L’alce liberata… che parte all’attacco!

alce-attacca-tuttacronacaE’ stata appena liberata da un uomo ma l’alce, che in precedenza era stata ferita, invece di correre verso gli spazi aperti, si avventa proprio contro di lui. L’animale inizia a colpirlo mentre l’uomo si difende dai colpi con le braccia. L’alce, che sembra aver attaccato solo perché spaventato, alla fine si allontana.

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L’accusa della Cancellieri: “Colpirono pesantemente me per affondare Letta”

cancellieri-letta-tuttacronacaE’ stato il Corriere della Sera a raccogliere, durante un’intervista, lo sfogo dell’ex ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, tornata a parlare degli attacchi ricevuti per il caso Ligresti: “Con la nascita di questo governo si capisce finalmente qual era l’obiettivo della campagna contro di me. Bisognava indebolire il governo Letta e io sono stata usata per uno scopo preciso”. Continua l’ex Guardasigilli: “Eravamo sotto attacco ogni giorno ma mai potevamo immaginare una fine così repentina. E invece da mesi qualcuno aveva già deciso tutto”. Cancellieri ribadisce di “aver commesso una leggerezza chiamando la moglie di Ligresti il giorno degli arresti. Ma nessuno mi convincerà di aver sbagliato quando sono intervenuta per Giulia”. L’ex titolare della Giustizia parla anche delle critiche ricevute per il cosiddetto decreto svuota-carceri: “Questo è un Paese che non ama chi si occupa dei detenuti”. E poi, sull’emergenza carceri, denuncia di essere stata lasciata sola: “Lega, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia hanno mostrato di essere forcaioli, ma posso dire che anche gli altri partiti non hanno fatto nulla per difendere il provvedimento”. Per quel che riguarda il nuovo esecutivo, che sabato ha prestato giuramento e oggi chiederà la fiducia, la Cancellieri sottolinea di essere preoccupata per la scelta del premier Matteo Renzi di non inserire la Giustizia tra le priorità “nonostante ci sia un’ampia intesa politica che potrebbe favorire l’approvazione di numerose nuove norme”.

Esplosioni e spari in un mercato in Thailandia: muore una bimba, 34 feriti

thailandia-attacco-mercato-tuttacronacaAttacco con esplosivi e colpi di arma da fuoco, in Thailandia, dov’è stato sferrato un attacco nella serata di sabato contro una folla di manifestanti anti-governativi nella provincia di Trat, nell’est del Paese, riunitisi in un mercato serale. Al momento dell’attacco erano presenti circa 2mila persone, intervenute per ascoltare il comizio di un leader locale, schierato con la protesta anti-governativa di Bangkok. Il bilancio è di una bimba di otto anni morta e di altre 34 persone ferite. Alcuni testimoni hanno raccontato che gli uomini armati sono arrivati a bordo di due pick-up e hanno subito iniziato a sparare sulla folla, lanciando anche alcuni ordigni esplosivi. Cinque dei feriti sono in gravi condizioni. L’attentato porta a 17 morti e oltre 700 feriti il bilancio delle violenze da quando è iniziata la crisi politica che vede il governo di Yingluck Shinawatra assediato da più parti, con una protesta di piazza guidata dall’ex vicepremier Suthep Thaugsuban.

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“Pompe funebri a Sanremo”: Selvaggia Lucarelli affonda il Festival

sanremo-selvaggia-tuttacronacaChe Selvaggia Lucarelli non le mandi a dire è cosa nota. In questi giorni, poi, con il Festival di Sanremo che catalizza l’attenzione, trova pane per i suoi denti. Se infatti in precedenza aveva preso le difese di Kasia Smutniak, attaccata da molti per aver reso nota la sua seconda gravidanza sul palco dell’Ariston, oggi su Libero si lascia andare alle critiche contro lo stesso Festival che continua a perdere consensi. E quindi spettatori:

Non ci si può mai rilassare un attimo in questo Paese. Uno si illude che sia in atto una rinascita, un ricambio, un nuovo corso. Perfino Berlusconi non fa in tempo a dire «Abbiamo un presidente del Consiglio che ha la metà dei miei anni, è un segnale positivo», che si apre il sipario dell’Ariston e ci ritroviamo davanti gente col doppio degli anni di Berlusconi. Io non so cosa sia preso a Fazio quest’anno, ma a un certo punto, guardando il Festival l’altra sera, ho pensato di assistere a una replica di Cocoon. Quando ho visto aprire lo show con un omaggio al maestro Manzi, già ho avvertito una leggera preoccupazione. D’accordo che la Rai ha una fiction in promozione, ma Santamaria che legge una lettera di Manzi, nella scala dell’allegria, viene subito dopo Saviano che legge Verlaine.

VEGLIA FUNEBRE E siccome Sanremo è Sanremo e non una veglia funebre, tutto sommato viene da dire: ridateci le aperture con la Clerici vestita da torta nuziale, ridateci Sanremo con la valletta che scende le scale sui tacchi troppo alti, ondeggiando come Pier Ferdinando Casini nell’ultimo decennio o con Bonolis che si porta dietro il suo circo Barnum. O con Baudo che maltratta le vallette anziché fingersi estasiato dalla soave bellezza di donne alla Casta, che inducono allo sbadiglio anche in reggicalze. Metti sul palco la Carrà, le Kessler, Franca Valeri, Cat Stevens, Tito Stagno, Ron, Baglioni e altri personaggi che erano in pubertà quando Garibaldi incontrò Anita, e poi succede quello che è successo: la prima sera il festival fa il 45% di ascolti raccattando spettatori tra ospizi e bocciofile, la seconda sera il festival perde l’11% degli ascoltatori. E li perde nel senso che tre milioni di spettatori sono purtroppo venuti a mancare per decessi naturali, mica perché hanno cambiato canale. (…) Perché non invitare Franca Valeri a Che tempo che fa raccontando con grazia e delicatezza il suo momento, anziché portarla a Sanremo e costringerla a una gag malinconica e imbarazzante? Perché due ore e quaranta di Carrà? E abbiate pazienza, lo so che parlar male della Carrà in questo Paese è reato e sulla Carrà, sulla Loren, sulla pizza, sul calcio e sui cani abbandonati non si può dire nulla perché poi ti ritrovi minacce di morte estese ai tuoi consanguinei per due anni di fila,ma a settantuno anni si può anche dire basta ai balletti e ai guantini di pelle e fossi in lei mi sarei pure rotta le balle di sentirmi dire «incrollabile» o «monumento» manco fossi il Colosseo. Fossi in lei, direi «Per ballare invitate una più giovane, io vengo a portare il mio humor, la mia personalità, il mio carisma », altrimenti l’effetto (…)

STRANE DONNE E anche qui veniamo al discorso Fazio, perché a vedere le donne di cui si circonda (Littizzetto a parte, che è l’uomo che Fazio non ha il coraggio di essere), viene da pensare che nelle sue scelte, ci sia una patologica continuità. Come Santoro, lui le donne accanto a sè le vuole bionde, angelicate, scarsamente parlanti e con funzione puramente contemplativa. Santoro ha le Granbassi, le Borromeo, le Innocenzi, Fazio ha le Blasi, le Lagerback, le Bar Refaeli, le Casta. Lui, le cose intelligenti, le fa dire ai Saviano, ai Gramellini, mica a una donna. Le donne, nei suoi programmi sono i suoi «Ohhhh come sei bella!» o i «Culo! » della Littizzetto. Perfino la struccata direttrice di teatro dall’aria radical che annuncia la canzone che passa il turno potrebbe essere una sua valletta ideale. Perfino le Cagnotto o la Dallapè (…) Come questo Sanremo, che ha il colore pallido emesto delle minestrine servite all’ospizio.

Selvaggia paladina di Kasia Smutniak. A chi l’attacca: “siete dei poveracci”

kasia-smutniak-tuttacronacaKasia Smutniak, scesa lungo la famosa gradinata dell’Ariston di Sanremo, ha svelato il suo segreto: è in dolce attesa del suo secondogenito. La prima figlia, Sophie, è figlia del compianto Pietro Taricone, vittima di un terribile incidente. La modella e attrice polacca è stata duramente criticata per aver mostrato in questo modo all’Italia il suo pancino. Selvaggia Lucarelli ha così deciso di pubblicare su Facebook un lungo post nel quale replica a tutte le accuse e le cattiverie che hanno colpito Kasia: “Ieri ho scritto un post sulla Smutniak sulla tragica meraviglia della vita che va avanti, visto che Kasia è incinta dopo la tragedia della morte di Taricone. Lo so che non esiste una classifica del dolore, ma in questa storia di elementi particolarmente dolorosi ce ne sono davvero tanti: Pietro e la sua giovane età, un successo stordente e poi la discesa, il paracadutismo che era una passione di Kasia trasmessa a Pietro, l’incidente con lei che si era lanciata subito dopo, la figlia che era lì, sul campo ad aspettarlo e la morte che era arrivata poco dopo. E poi una donna che s’è ritrovata vedova del proprio marito e ammogliata col dolore, il senso di colpa, la responsabilità di una figlia. Devastazione pura. Ora io mi domando. Come può certa gente misera e meschina venire qui a sputare veleno e bestialità varie, giudicando una donna a cui la vita ha concesso una seconda possibilità di felicità? Felicità per lei, per la figlia di Pietro e per la vita che sta per nascere. Che gente siete? Il lutto è un dolore, non una condanna. La morte di chi amiamo non va espiata con l’infelicità di chi resta, poveracci che non siete altro. L’amore per chi si è perso si ritrova nella vita che va avanti, nei nuovi pezzi che la compongono, nei ricordi che si mescolano al nuovo. E nell’incanto di una pancia che cresce, che si fa rotonda, dopo che la vita l’ha presa a morsi. Davvero, siete dei poveracci. E a voi una seconda possibilità la vita non la concederà mai, perchè con la veletta nera sugli occhi per esibire il lutto, guardate solo la terra che calpestate, senza accorgervi della meraviglia del cielo che cambia sulla vostra testa. Siete già dei morti, che giudicano chi sceglie, con coraggio, di celebrare la vita, pur conoscendone la crudeltà meglio di voi”.

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Miliardario in incognito? Libero e l’articolo su Fabio Fazio

fazio_sanremo_tuttacronacaGiacomo Amadori, su Libero, pubblica un lungo articolo che ha per soggetto il conduttore di Che Tempo Che Fa e del Festival di Sanremo, Fabio Fazio. Esordisce Amadori:

Si narra, in Liguria, che un giorno Fazio e Roberto Saviano, attovagliati in un rinomato e costoso ristorante della Riviera ligure, ordinarono per i nove uomini della scorta «un solo piatto». Le altre portate fu costretto a offrirle lo chef. Oculatezza a parte, Fazio di sinistra non ci è nato, lo è diventato, tanto che alle elezioni studentesche si candidò contro una lista «rossa».

Lo stesso Fazio, spiega ancora l’articolo, qualche anno fa dichiarò “Erano gli anni in cui i comunisti erano insopportabili”. Amadori ripercorre quindi la vita del conduttore. Di famiglia molto cattolica, frequentatore dell’oratorio, un diploma al liceo, gli anni alla facoltà di Giurisprudenza per poi laurearsi in Lettere

e inizia a fare l’intellettuale de sinistra. Nei primi anni ’80 il professore che gli dava ripetizioni di greco, Felice Rossello, gli presenta il concittadino Carlo Freccero, genio del tubo catodico e certamente di sinistra. Il quale gli domanda: «Vuoi fare un programma di Rete 4 (all’epoca della Mondadori ndr)?». La prima conduzione di Fazio, nel 1984, è in Sponsor city: «Fu un programma catastrofico » ricorda il presentatore. Insieme con lui c’erano, tra gli altri, Bombolo e Loris Del Santo. Nel 1993 arriva la consacrazione con Quelli che il calcio, su Raidue, ma non è ancora «impegnato ». Infatti nel 1994, mentre Silvio Berlusconi scende in campo, accetta di fare il testimonial per il Dash. Eppure la vena radical chic sta per prendere il sopravvento. Nel 1996, alla vigilia delle elezioni che decreteranno il trionfo di Romano Prodi, a Paderno Dugnano (Milano), promuove con trasporto i candidati Patrizia Toia e Nando Dalla Chiesa nell’evento «Quelli che l’ulivo». Nel 1997 il portavoce dei Verdi Luigi Manconi lo coopta nel comitato del movimento. A chi gli domanda chi preferisca tra Prodi e Veltroni, Fazio risponde sicuro: «Sto con Veltroni, non c’è dubbio. Ma da qui a pensare a chissà quali intrecci ce ne passa. E poi non ho mai avuto una tessera. Anzi, ne ho solo una, quella dell’ Anpi (Associazione nazionale partigiani, ndr)».

In tutto questo, fonda anche la Archimede, una società di consulenza e produzione che chiude nel 1998.

Intanto i suoi guadagni crescono: nel 1999 per Quelli che il calcio incassa circa 1,3 miliardi di lire e 500 milioni per Sanremo; quindici anni dopo i suoi compensi sono più che raddoppiati: 1,8 milioni per «Che tempo che fa» e circa 600 mila euro per la kermesse canora. Nel 2001, mentre conduce un comizio di Massimo D’Alema, irride la tv commerciale: «Tra la prima e la seconda parte della costituzione Berlusconi ci metterà la pubblicità?» domanda. Ma la politica non gli fa mai dimenticare la borsa e così proprio in quei giorni, accompagnato dal suo avvocato, mette a punto un contratto miliardario con la neonata 7 del dalemiano Roberto Colaninno. Dopo neanche tre mesi il suo Fab show viene annullato e lui se ne va con 28 miliardi tra buonuscita e penali. Ma che cosa ci ha fa con tutti questi soldi? Da uomo oculato sceglie investimenti sicuri. Come il mattone.

Per esempio ha comprato casa nell’amata Parigi. Nel 2002 ha fondato persino un’immo – biliare, la Apparvest srl, che nel 2008 è stata liquidata. Di quella avventura restano due lussuosi appartamenti a Milano, in zona Porta Romana, rispettivamente di 8,5 e 9,5 vani. Nel savonese bisogna aggiungere sei vani ad Albissola Marina e altre due grandi appartamenti a Varazze (8,5 e 9,5 vani), di cui sono usufruttuari i genitori. Oculata amministratrice è la moglie Gioia, 46 anni, laureata in lingue. I due si sono conosciuti nel 1986 durante un concorso di canzoni tra liceali savonesi (Fabio era in giuria e lei vinse) e sposati nel 1994. Oggi vivono sulle colline di Celle ligure in un vecchio cascinale riattato a supervilla (classe A8), una casa un po’ da cumenda che nel 1998 aveva suscitato diverse polemiche.

(…) La magione è salita a 13 vani e a questa si sono aggiunti due mini appartamenti di 2 e 3 stanze. Il tutto circondato da 7 mila metri di uliveti. Va detto, però che, per chi osserva dall’alto, la principale attrattiva risulta la piscina oversize, quasi un laghetto artificiale. Che, forse, ha ispirato il sermone sulla bellezza con cui Fazio ha aperto l’ultimo Sanremo.

E alla fine arrivano le scuse di Melli “per quanto scioccamente scritto”

walter-mazzarri-tuttacronacaDopo la conferenza stampa di Mazzarri, il team manager del Parma Alessandro Melli si era lasciato andare a un commento non propriamente elegante su Facebook: “Ogni volta che vedo le conferenze stampa di Mazzarri mi sorge un dubbio: ma è così c……e o pensa che lo siamo noi? Probabilmente sono vere entrambe le cose…”. In seguito, pur se il post era stato rimosso, non ha mai negato che fosse stato lui a scriverlo salvo che oggi è comparso, sul sitoufficiale dei gialloblù un messaggio di scuse: “Dopo quanto apparso ieri sul profilo Facebook – si legge in una nota scritta da Melli – desidero scusarmi con Walter Mazzarri per quanto ho scioccamente scritto ieri e mi scuso con il Parma per il comportamento tenuto”. “Anche il Parma – prosegue la nota – a sua volta si scusa con il tecnico e con l’Inter per questo spiacevole episodio che ha visto come protagonista un proprio dirigente”.

Alessandro Melli shock su Mazzarri: “Ma è proprio così cog…?”

Alessandro-Melli-tuttacronacaSono stati i portali Sportmediaset e Tgcom a riportare una notizia che riguarda un attacco, via social network, di Alessandro Melli che si scaglia contro Walter Mazzarri. Il team manager del Parma ed ex attaccante dei gialloblu all’epoca di Nevio Scala, avrebbe pubblicato sul proprio profilo di Facebook un messaggio molto duro nei confronti dell’allenatore dell’Inter, che è concentrato sulla sfida di questa sera a San Siro contro il Sassuolo. Melli avrebbe scritto:

“Ogni volta che vedo le conferenze stampa di Mazzarri mi sorge sempre un dubbio: ma è proprio così cogl***e o pensa davvero che lo siamo noi???? Probabilmente sono vere entrambe le cose…”

Il messaggio, tuttavia, sarebbe stato cancellato poco dopo la sua pubblicazione. Da notare come Melli, durante tutta la sua carriera, anche da calciatore, si sia sempre distinto per la sobrietà e la riservatezza. È ancora più difficile, dunque, comprendere le motivazioni di un attacco di questo tipo, che se confermato, potrebbe far pensare ad attriti pregressi tra il dirigente gialloblu e il tecnico dell’Inter, probabilmente risalenti all’epoca in cui Mazzarri era ancora al Napoli. Al momento, come spiega Calcioblog,

non c’è stata alcuna replica da parte dell’allenatore toscano, che evidentemente vuole prima attendere che sia verificata la veridicità dell’uscita e che sia spiegato anche il perché la frase “incriminata” sia stata subito cancellata. Al di là del fastidio manifestato dagli stessi tifosi dell’Inter nelle principali community, che spesso si scagliano contro le conferenze stampa di Mazzarri infarcite di scuse per i risultati deludenti della squadra, l’attacco diretto di un dirigente di una squadra avversaria, per giunta con termini molto forti, rimane un atto sportivamente e umanamente grave.

Anche Paperino prende in giro il complotto delle scie chimiche

scie-chimiche-tuttacronacaOrmai lo sappiamo: appena qualcosa cattura l’attenzione, presto diventa popolare in rete e rimbalza ovunque. Ora è il turno di una striscia di fumetti della Walt Disney dove appare un gruppo di pennuti che, alle spalle di un perplesso Paperino, parlano del “complotto degli sciami chimici”:

“Sappiate che nel prossimo numero di Pan Zan si parla del complotto degli sciami chimici”.
“E che cosa sono?”.
“Api telecomandate inviate dai servizi segreti per intontirci con del miele radioattivo”.
“Questa sembra una bufala perfino a me che credo a tutto”.
“Il fatto stesso che tu creda che sia una bufala dimostra che è vera! Anche tu sei stato condizionato!”.

L’immagine sembra, come sottolinea l’Huffington Post, prendere bonariamente in giro le tesi complottiste che parlano delle scie chimiche degli aeroplani come agenti di un cambiamento climatico indotto dai poteri forti a livello mondiale. Una tesi rilanciata da molti degli attivisti del Movimento 5 stelle.

Aereo dirottato su Sochi! Lo bloccano a Istanbul

sochi-aereo-dirottato-tuttacronacaSono i media ucraini a rendere noto che un aereo turco, partito da Kharkiv, in Ucraina, sarebbe stato costretto ad atterrare ad Istanbul dopo un tentativo di dirottamento da parte di un passeggero ucraino che, secondo fonti non confermate,  avrebbe voluto dirottare il volo a Sochi dove oggi si sono aperte le Olimpiadi invernali e dov’è in corso la cerimonia d’apertura. E’ stata l’aeronautica militare turca a costringere il velivolo ad atterare. I media turchi hanno riportato che il passeggero avrebbe minacciato di far esplodere una bomba se l’aereo, con a bordo 110 persone, non si fosse diretto a Sochi, in Russia. Anche in questo caso non ci sono conferme ufficiali

Il Vaticano risponde all’Onu: “No interferenze su libertà religiosa”

vaticano_abusi-tuttacronacaDopo il rapporto stilato dal Comitato dell’Onu, e presa visione dello stesso, il Vaticano fa sapere che la Santa Sede sottoporrà a “minuziosi studi e esami” nel rispetto della Convenzione le accuse ricevute dall’Onu, ma vede in “alcuni punti” delle Osservazioni ricevute un “tentativo di interferire nell’insegnamento della Chiesa cattolica sulla dignità della persona umana e nell’esercizio della libertà religiosa”. Infine, il Vaticano conferma il suo impegno “a difesa del fanciullo”. Il Comitato, nel report, aveva accusato il Vaticano di aver “adottato politiche e pratiche” che hanno portato a continuare abusi su decine di migliaia di bambini e all’impunità degli autori.

Nubi sul Vaticano. Onu: “Ha permesso abusi su migliaia di bambini”

Vatican-st-peters-tuttacronacaIl Comitato Onu, nel suo rapporto, attacca duramente il Vaticano e chiede che vengano “immediatamente” rimossi dal loro incarico coloro che hanno commesso abusi sessuali sui bambini, o coloro che ne sono sospettati. Per il Comitato, infatti, il Vaticano finora ha “adottato politiche e pratiche” che hanno portato a continuare abusi su decine di migliaia di bambini e all’impunità degli autori. Le osservazioni finali sono state stilate in seguito all’esame del rapporto della Santa Sede sul rispetto della Convenzione sui diritti del fanciullo, e vi si legge che il Comitato è “seriamente preoccupato” dal fatto che la Santa Sede “non abbia riconosciuto la portata dei crimini commessi, non abbia adottato le misure necessarie per affrontare i casi di abusi sessuali su minori e per proteggere i bambini. Inoltre “ha adottato politiche e pratiche” che hanno portato alla prosecuzione di abusi e all’impunità degli autori.

Brunetta vs Crozza: “Ha offeso Berlusconi”

crozza-brunetta-tuttacronacaIl presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato un esposto all’Agcom contro Maurizio Crozza. Secondo il politico, infatti, il comico avrebbe offeso Berlusconi con la storia del “cavallo pieno di tr…”. L’esposto, presentato all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, fa riferimento alla copertina satirica di Crozza nella puntata di “Ballarò” dello scorso 21 gennaio, i cui toni erano “offensivi, insultanti e gravemente lesivi” verso Forza Italia e Berlusconi. Brunetta denuncia all’AgCom “la palese violazione del Testo Unico della radiotelevisione e del Codice Etico della Rai” e chiede un intervento al fine di garantirne l’osservanza.

“Martedì 21 gennaio scorso – scrive nell’esposto – è andata in onda una nuova puntata della trasmissione condotta da Giovanni Floris ‘Ballarò’. Il talk show di RaiTre si caratterizza per una introduzione satirica del comico Maurizio Crozza. L’intervento del comico genovese ha avuto toni fortemente offensivi, insultanti e gravemente lesivi della dignità degli esponenti di Forza Italia e del suo leader Silvio Berlusconi”.

“In particolare, si è fatto riferimento all’incontro del presidente Berlusconi con il segretario del Pd Matteo Renzi, avvenuto presso la sede del Partito Democratico, a proposito del quale il comico ha dichiarato: ‘E’ stato un evento storico. Berlusconi è entrato nella sede del Pd, ma purtroppo hanno bloccato all’ingresso l’enorme cavallo di legno che Silvio si era portato. Il famoso cavallo pieno di troie’; ‘un pregiudicato si aggira per la sede del Pd’”.

“L’utilizzo del turpiloquio, da parte di Crozza, è sistematico e non può in nessun modo essere assimilato alla satira, ancor più considerando la messa in onda del programma in prima serata, con un’elevata visibilità. Il conduttore Giovanni Floris – sottolinea il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati – non è intervenuto in alcun modo per dissociarsi dalle dichiarazioni del comico, ma al contrario ha mostrato apprezzamento e compiacimento per le ripetute volgarità di Crozza, il quale non è nuovo ad episodi di questo tipo”.

“Tra gli ospiti della puntata, inoltre, a fronte dell’on. Maria Elena Boschi, parlamentare del Partito Democratico, non era presente nessun esponente di Forza Italia e più in generale lo schieramento di centrodestra è risultato fortemente sottorappresentato; gli altri ospiti presenti sono stati l’on. Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), il sen. Pier Ferdinando Casini (Udc), Edward Luttwak (politologo), Alessandro Sallusti (Il Giornale), Beppe Severgnini (giornalista del Corriere della sera e scrittore), Livia Salvini (professoressa), Roberta De Monticelli (filosofa)”.

No, secco della maggioranza. Basta con l’attacco ai pensionati

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E’ arrivato un “no” secco dalla maggioranza contro la proposta della Meloni che voleva fissare il tetto delle pensioni a “3200 euro netti”, inclusa previdenza integrativa e complementare. Come si fa d’altra parte a dichiarare una “pensione d’oro” al di sopra dei 3000 euro con il costo della vita in Italia? La commissione Lavoro della Camera a comunque bocciato la proposta di legge del capogruppo di Fratelli d’Italia, tutelando i pensionati. Un segnale pessimo” ha commentato Giorgia Meloni, sottolineando di “aver dato parere favorevole alle proposte emendative” della maggioranza tra cui l’innalzamento del tetto a 5 mila euro nette.

 

Tifosi bianconeri attaccano il pullman dell’Inter

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Brutto episodio all’ingresso dello Juventus Stadium, dove la polizia ha fermato quattro tifosi bianconeri che avevano lanciato oggetti contro il pullman dell’Inter che ha riportato lievi danni. Duro e immediato il commento dell’ad juventino “La Juventus biasima comportamenti del genere – commenta ai microfoni di Sky l’ad bianconero Beppe Marotta – capita spesso anche a noi. Di sicuro si tratta di atti vandalici che vanno condannati”, lo stesso Marotta ha poi aggiunto“Oggi i toni del confronto tra le due società delle scorse settimane sono stati abbassati  e abbiamo accolto i dirigenti dell’Inter con la consueta ospitalità. Questa sera tocca ai 22 in campo e basta”.

“Il suicidio dell’Extravergine”: il New York accusa Napoli

napoli-olio-oliva-tuttacronacaIl New York Times si scaglia contro l’olio d’oliva italiano tramite un’infografica interattiva curata da Nicholas Blechman, a partire dal testo di un blogger, Tom Mueller. L’articolo che appare sul sito s’intitola “Extra Virgin Suicide” e prende spunto dal film di Sofia Coppola “The Virgin Suicide” (“Il giardino delle vergini suicide”). L’accusa è chiara: l’extravergine d’oliva sarebbe   troppo spesso adulterato e mescolato con olii meno nobili. Spiega il Mattino: Quindi un macabro simbolo del veleno, ma al posto del classico teschio, una oliva, con accanto due ossa incrociate. E poi, come sottotitolo: «L’adulterazione dell’olio d’oliva italiano».  L’infografica sostiene, senza citare alcuna fonte ufficiale, che gran parte dell’olio venduto come italiano viene in realtà da Spagna, Marocco e Tunisia. Quindi che viene ‘tagliatò con olio più scadente e persino con clorofilla per il colore, colorante e beta-carotene per il sapore, e trasportato al porto di Napoli, dove viene mescolato con altri olii scadenti, non di oliva.  Quindi le bottiglie vengono marchiate con il simbolo dell’Extra verginè e del ‘Made in Italy’. In Usa, secondo il Nyt, circa il 69% arriva ‘adulteratò. Il giornale ricorda che esiste un corpo speciale dei Carabinieri specializzato nella lotta alle frodi alimentari. Tuttavia sostiene che i test di laboratorio sono facilmente falsificabili e che la Polizia si basa sul semplice odorato.  «Gli agenti regolarmente fanno dei raid contro queste raffinerie per cercare di mettere a regola il settore, tuttavia – sostiene il giornale – i produttori, grazie alle loro connessioni con politici potenti, sono raramente indagati dalla legge». «Tutte queste frodi – conclude – hanno così fatto precipitare il prezzo dell’olio d’oliva. Produttori corrotti hanno rovinato sè stessi, commettendo di fatto una sorta di suicidio economico».

Le colombe del Papa attaccate da un corvo e da un gabbiano

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Già Benedetto XVI aveva avuto dei problemi all’Angelus con le colombe che erano rientrate nello studio dopo il rituale lancio, oggi invece peggior sorte è toccata a quelle di Papa Francesco che dopo esser state lanciate dalla finestra per l’usuale volo in piazza sono state attaccate da un corvo e da un gabbiano. Le foto mostrano l’attacco da parte dei predatori:

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Questo il video dell’Angelus, oggi dedicato al ricordo di Cocò, il bambino ucciso e bruciato a soli 3 anni. Il Papa per ricordarlo ha chiamato alla finestra due ragazzi di Azione Cattolica a cui aveva anche affidato le colombe:

L’ideatore dell’11 settembre cambia idea: ripudia la violenza

11settembre-tuttacronacaLui è Khalid Shiekh Moahammed e ha ideato gli attentati dell’11 settembre 2001 che costarono la vita a oltre duemila americani. Nel supercarcere di Guantanamo dal 2006, Ksm, com’è noto negli ambienti dell’intelligence Usa, in attesa di sentenza, sembra aver mutato le sue convinzioni e ora ha affermato che l’uso della forza per convertire chi non è di religione islamica è sbagliato (ed è il Corano a vietarla. Al centro di un processo militare alla fine del quale potrebbe essere condannato alla pena di morte, Ksm (come è conosciuto negli ambienti dell’intelligence Usa) ha deciso di  esporre la sua idea in una sorta di manifesto di 36 pagine presentato alla corte e visionato dall’Huffington Post. Nel Manifesto, il recluso afferma di voler convertire alla religione islamica giudici, avvocati e carcerieri, ma ripudiando l’uso della violenza. Quando giunse a Guantanamo, durante i primi interrogatori, sostenne che ”il più grande dovere religioso è combattere gli infedeli”. Oggi Ksm – 50 anni, nato in Kuwait ma che ha frequentato il college in North Dakota – spiega come la conversione può essere perseguita solo con la persuasione e con la riflessione teologica. E spiega: ”La verità non può mai essere raggiunta con i muscoli e con l’uso della forza, ma ricorrendo alla ragione e alla saggezza”. Parole che arrivano dalla stessa persona che nel 2007 affermò di aver decapitato personalmente (con la mia ”santa mano destra”, disse) il giornalista americano, Daniel Pearl. Ksm in anni di interrogatori è stato più volte torturato dalla Cia, in particolare con la tecnica del ‘waterbording’ a cui sarebbe stato sottoposto centinaia di volte.

Enrico Letta e gli attacchi che arrivano dalla segreteria PD

davide-faraone-tuttacronacaE’ un post duro quello che il membro della segreteria Pd e ascoltato collaboratore di Matteo Renzi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove parla di “Un filotto impressionante” di errori commessi dal governo. Anche contando soltanto quelli delle ultime settimane, da quando Matteo Renzi è stato eletto segretario, dalle slot al Salva Roma. E per questo chiede al governo e al premier Enrico Letto un cambio radicale di passo. “Non basta un ritocco, un rimpasto, o si cambia radicalmente o si muore”. E ancora, il responsabile per Welfare e Scuola della nuova segreteria Pd scrive: “Mentre noi lavoriamo a un’agenda con dentro grandi riforme per il paese, con tempi certi di realizzazione, al governo e in Parlamento, con il suo ‘bicameralismo perfetto’ (un vero ossimoro) c’è chi brucia tutto. Così non va”. “Eletto Matteo Renzi si azzera il contagiri e si riparte”. Faraone osserva quindi: “Non elencherò gli errori del passato, ma se metto uno dietro l’altro gli errori commessi da questo governo, dal giorno dell’elezione del nuovo segretario Pd, 15 dicembre, fino ad oggi (appena 13 giorni) viene fuori un filotto impressionante: una legge di stabilità di ‘galleggiamento’ (poco per il futuro), le slot machine, gli affitti d’oro, il provvedimento su Roma capitale”. E incalza: “Se chiedi la fiducia ai parlamentari della Repubblica, se chiedi il sostegno in bianco ai deputati della maggioranza, lo fai per provvedimenti ‘alti’, utili per il paese, non per legittimare decine e decine di inutili ‘marchette'”. “E poi sul mille proroghe: si nominano nuovi prefetti, portati a 207 quando le prefetture sono la metà, si ‘abbonano’ 400 milioni a Roma quando tutti i comuni soffrono. Due ottimi provvedimenti per dar fiato alle stanche trombe della Lega Nord. E poi i soldi Ue parcellizzati per il Sud e per il lavoro su mille provvedimenti senza alcune strategia, con il solo obiettivo di non perderli. O ancora le deroghe al patto di stabilità per comuni non virtuosi, che chiedono di stabilizzare i precari anche dove si sfora la pianta organica e niente per i comuni virtuosi che vogliono realizzare opere utili per la collettività”, elenca. Quindi la dura conclusione: “Questo Pd, con le grandi speranze che suscita, l’Italia, con le sue difficoltà e le sue grandi potenzialità, non può permettersi questo governo e i suoi errori. E non basta un ritocco, un ‘rimpasto’, o si cambia radicalmente o ‘si muore'”.

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Natale diventa Halloween… l’attacco dei piranha in Argentina!

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Natale da incubo in Argentina dove 60 persone sono rimaste ferite a Rosario, città  a 300 km a nord da Buenos Aires, a causa degli attacchi dei piranha. Tra i feriti anche una bambina di 7 anni che ha perso un dito. Ha provocare l’attacco probabilmente è stata la temperatura elevata che in questi giorni si è registrata nell’area e che aveva fatto riversare la popolazione sulle spiagge del fiume Paranà. Qui alcuni di loro però hanno trovato ad attenderli i grandi gruppi di piranha, noti localmente come «palometas», che hanno sferrato i loro attacchi contro i bagnanti. «È la prima volta che succede questo tipo di attacco, così aggressivo. Ieri mattina sono cominciate ad arrivare in ospedale persone con morsi su talloni, piedi e mani. Ad alcuni i pesci avevano letteralmente staccato pezzi di carne dal corpo», ha raccontato un medico locale, Gustavo Centurion, al quotidiano La Capital.

Berlusconi loda Craxi… e attacca il resto del mondo

CRAXI-BERLUSCONI-tuttacronacaSilvio Belrusconi ha presentato un libro di Nicolò Amato su Bettino Craxi e non ha perso occasione per lanciare i suoi ormai noti strali: “Siamo in un quadro drammatico” perché, “l’Italia non è una democrazia”. E ancora: “C’è un ordine dello Stato composto da funzionari a cui è stato conferito il potere di togliere la libertà che si è trasformato in contropotere dello Stato”. Per quel che riguarda il futuro, il leader di Fi ha precisato che “non ci potrà più essere un accordo tra Forza Italia e Pd, visto come il Pd si è comportato facendo un accordo con la Magistratura per assassinare il leader del centrodestra e portare a compimento il disegno di vent’anni di eliminarmi dalla scena”. Quindi ha immaginato un domani dietro le sbarre: “Ho letto le prime 30 pagine di questo libro, leggerò le altre quando sarò in gale…”, ha detto. Poi, ricordando la figura del segretario socialista morto da latitante in Tunisia, Berlusconi lo ha definito “un uomo buono, giusto e molto generoso” che “non si è arricchito lasciando la sua famiglia non in una situazione agiata ma neanche nel benessere…”. E ha aggiunto: “Anch’io sono stato colpito da una sentenza ingiusta e ho avuto una tale indignazione che ho perso il sonno e non sono riuscito ad uscire di casa per un mese”. Parlando di politica, una critica anche agli elettori: “Questo paese non ha imparato a votare, quindi è ingovernabile e tale sarà ancora soprattutto se viene fatta una legge proporzionale. Ci sono possibilità di un governo di larghe intese e difficilmente potrà essere tra Fi e Pd ma sarà un accordo tra Pd e M5S. Ovvero: giustizialismo che si somma a ingiustizialismo: tutte insieme le forze del centrodestra devono fare una campagna di comunicazione sugli elettori per dirgli che l’unico modo per non avere più colpi di Stato è di votare compatti per Forza Italia, altrimenti continueremo ad essere un povero Paese dove i colpi di Stato sono sempre possibili”, ha insistito. Ma nonostante questo, “non andrò all’estero per evitare la carcerazione, ma continuerò la lotta”.

Il sito della Regione Lombardia sotto attacco hacker

hacker-tuttacronacaE’ il Pirellone a rendere noto, attraverso un comunicato ufficiale, che il sito della Regione Lombardia è vittima di un attacco di pirati informatici: “Da qualche ora il sito http://www.regione.lombardia.it è sotto attacco da parte degli hacker”. E la nota prosegue: “I tecnici regionali sono al lavoro per ripristinare al più presto il servizio, soprattutto per i cittadini che vogliono informarsi sui referendum sulla fusione di alcuni Comuni previsti per domenica”. L’annuncio è stato dato anche via Twitter. lombardia-hacker-tuttacronaca

Per Llorente, “il meglio deve ancora venire”

Fernando-Llorente-tuttacronacaDel Bosqe ha richiamato Fernando Llorente nella Nazionale spagnola ora che l’ex Athletic Bilbao sembra aver ritrovato se stesso, oltre a riuscire a inserirsi negli schemi di Conte. E i risultati sono arrivati, con i gol contro Real Madrid e Napoli. In un’intervista ad As, el Rey Leon ha spiegato: “Sono contento di essere tornato, non c’è stato niente di facile nell’anno che ho vissuto ma è stata una scelta giusta perché ho firmato per una grande squadra che mi aiuterà a crescere molto. Bielsa mi ha aiutato molto per quello che ho poi trovato in Italia, se non avessi avuto lui sarebbe stata ancora più dura.” Ma questa, in fin dei conti, per lui è solo una fase di rodaggio, visto che “Adesso va meglio, ma il bello deve ancora venire, devo ancora giocare un po’ per poter essere al top”. Nel frattempo, in campo inizia ad intendersi ocn l’Apache: “Tevez è un grandissimo giocatore e credo che possiamo migliorare giocando insieme, io mi trovo già a mio agio al suo fianco”. Lo spagnolo è poi rimasto colpito da Pogba, che “è molto giovane, con grandi aspettative ma sta già mostrando un livello altissimo e farà parlare molto di sé in futuro”.

L’accusa di Crespi a Ballando con le stelle: tutto già scritto

Ballando-con-le-stelle-Lorenzo-Crespi-tuttacronacaL’attacco di Lorenzi Crespi arriva direttamente via Twitter: 140 caratteri per esprimere la sua idea riguardo alla caduta di Anna Oxa durante la sua esibizione, a una settimana di distanza dalle critiche della cantante nei confronti della giuria e il suo rifiuto di tornare ad esibirsi. E nonostante l’infortunio e l’uscita di scena con la barella, la trasmissione di Milly Carlucci non è riuscita a battere, a livello di ascolti, la finale di Italia’s got Talent. Fatto che Crespi ha così commentato:

1 Ma se il soprannome “Lady Flop” l’ha coniato domenica mattina, la sera precedente, durante la trasmissione, è tornato a rivangare nel passato: l’ex concorrente di Ballando con le stelle era uscito tra le polemiche e aveva accusato il programma di essere “combinato” e ora è tornato a parlare di uno spettacolo “già scritto”:

2E se Codacons si era scagliato contro la scelta di mandare in onda tutte le fasi dei soccorsi alla Oxa invece che mandare la pubblicità, Crespi fa notare come l’incidente sembra arrivare quasi al momento giusto per permettere l’uscita di scena ad Anna Oxa.

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Anna Oxa cade in diretta: il Codacons si scaglia contro la Carlucci

Caviglia-Anna-Oxa-tuttacronacaEra tornata ad esibirsi sul palco di Ballando con le stelle, nonostante le polemiche della settimana prcedente, Anna Oxa, infortunatasi durante l’esibizione. Caduta a terra, la cantante è stata seguita da vicino dalle telecamere con Milly Carlucci che, in nome delle trasparenza, dirigeva le operazioni d’intervento in diretta fino a quando l’artista non è stata trasportata fuori in barella. In molti hanno pensato che la scelta di conduzione fosse dettata da una necessità di veridicità, ma diverse persone hanno piuttosto riconosciuto in tutto questo una sorte di strategia pro-audience, anche considerando che la trasmissione era in contemporanea alla finale di Italia’s Got Talent. Chi non ha gradito il proseguimento della diretta è stato il Codacons, che ha diramato attraverso il sito ufficiale un breve comunicato stampa:

Come noto ai molti telespettatori che hanno seguito il programma, l’esibizione della concorrente Anna Oxa è stata caratterizzata da uno spiacevole infortunio per la cantante, che a seguito un movimento sbagliato si è accasciata a terra dolorante. Subito è stato chiesto l’intervento del personale medico in studio ma il programma, anziché mandare la pubblicità come generalmente avviene in simili situazioni, ha proseguito la diretta seguendo passo passo le fasi dei soccorsi.

Ha quindi aggiunto:

Così le telecamere hanno indugiato per lunghissimi minuti sulla Oxa a terra e sulle espressioni di dolore della cantante, mostrando ai telespettatori uno spettacolo poco gradevole e decisamente inopportuno. La conduttrice avrebbe dovuto subito interrompere la diretta chiedendo alla regia di mandare in onda la pubblicità, per rispetto della concorrente ma soprattutto degli utenti che da casa seguivano la trasmissione. Al contrario l’insistenza delle telecamere su Anna Oxa a terra e sul suo dolore potrebbe sembrare finalizzata ad aumentare l’audience del programma, sfruttando una situazione di emergenza e di sofferenza di cui la tv italiana avrebbe fatto volentieri a meno.

Eni e Saipem sotto assedio da parte di Anonymous

NEWOpGreenRights-tuttacronacaProtesta targata Anonymous contro gli impianti di rigassificazione per mettere in atto la quale il gruppo di attivisti ha effettuato un’incursione informatica seguita dalla pubblicazione di mail e documenti dei giganti italiani dell’energia. E’ stato lo stesso gruppo a dare in seguito l’annuncio del lavoro degli hacker: “#LEAKS #Italy #AntiSecITA #OperationGreenRights #LNG #OffShore #ENI #Saipem You have been HACKED!!!” Come ricorda Giornalettismo, “già la settimana scorsa membri del collettivo italiano avevano affiancato la manifestazione di Roma bombardando di attacchi DDOS i siti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero dello Sviluppo Economico, nonché la Corte dei Conti e la Cassa Depositi e Prestiti, proseguendo poi nei giorni successivi contro il ministero dell’Istruzione, e contro il trio ministero dei Trasporti, dello Sviluppo Economico e Regione Piemonte in solidarietà al movimento NoTav.” A essere presi di mira ora, all’interno di #OpGreenRights, Eni e Saipem. Al momento non è però chiaro come il gruppo si sia impadronito di documenti e mail, molti dei quali riguardano la Saipem, controllata di Eni che si occupa della realizzazione d’infrastrutture e servizi per la ricerca di giacimenti e la costruzione di oleodotti. In una pagina web sono raccolte molte decine di account e dati personali su dipendenti Saipem ed Eni; nomi, email, società di appartenenza, cognome, password, nickname, telefono; ma niente di particolarmente compromettente a prima vista. Ma non solo, un’altra cartella contiene richieste di preventivi, documenti  su gare e valutazioni di offerte tecniche rivolti ad altre aziende come la Qatar Petroleum. Ci sono mail che trattano di viaggi in Congo, dove Saipem ha dovuto scontare un incidente che ha affondato una piattaforma petrolifera al largo di Pointe Noir. Ci sono anche file, vecchi di qualche anno, che contengono dati sulle flotta di navi usate per le attività di costruzione. Una serie di dati, quindi, che lasciano intuire come il gruppo volesse più che altro sfidare le aziende, anche se il collettivo ha annunciato che arriveranno anche altri documenti su Enel, Eni e Ansaldo.

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Carlitos Tevez: il grande gol, l’esultanza dei tifosi e la nuova dedica ai barrios

tevez-lamaciel-tuttacronacaCarlitos Tevez ha siglato ieri a Genova la seconda rete dell’incontro, dopo il rigore realizzato da Vidal, traghettando i bianconeri verso la vittoria.

E mentre la curva esultava, El Apache esultava nel modo che abbiamo imparato a conoscere: mostrando la maglia con una scritta. Le dediche dell’argentino della Juve, infatti, guardano sempre alla sua terra natale e, più precisamente, ai quartieri poveri e degradati della capitale. La Maciel, o Isla Maciel, è un barrio che si trova nel partido de Avellaneda, ma non si tratta di un’isola: è separato da Buenos Aires da un torrente e dal distretto di Avellaneda da una larga strada, creando così l’effetto di isolamento e, soprattutto, emarginazione dei suoi abitanti. Il vicino fiume Maciel prende a sua volta il nome da un politico che nella prima metà del diciannovesimo secolo venne isolato dal barrio di Santa Fé e diventò il proprietario della “Isla”.

E’ CanaleJuve a spiegarci che “la Maciel ospita sin dalla fine dell’800 un gran numero di immigrati – anche italiani. Ferrovie, treni merci, baraccopoli molto antiche, qualche casa di legno e metallo e tanta povertà. La principale fonte di guadagno del luogo (oltre alle industrie) sono stati per molti anni i bordelli che hanno accolto i marinai europei. Una zona completamente ai margini di tutto, in cui non trova spazio nemmeno la morale cristiana; gli unici stranieri ad essere risparmiati dai delinquenti del luogo erano proprio i clienti delle prostitute. Diecimila abitanti spesso coinvolti in regolamenti di conti tra bande rivali; niente luce, acqua né gas. Qualche mensa, alcune scuole e soprattutto il Club Atlétíco San Telmo: una squadra che è l’orgoglio della gente. Nato nel 1904 in un altro barrio, il San Telmo dovette spostarsi a la Maciel nel 1926; qui vennero costruiti tutto il suo quartier generale e (soprattutto) “La Fortaleza”, quello che oggi è considerato lo stadio più pericoloso di tutta l’Argentina. Nel 2006 diventò teatro di uno dei più grandi massacri che il calcio ricordi, quando gli ospiti del Talleres vennero uccisi negli scontri con i tifosi di casa. Un episodio, nemmeno tanto isolato, che portò a cinque anni di chiusura forzata dell’impianto, con il San Telmo costretto a disputare le sue gare lontano dalla sua gente. Storie di periferia e di calcio, di follia e di violenza dove il pallone e la squadra del quartiere sono le vere divinità di tutti. I bar, i chioschi e i negozi vengono mandati avanti da persone del luogo, perché nessuno si sognerebbe di cercare fortuna proprio lì, dove sparatorie e rapine sono all’ordine del giorno. La gente del posto sostiene che la paura c’è tanto a la Maciel quanto in un qualsiasi altro barrio, dall’esterno parlano di nuove bande che cercano rifugio in questa realtà dimenticata da Dio per iniziare nuove guerre interne, coinvolgendo anche i più giovani. Una cornice di droga e delinquenza in cui c’è anche chi non perde la speranza e crede che la situazione possa cambiare: attendendo la costruzione del nuovo ponte “Nicolás Avellaneda” e della nuova strada di fianco al torrente Riachuelo si attendono e si sognano nuove aperture ai turisti provenienti dai vicini quartieri più famosi, per abbattere il muro di isolamento che da sempre accompagna questo e molti barrios argentini.”

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12enne viola i siti della polizia e del servizio sanitario

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Una storia incredibile. Un adolescente canadese di soli 12 anni è stato accusato di aver  attaccato i siti della polizia di Montreal e quello della Sanità pubblica del Quebec nella primavera del 2012. Lo avrebbe fatto per conto del collettivo di hacker di Anonymous, in cambio di un videogames. Il ragazzo si sarebbe presentato davanti al giudice con l’uniforme della scuola, la Notre-Dame-de-Grace, accompagnato dal padre e dal legale che ha dichiarato:  «Ha 12 anni e non è stato mosso da motivazioni politiche».  La polizia stima che abbia causato un danno pari a 60mila dollari.

 

Silent disco: al Maxxi si balla… immersi nel silenzio

silent-disco-tuttacronacaUna performance surreale quella andata in scena ieri sera al Maxxi di Roma, dove l’iniziativa This is Rome ha riunito oltre 300 partecipanti in un ballo silenzioso. Ad animare la Silent disco 9 dj e famose crew della Città Eterna, che hanno dato vita a un’alternanza di indie rock, reggae, rap e techno. In pista, giovani con cuffie senza fili: la musica in testa, fuori, il silenzio. L’evento a ingresso libero, organizzato da Snob Production, ha preso il via alle 20 e, trascorsa la mezzanotte, ancora stazionavano all’esterno fila composte da chi non era riuscito a prenotare le cuffie online. Tutti uniti da una speranza: che qualcuno abbandonasse la speciale dancefloor.

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Razzi contro la base italiana in Afghanistan

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Giorni fa, alcuni italiani di stanza in Afghanistan erano stati attaccati, oggi vengono invece lanciati tre razzi contro la base italiana di Shindand, nell’ovest dell’Afghanistan. Due dei tre razzi sono esplosi all’interno della base, mentre il terzo ordigno è impattato al di fuori del perimetro dell’istallazione militare. Un plotone di quick reaction force della coalizione multinazionale è subito intervenuto per una ricognizione dei possibili punti di lancio dei razzi. Non si sono registrati danni e nessun militare è stato coinvolto dalle esplosioni. La missione in Afghanistan ogni hanno costa milioni allo stato italiano e diventa sempre più pericoloso per i soldati che sono coinvolti in atti violenti che esulano dalla missione di pace. C’è davvero bisogno che l’Italia continui a mettere a repentaglio le vite di questi ragazzi con un ingente rifinanziamento continuo di questa missione?

 

La Santanchè all’attacco di Napolitano: “E’ un traditore”

danielasantanchéarena-napolitano-tuttacronacaEra ospite a L’Arena, su Rai Uno, il falco del Pdl Daniela Santanchè. La fedelissima di Berlusconi ha attaccato pesantemente il Capo dello Stato con parole che non potevano passare inosservate. “In Italia ci sono dei traditori, il primo è il Pd perché è venuto meno ai patti. Poi c’è il Capo dello Stato che sta facendo il suo secondo mandato perché lo ha proposto Berlusconi, ma la pacificazione di cui aveva parlato non c’è”. E ha proseguito: “Io l’ho votato ma oggi non lo voterei più”. Lui “deve mantenere la parola data ed essere arbitro della Costituzione, non un giocatore”. Tra i primi a prendere le distanze dalla deputata del Pdl sono stati i due capigruppo del partito di Camera e Senato Schifani e Brunetta. In na nota congiunta hanno sottolineato come “le gravi affermazioni della Santanchè’’ non sono “condivise dai Parlamentari del Pdl. Le sue sono valutazioni personali”. Maurizio Lupi, ministro per le Infrastrutture, oltre a difendere il Capo dello Stato ha contestato la collega di partito le parole della quale reputa “gravi e dannose”. Ma ne ha anche ne approfittato per fare un richiamo anche interno al Pdl: “Documentano – avverte – purtroppo, il tipo di partito che noi non vogliamo che il Popolo della libertà divenga”. Critiche arrivano anche dal Pd, con i parlamentari dem che, in una nota, hanno chiesto l’intervento del presidente della Camera Laura Boldrini: “Se le sue dichiarazioni non sono smentite sono di una gravità assoluta”. E ancora”Valuti se siamo di fronte ad un caso di vilipendio delle Istituzioni. Chiederemo che il presidente di Montecitorio si occupi del caso”.

Berlusconi e il silenzio stampa per tutti: si parla nei luoghi delegati

berlusconi-silenzio-stampa-tuttacronacaIn questi giorni praticamente tutti gli esponenti del Pdl hanno parlato con i media per rilasciare dichiarazioni, soprattutto dopo il voto di fiducia al governo e la spaccatura interna al partito. Chiunque sente il dovere di esprimere la sua opinione su cosa sia necessario fare per tenere in piedi il partito. Gli ultimi sono stati coloro che hanno seguito l’idea di Fitto, che chiede di rimettere le deleghe in mano al capo. In mezzo al fuoco incrociato di dichiarazioni che si leggono costantemente sulle agenzie stampa, ora Berlusconi ha intimato l’alt. “Sulle agenzie di stampa leggo troppe dichiarazioni di troppi esponenti del Pdl”. Niente aprtura ai media per i suoi dunque. “Invito tutti a non proseguire in questa direzione del tutto improduttiva. Le diverse opinioni si debbono confrontare non sulle agenzie di stampa e sui giornali ma attraverso una serena dialettica all’interno dei luoghi delegati del nostro movimento”. Tornato tra i ranghi, Alfano gli fa eco: “Sono pienamente d’accordo con il Presidente Silvio Berlusconi. Stop alla alluvione di agenzie per addetti ai lavori. Cambiare luoghi e toni della dialettica del nostro movimento”.

Tragedia indiana: sale il numero dei morti per la ressa al tempio

ressa-tempio-india-tuttacronacaL’emittente privata Cnn-Ibn ha reso noto il nuovo bilancio, in costante aumento, delle vittime a seguito della ressa verificatasi in un tempio del Madhya Pradesh, nell’India centrale. Stando alle nuove stime si parla di 89 morti, dei quali 17 bambini, 31 donne e 41 uomini, stando all’ultimo aggiornamento della polizia. Il capo del governo locale, Shivraj Singh Chauhan, ha ordinato un’inchiesta per verificare le cause della tragedia e accertare eventuali responsabilità. Inoltre, è stato preannunciato un risarcimento per le famiglie delle vittime e del centinaio di feriti.

Ressa durante una festa religiosa: almeno 50 morti

Dussehra_morti-tuttacronacaTimes of India riporta la notizia di una festa religiosa che si è trasformata in tragedia in India centrale, Madhya Pradesh, dove circa 50mila pellegrini si stavano dirigendo al tempio locale di Ratangarh, a 60 chilometri dalla città di Datia, per la festa di Dussehra. Improvvisamente, per cause imprecisate, è intervenuta la polizia che, stando a quanto riportano alcune fonti, avrebbe cominciato a colpire la folla che stava attraversando un ponte su un fiume nel distretto di Datia. Il bilancio nella ressa sviluppatasi sul ponte ha causato, a quanto riportano vari media, fra 50 e 60 morti. La maggior parte calpestati dalle persone in fuga, ma una decina caduti nel fiume e trascinati via dalle acque del Sindh.

Ritorno al passato? Berlusconi presidente di Forza Italia con Alfano vice

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Lungo confronto ieri sera tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, dopo che durante la giornata l’ex premier si era incontrato con gli eurodeputati del Pdl. Si è parlato di legge di Stabilità e lotta tra le fazioni interna al partito, studiando come superare lo scontro interno tra falchi e colombe dopo la spaccatura sulla fiducia al governo Letta. Stando a fonti interne al partito, l’ipotesi più plausibile  sarebbe quella che vedrebbe Silvio Berlusconi presidente e Angelino Alfano vicepresidente della nuova Forza Italia che prenderebbe a tutti gli effetti il posto del Popolo della libertà. Il Cavaliere del resto ha già ripreso la sua campagna a favore dell’unità del centrodestra: “Leggo sui giornali di stamani una serie di dichiarazioni che mi vengono attribuite in merito al mio movimento e che non ho pronunciato. Al di là del malvezzo giornalistico di riportare sempre più spesso frasi nella migliore delle ipotesi distorte nessuno può far finta di ignorare che sto lavorando proprio per la coesione e per l’unità del movimento”. Questo, assicura, “é il mio unico obiettivo ed é certamente condiviso dai milioni di italiani che ci hanno votato e da tutti gli esponenti del Pdl. Nessuno vuol sentir parlare di contrasti e di frizioni, se non i nostri avversari”. E nel frattempo cambiano anche i sondaggi, che vanno presi con il beneficio del dubbio ma possono rendere un’idea del pensiero degli italiani. E’ di oggi un sondaggio Swg pubblicato dal corriere.it che parla di un sorpasso del partito di Berlusconi sul Partito Democratico. E il quotidiano si chiede se l’effetto crisi sia già finito:

Il Pd cala di oltre 4 punti percentuali, passando dal 31,2 al 27, e la coalizione si attesta – grazie anche a un passo in avanti di Sel al 5,1 – al 32,9. Il centrodestra recupera quasi un punto e mezzo e arriva al 35,4 (era al 34), tornando ai livelli pre-voto, nonostante un Pdl ancora in lieve flessione al 24,6%. Tra gli altri partiti, i Cinque Stelle ritornano ai valori di inizio ottobre, intorno al 20%, mentre i centristi recuperano qualche decimale, arrivando al 6,3% (con Scelta civica al 5,1%).

Berlusconi: “Mi faranno marcire in prigione”

berlusconi_disperato-tuttacronacaOggi Berlusconi, attraverso i suoi legali, ha chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la pena definitiva del processo Mediaset. L’istanza è stata depositata presso la procura di Milano. In giornata però, durante l’incontro con gli eurodeputati del Pdl, il leader di Forza Italia avrebbe detto: “I miei avvocati dicono che il mio futuro è infausto. Mi faranno marcire in galera”. E avrebbe ricordato: “Come ci dimostra il caso Timoshenko, dopo molte manifestazioni alla fine anche la ribellione contro queste vicende si placa”. Sempre durante il pranzo a Palazzo Grazioli avrebbe parlato anche della situazioni delle carceri italiane: “Una situazione vergognosa”. Dopo di che l’ex premier avrebbe anche parlato della situazione interna al partito: “Dobbiamo abbassare le armi e tornare al partito. Farò tutto quello che posso per riunire”. Non ha risparmiato inoltre alcune critiche ad Alfano, che ha incontrato in serata, e ai ministri Pdl. Dichiarazioni di biamiso avrebbero colpito anche i “lealisti”, che chiedono il congresso. Ma i giudizi piu’ aspri avrebbero colpito i capifila dell’ala governativa del partito: “i ministri non li ho scelti io, io ho scelto solo Alfano”, ha detto tra l’altro. Non poteva mancare qualche parola sui magistrati: il Cav ritiene infatti che nelle Camere non si faccia una legge se la magistratura non avalla. I parlamentari, è il ragionamento che avrebbe fatto stando a quanto è stato riferito, prestano infatti attenzione perché è la magistratura a proteggere la loro libertà. E in generale sulla riforma della Giustizia il leader del Pdl attacca gli ex alleati: Fini, Casini e Follini si sono sempre opposti a una riforma della giustizia per avere loro uomini all’interno della magistratura, avrebbe detto.

Ovviamente al pensiero di Berlusconi ai servizi sociali il popolo della rete non poteva non “immaginare la scena”:

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Simona Ventura all’attacco degli arbitri: “Vergognateviiiiiiiiiiiiiiiiii”

simona-ventura-arbitri-tuttacronacaArbitri al centro del mirino in queste prime sette giornate di campionato di Serie A e tra fuorigioco non segnalati, pugni che compaiono solo alla prova tv e rigori non concessi in molti si lamentano a gran voce. Tra gli altri anche l”ex conduttrice di “Quelli che il calcio” che sembra proprio non aver trovato nessuna traccia di “XFactor” nell’arbitro Gervasoni, reduce da una sciagurata direzione di gara la scorsa domenica, in occasione della sfida Sampdoria Torino. La conduttrice, nota tifosa granata, ha sfogato la sua rabbia via Twitter: “Arbitri basta vergognatevi! Sono sempre stata dalla vostra parte! Ora lo devo proprio dire..BASTA! Volete mandarci in B? Basta essere chiari. Non è rigore mai! Per gli altri ovviamente..”.

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Video shock dagli Usa: il padre che spara ai poliziotti e muore davanti ai figli

padre-ucciso-usaE’ stato diffuso in rete il video ripreso dalle telecamere della polizia lo scorso agosto, quando il 34enne John Van Allen, fermato dalla polizia lungo l’Interstate 84, a circa 100km ad est di Portland, Stati Uniti, mentre era alla guida della sua Cadillac, è sceso aprendo il fuoco contro le forze dell’ordine. L’uomo viaggiava con i tre figli: una bambina di 10 anni e due bambini di 13 e 15 anni. Nonostante gli inviti dell’agente Matt Zistel a rientrare nell’abitacolo, il 34enne ha aperto il fuoco colpendo a un fianco il poliziotto e restando a sua volta ferito al petto. Dopo aver sparato altri colpi, l’uomo è tornato in macchina e si è dato alla fuga. L’agente, seppur ferito, è riuscito a chiedere rinforzi. La Cadillac è stata trovata a un miglio di distanza. Van Allen era già morto. L’agente è invece stato ricoverato per un breve periodo presso l’ospedale di The Dalles.

+++ ADATTO AD UN PUBBLICO ADULTO +++

Tra accuse d’inutilità di Grillo e Ledner… spunta quella dei cittadini non ascoltati

gadlerner-beppegrillo-tuttacronacaGad Lerner attacca Grillo dal suo sito parlando di “plateale inutilità politica”. Scrive il giornalista:

Nell’attesa che esca di scena Silvio Berlusconi, ospite ingombrante ma non più determinante del governo di larghe intese, la giornata parlamentare di ieri ha evidenziato una plateale inutilità politica di Beppe Grillo. Può gridare sul blog, invadere un’oretta la sede della Rai, o anche rimettersi in giro a fare spettacoli (gratuiti o a pagamento). Ma è manifestamente fallito il progetto di costruzione di un movimento partecipato dal basso, davvero democratico: Grillo & Casaleggio lo hanno stoppato quando si sono resi conto di non essere in grado di controllarlo. Nè una massiccia presenza di deputati e senatori M5S ha finora prodotto alcun risultato significativo per la vita dei cittadini. Liberissimo Grillo di tenersi fuori da ogni scelta politica che implichi alleanze e/o compromessi. Liberissimo di lanciare sul blog una consultazione sulla legge elettorale ideale, con parecchi mesi di ritardo sulla tabella di marcia e dopo aver cambiato svariate posizioni in merito. Ma ho l’impressione che lui stesso, nel mentre confida di annoiarsi, stia venendo a noia.

I commenti non sono tardati ad arrivare, tra chi condivide il pensiero e chi a sua volta accusa il giornalista d’inutilità. E mentre gli italiani si schierano pro o contro uno o l’altro partito, tra i commenti ne appare uno che fa il punto della nostra situazione. Scrive un utente:

Di imbarazzante nella vita politica italiana c’è solo l’inutilità di ogni cittadino. Nessuno di noi ha avuto voce in capitolo nella scelta degli ultimi due governi, nessuno di noi incide nelle scelte che vanno a influenzare le nostre vite. Volgarmente, nessuno di noi conta un ca… Questo sì che è davvero imbarazzante, non Grillo che è solo una delle espressioni della nostra pateticità.

L’attacco al Westgate: restano le macerie. E cadaveri intrappolati?

westgate-macerie-tuttacronacaDel Westgate Mall di Nairobi, lo shopping center che un gruppo di terroristi islamici ha assaltato lo scorso sabato mattina, restano le macerie. Il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime è stato aggiornato a 72 dopo l’intervento delle forze speciali e l’uccisione dei membri del commando. Ma il Guardian riporta che sarebbero centinaia i cadaveri sepolti sotto quello che resta del mall. “Un obitorio si sta preparando per ricevere 160 cadaveri”, scrive il quotidiano. Una fonte degli 007 kenioti ha affermato: “Nel centro commerciale c’erano 200 lavoratori e 800 persone che facevano shopping. Le mura del supermercato sono crollate, ci sono molti cadaveri”.

L’attacco al Westgate: i terroristi parlano di 137 vittime

nairobi-westgate-tuttacronacaTre giornate di lutto, a partire da oggi, in memoria delle 67 vittime dell’attacco al centro commerciale Westgate Mall di Nairobi. A comunicarlo, ieri, il presidente Uhuru Kenyatta. Altri 11 sospetti assalitori sono stati arrestati. Come riferisce la Bbc online, il presidente inoltre spiegato che secondo notizie di intelligence “una donna britannica e due o tre cittadini americani potrebbero essere coinvolti nell’attacco”. Quanto alla nazionalità degli assalitori, le informazioni sono ancora in corso di verifica. “Non possiamo confermare i dettagli al momento. Gli esperti sono al lavoro per accertare la nazionalità dei terroristi”, ha detto il presidente. The Daily Mail ha inoltre riportato che la polizia kenyota ha arrestato un cittadino di nazionalità britannica presso l’aereoporto della capitale del Kenya. L’uomo, 35 anni, è stato fermato lunedì pomeriggio al controllo dei passaporti mentre si preparava a salire su un volo della Turkish Airlines. Un portavoce del Foreign Office del Regno Unito ha dichiarato di essere a conoscenza dell’arresto, riporta il Daily Mail. Ma se le autorità hanno parlato di 67 vittime, il gruppo estremista islamico al-Shebab ha fornito il bilancio delle vittime tramite il suo account Twitter, spiegando che sono morti 137 ostaggi.  Nel messaggio anche un’accusa alle forze kenyane: avrebbero utilizzato “gas chimici” per mettere fine all’assedio e “provocato il crollo dell’edificio, seppellendo le prove e tutti gli ostaggi sotto le macerie”.

Westgate Mall: il presidente dichiara il lutto nazionale

westgate-mall-tuttacronacaIl presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ha confermato oggi che il bilancio delle vittime dell’assalto terroristico al Westgate Mall, centro commerciale di Nairobi, è salito a 67. Ha quindi agginto: “Nel blitz delle forze dell’ordine 5 fondamentalisti sono stati uccisi mentre 11 sono sotto custodia cautelare”. Il presidente ha inoltre dichiarato il lutto nazionale a partire da mercoledì: “Saranno tre giorni di preghiera dopo l’attacco dei terroristi che il Kenya ha sconfitto”.

Paura in Kenya: si minacciano nuovi attacchi

Shabaab-kenya-tuttacronacaPaura in Kenya dove ancora non ha avuto fine l’orrore dell’attacco al centro commerciale Westgate di Nairobi da parte degli integralisti islamici somali Shabaab. Ora un loro portavoce ha minacciato nuovi blitz nello stato africano. “Noi lanciamo un avvertimento al governo keniano e a tutti coloro che lo sostengono, se vogliono la pace che lascino il nostro territorio”, ha detto in un messaggio web.

Elliot: a soli 4 anni, affronta un terrorista al Westgate

Elliot-Prior-tuttacronacaSi nascondeva in una cella frigorifera di un supermarket al Westgate Mall, a Nairobi, il piccolo Elliot Prior, di soli 4 anni. Con lui la madre Amber, la sorellina di 6 anni Amelia e un altro ragazzo. Speravano si sfuggire all’orrore ma uno dei fondamentalisti li ha trovati e ha sparato un colpo contro la donna, che stava tentando la fuga. Il piccolo, coraggioso Elliot, ha affrontato a quel punto chi aveva ferito la madre alla gamba dicendogli: “Sei un uomo cattivo”. Nel frattempo Amber lo supplicava di lasciarli andare. A quel punto il terrorista, come la madre di Elliot ha raccontato al Daily Mail, ha notato l’accento francese e le ha chiesto di convertirsi all’Islam. “Io ho cercato di essere gentile e disponibile e io gli ho risposto che lo avrei fatto”. Così il musulmano ha regalato due barrette di Mars ai due bimbi e li ha lasciati andare, concludendo: “Per favore dimenticatemi, noi non siamo dei mostri”.

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Westgate Mall: l’incubo non è finito!

westgate-nairobi-tuttacronacaDura ormai da sabato mattina l’incubo del Westgate, il centro commerciale di Nairobi assalito da parte del gruppo somalo al Shabaab. Il Ministero dell’Interno del Kenya aveva detto che tutti gli ostaggi di Westgate erano stati liberati e che il centro commerciale era stato “ripulito” dalle forze speciali, senza incontrare “resistenza”. Risale a ieri sera la ricognizione delle forze speciali per accertarsi non ci fossero altri ostaggi e l’assedio fosse terminato. Tuttavia, secondo alcune fonti della sicurezza nel centro commerciale ci sarebbero ancora “uno o due” uomini armati, sfuggiti al blitz di lunedì sera. Sono stati invece alcuni testimoni a raccontare di aver udito sporadici colpi d’arma da fuoco e un’esplosione provenienti dall’interno del Mall. I terroristi sarebbero stati localizzati vicino a un casinò in uno dei piani alti del Westgate. Amina Mohamed, ministro degli Esteri, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York, ha dichiarato che nel commando c’erano “due o tre americani e una cittadina britannica”, mentre il gruppo degli Shabaab, che ha rivendicato l’attacco, ha postato su Twitter una lista con nome e provenienza di 17 terroristi, molti dei quali residenti in Occidente, in particolare in Usa, Gran Bretagna e Svezia.

E’ finito l’incubo del Westgate? Forze speciali in ricognizione

westgate-tuttacronaca

Secondo il portavoce del governo kenyota Manoah Esipisu il centro commerciale Westgate di Nairobi è stato “ripulito”, dalle forze speciali, senza incontrare “resistenza”.  Ovvero, non ci sono più ostaggi dei terroristi islamici.

“Penso che tutti gli ostaggi siano stati liberati, ma non vogliamo correre alcun rischio”,con queste parole Esipisu ha confermato la notizie e poi ha aggiunto  “Le nostre forze speciali  sono all’interno del palazzo e ne stando controllando ogni parte. Per il momento non incontrano resistenze”. Secondo Episu quindi la fine dell’assedio dovrebbe essere vicina. E’ davvero finito l’incubo?

Il ministro, in una conferenza stampa in diretta tv, ha dichiarato che “due terroristi sono stati uccisi nel blitz in cui quasi tutti gli ostaggi sono stati liberati, forse ne rimane solo qualcuno”. Il ministro ha precisato che i “terroristi hanno appiccato le fiamme all’edificio per tentare una manovra diversiva”.  Il governo ha anche fatto sapere di aver “arrestato alcune persone all’aeroporto per interrogarle”. Questi atti avrebbero portato alla  colonna di fumo che si è vista fuoriuscire dal centro commerciale. Anche 10 esplosioni sono state udite nell’area, riferiscono le tv locali, precisando che dopo le deflagrazioni è iniziata una sparatoria e le forze di sicurezza hanno tirato numerosi lacrimogeni.

Il bilancio delle vittime è di 69 morti e oltre 175 feriti. Tra le vittime, riferisce il Foreign Office, anche quattro cittadini britannici. Nel bilancio provvisorio delle vittime almeno 13 sono stranieri: tra questi figurano almeno due francesi, tre britannici e una olandese – tra i quali l’architetto Ross Langdon, con doppia nazionalità australiana, e la moglie incinta di otto mesi, Elif Yavuz – un sudafricano, una donna sudcoreana e una cinese, un peruviano e due indiani, oltre al celebre poeta ghanese Kofi Awoonor.

Gli Shabaab hanno attaccato il centro commerciale Westgate di Nairobi perché è un luogo “di incontro dei dirigenti kenioti, e perché ci sono negozi ebrei e americani”: così Abulaziz Abu Muscab portavoce militare degli integralisti islamici in una intervista con al Jazira. “Prima di imputarci le vittime civili, il Kenya dovrebbe interrogarsi sulle ragioni che lo portano a bombardare i somali nei campi profughi”, ha aggiunto, sottolineando che le vittime musulmane “non sono nostra responsabilità: i militari ci hanno sparato, noi abbiamo risposto al fuoco”.

Quando Twitter… nuoce al politico! La gaffe di Cameron

david-cameron-gaffe-tuttacronacaIl Primo Ministro inglese David Cameron ha aperto un account ufficiale nell’ottobre 2012 e in passato aveva messo in guardia sui pericoli di Twitter, dichiarando: “Too many tweets might make a twat” (“Troppi tweet possono fare un idiota”). Ora proprio Twitter è stato teatro di una nuova gaffe, che arriva a pochi giorni di distanza dalla foto pubblicata su Instagram da sua cognata dove lo si vede dormire. Sabato sera, dopo l’attacco terroristico al centro commerciale di Nairobi, Cameron ha utilizzato il social per fare le condoglianze al Presidente Kenyatta, annunciando anche un’imminente dichiarazione del Ministro degli Esteri, William Hague.

cameron-tweet-tuttacronacaTra le risposte ricevute via Tweet, una diceva: “David Cameron please call off William Hague. Hasn’t Kenya suffered enough today?”, ovvero: “David Cameron per favore richiami William Hague. Il Kenya non ha sofferto abbastanza per oggi?”.  Proprio questo messaggio è stato inserito tra i preferiti dell’account di Cameron: operazione che normalmente viene fatta in segno di approvazione per il contenuto. L’impressione era quindi che il Primo Ministro approvasse il sarcasmo e la critica contro Hague. Il Daily Mail ha ipotizato che possa essere stato un giovane membro dello staff di Cameron addetto al suo account a segnare tra i preferiti proprio il Tweet che attaccava il Ministro degli Esteri e che proveniva da un account satirico intitolato a Norman Tebbit, ex ministro del Lavoro del governo Thatcher. Il tweet è stato poco dopo rimosso dai preferiti di Cameron (e poi cancellato anche da Twitter) e un suo portavoce ha dichiarato: “È un account molto offensivo al quale il Primo Ministro non vorrebbe mai essere associato”.

Tra le vittime di Nairobi anche il poeta Kofi Awoonor

kofi_awoonor-nairobi-tuttacronacaTra le vittime dell’attacco terroristico al Westgate Mall di Nairobi c’è anche il poeta e diplomatico ghanese Kofi Awoonor, 78 anni, uno dei più famosi intellettuali del continente africano. Lo studioso si trovava in Kenya per partecipare allo Storymoja Hay Festival di Nairobi, una manifestazione letteraria molto popolare in programma in questi giorni. Awoonor, nato nel 1935, si è laureato nel 1960 alla University College of Ghana. Il suo primo libro di poesia, Rediscovery, scritto mentre si trovava all’università e pubblicato nel 1964, come la maggior parte della sua opera era basato sulla riscoperta della poesia orale africana. Il poeta conseguì poi il dottorato presso la Stony Brook University di New York nel 1972. Due delle sue opere più famose, This Earth, this Brother, e My Blood, furono scritte negli Stati Uniti. Era il 1975 quando fece ritorno in Gana per dirigere il dipartimento di Inglese presso l’Università di Cape Coast. Arrestato con l’accusa di complicità a un golpe contro la giunta militare, imprigionato senza processo, venne poi rilasciato: Awoonor racconterà l’esperienza in The house by the Sea. Uscito dal carcere, il letterato diventò politicamente attivo iniziando a dedicarsi maggiormente alla saggistica. Dal 1990 al 1994 Awoonor è stato Ambasciatore del Ghana alle Nazioni Unite, dove ha diretto il comitato contro l’Apartheid. Era anche uno stimato e amato professore di letteratura inglese e africana presso l’Università del Ghana. Il poeta Kwame Dawes, suo cugino, ha commentato: “Kofi Awoonor era uno dei maggiori poeti africani e lo era da molti anni. Tutti lo rispettavano e lo ammiravano. È stato un grande colpo e un’immensa perdita”.

La terrorista britannica, “vedova bianca” al servizio degli islamici

Samantha Lewthwaite-tuttacronaca

Nel commando che ha assaltato il centro commerciale di Westgate, a Nairobi, ci sarebbe anche una donna di origini britanniche, originaria di Aylesbury, nella contea del Buckinghamshire, Samantha Lewthwaite, la “vedova bianca” del terrorismo internazionale. La 29enne  è la vedova di Germaine Lindsay, uno dei kamikaze dell’attentato alla metro di Londra del luglio 2005 in cui vennero uccise 52 persone. Madre di tre figli, ricercata per complicità negli episodi di Londra, è sospettata anche di aver partecipato in prima persona all’attentato del giugno 2012 in un locale di Mombasa, in Kenya, che ha provocato tre morti e 25 feriti. Della donna si sono perse le tracce nel marzo 2012 quando fu intercettata mentre attraversava  la frontiera dal Kenya alla Somalia. I sospesti si sono concentrati su di lei quando alcuni testimoni hanno affermato che nel commando vi era anche una donna.

Tuttavia gli Shabaab alla Bbc avrebbero negato:  “non ci sono americani o britannici” nel commando armato che ha attaccato il centro commerciale. L’uomo,  che si dice affiliato agli islamisti Shabaab e che si fa chiamare “Abu Omar”, smentisce anche la presenza della “vedova bianca” nel gruppo, Samantha Lewthwaite: “Si tratta solo di voci infondate”.

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SALTATI IN ARIA! Epilogo triste a Nairobi, finisce nel peggiore dei modi

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Forse è finita la battaglia tra le forze dell’ordine kenyote e gli islamisti armati, barricati da sabato nel centro commerciale di Westgate, a Nairobi. Secondo fonti locali, infatti, i miliziani si sarebbero fatti esplodere in aria causando una vera e propria carneficina. Sarebbe quindi finita nel modo peggiore e il bilancio delle vittime è di 69 morti (tra cui 4 britannici) e 175 feriti che era stato confermato ieri, ora è destinato a salire a seguito di queste nuove esplosioni.

Questa mattina il centro è stato scosso da tre forti esplosioni, che hanno fatto levare dal complesso una fitta colonna di fumo nerastro. Secondo alcune fonti di sicurezza, le esplosioni sono state provocate dal tentativo delle unità speciali keniote di penetrare nell’edificio passando dal tetto. “Siamo noi che abbiamo causato le esplosioni, stiamo cercando di entrare nel centro commerciale attraverso il tetto”, hanno dichiarato le fonti. La televisione nazionale ha trasmesso immagini dal sito dell’assedio, mostrando soldati in tuta mimetica correre intorno all’edificio per prendere posizione in punti diversi dai precedenti. Anche un blindato per il trasporto truppe è stato visto spostarsi. Giornalisti e operatori erano già stati fatti allontanare in precedenza, soltanto al personale sanitario è stato consentito rimanere vicino al Westgate.

Polizia e soldati kenioti avevano dato il via a un blitz ieri sera, promettendo una “soluzione rapida” e affermando che la maggior parte degli ostaggi sarebbe stata evacuata di lì a poco. Ma così non è stato. E, secondo la Croce Rossa, durante il blitz sarebbero stati trovati altri nove corpi. Più di mille persone sarebbero state soccorse. Secondo una fonte di polizia, una decina di assalitori sarebbe ancora all’interno del centro commerciale. Vi sarebbero ancora ostaggi, ma non si sa quanti e in quali condizioni.

Stamane, dopo una violenta sparatoria udita all’interno del centro commerciale, gli stessi jihadisti hanno avvertito che giustizieranno gli ostaggi che ancora detengono (più di una decina) se le forze di sicurezza del Kenya tenteranno di sopraffarli. Abbiamo autorizzato i mujahedeen all’interno del centro commerciale ad agire contro i prigionieri” se continuerà l’operazione delle forze di sicurezza keniote contro di loro. Lo ha detto, in una dichiarazione pubblicata online, il portavoce del al Shabaab, Mohamud Rage. Sempre online, il gruppo terroristico somalo, denuncia come “un tentativo di intimidazione delle forze israeliane e altri governi cristiani” con la loro presunta partecipazione a sostegno delle forze keniote nel blitz in corso al Mall di Nairobi Westgate.

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