Gli italiani, sempre più poveri e più malati

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I tagli alla spesa pubblica hanno avuto forti ripercussioni sugli italiani che ora si trovano (forse) alla fine della crisi (almeno questo i politici) molto più poveri e malati. Non riuscendo a far quadrare i conti la prima spesa che viene tagliata è quella per i medicinali. Si stima ceh siano circa 5 milioni gli italiani che abbiano dovuto rinunciare alle cure. “Tra il 2007 e il 2013 la Fondazione banco farmaceutico ha incrementato la raccolta di farmaci del 241%. I farmaci donati nell’ultimo anno sono stati 1.162.859”, si legge nel testo. Questo aumento è dovuto da un lato alla crescita delle donazioni durante la Grf (+23%), dall’altro al boom delle donazioni aziendali (+1345%). Il trend di forte crescita della povertà ha però aumentato la forbice tra bisogno e capacità di risposta attraverso le donazioni. Se nel 2007 la giornata riusciva a coprire quasi il 55% delle richieste, nel 2013 siamo scesi al 43,2%.

Se questi dati sono allarmanti ancor di più lo saranno nei prossimi anni quando a una minor prevenzione corrisponderà una maggior richiesta di cure ospedaliere e specialistiche e la domanda potrebbe mettere in crisi le strutture sanitarie che già sono in affanno. Quali misure si stanno mettendo in atto affinché non ci sia fra qualche anno la crisi degli ospedali? Per il moemnto si è parlato solo di tagli e di riduzione delle spese, ma quello che oggi viene tagliato potrebbe aver costi molto più elevati nel futuro!

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Morandi vs Renzi “mi sorprende la modalità”

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Gianni morandi si sorprende, d’altronde come una parte degli italiani, della modalità con cui Renzi si appresta a diventare Presidente del Consiglio. Così il cantautore ha pubblicato sul suo profilo Facebook un commento che molti hanno visto come un attacco al sindaco di Firenze nel quale Morandi puntualizza alcuni passaggi fondamentali dell’ascesa di Renzi negli ultimi mesi:

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Renzi diventa “Demolition man” per il Financial Times

FINANCIAL-TIMES-RENZI-tuttacronacaLa situazione politica italiana è quanto mai instabile e dal mondo ci osservano. Il Financial Times  ne parla come di una “lotta per la sopravvivenza” per frenare l’arrivo di “Demolition man”. Lo scontro è tra Letta e Renzi e, citando fonti vicine al governo, si situa nel solco della tradizione medioevale italiana e “ricorda la storica rivalità tra pisa e Firenze”. Il quotidiano pubblica in prima pagina una grande foto del sindaco di Firenze in Smart diretto a Palazzo Chigi per poi ripercorrere i dieci mesi di vita del governo Letta, ricordando che il premier in carica “ora lotta per sopravvivere, dopo essere arrivato per caso a capo dell’esecutivo, ha preso in mano un Paese profondamente indebitato, impantanato nella più lunga recessione dal Dopoguerra e guidando un governo di larghe intese che sembrava destinato a fallire”. Benché capace di resistere più a lungo di quanto ci si aspettasse il governo Letta “anziché concentrarsi sul taglio della spesa pubblica, la riduzione del debito e l’abbattimento del costo del lavoro, ha impiegato mesi per soddisfare le richieste populiste di Silvio Berlusconi di abolire l’Imu”. Il Financial Times passa quindi a parlare del segretario del Pd scrivendo che “ha mostrato un raro dinamismo accanto a un’ottima capacità comunicativa e ignorando l’ala più di sinistra del partito ha siglato un accordo sulla legge elettorale con il leader di Centrodestra Silvio Berlusconi, malgrado la sua condanna e i tre altri processi che ancora sta affrontando”. Ma non è l’unico a pensarla in questo modo. Il Wall Street Journal, sostiene infatti che la “fragile grande coalizione” è a rischio di crollare sotto la crescente pressione di Matteo Renzi, la star emergente della politica italiana, appena eletto leader del partito di Letta, il Pd. Il trentanovenne Renzi è alle prese con uno scontro di potere con il premier e ha accusato ripetutamente il suo governo di avere fatto troppo poco per aiutare l’Italia ad uscire da due anni di dura recessione”.

Napolitano-Renzi: tra il no alle urne e la necessità di un governo efficace

Renzi al Colle: incontro top secret con Napolitano

renzi-napolitano-tuttacronacaSono fonti parlamentari a riferire di un incontro avvenuto in giornata tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il segretario PD Matteo Renzi. L’incontro top secret è avvenuto al termine di una giornata rovente per il presidente della Repubblica, con le rivelazioni del Corriere della Sera sui contatti intercorsi con Mario Monti, mesi prima della sua nomina come capo del governo nel novembre 2011, in vista proprio di un eventuale incarico.

Bastonate dalla Mannoia e due di picche dalla Trevisan: la giornata no di Salvini

salvini-mannoia-trevisan-tuttacronacaSalvini, con un tweet, è riuscito ad inimicarsi sia Fiorella Mannoia che gli utenti del social network: “Sanremo trionfo di impegnati con milioni in banca, tipo Fazio e Littizzetto, o Mannoia, ammetto: mi stanno qui, sullo stomaco! #pecorai”. A stretto giro di posta, la risposta della cantante: “Milioni in banca? Ha sbagliato indirizzo, per quel che mi riguarda liberi pure il suo stomaco”. E poi l’affondo: “Guardi in casa sua che con i diamanti e i fondi in Tanzania si fanno affari ben più cospicui”. Gli utenti del social non hanno tardato a schierarsi con la Mannoia: “Salvini ha perso un’altra occasione per farsi i c…i suoi #belsito #Bossi#Tanzania”; qualcun altro passa agli insulti, ma la Mannoia frena: “Questo non mi piace, scusa ma non approvo”. Ma la giornata storta del segretario del Carroccio non si limita a questo. Ospite a “Un giorno da pecora” su Radio 2, aveva confessato una passione giovanile per Marianna Trevisan, con tanto di poster in camera accanto a quello di Umberto Bossi e Franco Baresi. Per far una gradita sorpresa al leader leghista, i conduttori hanno tentato di metterlo quindi in contatto con l’ex star di “Non è la Rai” che ha risposto con un due di picche via mail: “Mi spiace non poter partecipare alla vostra bella trasmissione ma non ho alcun interesse per i gusti giovanili di Salvini, che personalmente non stimo”. Salvini ha replicato impassibile: “Il suo poster io ce l’ho lo stesso non mi interessa se non gli sono simpatico”.

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Caldarozzi e il “pestaggio forsennato” alla Diaz: no ai servizi sociali

diaz-g8-tuttacronacaLa Cassazione ha ritenuto Gilberto Caldarozzi, ex capo del Servizio centrale operativo all’epoca dei fatti di Genova 2001,  responsabile delle violenze alla Diaz commesse dalle forze dell’ordine contro no-global indifesi durante il G8 di Genova e, per questo, legittimamente, la magistratura di sorveglianza gli ha negato l’affidamento in prova. Caldarozzi, viene spiegato, si “è prestato a comportamenti illegali di copertura poliziesca propri dei peggiori regimi antidemocratici”: ora quindi sconterà la pena ai domiciliari e non in espiazione esterna. Sono queste le motivazioni per le quali all’uomo sono stati negati i servizi sociali nell’udienza dell’11 dicembre. La Suprema Corte, inoltre, nella sentenza ha aggiunto che con “stretta coerenza logica”, il Tribunale di sorveglianza lo scorso aprile ha dato parere negativo all’espiazione esterna per la “non apprezzabile predisposizione del condannato ad un ripensamento critico della sua condotta, dedotta dalla sua indifferenza rispetto ad una prospettiva risarcitoria volontaria delle vittime, dalla lettura minimale delle sue responsabilità, dal rifiuto di esprimere pubblica ammenda per quanto accaduto in riferimento alle sue colpe”. Le violenze alla Diaz sono ritenute dalla Cassazione un fatto in sé di “estrema gravità” in quanto si è trattato di “un pestaggio forsennato, di inaudita violenza e privo di alcuna ragione di inermi dimostranti colti nel sonno mentre si trovavano al chiuso di un edificio scolastico”. Per quanto riguarda gli addebiti contestati a Caldarozzi, i supremi giudici sottolineano che nel 2001 lui era “dirigente della polizia, tutore della legge e della legalità” e si è prestato “a comportamenti illegali di copertura poliziesca proprii dei peggiori regimi antidemocratici, in violazione di diritti fondamentali di libertà, di tutela giudiziaria, della dignità della persona, riconosciuti in tutte le democrazia occidentali, dalla nostra suprema carta e nella stessa Corte europea dei diritti”. C’erano dei fattori che avrebbero potuto andare a favore dell’affidamento in prova, quali il “recentissimo impegno” di Caldarozzi, dallo scorso febbraio, nel volontariato, e l’attività lavorativa come “consulente per la sicurezza in favore di un importante istituto di credito” a seguito della sua sospensione dal servizio per cinque anni, ma la Cassazione li ha liquidati come “sub valenti” rispetto agli altri “elementi sfavorevoli”.

L’odissea degli italiani in Messico: ancora non partono!

italiani-messico-tuttacronacaAncora problemi per gli italiani, circa 300 turisti, bloccati per due giorni alcuni a Cancun, altri sull’isola di Roatan. I nostri connazionali, all’estero dove hanno trascorso il Capodanno, non riescono a rientrare in patria a causa di un guasto all’aereo che avrebbe dovuto far loro sorvolare l’oceano. Adesso, ha un ritardo di circa tre ore il velivolo di una compagnia charter portoghese Secondo quanto si è appreso a Roma, l’aereo sostitutivo è ora in volo, con un primo gruppo di turisti, da Roatan a Cancun. Avrebbero dovuto decollare alle 21.

Continua l’odissea degli italiani bloccati in Messico: arriveranno domani?

italiani-bloccati-messico-tuttacronacaIl Boeing 767 dell’Air Italy-Meridiana che avrebbe dovuto portarli a casa dopo che avevano festeggiato il Capodanno all’estero ha avuto un’avaria e ora sembra che l’odissea di oltre 300 italiani bloccati da sabato sera a Cancun, Messico, e Roatan, Honduras, non debba concludersi mai. La nuova partenza, inizialmente prevista per le 9, è stata spostata a lunedì sera, intorno alle 21. L’arrivo in Italia dovrebbe avvenire martedì mattina. Le autorità messicane hanno ancora negato il via libera per un guasto elettrico. Il giornalista Luca Gialanella, tra i turisti bloccati a Cancun, ha spiegato: “L’esito dell’intervento tecnico di riparazione del guasto elettrico al Boeing ha dato esito negativo e le autorita’ messicane dell’aviazione civile, d’intesa con i tecnici della Boeing e della direzione aeroportuale, hanno quindi negato il via libera. A questo punto, la comitiva verrà portata in Italia con un aereo 767 della Tap, la compagnia di bandiera portoghese: il volo farà tappa prima a Roatan, poi a Cancun, infine Malpensa”.

300 italiani bloccati in Messico: l’aereo non decolla

italiani-bloccati-messico-tuttacronacaSono circa 300 i turisti italiani che si trovano bloccati in Messico e in Honduras a causa di un guasto all’aereo che avrebbe dovuto riportarli a casa, dopo aver trascorso le vacanze di fine anno all’estero. Il nuovo orario del volo per il rientro verrà comunicato loro nel pomeriggio. Dopo un primo annuncio di ritardo di circa tre ore, sono stati comunicati ai turisti la cancellazione del volo e il loro trasferimento in alberghi.

Le dritte per far sì che il vostro uomo dica addio alla mamma

mammoni-tuttacronacaC’è una categoria di uomini, in Italia, che hanno forse il peggior difetto se la loro compagna sogna una famiglia: non si staccano dalle gonne della mamma. Anche se hanno superato i trenta, hanno un lavoro, magari vivono da soli. Eppure sembra non riescano a rinunciare alle cure materne, forse anche a causa di madri troppo chiocce che li hanno viziati praticamente fin dalla nascita. Certo, la crisi economica rende tutti più fragili e in molti si sono trovati costretti a tornare a vivere dai genitori, ma che dire di chi si comporta da figlio anche alla soglia dei quaranta? Le statistiche parlano chiaro; il 79,2% degli italiani maschi fra i 18 e i 39 anni vive ancora con mamma e papà, e questo in maniera relativamente indipendente dal fatto di avere un’occupazione o meno: il problema quindi c’è e va affrontato. Come cambiare quindi un mammone e insegnargli ad affrontare la vita reale? La regola prima è di non dichiarare guerra a sua madre, visto che è lui che deve essere in grado di emanciparsi. Le strategie per far crescere un mammone le spiega Bianca Nappi su Ladyblitz. Ecco le dritte:

– Trattiamolo da uomo. Trattare il proprio compagno da uomo e non da ragazzino significa instaurare un rapporto adulto, in cui ci si assume delle responsabilità e, allo stesso tempo, si chiede impegno e concretezza. Trattare il proprio partner da uomo significa non assecondare in alcun modo i suoi infantilismi e non adottare noi stesse atteggiamenti da ragazzina.

– Proponiamogli modelli “adulti”. Tutte noi abbiamo un padre, un fratello o anche solo un amico che non è un mammone e che invece rispecchia ciò che ci aspettiamo da un partner; quale occasione migliore per farli frequentare? Spesso ciò che non si comprende in anni di discussioni diventa chiaro attraverso un esempio visto e questo potrebbe non fare eccezione nemmeno per il nostro inguaribile bambinone.

 Sua madre è invadente? Ignoriamola. Quando una madre è invadente o vuole a tutti i costi mantenere un controllo stretto sul proprio figlio, il miglior modo per arginarla è ignorarla completamente. Vi chiama per sapere se suo figlio ha cenato o si ferma a dormire da voi? Non rispondete. Il vostro compagno vi elenca i numerosi pregi della sua cara mammina? Cambiate argomento. Alla lunga questo atteggiamento produrrà dei cambiamenti e, cosa non da poco, non avrete dovuto strepitare per veder vincere le vostre ragioni.

– Se lui si ostina a non voler crescere, non abbiate paura di lasciarlo. È molto dura, si sa, quando si è innamorati di qualcuno e si vorrebbe progettare un futuro insieme, eppure talvolta l’unico modo per far crescere un uomo infantile e viziato è proprio quello di lasciarlo. Se continuate ad assecondare il suo disimpegno o a trovare scuse per i suoi comportamenti, diventerete vecchi e nulla sarà cambiato; se invece avrete il coraggio di chiudere dopo l’ennesima promessa non mantenuta, può darsi che lui diventi davvero l’uomo che state cercando.

Shock ad Andria: artificieri ed esercito in piazza. Ma…

andria-saldi-tuttacronacaAllarme questa mattina ad Andria, nel Barese, dove i cittadini sono stati svegliati dall’arrivo di artificieri, polizia, militari dell’esercito, carabinieri del RIS, vigili del fuoco e ambulanze. Il tutto perchè è stato rinvenuto, in Piazza Catuma, un ordigno nascosto in un borsone abbandonato e trovato da due bambini che giocavano in compagnia del papà e della mamma. La zona è stata messa in sicurezza e poco dopo, sotto lo sguardo attonito dei passanti, l’ordigno è esploso. E’ stato allora che il bluff è venuto alla luce: si trattava infatti di una pubblicità per i saldi all’interno di un centro commerciale a Molfetta. Tutte le persone intervenute, circa una ventina, erano attori impegnati nelle riprese della pubblicità.

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Quando ai saldi… ci si presenta in biancheria intima!

saldi-tuttacronacaSono iniziati i saldi e, nonostate Confcommercio e Cna prevedano un calo fino al 20%, decine di clienti hanno dato l’assalto al negozio Desigual in via del Corso a Roma. Il brand spagnolo ha infatti lanciato il cosiddetto ‘seminaked party’, garantendo di vestire gratuitamente i primi cento clienti che si fossero presentati in mutande.Pienone di clienti in slip anche nelle altre città d’Italia, soprattutto a Torino.

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Arriva l’Epifania: 1.8 milioni di italiani in viaggio

epifania-tuttacronacaCon le partenze del  week-end dell’Epifania  saranno complessivamente 1.8 milioni gli italiani delle ferie natalizie con una meta italiana come destinazione. Nel 2013 a fare una vacanza in questi giorni erano stati 2.1 mln: una flessione quindi del 15.6%. I dati arrivano da Federalberghi. Del totale dei viaggiatori 1,3 milioni partiranno solo per quest’ultimo week end festivo, mentre dei restanti turisti 261mila hanno iniziato la loro vacanza a Natale e altri 237mila a Capodanno.

Saldi al via ma non ci si aspetta il pienone

saldi-tuttacronacaSaldi al via ma gli italiani pronti ad aprofittarne diminuiscono: in percentuale, si passa infatti, stando a una ricerca di Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research, dal 60,5% al 58,3% mentre scendono del 6,3% i consumatori che ritengono importante il periodo dei saldi. Si salva il web, con gli acquisti online che crescono del 37%. La quasi totalità dei consumatori che sono soliti acquistare on line “spesso” o “molto spesso”, sottolinea la ricerca, ritiene che il canale della rete sia generalmente più conveniente rispetto ai classici punti vendita tradizionali. La pensano in questo modo soprattutto le donne e il segmento di popolazione più giovane, vale a dire fino a 44 anni. Anche le imprese del commercio non sono positive e si attendono quest’anno una lieve flessione delle visite da parte dei clienti (-0,4%). Il 67% dei cacciatori di offerte – secondo Confcommercio – farà shopping nei negozi abituali e l’83% comprerà prodotti sia di marca che non, anche se cala la quota di chi è interessato esclusivamente all’acquisto delle griffe(-4,3% rispetto al 2013).

Due poliziotti arrestati 13 anni dopo la notte della Diaz

diaz-tuttacronacaLa sera del 21 luglio 2001, nei giorni del G8 a Genova, tra le ore 22 e mezzanotte, nelle scuole Diaz, Pertini e Pascoli, divenute centro del coordinamento del Genoa Social Forum, facevano irruzione i Reparti mobili della Polizia di Stato di Genova, Roma e Milano con il supporto operativo di alcuni (non tutti) battaglioni dei Carabinieri. Il bilancio parla di 93 attivisti fermati e di 61 feriti portati in ospedale, dei quali 3 in prognosi riservata e uno in coma.Sotto accusa finirono 125 poliziotti, compresi dirigenti e capisquadra, per quello che fu definito dal vicequestore Michelangelo Fournier un pestaggio da “macelleria messicana”. Per due di quei poliziotti quella notte è finita lo scorso San Silvestro. Come spiega Il Secolo XIX:

sono stati arrestati gli ultimi due superpoliziotti finiti sott’accusa per l’irruzione e l’introduzione di prove taroccate nella scuola dove dormivano i noglobal, al termine del G8 2001 di Genova. Uno è Spartaco Mortola, volto conosciutissimo nel capoluogo ligure, ex capo della Digos genovese poi divenuto questore vicario di Torino, che dall’altroieri deve scontare otto mesi di domiciliari nella propria abitazione.

L’altro è Giovanni Luperi, ex dirigente Ucigos nelle giornate della guerriglia, quindi capo-analista dei servizi segreti e attualmente in pensione: per lui, della condanna definitiva a quattro anni, ne resta uno.

Il giorno precedente (pomeriggio del 30), l’arresto era scattato per un altro big: Francesco Gratteri, numero tre della polizia italiana prima della condanna, coordinatore d’indagini su attentati e latitanti. È ora obbligato a un anno di domiciliari, potrà beneficiare come gli altri di alcune ore (2 o 4) di libertà durante il giorno e usare il telefono.

I poliziotti-detenuti potranno chiedere il riconoscimento della buona condotta, e quindi rosicchiare qualche mese oltre a ciò che era stato spazzato dall’indulto del 2006.

Iniziano i saldi: tra speranza e paura del flop

saldi-tuttacronacaIniziano oggi in Valle d’Aosta, Campania e Basilicata i saldi, che nei prossimi giorni prenderanno l’avvio anche nelle altre regioni e continueranno fino a fine febbraio o primi giorni di marzo. E se Codacons alcuni giorni fa aveva previsto un flop, ora Confcommercio ha spiegato che le aspettative di guadagno in tutta Italia sono di 5 miliardi e 400 milioni di euro pari al 18,8% del volume d’affari dell’intero settore. Stando alle stime, si spera che ogni famiglia spenda circa 340 euro in capi di abbigliamento. Stando alle aspettative di Confocommercio, saranno sedici milioni le famiglie italiane, su un totale di quasi ventisei milioni, ad affollare i negozi. Un dato clamorosamente smentito dall’Osservatorio di Federconsumatori che parla invece di meno di 9 milioni di famiglie propense ad acquistare con i saldi, con una riduzione della spesa pari all’11,3%.  Che si riesca a raggiungere il pienone e che si arrivi a cifre da record è piuttosto inverosimile come dato, visto che anche durante il perido natalizio i negozi non erano affollati come sperato. Va inoltre sottolineato che in questa stagione di saldi i controlli saranno più rigorosi e sembra che possa essere scongiurato il ricorrere ai fondi del magazzino.  Ad eccezione della Sardegna, a causa dei danni per l’alluvione, i saldi sono iniziati con un mese di anticipo, il resto del paese si adeguerà entro sabato. Ma da Codacons scatta la denuncia: otto negozianti furbetti su dieci, a Napoli, Milano e pure a Roma, hanno già avviato i saldi dal 30 dicembre, con largo anticipo sulla data ufficiale e cercando di attirare i consumatori in ogni modo.

Il marito sigla un patto con la moglie e l’amante di lei: poi picchia entrambi

violenza-sulle-donne-tuttacronacaAlcuni giorni fa si era parlato di un contratto particolare siglato a Casoria, in provincia di Napoli, firmato da un marito, la moglie e l’amante di lei. Il tutto era nato perchè lei non sapeva chi scegliere e per questo aveva deciso di avere una relazione con entrambi, “in attesa di fare chiarezza”. Ma l’accordo ha funzionato solo per pochi giorni, dopo di che la gelosia del marito si è fatta accecante e li ha minacciati di morte. Spiega il Messaggero:

Nella scrittura privata, Lina, 38 anni, il 18 dicembre, ha spiegato bene come stavano le cose: «Nelle mie piene facoltà di intendere e di volere dichiaro di voler bene appassionatamente sia al mio marito legittimo…sia…, pertanto decido di avere una relazione con entrambi». Il marito ha firmato: «accetto questa situazione». E anche l’amante ha firmato: «accetto anche io questa situazione». Ma no, non vissero però tutti felici e contenti, perchè la gelosia è venuta fuori. Se, infatti, durante i primi giorni al marito è andato bene anche che la moglie smettesse di chiamare ‘Annamarià il suo amante e facesse liberamente smancerie al telefono, il giorno di Natale le smancerie sono durate troppo e, così, è scattata la lite. Prima l’uomo ha offeso la donna, poi ha iniziato a picchiarla. L’ha inseguita in tutte le stanze del loro appartamento, dicendole che se ne doveva andare. Una lite durante la quale a prendere le difese della donna ci ha pensato perfino il primo dei loro quattro figli, 14 anni, anche lui al corrente del “patto”. Un accordo che secondo il ragazzino il papà doveva rispettare visto che l’aveva firmato. E così, mamma e figlio sono stati inseguiti dai calci e pugni del “capo famiglia”, perfino in strada. E non è finita qui.

La sera di Natale, poco dopo le 23, il picco della lite. La donna ha deciso di incontrare l’amante, dieci anni più giovane, in un comune vicino, ad Afragola. Ma mentre lei stava raccontando delle botte ricevute e del patto saltato, è arrivato il marito che al suo rivale ha assicurato “morte e persecuzione”. Gli ha detto che non li avrebbe fatti stare tranquilli, che gli avrebbe mandato degli uomini che lo avrebbero «sciolto». E giù calci e pugni all’automobile e alla donna. Una storia, quella tra i tre, iniziata nero su bianco e finita pure nero su bianco. Questa volta, però, non in un patto d’amore ma in una denuncia che Lina ha presentato ai carabinieri. No, questa volta non ha scritto di voler bene «appassionatamente» al marito. Lo ha piuttosto accusato: di maltrattamenti e di perseguitarla. E ha suggellato ben altro rispetto ad un “happy end”.

Stella, la bimba morta in un incidente, salverà la vita a 5 persone

stella-bimba-morta-tuttacronacaE’ morta ieri la piccola Stella, ricoverata in gravissime condizioni al Bambin Gesù di Roma dopo che un romeno ubriaco, sotto l’effetto di droga e senza patente, aveva provocato un gravissimo incidente stradale la sera del 26 dicembre nel quale la piccola era rimasta coinvolta. Ora i suoi organi salveranno cinque persone. Il primo trapianto è avvenuto stamani all’ospedale di Padova dove una ragazzina di undici anni ha ricevuto il fegato di Stella. Il cuore è destinato a Napoli, i due reni a Milano e i polmoni a Roma. Luca Zaia, governatore del Veneto, ha ringraziato pubblicamente i genitori della bimba: “Il primo pensiero ed il primo grazie vanno ai genitori della piccola tragicamente scomparso. Il loro gesto d’amore nel donare gli organi non verrà dimenticato. Complimenti anche all’organizzazione del nostro sistema trapianti, che ha saputo gestire la difficile logistica e tempistica del tutto con grande efficacia e all’equipe del professor Umberto Cillo”.

Morire per amore: si cala dal balcone per raggiungere l’ex ma precipita

Cuore-Spezzato-fine-amore-tuttacronacaTragedia all’alba di sabato a Cinisello Balsamo, nel Milanese, dove una 28enne peruviana si è calata dal balcone per raggiungere l’ex fidanzato in un altro appartamento, per non farsi aprire la porta di casa chiusa dall’interno. La donna però ha perso la presa sulla grondaia ed è caduta in cortile, atterrando sulla testa e morendo praticamente sul colpo, come accertato dal medico legale. La tragedia per un amore tormentato è avvenuta in un condominio di viale Emilia. La 28enne, come stanno tentando di accertare i carabinieri della stazione di Cinisello Balsamo e del comando di compagnia di Sesto San Giovanni, probabilmente aveva ricevuto una chiamata di quell’uomo con cui da tempo aveva una relazione tormentata e ormai conclusa ha deciso di uscire per incontrarlo. Invece l’ha trovata ore dopo un vicino di casa, che ha subito dato l’allarme, ma per lei ormai non c’era più nulla da fare.

13enne finisce all’ospedale dopo aver bevuto dell’acqua in bottiglia

acqua-bottiglia-tuttacronacaUna 13enne ha si è sentita male dopo aver bevuto da una bottiglia d’acqua che aveva acquistato in un esercizio commerciale e della quale aveva avvertito un sapore acre. Il malore, un bruciore alla gol,a l’ha colta mentre si stava recando da Sora, nel Frusinate, a Roma. I genitori l’hanno quindi accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone dov’è stata visitata e trattenuta un osservazione e da dove è scattata la segnalazione alla polizia. Gli accertamenti degli uomini del commissariato di Sora e della Questura di Frosinone hanno portato a stabilire che la bottiglietta utilizzata aveva il tappo ma non il sigillo e questo fa ritenere che fosse già stata aperta. L’ipotesi è che vi fosse stato aggiunto del sapone per contaminare l’acqua. La bottiglietta è stata sequestrata e, dagli elementi raccolti dalla polizia, al momento si esclude una contaminazione di altre bottiglie d’acqua. Tutte le verifiche fatte dalla polizia sulle confezioni con lo stesso marchio e su eventuali altri ricoveri in ospedale per episodi simili hanno dato esito negativo.

Passa con il semaforo rosso: maxi multa per un ciclista e -6 punti sulla patente

ciclista-multato-tuttacronacaDisavventura per un ciclista che si è visto elevare una multa di 336 euro nonchè togliere 6 punti dalla patente per non essersi fermato a un semaforo rosso. L’infrazione era avvenuta a giugno a Prozzolo, nel Veneziano, dove un uomo di Camponogara, sempre in provincia di Venezia, stava percorrendo la strada che collega Campagna Lupia a lapese quando, all’approssimarsi del semaforo del centro del paese, ha notato la lanterna semaforica proiettare la luce verde e poi quella arancione. Il ciclista ha attraversato il crocevia, ma nel frattempo il semaforo era diventato rosso e, alle sue spalle, si trovava una gazzella dei carabinieri in attesa del verde. L’uomo è stato così rincorso dai militari che gli hanno comunicato che, per una simile infrazione,  è prevista la sanzione di 78 euro. “Io ho risposto – dice l’uomo – di non essermi accorto che il semaforo era diventato rosso. I carabinieri mi hanno chiesto di consegnargli la patente di guida comunicandomi che mi sarebbero stati decurtati sei punti con sospensione del permesso di guida in caso di reiterazione entro due anni dell’infrazione”.  L’uomo si è quindi visto notificare la sanzione, ma ha provveduto ad impugnarla di fronte al Prefetto. Ora è arrivata la risposta, amara sorpresa per il ciclista imprudente: non solo il Prefetto ha confermato la contravvenzione, anzi l’ha più che raddoppiata infliggendo al ciclista una multa di 324 euro oltre 12,20 di notifica per un totale di 336,20 euro, senza però dire nulla in merito ai punti. “Ho avuto la sensazione di essere un fuorilegge e questo mi ha lascia paralizzato e sgomento”, dice l’uomo. Ora resta aperta l’eventuale percorso dell’impugnazione davanti al Giudice di Pace.

Italiani a bordo della nave bloccata tra i ghiacci? Arriva la smentita!

nave-russa-tuttacronacaLa nave russa di ricerca Akademik Shokalskiy è ancora intrappolata a 2700 km dalle coste australiane di Hobart (Tasmania) dalla vigilia di Natale, dovrà ora attendere un altro tentativo di soccorso, dopo che anche i soccorsi cinesi si sono arresi al ghiaccio, il terzo tentativo di salvataggio fallito. Quando mancavano soltanto 7 miglia nautiche (11 chilometri) all’obiettivo, la rompighiaccio Snow Dragon ha abbandonato la missione. Troppo spesso (fino a 3-4 metri) il ghiaccio incontrato: “Non siamo in grado di spezzarlo”, ha comunicato un portavoce.  Nel frattempo era circolata la notizia che, nella lista dei componenti della spedizione si trovavano anche due italiani. Si sarebbe trattato Umberto Binetti, 26 anni, biologo laureato a Pisa, che attualmente vive e lavora in Gran Bretagna e di Andrea Torti, microbiologo ed ecologista laureato a Pavia, che vive e lavora in Danimarca. Torti, invece, si trova in Italia, come confermato dal padre: Mio figlio – ha detto – era lì fino a una quindicina di giorni fa. Adesso è a casa e partirà lunedì per la Danimarca». È in Italia anche Binetti, il biologo di Putignano (Bari) laureato a Pisa. “Io – ha spiegato Binetti – ero con Andrea Torti nella precedente missione e siamo sbarcati insieme l’8 dicembre. Sono in Puglia in questo momento”. Secondo quanto riferito dall’inviato Bbc a bordo della nave, Andrew Luck-Baker, della spedizione fanno parte oltre ai 22 membri russi dell’equipaggio, il team scientifico composto di 18 scienziati provenienti da Australia e Nuova Zelanda e 22 assistenti scientifici volontari di varia nazionalità e di età compresa tra i 20 e i 70 anni. Il costo del viaggio era fissato a circa 8.000 dollari a itinerario. Intanto i membri dell’equipaggio fanno sapere di essere in buone condizioni e di avere ancora sufficienti scorte. E non hanno intenzione di interrompere la spedizione iniziata il 28 novembre dalla Nuova Zelanda.

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Enrico Letta e gli attacchi che arrivano dalla segreteria PD

davide-faraone-tuttacronacaE’ un post duro quello che il membro della segreteria Pd e ascoltato collaboratore di Matteo Renzi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove parla di “Un filotto impressionante” di errori commessi dal governo. Anche contando soltanto quelli delle ultime settimane, da quando Matteo Renzi è stato eletto segretario, dalle slot al Salva Roma. E per questo chiede al governo e al premier Enrico Letto un cambio radicale di passo. “Non basta un ritocco, un rimpasto, o si cambia radicalmente o si muore”. E ancora, il responsabile per Welfare e Scuola della nuova segreteria Pd scrive: “Mentre noi lavoriamo a un’agenda con dentro grandi riforme per il paese, con tempi certi di realizzazione, al governo e in Parlamento, con il suo ‘bicameralismo perfetto’ (un vero ossimoro) c’è chi brucia tutto. Così non va”. “Eletto Matteo Renzi si azzera il contagiri e si riparte”. Faraone osserva quindi: “Non elencherò gli errori del passato, ma se metto uno dietro l’altro gli errori commessi da questo governo, dal giorno dell’elezione del nuovo segretario Pd, 15 dicembre, fino ad oggi (appena 13 giorni) viene fuori un filotto impressionante: una legge di stabilità di ‘galleggiamento’ (poco per il futuro), le slot machine, gli affitti d’oro, il provvedimento su Roma capitale”. E incalza: “Se chiedi la fiducia ai parlamentari della Repubblica, se chiedi il sostegno in bianco ai deputati della maggioranza, lo fai per provvedimenti ‘alti’, utili per il paese, non per legittimare decine e decine di inutili ‘marchette'”. “E poi sul mille proroghe: si nominano nuovi prefetti, portati a 207 quando le prefetture sono la metà, si ‘abbonano’ 400 milioni a Roma quando tutti i comuni soffrono. Due ottimi provvedimenti per dar fiato alle stanche trombe della Lega Nord. E poi i soldi Ue parcellizzati per il Sud e per il lavoro su mille provvedimenti senza alcune strategia, con il solo obiettivo di non perderli. O ancora le deroghe al patto di stabilità per comuni non virtuosi, che chiedono di stabilizzare i precari anche dove si sfora la pianta organica e niente per i comuni virtuosi che vogliono realizzare opere utili per la collettività”, elenca. Quindi la dura conclusione: “Questo Pd, con le grandi speranze che suscita, l’Italia, con le sue difficoltà e le sue grandi potenzialità, non può permettersi questo governo e i suoi errori. E non basta un ritocco, un ‘rimpasto’, o si cambia radicalmente o ‘si muore'”.

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Quasi al via i saldi… e si prevede il flop!

saldi-invernali-tuttacronacaMancano pochi giorni ormai ai saldi invernali, che inizieranno il 4 gennaio in gran parte d’Italia, e già si prevede il flop. Il Codacons stima infatti che solo il 35% delle famiglie prevede di fare qualche acquisto durante gli sconti, il 5% in meno rispetto ai saldi invernali 2012. Viene inoltre sottolineato che la spesa media delle famiglie non supererà i 200 euro. Per quel che riguarda le vendite, rispetto ai precedenti saldi invernali si prevede una riduzione media del 12,5% con punte di un -30% nel Mezzogiorno.

Slitta il voto al Senato: quasi tutti in ferie?

senato-vuoto-tuttacronacaE’ stato il senatore pentastellato Santangelo a richiedere la verifica del numero legale che, non essendoci, ha spinto il presidente del Senato Pietro Grasso a rinviare  il voto sul processo verbale della seduta precedente dell’Aula. Ha osservato Grasso: “E’ evidente che il Senato non è in numero legale quindi la votazione è rinviata, si procede sulle comunicazioni che non comportano votazioni”. E’ stato lo stesso Movimento 5 Stelle a pubblicare poi in rete le immagini dell’Aula semi-vuota. Il presidente del Senato ha in seguito dato la parola al vicepresidente Maurizio Gasparri (Fi) che ha aperto la discussione su quello che è accaduto nelle vicende legate al decreto salva Roma, alla cui conversione in legge il Governo ha rinunciato, nel fuoco delle polemiche sugli emendamenti eterogenei inseriti in Parlamento sul provvedimento. Ci si domanda come sia possibile che, vista la situazione in cui vessa l’Italia, quelli che dovrebbero essere i rappresentanti dei cittadini preferiscano disertare l’Aula piuttosto che svolgere il lavoro per il quale sono stati eletti…

Triangolo amoroso… per contratto!

lui-lei-l'altro-tuttacronacaTriangolo amoroso? Non è certo una novità. Ma quello che ha preso vita a Casoria, nel Napolitano, è quantomeno particolare. Un “lei, lui, l’altro” con tanto di patto scritto dove tutte e tre le persone coinvolte accettano la situazione, con tanto di firma, e di attendere fino a quando la lei non prenderà una decisione. La notizia la riporta il Mattino:
Il patto moglie, marito e amante, esiste per davvero. Con tanto di firma. Una sorta di scrittura privata dove la donna, una casalinga di trentotto anni di Casoria, pur ribadendo di «voler bene appassionatamente sia il marito legittimo che l’amante (dieci anni più giovane di lei) decido di avere una relazione con entrambi, in attesa di fare chiarezza con me stessa». Segue la firma.
E chi ora, si fosse aspettato uno sfracello del marito, resterà deluso. Perché in calce a questa singolare dichiarazione seguono poche righe, vergate dal marito che scrive: «Io, accetto questa situazione», con tanto di firma. Più stringata la dichiarazione dell’amante, che in uno stentato stampatello scrive : «Accetta questa situazione anche(nome e cognome)» con tanto di firma. Crolla un mondo.
Davanti a questo patto che cancella secoli di drammi e tragedie amorose, persino Otello scompare e con lui tutti i gelosi, compresi quelli da cabaret.

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800mila euro in meno: lo Stato taglia la ricerca sul cancro

cro-aviano-tuttacronacaTaglio consistente di finanziamenti al Cro, il Centro di Riferimento Oncologico, di Aviano, in provincia di Pordenone, che dovrà fare i conti con 800mila euro in meno. Il Ministro non è più in grado di garantire la cifra, che quindi è stata cancellata.  Nel particolare, al Cro non arriveranno più da Roma 4 milioni di euro circa, ma poco più di 3 milioni e 150 mila. E l’allarme rischia di suonare anche per i circa 150 ricercatori a contratto che potrebbero, come spiega il Gazzettino, perdere i soldi per continuare le loro linee di ricerca o i contributi legati ai loro progetti. Come dire lo stipendio, già decisamente magro rispetto ai risultati che raggiungono. Un brutto segnale che non colpisce solo il Cro, ma in generale tutti gli Istituti di ricerca della penisola.

“Che p…e questo razzismo”. Il post di Salvini

matteo-salvini-tuttacronacaDue giorni fa sul profilo Twitter della Questura di Roma era apparso un tweet scritto per sbaglio da un’addetta che pensava di usare il suo profilo personale. (“Ho risistemato lo sgabuzzino… m’è sembrato lo sgombero in un campo nomadi… Meno male che sono preparata!!!”)

original1Dopo soli 9 minuti il tweet è stato cancellato e ha fatto la sua apparizione un nuovo messaggio:

original A seguito dell’accaduto, ieri il deputato Pd Dario Ginefra ha annunciato un’interrogazione parlamentare. “È interesse della stessa Questura di Roma garantire la celerità dell’approfondimento e dare una sanzione esemplare alla responsabile. Nessuno può usare espressioni xenofobe, tanto più chi rappresenta lo Stato”. Ma anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini è intervenuto al riguardo, pubblicando un lungo post nella sua pagina Facebook. Scrive il leghista: “Invece di difendere i poliziotti rompono le scatole per una battuta e si preparano a votare indulti e amnistie. Se certa gente vivesse vicino a un campo nomadi, la smetterebbe di rompere le palle. Viva la poliziotta!”.

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“Sono stato io”: uccide l’amante, ne abbandona il cadavere, poi confessa

carabinieri-tuttacronacaDalle 10 di sera del giorno di Santo Stefano della 42enne Francesca Milano, di Gioia del Colle (Bari), non si avevano più notizie. Il cadavere della donna, separata con due figlie, è stato rinvenuto di notte nelle campagne di Castellaneta. Stando alle indagini dei carabinieri del reparto operativo di Bari e della compagnia di Gioia del Colle, la vittima sarebbe stata strangolata a Putignano e il suo corpo senza vita abbandonato in campagna. Il 40enne Nunzio Proscia, il suo amante, interrogato per ore nella serata di ieri ha infine ammesso le sue responsabilità e  ha dato indicazioni sul luogo dove aveva abbandonato il cadavere.

L’incidente causato dal romeno drogato: la bimba di 9 anni non ce l’ha fatta

stella-morta-tuttacronacaNon ce l’ha fatta la piccola stella, di appena 9 anni: è morta questa notte al Bambin Gesù dopo esser finita sull’asfalto giovedì sera durante lo scontro frontale avvenuto sulla Nettunense. La bimba si trovava in auto con la madre, la sorellina minore e due cugini quando il romeno Daniel D., 21enne residente a Nettuno, è piombato contro la loro vettura mentre effettuava un sorpasso a rischio. Nell’impatto ha perso la vita il cagnolino della bimba mentre la madre è gravemente ferita. Stando ai rilievi della polizia stradale di Albano, il 21 era alla guida ubriaco e sotto l’effetto della cocaina. Ora per lui è scattata l’accusa di omicidio colposo. L’incidente era avvenuto attorno alle 19 di sera in via Nettunense, nei pressi della stazione ferroviaria di Campo di Carne.  La Ford Ka guidata dal cittadino romeno ha invaso la corsia opposta contromano centrando in pieno una Fiat Panda guidata dalla mamma di Stella, Eugenia C., detta Gianna, 45 anni, di Roma, che si è vista piombare addosso quel bolide. A bordo della Panda c’erano anche l’altra figlia della donna, Selvaggia, di 4 anni, ora ricoverata con lei all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, i nipoti Manuel M., di 20 anni, e Luana M., di 21, che stava riaccompagnando a Nettuno dopo la giornata di festa e il cagnolino della piccola Stella, morto sul colpo. Entrambi sono ricoverati all’ospedale di Anzio. Politraumatizzato, in particolare con un femore rotto e ricoverato anche lui a Latina, Daniel D. che – secondo i rilievi della polizia stradale – guidava spericolato in direzione di Aprilia, pur non avendo mai conseguito la patente automobilistica come è stato poi appurato.

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Il romeno ubriaco e drogato alla guida: gravissime madre e figlia

schianto-nettuniana-tuttacronacaStava guidando in fase di sorpasso un cittadino romeno ieri sera, attorno alle 19,  in via Nettunense Roma al km 25.300, nei pressi della stazione ferroviaria di Campo di Carne. la manovra l’ha portato a invadere la corsia opposta contromano centrando in pieno una Fiat Panda con a bordo due nuclei familiari che rientravano a Nettuno dopo aver passato il giorno di Santo Stefano a casa di parenti a Roma.  Il bilancio è drammatico: 6 feriti, un cagnolino morto ed una bambina di 9 anni, gravissima, in pericolo di vita ricoverata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Anche il 25enne che procedeva a velocità folle è rimasto ferito ed è stato trasportato all’ospedale Città di Aprilia, dove ha rifiutato di sottoporsi agli esami del sangue. Al volante della Panda la madre della piccola, a sua volta in gravissime condizioni. Dietro di lei si trovavano la figlia più piccola, il suo cagnolino e una sua nipote di 20 anni, un altro nipote più grande, di 22 anni, era seduto davanti. Questa al momento una prima ricostruzione sommaria del tragico incidente.  I feriti sono stati portati da varie ambulanze del 118 e ricoverati agli ospedali di Anzio e Latina. La via Nettunense è rimasta bloccata per diverse ore ed è stato difficile anche per i soccorritori raggiungere il posto visto la paralisi del traffico provocato dall’incidente. La donna che guidava, abita nel quartiere romano di Capannelle, insieme al marito e alle due bambine. Stava riportando a casa a Nettuno i due nipoti che abitano a Nettuno. Il romeno era sotto effetto di droga e alcool.

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Calo del 11% rispetto al 2013, il Capodanno degli italiani è in casa

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Si contrae del 11% la presenza degli italiani che trascorreranno il Capodanno fuori dalle mura domestiche. Ben il 60% sceglie di passarlo con amici o parenti in case di proprietà piuttosto che recarsi in locali o ristoranti per trascorrere la fatidica notte tra il 31 e il 1 gennaio. Resteranno in Italia l’81% e quasi la metà spenderà meno di 250 euro a persona mentre solo il 21% è disposto ancora a spendere somme tra i 250 e i 500 euro a persona.

Circa 4 milioni gli italiani trascorreranno il Capodanno fuori casa con una riduzione stimata pari all’11 per cento rispetto allo scorso anno. È quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che, però, ben sei italiani su dieci (60%) alloggerà in case di proprietà o di parenti o amici. Resteranno in Italia l’81 per cento dei vacanzieri; quasi la metà (49 per cento) spenderà meno di 250 euro a persona e il 21 per cento tra i 250 ed i 500 euro a persona.  Per chi si muoverà la tendenza sarà comunque di trascorrere fuori casa tre giorni e soprattutto scegliere agriturismi prenotati su internet attraverso i tablet o pc. Soprattutto va di moda il last minute che consente di trovare ottime offerte. Anche le mete saranno più vicine alle proprie abitazioni così da sfruttare al massimo i tre giorni e far rientrare le spese nel budget previsto. “Il motivo principale – conclude la Coldiretti – è il costo del biglietto aereo, del treno e dei carburanti per il 40 per cento degli italiani, mentre per il 22 per cento la motivazione va ricercata nella minor disponibilità di tempo”.

Giovannini: “I giovani devono accettare anche i lavori manuali”

Giovani-e-lavoro-tuttacronacaE’ Enrico Giovannini, ministro del Lavoro, a spiegare che i giovani devono accettare anche i lavori manuali. “Ai giovani ricordo che la formazione è fondamentale – afferma parlando in alcune trasmissioni televisive -: chi studia di più ha più possibilità di trovare un lavoro”. Però, aggiunge, “occorre che i giovani accettino tutte le esperienze di lavoro, forse la prima esperienza non sarà al livello di quanto studiato ma bisogna accettare anche i lavori manuali, come l’artigianato”. Nessuna paura, da parte del ministro, che i giovani partano alla volta dell’Europa per cercare un impiego: “Andare a cercare lavoro nell’Unione europea è naturale – dice – ma ci sono molte possibilità anche in Italia. Ogni trimestre oltre 500 mila persone sono assunte a tempo indeterminato”. A inizio ottobre, lo stesso ministro aveva bollato i giovani italiani come “inoccupabili”. Aveva infatti detto: “L’Italia- esce con le ossa rotte dai dati dell’Ocse: dati che ci mostrano come gli italiani siano poco ‘occupabili’, perché molti di loro non hanno le conoscenze minime per vivere nel mondo in cui viviamo e non costituiscono capitale umano su cui investire per il futuro”.

Sex Toys venduti vicino ai giocattoli, negozio cinese multato

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Articoli per bambini in bella mostra per Natale, ma poi accanto sex toys: dai vibratori ai dildo. Questo è quello che hanno scoperto durante un controllo  polizia, guardia di finanza, polizia municipale e vigili del fuoco all’interno di un negozio aperto un mese fa a Sant’Agostino a Pistoia, gestito da cinesi,  in cui lavoravano 15 asiatici e 3 italiani. Ora è scattata la sanzione: 25mila euro di multa. Ma chi li pagherà?

L’eccesso di antibiotici… fa male alla salute! In Europa se ne consumano troppi

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25mila decessi all’anno. Questa è la strage degli antibiotici in Europa, decessi evitabili che comportano anche l’aumento di costi supplementari per la sanità e il lavoro per almeno 1,5 miliardi di euro.

La fotografia in chiaro e scuro delle conseguenze del consumo sproporzionato che è stato fatto negli anni degli antibiotici in Europa, ma il problema e’ mondiale e in particolare, un recente sondaggio Eurobarometro sulla resistenza antimicrobica, rivela che il 35% dei cittadini Ue e il 36% dei cittadini italiani ha consumato antibiotici negli ultimi 12 mesi: ma solo il 22% degli europei e il 14% degli italiani hanno dimostrato di essere davvero informati sull’argomento. Resta invece “molto inquietante”, che il tasso di resistenza agli antibiotici in Italia – ma anche in Spagna, Portogallo, Grecia e Bulgaria – sia aumentato tra il 2009 e il 2012: infatti, oltre il 5% dei casi di infezioni polmonari sono resistenti anche agli antibiotici carbapenemi, utilizzati solo a livello ospedaliero come ultima linea di difesa.

Il tifone nelle Filippine: di 12 italiani non si hanno notizie

tifone-filippine-tuttacronacaMassimo Roscigno, ambasciatore italiano a Manila, ha spiegato che sono una dozzina gli italiani presenti nelle Filippine dei quali non si hanno più notizie dopo il passaggio del terribile tifone Haiyan, che con il suo passaggio ha seminato morte e devastazione. “Le persone che ci sono state segnalate o di cui ci sono state richieste notizie e che non siamo ancora riusciti a contattare sono poche unità, forse una dozzina”. E ha aggiunto: “Speriamo che si tratti solo di un problema di comunicazione”.

Stravolta la vita degli italiani? Cala la spesa, peggio in Italia che Grecia

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Si parla di vero e proprio stravolgimento nella vita degli italiani che ha ridotto la spesa degli italiani. Oggi l’Italia ha fatto segnare un crollo del -16,8%, peggio anche della Grecia che invece è ferma al -13,8% . A denunciare la situazione sono Adusbef e Federconsumatori, i quali sottolineano che la crisi ci ha fatto passare da valori tra i più alti d’Europa nel 2001 a numeri da brivido. Tredici anni fa la nostra capacità di spesa misurava 119 punti, nel 2012 è scesa a 99. Ma se la situazione è grave, quello che si sottolinea, è che potrebbe anche peggiorare, poiché la Legge di Stabilità andrà ancora a intaccare i redditi, soprattutto quelli di soggetti che avrebbero potuto contribuire a innalzare di nuovo la spesa.

Cucciolo abbandonato in discarica assieme al cadavere della madre

cucciolo_rottwailer-tuttacronacaFinchè non si troverà per lui una famiglia disposta ad amarlo, di un cucciolo di Rottweiler di pochi mesi sarà l’associazione animalista rottweiler rescue a prendersi cura di lui. Il cagnolino è una delle tante vittime del degrado anche morale dell’Italia. E’ stato infatti ritrovato in una discarica tra Torretta e Carini, in provincia di Palermo. Il fagottino nero, come spiega il Mattino, spuntava fuori da uno squarcio nella tappezzeria di un vecchio divano. Ulteriore crudeltà, con lui è stata gettata anche la madre morta e il cucciolo se ne stava accanto, attendendo un suo gesto. A scoprire il triste destino dei due animali dei volontari. “Come hanno potuto disfarsi della mamma e del cucciolo in quel modo atroce, senza provare un briciolo di rimorso”, ha commentato Giusy.

Quell’amore di caffé… gli italiani e l’espresso!

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Che il 78% degli italiani preferiscono l’espresso non è una novità, ma forse stupirà sapere che almeno il 60% ritiene che il caffé al ristorante sia peggiore di quello dei bar e che solo 14% utilizza capsule e cialde. Ma sulla qualità però i dati dicono che almeno il 31% si affida allo zucchero, sintomo che poi la bevanda nazionale non si conosce così bene. Ora però c’è la possibilità di poter fare un tuffo nella tazzina con l’iniziativa che partirà il 10 novembre con la nona edizione di Io Bevo Espresso, la giornata in cui il mondo del caffè apre le porte ai visitatori con incontri, visite guidate e assaggi per tutti.  Dalla Lombardia alla Campania numerose aziende del settore apriranno le porte al pubblico e si potrà partecipare a eventi, seminari, assaggi con esperti del settore e con i produttori delle macchine professionali che sveleranno i segreti per un ottimo caffé.

Influenza e vaccini: il medico consiglia di…

vaccini-influenzali-tuttacronacaGli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù spiegano che “La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie”, spiegnado che solo grazie ai vaccini è possibile contribuire a ridurre il numero di casi, di ospedalizzazioni e di morti premature. E anche se a volte si possono manifestare reazioni avverse, nella maggior parte dei casi lievi, essi vengono ritenuti sicuri in quanto sottoposti a controlli di qualità predefiniti a livello internazionale. Anche se chiunque può contrarre il virus dell’influenza, vi sono delle categorie che risultano essere più vulnerabili, come nel caso delle persone aziane o con quelle che soffrono di patologie croniche. Secondo i medici, anche i genitori devono prestare particolare attenzione se i figli sono affetti da determinate patologie.  “Tutti coloro che hanno un figlio con una malattia quale le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica vaccinino il proprio figlio proprio per evitare la possibilità che contragga l’influenza – raccomanda il dottor Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù – Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare rilevanza. Per tutti i bambini in buona salute è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del proprio pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile. Insomma i tipici comportamenti che i genitori di bambini ormai non più piccoli conoscono molto bene”. Le regole generali per una vaccinazione è che dovrebbe venir effettuata a cadenza annuale, considerato che i virus si modificano, prima dell’inizio della stagione influenzale, che in Italia significa a partire da metà ottobre, anche se è comunque possbile ricorrevi in seguito. Per quel che riguarda la protezione ottimale, essa viene raggiunta 10-14 giorni dopo la vaccinazione. Viene inoltre sottolineata l’importanza di rivolgersi al proprio medico in presenza di sintomi importanti o che persistono troppo a lungo. Per limitare il contagio è utile lavare spesso le mani, coprire la bocca in caso di tosse e/o starnuti, usare fazzoletti di carta usa e getta, usare mascherine se esposti a contatto con altre persone non malate. L’esperto della struttura sanitaria suggerisce inoltre di approfittare delle 24-48 ore in casa post influenza per dormire un po’ di più al mattino e per dedicare tempo ai 4 pasti giornalieri favorendo l’assunzione di frutta e di verdure fresche. “Qualora il clima lo consentisse – spiega il dottor Villani – approfittarne per uscire, nelle ore più calde, per una breve passeggiata. Dopo 4-5 giorni si potranno riprendere le normali attività, comprese quelle sportive nel caso di bambini più grandi. Potrà inoltre essere utile somministrare un multivitaminico per qualche giorno o anche la sola vitamina C”.

Sfiducia e disoccupazione, i mali che uccidono gli italiani. Si corre sui muri?

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La disoccupazione italiana non è nei dati, ma nella sfiducia. La disoccupazione ormai rischia di diventare “endemica” per un problema psicologico che sta distruggendo un intero popolo che ha perso anche la voglia di cercare un lavoro che non si trova. Le persone potenzialmente impiegabili nel processo produttivo sono oltre 6 milioni, se ai 3,07 milioni di disoccupati si sommano i 2,99 milioni di persone che non cercano, ma sono disponibili a lavorare (gli scoraggiati sono tra questi), oppure cercano lavoro, ma non sono subito disponibili. Lo si legge nelle tabelle Istat sul II trimestre 2013.

Nel secondo trimestre 2013 – secondo la tabella sulle ‘forze lavoro potenziali’ – c’erano 2.899.000 persone tra i 15 e i 74 anni che pur non cercando attivamente lavoro sarebbero state disponibili a lavorare (con una percentuale dell’11,4% più che tripla rispetto alla media europea pari al 3,6% nel secondo trimestre 2013). A queste si aggiungono circa 99.000 persone che pur cercando non erano disponibili immediatamente a lavorare.

Nel primo gruppo, ovvero gli inattivi che non cercano pur essendo disponibili a lavorare, ci sono quasi 1,3 milioni di persone ‘scoraggiate’, ovvero che non si sono attivate nella ricerca di un lavoro pensando di non poter trovare impiego.

I miraggi poi di trovare un lavoro resta al Sud e tra i giovani:  su 3.075.000 disoccupati segnati nel secondo trimestre 2013 quasi la metà sono al Sud (1.458.000) mentre oltre la metà sono giovani (1.538.000 tra i 15 e i 34 anni, 935.000 se si considera la fascia 25-34 anni). Se si guarda alle forze lavoro potenziali il Sud fa la parte del leone con 1.888.000 persone sui 2.998.000 inattivi potenzialmente occupabili.

Se si guarda alla fascia dei più giovani sono potenzialmente occupabili nel complesso (ma inattivi) 538.000 persone tra i 15 e i 24 anni e 720.000 tra i 25 e i 34 anni con una grandissima prevalenza di coloro che non cercano pur essendo disponibili a lavorare. L’Istat infine individua nell’area della «sotto-occupazione» nel secondo trimestre 2013 circa 650.000 persone mentre oltre 2,5 milioni di persone sono occupati con un ‘part time involontariò, in crescita di oltre 200.000 unità rispetto allo stesso periodo del 2012.

C’è solo da correre sui muri, magari a testa in giù?

A Roma accoltellato un minorenne, arrestati tre albanesi

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Una lite scoppiata tra un ragazzo di 17 anni e tre albanesi, di cui due minorenni, che è sfociata tragedia a Roma, in via di Casalotti all’altezza di via di Boccea. Erano circa le tre del pomeriggio quando è scoppiato il diverbio, tra due gruppi di giovani da una parte gli italiani e dall’altra gli albanesi. Nella colluttazione un diciassettenne è finito a terra, ferito da un arma da taglio. I carabinieri hanno fermato due minorenni e un maggiorenne tutti di nazionalità albanese. Il ragazzo è ricoverato in condizioni gravissime al San Filippo Neri.

Arriva il vaccino antinfluenzale, ma gli italiani sono scettici

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Ormai tutto è pronto e il vaccino antinfluenzale è già sugli scaffali delle Asl e delle farmacie. Quante sono quest’anno le influenza? Tre: il tipo A/California/2009 (H1N1), il ceppoA/Victoria/2011 (H3N2) e ilB/Massacchussets/2012. L’ultima è la vera “novità” che sostituirà il ceppo vaccinale 2012/2013, B/Wisconsin/2010.

Ma quanti italiani sono convinti di vaccinarsi? Il rapporto tra vaccino e italiani è sempre stato difficile ma ultimamente sembra che lo sia ancora di più. Così la Eikon ha voluto fare un’indagine sul web e ha scoperto che più di un italiano su due, una percentuale pari al 52% è contraria ai vaccini. Se poi si guarda il campione dei “favorevoli”, coloro cioè che non hanno dubbi sulla vaccinazione, si scende ancora e si arriva al 33%. Non c’è italiano però che non abbia una sua opinione sul vaccino. Chiunque, sia a favore o contrario, articola l’argomento e si informa per sfatare miti e false consapevolezze. L’informazione infatti sembra essere al centro del dibattito e sono sempre di più gli italiani che richiedono, soprattutto sulla salute, consigli agli esperti, si documentano e si confrontano per riuscire poi a decidere se vaccinarsi o meno.

Come hanno precisato i medici, chi quest’anno, decida di vaccinarsi lo deve fare preferibilmente entro il 31 dicembre. Il picco influenzale infatti quest’anno è in anticipo e già nei mesi di gennaio e febbraio si arriverà ad aver e un elevato numero di influenzati a letto. Inoltre, come hanno specificato i medici, occorrono circa 14 giorni dalla somministrazione prima che il vaccino produca le difese per contrastare l’influenza.

Il quotidiano la Repubblica è andato a chiedere un po’ di numeri ad Antonino Bella, responsabile di Influnet, l’osservatorio di sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

Rispetto alla stagione 2008-2009 la copertura vaccinale tra gli over 64 è scesa di 10 puntipercentuali, dal 66,3% al 54% del 2012-2013; crollo anche nella fascia pediatrica (sotto i 14 anni): dal 5,5% del 2009-2010 al 2% della scorsa stagione. Il primo target che dovrebbe essere sottoposto a vaccinazione quasi obbligatoriamente è rappresentato dai soggetti che con l’influenza sono a rischio di gravi complicanze, ricoveri e decesso.

Maurizio Bonati, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica al Mario Negri di Milano, aggiunge: “Il dibattito nel nostro paese è acceso sulla opportunità o meno di vaccinare i sani, adulti e bambini; a parte i risvolti economici della questione, la vaccinazione in realtà è pensata per tutti. Un’altra criticità è la percezione dell’influenza come malattia non-malattia da parte degli stessi operatori sanitari, molti dei quali non si vaccinano”.

Soldati italiani attaccati in Afghanistan, nessun ferito

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I militari del 183esimo reggimento Nembo di Pistoia, impegnati in un’operazione di controllo e bonifica degli itinerari nei pressi di Shindand, sono stati attaccati con colpi di armi leggere, mortai e lanciarazzi. Lo scontro a fuoco è durato circa 30 minuti. Non ci sono feriti tra i militari italiani.

 

Da “choosy” a “inoccupabili” ecco come si giustifica la politica italiana

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“L’Italia esce con le ossa rotte dai dati dell’Ocse diffusi ieri: dati che ci mostrano come gli italiani siano poco ‘occupabili’, perché molti di loro non hanno le conoscenze minime per vivere nel mondo in cui viviamo e non costituiscono capitale umano su cui investire per il futuro”.

Così, il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha gettato nel fango gli italiani e ha affermato che lo Stivale è una terra di “inoccupabili” intervenendo a un convengo sul Senato sui 10 anni della legge Biagi.

“Quelle cifre – ha aggiunto – ci mostrano quanto siamo indietro in termini di capitale umano e di occupabilità. La responsabilità di questa situazione – ha concluso – è di tutti”.

Di tutti? O della classe politica che ha per un ventennio governato l’Italia?

Quando verrà un politico che valorizzerà i propri elettori? Che saprà “accarezzare” il popolo e non gettargli in faccia i fallimenti che invece sono attribuibili solo a una classe politica corrotta e incapace che per troppi anni ha governato l’Italia facendola regredire e creando tensioni sociali? Chi avrà il coraggio di guardare gli italiani in faccia e dire “ho sbagliato”, invece di addossare fantomatiche colpe ai cittadini vessati da tasse e accise?

La Cri ospita una famiglia a Chioggia e la figlia lancia l’appello

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Una famiglia abita in auto, Fiat Punto, da lunedì della scorsa settimana, è una delle tante famiglie stroncate dalla crisi e che ora verrà ospitata almeno per 10 giorni, in attesa di una soluzione migliore in una stanza nella sede della Cri di Chioggia. Arriva anche l’appello della figlia 24enne maggiore della coppia, M.P. chiede:

«Ringraziamo la Croce Rossa per questa possibilità che ci è stata data e tutti quelli che si stanno attivando per noi» e ha aggiunto «Io ho lavorato in vari ambiti, dalla segreteria al settore turismo, e mia madre è un’ottima sarta. Mio papà è esperto nell’edilizia e ha fatto per anni il carpentiere. Chiunque ci possa aiutare a trovare un lavoro, anche solo come lavapiatti o addetti alle pulizie, noi siamo assolutamente disponibili. Faremmo qualsiasi cosa per uscire da questa situazione».

Vittime dell’onda, in Brasile annegano due italiani

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Il dramma degli italiani morti nelle acque brasiliane si è consumato in pochi minuti. Le due vittime, Mario Locatelli, 50 anni, di Bonate Sotto (Bergamo), e Roberto Frigeri, 59 anni, di Pisa sono stati travolti da alcune onde sul litorale di Bahia, nelle acque dell’oceano Atlantico di fronte alla spiaggia di Ponta Ramo, a pochi chilometri da Ilheus. I loro sue amici sulla spiaggia non hanno potuto fare nulla.

 

Emanuela e Mirella vittime dell’opposizione all’Operazione Condor?

emanuela-orlandi-tuttacronacaContinuano a susseguirsi le ipotesi sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Dopo la recente accusa lanciata dalla giornalista romana Donatella Papi che su Facebook ha puntato il dito contro l’ex marito Angelo Izzo, ora Antonio Goglia, ex carabiniere che dalla provincia di Napoli studia da tempo il mistero della scomparsa sia della Orlandi che di Mirella Gregori, sostiene che le due ragazze sarebbero state vittime dell’opposizione alla “Operazione Condor” che bagnò di sangue il Sud America negli anni ’70. E’ lui stesso a raccontare la sua teoria a Pino Nicotra e a spiegare che si è orientato “al continente americano, a scoprire la storia misconosciuta della tortura e della negazione dei diritti civili ed umani in Brasile seguendo un percorso deduttivo”, spiegando di aver basato la sua ricerca”esclusivamente sul materiale di indagine senza divagare o immaginare chissà cosa”. Parlando della pratica della tortura nel grande paese sudamericano, Goglia sottolinea da una parte “l’impegno dei prelati cattolici brasiliani contro la dittatura, devono sottolinearsi in particolare gli sforzi dei Cardinali Avelar Brandao Vilela, Paulo Evaristo Arns, Helder Camara e Ivo Lorscheider. Relativamente a quest’ultimo osserviamo (…) che come altri suoi compatrioti si allontanò dalla Chiesa di Roma frustrato dall’indifferenza della Santa Sede di fronte alle sofferenze patite dalla popolazione brasiliana.” Dall’altra, il fatto che “il Primate del Brasile, Cardinale Avelar Brandao Vilela, e l’Arcivescovo emerito di San Paolo, Cardinale Paulo Evaristo Arns, è certa e notoria la loro adesione alle loggie massoniche brasiliane che operavano contro il regime di segurança nacional.” L’ex carabiniere passa quindi a spiegare: “proponendomi di trovare ulteriori conferme alla mia tesi inerente il collegamento tra la Pontificia Accademia Cultorum Martyrum e le posizioni della resistenza brasiliana ho ripreso in mano la documentazione inerente il ‘comitato direttivo’ che amministrò l’istituto pontificio dedicato al culto memoriale dei protomartiri tra il 1980 e il 1987. L’Accademia svolge, tutt’ora, anche un’attività di conservazione e promozione della tradizione rinascimentale della liturgia stazionale della Via Crucis. Di questo istituto, ricollegabile anche al Pontificio Istituto di Archeologia e Musica Sacra, parla anche la lettera anonima pervenuta nel 2005 alla trasmissione “Chi l’ha visto”, mai resa nota. Incontrai il riferimento alla Pontificia Accademia approfondendo la rivendicazione dell’Americano, l’interlocutore delle famiglie Orlandi e Gregori che parlava a nome dei sequestratori, del 6 settembre 1983 inerente la scadenza del 20 luglio e la Basilica di Santa Francesca Romana, rivendicazione riferibile, a parere fondato dello scrivente, ad un episodio avvenuto durante la settimana santa del 1578 quando una confraternita di frati conversi, “marrani” brasiliani, venne sciolta e i suoi componenti arsi vivi. Fu un noto giornalista che, valutando questa mia riflessione dimostrata da testi letterari che riportavano l’episodio narrato, mi mostrò la lettera anonima sopra citata nella quale si faceva riferimento proprio all’ Accademia Cultorum Martirum e alla liturgia stazionale!” In seguito, Goglia racconta di aver approfondito “lo studio sull’Accademia Cultorum Martyrum” restando colpito “dal legame dei suoi componenti dell’epoca con la realtà brasiliana e dalla veste di alcuni di questi di missionari e missionologi che avevano operato nel grande paese sudamericano.” Proseguendo nella sua ricerca, sempre lui racconta, “più Brasile veniva fuori, fino a immaginare e a sostenere l’operatività di una loggia massonica brasiliana o filobrasiliana a Roma a cavallo degli anni settanta e ottanta che si batteva per il rispetto dei diritti umani ed il ripristino del diritto di habeas corpus preventivo di cui all’art. 158 del Decreto Lei 1002/69 recante il Codigo do Proceso Penal Militar”. L’ex carabiniere ritiene che tutto questo sia in linea con quanto lui sostiene, ossia “che le ragazze, anche quelle statunitensi, furono sequestrate da ‘un gruppo brasiliano missionario a vocazione politica’ intenzionato a spingere i governi italiano, americano e vaticano, che a diverso titolo appoggiarono l’Operazione Condor, ad impegnarsi per il ristabilimento dei diritti umani e per un’amnistia per i detenuti politici in Brasile.” Goglia sottolinea poi che l’Accademia praticava la rievocazione teatrale del supplizio di Santa Agnese, “una giovinetta …come …Mirella ed Emanuela…testimonianze viventi di spontanea e fresca fede cristiana, adolescenti, caste vergini, coriste che inneggiavano al Signore.” Creando una correlazione tra la martire e le due ragazze, “ho scritto a Monsignor Vergari esponendogli il mio pensiero. Monsignor Vergari è stato cappellano della Pontificia Accademia Cultorum Martyrum, definita nella lettera già menzionata come

” una associazione molto chiusa che si occupa di culto memoriale, ma della quale certi membri hanno attività ben poco religiose….cioè fanatiche”..

Il prelato mi ha così risposto:

”Oramai sono tutti in paradiso”………

Ho diversi motivi per dissentire da questa affermazione…..e resto con un’ansiosa domanda – conclude l’ex carabiniere – : quale loggia massonica brasiliana o filobrasiliana che includeva religiosi, laici, diplomatici e sportivi era attiva a Roma sul principiare degli anni ottanta?”

La gaffe di Mentana su mastercard

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Un errore capita a tutti anche a Enrico Mentana, durante il Tg di La7 di lunedì 30 settembre, ha mandato in onda un servizio durante il quale “accusa” Mastercard per aver offeso gli italiani con la frase “Potere evitare di fare gli Italiani per dire ‘non posso pagare adesso’: non ha prezzo”, in realtà però la frase inglese era “Not having to figure out Italian for ‘I can’t pay you now'” che si traduce come: “Non dover sforzarsi di capire come si dice ‘non posso pagare ora’ in italiano”.

 

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