La notte scorsa a Sabaudia, nell’eslusivo hotel Oasi di Kufra, è crollato un soppalco installato nella discoteca. Sabato notte all’interno del locale erano presenti alcuni giocatori del Latina Calcio, squadra che attualmente milita in serie B. Minuti di panico soprattutto per le persone che sono state colpite dalle travi che all’improviso sono crollate al centro della pista. Ancora non è chiara la dinamica dell’incidente e se possa essere attribuito il crollo a qualche cliente che si è aggrappato pericolosamente alle travi e possa averne causato il crollo. Un ragazzo è ricoverato in gravi condizioni, mentre altre 10 persone sono state ferite lievemente.
Tutti gli articoli con tag latina
Tragedia a Sabaudia crolla il soffitto in una discoteca
Pubblicato da tdy22 in febbraio 23, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/23/tragedia-a-sabaudia-crolla-il-soffitto-in-una-discoteca/
Traffico di diamanti in treno!
Sull’Eurocity 39 in servizio tra Ginevra e Milano viaggiavano dieci diamanti, per un valore complessivo di circa 300mila euro. A trasportarli oltre confine in una normalissima valigia era un uomo residente a Latina che è stato fermato al confine di Domodossola, ai finanzieri aveva detto di non aver nulla da dichairare. E’ stato poi denunciato per contrabbando.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/21/traffico-di-diamanti-in-treno/
Terra dei Fuochi: “Scavate anche al Nord”. Parla ancora Schiavone
Carmine Schiavone, il pentito ex Casalesi, parla al Secolo XIX raccontando nuove, scioccanti rivelazioni sull’intreccio indissolubile tra Stato, servizi segreti, poteri economici e mafie. “Scavate anche in Liguria, a Genova, o in altri siti del nord dove ci sono discariche”. Dopo le drammatiche verità sulla Terra dei Fuochi, il collaboratore di giustizia prosegue con le sue scottanti verità e domanda: “Tutti i rifiuti che hanno prodotto al nord dove li hanno smaltiti?” La risposta è che un po’ “li hanno sotterrati sotto le Alpi, ma poi gli altri rifiuti? Quelli in Lombardia o in Piemonte o nella zona industriale di Genova o a La Spezia?”. Per Schiavone si trovano tutte “nelle discariche”, ma “non solo al sud anche al nord”. Schiavone dichiara: “Io lavoravo nella mia zona e posso dire con certezza dove sono interrati i rifiuti campani”. Ma lungo la filiera dell’illegalità si intrecciano e si propagano anche altre relazioni tra Stato e malavita. “E’ da 60 anni che le mafie stanno al Nord, come a Milano così a Genova. Controllate Genova”. Il pentito parla anche dell’esistenza di mafie istituzionalizzate: le istituzioni e i servizi dell’epoca ad esempio permettevano di scaricare i rifiuti tossici ma non solo, “smistavano anche armi, smistavano all’estero attraverso navi nei vari porti”. Ancora Schiavone racconta: “Noi lavoravamo con Eurocem a Napoli, Salerno e Gaeta, dei traffici in quei luoghi ne sono sicuro… ma sapevo che stavano anche ai porti del nord e all’estero attraverso navi”. Ripercorrendo la sua storia, spiega di aver detto tutto alla giustizia “per raccontare la verità”. Il primo verbale di “Spartacus”, suo nome da pentito, è stato nel ’93, “e l’ho fatto per far fermare sto sfacelo, perché la gente moriva, anche con l’acqua minerale”. Fin quando infatti “abbiamo dovuto combattere le nostre guerre interne, mi stava anche bene, però non abbiamo mai ammazzato nessun bambino, nessun innocente”. Prima, spiega, “era un caso di legittima difesa”. L’attacco principale è per le istituzioni corrotte. “Nella zona nostra, ad esempio, mio cugino guadagnava 1,2 mld ma lui era il braccio”. Le menti vere erano l’avvocato Cipriano Chianese, Gaetano Cerci e il piduista Licio Gelli, che aveva amicizie importanti”. “L’Arpa invece era in mano alla mafia” per questo non hanno mai denunciato e omettevano. I veri “nemici dello stato poi sono all’interno della Dda”, che se vogliono fanno mancare anche i cancellieri o addirittura la carta igienica ai magistrati. Ancora, le istituzioni fingevano di non vedere i traffici di droga mentre “dentro le palme dal Sud America c’erano quintali di cocaina”. Per il pentito la triste verità è che “nessuno la vuole”, il popolo la vuole, “ma le istituzioni no”. “Siamo così arrabbiati di fronte a questo Stato che non fa niente, che lascerà morire la propria gente come pecore”, aggiunge. “Stanno mangiando solo soldi, a livelli di perizie ad esempio”. Mentre fra 15 anni quando le falde acquifere saranno tutte inquinate e la gente morirà quella verità non servirà più a nessuno. “Io ho una responsabilità quella di essere stato un mafioso – ribadisce -, ma la colpa è dei padri che hanno chiuso gli occhi mentre mangiavano soldi”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/01/terra-dei-fuochi-scavate-anche-al-nord-parla-ancora-schiavone/
La cicogna… insegue il treno! Si rompono le acque a bordo
E’ nato in un’ambulanza a Formia, in provincia di Latina, il piccolo Enzo, bimbo di 3 chili e 300 e terzogenito di una famiglia cinese residente in Campania. La sua mamma si trovava in viaggio in treno con il marito, dopo esser partiti da Napoli, quando le si sono rotte le acque. Il capotreno ha provveduto ad allertare Polfer e ambulanza che hanno atteso la donna alla stazione di Formia intorno alle 8.30. Il piccolo è venuto alla luce poco dopo che la donna era stata fatta salire sull’ambulanza. Prima delle nove mama e bebé erano già ricoverati al Dono Svizzero in buone condizioni.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 31, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/31/la-cicogna-insegue-il-treno-si-rompono-le-acque-a-bordo/
Addio a Michele Liguori, il simbolo della lotta alle ecomafie
E’ morto all’alba di oggi uno dei simboli di Acerra, il vigile urbano Michele Liguori, impegnato nella lotta allo sversamento di rifiuti che avvelenano la tristemente nota Terra dei fuochi. L’uomo era l’unico vigile del settore ambiente della Polizia municipale di Acerra, affetto da due tumori che gli erano stati diagnosticati nello scorso maggio. Raffaele Lettieri, sindaco di Acerra, ha commentato: “In questo momento l’unica cosa utile che possiamo fare per Michele è portare rispetto alla sua famiglia, che ha subito questo grave lutto. Per le considerazioni ci sarà tempo”. Liguori, in questi anni, aveva scoperto diverse discariche a cielo aperto. Il primo cittadino ha aggiunto: “Ho parlato con lui la scorsa settimana era in auto nei pressi del comune. Mi gli sono avvicinato e gli ho chiesto come stava. Ma lui, con la forza che l’ha sempre contraddistinto, mi ha raccomandato di chiamarlo se ci fosse stato bisogno di lui. La voglia di lavorare non l’aveva abbandonato”. E ha aggiunto: “In questo momento di grave perdita per la famiglia il comune, il comando vigili urbani, l’unica cosa che possono fare è stare vicino ai familiari, alla moglie, e portare loro il rispetto che meritano”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/19/addio-a-michele-liguori-il-simbolo-della-lotta-alle-ecomafie/
Terra dei Fuochi e Ilva: screening gratuito per la popolazione
Sono stati approvati gli emendamenti al dl 136 dalla commissione Ambiente della Camera e l’elemento di novità emerso è che si stanzieranno 25 milioni di euro per il 2014 e il 2015 per effettuare gli screening medico-sanitari sulla popolazione che risiede nelle aree dell’Ilva di Taranto e della Terra dei Fuochi della Campania. Il relatore del decreto, il deputato Pd Alessandro Bratti, ha detto: “Il coordinamento dell’attività relativa agli screening sarà fatto dall’Istituto superiore di sanità, detentore del know kow specifico. Direi che con questo stanziamento abbiamo rafforzato nel decreto la parte delle misure che attiene la tutela sanitaria della popolazione delle due aree interessate al provvedimento. Rispetto ai provvedimenti precedenti è sicuramente un passo avanti” dice ancora Bratti, che poi conferma la prosecuzione delle indagini, sempre da parte dell’Istituto superiore di sanità nell’ambito dello studio ‘Sentieri’, relative alla valutazione dell’impatto dell’inquinamento sulle condizioni di salute e di vita delle popolazioni esposte. Oggi è stato approvato anche l’emendamento relativo all’aumento di capitale dell’Ilva quale strada per assicurare all’azienda le risorse necessarie ai lavori di risanamento ambientale.Come spiega il Sole 24 Ore:
Il percorso individuato è quello che già era emerso nei giorni scorsi, ovvero che il commissario dell’Ilva, Enrico Bondi, proporrà alla proprietà dell’azienda, i Riva, di partecipare all’aumento di capitale. In caso di loro rifiuto, il commissario potrà ricorrere a investitori terzi ma anche chiedere all’autorità giudiziaria lo svincolo delle somme sequestrate ai Riva per reati diversi da quelli ambientali e finalizzarle alla bonifica del sito industriale di Taranto. Si tratta, in sostanza, del miliardo e 900 milioni di euro che la Procura di Milano ha messo sotto chiave ai Riva accusandoli di reati fiscali e valutari. “Nel decreto – afferma Bratti – abbiamo anche puntualizzato che la partita finanziaria deve chiudersi entro il 2014. Ma non andrà effettuato solo l’aumento di capitale. No, i soldi devono esserci e spendibili”. Inoltre, aumentata dal 70 all’80 per cento la quantità di prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale che il commissario dell’Ilva deve aver avviato nel periodo – in sostanza l’attuale – che precede la presentazione del piano ambientale e del piano industriale, attesi rispettivamente per fine febbraio e a seguire subito dopo. “Nell’80 per cento – rileva Bratti -, come ha detto anche il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, si intendono sia le attività dell’Aia concluse che quelle attivate”.
Per il presidente della commissione Ambiente, Ermete Realacci, già presidente nazionale di Legambiente, «grazie a un lavoro intenso la commissione Ambiente, che ha svolto audizioni anche tra Natale e Capodanno e ha anticipato la ripresa dei lavori della Camera dopo la pausa di fine anno, ha rafforzato molto il decreto Terra dei Fuochi e Ilva. Tra i miglioramenti apportati, anche molte delle richieste fatte da comitati e associazioni ambientaliste in sede di audizione. In particolare – osserva Realacci – sono state inserite misure che introducono nuovi mezzi e strumenti per tutelare la salute dei cittadini, consentono di contrastare più efficacemente la criminalità organizzata, reperiscono anche dai beni sequestrati ai clan fondi per avviare le bonifiche prioritarie» e infine “allargano le forme di partecipazione di cittadini e comunità. Introdotti anche strumenti – conclude Realacci – per reperire dai beni della famiglia Riva le risorse necessarie per il risanamento ambientale e le bonifiche dell’Ilva”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/13/terra-dei-fuochi-e-ilva-screening-gratuito-per-la-popolazione/
L’omicida di Latina: ha ucciso perchè temeva la fine del mondo
Ieri mattina l’ex guardia giurata Roberto Zanier ha ucciso due volte. Come lui stesso ha confessato agli agenti della Squadra Mobile di Latina, durante l’interrogatorio, ha tolto la vita alla madre mentre la donna dormiva. Per quel che riguarda il resto della mattina, al momento, l’uomo ha detto agli agenti, ai quali è parso “in evidente stato confusionale e molto stanco”, di avere ricordi confusi. Del resto, dopo i primi frammenti di racconto si è addormentato negli uffici della Mobile. Nel corso dell’interrogatorio “non ha mai pianto”. Nelle prossime ore sarà ascoltato dal magistrato della Procura di Latina. Zanier avrebbe agito in preda ad un raptus dovuto al terrore per la fine del mondo. Nel frattempo Andrei Gabriel Bogdan, il ragazzo romeno ferito dall’ex guardia giurata, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e al momento si trova nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/22/lomicida-di-latina-ha-ucciso-perche-temeva-la-fine-del-mondo/
Roberto Zanier, l’ex guardia giurata colpevole di duplice omicidio, catturato
Questa mattina l’ex guardia giurata Roberto Zanier ha ucciso sparando, la madre e a una donna, affittuaria, con la sua famiglia, di un garage. Si è quindi dato alla fuga ma, in tarda mattinata, gli agenti sono riusciti a rintracciare e catturare l’omicida che vagava in stato di shock nelle campagne intorno a Borgo Montello, alla periferia di Latina. In precedenza era stata rinvenuta l’auto, una Renault Kalos, utilizzata per la fuga. L’uomo non aveva invece con sé l’arma del delitto, una pistola, nascosta in un luogo poi segnalato alla polizia che la sta recuperando. Gli accadimenti, iniziati attorno alle 4.30 della scorsa notte, li ricostruisce Repubblica, che spiega che la scia di sangue era inizata al secondo piano di via Rappini dove l’ex guardia giurata con un passato da cestista ha ucciso, nel sonno, la madre, Norina Londero, di 68 anni. Poi è uscito armato e si è recato in una villetta di proprietà della sua famiglia in via Idrovora, dove vivono il padre e lo zio, per riscuotere l’affitto dalla famiglia romena che vive nel garage. Qui ha aperto il fuoco contro Elena Tudora, romena di 44 anni, uccidendola e ferendo alla testa il figlio 21enne, portato in ospedale al Santa Maria Goretti in gravi condizioni, e il compagno della donna, colpito in maniera non grave. Zanier ha poi tentato di uccidere ancora, un’altra donna, ma la pistola si è probabilmente inceppata. E’ stata proprio la potenziale terza vittima ad avvertire la polizia. Immediatamente è scattata la caccia all’uomo e il padre del killer, separato dalla moglie, ascoltato in mattinata mentre medico legale e polizia scientifica lavorava sui luoghi degli omicidi. Per gli inquirenti, il movente del gesto sarebbe legato al mancato pagamento dell’affitto. Ha aggiunto a SkyTg24 il capo gabinetto della Questura di Latina, Manuela Iaione, ”sembra che lui fosse anche un po’ depresso”. A raccontarlo sarebbe stati gli amici, ascoltati in questura, che avrebbero anche raccontato alla polizia che Zanier non aveva dissapori con la madre, con la quale viveva, quanto piuttosto con il padre. Zanier si trovava senza lavoro da mesi, visto che la catena di supermercati presso la quale era impiegato era finita in un grande caso di bancarotta fraudolenta. Proprio nei confronti dell’azienda vantava un credito di numerosi stipendi. Penultimo di quattro fratelli e una sorella, aveva un passato di lavoretti saltuari, tra cui proprio quello di guardia giurata, e di rappresentante di vini, insieme con il padre. Ha fatto parte anche delle giovanili del Latina basket.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/21/roberto-zanier-lex-guardia-giurata-colpevole-di-duplice-omicidio-catturato/
Ex guardia giurata apre il fuoco a Latina: due vittime
Un’ex guardia giurata di 35 anni ga aperto il fuoco, uccidendo due persone a Latina. Le vittime sono sua madre e una donna di origini romene, la sua ex compagna. Il 35enne, che ha commesso gli omicidi in due diverse strade della città, ha anche ferito il marito e il figlio della romena. Dopo aver ucciso le due donne, l’uomo si è dato alla fuga.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/21/ex-guardia-giurata-apre-il-fuoco-a-latina-due-vittime/
81enne morta a San Felice Circeo, vittima di una rapina? E’ giallo
E’ ancora avvolta nel mistero la morte di Anna Vastola, 81enne di san felice Circeo in provincia di Latina, trovata questa mattina morta all’interno della sua abitazione. Sul corpo della vittima ci sarebbero segni di violenza e in particolare una ferita alla testa che potrebbe essere la causa del decesso. Secondo gli inquirenti l’anziana, probabilmente sarebbe stata uccisa durante un tentativo di rapina. A dare l’allarme un vicino di casa della donna, preoccupato per non averla vista.
Michele Marangon sul Corriere della Sera scrive:
“Anna Vastola viveva in una modesta casa alla strada d’ingresso del cimitero di borgo Montenero, a San Felice Circeo. La donna è morta in quella che pare essere una rapina degenerata in omicidio. Davanti la sua abitazione la figlia ed i conoscenti del piccolo borgo, mentre gli investigatori – sul posto anche il comandante provinciale dell’Arma Giovanni De Chiara – stanno verificando se in casa manchino oggetti e se vi siano segni di effrazione. L’anziana, in passato, si guadagnava da vivere vendendo la verdura”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/10/81enne-morta-a-san-felice-circeo-vittima-di-una-rapina-e-giallo/
Addio Rombo: l’ultimo saluto al pilota morto al Sic Day
Sabato scorso, durante il Sic Day, in un tragico incidente in pista ha perso la vita il pilota Doriano Romboni, di cui oggi si sono tenuti i funerali in provincia di La Spezia, a Ceparana. Oltre 2mila persone si sono riunite per un ultimo saluto e tra questi i vecchi rivali, gli amici e chi non gli ha mai fatto mancare il supporto dagli spalti. C’è stato anche chi, all’arrivo del carro funebre davanti alla chiesa, ha fatto rombare la moto in suo onore. Tra chi l’ha voluto accompagnare in quest’ultimo viaggio, Max Biaggi, che su Twitter ha scritto: “Oggi ti abbiamo onorato caro Doriano. Ti ho toccato un’ultima volta”. Presente anche Loris Capirossi, che non è riuscito a trattenre le lacrime e che era arrivato questa mattina a Follo per la camera ardente. “Doriano è stato un rivale, ma soprattutto un amico sincero – ha affermato commosso -. Quante sportellate che ci siamo dati, lui si arrabbiava, ma alla fine ci si capiva”. E ancora per dire addio a Rombo sono arrivati Marco Lucchinelli, Ezio Gianola e Alessandro Gramigni, che a stento sono riusciti a trattenere le lacrime quando hanno visto la storica Honda del team Hb, quella degli anni d’oro della 250, posizionata assieme alla tuta e al casco di Rombo nell’androne del Comune dov’era allestita la camera ardente. C’erano anche Loris Reggiani e Andrea Dovizioso. “Una delle persone più vere che abbia conosciuto nell’ambiente delle corse, e che lascia un vuoto grande”, afferma il primo. “Persona emotiva e sanguigna, ma tanto buona. Ero a Latina sabato, ci tenevo a essere qua” afferma invece il pilota Ducati. Fuori dalla chiesa, nel piazzale addobbato con striscioni, c’è anche Paolo Simoncelli, padre di Marco, scomparso nel 2011. “Le parole sono superflue. È il destino, non c’è nulla da fare. Ognuno ha il suo percorso e quando arriva, arriva”. Anche Paolo Sesti, presidente della Federazione, è arrivato in Liguria: “Non mancheremo di aiutare la famiglia di Doriano – spiega – che era un grande uomo che stava dando tanto a questo mondo”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/03/addio-rombo-lultimo-saluto-al-pilota-morto-al-sic-day/
Doriano Romboni e quel retroscena che gli cambiò la vita
Sepang in Malesia, Sagittario a Latina. Due piste così distanti unite da un unico destino fatale. Romboni come il Sic, dalla pista non torna a casa. Doriano è morto ieri, durante una corsa che era di beneficienza, per raccogliere soldi per la Fondazione Simoncelli. Ma non era nuovo agli incidenti, in passato uno gli aveva cambiato la vita. Erano i primi anni Novanta e lui, con Loris Capirossi e Max Biaggi, faceva parte del terzetto dei piloti più forti del mondo nella 250. Tutti e tre guidavano una Honda, sempre in competizione per aggiudicarsi quella ufficiale. Il retroscena di Assen, quello che gli cambiò la vita e la carriera, accadde nel 1993. Così lo racconta Giorgio Belleggia sul Gazzettino: “Era il 1993 e ad Assen con Capirossi e Biaggi era il solito assalto al podio. Doriano cadeva spesso e così il suo team decise di far costruire carenature più robuste per resistere meglio alle abrasioni, e più economiche. Quelle ufficiali della Honda sostituite con una copia fai da te. Pronti via ad Assen, Capirossi anticipa la frenata, diciamo per sbilanciare chi insegue. Biaggi riesce a frenare, ma Rombo tampona Biaggi. Lo spillo della marmitta della Honda di Biaggi si piega e Biaggi deve ritirarsi. Romboni continua, ma alla Esse del curvone il manubrio si incastra nella carena: Doriano cade e si rompe di brutto la gamba destra. Per lui il campionato finì lì e con questo anche la sensibilità alla gamba, che non riacquisterà più completamente. La carena della Honda gialla 250 avrebbe dovuto bucarsi nell’urto con la marmitta di Biaggi, ma irrobustita dal team resse. Si piegarono invece i supporti che la reggevano e che erano rimasti gli stessi della versione più leggera. I supporti si piegarono e il manubrio di Doriano, in quella Esse velocissima, si incastrò. Non doveva andare così. Doriano Romboni aveva provato mille volte a rimettersi in piedi. Aprì un pub a Imola con Marco Lucchinelli, tornò alle corse con l’Aprilia 400 e poi nella Superbike. Non riuscì mai più a ottenere risultati in linea con il suo talento. Una moglie e due figlie bellissime erano il presente e futuro, accogliente e sicuro. Su facebook giorni fa aveva messo una foto della legna appena accatastata: «ora siamo pronti per l’inverno», scriveva. Si sentiva bene nella sua casa rifugio. Il destino, la fortuna, erano stati in debito con lui. Ora lo saranno per sempre.”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/01/doriano-romboni-e-quel-retroscena-che-gli-cambio-la-vita/
La Polita contro i piloti dopo la morte di Romboni: “vi prenderei a schiaffi”
Ieri la morte, a causa di un incidente in pista, del pilota Doriano Romboni, impegnato nel SIC Supermoto Day. Dopo un primo momento in cui si era detto che la manifestazione sarebbe stata annullata, in serata è stato dato l’annuncio opposto: viste le finalità benefiche dell’evento, e ricevuto il via libera dalla famiglia del 44enne di Lerici e dei genitori di Simoncelli, si sarebbe corso ugualmente. Max Biaggi, in Twitter, aveva ribadito: “D’accordo con Paolo Simoncelli si è deciso di fare la manifestazione domani (domenica, ndr) a Latina per sostenere la famiglia di Romboni che ha tre figli”. E mentre il Corsaro difendeva la scelta, spiegando che la priorità è quella di aiutare i familiari, sulla sua pagina Facebook arrivava il forte attacco di Alesia Polita, la campionessa italiana rimasta vittima di un incidente in pista il 15 giugno scorso a Misano e che ora sta lottando per ritrovare l’uso delle gambe:
“Io mi chiedo… Con quale spirito, con quale cervello si può continuare una manifestazione dopo quanto accaduto. Oggi più che mai capisco, che noi siamo e saremo sempre burattini che cadono, che muoiono, che si feriscono…Ma non importa a nessuno. L’importante è che il burattinaio fa cassa.” E in seguito: “Non c’è più rispetto di niente e nessuno”. “E noi piloti siamo i primi co….ni. A schiaffi vi prenderei uno per uno”. “Non c’è nessuna motivazione valida per continuare. Si tratta di rispetto per una persona morta”. Questa volta sono davvero schifata”.
In serata, altro cambio di decisione della FMI e ora la manifestazione è stata annullata. Nel frattempo, tanti i commenti sulla pagina del social blu della Polita: tra chi appoggia la decisione di continuare con il SIC Supermoto Day e chi avrebbe preferito venisse annullato subito.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/01/la-polita-contro-i-piloti-dopo-la-morte-di-romboni-vi-prenderei-a-schiaffi/
Non si ferma il Sic Day! Domani si correrà per la famiglia di Romboni
The show must go on, anche se uno dei suoi protagonisti è venuto tragicamente a mancare. Ma per chi è abituato a correre a folle velocità, il futuro è già adesso e così i colleghi di Doriano Romboni, che ha trovato la morte in pista a Latina in occasione del Sic Supermoto Day, pensano già alla sua famiglia e al domani. E’ Max Biaggi a rendere noto, via Twitter, quanto è stato deciso: “D’accordo con Paolo Simoncelli si è deciso di fare la manifestazione domani a Latina per sostenere la famiglia di Romboni che ha tre figli”
Nel frattempo si è deciso che anche il calcio italiano osserverà un minuto di silenzio in questo weekend per la morte del pilota.
In seguito, sembra che la FMI sia tornata sui suoi passi e l’evento non avrà luogo. Nel frattempo, Alessia Polita, in Facebook, si è scagliata contro la decisione di continuare a correre.
Pubblicato da tdy22 in novembre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/30/non-si-ferma-il-sic-day-domani-si-correra-per-la-famiglia-di-romboni/
Morto Romboni! Incidente fatale
Finisce in tragedia la gara per commemorare Simoncelli, muore in un incidente il motociclista Romboni.Trasportato in ospedale le sue condizioni erano parse subito gravissime. Il 45enne motociclista che negli anni ’90 aveva partecipato ad oltre 100 Gran Premi nel mondiale in varie categorie e ne aveva vinte 11, non ce l’ha fatta. L’aggiornamento poi era arrivato con un tweet di Biaggi, un suo ex avversario insieme a Capirossi delle tante gare di cui erano stati protagonisti, “Ragazzi disastro alle prove della gara Latina Sic Supermoto day. Romboni caduto in pista è in coma. Ora in ospedale, io prego che si risolva” così Max aveva commentato l’incidente.
Romboni aveva perso il controllo all’uscita di una curva e mentre era ancora aggrappato alla moto, è stato accidentalmente investito da Gianluca Vizziello. “Non l’ho praticamente visto, ho sentito solo un colpo fortissimo”, le parole a caldo di Vizziello ancora sotto shock.
Tutte le attività sportive del weekend sono state sospese, almeno in un primo momento. In seguito, tuttavia, si è deciso che domani si correrà ugualmente, come comunicato da Max Biaggi.
Pubblicato da tdy22 in novembre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/30/morto-romboni-incidente-fatale/
Finisce con un grave incidente la corsa in memoria di Simoncelli
Finisce con un grave incidente la corsa in memoria di Simoncelli. Al “Sic Supermoto Day 2013″, il campione Doriano Romboni, è rimasto ferito, poco dopo le 13, ed è in condizioni molto gravi: il concorrente è stato soccorso e trasportato in un centro specializzato da un elicottero del 118. Le gare sono state sospese.
al gara si stava svolgendo sul circuito “Il Sagittario” di Latina dove erano in corso le prime prove dell’evento benefico a favore della Fondazione intitolata al grande motociclista morto il 23 ottobre 2011 durante il Gran Premio della Malesia.
Pubblicato da tdy22 in novembre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/30/finisce-con-un-grave-incidente-la-corsa-in-memoria-di-simoncelli/
L’omicidio di Fondi: fermato il figlio della vicina
Anche un secondo uomo è stato fermato dai carabinieri in relazione alla rapina in una casa a Fondi, in provincia di Latina, dove il cadavere di una donna è stato rinvenuto imbavagliata e legata. In precedenza era stato fermato un immigrato nordafricano ma i militari hanno sempre ipotizzato la presenza di un’altra persona. Il secondo fermato è il figlio della vicina della vittima, anche lei rapinata e picchiata selvaggiamente. A scoprire il cadavere della 57enne Silvana Cerro è stata la figlia.
Pubblicato da tdy22 in novembre 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/21/lomicidio-di-fondi-fermato-il-figlio-della-vicina/
La tragica morte di una 57enne: imbavagliata, legata e uccisa
Aveva 57 anni Silvana Cerro e viveva a Fondi, in provincia di Latina. E proprio qui, nella sua abitazione, la figlia ha trovato il corpo della donna, imbavagliata, con uno straccio in gola che probabilmente l’ha soffocata, e immobilizzata in più punti con il nastro adesivo. I carabinieri pensano si tratti di una rapina degenerata in tragedia. Per i carabinieri si tratta di una rapina degenerata in tragedia. Gli assassini, secondo gli investigatori sarebbero in due, hanno anche ferito la vicina 78enne del piano di sotto, Concetta Lauretti, dopo averle portato via denaro e qualche gioiello e averla ferita brutalmente. La donna è stata soccorsa dagli uomini del 118. Quello che i militari non riescono a spiegare, è il motivo di una simile violenza. In passato, la vittima era stata coiunvolta in un giro di droga, ma tale particolare al momento non sembra ricollegabile ai fatti. Nel frattempo, i carabinieri hanno fermato e portato in caserma un immigrato nordafricano per accertamenti. Il presunto complice invece sarebbe riuscito a sfuggire ai militari.
Pubblicato da tdy22 in novembre 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/21/la-tragica-morte-di-una-57enne-imbavagliata-legata-e-uccisa/
Cadavere a Sermoneta, giallo in provincia di Latina
Giallo a Sermoneta. Questa mattina un cacciatore ha trovato in un bosco il cadavere di un ragazzo ed ha immediatamente dato l’allarme. Sul posto si stanno portando gli agenti della squadra mobile della Questura.
Pubblicato da tdy22 in novembre 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/20/cadavere-a-sermoneta-giallo-in-provincia-di-latina/
Sequestrati ortaggi pronti alla vendita nella Terra dei Fuochi
Blitz degli agenti del corpo forestale dello Stato di Napoli, diretto dal generale Sergio Costa, oggi a Caivano, nel Napoletano, durante il quale sono stati sequestrati 13 pozzi irrigui e 15 fondi agricoli. L’operazione ha interessato 430mila metri quadrati di campagna tra la famigerata zona Sammereto e quella di Pascarola, al centro dell’area flagellata dalla presenza di rifiuti tossici, la cosiddetta Terra dei fuochi. Dalle analisi sui campioni prelevati dai pozzi, è emersa la presenza di sostanze considerate altamente tossiche e nocive per l’ambiente e la salute umana. Il provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza è scattato nell’ambito di una indagine coordinata dalla Quinta Sezione reati ambientali della Procura di Napoli, ed è stato eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria del Corpo Forestale del comando provinciale di Napoli. Grazie alle analisi effettuate, è stato accertato il superamento dei limiti di concentrazione della soglia di contaminazione delle acquee sotterranee in relazione a diverse sostanze: triclorometano, arsenico e solfati. Il reato per il quale si procede è quello di avvelenamento di acque destinate all’alimentazione: sulla maggior parte dei terreni sequestrati c’erano coltivazioni di cavolfiori, broccoli, verze, finocchi, cicoria e zucchine la cui raccolta era imminente o in atto; la restante parte era pronta per essere seminata a spinaci o per la coltivazione di prodotti ortofrutticoli comunque destinata all’alimentazione umana. Con il sequestro di oggi sale a 600mila metri quadrati il totale dei campi coltivati sequestrati a Caivano.
Pubblicato da tdy22 in novembre 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/12/sequestrati-ortaggi-pronti-alla-vendita-nella-terra-dei-fuochi/
54enne ucciso con un’accetta in provincia di Latina
Ucciso a colpi di accetta dall’affittuario. E’ successo nella zona di Sant’Ilario a Cisterna, in provincia di Latina. L’omicida, un 37enne romano che si era trasferito da nove mesi, probabilmente ha compiuto il delitto al culmine di una lite avvenuta nell’appartamento dove vive. Dopo il gesto, ha chiamato il 113 per costituirsi e gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Cisterna, giunti intorno alle 8.30, l’hanno trovato ad attenderli per farsi arrestare.
Pubblicato da tdy22 in novembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/09/54enne-ucciso-con-unaccetta-in-provincia-di-latina/
Svolta nel caso dell’enologo trovato carbonizzato
Svolta nel caso dell’enologo romano di 58 anni, Ulrico Cappia, trovato carbonizzato il 4 settembre a Itri, in provincia di Latina. Il presunto killer, Giuseppe Ruggeri, 55 anni, si sarebbe vendicato per la mancata assunzione come lavoratore stagionale. Nei mesi precedenti l’uomo aveva anche danneggiato l’auto della vittima. In passato era stato coinvolto in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma riguardante presunti legami con il clan dei Casalesi.
Pubblicato da tdy22 in novembre 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/06/svolta-nel-caso-dellenologo-trovato-carbonizzato/
La Terra dei Fuochi e il silenzio dello Stato: parla don Patriciello
Il pentito Carmine Schiavone, nel 1997, fece un’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta. Si parlava del ciclo dei rifiuti e disse, con riferimento agli abitanti del Casertano e del Napoletano, “Tra vent’anni rischiano di morire tutti”. Nelle sessantadue pagine del verbale è scritto anche che l’interramento camorristico delle scorie arriva fino alla provincia di Benevento e Latina. Don Maurizio Patriciello, che della mobilitazione della Terra dei Fuochi è diventato il volto e si è letto tutte le pagine, esclama: “Se sedici anni fa lo Stato avesse avvertito noi cittadini napoletani e casertani che saremo morti di tumore per lo sversamento dei rifiuti, almeno i giovani avrebbero preso le valigie e sarebbero andati a vivere altrove, e le tante mamme che hanno perso i loro figli malati di cancro non avrebbero partorito in questa terra”. E sottolinea: “Sapevamo già tutto. Carmine Schiavone venne in canonica per dirmelo. Ma quello che ci addolora è che lo Stato per sedici anni ha saputo e non ha fatto nulla. Capisce? Niente! È venuto persino il ministro Balduzzi a dirci che se morivamo di cancro è perchè abbiamo uno stile di vita malsano e fumiamo troppe sigarette!”. Don Praticiello è scosso dalla rabbia. “Ci ricorderanno come la generazione degli stolti”. La lunga intervista è riportata sull’Huffington Post:
Voi stolti o uno Stato criminoso?
No, gli stolti siamo noi tutti perché abbiamo inquinato le nostre stesse terre. Persino i famigliari dei camorristi si ammalano di cancro. Che stoltezza! Sa, ho appena ricevuto la telefonata di un ragazzo. Suo padre si è suicidato e sa perché?
Ce lo dica.
Perché quel pover’uomo aveva dei sintomi che gli hanno fatto pensare di avere un brutto male. E senza attendere il risultato della analisi si è tolto la vita. Sottovalutiamo purtroppo la dimensione del malessere psicologico nel quale la gente di questo territorio è costretta a vivere. Ogni famiglia conta almeno un malato, io stesso ne conto due. Celebro continuamente funerali di persone giovani. E nessuno sa cosa mangiare, cosa acquistare, cosa cucinare.
Nessuna zona è mai stata dichiarata non coltivabile?
Nessuna, mai. Noi beviamo l’acqua delle falde inquinate e mangiamo i prodotti di questa terra. Lo Stato non ha mai avvertito gli agricoltori né ha ordinato perizie tossicologiche. Mai! Schiavone parlava di sversamenti anche nel lago di Lucrino, zona Flegrea, dove ancora oggi abitualmente la gente nuota e pesca senza che le istituzioni abbiano mai sentito l’esigenza di mettere un cartello di divieto.
L’Istituto superiore di Sanità ha detto che gli ortaggi nati nelle campagne di Giugliano sono sanissimi, non contengono metalli pericolosi. Cosa ne pensa?
È incredibile. Per prima cosa mi stupisco che l’attuale ministra della Salute non sia nemmeno un medico e debba fidarsi di queste ricerche. Com’è possibile che la verdura coltivata in zone dove continuamente vengono sversati rifiuti chimici industriali sia buona e commestibile? Abbiamo bisogno della verità.
Nessuno risponde alle vostre domande?
Nessuno. Anzi, continuano a porcele. Dopo quella Commissione d’inchiesta che raccolse le rivelazioni di Carmine Schiavone si sono succedute altre inchieste parlamentari, l’ultima presieduta da Pecorella che venne e chiese: “Come vanno qui le cose? Cosa vedete?”. Ma non avevano già in mano tutto quello che c’era da sapere?
Lei immagina che tutti abbiano taciuto per interesse?
Ci sono i disonesti e ci sono gli ignavi. E poi ci sono gli ignoranti come quel parlamentare della Lega Nord che è arrivato a metà ottobre a Caivano insieme con gli altri membri della Commissione sanità e insisteva sul fatto che il problema fossero i rifiuti urbani. Aveva in testa la monnezza prodotta dagli abitanti di Napoli, è stato difficile spiegargli che la questione riguarda lo smaltimento illegale dei rifiuti industriali. Quando ha detto: “E’ una questione di civiltà” gli ho risposto che le scorie tossiche dell’Acna di Cengio sono sepolte a Giugliano. Così come le scorie di moltissime industrie del Nord.
Nessuna delle rivelazioni desecretate di Schiavone è una sorpresa?
Una sì. Noi sapevamo che molte amministrazioni del Casertano sono in odor di Camorra. Ma Schiavone ha detto che tutte erano costruite a tavolino dal clan dei Casalesi. Questo mi ha colpito. E anche la rivelazione secondo la quale sono state interrate scorie termo-nucleari. Si rende conto…
In questi giorni qual è la reazione delle persone della Terra dei Fuochi?
È una tragedia. Sono indignate. Arrabbiate. In queste settimane aiuteremo le mamme che hanno perso i loro bambini in relazione, saranno loro a parlare per conto di noi tutti. Mi dicono che se avessero saputo 16 anni fa che c’era il rischio di ammalarsi in massa di tumore sarebbero emigrate. La conseguenza è che ora per questa gente lo Stato da assente è diventato nemico.
Il 16 novembre protesterete a Napoli. Quali sono le vostre richieste immediate?
Corrado Alvaro diceva che a domande vere occorre dare risposte vere. Finora lo Stato non ha dato alcuna risposta, peggio: ha occultato la verità. Per prima cosa si proceda alla mappatura dei siti inquinati cosicché gli agricoltori possano sapere dove coltivare e la gente cosa consumare. E poi a livello europeo si deve introdurre la tracciabilità satellitare dei rifiuti industriali, perché non vadano a finire in altre regioni come la Calabria, in Africa o altrove. Infine occorre escogitare una soluzione per i terreni inquinati. Guardi, qui siamo tre milioni di persone. Molte sono decise a venire anche a Roma per chiedere giustizia. Il diritto alla vita è sacrosanto.
Non le viene voglia di scappare?
Come posso scappare? Sono un sacerdote, non posso abbandonare la mia gente. Ma non fate di me un simbolo.
Pubblicato da tdy22 in novembre 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/02/la-terra-dei-fuochi-e-il-silenzio-dello-stato-parla-don-patriciello/
Enologo romano trovato assassinato in auto in fiamme. Giallo a Latina
Ulrico Cappia, enologo romano di 58 anni, è stato ucciso e poi il corpo è stato dato alle fiamme in un’auto all’interno di un azienda vinicola nelle campagne tra Itri e Sperlonga, in località Porcignano, in provincia di Latina. La vittima è stata assassinata con due colpi alla testa. Secondo alcuni operai che lavorano in azienda e risiedono nella zona, i colpi sono stati esplosi intorno alle 22.
Pubblicato da tdy22 in settembre 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/05/enologo-romano-trovato-assassinato-in-auto-in-fiamme-giallo-a-latina/
Lite al mare: due ragazzi feriti in condizioni serie
Una lite scoppiata per futili motivi tra giovani in uno stabilimento balneare di Castelvolturno, nel casertano, ha portato al ferimento di due ragazzi. V.P. originario di Casal di Principe (Caserta), di 21 anni, e D.V.E. di 26 anni, nativo di Formia (Latina), sono stati accompagnati al pronto soccorso e posti in stato di osservazione per le ferite da taglio riportate durante la rissa. Pur non essendo in pericolo di vita le condizioni dei ragazzi sarebbero serie.
Pubblicato da tdy22 in luglio 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/01/lite-al-mare-due-ragazzi-feriti-in-condizioni-serie/
Quando la giornata trascorre serena… nonostante il cadavere a pochi metri
L’indifferenza ha regnato questa mattina sulla spiaggia di Formia, in provincia di Latina, dove un telo bianco è stato steso per ricoprire il cadavere di una turista russa di 78 anni mentre, tutt’attorno, i bagnanti trascorrevano la loro giornata al mare completamente incuranti della presenza. A dare l’allarme erano state due signore, che avevano notato in acqua il corpo della donna colpita da un malore mentre faceva il bagno. La Guardia Costiera, intervenuta così come il 118, non ha potuto far nulla e l’anziana è deceduta nonostante i soccorsi e il suo corpo è stato coperto con un telo bianco. Lo shock iniziale è stato presto sostituito da partite a racchettoni, soste sotto l’ombrellone e momenti d’intimità.
Pubblicato da tdy22 in giugno 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/17/quando-la-giornata-trascorre-serena-nonostante-il-cadavere-a-pochi-metri/
15enne stuprata dal padre… l’uomo è libero, è giallo!
A Latina, nella zona di Tor Tre Ponti, una ragazzina di appena 15 anni è stata stuprata dal padre. La giovane poi si è presentata all’ospedale Santa Maria Goretti raccontanto quanto accaduto poco prima. I medici immediatamente hanno avvertito i carabinieri che hanno raggiunto l’uomo portandolo in Procura per interrogarlo. L’uomo avrebbe confessato lo stupro. E qui avviene il giallo, perché il 38enne nonostante sembrerebbe avere anche dei precedenti, è stato rilasciato. Ci auguriamo che siano in corso delle verifiche in grado di confermare il quadro indiziario, per poi procedere con misure restrittive.
Pubblicato da tdy22 in giugno 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/04/15enne-stuprata-dal-padre-luomo-e-libero-e-giallo/
Risolto il giallo di Cisterna… confessa un indiano 35enne.
Ha confessato il 35enne indiano sospettato dai carabinieri dell’omicidio di Francesca Di Grazia di 56 anni e della figlia 19enne Martina Incocciati. L’uomo, che aveva una relazione con la 56enne, avrebbe riferito di essersi recato nell’abitazione delle due – in piazza dei Bonificatori a Borgo Flora, frazione rurale di Cisterna di Latina – in seguito all’ennesima richiesta di denaro da parte della donna. Giunto nell’appartamento sarebbe scoppiata una lite che sarebbe all’origine del raptus che ha portato l’uomo a uccidere la 56enne e la figlia che aveva assistito al delitto.
L’uomo – che sarebbe residente a Nettuno e in Italia con regolare permesso di soggiorno – è stato raggiunto in nottata dai carabinieri che hanno incrociato i tabulati telefonici e ripercorso gli ultimi movimenti dei cellulari della donna e dello straniero. Non è escluso che i militari e il pm della Procura di Latina che si occupa delle indagini, il dottor Giuseppe Miliano, tengano una conferenza stampa già nelle prossime ore.
Pubblicato da tdy22 in aprile 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/07/risolto-il-giallo-di-cisterna-confessa-un-indiano-35enne/
GIALLO DI LATINA: MADRE E FIGLIA UCCISE!
Nessun suicidio-omicidio. E’ il colonnello dei carabinieri Giovanni De Chiara ha confermare che le indagini si stanno orientando nella direzione del duplice omicidio. Un delitto, ha detto lo stesso colonnello De Chiara, particolarmente efferato: le donne sono state uccise con numerose coltellate e l’arma del delitto non è stata trovata.
Pubblicato da tdy22 in aprile 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/07/giallo-di-latina-madre-e-figlia-uccise/
La tragedia di Borgo Flora… nuovi dettagli!
Poco dopo le 21 di ieri sera una tragica scoperta in un appartamento al primo piano di un appartamento di Borgo Flora, frazione del comune di Cisterna di latina. Riverse a terra in un lago di sangue sono state trovate due donne, madre e figlia di 56 e 19 anni, Francesca Di Grazia e Martina Incocciati. Quando i carabinieri del Comando provinciale di Latina, diretti dal colonnello Giovanni De Chiara, sono entrati in casa hanno ritrovato il corpo della figlia in cucina, quello della mamma in camera da letto. La prima donna aveva ferite profonde d’arma da taglio in diverse parti del corpo, l’altra è stata trovata stesa sul pavimento supina.
Gli investigatori ritengono che possa essersi trattato di un omicidio-suicidio, ma non si esclude neppure l’ipotesi del doppio omicidio.
Pubblicato da tdy22 in aprile 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/07/la-tragedia-di-borgo-flora-nuovi-dettagli/
Madre e figlia morte a Latina… nessuna ipotesi esclusa.
Due donne, madre e figlia, sono state trovate senza vita in un’abitazione di Borgo Flora, nel territorio di Cisterna (Latina). I corpi, secondo le prime informazioni, hanno ferite da arma da taglio. L’allarme è stato lanciato poco dopo le 21 da una parente che non riusciva a mettersi in contatto con loro. Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Latina per eseguire i rilievi. Non è nota al momento l’identità delle due donne.
Pubblicato da tdy22 in aprile 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/06/madre-e-figlia-morte-a-latina-nessuna-ipotesi-esclusa/
32 anni per Ferro e per il futuro vuole “vivere la sua vita appieno”
Tiziano Ferro, da anni senza nessuna maschera, non ha desiderio di festeggiare il suo compleanno… ha tutto quello che desidera, ora è anche innamorato. Il suo pensiero va a Whitney Houston, cantante che ha sempre ammirato dal punto di vista professionale, ma non vuole rimanere schiacciato dal meccanismo del successo come è successo alla straordinaria cantante.
“Non festeggio per la prima volta. Il compleanno è un momento propiziatorio, ma non voglio augurarmi nulla.” dichiare il cantante in un’intervista con Vanity Fair. Tiziano spiega che quest’anno non ha desideri da esprimere, ha già tutto quello che desidera. L’unica cosa importante per lui ora è di non lasciarsi schiacciare dalla macchina del successo:”La settimana scorsa ero in promozione in Belgio ed è mancato mio nonno. Sono tornato a Latina e ho cancellato tutti gli impegni. Ecco, non vorrei mai arrivare al punto di non poterlo fare”
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/21/32-anni-per-ferro-e-per-il-futuro-vuole-vivere-la-sua-vita-appieno/
Latina: picchia la madre e il figlio lo uccide a bastonate!
Pubblicato da tdy22 in dicembre 22, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/22/latina-picchia-la-madre-e-il-figlio-lo-uccide-a-bastonate/
Troppo veloce… e muore un bimbo di 3 anni! Latina, tragico incidente
Pubblicato da tdy22 in dicembre 21, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/21/troppo-veloce-e-muore-un-bimbo-di-3-anni-latina-tragico-incidente/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY
NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
A fantastic photo site
Just another WordPress.com site
Photographer
Niente che ti possa interessare.....
Legendary Whining and Dining World Tour.
Just another WordPress.com site
Serial killers and true crime
"Solo quando amiamo, siamo vivi"
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*
The Adventures of Danda and Yaya