Il sesso può uccidere. In particolar modo quanto per procreare sono necessarie intense ed estenuanti sessioni di accoppiamento che durano tra le 12 e le 14 ore. E’ quanto succede, stando a quanto riportano degli studiosi australiani nella rivista Zootaxa, a una nuova specie di marsupiali, dall’aspetto simile a quello di un topo, i cui esemplari muoino dopo aver copulato in maniera frenetica. Questa particolare specie, Antechinus dalla coda nera, di un colore tendente all’arancione, si caratterizza per la lunga coda e le zampe di color nero. Gli esemplari maschi, letteralmente, muoiono per eccesso di sesso prima di compiere un anno di vita. Come spiega il Dr. Andrew Baker, dell’Università di Tecnologia del Queensland, “Quando raggiungono gli 11 mesi tutti i machi muoiono”. Il periodo della riproduzione avviene tra l’autunno e l’inverno australe e dura appena qualche settimana. Dopo di che, la morte per stress sessuale. Tra gli esemplari maschili di questa specie vige una forte competizione, che porta gli animali ad aggredirsi tra di loro. I ricercatori hanno spiegato che lo stress per assicurare il proseguimento della specie tramite la procreazione provoca infezioni, emorragie interne, disintegrazione dei tessuti del corpo e, infine, la morte. Per di più, anche il loro sistema immunitario risulta debilitato perchè, a causa delle lungeh sessioni di sesso, non si alimentano. Qualora questi animali, incredibilmente, riescano a sopravvivere a una simile maratona sessuale, spiegano ancora gli studiosi, diventano sterili. Ancora non è noto quanti siano gli esemplari di questa specie, che si crede viva unicamente nelle zone alte e umide del Parco Nazionale di Springbrook, vicino alla zona montagnosa della regione della Gold Coast.
Tutti gli articoli con tag sesso
Morire per troppo sesso! Prima la “maratona”, poi il decesso!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/19/morire-per-troppo-sesso-prima-la-maratona-poi-il-decesso/
Sesso pericoloso: 15enne con una 34enne, entra la madre e lei si getta dalla finestra
Lui 15 anni e lei 34 presi da focosa passione fino a quando la porta della camera nons i apre ed entra la madre di lui. La 34enne, Keri Gonzalez, di Phoenix in Arizona, prima tenta di nascondersi sotto il letto, ma poi, data anche la reazione isterica della madre del ragazzo, decide di lanciarsi dal balcone posto al secondo piano dell’abitazione. Keri ha riportato la rottura di una caviglia e dovrà rispondere in tribunale di sesso con un minore e per aver introdotto alcolici nella camera del ragazzo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2014
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Altro che Amsterdam, ecco la vera capitale del sesso!
Chi ha detto che c’è solo Amsterdam come capitale del sesso? Dongguan in Cina conta oltre 300mila persone che vivono di prostituzione. Ora la polizia ha mobilitato circa 6mila agenti per mettere sotto controllo alberghi e locali di vario genere e i risultati sono già visti: 67 persone arrestate solo nella giornata di ieri e 12 hotel e locali notturni chiusi. Ora gli agenti sperano di riuscire a sgominare gran parte della prostituzione in tre mesi… ci riusciranno? I dubbi ci sono anche perché sembra che tra i proprietari di hotel coinvolti nella prostituzione ci fosse anche Liang Yaohui, ex deputato del congresso nazionale del popolo. Ma l’ex deputato non è l’unico, ci sono anche otto funzionari di polizia, tra cui il direttore della commissione di pubblica sicurezza e il direttore di una stazione di polizia che sono stati messi sotto indagine. Tra il popolo c’è chi applaude a questa decisione, ma c’è anche chi invece vorrebbe meno corruzione piuttosto ceh una lotta alla prostituzione di propaganda che comunque non risolverà il problema.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 11, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/11/altro-che-amsterdam-ecco-la-vera-capitale-del-sesso/
I nostri 7 giorni al galoppo: tra la gaffe in Rai e l’inaugurazione di Sochi
7 giorni al galloppo tra le inaugurazioni delle Olimpiadi invernali a Sochi e la gaffe in Rai con le scene di sesso esplicito mandate in onda nel primo pomeriggio. Ma se il servizio pubblico ha avuto una défaillance a Sochi è davvero successo di tutto: dall’atleta bloccato nel wc che per uscire ha dovuto spaccare la porta ai cerchi olimpici che si sono fermati a quattro, il quinto bisognava immaginarlo. Ma se sono piovute polemiche, anche per le camere di atleti e giornalisti, a Sochi, sono anche arrivate delle soddisfazioni per l’Italia. Il primo italiano a salire sul podio è stato Innerhofer che nella discesa libera maschile di Rosa Khutor si è piazzato al secondo posto e ha regalato un argento all’Italia con il tempo diol tempo di 2’06″29. Bene, anzi benissimo nello slittino anche Armin Zoeggeler, che ha conquistato un bronzo e un record davvero difficile da eguagliare 6 podi in 6 Olimpiadi. Bellissimo compleanno anche per Carolina Kostner, per il programma corto della gara a squadre di pattinaggio di figura. Dopo aver incantanto i presenti, l’azzurra ha chiuso in seconda posizione staccata di 2,06. Come poteva festeggiar meglio? Clamore, anzi sorpresa anche per Alex Del Piero che, se le indiscrezioni saranno confermate potrebbe tornare in Italia… E poi continua la “telenovela” Vucinic – Guarin e quelle trattative sempre più misteriose tra Juve e Inter. Gelo e incredulità per quelle lacrime di Balotelli durante Napoli-Milan dopo una settimana in cui il gossip aveva perseguitato il giocatore rossonero dopo il suo post su Twitter in, per la prima volta, riconosceva Pia come sua figlia leggittima.
Settimana tragica per la violenza contro le donne dal caso di Chiara Insidioso alla ragazzina vittima di una bulla. Caso simile anche a Pavia. La violenza dei minori dilaga ed è di questa settimana la sentenza che condanna al volontariato tre ragazzini che avevano abusato di una compagna di classe… ci si interroga quindi se possa bastare il volontariato su un crimine perpetrato ai danni di una coetanea che avrà sicuramente ripercussioni sulla vittima. D’altra parte almeno il 38% degli italiani ritiene anche accettabile un rapporto sessuale tra un minore e un adulto. Crisi dei valori, ma anche crisi finanziaria che nonostante gli annunci entusiastici che si sono levati dalle istituzioni ancora stenta ad arrivare e sono sempre più i ragazzi e i non più ragazzi costretti a vivere con i genitori perché non hanno un’autonomia finanziaria. Intanto arriva anche il suicidio di una ragazzina di 14 anni che shocca il padovano e fa riflettere. Per fortuna che nonostante le tante notizie tragiche e i dati allarmanti sui minori, ogni tanto dal web arrivi anche qualche notizia più leggera come quella di “Don’t date a girl who travels” e proprio su una nota più positiva chiudiamo questa settimana godendoci la prova della Kostner e sperando che nei prossimi giorni l’Inno italiano risuoni frequentemente e che le medaglie galloppino verso i nostri atleti!
GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 10, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/10/i-nostri-7-giorni-al-galloppo-tra-la-gaffe-in-rai-e-linaugurazione-di-sochii-nostri-7-giorni-tra/
“Papa Francesco ha un problema con il sesso”: ne parla lo Spiegel
E’ lo Spiegel, il settimanale più letto in Germania, che facendo riferimento ai risultati appena diffusi del sondaggio vaticano sulla famiglia, distribuito alcuni mesi fa presso tutte le diocesi del mondo in vista del sinodo di ottobre, intitola un servizio: “Il problema del Papa con il sesso”. Il Papa ha rivolto ai fedeli domande che riguardano i temi caldi della contraccezione, del rapporto tra Chiesa e divorziati, delle unioni omosessuali. Le risposte, che come spiega l’Huffington Post sono state finora rese pubbliche solo dalle conferenze episcopali tedesca, svizzera e belga, ancora nessun riscontro dalla Cei, sembrano indicare un’esigenza molto chiara da parte dei credenti cattolici: che la Chiesa sia finalmente più accogliente e flessibile sulle questioni di etica familiare. I vescovi tedeschi, che hanno sintetizzato le risposte dei fedeli in un report dettagliato, scrivono: “Le posizione della Chiesa sul sesso prematrimoniale, l’omosessualità e i metodi contraccettivi nella grande maggioranza dei casi non sono messe in pratica dai credenti, oppure sono espressamente rifiutate”. Per quanto riguarda i legami gay, in particolare, i prelati rilevano la “marcata tendenza ad accettare come atto di giustizia” il riconoscimento legale delle unioni tra persone dello stesso sesso. Il documento, inoltre, evidenzia come il divieto dei sacramenti ai divorziati rappresenti per la maggioranza dei praticanti una “ingiustificata e crudele discriminazione”, mentre quasi tutti i fedeli “respingono come incomprensibile il divieto sui metodi artificiali di controllo delle nascite”. Per questo, il documento dei vescovi auspica che la Chiesa modifichi il suo approccio, passando dall’ “etica dei divieti” all’ “etica dei consigli”. I credenti svizzeri si trovano sulla stessa linea linea, come spiegato dai vertici della conferenza episcopale elvetica: nel 60 per cento dei casi, infatti, appoggiano la richiesta di riconoscimento e benedizione delle coppie omosessuali e nel 90 per cento vorrebbero una Chiesa più aperta nei confronti dei divorziati/risposati. Una sensibilità diffusa anche in Belgio, l’ultimo Paese da cui, finora, sono arrivati i primi risultati del sondaggio vaticano sulla famiglia: in una nota, la conferenza episcopale belga ha fatto sapere che i fedeli preferirebbero una Chiesa più “accogliente” verso chi non rispetta i suoi precetti, come i divorziati e gli omosessuali. Per quel che riguarda l’Italia, il termine di consegna dei questionari dalle varie diocesi agli uffici della Cei è scaduto il 7 gennaio e finora la Conferenza episcopale ha preferito non rendere pubblici i risultati di del sondaggio. Scrive l’HuffPost:
In alcuni casi, tuttavia, diverse associazioni cattoliche hanno riscontrato reticenze e ritardi nella distribuzione dei questionari verso le parrocchie, come se alcuni vescovi volessero evitare che i fedeli potessero misurarsi con temi ritenuti “sensibili”: “In diverse diocesi si respirava un’aria di imbarazzo, per alcuni vescovi è meglio che i fedeli non dicano la loro sulle scelte della Chiesa, soprattutto su questioni così delicate – spiega all’Huffington Post don Nandino Capovilla, parroco a Marghera e consigliere nazionale di Pax Christi – Così, in alcuni casi, i questionari sono rimasti chiusi nei cassetti e i moduli sono stati compilati facendo partecipare i fedeli il meno possibile”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 9, 2014
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Bufera in Rai: sesso esplicito nel primo pomeriggio
Il nuovo film di Lars Von Trier, il discusso Nymphomaniac che porta sul grande schermo scene di sesso esplicito, ha causato bufera in casa Rai. In un collegamento in diretta con la Berlinale, dove il film è presente, infatti, sono state mandate in onda alcune scene. Erano le ora 15.30, quindi in fascia protetta, e al conduttore di RaiNews24 non è rimasto altro da fare se non scusarsi in diretta con i telespettatori.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 7, 2014
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Sesso con gli animali… esistono anche le “case chiuse”!
C’è dove il sesso con gli animali è legale tanto da essere diventata una vera economia con il proliferare di “case chiuse” dove scegliere l’animale con il quale avere un rapporto sessuale. In Danimarca, grazie anche a internet, la richiesta è in forte aumento e i clienti provengono dalla Norvegia, Germania, Olanda e dalla Svezia. Tutti in cerca di nuove esperienze sessuali, nonostante tale pratica sia piuttosto criticata da buona parte dei danesi che hanno anche chiesto di mettere un limite al governo. La risposta però dello Stato è risultata molto dura: in Danimarca non è vietato e quindi non saranno presi provvedimenti.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/03/sesso-con-gli-animali-esistono-anche-le-case-chiuse/
10 anni di filmati hard, anche con minorenni
Un commercialista di 75 anni di Padova per circa 10 anni ha filmato i suoi incontri con donne dai 35 ai 45 anni, ma nella “trappola” dell’uomo sarebbero finite anche minorenni dai 15 ai 17 anni. Le ragazze venivano ricompensate con 200 euro e oggetti o abbigliamento griffato. A denunciare l’uomo sarebbe stata una studentessa di 22 anni che dopo aver avuto rapporti sessuali con il commercialista avrebbe deciso di troncare la relazione, ma a questo punto l’anziano l’avrebbe minacciata di rendere pubblici i filmati hard, di cui la ragazza, come le altre donne, non era a conoscenza. Gli agenti avrebbero rinvenuto almeno 50 filmini e un migliaio di foto. Il commercialista-tributarista euganeo ora dovrà rispondere di violenza sessuale, molestie telefoniche, minaccia e tentata estorsione.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 2, 2014
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Sesso al parco: la coppia nuda davanti a mamme e bimbi
Una scena nella quale non credevano si sarebbero mai imbattutti le madri, i bimbi e i nonni che ieri sera, verso le 18, si trovavano nel parco del Foro Boario a Jesi, in provincia di Ancona. Qui una coppia, un 39enne nigeriano e una 50enne polacca, entrambi su di giri per qualche bicchiare di troppo, sono stati travolti dalla passione e si sono spogliati per fare sesso su una panchina. Davanti agli occhi dei presenti, alcuni dei quali hanno distolto lo sguardo mentre altri hanno chiamato le forze dell’ordine. La pattuglia dei carabinieri li ha trovati ancora impegnati nelle loro performace erotiche. Li ha fatti rivestire e li ha denunciati per atti osceni in luogo pubblico.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
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“Rinuncio al sesso… ma non allo smartphone!”
La società MSL Group, in collaborazione con Randi Zuckerberg, sorella di Mark, il fondatore di Facebook, ha condotto una ricerca nella quale si rileva che il 45% delle donne cinesi, seguite dal 39% delle americane eil 38% delle europee sarebbero pronte a rinunciare anche al sesso per trenta giorni pur di non doversi dividere dall’amato smartphone. Per stilare il rapporto sono state intervistate oltre 3600 donne di diversi Paesi e proprio le cinesi sono risultate essere le più legate ai loro dispositivi cellulari. Il 45%, infatti, ha ammesso che rinuncerebbe a trenta giorni di sesso pur di non separarsi dal suo smartphone. Le più restie le brasiliane, solo 28% preferisce il cellulare all’amore. Ma non solo l’ossessione per l’oggetto è quasi riuscita a scalzare la passione: la sua lontananza, stanto a quanto documentato dall’Istituto per lo studio di psicoterapie, può scatenare ansia, depressione, nause, crampi e crisi. Stessi sintomi dei tossicodipendenti.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 12, 2014
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Volete innamorarvi? Ecco il manuale d’amore di due bimbe di 8 anni
Se siete alla ricerca di una guida o di un manuale d’amore forse può fare al caso vostro il post inviato dallo scrittore americano Ted Scheinman che attraverso la sorella, maestra elementare, è riuscito ad avere la lista compilata da due bambine di 8 anni che enumera i diversi passi per una solida e duratura love story! Ecco la mini guida:
1) Prima di tutto, scambiarsi degli sguardi
2) Avvicinarsi alla persona
3) Chiedere un appuntamento
4) Andare a letto insieme e fare sesso
5) Usare labbra e lingua quando ci si bacia
6) Spogliarsi a letto e fare ancora sesso
7) Andare a ballare e unire i nasi
8) Baciarsi sempre
9) Fare la doccia insieme e baciarsi
10) Scambiarsi gli anelli
11) Andare insieme in piscina
Il manuale in teoria si sarebbe dovuto comporre di 24 punti, ma è rimasta incompleta a causa dell’intervento di una maestra che ha visto le due bimbe ridere e scrivere su un tovagliolo la loro lista e ha voluto conoscere il contenuto di tanto divertimento. Sia gli insegnanti che i genitori sono rimasti stupiti e divertiti di come le bambine avessero chiari i passaggi dei diversi momenti dell’innamoramento. Soprattutto sorprende che per andare in piscina insieme, secondo le due bimbe, bisogna avere una conoscenza e un’intimità stabile… Chissà quale sarebbe stato l’ultimo punto!!!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/10/volete-innamorarvi-ecco-il-manuale-damore-di-due-bimbe-di-8-anni/
Sesso a tre sull’autobus a Padova
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/08/sesso-a-tre-sullautobus-a-padova/
Il ragazzo che cerca di violentare il carrello delle bibite
Andrew Davidson, sembrava un passeggero come gli altri su quel treno tra Aberdeen e Glasgow, fino a quando, sotto l’effetto di un cocktail di alcol e droghe, è stato preda di un raptus sessuale. prima è saltato addosso a una ragazza tentando di baciarla e di palpeggiarla poi si è gettato invece sul carrello delle bevande con cui ha tentato di avere un vero e proprio rapporto sessuale. Lo staff e i membri del personale hanno faticato non poco a consegnare il 25enne alle autorità della stazione più vicina. Processato il ragazzo è stato condannato a svolgere 100 ore di servizi sociali, ma non è stato inserito nel black list dei criminali sessuali.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/07/il-ragazzo-che-cerca-di-violentare-il-carrello-delle-bibite/
Sullo schermo un film porno… in sala si fa sesso!
Il cinema a luci rosse Corallo, in via Sardegna, alla periferia di Bologna, è stato chiuso in mattinata dalla polizia e le luci in sala resteranno spente per 15 giorni, come deciso dal questore Vincenzo Stingone. Il motivo è che alcuni agenti in borghese hanno pizzicato quattro persone intente in atti sessuali durante la proiezione di film pornografici. I quattro sono stati denunciati per atti osceni in luogo aperto al pubblico.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/23/sullo-schermo-un-film-porno-in-sala-si-fa-sesso/
La decisione dell’Ue: licenza matrimoniale anche per le coppie gay
La Corte di giustizia Ue ha stabilito, giovedì 12 dicembre, che il congedo matrimoniale ed il premio salariale devono essere garantiti anche ai lavoratori gay che si uniscono nei Pacs, laddove il matrimonio omosessuale è precluso. E’ stato segnato quindi un piccolo ma importante passo verso la parità dei diritti delle coppie omosessuali. I giudici di Lussemburgo hanno affermato che, in quei Paesi in cui il matrimonio gay non è previsto il lavoratore che conclude un Pacs deve vedersi riconosciuti gli stessi benefici accordati ai suoi colleghi, in occasione del loro matrimonio. Negarglieli costituisce infatti una discriminazione diretta, fondata sull’orientamento sessuale. La decisione giunge dopo che un francese, dipendente del Credit Agricole, si è visto rifiutare i benefit stabiliti dal contratto collettivo di lavoro per chi convola a nozze, in quanto all’epoca in Francia per coppie dello stesso sesso erano previsti i soli Pacs. La Corte ha rilevato che “ai fini della concessione dei benefici, la situazione dei contraenti matrimonio e quella delle persone del medesimo sesso che, non avendo la facoltà di sposarsi, concludono un Pacs sono comparabili”. Inoltre, “il contratto collettivo, che accorda congedi retribuiti e un premio stipendiale ai dipendenti che contraggono matrimonio, quando peraltro alle persone del medesimo sesso non è possibile sposarsi, crea una discriminazione diretta fondata sull’orientamento sessuale”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/13/la-decisione-dellue-licenza-matrimoniale-anche-per-le-coppie-gay/
Il maestro di storia che prende a pugni l’alunno: era a letto con la nipote 15enne
Due alunni assenti durante gli allenamente tenuti dal coach di wrestling Michael Ciccarelli, anche maestro di storia presso la King City High School, in California. E il 45enne, notata l’assenza di sua nipote oltre che di uno studente si è recato a casa del ragazzo. I due sono stati sorpresi in posizione compromettente e a quel punto il docente, perso il controllo, ha iniziato a prendere a pugni il giovane, rompendogli il naso e scaraventandolo a terra. Ciccarelli si è giustificato dicendo di aver agito in difesa della sua famiglia. Di lui, i membri della comunità locale dicono: “E’ un maestro molto bravo, insegna storia con passione e con il wrestling ha portato tanti ragazzi via dalla strada”. Attualmente Ciccarelli è stato sospeso e liberato sotto cauzione dalla polizia.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 12, 2013
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Cassazione shock: non è reato fare sesso con una 11enne se è amore!
Un 60enne dipendente del comune di Catanzaro era stato condannato in processo a cinque anni per violenza sessuale su minore ma ora la Cassazione ha rivisto la condanna e la sentenza è di quelle destinate a far parlare: il sesso con un minore non è reato se c’è amore. Secondo la Suprema Corte tra l’uomo e la piccola 11enne, proveniente da una famiglia disagiata che l’aveva affidata alle cure dell’uomo, ci sarebbe stata una vera e propria relazione sentimentale. Le molestie erano state dimostrate con una prova inequivocabile: l’uomo era infatti stato sorpreso nel letto della villetta al mare con la ragazzina mentre erano abbracciati, entrambi nudi. Come riporta “Il quotidiano della Calabria” la ragazzina avrebbe sempre chiesto conferma dei sentimenti del 60enne, centinaia di intercettazioni raccolte dai poliziotti descrivono passo per passo questa relazione. La Cassazione ha preso atto del materiale e ha accertato l’amore tra i due, scagionando l’uomo.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 7, 2013
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Sesso rumoroso… e le lamentele dei vicini via biglietto
Le effusioni troppo rumorose non aiutano il buon vicinato, tanto meno se le pareti sono sottili o si ha l’abitudine di tenere le finestre aperte. Ai poveri vicini, stanchi di notti insonni, non resta che lasciare una lettera sperando che il messaggio venga recepito. Ecco allora che appaiono scritte come “Fare sesso è bello, ma non così tardi vi prego“. “Sento tutti i vostri gemiti, e vorrei dormire”. Ecco alcuni messaggi esemplari:
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/06/sesso-rumoroso-e-le-lamentele-dei-vicini-via-biglietto/
Il fidanzatino di Paolini: “La prima volta non mi pagò. Ero io che decidevo”
Ieri il tribunale del Riesame, presieduto da Guglielmo Muntoni, accogliendo parzialmente l’istanza presentata dai difensori di Gabriele Paolini, gli avvocati Massimiliano Kornmuller e Lorenzo La Marca, che chiedevano la scarcerazione o in subordine la concessione dei domiciliari, ha deciso che il disturbatore tv andà ai domiciliari. Paolini fu arrestato il 10 novembre per prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Il Riesame, che giudica attutite le esigenze cautelari, ha individuato nella casa dei genitori di Paolini il luogo dove far proseguire la detenzione. Nel frattempo il fidanzatino di Paolini lo difende: si trattava di sesso spontaneo, fatto per amore e non per soldi. “Quando con Paolini ho avuto il primo rapporto in auto non mi ha pagato. Non ho mai fatto questo con altri uomini in cambio di soldi”. Proprio sulla base di questa testimonianza il giudice ha concesso i domiciliari. Rita Cavallaro, su Libero, spiega che secondo il ragazzo la loro era una storia d’amore.
La prima volta è iniziato con la richiesta di Paolini di massaggiarmi i piedi. Questo è avvenuto a casa sua. Durante il massaggio ho avuto un’erezione, ero vestito, avevo i pantaloni corti. Paolini ha scoperto che ero bisex. Questo è avvenuto prima del rapporto in auto.
E ancora:
Ero io che decidevo quello che volevo fare con Paolini e il rapporto non era del tipo tu mi fai questo ed io ti do i soldi.
Anche di fronte alle contestazioni del pm, che punta l’attenzione sulle pretese economiche del minorenne nel video del tassametro, il fidanzato dice che “era un momento scherzoso. Quando Paolini mi chiedeva di fare le cose, lo faceva sempre con gentilezza, non come una put***a”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/29/il-fidanzatino-di-paolini-la-prima-volta-non-mi-pago-ero-io-che-decidevo/
Provocatorio o sgradevole? La campagna a base di Food Porn
Il sesso entra in cucina, per far vendere. Le Guide Restos Voir, una catena di ristoranti canadese, ha pensato di lanciare una nuova campagna pubblicitaria per promuovere la sua nuova guida 2014 utilizzando l’abbinamento cibo-sesso. Niente a che vedere con alimenti afrodisiaci, sono gli stessi cibi a riprodurre fedelmente gli organi genitali. Gli scatti sono stati considerati sgradevoli ma, su Enquire, la catena si è difesa: “Molti pubblicitari usano il porno per promuovere qualsiasi prodotto alimentare. È vero è un po’ inquietante ma noi lo troviamo delizioso”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/25/provocatorio-o-sgradevole-la-campagna-a-base-di-food-porn/
Violenza di branco, arrestati gli stupratori di una 14enne
Sono 4 i giovani arrestati a Molfetta accusati di far parte di un branco, composto forse da una decina di persone, che da tempo abusava sessualmente di una 14enne. I ragazzi sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre la Procura continua a indagare per identificare gli altri componenti del gruppo. Tra questi ci sarebbero anche 3 minorenni, mentre gli altri sono tutti di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Le violenze, da parte della ragazza sarebbero avvenute tra la primavera e l’estate scorsa, ma solo da poco la 14enne avrebbe trovato il coraggio di parlarne, anche perché minacciata dal branco.
Pubblicato da tdy22 in novembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/25/violenza-di-branco-arrestati-gli-stupratori-di-una-14enne/
“Mi dispiace” e “mi manchi”: la baby squillo scrive alla madre
Il Messaggero ha spiegato che una delle baby squillo dei Parioli, la cui madre è stata arrestata, sentendosi sola e lontana da amici e parenti, ha chiesto agli assistenti sociali di poter comunicare con la genitrice. E così, una missiva è giunta a Rebibbia. L’adolescente scrive: “Ciao mamma, ti scrivo dalla casa dove mi trovo. Non sai quanto mi dispiace che tu sia in carcere per colpa mia. Mi manchi”. Rapida è giunta anche la risposta. “Ma che dici, amore? Devi pensare solo a te stessa, devi cercare di recuperare, per crescere bene e nel modo giusto”. Del resto, alla donna è stata tolta la patria potestà di entrambi i figli e ora la ragazzina si trova in una casa famiglia. Qui è circondata da attenzioni e cure, ma aspetta con ansia il giorno della settimana in cui può ricevere la visita dei parenti. “Zia, andava ripetendo la piccola nei mesi della follia, come faccio a fare tanti soldi? Io voglio guadagnare, perché voglio vivere bene, alla grande”. La zia tentava di liberarla da una simile ossessione: “Le dicevo, ricorda sei una gran bella ragazza, puoi fare la modella, provare nel campo della moda. Sembrava convinta a tentare questa strada e si era fatta fare anche un book da una fotografa molto brava”. Ma poi c’è stato l’incontro con Mirko Ieni, Nunzio Pizzacalla, Riccardo Sbarra, Marco Galluzzo, e lei e la sua amica hanno iniziato a prostituirsi e a drogarsi in viale Parioli. “Eppure -racconta ancora la zia al Messaggero– la situazione e il disagio di Agnese, ma anche quello del fratellino, erano stati segnalati agli assistenti sociali. Mia sorella non ce la faceva a gestire questi ragazzi, non aveva la forza perché soffriva di disturbi alimentari. Era bulimica ed è dimagrita di colpo da 160 a 50 chili. Purtroppo, devo ammetterlo con dispiacere, ma non sapeva fare la mamma, anche se sono assolutamente convinta che lei non avesse capito in alcun modo che la figlia si prostituisse”. Di una cosa, però, la donna è convinta: è bene che la ragazzina stia nella casa-famiglia. “Deve avere punti di riferimento certi”. Punto di riferimento che non è neanche il fratello 12enne, visto che la ragazza lo viveva come un ulteriore limite alla possibilità di vivere meglio. E a raccontarlo, si legge ancora sul quotidiano romano, è sempre la mamma nel verbale di interrogatorio in cui dice di aver parlato dei suoi dubbi su quanto stava combinando Agnese con lo psichiatra che seguiva il ragazzino, e anche con gli assistenti sociali. “E ora che sta a Rebibbia -dichiara il suo difensore, l’avvocato Nicola Santoro- lei e la figlia stanno mostrando di avere bisogno l’una dell’altra”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/21/mi-dispiace-e-mi-manchi-la-baby-squillo-scrive-alla-madre/
Il tempio del sesso apre a due passi dal Tarvisio, 7mila mq di piacere!
7mila metri quadri di piacere, tanto è grande il “Wellnessclub”, cioè il tempio del sesso, costruito da investitori tedeschi e svizzeri con circa 7 milioni di euro e pensato soprattutto per la clientela italiana. L’inaugurazione avverrà venerdì e sabato a Hohenturn, comune di 807 abitanti che ospita la struttura. Come riporta il dépliant qui viene praticato “l’erotismo, il piacere e l’esclusività ai più alti livelli”. Vi lavoreranno non meno di cento prostitute contemporaneamente e la struttura ha anche un ristorante e un bar. Sabato scorso c’è stata la “giornata delle porte aperte” e il caos è stato totale. Oltre 1000 curiosi comprese famiglie con figli al seguito. Tutti volevano ammirare la struttura e poter sedere su uno dei divanetti o guardare le vasche idromassaggio, le saune, i pali per la lap dance.
C’era anche il sindaco Florian Tschinderle, che amministra Hohenturn a capo di una giunta monocolore dell’Övp, un partito che in Italia rappresenterebbe l’equivalente della Democrazia Cristiana. Il primo cittadino – come si legge in una nota diffusa dal club – si è compiaciuto con i “tenutari” del bordello, per “i vantaggi economici” di cui beneficerà il comune, rallegrandosi perché con la sua entrata in funzione “nel nostro territorio si creeranno 36 nuovi posti di lavoro”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 20, 2013
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Quando il sesso è guerra, gli omo contro gli etero a colpi d’orgasmo
Il sesso può diventare guerra? Questa è l’ultima frontiera di cattivo gusto raggiunta dai giapponesi che fra polemiche continua a mandare in onda lo show televisivo “Orgasm Wars”, il programma tv che mette in campo gli etero contro gli omo e la battaglia si svolge a suon di orgasmi. Questi ultimi devono stimolare sessualmente in diretta televisiva gli etero, che a loro volta devono cercare di resistere e non raggiungere il piacere. Il pubblico assiste e incita i concorrenti, mentre una voce fuori campo commenta le performance.
Pubblicato da tdy22 in novembre 18, 2013
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Nuove accuse di violenza sessuale all’ex guardia carceraria della Knox
Amanda Knox, secondo il The Sun, nei suoi diari aveva scritto che una guardia carceraria, l’ex vicecomandante della polizia penitenziaria di Perugia, Raffaele Argirò, “era fissata col sesso”. Ora un’ex detenuta del carcere di Capanne, dopo aver letto le parole dell’americana, ha accusato l’uomo di violenza sessuale aggravata e concussione. Martedì Agirò, che ha sempre respinto ogni accusa, comparità davanti al gip Lidia Bruti. Secondo l’accusa, come riporta Il Messsaggero, “nell’assenza temporanea del personale penitenziario in servizio presso il primo piano della sezione detentiva e facendosi in plurime occasioni aprire il cancello della cella, costringeva o comunque induceva la stessa, in stato di soggezione psicologica derivante dallo stato di depressione sofferto a seguito della carcerazione, dall’assunzione di psicofarmaci in dosi rilevanti e anche superiori a quanto prescritto, e dal ruolo rivestito dall’Argirò, a compiere atti sessuali anche ripetendole spesso che “si doveva comportare bene”. La donna che accusa l’ex guardia carceraria, una vigilessa di Milano, restò nel carcere tra il dicembre 2006 e il gennaio 2007, prima di essere liberata e assolta da ogni accusa. Solo dopo aver letto sui giornali le parole della Knox si è fatta coraggio e ha presentato denuncia: “Nel 2011 erano usciti articoli su alcune rivelazioni fatte da Amanda Knox la quale però non ha mai detto di aver avuto rapporti sessuali con lui. Così mi sono incavolata, ho pensato ‘Cavolo non è possibile, lo devo denunciare, adesso c’è un’altra persona che ha parlato'”. Lo scorso anno, davanti al gup, la vigilessa ha raccontato di “palpeggiamenti, richieste di mostrare parti intime e di una decina di rapporti in un mese”. Agirò sostiene invece: “Mai sfiorata, a noi non è permesso entrare nel braccio in cui sono detenute le donne, senza essere accompagnati da una collega di sesso femminile”. Cosa aveva detto Amanda dell’uomo? Come aveva riportato il tabloid inglese The Sun, la ragazza scrisse nei suoi diari: “Di notte mi convocava al terzo piano in un ufficio vuoto, per una chiacchierata. Quando gli ripetevo che dell’omicidio di Meredith Kercher non ne sapevo nulla cercava di parlarmi di lei o di portarmi verso l’argomento sesso”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 18, 2013
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Sara Tommasi: “Paolini è una persona che sta male psicologicamente”
Sara Tommasi nei giorni scorsi aveva già detto di non aver mai preso le difese del disturbatore tv Gabriele Paolini, che anzi la sfruttava. Oggi è intervenuta a Domenica Live per ribadire il concetto: “Mi faceva mille complimenti, mi adulava, come se tramite me potesse avere i riflettori addosso. Mi sono sentita usata in quel momento e anche in altri”. E ancora: “Non immaginavo avesse fatto tanto baccano durante il mio ricovero. Un pochino mi sono sentita usata. Non vorrei che il suo modo di essere così carino con me fosse solo perché ero Sara Tommasi e potevo spingere anche lui. Mi adulava come se fossi la star più ambita del mondo. In quel periodo non stavo bene, tendevo a spogliarmi sempre, facevo scelte estreme, ero molto su di giri anche io. Ricordo quel periodo in modo offuscato”. A Barbara D’Urso, e agli spettatori, ha raccontato anche di un episodio particolare: “La sera del mio compleanno si è spogliato in strada, ha fatto tutte queste cose, grande clamore. Io non stavo bene e ci ridevo. Oggi ripensandoci…”. E ancora, “Sapeva di poter spendere il fatto che era mio amico. Aveva detto che ero incinta, che aveva avuto il test dal dottore, anche lì si è fatto gli affari miei. Io lo chiamavo, lui registrava la telefonata e la metteva su internet, quindi ho cambiato numero”. Se i ricordi sono sbiaditi, i giudizi sono netti. La showgirl ha spiegato che secondo lei Paolini “non stava bene, affetto da bipolarità, è una persona che sta male psicologicamente”. Non solo sensazioni ma confessioni nate da un rapporto di amicizia. E che non è mai spinto oltre. “Non abbiamo mai avuto un rapporto sessuale. Ci sentivamo spesso, lui mi chiamava, frequentavamo lo stesso entourage. Mi disse che era affetto dalla bipolarità, un disturbo dell’umore molto comune che purtroppo porta a fare anche cose inaudite. L’ho sempre visto molto su di giri. Lui stesso diceva che non stava bene, che io ero come lui e che ci dovevamo curare”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 17, 2013
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Baby squillo,tra i clienti anche dipendenti del Vaticano
E’ infinita la lista dei clienti delle baby prostitute e come racconta Il Tempo non ci sarebbero solo dipendenti di grandi compagnie telefoniche come la Wind e la Tim, non ci sarebbero solo i dirigenti di aziende, ma anche persone che lavorerebbero a vario tipo in Vaticano. Non religiosi, ma civili.
Come si legge su Il Tempo:
Un lungo lavoro investigativo che sta facendo venire alla luce come le due minori incontrassero nell’appartamento ai Parioli i clienti, che a volte partivano anche da altre regioni d’Italia per avere con loro rapporti sessuali. Alcuni pagavano coscienti di avere di fronte delle minorenni, altri, invece, una volta entrati nella casa a luci rosse, capivano che erano ragazzine sotto i 18 anni e hanno deciso di chiudersi la porta alle spalle senza alcun rapporto sessuale.
Indagando sul sesso, comunque, la procura è arrivata anche a scoprire un giro di droga, soprattuto cocaina, che veniva consegnata alle ragazze a volte come corrispettivo della cifra richiesta per il rapporto sessuale, altre invece perché le minori la usavano il sabato sera in alcuni locali dell’Eur.
Una delle due liceali, che è seguita da un’assistente sociale dei minori, ha più volte avuto atteggiamenti violenti in famiglia, insultando la madre e a volte anche rubando oggetti di valore in casa… «In occasione di un rientro a casa in tarda ora e dopo un giorno di assenza ai miei richiami – ha raccontato agli investigatori la madre della minore – mi si è avventata addosso tentando di strangolarmi. Sono riuscita a divincolarmi solamente grazie all’intervento di mio marito che è riuscito a chiamare le forze dell’ordine, che provvedevano a riaffidare la minore alla sottoscritta. Chiedo un intervento da parte delle autorità competenti nei confronti di mia figlia affinché non possa recare ulteriore danno a se stessa e ai suoi familiari e non continui nella sua condotta sregolata».
Pubblicato da tdy22 in novembre 17, 2013
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Sos sifilide, in aumento i contagi
La sifilide, malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale, non è debellata, anzi i contagi sono in aumento proprio perché si pensa che ormai questa malattia appartenga al passato e non vengono prese le dovute precauzioni. Il preservativo infatti può impedire la diffusione della sifilide, ma molti preferiscono rapporti non protetti. Il problema di fondo sembra essere culturale, in quanto molti pensano che non possono essere contagiati proprio per il livello basso presente nel nostro paese e questo invece, a lungo andare ha permesso alla malattia di riaffiorare.
Pubblicato da tdy22 in novembre 15, 2013
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Baby-prostitute: “Berlusconismo le ha legittimate”. Così Sonia Alfano
Nell’ultima puntata di “KlausCondicio”, il talk show su You Tube diretto da Klaus Davi, è intervenuta l’europarlamentare liberaldemocratica Sonia Alfano che, affontando il tema delle minorenni che si prostituivano ai Parioli ha detto: “Baby squillo? È colpa di Berlusconi”. L’europarlamentare spiega: “Il fenomeno delle baby prostitute c’è sempre stato, ma Berlusconi ne ha prodotto una legittimazione sociale e culturale. Con il caso Ruby molti uomini, anche anziani, vedendo l’esempio di un politico, per la precisione l’ex Presidente del Consiglio, che andava con una diciassettenne, si sono sentiti attratti dalla capacità di questa persona di essere considerata interessante per una ragazzina di quell’età a tal punto da fare loro invidia. Per me questo è veramente devastante come messaggio”. E ancora: “Io credo che queste cose esistessero anche prima, ma il fatto che un politico, una persona che tra l’altro ha anche guidato il Paese in determinati frangenti, abbia fatto una cosa del genere, in un certo senso normalizzandola, si è tradotto in un messaggio ancora più grave è ancor più devastante. Ecco perché dico che c’è un degrado culturale. Se poi guardiamo i messaggi che la televisione lancia quotidianamente, rispetto ai quali si cerca di fare intendere che studiare non serve a nulla, ma che va bene andare a sgambettare, che va bene offrire il proprio corpo pur di fare carriera, ecco che poi ci ritroviamo davanti a queste situazioni nell’ambito delle quali è la mamma a pilotare in tutto la figlia”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 14, 2013
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Sara Tommasi prende le distanze: “Mai difeso Paolini. Mi sfruttava”
Prende la parola su Facebook Sara Tommasi, a favore della quale in passato Paolini, ora in carcere per sfruttamento e induzione alla prostituzione minorile, aveva lanciato diversi appelli e prende le distanze dal ‘disturbatore’ tv: ” …..Ma io mi chiedo come mai alcuni giornalisti devono riprendere le notizie interpretando le interviste travisando la verità dei fatti…. Avranno qualche problemino di comprensione? Bah…… – ha scritto la Tommasi sul social – Vorrei dichiarare apertamente e lo vorrei fare SOTTOLINEANDOLO, che io NON HO MAI e poi MAI difeso PAOLINI…anzi se devo essere sincera sino in fondo posso dire che mi frequentava solo per approfittare della mia immagine e avere più visualizzazioni sulle sue pagine dei social network. Nell’ intervista fatta per Pomeriggio 5 ho semplicemente detto (a dire dello stesso Paolini) che è una persona bipolare e che probabilmente ha agito per i reati per il quale è stato arrestato non in piena lucidità mentale. Non siamo mai stati amici, lo frequentai nel periodo che non stavo bene nell’ ambito delle persone che mi hanno coinvolto nel mondo dell’ hard, essendo lui stesso un pornoattore“.
Pubblicato da tdy22 in novembre 14, 2013
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Paolini interrogato: “video solo per uso personale”
Gabriele Paolini, arrestato domenica per sfruttamento e induzione alla prostituzione minorile, è stato sottoposto oggi a interrogatorio di garanzia, durante il quale ha riferito: “Non ho mai preso parte a orge con minori, i video erano solo per uso personale. Per spirito narcisistico ho sempre amato documentare la mia vita per poi vedere e condividere le immagini con i miei amici”. Paolini ha anche descritto tutti i luoghi nei quali si è incontrato “a titolo amichevole” con i suoi amici. Al termine è stata inoltrata al gip, dall’avvocato Kornmuller, la richiesta di revocare la misura cautelare in carcere e di concedere a Paolini gli arresti domiciliari: la famiglia si è detta disponibile ad ospitarlo in casa. Il pm ha espresso parere negativo; il gip si è riservato di decidere. Durante l’interrogatorio, durato tre ore, il ‘disturbatore’ ha inoltre affermato: “Sapevo che era minorenne, il rapporto era consenziente. Mai mercimonio, solo un profondo affetto”. Riguardo la sua relazione con il 17enne, ha spiegato che è nata “perchè entrambi ci siamo confessati i drammi della nostra vita”. Per quel che riguarda gli altri due minori che per la procura sarebbero stati adescati in cambio di soldi, “ci furono solo rapporti affettuosi di amicizia, poi finiti dopo che mi sono innamorato di lui”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 13, 2013
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Cerca i fantasmi… scopre la compagna fare sesso con il figlio
Delle telecamere a circuito chiuso in cucina, per riuscire a smascherare lo spirito maligno che, ne era convinto, la infestava. Peccato che ha scoperto ben altro quando ha controllato la registrazione: la compagna che faceva sesso con il figlio 16enne. L’uomo, un abitante della Tasmania, ha poi portato la questione in tribunale. Lei è una 28enne australiana e da 11 aveva una relazione con l’uomo, padre di un adolescente e ora è finita nei guai con la legge per aver fatto sesso con un minorenne. Davanti al giudice ha confessato: “La nostra relazione era nata qualche settimana prima che venissimo scoperto. Alcune volte ci incontravamo in albergo”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 13, 2013
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Baby squillo dei Parioli: iscritta nel registo degli indagati la maggiore delle due
Indagata “per aver indotto alla prostituzione la sua amica”, oggi quindicenne. E’ quanto ha scritto il giudice nell’ordinanza nei cofronti di Mirko Ieni e Marco Galluzzo, i protagonisti adulti della vicende sulle baby squillo dei Parioli. Ora, dunque, anche la maggiore delle due, 16 anni da pochi giorni, è stata iscritta nel registro degli indagati. La notizia è giunta a poche ore dall’arresto di due pusher che avrebbero fornito droga alle liceali. Nel mirino dell’inchiesta c’è infatti anche la droga, con le adolescenti che hanno ammesso davanti ai magistrati di far uso di cocaina, anche assieme ai loro clienti, e di averla passata, in alcuni casi, a loro coetanei. Anche Ieni dovrà rispondere delle accuse per aver fornito droga alle giovani e ad altre due donne. Come spiega Repubblica: “L’altro arrestato è un imprenditore edile, M.G., 49 anni, soprannominato dalle prostitute ‘cliente bambus’, probabilmente dal nome di un bar in zona Parioli, vicino all’abitazione in cui avvenivano gli incontri, oppure dal nome della cocaina, in gergo detta ‘bamba’. All’uomo, cliente abituale delle due ragazzine, è contestato anche il reato di induzione alla prostituzione minorile per aver avuto rapporti sessuali con le due minori e per aver proposto loro incontri sessuali con un’altra coppia di persone. L’uomo era solito pagare le prestazioni sessuali anche con la fornitura di dosi di cocaina.”
Pubblicato da tdy22 in novembre 12, 2013
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Gabriele Paolini: uno dei due 17enni è il mio fidanzato
Sono Lorenzo La Marca e Massimiliano Kormmuller, gli avvocati di Gabriele Paolini, che riferiscono quando il ‘disturbatore tv’ avrebbe detto loro nel carcere di Regina Coeli, dov’è detenuto con l’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. “Ci amiamo. Stiamo insieme da otto mesi alla luce del sole. Siamo andati anche insieme alla piscina del Circolo ufficiali dell’esercito. Il nostro è amore. Ho anche conosciuto sua madre e lui i miei genitori. Nessuno sfruttamento della prostituzione”. Il 39 è dietro le sbarre da domenica per aver avuto rapporti con due minorenni, il secondo dei quali, avrebbe riferito, l’ha incontrato per caso per strada. Il ragazzino gli avrebbe chiesto un autografo e di lì sarebbe iniziata un’amicizia. Proprio questo 17enne gli avrebbe presentato il presunto fidanzato ed anche un terzo minore, uno studente romeno. I legali di Paolini presenteranno un ricorso al tribunale del Riesame per la scarcerazione. Gli avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller intendono infatti contestare l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Alessandrina Tudino su richiesta del procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal sostituto Claudia Terracina. Secondo i penalisti, infatti, Paolini “non ha mai pagato i due minorenni per avere rapporti sessuali. Uno è il suo fidanzato, l’altro la persona che li ha fatti conoscere. Anzi, proprio quest’ultimo gli avrebbe offerto, scherzosamente, del danaro per fare sesso. Quella del tassametro è solo una battuta. Comunque con quest’ultimo non ha mai avuto alcun momento di intimità, ma solo con il suo fidanzato”. “Consensualmente hanno avuto rapporti, hanno fatto l’amore, filmando anche alcuni dei loro incontri. Quei video erano per uso personale e non sono mai stati messi in commercio, né vi era tale intenzione. In un filmato c’è anche una reciproca dichiarazione d’amore. Paolini è dispiaciuto per l’attacco mediatico che ha subito ma è convinto tutto si chiarirà perché è innocente”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 12, 2013
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Baby squillo dei Parioli: nelle intercettazioni anche il tariffario
Azzurra e Aurora, erano questi i nomi d’arte delle baby squillo dei Parioli, protagoniste dello scandalo delle ragazzine usate come escort da un’organizzazione a capo della quale, secondo gli inquirenti, si trovava Nunzio Pizzacalla, 35enne caporale dell’esercito ora in manette. Nelle carte processuali si trovano anche delle intercettazioni dalle quali si risale al tariffario dei servizi delle giovani. Nella conversazione su WhatsApp intercettata il 19 maggio indica a una delle ragazzine quanti soldi chiedere ai clienti: “x le cifre c’è una rettifica facciamo direttamente entro le due ore 300 e superate fino a mezza giornata 500″. Il 26 maggio, invece, il militare abruzzese chiede conto del guadagno della giornata: “Fino ad adesso quanti clienti ha visto” e “So’ soldi fai bella figura magari chissà potrebbe essere interessato alla relazione”. E se una delle ragazzine non si faceva trovare agli appuntamenti, erano rimproveri: “Senti non so se x te è un gioco ma oggi ti dovevi fare una persona forse due x me e un lavoro e un guadagno mentre tu stavi a dormire loro ti hanno chiamato ed e saltato tutto.” Il 15 giugno, infine, l’uomo chiede alla giovane la propria percentuale sugli incassi. “Fino adesso mi devi 110. Su le prime erano 30 perché ti sei fatta dare 100 ma su 150 sono in realtà 45 ma ne prendo 40″. A far scattare le indagini è stato un messaggio, sempre su WhatsApp, scritto da una delle ragazzine e letto dalla madre, che l’ha consegnato ai carabinieri: “Ti scrivo qui perché non mi funziona il computer. Allora descrizione fisica: alta quasi 1.70 mora capelli lunghi occhi marroni gambe lunghe 5 di seno il peso non lo so con precisione ma sono un po’ in carne, ho 3 tatuaggi tutti non visibili uno sul senso uno sull’inguine e uno sulle costole ho il piercing sulla lingua ma lo posso togliere e ho il segno del piercing all’ombelico che ho tolto tempo fa. Descrizione personale: penso di essere una ragazza solare allegra mi piace andare a ballare e frequentare locali, amo molto il sesso con gli uomini meglio se più maturi di me, non ho tabù a parte (omissis). Per il resto sono una ragazza normalissima mi piace uscire bevo e fumo.”
Pubblicato da tdy22 in novembre 12, 2013
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I minorenni e il disturbatore: “Quello che facevamo con Paolini ci sembrava normale”
Si trova in cella d’isolamento il disturbatore tv Gabriele Paolini, accusato d’induzione minorile e produzione di materiale pedopornografico dopo che i militari del nucleo investigativo di via In Selci hanno recuperato alcune foto dove il personaggio televisivo sarebbe ritratto con minorenni mentre compie atti sessuali. E proprio due 17enni romani, studenti figli di impiegati, sono stati interrogati dal pm Claudia Terracina, alla quale hanno raccontato che “Per noi lui era un personaggio famoso che era diventato amico nostro. Ci portava in giro in macchina, ci faceva divertire, ci comprava jeans e ricariche. Quello che facevamo con lui ci sembrava normale. E ci pagava per fare sesso con noi”. E ancora, interrogati in Procura con l’assistenza di uno psicologo, spiegano: “potevamo vantarci con gli amici perché lo conoscevamo”. Paolini non era visto come una minaccia, anzi, quello che facavano, sapendo di essere ripresi, era per togliersi qualche sfizio: “Con lui andavano a giocare a bowling, oppure dai suoi parenti a prendere il tè. Suo padre ci ha anche insegnato un gioco da vecchi, la briscola”. Nel frattempo la cantina nei pressi di piazza Bologna dove Paolini aveva i suoi incontri sessuali è stata messa sotto sequestro e gli investigatori credono che i ragazzi siano stati adescati su Internet e sospettano che il “disturbatore” abbia avuti incontri hard anche con altri ragazzini. Finora sono stati trovati 180 file tra foto e video, e comparirebbero anche un adolescenti romeno e altri ragazzini. In alcune registrazioni audio, inoltre, si ascoltano le trattative tra i ragazzi e il “profeta del condom”, come si faceva chiamare il disturbatore: “Vuoi 15 euro? Ok. Fidati! Non ti faccio nulla, cosa pensi”. A un altro che gli faceva notare che il tempo stabilito era finito replica: “Hai messo il tassametro? Ecco altri 30 euro”. La prossima persona che verrà ascoltata sarà lo stesso Paolini, che verrà interrogato mercoledì.
Pubblicato da tdy22 in novembre 12, 2013
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Moana Pozzi, il mistero s’infittisce: le foto strappate
Continua a infittirsi di particolari il mistero sulla morte di Moana Pozzi e ieri, a Domenica Live, Debora Attanasio, segretaria storica dell’agenzia diva Futura, ha aggiunto un nuovo tassello, si tratta di quattro foto, strappate, sul retro di ognuna delle quali compaiono delle scritte, vergate dalla mano della stessa Pozzi: “disintegrare”, “non mi piace”, “tagliare all’altezza del braccio”. Spiega la segretaria: “Moana è morta nel settembre del 1994 e io ho lavorato lì dentro fino al 2001. Quelle foto le ricordo bene perché erano venute davvero male, ed erano intere fino a quando sono rimasta lì. In dieci anni non ho mai visto in giro queste copie strappate, saltate fuori solo ora che Riccardo è morto ed Eva Henger, sua moglie, sta riordinando l’archivio personale. E se Moana fosse ancora viva e le avesse strappate di recente, senza che Riccardo abbia fatto in tempo a disfarsene, colto dal peggioramento della malattia?”. Assieme all’ex segretaria, in studio anche Eva Henger e il giornalista Marco Gregoretti, indagatore dei misteri di Moana. Sempre nel corso della trasmissione è stato anche commentato un filmato in cui Schicchi veniva intervistato pochi minuti dopo l’annuncio della morte di Moana, dove appariva troppo tranquillo. “Non avevo mai visto questa intervista, in quei giorni il dolore ci aveva travolti e non si guardava molta tv. Schicchi andava in coma diabetico per ogni dispiacere che gli capitava: vederlo così compassato quando la sua artista più famosa e grande amica era appena morta è davvero bizzarro”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 11, 2013
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Prestazione sessuale in cambio di sconto sull’affitto, l’altra faccia della Germania?
Vuoi lo sconto? L’ultima frontiera tedesca, almeno a quanto affermano alcune studentesse, sarebbe dare in cambio una prestazione sessuale. La 18 enne Nelly stava cercando una stanza a Berlino: “Ho trovato un’offerta su internet, secondo la quale uno studente cercava un coinquilino. Quando sono andata per vedere al stanza mi ha aperto la porta un 50 enne dicendomi che c’era posto sì, ma solo nella sua camera da letto”. Questo non è l’unico caso, come mostra il video di Taff. L’affitto da 300 euro al mese cala magicamente fino ad arrivare a 50 euro se le studentesse sono in intimità con il proprietario. E’ questa l’altra faccia della Germania?
Pubblicato da tdy22 in novembre 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/11/prestazione-sessuale-in-cambio-di-sconto-sullaffitto-laltra-faccia-della-germania/
Tassa sul sesso… In Germania si paga anche sul massaggio tantrico
E’ una tassa sul piacere? Probabilmente è una sorta di imposta municipale che le città tedesche incassano dalle case di appuntamenti, locali per scambisti, saune erotiche,sexy shop e tutte quelle attività che riguardano il sesso… quindi anche i massaggi tantrici.
Il massaggio tantrico va tassato, insomma, come scrive La Stampa:
“Così ha deciso la corte di Stoccarda, respingendo ieri il ricorso contro l’amministrazione comunale della proprietaria di uno studio per massaggi tantrici. Il fatto che tale pratica rituale abbia come obiettivo il benessere complessivo del corpo, e non il piacere sessuale prima di tutto, non è stato un motivo sufficiente per guadagnare l’esenzione dalla “tassa sul piacere”, inaugurata circa dieci anni fa, tra le prime, dalla città di Colonia.
Di fronte ai giudici la proprietaria 55enne ha del resto ammesso che nel suo studio si ricerchi anche «l’occasione del piacere sessuale». E che durante il trattamento clienti e massaggiatrici siano nudi, come prevede il rituale. Più che gli indizi sopra citati, la vera “smoking gun”, decisiva per la sentenza, è stata però il fatto che i clienti potessero prenotare massaggi completi, che includono la zona genitale.
Pur ammettendo che lo studio di massaggi tantrici non avesse nulla in comune con un bordello, i giudici hanno riconosciuto una «inclinazione simile» alla ricerca del piacere sessuale, con conseguenti ricadute fiscali. E’ la prima sentenza simile emessa in Germania, ha riconosciuto la portavoce della corte di Stoccarda, città che nel 2012 ha prodotto circa un milione di euro di incassi con la “tassa sul piacere”.
Alla signora non resta ora che il ricorso, ammesso dalla corte per il valore generale della sentenza. Oppure rassegnarsi e iniziare a pagare la sua “tassa sul piacere”. Ottocentoquaranta euro per due mesi, hanno calcolato le autorità.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/08/tassa-sul-sesso-in-germania-si-paga-anche-sul-massaggio-tantrico/
Se questa è una madre: baby squillo spinta a prostituirsi a discapito della scuola
Ha solo 14 anni e la madre si preoccupa se lo studio ruba tempo alla prostituzione. E’ questa la sconcertante realtà emersa dalle conversazioni intercettate sul telefono della “baby squillo” più giovane coinvolta nel giro di prostituzione ai Parioli, a Roma. Come riporta il Corriere della Sera, era la madre a chiedere alla figlia di lavorare, “perchè io sto a corto, dobbiamo recuperà” e a nulla vale che la figlia non stia bene, “Sto male e già ho detto”, e ancora: “Mo’ vedo che posso fà. Comunque pure se, eh… comincio tardi… cioè oggi ma veramente sto male… domani dopo scuola si vede, dai”. La madre le chiede di andare a ritirare il biglietto per uno spettacolo. “Mi ha chiamato la professoressa di latino. Voleva sapere perché non stai andando. Gli ho detto che non si sente bene. Mi ha detto: pensa che domani verrà a scuola? Cosa hai intenzione di fare? Dimmelo perché se no… ci prendiamo in giro. Andiamo dagli insegnanti e glielo diciamo”. E la figlia: “Ma io voglio andarci a scuola. E’ che non ci ho tempo per fare i compiti”. Inutile anche che la figlia si lamenti che, dopo aver fatto i compiti, è stanca per andare agli appuntamenti: “Allora devi fare una scelta: puoi alternare i giorni. Qui una soluzione bisogna trovarla, se no ti ritiro”. E la figlia: “Non mi puoi ritirare mamma non ci ho 16 anni. Ci voglio andare”. A questo punto, la madre le consiglia di organizzare meglio il suo tempo: “E allora fai una cosa scusami… Allora c’è la possibilità di stare a scuola, studiare due ore così stati già là…”. La madre è stata arrestata ma intanto nell’indagine è spuntata anche la pista della pedofilia. Tra i cinque arrestati, infatti, compare anche il commerciante Michael Mario De Quattro, accusato di aver prodotto materiale pedopornografico per aver filmato rapporti sessuali con una delle due ragazzine ricattandola e chiedendole in seguito 1.500 euro per non rendere pubblico il video. L’uomo nega e dice che ignorava la giovane fosse minorenne. Al momento ci sono venti i clienti identificati e indagati, oltre a diversi i computer sequestrati. Si sospetta che le ragazzine siano state sfruttate anche per filmini pornografici.
Nel frattempo accade anche un fatto eclatante che mette in allarme gli inquirenti. La Bmw x6 del commercialista, arrestato poiché presumibilmente coinvolto nell’inchiesta sulle baby squillo, viene data alle fiamme . Una vendetta o una minaccia? Chi c’è dietro a questo atto? Si vuole intimidire il commercialista o si è voluto fare un gesto eclatante per protestare contro la prostituzione minorile? L’auto bianca era parcheggiata in una strada dei Parioli, poco lontano dallo studio del professionista, i vigili del fuoco hanno trovato tracce di benzina sul cofano. . Il commercialista dice di essere innocente “le ragazze si presentavano come diciottenni, non sapevo che fossero minorenni”, e gli avvocati affermano che “il suo ruolo è assolutamente marginale “. Però qualcuno ha dato fuoco alla macchina del professionista, e chi ha appiccato le fiamme conosceva il commercialista, sapeva che la Bmw bianca era sua, voleva colpire proprio Sbarra. I carabinieri ritengono poco plausibile che il rogo sia opera di un piromane che per caso ha incendiato quell’auto. “In genere – spiega un investigatore – quando i piromani agiscono danno fuoco a più macchine. Difficilmente si limitano ad incendiarne una sola”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 8, 2013
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“Ragazze doccia”: quando la prostituzione frequenta la scuola
Prostituirsi a scuola, a soli 14, 16 anni, per avere in cambio dei regali. E’ lo scandalo che è scoppiato a Milano, dove si parla del fenomeno scolastico delle “ragazze doccia”. Il nome, come spiega il Corriere della Sera, deriva da un semplice accostamento: come una doccia al giorno loro fanno sesso tutti i giorni. I fatti avvengono nei bagni delle scuole in cambio di oggetti e sono stati scoperti da un equipe di professori guidata dal prof. Luca Bernardo, diretto del reparto di pediatria del Farebenefratelli del capoluogo lombardo. Non si tratta di reale necessità, è piuttosto una ricerca di divertimento da parte di ragazzine di buona famiglia gran parte delle quali iscritte a scuole private. Anche in questo caso, come in quello delle baby squillo del Parioli, la tecnologia è uno dei punti focali: il tutto nasce in classe, grazie agli smartphone utilizzati anche per inviare i “menù” delle prestazioni che le adolescenti offrono. Poi gli orari e quindi l’incontro nel bagno. Il compagno avventura viene scelto in base a quello che si desidera ottenere in cambio. Il prof Bernando spiega: “Ad oggi abbiamo individuato otto ragazze, ma ci risulta che il fenomeno sia molto più esteso”. Inoltre, non si tratterebbe di un unico incontro giornaliero: le ragazze si vendono anche a più persone nell’ambito di una giornata. Il professore ha inoltre spiegato che non è facile ottenere confessioni dalle “ragazze doccia”, mentre il timore è che il fenomeno non resti circoscritto alle scuole: “Non posso pensare che in questi ambienti non girino anche soldi – dice – Inoltre sembra che ora ci siano dei ragazzi, dai diciassette anni in su che fanno da procacciatori di clienti e il timore è che nel giro, già molto preoccupante, stiano entrando anche dei clienti adulti”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 7, 2013
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Interrogate le baby squillo: prostitute per compare cose griffate
Le baby squillo del Parioli sono state interrogate dai magistrati riguardo al giro di prostituzione minorile in cui erano state coinvolte a partire da annunci sulla rete per poi passare nelle mani di Mirko Ieni, che organizzava gli appuntamenti e le accompagnava. Spiega la 14enne, la più giovane delle due: “Tutto è iniziato quasi per caso, un giorno ci siamo collegate su una bacheca di annunci e incontri per trovare dei lavoretti ed essere indipendenti”. Proprio lei inizialmente aveva paura, e per questo motivo le prime volte lavorava con l’amica, 16enne da pochi giorni. Guadagnavano “200 euro per i soli preliminari o 300 per un rapporto completo”. E poi, “Piano piano poi ho iniziato a lavorare da sola, prendevo 100 o 150 euro, finché Mirko, che era un nostro cliente, non è diventato il nostro protettore”. Con lui la giovane incomincia a lavorare ogni giorno e ad avere due incontri in 24 ore. Lui si prendeva la metà di quanto guadagnavano. Il desiderio delle due ragazzine era guadagnare per poter essere indipendente, la più giovane anche per aiutare economicamente la madre, che la rimproverava ma prendeva ugualmente i soldi che lei portava a casa. “Pensava che spacciavo, mi rimproverava ma alla fine li prendeva perché ne avevamo bisogno”, afferma. Ma i soldi servivano anche per lo shopping e per sniffare. “E’ vero che ho offerto droga alla mia amica, era lei che voleva farlo da tempo”, spiega la 16enne. A volte i clienti o gli intermediari pagavano le prestazioni anche solo con la coca.
Pubblicato da tdy22 in novembre 7, 2013
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Il mistero di Moana: “non è morta il 15 settembre”
Eva Henger torna a parlare di Moana Pozzi e del mistero della sua scomparsa. Lo fa intervenendo alla trasmissione Domenica Live dove rivela: “Ho pianto Moana perchè ero convinta fosse morta, poi ho saputo che il giorno della morte non era quello dichiarato”. Potrebbe essere viva? “Potrebbe essere qualsiasi cosa dopo tanto tempo. Di certo Antonio non c’entra nulla, quel giorno, quando si è svegliato il corpo di Moana già non c’era più”. E ancora: “Moana stava male. Stava uscendo la notizia che stava dimagrendo tantissimo e lei non voleva, temeva che uscissero delle brutte foto. Si disse che era morta il 15 settembre, ma tempo dopo, quando ne celebrai l’anniversario, Antonio, il marito, mi disse che non era quello il giorno in cui se ne era andata”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 3, 2013
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Il vademecum dell’Oms sui corsi di masturbazione e sesso nelle le scuole
“Standard di Educazione Sessuale in Europa” è il vademecum che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso a tutti i governi europei e che invita a una maturazione della consapevolezza sessuale già nei primissimi anni di età, attraverso una conoscenza del proprio corpo e un’esplorazione delle relazioni sessuali, sia etero sia omo, infantili. Lo scopo è promuovere corsi di sessuologia nelle scuole, a partire dalle materne, affinchè s’insegni ai bambini a masturbarsi e ad essere informati tanto sul sesso che sulle sue conseguenze. E’ Libero a spiegare quello che si trova scritto nel vademecum:
Ai bimbi dagli 0 ai 4 anni, si legge, «gli educatori dovranno trasmettere informazioni su masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel “gioco del dottore”». Dai 4 ai 6 anni i bambini dovranno invece essere istruiti «sull’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso», «parlando di argomenti inerenti la sessualità con competenza comunicativa ». La vera crescita avverrà coi bimbi tra i 6 e i 9 anni, cui i maestri terranno lezioni su «cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione», facendo conoscere loro «i diversi metodi contraccettivi ». Su questo aspetto i bambini tra 9 e 12 anni dovranno già avere ampia competenza, diventando esperti nel «loro utilizzo» e venendo informati su «rischi e conseguenze delle esperienze sessuali non protette (le gravidanze indesiderate)». Ecco il decisivo balzo in avanti: nella fascia puberale tra i 12 e i 15 anni gli adolescenti dovranno acquisire familiarità col concetto di «pianificazione familiare» e conoscere il difficile «impatto della maternità in giovane età», con la consapevolezza di «un’assistenza in caso di gravidanze indesiderate e la relativa «presa di decisioni» (leggi aborto). Non solo: a quell’età, ormai matura secondo l’Oms, i ragazzi dovranno essere informati sulla possibilità di «gravidanze anche in relazioni omosessuali» e sull’esistenza del sesso inteso come «prostituzione e pornografia », venendo messi in guardia «dall’influenza della religione sulle decisioni riguardanti la sessualità».
Pubblicato da tdy22 in novembre 2, 2013
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Da Lolita a Papi girl? I fiumi di parole sulle baby-prostitute dei Parioli
C’è già chi impugna una penna o meglio ha già iniziato a battere sulla tastiera per raccontare come le baby-prostitute dei Parioli siano frutto di un modello deviato che ci deriva dalla società delle Papi girl e di modelli femminili sbagliati prodotti a uso e consumo del pubblico televisivo. Da Non è la Rai alla Cyrus che da ragazza acqua e sapone si è trasformata in modello provocante capace di creare un business sulle sue provocazioni. In realtà il fenomeno è molto più ancestrale e non per questo meno aberrante… ma smettiamola di voler dare una connotazione 2.0 a quello che purtroppo è solo una realtà che c’è sempre stata. Bisogna combatterla, ora si hanno più mezzi per farlo, dalle intercettazioni telefoniche ai social network, capire chi si utilizza la rete come una trappola per “pescare” lolite desiderose di essere notate. Sì, perché a 15 anni si ha voglia di crescere e di farlo in fretta, perché a 15 anni si ha quel gusto di stupire, di essere sopra le righe e per questo si può cadere vittima di chi sfrutta le debolezze dell’adolescenza a scopo di lucro e compie uno dei reati peggiori che possano esistere: lo sfruttamento della prostituzione minorile. La prostituzione rende schiavi e le due ragazzine lo erano. Emarginate dalle esperienze adolescenziali e gettate in uno squallido mondo di bassezze umane.
«Il mio amico ha apprezzato molto la tua amichetta. Vi voleva invitare in barca a Ponza, ma per il week end siamo già in 15». Questo è uno dei “famosi” sms dal commercialista Riccardo Sbarra — arrestato nell’operazione «Ninfa» con altre quattro persone — a una delle due baby squillo dei Parioli che aveva da poco lasciato un cliente e poi aggiungeva «Tu mi piaci, hai amichette giovani e io adoro le lolitine», scriveva ancora il professionista solo pochi giorni prima di finire in manette, oppure, con un altro sms a una delle giovanissime prostitute: «Venite a casa mia e ci restate, se volete».
Parlare di “Lolite” è già voler dare una dimensione romanzata, intellettuale e in fondo far veicolare un immagine distorta di quello che è accaduto a due ragazzine vittime di un meccanismo perverso che non erano neppure in grado di dominare o a cui non sapevano ribellarsi. Non chiamiamole quindi “Lolite”, non cerchiamo attraverso un termine di risvegliare il mito di Nabokov su una storia che non è scritta su una pagina, ma che sarà una ferita profonda che quelle ragazze che si porteranno per sempre dentro la loro testa, quegli orridi ricordi, quei maledetti soldi e quell’adolescenza negata.
Pubblicato da tdy22 in novembre 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/01/da-lolita-a-papi-girl-i-fiumi-di-parole-sulle-baby-prostitute-dei-parioli/
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