Fiorello è infine uscito dalla terapia intensiva e, ieri, ha telefonato al pensionato 73enne che ha investito in scooter. Al telefono lo showman ha detto all’uomo, Mario Bartolozzi, “Non riattaccare ti prego, ti chiedo infinitamente perdono per quello che ho fatto”. I due si dovrebbero incontrare nei prossimi giorni: “Vorrei chiederti scusa di persona”. Come spiega Il Messaggero, la telefonata è avvenuta poco dopo le 17 di martedì. Il pensionato ha risposto: “Certo che puoi venire, ti perdono anche se la sofferenza è tanta”. Da una parte lo showman, ancora provato dai traumi subiti e dai sensi di colpa (“Ha pianto, è molto addolorato”, riporta un medico), dall’altra l’anziano, che dovrà vedersela con la frattura di una spalla, del bacino e una frattura bilaterale di tibia e perone. “Nessun rancore, non voglio speculare”, ha ribadito l’uomo. I due potrebbero stringersi la mano già venerdì. Beppe Fiorello, fratello di Rosario, ha aggiornato i giornalisti sulle condizioni dello showman: “Ha dolore dappertutto, il trauma cranico è fortissimo e abbastanza complesso, ma sotto controllo”. “Rosario – ha poi aggiunto – è molto preoccupato per il signore investito, chiede solo di lui, siamo molto vicini costantemente e quotidianamente a quest’altra famiglia e lo saremo anche dopo”.
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Fiorello chiama il pedone investito: “Ti chiedo infinitamente perdono”
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2014
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Trauma cranico per Fiorello: l’artista colpito da amnesia

Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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Simona Riso si suicidò. Ora s’indaga sugli abusi subiti dallo zio in Calabria
Era la fine dell’ottobre scorso quando la 28enne Simona Riso veniva trovata, agonizzante, nel cortile della sua abitazione, nel quartiere Appio, a Roma. La giovane era arrivata in fin di vita in ospedale e, prima di spirare, è stata in grado di dire solo una cosa: “Sono stata violentata”. Su tali parole si è indagato per mesi, nel tentativo di ricostruire quello che poteva essere accaduto quella drammatica notte. Il dubbio: Simona aveva scelto di gettarsi dalla terrazza condominiale o qualcuno l’ha spinta, macchiandosi di omicidio? Nel frattempo, però, si sono scoperti anche errori medici, con i dottori che, colpiti da quella frase, al pronto soccorso del San Giovanni non si accorsero che la giovane aveva il bacino fratturato e due costole rotte e la portarono nel box ginecologico. Il medico legale che ha eseguito l’autopsia, Giorgio Bolino, parla di un errore “grave e penalmente rilevante”. E spiega: “se fosse stata soccorsa tempestivamente, la ragazza, forse, si sarebbe salvata”. Sul corpo di Simona, tuttavia, non sono stati riscontrati segni di aggressione, di abusi sessuali recenti. Ma un abuso c’è stato e arriva dal suo passato, come emerso nell’inchiesta. Ora, in un’informativa dei carabinieri, viene reso noto il colpevole: si tratterebbe di uno zio che abusò di lei in Calabria. Ora le indagini proseguono prendendo visione dei diari degli psicologi che negli anni hanno parlato con la giovane. Si cercano le tracce di quella violenza che tanto ha segnato quella giovane vita.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
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Il drammatico incidente di Daytona: resta sotto osservazione Malucelli
Drammatico incidente ieri a Daytona Beach nel quale è rimasto coinvolto il pilota forlivese Matteo Malucelli, travolto dalla Corvette di Memo Gidley. La corsa è stata immediatamente interrotta per poter soccorrere i due piloti. Gli ufficiali di gara hanno riferito che entrambi i piloti erano svegli e in grado di comunicare, ma non hanno aggiunto altre informazioni sulle loro condizioni. Darren Law, compagno di squadra di Gidley ha detto: “Queste cose succedono, sono le corse. Ma non ti aspetti che capiti alla tua auto, alla tua squadra”. Olivier Beretta, compagno di squadra di Malucelli, vedendo il replay dell’impatto si è chiesto se la luce del sole non possa aver causato l’impatto. “E’ difficile dirlo perché il sole stava tramontando, e in quella curva non si vede molto bene. Non saprei, onestamente non saprei. La cosa più importante in questo momento è Matteo, il resto non mi interessa. Ci sono solo Matteo e l’altro pilota”. Peil il 29enne Malucelli, come ricorda il Resto del Carlino, si trattava della prima Rolex 24, ma il giovane pilota della Ferrari ha alle spalle varie esperienze con Risi Competizione nella American Le Mans Series nel 2013. Era in squadra con piloti del calibro di Gianmaria Bruni e Giancarlo Fisichella, ma anche Olivier Beretta. Gli ultimi aggiornamenti parlano di due piloti coscienti e in grado di comunicare. Gidley e’ stato operato al braccio e gamba sinistri mentre Malucelli – fa sapere la Ferrari – rimane sotto osservazione per la forte commozione cerebrale ricevuta ma non presenta nessuna situazione critica, come hanno detto i medici alla moglie e ad Antonello Coletta, responsabile di Ferrari Corse Clienti, che sono con lui ad Halifax. “Lo spavento e’ stato enorme, per tutti, ma adesso c’e’ maggiore serenita’ nel box della squadra: pur con tutte le dovute cautele, il peggio sembra essere alle spalle”, assicurano da Maranello.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 26, 2014
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Bersani dimesso dall’ospedale
Era stato ricoverato il 5 gennaio all’ospedale di Parma l’ex segretario del Pd Pier Bersani, a causa di un’emorragia cerebrale. Sottoposto a un intervento chirurgico e da qualche giorno uscito dalla rianimazione, l’ex segretario dem ha oggi lasciato la struttura ospedaliera.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 21, 2014
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La morte di Federica Mangiapelo: il gip riapre la pista dell’omicidio
Era stata trovata senza vita il primo novembre 2012 sulle rive del lago di Bracciato la 16enne Federica Mangiapelo. Ma ora il capo dei gip di Civitavecchi, Giovanni Giorgianni, ha chiesto, con un’ordinanza che ribalta la linea della Procura, un supplemento di indagine e la sua morte non sarà archiviata come morte naturale. Federica, secondo nuovi elementi, potrebbe infatti essere morta affogata. Dito puntato contro l’ex fidanzato Marco Di Muro. E’ Il Messaggero a spiegare che il nuovo corso dell’inchiesta prende le mosse dai rilievi del medico legale della famiglia, il professore Natale Mario Di Luca, che ha “ribaltato” le conclusioni dell’autopsia: la miocardite, di cui era affetta Federica, non basterebbe a spiegare la morte della ragazza. La causa del decesso sarebbe invece l’annegamento che, per il gip, non sarebbe stato casuale. Le foto del ritrovamento, infatti, non farebbero pensare a un incidente in quanto Federica fu trovata infatti a faccia in giù e “praticamente seminuda”, si legge nell’ordinanza del gip: il busto scoperto, il giubbotto e il maglione quasi completamente sfilati e lei con due braccialetti stretti in una mano. Difficile pensare che possa aver fatto da sola. Nell’indagine era entrato, fin dal primo momento, il fidanzato 24enne Marco: il giovane si è sempre rifiutato di rispondere alle domande, continuando a sostenere di aver abbandonato la ragazza in mezzo alla strada dopo una lite e di non averne più saputo niente. Marco ha raccontato di aver quindi fatto ritorno a casa intorno fra l’una e mezza e le due, ma alle 2.34 la telecamera di un distributore di benzina lo riprende mentre fa rifornimento. Non solo, Marco ha anche nascosto l’esistenza di un secondo cellulare: quando i carabinieri hanno perquisito la sua abitazione ha mostrato solo un vecchio telefono tralasciando di possederne un altro che ha usato fino a mezzanotte e mezzo di quella notte, per poi smontarlo accuratamente. L’ultima incongruenza è che Di Mauro ha sempre sostenuto di non essere mai arrivato al lago, ma sui suoi indumenti sono state trovate tracce di un’alga del tipo che cresce proprio sul lago di Bracciano. E inoltre avrebbe lasciato un biglietto per la madre per chiederle di lavare quei vestiti, anche se il giorno dopo avesse piovuto. “Mi servivano per una festa”, si è difeso il ragazzo. Ma il gestore del locale, dove la festa si sarebbe tenuta la festa, ha smentito categoricamente che fosse in programma alcuna serata.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 20, 2014
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Bersani e la visita di Romano Prodi
Si trova ancora ricoverato all’ospedale Maggiore di Parma, dov’è giunto il 5 gennaio in seguito a un’emorragia celebrale, Pier Luigi Bersani. L’ex segretario Pd ha ricevuto oggi la visita di Romano Prodi, arrivato attorno alle 12 e intrattrenutosi per oltre un’ora. Al seguito dell’incontro, ha dichiarato di aver trovato benissimo l’ex segretario dichiarando ai giornalisti: “Ha più memoria di me”. Si è però rifiutato di svelare se avessero commentato anche l’incontro Berlusconi-Renzi: “Non dico nulla. Abbiamo parlato di tutto dall’impero romano in poi”. Ad accogliere Prodi al suo arrivo, accompagnato dal direttore generale dell’ospedale Leonida Grisendi, c’erano il prefetto e il questore di Parma e i comandanti di Guardia di Finanza e Carabinieri. L’incontro, al quale si è presentato con una scatola di sigari, è stato privato.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 19, 2014
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Bersani, sciolta la prognosi!
Dopo il malore che lo aveva colpito, l’ex sottosegretario del Pd Pierluigi Bersani era stato tenuto prima nel reparto di terapia intensiva e poi in quello di semi-terapia intensiva. Finalmente arriva la buona notizia per l’esponente del Pd, i medici oggi hanno sciolto la prognosi, che era stata mantenuta riservata precauzionalmente. I miglioramenti quindi delle condizioni generali di Bersani non destano più preoccupazione, ma solo un periodo di degenza connesso all’intervento subito.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 17, 2014
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Il dramma di Schumi. C’è chi dice “in coma a vita”
Pur in assenza di nuovi bollettini medici, dalla famiglia di Michael Schumacher, rimasto coinvolto in un drammatico incidente sugli sci sul finire dello scorso anno, trapela che le condizioni dell’ex campione non presentano novità. E se da una parte significa che non ci sono evidenti peggioramenti, dall’altra alimenta ogni possibile indiscrezione. Diverse di queste, in passato, sono state smentite, come il fatto che procedesse a un’elevata velocità. Se solo 24 ore fa dalla Germania trapelava la notizia che nei prossimi giorni Schumi sarebbe uscito dal coma, adesso si è passati sul fronte opposto con il settimanale tedesco Focus che scrive che Schumi “potrebbe essere mantenuto in coma a vita. Le lesioni cerebrali sono le più complicate per il corpo umano. Non si può prevedere quanto una persona rimarrà in coma”, come spiega il neurochirurgo Andreas Zieger della Clinica Universitaria di Oldenburg. Per il neurologo tedesco Gereon Fink, inoltre, “se le lesioni sono così gravi da nuocere al paziente, allora viene mantenuto in stato di coma”. Queste indiscrezioni sono arrivate anche all’entourage di Schumacher, che, chiaramente, ha smentito la drammatica notizia. Insomma, tutto e l’opposto di tutto. Una situazione che potrebbe andare avanti a lungo, ma che rischia solo di non fare chiarezza sulle reali condizioni del sette volte campione di F1. E al resto del mondo non resta che attendere. Il presidente della Federazione automobilistica internazionale, Jean Todt, è convinto che Michael Schumacher riuscirà a uscire dal coma farmacologico ed a guarire dalle conseguenze del gravissimo incidente occorsogli mentre sciava, lo scorso 29 dicembre. “Michael è un combattente, conosco la sua energia, il suo coraggio e la sua tenacia. Credo fermamente che questo possa fare la differenza in un momento in cui il destino sembra vacillare”, ha detto a Monaco, l’ex ad della Ferrari e protagonista insieme a Schumacher dei grandi successi del Cavallino. “Sono sicuro che vincerai questa importantissima battaglia”, ha aggiunto riferendosi direttamente al suo vecchio amico.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 17, 2014
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Di Cataldo fuori dal tunnel: la consulenza lo scagiona
Tutto era iniziato da alcune foto pubblicate su Facebook da parte di Anna Laura Millacci, la compagna con cui Di Cataldo ha avuto una relazione per 13 anni. Oggi dopo tante accuse la consulenza disposta dalla Procura scagiona il cantante dall’accusa di lesioni e procurato aborto. E’ stato il legale del cantante, Daniele Bocciolini,a rendere pubblico il verdetto. A scagionare Di Cataldo sono state “l’assenza della denuncia (da parte della Millacci) e del referto del pronto soccorso”, mentre l’aborto sembra sia avvenuto “in maniera spontanea”, quindi non causato dalla lite che effettivamente si svolse nel primo pomeriggio di quel 18 luglio scorso nell’abitazione del cantante. L’avvocato Bocciolini avrebbe anche chiesto l’archiviazione del caso al pm Eugenio Albamonte.
Secondo quanto si è appreso nell’indagine,ma sono dati sicuramente da approfondire, il motivo che avrebbe spinto la Millacci ad avanzare le infamanti accuse attraverso il proprio profilo Facebook (anche secondo quanto riportato da Roma Today) fu l’atteggiamento da parte di amici e parenti che stentavano a credere al racconto della donna. L’ultimo episodio, la lite con uno di loro subito dopo quella con Di Cataldo, che spinse la donna a rendere nota la vicenda con la pubblicazione delle immagini.
Nel frattempo, sempre come si legge su Roma Today, sono arrivate anche le dichiarazioni del cantante che spiega “Questo risultato conferma la buona fede con cui sostengo da sei mesi la mia innocenza. In un momento in cui si è parlato tanto di soprusi sulle donne faceva comodo un capro espiatorio. E quale mostro migliore di un uomo che da sempre canta canzoni d’amore avrebbe fatto più scalpore? Ho passato un periodo buio nel quale ho combattuto per non sprofondare nella depressione”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Nelson Mandela: l’omaggio è gigante
Non solo la statua gigante a Pretoria, inaugurata lo scorso 17 dicembre, ora Mandela ha anche una gigantografia a Johannesburg. La storica foto del leader sudafricano in tenuta da boxeur, scattata da Bob Gosani nel 1953 e che immortala Madiba impegnato in un allenamento con il pugile professionista Jerry Moloi sul tetto del South African Associated Newspapers, appare ore su una parete di un edificio di 11 piani nella città sudafricana. Autore del graffito alto circa 40 metri è l’attivista e street artist Ricky Lee Gordon, 30enne di Città del Capo noto anche come Freddy Sam su commissione del Maboneng precint, area commerciale e culturale nella zona est della città. L’immagine trae ispirazione dalla filosofia Ubuntu – “Non puoi diventare un uomo tutto da solo” – professata da Mandela. Per quel che riguarda la scelta dell’artista, di ritrarre Madiba nella veste di un boxeur, l’artista l’ha scelta “perché sul ring siamo tutti uguali”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 12, 2014
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Pier Luigi Bersani è uscito da Rianimazione
L’ex segretario del Pd, colpito domenica 5 gennaio da emorragia cerebrale è uscito dalla rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma. Bersani, com’è stato reso noto dal bollettino medico, è stato trasferito nella degenza monitorata del reparto di neurochirurgia, un settore semi-intensivo. Le condizioni ddel politico restano stabili e il decorso post operatorio prosegue regolarmente. Il trasferimento è avvenuto ieri sera e ora Bersani è mantenuto sotto stretto controllo e le visite, ancora per qualche giorno, restano riservate ai familiari.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 12, 2014
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Pier Luigi Bersani in lenta ripresa: diffuso il nuovo bollettino
Migliorano le condizioni di Pier Luigi Bersani. L’ultimo bollettino medico è stato diramato alle 15,20 e sostiene: “Le condizioni restano stabili e invariate rispetto ai bollettini precedenti. Questo consentirà a breve il trasferimento del paziente in un settore semi-intensivo”. l’ex segretario del Pd era stato ricoverato domenica scorsa, 5 gennaio, e operato d’urgenza per un’emorragia cranica. Le visite ancora per poco saranno riservate solo ai famigliari. E già si annunciano le visite del premier Enrico Letta e di Romano Prodi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 11, 2014
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Aspettando Letta… restano stabili le condizioni di Bersani
Resta ancora riservata la prognosi di Pier Luigi Bersani, le cui condizioni restano stabili e per il cui decorso, al quarto giorno di ricovero dopo l’operazione per aneurisma cerebrale, mostra un quadro positivo. A confermarlo, il sesto bollettino medico, diramato mercoledì pomeriggio da Luca Sircana, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria, nell’ultima conferenza organizzata per la stampa. Si legge nell’aggiornamento medico: “L’onorevole Pier Luigi Bersani ha trascorso una notte tranquilla le condizioni permangono stazionarie. Riconfermiamo l’assenza di deficit neurologici e che il paziente è cosciente e collaborante. Tutti i parametri vitali sono nella norma. La Tac di controllo eseguita questa mattina conferma un’evoluzione del quadro positiva, in linea con il normale decorso post operatorio della patologia”. L’ex segretario del Pd continuerà a essere “costantemente monitorizzato” e resterà per i prossimi cinque giorni almeno in Rianimazione, dove non potrà ancora incontrare nessuno. Il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda oggi ha incontrato la famiglia. In seguito ha dichiarato: “Lui è sereno, i familiari hanno parlato anche con i medici e sono fiduciosi credo che anche questo calore, questo affetto che l’Italia e tutti i democratici gli stanno dimostrando aiuti anche la famiglia a trascorrere queste ore con un po’ più di serenità. Aspettiamo tutti con ansia che trascorrano questi giorni – ha aggiunto – devo dare atto a una sanità di eccellenza in provincia. Sono qui anche come sardo, per portare il saluto a un amico, un grande leader che ama la Sardegna, e la Sardegna ama lui”. Per quel che riguarda il Premier Letta, visiterà Bersani non appena lascerà il reparto di Rianimazione. “Letta sarebbe venuto anche oggi – ha detto Fadda – il problema è che vuole vederlo. E siccome nessuno può entrare a vederlo, credo che sia anche questo un gesto di grande affetto e rispetto da parte del presidente del consiglio”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
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Cauto ottimismo per Bersani: seconda notte tranquilla
Bisognerà attendere le 15.30 per un nuovo bollettino medico ma intanto fonti ospedaliere del Maggiore di Parma, dov’è ricoverato Pierluigi Bersani, hanno confermato che l’ex segretario Pd ha trascorso una “notte tranquilla e serena; i parametri sono nella norma ma la prognosi resta ovviamente ancora riservata”. Bersani è vigile, ieri ha incontrato la moglie e le figlie e sarebbero al momento esclusi danni neurologici, anche se la riabilitazione non sarà breve e la situazione andrà tenuta sotto strettissimo controllo. Ad autorizzare a sperare sono tanti piccoli segnali, con Bersani che è apparso alla moglie Daniela in discrete condizioni: “è il marito che ho sempre avuto”, ha detto. Il chirurgo Ermanno Giombelli, che lo ha operato, ha escluso un possibile collegamento con lo stress degli eventi politici della scorsa primavera che lo hanno visto diretto protagonista. “Sarebbe scoppiato allora”, ha osservato.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
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Schumi: barlumi di speranza, “il momento drammatico è passato”
Michael Schumacher, in coma dopo il terribile incidente sugli sci a Meribel, è “in leggero miglioramento”. Sono i medici dell’ospedale di Grenoble a spiegare che l’ex pilota mostra leggeri segni di miglioramento, come ha precisato una fonte all’agenzia Sid, aggiungendo che le sue condizioni restano comunque sempre critiche. A nove giorni dalla drammatica caduta durante la quale ha riportato un serio trauma cranico, dopo il bollettino dei medici che nel pomeriggio parlava di situazione stabile, in serata da fonti vicine alla famiglia sono filtrate queste parole: “Il momento drammatico è passato. Tiriamo un sospiro di sollievo”. Anche se la strada verso la completa guarigione è ancora molto lunga, la speranza adesso cresce.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
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Gli aggiornamenti su Schumi: condizioni “stabili ma sempre critiche”
Il nuovo comunicato dell’ospedale di Grenoble, dov’è ricoverato l’ex pilota Michael Schumacher, ancora in coma indotto, recita: “La privacy del paziente esige che non vengano dati dettagli sul suo trattamento ed è per questo che non prevediamo di tenere conferenze stampa né di diffondere comunicati scritti. Chiediamo di rispettare il segreto medico e di attenersi solo alle informazioni date dal nostro staff o dal suo management”. Le condizioni di Schumi, è stato reso noto, restano stabili ma sempre critiche. Nel frattempo la procura e i gendarmi che indagano sull’incidente sciistico occorso al sette volte iridato hanno fatto sapere che terranno una conferenza stampa mercoledì alle 11, al palazzo di giustizia di Albertville, nelle Alpi francesi. E’ stato il procuratore Patrick Quincy, citato da diversi media transalpini, a darne l’annuncio. La conferenza stampa, ha spiegato, fornirà aggiornamenti sull’avanzamento delle indagini per ricostruire la dinamica della caduta. Il procuratore, nativo della Repubblica del Congo dove ha vissuto per 20 anni, ha lavorato come pubblico ministero per oltre 28 anni, sei anni dei quali trascorsi sull’isola francese d’oltremare della Riunione. Ad Albertville ha lavorato dal 2009 come procuratore. A “Le Dauphiné Libéré” Quincy ha dichiarato: “Sono testardo, perseguirò il mio obiettivo fino alla fine”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
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Anche Beppe Grillo e Umberto Bossi sostengono Pier Luigi Bersani
Anche Beppe Grillo manda i suoi auguri all’ex segretario del Pd e lo fa con un post pubblicato sul suo blog che termina con un “Bersani, ti aspettiamo, non fare scherzi”. Scrive il leader del M5S: “In fin dei conti, la sua volontà di smacchiare il giaguaro si è avverata”. E ancora: “Oggi tutti, soprattutto i falsi amici, fanno gli auguri di una pronta guarigione a Bersani. È un coro sospetto di personaggi che, in molti casi, devono a lui carriera e successo politico. Bersani ha avuto un pregio, quello di apparire umano, un grande pregio in un mondo di politici artefatti e costruiti a tavolino come dei pupazzi in vendita ai grandi magazzini della politica. In fin dei conti, la sua volontà di smacchiare il giaguaro si è avverata. Credo che abbia sempre saputo che i suoi veri nemici non erano i Cinque Stelle, ma alcuni dei suoi compagni di partito e personaggi delle istituzioni. Bersani, ti aspettiamo, non fare scherzi”. Anche il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, ha parlato di Bersani durante un colloquio con la stampa: “A pensare a quello che gli è successo mi si stringe il cuore. È un amico. Sono davvero molto dispiaciuto”. E ha aggiunto: “E’ una brava persona. Uno di quelli che conta e che quando parla pesa davvero. Infatti – racconta – lo apprezzano tutti, alleati e rivali. Mi auguro che si rimetta in fretta e spero di poterlo andare a trovare al più presto. Tornerà forte come prima. Pier Luigi è uno di buona pasta e tutti facciamo il tifo per lui”. Il Senatur ricorda come si siano “visti poco prima di Natale a Montecitorio. Io ero seduto nel cortiletto interno. Bersani mi ha visto e mi ha raggiunto. Ci siamo fatti un sigaro insieme parlando di politica e scambiandoci gli auguri per le feste. Erano i giorni in cui sui giornali mi accusavano di voler spaccare la Lega e lui mi ha detto di non rompere, di tenere unite le cose”. E spiega: “Prima della mia malattia non ci frequentavamo. Abbiamo imparato a conoscerci negli ultimi anni. Quando andavo con Tremonti dalle sue parti, lì vicino a Bettola, nel piacentino, per la festa delle zucche, scherzando mi diceva sempre di invitarlo. Ovviamente non potevamo, però – ammette – mi sarebbe piaciuto”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
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Condizioni stabili per Pier Luigi Bersani: decisive le prossime 48 ore
Pier Luigi Bersani, operato per una emorragia cerebrale, ha trascorso una notte tranquilla all’ospedale Maggiore di Parma. Le condizioni dell’ex segretario Pd rimangono stazionarie, dopo l’intervento durato quasi 4 ore, il cui esito è stato giudicato positivamente dai medici. Bersani si trova nel reparto di rianimazione, dove dopo l’intervento ha brevemente incontrato la moglie Daniela, monitorato costantemente dallo staff sanitario del reparto di neurochirurgia. Decisive saranno le prossime 48 ore. In ospedale sono arrivati molti esponenti del Pd locale e il portavoce dell’ex segretario Stefano Di Traglia.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
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Pier Luigi Bersani: diffuso il bollettino medico dopo l’intervento
Dal bollettino medico diffuso dall’ospedale Maggiore di Parma, a seguito dell’operazione a cui è stato sottoposto Pier Luigi Bersani emerge che “L’intervento è durato tre ore e si è concluso positivamente”. La prognosi viene al momento mantenuta riservata. “Non presumiamo danni, adesso è in rianimazione, ed è troppo presto per esprimere un parere assoluto”, ha detto il chirurgo Ermanno Giombelli che ha quindi spiegato: “Nelle prossime ore faremo una tac di controllo. Per il momento è presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore”. L’operazione chirurgica è sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all’arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che potrebbe essere congenita visto che c’è una familiarità. L’emoraggia dell’ex segretario del Pd era al grado tre, su una scala da uno a quattro. Per quel che riguarda il danno neurologico, che viene calcolato su una scala da uno a cinque, il grado raggiunto era il due. Il fatto che Bersani sia sempre rimasto cosciente e che sia andato tempestivamente al pronto soccorso è considerato un fatto positivo dai medici. Danni definitivi, ha detto Giombelli, “non ne presumiamo, ma dobbiamo vedere le indagini successive perché il rischio è rappresentato dalle ischemie cerebrali: ma il fatto che sia sempre cosciente è un fatto positivo, siamo abbastanza ottimisti”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/05/pier-luigi-bersani-diffuso-il-bollettino-medico-dopo-lintervento/
Responso shock: “Schumi vivrà ma rischia la paralisi”. La famiglia smentisce
E’ in coma da una settimana Michael Schumacher, in lotta contro il tempo e un edema cerebrale che non si riassorbe. Nel frattempo sono arrivate notizie sulle sue condizioni di salute in forma non ufficiale tramite l’ex pilota Philippe Streiff che spiega come l’ex ferrarista non rischia più la vita, ma la voce, l’uso delle braccia e delle gambe. Streiff ha parlato con Gerard Saillant, il famoso chirurgo francese amico di Schumacher e Ronaldo, volato a Grenoble “a titolo personale”. Si tratta del medico che operò Schumi nel ’99 al ginocchio, due anni dopo il suo incidente al gran premio d’Inghilterra. A lui Ronaldo dedicò due gol, dopo che per due volte Saillant lo aveva riportato sui campi di calcio. “Saillant mi ha detto che le condizioni di Michael sono serie, ma che la sua vita non è più in pericolo, per fortuna” ha raccontato Streiff a Radio Monte Carlo. Ma il pericolo resta. “Adesso gli fanno scanner ogni giorno per vedere come si riassorbe l’edema cerebrale. Più si riassorbirà velocemente, meno ci saranno conseguenze. Ormai sappiamo che l’edema era bilaterale lunedì scorso e che ora resta soltanto sul lato sinistro e questo è già un progresso. Ma se non ci saranno evoluzioni presto, c’è il rischio di emiplegia del lato opposto, il destro, che purtroppo è anche il lato della voce. Ci sarà sicuramente rieducazione, spero che riuscirà a ritrovare l’uso della parola e degli arti”. Streiff si è voluto mostrare ottimista sulle possibilità di farcela per il suo amico. “E’ la più importante corsa della sua vita – ha detto – ma ha un mentale talmente forte che ce la farà, ce la farà senza conseguenze, me lo sento”. Ma per avere certezze bisogna attendere domani, quando arriverà il nuovo bollettino, con i medici che nei giorni scorsi si sono limitati a parlare di “condizioni stabili ma critiche”. Ma nel frattempo è giunto un comunicato della portavoce di Schumacher, Sabine Kehm, con il quale ha raccomandato di considerare come “pura speculazione qualsiasi informazione sulla salute di Schumacher che non provenga dai medici che si occupano di lui o dalla direzione dell’ospedale”. Per ora i medici che seguono il sette volte campione del mondo hanno soltanto evocato uno “choc ad alta cinetica”, ovvero uno schianto ad alta velocità. Impossibile però fino a questo momento determinare le cause della violenza della caduta, su una prima e poi probabilmente una seconda pietra, talmente forte da spaccare in due il casco, recuperato “pieno di sangue” secondo i testimoni. Streiff, che è di Grenoble, e che ha conosciuto bene le piste di Meribel, ha detto al quotidiano L’Equipe di non trovare normale “che tra le due piste regolarmente segnalate ci sia questo passaggio con rocce sporgenti il cui accesso non sia stato vietato da barriere”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/05/responso-shock-schumi-vivra-ma-rischia-la-paralisi-la-famiglia-smentisce/
Schumi non è più in pericolo di vita
E’ stato l’ex pilota di Formula 1 Philippe Streiff, grande amico di Schumacher, a riferire all’Associated Press di aver parlato con il dottor Saillant, secondo cui la vita di Michael non sarebbe più in pericolo. “Non sono un medico – ha precisato Streiff parlando con i giornalisti – sto solo riferendovi quello che mi ha detto Gerard Saillant. E lui mi ha detto che Schumacher è ancora in gravi condizioni, ma ora per fortuna non è più in pericolo di vita”. La manager del sette volte iridato, Sabine Kehm, ha tuttavia invitato tutti alla cautela, ribadendo che “le sue condizioni sono ancora critiche ma stabili e non ci sarà nessun bollettino medico fino a lunedì”. Nel frattempo anche questa mattina presto gli amici e i familiari di Schumi sono arrivati all’ospedale di Grenoble, dove l’ex campione di Formula 1 è ricoverato da domenica in coma indotto dopo un incidente sugli sci. La moglie di Schumacher, Corinna, in compagnia del padre Rolf e del fratello Ralf sono stati i primi ad arrivare. Con loro c’era il medico di famiglia, il professor Gerard Saillant e il presidente della Fia Jean Todt con la moglie. L’ex team principal della Ferrari, grande amico di Schumi dopo i tanti trionfi di Maranello, praticamente tutti i giorni si reca a far visita allo sfortunato pilota.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/04/schumi-non-e-piu-in-pericolo-di-vita/
La clamorosa gaffe dall’Inghilterra: “Michael Schumacher …”
Simon Darby, portavoce di Nicholas “Nick” John Griffin, presidente del British National Party (il Partito Nazionale Britannico) e membro del Parlamento europeo da Giugno 2009, ha fatto un’incredibile gaffe parlando del sette volte campione del mondo di Formula 1 attualmente in coma dopo un incidente sugli sci. “Michael Schumacher ha milioni in banca, ma ora farebbe di tutto per essere nella posizione di Nick, giusto”, ha detto. Mr Griffin è stato costretto a dichiarare la bancarotta dopo aver contratto enormi debiti per una controversia legale per negligenza professionale. Lui stesso, via Twitter, ha precisato che la dichiarazione di insolvenza non gli impedisce di continuare a essere un parlamentare Ue né tantomeno di ricandidarsi. Semplicemente, ha detto, “mi libera da preoccupazioni finanziarie. È una bella giornata!”. Sentito da UffPost Uk, il suo portavoce si è lasciato sfuggire l’infelice paragone.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2014
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Schumacher e il mistero della telecamera sul casco
Era nato un mistero attorno alla telecamera istallata sul casco protettivo di Michael Schumacher al momento dell’incidente: non era infatti certo che fosse stata ritrovata e, secondo il quotidiano francese, l’ex pilota aveva sul casco una Gopro (quella utilizzata per riprendere scene di sport amatoriali), che sarebbe finita in un primo momento nelle mani della famiglia, non disposta a consegnarla agli inquirenti. I familiari del pilota avrebbero voluto tenere per loro la telecamera perché “non tenuti a consegnarla” , per motivi di privacy, secondo Bfm Tv. Ora, tuttavia, il mistero sembra essersi risolto e la videocamera sarebbe nelle mani degli inquirenti francesi. A riferirlo, fonti riservate vicine all’inchiesta. Al pari della videocamera, erano già stati sequestrati per essere esaminati anche gli sci del sette volte campione del mondo di Formula Uno
Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2014
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Schumi indossava un casco con telecamera al momento dell’impatto
Il quotidiano francese Dauhinè Libèrè ha scritto che Michael Schumacher, al momento del tragico incidente a meribel, indossava un casco munito di telecamera. Quello che non è chiaro, tuttavia, è se la telecamera fosse accesa al momento dell’incidente e se le immagini eventualmente registrate siano ancora disponibili dopo lo schianto. Ancora, con l’incidente che è oggetto di un’inchiesta di Albertville, gli inquirenti, riferisce ancora il quotidiano, stanno ascoltando il figlio di Schumacher e un altro giovane: i due ragazzi potrebbero fornire informazioni sull’accaduto.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2014
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Il triste compleanno di Schumacher: i tifosi riuniti per lui. VIDEO
Compie 45 anni oggi il campione di Formula 1 Michael Schumacher, ricoverato a Grenoble dopo il terribile incidente sugli sci. Per l’occasione, tifosi da tutto il mondo inviano messaggi di affetto e testimonianze di vicinanza a lui e alla famiglia e in molti stanno organizzando manifestazioni per augurargli la guarigione. La famiglia ha diffuso un messaggio in cui ringrazia tutte le persone che sono vicine a Michael: “E’ un combattente e non si arrenderà”. Nel frattempo il piazzale davanti alla struttura ospedaliera dove si trova l’ex pilota, in lotta per la vita, i supporters del Cavallino si sono riuniti per esprimere il loro sostegno.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2014
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Il 45° compleanno di Schumi: la Ferrari e i doppi auguri

Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2014
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Web infuriato con Hamilton: le foto sugli sci mentre Schumi è in coma
Schumacher si trova nell’opsedale di Grenoble, in coma dopo una caduta dagli sci e Lewis Hamilton ha deciso, proprio ora, di postare su Instagram delle foto che lo ritraggono in montagna, sorridente e con gli sci ai piedi. Una settimana bianca che certo non desta scalpore se ha come protagonista un pilota di Formula 1 appassionato per lo sci, come lo stesso Schumacher, ma che manifesta una mancanza di tatto per il fatto di averle rese pubbliche. Proprio per questo motivo la bacheca del pilota si è riempita di insulti e frasi di sdegno da parte degli utenti, con alcuni che hanno sottolineato come sia stato poco ‘carino’ mostrarsi in tuta da sci, quando un collega e rivale storico lotta tra la vita e la morte per un’incidente sciistico. Hamilton ha comunque fatto un grande augurio di pronta guarigione al pilota tedesco.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/02/web-infuriato-con-hamilton-le-foto-sugli-sci-mentre-schumi-e-in-coma/
Schumi: caduto per aiutare una bambina
E’ il quotidiano tedesco Bild a spiegare che l’ex campione di F1 voleva aiutare una bambina, figlia di un suo amico, caduta mentre sciava e per questo si sarebbe allontanato dalla pista. La testata ha inoltre precisato che Schumi stava scendendo con sci presi a nolo lungo la pista del monte Saulire, dietro a un gruppo di bambini che voleva sorvegliare durante la discesa. All’improvviso una di loro è caduta e, per soccorrerla, Schumacher ha abbandonato il tracciato addentrandosi per una ventina di metri sulla neve fresca, tra le piste ‘Biche’ e ‘Mauduit’. La portavoce del pilota ha inoltre spiegato che Schumi è andato a cozzare contro una roccia che non aveva visto, perdendo l’equilibrio. Il fatto che sia poi andato a sbattere con la testa contro un secondo masso è stato dovuto solo a una coincidenza sfortunata. La Kehm ha sottolineato quindi che l’ex pilota non sciava troppo veloce e stava compiendo una normale curva. Ancora, il quotidiano tedesco ipotizza che a distrarre Schumacher durante la caduta, evitandogli di proteggersi il capo con le mani, possa essere stata la circostanza per cui uno degli sci non si è sganciato come avrebbe dovuto. La polizia francese li ha comunque sequestrati entrambi. Nel frattempo il sette volte campione del mondo ha trascorso la sua quarta notte consecutiva in ospedale a Grenoble. Secondo fonti mediche, rimangono ‘stabili’, anche se critiche, le condizioni di Schumacher, che domani compirà 45 anni, ed è ancora mantenuto in coma farmacologico: la sua temperatura corporea è stata abbassata artificialmente a circa 35 gradi centigradi, onde contribuire a ridurre l’edema cerebrale formatosi a seguito della caduta. Intanto si stanno facendo sempre più insistenti le voci di una possibile inchiesta sull’assenza di segnali di pericolo nel luogo in cui Schumacher è caduto. Nonostante il direttore della stazione sciistica di Meribel, Olivier Simonin, si dica tranquillo (“Tutte le nostre piste sono indicate alla perfezione”, ha detto), nel tratto in cui è avvenuto l’incidente non c’è alcun cartello di divieto.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
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Schumi: condizioni stabili ma il futuro resta incerto
In occasione di un incontro con i giornalisti Sabine Kehm, portavoce dell’ex pilota Michael Schumacher, rimasto gravemente ferito a seguito di un incidente sugli sc,i ha spiegato che le condizioni del sette volte campione del mondo di F1 continuano ad essere stabili. Il campione è ancora ricoverato in coma farmacologico nell’ospedale di Grenoble.” Ha passato una notte tranquilla – si è limitata a dire – non ci sono stati peggioramenti”. Per Schumacher quello di oggi è il terzo giorno in ospedale. Il sette volte campione del mondo è stato ricoverato domenica nel Centro ospedaliero Universitario di Grenoble, trasportato in elicottero da una struttura di Moutiers, in Savoia, dopo il terribile incidente sulle nevi di Maribel, dove si trovava con il figlio quattordicenne. Nella caduta, Schumacher ha battuto la testa contro una roccia, riportando più ematomi al cervello, nonostante indossasse il casco. Schumi è già stato sottoposto a due interventi durante i quali sono stati tolti alcuni ematomi mentre altri sono controllati in quanto non accessibili. “Schumacher è stato monitorato tutta la notte e il fatto che la pressione intracranica non sia aumentata è positivo. Le sue condizioni restano però critiche e sul futuro non ci si può ancora sbilanciare”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 1, 2014
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Mandela abbraccia la nazione: l’imponente statua di Madiba
Il presidente sudafricano Jacob Zuma ha inaugurato lunedì, a Pretoria, una statua di Nelson Mandela alta 9 metri. La cerimonia si è tenuta il giorno successivo ai funerali di Madiba a Qunu. La statua in bronzo si trova nei giardini dell’Union Buildings, la sede del governo sudafricano nella capitale, dove la settimana scorsa era stata montata la camera ardente. La scultura, opera degli artisti sudafricani Andre Prinsloo e Ruhan Janse van Vuuren, rappresenta Mandela sorridente con le braccia aperte. “Siamo contenti di essere qui. Vi accorgerete che tutte le statue di Mandela lo si vede mentre alza il pugno”, ha detto Zuma davanti ai familiari del leader della lotta contro l’apartheid e a vari dignitari sudafricani. “Questa è diversa da tutte le altre. Alza le mani. Sta abbracciando tutta la nazione”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/17/mandela-abbraccia-la-nazione-limponente-statua-di-madiba/
Uno degli omaggi più commoventi a Mandela che ancora non avevamo visto
Uno degli omaggi più commoventi a Nelson Mandela, che ancora non avevamo visto, ha avuto luogo in un negozio sudafricano lo scorso sabato, il giorno prima che si tenessero i funerali del padre della lotta contro l’apartheid. Il Soweto Gospel Choir ha sorpreso i clienti interpretando la canzone Asimbonanga, scritta da Johnny Clegg per Madiba.
In questo video, lo stesso autore del brano canta assieme a Mandela:
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Funerali di Madiba: il presidente Zuma fischiato
Il 5 dicembre si spegneva il leader sudafricano Nelson Mandela, all’età di 95 anni. Mentre in settimana si è tenuta la cerimonia in suo onore a Johannesburg, alla quale hanno preso parte i potenti della terra, oggi si stanno svolgendo i suoi funerali a Qunu. Presente anche il presidente Jacob Zuma, che è stato fischiato durante la cerimonia quando ha raggiunto il leggio per il suo intervento. Zuma era stato fischiato anche alla commemorazione di Madiba nel Soccer City Stadium. Il presidente ha comunque poi intonato l’inno con i presenti e ha infine cominciato a parlare accolto ancora per qualche secondo da un misto di applausi e contestazioni. Madiba sarà seppellito nel suo villaggio di Qunu, vicino ai genitori e a tre dei suoi figli. Al funerale partecipano circa 4.500 persone, tra rappresentanti delle istituzioni internazionali e sudafricane. Per l’occasione è stata innalzata una tensostruttura nei pressi di Qunu, dove il feretro, avvolto nella bandiera sudafricana, è stato accolto dal canto di un coro che ha intonato un inno religioso in lingua xhosa, l’etnia a cui Mandela apparteneva.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 15, 2013
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La foto più curiosa alla commemorazione di Mandela: chi scatta il selfie?
La giornata di oggi è di quelle che resteranno nella Storia, così come l’uomo immenso alla quale è stata dedicata. Si commemora Nelson Mandela, il leader sudafricano mancato all’età di 95 anni e lo stadio di Johannesburg ha aperto le porte ai grandi della Terra ma anche a tutti coloro che volevano rendere un ultimo omaggio a Madiba. E se lo scatto che ritrae la stretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro ha già fatto il giro del mondo, sicuramente un’altra foto viaggerà rapidamente sul Web. A scattarla, Roberto Schimdt per Getty Images ed è a dir poco curiosa. Il fotografo ha infatti immortalato Barack Obama e David Cameron mentre avvicinano la loro testa a quella di Helle Thorning-Schmidt, primo ministro della Danimarca e si scattano un “selfie”, un autoscatto, ormai moda imperante del web. Una foto che potrebbero scattarsi degli amici allo stadio ma che non coinvolge Michelle Obama, che non sembra essere molto favorevole alla trovata. Presenti alla commemorazione, anche il cantate Bono Vox e l’attrice sudafricana Charlize Theron.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
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Usa-Cuba: Mandela regala “il disgelo”
E’ l’agenzia Reuters a diffondere lo scatto che passerà alla storia: in occasione della Commemorazione di Nelson Mandela allo stadio di Johannesburg, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha stretto la mano al leader cubano Raul Castro.
Si tratta di un gesto di disgelo senza precedenti tra i leader delle due nazioni con Castro che, riferisce sempre Reuters, ha sorriso quando Obama gli ha stretto la mano prima di salire sul podio per parlare e salutare Madiba definendolo “un gigante della storia”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
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Commemorazione per Nelson Mandela: il suo popolo si riunisce per lui
Questa mattina, alle 6 ora locale, le porte del Fnb Stadium di Johannesburg, nei pressi di Soweto, sono state aperte. Proprio qui oggi si svolgerà una grande commemorazione per Nelson Mandela. Per l’occasione, saranno presenti una novantina di leader mondiali, tra cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente del Consiglio Enrico Letta. Lo stadio, che contiene quasi 100mila persone, si sta pian piano riempiendo. Il premier italiano, già atterrato in Sud Africa, ha detto che Nelson Mandela è stato “un riferimento per tutta l’umanità” e ha aggiunto: “Per me è un dovere essere qui”. Ma la folla si sta assiepando anche all’esterno degli altri stadi della metropoli e delle principali città, dove le autorità hanno allestito maxi schermi per trasmettere in diretta la cerimonia in ricordo di Mandela. I primi canti dagli spalti del Fnb Stadium intanto sono iniziati, sotto un cielo grigio e nuvoloso. Molti elicotteri stanno sorvolando l’area. Mercoledì la salma di Tata, il “grande vecchio”, come viene affettuosamente chiamato Mandela nel suo Paese, sarà esposta per tre giorni a Pretoria. I funerali solenni si svolgeranno il 15 dicembre a Qunu, il villaggio natale del grande leader, nella provincia di East Cape.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
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Dal Dalai Lama a Elisabetta II: chi e perchè non sarà ai funerali di Mandela
Saranno quasi cento, tra capi di stato e di governo, le personalità politiche che domani assisteranno ai funerali di Stato di Nelson Mandela. Con loro, decine di personaggi famosi di tutto il mondo, dalla modella Naomi Campbell al fondatore di Microsoft, Bill Gates, dalla presentatrice Oprah Winfrey al cantante Bono. Ma ci sono anche dei nomi illustri che mancheranno a questo omaggio che promette di essere il più affollato della storia, tanto che il governo sudafricano ha invitato i leader mondiali a non partecipare al funerale che si terrà Domenica in Qunu, il luogo di nascita di Mandela, dove sarà sepolto il presidente sudafricano. Saranno talmente tanti i vip presenti, che si fa prima a citare gli assenti, in particolar modo, i personaggi di spicco della politica mondiale, ognuno assente per diversi motivi. Il Dalai Lama, a sua volta premio Nobel per la Pace, non sarà presente visto che negli ultimi anni gli è stato negato il visto per entrare in Sudafrica almeno due volte, a causa del rapporto commerciale che intercorre tra lo stato africano e la Cina. Sono stati invece i medici a impedire alla regina d’Inghilterra di compiere viaggi lunghi, motivo per il quale Elisabetta II non parteciperà alla cerimonia, alla quale assisterà invece il principe Carlo. Un aneddoto interessante che riguarda la regina e Mandela è stato raccontato da John Carlin, che spiega come il leader sudafricano “probabilmente era l’unica persona, forse con l’eccezione del duca di Edimburgo, che la chiamava semrpe ‘Elizabeth’, o almeno era l’unico che poteva farlo senza essere ripreso”. Neanche il re spagnolo Juan Carlos sarà presente, a causa del suo recente intervento. Al suo posto il figlio Felipe, accompagnato dal presidente Mariano Rajoy. Per quel che riguarda Israele, nè il primo ministro Benjamin Netanyahu nè il presidente Simon Peres presenzieranno alla cerimoni. Il primo perché ritiene che la spesa per il viaggio, per lui e gli uomini della sicurezza, sia troppo caro (quasi un milione e mezzo di euro), il secondo perché influenzato e per questo sconsigliato dai medici. Al momento non è noto chi interverrà al loro posto. Hasan Rohani, presidente dell’Iran invierà invece in sua vece il ministro dell’Estero, Mohamad Yavad Zarif, che sarà accompagnato da una delegazione di funzionari. Anche l’ex presidente dell’Iran, Mohamad Jatamí (1997-2005), sarà presente a titolo personale. Altro nome illustre che non presenzierà è Papa Francesco. Al suo posto, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, arcivescovo di Cape Coast (Ghana) e presidente del Consiglio Pontificio della Justizia e della Pace. Ancora, il presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha designato il suo vicepresidente, Angelino Garzón, affinchè lo rappresenti in Sudafrica. Quest’ultimo sarà accompagnato dagli ex presidenti Andrés Pastrana ed Ernesto Samper. Anche il presidente cinese Xi Jinping invierà il suo “numero due”, Li Yuanchao. Assente a causa della sua età invece il presidente dell’Uruguay José Mújica, che non può eseguire le vaccinazioni necessarie per viaggiare in Sud Africa. In sua vece, ministro degli Esteri Luis Almagro. Sempre per quel che riguarda il Sud America, neanche il presidente argentino, Cristina Fernández, può intraprendere il viaggio: due mesi fa è stata sottoposta a un intervento e ora è impossibilitata a volare. Al suo posto, il vicepresidente Amando Boudou. Infine, neanche Angela Merkel lascerà il suo Paese natale: al suo posto il presidente tedesco Joachim Gauck. La Cancelliera si è comunque recata nell’ambasciata sudafricana a Berlino per firmare il libro di condoglianze.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/09/dal-dalai-lama-a-elisabetta-ii-chi-e-perche-non-sara-ai-funerali-di-mandela/
Omaggio a Nelson Mandela in campo: i giocatori rischiano sanzioni disciplinari
La Federcalcio turca potrebbe punire con sanzioni disciplinari due giocatori del Galatasaray, Didier Drogba ed Ebouè, per avere reso omaggio a Nelson Mandela durante una gara di campionato venerdì 6 dicembre. I due giocatori della Costa d’Avorio, infatti, al termine della partita si erano tolti la maglia restando con le sole t-shirt dove apparivano le scritte, in inglese, ”Grazie Mandela” (Drogba) e ‘‘Riposa in pace Mandela” (Ebouè). Entrambi sono stati deferiti alla Commissione disciplinare dalla Federcalcio turca per avere commesso un ”atto politico” in campo. Questo a seguito di un provvedimento adottato dopo le grandi proteste anti-governative di Gezi Park del giugno scorso con il quale si vieta qualsiasi manifestazione politica negli stadi turchi.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/09/omaggio-a-nelson-mandela-in-campo-i-giocatori-rischiano-sanzioni-disciplinari/
Ciao Madiba! Il saluto dei bambini
Piangono, sorridono, portano un fiore. Si avvolgono in una sua bandiera. Sono i tantissimi bambini sccorsi per l’ultimo saluto a Madiba, forse catturati dal sorriso spontaneo o dallo sguardo intenso. Lui era il “nonno” che tutti avrebbero voluto e loro guardano la sua foto, la sfiorano. E sperano che un giorno quel suo sogno affinchè tutti i bambini godano di una buona educazione, perchè sono loro il futuro del mondo, divenga realtà.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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Berlusconi commemora Mandela… con una frecciatina ai suoi “nemici”
Silvio Berlusconi scrive una nota per ricordare la figura di Nelson Madela, morto a 95 anni e per l’occasione non manca di mandare segnali ai suoi “nemici”. “Nelson Mandela è un eroe della libertà”, inizia. “Il suo insegnamento – si legge – la sua testimonianza la sua forza d’animo capace di non arrendersi mai anche quando le forze del male sembravano essere imbattibili, sono e saranno un esempio per tutti noi”. Quindi l’appello a chi in questo ore si sta unendo al cordoglio per la morte dell’eroe sudafricano: “Mi auguro – dice – che molti, tra coloro che in queste ore ne tessono le lodi, imparino a praticare quella riconciliazione nella verità e nel rispetto reciproco che è stato il suo più grande merito e la sua più grande vittoria.”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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L’omaggio della Nasa a Nelson Mandela

Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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La morte di Nelson Mandela e l’incredibile gaffe de Il Giornale

Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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“Nelson Mandela, esempio che ispira”. Così Letta
Il premier italiano Enrico Letta, a seguito della morte di Nelson Mandela, ha inviato un messaggio al presidente sudafricano Zuma, nel quale scrive: “La scomparsa di Nelson Mandela ha destato profonda emozione nel popolo italiano”. Il Nobel per la Pace è “un esempio di generoso impegno in favore dei diritti e delle ragioni dell’integrazione”: valori “ai quali si ispira l’azione che il governo italiano intende perseguire con forza e determinazione”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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Mandela, un protagonista del XX secolo. E cittadino onorario di Firenze
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, all’apprendere la notizia della morte del leader della lotta contro l’apartheid, ha detto: “Nelson Mandela è stato in assoluto uno dei più importanti protagonisti del ventesimo secolo. Quando gli ho dato la mano, consegnandogli il Fiorino d’oro di Firenze, mi è sembrato di toccare la storia. Nelle sue mani c’erano il peso e la grandezza di una vita combattuta in difesa di un’ideale”. Era il 1985 quando al Premio Nobel per la Pace venne consegnata la cittadinanza onoraria di Firenze. Il 16 aprile 2012 Renzi fu ricevuto a Johannesburg da Mandela e in quell’occasione gli consegnò il Fiorino d’oro. Il primo cittadino fiorentino ha proseguito: “Dobbiamo essere grati a Mandela perché ha segnato come pochi la storia del secolo scorso con il coraggio e la determinazione delle persone libere e con la forza della non violenza. Oggi il suo messaggio è universale e Firenze, che gli conferì la cittadinanza onoraria in un momento difficile in cui ancora vigeva l’apartheid, porta avanti oggi la sua battaglia per la libertà, la democrazia, la lotta al razzismo”. Ed ha aggiunto: “A Firenze abbiamo dedicato a Madiba il Nelson Mandela Forum: è stata una scelta precisa e anche una scommessa educativa quella di dedicare il palazzetto dello sport non a uno sponsor ma a un’idea e a una cultura di valori”. Infine, Renzi ha concluso: “Oggi il vuoto che ci lascia Mandela può essere riempito solo se facciamo nostra la sua battaglia, può avere un senso se ci facciamo carico, da Firenze, del dolore del mondo, combattendo nella nostra casa razzismo e intolleranze ma non dimenticando cosa avviene in altri paesi, dalla Siria all’Egitto al Mali, dalle morti nel Mediterraneo a quanto accade anche vicino a noi, come a pochi giorni fa a Prato”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/06/mandela-un-protagonista-del-xx-secolo-e-cittadino-onorario-di-firenze/
Il mondo piange la morte di Nelson Mandela, un ricordo tramite i suoi aforismi
Si è spento all’età di 95 anni il Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela. Alla morte del leader del Sudafrica e della lotta contro l’apartheid è stata dedicata la prima pagina di tutti i giornali mondiali.
Nel libro “Io, Nelson Mandela – Conversazioni con me stesso”, è possibile trovare alcune delle sue frasi più celebri:
DAL MANOSCRITTO AUTOBIOGRAFICO SCRITTO IN CARCERE
– “Solo i politici da tavolino sono immuni dal commettere sbagli. Gli errori sono insiti nell’azione politica”
– “Ho sviluppato una forza interiore che mi ha fatto dimenticare la povertà in cui versavo, la sofferenza, la solitudine e la frustrazione”
DAL TACCUINO DEL 1962
“Cominciare una rivoluzione è facile, è il portarla avanti che è molto difficile”
DA UNA LETTERA A SEFTON VUTELA, 28 LUGLIO 1969
“Devo confessare che, per quanto mi riguarda, la minaccia della morte non ha mai suscitato in me il desiderio di fare il martire […] La voglia di vivere non è mai scomparsa”
CONVERSAZIONE CON RICHARD STENGEL
“Ci portavano alla cava a scavare calce. E’ una operazione difficile, perché devi usare un piccone. La calce è stratificata nella roccia. Quando trovi uno strato di roccia, per estrarre la calce devi romperlo…. Loro ci mandavano là per dimostrarci che stare in prigione non è facile… Non è mica una passeggiata. Mentre lavoravamo, cantavamo canzoni sulla libertà e tutti ne erano ispirati”.
INEDITO DELL’AUTOBIOGRAFIA
“La nostra non era una lotta ai bianchi in quanto tali ma alla supremazia bianca, una politica pienamente rispecchiata dalla composizione razziale delle principali strutture organizzative e governative a livello nazionale, provinciale e locale”
APPUNTI DI UNA RIUNIONE, 16 GENNAIO 2000
“Il compromesso è l’arte della leadership e i compromessi si fanno con gli avversari, non con gli amici”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/05/il-mondo-piange-la-morte-di-nelson-mandela-un-ricordo-tramite-i-suoi-aforismi/
11 febbraio: Mandela Day. Il giorno della liberazione
Era l’11 febbraio 1990 e il lungo incubo finiva, per un uomo, per il suo Paese, per il Mondo. Lui era Nelson Mandela e quel giorno tornava libero dopo oltre 27 anni di prigionia. Il futuro Premio Nobel per la Pace era stato incarcerato nel 1962, condannato a 5 anni prima e all’ergastolo poi. Ma il leader della lotta all’apartheid è più forte di tutti coloro che vogliono piegarlo, che cogliono farlo desistere dalla voglia di combattere contro la segregazione. Lui vince. E continuerà a farlo. Le pressioni della comunità internazionale costringono il governo di Johannesburg e il presidente De Klerk ad aprire la porta del carcere. Fuori, ad aspettarlo, la moglie Winnie Madikizela. E l’intero pianeta.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/05/11-febbraio-mandela-day-il-giorno-della-liberazione/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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