I bimbi che insegnano la solidarietà: la classe che si rasa a zero

bimbi-rasati-tuttacronacaUna misteriosa malattia ha colpito il piccolo Mahan Amiri, bimbo iraniano che si è trovato a perdere tutti i capelli. Per non farlo sentire diverso, il suo maestro e i suoi compagni di classe non si sono persi d’animo e hanno deciso di radersi tutti a zero per solidarietà verso l’amico e compagno di classe.

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2.351 in un mese: l’Italia e le scosse di terremoto

terremoti-italia-tuttacronacaL’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato, nel solo mese di dicembre, 2351 scosse di terremoto. L’Ingv spiega in una nota che si tratta di una media di quasi 76 eventi al giorno, il doppio rispetto al mese precedente. Fra i terremoti più forti, di magnitudo superiore o uguale a 4, c’è quello di magnitudo 4.9 avvenuto il 29 dicembre tra le province di Caserta e Benevento, nei Monti del Matese. A quella scossa hanno fatto seguito 150 repliche. Ma in tutta Italia, nel mese di dicembre, sono state almeno 18 le sequenze sismiche registrate. Tra queste, quella del Bacino di Gubbio viene definita dall’Ingv come “molto attiva”, con circa 1.100 eventi registrati dalla rete sismica nazionale solo in questo mese nell’area, tra i quali 7 di magnitudo compresa tra 3 e 4. Anche in Sicilia sono stati registrati diversi eventi, con due terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 4: il primo, di magnitudo 4.1, è stato registrato il 15 dicembre a circa 3-4 chilometri dalla costa nel Golfo di Noto-Capo Passero; il secondo, di magnitudo 4, è stato registrato nello Stretto di Messina il 23 dicembre alle ore 5,20 ed è stato seguito nella stessa giornata da circa 25 repliche di magnitudo molto bassa (al massimo 2.8). Altre sequenze sono state registrate a Cuneo, a Brescia, in Lunigiana, nel pistoiese nella Pianura Padana. Inoltre a Sud di Sansepolcro (Arezzo) e nel bacino di Gubbio, nei pressi di Amatrice (Rieti) al Gran Sasso, nei pressi di Casacalenda in Molise, la sequenza nei Monti del Matese, quella del Pollino e un’altra più a Nord in Basilicata. L’Ingv segnala infine altre sequenze in provincia di Crotone, nello Stretto di Messina, quella nel golfo di Patti e una a Ovest dell’Etna.

Forte scossa di terremoto in Iran: 1 morto e 12 feriti

terremoto-iran-tuttacronacaLa tv di Stato iraniana racconta che sono molti gli edifici crollati mentre i soccorritori sono ancora al lavoro a seguito di un terremoto di magnitudi 5.5 che ha colpito Bastak, piccola città nel sud del Paese. L’evento ha provocato un morto e 12 feriti: si tratta di un bilancio provvisorio. L’Iran si trova su una serie di faglie e mediamente nel Paese si verifica una scossa lieve al giorno. Nel 2003 circa 26mila persone furono uccise da un sisma di magnitudo 6.6 che rase al suolo la storica città sudorientale di Bam.

In Iran un terremoto di magnitudo 5.5 ha colpito Bastak, piccola città nel sud del Paese provocando un morto e 12 feriti. Molti gli edifici crollati e i soccorritori sono ancora al lavoro racconta la tv di Stato.L’Iran si trova su una serie di faglie e mediamente nel Paese si verifica una scossa lieve al giorno. Nel 2003 circa 26mila persone furono uccise da un sisma di magnitudo 6.6 che rase al suolo la storica città sudorientale di Bam. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/iran-terremoto-40279d04-511e-47ab-bab1-74d705adcab6.html#sthash.9Nzlf7WK.dpuf

Sparatoria in Iraq: 18 morti e 7 feriti

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Uomini armati hanno ucciso diciotto lavoratori di un gasdotto che attraversa Iran e Iraq, a nord-ovest di Baghdad. Lo riferisce la polizia, sottolineando che quindici morti sono iraniani e tre iracheni. L’attacco ha provocato anche sette feriti.

Esercito militare congiunto contro l’Iran. Il Golfo è una coalizione

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I paesi del Golfo guidati dall’Arabia Saudita hanno annunciato la creazione di un comando militare inter-forze congiunto per rispondere alle “sfide regionali e internazionali” e “rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza e militare”.

Lo si legge nel comunicato conclusivo del vertice annuale del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg) svoltosi in Kuwait. Il Ccg è costituito da Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Oman.

Da anni si parla di creare un comando militare congiunto in funzione anti-iraniana. Secondo indiscrezioni diffuse oggi da media panarabi, la sede del comando avrà sede a Riad, in Arabia Saudita, ma nel comunicato ufficiale del Ccg non sono forniti dettagli.

Iran, terremoto 5,6 vicino a centrale nucleare!

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E’ di almeno 7 morti e 30 feriti il bilancio provvisorio di una scossa di terremoto di magnitudo 5,6 gradi della scala Richter è stata avvertita nella regione costiera iraniana vicino all’omonima centrale nucleare di Bushehr. Ad aprile 39 persone morirono a causa di una scossa di 6,3 gradi nella stessa zona.

Piange il mondo della letteratura: addio a Doris Lessing

dorislessing-tuttacronacaE’ in lutto il mondo della letteratura per la morte della scrittrice britannica Doris Lessing, spentasi all’età di 94 anni. Il premio Nobel per la Letteratura del 2007 era nata nell’attuale Iran nel 1919,  quando era ancora protettorato britannico. Nella motivazione del premio si legge: “cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”. Nella sua lunga vita, l’autrice ha vissuto gli sconvolgimenti mondiali, tanto da giungere a chiedersi: “Mi rendo conto di aver vissuto momenti della storia che sembravano immortali. Ho visto il nazismo di Hitler e il fascismo di Mussolini, che sembravano destinati a durare mille anni. E il comunismo dell’Unione Sovietica, che si credeva non sarebbe finito mai. Ebbene tutto questo oggi non esiste più. E allora perché mi dovrei fidare delle ideologie?”

All’età di sei anni, la Lessing si trasferì con la famiglia, il padre, un ufficiale britannico reduce della prima guerra mondiale, dove aveva sofferto diverse amputazioni, e la madre infermiera, nella colonia britannica della Rhodesia del Sud (l’odierno Zimbabwe) nel 1925, dove tentarono di diventare coltivatori di mais ma con scarso risultato. La giovane frequentò una scuola cattolica femminile, pur non essendo cattolica, ma l’abbandonò a soli 15 anni, scegliendo la strada dell’autodidatta. La sua infanzia fu quindi infelice e costellata da difficoltà, un’esperienza che trasformerà in compassione nelle sue opere sulla vita nell’Africa britannica, sia per le infruttuose vite dei coloni venuti dal Regno Unito sia per le sfortune degli indigeni.

Dopo un primo matrimonio fallito, sposò l’emigrante tedesco Gottfried Lessing dal quale divorziò nel 1950, anno in cui venne pubblicato il suo primo romanzo, “L’erba canta”, dal quale venne tratto un film nel 1981. In quegli anni già si era trasferita in Europa, continente che non abbandonerà più. Un altro suo libro indimenticabile, che viene considerato un classico della letteratura femminista da molti studiosi ma non da lei, è “Il taccuino d’oro”, del 1962, che la fece entrare nella rosa dei possibili candidati al Premio Nobel, ma i suoi successivi romanzi di fantascienza la screditarono, eliminandola dalla selezione. Ma Doris Lessing non ha mai amato l’idea di essere considerata un’autrice femminista e anzi, tra i suoi libri preferiti annovera la serie fantascientifica di “Canopus in Argos”.

Quello che le femministe vogliono da me è qualcosa che loro non hanno preso in considerazione perché proviene dalla religione. Vogliono che sia loro testimone. Quello che veramente vorrebbero che io dicessi è “Sorelle, starò al vostro fianco nella lotta per il giorno in cui quegli uomini bestiali non ci saranno più”. Veramente vogliono che si facciano affermazioni tanto semplificate sugli uomini e sulle donne? In effetti, lo vogliono davvero. Sono arrivata con grande rammarico a questa conclusione.

I patrigni possono sposare le figlie 13enni: la nuova direttiva iraniana

iran-bimbe-sposano-patrigno-tuttacronacaShock per la decisione del Parlamento della Repubblica Islamica dell’Iran che a fine settembre ha votato una misura che autorizza i padri adottivi a contrarre matrimonio con le figlie appena tredicenni. La misura ha bisogno della convalida del Consiglio dei guardiani della Costituzione preposto, che è composto da dodici membri: sei alte autirità religiose e sei avvocati. L’approvazione del Consiglio è indispensabile per la messa in applicazione. La misura dovrebbe far parte di un vasto programma che ha lo scopo di proteggere l’infanzia. Ovviamente la direttiva ha acceso le polemiche suscitando le ire dei difensori dei diritti umani, preoccupati anche per le derive pedofile che potrebbe celare. In Iran le giovani possono sposarsi dopo aver compiuto 13 anni in presenza del consenso paterno. Se c’è l’accordo di un giudice, possono però essere condotte all’altare anche prima del sopraggiungere di questa età. La battaglia per l’abrogazione, tuttavia, non sembra facile. Come viene ricordato anche da Polisblog, tra le giustificazioni dei sostenitori del testo c’è anche la questione dell’hijab, il velo che le figlie adottive devono indossare in permanenza presenza del padre e che invece possono dismettere in casa in seguito alle nozze, un vantaggio secondo la posizione del governo di Rohani. Per l’avvocato Shadi Sadr, dell’ONG Justice for Iran, si tratta però di una giustificazione che lascia sconcertati. Il legale aggiunge anche: “Sposarsi con un figlio adottivo non fa arte della cultura iraniana. Questa legge legalizza la pedofilia”.

Storica telefonata Usa-Iran: Rohani tra plauso e proteste

Hassan-Rohani-tuttacronacaRisale a due giorni fa la storica telefonata tra i presidenti Barack Obama e Hassan Rouhani. Un evento, visto che i rapporti tra Usa e Iran erano bloccati dal 1979. Nel corso del colloquio i due hanno auspicato di trovare insieme soluzioni sul nucleare. Ora che il presidente iraniano, che si trovava a New York dove ha preso parte all’assemblea generale dell’Onu, è rientrato in patria si è trovato a dover fronteggiare un’opinione pubblica spaccata a metà: i moderati hanno salutato il loro presidente al grido “No alla guerra, sì alla pace”, ma c’è ancora un ampio fronte contrario ad aperture con quello che viene tuttora considerato il nemico numero uno.

La storica telefonata: lo squillo tra Usa e Iran arriva dopo 34 anni!

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Barack Obama ha telefonato a Hassan Rouhani. Una telefonata storica. I rapporti tra Usa e Iran erano bloccati dal 1979. Nella telefonata poi i due hanno auspicato di trovare insieme soluzioni sul nucleare. Dopo la telefonata è arrivato il Twitter di Hassan Rouhani che ringraziava il suo omologo statunitense e mostrava la sua gratitudine per “l’ospitalità e per la telefonata”.

https://twitter.com/HassanRouhani/status/383677581586755585

Obama scherzando si è anche scusato con Rouhani per il traffico di New York, infatti il premier iraniano si trovava nella città americana per partecipare all’incontro all’Onu sul nucleare.

Obama ha confermato il colloquio: “Quella con il presidente iraniano Hasan Rohani è stata la prima comunicazione tra i nostri due Paesi dal 1979: è indicazione che stiamo andando verso il superamento delle difficoltà affrontate nel corso della storia. Credo ci siano le basi per una soluzione” della questione del nucleare.

 

Il colpo di Stato iraniano del ’53: la CIA ammette la sua partecipazione

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Dietro il colpo di Stato contro il primo ministro iraniano Mohammed Mosaddeq, nel 1953, c’era la CIA. E’ quanto emerge dai documenti divulgati questo lunedì dall’Archivio di Sicurezza Nazionale. Come sottolinea l’HuffingtonPost.es, Nonostante sia sempre stata nota la partecipazione degli Stati Uniti e del Regno Unito nella caduta di Mosaddeq, questa è la prima volta che la CIA “ammette di aver aiutato a organizzare ed eseguire il golpe”, ha notato l’Archivio di Sicurezza Nazionale, un centro investigativo senza fine di lucro che collabora con l’Università di George Washington. In passato, agenti CIA avevano assicurato la maggior parte dei documenti connessi con il golpe del 1953, in piena Guerra Fredda e dopo la nazionalizzazione dell’industria petrolifera iraniana, erano scomparsi o distrutti negli anni ’60. Ma i ricercatori del National Security Archive hanno recentemente ottenuto l’accesso ai documenti declassificati dalla CIA e che includono anche vari scritti di propaganda preparati dall’agenzia di spionaggio per cercare di dipingere una cattiva immagine di Mossadeq, è stato detto in una dichiarazione. Secondo l’Archivior, uno dei documenti accusava il primo ministro iraniano di “far finta di essere il salvatore dell’Iran”, mentre lanciava un vasto apparato di spionaggio contro praticamente tutti i settori della società, compresi i militari, giornali e leader politici e religiosi. L’Archivio ha elogiato la decisione della CIA di declassificare i documenti, ma ha sostenuto anche che tale materiale sarebbe potuto essere tranquillamente declassificato “da molti anni, senza il rischio di mettere in pericolo la sicurezza nazionale”. La pubblicazione dei documenti è avvenuta alla vigilia del 60 ° anniversario del rovesciamento del Mosaddeq, e l’esplicito riferimento al ruolo della CIA è contenuto in un documento intitolato La battaglia per l’Iran, risalente alla metà degli anni 70.

Terrore in Iran: il terremoto colpisce ancora!

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Dopo che il mese scorso il Sudest del Paese è stato colpito da un terremoto di magnitudo 7.8, causando la morte di un iraniano e circa 40 vittime nel vicino Pakistan, l’estremo sud dell’Iran ha tremato nuovamente per una forte scossa, di magnitudo 6.2. Stando a quanto rilevato dal Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), il sisma ha avuto ipocentro a 36,4 km di profondità ed epicentro 85 km a est-sudest di Minab, più importante e popolosa città dell’Hormozgan orientale. Ci sarebbero danni gravi in cinque villaggi e il capo delle unità di soccorso della Mezzaluna rossa iraniana, Mahmoud Mozafar, ha dichiarato che “diverse abitazioni sono state distrutte” mentre il bilancio provvisiorio parla di 11 persone ferite. A seguito della prima scossa, verificatasi alle 6:38 ora locale (le 4:08 in Italia), sono state registrate sei forti repliche, la più intensa delle quali di magnitudo 5.3, con ipocentro a 27,3 km di profondità ed epicentro 99 km ad est-sudest di Minab.

Altra scossa di terremoto in Iran… magnitudo 5.7!

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La terra continua a tremare in Iran, dove il paese è già in ginocchio per la scossa di terremoto di magnitudo 7.8 avvenuta ieri. Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 5.7 è stata registrata alle 7:45 ora locale (le 5:15 in Italia) nel sudest del paese, al confine col Pakistan. Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), il sisma ha avuto ipocentro a 68,3 km di profondità ed epicentro 107 km a est di Khash.

Nella notte, alle 3:20 ora locale (00:50 in Italia), anche il sudovest dell’Iran è stato interessato da un terremoto di minore entità: magnitudo 4, con ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro 93 km a ovest-sudovest di Firuzabad, capoluogo dell’omonima provincia.

Devastante! Sale di minuto in minuto il numero di vittime in Iran, ora sono 81

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Sale tragicamente il bilancio delle vittime per il potente terremoto che ha devastato il sud est dell’Iran: fonti locali citate dai siti dell’area parlano al momento di almeno 81 morti e migliaia di edifici crollati. La zona colpita “e’ un’area rurale, con la gran parte delle case costruite con mattoni di fango”, scrive l’agenzia semi-ufficiale Fars, parlando di “terremoto devastante nel sud-est dell’Iran”. Khash, la città colpita, è una delle più popolose,  conta più di 56.000 abitanti ed è la capitale della provincia di Sistan e Baluchistan, una delle più povere dell’Iran. Un’altra città da 1000 abitanti, Hiduch, è stata rasa al suolo.

DILANIATO L’IRAN… TERREMOTO BOMBA, Magnitudo 7,8

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Un violento sisma, di magnitudo pari a 7,8 gradi sulla scala Richter, ha scosso l’Iran. Lo riferisce l’Usgs, l’istituto geofisico statunitense, che registra continuamente i movimenti tellurici sulla crosta terrestre. Il tremore, riferiscono testimoni locali, e’ stato avvertito in tutto il Golfo Persico, e anche in Qatar, India e Pakistan.

Il bilancio provvisorio è di 40 morti accertati.

30 morti e 800 feriti dopo la prima scossa in Iran… poi la seconda!

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Un terremoto di magnitudo 6.3 ha colpito la zona che si trova 66 miglia a sudest della città di Bushehr in Iran, dove c’è l’unica centrale nucleare del Paese. E’ quanto ha riferito il Geological Survey americano.Il bilancio provvisorio è di 30 morti e 800 feriti. Intanto, una seconda scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata nella stessa zona.

Il primo sisma, secondo la rilevazione dell’Usgs, è stato localizzato a circa 89 km da Bandar Bushehr e 92 km da Borazjan. L’ipocentro è stato stimato a 10 km di profondità.

Secondo quanto riferito dal costruttore russo dell’impianto di Busher, il sisma “non ha interessato la centrale nucleare”.

Bilancio vittime destinato ad aumentare – Il bilancio delle vittime causate dal terremoto in Iran “è destinato ad aumentare”: lo ha detto ilvicegovernatore della provincia di Bushehr, Rostami, alla IRINN, sottolineando che l’area colpita dal sisma “è molto ampia”. Le vittime accertate sinora sono 20, riferisce l’agenzia Irna.

Quasi distrutti due villaggi – “Gran parte” di due villaggi rurali dove abitano tremila persone sono stati “distrutti” dal sisma: lo scrive l’agenzia Irna precisando che si tratta dei centri diShambè e di Sana, rispettivamente con un popolazione di quasi 1.750 e più di 1.250 persone. Il capo della Croce Rossa iraniana, Mahmoud Mozaffar, ha detto alla tv di Stato che l’80% dei due villaggi vicini all’epicentro è stato distrutto, e che nella zona vivono almeno 10mila persone.

Il terremoto avrebbe coinvolto anche le città di Khormouj, Dayer a Kangan, situate nella provincia di Bushehr.

Scossa avvertita anche in Qatar – Le scosse di terremoto sono state percepite in modo distinto anche in Qatar e in altri Paesi arabi della regione. A Doha, fonti locali ritengono che la scossa sia stata di magnitudo 3.5. Forte preoccupazione fra i residenti della zona di West Bay, a Doha, dove vi sono grattacieli di oltre trenta piani costruiti in una regione non considerata ad alto rischio sismico.

TERREMOTO IN IRAN… morti, feriti e rischio nucleare!

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Una forte scossa di terremoto di 6,3 gradi della scala Richter è stata registrata in Iran. Secondo le prime informazioni riferite dal Servizio geologico degli Stati Uniti, l’ipocentro è a circa 10 km di profondità. Secondo la tv di Stato iraniana il sisma «ha causato morti e feriti», ma non è stato specificato il numero. Per il Centro sismologico iraniano di Teheran la scossa è stato un po’ meno intensa (6,1 Richter) e l’epicentro è stato posizionato presso il villaggio di Kaki.

RISCHIO NUCLEARE: L’epicentro si trova a 90 km da Bandar Bushehr, città di 165 mila abitanti nei cui pressi ha sede l’unica controversa centrale nucleare iraniana. In base alle stime dell’Usgs,nella zona della centrale nucleare i danni non dovrebbero essere stati rilevanti e anche nell’importante città di Shiraz (1.250.000 abitanti), il sisma non dovrebbe aver procurato devastazioni rilevanti. L’area è notoriamente ad altissima sismicità: infatti è posizionata proprio al confine tra la placca euro-asiatica e quella arabica.

AVVERTITA A DUBAI E BAHREIN: Il terremoto è stato avvertito distantiment anche sul lato opposto del Golfo Persinco: in Bahrein – dove alcuni edifici della capitale Manama sono stati evacuati – e a Dubai.

TERREMOTO IN IRAN! Magnitudo 4.4

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Un evento sismico si è verificato nel sud dell’Iran all’1:08 a.m ora locale. L’epicentro è stato individuato a 35 km sud est di Jiroft. La magnitudo è stata di 4.4. Al momento non si hanno notizie di danni a cose o persone.

FEMEN IRANIANE A STOCCOLMA, la lotta contro il velo si fa a seno nudo!

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Attiviste del Partito comunista iraniano e dell’Organizzazione contro la violenza sulle donne in Iran hanno protestato in topless per le vie di Stoccolma contro la pratica del velo islamico integrale, lo hijab. La dimostrazione era dedicata alla Giornata Internazionale della Donna che si celebra come ogni anno l’8 marzo.

Censura per Michelle in Iran!

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Michelle Obama, First Lady d’America, è stata “ridisegnata” nella tv iraniana. In particolare le spalle e il decolletè le sono stati coperti in modo da poter essere vista senza che il suo abbigliamento suscitasse scalpore. La first lady, quella sera,  indossava un vestito senza maniche, con spalline che lasciavano intravedere la pelle. Una scelta “inadeguata” per la Repubblica islamica, stando a quanto scrive Al Arabiya online. I media iraniani sono intervenuti con una operazione di sartoria usando photoshop, e le hanno coperto le spalle.

Premio Oscar al seno “We saw your boobs!”

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Con la canzone “We saw your boobs” il comico Seth MacFarlane ha dato il via alla 85esima notte degli Oscar. Elencando nome per nome, tra premiate e presentatrici, le attrici che negli anni si sono distinte sul grande schermo per aver mostrato le loro grazie. Da Meryl Streep a Penelope Cruz, da Anne Hathaway a Kristen Stewart, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Iran vs Argo: protesta per l’Oscar al film di Affleck!

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Non è piaciuta in Iran la decisione di assegnare l’Oscar per il miglior film ad “Argo”. L’agenzia semi-ufficiale iraniana Fars, vicina ai Pasdaran, ha commentato dicendo che la pellicola “non lo meritava”, aggiungendo che il film di Ben Affleck è un’opera “anti-Iran” realizzata da “una casa di produzione sionista”.

Usa e Iran pronti all’accordo sul nucleare

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Crolla la moneta iraniana. 1 dlr si scambia a 39.600 Rial

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L’appello della Clinton sulla Siria. Stop ad aiuti da Iran e Russia

Prima di lasciare il posto al nuovo Segretario di Stato, Hillary Clinton lancia un appello a Russia e Iran per sospendere gli aiuti al governo siriano e far smettere la carneficina che sta dilaniando il paese. Lancia anche un ultimatum all’Iran sul programma nucleare  ”Non penso che la finestra possa rimanere aperta ancora troppo a lungo”

Intanto Israele dopo il raid aereo in Siria aumenta la sicurezza alle ambasciate! 60903ef57f03b9745d262fd63541b102

Iran minaccia Israele per il raid sulla Siria

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Trovato accordo Argentin-Iran su creazione commissione per attentato del ’94

Nel 1994 scoppio una bomba all’edificio che ospitava l’Associazione di mutua assistenza israelo-argentina. La presidente argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, ha annunciato oggi un accordo con l’Iran per la creazione di una Commissione della Verita’, incaricata di investigare.

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MA CHI CONTROLLA ISRAELE? NETANYAHU VUOLE SOLO LA GUERRA?

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