Il Pd è messo sotto accusa dai No Tav perchè favorevole alla grande opera in Valsusa e per questo motivo sono prese di mira le sue sedi. Come riporta l’Huffington Post, “nel pomeriggio, un centinaio di No Tav e movimenti contro le politiche di austerity ha preso di mira la sede del Partito Democratico a San Lorenzo, storico quartiere di sinistra nella capitale. L’azione è durata pochi minuti ma ha lasciato i segni: colpito con una bottiglia alla fronte Maurizio Correnti, che con altri 4-5 iscritti si trovava nella sede Dem ed è accorso fuori quando ha sentito le urla dal piccolo corteo. ‘Mi hanno lanciato una bottiglia, quando io sono uscito con tutta l’intenzione di parlare’, racconta Correnti: sulla fronte un po’ di sangue per la ‘bottigliata’, su un lato della giacca a vento vernice bianca. Quella che i dimostranti hanno lanciato contro le vetrine della sede Pd, luogo denso di storia politica nella capitale: era sede del Pci, divisa in due locali dalla svolta della Bolognina, Pds e Rifondazione. Ora che è casa Pd, su una vetrina resiste ancora languida una scritta ‘Ds San Lorenzo’. Rovesciati anche dei cassonetti dei rifiuti posizionati davanti alla sede Dem. Al momento del blitz, sul posto non c’erano forze dell’ordine. Ma dopo, la celere è arrivata in quartiere. Il corteo si è disperso subito dopo la contestazione.”
Tutti gli articoli con tag quartiere
I No Tav vs il Partito Democratico: ferito un iscritto, danneggiata la sede
Pubblicato da tdy22 in dicembre 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/14/i-no-tav-vs-il-partito-democratico-ferito-un-iscritto-danneggiata-la-sede/
Il quartiere del… pene!
Per fortuna o per sfortuna esiste Google Earth e i quartieri visti dall’alto assumono una forma tutta diversa. Ecco che spunta, dopo la Chiesa, anche un intero quartiere a forma di pene. Ci troviamo a Hoylake, nel Regno Unito e l’insieme di George Road, Edward Road e Yeoman Cottages, disegnano sulla mappa un membro maschile. Quello che era una curiosità sta diventando una condanna. Chi deve vendere la propria abitazione potrebbe veder scendere il valore della propria casa proprio perché si trova nel quartiere dalla forma ambigua.
Pubblicato da tdy22 in novembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/22/il-quartiere-del-pene/
Carlitos Tevez: il grande gol, l’esultanza dei tifosi e la nuova dedica ai barrios
Carlitos Tevez ha siglato ieri a Genova la seconda rete dell’incontro, dopo il rigore realizzato da Vidal, traghettando i bianconeri verso la vittoria.
E mentre la curva esultava, El Apache esultava nel modo che abbiamo imparato a conoscere: mostrando la maglia con una scritta. Le dediche dell’argentino della Juve, infatti, guardano sempre alla sua terra natale e, più precisamente, ai quartieri poveri e degradati della capitale. La Maciel, o Isla Maciel, è un barrio che si trova nel partido de Avellaneda, ma non si tratta di un’isola: è separato da Buenos Aires da un torrente e dal distretto di Avellaneda da una larga strada, creando così l’effetto di isolamento e, soprattutto, emarginazione dei suoi abitanti. Il vicino fiume Maciel prende a sua volta il nome da un politico che nella prima metà del diciannovesimo secolo venne isolato dal barrio di Santa Fé e diventò il proprietario della “Isla”.
E’ CanaleJuve a spiegarci che “la Maciel ospita sin dalla fine dell’800 un gran numero di immigrati – anche italiani. Ferrovie, treni merci, baraccopoli molto antiche, qualche casa di legno e metallo e tanta povertà. La principale fonte di guadagno del luogo (oltre alle industrie) sono stati per molti anni i bordelli che hanno accolto i marinai europei. Una zona completamente ai margini di tutto, in cui non trova spazio nemmeno la morale cristiana; gli unici stranieri ad essere risparmiati dai delinquenti del luogo erano proprio i clienti delle prostitute. Diecimila abitanti spesso coinvolti in regolamenti di conti tra bande rivali; niente luce, acqua né gas. Qualche mensa, alcune scuole e soprattutto il Club Atlétíco San Telmo: una squadra che è l’orgoglio della gente. Nato nel 1904 in un altro barrio, il San Telmo dovette spostarsi a la Maciel nel 1926; qui vennero costruiti tutto il suo quartier generale e (soprattutto) “La Fortaleza”, quello che oggi è considerato lo stadio più pericoloso di tutta l’Argentina. Nel 2006 diventò teatro di uno dei più grandi massacri che il calcio ricordi, quando gli ospiti del Talleres vennero uccisi negli scontri con i tifosi di casa. Un episodio, nemmeno tanto isolato, che portò a cinque anni di chiusura forzata dell’impianto, con il San Telmo costretto a disputare le sue gare lontano dalla sua gente. Storie di periferia e di calcio, di follia e di violenza dove il pallone e la squadra del quartiere sono le vere divinità di tutti. I bar, i chioschi e i negozi vengono mandati avanti da persone del luogo, perché nessuno si sognerebbe di cercare fortuna proprio lì, dove sparatorie e rapine sono all’ordine del giorno. La gente del posto sostiene che la paura c’è tanto a la Maciel quanto in un qualsiasi altro barrio, dall’esterno parlano di nuove bande che cercano rifugio in questa realtà dimenticata da Dio per iniziare nuove guerre interne, coinvolgendo anche i più giovani. Una cornice di droga e delinquenza in cui c’è anche chi non perde la speranza e crede che la situazione possa cambiare: attendendo la costruzione del nuovo ponte “Nicolás Avellaneda” e della nuova strada di fianco al torrente Riachuelo si attendono e si sognano nuove aperture ai turisti provenienti dai vicini quartieri più famosi, per abbattere il muro di isolamento che da sempre accompagna questo e molti barrios argentini.”
Pubblicato da tdy22 in ottobre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/28/carlitos-tevez-il-grande-gol-lesultanza-dei-tifosi-e-la-nuova-dedica-ai-barrios/
Spacciatori fermati e quartiere in rivolta “questa è zona nostra”
Caivano, nel Napoletano, è da sempre considerato uno dei fortini della camorra. Dopo il ritrovamento dei fusti tossici, ora però il problema si è spostato sullo spaccio. Gli agenti infatti hanno fermato due uomini e un intero quartiere è sceso a “difendere” gli spacciatori. Più di un centinaio di persone hanno gridato “ Jatevenne, questa è zona nostra” e hanno minacciato di morte e aggredito i due agenti in borghese. Uno dei due spacciatori si è dato alla fuga a bordo di uno scooter, mentre il complice, dopo aver gettato via alcune dosi, ha guidato la folla alla rissa con uno dei due poliziotti. In breve anche il secondo spacciatore è riuscito a dileguarsi.
Gli agenti del commissariato di Afragola però non hanno digerito bene l’incidente così che la risposta è avvenuta nella notte. L’intero commissariato al comando del vice questore Sergio Di Mauro ha assediato il quartiere e dopo un’attenta caccia all’uomo i due spacciatori sono stati rintracciati. Uno è Antonio Natale, 41enne e l’altro Terenzio Del Gaudio, 34enne. Entrambi sono stati denunciati a piede libero per spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il fratello del boss Francesco Farraiuolo, detto “‘o niro niro”, Antonio, è stato identificato come conducente dello scooter e denunciato per favoreggiamento.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/19/spacciatori-fermati-e-quartiere-in-rivolta-questa-e-zona-nostra/
Il gol capolavoro di Tevez dedicato a Ciudad Oculta, il quartiere amato dal Papa
Ha segnato il gol del pareggio Carlos Tevez, durante il match contro il Verona allo Juventus Stadium. Un gol capolavoro che lui ha dedicato a “Ciudad Oculta”. “Città nascosta” è uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires, chiamato così a causa del muro che il governo argentino costrì nel 1978, in occasione del Mondiale, al fine di occultare agli occhi dei turisti la miseria di quel luogo. Anche Papa Francesco, quando era ancora cardinale, si era occupato di quella zona. Ha infatti denunciato le pressioni dei narcotrafficanti nei confronti dei sacerdoti che operavano in quella e in altre Villas, i quartieri popolari dei Buenos Aires. Proprio di questo il futuro pontefice parlava nel 2009, durante un’intervista rilasciata al mensile 30 giorni:
Perché ha scelto di far sapere a tutti che un suo sacerdote era stato minacciato dai trafficanti di droga?
La decisione è stata presa in preghiera. Ho sentito che questo era un problema di tutta la Chiesa locale. E tutti i fedeli dovevano saperlo. Ne ho accennato durante un’omelia nella messa celebrata per gli operatori delle scuole e delle attività educative, dove avevo parlato anche dei pericoli dei giovani d’oggi, come la droga. Alla fine, ho solo aggiunto che un prete era stato minacciato, senza dire neanche il nome.
Chi ha avuto la fortuna di incontrare padre Pepe e i preti [il sacerdote minacciato, n.d.r.] che lavorano con lui sa che sono anche prudenti e realisti. Non recitano la parte dei “preti di frontiera”, o dei “professionisti dell’“antidroga”. Cosa è cambiato? Perché li hanno minacciati?
Loro lavorano. Non attaccano nessuno. Chi ha detto che la droga è un pericolo, non solo nelle favelas, ma in tutta la città, sono stato io, durante quella messa. Ho detto ai genitori: guardate cosa fanno i vostri figli, curatevi di loro, perché la droga arriva dappertutto, arriva alla porta delle scuole. Loro, i sacerdoti delle villas, lavorano anche nella prevenzione delle tossicodipendenze e nel reinserimento sociale dei ragazzi drogati. Un mese fa avevano steso un documento propositivo e costruttivo sulla impressionante crescita del traffico di droga. Quelli di Villa 21 hanno aperto di recente tre case di ricovero per i ragazzi drogati. Si vede che tutto questo non è piaciuto ai trafficanti. Qualcuno deve essersi innervosito.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/22/il-gol-capolavoro-di-tevez-dedicato-a-ciudad-oculta-il-quartiere-amato-dal-papa/
“Ecco quanto ci pagano per uccidere”, così i bambini di Napoli costretti all’illegalità
C’è chi alla loro età va a trascorrere il pomeriggio su un campo di calcio, loro invece imbracciano il calcio di un fucile. Loro sono i bambini di Napoli quelli che si possono incontrare girando nel quartiere Gianturco, alla periferia est. Un luogo spettrale che potrebbe sembrare Korogocho o Dandora a Nairobi o una bidonville di Rio de Janeiro. Qui i ragazzini girano in bici tra i rifiuti, tra i rottami, tra le macerie della vita di qualcun altro che getta addosso al futuro gli escrementi di un passato di violenza e sopraffazione. Qui i ragazzini vengono avviati alla “professione”: i maschi diventeranno killer e le femmine prostitute. Si inizia con piccole operazioni per qualche uomo affiliato ai clan, si porta un fucile da un posto all’altro della città e intanto si imparano le scorciatoie tra i vicoli o i luoghi dove nascondersi. Un vero e proprio addestramento. Questo è il quadro desolante che emerge da molte indagini della Dda, di carabinieri, polizia e guardia di Finanza. E’ quello documentato anche da un video de Il Corriere della Sera.
Esiste un vero e proprio “prezzario” e a rivelarlo è una ragazza di 17 anni che vive a Milano, ma nata a Secondigliano. I suoi amici e i suoi fratelli erano usati proprio per effettuare le consegne:
Per la droga: “I guadagni dipendono dall’andamento delle piazze di spaccio. Il budget settimanale può andare dai 1500 euro, 2mila e a volte anche 3mila per uno spacciatore, mentre un palo guadagna circa 150 euro al giorno. Chi detiene le armi guadagna di più perché è richiesta responsabilità, chi fa il cassiere 5/600 euro alla settimana ma comunque dipende da quanta droga si vende”.
Per uccidere: “Beh.. quello dipende dalla persona che stai andando ad uccidere. E’ chiaro che il prezzo è diverso se devi uccidere un ragazzo di una piazza di spaccio o un boss avversario”.
Ma un ragazzino dove trova il coraggio per uccidere? Spesso nella droga: “Una persona con un minimo di cervello, non dico di intelligenza, non ha la forza di togliere la vita ad uno che nemmeno conosce, di cui non sa niente e che gli hanno fatto vedere solo in fotografia. Sono quelli che non hanno niente da perdere ma non hanno capito niente. Quelli più grandi fanno rischiare la vita e la galera ai più piccoli”.
E dove sta lo Stato? Chi può intervenire se si continuano a tagliare i budget alle forze dell’ordine in nome della spending review e non si levano invece i contributi pubblici ai partiti? Chi restituirà l’infanzia violata e violentata a quei bambini di Napoli costretti all’illegalità?
Pubblicato da tdy22 in settembre 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/05/ecco-quanto-ci-pagano-per-uccidere-cosi-i-bambini-di-napoli-costretti-allillegalita/
I garage per le lucciole spopolano a Zurigo!
Apriranno il 26 agosto i “box del sesso” a Zurigo e finalmente i residenti del quartiere di Altstetten si riappacificheranno con la strada. Sul modello di Utrecht, Essen e Colonia i “box del sesso” mirano a migliorare le condizioni di lavoro delle stesse, dall’altra ridurre i tanti disagi per i residenti. Sarà guerra aperta con chi invece non vorrà ususfruire dei garage e seguiterà a svolgere l’attività in strada. Niente più ragazze seminude alla luce del sole ma solo box aperti dalle 19 di sera alle 5 di mattina. Uno spazio videosorvegliato che può essere raggiunto solo in auto e senza altri passeggeri a bordo garantirà anche più tranquillità al quartiere.
Pubblicato da tdy22 in agosto 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/16/i-garage-per-le-lucciole-spopolano-a-zurigo/
Uno sguardo… i crauti!
Pubblicato da tdy22 in aprile 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/19/uno-sguardo-i-crauti/
Monica Vitti sul set di… L’Eclissi di Michelangelo Antonioni –
Pubblicato da tdy22 in aprile 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/19/monica-vitti-sul-set-di-leclissi-di-michelangelo-antonioni/
Monica Vitti sul set di… La Notte di Michelangelo Antonioni
Pubblicato da tdy22 in aprile 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/19/monica-vitti-sul-set-di-la-notte-di-michelangelo-antonioni/
Monica Vitti sul set di… L’avventura di Michelangelo Antonioni
Pubblicato da tdy22 in aprile 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/19/monica-vitti-sul-set-di-lavventura-di-michelangelo-antonioni/
Gente di Roma… Monica Vitti!
Pubblicato da tdy22 in aprile 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/19/gente-di-roma-monica-vitti/
Uno sguardo all’Eur… il palazzo dei Congressi
Pubblicato da tdy22 in aprile 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/19/uno-sguardo-alleur-il-palazzo-dei-congressi/
Uno sguardo all’Eur… il palazzo dell’INA
Pubblicato da tdy22 in aprile 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/19/uno-sguardo-alleur-il-palazzo-dellina/
Uno sguardo all’… EUR, Roma!
Pubblicato da tdy22 in aprile 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/19/uno-sguardo-all-eur-roma/
Terrore a Roma, si apre voragine a Portuense!
Paura nella notte nel quartiere Portuense: una voragine si è aperta, in viale di Vigna Pia, a Roma, nei pressi della scuola elementare Vaccari: danni sono stati causati alla conduttura dell’acqua provocando una forte perdita tanto che l’istituto è stato dichiarato inagibile. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e i vigili del fuoco.
La voragine e il danno alla conduttura ha provocato un getto d’acqua tanto forte da arrivare fino al tetto della scuola. L’istituto si è allagato ed è stato dichiarato inagibile. Il marciapiede è stato transennato e la carreggiata è stata ristretta.
Pubblicato da tdy22 in marzo 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/20/terrore-a-roma-si-apre-voragine-a-portuense/
Uno sguardo alla… crostata di albicocche
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/uno-sguardo-alla-crostata-di-albicocche/
Regola sulla scena di… Borotalco di Carlo Verdone
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/regola-sulla-scena-di-borotalco-di-carlo-verdone/
Regola sulla scena di… Bianco, Rosso e Verdone di C. Verdone
La scena del seggio elettorale fu girato nello stesso palazzo dove visse la famiglia del regista, dagli anni Quaranta alla morte di suo padre Mario Verdone.
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/regola-sulla-scena-di-bianco-rosso-e-verdone-di-c-verdone/
Regola sulla scena di… Stasera a casa d’Alice di Carlo Verdone
La location esterna del palazzo dove abitano i due cognati Saverio e Filippo con le rispettive mogli è in Via Giulia 167. Gli interni e le scene sul terrazzo invece, furono girati a Via di Montoro.
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/regola-sulla-scena-di-stasera-a-casa-dalice-di-c-verdone/
Gente del quartiere Regola… Carlo Verdone!
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/gente-del-quartiere-regola-carlo-verdone/
Uno sguardo al quartiere Regola… Via Giulia!
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/uno-sguardo-al-quartiere-regola-via-giulia/
Uno sguardo al quartiere Regola… Lungotevere!
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/uno-sguardo-al-quartiere-regola-lungotevere/
Uno sguardo al… quartiere REGOLA, Roma!
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/uno-sguardo-al-quartiere-regola-roma/
Uno sguardo a… Borscht, ovvero Profondo Rosso
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/uno-ssguardo-a-borscht-ovvero-profondo-rosso/
Il Coppedè sulla scena di… Inferno di Dario Argento
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/il-coppede-sulla-scena-di-inferno-di-dario-argento/
Il Coppedè sulla scena di… il gatto a nove code di Dario Argento
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/il-coppede-sulla-scena-di-il-gatto-a-nove-code-di-dario-argento/
Il Coppedè sulla scena di… l’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/il-coppede-sulla-scena-di-luccello-dalle-piume-di-cristallo-di-dario-argento/
Gente del Coppedè… Dario Argento!
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/gente-del-coppede-dario-argento/
Uno sguardo al Coppedè… la casa delle fate!
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/uno-sguardo-al-coppede-la-casa-delle-fate/
Uno sguardo al Coppedè… la casa del ragno!
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/uno-sguardo-al-coppede-la-casa-del-ragno/
Uno sguardo al… COPPEDE’, Roma!
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/uno-sguardo-al-coppede-roma/
Ucciso per debiti?
Un caso avvolto nel mistero, quello dell’omicidio di Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip ucciso a Roma, sotto Ponte Testaccio. Dall’autopsia arriva una risposta: a sparare, da distanza media, è stata una pistola calibro 7,65. Un testimone, inoltre, avrebbe visto Lo Presti parlare animatamente con due persone, non lontano dalla pista ciclabile, dove è stato trovato morto poco dopo.
Le indagini sono concentrate sui numerosi debiti economici che aveva Lo Presti.
Negli ultimi tempi, forse scoraggiato da un mercato sempre più avaro, pensava di ritirarsi e aprire un ristorante in Calabria assieme a uno zio. Lo Presti non si era mai sposato e viveva assieme a un amico per dividere le spese. «Aveva le sue storie sentimentali, ma niente di impegnativo, si dedicava quasi esclusivamente al lavoro», racconta un collega.
Quattro anni fa, un precedente che il team investigativo di Renato Cortese, il capo della mobile, e Mario Viola, dirigente del commissariato di Monteverde, stanno riesaminando: il fotografo aveva ricevuto alcune minacce di morte in Calabria e la sua auto era stata data alle fiamme. In quel caso si trattava, a quanto sembra, di una storia di gelosia. Escluso un legame con la morte di un altro fotoreporter della stessa agenzia, Danilo Cerreti, 51 anni che, il 25 gennaio scorso, si schiantò col suo scooter contro gli archi di Porta Ardeatina. Sull’asfalto, nessun segno di frenata. Un incidente atipico di cui si occupò anche la trasmissione Chi l’ha visto?.
E nell’attesa di imboccare una pista precisa, gli investigatori stanno ripercorrendo le ultime ore della vittima. Due ore prima della sua morte, Lo Presti era andato a un appuntamento in Prati, vicino alla sede della Rai.
Poi era tornato a casa in macchina, si era cambiato per indossare la tenuta sportiva ed era uscito a piedi. Gli amici, con cui aveva ripreso di recente ad allenarsi per buttare giù qualche chilo, avevano deciso di cambiare il solito percorso perché l’Isola Tiberina era quasi allagata dalla piena. L’assassino potrebbe aver aspettato il fotografo all’uscita di casa e averlo seguito fino alla banchina. Poi lo sparo, forse preceduto da una lite. Il colpo, secondo chi indaga, è stato esploso da un metro e mezzo di distanza, ma il bossolo non è stato ritrovato e, senza sapere di che arma e munizioni si trattasse, queste valutazioni sono ipotetiche.
Denaro, amore, una foto al personaggio sbagliato, magari legato a un giro di malavita e perfino un cecchino che ha sparato al primo bersaglio disponibile, come nel caso Marta Russo: le ipotesi, in questa fase sono tutte valide. E tutte, ugualmente, campate in aria.
Quel che è certo, è che poche ore prima di morire Daniele Lopresti ha litigato con qualcuno. Se n’è accorto il vicino di casa che lo ha sentito urlare, forse al telefono, «almeno in cinque riprese, a distanza di un minuto una dall’altra» durante le quali il fotografo «sembrava molto arrabbiato e imprecava». I tabulati sono già nelle mani degli investigatori. Verso le 16.30, secondo la ricostruzione, Lopresti esce dall’appartamento al terzo piano di via Portuense 145.
Nessuno lo sente andarsene. Ha appuntamento con alcuni amici per una corsa, com’è abituato a fare ultimamente. Qualcun altro conosce le sue abitudini. Il reporter scende la riva del lungotevere e comincia a correre. All’altezza della volta di Ponte Testaccio incontra il suo assassino, non si capisce se andando o tornando dal giro. Un podista, dopo il ritrovamento del cadavere, dirà ai poliziotti di aver incrociato il fotografo lungo il percorso. Ma sono dichiarazioni confuse, come quelle degli amici.
Il magistrato, intanto, ha disposto gli esami tossicologici. Anche la perizia balistica è fondamentale. Capire l’angolazione del tiro e la forza d’impatto del proiettile è importante per la ricostruzione. Perché se è possibile che un killer abbia agito da solo sparando a distanza ravvicinata, c’è un’altra ipotesi che gli investigatori della squadra mobile non intendono lasciare al caso: qualcuno potrebbe aver sparato con una carabina da lontano. Una sorta di tiro al piccione che per errore, o forse no, ha incrociato la vita di Daniele Lopresti, il fotografo dei vip.
Pubblicato da tdy22 in marzo 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/02/ucciso-per-debiti/
Un mese fa era morto un altro fotografo… Danilo Cerreti
Il giallo della morte di Daniele Lo Presti segue poco più di un mese un’altra morte misteriosa: quella di Danilo Cerreti, 51 anni, fotografo collaboratore della stessa agenzia con la quale lavorava il reporter assassinato ieri a Ponte Testaccio. Cerreti perse la vita il 25 gennaio, schiantandosi con il suo scooter contro uno degli archi di Porta Ardeatina a Roma. Aveva appena percorso via delle Terme di Caracalla e stava per immettersi su via Cristoforo Colombo quando, per cause ancora da accertare, il suo mezzo è uscito di strada.
L’incidente è avvenuto intorno alle 14 in una giornata di traffico intenso per lo sciopero dei mezzi pubblici. Dai rilievi effettuati dai vigili urbani non sarebbero risultati segni evidenti di frenata. Forse Cerreti ha effettuato una sterzata brusca nel tentativo di evitare qualcuno o qualcosa. Della vicenda si è occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto” alla ricerca di possibili testimoni e notizie utili a chiarire la dinamica dell’incidente.
Secondo la ricostruzione dei vigili urbani, Cerreti andava così veloce che nello schianto il casco si è spaccato. La Municipale non esclude che l’incidente possa essere stato causato da un altro mezzo, che però non si sarebbe fermato.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/28/un-mese-fa-era-morto-un-altro-fotografo-danilo-cerreti/
Ucciso Lo Presti, fotografo dei vip!
Il fotografo dei vip Daniele Lo Presti, trovato morto ieri a Roma, e’ stato ucciso da un colpo di pistola alla testa. Inizialmente si era pensato ad una caduta accidentale forse dovuta ad un malore mentre stava facendo jogging, poi e’ stato verificato che l’uomo e’ stato ferito mortalmente da un proiettile. Il corpo di Lo Presti e’ stato trovato ieri pomeriggio nel quartiere Testaccio. A riconoscere il corpo sono stati alcuni colleghi che avevano preso appuntamento con lui per correre insieme. Daniele aveva al collo una chiave, probabilmente della sua auto, ma nessun documento con sé. Lo Presti è autore di diversi scatti ad attori e cantanti internazionali. Era fotografo per l’agenzia La Presse. Aveva scattato tra l’altro anche le foto di Sara Tommasi nella manifestazione con Marra di qualche mese fa.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/28/ucciso-lo-presti-fotografo-dei-vip/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY
NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
A fantastic photo site
Just another WordPress.com site
Photographer
Niente che ti possa interessare.....
Legendary Whining and Dining World Tour.
Just another WordPress.com site
Serial killers and true crime
"Solo quando amiamo, siamo vivi"
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*
The Adventures of Danda and Yaya