Bieber costretto a salutare la sua scimmia… ma solo per un po’!

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Giovedì Justin Bieber ha iniziato l’ultima tappa del suo tour europeo esibendosi a Monaco di Baviera, tra i presenti all’evento, però, mancava un “piccolo amico” del cantante 19enne, ossia la sua piccola scimmia cappuccina. Bieber, sbarcato a Monaco in giornata, è stato infatti costretto a lasciarla in quarantena presso le autorità aeroportuali, visto che non è stato in grado di esibire i documenti necessari per introdurre l’animale nel Paese. A rendere noto l’accaduto è stato uno dei funzionari del servizio clienti.

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PCB da Brescia ad Anniston… si muore di tumore.

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Un’inquinamento inodore e incolore che procura morte. La Caffaro a Brescia, la Monsanto ad Anniston.

Presso l’impianto Monsanto di Anniston e nella Caffaro di Brescia, sono stati prodotti di policlorobifenili (PCB). Il Pcb è dannoso per l’uomo, provoca il cancro e soprattutto può dare asma, glicemia, pressione alta. Il Pcb è una molecola che si trova nel terreno inquinato e per rimuoverla occorre togliere circa 40 cm di terra. Inoltre il Pcb entra nella catena alimentare e si diffonde nella zona.

A Brescia c’è una emergenza sanitaria, un allarme che tutti vogliono nascondere e che riguarda 25mila tra uomini, donne e bambini. Sono gli abitanti della zona che si estende a sud della Caffaro, la fabbrica adesso chiusa che dagli anni trenta fino a metà degli anni 80 ha prodotto migliaia di tonnellate di Pcb (policlorobifenili), al pari della diossina un pericoloso cancerogeno, sversandone centinaia di tonnellate allo stato puro nell’ambiente circostante.

Che cosa è stato fatto finora? Quasi nulla. Un’ordinanza del Comune, in vigore da dieci anni, vieta alle persone che vivono nelle zone contaminate di passare sulle superfici non coperte da asfalto o da cemento, mentre la bonifica non è mai partita perché la Caffaro è una società fallita, una scatola vuota senza soldi e al ministero dell’Ambiente risorse non ce ne sono. Quindi se in Alabama la Monsanto ha pagato non solo la bonifica, ma anche l’indennizzo delle persone affette da malattie derivanti da Pcb, a Brescia la gente continua a vivere, e ad ammalarsi, in mezzo a questa tossina che entra nel sangue ed è riscontrabile anche nel latte materno. In Italia i cittadini pagano anche con la vita le scelte di pochi irresponsabili che pensano al profitto a tutti i costi, anche se ricchezza significa privare dell’infanzia i bambini, anche se significa immergere le madri nei sensi di colpa perchè convinte che la verdura prodotta nel proprio orto è sana.

Anche perchè a Brescia il comune non si costituisce parte lesa… CHE INTERESSI CI SONO? CHE VERGOGNE DOBBIAMO ANCORA SOPPORTARE IN ITALIA SULLA PELLE DEI NOSTRI FIGLI, PARENTI E AMICI?

Paolo Corsini, sindaco di Brescia fino al 2008, getta la palla al ministero dell’Ambiente, e si leva ogni responsabilità. Quando gli viene chiesto come mai non ha avviato una procedura contro l’azienda, minaccia di denunciare il giornalista di diffamazione.

Lady D. divenne un uomo per Freddy Mercury!

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Sembra non trovare pace la memoria di Lady Diana e ancora una volta finisce in uno scandalo. Sembra, infatti, che Freddy Mercury vestì la principessa come un uomo e con lei e una coppia di amici andarono in un bar gay di Londra dove nessuno la riconobbe.
A fare la dichiarazione è l’attrice Cleo Rocos nelle sue memorie, pubblicate oggi dal Sunday Times online. All’ingresso nella Royal Vauxhall Tavern, racconta l’attrice nel «Il potere della bevuta positiva»,«ci sembrava ovvio che avrebbero scoperto chi era». Ma l’attenzione di tutti si concentrò su Mercury, su di lei e sull’altro amico, il dj Kenny Everett, mentre la principessa, in divisa, cappello e occhiali di sole fu assolutamente ignorata.
Ordinarono da bere, e l’attrice conferma che anche travestita Diana sembrava comunque un bell’uomo, dopo circa 20 minuti abbandonarono il locale.

Buon Coniglio a Tutti!

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Buon Coniglio a chi ci scrive, a chi ci segue, a chi ancora vuole partecipare a quello che ci capita intorno. A chi non è apatico davanti ai fatti del mondo, a chi non si volta, ma vuole capire. A tutti coloro che passano regolarmente, o anche chi si trova qui solo di passaggio… Buona Pasqua globale per chi la festeggia come una resurrezione e per chi sente la primavera che rinasce… Per tutti noi che spesso chiamiamo le cose in modo diverso, ma viviamo le stesse emozioni…  Auguri!

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Auguri per migliorarci, perché cambiare è facile, almeno a parole… Tutti ci dicono che c’è in atto un cambiamento… ma andiamo verso il meglio o il peggio? Cambiare se non si capisce il punto di arrivo è solo un’involuzione, cambiare può essere anche una maschera, cambiare può essere precipitare nel voler essere ostinatamente diversi… Quindi Auguri a tutti coloro che non vogliono solo cambiare, ma vogliono migliorare.

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Torino – Napoli 3-5 un sogno lungo 90′! Secondi 45.

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Cavani inizia subito il riscaldamento, appena inizia il secondo tempo. Al 2′ della ripresa è ancora Dzemaili a portare in vantaggio il Napoli. L’attaccante napoletano all’ingresso in area calcia di prima mentre viene contrastato, la palla si infila sul primo palo ed è 1-2! Un bel gol dove tecnica e fortuna si sono incontrate alla perfezione. Per un soffio all’8′ Dzemaili non fa la tripletta. Insigne con un assist geniale, il centrocampista, si inserisce ma conclude debolmente con Gillet che blocca.  Al 14′ contrasto in area fra Meggiorini e Cannavaro, l’attaccante stava per concludere, il capitano del Napoli rischia il rigore prendendo palla e uomo. Il Toro reclama. Al 20′  dentro Cavani, ma anche Jonathas per Barreto. Ventura riprova la mossa già vista contro la Lazio. Scocca il 22′ sul calcio d’angolo per il Toro il Napoli non libera, Cerci anticipa il tiro di Meggiorini con una bella girata con il sinistro. Fuori di poco. Al 27′ fallo di mano di Edinson e rigore al Torino! Che brutto ingresso per Cavani. Al 28′ Jonathas fredda Rosati. E’ pareggio 2-2. 

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Ancora errori da parte del Napoli. Clamoroso il fallo di mano di Cavani.  Il Napoli sembra aver perso la testa e ormai si aprono varchi nella difesa partenopea. Al 33′ assist modesto di Cerci, Britos con un errore clamoroso lascia il pallone lì, Meggiorini ringrazia, salta Rosati e mette in rete. Ma incredibilmente al 35′ è  Dzemaili che infila la tripletta.  Il Napoli ritrova la parità.

Al 38′ è Cavani che trova il riscatto personale. Calcio di punizione dal limite e Gillet è bucato. E’ 3-4!

E non è finita al 45′ doppietta Cavani!

Quattro minuti di recupero, ma la partita è chiusa. Incredibili emozioni all’Olimpico, il Torino al 33′ minuto aveva un gol di vantaggio, ora si ritrova con due di svantaggio. La risposta del Napoli al Milan.

Un finale folle, una gran partita, con tanta voglia di giocare da entrambe le parti. Ritmo alto e ribaltamenti di campo con un risultato quasi da set tennistico più che da partita! Grande gara… 

 

Torino -Napoli 1-1 un sogno lungo 90′! Primi 45.

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Come annunciato alla vigilia, Edinson Cavani non scenderà in campo dal primo minuto contro il Torino, ma si è accomoderà in panchina lasciando spazio alla coppiaPandev – Insigne in attacco. Walter Mazzarri ha preferito non puntare sulle qualità dell’uruguayano che non ha potuto effettuare neanche l’allenamento di rifinitura insieme ai compagni di squadra a causa di uno scalo non previsto a Madrid nel volo di rientro dal sudamerica.

Si inizia subito con un prolungato possesso di palla del Napoli che però sembra avere molte difficoltà. Pochi gli sbocchi, quindi si opta per il lancio di Basha per Cerci che controlla non perfettamente e conclude peggio, nessuno problema per Rosati. Un inizio caratterizzato dai lanci lunghi del Toro e Cerci costretto ad accelerazioni continue.

Santana commette fallo, ma cade male e rimane a terra. Si rialza dopo qualche secondo. Nessun problema per lui. E’ il 9′ quando Dzemaili tira una bomba dai  30 metri. Gillet non può nulla, azzurri in vantaggio.

Anche dopo il gol è sempre il Napoli all’attacco, un vero assedio per il Torino che appena può cerca di allontanare la palla dalla propria area.

Al 22′ Pandev ben messo all’ingresso dell’area di rigore, cerca di liberare il destro, non riesce e l’azione si sviluppa con il cross di Maggio e il tentativo di girata volante di Hamsik respinta in angolo.

Al 29′ l’Errore clamoroso di Britos che lancia il contropiede granata, palla che finisce in angolo. Sullo sviluppo c’è il gol del parreggio. E’ Barreto a segnarlo.  Dopo due minuti Mazzarri ancora è furioso con Britos per il grave errore. Il Torino cresce, il Napoli concede ancora un calcio d’angolo, ancora un pericolo: batte Cerci e non arriva nessun granata per un soffio. Corner dalla parte opposta per la deviazione di Gamberini. Al 37′ rigore per il Napoli. Netto fallo di Darmian su Maggio, decisione giusta di Giannoccaro. GIllet para il rigore di Hamsik. Terzo errore sugli ultimi cinque calciati.

Troppi errori in questi primi 45 minuti da parte del Napoli. Una partita iniziata con un gol che avrebbe potuto spianare la strada ai partenopei e si è conclusa con un rigore sbagliato.

IMPRESSIONANTE SEQUENZA SISMICA… CANARIE +11 CM

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A causa di continui terremoti e colate laviche, e’ aumentato di 11 cm il terreno nella punta occidentale dell’isola di El Hierro, nell’arcipelago delle Canarie. Il coordinatore scientifico dell’Istituto vulcanologico delle isole ha spiegato che da meta’ marzo viene registrata una componente verticale della deformazione del terreno di Orchilla.

Impressionante la sequenza sismica negli ultimi giorni: ieri ci sono state 188 scosse. Le autorita’ mantengono il codice giallo di rischio sismico.

EVACUATA TORRE EIFFEL… MINACCIA TERRORISMO!

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Ansia terrorismo a Parigi con la polizia che ha fatto evacuare la Tour Eiffel. Lo scrive l’Express online, secondo cui una telefonata anonima ha parlato di minaccia di un attentato. Le autorità hanno preso le minacce sul serio e hanno ordinato l’evacuazione del monumento più famoso della Ville Lumiere.

Morto Er Califfo! Addio alla musica.

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« Dipinsi l’anima su tela anonima
E mescolai la vodka con acqua tonica
E pranzai tardi all’ora della cena
E mi rivolsi al libro come a una persona
Guardai le tele con aria ironica
E mi giocai i ricordi provando il rischio
Poi di rinascere sotto le stelle
Dimenticai di colpo un passato folle
In un tempo piccolo. »

Califano ci ha lasciato a 75 anni!

La corsa rossonera verso il secondo posto! Chievo-Milan: 0-1

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Nel secondo tempo il Chievo scende in campo schierando Stoian al posto di Guana, molto falloso nella prima ripresa. Nonostante un attaccante in più, la squadra di casa subisce gli attacchi dei rossoneri, fermati però dagli ottimi interventi della difesa avversaria. Il Milan guadagna una punizione al 4′, ma Montolivo calcia sulle mani di Puggioni. Subito dopo una nuova ammonizione per il Chievo: questa volta è il turno di Cofie che prova a fermare Balotelli. Al 7′ Muntari sbaglia la conclusione, imitato dopo due minuti da Andreolli che sfiora il pareggio. La squadra di Allevi comunque continua a controllare il possesso di palla, impensierendo la difesa avversaria. Il Chievo si spinge avanti con Frey che subisce un intervento irruento ma non falloso di De Sciglio: il giocatore viene sostituito con Luciano e la formazione dei veneti si trasforma in un più offensivo 4-4-2. Balotelli non lascia tregua all’estremo difensore avversario e subisce fallo da Cesar, subito ammonito. Al 22′ Robinho, sottotono fino ad ora, ha la sua prima occasione dell’incontro: servito da Muntari, calcia addosso al portiere del Chievo. Tre minuti dopo, il Chievo impensierisce grazie ad un tiro violento ed improvviso di Luciano: Abbiati devia in angolo. Al 26′ arriva il quinto ammonito tra le fila del Chievo: Andreolli commette fallo su Balotelli che un minuto dopo viene fermato da Dramè, ancora dolorante alla spalla per l’intervento subito nel primo tempo, mentre cerca il raddoppio. Poco dopo, Corini termina le sue sostituzioni schierando Pellissier al posto di Paloschi. Puggioni continua la sua splendida partita, difendendo i pali sia dall’ennesimo attacco di Balotelli prima che di Ambrosini poi. Super Mario però non ha intenzione di demordere a costringe Dainelli a stenderlo: seconda ammonizione per lui ed il Chievo resta con 10 uomini. A 10 minuti dal termine del primo tempo, al Bentegodi la pioggia riprende a scrosciare mentre il Milan prova a gestire la partita approfittando anche della prima sostituzione: al 40′ Allegri fa scendere in campo Niang al posto di Robinho. Il Chievo non è però pronto a cedere: ci provano prima Rigoni e poi Stoian. Il primo, trovatosi solo, è costretto a ripartire dalla difesa mentre il secondo viene fermato da Niang. Dopo tre minuti di recupero e l’ennesimo tentativo di Balotelli, l’incontro termina. Il Milan porta a casa 3 punti portandosi, provvisoriamente, al secondo posto, in attesa del posticipo Torino-Napoli.

La cultura è al sicuro… c’è Quagliariello tra i saggi!

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“Posso dire che Marcello Dell’Utri ha dato tanto alla cultura politica di questo Paese: appassionato bibliofilo, è stato presidente della commissione Biblioteca del Senato per tanti anni. Stimato dai colleghi di tutti i gruppi…”

Peccato che lo abbiano appena condannato… altrimenti anche lui  sarebbe stato un “Saggio del Presidente”?

La cultura è salva!  Eravamo tanto preoccupati perché i cinema chiudono, i teatri hanno calato il sipario da tempo immemore, la tv è solo talent e reality, inframezzati da opere d’arte pubblicitarie! Di scultura, di pittura, di arti minori sono colmi i sotterranei e i magazzini dei musei… L’architettura è una “Nuvola” bloccata da Alemanno. Ma ora  almeno siamo stati rassicurati sulla cultura… c’è chi, come, Quagliarello, colto fra i Saggi ha una particolare sensibilità!

Mario e Fanny sul divano!

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Mario Balotelli e Fanny Neguesha, la coppia più paparazzata e ricercata del momento, ha deciso di postare su Twitter una foto di un loro momento intimo. Balotelli e Fanny Neguesha  sono ritratti sul divano, con tute militari, e si scambiano uno sguardo dolce e complice. La posa è molto  sexy. Balotelli  sembra veramente innamorato, come dichiarato qualche giorno fa, di Fanny. Se son rose fioriranno.

Valerio Onida, autobus e Costituzione!

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Valerio Onida, volendolo definire in sintesi è, di nascita, di spirito, di collocazione, membro della buona borghesia milanese, quella che studia e dopo ha il posto fisso fra l”Intellighentia”. L’insegnamento universitario di certo è  il suo trampolino di lancio  nel mondo  del reale. Le Regioni sono appena nate e negli anni ’70 lui va a  fare l’ esperto presso di loro, subito e anche dopo,  finché arriva a Roma, giudice e Presidente della Corte Costituzionale, dal 1996 al 2004. Dicono che sia uno spirito libero, fuori dai partiti, ovviamente non dagli apparati, con una tendenza che nasce cattolica e si avvicina alla sinistra. Voleva fare il Sindaco di Milano, ma è arrivato solo terzo. Forse è un peccato perché lui  dice che la città e i suoi problemi li conosce bene dato che va sempre in metro e in autobus. Ha reso anche noto il suo reddito, circa 319.ooo euro di imponibile annui.

“AMICI” di Renzi! Applausi a scena aperta!

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«Noi avremo speranza se nel futuro di questo Paese potremo riuscire a coltivare i nostri sogni. E se c’è una cosa che noi ci aspettiamo da voi è di non fare come è stato fatto fino ad oggi che troppo spesso si trovava lavoro non per il talento ma perchè si conosceva qualcuno, per le raccomandazioni. Sarà un grandissimo momento -ha proseguito Renzi- quando questo paese sarà fatto da persone che vanno avanti con la forza del proprio sudore anche sbattendo contro qualche porta. Può succedere, a me è capitato di perdere, può essere anche bello. Mica tanto -ha poi aggiunto ironico- ma puoi trovare la grinta per ripartire». «Sarà un Paese bellissimo quello nel quale smetteremo -ha detto ancora il sindaco di Firenze- di guardare soltanto con il torcicollo. Non so come questo bellissimo Paese che è l’Italia immaginerà il proprio domani, ma quando penso a Firenze penso a Brunelleschi, un personaggio strano che tutti consideravano mezzo matto perché continuava ad avere il desiderio profondo di costruire una cupola come non l’aveva mai fatta nessuno. Era convinto che potesse stare in piedi. I fiorentini lo guardavano un pò schifati ma Brunelleschi ha avuto il coraggio di insistere, di crederci. A me piace l’idea che voi ragazzi, siete arrivati qui non semplicemente perchè siete bravi ma perchè avete fatto fatica, perchè il talento è anche fatica non è soltanto avere una possibilità, è anche mettersi in gioco». «Voi -ha detto infine Renzi- dateci una mano a dimostrare che credendo e insistendo nei propri sogni uno ce la può fare. Lo dovete a quei ragazzi, a quei tre milioni di persone (il riferimento era ai tre milioni di giovani disoccupati citati da Maria De Filippi all’inizio della puntata ndr.) che il loro sogno lo vedono lontano. Io penso che tutti insieme riusciremo a dare dimostrazione che coltivando un sogno uno può raggiungere un obiettivo magari perderete una battaglia ma non perderete la faccia che è la cosa più importante».

Parlando di sogni, di speranza e di futuro, Matteo Renzi è riuscito a conquistare i giovani di Amici. Non più un politico, ma un ironico cittadino, un italiano capace di parlare di Brunelleschi con leggerezza e con profondità. Capace di emozionare i giovani, di essere con loro e non contro di loro, di tendere la mano alla loro voglia di riscatto, di futuro, di un domani che non sia solo sofferenza e sacrificio. Di illuminare e di non spegnere la luce sui desideri della generazione di domani.

La corsa rossonera verso il secondo posto! Pt. Chievo-Milan: 0-1

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In un Bentegodi in pessime condizioni a causa della pioggia che da poco ha smesso di scendere, il Milan cerca l’impresa di superare il Napoli, al secondo posto in classifica per sole due distanze, e centrare così la qualificazione immediata alla Champions. Il Chievo di Corini scende in campo con un 5-3-2, contrapposto al 4-3-3 di Allegri che vede la coppia gol Balotteli-El Shaarawy affiancata da Robinho, tornato titolare.

Il Milan parte subito all’attacco con El Shaarawy e Balotelli fin dal primo momento nella metà campo avversaria in cerca di opportunità mentre per il Chievo il giocatore più attivo sembra essere Thereau sempre fermato dalla difesa rossonera. Dopo essere stato steso da Rigoni ed aver ottenuto la punizione, Balotelli riceve un cartellino giallo al 17′ per un fallo su Guana. Al 19′ ci prova Rigoni, lanciando però alto sopra la traversa. Con quest’azione la squadra di casa entra finalmente in partita, senza però riuscire a concludere nei minuti successivi mentre Montolivo riesce nell’intento: al 25′ il Milan passa in vantaggio per una rete a zero dopo una punizione tirata da Balotelli che mette in difficoltà Puggioni costringendolo a respingere centralmente sui piedi del rossonero. Tre minuti dopo primo cartellino per il Chievo: Dramè entra in ritardo su Abate che resta a terra dolorante. La difesa del Chievo si accanisce su Balotelli, l’unico ad impensierire il portiere in questa fase, tanto che Dainelli è il terzo giocatore ammonito al 33′. Al 36′ è invece Dramè a restare a terra a seguito di un intervento di Robinho. Balotelli al 40′ ed al 43′ è pericoloso su punizione, ma ancora Puggioni protegge la sua rete. Con un ultimo tentativo di Thereau, il migliore del Chievo, le sqaudre raggiungono gli spogliatoi.

Mario Mauro, deluso da B. fece il gran rifiuto! Ora è MacGyver.

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Colui che fece il gran rifiuto e dal Pdl traghettò a Scelta Civica quando Berlusconi si alleò con la Lega. Un volto storico anche  all’Europarlamento essendo stato anche  a capo della delegazione italiana del Ppe che ora si troverà a dover lavorare fianco a fianco con Giancarlo Giorgetti capogruppo del partito di Maroni alla Camera dei Deputati.

Inoltre in un intervista, subito dopo l’esito elettorale, Mauro dichiarava “Oserei dire che si tratta di un voto sul quale si è riversata l’ironia di Dio e l’ironia della storia per molti versi. Durante la campagna elettorale, noi ci siamo affannati a spiegare che tornare alla sfida Berlusconi-Bersani avrebbe significato riportare il Paese nello stallo e cioè prendere il paese in ostaggio senza fare riforme e sacrificarlo a una cultura del conflitto, dove l’aspetto della rendita politica è fine a se stesso”.

Quindi l’Onorevole Mauro dovrà essere un MacGyver capace di sciogliere il nodo (e l’ostaggio) che si è formato con il voto voluto dall’ironia di Dio?

Restano in carcere, giustizia per Federico!

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Paolo Forlani e Luca Pollastri, due dei quattro agenti di polizia condannati in via definitiva per la morte di Federico Aldrovandi, rimangono in carcere.  Lo ha deciso il magistrato di sorveglianza di Bologna, respingendo la richiesta di detenzione domiciliare in applicazione dello ‘svuota-carceri’. Per un terzo agente, Enzo Pontani, l’istanza di detenzione domiciliare non risulta essere stata ancora esaminata. Monica Segatto, quarto agente agente condannato per la morte di Aldrovandi, ha ottenuto il 18 marzo scorso la detenzione domiciliare per decisione del magistrato di sorveglianza di Padova, città dove era detenuta in carcere. “È il minino. Va bene. È giusto così”. Con queste parole Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, ha accolto la notizia che due agenti condannati per la morte del figlio restano in carcere dopo che la Sorveglianza di Bologna ha respinto la richiesta di detenzione domiciliare in applicazione dello ‘svuota-carceri’.

I NOMI!

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Primo gruppo: Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello, Luciano Violante

Secondo Gruppo: Enrico Giovannini, Giovanni Pitruzzella (Istat), Salvatore Rossi (membro del Direttorio della Banca Italia), Giancarlo Giorgetti (Lega Nord) Filippo Bubbico, Enzo Moavero Milanesi.

Due settimane di tempo per poi portare al Presidente la relazione e le soluzioni sui punti cardini del prossimo governo. Al centro la questione economica e sociale.

Quando anche l’espulsione non è una punizione! Il caso Cambiasso

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Rizzoli ha appena fischiato la fine della partita, la Juventus ha superato l’Inter per 2 a 1 a San Siro. Esteban Cambiasso perde la testa ed entra in maniera molto pericolosa sulla caviglia sinistra di Sebastian Giovinco, che finisce a terra dolorante.
Rizzoli estrae il cartellino rosso e il centrocampista nerazzurro capisce subito di averla combinata grossa e chiede scusa platealmente.
Antonio Conte interviene direttamente in campo, abbracciando l’argentino ed evitandogli letteralmente il linciaggio da parte degli avversari.
Questo è quanto avvenuto negli ultimi istanti del derby d’Italia disputatosi oggi pomeriggio a Milano e valido per la 30esima giornata di Serie A.
Il centrocampista interista, entrato a partita in corso al posto di Ranocchia, è apparso uno dei giocatori che più ha sentito emotivamente la gara contro la rivale Juventus. Match che si è giocato in un clima di generale fair play, pur con qualche prevedibile scintilla tra le due squadre (poco prima proprio Cambiasso aveva avuto un vivace ma civile scambio di vedute con l’allenatore salentino).

Il campionato violato: Cagliari-Fiorentina 2-1

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Il Milan non ci sta. Dopo la decisione della Lega già anticipata ma ufficializzata soltanto nel pomeriggio di venerdì) di far giocare Cagliari-Fiorentina a Is Arenas a porte chiuse il club rossonero parla di “campionato alterato” e “si riserva ogni conseguente iniziativa nelle sedi competenti”.  In questo clima si gioca Cagliari- Fiorentina.

Al 10′ sugli sviluppi di un corner, Conti mette in area per Pinilla che di destro batte Viviano: 1-0!  Una partita sicuramente vivace con molte occasioni da una parte e dall’altra, molto imprecise le conclusioni. Subito dopo il gol la Fiorentina ha provato a reagire, ma invano. In particolare al 29′ due calci d’angolo in successione hanno portato al nulla di fatto.

Al 37′ Rigore per il Cagliari! Cuadrado atterra Sau in area: Orsato non ha dubbi e decreta il penalty, ammonendo poi il colombiano. Dal dischetto Pinilla non sbaglia ed è il 2-0!

Risultato a sorpresa dopo i primi 45 minuti di Cagliari-Fiorentina: i sardi sono in vantaggio di due gol grazie alla doppietta di Mauricio Pinilla.

Si riprende a giocare su un risultato che va benissimo alla squadra di casa, che vuole solo conservare il risultato e bucare la difesa viola in contropiede. L’occasione è ghiotta per  Sau che prova un diagonale insidioso e Viviano respinge con i pugni evitando il terzo gol ai sardi.

Accorcia le distanze la Fiorentina al 74′ con il gol di Cuadrado.

l Cagliari batte 2-1 la Fiorentina: brutto colpo per i Viola e che piazza una brusca frenata nella corsa per un posto in Champions League.

Palermo – Roma 2-0 – 2° tempo.

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Primi minuti di ripresa molto confusi fra Palermo e Roma. La partita è complicata per i giallorossi che sono sotto di due reti e ore provano l’attacco che risulta però molto disorganico. al 18′ su punizione di Totti, colpo di testa di De Rossi: sopra la traversa.  Un secondo tempo con la Roma che è sembrata poco convinta di poter rovesciare una partita persa nei primi 45′. Troppa stanchezza e poca lucidità da parte della squadra giallorossa che, a parte qualche fiammata dei singoli giocatori, sicuramente non ha entusiasmato. Al 44′ si sfiora per l’ennesima volta la rissa a causa di Donati che allontana il pallone per ritardare la ripresa del gioco.

Una partita che la Roma  non ha mai giocato, i padroni di casa sono sembrati sin dall’inizio più precisi e sicuramente meno stanchi. I giallorossi non hanno saputo imporre il loro gioco e ben presto sono diventati succubi dei loro avversari.

Genoa-Siena 2-2

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Una vittoria, un pareggio e tre sconfitte. Questo lo score nelle ultime 5 gare del Genoa che senza Vargas (infortunato) e Bertolacci (squalificato) riceve tra le mura amiche del ‘Marassi’ il Siena, in un match valevole per la 30esima giornata della Serie A. Altissima la posta in palio: i rossoblu infatti sono quartultimi con 26 punti, mentre i toscani li seguono a ruota con una sola lunghezza di distacco. Da qui alla fine, ogni passo falso o successo centrato, potrebbe fare la differenza in chiave salvezza.

Al 6′ passa in vantaggio il Genoa con Borriello, Punizione deviata da Della Rocca, Pegolo non può nulla. Ottimo inizio di partita per il Genoa che si porta in vantaggio. Il Siena prova a reagire ma sembra che in questa fase non riesca proprio a rendersi pericoloso. Al 37′, sotto il pressing del Siena ad opera di Emeghara e Rosina, il Genoa si salva con affanno. Al meritato pareggio del Siena con Emeghara che risolve una mischia in area di rigore. Una partita giocata da entrambe le squadre a viso aperto per i primi 45 minuti. Nella ripresa parte subito all’attacco il Siena che al 52′ va in gol col calcio di rigore trasformato da Rosina. L’arbitro aveva concesso generosamente il penalty per una spinta di Bovo su Sestu. Al’81 è di nuovo pareggio. Uscita pessima di Pegolo, cross di Immobile e inserimento vincente di Jankovic. 2 a 2 quando mancano meno di 10′ alla fine.

Il pareggio suona come una vittoria per il Siena e come una sconfitta per il Genoa che aveva dominato la partita, ma, calato nella ripresa, ha consentito al Siena di trovare il gol del pareggio.

La partita del riscatto. Udinese – Bologna 0-0

061209-sport-calcio-Bologna-Udinese-DI VAIO-foto Nucci/Benvenuti

Riscatto. Questa la parola d’ordine per Udinese e Bologna che si affrontano oggi al ‘Friuli’. Entrambe le formazioni, infatti, provengono da una sconfitta rispettivamente contro Catania e Juventus. Con il solo Pinzi indisponibile, Guidolin spera nella reazione dei suoi e nella conquista dei 3 punti, anche se l’Europa appare ormai irragiungibile. Animi abbastanza distesi invece tra i rossoblu: la matematica salvezza non è lontana e per il futuro – dopo il rinnovo arrivato in settimana – c’è la certezza che si ripartirà da Pioli. All’andata finì sull’1-1, in virtù delle reti di Diamanti e Di Natale.

Ritmo basso e prime battute che non riescono a delineare la partita. E’ il 17′  quando c’è la buona opportunità fallita da Kone: un quattro contro tre concluso con un tiraccio alto sulla traversa.  Siamo al 20′ quando Pereyra spara in curva un pallone da buona posizione. Poi la partita si fa nervosa e vengono ammoniti Pazienza e Christodouloupos. AL 28′ c’è il palo per l’Udinese: sponda di Maicosuel per Allan. Il tiro del centrocampista è deviato prima da un difensore poi da Curci.  Fino allo scadere del primo tempo c’è da registrare l’assenza assoluta di  visti Gilardino e Gabbiadini, mai coinvolti dai compagni.

Al 43′  c’è il secondo palo per l”Udinese, questa volta è Lazzari a scalfire il legno dopo l”assist di Di Natale. Decisamente meglio i friulani che hanno colpito 2 pali.

La ripresa riprende senza nessuna emozione.

Lentissimo Gilardino nel servire Gabbiadini al 58′ che poteva ritrovarsi solo davanti a Brkic. Va in fuorigioco l’attaccante dell’Under 21. Veramente delle prove opache. Partita che non decolla neppure dopo l’80’. Nessuna azione pericolosa e gioco frammentato.

Una partita che è andata spegnendosi nel secondo tempo, in fondo un pareggio è la soluzione migliore per entrambe le squadre, dispiace solo che non si sia visto un bel gioco in campo e le emozioni siano state veramente poche.

Ultima speranza per gli abruzzesi: Parma – Pescara 3-0

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Dopo lo stop contro la Roma, il Parma di Donadoni è alla ricerca degli ultimi punti necessari per acquisire la matematica salvezza: la simbolica soglia dei 40 punti è lontana solo 5 lunghezze e contro il Pescara i ducali cercheranno di portare a casa il bottino pieno, anche per vendicare la brutta sconfitta dell’andata, quando allo stadio Adriatico il Pescara si impose per 2-0, grazie alle reti di Abbruscato e Weiss. Non sarà facile però per i ragazzi di Donadoni, visto che gli abruzzesi, ultimi in classifica a 21 punti, venderanno cara la pelle, per cercare di strappare punti preziosi per una salvezze che ad oggi appare molto difficile da raggiungere. Non solo, in casa Parma sono numerose le assenze per infortunio, che costringeranno il tecnico dei crociati ad effettuare diversi esperimenti, soprattutto in mezzo al campo.

Donadoni, alla fine, sceglie Sansone e non Belfodil nel tridente con Amauri e Biabiany. Bucchi si affida all”esperienza di Abbruscato in avanti e di Pelizzoli in porta.

Parte bene il Parma. Al 3′ Ninis lancia Sansone, ma la difesa del Pescara sbroglia. Al 19′ c’è il corner battuto di Ninis da destra, Benalouane salta in completa solitudine e non ha problemi a scaricare di testa nel sacco. E’ Sculli, capitano di giornata, a tentare di guidare la riscossa abruzzese. Ma per ora predica nel deserto. Al 31′ l’occasionissima è del Parma. Ma Biabiany non trova la porta nonostante la buona girata. Su un campo reso pesantissimo dalla fitta pioggia, il Parma guidato da un sontuoso Amauri finisce il primo tempo in vantaggio su un Pescara che non si è mai reso minaccioso.

Dopo la pausa le squadre tornano in campo con le stesse formazioni. Parte subito forte il Parma. Kroldrup chiude Amauri in calcio d”angolo.

All’inizio del secondo tempo è il Parma che trova il raddoppio con Paletta. Sinistro rasoterra del centrale del Parma, che si avventa su un pallone vagante in area e batte un incolpevole Pelizzoli.

Al 63′ c’è il palo colpito da Sansone su assist di Lucarelli. Al 66′ il Parma non perdona gol di Amauri in rovesciata. E’ il 3-0. Sul finale è il Pescara che va all’attacco, ma sembra che ormai siano stati chiusi tutti gli spazi.

Una partita che ha regalato grandi emozioni fino al 3 a 0 poi naturalmente la gara si è spenta, con il Pescara che ha provato delle incursioni che non sono mai state pericolose o preoccupanti per la squadra di casa.

Atalanta- Sampdoria 0-0

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Caccia al riscatto nel match pre-pasquale. Questa la strada tracciata da Stefano Colantuono e Delio Rossi, rispettivi allenatori di Atalanta e Sampdoria reduci dalle sconfitte contro Napoli e Cagliari vista la gara rinviata contro l’Inter per quanto riguarda la compagine blucerchiata. “Sarà una partita importante, come lo saranno quelle restanti. Abbiamo l’opportunità per metterci in salvo il prima possibile e poi consolidare questa classifica”, con queste parole Colantuono negli ultimi giorni ha presentato l’arduo impegno dellaDea, col tecnico bergamasco che non si accontenta dunque del buon campionato disputato finora per cercare ulteriori punti utili ad assicurarsi la permanenza in Serie A a stretto giro di posta. Senza particolari problemi la situazione in casa Samp per quanto riguarda la classifica, con Rossi – in attesa di rinnovare il proprio contratto col club ligure – capace di dare una identità di gioco e risollevare la squadra doriana visto l’ottimo lavoro svolto da Natale fino a questo punto della stagione.

S’inizia in un clima teso con Colantuono che manda in tribuna Livaja per motivi disciplinari e rilancia Maxi Moralez, Delio Rossi getta nella mischia Eder al fianco di Icardi.

Al 5′ è l’Atalanta in avanti a sinistra, pallone rasoterra di Del Grosso e conclusione di primissima intenzione di Bonaventura. Un difensore allontana sulla linea. L’Atalanta attacca con convinzione. Batti e ribatti in area doriana, poi c”è un fallo in attacco di Raimondi e l”azione sfuma. L’Atalanta tenta di fare la partita, ma il match dell”Azzurri d”Italia non sta decollando. Al 30′ ci prova ancora l”Atalanta, Denis si avventa su un pallone vagante, ma il suo destro volante sorvola la traversa.

I bergamaschi avrebbero meritato il vantaggio, ma anche la Samp ha avute le sue occasioni che non ha saputo concretizzare. Una partita comunque con un buon ritmo nei primi 45′.

Quando le squadre rientrano in campo è sicuramente più spumeggiante la Sampdoria. L’Atalanta ha speso molto nel primo tempo e sembra pagare un po’ la fatica.

Poche azioni nel secondo tempo e qualche fallo di troppo come quello di  Denis su Palombo al 62′, che l’arbitro grazia non estraendo il cartellino.

Nessuna grande emozione, sicuramente ci si aspettava una partita diversa, ma invece il tecnicismo e la paura di perdere ha influito sulla gara rendendola piatta e poco movimentata a esclusione di qualche bella azione.

La storia infinita dal 1961: Inter-Juve 1-2 – 2° tempo

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Nel secondo tempo nell’Inter esce Alvarez, entra Guarin. Al 47′ Padoin per Matri, cerca in area Quagliarella anticipato. Poco dopo c’è l’ammonizione di Pereira per fallo su Padoin. Poi la punizione battuta da Pirlo, Quagliarella devia di testa, ma il pallone finisce lontano dallo specchio della porta. Al 54′ c’è il pareggio dell’Inter. Cassano suggerisce per Palacio che in corsa stoppa molto bene il pallone e infila Buffon sulla destra. Nella stessa azione, a distanza dal pallone, Chiellini finisce per terra dopo un contrasto con un avversario. E’ il 59′ quando è la Juve  a passare di nuovo in vantaggio. Vidal lancia Quagliarella sulla destra, il quale trova Matri sul primo palo. Il centravanti non sbaglia! E’ 1 a 2! Ma proprio immediatamente dopo il gol Cordoba si fa espellere per proteste. L’Inter ritiene che la rimessa laterale da cui è nata l’azione del gol fosse a proprio favore. Al 66′ sostituzione per i neroazzurri: fuori Ranocchia, dentro Cambiasso. Difesa a 4 per l’Inter. La partita si fa nervosa e 69′ arrivano le proteste interiste per un presunto fallo in area di Chiellini. Che però colpisce il pallone. Sul corner successivo Cassano stoppa di petto e calcia al volo. Buffon blocca. Ritmi alti. Al 71′  l’Inter ormai non ha nulla da perdere e si fa pericolosa, la Juve è in affanno. Al 78′ è sempre la Juve in attacco, dopo essere uscita dalla fase di sofferenza.  All’82’ è Cassano che ci prova, ma  nel tentativo di un dribbling si fa male alla caviglia.  Al 90′ Inter ci vuole credere ancora e va in avanti. Cassano inventa un assist per Guarin in area. Conclusione deviata in angolo. Handanovic fa la punta in area di rigore avversaria. Dopo il fischio finale, al 95′, Cambiasso commette un bruttissimo fallo su Giovinco e viene espulso. Il centrocampista nerazzurro chiede scusa a tutti, anche al collega che resta a terra per qualche minuto.

Una partita piuttosto spezzettata sul finale, con qualche brutto fallo e la stanchezza che lascia il posto al nervosismo. La Juve si assicura sempre di più lo scudetto, anche se gli episodi a fine partita faranno discutere nei prossimi giorni.

Lazio- Catania 2-1

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Divise da soli due punti (erano 8 un mese fa), Lazio e Catania si riaffacciano al campionato col dichiarato intento di provarci fino alla fine nel tentativo di raggiungere l’Europa.

Ritmi alti nell’avvio di partita. La Lazio attacca mentre il Catania sembra restare nella propria metà campo. Al 16′ C’è la grande occasione per Saha. L’attaccante praticamente a porta vuota calcia fuori.  A parte qualche occasione, nata per iniziativa personale, la partita stenta a decollare e al 20′ del primo tempo il risultato è ancora fermo sullo 0-0. Al 30′ il Catania respira con le ripartenze dei suoi attaccanti, ma la Lazio non ha mai rischiato niente fino ad ora. Grande movimento in campo ma poche azioni pericolose.

Nel secondo tempo la Lazio ricomincia da dove aveva finito: in attacco. Ma è il Catania a passare immediatamente in vantaggio con Izco. La Lazio sembra incapace di reagire al vantaggio del Catania. Al 65′ è degna di nota la gran botta di Hernanes che finisce alta.

E’ il 79′ quando Legrottaglie intercetta un cross di Radu e beffa Andujar. Pareggio della Lazio.

A neppure un minuto dal pareggio arriva il rigore a favore dei biancocelesti. Fallo di Bellusci su Eserson. Dal dischetto Candreva.

Finisce così la partita, piuttosto anomale che ha visto un gran recupero della Lazio nei minuti finali, dopo una partita piuttosto brutta soprattutto nel primo tempo di gara dove era passata anche in svantaggio.

Palermo-Roma 2-0. Addio sogni di gloria per la Roma?

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Il Palermo parte forte, spingendo subito in avanti. Ma al 3′ la Roma ha l’occasione più interessante nata da un calcio d’angolo.Tiro alto per Lamela.

 Totti ci prova dopo 10 minuti abbondanti di gioco con una conclusione di collo esterno. La palla non gira abbastanza. Ma è al 21  che il Palermo si porta in vantaggio. Ilicic stoppa alla perfezione un cross di Miccoli, si libera di Castan e segna con un tiro rasoterra. E solo un minuto dopo il Palermo ha l’occasione per il raddoppio. Tiro pericoloso di Miccoli, Stekelenburg respinge. Al 28′ c’è l’occasione per la Roma. Totti avanza e serve Florenzi. Quest’ultimo crossa rasoterra ma Marquinho stecca la conclusione finale. Al 35′ il Palermo raddoppia. Ilicic serve in area Miccoli che, più rapido di Burdisso, piazza la zampata decisiva. Stekelenburg battuto. Una brutta partita per la Roma che sembra non aver proprio preso le misure. Sul finale del primo tempo vi è l’azione in solitaria di Lamela che serve Marquinho che calcia male al volo di sinistro, molto scoordinato. La Roma proprio non è in partita. Vedremo se ci sarà il riscatto nel secondo tempo.

La storia infinita dal 1961: Inter-Juventus 0-1 primo tempo.

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Rispetto alle ultime indiscrezioni, quelle circolate prima della partita, le novità ci sono. In particolare nella squadra nerazzurra, che schiera la difesa a 3 con Samuel, di ritorno dall’infortunio, titolare. Nei bianconeri, invece, confermata la coppia d’attacco Quagliarella-Matri.

A Milano, sotto una pioggia copiosa, inizia la partita!

Subito in avanti la Juve e al 4′ velo di Matri, tiro dalla distanza di Quagliarella, Samuel devia e il pallone finisce alle spalle di Handanovic. Gol del 0-1 per la capolista. E’ solo Juve in questa fase iniziale, con il cross di Vidal dalla destra. Bonucci colpisce di testa, ma il pallone finisce alto. Al 14′ Buffon respinge il colpo di testa di Palacio, sugli sviluppi del calcio di punizione. Sulla ripartenza Marchisio trova Matri che conclude al volo col sinistro. Mira sbagliata. Al 20′ i ritmi si abbassano, con l’Inter che rinuncia al pressing.

Al 29′ Pirlo trova tutto solo in area di rigore Vidal, che non stoppa bene e facilita l’intervento di Handanovic. Il quale non blocca il pallone e rischia di commettere fallo da rigore sul centrocampista bianconero. Rizzoli lascia correre.  Al 32′ Cassano prova a rendersi pericoloso in area di rigore avversaria, poi sulla ripartenza Pirlo lancia Matri. Handanovic anticipa tutti. Al 34′ calcio d’angolo per l’Inter. Ranocchia colpisce di testa ma non inquadra la porta avversaria. Al 36′ Quagliarella e Matri scambiano al limite dell’area, poi il passaggio per Marchisio è inutile perché il centrocampista è finito in offside.

Finisce il primo tempo con la Juve che sembra amministrare bene la partita, anche se le occasioni di sicuro non sono mancate all’Inter, ma forse serve molta più concretezza sotto porta. Vedremo nel secondo tempo.

Senza esami è possibile laurearsi… i furbetti dell’Università!

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Laurearsi senza sostenere neanche un esame. Neanche nei sogni degli studenti più svogliati si osa desiderare tanto, eppure un pugliese di 28 anni ci è riuscito: si è laureato alla triennale di Psicologia discutendo una tesi a Padova senza aver mai affrontato gli esami.
La laurea “senza sforzo” è costata una denuncia allo studente. Secondo un’indagine interna dell’Università patavina e le successive risultanze degli accertamenti dei carabinieri disposti dalla procura, il giovane avrebbe utilizzato falsa documentazione scaricata da internet per convincere la commissione a consentirgli di esporre la tesi per la laurea triennale. La vicenda risale al 2011 quando lo «studente» aveva illustrato una tesi sui simboli religiosi e il loro effetto sul senso di inclusione o esclusione nei bambini cattolici e musulmani. Solo qualche mese più tardi gli uffici del Bo si sono accorti che la documentazione presentata dallo stesso era incompleta, del tutto irregolare e falsa.

Il fisco colpisce Dolce e Gabbana!

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Dolce e Gabbana perdono il secondo round con il fisco, e sono condannati in appello a pagare una maxi multa da 343,4 mln di euro più interessi. La commissione tributaria di Milano ha confermato la sentenza di primo grado, del novembre 2011, respingendo il ricorso presentato dai legali dei due stilisti e facendo segnare un altro punto a favore dell’Agenzia delle Entrate. La giustizia tributaria, nella sentenza conferma la “condotta di un abuso di diritto posta in essere al solo scopo di procurarsi un vantaggio fiscale”.

Il contenzioso ha origine nel marzo del 2004, quando Domenico Dolce e Stefano Gabbana costuituiscono una società in Lussenburgo, la ‘Dolce & Gabbana Luxemburg sarl, che a sua volta costituisce la societa’ Gado sarl. Quest’ultima acquista dagli stessi stilisti, al prezzo di 360 milioni di euro, alcuni marchi e successivamente, con un contratto di licenza, concede a un’altra società (la Dolce & Gabbana srl) il diritto di sfruttamento dei marchi in esclusiva e dietro il pagamenti di royalties.

Questa serie di operazioni sospette non sfugge all’Agenzia delle Entrate, che nel 2007 mette in moto la sua macchina. Nel 2010 gli 007 del fisco accusano gli stilisti di aver messo in funzione una “cassaforte costituita ad hoc”, cioè la Gado sarl, per “attuare una pianificazione fiscale internazionale illecita finalizzata al risparmio d’imposta”.

Programma di governo…Due gruppi di Saggi a prepararlo… o i soliti accordi?

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Intanto auguri di Buona Pasqua! Sono giunto alla conclusione, che pur essendo molto limitate le mie funzioni, posso adoperarmi fino alla fine. Così dopo l’immobilismo dei partiti, arriva la risposta del Presidente della Repubblica

Come primo passo il Presidente formerà due gruppi di esperti  per predisporre  un programma su cui  si chiederà  l’adesione delle forse politiche e aprire la strada  alla formazione  di un nuovo govervo.

 Tutto rinviato a dopo Pasqua… il PAESE DEVE ATTENDERE. QUALCUNO CEDE o I SOLITI ACCORDI?

I soldi ci parlano!

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Sembra facile, ma non lo è. Lui si chiama Dan Tague ed è un artista che vive a New Orleans. La sua abilità consiste nel far parlare i dollari stropicciati. Pezzi di parole che formano frasi insospettabili guardando le banconote nella loro “normalità”. Geniale, semplice, l’arte e l’economia per comunicare con il “linguaggio dei soldi”!

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E’ LA PARTITA… Grande attesa per Inter – Juve

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Non è “una” partita. È “la” partita. O, come dice Antonio Conte, è «la partita con la P maiuscola». Inter-Juventus è il big match del sabato pasquale del campionato di Serie A. I 3 punti in palio a San Siro, come accade sempre nel post-calciopoli, hanno un valore speciale. La sfida della 30esima giornata può avvicinare ulteriormente la Juventus allo scudetto e può rilanciare le ambizioni Champions dell’Inter di Andrea Stramaccioni. «Sarà una gara molto aperta, nessuno pensa al pareggio, che non serve a noi o a loro», dice Conte, che non ha nessuna intenzione di farsi distrarre dall’imminente impegno europeo. La Vecchia Signora martedì fa visita al Bayern Monaco nell’andata dei quarti di finale di Champions League. «Ho detto alla squadra che questo è un momento importante, in 21 giorni abbiamo 6 partite importanti. Ci siamo conquistati il diritto a disputare queste sfide e siamo in ballo per obiettivi rilevanti», dice il tecnico bianconero. «L’avventura in Coppa è un sogno e come tale va vissuta, sappiamo che è molto difficile realizzare i sogni…Siamo tornati a giocare su livelli molto alti, per traguardi prestigiosi. È una situazione nuova e dovremo essere bravi a gestirla senza fare calcoli particolari: si rischierebbe di entrare in campo con l’approccio sbagliato e di fare danni», ribadisce. Traduzione: a Milano la Juve darà il massimo, anche se in attacco non potrà contare sul febbricitante Mirko Vucinic.

Frane in Spagna…

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Circa 200 persone sono isolate da due giorni in un hotel di Panticosa, una stazione sciistica nella regione di Huesca, a causa di quattro valanghe che hanno chiuso la strada di accesso alla località turistica. Le operazioni per liberare la strada sono rese difficili dal rischio di altri smottamenti che metterebbero a rischio l’incolumità dei soccorritori che continuano a lavorare nostante nonostante prosegua l’ondata di maltempo che da diversi giorni interessa la regione.

Perinde ac cadaverem!

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Scopri il Gesuita che è in te! Obbedienza totale al tuo Superiore è una delle regole dei Gesuiti e Francesco la rende al suo unico Superiore, prima di iniziare la Via Crucis  con la sue stazioni piene di simboli  misericordiosi… L’incontro con la Madre dà il senso della famiglia, il Cireneo è il simbolo di chi accetta la croce  che può  anche “inchiodare a una sedia”, ma non può impedire di sognare. L’incontro con le pie donne, un richiamo alla dignità  di tutte le donne, Veronica che asciuga il volto di Gesù, il simbolo della solidarietà e  della pietas. Per chi crede e per chi no, il Cristianesimo ci indica i valori universale della convivenza civile.

La Pasqua va in crisi!

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Niente week end lunghi fuori dalla città, per sfruttare le feste di Pasqua e staccare dalla routine lavorativa. Ma neanche una puntata al ristorante, per concedersi un pranzo diverso dal solito. La crisi si fa sentire anche sulle vacanze pasquali e la gran parte degli italiani, per mancanza di soldi, le passerà a casa. Soltanto 8,2 milioni (rispetto ai 9,5 milioni del 2012) di cittadini dormiranno almeno una notte fuori casa, facendo segnare un -14,1% rispetto a un anno fa. La rilevazione arriva da Federalberghi, secondo la quale c’è il rischio che l’economia turistica torni ai livelli del dopoguerra.

Siffredi e il suo “non solo magnum”!

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Dall’unione professionale tra il più noto attore italiano del cinema hard internazionale e l’ex pilota di F1 Jarno Trulli nasce un vino dal nome inequivocabile: ‘Rocco, non solo magnum’. La bottiglia, frutto delle Colline pescaresi Igt e a base di uve Montepulciano, sarà presentata in anteprima al Vinitaly. Il vino si inserisce all’interno di un progetto commerciale dell’attore, che nei prossimi mesi aprirà a Budapest il primo ‘Rocco’s world caffe”, locale inteso come luogo di ritrovo coviviale e tappa irrinunciabile per gli amanti del genere hard, in vendita oggetti veri e gadget, mentre verranno trasmessi video con i backstage dei set cinematografici dello studio di Siffredi. “Il vino – ha spiegato l’attore – ha un legame profondo l’erotismo e con la persona giusta è in grado di creare l’atmosfera perfetta per una serata divertente. L’Abruzzo é la mia terra d’origine e Jarno è un caro amico, che produce vini ottimi e che, con la giusta ironia, si è prestato a produrre questa nuova etichetta con il mio nome”. Rocco non è il primo attore hard che si affaccia al mondo del vino: già Savanna Samson ha cominciato a produrre bottiglie a Montalcino nella terra del Brunello.

L’eroe per caso!

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Stava aspettando la metropolitana a Philadelphia, quando un 63enne è caduto sui binari sotto i suoi occhi. Nonostante sapesse che da lì a poco sarebbe arrivato il treno, il 32enne Christopher Knafelc non ci ha pensato due volte ed è saltato a sua volta sui binari, salvando il malcapitato. Dopo il gesto, Knafelc è diventato l’eroe del giorno in America.

E’ guerra! Pyongyang vs Corea del Sud

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La Corea del Nord ha annunciato di essere entrata in “stato di guerra” con Seul, e che tutte le questioni intercoreane saranno ora negoziate su questa base. “La situazione che vede da molto tempo la penisola coreana né in guerra, né in pace, è terminata”, si legge in una nota firmata dal governo di Pyongyang. Immediata la reazione degli Stati Uniti, che hanno fatto sapere di prendere molto sul serio le minacce della Corea del Nord. “Abbiamo visto le informazioni contenute nel nuovo comunicato non costruttivo della Corea del Nord – spiega un comunicato della casa Bianca -. Prendiamo queste minacce sul serio e restiamo in stretto contatto con i nostri alleati sud coreani”.

Benvenuta ora legale!

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Torna l’ora legale: nella notte tra sabato santo e la domenica di Pasqua si dormirà 60 minuti di meno. Alle due del mattino di domenica 31 marzo scatterà infatti lo spostamento delle lancette degli orologi, che dovranno essere regolati un’ora avanti. Si tornerà all’ora solare domenica 27 ottobre. Un’ora di sonno in meno, dunque, ma un’ora di luce in più: domenica, ad esempio, il sole tramonterà attorno alle 18.30, ma grazie all’ora legale gli orologi segneranno le 19.30.

Le maternità di Nicole!

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“Se mi avessero detto da ragazza che sarei diventata madre non ci avrei creduto. Eppure sono passata attraverso tutti i tipi di maternità. Ho adottato Isabelle Jane e Connor, che ora hanno 20 e 17 anni, con Keith Urban, mio marito, ho avuto Sunday Rose, quattro anni, e grazie a una madre surrogata, Faith Margaret, di due. Sì, la mia ultima bimba, che è nostra figlia biologica, è stata portata in grembo da un’altra donna, che per me è meravigliosa e alla quale sono molto riconoscente. Ho assistito al parto, un’esperienza molto commovente. Non bisogna aver paura di tentare, di rovinare la propria rispettabilità, meglio fare un bel respiro e buttarsi in un’idea, in un’iniziativa, in quello che vogliamo, ma ancora non riusciamo ad afferrare. Senza cercare di essere perfette o a norma. Non c’è una maniera giusta di fare le cose, c’è quella nostra, ma è sempre meglio di stare lì a subire, condizionamenti personali e sociali. Io sono cresciuta con una sorella minore, Antonia, molto amata, con la quale ho pianto e ho riso, ho ballato da ragazza e condiviso bellissime avventure. Volevo che Sunday avesse anche lei qualcuno con cui crescere, giocare, leggere libri e proteggere. Ma ricordo bene anche il momento in cui Bella mi ha guardata per la prima volta negli occhi, aveva cinque giorni quando l’ho adottata, e mi sono sentita rinascere. In più ho avuto il miracolo di Sunday Rose, arrivata dopo tanti inutili tentativi, due aborti, e terapie di fertilità. Ho provato e riprovato, ho fatto di tutto per restare incinta, ma sembrava impossibile. Così ho avuto tempo per capire e accettare l’idea che forse nella mia vita non sarei riuscita a partorire. E quando l’ho accettata, a mia grande sorpresa nel 2008 ci sono finalmente riuscita. Bisogna provarci, sempre. Non aver timore di cadere o di sbagliare”. Così la Kidman, raccontando delle sue esperienze di vita, in un intervista a Vienna.

Uova corrotte!

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I carabinieri dei Nas di Lecce hanno sequestrato 5,5 tonnellate di cioccolato in polvere, destinato alla produzione di uova pasquali, detenuto in pessimo stato di conservazione. L’operazione del Nas si colloca nell’ambito dei controlli nel settore alimentare intensificati in prossimità delle feste pasquali, con particolare riferimento al settore dolciario. In particolare, nel corso di un’ispezione presso un’azienda cioccolatiera, i militari del Nucleo salentino hanno accertato che all’interno di 3 magazzini, annessi alla ditta, abusivi ed in pessimo stato igienico sanitario, erano stoccati numerosi sacchi da 25 kg di ‘cioccolato in polverè in evidente cattivo stato di conservazione. I locali, dove le materie prime erano tenute in promiscuità con materiale non alimentare, si presentavano notevolmente sporchi, con diffuse muffe ed infiltrazioni di acqua, dove le evidenti spaccature dei muri, della pavimentazione e della soffittatura avevano causato il percolamento di acqua piovana direttamente sui sacchi di cacao, numerosi dei quali scaduti anche da 3 anni. L’operazione ha consentito ai carabinieri del Nas di sequestrare oltre 5 tonnellate e mezza di cioccolato, destinato alla produzione delle tradizionali uova pasquali da distribuire ad esercizi commerciali delle provincie di Lecce e Brindisi, e in collaborazione con personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale disporre l’immediata chiusura dei locali non autorizzati e non idonei alla conservazione degli alimenti. Il titolare ed il gestore dell’azienda dolciaria sono stati denunciati per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Biscotti al latte scaduto!

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Nel magazzino di un’azienda veneta durante un’ispezione dei Nas di Padova sono stati ritrovati circa 130 sacchi da 25 kg di latte intero in polvere scaduto da circa tre mesi. La merce è stata sequestrata nell’ambito dei controlli nel settore alimentare intensificati in prossimità delle feste pasquali, con particolare riferimento al settore dolciario.
Il prodotto rinvenuto, di provenienza tedesca, era destinato alla produzione di biscotti, che sarebbero stati distribuiti a supermercati ed esercizi commerciali dell’intero territorio nazionale. I carabinieri hanno sequestrato l’intero quantitativo di latte in polvere scaduto, pari ad oltre 3 tonnellate, prelevandone dei campioni al fine di stabilire la salubrità del prodotto. L’irregolarità riscontrata è stata inoltre segnalata alle Autorità Sanitaria ed Amministrativa, mentre il legale rappresentante dello stabilimento dolciario è stato sanzionato per il mancato rispetto delle procedure di controllo aziendali.

CIAO ENZO! Addio a “El portava i scarp del tennis”

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Ciao Enzo,

Tu che sapevi avvicinare a quel mondo complesso che è la musica, tu che sapevi parlare di sociale con l’armonia delle tue note, tu che non avevi bisogno di parolacce per stupire nei tuoi monologhi, era il ritmo a trascinare il pubblico. Tu che facevi vivere lo spettatore, là sul palco insieme a te, raccontando del barbone morto di cui restano impresse solo le scarpe da ginnastica o dell’Armando…  i drammi umani, i sentimenti e le emozioni. Ciao a te che sapevi sorridere e carezzare quella solitudine umana, quella nostalgia che si respira e che diventa poesia in ogni tua canzone. Tu che sapevi unire leggerezza e contenuti, tu che trasformavi uno spettacolo in un esperienza di vita, tu che sapevi dare al pubblico la tua visione del mondo, senza mettere maschere, filtri. La tua immediatezza, la tua arte e il tuo sguardo sulla vita saranno per sempre un insegnamento per ogni generazione, sia per quelle che ti hanno conosciuto, che per quelle che ti conosceranno attraverso le tue canzoni, i tuoi spettacoli, il tuo esempio. Ciao, Enzo!

Conte professionista, Stramaccioni legato alla maglia!

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Se Antonio Conte non esclude un futuro sulla panchina di Inter o Milan, il tecnico Andrea Stramaccioni proprio non riesce a vedersi alla guida della Vecchia Signora. «Conte è professionista da molto più tempo di me e meglio di me sa quali sono le dinamiche di questo mondo. Mi riesce difficile immaginarmi sulla panchina della Juventus, anche perché la mia carriera è appena iniziata», dice Stramaccioni nella conferenza alla vigilia del big match in programma domani tra nerazzurri e bianconeri. «Poi, quando andrò via tra 5-6 anni, magari andrò su un’altra panchina… Quella della Juve no, dai…», aggiunge sorridendo.

La Roma contro la mafia!

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La Roma va a Palermo in vista della sfida di domani con i rosanero di Sannino ma non pensa solo al calcio giocato. Questa sera, nel ritiro siciliano, la squadra giallorossa ospiterà Gianluca Calì, imprenditore che sta combattendo una difficile battaglia contro la mafia. “Ringrazio voi – ha detto Calì – per l’ospitalità e la Roma per questa splendida opportunità. La Sicilia è piena di persone perbene e non possiamo essere prevaricati dalle persone disoneste”.

Marilyn Monroe, vanno all’asta le lettere della sua disperazione!

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Andranno all’asta le lettere di disperazione scritte da Marilyn Monroe e indirizzate al suo mentore Lee Strasberg. Le missive sono stimate tra i 30 mila e i 50 mila dollari e faranno parte della collezione di circa 250 manoscritti appartenenti a un collezionista americano anonimo che andranno all’asta a fine maggio. Nella collezione anche lettere scritte dal presidente Dwight Eisenhower alla moglie durante la Seconda Guerra Mondiale e una bozza di lettera dattiloscritta da John Lennon.

Non c’è crisi per i figli di… Fondiaria Sai e lo scandalo delle retribuzioni.

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C’è la crisi e la Fondiaria sai è in rosso, ha pagato 22 milioni di euro tra stipendi, consulenze e liquidazioni. C’è chi con la crisi si arricchisce, ma naturalmente i nomi e cognomi contano, eccome.  E’ il caso di Piergiorgio Peluso, figlio del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e neo direttore generale di Telecom, uscito a settembre con 5,01 milioni di euro, comprensivi di una buonuscita di 3,83 milioni e di 1,18 milioni di euro per l’incarico di direttore della compagnia svolto per circa 10 mesi.

Possono festeggiare anche nella famiglia La Russa. Vincenzo  ha percepito 532mila euro, battuto solo dal nipote Geronimo che ha guadagnato 560mila euro.

Le consulenze dello studio d’Urso Gatti Bianchi hanno invece fatto lievitare i compensi del consigliere e avvocato Carlo d’Urso a 1,75 milioni. Una somma particolarmente elevata se confrontata con quelle incassate dagli altri consiglieri-avvocati per le loro prestazioni professionali.

Questa è l’altra faccia dell’Italia in crisi.

La frittata gigante della pasqua francese!

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In Francia, le campane della chiesa suonano tutti i giorni dell’anno, tranne che per i tre giorni di Pasqua. Secondo la leggenda è perchè in questo periodo i frati viaggiarono verso Roma per ricevere una benedizione. La Domenica di Pasqua, le campane tornano a suonare ed è nella tradizione scambiarsi le uova di cioccolato, mangiare polli e conigli e dopo mezzogiorno, i bambini cercano nei loro giardini i tesori nascosti. Nella città di Haux, una tradizione ancora più insolito esiste: la realizzazione di una frittata gigante il Lunedi di Pasqua, da più di 4.500 uova. Le uova sono rotti a casa la mattina presto e portati alla piazza principale per essere cucinato in tempo per il pranzo – la frittata è destinato al pranzo di 1000 persone.

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