentina (3-5-2): Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Compper; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; G. Rossi, Gomez
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Dessena, Rossettini, Astori, Murru; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Pinilla, Sau

LAZIO-CHIEVO

Lazio (4-4-1-1): Marchetti; Konko, Biava, Cana, Cavanda; Candreva, Onazi, Ledesma, Lulic; Ederson; Klose
Chievo (4-4-2): Puggioni; Sardo, Papp, Cesar, Dramè; Hetemaj, Radovanovic, Rigoni, Sestu; Thereau, Paloschi

LIVORNO-CATANIA

Livorno (3-4-1-2): Bardi; Valentini, Emerson, Coda; Schiattarella, Luci, Biagianti, Gemiti; Greco; Emeghara, Paulinho
Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Monzon; Plasil, Tachtsidis, Almiron; Leto, Bergessio, Barrientos

UDINESE-BOLOGNA

Udinese (3-5-1-1): Kelava; Naldo, Danilo, Domizzi; Pereyra, Badu, Allan, Lazzari, G.Silva; Muriel; Di Natale
Bologna (4-3-1-2): Curci; Garics, Antonsson, Natali, Cech; Kone, Pazienza, Della Rocca; Diamanti; Moscardelli, Bianchi

VERONA-SASSUOLO

Verona(4-3-3): Rafael; Romulo, Maietta, Moras, Cacciatore; Jorginho, Donati, Halfreddson; Jankovic, Cacia, Martinho
Sassuolo (4-3-3): Pegolo; Gazzola, Terranova, Acerbi, Ziegler; Kurtic, Magnanelli, Missiroli; Schelotto, Zaza, Floro Flores

SAMPDORIA-GENOA

Sampdoria (3-5-2): Da Costa; Gastadello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Krsticic, Bjarnason, Regini; Eder, Gabbiadini
Genoa (4-3-2-1): Perin; Gamberini, Portanova, Manfredini; Vrsaliko; Kucka, Lodi, Matuzalem, Antonini; Calaiò, Gilardino

Per quel che riguarda il posticipo di domani sera, PARMA-ROMA, probabilmente scenderanno in campo:

Parma (3-5-2): Mirante; Benalouane, Felipe, Lucarelli; Biabiany, Gargano, Valdes, Parolo, Gobbi; Cassano, Amauri
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Ljajic

Il PD è un Partito Dimezzato!

pd_partito-dimezzato-tuttacronaca
Pd, Partito Democratico, ma da oggi anche Partito Dimezzato che ha perso la metà degli iscritti in un anno, passando da 500mila a 250mila. In attesa del congresso La Repubblica racconta il dati allarmanti del PD:

La tendenza non è omogenea, in Emilia le adesioni toccano il 70 per cento, in Piemonte e Liguria il 60, in Toscana, Veneto e Lombardia sfiorano il 50, in Sardegna arrivano al 40 mentre dalle regioni del Sud ancora non sono neppure stati trasmessi i dati, visto che la campagna per il tesseramento sta partendo solo in questi giorni, in grandissimo ritardo rispetto al Centro-Nord. Sulla carta geografica del Pd, già piena di ombre, spicca la voragine di Roma, dove appena il 30 per cento dei quindicimila iscritti ha confermato l’adesione.

Numeri che indicano una disaffezione, che sarà difficile da recuperare:

E invece la lettura del dato fornita dal vertice del Pd è tutt’altro che negativa, anzi. «Ora si apre la fase dei congressi, la gente correrà nei circoli a rinnovare la tessera, gli anni congressuali sono da sempre quelli in cui facciamo il boom degli iscritti», sostiene senza esitazioni Tore Corona, responsabile nazionale del tesseramento e dell’anagrafe, l’uomo a cui il capo dell’organizzazione Davide Zoggia ha affidato il compito di attaccarsi al telefono senza sosta per dare la sveglia ai segretari regionali e provinciali per riattivare la macchina del consenso appesantita dalle ruggini estive.

La testimonianza di Giangrande, Preiti non è un pazzo, era lucido

giangrande-preiti-attentato-palazzo-chigi-tuttacronaca
Era il 28 Aprile e il nuovo Governo Letta stava giurando davanti al Presidente della Repubblica quando Luigi Preiti fece fuoco sui carabinieri che prestavano servizio davanti a Palazzo Chigi. Giuseppe Giangrande, che sta compiendo un lungo percorso di riabilitazione dopo che il proiettile lo ha colpito racconta quei tragici momenti in cui rimase ferito gravemente: “Non sono un eroe. Preiti mi ha chiesto di passare lo sbarramento – racconta il carabiniere a Libero – nel momento in cui gli ho detto di no mi ha sparato”.

Ma cosa si aspetta Giangrande dai giudici che dovranno processare Preiti?  “Mi aspetto che venga punito in base ai capi d’imputazione e sia riconosciuto colpevole perché matto non è. Era molto lucido quando ha parlato con me. So che hanno già tentato di farlo passare per folle, ma la richiesta è stata respinta dal tribunale”. Preiti non è quindi il pazzo di cui si era parlato nei primi momenti dopo il tragico attentato, ma, secondo Giangrande, era un uomo lucido e consapevole del gesto che stava compiendo. 

Segue il ricordo di quel drammatico giorno: “Mi sono trovato al posto giusto nel momento sbagliato. Se questo soggetto passava il blocco in un attimo di distrazione dei miei colleghi, era una strage. Con Preiti prima che sparasse ci ho parlato. Mi ha chiesto di passare lo sbarramento. Gli ho detto che era impossibile e ha scaricato tutto il caricatore su di me e i colleghi vicini”. Ci sono stati altri quattro feriti, tra cui un altro carabiniere, per fortuna nessun morto. Ora però Giangrande guarda avanti: a Natale tornerà a casa e non vede l’ora. “Ci stiamo preparando a fare il panettone in casa. Sono molto felice.”

 

 

Scossa di terremoto al largo delle coste marchigiane

terremoto-ancona-tuttacronacaL’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un terremoto di magnitudo 2.4alle ore 7:13. L’evento si è verificato in mare nel distretto sismico dell’Adriatico Centro Settentrionale a una profondità di 6.2 km. I comuni più prossimi all’epicentro, in un raggio di 20 km, sono Numana e Sirolo (AN) e Porto Recanati (MC).

Feriti a terra e sangue ovunque, ecco la gara della CRI

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A Fermo si sta svolgendo la gara della Croce Rossa Italiana delle Marche. Qui, grazie anche al forte interessamento del  presidente regionale Fabio Cecconi, si sono dati appuntamento a Piazza del Popolo i volontari che daranno prova della  loro preparazione tecnico-professionale applicando i protocolli internazionali previsti nell’esecuzione delle azioni di soccorso. La gara ha anche uno scopo formativo e tende a coinvolgere ed educare i cittadini diffondendo la consapevolezza che a volte basta veramente poco per salvare o aiutare una persona in difficoltà. Naturalmente per simulare i feriti sono intervenuti anche esperti truccatori ed esperti simulatori che hanno allestito un percorso per mettere a dura prova i volontari. La gara sarà diretta da giudici, master di gara e medici esperti del primo soccorso, che valuteranno costantemente il comportamento e le azioni dei volontari.

 

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