Il lapsus di Lili Gruber che vale una gaffe! Il video della diretta.

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Un lapsus, una frase pronunciata male ed ecco che la gaffe di Lilli Gruber in diretta a Otto e Mezzo parlando con Giulio Tremonti diventa oggetto di scherno sul web. Impietosi gli utenti non fanno passare inosservata quella frase infelice

Parliamo di “cosa nostra”, Forza Italia!

https://twitter.com/FabrizioLeotta/status/382221603930509313

 

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Bienvenido in Telecom Italia!

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La Telecom Italia passa di mano e parla spagnolo: gli iberici di Telefonica hanno trovato l’accordo con Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo per salire dal 46 al 65% di Telco che controlla il 22,4% di Telecom. Un’operazione che prevede un’ opzione per gli spagnoli a salire a breve termine fino al 70% e sposta di 6 mesi la finestra per dare le disdette al patto Telco. Il prezzo pattuito è di 1 euro per azione.

Sembra essere scongiurato il problema degli esuberi, lo stesso amministratore delegato Marco Patuano, si è detto intenzionato a non licenziare. Ora dovranno essere ancora messi a punto i dettagli per definire l’iter che richiede ancora alcuni specifici passaggi burocratici di governance.

A valle restano altri nodi da sciogliere, tra questi il piano di scorporo della rete, parte del più ampio piano di societarizzazione che il 3 ottobre in teoria doveva essere all’esame del Cda. “Non è necessario imporcelo, vogliamo passare volontariamente a un modello di Equivalence of input” (parità assoluta d’accesso, ndr) ha sottolineato Patuano in un botta e risposta a distanza con il commissario dell’Agcom Antonio Preto che ha suggerito di “avviare i dovuti approfondimenti per accertare la sussistenza delle condizioni per imporlo come rimedio a garanzia della parità di accesso”.

Presa Diretta o presa di coscienza? Twitter impazzisce contro la politica

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Presa Diretta è sempre più una presa di coscienza e nella puntata odierna gli utenti si sono scatenati su Twitter dopo aver constatato, attraverso i reportage del programma televisivo, come la politica ormai sia spesso e volentieri, scollata dal tessuto sociale e viaggi su un’altra lunghezza d’onda.  La protesta è insorta soprattutto sulla Tav  in Val di Susa, del terzo valico di Genova, dello sviluppo portuale del Paese e di come le piccole e medie imprese siano spesso strangolate dalla macchina burocratica. Ma mentre gli italiani lottano contro questi problemi la politica ha da gestire le larghe intese su  Iva, Imu, decadenza di Silvio Berlusconi, congresso del Pd con relative primarie.

Ecco cosa scrivono alcuni gli utenti su Twitter:

Agguato in provincia di Catanzaro, freddato Maurizio Riga

maurizio-riga-agguato-catanzaro-tuttacronacaAgguato a Caraffa in provincia di Catanzaro, dove il 44enne Maurizio Riga, che è addetto alla raccolta dei rifiuti del comune è stato raggiunto da alcuni colpi di fucile mentre era intento ad accudire alcuni animali in un terreno di sua proprietà. I carabinieri hanno aperto un’indagine.

 

Squarcio nel cuore dei parenti: domani si cercano i dispersi della Concordia

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Da domani via libera per le ricerche dei corpi di Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi, le 2 vittime del naufragio della Concordia che non sono ancora state ritrovare. I tecnici del consorzio Titan-Micoperi hanno infatti dichiarato ‘zona sicura’ lo specchio di mare intorno al relitto.

E’ finito l’incubo del Westgate? Forze speciali in ricognizione

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Secondo il portavoce del governo kenyota Manoah Esipisu il centro commerciale Westgate di Nairobi è stato “ripulito”, dalle forze speciali, senza incontrare “resistenza”.  Ovvero, non ci sono più ostaggi dei terroristi islamici.

“Penso che tutti gli ostaggi siano stati liberati, ma non vogliamo correre alcun rischio”,con queste parole Esipisu ha confermato la notizie e poi ha aggiunto  “Le nostre forze speciali  sono all’interno del palazzo e ne stando controllando ogni parte. Per il momento non incontrano resistenze”. Secondo Episu quindi la fine dell’assedio dovrebbe essere vicina. E’ davvero finito l’incubo?

Il ministro, in una conferenza stampa in diretta tv, ha dichiarato che “due terroristi sono stati uccisi nel blitz in cui quasi tutti gli ostaggi sono stati liberati, forse ne rimane solo qualcuno”. Il ministro ha precisato che i “terroristi hanno appiccato le fiamme all’edificio per tentare una manovra diversiva”.  Il governo ha anche fatto sapere di aver “arrestato alcune persone all’aeroporto per interrogarle”. Questi atti avrebbero portato alla  colonna di fumo che si è vista fuoriuscire dal centro commerciale. Anche 10 esplosioni sono state udite nell’area, riferiscono le tv locali, precisando che dopo le deflagrazioni è iniziata una sparatoria e le forze di sicurezza hanno tirato numerosi lacrimogeni.

Il bilancio delle vittime è di 69 morti e oltre 175 feriti. Tra le vittime, riferisce il Foreign Office, anche quattro cittadini britannici. Nel bilancio provvisorio delle vittime almeno 13 sono stranieri: tra questi figurano almeno due francesi, tre britannici e una olandese – tra i quali l’architetto Ross Langdon, con doppia nazionalità australiana, e la moglie incinta di otto mesi, Elif Yavuz – un sudafricano, una donna sudcoreana e una cinese, un peruviano e due indiani, oltre al celebre poeta ghanese Kofi Awoonor.

Gli Shabaab hanno attaccato il centro commerciale Westgate di Nairobi perché è un luogo “di incontro dei dirigenti kenioti, e perché ci sono negozi ebrei e americani”: così Abulaziz Abu Muscab portavoce militare degli integralisti islamici in una intervista con al Jazira. “Prima di imputarci le vittime civili, il Kenya dovrebbe interrogarsi sulle ragioni che lo portano a bombardare i somali nei campi profughi”, ha aggiunto, sottolineando che le vittime musulmane “non sono nostra responsabilità: i militari ci hanno sparato, noi abbiamo risposto al fuoco”.

Un fantasma nella biblioteca di Nerviano, nel Milanese?

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C’è chi giura che accadano cose strane nella biblioteca di Nerviano, nel Milanese. Raccontano di volumi custoditi sugli scaffali che si muovono da soli e di una figura luminosa che compare nella notte nelle salr di questo palazzo, costruito nel 1468 nel monastero degli Olivetani. E c’è anche il sospetto di chi possa essere questo fantasma. Si tratterebbe di un antico signore lombardo imparentato con i Visconti, il Conte Ugolino Crivelli. A supporto della presenza del fantasma, una telecamera a infrarossi avrebbe immortalato una figura luminosa, come si vede dall’immagine.

Il gestaccio di De Rossi dopo l’annullamento del gol durante il derby

derossi-gestaccio-tuttacronacaOmbra sulla festa della Roma dopo la vittoria nel derby. Spunta in rete il gestaccio di De Rossi al 94′, rivolto alla curva laziale, subito dopo l’annullamento del gol appena siglato da Klose. Il giallorosso, a una giornata di distanza dal fattaccio, parla ai microfoni di TeleRadioStereo e ci tiene a presentare le sue scuse: “Per me non è mai normale l’avvicinamento al derby. Io mi rendo conto di viverla in maniera particolare – ha spiegato De Rossi – e a 30 anni ho solo un pizzico di lucidità in più in campo”.

Salvini e la chiusura della curva a San Siro: “Razzismo? Una stron***a!”

salvini-curva-chiusa-tuttacronacaTre giornate di stop per Mario Balotelli e curva del Milan chiusa per un turno, come sanzione per i cori contro i tifosi del Napoli. Riguardo la seconda questione è intervenuto anche il tifoso rossonero e vice segretario della Lega Nord Matteo Salvini. La sua dichiarazione è lapidaria: “Curva del Milan chiusa un turno per razzismo? Una stron***a”. E conclude: “Pensassero a fermare i violenti e la smettessero di perseguire cori, bandiere o striscioni”. Qualche anno fa, quando era assessore comunale a Milano, il politico era finito al centro delle polemiche perchè aveva intonato il coro Senti che puzza/scappano anche i cani/ stanno arrivando i napoletani”. Era il giugno 2009 e durante la festa del Carroccio, a Pontida, Salvini intonava il coro con un gruppo di altri leghisti e un bicchiere di birra in mano. Poi giustificò l’episodio come “goliardico” e affermando che “non c’entra nulla con la politica e non c’entra nulla nemmeno col razzismo”. Anzi, aveva aggiunto, “subito dopo abbiamo intonato anche una canzone contro il Verona”. Questo il video di quella notte, che farebbe impallidire anche gli ultrà…

Il bimbo che risveglia la mamma dal coma con la sua voce

madre-risveglia-coma-tuttacronacaE’ il Daily Mail che racconta la storia di Zhang Rongxiang e del suo piccolo Qinbao, madre e figlio che vivono nella contea di Shuyang, in Cina. La donna, dopo essere stata coinvolta in un drammatico incidente stradale, è entrata in coma. I medici temevano non si sarebbe più svegliata, ma già un primo miracolo venne a verificarsi. Rongxiang era infatti incinta all’epoca e il bimbo che portava in grembo era ancora vivo. Poteva farcela. Gao Dejin, il marito, l’ha accudita personalmente fino a quando il piccolo Qinbao, tramite parto cesareo, è venuto alla luce. Per tre anni il bimbo ha vegliato quella madre che vedeva sempre “dormire” fino a quando, un bel giorno, proprio come i principi delle favole non è riuscito a risvegliarla facendole sentire la sua voce. La donna sarebbe dal coma a maggio grazie alla costante presenza del suo bambino, che tutt’ora non si allontana mai da lei. Rongxiang è in grado di deglutire autonomamente, ma non può masticare il cibo. Anche in questo l’aiuta Qinbao: mastica il cibo per lei e poi, teneramente, la imbocca, come fanno gli uccellini con i suoi piccoli.

Tentano di rapinarlo a mano armata… vengono presi a calci!

gioielliere-rapina-calci-tuttacronacaLa telecamera di sorveglianza di una gioielleria di Giardini Naxos, in provincia di Messina, ha ripreso un tentativo di rapina finito in modo molto particolare. Nel filmato si vedono due ragazzi entrare nel negozio mentre il proprietario è sul retro e, mentre uno prende la refurtiva direttamente dal bancone, il compagno, pistola alla mano, raggiunge il proprietario. Subito dopo torna però in campo mentre si dà alla fuga. Il negoziante è infatti armato a sua volta. Alla fine, caccia i banditi a calci.

Piromane 71enne arrestato in provincia di Grosseto

incendio-pineta-tuttacronacaDa due giorni i carabinieri pedinavano un anziano di 71 anni che era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre appiccava le fiamme in una pineta ad Albinia, in provincia di Grosseto. Oggi, mentre l’uomo tentava nuovamente di dar vita a un incendio, i militari l’hanno arrestato. L’uomo, ex dipendente pubblico, avrebbe spiegato che si era trattato di un raptus. Attualmente si trova agli arresti domiciliari.

Quando Twitter… nuoce al politico! La gaffe di Cameron

david-cameron-gaffe-tuttacronacaIl Primo Ministro inglese David Cameron ha aperto un account ufficiale nell’ottobre 2012 e in passato aveva messo in guardia sui pericoli di Twitter, dichiarando: “Too many tweets might make a twat” (“Troppi tweet possono fare un idiota”). Ora proprio Twitter è stato teatro di una nuova gaffe, che arriva a pochi giorni di distanza dalla foto pubblicata su Instagram da sua cognata dove lo si vede dormire. Sabato sera, dopo l’attacco terroristico al centro commerciale di Nairobi, Cameron ha utilizzato il social per fare le condoglianze al Presidente Kenyatta, annunciando anche un’imminente dichiarazione del Ministro degli Esteri, William Hague.

cameron-tweet-tuttacronacaTra le risposte ricevute via Tweet, una diceva: “David Cameron please call off William Hague. Hasn’t Kenya suffered enough today?”, ovvero: “David Cameron per favore richiami William Hague. Il Kenya non ha sofferto abbastanza per oggi?”.  Proprio questo messaggio è stato inserito tra i preferiti dell’account di Cameron: operazione che normalmente viene fatta in segno di approvazione per il contenuto. L’impressione era quindi che il Primo Ministro approvasse il sarcasmo e la critica contro Hague. Il Daily Mail ha ipotizato che possa essere stato un giovane membro dello staff di Cameron addetto al suo account a segnare tra i preferiti proprio il Tweet che attaccava il Ministro degli Esteri e che proveniva da un account satirico intitolato a Norman Tebbit, ex ministro del Lavoro del governo Thatcher. Il tweet è stato poco dopo rimosso dai preferiti di Cameron (e poi cancellato anche da Twitter) e un suo portavoce ha dichiarato: “È un account molto offensivo al quale il Primo Ministro non vorrebbe mai essere associato”.

L’insolita campagna pubblicitaria: “prova la tua bara”!

prova-bara-tuttacronacaQuale azienda non crea una una campagna per far provare il proprio prodotto ai clienti e mostrargliene i benefici, sperando d’invoglierli all’aquisto? E’ quello che ha organizzato anche una società di Innsbruck, che ha lanciato la “Bestattung backstage”. La particolarità è che si tratta di un’agenzia funebre che mette a disposizione sarcofagi veri e propri da provare e testare personalmente per capire quale delle bare in catalogo siano migliori per il proprio trapasso. Non solo: se nessun prodotto dovesse soddisfarli, c’è anche la possibilità di farne una su misura. Una “prova materasso” che, dicono gli organizzatori, ha anche lo scopo di esorcizzare, o almeno ridurre, la paura della morte.

Arriva il MUST per i cinefili: tutti pronti per MUBI?

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MUBI, un nome che all’estero non ha bisogno di presentazioni avendo già superato i 10 milioni di visitatori unici in Stati Uniti, Turchia, Germania, Regno Unito, Francia e Norvegia, ma in Italia era ancora abbastanza sconosciuto. amato dai cinefili, odiato dai critici cinematografici, MUBI permette a tutti di dare una propria opinione su un film. Sul social infatto è possibile guardare il cinema d’autore e poi esprimere attraverso un commento la propria personale idea sul film appena visto. L’inconveniente, se così lo vogliamo chiamare, è che alcuni filmati possono essere visti unicamente a pagamento. Questo sembra essere il “tallone d’Achille” del progetto Mubi che è nato nel 2007 in un bar di Tokio. Efe Çakarel, il giovane fondatore di origine turca, esortato dall’impossibilità di vedere In the mood for love di Wong Kar-wai sul proprio laptop, decise di dare vita a The Auteurs, primo abbozzo di MUBI finanziato da Celluloid Dreams.

Huffington Post ha intervistato proprio Efe Çakarel in occasione dell’esordio tricolore di MUBI:

Efe Cakarel, il futuro appartiene alla democrazia diretta attraverso Internet e altre tecnologie di comunicazione?

“Sono convinto che i benefici della comunicazione globale istantanea e l’accesso alle informazioni superino di gran lunga i rischi. Nel nostro settore abbiamo assistito a uno spostamento del tutto rivoluzionario del controllo dei media e della comunicazione: dall’alto verso il basso, vale a dire una voce che parla a molti, a una dinamica molto più aperta e democratica dei social media, ossia molte voci che parlano a uno”.

E in Italia, anche la politica comincia a capirlo. Partendo da un social network, il Meetup, un movimento ha sfiorato la vittoria alle ultime elezioni.

“E’ la democrazia in azione, appunto. Basti pensare che sempre più persone si rivolgono ai loro amici dei social media per le raccomandazioni di film. L’efficacia del marketing di massa è in calo. Questo significa che i produttori di contenuti devono ascoltare il loro pubblico, non il contrario”.

Ci parli di Mubi e di come sarà sviluppato in Italia.

“Mubi è una piattaforma on line di video on demand e un social network dedicato al grande cinema. L’idea arrivò nel 2007, mentre mi trovavo in un café a Tokio. Volevo guardare un film, “In the Mood for Love” di Wong Kar-wai, sul mio computer portatile. Fui sorpreso non solo dal non poter guardare quel film online, ma anche dal fatto che difficilmente altri grandi film fossero disponibili. Mubi nacque in quell’istante: una cineteca globale online.

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Come funziona?

“Mubi ha solo 30 film disponibili, ogni giorno se ne aggiunge uno nuovo e ne viene tolto un altro che è stato in programmazione per trenta giorni, in modo tale che nella libreria ci sia una costante rotazione dei migliori film. Questi sono trasmessi su tv connesse a internet, computer e tablet, come iPad. Il prezzo è di soli 4,99 euro al mese per vedere tutti i film e tutte le volte che si vuole. Inoltre, sarà possibile condividere i commenti con altri cinefili”.

A proposito. Perché anche in Italia?

“Siamo molto entusiasti del lancio in Italia di Mubi per una serie di ragioni, non ultima la meravigliosa storia del cinema nel vostro Paese. Dai neorealisti, attraverso Antonioni e Fellini, a Sorrentino e Garrone oggi. Per noi l’Italia è l’anima del cinema. Oltre all’aspetto storico, per il lancio di Mubi su un territorio consideriamo una serie di caratteristiche come il numero di abitanti, l’età, la propensione al pagamento online, la velocità media di internet, il prodotto interno lordo, la disponibilità di contenuti, le abitudini di consumo di cinema, etc. Abbiamo analizzato l’Italia molto da vicino: è un territorio dalle enormi potenzialità. Direi che in Italia Mubi ha il ruolo dei vecchi “cineclub”, semplicemente li abbiamo trasportati online. Puoi vedere film di maestri del cinema come Scorsese e Polanski così come gli ultimi film dei fratelli Cohen e di Woody Allen; allo stesso tempo, ci sono ovviamente film locali e classici.

Come immagina il cinema tra vent’anni? L’era digitale lo sta uccidendo?

“Non credo che il digitale stia uccidendo del tutto il cinema. E’ solo un altro passo nell’evoluzione del mezzo e nulla rimpiazzerà mai l’esperienza di andare al cinema per guardare un fantastico film e condividerlo col pubblico. Ciò che sta cambiando è la via di accesso ai film e, cosa più importante, il modo di condividerli e raccomandarli ai propri amici. I grandi cambiamenti sono nel marketing e nella distribuzione, ma il cinema continuerà ad evolvere, prosperare e innovarsi”.

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E’ possibile che basti un’idea, seppur geniale, per avviare un business? In Italia poi.

“Mubi è un’azienda globale, quindi abbiamo molta esperienza nell’introduzione della nostra piattaforma in mercati locali. Le sfide per noi non sono tanto relative al contesto imprenditoriale di start-up, ma più vicine alle sfide classiche proprie di qualsiasi nuovo business: marketing, acquisizione di clientela, affermazione del marchio, controllo dei costi, etc. Non posso ancora dare un giudizio specifico sulla situazione italiana, ma credo davvero che una buona idea unita a impegno, flessibilità e convinzione siano ingredienti chiave per qualsiasi start-up di successo”.

Tornando alla politica. Lei è turco e si è impegnato nei negoziati tra l’Unione europea e la Turchia. Crede che ultimi eventi nel suo paese metteranno a rischio i negoziati?

“Non penso che gli ultimi sviluppi in Turchia abbiano qualche effetto sul dibattito in merito all’adesione. Ciò che sta accadendo lì è una spiacevole ma sana espressione di protesta nei confronti del governo da parte delle classi medie scolarizzate, di quelle cui spesso assistiamo in giro per il mondo. La Turchia ha una popolazione giovane, con un Pil in forte crescita e la sua adesione all’Ue sarebbe un gran beneficio per tutti. Ci vorranno almeno altri 20-30 anni, ma sono ottimista”.

Tech Crunch avrà inizio giovedì 26 settembre al Maxxi di Roma e inaugurerà una serie di incontri, pitch, keynote e conferenze sul mondo delle startup e del digitale. Verrà inoltre annunciato il vincitore, fra le 8 startup in finale, della TechCrunch Italy Startup Competition, che si aggiudicherà, oltre alla visibilità internazionale, un premio di 50.000 euro.

Arriva il social network per i cuccioli di casa!

petigram-tuttacronacaIn quest’epoca in cui i social network imperano, c’è chi ha pensato a una piattaforma per tutti gli amanti di cagnolini e micetti: anche gli animali domestici potranno avere così uno spazio tutto per loro e creato su misura. Cani e gatti sono da tempo star indiscusse del web, motivo per il quale si assiste a una costante proliferazione di spazi in cui condividere foto e notizie a loro dedicati. E così, dopo Mysocialpet, Ynetpet e Matchpuppy, arriva Petigram, che però rappresenta un passo in avanti: un’app che è anche una rete sociale. L’ultimo arrivato mescola Instagram, Facebook e Twitter e crea una piattaforma che dà ai proprietari di animali la possibilità di fare amicizia e condividere foto e notizie dei propri ‘pet’ preferiti. E’ scaricabile gratis su smartphone dall’Apple Store.

La politica a colpi di “Pasta e fagioli”

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C’era il tempo delle minestre riscaldate e oggi invece c’è la politica a colpi di pasta e fagioli. A inaugurare l’epoca sono stati Beppe grillo e Renato Brunetta. Il Semplice Portavoce del M5S ha infatti scritto sul suo blog:

“La ricetta di Brunetta per le coperture del Tesoro: “Soffritto, cipolla, sedano, carota, prezzemolo, un pò d’aglio per chi lo vuole, borlotti la sera prima a mollo…”.

La provocazione riprendeva un’intervista rilasciata 5 anni fa dal  capogruppo Pdl alla Camera durante un intervista ad Alain Elkann su La7 in cui Renato brunetta spiegava nei dettagli la ricetta della pasta e fagioli.

Una provocazione a cui Brunetta non ha fatto mancare la sua risposta: “Grillo finalmente viene allo scoperto e mi lancia la sfida sul soffritto e la pasta e fagioli. Del resto per lui i problemi degli italiani sono un pretesto per esercitarsi a fare il comico. Non vedo l’ora che abbia la stessa tempestività, venga allo scoperto e mi lanci la medesima sfida sulle coperture per Iva e Imu”.

Tra le vittime di Nairobi anche il poeta Kofi Awoonor

kofi_awoonor-nairobi-tuttacronacaTra le vittime dell’attacco terroristico al Westgate Mall di Nairobi c’è anche il poeta e diplomatico ghanese Kofi Awoonor, 78 anni, uno dei più famosi intellettuali del continente africano. Lo studioso si trovava in Kenya per partecipare allo Storymoja Hay Festival di Nairobi, una manifestazione letteraria molto popolare in programma in questi giorni. Awoonor, nato nel 1935, si è laureato nel 1960 alla University College of Ghana. Il suo primo libro di poesia, Rediscovery, scritto mentre si trovava all’università e pubblicato nel 1964, come la maggior parte della sua opera era basato sulla riscoperta della poesia orale africana. Il poeta conseguì poi il dottorato presso la Stony Brook University di New York nel 1972. Due delle sue opere più famose, This Earth, this Brother, e My Blood, furono scritte negli Stati Uniti. Era il 1975 quando fece ritorno in Gana per dirigere il dipartimento di Inglese presso l’Università di Cape Coast. Arrestato con l’accusa di complicità a un golpe contro la giunta militare, imprigionato senza processo, venne poi rilasciato: Awoonor racconterà l’esperienza in The house by the Sea. Uscito dal carcere, il letterato diventò politicamente attivo iniziando a dedicarsi maggiormente alla saggistica. Dal 1990 al 1994 Awoonor è stato Ambasciatore del Ghana alle Nazioni Unite, dove ha diretto il comitato contro l’Apartheid. Era anche uno stimato e amato professore di letteratura inglese e africana presso l’Università del Ghana. Il poeta Kwame Dawes, suo cugino, ha commentato: “Kofi Awoonor era uno dei maggiori poeti africani e lo era da molti anni. Tutti lo rispettavano e lo ammiravano. È stato un grande colpo e un’immensa perdita”.

Disoccupati Val di Susa contro i No Tav: strumentalizzazione?

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Un volantino contro gli attivisti del movimento No Tav “Agiremo nella stessa maniera in cui agite voi: da vigliacchi. Vi daremo filo da torcere. Colpiremo le menti di questa organizzazione terroristica”,  firmato da sedicenti “Disoccupati Val di Susa“. Il messaggio è arrivato proprio nel giorno in cui sono cominciati gli scavi per il tunnel della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.  I sindaci della Valle di Susa  sono accusati di essere complici di quelli definiti come “deliquenti” e poi ancora accuse verso il movimento di protesta:

“Siamo stufi e incazzati come bestie per le continue proteste contro il cantiere Tav e i continui attentati alle forze dell’ordine”.

Il biglietto prosegue accusando: le proteste “stanno distruggendo la valle”, molte aziende ormai hanno chiuso i battenti e il turismo è entrato in crisi.

Criticato anche Erri de Luca, poi il messaggio i conclude  ”Appoggeremo le forze dell’ordine. Il popolo della Valle è con voi e siamo pronti a combattere al vostro fianco. Faremo di tutto per difendere la nostra libertà, la nostra famiglia, la nostra valle e il nostro lavoro. Il lavoro è la vita e quindi ben vengano le grandi e le piccole opere”.

Più che un opinione sembra una strumentalizzazione per portare avanti determinati interessi economici di pochi in un clima di tensione sociale. Si cerca quindi di far leva sulla popolazione ormai contesa da troppo tempo da un’opera monumentale che procede a rilento e una protesta dilagante che incalza.

Shock Napoli: Maggio operato!

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E se per il Milan è emergenza dopo la conferma di tre turni di squalifica a Balotelli per il Napoli è shock quando si apprende che Christian Maggio deve essere operato. Visitato oggi a Roma dal prof. Mariani, a Villa Stuart, per una piccola sofferenza al ginocchio sinistro, si è deciso di procedere all’intervento in artroscopia per regolarizzare il menisco. L’intervento verrà eseguito mercoledì. Maggio tornerà a disposizione subito dopo la sosta di campionato in programma dopo la gara con il Livorno.

Condannato docente dell’Accademia: nonnismo equiparato a violenza sessuale

nonnismo-abusisessuali-tuttacronacaUn anno e dieci mesi di reclusione. E’ questa la condanna emessa dalla Cassazione ai danni di un docente dell’Accademia militare di Modena. L’uomo è anche tenuto a risarcire a due suoi studenti i danni morali. La condanna è giunta perchè pacche sul sedere e toccamenti repentini dei genitali, anche se messi a segno senza l’uso della forza o della minaccia, sono sempre una forma di violenza sessuale. Anche se si tratta di allievi di una scuola che forma gli ufficiali dell’esercito e dei carabinieri. Scrive la Suprema Corte nella sentenza 38326: “Non vi è dubbio che il toccamento improvviso del gluteo con stretta della natica, da parte del professore all’atto di congedarsi dai suoi studenti, e i ripetuti repentini toccamenti dei genitali di un allievo, integrino quel requisito della repentinità ed imprevedibilità della condotta in presenza del quale è ugualmente ravvisabile il reato di violenza sessuale pur prescindendo da una violenza di tipo fisico”. E ancora rilevano gli ‘ermellini’:  “E non vi è dubbio che coscia e glutei costituiscano, secondo consolidato indirizzo di questa Corte, zone erogene di interesse sessuale”. E’ stato quindi respinto il ricordo del professore che aveva provato a mettere in discussione “la natura erogena della zona anatomica attinta” e a sostenere che non si può “qualificare” il gesto della ‘pacca’, e gli altri palpeggiamenti, come “atto sessuale” in quanto ‘espressioni ‘ di tipo “blando e poco significativo”, compatibili – semmai – “con un gesto amichevole di saluto e di commiato”. Secondo la Cassazione, inoltre, il comportamento del docente è stato caratterizzato dall’elemento della violenza “sia in relazione al suo ruolo e della condizione di suggestione psicologica degli allievi, sia per l’iniziale clima conviviale instaurato dall’imputato, tale da non consentire una efficace reazione, nè di manifestare il proprio preventivo dissenso”. Il verdetto, scritto dal consigliere Mariapia Gaetana Savino, presidente Aldo Fiale, ha confermato la pronuncia emessa dalla Corte di Appello di Bologna, il 15 novembre del 2011, a conferma della sentenza di primo grado decisa dal Tribunale di Modena il 14 marzo del 2008.

L’APOCALYPSE NOW: questo è il rapporto dell’Onu ed è allarme clima

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Troppo inquinamento e stavolta a parlare di apocalisse e fine del mondo è l’Ar5, ovvero il quinto rapporto sul cambiamento climatico dell’Ipcc il dipartimento scientifico dell’Onu che nel 2007 pubblicò il quarto che venne premiato con il Nobel per la Pace.  Nell’Ar 5 lo scenario è allarmante: 10 anni per salvare il pianeta. Se infatti le emissioni di anidride carbonica continuano ad aumentare a questo ritmo (2 parti per milione all’anno), nel 2023 saremo sopra il tetto di sicurezza di 421 parti di CO2 per milione. Ora siamo oltre quota 400.

Il rapporto, nella sua complessità sarà reso noto venerdì ma già ora ci sono delle anticipazioni su quelle 2200 pagine elaborate in 6 anni da 259 scienziati di 39 Paesi, aiutati da 1.500 esperti.

La Repubblica scrive che:

“Gli scenari previsti per la fine del secolo sono quattro. Nel più drammatico – prendendo la media delle previsioni – i mari saliranno di 62 centimetri e la temperatura crescerà di 3,7 gradi rispetto al periodo 1986 – 2005: dunque sfonderà il muro dei 4 gradi rispetto all’epoca preindustriale, il disastro paventato dalla Banca Mondiale in un allarmato rapporto del novembre scorso.

Nello scenario più favorevole, i mari cresceranno di 24 centimetri e la temperatura aumenterà di un grado rispetto al periodo 1986 – 2005. E dunque di 1,7 gradi rispetto all’epoca preindustriale, sfiorando così la soglia dei 2 gradi considerata dai governi il limite di sicurezza da non superare”.

Cosa può far avverare lo scenario più drammatico (mari che salgono di 62 centimetri, temperatura che aumenta di 3,7 gradi) o quello più favorevole (mari +24 centimetri, temperatura +1 grado)?

“Per chiarire il quadro, l’Ipcc apre uno spaccato sul meccanismo che guida la mutazione del clima: l’accumulo di anidride carbonica (CO2) in atmosfera. Potremmo salvarci, imboccando la via dello scenario migliore, se riuscissimo a restare, sempre a fine secolo, entro un tetto di 421 parti per milione di CO2. Non sono poche: in epoca preindustriale erano 280 e da milioni di anni non si supera il livello attuale. Abbiamo già oltrepassato le 400 parti per milione e l’indicatore continua a salire al ritmo di 2 parti abbondanti per anno. Tra 10 anni saremo fuori dall’area di sicurezza.

Responsabili dell’aumento delle emissioni di CO2 sono per l’89% i combustibili fossili (carbone, petrolo, gas, shale gas) e per l’11% la deforestazione. Un aumento che in questo momento – se non verranno presi provvedimenti – è in linea con il più pessimista degli scenari:

“Uno dei diagrammi esaminati dagli scienziati proietta nel futuro i 4 possibili destini del clima e li confronta con l’evoluzione delle emissioni serra: le nostre azioni seguono passo passo lo scenario dei 4 gradi di aumento, quello in cui le concentrazioni di CO2 arriveranno a 936 parti per milionetrasformando il pianeta in un forno tropicale.

Tracciati gli scenari, l’Ipcc risponde indirettamente alle polemiche che lo hanno preso a bersaglio. Forte dell’abbondanza delle prove accumulate in questi anni, il rapporto usa un’espressione molto forte definendo “virtualmente certo” il cambiamento climatico e la spinta verso l’aumento della temperatura. ”Per la prima volta ci è stato chiesto di esaminare l’ipotesi di un aumento compreso tra i 4 e i 6 gradi, quello verso cui attualmente stiamo andando”, racconta Riccardo Valentini, uno dei coordinatori europei degli scienziati Ipcc. “In questo caso l’impatto sulla vita del pianeta sarebbe pesantissimo: i biologi ormai parlano di sesta estinzione di massa”.

L’autunno caldo e… l’inverno bollente del governo Letta

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Taglio delle tasse sul lavoro e sulle pensioni in modo che possa essere redistribuito il reddito. La Camusso lancia il suo ultimatum e si augura che la legge di stabilità possa dare risposte alle sue richieste, altrimenti… l’autunno da caldo diventerà bollente. La Cgil chiede anche al governo di «convocare un tavolo» con le parti sociali.

La legge di stabilità, ha aggiunto la Camusso, «o cambia il passo o siamo destinati a declinare. Nessun meccanismo che ragiona su Imu e Iva raggiunge l’obiettivo della redistribuzione del reddito». «Il dibattito che c’è non convince, per usare un eufemismo – afferma ancora la Camusso – sembra ci sia uno schema di galleggiamento, non ci si sta confrontando con il profilo del Paese e le esigenze dei cittadini. E non si aggredisce il nodo fondamentale, che è quello dell’ingiustizia nella distribuzione del reddito e della sovrabbondante tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni».

 «Dire la verità sui conti pubblici? Mi pare un buon proposito ma insieme alla verità sui conti bisogna anche dire che i nostri conti peggiorano in ragione delle politiche fatte fino a oggi che non hanno portato al risanamento e peggiorato la situazione di una parte degli italiani e al miglioramento per altri», ha detto ancora la Camusso, interpellata alla fine del direttivo sulle dichiarazioni del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni.

Per il sindacato, come spiega ancora Camusso, servirebbe anche una «politica industriale di qualità» senza quel pacchetto di privatizzazioni che si profila all’orizzonte. «Alle privatizzazioni diciamo un gigantesco “no” a carattere cubitale perché se ne parla troppo ipotizzando gli spezzatini più incredibili e inutili», commenta ancora il segretario generale della Cgil che rinvia al mittente anche i possibili nuovi tagli lineari alla spesa pubblica. «Bisogna distinguere tra tagli dei beni e dei servizi, che non sono la stessa cosa» ha concluso.

Questa mattina il presidente di Confindustria aveva fatto delle dichiarazioni in linea con le parole della Camusso. «Secondo me il congelamento dell’Iva non è la cosa prioritaria», ha detto Squinzi a margine dell’inaugurazione del Cersaie a Bologna. «Da tempo stiamo chiedendo ad alta voce, con tutta la nostra forza, il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione e un intervento deciso sul cuneo fiscale. Questo – ha concluso – darebbe una spinta maggiore per far ripartire l’economia». Il 2 settembre scorsoConfindustria e sindacati avevano già presentato un documento congiunto con le priorità per la Legge di stabilità e per la crescita del Paese.

 

Renato Brunetta attacca la “furba massaia” Angela Merkel

brunetta-merkel-tuttacronacaQuando ad Angela Merkel era stata posta una domanda su Silvio Berlusconi, signorilmente aveva risposto: “Un condannato può far parte del Ppe? Decidono i singoli statuti nazionali”. Dall’Italia, come riporta l’HuffingtonPost, all’opposto, nessuna concessione per la cancelliera tedesca. Renato brunetta l’ha definita “una leader, che con tratto da furba massaia, continua nel suo disegno di germanizzare l’Europa su cui insediarsi come leader. Parafrasando Tacito il rischio è di una pax tedesca”. Il caprogruppo del Pdl alla Camera, se da una parte attacca la neo-eletta (al terzo mandato), dall’altra auspica la nascita di una grande coalizione anche in Germania “Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant. Hanno fatto il deserto, e l’hanno chiamata pace. La speranza è che la Merkel sia costretta oppure liberamente decida di dar vita alla Grande Coalizione con i socialdemocratici. Non perchè Forza Italia sposi le idee degli avversari di sinistra della Merkel. Ma la Grosse Koalition darebbe modo di impedire il trionfo di un pensiero unico che dalla Germania si espanda per tutto il continente. Passando dal ‘Meglio rossi che morti’ degli anni ’80, al meglio tedeschi che morti. Non sarebbe la stessa tragedia, ma addio a un bel pezzo di libertà”. Il pidiellino continua: “La vittoria della Merkel -è un caso serio. Non è il caso di liquidarla con faciloneria come un successo del Partito popolare europeo e dunque del centrodestra. Infatti, il programma del cancelliere tedesco, su cui ha costruito il proprio consenso, si basa su idee che non hanno nulla della tradizione europeistica del Partito popolare, ed hanno anzi negato – con l’enfasi portata sui conti e sull’austerità, e sulla primazia tedesca – uno dei principi centrali che stanno alla base dello statuto di questa realtà politica cui Forza Italia ha aderito e intende aderire: la solidarietà e l’uguaglianza tra popoli e Paesi”.

In triciclo sull’autostrada, a 8 anni pedala nel traffico

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Un triciclo in autostrada e a bordo un bambino di 8 anni. Succede a  Cidade Nova a Rio De Janeiro ed è il quotidiano brasiliano Globo, a diffonderlo in rete. I servizi sociali della metropoli brasiliana stanno cercando di rintracciare i genitori con lo scopo di allertare loro sui rischi che ha corso il figlio.

Il business della sanità: quando curare è sinonimo di affare

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La terza industria del paese vale 114 miliardi di euro e quando la sanità diventa un industria è chiaro che il sistema si distorce e i cittadini diventano clienti a cui vendere prodotti: cioè le medicine. Fra primari, direttori generali, imprenditori di case farmaceutiche e fabbricanti di protesi, proprietari di cliniche e politici, l’industria frutta 114 miliardi di euro. In quanti ci mangiano? La mangiatoia, il libro inchiesta dei due cronisti di Repubblica Michele Bocci e Fabio Tonacci è una diagnosi del sistema sanitario italiano e delle sue distorsioni. Da curare a nuocere alla salute, questo è il viaggio che nel libro dura 12 ani e l’Italia che progressivamente da secondo Paese mondiale per la sanità scade al volontariato e si avvale, del contributo indispensabile dei poliambulatori di Emergency. Lì non si curano solo migranti ma su 10 pazienti 2 sono italiani. Fra  Asl e aziende ospedaliere “oggi quasi tutte con i bilanci in passivo o a rischio di andarci” – che i due cronisti prospettano al nostro sistema sanitario il rischio di fare una brutta fine!

Marco Giampaolo scomparso! Perse le tracce dell’allenatore del Brescia

giampaolo-brescia-scomparso-tuttacronacaDa oltre 24 ore se ne sono perse le tracce. Marco Giampaolo, l’allenatore del Brescia, non si è presentanto nè ieri questa mattina all’allenamento della sua squadra. E’ da domenica mattina, il giorno dopo la sconfitta con il Crotone e il confronto con una rappresentanza di tifosi, che l’uomo, spento il cellulare, si è reso irreperibile al presidente Gino Corioni, ai suoi collaboratori, ai giocatori. La squadra non ha perso le speranze di recuperare la situazione in campionato ed è stato diramato un comunicato: “La società Brescia calcio, in considerazione dell’assenza temporanea agli allenamenti della prima squadra dell’allenatore Marco Giampaolo, affida momentaneamente al suo staff la conduzione tecnica, nella speranza che mister Giampaolo riprenda più in fretta possibile l’attività effettiva. La società ribadisce la piena fiducia nel lavoro del mister e il totale gradimento che riscuote da parte dell’intera squadra, del presidente e di tutto lo staff dirigenziale”. Mentre la squadra si preparava prima della sfida di domani sera, al centro sportivo lo staff dirigenziale era tutto presente, con il  vice presidente Luca Saleri impegnato a parlare con i giornalisti: “Sono fiducioso nel ritorno di Giampaolo. Vogliamo sentire che cosa è successo di così grave per farlo agire in questo modo. Non risponde a nessuno, non sappiamo cosa gli passi per la testa. Forse è solo un po’ stanco e noi lo aspettiamo. Magari una bella vittoria domani sera potrà aiutare…Ad ogni modo non abbiamo contattato altri tecnici”. Ma le informazioni che trapelano, in realtà, dicono che la società si starebbe tutelando e sembra abbia avviato sondaggi con Carmine Gautieri e Devis Mangia.

Foto shock della rapina a Monza: arrestati 5 ladri

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Sono cinque le persone arrestate a seguito della rapina avvenuta nel supermercato “Il Gigante” di Usmate Velate, Monza.  Gli arrestati sono tre stranieri e due italiani, di età compresa tra i 22 e i 35 anni. Nel gruppo c’è anche uno degli addetti alla sicurezza dell’esercizio commerciale che ha fornito le informazioni ai complici, permettendo il furto di 40mila euro in contanti. La rapina, avvenuta i primi di agosto, aveva suscitato l’interesse della rete e foto shock avevano fatto il giro del web.

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Pene finto e urina pulita per superare l’antidoping

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E’ stato scoperto il fondista dell’Aeronautica Militare Devis Licciardi che sabato scorso era stato controllato a Molfetta (Bari) dopo la gara del campionato italiano individuale assoluto 10 chilometri su strada. Licciardi per eludere i test aveva riempito di urina “pulita” un pene falso, e ora, dovrà presentarsi negli uffici della  Procura Antidoping, a Roma. Il trucco non ha funzionato anche grazie al medico della Federazione che non si è distratto un attimo e ha scoperto l’inganno.

Balotelli squalificato per 3 turni!!! Chiusa anche la curva ed è emergenza Milan

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Balotelli dopo Milan-Napoli è stato squalificato per tre turni. Dopo l’attesa in cui il Milan fino alla fine ha sperato in una sanzione più leggera è arrivata invece la conferma, il giudice Tosel non ha fatto sconti.  Dopo lo sfogo “isterico” di ieri sera nel post partita di Milan-Napoli, Mario Balotelli, salterà la Juve. Chiusa anche la curva dei sostenitori rossoneri per “discriminazione territoriale nei confronti dei tifosi napoletani”. Ora è emergenza nel Milan.

“Vattene a casa”, insulto sessista ai danni di una donna arbitro

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Non solo in Italia, ma anche all’estero, addirittura nell’anticonformista Londra, il genitore di uno dei giocatori che prendevano parte a una partita di calcio giovanile ha insultato l’arbitro donna che stava dirigendo la partita affermando, alla fine del primo tempo:  «Prendi la borsa e tornatene a casa».  La ragazza, 21enne, Shelby Davis, è scoppiata in lacrime in campo. Dopo l’umiliazione e lo sfogo si è detta indignata dall’affermazione dello spettatore e ha chiesto che la lega responsabile prenda provvedimenti nei confronti della squadra.

 

 

Terribile incidente per una Lamborghini: l’auto si spezza in due

lamborghini-spezzata-tuttacronacaHa dell’incredibile e, al tempo stesso, del miracoloso l’incidente occorso a una Lamborghini Aventador a Brooklyn, New York. E’ un filmato ripreso da una telecamera di sicurezza che mostra la dinamica del violentissimo urto: un’auto, nel tentativo di attraversare l’incrocio, ha tagliato la strada alla supercar, che filava a velocità elevata. A causa dell’impatto, il bolide è stato proiettato L’impatto ha proiettato contro il muro del giardino di alcune case: la Lamborghini si è spezzata in due. Come si vede anche nell’immagine, la parte posteriore con il blocco motore è stata letteralemte staccata da quella anteriore, con l’abitacolo rimasto intatto. Proprio il comportamento del bolide, progettato per dividersi in caso di un impatto violento di questo tipo, per dissipare la forza dell’urto, potrebbe aver salvato la vita al conducente. Da quanto è stato riferito dalla sorella del guidatore dell’auto, incredibilmente, nessuno è rimasto ferito nell’incidente.

Investita e distrutta la “gatta” di Padova.

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Un furgone delle consegne ai negozi, ha investito la “Statua della gatta” di Padova, che dal 1200 sorgeva sul punto più alto della città, di fronte alla chiesa di Sant’Andrea. L’urto è avvenuto alla colonna che sorreggeva la statua, ma nell’impatto la gatta è finita a terra e si è sbriciolata in mille pezzi. La gatta era uno dei monumenti simbolo della città e il più amato dai padovani. In origine  doveva essere un Leone di S.Marco, ma uscì così male e acefala dalle mani dell’artigiano che la fece da essere soprannominata ‘la gatta’.

“L’incidente è emblematico dell’abbandono che Padova ha destinato ai suoi monumenti cosiddetti minori – sottolinea Tiziana Mazzuccato, responsabile Salvalarte di Legambiente Padova – All’ombra del Santo e della Cappella degli Scrovegni vivacchiano o sopravvivono centinaia di monumenti, importantissimi per il nostro patrimonio e la nostra storia e che tuttavia sono dimenticati dai padovani e muoiono di incuria, invece di essere valorizzati come meriterebbero. L’episodio di oggi è solo un incidente che sottolinea in maniera fortissima un andazzo generale che va cambiato. Speriamo serva come segnale d’allarme”. A rincarare la dose ci pensa Andrea Ragona, presidente di Legambiente Padova: “Si tratta di un caso emblematico come nessun altro di come quel tipo di traffico, anche commerciale, deve essere limitato in aree centrali. Ci domandiamo se le merci di quel camion non potevano essere portate con i furgoncini dell’interporto, o con piccoli mezzi elettrici o con il servizio di trasporto merci a bici attivo da mesi in città. Resta evidente a tutti, comunque, la domanda di come sia possibile pensare di fare manovra con un camion in una via medievale come quella, e come molte altre della nostra città”.

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Il letto del fiume diventa strada per una porsche.

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Ha perso il controllo della sua porsche, presumibilmente per un guasto allo sterzo, mentre correva un rally di Hellendoorn in Olanda, così il pilota Harry Kleinjan  e il suo navigatore belga Bart den Harto sono andati dritti in curva. Dopo lo sfondamento del muretto, la porsche è finita nel letto del fiume. Indenni pilota e navigatore, spettacolare l’incidente.

A volte ci vuole fortuna per fare il gol, altre basta il… posteriore!

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Gol acrobatico con la parte dove non batte mai il sole! Quasi incredibile eppure è accaduto  tra lo  Sparta Praga e l’FK Meteor dove il centrocampista David Hovorka, dello Sparta, ha siglato il primo gol 25′ minuto con una giocata a dir poco inusuale:  su cross ha insaccato in rete di sedere. Un tifoso su internet lo ha ribattezzato “posteriore d’oro”.

Quel gol a ritmo di samba che qualsiasi giocatore vorrebbe realizzare…

gol-samba-tuttacronacaGol spettacolari se ne vedono molti, ma a volte ce ne sono alcuni davvero unici. In un recente match del campionato brasiliano tra il Cruzeiro e il Botafogo, terminato 3 reti a 0, Nilton ha superato se stesso con una volée d’esterno destro che sembra quasi un passo di samba. Il giocatore si trovava in area al momento di un corner. La palla spiove e l’attaccante ha tutto il tempo per coordinarsi e regalare un momento di vero spettacolo.

Baci rubati: coppie gay nelle favolose chiese di Roma

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Una provocazione o meglio un  “atto d’amore per la Santa Romana Chiesa” così lo chiama l’artista e fotografo Gonzalo Orquìn, 31 anni, sivigliano trasferito da anni a Roma, che ha voluto fare un progetto fotografico nelle chiese romane. Un suo messaggio universale un po’ flash mob, un po’ iconografia da album di nozze, ma forse anche una velata protesta. I protagonisti, amici o conoscenti, si sono scambiati un atto d’amore, nelle prime ore della mattina, in chiese deserte per non urtare la sensibilità di nessuno ” Comunque nessun parroco si è accorto di nulla e non abbiamo mai avuto problemi”, ha rivelato il fotografo. Gli scatti di Orquìn sono in mostra a Roma da mercoledì 25 settembre.

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Bimbo gioca con il fuoco e la casa va in fiamme.

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 3 anni e solo in casa, a Mestre. La mamma era fuori, prima ha accompagnato il figlio più grande a scuola e poi si è recata a un colloquio di lavoro. Il bimbo ha trovato un accendino e ha dato fuoco alla scatola dei giochi. I vicini hanno dato immediatamente l’allarme e sono arrivati i soccorsi. Il bambino è stato sottoposto anche ad accertamenti in ospedale dopo essere stato esposto al fumo. La madre è stata denunciata per abbandono di minore.

Texas shock: una famiglia sterminata nella sua abitazione

famiglia-sterminata-texas-tuttacronacaSono state le autorità della contea di Navarro a confermare ai media statunitensi la tragica notizia. Una famiglia di cinque persone, due adulti e tre bambini, è stata rinvenuta morta in un’abitazione di Rice, in Texas. I minori avevano tutti un’età inferiore ai 12 anni. Stando alle dichiarazioni di Elmer Tanner, sceriffo della contea, un uomo che parlava in spagnolo si è rivolto al 911, il pronto intervento americano, attorno alle 19 ora locale di domenica, dicendo che diversi membri della sua famiglia erano morti in una casa a Rice, 40 miglia a sud-est di Dallas. I soccorritori giunti sul luogo non hanno potuto far altro che constatare il decesso. “Non importa dove ti trovi. Ogni volta che ci sono cinque persone morte in un unico luogo, è scioccante e traumatico”, ha detto Tanner. Al momento, la scena del crimine è limitata all’abitazione. “Per quanto riguarda la ricerca di un sospetto, quello che sto dicendo è che in questo momento stiamo concentrando i nostri sforzi all’interno della casa”, ha spiegato Tanner. “Non abbiamo ancora visto niente che ci faccia pensare che dobbiamo recarci all’esterno.” Lo sceriffo ha anche sottolineato che la casa era già nota alle forze dell’ordine per una chiamata ricevuta dal call-center in passato. Ancora incerte le cause, ma la polizia sta indagando per chiarire la dinamica dell’accaduto.

Sunderland cala a picco e lo spogliatoio fa guerra a Di Canio

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Il Sunderland è calato a picco: ultimo posto in classifica, 11 incontri e solo due successi da fine marzo a oggi, 14 giocatori acquistati, epurati che lo accusavano per il suo pessimo carattere e i bookmaker che puntavano a far saltare la panchina. Ieri l’allenamento decisivo quando i giocatori, esasperati dalle critiche hanno reagito. Una ribellione contro il ct che non si era mai vista, almeno in squadre professionistiche che lavorano ad alti livelli. Mai visto in Gran Bretagna dove spesso si preferisce usare vie più diplomatiche. Invece l’intera squadra si è “ammutinata” e il proprietario Ellis Short, ha dato preso la palla al balzo per ringraziare Di Canio del suo operato. Sulla decisione è pesato anche quel comportamento di Di Canio che messo sotto pressione aveva reagito contro i tifosi dal campo  dopo una pesante sconfitta ed era stato sommerso di fischi. Poi davanti alle telecamere alla domanda se si sarebbe dimesso aveva replicato con un secco “mai”e aveva spiegato che si riteneva sempre “il miglior allenatore del mondo”.

Frase che oggi “Star” e “Daily Express” gli rinfacciano con malcelata perfidia, mentre il “Daily Mail”sostiene che sarebbe stato lo stesso allenatore a dire ai rivoltosi di chiedere il suo licenziamento se proprio non lo reggevano più. E la sfida è stata evidentemente raccolta e vinta, coi giocatori (Lee Cattermole in testa, puntualizza il “Telegraph” che sono andati da chi di dovere a spifferare l’ultima discussione, sancendo di fatto la fine del “Crazy World” di Di Canio.

Ma se Di Canio è stato esonerato certo non va bene al Sunderland  che si trova a dover trovare in fretta e furia un successore. Chi può essere?  Il “Daily Mail” e “Telegraph” lo identificano in Roberto Di Matteo (ma ipotizzano pure Tony Pulis e Gus Poyet), mentre il “Guardian” suggerisce Roberto Mancini, vincente come di Di Matteo ma probabilmente fuori budget anche per il Sunderland, che di soldi ne ha già buttati via parecchi.

I giardini da fiaba al Parkroyal on Pickering, hotel dove il verde è ad alta quota

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Se avete in mente i giardini pensili di Babilonia forse l’hotel che dovete visitare è il Parkroyal on Pickering a Singapore. progettato dallo studio Woha, l’albergo offre una magnifica vista della città oltre al suo giardino a spirale di 15,000 mq e la piscina ad “alta quota”. Un vero gioiello architettonico che regala un panorama inedito su una città dalle mille sfaccettature.

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A 28 anni dall’omicidio di Giancarlo Siani, la Mehari torna a correre

giancarlo-siani-Mehari-tuttacronaca23 settembre 1985. Napoli. La camorra uccide, a pochi metri dalla sua abitazione, il giornalista del Mattino Giancarlo Siani. A 28 anni dalla sua morte, la sua Mehari torna oggi a correre e diventerà la protagonista del progetto “In viaggio con la Mehari”, promosso da Regione Campania e Comune di Napoli. L’auto ha ripreso oggi il suo cammino per il capoluogo campano, con meta la sede del quotidiano per il quale lavorava il giornalista, in nome della libertà di stampa e in memoria di tutte le vittime innocenti della criminalità. Alla guida, autorevoli rappresentanti del mondo della cultura, della magistratura e dell’antimafia sociale. Dopo che lungo le Rampe Siani, a poca distanza dal luogo del delitto, sono stati deposti dei fiori, Saviano ha avviato il motore. Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, ha detto: “Vedere la Mehari qui dove fu ucciso Siani dà la contezza della potenza della memoria”. Al volante si sono succeduti volti conosciuti del mondo del giornalismo, della cultura e della giustizia legati alla storia di Giancarlo Siani e a quella delle vittime innocenti di criminalità. Tra gli altri, don Luigi Ciotti, Giovanni Minoli e Alfredo Avella, del coordinamento familiari vittime innocenti criminalità.

Prima di salire a bordo dell’auto, Saviano ha detto: “La ripartenza della Mehari significa che riparte tutto. Riparte anche Napoli”. E’ stato il fratello di Giancarlo, Paolo Siani, a consegnare le chiavi della Mehari allo scrittore che, al termine del giro, ha spiegato: “Sai cosa ho visto? Una Napoli minoritaria agguerrita. Quando siamo partiti c’era tutta la Napoli che volevo vedere ma non ho visto l’intera città”. E ancora: “Più che deluso mi ha fatto vedere che c’è una parte della città molto agguerrita un’altra parte molto delusa”. Don Ciotti, ha a sua volta ricordato il giornalista che proprio su quell’auto è stato ucciso. “Amava la ricerca della verità, era un archeologo della verità, scavava sempre in profondità, non si fermava mai in superficie e cercava di fare emergere le contraddizioni. Quello che per lui era importante non era solo la denuncia ma anche cercare di leggere quali erano le cause, i meccanismi di molte forme di marginalità e di cosa alimentava la criminalità camorrista”.

Drosophilia, il moscerino è all’attacco del Veronese, sale la preoccupazione

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Si chiama Drosophilia e ha scatenato la preoccupazione degli agricoltori. Si tratta di un moscerino nipponico scoperto in Giappone nel 1916 e giunto in Italia nel 2009. Inarrestabile. Ha risalito la Val d’Alpone nel Veronese, e dopo aver flagellato quintali di ciliegie, ora si vuol annidare nei frutteti delle zone collinari, con conseguenze devastanti. Non ha antagonisti naturali, si riproduce in modo vertiginoso e, pur se piccolo, è  capace di distruggere in breve tempo quintali di succosi frutti preferibilmente «rossi». Mirtilli, lamponi, more, fragole, fichi, ma anche pomodori sono a rischio. La Drosophila entra  direttamente nella polpa, depone le uova e lì dà vita alle larve, riducendo il frutto in poltiglia. A lanciare l’allarme è Vanni Stanghellini, tecnico agrario in Val d’Alpone, «Non c’è tempo da perdere, bisogna assolutamente trovare una strategia di lotta per contrastare questo flagello, o quanto meno a contenerli» che poi ha aggiunto Anche nelle Valli Giudicariesi è in atto una strenua lotta alla drosofila», spiega. «Nonostante abbiano adottato una martellante difesa chimica, non sono riusciti a garantire una coltura completamente esente da attacchi di fitofagi».

Intanto ci si appella alla ricerca e alle istituzioni: «Bisogna comunque trovare una strategia in tempi brevi, per evitare che il problema si ripresenti l’anno prossimo, sia essa di carattere agronomico, con esche, reti, ma dalle tecniche praticabili, non impossibili. O di lotta chimica con nuovi prodotti, e all’università di Padova ci sono studi in corso; o di ritorno all’uso del dimethoato, anche in deroga».

Attacco massiccio del moscerino o guerra chimica?

La terrorista britannica, “vedova bianca” al servizio degli islamici

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Nel commando che ha assaltato il centro commerciale di Westgate, a Nairobi, ci sarebbe anche una donna di origini britanniche, originaria di Aylesbury, nella contea del Buckinghamshire, Samantha Lewthwaite, la “vedova bianca” del terrorismo internazionale. La 29enne  è la vedova di Germaine Lindsay, uno dei kamikaze dell’attentato alla metro di Londra del luglio 2005 in cui vennero uccise 52 persone. Madre di tre figli, ricercata per complicità negli episodi di Londra, è sospettata anche di aver partecipato in prima persona all’attentato del giugno 2012 in un locale di Mombasa, in Kenya, che ha provocato tre morti e 25 feriti. Della donna si sono perse le tracce nel marzo 2012 quando fu intercettata mentre attraversava  la frontiera dal Kenya alla Somalia. I sospesti si sono concentrati su di lei quando alcuni testimoni hanno affermato che nel commando vi era anche una donna.

Tuttavia gli Shabaab alla Bbc avrebbero negato:  “non ci sono americani o britannici” nel commando armato che ha attaccato il centro commerciale. L’uomo,  che si dice affiliato agli islamisti Shabaab e che si fa chiamare “Abu Omar”, smentisce anche la presenza della “vedova bianca” nel gruppo, Samantha Lewthwaite: “Si tratta solo di voci infondate”.

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L’imperdibile discorso di ringraziamento più corto della storia!

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Si è svolta la 65esima edizione degli ambitissimi “Prime Time Emmy Awards”, gli Oscar della televisione, ieri al Nokia Theatre di Los Angeles. Ad aggiudicarsi il premio per la miglior serie drammatica, “Breaking Bad”. A Claire Danes è andato il riconoscimento di “Miglior attrice protagonista in un drama” mentre come miglior attore di una serie drama ha vinto Jeff Daniels con il ruolo di Will McAvoy in “The Newsroom”. “Modern Family” ha superato tutti i concorrenti nell’ambito della comedy mentre Jim Parsons è stato eletto miglior protagonista per “The Big Bang Theory” e Julia Louis-Dreyfus miglior attrice per “Veep”. Come miglior miniserie o film tv il premio è andato a “Behind the Candelabra” e Michael Douglas ha vinto l’Emmy per il ruolo di Liberace. Infine, come miglior attrice di una miniserie o film-tv la vittoria è andata a Laura Linney di “The Big C: Hereafter”. Nella categoria reality show il premio è andato a “The Voice”. Ma forse il momento che più verrà ricordato della premiazione sarà il discorso di ringraziamento di Merrit Wever, che si è aggiudicata il premio come miglior attrice non protagonista per la comedy “Nurse Jackie”. Di sicuro, passerà alla storia come uno dei più brevi. Dopo aver ricevuto la statuetta dalle mani di Tina Fey (30 Rock) e Amy Poehler (Parks and Recreation), nel suo momento di gloria l’attrice ha detto: “Grazie infinite, grazie infinite… devo andare, ciao!”.

L’infanzia oltraggiata dei 168 milioni di minori al lavoro

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Il rapporto dell’Ilo sul lavoro minorile presenta dati positivi, in riduzione del 32% rispetto al 2000.  Nel 2012 sono stati, infatti, registrati 168 milioni di minori a lavoro (il 10,6% della fascia di età tra i 5 e i 17 anni). 73 milioni poi hanno meno di 11 anni.

«Il contrasto al lavoro minorile è sulla strada giusta – segnala l’organizzazione internazionale del Lavoro – ma di questo passo l’obiettivo dell’eliminazione delle sue peggiori forme entro il 2016 non sarà raggiunto. La direzione è giusta ma ci stiamo muovendo troppo lentamente – ha dichiarato il direttore generale Guy Rider – se vogliamo porre fine a questo flagello nel prossimo futuro dobbiamo raddoppiare gli sforzi».

I progressi più consistenti si sono avuti tra il 2008 e il 2012 con il calo da 215 (il 13,6% delle persone tra i 5 e 17 anni) a 168 milioni (il 10,6%).

La situazione più drammatica è nell’Africa sub sahariana con il 21,4% dei bambini al lavoro (oltre 59 milioni) mentre nell’area Asia Pacifico il numero dei bambini al lavoro è più alto (77,7 milioni) ma la percentuale sul totale dei minori è al 9,3%.

In America latina e Caraibi lavorano l’8,8% dei bambini tra i 5 e i 17 anni (12,5 milioni) mentre in medio Oriente e Nord Africa lavora l’8,4% dei minori (9,2 milioni). Tra i bambini più piccoli (tra i 5 e gli 11 anni) lavorano in 73 milioni, l’8,5% delle persone in questa fascia di età. Per 18,5 milioni di bambini con meno di 11 anni il lavoro consiste in una attività pericolosa.

Tra i 12 e i 14 anni lavorano oltre 47,3 milioni di bambini (il 13,1%) mentre tra i 15 e i 17 anni lavorano il 13% dei minori (47,5 milioni di persone). Il 58% dei minori è utilizzato in agricoltura, il 7,2% nell’industria e il 32,3% nei servizi (in forte aumento rispetto al 25,6% del 2008). La maggioranza dei bambini lavoratori è maschio (99,7 milioni a fronte di 68,2 milioni di femmine). Ma le differenze di genere si annullano tra i bambini più piccoli con 36,3 milioni di bambini maschi e 36,7 milioni di bambine al lavoro. Tra i 15 e i 17 anni l’80% dei minori lavoratori è maschio (38,7 milioni) e appena il 19% femmina (8,8 milioni). Secondo il rapporto Ilo tra i minori al lavoro ci sono 5,5 milioni di bambini in «lavoro forzato», un quarto delle vittime totali del lavoro forzato. Tra questi 960.000 sono coinvolti in situazione di sfruttamento sessuale.

Derby con rissa in Turchia, Felipe Melo scatena i tifosi

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Derby che si trasforma in battaglia con Felipe Melo che scatena i tifosi e questi invadono il campo durante il derby Besiktas-Galatasaray. Il giocatore brasiliano infatti era stato espulso al 93′,  per un fallo di reazione sul connazionale Motta,  e in segno di sfida si è tolto la maglie mostrandola ai tifosi avversari. La reazione è stata immediata, in pochi minuti il campo è stato invaso da tifosi armati di sedie e bastoni. L’arbitro ha sospeso la partita, che era già nei minuti di recupero, sul 2-1 per il Galatasaray. Dalle tribune sono anche volati oggetti contro il centrocampista del Gala. I giocatori si sono dati alla fuga verso gli spogliatoi mentre i tifosi hanno dato vita a una mega rissa. Ora si attendono pesanti sanzioni disciplinari della Federclcio turca per tutti i protagonisti. Felipe Melo in primis.

Rihanna fa arrestare due persone… con uno scatto!

rihanna-scimmietta-tuttacronacaVoleva semplicemente una foto da postare sui social network e condividere con i suoi fans Rihanna, impegnata in un tour in Thailandia. La cantante ha deciso di condividerne una che la ritraeva in compagnia di una simpatica scimmietta. Peccato che l’animaletto fosse una specie di lemure protetto, il Lori Lento. A quel punto sono entrate in gioco le autorità di Phuket che, dopo una breve indagine, hanno individuato due uomini che ora sono stati messi agli arresti con l’accusa di possedere illegalmente l’animale e di usarlo per fotografarlo a scopo di lucro con i turisti. E’ stata grande la soddisfazione della polizia che è riuscita a risolvere il caso e ha potuto anche godere dell’effetto pubblicità regalata dalla cantante.

Strage di auto durante Atalanta – Fiorentina: 80 multe

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Una vera e propria strage di auto si potrebbe definire quella che si è verificata a Bergamo dove i vigili urbani, durante la partita Atalanta – Fiorentina hanno notificato 80 multe e ritirato con il carroattrezzi due auto. La zona intorno allo stadio comunque sembra essere particolarmente soggetta a multe e non è certo una novità il blitz dei vigili. I residenti infatti affermano:

“La mia via è sempre presa d’assalto dai tifosi che cercano parcheggio in una zona dove, tra l’altro, ce n’è poco – dice uno dei residenti all’Eco di Bergamo-: certo, bisogna anche dire che lo stadio in questa zona non è l’ideale e che i vigili passano, fanno le multe, ma poi se ne vanno senza fare un vero e proprio servizio al quartiere».

«Ci troviamo a fare i conti – dice un altro abitante della zona – con moltissime macchine messe selvaggiamente sul marciapiede e, cosa ben peggiore, davanti al cancello delle nostre palazzine per cui non riusciamo neppure ad uscire con la nostra macchina».

Crisi di governo alle porte… Letta organizza il bis!

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Il governo non regge e Letta si riorganizza. La crisi che si è aperta sul fronte economico con le minacce di dimissione del ministro Saccomanni e le risposte sprezzanti di Schifani non lasciano molte vie d’uscita al Premier.  Così Presidente del Consiglio congela l’Iva fino a gennaio e pensa già a un Letta Bis. La prossima mossa è quindi presentarsi alle camere e verificare la fiducia obbligando i partiti a prendersi le proprie responsabilità sulla base di un nuovo patto di coalizione.

Si parla già di una “crisi al buio” che è emersa nelle dichiarazioni del Ministro dell’economia, ma questo sarebbe stato secondo gli analisti, l’ultimo capitolo di una guerra che da mesi sta dilaniando l’esecutivo. Secondo La Repubblica, poi: 

Nel Pd infatti è diffusa la convinzione che il ministro Saccomanni si stia comportando “troppo alla Monti”, regalando un vantaggio tattico a Berlusconi. “Se dopo avergli intestato lo stop dell’Imu – si sfogava ieri mattina un autorevole esponente democrat alla lettura dell’intervista del ministro dell’Economia – consentiamo al Cavaliere di addossarci l’aumento dell’Iva, gli stiamo regalando la campagna elettorale. E stavolta rischia anche di vincere”.

 

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