Parco giochi in vendita: su eBay lo si trova a 1.62 milioni di euro

parcogiochi-abbandonato-tuttacronacaE’ chiuso da oltre dieci anni lo Spreepark di Berlino, parco giochi costruito nel 1969. Il periodo di inattività ha trasformato il complesso in un luogo spettrale che è possibile visitare solo grazie a tour organizzati. E’ da un anno che si cerca di vendere il parco giochi e ora si è ricorsi alla rete: su eBay lo si trova sul mercato a 1.62 milioni di euro. C’è però una condizione: fino al 2061 su quel terreno potrà esistere solamente un parco giochi.

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Abbattiamo le barriere: il museo chiede ai visitatori di dipingere

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Paga il biglietto e dipingi! Questo è il nuovo motto al New Museum di New York, nato sulla ex malfamata Bowery del Lower East Side, luogo ormai mitico e nuova realtà del polo culturale di una New York che proprio qui ha scelto di esprimere il massimo fulgore dell’arte contemporanea. Si rompono gli schemi e si abbattono le barriere al quarto piano del New Museum dove è in corso “Draftsmen’s Congress”, cioé la parte interattiva della mostra “The Neighbors” dell’artista polacco Paweł Althamer, scultore polacco e artista ecclettico le cui opere sono famose in tutto il mondo. Muri bianchi in cui i visitatori possono esprimersi liberamente e lasciare il segno. “Draftsmen’s Congress” era già stata presentata alla Settima Biennale di Berlino nel 2012, ma ora arriva in una città che vive per l’arte contemporanea e per natura ama le sfide. Il risultato è che al New Museum c’è la fila, per accettare quella di Althamer: scolaresche, famigliole che portano i bambini a giocare con i pennelli, veri artisti in cerca dell’occasione giusta per farsi notare.

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In mezzo alla sala è stata montata anche una tenda indiana, da colorare pure quella. Il problema sarà trovare abbastanza spazio per tutti, sui muri del museo, da qui ad aprile quando la mostra chiuderà. Nel frattempo l’ospite polacco sta cercando anche di modificare l’ambiente dove la sua opera sta prendendo vita, portando musicisti a suonare in strada, gelo permettendo, ed organizzando altre “azioni” a cui possono partecipare anche persone qualunque o emarginate. Il risultato finale, dunque, non saranno solo i molti metri quadrati di muro ricoperti dalle opere degli sconosciuti entrati nella sala, anche perché verrano periodicamente cancellate, ma soprattutto quello che partecipare alla mostra avrà lasciato nei loro cuori e nelle loro menti. L’ispirazione a diventare artisti, il brivido di aver messo mano ad un dipinto vivente, o semplicemente una visione nuova del proprio quartiere e della propria città.

 

“Si tratta – ha spiegato Massimiliano Gioni, Associate Director e Director of Exhibitions al New Museum – di un pezzo collettivo, ma non necessariamente di una immagine rosea della collettività. E’ un esperimento di coesistenza, piuttosto che una iniziativa da United Colors of Benetton”.

Tenta di accoltellare il fidanzato perchè non le ha fatto il regalo a San Valentino

accoltellamento-sanvalentino-tuttacronacaNella land di Baden-Württemberg, in Germania, questa mattina una 27enne ha tentato di uccidere il proprio fidanzato accoltellandolo. Questo perchè il compagno era colpevole di non averle fatto un regalo per San Valentino. La giovane, impugnata l’arma, l’ha rivolta verso il partner, un 33enne, mentre questi si trovava sul divano nel salotto. L’uomo ha respinto l’aggressione e ha chiuso la fidanzata in una stanza. Quando in seguito l’ha liberata, la giovane gli si è nuovamente scagliata contro con il coltello ancora in mano. A quel punto è stato l’uomo a chiudersi in una stanza e a chiamare la polizia. Quando sono arrivati gli agenti per arrestarla, la donna stava ancora brandendo la sua arma.

La nonnina che arrotonda la pensione… spacciando coca!

cocaina-party-tuttacronacaE’ il quotidiano tedesco Tagesspiegel a raccontare quanto accaduto in un bar di Berlino dove ha fatto irruzione la polizia interrompendo la festa per il settantaseiesimo compleanno di una nonnina che trascorreva un po’ di tempo con gli amici. Il gruppo si trovava in un quartiere residenziale della capitale tedesca e aveva organizzato un coca-party. Gli agenti hanno così scoperto che l’anziana arrotondava la pensione vendendo polvere bianca. La festa si è conclusa con 13 perquisizioni, sei procedimenti d’indagine aperti e il sequestro del locale. La nonnina, sulla cui testa pende una richiesta d’arresto, ora rischia grosso, considerato che solo lo scorso gennaio la polizia aveva trovato 35 grammi di cocaina tra il locale e la casa della donna. Allora l’indagata aveva spiegato agli agenti di “arrotondare la pensione” vendendo droga agli avventori del bar.

Arriva la moneta ufficiale dell’Expo 2015

expo-moneta-tuttacronacaE’ Repubblica a mostrare le immagini della moneta ufficiale di Expo Milano 2015, che sarà protagonista alla ‘World Money Fair’ di Berlino, la kermesse mondiale della numismatica, dove verrà presentata in anteprima internazionale, come spiega ancora il quotidiano nella sua edizione milanese, “con esemplari già prodotti e alcuni prototipi, tra cui la ‘Grandi dimensioni’, la Eco Coin in metallo riciclato, le tipologie Oro, Argento, e Titanio colorato, oltre a sperimentazioni di card-coins intelligenti e di coniazioni speciali, fino a esemplari in metallo prezioso color rosa ispirato al progetto Expo 2015 ‘We Women for Expo’. In quella occasione verranno anche rese note le quotazioni. La moneta simboleggia l’unità dei continenti, mostrando su un lato il numero uno ripetuto cinque volte e sull’altro, dove appare al centro il logo dell’Expo, le cinque foglie di altrettanti alberi peculiari di ogni continente”.

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Traditore di un ghiaccio! Berlino e le cadute di pedoni e ciclisti

inverno-berlino-tuttacronacaL’inverno è arrivato a Berlino e i marciapiedi ghiacciati sono improvvisamente diventati i peggiori nemici di pedoni e ciclisti: in poche ore, infatti, sono stati registrati almeno 200 incidenti. I vigili del fuoco e i mezzi di emergenza resteranno in allerta almeno fino al prossimo week end. E mentre la popolazione è stata avvisata della possibilità di improvvise gelate anche durante il giorno, la Bild pubblica alcune immagini degli incidenti in bicicletta e a piedi:

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Peta contro le pellicce: protesta a Berlino

peta-berlino-tuttacronacaIl 14 gennaio è iniziata a Berlino la settimana della moda, nota anche come Mercedes-Benz Fashion Week dal nome del principale sponsor e, nella capitale tedesca, l’organizzazione in difesa dei diritti degli animali ne ha approfittato per protestare contro l’utilizzo delle pellice.

Sono anche stati esposti cartelli che invitano i consumatori a riflettere proprio su questo tema. In piazza, sono scese delle attiviste nude “travestite” da animali.

Clamorosa gaffe di Google Maps: a Berlino una piazza dedicata a Hitler

google-hitler-tuttacronaca“Adolf Hitler Platz”. E’ questo il nome che Google Maps ha assegnato (o ri-assegnato, visto che così si chiamava durante la dittatura nazista) a una piazza di Berlino. A scoprire la gaffe il quotidiano berlinese BZ, che ha costretto Google a una rapida rettifica.  La piazza in questione si trova a Charlottenburg-Wilmersdorf, nella parte ovest della capitale tedesca. Attualmente porta il nome del primo presidente della Repubblica Federale, Theodore Heuss. Prima dell’avvento del nazismo, il nome era Reichskanzlerplatz (piazza del cancelliere del Reich).

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Cani e gatti al ristorante: ne è stato aperto uno tutto per loro!

ristorante-cani-gatti-tuttacronacaSi chiama Pets Deli ed è il primo ristorante per animali domestici. Al locale, che si trova in Germania, a Berlino, è possibile ordinare pasti, spuntini e cene per gli animali da compagnia, sia da asporto che à la carte. Ai media tedeschi il proprietario ha spiegato che molti clienti hanno bisogno di cibi per animali con intolleranze alimentari, altri invece desiderano solamente prodotti freschi per i cani e i mici di casa. E sono in molti, in Germania a scommettere che il Pets Dali sarà, presto, il primo di una lunga serie di ristoranti per animali.

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Ritorno al passato, nuove verità su 9 novembre 1989

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Tuffiamoci nel passato, anche per distogliere, almeno alla vigilia delle feste natalizie l’attenzione dalla crisi che attanaglia ancora l’Europa e in particolare l’Italia. Torniamo a quel 9 novembre 1989, poche ore prima dell’apertura del Muro di Berlino, a quel vertice del ministero della difesa della Germania Est, ovvero l’«Esercito del popolo»:

«Dall’8 novembre pende sull’Esercito nazionale del popolo una spada di Damocle, a causa del presunto ordine di intervento contro i dimostranti di Lipsia che avrebbe comportato l’azione armata. La conseguenza di ciò sarebbe stata la guerra in Europa. Si chiede ora che venga reso pubblico il contenuto di quest’ordine: ma la risposta è negativa».

Cosa è avvenuto? Questo documento segreto metterebbe in luce una prospettiva diversa, una nuova interpretazione sulla caduta del muro di Berlino. L’esercito era spaccato in due così come i servizi segreti. Il partito non esisteva più, troppo diviso in correnti e obiettivi diversi.

Gorbaciov aveva avvertito i compagni di Pankow: l’Armata Rossa non permetterà che spariate su questa gente. E questa gente erano tre milioni di uomini e donne che stavano per scavalcare il muro. Eppure l’ordine era arrivato, tanto che oggi lo si è ritrovato, a Berlino, verbalizzato e protocollato negli archivi della Stasi o Staatssichereit, il servizio segreto dell’ex Germania Est.

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Come scrive il Corsera:

 

Nel palazzo a otto piani della Bstu («Commissione federale per le documentazioni dei servizi di sicurezza dell’ex Germania») si possono esaminare quei documenti con un’autorizzazione speciale, sotto strette misure di sicurezza, e con la presenza costante di un addetto nella stessa stanza. Sui nomi e cognomi che rivivono in quei fogli, c’è ancora il divieto di pubblicazione per esteso quando non riguardino una persona con una carica ufficiale e già pubblica: perché il divieto cada, dovranno essere passati almeno 50 anni dagli eventi.

L’uomo che il 9 novembre 1989 rievoca la «spada di Damocle» e l’ombra di Stranamore è il tenente colonnello P., commissario capo della segreteria politica delle forze armate. Ma altri diranno anche di più. Messaggio segreto numero 008985, alla vigilia della manifestazione che il 4 novembre riunirà a Berlino un milione di persone. Parla, anzi scrive, il generale Erich Mielke, allora capo della Stasi: «Dovranno essere usati mezzi speciali per proteggere l’ordine, e altri ancora se verranno minacciate persone, oggetti e altro». Anche se il comandante delle truppe di confine lo smentisce poco dopo: «L’uso delle armi è fondamentalmente vietato». I «mezzi speciali», lo si era già visto nell’insurrezione di Berlino Est del 17 giugno 1953, erano nel gergo sovietico carri armati, aviazione, artiglieria. E forse anche altro. Proprio in quei giorni dell’autunno 1989 circola ripetutamente, nei telegrammi cifrati della Stasi, l’accenno a un misterioso «protocollo N.3/82 Vvs-0008», risalente al 22 dicembre 1982. Dietro il codice, un titolo da brivido: «Disciplina dell’utilizzo delle armi radiologiche o atomiche, di veleni, esplosivi vari e materiale radioattivo». È un caso, se se ne parla tanto proprio mentre i cortei marciano verso il Muro? Ed è casuale se ancora il 10 novembre, a Muro caduto, il generale Peter Koch della Stasi ringhia nell’ennesimo messaggio segreto: «Gli attacchi contro l’ordine dello Stato si possono ripagare solo con la nostra moneta: quindi alcuni mezzi o misure che sono ancora in nostro possesso devono restare segreti».

Eppure, alla fine, nessuno sparò. Perché? Per quattro motivi, forse. Perché c’era Gorbaciov. Perché tutta la protesta partì dalle chiese, con lo slogan «niente violenza» (anche se questo non avrebbe certo frenato un Mielke). Perché resisteva una qualche forma di senso morale: alcuni disertarono con le armi, altri scrissero «non sparerò sul mio popolo» finendo poi in cella; 4 capi della Stasi si suicidarono. E poi, c’è la ragione che un informatore della Stasi (rapporto MfS-HA1, telegramma cifrato 13335) rubò alle labbra di un ufficiale delle truppe di confine: «Se ci avessero chiesto di intervenire all’interno del Paese, una parte dei soldati con le armi in mano sarebbe passata dall’altro lato, e i comandanti non avrebbero ubbidito».

La Stasi, però, fu anche il grande occhio che per primo vide e denunciò (anche perché ne condivideva gli agi) la corruzione del regime. «Privilegi senza vergogna», stigmatizzava già da settimane, chiedendo «l’apertura delle spiagge riservate, la riduzione delle pensioni privilegiate, la chiusura (messaggio cifrato del 6 novembre, ndr ) degli odiosi negozi per funzionari di partito, l’abolizione dell’uso di mezzi militari per scopi privati, dei weekend in Spagna, di tutto ciò che ci ha fatto perdere la fiducia del popolo». A Francoforte sull’Oder, 2,2 tonnellate di ambitissima marmellata erano divenuti pasto per i maiali a causa di una pianificazione sballata: «E davvero abbiamo pagato le vacanze in Australia del compagno C., capo-distretto del Partito?». In due parole, una Tangentopoli con falce e martello, non molto diversa dalle nostre: per la quale «c’è da attendersi il collasso politico e sociale della Germania Est», scriveva la Stasi due giorni prima del tonfo.
Ma l’ultimo allarme, se possibile, ebbe anche qualcosa di grottesco. Rapporto cifrato Stasi numero 1707/89, ore 12,10 del 7 novembre, a 48 ore dal crollo del Muro e in zona vicina al confine: «Il pensionato M.S., 55 anni, denuncia che tre sconosciuti hanno sparato alle anatre, ma hanno sbagliato mira: hanno ammazzato una pecora, e ne hanno ferita un’altra. Portata la pecora morta in un nostro laboratorio, nel corpo è stato reperito un proiettile calibro 8. E nei pressi, alcuni bossoli con impresse delle lettere cirilliche». Conclusione del verbale: avevano sparato soldati sovietici, che però non erano di guarnigione in quella stessa zona dove si attendevano presto altre manifestazioni di popolo; fu ordinata un’inchiesta perché si temeva una «provocazione».

Poi, fu la fine di tutto, in poche ore. Anche questa certificata dai dispacci segreti della Stasi. Il 13 novembre, giunse l’ordine di ritirare i cani lupo che per 28 anni avevano fatto la guardia al Muro: 250, «molto ben educati», trovarono dei compratori; ma altri, che forse non avevano capito i tempi nuovi e ancora pensavano di servire il loro popolo a morsi e ringhiate, finirono al macello, senza neppure un grazie.

Berlino apre alla marijuana: arriva il primo coffee shop

coffee-shop-tuttacronacaBerlino è una città vitale, con stimoli culturali e una ricca cultura underground. Se proprio si vuol cercare una mancanza: non ci sono coffee shop. Ma presto verrà colmata anche questa lacuna. Giovedì 28 novembre, infatti,  il municipio locale ha infatti autorizzato a  larghissima maggioranza lo sviluppo del progetto di un modello di coffee shop da aprire nella zona di Görlitzer Park, nel quartiere Kreuzberg. Scelta non causale visto che il parco è  da anni punto di riferimento per lo spaccio illegale di droga. Nel primo coffe shop tedesco sarà possibile acquistare e consumare liberamente cannabis e i suoi derivati. Come spiega La Stampa, “La politica di divieto degli ultimi decenni è fallita, ha decretato la presidente del municipio, la Verde Monika Herrmann, che per prima aveva rilanciato l’idea nell’arena politica locale: «E’ tempo di pensare a soluzioni inconsuete». E infatti, in questo senso, «ora inizia il lavoro vero e proprio», ha aggiunto il portavoce locale dei Grünen, Jonas Schemmel, secondo quanto riporta il Berliner Zeitung. Un team di esperti, consulenti e abitanti della zona lavorerà alla produzione di una richiesta formale da inviare all’Istituto federale per i medicinali. Che potrebbe consentire la cessione controllata di cannabis. Il tutto, specificano ancora i Verdi, dovrà avere un chiaro carattere di ricerca, con un interesse scientifico. Una sorta di laboratorio per il Paese.”

La testata di Zidane ai Mondiali: ancora se ne parla!

Zinedine-Zidane-testataSono trascorsi più di sette anni dalla finale mondiale del 2006 Italia-Francia, quella passata alla storia per la testata rifilata da Zinedine Zidane a Marco Materazzi, e ancora si parla di quello che è accaduto. A farlo, questa volta, è l’arbitro Horacio Elizondo, che alla rivista inglese The Blizzard ha confermato di aver espulso il francese grazie alla segnalazione del quarto uomo che, a differenza sua, aveva probabilmente scrutato da un monitor quanto avvenuto in campo. Dopo aver ammesso che “lì per lì non mi ero accorto di aver preso chissà quale decisione (l’espulsione a Zidane, ndr), l’ho capito solo il giorno dopo attraverso i media”, ha raccontato:

Quando ho visto Materazzi a terra ho aspettato che si alzasse. Poi ho dovuto fermare il gioco. Non avevo visto nulla, ho chiesto ai miei due assistenti, ma neppure loro avevano idea di cosa fosse successo. Finalmente ho sentito in cuffia la voce di Luis Medina Cantalejo che mi diceva: ‘L’ho visto io!’

A questo punto, fece intendere agli spettatori e ai calciatori in campo che la sua decisione fosse stata ‘ispirata’ dal guardalinee e non, in maniera quindi meno consueta, dal quarto uomo:

Dopo essermi consultato con Cantelajo sono andato a parlare anche con il guardalinee. Volevo che il pubblico pensasse che era stato lui ad aver visto tutto, anche se sapevo che non era vero. Quegli attimi in più mi sono sembrati necessari per far digerire una simile decisione.

Le ossa dei dinosauri ora si studiano grazie alla stampante 3D

stampante3d-dinosauri-tuttacronacaIl gruppo coordinato da Ahi Sema Issever del Charité Campus Mitte a Berlino ha messo a punto una stampante 3D per dinosauri. Come illustrato sulla rivista Radiology, si tratta di una tecnologia in grado di ottenere copie accurate delle ossa fossili dei dinosauri sulla base dei dati forniti dalla tomografia computerizzata. Tale tecnica permette di non dover utilizzare l’osso originale, che viene spesso riposto in custodie di gesso, ed evitare così di danneggiarlo. ”Il vantaggio più importante di questo metodo è che non è distruttivo, e il rischio di danneggiare il fossile è minimo” ha osservato Issever. Per portare a compimento l’esperimento, i ricercatori hanno applicato il metodo a una vertebra fossile. Lo studio è stato utile anche perchè ha fornito anche preziose informazioni su condizioni e integrità del fossile, mostrando per esempio la presenza di fratture multiple. ”L’insieme dei dati digitali e le stampe 3D – osserva Issever – possono essere facilmente condivisi e le strutture di ricerca possono avere accesso a fossili rari, come quelli dei dinosauri, che altrimenti sarebbe limitato”. Proprio come la stampa di Gutenberg ha aperto il mondo dei libri al grande pubblico, per Issever ”i modelli digitali e le stampe 3D permetteranno una condivisione maggiore dei fossili che così potranno essere studiati in modo più ampio, proteggendo il reperto originale”.

Guai per la Germania? Indagine per eccesso di export, da parte dell’Ue

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Indagine per eccesso di export questa è l’accusa volta dalla Commissione Ue nei confronti della Germania. Da oggi infatti sarà inviata un’analisi approfondita “sull’elevata eccedenza di bilancio”. L’annuncio è stato dato da José Manuel Barroso che ha anche precisato che l’indagine è finalizzata a capire se Berlino “può fare di più per contribuire al riequilibrio dell’economia europea”. Il surplus commerciale della Germania “può mettere pressione sull’apprezzamento dell’euro e rendere difficile il recupero della competitività dei Paesi periferici dell’Eurozona”. Non è ancora stata aperta la procedura d’infrazione che potrebbe condurre a sanzioni significative, ma è comunque chiaro il monito lanciato a Berlino.

 Anche se la strada sembra in salita infatti è facile sanzionare un paese in cui l’economica è debole e i conti non tornano, più arduo dimostrare che l’economia tedesca invece migliora a scapito di alcuni paesi membri… altra annosa questione è poi che l’enorme attivo tedesco che viene corroborato anche dall’export ha tra i partecipanti proprio i paesi che subiscono di più questa pressione, a iniziare dall’Italia che ha beneficiato dei fornitori tedeschi per 5,1 mld nel 2011 e 5,6 mld nel 2012.

 

La giovane del mistero di Dublino: senza nome nè passato

ragazza-senza-nome-dublino-tuttacronacaE’ avvolta nel mistero l’identità della ragazza senza nome che gli agenti della polizia di Dublino hanno trovato mentre vagava in stato confusionale. Con la sua maglia rosa, una crocchia a trattenere i capelli e lo sguardo perso nel vuoto, la giovane non ha fornito le sue generalità e la sua vita è tutt’ora ammantata dal mistero, nonostante sia passato un mese. I giudici hanno dato il consenso affinchè non si lasciassero inevasi tentativi di scoprire di chi si tratti: sono state così diffuse le foto della giovane, sperando che qualcuno possa portare alla luce la verità. Ma ora il timore è che possa trattarsi di una vittima dei trafficanti di esseri umani, che l’avrebbero ridotta a una “schiava del sesso”. Queste, almeno, sono le speculazioni che i media irlandesi diffondono: avrebbero infatti saputo da fonti vicine alla polizia che la ragazza si sarebbe disegnata nell’atto di essere stuprata e avrebbe anche sommariamente descritto un viaggio su un aereo con alcuni uomini. Il sopritendente della polizia di Dublino, intanto, ha reso noto che la giovane parlerebbe qualche parola d’inglese e che le forze dell’ordine stanno setacciando centri d’accoglienza e case-famiglia, visionando filmati delle telecamere di sicurezza e chiedendo a chiunque possa averla incrociata nel giorno del suo ritrovamento. Inoltre sono stati contattati numerosi dentisti, visto che la ragazza porta un apparecchio ortodontico. Al momento, è affidata ai servizi sanitari irlandesi e sarebbe costantemente seguita da un gruppo di psicologi. Varie sono state le segnalazioni giunte, ma si sono rivelate tutte inconcludenti.

Morto inventore del doner kebab!

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E’ morto quello che era considerato l’inventore del doner kebab, la carne tagliata dallo spiedo verticale rotante poi servita in una ‘pita’ (pane) con insalata e altri condimenti, anche piccanti. Si chiamava Kadir Nurman, l’immigrato turco in Germania, è morto oggi all’età di 80 anni. Nurman aprì nel 1972 un chiosco per la vendita del kebab nell’allora Berlino Ovest, ritenendo che la vita frenetica di molti berlinesi avesse bisogno di un pasto saporito che potesse essere mangiato al volo.

La linea calda di Napolitano: la Merkel chiede il voto subito

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“In Italia è meglio votare subito”, secondo Dagospia, lo avrebbe detto Angela Merkel in una telefonata a Napolitano. Sembra proprio che Berlino sia stanco della debolezza del governo Letta e che chieda all’Italia quindi di tornare alle urne e costituire una maggioranza solida. Ma torneremo a  votare con il porcellum? Sempre secondo Dagospia, il piano della Merkel sarebbe chiaro: prima la decadenza di berlusconi e poi le urne. A quel punto, in vista dell’europee, far uscire Forza Italia dal Ppe. Ma chi vorrebbe la Merkel come premier italiano? Ancora una volta Dagospia non ha dubbi e individua il nome in quello del sindaco di Firenze. Insomma un asse Berlino-Roma con una Merkel che tifa Matteo Renzi. Forse le dichiarazioni di Dagospia sono un po’ “sui generis”, ma in politica alla fine tutto è possibile. Sulla strada delle elezioni tuttavia ci sarebbe Napolitano che non vuole sciogliere le Camere e Enrico Letta sarebbe contrario a lasciare Palazzo Chigi. Poi sembrerebbe che la data per le elezioni Napolitano l’abbia già pensata: non prima del 2015. La linea è calda e tra consigli e pareri chissà se qualcosa si concretizzerà nelle prossime ore?

 

Roger Waters difende il Muro di Berlino minacciato dagli appartamenti

waters-protesta-berlino-tuttacronacaE’ “minacciato” da un progetto edile che prevede la costruzione di appartamenti di lusso quando resta del Muro di Berlino. Per preservare il ”luogo straordinario per non dimenticare i giorni neri della guerra fredda” si è schierato l’ex bassista e cantante dei Pink Floyd, Roger Waters che, alla vigilia di un concerto, si è fatto fotografare con il pugno chiuso davanti al mural che celebra l’album ‘The Wall’ lungo la East Side Gallery. Quest’ultima è la striscia piu’ lunga ancora in piedi del Muro che ha diviso la città per ben 28 anni.

Julia: il docufilm transex che sbarca a Venezia

julia-mostra-cinema-venezia-tuttacronacaLa fotografa e film maker J. Jackie Baier, transessuale che vive a Berlino, per più di 10 anni ha seguito e documentato la vita di Julia K. Il risultato è il film documentario queer Julia, presentato come evento speciale da Venice Days – Giornate degli Autori, in occasione della settantesima Mostra del Cinema di Venezia. Era l’inizio degli anni 2000 quando J. Jackie e Jiulia si conoscono a Berlino, in un locale. Entrambe fanno “la vita”. Nel 2003, la film maker inizia a raccontare Julia, prima con delle foto, poi attraverso la macchina da presa. E così si ritrova a raccontare la sua vita, la sua intimità, il sesso a pagamento, per strada e nei cinema porno, le violenze, le gioie, i brevi amori, il coraggio, la solitudine, le delusioni, la droga, l’alcool, i rimpianti e i rimorsi. Nel film scorrono gli anni, tra le scelte sbagliate di Julia, la politossicomania, alcuni assaggi di vita quotidiana mentre vive con un uomo ”all’antica, che mi lascia in pace, perché vuole solo donne vere”. La seguiamo anche in un suo ritorno a casa nella natia Lituania, a Klaipeda. Qui aveva vissuto per 16 anni come brillante allievo alla scuola d’arte. Un passato dal quale non si è mai staccata, come dimostra il fatto che continua a dipingere acquerelli. All’epoca però, nel suo Paese, non avrebbe potuto condurre la vita da transessuale e questo l’aveva portata a trasferirsi in Germania, in cerca della sua dimensione. ”Non sono una donna, non sono un uomo, ma qualcosa in mezzo. Una buffa creatura di Dio”. La Baier è rimasta affascinata da julia per “la risolutezza. Il suo entusiasmo, la sua euforia per avere la vita per la quale ha combattuto. La sua natura di ribelle è contrastata dall’inesplicabile tragico sguardo nei suoi occhi che viene da molto lontano”

La città è troppo grigia? Ci pensa un murales a portare il verde!

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Tre anni di lavoro per dipingere il più grande murales al mondo: 22mila metri quadrati. Il murales è stato realizzato dagli artisti dell’associazione culturale francese Citécréation sulle facciate di tre palazzi di Berlino abitati da 3mila persone. Ora la città sembrerà molto più verde e meno grigia grazie agli alberi e agli uccelli che donano un tocco di originalità agli edifici anonimi della capitale tedesca.

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37 italiani rimangono senza bagaglio in Islanda, al freddo e al gelo!

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Sono 37 gli italiani rimasti senza valigia a Reykjavik, in Islanda, al freddo e al gelo. Tra loro anche molti bambini, alcuni di pochi mesi che si sono ritrovati di colpo senza passeggino. I nostri sfortunati connazionali avevano viaggiato con un volo di linea della AirBerlin, partito dall’aeroporto di Roma Fiumicino il 6 agosto diretto aReykjavik e con scalo a Berlino, una volta atterrati a destinazione hanno scoperto di non aver più nulla con sé. Sono rimasti 3 ore ad attendere invano i bagagli poi “senza nessun tipo di assistenza” sono andati via. La prima tappa obbligata, trovandosi di colpo a 8 gradi, sono stati i negozi e i grandi magazzini. “Dal 6 agosto non abbiamo più nessuna notizia, nessuno risponde al telefono. E siamo nel posto più caro d’Europa, abbiamo speso oltre 600 euro per ricomprare tutto”, denuncia la mamma di una bimba di nove mesi.

 

Approda in Versilia la statua che raffigura la testata di Zidane a Materazzi

statuazidanematerazzi-tuttacronacaE’ alta 5 metri la statua che raffigura la famosa testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi arrivata a Pietrasanta, in Versilia e svelata solo oggi. La scultura, che ricorda uno dei momenti che più sono rimasti impressi dei Mondiali di calcio del 2006, è il simbolo della mostra “Italia-Francia, L’innocenza del reale”. Anche l’ex difensore dell’Inter e della Nazionale a Berlino era presente all’evento. L’artista che l’ha realizzata, Adel Abdessemed, ha paragonato l’opera a una “ode alla disfatta, riferendosi alla Francia”, mentre per Materazzi raffigura “un momento di estasi, una lode alla giustizia e alla vittoria italiana”.

Nel 2006, l’Italia di Marcello Lippi vinse i Mondiali ai rigori sulla Francia e a chi sostiene che l’espulsione di Zidane abbia favorito quel successo azzurro, Materazzi risponde: “L’Italia ha vinto meritatamente il Mondiale”. Riferendosi invece a Zidane, ha spiegato che “non eravamo amici prima, non lo siamo adesso”. Sulla pace mai “siglata” con il giocatore francese, Materazzi puntualizza che “ognuno fa la propria vita e va bene così”. All’evento, nell’ambito di una rassegna d’arte contemporanea sulle intense relazioni fra Italia e Francia, era stato invitato anche Zidane, ma il francese ha disertato l’appuntamento, perché impegnato con il Real Madrid, dov’è il vice di Ancelotti. L’opera, intitolata “Coup de tete”, era stata inizialmente esposta alla galleria David Zwirner di New York per poi venire esposta nella piazza parigina del Centre Pompidou, museo di arte moderna e contemporanea che si trova proprio nel centro della capitale francese.

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Incontro segreto Renzi Merkel?

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L’estate calda di Matteo Renzi? Pare proprio che questa non sarà un’estate di ferie, ma di incontri. Quello di Berlino con la Merkel avvenuto giovedì scorso, stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, sarebbe solo uno dei meeting previsti per questi mesi estivi. Sembra che il colloquio con la Cancelliera era stato fissato da tempo e che nel faccia a faccia si siano toccati i principali temi di politica europea. Nei giorni prossimi sembra che il sindaco di Firenze sia atteso a Parigi.

Poi secondo il Corriere della Sera Renzi avrebbe già un rapporto particolare con Tony Blair di cui è un grande estimatore, ma soprattutto la sua buona stella ha voluto che il presidente Obama abbia cambiato l’ambasciatore nel nostro Paese e che arriverà un grande amico di Renzi: John R.Phillips. I due si sono conosciuti due anni fa alla Casa Bianca e poi sono sempre rimasti in contatto complice il fatto che Phillips è un amante della campagna toscana e ha una tenuta nel senese.

  

Saldi al via… A Milano tutto gratis per chi è in slip

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E’ l’ultima trovata pubblicitaria di Disegual. Il noto brand spagnolo infatti ha dato via alla sua campagna saldi con un evento davvero singolare che già aveva riscosso molto successo a  New York, Barcellona, Tokyo, Berlino, Madrid e Parigi. 100 potenziali clienti, fatti viaggiare su un pullman noleggiato per l’occasione e con tanto di logo sulle fiancate, si sono presentati in fila davanti al negozio in lingerie. A tutti i clienti scelti per aderire a questa iniziativa sono stati regalati i vestiti che poi hanno preso all’interno del negozio. Sicuramente il colpo d’occhio non è passato inosservato.

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Esplosione di colore a Berlino! Color Run. Tu di che colore sei?

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La corsa più colorata dell’anno è partita!  Forse mutuata dalla festa dei colori indiana, questo evento, inaugurato nel 2012 a Phoenix, Arizona, si è velocemente diffuso nel mondo. Le regole sono semplici: per correre basta avere una maglietta bianca, tanta voglia di divertirsi e farsi inondare dal colore. Non c’è limite d’età, né d’andatura… alla fine contano solo i colori che si sono riusciti a catturare durante il percorso: 5 km per essere cromaticamente irriconoscibili una volta che si taglia il traguardo

Oggi è Monaco di Baviera a ospitare la Color Run e molti hanno preso parte a questa gara. Anche in Italia a luglio è prevista una tappa e per iscriversi basta andare sul profilo Facebook Color Run e dal 1 luglio sarà  possibile riempire i moduli.

Quello che bisogna sapere, per non rischiare di essere presi di sorpresa, che durante la corsa si viene bombardati di polvere fluorescente 100% naturale. Ogni concorrente diventerà quindi un’opera d’arte, in carne e ossa, che taglierà il traguardo.

Al termine, concerto e gran festa per la coloratissima brigata.

Ucciso a Berlino uomo nudo vicino a fontana di Nettuno

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Lo ha riferito il portavoce della polizia Stefan Redlich che i primi a dare l’allarme erano stati alcuni passanti che avevano notato lo strano comportamento di un giovane uomo nudo che brandiva un lungo coltello vicino alla fontana di Nettuno, a pochi passi dal municipio di Berlino.

Quando la polizia è intervenuta e ha cercato di convincere l’uomo a buttare l’arma a terra, l’uomo, di 31 anni, ha iniziato a tagliarsi. Così un poliziotto è entrato in acqua cercando di fermarlo, ma immediatamente il giovane ha brandito l’arma contro il poliziotto e l’altro agente ha fatto fuoco uccidendo il ragazzo.

Obama… aiutaci tu! Le Femen “accolgono” il presidente Usa a Berlino

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Il presidente americano Barak Obama si è recato oggi a Berlino dove ha citato il discorso di Reagan alla Porta di Brandeburgo: “Dobbiamo fare in modo di far sparire altri muri che ci sono nel mondo”. Aggiungendo: “E’ meraviglioso essere di nuovo a Berlino – ha poi detto Obama ringraziando la sua ospite – e sono contento dell’invito della cancelliera dopo i 50 anni dalla visita di Kennedy”. Da parte sua la Merkel conferma l’impegno della Germania per il successo del trattato di libero commercio riservando però una bacchettata a Obama: “Apprezziamo il lavoro degli Usa sulla sicurezza, ma c’è una questione di proporzionalità”. Il presidente Usa ha inoltre affermato: “Ho deciso che noi possiamo garantire la sicurezza degli Usa anche se riduciamo i nostri armamenti atomici strategici fino a un terzo”. Il discorso è quindi deviato sugli sforzi per la pace in Afghanistan, in Siria e in Medio Oriente: gli afghani, ha spiegato riferendosi ai colloqui con i talebani, hanno bisogno di parlare con gli afghani per rompere il ciclo di violenze, e quindi “spero che i colloqui di pace proseguano nonostante le difficoltà”. Riguardo i problemi sorti con Kabul, che oggi ha annunciato lo stop ai negoziati sull’accordo sulla sicurezza, ha sottolineato che “sapevamo che ci sarebbero state tensioni, non è una sorpresa: siamo nel mezzo di una guerra”, con morti da entrambe le parti. A conferma delle tensioni, è arrivata la dichiarazione del presidente Karzai: “Non ci uniremo ai negoziati in Qatar se non avverranno nell’ambito di un processo guidato dagli stessi afghani”. Per quel che riguarda la Siria, l’appello è affinchè termini “lo spargimento di sangue: siamo uniti nel desiderio di trovare una soluzione nella trattativa”. Ha quindi sottolineato come “tutti i Paesi del G8, Russia inclusa, hanno sostenuto la necessità di creare un governo di transizione con pieni poteri”, dichiarando che è vero che la Casa Bianca ha “le prove dell’uso di armi chimiche da parte del governo di Assad”, anche se sarebbero “esagerate” le voci di un pronto intervento. Riguardo Guantanamo, Obama ha confermato che vorrebbe ancora chiuderlo “ma ovviamente è stato più difficile delle aspettative”. Ma il presidente non si è sottratto neanche in merito alla questione datagate, riguardo la quale ha sottolineato che “gli Usa non frugano nelle email dei cittadini”, ma il governo ha mantenuto un “equilibrio appropriato” tra le esigenze dell’intelligence e i diritti civili.
Ma all’arrivo a Berlino c’è stato anche un “fuoriprogramma”, un blitz organizzato da due Femen al passaggio del convoglio del presidente. Le ragazze, a seno nudo, hanno mostrato le scritte “Obama help” e “Free our sister” lanciandosi verso l’auto ma venendo bloccate dalla polizia che, con violenza, hanno fermato la prima ragazza buttandola a terra sull’asfalto e ammanettandola. Una volta fermata anche la secondo, entrambe sono state fatte salire sulla camionetta della polizia.

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10mila euro per chi darà informazioni sul killer di Domenico Lorusso

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Non sembrano dare risultati le indagini condotte finora per identificare il killer dell’ingegnere di Potenza Domenico Lorusso, ucciso la sera del 28 maggio a Monaco di Baviera. La polizia ha quindi deciso di mettere una taglia sull’assassino e verranno versate 10mila euro a chiunque fornirà informazioni utili per identificarlo, visto che la ragazza della vittima non è in grado di fornire un identikit e il dna prelevato non ha riscontri tra gli schedari. Nel frattempo il fratello di Lorusso, Paolo, è pronto per recarsi in Germania per capire a che punto siano le ricerche.

Morire per uno sputo: la storia di Domenico Lorusso

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Aveva povato a difendere la sua ragazza colpita da uno sputo Domenico Lorusso, morto per una coltellata al petto in un parco pubblico vicino al fiume Isar a Monaco di Baviera. La polizia, che ha ricostruito l’omicidio, cercano l’assassino, fuggito subito dopo. Tornerà ora in Italia il corpo dell’ingegnere di 31 anni originario di Potenza e trasferitosi in Germania per lavorare in una società aeroportuale. L’omicidio è avvenuto alle 22 di martedì, mentre lui e la fidanzata rientravano in bicicletta verso il centro della città. Una passeggiata su due ruote, brutalemnte interrotta quando l’assassino, sconosciuto e probabilmente ubriaco, ha sputato alla ragazza, anche lei potentina come l’ingegnere, senza alcun motivo. Lorusso si è rivolto all’uomo per chiedere le ragioni del suo gesto, quando la situazione è degenerata. L’assassino ha estratto il coltello con cui ha sferrato il colpo al petto. La fidanzata ha chiamato i soccorsi, ma non è bastato: Lorusso è morto dopo essere stato ricoverato all’ospedale “Klinikum Rechts der Isaar”. Ora si cerca l’autore dell’ingiustificabile gesto, di età vicina ai 35 anni, con capelli corti e neri e vestito con un giaccone scuro. La microcriminalità è un fenomeno presente nelle maggiori città tedesche e l’ingegnere non è la prima vittima italiana. Due anni fa un altro italiano, il 23enne Giuseppe Marcone fu ucciso a Berlino, dove lavorava nel ristorante del padre. Fu investito da un’auto mentre usciva dalla metropolitana del Kaiserdamm, mentre scappava da due giovani che lo avevano aggredito senza motivo. All’epoca, i responsabili furono condannati a due anni e 4 mesi di reclusione.

In giro per l’Europa… da uno zoo all’altro!

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Sono molti gli zoo presenti in Europa dove si possono trovare animali di tutte le razze e specie. Lo Schönbrunn, a Vienna, è quello più antico del mondo: la sua inaugurazione risale al 1752 e vanta una media di due milioni di visitatori l’anno, ance se sulla rete non sembra riscontrare particolare successo, a differenza di quello londinese: per lui 23mila followers e delle new entry di eccellenza: Jae Jae e Melati, sue splendide tigri di Sumatra.  Ma anche Kumbuka, un gorilla di 15 anni da poco arrivato. In Gran Bretagna è poi anche possibile visitare lo zoo di Chester, il più grande di tutto il Regno Unito con 11mila animali e 19mila visitatori virtuali. Qui si possono conoscere Tina il bradipo, Nima il panda rosso, e Millie il baby giraffa. Chi ha da poco spento le 100 candeline è lo zoo di Edimburgo, che si vanta di avere la più grande piscina per pinguini d’Europa. Chi invece ha organizzato un reality, in onda su RTE One, è lo zoo di Dublino, che racconterà l’amore tra Marmaduke e Rio (due tapiri) e “l’adolescenza” di Budi, giovane elefante. Quello di Praga è invece più recente, la sua inaugurazione risale al 1931, che ha subito però seri danneggiamenti nel corso dell’alluvione del 2002. In primavera ha tagliato il nastro alla valle degli elefanti e sono state aperte nuove case per gli ippopotami. Imperdibile poi l’adventure zoo di Hanover, dove si possono ammirare le immersioni dei pinguini, degli orsi polari e delle foche, ma anche i cuccioli di elefante e i gorilla di montagna. Gli orsi polari, gli elefanti ed Enzo, il leone marino californiano si possono andare a salutare, invece, a Berlino. Per un’esperienza diversa, una zoo-immersion, indispensabile arrivare al bioparco di Valencia, suddiviso in quattro zone che danno l’impressione di un viaggio in Africa: savana, foresta equatoriale, Madagascar e zone umide. Ma anche in Italia abbiamo di che andare orgogliosi: oltre al bio parco di Roma e al parco faunistico di Bergamo, a Fasano, in Puglia, è possibile vivere l’avventura di un vero e proprio safari a bordo della propria auto e ammirare leoni, tigri, elefanti e antilopi e, se non si ha voglia di guidare, si può sempre optare per un viaggio in treno attraverso il villaggio delle scimmie.

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L’invecchiamento dei gay…

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Che succede quando i gay invecchiano e non sono tutelati a causa di discriminazioni  legislative e culturali? Che succede quando questi anziani, spesso privi dei figli che possono provvedere a loro, si sentono emarginati e soli?

 Del problema, negli Usa, se ne occupa la Sage (Services & Advocacy for LGBT Elders, la più grande organizzazione statunitense dedicata a migliorare la vita di anziani lesbiche, gay, bisessuali e transgender) che dichiara che a oggi gli over 65 gay e lesbiche sono tra gli 1 e i 4 milioni ( i dati oscillano a causa che ancora molti di loro non ammettono apertamente di esserlo), ma si prevede un numero raddoppiato già per il 2030. Bisogna quindi attrezzare strutture in grado di accoglierli  e che siano specificatamente dedicate agli anziani LGBT. Chi entra oggi in normali case di cura per anziani spesso è costretto a nascondere la sua natura di gay o di lesbica per non ritrovarsi emarginato o isolato all’interno della comunità. Ci sono stati anche casi di maltrattamenti come è stato rilevato nel 2011 da uno studio condotto da National Senior Citizens Law Center, organizzazione no profit che si occupa di tutelare i diritti degli anziani.

C’è poi il problema della povertà che colpisce doppiamente i gay. Infatti con la crisi immobiliare è sempre più complesso reperire alloggi a prezzi accessibili e circa il 49% delle persone over 65 sono considerate povere a causa del loro basso reddito, ma mentre le coppie di anziani sono tutelate a livello federale, i gay non lo sono affatto.

Esistono già oggi in molte città americane delle strutture dedicate all’accoglienza di anziani omosessuali o di coppie di anziani omosessuali: oltre agli alloggi offrono molti servizi legati all’assistenza sanitaria o all’attività sportiva e ricreativa. Tutte hanno liste d’attesa anche decennali e sono in espansione, comprese le più costose: “Birds of a Feather Resort Community” si trova dal 2004 a Pecos, in New Mexico, e ha intenzione di raddoppiare i posti disponibili nel corso del 2013; “Triangle Square“, a Los Angeles, ha aperto una seconda sede che sarà disponibile dal 2014. Negli Stati Uniti sono state fondate anche delle vere e proprie comunità gay e lesbiche, piccole città protette da cancelli in cui vivono solo persone omosessuali: la più celebre è Palms of Manasota, in Florida.

In Europa un simile progetto esiste dal 2012 e si trova a Berlino, nel quartiere di Charlottenburg. La casa per gay e lesbiche che hanno superato i sessant’anni è molto grande, copre un intero isolato e si chiama MehrGenerationenHaus (“casa delle molte generazioni”). Gli appartamenti sono in affitto, sono previsti anche settori particolari per chi soffre di demenza senile e l’infermeria è aperta 24 ore su 24.

FFF: il gruppo ambientalista che vende video porno!

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Si chiamano F*ck for Forest (FFF) e sono un gruppo originario di Berlino che vende filmati porno e di nudità sul suo sito e con quello che incassa aiuta i nativi a proteggere le foreste sudamericane. Il gruppo segue una sua filosofia ben precisa che professa la libertà sessuale e la liberazione dell’ambiente dalle minacce che lo insidiano. In quest’ottica hanno raccolto 100.000 dlr che hanno poi destinato al sudamerica. I loro video sono amatoriali e spesso sono girati dagli attivisti o dai sostenitori però hanno sempre un ottimo successo in rete. L’abbonamento costa 10 euro al mese che poi servono per la salvaguardia ambientale. Un documentarista, Michal Marczak, ha raccontato la sua esperienza con loro:  “Vivono in un piccolo paese delle meraviglie, secondo le loro stesse regole. Non pianificano mai niente, nemmeno quel che faranno il giorno dopo. Non ci sono regole. Questo è quello che mi ha attirato di loro”. Riciclano abiti  e cibo dalla spazzatura e spesso assumono comportamenti molto estremi come quando si sono presentati nudi per partecipare alla discussione su “anarchy and sex”.

Bomba sovietica a Berlino, evacuate decine di abitazioni!

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A causa del ritrovamento, stamani a Berlino, di una bomba sovietica della Seconda guerra mondiale da oltre 100 chili vicino alla stazione centrale, la polizia ha evacuato decine di case nel raggio di 400 metri prima di iniziare il tentativo di disinnesco. E’ quanto ha reso noto alla stampa un portavoce delle forze dell’ordine. Gli agenti hanno inoltre fatto deviare alcuni collegamenti ferroviari, fluviali e il traffico aereo dall’aeroporto di Tegel all’altro scalo berlinese di Schoenefeld.

Il mondo va al buio per un’ora!

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L’Australia ha dato il via all’Earth Hour che oggi in tutto il mondo scandisce l’impegno contro il surriscaldamento globale. Dalle 20:30 alle 21:30 locali, in 150 Paesi più di un miliardo di persone spegnerà la luce per partecipare alla catena di Sant’Antonio mondiale organizzata dal Wwf per combattere il surriscaldamento globale e risparmiare energia. Molte delle attrazioni più visitate al mondo, come l’Empire State Building a New York, il Cremlino a Mosca, la Porta di Brandeburgo a Berlino hanno aderito all’iniziativa. In Italia, tra gli altri, si “spegneranno” la Mole di Torino, La Scala a Milano, il David di Michelangelo a Firenze, piazza San Marco a Venezia e piazza di Spagna a Roma.

Lo scontro nel cielo sopra Berlino… 2 elicotteri in collisione, un morto!

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Ecco gli errori tedeschi che costano la vita! Due elicotteri della polizia federale tedesca si sono scontrati “sopra il cielo di Berlino”! Purtroppo nel tragico incidente, uno dei due piloti è morto e altre 4 persone sono rimaste ferite. Sembra che lo scontro sia stato causato dalla forte tempesta che in quel momento si trovava a passare sulla città. Non avevano visto le previsioni meteo? O non hanno calcolato bene i rischi, durante una simulazione? L’esercitazione doveva servire come esercitazione per un possibile intervento da parte degli elicotteri in uno scenario in cui vi erano tafferugli causati dagli hooligan e l’operazione doveva essere coordinata con almeno 400 agenti a terra.

L’Eurozona è in crisi e Berlino pensa agli zombie!

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Un’interrogazione parlamentare alquanto singolare è stata sollevata dal Partito Pirati tedesco all’interno del Parlamento. Secondo quanto riportato dal Die Bild, la domanda sarebbe: “Berlino è pronta a proteggersi da un attacco zombie?”. L’argomento è stato ufficialmente discusso tra i vertici politici tedeschi, poichè il Partito Pirata ha fatto riferimento alle parole del dottor Ali Khan: “Se si è ben attrezzati per affrontare un’apocalisse zombie, si è preparati anche per uragani, pandemie, terremoti e attacchi terroristici”
Christopher Lauer, un parlamentare Pirata ha detto: “Alcune persone non si preoccupano dei disastri ma nel caso succedesse qualcosa, Berlino dovrebbe evacuare 3, 8 milioni di persone”.

Dead drops… giochiamo a far le spie!

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‘Dead Drops’ è un sistema di condivisione offline in spazi pubblici. Chiavette Usb cementate nei muri cittadini alle quali collegare il proprio computer per scaricare file e magari aggiungerne altri. Il tutto senza che gli utenti si incontrino o identifichino mai. Per questo il nome: Dead Drops era il metodo con cui le spie si scambiavano documenti scottanti, depositati in un luogo segreto concordato in precedenza. In Italia ci sono già 62 chiavette che dagli angoli più impensabili della penisola.

Il progetto è iniziato nel 2010, quando l’artista di Berlino Aram Bartholl, durante un soggiorno a New York, ha creato le prime cinque versioni. Da allora sono diventate centinaia, sparse in tutto il mondo, e uno speciale registro online ne attesta la posizione, la capienza, la data di creazione.

Al momento quelle censite sono 1.104, per un totale di 4.788 gigabyte. Quasi cinque terabyte di informazioni che nessuno può ottenere, se non connettendosi direttamente al muro.
Perché una volta ideate, le Dead Drops, sono state impiantate ai quattro angoli del pianeta da migliaia di utenti di tutte le nazionalità, creando una street art 2.0.

Il principio infatti è quello della partecipazione e condivisione: foto, musica, testi, video sono per strada, a disposizione di tutti coloro che con un computer vogliono scaricare questi contenuti anonimi. Per poi lasciare traccia del proprio passaggio nella Dead Drop, caricando i propri file per il prossimo fruitore.

«L’idea di base e quella delle connessioni online e offline e il rapporto fra questi due differenti contesti – spiega Aram Bartholl – oggi il mondo che conosciamo è super-connesso ed è diventata una sorta di avventura andare fisicamente nel mondo esterno. Invece con le Dead Drops tu devi per forza andare fuori e connetterti a un edificio, senza sapere in anticipo che dati e informazioni troverai li dentro».

E soprattutto, non è possibile risalire a chi quei contenuti li ha creati, caricati e quindi diffusi, proprio nell’era in cui ciascuno è rintracciabile in ogni istante.

Requisiti imprenscindibili per ogni nuova Dead Drop sono, così come sancito nel Dead Drops Manifesto, che ogni chiavetta sia situata in uno spazio pubblico, nel quale a malapena si noti. Per connettersi non c’è bisogno di nulla, nessun plugin, nessun cavo: solo un portatile.

Nelle città italiane potete trovarle qui:

Bologna: via 4 novembre, vicolo alemagna, via del guasto

Milano: via palestro 14, via massena 2, foro bonaparte 50

Roma: via del politeama 4/6, Piazzale di San Francesco di Paola, Piazzale Aldo Moro

Napoli: via pedamentina San martino, via taddeo da sessa, salita del petraio

Firenze: via de’ vanni 7

Cagliari: viale Francesco Ciusa 44

Venezia: calle Priuli dei Cavalletti

Messina: via garibaldi 121

Napolitano cancella la cena con Steinbrueck

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Il presidente Giorgio Napolitano ha annullato la cena con il candidato Spd alla cancelleria tedesca, Peer Steinbrueck, in programma a Berlino. Il portavoce di Steinbrueck ha spiegato che il motivo della cancellazione sono stati i commenti del candidato sul voto italiano. Steinbrueck si era detto “inorridito dalla vittoria di due clown” e poi aveva aggiunto che il leader del Pdl era “un clown con un eccesso di testosterone”. 
Berlino non commenta la vicenda – “Quella che mi sta raccontando è una storia interessante. Ma non la commentiamo”. Così il portavoce del governo di Angela Merkel, Steffen Seibert, risponde alla richiesta di un commento sulla vicenda.Intanto il governo tedesco annuncia che collaborerà con qualsiasi governo italiano dopo le elezioni, che sono state svolte “democraticamente”, e che hanno portato ad una “costellazione non facile”. Lo ha affermato il portavoce di Angela Merkel, Steffen Siebert, a Berlino. “E’ l’Italia ad avere la responsabilità di formare un governo in grado di agire. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha un ruolo centrale” in questa fase”, ha poi aggiunto.

“Indignatevi” perde il suo autore: Hessel morto a 95 anni!

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E’ morto all’eta’ di 95 anni lo scrittore francese Stephane Hessel, autore di ‘Indignatevi!’, pamphlet diventato un caso editoriale in tutto il mondo nel 2010. Ne ha dato notizia la moglie, Christiane Hessel-Chabry. Ex diplomatico e protagonista della Resistenza, Hessel era nato nel 1917 a Berlino ed era arrivato da bambino in Francia dove fu naturalizzato nel 1937. Deportato nei campi di concentramento, fu protagonista di avventure e fughe dalla Germania nazista.

Il nuovo di Gazzè… Sotto casa! In tema col clima politico?

 

Un invito all’apertura, un richiamo al dialogo: questo e’ il messaggio del video di ‘Sotto casa’, brano presentato al festival di Sanremo da Max Gazze’. Girato a Roma, nel quartiere di Tor Bella Monaca. l tour parte stasera da Berlino, tocchera’ Bruxelles, Londra, Parigi e Barcellona, per poi debuttare in Italia a Firenze il 14 marzo e a Roma al Rock il 5 luglio.

Crisi tedesca? Si torna al medioevo e si va in pellegrinaggio!

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Vagabondi come nel Medioevo, in giro per botteghe tedesche, per imparare a diventare artigiani.

E’ il residuo d’una Germania antichissima, che ancora s’incontra nelle strade di Berlino. Sono giovani ‘armati’ di bastone, vestiti come 800 anni fa e che portano un fagotto in spalla.

L’usanza – cui la crisi ha ridato un certo slancio – si chiama ‘Wanderschaft’ (‘peregrinazione’). Ma e’ nota anche come ‘Walz’ e ha prescrizioni rigide: incluso il divieto di cellulare o d’indossare un cappotto.

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Aria pulita in vendita!

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Vi ricordate l’aria respirata dai Beatles o l’ultima aria comunista prima che cadesse il muro di Berlino?

L’imprenditore cinese Chen Guangbiao ha lanciato sul mercato un prodotto decisamente insolito: aria in lattina.  Lo scopo dell’imprenditore (un miliardario diventato famoso per le sue idee insolite) è quello di sensibilizzare i cittadini cinesi sul problema dell’inquinamento.

Così ha deciso di vendere aria in lattina, per dare la possibilità agli abitanti delle metropoli cinesi di respirare qualcosa di diverso rispetto all’aria inquinata delle città.

Il problema dell’inquinamento è infatti decisamente grave in Cina, con i livelli delle sostanze tossiche frequentemente oltre i limiti di guardia, e che raggiungono talvolta livelli talmente alti che indicatori come l’Air Quality Index, sviluppato dalla US Environmental Protection Agency,non riescono neppure a misurarli.

Guangbiao avverte: “Se non facciamo qualcosa subito, tra dieci o venti anni dovremo andare in giro indossando la maschera antigas“.

Si spengono le luci in sala a Berlino: consegnati gli Orsi d’Oro

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Si è conclusa la premiazione alla Berlinale, con non pochi colpi di scena, ad iniziare dall’Orso d’Oro al miglior film: Child’s pose del rumeno Calin Peter Netzer. David Gordon Green si è aggiudicato il Premio per la regia con il suo Prince avalanche mentre tra gli attori premiati Paulina Garcia (Gloria di Sebastian Lelio) e Nazif Mujic (Un episodio della vita di un cacciatore di Ferraglia di Danis Tanovic) che si è aggiudicato anche il Premio Gran Giuria. A Closed Curtain, dell’iraniano Jaraf Panahi, il Premio Miglior Sceneggiatura.

Anatre malate in Germania… inizia abbattimento!

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Circa 14mila anatre saranno abbattute in una fattoria in Germania a seguito dello scoppio di un’epidemia di aviaria. La fattoria coinvolta si trova vicino Seelow, a est di Berlino, e la macellazione degli animali è cominciata oggi. Un laboratorio federale fa sapere che si tratta del virus H5N1. È la prima scoperta del genere in Germania da oltre tre anni. Il portavoce dell’amministrazione locale di Seelow, Tobias Seyfarth, ha detto all’agenzia di stampa tedesca Dpa che tutto il pollame nel raggio di un chilometro dalla fattoria coinvolta sarà tenuto sotto osservazione nei prossimi 21 giorni e i proprietari sono stati avvisati che dovranno tenere fermi gli animali e riferire qualsiasi sintomo.

Dove si lavora in nero? A BERLINO!

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Sono circa 8 mln i lavoratori in nero a Berlino.

In Germania, come nel resto d’Europa, le cause che portano imprese e lavoratori nella zona d’ombra che sfugge al fisco e alle casse previdenziali sono da ricercarsi nel carico fiscale eccessivo e nelle ingenti somme dei contributi per il Welfare.

A San Valentino Steve Martin annuncia di essere padre per la prima volta

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Steve Martin, 67 anni  e la sua seconda moglie, Anne Stringfield,  41 anni, “sono neo genitori e hanno recentemente avuto un bimbo”. Il bambino, di cui al momento non si conosce il sesso, dovrebbe essere nato/a a dicembre. Martin ha presentato ieri a Berlino il suo nuovo film – fuori concorso –  ‘La pantera rosa 2’.

“La migliore offerta” applaudito a Berlino

Evento fuori concorso, successo al box office italiano (8,5 mln di euro incassati a oggi), il film e’ stato acquistato da Stati Uniti, Israele, Cina, Messico, Argentina, Brasile, Canada, Giappone, Australia e Germania. Nelle parole di Rush, il gran lavoro di Tornatore “Peppuccio sul set era maniacale, ma che bel film”. SPERIAMO SOLO CHE ORA NON VOGLIANO METTERE ALL’ASTA L’ITALIA!

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Ciao Gabriele! Muore a 66 anni, era malato da tempo

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«La morte di Gabriele Basilico ci priva di un protagonista assoluto della storia della cultura visiva internazionale. I suoi occhi di fotografo sono divenuti col tempo gli occhi di tutti noi, davanti alla complessità infinita dei fenomeni urbani. Occhi che hanno incorniciato, registrato e documentato centinaia di spazi urbani e città del mondo, riuscendo trasmettere la loro sensualità, a decifrare le contrapposizioni più stridenti e a dare dignità anche ai luoghi più derelitti. Come ha più volte ammesso, quello sguardo preciso e appassionato Gabriele Basilico lo aveva nel tempo costruito osservando e fotografando Milano: i muri delle fabbriche, le facciate vibranti dei palazzi borghesi ma anche i visi, le feste, i segni lasciati nelle strade dalla vita quotidiana. Milano, le sue proporzioni, sono state la matrice di ogni scatto, di ogni scoperta, di ogni fotografia di Gabriele Basilico. Anche per questo Milano oggi non perde solo un osservatore appassionato e un testimone nel mondo; perde un pezzo di sé stessa. Per la cultura, l’arte, la fotografia – anche per me, che a Gabriele devo moltissimo – è un momento di grande tristezza». Queste le parole con cui lo ricorda l’amico Stefano Boeri. La sua sensibilità e la sua grande interpretazione del mondo erano impressi su quegli scatti in cui il paesaggio e il cambiamento urbano diventava un’analisi sull’evoluzione antropologica.

 

LA RELIGIOSA a Berlinale arriva il film shock! Storia lesbo tra suore.

Film-shock “La religiosa“, in cui una madre priora si innamora di una giovane novizia.
La protagonista, Isabelle Huppert, sottolinea:  “La sua passione per questa ragazza la rende umana. Non mi sono certo posta la questione di interpretare una donna innamorata di un’altra. La cosa è venuta facilmente, non c’è scandalo, è tutto molto naturale”.
Il film di Guillaume Nicloux racconta la triste storia di Suzanne Simonin, interpretata da Pauline Etienne, che contro la sua volontà viene rinchiusa dalla sua famiglia in convento. Ribelle e anticonformista renderà la vita difficile a tutte le suore. Loro si vendicheranno sottoponendola a ogni tipo di umiliazione e tortura.  Nel film la Chiesa mostra tutto il suo integralismo fanatico di fronte a chi vuole trasgredire le sue regole. Un film duro, che viene proiettato dopo l’abdicazione del Papa e che getta ancora più ombre su un ambiente ecclesiastico spietato e sempre pronto a emarginare il diverso che non si piega alle rigide norme imposte, non da Dio, ma dagli uomini. Il film è un “remake rielaborato” di Suzanne Simonin: la religiosa di Jacques Rivette del 1966.

Bersani apre a Monti e da Berlino lancia l’sos Ue

“Se l’Europa non si riequilibra ci scoppia in mano”.bersani_urss

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