Casa Casuarina ha cambiato proprietario: è stata la famiglia Beckham ad acquistare, dopo mesi di trattative, la mega-villa di Versace a Miami Beach, per 60 milioni di dollari. Lo rende noto l’agenzia di stampa spagnola Europa Press. Si tratta della villa dove lo stilista italiano venne ucciso sedici anni fa da uno squilibrato ed è un edificio degli anni Trenta con vista sul mare, piscina, dieci camere da letto e un megasalone di 250 metri quadrati. Lo stilista l’acquistò nel 1992 per 10 milioni di dollari e ne spese 33 per ristrutturarla. Nel 2000 passò poi di mano finendo in quelle del magnate americano Peter Loftin, che aveva tentato, senza successo, di trasformarla in un albergo di lusso. Nel 2012, la villa era stata messa all’asta, ma senza esito. Ora, invece, villa Causarina potrebbe avere un nuovo proprietario. Tra l’altro Victoria Beckham, moglie dell’ex calciatore inglese, è intima amica della sorella dello stilista, Donatella Versace. E’ stata la stessa Donatella a confermare la vendita, esprimendo soddisfazione per l’operazione.
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David Beckham compra casa: è la villa dove fu ucciso Versace
Pubblicato da tdy22 in marzo 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/01/david-beckham-compra-casa-e-la-villa-dove-fu-ucciso-versace/
I nostri 7 giorni: pulizie in casa Italia
Una settimana di grandi pulizie in casa Italia, dove davvero sembra che tutto debba essere riordinato dal nuovo governo che arriva e poi è sempre tutto da ripulire appena un governo cade. Passaggio di testimone gelido, con campanella che ha suonato a lutto, tra Letta e Renzi che si sono avvicendati nella Premiership di questo Paese che ormai sembra essere l’ombra indipendente di uomini politici che cercano invece una luce mediatica. Si è deciso anche di dare un colpo di spugna agli Esteri, ma i marò restano in India. Per L’istruzione però sono in vista molte rivoluzioni, altro che pulizia e già si parla di colpire le pensioni per rimettere in sesto la scuola pubblica, lotta generazionale? Su questo nodo le proposte son tante, da Delrio che minaccia la tassa sui Bot a Renzi che preme l’acceleratore per andare a colpire coloro che dovrebbero godere solo i frutti di un meritato riposo. Ci si dovrà armare di stracci e detersivi anche a Sanremo, dove il flop non è mancato e neppure le polemiche. Per fortuna che poi cala il sipario con Mengoni che omaggia Tenco, così come si spegne anche la fiamma olimpica e rimane l’amarezza per quell’Italia che non ha certo brillato.
Pulizie ne hanno fatte i ladri a casa di Cicciolina ripulendo il suo archivio di video hard, facendo scattare la denuncia. Coloro che ancora non sono denunciati, ma rischiano di esserlo a breve sono i giovani che hanno rapito il futuro sposo per portarlo all’addio al celibato. Ma se il rapimento è falso sembra invece che Balotelli, la scorsa notte, sia incappato in una rissa vera. Un fotografo insistente e Supermario che perde le staffe… salvo poi smentire e far piazza pulita! Un po’ come Alfano, che in questa confusione politica, non si accorge di usare lo slogan di Sel: #lastradagiusta. Chi invece la strada sembrerebbe averla persa sono i due giocatori scomparsi oggi a Roma, speriamo che facciano attenzione ai passi falsi. Basta poco a volte per esagerare e sollevare polemiche, lo sa bene il Trio della Gialappa’s al centro della bufera dopo i commenti feroci su Rocco Hunt e la Terra dei Fuochi. Di carne al fuoco questa settimana non ne è mancata e come al solito noi di Tuttacronaca vi abbiamo raccontato frammenti di vita che si susseguono velocemente, tra ribaltoni della politica e gossip sportivo, tra il totoministri e l’attesa di Renzi chiuso per ore nello studio del Presidente della Repubblica, tra chi arriva e chi va, tra la voglia di tornare e la voglia di scappare… ma non dimenticatevi un Escape!
GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/24/i-nostri-7-giorni-pulizie-in-casa-italia/
Miliardario in incognito? Libero e l’articolo su Fabio Fazio
Giacomo Amadori, su Libero, pubblica un lungo articolo che ha per soggetto il conduttore di Che Tempo Che Fa e del Festival di Sanremo, Fabio Fazio. Esordisce Amadori:
Si narra, in Liguria, che un giorno Fazio e Roberto Saviano, attovagliati in un rinomato e costoso ristorante della Riviera ligure, ordinarono per i nove uomini della scorta «un solo piatto». Le altre portate fu costretto a offrirle lo chef. Oculatezza a parte, Fazio di sinistra non ci è nato, lo è diventato, tanto che alle elezioni studentesche si candidò contro una lista «rossa».
Lo stesso Fazio, spiega ancora l’articolo, qualche anno fa dichiarò “Erano gli anni in cui i comunisti erano insopportabili”. Amadori ripercorre quindi la vita del conduttore. Di famiglia molto cattolica, frequentatore dell’oratorio, un diploma al liceo, gli anni alla facoltà di Giurisprudenza per poi laurearsi in Lettere
e inizia a fare l’intellettuale de sinistra. Nei primi anni ’80 il professore che gli dava ripetizioni di greco, Felice Rossello, gli presenta il concittadino Carlo Freccero, genio del tubo catodico e certamente di sinistra. Il quale gli domanda: «Vuoi fare un programma di Rete 4 (all’epoca della Mondadori ndr)?». La prima conduzione di Fazio, nel 1984, è in Sponsor city: «Fu un programma catastrofico » ricorda il presentatore. Insieme con lui c’erano, tra gli altri, Bombolo e Loris Del Santo. Nel 1993 arriva la consacrazione con Quelli che il calcio, su Raidue, ma non è ancora «impegnato ». Infatti nel 1994, mentre Silvio Berlusconi scende in campo, accetta di fare il testimonial per il Dash. Eppure la vena radical chic sta per prendere il sopravvento. Nel 1996, alla vigilia delle elezioni che decreteranno il trionfo di Romano Prodi, a Paderno Dugnano (Milano), promuove con trasporto i candidati Patrizia Toia e Nando Dalla Chiesa nell’evento «Quelli che l’ulivo». Nel 1997 il portavoce dei Verdi Luigi Manconi lo coopta nel comitato del movimento. A chi gli domanda chi preferisca tra Prodi e Veltroni, Fazio risponde sicuro: «Sto con Veltroni, non c’è dubbio. Ma da qui a pensare a chissà quali intrecci ce ne passa. E poi non ho mai avuto una tessera. Anzi, ne ho solo una, quella dell’ Anpi (Associazione nazionale partigiani, ndr)».
In tutto questo, fonda anche la Archimede, una società di consulenza e produzione che chiude nel 1998.
Intanto i suoi guadagni crescono: nel 1999 per Quelli che il calcio incassa circa 1,3 miliardi di lire e 500 milioni per Sanremo; quindici anni dopo i suoi compensi sono più che raddoppiati: 1,8 milioni per «Che tempo che fa» e circa 600 mila euro per la kermesse canora. Nel 2001, mentre conduce un comizio di Massimo D’Alema, irride la tv commerciale: «Tra la prima e la seconda parte della costituzione Berlusconi ci metterà la pubblicità?» domanda. Ma la politica non gli fa mai dimenticare la borsa e così proprio in quei giorni, accompagnato dal suo avvocato, mette a punto un contratto miliardario con la neonata 7 del dalemiano Roberto Colaninno. Dopo neanche tre mesi il suo Fab show viene annullato e lui se ne va con 28 miliardi tra buonuscita e penali. Ma che cosa ci ha fa con tutti questi soldi? Da uomo oculato sceglie investimenti sicuri. Come il mattone.
Per esempio ha comprato casa nell’amata Parigi. Nel 2002 ha fondato persino un’immo – biliare, la Apparvest srl, che nel 2008 è stata liquidata. Di quella avventura restano due lussuosi appartamenti a Milano, in zona Porta Romana, rispettivamente di 8,5 e 9,5 vani. Nel savonese bisogna aggiungere sei vani ad Albissola Marina e altre due grandi appartamenti a Varazze (8,5 e 9,5 vani), di cui sono usufruttuari i genitori. Oculata amministratrice è la moglie Gioia, 46 anni, laureata in lingue. I due si sono conosciuti nel 1986 durante un concorso di canzoni tra liceali savonesi (Fabio era in giuria e lei vinse) e sposati nel 1994. Oggi vivono sulle colline di Celle ligure in un vecchio cascinale riattato a supervilla (classe A8), una casa un po’ da cumenda che nel 1998 aveva suscitato diverse polemiche.
(…) La magione è salita a 13 vani e a questa si sono aggiunti due mini appartamenti di 2 e 3 stanze. Il tutto circondato da 7 mila metri di uliveti. Va detto, però che, per chi osserva dall’alto, la principale attrattiva risulta la piscina oversize, quasi un laghetto artificiale. Che, forse, ha ispirato il sermone sulla bellezza con cui Fazio ha aperto l’ultimo Sanremo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/20/miliardario-in-incognito-libero-e-larticolo-su-fabio-fazio/
La casa Vittoriana… che cela una sorpresa “futuristica”

Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
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Muore anziana, corpo nel congelatore di casa
Shock a Reggio Calabria dove, su segnalazione anonima alle forze dell’ordine, i carabinieri hanno trovato durante una perquisizione in un’abitazione il cadavere di un’anziana signora. Il corpo è stato trovato nel congelatore della sua abitazione nella quale viveva con il figlio.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 15, 2014
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Valanga a Gliera, nel Bellunese, travolta auto e casa: tutti salvi
Una valanga si è riversata, poco dopo le 17, su un’abitazione a Gliera, frazione di Arabba, in provincia di Belluno. Il 118 ha allertato subito il servizio alpino di Livinallongo che è intervenuto sul posto. Tutte le persone che si trovavano nei 4 appartamenti della casa colpita sono illese. Sotto la massa di neve anche un’auto, dove non c’era nessuno,e il furgone di una famiglia danese, di cui si cercano gli occupanti. I danesi sembrerebbe che fossero ospiti di uan delle famiglie che aveva affittato la casa. Sul luogo della slavina ci sono i vigili del fuoco che con una pala meccanica stanno cercando di spalare la neve. La casa di solito viene affittata a turisti.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2014
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Bomba carta a Roma, due feriti nel corteo dei movimenti per la casa
Tensione durante la manifestazione dei movimenti della casa che oggi hanno tenuto Roma sotto assedio con il centro interdetto. I partecipanti al corteo si erano radunati alle 15.30 a Porta Pia, dove partì la protesta con la tendopoli. Oggi a distanza di mesi i movimenti per la casa sono scesi in strada per protestare contro i 17 arresti di aderenti al movimento, ma durante la manifestazione, iniziata in modo pacifico, la tensione è salita e sono stati danneggiati cassonetti e auto in sosta. Il culmine si è raggiunto nei pressi della Stazione Temini dove una bomba carta è scoppiata e due persone sono state leggermente feritee trasportate in ospedale in codice verde.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2014
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Scajola: “Spero che ora la casa diventi di moda”
Dopo 45 mesi è arrivata l’assoluzione perchè il fatto no sussite per l’ex-ministro Claudio Scajola che oggi ha parlato a Domenica Live per raccontare quello che lui definisce “un inferno”. “Non ho messo la casa in vendita con il cartello. Sono arrivati diversi acquirenti ma spaventati dalla campagna mediatica non l’hanno voluta. Adesso spero che diventi di moda”. Scajola commenta: “La cosa più triste è stato essere il simbolo del magna magna, un politico trafficone che si compra casa in centro a Roma. La mia tristezza più grande è questa, non certo aver perso la poltrona”. Sempre nel corso della trasmissione, ha ripercorso le diverse fasi della vicenda giudiziaria e soprattutto del processo mediatico costruito intorno alla frase “a mia insaputa”. Scajola ha raccontato passo passo le fasi di acquisto. “Dal prezziario ho notato che la cifra era congrua – ha ribadito – Gli altri immobili con caratteristiche simili al mio erano magari leggermente più cari, ma non certe a quelle cifre iperboliche scritte sui giornali”. E ancora: “Se sono stati aggiunti altri pagamenti io non ne ero al corrente. Ma secondo lei, se fossi stato a conoscenza di una roba di questo genere, se fossi stato un corrotto, fossi stato un delinquente perché non posso pretendere che mi si creda una persona onesta se una persona non mi conosce visto quello che c’è nel mondo politico, ahimè, mi sarei fatto portare una valigetta coi soldi a casa senza lasciare tutte queste tracce! Non stava in piedi”. E conclude:“La mia soddisfazione di oggi è che quello che dissi allora, quattro anni fa, appena lessi il giornale, è stata la stessa versione uscita da un processo con testimoni, prove e inchiesto che hanno sancito che io avevo detto la verità”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 2, 2014
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Scoperta shock, insegnate tiene in casa 300 pitoni
Un insegnante di scuola elementare William Fredrick Buchman, docente presso Mariners Elementary School di Newport Beach, è stato arrestato mercoledì nella sua residenza a Santa Ana, nel Southern California, dopo che i vicini si sono lamentati di un cattivo odore proveniente dalla casa. La polizia entrando in casa ha trovato 300 pitoni che strisciavano in giro nell’abitazione e altri serpenti morti. L’uomo è quindi accusato di crudeltà sugli animali. Il Comandante Bill Nimmo del Dipartimento di Polizia di Santa Ana ha dichiarato in conferenza stampa che i serpenti per lo più erano vivi, ma ce ne erano anche di morti. Inoltre nell’appartamento sono stati rinvenuti anche topi e ratti, probabilmente questi servivano per l’alimentazione dei serpenti. Alcuni pitoni poi non erano liberi di circolare nell’abitazione perché tenuti in gabbia. Al momento non si sa se nell’abitazione l’uomo viveva da solo o se ci fossero altre persone. Un supervisore dei servizi di polizia presso il Dipartimento poi ha dichiarato che all’interno della casa sono state rinvenute “tutte le forme di degrado” dei pitoni morti, dagli scheletri ad altri morti da pochi giorni. In casa è stata ritrovata anche una stanza piena di gabbie con pitoni all’interno probabilmente pronti per essere venduti dallo stesso Buchman. I serpenti superstiti sono stati portati dalla polizia in un ospedale veterinario dove saranno curati e alimentati.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/02/scoperta-shock-insegnate-tiene-in-casa-300-pitoni/
“Scajola, dai in beneficenza i soldi della casa al Colosseo”: parlano i vescovi
Il Sir, Servizio informazione religiosa, agenzia stampa della Conferenza episcopale italiana, suggerisce a Scajola un gesto di “buona volontà” per placare il clamore sulla sua casa nel cuore della Roma antica: “Caro Scajola perché non dai in beneficenza il milione di euro risparmiati a tua insaputa nell’acquisto della casa al Colosseo?” La proposta è apparsa in un editoriale del Sir, diretto da Domenico Delle Foglie,da titolo ironico: “Una ideuzza per Scajola…”. Vi si puntualizza: “Conclusa con l’assoluzione la vicenda giudiziaria della abitazione vista Colosseo di Claudio Scajola, pagata ‘a sua insaputa’ dall’imprenditore e amico Diego Anemone, ci resta qualche curiosità. Dalle cronache scopriamo che l’ex ministro ha intenzione di vendere al più presto l’abitazione. Nulla sappiamo delle sue intenzioni finali. Vorrà restituire qualche cosa al suo ‘benefattore’? Noi avremmo una idea migliore. Poiché ha vissuto l’intera vicenda da ‘inconsapevole’, come hanno accertato i magistrati, provi a fare un atto di grande consapevolezza. Considerato che né lui né Anemone navigano in cattive acque, faccia una bella donazione di tutta la plusvalenza rispetto alla somma da lui sborsata (600 mila su un totale di 1 milione e 700 mila euro) al momento dell’acquisto. Donino quel milione di euro in più alla mensa per i poveri gestita dalle suore di Madre Teresa di Calcutta in Vaticano. Come si faceva in tempi lontani: non si potrà guadagnare il Paradiso, ma qualcosa varrà pure… Noi del Sir gli assicuriamo un servizio fotografico e un articolo di racconto. Affare fatto signor Scaiola?”
Pubblicato da tdy22 in febbraio 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/01/scajola-dai-in-beneficenza-i-soldi-della-casa-al-colosseo-parlano-i-vescovi/
“Una casa non deve mai essere …
… su una collina o su qualsiasi altra cosa. Deve essere della collina, appartenerle, in modo tale che collina e casa possano vivere insieme, ciascuna delle due più felice per merito dell’altra.”
–Frank Lloyd Wright- (Autobiografia, 1932)
Pubblicato da tdy22 in gennaio 30, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/30/una-casa-non-deve-mai-essere/
Costruire una casa… con 180 euro!
Penserete che sia impossibile: costruire una casa spendendo circa 180 euro? Eppure Michael Buck, 59enne inglese, ha vinto la sfida e ha eretto un’abitazione spendendo appena 150 sterline. L’uomo ha utilizzato esclusivamente materiali naturali o cose buttate nella spazzatura arrivando a costruire una ‘cob house’ nel suo giardino nella campagna dell’Oxfordshire. Manca l’elettricità ma null’altro: si trovano acqua corrente che arriva da una sorgente vicina, una cucina e zona pranzo, un letto a castello e una stufa a legna per riscaldare il tutto. All’esterno, una dependance ospita i servizi igienici. L’abitazione è perfettamente funzionale, tanto che Buck ha dato in affitto la proprietà a un operaio di una vicina fattoria. Come si fa pagare? Con il latte!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/29/costruire-una-casa-con-180-euro/
Tsunami House: l’edificio che sfida la forza della natura
E’ stata studiata per resistere alla forza della natura la Tsunami House, con la sua struttura in acciaio e in grado di far defluire l’acqua attraverso le numerose porte e finestre scorrevoli presenti. Progettata dall’architetto Dan Nelson, dello studio Design Northwest Architects, nella Camano Island (Washington, Usa), l’edificio è in grado di sopportare l’impatto di un’onda alta come un muro e con la forza di un terremoto. Alta circa nove metri, al piano terra ospita “the flood room”, la stanza delle alluvioni, un ambiente unico, ècon porte scorrevoli pronte a frantumarsi, pensato evitando ostacoli che ne potrebbero minare la stabilità.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/28/tsunami-house-ledificio-che-sfida-la-forza-della-natura/
Incendio a casa Botero, salvo per miracolo il pittore e le opere
E’ andata a fuoco parte della residenza dell’artista colombiano fernando Botero e della moglie Sophie Vara, nei pressi di Medellin, nella parte a nordest del paese. Fortunatamente l’artista e sua moglie sono rimasti illesi e sono state tratte in salvo dai vigili del fuoco un certo numero di opere. Il comandante dei vigili ha poi tenuto una conferenza stampa spiegando ceh l’incendio sarebbe iniziato da un camino della casa e si è poi, rapidamente, espanso causando danni al 50% della struttura.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/28/incendio-a-casa-botero-salvo-per-miracolo-il-pittore-e-le-opere/
Casa al Colosseo: Claudio Scajola assolto
Il giudice ha stabilito che il fatto non costituisce reato e quindi Claudio Scajola, ex minitro dello Sviluppo economico, è stato assolto in merito alla vicenda della compravendita della casa al Colosseo. Alla lettura della sentenza, avvenuta in aula a Roma, l’ex ministro è scoppiato in lacrime. Diego Anemone è stato prosciolto per la prescrizione del reato nell’ambito del processo sulla compravendita. L’imprenditore era accusato di finanziamento illecito. Dopo essere stato assolto, in conversazione telefonica con Berlusconi, Scajola ha detto: “Ho sempre detto la verità. Questo processo non doveva neanche cominciare perché era tutto prescritto: la decisione del giudice di assolvermi assume ancora maggior valore”. In seguito ha commentato: “Tre anni e 9 mesi di sofferenza che nessuno mi restituirà più”. E ancora: “Mi sono dimesso da ministro perché mi sono reso conto che qualsiasi cosa dicessi per difendermi non risultava credibile, anche se era la verità. Ho preferito fermarmi e aspettare perché mi attaccavano da tutte le parti”. “Ho sempre rispettato la magistratura ma, come ho scritto questa mattina in un sms a mia moglie, la verità prima o poi viene sempre fuori”. L’avvocato Giorgio Perroni, difensore di Scajola, ha commentato: “Meglio di così non poteva andare anche perché la prescrizione copriva questa vicenda. Ma l’assoluzione nel merito evidenzia una innocenza che noi abbiamo affermato sempre come evidente”. E ha continuato: “E’ evidente che il nostro assistito sia stato distrutto. Questa sentenza contribuisce ad una riabilitazione agli occhi di tutti”. In sede di discussione il legale aveva sottolineato: “Questa storia ha cancellato Scajola dalla vita politica italiana. Oggi non è più nessuno. In questa storia non c’è nessuna prova diretta della sua colpevolezza”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 27, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/27/casa-al-colosseo-claudio-scajola-assolto/
Ancora guai per Justin Bieber! Uova sulla casa dei vicini
Oltre 20mila dollari di danni per aver trascorso una serata in compagnia… ingannando il tempo lanciando uova contro la casa di un vicino. Nella residenza di Calabasas di Justin Bieber è così giunta la polizia che ha perquisito l’abitazione della pop star e ha fermato otto persone presenti, tra le quali anche il cantante.
A riportare la notozia i media americani, che hanno riferito che gli agenti sono intervenuti dopo che Bieber era stato denunciato da un vicino per aver lanciato delle uova contro la sua casa. il cantante, sottolineano i media locali, si è spesso scontrato con i suoi vicini, che lamentano la confusione provocata dai numerosi party organizzati dalla giovane pop star.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/14/ancora-guai-per-justin-bieber-uova-sulla-casa-dei-vicini/
Poco più di 4 milioni per vivere come Jimi: la casa di Hendrix in vendita
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Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/10/poco-piu-di-4-milioni-per-vivere-come-jimi-la-casa-di-hendrix-in-vendita/
I Simpson… a misura di mattoncino! Arrivano in formato Lego
Il progetto Cuuso permette ai fan dei Lego di proporre le proprie creazioni con i mattoncini: se i progetti piacciono ad almeno 10mila persone, inoltre, viene presa in considerazione l’idea di metterle in commercio. In questo modo l’azienda danese propone sempre nuovi set, a volte basati sulle serie Tv. Il primo dei quali, che dovrebbe essere disponibile a partire dal 1° febbraio al prezzo di 199.99 dollari, è quello dei Simpson. Presenti anche i sei protagonisti, Homer, Marge, Bart, Lisa, Maggie e Ned Flanders.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
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Vivere in 10 metri quadri: la casa per gli studenti è mini
Sono eco-friendly e sembra avranno anche un prezzo accessibile le Smart Student Units. Progettate dallo studio di architetti Tengbom, in collaborazione con l’Università di Lund, nel sud della Svezia, proprio qui faranno la loro comparizione, nel corso di quest’anno, le 22 unità abitative destinate agli studenti universitari. E anche se misurano appena 10 metri quadrati, sono perfettamente attrezzate per accogliere gli inquilini. Ecocompatibili, sono completamente in legno e dotate di angolo cottura con mensole, bagno, tavolo, sedie, zona notte soppalcata e anche un piccolo giardinetto. Tutto con un design ricercato e raffinato che privilegia la luce naturale.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/09/vivere-in-10-metri-quadri-la-casa-per-gli-studenti-e-mini/
Scajola e la casa “a sua insaputa” che potrebbe costargli 3 anni
Sono stati i pm della procura di Roma a chiedere una condanna a tre anni di reclusione per l’ex ministro Claudio Scajola, accusato di finanziamento illecito in relazione all’acquisto “a sua insaputa” di un appartamento vicino al Colosseo. I pm hanno inoltre chiesto il pagamento di una multa da due milioni di euro per la vicenda, a seguito della quale Scajola si dimise da ministro. Anche per l’imprenditore Diego Anemone sono stati richiesti 3 anni di carcere. Anemone è un personaggio chiave dell’inchiesta nata a Perugia sul G8 e di cui quella sulla casa di Scajola rappresenta un filone giunto per competenza a Roma.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/09/scajola-e-la-casa-a-sua-insaputa-che-potrebbe-costargli-3-anni/
Ladri colti sul fatto in una villa si danno alla fuga: è caccia ai ladri!
Due persone, pistola alla mano, si sono introdotte in una villa abitata a Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova, ma si sono date alla fuga dopo essere state scoperte dagli abitanti della casa. Ora le forze dell’ordine hanno dato il via a una caccia all’uomo. Sul posto polizia, carabinieri e anche uomini della guardia costiera che cercano i fuggiaschi lungo lungo la costa. La villa è situata lungo la strada costiera che da Rapallo conduce a Santa Margherita.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
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Favoloso ritrovamento a Parigi: l’appartamento dimenticato
Era dal 1942 che nessno entrava più in quell’appartamento parigino, vicino all’Opèra Garnier, in cui un tempo viveva la socialista e attrice Madame de Florian, che fu costretta ad abbandonarlo durante la seconda guerra mondiale. La donna non fece più ritorno alla capitale francese ma continuò a pagare la casa fino all’età di 91 anni, quando morì. E nell’occasione la polizia parigina ha riaperto quell’appartamento rimasto chiuso per 70 anni. Il Commissario che ha fatto la scoperta ha raccontato che “C’era un odore di antico, di polvere”. All’interno, tra la tappezzeria polverosa, tutti gli oggetti là abbandonati hanno una loro storia da narrare e rendono l’abitazione un viaggio nel passato. Tra gli altri oggetti, uno struzzo impagliato, un vecchio Mickey Mouse, vestiti e quadri. Tra questi è stato scoperto anche dipinto di Giovanni Boldini, che, in un abito rosa e in una posa elegante, raffigura la proprietaria Madame de Florian.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/02/favoloso-ritrovamento-a-parigi-lappartamento-dimenticato/
In vendita la supervilla a Malibù di Leo Di Caprio
Anno nuovo… villa nuova? L’attore Leonardo Di Caprio ha iniziato il 2014 mettendo in vendita la sua villa vista mare di Malibù, in California. L’abitazione, che conta 7 camere e 6 bagni, ha un grande giardino e non manca neanche l’accesso alla spiaggia privata. Per quel che riguarda il prezzo, di certo non si può dire che si tratti di una casa economica: è sul mercato a 17.35 milioni di dollari.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/02/in-vendita-la-supervilla-a-malibu-di-leo-di-caprio/
La convivente è come la moglie: la compagna ha diritto di restare a casa
La Cassazione ha dato ragione a una donna di Torino messa alla porta dal fratello del suo compagno, proprietario dell’appartamento e che aveva dato in comodato gratuito l’abitazione al compagno della donna che, a seguito di un incidente, si è trovato a trascorrere un lungo periodo di ricovero in ospedale. Approfittando dell’assenza dell’uomo, i familiari si erano introdotti nell’appartamento e avevano cambiato la serratura per impedire alla compagna di tornare a casa.La donna ha quindi portato in tribunale i parenti acquisiti e si è vista riconoscere il diritto ad abitare nella casa in base all’accordo di comodato. La Corte d’Appello di Torino, tuttavia, le ha poi negato il diritto, Ora la Cassazione, con la sentenza n.7 di quest’anno, ha accolto il suo ricorso. In ragione “del rilievo sociale che ha ormai assunto per l’ordinamento la famiglia di fatto”, sottolinea la seconda sezione civile, “la convivenza more uxorio, quale forma sociale che dà vita ad un autentico consorzio familiare”, determina sulla casa di abitazione dove si svolge e si attua il programma di vita in comune, “un potere di fatto basato su di un interesse proprio del convivente ben diverso da quello derivante da ragioni di pura ospitalità, tale da assumere i connotati tipici di una detenzione qualificata”. E quindi non è legittima “l’estromissione violenta o clandestina dall’unità abitativa”. La Cassazione ha così stabilito che le conviventi hanno un ruolo sempre più simile alle mogli, anche per la legge.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/02/la-convivente-e-come-la-moglie-la-compagna-ha-diritto-di-restare-a-casa/
Furto in casa del 33enne morto: presi i due responsabili
Alcuni giorni fa aveva destato clamore un furto avvenuto a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, dove dei ladri avevano compiuto un atto di sciacallaggio rubando a casa di un 33enne appena morto. Ora i carabinieri hanno denunciato due residenti di Ca’ Tiepolo. La comunità deltina era stata molto scossa dall’accaduto e aveva dato il via a un insistente tam tam sui social network al quale si sono aggiunti la sagacia dei carabinieri e il senso civico di tante persone. In quesot modo si è venuti rapidamente a capo di un reato veramente spregevole. A finire denunciati sono stati un 23enne e un 45enne del posto. Entrambi conoscevano bene Davide e sapevano che, dopo avere perso il padre qualche anno fa, nei mesi scorsi era morta anche la madre: erano quindi consapevoli del fatto che l’abitazione del giovane sarebbe rimasta libera. Il furto è stato messo a segno impiegando un piede di porco e altri attrezzi di questo tipo. Una volta nell’abitazione, i ladri l’hanno messa a soqquadro cercando oggetti di valore. Sono spariti orologi, telefonini, gioielli e altro, per un valore complessivo di qualche migliaio di euro.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
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Muore l’ambasciatore di Palestina a Praga, esplosione in casa
E’ morto l’ambasciatore palestinese a Praga, Jamal al Jamal, in seguito alle ferite riportate dopo un’esplosione che sarebbe avvenuta in casa. Secondo le prime indiscrezioni l’ambasciatore era intento ad aprire uan vecchia cassaforte quando è stato colpito dalla deflagrazione. L’autorità nazionale palestinese invierà una equipe di esperti per investigare assieme con la polizia ceca sulle cause della morte dell’ambasciatore e soprattutto sull’esplosione.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 1, 2014
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Gli “amici” che rubano a casa del 33enne morto
Aveva visto morire il padre alcuni anni fa e aveva perso la madre da pochi mesi. Ora si è spento anche lui, il 33enne Davide Mercurio. Porto Tolle, in provincia di Rovigo, si è chiusa nel dolore. Ma qualcuno ne ha anche approfittato per rubare a casa del giovane. Nel paese la convinzione è che ad agire siano state persone che lo conoscevano anche se è troppo presto per indicare i possibili colpevoli. Lo sdegno ha subito invaso la rete. E illuminante è quanto ha scritto Angelo Motta. Giovane e appassionato politico di Scardovari, altra frazione di Porto Tolle: “Voi che temete tanto marocchini, moldavi e Rom – ha scritto sul proprio profilo Facebook – Non vi siete accorti che in realtà sono nati e cresciuti qui da noi, quelli che vanno a rubare in casa di un ragazzo morto, quelli che rubano le vongole, quelli che rubano le cozze ai colleghi pescatori, quelli che rubano il rame dalle scuole o dalle chiese… Volete indicare la Luna ma state guardando il dito”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 31, 2013
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Lusi condannato a un maxi risarcimento: oltre 22 milioni
La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti del Lazio ha condannato l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi a risarcire per 22 milioni e 810 mila euro lo Stato per danno erariale, come si legge nella sentenza che è stata pubblicata oggi ed è visibile sul sito della Corte dei Conti. La somma di 22.810.200 euro rappresenta quanto l’ex senatore si sarebbe appropriato dal 2002, quando fu nominato tesoriere dei Dl. Nella sentenza si legge che Lusi è stato citato in giudizio dalla Corte dei Conti “per illecita gestione, in qualità di tesoriere, dei fondi ricevuti dal partito politico ‘Democrazia è Libertà-La Margherita’ a titolo di rimborso per le spese elettorali dei partiti politici”. Lusi, arrestato nel giugno 2012 dopo il voto del Senato, è stato rinviato a giudizio nel processo penale.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 30, 2013
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Una casa da hobbit? Eccola!
E’ in perfetto stile hobbit quella creata nel 2004 dall’architetto Peter Archer in Pennsylvania, negli Stati Uniti. L’ispirazione, non è difficile capirlo, l’ha presa dalle opere di J.R.R. Tolkien e la casa serve proprio per riporvi tutte gli oggetti legati ai volumi dell’autore collezionati nel corso di 30 anni. “Quando ho cominciato il progetto avevo letto Lo Hobbit e guardato il Signore degli anelli ma soprattutto mi ero studiato gli scritti di Tolkien, compresi alcuni disegni incredibili che aveva fatto per illustrare il suo lavoro”, ha raccontato Archer. “Volevamo che fosse senza tempo. E’ stata costruita nel 2004 ma a guardarla si potrebbe pensare che sia del 1904 o addirittura del 1604”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 26, 2013
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Gli abiti per gli alluvionati gettati in una discarica
Due giorni fa erano stati trovati degli abiti gettati in una discarica a Olbia: si trattava dei vestiti raccolti a Massa Carrara per aiutare le famiglie più colpite dall’alluvione in Sardegna. Ieri, gli uomini della Polizia locale di Olbia hanno individuato i responsabili: si tratta una di coppia di 37 anni, olbiese, residente a poca distanza dal luogo dove sono stati recuperati gli indumenti. Spiega L’Unione Sarda che la coppia è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania. I capi d’abbigliamento, quasi tutti nuovi e destinati a bambini e adulti, erano stati presi in consegna nei giorni scorsi da un autotrasportatore sardo che la aveva portati a Olbia, dove sarebbero stati consegnati alla coppia che li avrebbe poi dovuti distribuire alle famiglie bisognose.Gli agenti della Municipale, tuttavia, hanno accertato che i due hanno scelto gli indumenti per loro e i propri familiari con l’intento – hanno dichiarato ai vigili – di consegnare il resto ad un centro di raccolta. Non riuscendoci, se ne sarebbero disfatti, gettandoli in uno dei contenitori per la raccolta di indumenti, che però in zona non c’è.La versione, però, non ha convinto gli uomini della Polizia locale guidati dal comandante Gianni Serra: i due sono stati quindi denunciati per getto di cose (articolo 674 del Codice penale).
Pubblicato da tdy22 in dicembre 24, 2013
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Quando la casa di lusso… è un bunker
E’ una mega casa di 400 metri quadrati, fornita di tutti i confort, e sorge nella contea di Montezuma, nello stato americano del Colorado. Sembrerebbe una lussuosa villa ma in realtà è un vero e proprio bunker. Niente più “panic room” quindi, ma una vera e propria “panic house” raggiungibile anche con un elicottero, visto che è dotata di una pista d’atterraggio, oltre che di una mega antenna radio. E’ utilizzabile in caso di qualsiasi tipo di catastrofe.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 23, 2013
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Forconi in piazza San Pietro: il Papa risponde
Alcuni dissidenti del coordinamento 9 dicembre, com’era stato anticipato nei giorni scorsi, si sono riuniti a San Pietro per assistere alla Santa Messa di papa Francesco. Per l’ala ‘dialogante’ del movimento è prevista, nel pomeriggio, una conferenza stampa in piazza di Castel Sant’Angelo. “Oggi siamo dal Papa per dire al mondo che la smetta di dipingerci come violenti – ha affermato il leader Mariano Ferro in una nota – per confermare quello che lui stesso ha dichiarato qualche giorno fa e cioè che ‘i poveri non possono aspettare’.” E Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus, si è rivolto sia ai fedeli che ai manifestanti: “A quanti dall’Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo e difendendo i diritti”. Il Pontefice ha anche notato uno striscione esposto: “Lì è scritto – dice dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano – ‘i poveri non possono aspettare’. E’ vero. Questo mi fa pensare che Gesù è nato in una stalla, non è nato in una casa. Poi e dovuto fuggire, andare in Egitto per salvare la vita. Poi è tornato a casa sua, a Nazareth, e io oggi penso a tante famiglie senza casa, sia perchè mai l’hanno avuta, sia perchè l’hanno persa per tanti motivi”. E ancora: “Famiglia e casa vanno insieme è difficile portare avanti la famiglia senza abitare in una casa. In questi giorni di Natale invito tutti, persone, entità sociali, autorità, a fare tutto il possibile perchè ogni famiglia possa avere una casa”. Poi conclude con gli auguri: “Auguro a tutti una buona domenica e un Natale di speranza, di giustizia e di fraternità”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 22, 2013
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La villa della Santanchè a Cortina che è un negozio ai fini fiscali
E’ Marco Lillo del Fatto Quotidiano a parlare della villa a due piani di Cortina d’Ampezzo dove Daniela Santanchè trascorre le sue vacanze ma che viene classificato, ai fini fiscali, come locale commerciale al catasto e affittato dalla società Visibilia, di cui detiene il 60% (il resto è della società quotata Bioera, controllata dall’ex marito Canio Mazzaro). In sintesi: il conto per quella che si reputava una classica seconda casa di montagna, cioè il canone di locazione pagato alla BazziCase S.a.s. di Cortina, viene ammortizzato come costo per la società e quindi deducibile dal reddito. Lillo è andato a vedere le carte del processo intentato alla Banca Popolare di Milano e al suo ex amministratore Massimo Ponzellini e ha ricavato due elementi che reputa rilevanti: la Bpm concedeva fidejussioni e prestiti a una società, quella della Santanchè, che esibiva fatture non ancora incassate (a inizio 2011 3/4 di fatture non incassate); il canone di locazione di Cortina anticipato da Bpm è registrato per un immobile adibito a locale commerciale. Un negozio, insomma, non una seconda casa da 215 mq. e relativa pertinenza da 75 mq. Interpellata dal Fatto, Santanchè conferma la natura commerciale dell’immobile:
Non c’è nulla di male. Quella casa serve per le cose della società. Non è una casa in cui vado tutti i week-end a sciare. Ho ritenuto fosse giusto perché la utilizzo per le pubbliche relazioni e gli eventi che dobbiamo realizzare per Visibilia. Inoltre mi pare di ricordare con un margine di certezza del 99 per cento che paghiamo solo metà del canone tramite Visi-bilia. Non è una villa ma una casa che ha un piano su strada senza camere da letto dove ho organizzato un incontro con i miei migliori clienti e presto farò un evento per la rivista che edito: Ville e giardini.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
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Niente scuola e sola a casa a 9 anni, padre denunciato
E’ stata la scuola ad allertare le Forze dell’ordine, visto che un’allieva era assente da 10 giorni. Il fatto è avvenuto in provincia di Treviso dove il direttore di una primaria ha allertato i carabinieri. Così i militari sono andati a casa della bambina che vive con il padre a cui era affidata dopo la separazione dalla moglie e nella quale vive con un’altra donna. L’uomo non era in casa e la bimba era da sola nell’abitazione. I militari hanno così atteso insieme alla piccola il ritorno del genitore. L’uomo, un italiano, ha affermato che la figlia stava male, ma nell’abitazione non c’erano farmaci, inoltre la bambina non era stata visitata da nessun dottore. Così i militari lo hanno denunciato per abbandono di minore e la bimba è stata affidata temporaneamente alla zia che ne ha anche garantito l’immediato rientro a scuola.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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La salvatrice d’Italia? La Fornero: “rifarei tutto quello che ho fatto”
Parole sorprendenti quelle di Elsa Fornero che in un’intervista a Il Mattino ha affermato:
”Nelle stesse circostanze e con le stesse informazioni, oggi rifarei le stesse cose per il bene dell’Italia. Le sottovalutazioni sono dipese da informazioni inadeguate. Mi assumo la responsabilità dell’errore. Ma con quella riforma l’Italia si è salvata”, insomma lei è la salvatrice del Bel Paese?
Poi ha aggiunto: ”Forse il vero errore è stato non essere riusciti a spiegarci. Le riforme non nascono in laboratorio. Quella sul mercato del lavoro era una promessa: è stata giudicata prima che potesse dispiegare qualche effetto”, dice Fornero. ”Sulle pensioni era necessario dare una risposta credibile ai mercati in tempi rapidi. Il malato era terminale. Ho domandato: quanto tempo ho? Venti giorni, anche meno. Da studiosa, le idee le avevo abbastanza chiare. Poi ho capito la differenza fra avere le idee chiare e dover prendere decisioni sulla vita delle persone”.
E ha concluso ”Monti ha ridato all’Italia una reputazione ed è stato trattato in maniera vergognosa. Questo Paese è sempre alla ricerca di un taumaturgo. Prima ti incensa e poi ti getta nella polvere”, accusa Fornero. ”Già dall’autunno i partiti si sono resi meno disponibili. Cinismo programmato: dovevano fare i conti con le elezioni. I tecnici erano un target perfetto su cui sparare”.
La Fornero non ha fatto neppure mancare il suo apprezzamento per il governo Letta. ”Mi piace. È in continuità con il nostro sotto il profilo dell’agenda e della cultura che esprime. Abbiamo la possibilità di riprendere in mano il nostro destino”.
Ma gli italiani hanno forse bisogno del destino? O hanno bisogno di certezze, di un lavoro, di una casa e prima di morire anche di una pensione?
Pubblicato da tdy22 in dicembre 1, 2013
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Lusi e la sua villa a Toronto da 3 milioni di dollari
Il tesoro dell’ex tesoriere, Luigi Lusi, sarebbe stato occultato in Canada. Precisamente in una villa a Toronto del valore di 3 milioni di dollari, i cui i lavori sarebbero quasi ultimati. L’immobile, secondo gli accertamenti del giornale, risulta di proprietà della «Filor 627 Ltd, società amministrata dal cognato (di Lusi, ndr) Francesco Petricone, detto Frank». La villa risulta inoltre disegnata dall’architetto Pina Petricone, sorella della moglie di Lusi, Giovanna, «che tra l’altro vive a pochi passi». Il Corriere Canadese scrive che «nessuno sa chi andrà ad abitare in questa casa», anche se non si esclude che possa diventare l’abitazione degli stessi coniugi Lusi. «La Margherita, con il Collegio dei Liquidatori e il Collegio dei Garanti, è impegnata per recuperare tutto ciò di cui si è illecitamente appropriato l’ex tesoriere Lusi, e per destinarlo allo Stato italiano, come deciso dall’Assemblea del partito», commenta la notizia l’Ufficio stampa della Margherita. «Da oltre un anno – prosegue – ci stiamo battendo anche per far emergere quanto è stato trafugato in Canada. Secondo l’inchiesta del Corriere Canadese, il tesoro di Lusi in Canada esiste, eccome: solo la villa, in uno dei quartieri più lussuosi di Toronto, Casa Loma, varrebbe oltre 3 milioni di dollari».
Pubblicato da tdy22 in novembre 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/29/lusi-e-la-sua-villa-a-toronto-da-3-milioni-di-dollari/
Alluvione in Sardegna: per chi ha perso casa fino a 600 euro al mese
Fino a 600 euro al mese questo il tetto massimo per le famiglie, mentre solo 300 a chi vive da solo. Il contributo sarà elargito solo però a chi avrà perso casa. Nell’ordinanza finita in Gazzetta Ufficiale, e quindi esecutiva, lunedì 25 novembre si precisa che il contributo di 600 euro è quello massimo. Non solo c’è un “limite di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell’abitazione”. Sempre l’ordinanza nomina il direttore regionale della Protezione civile regionale commissario per l’emergenza e ne stabilisce le competenze. Ogni tre mesi, per esempio, il commissario dovrà trasmettere al dipartimento della protezione civile nazionale una relazione sulle attività poste in essere e anche una relazione conclusiva.
Pubblicato da tdy22 in novembre 25, 2013
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Il quartiere del… pene!
Per fortuna o per sfortuna esiste Google Earth e i quartieri visti dall’alto assumono una forma tutta diversa. Ecco che spunta, dopo la Chiesa, anche un intero quartiere a forma di pene. Ci troviamo a Hoylake, nel Regno Unito e l’insieme di George Road, Edward Road e Yeoman Cottages, disegnano sulla mappa un membro maschile. Quello che era una curiosità sta diventando una condanna. Chi deve vendere la propria abitazione potrebbe veder scendere il valore della propria casa proprio perché si trova nel quartiere dalla forma ambigua.
Pubblicato da tdy22 in novembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/22/il-quartiere-del-pene/
Quando l’anziano è solo business, nel mirino le case di cura
Nel mirino dei Nas ora ci sono le case di cura, strutture spesso inadeguate in cui gli anziani e i disabili sono maltrattati o non ricevono le cure del caso. In Italia ne sono state chiuse 18. La task force istituita dal ministro Lorenzin sembrerebbe dare i primi frutti sono infatti 102 le persone segnalate all’autorità giudiziaria e 174 a quella sanitaria. Sarebbero già state riscontrate 174 violazioni penali e 251 amministrative. La maggior parte dei casi riguarda farmaci o cibi scaduti somministrati agli anziani e ai disabili. A Roma alcuni anziani erano alloggiati in un seminterrato fatiscente, privo di abitabilità ed in pessime condizioni di manutenzione. I tre anziani ospitati in una Comunità erano in esubero rispetto alle capacità ricettive della struttura.
Pubblicato da tdy22 in novembre 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/20/quando-lanziano-e-solo-business-nel-mirino-le-case-di-cura/
I clienti delle baby prostitute negano… ma gli sms restano
Chi sono i clienti delle baby prostitute? Si è già scritto a lungo su questi uomini spesso sposati, disposti anche a far andare le ragazze presso le loro abitazioni, ma nessuno ancora aveva provato a contattarli. C’è chi compone quei numeri, la maggior parte degli indagati naturalmente risulta irraggiungibile, ma c’è invece anche chi risponde e nega. Franco, nome di fantasia, professionista, sposato che quando il cronista si presenta e gli fa notare che i suoi sms provano i suoi contatti con le minorenni, si dimostra seccato e archivia la questione con un «Io non vado con le minorenni». Poi esprime il suo fastidio: «E se avesse risposto mia moglie?». Dalle intercettazioni emerge che Franco si era accordato con Marco Ienni: «Chiamalo, 400 euro, voi due insieme», scrive Ienni in un messaggio a una delle due adolescenti. La cronista allora insiste, rigettando le rimostranze del cliente: «Normalmente chi ha una moglie, non dovrebbe andare a prostitute, pur se maggiorenni. E se lo fa se ne assume il rischio…». «E chi l’ha detto ? – rintuzza Franco -. Io ho due ragazze fisse… Ma sono maggiorenni. Queste due non le conosco, non le ho mai viste. Può darsi che abbia telefonato perché c’era il numero sul sito, ma di certo non ci sono andato a letto». Un altro cliente, come si legge su Leggo, in un articolo a firma di Angela Camuso:
Un altro cliente, lo chiameremo Sandro, dice di essere un impiegato, casca dalle nuvole: «Mai incontrate quelle ragazzine». Eppure ci sono i messaggi in cui lei chiede l’appuntamento, quindi scrive il prezzo, 300 euro, per un incontro da lì a 15 minuti… Sandro: «E chi li ha 300 euro? Non lo so, forse ci siamo accordati ma poi non se ne è fatto nulla, perché la ragazza voleva venire a casa mia. Ma io a casa mia non faccio venire sconosciuti…».
Dagli atti emerge che le ragazzine spesso si prestavano a servizi “a domicilio”. Un altro cliente, che chiameremo Mario, è interessato a vedere le due minorenni insieme ma precisa: «Io ho una Smart … Tutte e due, rischiamo di non far niente…». «Veniamo noi da te…» , dice allora una baby squillo. E lui dà l’indirizzo di un quartiere della estrema periferia Sud. Il prezzo pattuito: 400 euro per le due ragazze insieme.
Intanto però arriva anche un’altra sconvolgente verità che è quella delle due protagoniste, in particolare della maggiore delle due che nei verbali ha ammesso che tutto sarebbe iniziato come «un gioco», da una ricerca su Google su come come guadagnare denaro. Ogni giorno, dai 100 ai 400 0 500 euro. Ma «non era un bel gioco andare con gli adulti».
Così sarebbero finite nel giro di prostituzione minorile ai Parioli le due ragazzine romane dei Parioli,secondo quanto si legge nelle 155 pagine di verbali dell’interrogatorio della più grande delle due giovani, 15enne all’epoca dei fatti e indagata con l’accusa di aver indotto l’amica quattordicenne a seguirla. La stessa che sembra voler difendere il suo sfruttatore, cercando di rivendicare come la scelta fosse stata autonoma: «Mimmi (Mirko Ieni, uno degli sfruttatori arrestati. ndr) non lo sapeva che noi eravamo minorenni. Noi gli dicevamo che avevamo 19 anni. Ma non è sfruttamento. Se lo abbiamo fatto non è lui che ci ha costretto, è stata una nostra idea. Lo ripeto e lo ripeterò altre 350 volte se necessario. Non mi ha costretto», ha spiegato la ragazzina. Molti conoscevano l’età delle due ragazzine, tra i clienti, ha chiarito.
Dalle pagine dell’interrogatorio, secondo quanto riportato dalla Stampa, c’è un mix di false sicurezze, debolezze: «Non sono una vittima», ripete la ragazza, che rivendica al tempo stesso di non essere responsabile di quanto fatto anche dall’amica: «Di sicuro non è colpa mia», ha chiarito. Ma la giovane, si legge sul quotidiano piemontese, è anche capace di non crollare: «Non voglio dire chi mi ha fatto usare la cocaina la prima volta. Dai dettagli dei verbali, emerge però com’è nato tutto: «Volevo essere indipendente e così ho digitato “guadagnare soldi”. Ho mandato una mail. Non ho capito all’inizio di cosa si trattava», ha chiarito la ragazza di fronte al procuratore aggiunto Maria Monteleone. Con pazienza quest’ultima è riuscita a farsi spiegare quanto avveniva nella casa affittata da Ieni. Ma non solo, dato che, come hanno ricostruito gli inquirenti, altri clienti preferivano incontrare le due ragazzine a casa, in macchina o in posti dove speravano di non essere riconosciuti. Si legge sulla Stampa:
«La ragazzina ammette quello che succedeva in via Parioli 190, in un hotel e a casa di un cliente in piazza Fiume. All’inizio è reticente. «Con la mia amica usciamo insieme, facciamo tutto». Andate in qualche posto particolare? «Corso Trieste, piazza Caprera, Piazza Euclide, viale Parioli. Nei bar». Ma alla domanda specifica su viale Parioli Vanessa risponde: «A casa di un amico, Mimmi». Nega di conoscere il suo vero nome – che poi invece dimostrerà di conoscere – e spiega che gli danno «10 euro quando ci dà la casa» che definisce «scialla, normale». E alla domanda se in quella casa vengono uomini, risponde: «Un paio di volte». Non vuole dire cosa faceva con quegli uomini «le sappiamo queste cose e mo non le devo dire esplicitamente».
L’uomo che fornì alla giovane il primo contatto fu il caporale Nunzio Pizzacalla, un altro degli arrestati. Lo stesso che rispose alla mail inviata dalla più grande delle due giovani. Sul Messaggero si chiariscono i dialoghi tra la ragazzina, il procuratore e la psicologa. Quest’ultima spiega: «Quello che non avevi capito, però è che anche lui ci voleva guadagnare dei soldi». «Sì, ma io non glieli ho mai dati», risponde. Il racconto risulta però spesso lacunoso, più volte – si spiega – tenta di mentire. Anche perché non sa che il pm Cristiana Macchiusi ha interrogato anche l’amica, definita come «quella che aveva più bisogno di soldi». Ha spiegato come l’allora 14enne fosse venuta con lei per vedere «come si faceva»: «A volte le cedevo anche degli uomini. A me i soldi non servivano, lei ne aveva più necessità». Dal verbale si chiarisce come secondo la ragazza a tradirla sarebbe stato anche Michael De Quattro, l’uomo che si trova ai domiciliari per il tentativo di estorsione, oltre che per essere stato un loro cliente. Le aveva chiesto 1500 euro per non rivelare video compromettenti girati nella casa dei Parioli, quella affittata da Mirko Ieni. Quando le viene chiesto perché lei era in quella casa dice «Per il lavoro di incontrare le persone, per soldi». «Facevate sesso in cambio di soldi?», insiste a chiedere il procuratore. «Sì… Dai 100 ai 400 euro al giorno. Dipende dai giorni, da come andava…», ha ammesso la ragazza.
Come riporta la Stampa, ci sono alcuni passaggi in cui la ragazza si mostra inflessibile: la cocaina e il nome dell’uomo che voleva portare lei e l’amica in barca a Ponza. «No, non voglio rispondere alla domanda su chi per primo mi ha dato la cocaina», ha spiegato, mentre le viene chiesto dello spaccio. Come avevano ricostruito gli inquirenti erano lo stesso Ieni e Marco Galuzzo (l’ultimo ad essere finito nel carcere di Regina Coeli, ndr) a procurare la droga alle ragazze. Tra i luoghi, invece, chiarisce come la vicenda non fosse legata soltanto alla casa dei Parioli: «Individua anche il quartiere periferico di San Basilio e piazza Fiume dove, all’inizio, ha raccontato, andavano a casa dei clienti che ci prendevano con la macchina o con il taxi». E la stessa indagine si allarga sul possibile coinvolgimento di altre cinque ragazzine, sempre a San Basilio.
Pubblicato da tdy22 in novembre 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/15/i-clienti-delle-baby-prostitute-negano-ma-gli-sms-restano/
Dove sta il futuro?
Dove sta il futuro? Forse non è più nel nuovo continente, come non è in Europa, bisogna andare a cercarlo in Asia, dove nelle università si studia 10 ore al giorno 7 giorni su 7 e si passa la notte a parlare con i compagni di corso delle lezioni svolte durante il giorno. La storia la racconta il padre di un ragazzo di 20 anni, sulle pagine de La Repubblica, confessando che il master di suo figlio, studente 20enne del Politecnico di Torino, in Cina, gli ha aperto gli occhi: ” …è partito per Shanghai il 28 luglio 2012 ed è tornato a casa un anno dopo”. Al ritorno, il ragazzo ha raccontato una nuova esperienza che non è la storia solita di chi ha svolto un anno all’estero, ma è “l’entusiasmo di costruire qualcosa senza demordere, la soddisfazione di aver imparato una lingua ostica, la prospettiva di una laurea cinese, la speranza di forgiarsi un futuro vivendo dove il futuro si plasma ogni giorno”. Il ragazzo torna insieme a una ragazza che per due settimane rimane a Torino e viene affascinata dalla bellezza architettonica e artistica della città, ma anche da quell’Italia senza slanci tanto da chiedere “ma qui ci sono i giovani?” Dove sono i giovani in una città come Torino? E dove sono quelli di Milano? Dove quelli di Roma? Dove quelli di Napoli o Palermo? Dove è lo slancio? Dove è quella forza propulsiva? Dove è, al di là dell’età anagrafica, quelle menti che sanno vedere con gli occhi del futuro? Dove è la determinazione di costruire il nuovo? L’Italia è quel Paese dove si riflette, si garantisce, si programma, si pensa, si annuncia, si propone, si osserva… poi si ricomincia a parlare, a commentare, a sensibilizzare, intanto la vita delle generazioni passa inesorabilmente, i giovani diventano anziani ancor prima di essere adulti, la bellezza di un’arte antica fossilizza le menti e lo sguardo si rivolge al passato. Si piange sul latte versato e si continua a versare. “Dove stanno i giovani?” chiede la ragazza cinese a Torino e il padre dello studente del Politecnico non sa rispondere, annuisce e ripensa a quel fervore nelle strade di Shanghai. “Lì è tangibile il futuro come opportunità, non come problema”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/15/dove-sta-il-futuro/
Vendesi casa. Con serra per marijuana inclusa!
Gaffe in Inghilterra! Rightmove.co.uk è un sito dedicato alla vendita e all’affitto di proprietà in Gran Bretagna. E proprio qui era possibile acquistare una casa a Bristol per 130mila sterline, circa 154mila euro. Due stanze con terrazzo e giardino. Ma, soprattutto, con i resti di una coltivazione di marijuana. Almeno stando a quanto appariva da una delle foto pubblicate. L’immagine è poi stata rimossa ma quello scatto che riprende una serra per cannabis smantellata, oltre ad essere comparsa in Facebook e Twitter, era stata ripresa anche dal Telegraph.
Pubblicato da tdy22 in novembre 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/07/vendesi-casa-con-serra-per-marijuana-inclusa/
Scontri a Roma, in via del Tritone tra polizia e movimenti per la casa
Scontri a Roma, tra polizia e Movimenti della lotta per la casa si sono registrati questa mattina a Roma, dove un corteo è sfilato per le vie del centro storico della città. In via del Tritone i manifestanti hanno cercato di raggiungere il ministero del Lavoro ma sono stati respinti dalla polizia in assetto anti-sommossa.
Frutta, bandiere ed altri oggetti sono stati lanciati contro il cordone delle forze dell’ordine dal corteo dei manifestanti dei movimenti di lotta per la Casa e degli immigrati.
“Vergogna, vergogna” gli slogan urlati dagli attivisti, che sventolano bandiere con scritto “stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”. Alcuni manifestanti stanno ora parlando con alcuni funzionari delle forze dell’ordine per capire se c’è la possibilità di continuare il corteo, partito da Montecitorio, dove alcuni manifestanti hanno lanciato uova. I negozi lungo via del Tritone hanno tutti chiuso le serrande.
Non si hanno, per ora, notizie di feriti.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/31/scontri-a-roma-in-via-del-tritone-tra-polizia-e-movimenti-per-la-casa/
Aldo Busi in “Scontenti tutti” a Piazzapulita
La personalità esuberante di Aldo Busi ieri sera a Piazzapulita, in onda sulla La7, ha travolto gli spettatori. Una trasmissione che s’incentrava sulla Legge di Stabilità, sulla manifestazione a Roma, sui problemi sociali, in pratica su quel tema che poi è stato anche il titolo della trasmissione “Scontenti tutti”. Busi, portando al paradosso la sinistra italiana, l’ha definita di destra. Secondo infatti lo scrittore appena ci si trova al governo si diventa destra. Il Pd, secondo Busi, non è altro che l’ala di sinistra berlusconiana. Naturalmente non è passata inosservata questa affermazione a Pippo Civati, presente anche lui a Piazzapulita, che ha dovuto convenire, che pur non riconoscendosi nel ritratto dell’uomo politico di sinistra affermato dallo scrittore, sicuramente almeno 5 milioni di italiani, cioè coloro che hanno votato M5S, sicuramente hanno visto nel Pd il Pdl. Nella trasmissione è intervenuto anche il giornalista Battista che prontamente ha puntualizzato che Civati è comunque un parlamentare del Pd e non può chiamarsi fuori dalla rappresentazione del Pd e da quell’allontanamento che l’elettorato di sinistra ha operato a danno del proprio partito nelle ultime elezioni. E’ necessaria un’analisi, è necessaria una critica che vada oltre alle correnti e alle colpe dei singoli e che venga poi sostenuta con i fatti. Il Pd ha bisogno di un cambio di direzione come quello che serve all’Italia per uscire dalla crisi.
A Piazzapulita si parla anche di startup e in particolare di Talent Garden, uno spazio aperto 24 ore su 24 per dare voce ai giovani talenti. In pratica ogni ragazzo paga 250 euro al mese per lavorare nella sede di Talent Garden a contatto con altri professionisti, creando così nuove realtà imprenditoriali. I giovani e l’imprenditorialità sicuramente è un tema caldo della puntata, dell’aiuto dello stato per finanziare l’imprenditorialità, ma anche dell’impegno che occorre affinchè questi sforzi dello stato non siano fini a se stessi.
L’equilibrio è difficile e le tensioni sociali esistono e sono evidenti, ma a Piazzapulita c’è anche chi, come una ragazza del movimento studentesco, che ha preso parte alla manifestazione di sabato a Roma, ha sottolineato che la stampa ha amplificato gli scontri che in realtà provenivano da frange estreme, distanti dal movimento che invece ha sfilato “tranquillamente” nelle strade della Capitale. La loro protesta era incentrata sui soldi che lo stato dà alle scuole private. La scuola in Italia d’altra parte è entrata dentro il ciclone dopo i dati emanati dall’Ocse.
Altro problema che insieme all’istruzione è uno dei cardini delle tensioni in Italia è sicuramente il problema della casa. Civati ricorda infatti che l’ultimo a fare qualcosa per l’edilizia popolare è stato Padoa Schioppa.
Ad attirare l’attenzione è il caso specifico della signora Alessandra, a cui, gli occupanti di un palazzo, hanno sottratto la proprietà, anche se ora si dicono disponibili a restituire l’abitazione alla signora.
A Roma, a Ponte di Nona infatti la situazione è esplosiva. Vi sono alcune case occupate e la convivenza tra occupanti e coinquilini è difficile. Quella ritratta a Piazzapulita è la classica guerra tra poveri. Il problema è sotto gli occhi di tutt,i tra i proprietari che vedono sottrarsi una casa di cui devono continuare a pagare l’Imu e da ora in poi anche la Trise, a quelli condannati a vivere come occupanti, privati della libertà anche di uscire per paura che qualcuno possa cambiare la serratura o ritrovarsi a sera senza un tetto sulla testa. Una situazione inumana che va avanti da anni e che non riesce a essere risolta dai diversi governi che si susseguono in Italia.
Si innesca così una polemica tra Busi e Gasparri. Perché se il primo consiglia la signora di non tornare nella sua abitazione in quanto sarebbe il capro espiatorio e verrebbe vessata 24 ore al giorno, Gasparri attacca il giornalista dicendo che non tutti hanno la possibilità di rinunciare a una proprietà. La discussione si accende e quando Gasparri attacca Busi dicendogli se può dare lui un altra casa alla signora Alessandra, alla quale lui consiglia di abbandonare l’appartamento, anche dopo che questo fosse liberato, Busi lo attacca fortemente affermando di aver dato, in tempi passati, e per lungo tempo,casa a coloro che ne avevano bisogno.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/22/aldo-busi-in-scontenti-tutti-a-piazzapulita/
Ceneri sulla spia più famosa del mondo, a fuoco la casa di Mata Hari
E’ rimasta solo la cenere a Leeuwarden – cittadina a 140 km a nord di Amsterdam, in Olanda – dove invece c’era la casa natale di Margaretha Geertruida Zelle, ovvero Mata Hari, la più famosa spia della Prima Guerra Mondiale. Sono ancora ignote le cause del rogo ed è stata aperta un’indagine.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/20/ceneri-sulla-spia-piu-famosa-del-mondo-a-fuoco-la-casa-di-mata-hari/
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