Il 16enne che ruba un pick up e semina il panico: 23 incidenti a causa sua

Francisco Sanchez Ibarra florida pick up-tuttacronacaE’ il Miami Herald a raccontare la “bravata” di un sedicenne, Francisco Sanchez Ibarra, di Bradenton, in Florida. Il ragazzo, che non ha la patente, ha rubato un pick up rosso alla guida del quale ha poi seminato il panico: le strade della Florida hanno fatto registrare, a causa sua, 23 incidenti. Il proprietario dell’auto rubata ha riferito che “stava giocando a Grand Theft Auto, ma per davvero”. E’ stata la polizia a fermare la folle corsa, mentre Francisco è finito in manette. Gli agenti hanno fatto sapere che non ci sono stati feriti gravi, ma le autorità  sono state costrette a chiudere per diverse ore al traffico il Cortez Bridge, causando parecchi disagi alla circolazione.

Il 40enne morto durante l’arresto a Firenze

riccardo-magherini-tuttacronacaLa scorsa notte è morto il 40enne Riccardo Magherini, stroncato da una crisi cardiaca che l’ha colpito mentre i carabinieri lo arrestavano a Firenze, dopo averlo trovato in forte stato confusionale e di agitazione. L’uomo aveva rubato un cellulare e distrutto alcune vetrine. A negozianti e auto di passaggio gridava: “Mi vogliono uccidere, aiutatemi”, gridava ai negozianti e alle auto di passaggio. All’arrivo dei carabinieri di Borgo San Frediano l’uomo li ha aggrediti: è stato immobilizzato a terra e ammanettato, poi ha accusato il malore. Alcuni testimoni hanno riportato che i militari l’avrebbero picchiato mentre era già a terra. Ora è stata disposta l’autopsia. Una prima ricostruzione spiega che attorno all’1 di notte del 4 marzo Mogherini vagava in borgo San Ferdinando a torso nudo, gridando in evidente stato di agitazione, dicendo che volevano ucciderlo e chiedendo aiuto. Prima dell’arrivo dei militari, in base alle testimonianze raccolte dagli investigatori, avrebbe sfondato la porta di una pizzeria facendo saltare la serratura con una spallata e ha chiesto aiuto al pizzaiolo, il solo rimasto all’interno, dicendo che era inseguito e che qualcuno voleva ucciderlo, quindi è uscito portandogli via il cellulare. A quel punto si è introdotto in una vettura in transito mentre la conducente, una ragazza, ne usciva impaurita. Magherini si è quindi introdotto in una seconda pizzeria, continuando a gridare aiuto e uscendone immediatamente dopo urtando violentemente contro una porta a vetri e danneggiandola. All’arrivo della pattuglia dei carabinieri si è scagliato contro di loro, costringendoli a chiedere l’intervento di un secondo equipaggio. I quattro militari intervenuti sono riusciti a immobilizzarlo a terra e poi ad ammanettarlo. Proprio loro hanno poi allertato il 118 ma, quando sono arrivati i sanitari, Magherini era in arresto cardiaco e dopo 40 minuti di tentativi di rianimazione l’uomo è stato dichiarato morto.  Non escluso, sempre secondo quanto spiegato dai carabinieri, che l’uomo avesse fatto uso di sostanze stupefacenti. L’uomo, che ha una figlia di due anni, da alcuni giorni era tornato a vivere dalla madre dopo essersi separato dalla moglie. In base a quanto accertato dai carabinieri, fino a poco tempo fa era titolare di un negozio nel centro di Firenze. Una studentessa 26enne, Bianca Ruta, ha dichiarato a Repubblica di aver visto i militari picchiare l’uomo già a terra:

“«La prima pattuglia non è riuscita a fermarlo, così sono arrivati altri due carabinieri e alla fine ci sono riusciti. Era su un fianco, ho visto chiaramente tre di loro che lo colpivano con alcuni calci in pancia. Non credo sia morto per questo, ma sono cose che non devono succedere. Andrò alla polizia a denunciare i fatti. Hanno fatto quello che dovevano, l’uomo era completamente fuori controllo e loro si sono limitati a tenerlo a terra. Nessuno ha alzato le mani»”.

Prima il suicidio del titolare, ora il maxi furto: le difficoltà della Zanardi Editore

giorgio-zanardi-suicida-tuttacronacaIl 13 febbraio Giorgio Zanardi, uno dei titolari dell’azienda padovana “Zanardi Editore”, strangolata dai debiti, si toglieva la vita. E mentre i dipendenti ancora soffrono per il lutto, ci pensano i ladri ad assestare un pesantissimo colpo: hanno strappato la “dorsale di fabbrica” della legatoria, ovvero l’impianto elettrico di 45-50 quintali di cavi di rame che alimentava tutto il reparto produzione. Mario Grillo, amministratore unico dell’azienda, ha commentato: “È come fossimo stati accoltellati alla schiena. Il morale è molto basso ma ci rimboccheremo le maniche per le 100 persone che lavorano qui e le loro famiglie”. L’azienda si sta ora riorganizzando con qualche generatore esterno per non perdere le commesse ma in molti temono che questo possa essere il colpo di grazia per un’azienda già da tempo in difficoltà.

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Seduceva, narcotizzava e derubava: arrestata la escort-truffatrice

escort-tuttacronacaSono state arrestate tre persone dai Carabinieri di Sacrofano, alle porte di Roma. Si tratta di una ragazza romena 20enne e i suoi due complici. Lei adescava la vittima su Internet e, dopo averla sedotta, la narcotizzava e rubava tutto. A dare il via alle indagini è stato un pensionato di Sacrofano che, dopo aver risposto a un annuncio in rete con il quale la giovane si offriva come accompagnatrice, era stato a cena con lei. In seguito è stato narcotizzato e derubato, oltre che di circa 700 euro, anche di di oro e preziosi, di una pistola regolarmente detenuta, dello smartphone, del tablet e della macchina parcheggiata in giardino. A quel punto gli investigatori sono arrivati alla 20enne, riconosciuta anche grazie alle impronte lasciate sui bicchieri, e fermata dopo un controllo in Via Tiburtina.

Scimmia primadonna? Ruba una videocamera… e fa un video di se stessa!

scimmia-selfie-tuttacronacaDi video particolari ce ne sono moltissimi in rete, ma questo è senza dubbio originale: quante volte capita di vedere una scimmia che “decide” di immortalarsi in un filmato? E’ accaduto nell’isola di Bali dove un turista brasiliano voleva immortalarsti con la sua videocamera GoPro. Per riuscirci, ha abbandonato momentaneamente la sua GoPro per entrare in campo ma una scimmia gliel’ha afferrata ed è scappata via. Ailton Schoemberger ha potuto riavere la videocamera solo quando un membro del personale del Tempio di Uluwatu, che il giovane stava visitando, ha offerto della frutta alla scimmia distraendola dal nuovo giocattolo. Quando ha controllato la registrazione, tuttavia, il turista ha scoperto che l’animale aveva deciso di immortalarsi a sua volta!

Ruba soldi dalla cassa del negozio dove lavora: le aumentano lo stipendio

commessa-ruba-soldi-tuttacronacaE’ il quotidiano La Nazione a raccontare quanto accaduto in un negozio di Arezzo dove una commessa è stata sorpresa a sottrarre denaro dalla cassa. Nessuna denuncia per lei, nè il proprietario ha deciso di licenziarla: ha invece scelto di aumentarle lo stipendio. La donna ha infatti spiegato il motivo del suo gesto: “L’ho fatto per i miei figli, sono disperata, mio marito ha perso il lavoro da un anno”. Per questo motivo il capo, compreso il disagio della sua dipendente, l’ha perdonata e, anzi, le ha aumentato di 150 euro la bista paga mensile.

Maxi furto in Australia: sparita la scultura “Big mango”

big-mango-tuttacronacaAltezza: 10 metri. Peso: 7 tonnellate. Segni particolari: ha la forma di mango. Sono queste le caratteristiche della scultura “Big mango”, che fino alla scorsa notte si trovava a Bowen, nel Queensland. Era una tradizione per chi si trovava in zona farsi una foto ai piedi del monumento: ma da questa mattina non è più possibile. La mega scultura eretta nel 2002 e dedicata al frutto tipico di questa regione dell’Australia, è infatti stata rubata. Certo, non un’impresa semplice, considerate le dimensioni, ma realizzata da dei ladri che hanno fatto ricorso a gru, funi e impalcatura. Ovviamente, una simile notizia non poteva passare inosservata al popolo della rete, che ha ipotizzato dove possa trovarsi…

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I nostri 7 giorni: pulizie in casa Italia

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Una settimana di grandi pulizie in casa Italia, dove davvero sembra che tutto debba essere riordinato dal nuovo governo che arriva e poi è sempre tutto da ripulire appena un governo cade. Passaggio di testimone gelido, con campanella che ha suonato a lutto, tra Letta e Renzi che si sono avvicendati nella Premiership di questo Paese che ormai sembra essere l’ombra indipendente di uomini politici che cercano invece una luce mediatica. Si è deciso anche di dare un colpo di spugna agli Esteri, ma i marò restano in India. Per L’istruzione però sono in vista molte rivoluzioni, altro che pulizia e già si parla di colpire le pensioni per rimettere in sesto la scuola pubblica, lotta generazionale? Su questo nodo le proposte son tante, da Delrio che minaccia la tassa sui Bot a Renzi che preme l’acceleratore per andare a colpire coloro che dovrebbero godere solo i frutti di un meritato riposo. Ci si dovrà armare di stracci e detersivi anche a Sanremo, dove il flop non è mancato e neppure le polemiche. Per fortuna che poi cala il sipario con Mengoni che omaggia Tenco, così come si spegne anche la fiamma olimpica e rimane l’amarezza per quell’Italia che non ha certo brillato.

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Pulizie ne hanno fatte i ladri a casa di Cicciolina ripulendo il suo archivio di video hard, facendo scattare la denuncia. Coloro che ancora non sono denunciati, ma rischiano di esserlo a breve sono i giovani che hanno rapito il futuro sposo per portarlo all’addio al celibato. Ma se il rapimento è falso sembra invece che Balotelli, la scorsa notte, sia incappato in una rissa vera. Un fotografo insistente e Supermario che perde le staffe… salvo poi smentire e far piazza pulita! Un po’ come Alfano, che in questa confusione politica, non si accorge di usare lo slogan di Sel: #lastradagiusta. Chi invece la strada sembrerebbe averla persa sono i due giocatori scomparsi oggi a Roma, speriamo che facciano attenzione ai passi falsi. Basta poco a volte per esagerare e sollevare polemiche, lo sa bene il Trio della Gialappa’s al centro della bufera dopo i commenti feroci su Rocco Hunt e la Terra dei Fuochi. Di carne al fuoco questa settimana non ne è mancata e come al solito noi di Tuttacronaca vi abbiamo raccontato frammenti di vita che si susseguono velocemente, tra ribaltoni della politica e gossip sportivo, tra il totoministri e l’attesa di Renzi chiuso per ore nello studio del Presidente della Repubblica, tra chi arriva e chi va, tra la voglia di tornare e la voglia di scappare… ma non dimenticatevi un Escape!

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Furto a casa di Cicciolina, rubati i video a luci rosse

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Ilona Staller, in arte Cicciolina, ha scoperto 24 ore dopo che i ladri si erano introdotti nel suo garage, annesso all’abitazione che l’attrice porno ha alla Storta a Roma. I ladri, secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, hanno forzato la serranda del garage portando via un enorme quantità di materiale audio e video, praticamente tutto  l’archivio di Cicciolina che per anni è stata uno dei personaggi più famosi dell’hardcore e del porno. Non si esclude che questo materiale possa essere rivenduto sul mercato del vintage e degli appassionati del genere.

 

Altri arresti a Sochi? Stavolta tocca alle Pussy Riot

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Il giallo degli arresti delle Pussy Riot sta sovrapponendosi alle gare che oggi sono in programma a Sochi. Sarebbe stata infatti la leader Nadezhda Tolokonnikova ha tweettare affermando di essere stata fermata vicino alla chiesa di S. Michele Arcangelo insieme a Maria Aliokhina e ad un’altra componente della band: «Ora ci portano alla stazione di polizia perché ci troviamo a Sochi». Poi inizia una raffica di cinguettii che finise per sconvolgere il senso di quel fermo. Prima sembra che stessero solo passeggiando epr la città poi si parla di un’accusa di furto, alla fine la Tolokhonnikova afferma con un tweet che «è stata usata la forza» da parte dei poliziotti. Sempre la Nadezhna racconta che «in due giorni abbiamo fatto 20 ore in stazioni di polizia e Fsb (i servizi segreti russi, ndr), siamo riuscite però a fare miracolosamente alcune esibizioni olimpiche sfuggendo ai pedinatori». «Così è la Sochi olimpica, ora ci portano nella stazione di polizia di Adler», aggiunge.  Sul web, però circola già una versione differente dell’accaduto: le Pussy Riot, secondo alcuni, stavano cercando di girare un video musicale anti-Putin intitolato “Putin ti insegnerà ad amare la patria”.

La reliquia di Wojtyla rubata: è caccia al ladro

papa-wojtyla-tuttacronacaLa scorsa domenica ci si è accorti che, nella notte, era stata rubata un’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II, portata via assieme a una croce. La reliquia è stata sottratta al piccolo santuario alle falde del Gran Sasso di San Pietro della Ienca (L’Aquila). A riferire il furto è stato il presidente dell’associazione culturale “San Pietro della Ienca”, Pasquale Corriere, secondo cui la reliquia depredata è una delle poche con il sangue del pontefice polacco conservate al mondo. Le ricerche per recuperare la reliquia stanno proseguendo ma, al momento, senza esito. Sono almeno 50 i carabinieri impegnati a setacciare la zona tra Assergi e Camarda, in provincia de L’Aquila. Si seguono più piste investigative: dal furto su commissione al furto da parte di qualche devoto al beato, fino al satanismo.Quest’ultima in realtà, nelle ultime ore ha perso un po’ di credibilità rispetto alle prime due. A spingere verso la pista satanica era stato il coordinatore dell’Osservatorio antiplagio Giovanni Pannunzio, il quale aveva ricordato come in questo periodo ci sono ricorrenze sataniche che culminano il primo febbraio, con il “capodanno satanico”. Tuttavia gli inquirenti sembrerebbero orientati a privilegiare il furto su commissione e quello di un devoto che avrebbe rubato la stoffa intrisa del sangue versato dal Papa in occasione dell’attentato del 1981, per coltivare un “culto diretto” a casa propria.

Furto nel palazzo della Merkel, la notizia allarma la Germania

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Era stato nascosto, ma ora a distanza di due anni da quando è avvenuto il furto nel palazzo dove risiede Angela Merkel, il reato viene alla luce e la Germania è in allarme. La Cancelliera è davvero al sicuro? E’ “Bild” che descrive la facilità con la quale un ladro si è introdotto nel palazzo della Merkel eludendo i controlli. Il fatto sarebbe accaduto il 12 luglio 2011, intorno alle 21, quando un ragazzo si sarebbe presentato davanti al portone e avrebbe chiesto di andare a far visita a una delle famiglie che abitano nello stesso stabile della Merkel. Gli agenti di guardia senza neppure chiedergli di esibire un documento lo hanno lasciato passare. Il ragazzo si servì del duplicato della chiave di ingresso, ottenuto illegalmente, per entrare in un’abitazione senza nessuna difficoltà. Qui il ladro rubò  un orologio di valore, delle chiavi e dei documenti di un’auto oltre a 6500 euro. Dopo il furto il ragazzo uscì tranquillamente dall’edificio salutando i due poliziotti di guardia. Poco dopo, con la chiave sottratta dall’appartamento, s’impadronì anche della vettura di lusso parcheggiata nel cortile. Il giovane malvivente fu arrestato solo in seguito, dopo aver commesso altri reati contro il patrimonio in diversi Lander tedeschi. Il furto nel palazzo di Merkel fa parte di “un grosso fascicolo d’inchiesta riguardante numerosi furti”, ha spiegato il portavoce della Procura. Il ladro nel frattempo si trova nel carcere di Schwerin, nel Meclemburgo, in attesa di giudizio.

I ladri fanno visita… al gazebo dei Forconi!

forconi-9-dicembre-tuttacronacaCirca un mese fa, il Comitato 9 dicembre aveva allestito un gazebo di fronte al supermercato Carrefour, nella zona sud di Thiene, in provincia di Vicenza. E proprio qui, la scorsa notte, si sono introdotti dei ladri. Il colpo è stato facile: è stato sufficente sollevare un lembo del tendone per intrufolarsi e sottrarre una decina di chili di caffè macinato e quattro chili di pasta, un coltello e alcuni altri attrezzi che i manifestanti avevano lasciato lì, in quel presidio che è ormai diventato il simbolo visivo della protesta.Rosè Gaspari, uno dei leader del Comitato, commenta: “Un disperato che ruba ai disperati. Dispiace non tanto per il valore di quel che è stato rubato, si tratterà al massimo di un centinaio di euro. Ma è il valore simbolico che colpisce. Quel caffè, quella pasta, ci era stata regalata da quanti avevano deciso di dare così una mano a sostenere la nostra protesta”.

I ladri che portano via anche i pannolini!

pannolini-tuttacronacaHanno letteralmente rubato di tutto i ladri che, racconta l’Eco di Bergamo, sono entrati in un’abitazione di Gorle, in provincia di Bergamo, e hanno sottratto gioielli, pc e playstation. Ma non si sono limitati a questo: dalla casa sono spariti anche i pannolini. Il fatto è stato denunciato, su Facebook, da una familiare della persona che ha subito il furto. I ladri, racconta, “sono entrati da una porta finestra nell’appartamento di mia sorella. Hanno messo a soqquadro la casa e hanno rubato gioielli, un computer portatile, una play station e tutti i vestiti e copertine di mio nipote di un anno”. E continua: “Hanno rubato persino i pannolini. Hanno poi trovato un secondo mazzo di chiavi in casa e, dopo aver messo comodamente la refurtiva in un borsone, sono usciti dalla porta lasciando le chiavi nella toppa”.

Arturo Vidal nel mirino… dei ladri!

arturo-vidal-tuttacronacaChi potrebbe tenere sotto controllo un importante giocatore di calcio? Non solo club interessati al suo gioco ma anche i ladri. Vittima di un maxifurto, avvenuto nella notte, è stato il centrocampista della Juventus Arturo Vidal. I malviventi si sono introdotti nella sua villa in provincia di Torino e hanno sottratto 60mila euro in contanti oltre a gioielli per un valore di altri 90mila, custoditi in cassaforte. Sul caso stanno indagando i carabinieri.

Mistero a Milano: furto a casa Borsellino

paolo-borsellino-tuttacronacaSalvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio e fondatore del movimento ‘Agende rosse’, ha rivelato di esser stato vittima di un misterioso furto all’interno della sua abitazione milanese. L’uomo, a Palermo, dove è in corso l’udienza del processo per la trattativa Stato-mafia, ha spiegato che tra il 29 dicembre e il 3 gennaio, un periodo nel quale non si trovava a casa, degli sconosciuti sono entati nell’appartamento di Arese, un comune alle porte di Milano, e hanno portato via la cassaforte. “Un fatto strano non certo opera di balordi. Sono stati lasciati oggetti di valore mentre hanno rovistato tra i documenti”. Borsellino ha segnalato anche un’altra circostanza sospetta: l’impianto di allarme, collegato telefonicamente alla caserma dei carabinieridi Arese, non è scattato. “Sto tornando a Milano per integrare la denuncia – ha aggiunto Borsellino – l’allarme ha sempre funzionato. Questa volta le chiamate automatiche ai carabinieri non sono partite. Si dovrà verificare se siano stati utilizzati strumenti che inibiscono gli impianti elettronici, e se, effettivamente, dietro ad un furto possa celarsi altro. Devo anche controllare se il computer è stato manomesso e se sono stati portati via anche documenti”.

Meglio il “fresco” che il gelo! Si riconsegna alla polizia

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Meglio il carcere che morire di freddo così un 42enne evaso dal carcere in Kentucky negli Usa ha deciso di tornare al fresco piuttosto che stare al gelo! il protagonista della vicenda è Robert Vick, evaso dall’istituto di correzione Blackburn, dove stava scontando una pena a 6 anni per furto. Vick, scappato di prigione domenica 5 gennaio si è trovato però avvolto nel vortice artico che sta attanagliando molti stati americani e ha deciso di entrare in un motel e chiedere se potevano chiamare la polizia. Gli agenti lo hanno trovato in stato di ipotermia, hanno chiamato quindi i sanitari che lo hanno sottoposto a cure idonee e poi è stato rinchiuso nuovamente al “fresco”!

  

I ladri inseguono Lavezzi dopo il furto a Napoli ora la rapina a Parigi

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I ladri sembrano aver preso di mira Ezequiel Lavezzi, l’ex attaccante del Napoli passato al Paris St. Germain nell’estate 2012. Nell’autunno 2011 la fidanzata del giocatore, Yanina Screpante, aveva subito una rapina a Posillipo: le fu portato via l’orologio e lei scrisse un duro messaggio su Twitter («Napoli m…»), chiedendo poi scusa. Quando si è diffusa la notizia del furto in casa Lavezzi, avvenuto nella notte  tra mercoledì e giovedì  quanto i ladri si sono introdotti nella villa dell’argentino a Neuilly, molti tifosi napoletani hanno ironizzato sui social network: «E adesso cosa dirà di Parigi la povera Yanina?».

Rapina agli uffici postali di Napoli, bottino da 140mila euro

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Una rapina a mano armata avvenuta pochi minuti prima dell’apertura degli uffici postali  in Vico Sempreviva a Loreto nei pressi dell’ospedale Loreto Mare, a Napoli. Gli utenti erano in attesa di poter accedere agli sportelli quando tre uomini armati hanno minacciato due guardie giurate che stavano trasferendo le banconote all’interno dei locali della Posta. Uno dei criminali, puntando la pistola alla testa di una delle guardie giurate, ha costretto l’uomo a consegnare le banconote. L’altra guardia giurata ha provato a reagire e il criminale ha sparato un colpo che si è conficcato nella carrozzeria di un’automobile. La guardia giurata ha poi risposto al fuoco, ma in poco tempo i criminali con un bottino da 140mila euro  su sono dileguati.

Furto in casa del 33enne morto: presi i due responsabili

ladri-in-casa-tuttacronacaAlcuni giorni fa aveva destato clamore un furto avvenuto a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, dove dei ladri avevano compiuto un atto di sciacallaggio rubando a casa di un 33enne appena morto. Ora i carabinieri hanno denunciato due residenti di Ca’ Tiepolo. La comunità deltina era stata molto scossa dall’accaduto e aveva dato il via a un insistente tam tam sui social network al quale si sono aggiunti la sagacia dei carabinieri e il senso civico di tante persone. In quesot modo si è venuti rapidamente a capo di un reato veramente spregevole.  A finire denunciati sono stati un 23enne e un 45enne del posto. Entrambi conoscevano bene Davide e sapevano che, dopo avere perso il padre qualche anno fa, nei mesi scorsi era morta anche la madre: erano quindi consapevoli del fatto che l’abitazione del giovane sarebbe rimasta libera. Il furto è stato messo a segno impiegando un piede di porco e altri attrezzi di questo tipo. Una volta nell’abitazione, i ladri l’hanno messa a soqquadro cercando oggetti di valore. Sono spariti orologi, telefonini, gioielli e altro, per un valore complessivo di qualche migliaio di euro.

Giovanardi derubato nella notte

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Vittima del furto avvenuto durante la notte tra domenica e lunedì scorso a Serramazzoni, sull’Appennino modenese è il senatore Carlo Giovanardi, del Nuovo Centro Destra. Solo oggi i media hanno riportato la notizia quantificando anche il bottino dei ladri: circa 2000 euro in contanti, oltre ad alcuni vestiti. Il parlamentare era nell’abitazione con la famiglia ma solo in mattinata, dopo il risveglio, si è potuto accorgere dell’accaduto e ha sporto denuncia ai carabinieri.

Gli “amici” che rubano a casa del 33enne morto

davide_mercurio-tuttacronacaAveva visto morire il padre alcuni anni fa e aveva perso la madre da pochi mesi. Ora si è spento anche lui, il 33enne Davide Mercurio. Porto Tolle, in provincia di Rovigo, si è chiusa nel dolore. Ma qualcuno ne ha anche approfittato per rubare a casa del giovane. Nel paese la convinzione è che ad agire siano state persone che lo conoscevano anche se è troppo presto per indicare i possibili colpevoli. Lo sdegno ha subito invaso la rete. E illuminante è quanto ha scritto Angelo Motta. Giovane e appassionato politico di Scardovari, altra frazione di Porto Tolle: “Voi che temete tanto marocchini, moldavi e Rom – ha scritto sul proprio profilo Facebook – Non vi siete accorti che in realtà sono nati e cresciuti qui da noi, quelli che vanno a rubare in casa di un ragazzo morto, quelli che rubano le vongole, quelli che rubano le cozze ai colleghi pescatori, quelli che rubano il rame dalle scuole o dalle chiese… Volete indicare la Luna ma state guardando il dito”.

Bimba di 6 anni ruba in una gioielleria: 133mila dollari di bottino

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Non restano molti dubbi, dopo che le telecamere di sicurezza hanno inchiodato una bambina di 6 anni, che all’interno di una gioielleria in Arabia Saudita ha effettuato un furto da 133mila  dollari, circa centomila euro. La bimba, accompagnata da due donne che distraevano il gioielliere, non ci ha messo molto a sottrarre la refurtiva. Una ladra davvero insospettabile che solo gli obiettivi delle telecamere sono riusciti a inchiodare.

I ladri che rubano a casa del giocatore del Napoli… e si prendono le maglie!

 

federico-fernandez-tuttacronacaIl difensore del Napoli Federico Fernandez si trovava a Cagliari, in trasferta con gli azzurri per il match contro la squadra sarda, quando i ladri si sono introdotti nel suo appartamento a Napoli. Stando a quanto si apprende, dall’appartamento del calciatore sarebbero state rubate alcune magliette e un pc.

Deputato regionale grillino picchiato e derubato

giorgio-ciaccio-tuttacronacaE’ stato denunciato oggi alla polizia quanto accaduto ieri sera al deputato regionale del M5S Giorgio Ciaccio, aggredito da due ragazzi a Palermo, nella zona di piazza Borsa. I parlamentari cinquestelle chiedono di “potenziare la vigilanza nelle ore serali e notturne”. Non solo una collutazione durante la quale il deputato ha riportato alcune ferite al volto, ma anche il furto del cellulare. Afferma Ciaccio: “L’aumento delle aggressioni e degli episodi di criminalità  è sotto gli occhi di tutti e mi è stato confermato dagli agenti ai quali ho sporto denuncia, oltre che dalle notizie che quasi quotidianamente leggiamo sui media. E’ inaccettabile che si debba avere il timore di girare liberamente per la propria città senza la paura di imboscate ed aggressioni”. “Le forze dell’ordine, cui va tutta la nostra stima, devono aumentare i controlli, ma per farlo – aggiunge – devono essere messe nelle condizioni di farlo. E ora non lo sono, visto che le somme a loro destinate vengono sistematicamente ridotte, depotenziandole e mortificandole”. “Non vorrei, comunque – aggiunge Ciaccio – che dietro l’aggressione ci fosse anche qualcos’altro, oltre alla ricerca di un facile bottino”. Il riferimento di Ciaccio è alla propria attività parlamentare, per la quale spesso assume posizioni impopolari. Appena il 19 dicembre, giorno dell’aggressione, aveva denunciato “oscure manovre” attorno al personale di Sicilia e-Servizi, la compartecipata della Regione “che – aveva detto il deputato – potrebbe essere utilizzata come testa d’ariete per assunzioni alla Regione”.

Ladri disperati? Non sanno più che rubare! Anche un deambulatore va bene

Deambulatore-rubato-tuttacronacaPer essere dei ladri non devono avere una gran morale ma a Padova si è avuta la dimostrazione che la degenerazione non ha limiti. Un’anziana signora di 88 anni si è recata in banca per effettuare alcuni pagamenti ed ha lasciato il suo deambulatore, senza il quale non può muoversi, all’esterno. Quando è uscita, però, questo non c’era più. La donna si è quindi dovuta rivolgere alla vicina stazione dei carabinieri diretta da Giancarlo Merli dove hanno raccolto la sua denuncia e poi l’hanno riaccompagnata a casa.

Babbo Natale “appiedato”: rubate le renne e la slitta!

babbo-natale-slitta-tuttacronacaA Mignagola, frazione di Treviso, è stato effettuato un furto che non può non attirare l’attenzione: sono state rapite le renne di Babbo Natale ed è sparita anche la sua slitta! Il fatto è capitato nella villetta con giardino di Pietro Paro, un pensionato 69enne che, alla vigilia delle festività, si è ritrovato con un Babbo Natale “appiedato”: non aveva infatti ancora preso posto sulla slitta e ora attende nello scantinato che arrivino novità sui cinque animali e sul mezzo. Nel frattempo, l’uomo ha lanciato un appello e posto una taglia: mille euro a chi riporterà il maltolto. Per farlo, si è rivolto sia alla tv locale che ai giornali: se non avrà riscontri, spererà comunque nel buon esito delle indagini dei Carabinieri, già sulle loro tracce: pare infatti che i malfattori siano stati immortalati dall’occhio della telecamera di videosorveglianza. Anche se il signor Pietro un sospetto ce l’ha. “Non valgono chissà cosa, si tratta di semplici renne con luminarie, come tante che si trovano sul mercato”, spiega il signor Pietro, in dialetto stretto. “È una questione di principio”. È il principio di non dover chinare la testa sempre e comunque, accettando le angherie degli invidiosi, a far puntare i piedi a questo pensionato, nel nome del rispetto e dell’onestà. Anche se si tratta di una addobbo natalizio senza un grande valore economico. Comunque sia, se non dovesse ritrovare il tutto lui non rinuncerà al suo Natale luminoso: “Aspetto ancora una sxciànta (un po’, ndr), ma poi le ricomprerò”. Anche per non deludere i suoi nipotini!

Furto con esplosione: i ladri prendono di mira un bancomat nel Comasco

furto-bancomat-tuttacronacaFurto “pirotecnico” ieri notte nel Comasco dove ignoti hanno utilizzato una miscela epslosiva per far saltare un bancomat di una filiale della Banca Popolare di Sondrio di Carlazzo, intorno alle 2.30. I ladri hanno così avuto la possibilità di prendere dal cassetto interno denaro contante per circa 39mila euro.  I banditi, dopo che l’esplosione aveva già danneggiato la struttura, hanno anche sfondato una vetrata per accedere allo sportello. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Porlezza, insieme al nucleo di Menaggio e al comando provinciale di Como.

Attimi di paura a Fiumicino: rapina a mano armata

rapina-fiumicino-tuttacronacaAttimi di paura in serata, poco dopo le 18, nella sala scommesse della piazzetta della Madonnella, all’Isola Sacra, a Fiumicino, in provincia di Roma. Stando alle prime informazioni, due rapinatori, sembra a volto coperto, avrebbero sparato dei colpi a scopo intimidatorio, uno dei quali avrebbe colpito uno dei televisori che si trovavano nella sala: il bottino sarebbe di alcune centinaia di euro. All’esterno, un complice li attendeva. Gli agenti del commissariato di Fiumicino sono giunti sul posto per le indagini. I banditi, secondo quanto si è appreso successivamente, avrebbero anche malmenato uno dei clienti nel tentativo di rubargli l’orologio. Ieri un’altra rapina si era verificata al Risparmio Casa di via Foce Micina, sempre a Fiumicino.

Siani rapinato e ferito… “per bufala”!

siani-bufala-tuttacronacaE’ ribalzata ovunque la notizia che il comico napoletano Alessandro Siani era stato scippato di una catenina al Centro Centro Commerciale Campania di Marcianise e poi ricoverato all’ospedale di Caserta per le ferite riportate nell’azione violenta. In realtà, come ha accertato il Mattino di Napoli, si tratta di una bufala partita da un tweet e poi rimbalzata a valanga sul web nel giro di pochi minuti. Siani, mentre la notizia circolava, si trovava a Bari per lavoro e non aveva subìto alcuno scippo in provincia di Caserta, nè domenica nè sabato.  La stessa direzione del Centro Commerciale Campania di Marcianise si è affrettata a fare chiarezza nel pomeriggio di domenica 1 dicembre.  “Nell’arco dell’intera giornata di sabato 30 novembre, all’interno delle gallerie della nostra struttura, non sono stati segnalati problemi di questo tipo. Non si è verificata alcuna rapina o aggressione, così come confermato dalle forze dell’ordine che operano sul territorio e dallo stesso manager di Alessandro Siani”. La reazione di molti? Hanno interpretato la notizia e hanno giocato i numeri al lotto!

Alessandro Siani ferito a Napoli durante un furto, è ricoverato in ospedale

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Alessandro Siani, noto comico napoletano è caduto vittima di un furto al al centro Commerciale Campania di Marcianise. I malviventi, almeno due personeavrebbero strattonato violentemente Siani per strappargli la collanina che teneva al collo. Durante la colluttazione il comico sarebbe caduto a terra sbattendo violentemente la testa. Poi colto da malore è stato accompagnato all’ospedale di Caserta dove si trova sotto osservazione.

In seguito, è stato appurato che si trattava di una bufala.

Incidente mentre fugge dopo un furto: fa causa all’assicurazione

moreno_major_sedia_rotelle-tuttacronacaIl 50enne Moreno Major, di Signoressa, nel Trevigiano, si trova su una sedia a rotelle a causa di un incidente stradale: era finito in un fosso mentre stava scappando dopo aver effettuato un furto. L’uomo, che ora si trova in carcere a Pisa e deve scontare 5 anni e 6 mesi per rapina, ha deciso di fare causa a Zuritel Assicurazioni per svariate centinaia di migliaia di euro, si parla di 700mila euro. Il giudice civile ha ora disposto una perizia. Major, per ottenere il risarcimento del danno subito nell’incidente mentre scappava dopo un furto, in zona industriale a Villorba, sempre in provincia di Treviso, aveva presentato il conto a Zurich Assicurazioni che però aveva ritenuto inaccoglibile tale richiesta: l’uomo era infatti rimasto ferito in seguito a una condotta fuorilegge. Il suo avvocato sostiene che era un terzo trasportato, perché durante la fuga l’auto era guidata dall’amico Renato Dell’Innocenti e Major non aveva alcun controllo sul mezzo.

Per rapinare una banca… basta chiedere i soldi!

ladri-banca-tuttacronacaRicco bottino per due rapinatori che, vestiti con giubbotti, guanti e passamontagna, sono entrati nell’agenzia del Credito cooperativo del Friuli a Cavalicco, frazione di Tavagnacco, alle porte di Udine, quando all’interno non c’erano clienti. I due, uno dei quali con accento meridionale, si sono limitati a dichiarare di volere il denaro e gli impiegati, spaventati e temendo per la loro incolumità, hanno consegnato loro le banconote che avevano: 25mila euro in totale. I due, preso il malloppo, si sono a quel punto allontanati a bordo di una Fiat Stilo station wagon che li attendeva all’esterno, e che è risultata rubata in provincia di Pordenone. La vettura è stata ritrovata poco dopo vicino al cimitero. I carabinieri della stazione di Feletto Umberto, del Norm di Udine, del Reparto operativo e della squadra rilievi, sono ora impegnati nelle indagini e sono certi che ci fosse un terzo complice.

Recuperato l’albero dei desideri, l’abete rubato a Napoli

albero-napoli-tuttacronacaIeri sera, dopo solo poche ore che era stato installato il tradizionale albero dei desideri nella Galleria Umberto I a Napoli, dei ragazzini l’avevano rubato. Oggi i carabinieri l’hanno già ritrovato: si trovava, abbandonato, in vico Tofa, nei Quartieri Spagnoli. Gli stessi militari lo riconsegneranno al proprietario. Come racconta il Mattino, tuttavia, al momento del recupero dell’albero un gruppo di ragazzini ha cercato di impedire il prelievo di quello che già considerano il loro abete. Alla fine tutto si è risolto con la scorta di due carabinieri motociclisti. Il bottino è stimato sulle mille euro, ma il danno d’immagine è ben più pesante. Antonio Barbaro, il commerciante che ha lanciato la tradizione e ogni anno fa arrivare un abete, ha detto: “Ce ne vorrebbero due di alberi, uno per i turisti e uno per i ladri. Comunque, ne risistemeremo un’altro al più presto, così i napoletani sapranno dove mettere i loro desideri natalizi”. Ora ci si interroga se sia stata solo una bravata: “Qualcuno deve averli mandati questi dieci ragazzini che hanno rubato l’albero”, sussurrano in Galleria. “Per miseria l’hanno rubato, c’è tanta miseria in giro che pure un albero può fare comodo”, dice Nunzia, che abita nei quartieri. Ma c’è anche, come Giovanni, chi parla del problema della sicurezza: “La notte qui diventa terra di nessuno. E’ incredibile che non ci sia un minimo di sorveglianza”.

Furto in tempo record: rubato l’albero di Natale in Galleria Umberto I a Napoli

albero-natale-napoli-furto-tuttacronacaE’ rimasto al suo posto solo alcune ore, prima che dei ragazzini lo rubassero. Stiamo parlando del tradizionale pino che viene posto al centro della “piazza coperta” della Galleria Umberto I di Napoli per per raccogliere bigliettini con i desideri natalizi. A farsi carico dell’iniziativa, da 28 anni, è il commerciante di abbigliamento Antonio Barbaro, che ha denunciato il furto. I sempreverde era giunto a Napoli solo ieri sera, direttamente dalla Normandia: “Una giovane di 18 anni ha fatto in tempo ad appendere un bigliettino con i suoi desideri – dice Barbaro – stamattina, quando sono giunto in Galleria, l’amara scoperta: l’albero di Natale era sparito”. Sempre l’uomo, racconta che il furto è avvenuto intorno alle 23 e 30, “ed è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Nelle immagini si vedono 15 ragazzini che si arrampicano per tagliare la corda a cui avevo fatto legare il pino. Facendo arrivare l’albero in largo anticipo, purtroppo ho offerto il fianco ai ladri: ho dato loro la possibilità di rubarlo per rivenderlo ad altri. Magari questo non sarebbe accaduto se ci fosse stato il presidio notturno della polizia municipale in galleria come l’anno scorso. Ma non ci scoraggiamo, ho già ordinato un altro albero di natale. E’ un’iniziativa che piace alla gente: nonostante i nuovi mezzi di comunicazione, le persone continuano a venire in galleria per attaccare ai rami messaggi con i propri desideri”.

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Ladro ucciso da un carabiniere. Il sindaco: “Non sono dispiaciuto”

ladro-ucciso-carabiniere-tuttacronacaE’ BergamoNews che riporta il post pubblicato su Facebook dal sindaco di Chiuduno, nel Bergamasco, l’esponente della Lega Nord Stefano Locatelli: “E’ grave se dico che non sono dispiaciuto per il ladro morto dopo l’inseguimento dei carabinieri?” E aggiunge: “Solidarietà alle forze dell’ordine, sempre più impotenti di fronte a una giustizia che non c’è e che continua a liberare i criminali”. Il primo cittadino si riferisce a quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato quando un 25enne di nazionalità albanese è morto in seguito a una sparatoria con i carabinieri. Il giovane aveva tentato, assieme a un complice, di rubare i soldi dalle slot machine di un bar a Villongo. Una pattuglia ha inseguito l’auto dei malfattori che è stata poi fermata da una seconda appostata a Bolgare: il 25enne, alla guida, ha cercato di investire un militare. Dalla pistola del carabiniere è partito un colpo, forse accidentale, che ha ferito a mort l’uomo, colpito sotto la scapola. Il pm indaga per valutare se vi sono gli estremi del reato di eccesso colposo di legittima difesa.

I vigili non possono aiutarla… e fa da sè: ruba la sua stessa bici!

ladro-biciclette-tuttacronacaA Padova in molti si spostano in bicicletta, vuoi per ecologia, per risparmiare, per necessità. E proprio la massiccia presenza di questi mezzi di trasporto invoglia i malfattori ad arraffare le bici. Elisabetta Beggio lo sa bene, visto che dall’inizio dell’anno si è ritrovata appiedata ben dieci volte. La coordinatrice del Movimento del Buonsenso, che si occupa di problematiche cittadine ha raccontato: “L’altra mattina ho appoggiato la bicicletta in via S. Francesco senza lucchetto, perchè dovevo svolgere una commissione veloce. Trovo pazzesco che siano bastati un paio di minuti per non ritrovare più il mezzo”. E ha continuato: “Arrabbiatissima per l’ennesimo colpo ai miei danni, stavolta ho deciso di seguire i consigli del passaparola, e così il pomeriggio stesso sono andata a cercare la mia due ruote ai giardini dell’Arena in corso del Popolo. Non trovando nulla nel parco, mi sono poi recata in piazza Eremitani, ed è li che ho visto la mia bici agganciata a un palo con un piccolo lucchetto, che non era più il mio da 80 euro trafugato assieme alla bicicletta”. Avendo dotato la sua bici di finiture personalizzate, era impossibile per lei confondersi. “Poco dopo è passata un’auto dei vigili ai quali ho esposto il problema. Gli agenti però se ne sono andati, spiegandomi che senza denuncia, che non avevo presentato, non potevano fare nulla”. A questo punto, ha optato per agire: “Ho fermato un passante e gli ho chiesto di rimanere sul posto a piantonare la bicicletta. Poi ho domandato in prestito in un bar un coltellino col quale ho aperto il lucchetto e mi sono ripresa il mezzo, con cui me ne sono tornata a casa”. Conclusione: “Ormai la bicicletta a Padova è diventata un lusso, visto il numero esorbitante di furti-. Alcune mie conoscenti ci hanno rinunciato e ora circolano a piedi, per non dare più la soddisfazione ai ladri di farsi derubare. È sconfortante essere arrivati persino al punto di rubarsi le bici a vicenda”.

Non sa resistere al Parmigiano Reggiano: finisce in carcere

parmigiano-reggiano-tuttacronacaIl 57enne romano Franco Valente ha una strana “dipendenza” che l’ha condotto dritto al carcere di Rebibbia. L’uomo, semplicemente, adora talmente il Parmigiano Reggiano dall’aver accumulato 12 condanne per furto e dieci anni di reclusione. L’uomo, ex impiegato delle poste, in dodici anni ha sottratto dai supermercati della Città Eterna centinaia di pezzi del pregiato formaggio. Per lui sempre e solo Parmigiano: ha infatti disdegnato qualsiasi altro prodotto. La prima volta che venne scoperto con “le mani nel formaggio”, il giudice lasciò correre, ma all’ennesimo processo finì agli arresti domiciliari. Dai quali evase… per andare a far nuove scorte del formaggio. Nei market, toglieva i codici a barre riuscendo così a farla franca al momento del pagamento. L’uomo uscirà dal carcere ad aprile.

“Zalone-berluscone”, Brunetta tra Forza Italia e Sole a catinelle

sole-catinelle-brunetta-tuttacronacaC’è da chiedersi quanto sia stato apprezzato dai molti fan di Checco Zalone il tweet con il quale oggi Renato Brunetta, capogruppo alla Camera del Pdl (prima) e di Forza Italia (ora), ha paragonato l’ultimo film del comico a rinato partito di Forza Italia, forzando così la similitudine tra il cabarettista e Berlusconi. Recita il cinguettio: “Sole a catinelle. Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena di Berlusconi e di Forza Italia”.

brunetta-tweet-tuttacronacaOvviamente non si è dovuto attendere a lungo per le numerose risposte tra le quali, con molta ironia, “Renatino, prima di recensire un film forse sarebbe il caso che lo guardassi prima!, dice Armando, mentre ‘Mirtilla’ è più tranchant: !Mi sa che Renatino si è perso nel multisala ed è andato a vedere un altro film”. Ma c’è anche chi apprezza, come Corrado Fortuna: “Ti sei guadagnato un follower”. Ma Brunetta non “parla da solo”. Infatti lo stesso concetto era stato espresso nel mattinale, la nota politica redatta dal gruppo Forza Italia alla camera, dove si legge: “Qualcuno l’ha notato? Siamo prudenti nel dirlo, perchè non vorremmo iniziasse un boicottaggio come quello contro i pompelmi degli israeliani. Il film ‘Sole a catinelle’ di Checco Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena di berlusconi e di forza italia. Zalone-berluscone”.

Fuggono dalla polizia dopo un furto: tre ladri morti in un incidente sull’A1

incidente-ladri-tuttacronacaIncidente stradale, poco prima dell’alba, nel tratto ciociaro dell’A1, tra i caselli di Cassino e San Vittore del Lazio in direzione Napoli dove solo da poco è stato riaperto il traffico dopo i rilievi delle forze dell’ordine. Nello schianto hanno perso la vita, in base a una prima dinamica della polizia stradale, tre giovani romeni che, dopo un furto avvenuto in provincia di Perugia, erano in fuga inseguiti dalla polizia. Una quarta persona è ferita in maniera grave. L’Audi su cui viaggiavano i ladri non è riuscita a evitare l’impatto con un mezzo pesante, incastrandosi sotto il rimorchio di un tir provocando la morte immediata di due occupanti mentre la terza vittima è spirata in ospedale.

Ladri di formaggio in azione: maxi-furto di Parmigiano Reggiano

parmigiano-reggiano-tuttacronacaLo scorso agosto, dalla cooperativa agricola “Bianca Modenese” a San Vito di Spilamberto, in provincia di Modena, erano state sottratte centinaia di forme di Parmigiano-Reggiano. Ora a subire identica sorte è stata la cooperativa Albalat ad Albareto di Modena dal cui caseificio sono state sottratte circa 400 forme del pregiato formaggio, per un valore di circa 150mila euro. I ladri sono riusciti a introdursi nel magazzino sfondando una rete a fianco del cancello d’entrata e forzando poi la porta di ingresso, non senza aver prima manomesso. Il formaggio era già impilato su pallet, fatto che ha reso più facile il trasporto all’esterno. La polizia sta indagando sull’accaduto.

La maschera di Puccini

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Rubata il 5 ottobre insieme ad altro materiale della  storica Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti presieduta dal professor Raffaello Nardi, la maschera funebre di Giacomo Puccini era stata ritrovata dopo appena 48 ore,  ma la notizia non è stata diffusa proprio per provare a trovare anche il resto del materiale rubato, tra cui una quindicina di registri del XVI, XVII e XVII secolo di indubbio valore. I militari nel corso di qualche settimana sono riusciti a rintracciarli, mentre ormai erano già stati acquistati da vari soggetti, tutti antiquari, che contavano di rivenderli a prezzo maggiorato.

 

Per fare una rapina al bancomat… sventrano un palazzo!

bancomat-rapina-tuttacronacaScordatevi i ladri silenziosi che agiscono con il favore delle tenebre per non farsi notare. A Modugno, nel Barese, una banda di rapinatori ha preso di mira il bancomat del Monte dei Paschi di Siena e si sono mossi con insolita violenza: hanno infatti tentato l’assalto con una pala meccanica. Per intascare il bottino hanno iniziato ad abbattere la parete della banca ma non solo: la pala ha iniziato a colpire anche i balconi del primo piano del palazzo. A quel punto i condomini hanno allertato il 112 che è subito entrato in azione. I banditi, visti i lampeggianti, hanno aperto il fuoco costringendo i militari a rispondere con mitragliette e pistole. A quel punto i malfattori sono fuggiti a bordo di un’Audi.

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Poste Italiane condannata a risarcire l’utente vittima di truffa telematica

Poste_Italiane_tuttacronacaE’ il Codacons a ripercorrere la storia del milanese Ivan D’Elia che nel 2009 si era accorto che, dal suo conto corrente postale, erano stati prelevati 1322 euro con tre operazioni utilizzando il numero della sua carta di credito e la password. D’Elia aveva allora sporto denuncia e tentato di conciliare con Poste Italiane, ma invano. Per il gruppo, infatti, le frodi informatiche non sono considerate risarcibili, dato che i loro servizi online “sono realizzati con sistemi di protezione che rispettano elevati standard di sicurezza”, e deve, perciò, “essere cura di chi utilizza strumenti informatici adottare tutte le cautele necessarie per garantire la riservatezza dei propri dati”. Ma il giudice di pace di Milano, Giovanni Pulci, ha ritenuto infondata tale tesi in quanto “trattasi di mere affermazioni prive di riscontro”. Sebbene D’Elia “non abbia provato, nemmeno a mezzi testi la diligente custodia dei codici d’accesso al proprio conto, risulta non contestato che i prelievi sono stati effettuati” dal truffatore. “Non risultando essere stata provata – spiega il giudice – la mancata diligenza nella custodia delle schede segrete personali”, e “i rischi relativi alla violazione del sistema di sicurezza adottato per il c.d. homebanking, devono rimanere a carico della parte che ha scelto il sistema e che, nella circostanza, è Poste Italiane spa”, “non essendo stata provata, neppure, la negligenza” dell’utente. A D’Elia, i dati erano stati carpiti con una pagina del tutto simile a quella di Poste Italiane che ora è stata condannata al risarcimento di 1322 euro, oltre agli interessi legali dalla domanda al saldo, e al pagamento delle spese e competenze, liquidate per 957 euro. Per il presidente del Codacons, Marco Donzelli la sentenza è importante perché “un giudice ha sentenziato che l’onere della prova è a carico del proprietario del sito” e “i rischi per la violazione di un sito, insomma, sono a carico di chi lo ha fatto e ha scelto il sistema di sicurezza”.

Incidente nel Torinese: ladro si schianta con un’auto rubata

ladro-dauto-tuttacronacaIncidente all’alba alla periferia di Torino dove un ladro d’auto, a bordo di un’Alfa Romeo appena rubata, è morto schiantandosi contro un autobus di linea. Dalle prime informazioni trapelate, sembra che l’uomo, per identificare il quale si sta procedendo all’analisi delle impronte digitali, non si sia fermato allo stop di una Volante della polizia che lo aveva notato sfrecciare a forte velocità e aveva iniziato a inseguirlo. Il decesso è avvenuto sul colpo. Nell’auto sono state trovate anche delle gomme rubate a un altro mezzo.

Furto a catinelle. Maxi rapina a Brindisi, svaligiato incasso del film di Zalone

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Nella notte tra domenica e lunedì al cinema multisala Andromeda di Brindisi i ladri sono entrati da  lucernario, hanno disattivato l’impianto di allarme e disattivato le telecamere di videosorveglianza, e infine hanno svuotato la cassaforte, fuggendo probabilmente a bordo di un camion. Così hanno rubato l’intero incasso del weekend, un bottino da oltre 100mila euro. Gran parte dell’incasso era frutto dello sbigliettamento di “Sola a catinelle” di Checco Zalone. . A scoprire il colpo sono stati gli addetti alle pulizie.

 

Svaligiato il van dei Negrita, il concerto di domani a Lecce è a rischio

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Giovedì si erano esibiti a Cagliari e domani, sabato 2 novembre, sarebbero dovuti salire sul palco di Lecce, ma durante il trasferimento degli sconosciuti hanno saccheggiato il furgone usato per il trasporto delle valige con gli effetti personali e degli hard disc con le basi musicali. L’episodio occorso ai Negrita è stato denunciato nel pomeriggio di oggi al commissariato di polizia di Ostia. Il tecnico incaricato del trasporto che aveva ritirato le valigie all’aeroporto di Fiumicino, ha dichiarato di essersi assentato pochi minuti all’ora di pranzo intorno alle ore 13,00 mentre il van era parcheggiato sul lungomare della Salute. Al suo ritorno, l’uomo ha trovato il portellone del van scassinato e le valigie che erano state portate via. Ora i componenti della band, sperano di riuscire in ogni modo a fare il concerto domani a Lecce, al Teatro Politeama Greco, e a portare a termine quella che ora sta diventando una corsa contro il tempo per recuperare le basi.

Il ragazzo che s’innamora di chi gli ha rubato il cellulare

phone_fb-tuttacronacaPoteva essere proprio una giornata storta quella del 24enne Niklaus Knecht, al quale hanno rubato il telefono durante un viaggio in treno. Ma la fortuna ha arriso allo studente: la ladra altri non era che un’avvenente ragazza che aveva iniziato a farsi foto con lo smartphone, scatti che venivano immediatamente trasmessi al pc del giovane. Nel giro di poco, Niklaus si è invaghito della bella ladruncola. Ora il 24enne sta facendo di tutto per riuscire a incontrare la giovane marocchina: “Sono sicuro che lei non c’entra nulla con il furto originale, sembra una brava ragazza”. Per non lasciare nulla intentato, Niklaus ha anche aperto una pagina Facebook per rintracciarla e ha lanciato un messaggio ironico: “Puoi tenere il telefono se esci con me”.

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Terrore nel supermercato a Piazza Mazzini, a Roma

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Un venerdì pomeriggio tranquillo, che si è trasformato in terrore per i residenti del quartiere Prati a Piazza Mazzini che stavano facendo la spesa alla Conad di via Antonio Mordini, intorno alle ore 17. Un uomo, con il casco integrale è entrato armato di pistola, poi si è scoperto che era un’arma giocattolo, seminando il panico nel supermarket. Il criminale, investito da un carrello tirato da un commesso, con cui poi il criminale ha innescato una colluttazione usando l’arma per colpire in faccia il commesso che è poi stato medicato in ospedale con diversi punti di sutura. Il bandito non è riuscito a mettere a segno il colpo ed è fuggito in sella ad uno scooter parcheggiato su un marciapiede poco distante dal supermercato. La polizia intervenuta sul posto, ha cercato in lungo e in largo il criminale che però aveva già fatto perdere le sue tracce. Anche nelle riprese delle telecamere a circuito chiuso l’uomo è stato ripreso con il casco integrale e non ha mai parlato, non si conosce quindi la nazionalità dell’uomo. I residenti del quartiere si dicono preoccupati perché sono in continuo aumento nella zona gli episodi di violenza, di rapine e di furti.

Gli 007 sulle tracce dei rolex rubati a Gigi D’Alessio?

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Se fosse vero sarebbe davvero incredibile, eppure la notizia l’ha battuta “L’Espresso”  in un articolo dal titolo “Per Gigi si muovono le spie”, nel quale un agente dei servizi segreti che vuole rimanere anonimo dichiara:  «Ci hanno dato l’ordine di attivarci subito per capire che fine avessero fatto gli orologi». Gli “orologi” sono quelli di Gigi D’Alessio, i rolex rubati nel furto che il cantante napoletano ha subito nello scorso mese di giugno, stimato intorno ai 200mila euro.

Questa una parte dell’articolo dell’Espresso:

Gigi D’Alessio è un cantante di successo. Per qualcuno, addirittura un mito. Ma l’artista napoletano è anche un uomo assai fortunato: i carabinieri di Roma sono infatti riusciti a ritrovare parte di una preziosa collezione di orologi Rolex che gli era stata rubata lo scorso giugno. La refurtiva è stata rinvenuta dopo un mese, a luglio, ma la notizia non è stata ancora resa pubblica. Forse perché, come spiegano alla Compagnia Cassia, titolare delle indagini, «stiamo cercando di trovare la parte mancante» del malloppo. Oppure, come sospetta qualcuno, perché non si vuole dare pubblicità a una caccia all’uomo che ha visto un dispiegamento di forze senza precedenti: a “l’Espresso”, infatti, risulta che all’ “Operazione D’Alessio” abbiano partecipato anche una mezza dozzina di agenti dell’Aisi, le spie dei servizi segreti specializzate in antiterrorismo.

Andiamo con ordine, partendo dal principio. Il furto degli orologi è avvenuto la notte del 4 giugno in una villa dell’Olgiata, quartiere bene di Roma, dove il musicista vive insieme alla sua compagna (e collega) Anna Tatangelo, cantautrice di Sora. Mentre la coppia era fuori città, i ladri sono riusciti a entrare in casa eludendo il sistema di sicurezza (le sirene anti-furto furono ritrovate in piscina), a scovare la cassaforte e a scassinarla. Tra Rolex, gioielli di famiglia e un po’ di contanti il bottino – come segnalarono le cronache dei giornali – superò i 200 mila euro.

«Siamo devastati! Essere derubati della propria serenità nel posto in cui dovresti sentirti più sicuro è terribile!», chiosò la Tatangelo su Twitter, mentre D’Alessio rispose indignato sul suo profilo Facebook agli «invidiosi» che facevano ironia a go-go sui social network («Hanno rubato tutto, ma non hanno toccato i loro dischi», la battuta più gettonata).

Oltre ai detrattori, però, D’Alessio deve vantare insospettabili fan ai piani alti dell’Aisi, l’Agenzia informazioni e sicurezza interna guidata da un anno e mezzo dal napoletanoArturo Esposito: pezzo grosso dei servizi, probabilmente innamorato del sound neomelodico, deve aver deciso che il ritrovamento dei Rolex fosse una priorità nazionale. «Qualche giorno dopo il colpo», racconta a “l’Espresso” un agente che ha partecipato alle ricerche e che chiede l’anonimato, «siamo stati contattati al Centro Roma Uno, che rappresenta il reparto d’eccellenza che si occupa di antiterrorismo. Ci hanno dato l’ordine di attivarci subito, per capire che fine avevano fatto gli orologi».

Lo 007 e i suoi colleghi sono basiti, ma obbediscono. Per una decina di giorni sospendono le analisi sui gruppi eversivi per setacciare campi rom, pedinare sospetti e spremere ogni fonte che potesse dare qualche dritta. Alla fine l’attività sul campo dei James Bond dà i suoi frutti, e la refurtiva spunta fuori.

I carabinieri della Compagnia Cassia, ufficialmente unica titolare delle indagini, sono abbottonatissimi, ammettono che parte della collezione è stata ritrovata («È una cosa rarissima», aggiungono), ma alle domande sull’intervento dell’Aisi preferiscono non rispondere. «Io eviterei assolutamente», precisa il comandante Angelo Zito, «a parte che questa cosa non è neanche confermata, io non la confermo questa cosa che loro ci hanno dato una mano». Sarà. Quello che conta è che l’ “Operazione D’Alessio” abbia avuto successo: presto Gigi potrà indossare di nuovo i suoi amati orologi.

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