Per una volta siamo primi, ma vorremmo essere ultimi in questo caso. Il nostro primato infatti non ci fa onore anzi getta ancora più discredito sul popolo che piano piano stiamo diventando. Infatti siamo primi per ingiurie,insulti e messaggi d’intolleranza sul web. Siamo antisemitisti, come ieri ci ha raccontato il rapporto diffuso a Vienna dall’Agenzia UE per i diritti fondamentali. Secondo i dati pubblicati almeno il 66% degli ebrei si sentirebbe minacciato di razzismo nei loro confronti e lo scontro avverrebbe soprattutto in rete. Qui nascosti dall’anonimato infatti si darebbe sfogo alla propria frustrazione e fragilità, qui le paure diventerebbero violenza e il diverso sarebbe discriminato. Ma se il dato è allarmante, non è ancora il peggiore. Infatti l’aggravante sarebbe che negli ultimi cinque anni gli insulti sarebbero esponenzialmente cresciuti. L’antisemitismo, scrive il rapporto, appare la quarta emergenza più urgente nei paesi coinvolti dall’indagine (Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lettonia, Svezia, Ungheria) dopo la disoccupazione, lo stato dell’economia e la corruzione. Ma se noi siamo il primo Paese ha detenere il triste primato chi è invece il più tollerante? Sembrerebbe un controsenso e invece è una realtà: la Germania. Proprio nella culla dell’antisemitismo, questo atteggiamento è radicalmente cambiato e oggi, grazie anche al governo Merkel, gli ebrei tedeschi godono di una libertà quasi assoluta.
Tutti gli articoli con tag Vienna
L’Italia che insulta, il triste primato del nostro paese sul web
Pubblicato da tdy22 in novembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/09/litalia-che-insulta-il-triste-primato-del-nostro-paese-sul-web/
Forte scossa in Austria, molta paura ma nessun ferito
Un terremoto di magnitudo 4,2 sulla scala Richter si è verificato oggi nel Nord-Est dell’Austria ed è stato avvertito anche nella capitale austriaca. Lo si è appreso dal Centro di metereologia e geodinamica austriaco. L’epicentro della scossa, registrata alle 15.17, è stato individuato a una trentina di chilometri a sud-est di Vienna. Non si ha notizia di danni. Paura a Vienna e su gran parte dell’Austria centro-orientale.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/02/forte-scossa-in-austria-molta-paura-ma-nessun-ferito/
Spari all’aeroporto di Vienna: 2 feriti
Due persone sono state colpite nei pressi dell’aeroporto di Vienna. Un’agenzia di stampa austriaca ha detto che gli aggressori sono fuggiti allontanandosi dalla capitale austriaca a bordo di una limousine scura. Non sono state rese note le identità dei feriti e le loro condizioni.
Pubblicato da tdy22 in luglio 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/15/spari-allaeroporto-di-vienna-2-feriti/
Guardare Vienna dall’alto: la Donauturm
E’ morto 10 anni fa, il 13 giugno 2003, l’architetto austriaco Hannes Lintl, creatore, nel 1964, della Donauturm di Vienna. La Torre sul Danubio venne realizzata in occasione della Mostra Internazionale del Giardino ed è diventata una famosa attrazione turistica. Situata nel centro del Donaupark, con i suoi 252 metri di altezza, la torre è uno dei più alti edifici di Vienna. Salendo i suoi 779 scalini, si raggiunge la piattaforma panoramica, a un’altezza di 150 metri, a cui conducono anche due ascensori.
Pubblicato da tdy22 in giugno 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/13/guardare-vienna-dallalto-la-donauturm/
Il caso Don Panino non si ferma più!
Ormai il caso di Don Panino è diventato internazionale. Anche se il locale di Vienna, ora è chiuso, il sito è stato messo offline dopo le polemiche, il tam tam invece continua e grazie all’intervento di Sonia Alfano, ora è sotto la lente del Parlamento europeo. ” Nessuno può fare affari offendendo le vittime della mafia. Ho ricevuto tantissime comunicazione di indignazione contro il locale di Vienna. E’ un’iniziativa scandalosa, che io ripugno” così ha argomentato l’Alfano, figlia di una vittima di mafia. Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si è mobilitato, così come la sorella di Giovanni Falcone e il fratello di Peppino Impastato, che ha minacciato una querela da 1 milione di euro.
L’esperto di marketing, di origini italiane ma olandese di nazionalità, ora vivrebbe in Puglia, e ha preferito non rivelare il suo vero nome. “Non volevo offendere nessuno. Un cliente mi ha chiesto di lanciare un prodotto attrattivo, ed ho ideato la campagna di Don Panino seguendo questa indicazione. Non è colpa mia se all’estero si associa all’Italia solo la mafia, la pasta, la pizza e Berlusconi. A Vienna c’è una catena di parrucchieri che si chiama capelli mafia”. L’uomo ha poi contattato i proprietari del negozio di Don Panino, chiedendogli di rimuovere i nomi degli eroi dell’antimafia, Giovanni Falcone e Peppino Impastato, dalla lista del menu. “Non volevamo offendere nessuna di queste personalità, in alcun modo”.
Bisogna ricominciare forse a insegnare il senso civico sin dalle scuole elementari se non si trova offensivo usare il nome di Giovanni Falcone per un panino che sarà: “grigliato come un wurst” o Impastato definito “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”.
I media pugliesi indicano infatti come probabili proprietari di Don Panino Julia e Marco Marchetta, due fratelli tornati a vivere in Italia dopo essere nati in Austria, che ora hanno deciso di vivere nella cittadina di San Donaci. I due smentiscono di essere i proprietari, ma la società è registrata proprio nel piccolo comune salentino. Il negozio Don Panino è stato chiuso, e mentre fino alla fine di settimana scorsa era possibile ordinare i panini dello scandalo via internet, ora invece anche il sito è finito offline. Resta aperta solo una pagina Facebook, più che altro per l’indignazione di chi vuole commentare una tale vicenda.
Alcuni italiani si devono sempre far riconoscere per la mancanza di stile in giro per il mondo? Così permetteremo sempre di farci irridere all’estero come popolo, perché siamo noi i primi a “mancare di rispetto” verso gli eroi del nostro paese e a rinnegare le nostre origini irridendole. Che vergogna!
Pubblicato da tdy22 in giugno 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/12/il-caso-don-panino-non-si-ferma-piu/
Un altro locale nel mondo che celebra la malavita: Arte de Mafia
Non bastavano le polemiche sul locale viennese “Don Panino”, dove il menu prevede piatti come Don Falcone e Don Peppino, oltre a una varietà di ricette ispirate ai boss mafiosi, in Argentina, a Palermo, c’è un locale dov’è possibile assaggiare “gli squisiti sapori della mafia”. Il posto è “Arte de Mafia”, ristorante italiano a Buenos Aires.
Il brand mafioso serve quindi per attirare clienti, celebrando i peggiori boss della storia, con piatti dedicati ai capi di Cosa Nostra (Provenzano, tra gli altri), ‘Ndrangheta e Camorra. Diversamente da “Don Panino”, qui i simboli dell’antimafia non vengono accomunati, nel menu, ai boss della malvita, ma è identica la spettacolarizzazione del fascino criminale. Un lettore de LiveSicilia pone al riguardo un interessante interrogativo: “Siamo certi che l’Argentina non protesterebbe con l’Italia se da noi un locale celebrasse, per dire, il dittatore Videla?”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/09/un-altro-locale-nel-mondo-che-celebra-la-malavita-arte-de-mafia/
Quello schifo di panino viennese fatto sulle vittime della mafia
Si chiama “Don Panino” ed è un pub di Vienna che utilizza i nomi dei boss di Cosa Nostra, ma soprattutto delle vittime della lotta alla mafia per dare il nome ai suoi panini. Alcuni parlano di “cattivo gusto”, ma il fenomeno è molto più grave. Accanto al Don Corleone troviamo anche Don Falcone e Don Peppino (Impastato). Naturalmente il piatto che spopola poi è “pasta mafia”, ancora una volta per denigrare una delle grandi eccellenze alimentari italiane in ambito internazionale? Avvicinando la parola mafia alla pasta, gli austriaci hanno calpestato i grandi imprenditori italiani, coloro che grazie alla qualità dei nostri grani e all’esperienza di una tradizione alle spalle portano questo prodotto in tutto il mondo.
Ma il razzismo e l’offesa dei viennesi contro chi ha dato la vita per la lotta alla mafia non si ferma al nome, ma continua nella descrizione di ogni Panino. Così Don Peppino pesto, olive e pollo da 4 euro e 50 è descritto come “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”. La descrizione più agghiacciante è quella che descrive Don Falcone “Si è guadagnato il titolo di più grande rivale della mafia di Palermo, ma purtroppo sarà grigliato come un wurst”.
Molti cittadini italiani a Vienna hanno chiesto all’ambasciata di intervenire e stanno raccogliendo firme sulla piattaforma Causes per boicottare il pub, ma per il momento il “menù dell’orrore” è ancora disponibile presso il locale.
Qualcosa di agghiacciante su cui l’Europa dovrebbe intervenire immediatamente. E’ inconcepibile che si possa tollerare un affronto del genere agli uomini che hanno dato la vita per lottare contro la mafia e ora si ritrovano in un menù tra boss mafiosi e descrizioni oscene. E in attesa dell’Europa che cosa fa il nostro ministro degli esteri di fronte a un fatto di tale gravità e di così tanta volgarità? E il nostro presidente del Consiglio? Si dovrà muovere il Presidente Napolitano, presidente del Consiglio Superiore della Magistratura per togliere questo affronto a Falcone e Impastato? Come si permette l’ignoranza dei trogloditi a infangare gli italiani senza che alcuna voce si sia ancora mossa?
Lo chiede anche Michele Anzaldi del Pd “Chiedo al ministro degli Esteri Emma Bonino, di convocare al più presto l’ambasciatore austriaco affinché dia chiarimenti sulla vicenda del pub di Vienna pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, che dileggia e offende oltre ogni limite la memoria delle vittime della mafia. Nella lista figurano addirittura personalità della statura di Giovanni Falcone e storie di gioventù spezzata come quella di Peppino Impastato, commemorato proprio pochi giorni fa nell’aula di Montecitorio, in occasione dell’anniversario della sua barbara uccisione. Scherzare e offendere per fini commerciali la memoria di pagine drammatiche del nostro Paese, tuttora purtroppo ancora vive, non è cosa che ci si sarebbe aspettati da un paese civile come l’Austria. Si tratta di un grave incidente e l’Italia deve pretendere scuse ufficiali e il ritiro immediato di qualunque scritta che possa offendere L’Italia e i familiari delle vittime”.
Nel menù compaiono anche:
Don Costello: il possente Calabrese amava ai suoi tempi gustose specialità come la porchetta
Don Greco: nato a Roma dopo la sua aderenza al Cosa nostra, sviluppò una predilezione per le melanzane grigliate (in realtà Michele Greco nacque Croceverde-Giardina una frazione di Palermo, morì poi a Roma. Non sanno neppure mettere il luogo di data esatto?)
Don Buscetta: l’uomo che diede una gloria ambigua a Palermo, aveva una predilezione per le verdure grigliate vegetariane, ma fatte ad arte secondo lo stile siciliano.
Pubblicato da tdy22 in giugno 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/07/quello-schifo-di-panino-viennese-fatto-sulle-vittime-della-mafia/
Mettete i (cavol)fiori nei vostri cannoni!
Fra arte contemporanea, gusto green e autentica provocazione d’autore l’artista giapponese Tsuyoshi Ozawa porta avanti il progetto Vegetable weapons da almeno una dozzina d’anni. Dal 2001, infatti, viaggia per il mondo immortalando giovani donne che sfoderano pistole e fucili confezionati esclusivamente utilizzando frutta, verdura e pochi altri cibi.
L’aspetto curioso – dove la creatività si sposa al simbolismo e all’impegno, anche nei confronti del concetto di sostenibilità ambientale – è che ciascuna è chiamata a costruire il proprio armamentario con prodotti locali, tipici della zona e del Paese in cui vive. Realizzato lo scatto – spesso ambientato in luoghi simbolici, magari proprio rovine di guerra o zone abbandonate delle varie metropoli – il progetto da artistico prende una svolta e si fa decisamente social: mitragliatori al porro e peperoni, bazooka cappuccina e verza, semiautomatiche ai broccoli e pomodoro vengono smontati e gli ingredienti cucinati in un pasto che la fotografa nipponica consuma insieme alle sue improvvisate modelle.
Promuovere la pace con piglio ironico, questa l’idea di fondo, ma con una ricerca artistica altrettanto seria, perfino filosofica, vista la trafila che ogni serie di immagini si porta dietro. “ Ozawa combina incontri fortuiti della vita quotidiana, situazioni e materiali per realizzare lavori che guidano l’attenzione verso idee e temi centrali per la vita sociale e politica di quei Paesi”, ha scritto di lei la Queensland Art Gallery di Brisbane, in Australia – sfrutta i suoi scatti per discutere di conflitti, guerra e ingiustizie. Insomma, l’arte come dialogo”. E stimolo, aggiungiamo. Nata nel 1965 a Tokyo, la Ozawa – che non è nuova a progetti così trasversali – ha un curriculum di tutto rispetto: ha esposto non solo in Asia ma in mezzo mondo. Dalla stessa Tokyo alla Asian Fine Arts Factory di Berlino passando per l’Olanda, Los Angeles e Vienna. La Tsuyoshi “ ha dimostrato che utilizzando gli stessi ingredienti che si usano per un piatto o uno stufato si può realizzare una scultura di un fucile d’assalto. Immaginate Giuseppe Arcimboldo imbracciare un Ak-47”, ha detto di lei il critico statunitense Doug MacCash.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/15/mettete-i-cavolfiori-nei-vostri-cannoni/
3096 GIORNI!
Sguardo indecifrabile, capelli mossi e abito nero lungo, con un motivo rosso come le scarpe, una sciarpa colorata, la Natascha ha sorriso alle macchine fotografiche della stampa di Germania, Francia, Svizzera, Croazia, Ungheria e Spagna, oltre naturalmente a quella austriaca. Spesso è stata sorpresa mentre faceva un espiro profondo. E alle domande dei giornalisti non ha voluto rispondere.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/26/3096-giorni/
Arte nuda!
Forse per immedesimarsi completamente nelle opere e per capirle, al Leopold Museum di Vienna è andata in scena un’insolita visita alla mostra “Nude men, from 1800 to today”: protagonisti infatti una comitiva di nudisti. Per loro, macchina fotografica alla mano e poi via come “mamma li ha fatti” per le sale del museo viennese. Sicuramente un’esperienza diversa per gustare senza “sovrastrutture” il linguaggio dell’arte.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/19/arte-nuda/
25 feriti! Scontro a Vienna fra treni.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/21/25-feriti-scontro-a-vienna-fra-treni/
Si spoglia alla mostra del nudo maschile a Vienna!
L’ha presa alla lettera l’uomo che si è denudato alla mostra di nudo maschile in Austria che si teneva al Leopold Museum di Vienna.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 16, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/16/si-spoglia-alla-mostra-del-nudo-maschile-a-vienna/
Leica M3D del ’55 venduta a 1.680.000 euro
E’ una versione speciale della classica M3 a telemetro, costruita su misura per il fotografo americano di “Life” Davis Douglas Duncan poi replicata in serie limitatissima.
Pubblicato da tdy22 in novembre 24, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/24/leica-m3d-del-55-venduta-a-1-680-000-euro/
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