–Lars Von Trier– (Il cinema come Dogma. Conversazioni con Stig Björkman, 1999)
Tutti gli articoli per il mese di aprile 2013
“Gli artisti devono soffrire, il risultato è migliore!”
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/30/gli-artisti-devono-soffrire-il-risultato-e-migliore/
Uno sguardo a… Rødgrød med fløde
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Lars Von Trier dirige… Melancholia
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Lars Von Trier dirige… Il grande capo
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Lars Von Trier dirige… Dancer in the Dark
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Gente di Kongens Lyngby… Lars Von Trier
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Uno sguardo a Kongens Lyngby… il museo Brede Værk
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Uno sguardo a Kongens Lyngby… Frilandsmuseet
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Uno sguardo a… KONGENS LYNGBY (Danimarca)
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Il nostro privato diventa “Insegreto.it”
Come è possibile che le cose che non diremmo mai a nessuno, quelle veramente più intime e più imbarazzanti trovino spazio su internet su un sito che chiunque può leggere? Qualsiasi psicologo ci darebbe la solita spiegazione: voglia di liberarsi la coscienza, l’anonimato che ti fa dire qualsiasi cosa in tranquillità, la voglia di vedere se qualcuno è pazzo come te e può condividere quello che scrivi, etc…
Ma forse se da un lato c’è la volontà di stupire, dall’altro c’è la volontà di capire cosa facciamo, dove stiamo andando, quali sono le cose inconfessabili in una globalizzazione che ci porta via tutti i tabù… ma forse poi è solo un’ illusione perché le paure e i segreti ci sono sempre, magari sono solo celati da una maschera. E forse è su questo che preme Insegreto.it, fa da “ammortizzatore”… possiamo leggere chi è più pazzo di noi, ma possiamo anche convincerci di essere “normali” perché quel tabù poi è condiviso da tanti… c’è un luogo che ci protegge e ci lascia sfogare, c’è un luogo in cui si può dire la verità, senza paure…
Ma poi arriva anche la pagina che come al solito deve distruggere la nostra libertà. E’ un profilo Facebook che raccoglie il meglio di Insegreto, ovvero tutti quei segreti ridicoli che a ben vedere gli italiani fanno bene a non confessare. Ed ecco che la paura torna, il giudizio ricade su di noi come una mannaia e ci leva anche la voglia di scrivere su Insegreto.it
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Quelli che… muoiono su twitter e “risorgono”
Dan Brown ieri era morto, oggi è vivo e vegeto, intanto muore Gabriel García Márquez, ma solo per qualche ora. Su twitter impazza la moda di far morire gli scrittori… Bugie che poi fanno il giro del mondo per poi essere smentite dopo qualche ora. Ma chi mette in circolo queste voci? Questo resta un mistero della rete. Probabilmente qualcuno che ha voglia di “vivacizzare” l’atmosfera con una bella morte in anteprima e godersi poi lo spettacolo che inizia con i retweet, prosegue con “Non ci credo. Era il mio scrittore preferito” e finisce con coccodrilli tossici.
Ci sono poi gli “abituè” quelli che muoiono almeno due volte l’anno come Fidel Castro.
Ma se Twitter annuncia la morte c’è Wikipedia che la trascrive immediatamente, così che miglioni di utenti sono pronti a cinguettare “lo dice Wiki, è vero!”. E inizia il tam tam assordante, quasi peggio degli alieni di Orson Welles, che ha volte ha fatto cadere nella trappola anche giornalisti professionisti. Il 29 dicembre 2010 Owen Wilson, celebre attore americano, era stato dato per morto su una pista da sci in Svizzera, notizia che poi fu riportata anche dal Sole 24 Ore, che dopo poche ore dovette smentirla. Ma anche attori nostrani sono caduti nella trappola: Lino Banfi era stato dato per morto la notte fra il 18 e 19 gennaio 2010, poi è “risorto” facendo gli scongiuri del caso e scherzandoci su.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Maurizio Crozza su Letta: se Letta lo trovi a letto con tua moglie stanno solo parlando
Serata di Ballarò e dell’immancabile Crozza che punta il dito sul carisma di Letta: «Fino a due settimane fa era uno col carisma di un portapacchi di una Punto… Da bambini c’era quello che giocava se portava il pallone, Letta non giocava neanche se portava il campo… Era il vice di Bersani, uno che ha sbagliato tutto, anche il vice… Letta è uno di quelli che se lo trovi a letto con tua moglie e ti dice che stavano solo parlando, tu ci credi»
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Ci hanno scippato il Primo Maggio…
I tempi cambiano… Siamo nell’era del grande blob politico… Con il Pdl che è diventato il Partito Di Letta e con il Pd che è ormai un Partito Disperso forse vittima di stalking e sciolto nell’acido. Siamo nell’era in cui si parla di larghe intese e non di vittoria berlusconiana, di ritorno della dc, ma con un abito da 2.0, dove il governo “serve l’Imu di giugno nel piatto di settembre” quasi fresca di giornata e rimodulata. Dove il menù del giorno è una ricetta fatta di buoni propositi… che prima o poi arriveranno. Siamo nell’era in cui Confindustria sale sul palco del primo maggio… il compromesso storico? No, commistione di interessi! Ma gli industriali non riescono a fare una festa da soli? La destra riesce a pensare qualcosa di autonomo? La sinistra riesce a non farsi scippare almeno la festa del primo maggio dopo che si è fatta rubare il governo?
Sembra proprio l’era dell’Integrazione… ci integriamo così bene che ogni volta perdiamo diritti invece di acquisirli.
Intanto c’è la paura di attentati, c’è una festa che si blinda, il primo maggio che diventa un sorvegliato speciale.
Siamo stanchi… siamo stanchi del terrore e della paura… siamo stanchi come generazione che convive da sempre con lo “stai attento/a”. Siamo stanchi perché siamo la generazione che non ha avuto paura della guerra, ma abbiamo avuto paura l’Aids che ci ha tolto l’istinto di fare l’amore liberamente. Poi la paura dei sentimenti, poi la paura del lavoro, poi la paura delle tasse, la paura dello spread, la paura dell’Europa, la paura di sentirti in balia di una politica governata da un vuoto di saggezza… e ora la certezza di avere di nuovo la Dc. Quella grande balena bianca, quel Moby Dick che si rinnova e si trasforma in una piovra che usa i suoi tentacoli per raggiungere i suoi obiettivi… ma c’era un giorno in cui potevamo forse ancora sentirci di sinistra, non dico rossi che ormai di rosso ci sono rimaste solo le nostre allergie alla Germania, ma almeno di sentirci leggermente rosati… quel giorno era il Primo Maggio, ei fu… e siamo in apnea!
Quando ricominceremo a respirare? Quando cominceremo di nuovo ad avere delle carte in mano da giocare? Noi non vogliamo bluffare ma vogliamo essere artefici del nostro futuro, non succubi di un destino di disoccupazione. Vogliamo quella festa in cui la musica va oltre le note e ti fa pensare che forse potevano costruirci un mondo migliore, un mondo così:
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Josefa Idem rema contro la Merkel
Forse non era il giorno più adatto per parlare di risentimento degli italiani contro la Germania, ma l’ex tedesca, ormai italianissima Josefa Idem, ministro per le Pari Opportunità, le Politiche giovanili e lo Sport, non è riuscita a trattenersi. A riportare la notizia è stato il tabloid Bild sul suo sito che ha rilevato immediatamente il messaggio ostile della neo ministra che ha affermato: “Comprensibile il risentimento italiano nei confronti della Merkel”. Nel giorno in cui Letta è a colloquio con la Cencelliera cercando di strappare una politica europea meno sfavorevole all’Italia, la Idem rincara la dose e rema contro la Merkel. Gli italiani sicuramente non nutrono sentimenti lusinghieri verso i “fratelli” tedeschi, ma era il caso di sottolinearlo? Invece di pensare al risentimento perchè non pensiamo a scacciare questa rabbia trasformandola in forza di coesione? Perché i ministri per primi parlano di odio invece che di superamento e abbattimento delle diffidenze e dei luoghi comuni che smembrano l’Unione Europea?
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Bertolaso, l’ex sottosegretario della protezione civile, è stato rinviato a giudizio.
Non si fermano gli scandali legati agli appalti per i cosiddetti “Grandi Eventi”, tra cui in primo piano spicca il G8 della Maddalena. Sono 18 le persone coinvolte a diverso titolo e si va dall’imprenditore Diego Anemone, all’ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, dall’ex capo della Protezione civile Berolaso e all’ex dirigente del ministero della Cultura Gaetano Blandini. L’accusa è quella di concorso in corruzione che il pm Roberto Felici ha confermato con il rinvio a giudizio dei 18 indagati ripercorrendo in sostanza le ipotesi di reato che originariamente erano state formulate dai magistrati di Perugia prima che l’inchiesta fosse trasferita per competenza nella capitale. L’inchiesta ha già portato al sequestro di 16 milioni di euro reperiti tra quote societarie, immobili, terreni, conti correnti e autovetture.
L’indagine riguarda il meccanismo secondo cui Balducci, assegnava o faceva assegnare gli appalti delle opere pubbliche con procedura negoziata, evitando cioè la celebrazione di gare pubbliche, ad imprese direttamente o indirettamente riconducibili alla famiglia Anemone in cambio di favori anche sotto forma di finanziamenti. Così anche Bertolaso che, secondo gli inquirenti, in veste di pubblico ufficiale avrebbe favorito Anemone in cambio di denaro e benefit anche di tipo sessuale. A Balducci e Anemone, oltre a diversi episodi di corruzione, viene contestata (insieme ad altri 12 imputati) l’associazione per delinquere.
L’ennesimo episodio di soldi pubblici dissipati in opere inutili solo per far guadagnare amici e parenti.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Sfigurato un 32enne con l’acido muriatico, l’ennesima vittima di stalking.
Un 32enne è stato aggredito e sfigurato con l’acido muriatico alla fermata di un treno. L’uomo era già da tempo vittima di stalking da parte della sua ex compagna che più volte aveva denunciato alla polizia. L’episodio è accaduto intorno alle 16 nel quartiere di Tor Pignattara, davanti alla fermata della linea del trenino Roma-Lido, a quell’ora piena di passeggeri in attesa. Il 32enne è stato trasportato prima al Vannini con dieci giorni di prognosi, poi all’ospedale Sant’Eugenio per ustioni al volto.
Quando riusciremo a superare la sindrome da abbandono? Quando smetteremo di considerare la ex o l’ex di nostra legittima proprietà? Quando la polizia garantirà più sicurezza per le vittime di stalking?
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Ascoltato il supertest del caso Ragusa… Logli esce dal retro
Il supertestimone del caso Ragusa, Loris Gozi, all’uscita dal tribunale ha dichiarato che «L’udienza? È andato tutto bene». Poi si è allontanato in fretta, in compagnia di sua moglie, Natascia Marini, e del suo avvocato, per non ricevere altre domande dai giornalisti. Anche il il procuratore capo Ugo Adinolfi, dopo circa un’ora e mezza di udienza, si è dichiarato soddisfatto dell’interrogatorio. E’ uscito invece dal retro del Tribunale, Antonio Logli, unico indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Ci sarà una svolta nei prossimi giorni?
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Moreno… la rivelazione di Amici! Già pronto “Stecca”: uscirà il 14 maggio.
C’è già un vincitore ad Amici ed è il rapper Moreno Donadoni. Ancor prima della fine della trasmissione televisiva Moreno esce con il suo primo album dal titolo “Stecca” prodotto dalla Universal Music che sarà disponibile a partire dal 14 maggio. E’ la prima volta che un concorrente esce con un album ancor prima che finisca il serale e che quindi sia decretato un vincitore. Prima di lui era stato il turno di Ruben che proprio per dedicarsi al suo progetto aveva deciso di abbandonare il programma. Moreno, invece scrive a quattro mani con Fabri Fibra e produce con il team francese Madaline. Tra le registrazioni del talent show e il suo album Moreno riesce senza dubbio a farsi notare, molti credono già in lui e nelle sue capacità da Emma a Maria De Filippi, che non perdono occasione di sponsorizzarlo e di salvarlo da una possibile eliminazione. I suoi fans, poi, non hanno dubbi, “Sapore d’estate” sarà uno dei tormentoni della prossima stagione estiva e scalerà sicuramente le classifiche.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Il mistero della borsa di Preiti.
E’ inequivocabile il fermo immagine di una delle telecamere di sicurezza installate su Montecitorio che ha ripreso l’attimo esatto in cui Preiti ha fatto fuoco sui carabinieri: prende la mira e tende il braccio come un vero e proprio professionista prima di premere il grilletto. Come fa un uomo che non ha mai sparato ad essere così freddo e preciso?
L’altro mistero è sulla borsa. Preiti ripreso da una telecamera di sorveglianza nei pressi della stazione di Gioia Tauro poco prima di partire per Roma, aveva in mano una borsa chiara, la stessa che compare nelle immagini registrate davanti a palazzo Chigi immediatamente dopo gli spari. Una borsa che la sorella nega avesse quando è uscito di casa: «Quando è uscito di casa mia madre ha detto che aveva il solito marsupio, solo quello. Se avesse avuto una borsa – ha aggiunto – gli avrebbe chiesto dove andava».
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Balotelli lascia Fanny… chi è la prossima?
Balotelli non trova pace e quello che sembrava essere un rapporto ormai consolidato con Fanny Neguesha, si è rivelato l’ennesimo flirt di pochi mesi. Balò è stato infatti trovato da solo in discoteca con il suo amico Antony dopo la partita con il Catania. Nonostante Balotelli avesse dichiarato che Fanny aveva il carattere giusto, ciò non è bastato per farli rimane insieme. “Non è facile star con me”, aveva dichiarato, ma poi era andato a convivere con la modella belga in quella che fu la casa di Hernan Crespo a Limido Comasco. Forse proprio la convivenza ha fatto emergere i limiti del rapporto e spezzato la catena dell’amore. Avanti la prossima o indietro tutta da Raffaella Fico che lo attende ancora per presentarle Pia?
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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La prima volta della Golino e di Scamarcio
La prima è difficile a dimenticarsi. La prima volta si ha una grande paura di sbagliare, la prima volta non sai proprio dove mettere le mani. Eppure Valeria Golino e Riccardo Scamarcio non hanno avuto paura a raccontare la loro prima volta rispettivamente come regista e produttore di “Miele”. Entrambi venivano dall’esperienza produttiva del corto Armandino e il Madre, insolita storia d’amore ambientata tra gli stretti vicoli di Napoli il Museo d’arte contemporanea della città partenopea, ma un lungometraggio è un’impresa più ardua. Miele poi è di suo un film difficile, tratto dal romanzo Vi perdono (Einaudi, 2009) di Angela Del Fabbro, racconta il travaglio interiore di Irene (interpretata da Jasmine Trinca), una giovane donna che clandestinamente si mette al servizio di malati terminali alleviandone le sofferenze e accompagnandoli fino a decisioni estreme. Miele è quella morte dolce, quell’eutanasia che porta via la dolorosa esistenza di chi ormai vive solo per soffrire. Un film che parla di decadimento del fisico e della mente, della vecchiaia e della morte con quella lievità di accostarsi a tematiche forti. La grande forza di Miele è nel suo esplorare quel mondo non rimanendo in superficie e soprattutto senza giudicare, ma mettendo l’obiettivo laddove viene tolto… perché nella nostra società la vecchiaia e la malattia è qualcosa da nascondere, di cui vergognarsi… qualcosa che non sta bene mostrare. Il film che sarà presentato al Festival di Cannes nella sezione fuori concorso Un certain regard, a un cast d’eccezione e oltre a Jasmine Trina può vantare Carlo Cecchi (morte di un matematico napoletano) , Libero De Rienzo (Santa Maradona), Vinicio Marchioni (Il Freddo di Romanzo Criminale) e Iaia Forte.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Il governo di Letta incassa la fiducia, ma si prepara lo scontro sull’Imu
Enrico Letta è riuscito ad aggiudicarsi la fiducia anche al Senato, grazie a 233 voti a favore contro i 59 no e 18 astenuti. Un successo sul quale però è legittimo porsi una domanda: reggerà il nuovo governo? Perchè Berlusconi e i suoi hanno il loro chiodo fisso e non intendono ammorbidire la loro posizione: o via l’Imu o il voto. Così i commenti del Cavaliere di questa mattina assumono i toni di una minaccia molto più che quelli di un impegno alla partecipazione: “Certo che sono fiducioso sia sull’abolizione che sulla restituzione. Non sosterremmo un governo che non attua queste misure nè lo sosterremmo dall’esterno. Abbiamo preso un impegno con gli elettori e vogliamo mantenerlo”. Brunetta sottolinea la posizione, ricordando che “i patti devono essere onorati. E gli accordi presi in tema di Imu fanno esplicito riferimento all’eliminazione totale dell’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole a partire dal 2013 e alla restituzione degli importi versati a tal titolo dalle famiglie italiane nel 2012”. Insomma, il PdL mette sull’avviso Franceschini, Delrio & Co: “Se sentono il bisogno di esternare, facendo marcia indietro, cerchino altri spunti. Sull’Imu non si tratta. Per noi valgono soltanto le parole del presidente Letta, pronunciate ieri alla Camera e ribadite oggi al Senato”. Alfano, al confronto, appare più sibillino: “Sull’Imu non c’è mai stato alcun dubbio da chiarire. C’è un fatto oggettivo: a giugno i cittadini non pagheranno”, che però non ha nulla a che vedere con una dichiarazione di abolizione. Eliminazione, del resto, contro cui si scagliano i sindacati che non approvano la sotttrazione di “risorse a politiche più necessarie. Come spiega la Camusso: “Bisogna scegliere e dire che si difendono le persone con una sola casa, non chi ha 20 ville e 37 appartamenti, e con valore basso”. Certo, il mancato introito potrebbe poi provocare “altri danni”, come l’aumento di un punto del debito, ma il Cavaliere ha già la soluzione pronta: “Dobbiamo andare a Bruxelles a trattare – ha spiegato – perché con la crisi recessiva che deriva anche dalle misure imposte dall’Ue dobbiamo ridiscutere gli impegni assunti”. Un PdL compatto quindi nel trincerarsi dietro il loro vessillo, il punto chiave di un’intera campagna elettorale. Ma dello stesso avviso non è il Movimento 5 stelle. Come ha spiegato Crimi, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia: “L’attendevamo sui fatti e ha mostrato la rigidità di un sistema politico ibernato. Lei ci ha invitato a scongelarci, ma l’invito a scongelarsi lo rivolgiamo noi a lei”. Tra i ministri ci sono “tanti nostromi di governi naufragati”. Il governo “sarà ostaggio di veti e mercanteggiamenti dei partiti. Il M5S non darà la fiducia, ma si confronterà sui contenuti. Saremo sempre responsabili”.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Il Bilderberg prende la premiership, Enrico Letta e i suoi rapporti con il club!
Giorgia Meloni ha attaccato Enrico Letta nei giorni scorsi per la sua partecipazione al al Club Bilderberg. Il problema sorge sul potere che il gruppo internazionale dimostra di avere nella politica potendo vantare tra i suoi “adepti” imprenditori, politici e giornalisti oltre a banchieri, nobel e personaggi dell’alta finanza… E’ solo una casualità che Emma Bonino, anche lei appartenente al club Bilderberg abbia occupato il ministero degli Esteri? Si è quindi trattato di un mero passaggio di consegne tra Mario Monti (anche lui militante del club) e Enrico Letta?
Napolitano, appartenente al gruppo Aspen (emanazione della Bilderberg) ha deciso di fare un ricambio generazionale all’interno del Club?
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Ha lottato per 15 giorni la bimba stuprata in India: non ce l’ha fatta
Aveva quattro anni e per 15 giorni hanno provato a tenerla in vita, ma tutti i tentativi di rimettere in funzione il suo sistema cardio polmonare sono falliti. La bimba era stata violentata a Ghansor, in India, ed aveva riportato gravi danni cerebrali che ne hanno causato il coma. Due presunti responsabili sono già nelle mani della polizia: un dei due è un 28, amico dello zio della piccola. Ancora una volta si torna a puntare gli occhi sull’ondata di violenza sessuale che sta sconvolgendo l’India in questi ultimi tempi. L’attenzione mediatica mondiale si è focalizzata sulla situazione da quando, il 16 dicembre, una studentessa 23enne fu violentata a New Delhi da un branco su un autobus. Anche quella volta l’incapacità maschile di amare e portare rispetto si risolse con la morte della vittima. Ora alla popolazione indiana non resta che seguire la lotta per la vita di un’altra bambina di cinque anni, sequestrata e violentata da un branco il 17 aprile in un quartiere della classe media della capitale.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Crolla un solaio a Velletri: un morto mentre si continua a cercare
Si stavano facendo dei lavori di ristrutturazione in uno stabile nel centro di Velletri, in via San Francesco, quando il solaio è crollato. Subito è scattata l’allerta ai vigili del fuoco, che sono accorsi sul luogo con quattro squadre subito impegnate nella ricerca di due persone. Se inizialmente non era noto se i dispersi siano due operai della ditta impegnata nei lavori o due inquilini dell’appartamento sottostante, forse impossibilitati a muoversi dopo essere rimasti intrappolate fra le macerie, la verità è presto venuta a galla: un operaio è stato estratto privo di vita e proseguono le ricerche del secondo.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Fulminati da 20mila volts: macabro ritrovamento a Pomezia
Potrebbero essere rimasti folgorati mentre cercavano di rubare i fili di rame da un’ex azienda per l’allestimento di camper, la «Mirage», ora chiusa, due uomini trovati in una cabina elettrica al km 32 della via Pontina Vecchia, vicino Pomezia. L’allarme è stato dato da un anonimo attraverso una chiamata al 112: sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e due ambulanze, ma per gli uomini non c’era più nulla da fare. I carabinieri non sono ancora entrati nel magazzino, visto che persiste il rischio di alta tensione, mentre un ingegnere dell’Enel ha misurato la corrente elettrica: 20mila volts. Le indagini sono in corso e non si esclude che i due ladri siano morti dopo aver fatto irruzione nel magazzino nella notte di lunedì scorso in compagnia di altre persone poi fuggite.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Letta al Senato: “non raccontiamoci favole”
Il neo premier ha parlato oggi al Senato esordendo con un: “Mi sono reso conto che c’è un grande problema: un carico d’aspettative francamente eccessivo” su di noi. “Se si pensa che tutti i problemi si siano risolti facendo un governo io credo che abbiamo sbagliato. La situazione rimane di grandissima difficoltà”, ha aggiunto. Certo, non è facile risolvere con poche manovre la situazione in cui affoga l’Italia, ma in fin dei conti in molti dei presenti non sono certo “innocenti”ed è ovvio che ora i cittadini chiedano una dimostrazione forte. Il primo passo, sperando di ottenere la fiducia anche in Senato, sarà un viaggio in Europa per presentarsi e cercare di “aprire un canale di comunicazione anche per spiegare cosa è successo in Italia in questi ultimi cinque giorni”.
Letta, ricordando l’impegno necessario per uscire dalla “grandissima difficoltà” cerca di ripristinare un legame Governo-Camere: “La squadra di Governo che lavorerà con il Parlamento cercherà di avere un rapporto corretto” con le Camere perché “negli ultimi 10 anni abbiamo vissuto un rapporto sempre più asimmetrico perché è chiaro che “le nostre istituzioni non funzionano. Da qui il tema della Convenzione”, ha spiegato parlando in Senato. “Metto la convenzione al centro della riflessione, ribadisco qui che è un tema rispetto al quale proprio al Senato, con il presidente Schifani, si è fatto un lavoro molto forte, marcato e profondo che ha portato a tanti punti di convergenza possibili che spero possano essere utilizzati”.
L’appello successivo riguarda la concretezza, la necessità di cambiare “su tante cose, sulle regole ma anche su cose minori, come ad esempio la questione degli stadi. Noi dobbiamo lasciare tutto fermo perché fare qualcosa ci spaventa? Dobbiamo renderci conto che bisogna fare dei cambiamenti che servono a tutti nel senso della concretezza”. Del resto la classe politica ha il dovere di fare i conti con la situazione contingente: “Avrei voluto un diverso esito elettorale ma la realtà e’ quella che abbiamo di fronte”. E “la realtà è il principale tema che un uomo politico deve mettere al centro della sua azione, oppure raccontiamo a noi stessi delle favole per stare tranquilli”. “Ho parlato di 18 mesi per la Convenzione non perché irrispettoso del Parlamento che è libero e sovrano ma perché ritengo che la vita del governo debba essere legato a adempimenti certi e concreti”.
Per assicurarsi la ficudia, ha quindi inneggiato alla coesione ed alla partecipazione, lanciando un monito al M5S e con una strizzata d’occhio a quel Berlusconi che lo sta mettendo alle corde con la questione Imu: “Chi ha paura di mescolarsi, chi ha paura di fare scelte è perché ha paura di avere una identità debole”, ha rimarcato Letta ricordando che bisogna essere “consapevoli della propria identità perché il timore di quello che ognuno è fa alzare quegli stendardi” dietro i quali si coprono le proprie debolezze”. “Berlusconi, sicuramente, se ho capito il personaggio, non ha una identità debole, io stesso ho fatto un percorso dentro un partito per una nuova identità e siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. E solo così non si ha timore, di fronte alle ‘politiche’, di trovare soluzioni comuni”.
Applausi per Letta – Lungo applauso da parte dell’Aula del Senato al premier al termine della replica a chiusura del dibattito alla fiducia al governo. I senatori si sono alzati in piedi a dimostrare il proprio sostegno con l’eccezione del M5S che è rimasto seduto e immobile ai propri banchi.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/30/letta-al-senato-non-raccontiamoci-favole/
Luigi Preiti: disperato o killer?
Mentre il bollettino medico parla di situazione stazionaria e resta riservata la prognosi per il brigadiere Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito al collo durante la sparatoria davanti a Palazzo Chigi, Luigi Preiti, l’attentatore, resta nel carcere di Rebibbia. Oggi il ministro Alfano riferirà alle Camere su un caso di cui alcuni punti restano tutt’ora irrisolti. L’uomo, che ha chiesto di poter vedere il figlio ed ha spiegato di essere disperato perchè non riusciva a mantenerlo, è accusato di triplice tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi. Oltre a Giangrande, un altro carabiniere, Negri, è stato ferito ad ambo le gambe ed un terzo, il vice brigadiere Marco Murrighile, che non è mai stato portato in ospedale, è stato colpito al busto, ma non ha riportato ferite perchè il giubbotto antiproiettile ed il portafoglio hanno bloccato la pallottola. Per l’atttentatore non è stata richiesta nessuna perizia psichiatrica: l’indagato era lucido al momento del fatto ed erano già venti giorni che, come lui stesso ha spiegato, organizzava l’attacco teso a colpire i politici rei della crisi economica che gli ha fatto perdere il lavoro e la possibilità di mantenere il figlio. Ci sono vari interrogativi ancora senza risposte: come può un muratore sparare, come mostrano i filmati registrati dalle telecamere di Palazzo Chigi, con la precisione di killer professionista, a sangue freddo, mirando direttamente alle zone non protette dal giubbotto antiproiettile? Se la Procura ritiene l’uomo un esibizionista, le indagini cercano anche di risalire alla matricola dell’arma, una calibro 7.65. Era gisà stata utilizzata per commettere altri reati? E realmente Preiti l’ha acquistata quattro anni fa al mercato nero di Genova con la matricola già cancellata? Mentre si cerca di ricostruire gli spostamenti dell’uoo nelle ore immediatamente precedenti l’attentato, è legittimo porsi delgi interrogativi. Si è parlato prima di “balordo” e poi di “disperato”, ma Preiti si è presentato sul posto “ben vestito”, il che significa che ha scelto gli abiti per potersi confondere tra gli agenti in borghese presenti sul luogo, nella sua borsa è stata rinvenuta una punta di trapano, forse utilizzata per punzonare l’arma, con sè aveva una mappa con gli obiettivi cerchicati e, come si è detto, è rimasto impassibile mentre prendeva la mira, una questione di secondi, ed ha aperto il fuoco. L’unica cosa certa è che si sarebbe trattato di un gesto isolato, ma gli inquirenti continuano a indagare per scoprire eventuali complici.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Tante promesse da Letta… ma l’Imu continua ad “infestare” le case!
Servono almeno 15 miliardi all’anno, a Letta, per riuscire a mantenere promesse come quelle di cui ha parlato ieri: aiuti alle aziende che assumono, reddito ai bisognosi, niente più Imu, una soluzione concreta per gli esodati ed altre ancora, tra cui un welfare potenziato. Ma ieri, nel suo discorso, il neo premier si è concentrato sulle cose da fare, senza spiegare dove ha intenzione di trovare i soldi che permetterebbero di offrire soccorso concreto a famiglie e disoccupati o di avere un fisco più leggero. Sembra che per raggiungere questi obiettivi Letta speri in un ammorbidimento dell’Europa sul fronte conti pubblici, ma potrebbe anche optare per il ricorso alla Cassa depositi e l’aumento del prelievo sui giochi e su alcol e tabacchi. Se alcune voci lasciano trapelare la possibilità di un’intesa Letta/Saccomanni per tagliare la spesa pubblica, altre pensano alle privatizzazioni e all’accordo con la Svizzera per tassare i capitali italiani emigrati nelle banche elvetiche, mentre il PD, sfavorevole a tagli di spesa e a ticket più cari, punta all’apertura di Bruxelles e alla lotta all’evasione. La morale è semplice: tante promesse a parole ma, ancora una volta, nessun dato pratico ed immediato a cui appigliarsi. Stando al discorso di ieri, in cui Letta ha parlato di stop alla rata Imu nel mese di giugno, lo Stato perederebbe 10 miliardi di euro, abolendo anche l’imposta sulla prima casa, arriverebbero allo Stato 4 miliardi in meno l’anno.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Costretta dalla madre adottiva a rimanere incinta a 14 anni
Costretta a restare incinta a 14 anni con un’inseminazione artificiale “fai da te”. E’ successo in Gran Bretagna dove una donna ha costretto la figlia adottiva ad avere un figlio poichè non si rassegnava all’idea di non poterne più avere lei e il giudice le aveva rifiutato un nuovo affidamento. Così ha atteso il 14esimo anno di età della maggiore e ha provveduto a comprarle dello sperma in internet.
Ci sono voluti sette tentativi in due anni, tutti praticati dalla stessa 14enne nella solitudine della sua stanza, per rimanere incinta.
Il tutto era passato inosservato all’esterno, poiché la donna aveva cresciuto le tre figlie in isolamento: studiavano a casa e le erano totalmente assoggettate.
Solo al momento del parto, nel 2011, è diventato impossibile nascondere oltre la situazione. La donna non voleva che la figlia adottiva allattasse al seno, per evitare che si “affezionasse troppo”. In ospedale poi hanno anche capito che il tentativo della donna era quello di portar via il bambino dall’ospedale e così sono intervenuti i servizi sociali che hanno ricostruito l’intera vicenda.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Il governo di servizio sconfiggerà la disoccupazione?
La disoccupazione resta alta, l’Italia dell’Istat è al collasso. 11,5% di disoccupazione della popolazione italiana che si ripercuote su migliaia di famiglie. La disoccupazione giovanile a marzo tocca il 38,4% ed è in aumento di 0,6 punti percetuali sul dato di febbraio. Per riassumerlo in un dato ceh non lascia dubbi possiamo parlare di 250mila posti di lavoro persi in un anno.
Oggi si parla di governo di servizio… ma cosa significa? Coniare un termine che sintetizzi un lavoro programmatico è un’ottima strada per chiarire un percorso che si vuole intraprendere, ma se questo termine è vuoto di ogni significato anche il programma politico stenta a partire. Un governo di servizio non ha nessun valore pragmatico… è uno slogan pubblicitario che potrebbe benissimo essere applicato a un prodotto in commercio.
Il servizio nel trasporto pubblico, il servizio di una mensa aziendale, il servizio di una cooperativa che si occupa di disabili ha un significato chiaro e immediato, ma applicare la parola servizio a un governo non ha nessun senso logico. Non lo ha perché ogni governo deve essere di servizio… E’ la natura intrinseca di un qualsiasi esecutivo… quindi il governo Letta cosa ha di diverso? Togliere l’Imu sulla prima casa non aiuterà le imprese a ripartire, gli sgravi sul lavoro sono un ottimo progetto, ma non hanno un impatto immediato… se non si agisce parallelamente su diverse classi sociali e si tenta solo di alleviare la classe più debole, l’economia non ripartirà solo per aver detassato il lavoro giovanile… Non c’è stata una parola nel governo Letta per la banda larga, non vi è stata una parola per l’imprenditoria al femminile, non vi è stata una parola per le coppie di fatto… Non è il momento per una serie di strati sociali che si sentono ancora una volta emarginati, anche una volta respinti da un governo di servizio che li lascia estranei al dibattito politico… Si svuota quindi qualsiasi significato si voglia dare alla parola servizio e resta solo molta delusione… quello che serviva all’Italia, forse, era un governo di cooperazione e di solidarietà… serviva un patto che escludesse dalle larghe intese le esigenze personali del Cav. e che potesse dare respiro e istanza alle esigenze di tutti… questo è un governo che nel migliore di casi si farà pubblicità… vedremo nei prossimi mesi un modello di famiglia simile a quella del Mulino Bianco, mentre i giovani non riescono neppure ad andare a vivere in un monolocale. Il governo Letta ci darà come “servizio” a domicilio le merendine?
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Il terremoto… fa il giro del mondo!
Nessun danno a persone o cose: è questo il bilancio di due scosse di terremoto registrate dal Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgv) nello ore precedenti. La prima, di magnitudo 5.3, è avvenuta alle 9:03 ora locale (le 3:03 in Italia) nella repubblica russa di Tuva, nella Siberia centromeridionale, non lontano dal confine con la Mongolia. I rilievi hanno localizzato l’epicentro a 40 km a sudovest della città di Shagonar e l’ipocentro a 16,7 km di profondità. Una seconda scossa, di magnitudo 6, si è verificata nell’oceano Atlantico, a 60 chilometri da Ponta Delgada nell’arcipelago delle Azzorre, ad una profondità di 9,4 miglia.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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“Coloro che reputano impossibile una rivoluzione pacifica…
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Uno sguardo a… le quaglie all’uva.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/30/uno-sguardo-a-le-quaglie-alluva/
Alfred Hitchcock presenta… Io ti salverò
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Alfred Hitchcock presenta… Notorius
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Alfred Hitchcock presenta… Nodo alla Gola
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/30/alfred-hitchcock-presenta-nodo-alla-gola/
Gente di Leytonstone… Alfred Hitchcock
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Uno sguardo a Leytonstone… una strada affollata!
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Uno sguardo a Leytonstone… St John’s Church!
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Uno sguardo a… LEYTONSTONE, London!
Leytonstone è una località del London Borough of Waltham Forest, nella parte nord orientale di Londra. La strada principale di Leytonstone, Leytonstone High Road, è stata costruita durante l’epoca romana; sono stati perfino trovati dei reperti archeologici nell’area in seguito a degli scavi.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Terremoto nel Golfo di Policastro.
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
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Strage di bambini disabili!
Lo rivela la BBC. Un orrore senza fine la strage dei bambini disabili avvenuta in Ghana. I leader dei villaggi hanno convinto la popolazione che que bambini fossero posseduti dagli spiriti maligni e che quelle malformazioni avrebbero portato gravi sfortune ai familiari. Così si è scelto di far bere ai bambini una bevanda velenosa per poi ucciderli in fretta. Questa usanza di togliere la vita ai bambini disabili è un’antica tradizione in Ghana, ma era stata debellata in gran parte del Paese, dove ai bambini, che venivano seguiti attentamente, si cercava d’insegnare i propri diritti.
Il giornalista Anas Aremeyaw Anas ha raccontato alla Bbc di essersi presentato ad uno stregone con una bambola di plastica spiegando che si trattava di un bambino con disturbi fisici e alimentari. Costui ha consultato l’oracolo, è saltato su e giù ed infine ha stabilito che si trattava di un piccolo “indiavolato” e che per questo doveva essere ucciso, anche perché aveva già eliminato due membri della famiglia del giornalista. Frattanto, il capo del governo locale Naba Henry Abawine Amenga-Etigo ha spiegato che tutti coloro che maltratteranno i bambini verranno segnalati alla polizia.
Ayine ha spiegato di essere “rattristato” per il fatto che in epoca contemporanea ci siano ancora persone che uccidono bambini in un modo così barbaro. Inoltre questi atti vengono registrati nelle aree rurali dove le donne sono lasciate sole già dal momento del parto. Situazione che rende più facile, in assenza di assistenza, che i bambini nascano con varie complicazioni fisiche. Ma probabilmente si tratta di un problema culturale che interessa un intero Paese visto e considerato che per le donne ritenute “streghe” esistono villaggi nelle quali vengono confinate.
Anche se ci può sembrare assurdo e incivile, purtroppo dobbiamo registrare anche nel 2013 un indiscriminato uso della violenza contro le donne e i disabili, cioè verso quegli strati di popolazione più debole che non si possono difendere. Il Ghana sembra soffrire ancora di “mali” ancestrali e di riti legati a culti sacrificali. Ogni popolo ha diritto alle proprie tradizioni se queste non vengono a ledere i diritti universali alla vita e all’assistenza di chi affetto da varie patologie. Si preferisce eliminare il problema “estirpandolo” invece di curarlo. E’ complesso a volte riuscire a spezzare quella catena di credenze millenarie che portano a compiere atti di violenza inaudita senza per questo snaturale la cultura di un popolo e le proprie tradizioni.
Pubblicato da tdy22 in aprile 29, 2013
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