Adel Taarabt si è dimostrato fondamentale per i rossoneri pur essento appena arrivato ad arrichire la rosa di Seedorg. Milannews.it ha intervistato l’ex centravanti del Milan ed è attualmente il vice di Harry Redknapp sulla panchina del QPR, ha parlato proprio di questo giocatore:
Joe Jordan, si aspettava un inizio così bruciante di Adel Taarabt?
“Lui è un calciatore che ha l’abitlità di segnare gol e fare assist ed è quello che sta mettendo in mostra in questo Milan. Io credo che si sia reso conto della grande opportunità che ha avuto, ossia di andare in un club prestigioso come il Milan e per questo sta cercando di farsi apprezzare sin da subito”.
Eppure non è mai stato facile il passaggio dal campionato inglese a quello italiano…
“Vero, il problema principale è cambiare paese, abitudini, affrontare un nuovo calcio e quindi c’è un tempo che devi mettere in preventivo un periodo di ambientamento”.
Soprattutto se arrivi in una squadra che non sta facendo benissimo…
“A dire il vero puoi faticare ad adattarti anche se entri in una squadra vincente. Il problema può essere semplicemente ambientale. Poi, chiaro che se l’ambiente è positivo e le cose vanno bene è più semplice, mentre se le cose vanno male la gente tende ad aspettarti meno. Serve pazienza ma mi fa piacere vedere come lui sia riuscito ad inserirsi subito”.
Non vi dispiacerebbe se il Milan lo riscattasse?
“Questa domanda va fatta al Milan e a Taarabt. Non dipende da noi, bensì dal club in cui gioca, visto che ha la possibilità di riscattarlo e dal giocatore, che ha questi mesi per farsi vedere e valutare lui stesso l’avventura in Italia”.
Qual è la sua opinione su Adel Taarabt?
“Giocatore dal grande talento, di grosse abilità”.
Ma il ct rossonero non si vuole limitare a un unico talento. Anzi, guarda al futuro con ben chiaro alla memoria un fatto: fin dalla fine degli anni ’80, con l’acquisto di Van Basten, Rijkaard e Gullit, la storia del Milan ha iniziato a tingersi di forti tinte “orange”. Spiega ancora Milannews.it che la scuola olandese è sempre stata punto di riferimento per moltissime squadre europee, grazie alla capacità di abbinare una filosofia di calcio offensivo e spettacolare ad uno sviluppo del proprio settore giovanile in grado, negli anni, di presentare al palcoscenico internazionale calciatori del calibro di Bergkamp, Davids, Sneijder, lo stesso Seedorf e molti altri. Il mister vuole riproporre una filosofia di gioco che rispecchi fortemente quella usata tutt’ora dall’Ajax: pressing alto, movimenti offensivi fluidi senza dare punti di riferimento all’avversario, come dimostra anche il 4-2-3-1 con il quale l’olandese ha schierato la squadra in queste prime uscite. La rivoluzione, però, dovrebbe avvenire in estate, con il possibile innesto di Jaap Stam nello staff tecnico (oltre a nomi come Crespo, di cui si è spesso parlato) e con l’innesto in rosa di giovani “orange”. Al riguardo, spiega calciomercato.com, va segnalata la presenza di osservatori rossoneri nella sfortunata trasferta dell’Ajax, in quel di Salisburgo, nei sedicesimi di finale di Europa League. Non è un segreto, infatti che il Milan stia seguendo con molta attenzione le prestazioni di tre giocatori olandesi: Joel Veltman (’91), difensore centrale, vero e proprio pupillo di Seedorf; Daley Blind (’90), jolly difensivo in grado di agire sia come terzino sinistro che da difensore centrale; Davy Klaassen (’93) poderoso centrocampista centrale, in grado di giocare sia davanti alla difesa, che come uno dei tre giocatori offensivi alle spalle della prima punta. Le basi per un progetto vincente, quindi, sembrano essere ben delineate.
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