Il dato più rilevante delle elezioni regionali è indubbiamente l’astensionismo, visto che alle urne si è recato poco più di un sardo su due, il 52%, 774 mila su 1,48 milioni di aventi diritto. Nel febbraio 2009 era andato a votare il 67,58% degli elettori sardi. Con poco più del 60% delle sezioni scrutinate, 1108 su un totale di 1863, appare già incolmabile il divario tra i due principali candidati con Francesco Pigliaru, sostenuto sostenuto da tutti i partiti di centrosinistra, dal Centro Democratico a Rifondazione, che vante il 43,05% dei consensi. Si ferma invece a 38,67% il governatore uscente Ugo Cappellacci, fedelissimo di Silvio Berlusconi. Il maggior flop, tuttavia, risulta essere il risultato ottenuto fino ad ora dalla scrittrice Michela Murgia, attestatasi al 10,72% dei consensi. Le aspettative della viglia erano di un risultato migliore, con la speranza che potesse far confluire su di sè anche i voti dei sostenitori del Movimento 5 Stelle, che in Sardegna non è stato in grado di presentare una sua lista. Ma la Murgia paga lo scarso risultato delle liste civiche che la sostengono (Progres, Comunidades e Gentes), ferme al 7% dei consensi.
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Svolta in Sardegna: la sinistra vince le regionali
Pubblicato da tdy22 in febbraio 17, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/17/svolta-in-sardegna-la-sinistra-vince-le-regionali/
Una scoperta senza precedenti in Antartide!
Chi mai l’avrebbe potuto immaginare? E’ stata scoperta da un team di esperti del Regno Unito proprio sotto la calotta antartica. Tale regione subglaciale sarebbe più profonda del Grand Canyon e, dalla sua analisi, potrebbero emergere nuovi particolari sulla preistoria se non addirittura forme di vita credute estinte ma, al contrario, rimaste ibernate da milioni di anni. I ricercatori provenienti da diverse Università del Regno Unito – tra cui Newcastle, Bristol, Edimburgo, British Antarctic Survey, Exeter e York – hanno tracciato la Ellsworth Subglacial Highlands, un’antica catena montuosa sepolta sotto diversi chilometri di ghiaccio polare. Nella scoperta i ricercatori sono stati aiutati dai dati provenienti dai satelliti spaziali e da speciali radar trascinati da motoslitte o da piccoli aerei che riescono a penetrare la calotta artica, rilevando la conformazione del sottosuolo. La Valle subglaciale sarebbe estesa oltre 300 chilometri e si troverebbe a una profondità di circa 3mila metri, posizionata a circa 2 chilometri sotto il livello del mare.
I risultati sono stati pubblicati nell’ultima edizione del bollettino della Società Geologica degli Stati Uniti. “La scoperta di questa enorme depressione e la caratterizzazione del paesaggio montuoso circostante – ha detto il dottor Neil Ross dell’università di Newcastle, tra i principali autori della ricerca – è stata una circostanza incredibilmente fortunata”. Ross, docente di Geografia fisica ha anche aggiunto: “Abbiamo acquisito dati sul ghiaccio da entrambe le estremità di questa enorme valle nascosta, ma non abbiamo avuto alcuna informazione di dirci quello che c’era in mezzo. Per colmare il vuoto sono stati perciò utilizzati i dati satellitari”. Perché, pur essendo coperta sotto diversi chilometri di ghiaccio, la valle è così vasta che può essere vista dallo spazio.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 15, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/15/una-scoperta-senza-precedenti-in-antartide/
Ma quali calze! A Torino si appendono gli slip verdi! La manifestazione Pd
Se l’Epifania si porta via tutte le feste… perchè la Befana non fa un po’ di spazio e trascina con sè anche Roberto Cota? E’ questo il ragionamento di una cinquantina di militanti del Pd. Niente calze appese però: solo sacchi di carbone e tanti slip, che ricordano gli acquisti del governatore leghista, tutti appesi davanti al Palazzo della Regione per chiedere ancora una volta le dimissioni di governatore Roberto Cota.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/06/ma-quali-calze-a-torino-si-appendono-gli-slip-verdi-la-manifestazione-pd/
Niente regionali in Sardegna per il M5S: il gruppo non è pronto!
Il tempo è scaduto: i simboli per le elezioni regionali in Sardegna, che si terranno il prossimo 16 febbraio, vanno depositati oggi e il Movimento Cinque Stelle non è pronto. Dopo accese discussioni all’interno del movimento in Sardegna, e con Casaleggio e Grillo che non hanno concesso l’uso del simbolo, il gruppo non è riuscito a trovare una soluzione e non parteciperà alle regionali. La notizia viene ufficializzata dalla deputata sarda Emanuela Corda sulla pagina Facebook “Amici di Beppe Grillo in Sardegna”. “Il nostro tempo è scaduto e bisogna farsene una ragione – scrive -. Noi non presenteremo alcuna lista, perché non siamo ancora pronti per farlo”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/06/niente-regionali-in-sardegna-per-il-m5s-il-gruppo-non-e-pronto/
Grillo non concede l’uso del simbolo: M5S fuori dalle elezioni sarde
Il 6 gennaio scade il tempo per depositare il simbolo per le elezioni regionali in Sardegna ma lo staff nazionale di Grillo e Casaleggio non ha ancora dato il via libera ai rappresentati sardi. A spiegare il motivo dell’impasse che non ha ancora permesso di scegliere un candidato alla presidenza sarebbero le divisioni fratricide in due gruppi che si sono rinforzate di riunione in riunione. Si tratta di beghe locali che dovrebbero essere risolte con il beneplacito di Roma. Al momento, spiega Il Fatto Quotidiano, “è al lavoro la diplomazia dei parlamentari a 5 Stelle per trovare una mediazione dell’ultim’ora. Lavoro difficile – e pare – infruttuoso. In Sardegna vanno avanti, nel frattempo, gli incontri serrati fino all’ultimo tentativo dell’assemblea plenaria prevista per domenica 5 gennaio in un paese dell’Oristanese: un momento di partecipazione attiva e “rinascita”. E pensare che il Movimento alle ultime elezioni politiche era diventato, d’un solo balzo, la prima forza politica dell’isola, raggiungendo il 30 per cento dei voti (addirittura 37% nel Sulcis, roccaforte del centrosinistra). Un esordio di belle speranze con l’obiettivo regionale, quasi incubo bipartisan, che si è infranto sulla litigiosità.” Il quotidiano ha anche interpellato al riguardo Mario Puddu, primo cittadino 5 stelle di Assemini, il quale ha spiegato: “Ho chiesto l’intervento di Beppe Grillo via sms e lui mi ha chiamato. Mi è sembrato davvero risoluto, non concederà il simbolo. Era dispiaciuto e arrabbiato perché in tutti questi mesi non si è trovata una soluzione. Eppure, gli ho ricordato, ci sono alcuni parlamentari più vicini a questa o a quella corrente, disponibili a trovare una sintesi. Ma ormai è tardi per lui, ha detto che ne uscirebbe un minestrone”. Lo stesso sindaco si dice “addolorato”, ma non biasima il leader. “Peccato. La Sardegna avrebbe bisogno di una scossa e invece l’urna sarà orfana del Movimento, questo ci deve far riflettere. Eppure a livello locale stiamo lavorando bene, forse amministrare nel piccolo è più facile. In questi cinque-sei mesi le fazioni non hanno dato un bello spettacolo in vista delle regionali”. E continua: “Lo staff aspettava che la questione si autorisolvesse. In Sardegna si aspettava una parola dall’alto”. Negli ambienti vicini ai parlamentari arrivano ulteriori conferme: gli spazi di manovra sarebbero inesistenti. Ma nel frattempo sulla pagina Facebook “Amici di Beppe Grillo in Sardegna” le reazioni sono numerose e contrastanti: delusione, rabbia, speranza. C’è chi punta il dito contro l’ex comico e l’assenza di democrazia, chi si colpevolizza (“Ce lo meritiamo”) e chi propone fughe in avanti con liste alternative, di richiamo autonomista. Oppure rilanciano chiedendo il ritiro delle truppe: deputati e senatori sardi. Ed è caccia a chi rilascia dichiarazioni ai giornalisti. Alcuni attivisti, inoltre, nel tentativo di convincere Grillo, hanno iniziato uno sciopero della fame. Si definiscono “un gruppo di cittadini sardi, partecipi della Rivoluzione Democratica Nonviolenta avviata dal MoVimento” che “vuole a tutti i costi che la Rivoluzione faccia il suo corso pure in Sardegna”. I sei, supportati anche dalle onorevoli Emanuela Corda e Manuela Serra chiedono a Grillo “di consentire l’uso del simbolo per le imminenti elezioni Regionali” e “di consentire libere elezioni, tra gli iscritti certificati, per selezionare democraticamente i candidati da inserire nella lista”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/05/grillo-non-concede-luso-del-simbolo-m5s-fuori-dalle-elezioni-sarde/
Scontri a Torino: contusi tra manifestanti e polizia
Era terminata senza incidenti la manifestazione dei sindacati a Torino ma in seguito, a quella degli studenti per il diritto allo studio, non sono mancati attimi di tensione in piazza Castello. Qui, alcuni studenti hanno lanciato uova di vernice colorata contro il Palazzo della Regione, imbrattandolo mentre le forze dell’ordine intervenivano per allontanarli. Quattro ragazzi, di cui due minori, sono stati portati in Questura a Torino. Verranno identificati e probabilmente denunciati. In piazza è poi rimasto un presidio di studenti ma la situazione è stata riportata alla normalità. Si contano tuttavia quattro contusi: due tra le forze dell’ordine e due tra i manifestanti. Nella carica di alleggerimento della polizia contro i manifestanti che lanciavano uova di vernice verso il palazzo della Regione, due studenti sono rimasti contusi e, come denunciato dal segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Sergio Locatelli, sono andati al pronto soccorso a farsi medicare per la sospetta frattura di due dita. Nella carica anche due agenti della Celere sono rimasti leggermente contusi. Nessuno è rimasto ferito. Nel corso della manifestazione organizzata dai sindacati un’autoambulanza è intervenuta per portare soccorso ad una donna incinta che era stata colta da un leggero malore.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/14/scontri-a-torino-contusi-tra-manifestanti-e-polizia/
Non pietre, palloncini di vernice colorata: a Torino contro le spese pazze
“Da questa piazza vogliamo dire che condanniamo violenze, disordini e intimidazione, noi siamo una piazza civile e democratica”. E’ stato questo il messaggio lanciato a Torino, dove si è svolta una manifestazione di Cgil, Cisl e Uil. Il clima era quello del Primo Maggio alla quale hanno preso parte 10mila persone. “Dopo sei anni di crisi non c’è famiglia che non sia stata colpita, generando un dramma sociale, mentre il sistema industriale è in ginocchio. Sono 200 mila le persone che cercano lavoro, mentre i politici rimangono assenti e immobili. Basta con le spese ingiustificate, la credibilità della Regione è stata minata da spese che non c’entrano nulla con le spese pubbliche, mentre le famiglie hanno a che fare solo con rigore e austerità. A tutti non chiediamo più promesse, ma fatti”. Alberto Tomasso, segretario regionale del Pd, dice: “Siamo di fronte a tanti annunci, è ora di affrontare i problemi in ogni casa, in ogni famiglia, dove c’è malcontento e rabbia. Chiediamo un cambio di rotta, lavoro vero e buono, piani industriali, infrastrutture, rimettere in moto in Comune. Sulla Regione, io non credo che il problema siano le mutande verdi di Cota, o meglio, non solo questo. Certo, sarebbe l’ora di mettere in campo un briciolo di decoro, già solo per questo, per le mutande e per le gomme acquistate con i nostri soldi bisognerebbe andare via. Ma non è solo per questo dire basta, bisogna dire basta perché le politiche della Regione non hanno portato a nulla”. E il segretario della Uil, Cortese, ha aggiunto: “Abbiamo sperimentato l’incapacità di governo della Regione. Non solo, chi ha preso soldi per cose personali dovrebbe essere sommerso dalla vergogna. Una raccomandazione a chi tornerà nelle province con i bus, se prendete un caffè all’autogrill non buttate lo scontrino per terra perché qualcuno potrebbe raccoglierlo e farselo rimborsare sempre con i nostri soldi”. Davanti al palazzo della Regione la polizia carica: i manifestanti lanciano palloncini pieni di vernice colorata.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/14/non-pietre-palloncini-di-vernice-colorata-a-torino-contro-le-spese-pazze/
Nel Consiglio regionale del Piemonte… si sventolano i boxer
Continuano le polemiche nell’aula del Consiglio regionale del Piemonte a causa dei rimborsi spese del presidente. Lo scorso sabato erano stati raccolti in piazza degli scontrini tra i cittadini, che erano stati invitati a chiedere a Roberto Cota rimborsi “facili”. Oggi, in apertura di seduta, il capogruppo del M5S Davide Bono non solo ha mostrato gli scontrini raccolti, ma ha sventolato anche un paio di boxer affermando: “Io, presidente, le ho portato un po’ di scontrini e anche un paio di mutande”. Cota si è limitato a mormorare “calma, calma”. La seduta è stata brevemente interrotta per riprendere subito dopo con l’intervento del governatore piemontese.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/10/nel-consiglio-regionale-del-piemonte-si-sventolano-i-boxer/
Davide Vannoni: rinvio a giudizio per tentata truffa
E’ il quotidiano La Stampa di Torino a raccontare del rinvio a giudizio, chiesto dal pubblico ministero Giancarlo Avenati Bassi, nei confronti di Davide Vannoni per tentata truffa. Per il pubblico ministero, il guru di Stamina avrebbe “utilizzato l’Associazione Di Medicina Rigenerativa Onlus, non iscritta all’anagrafe delle Onlus presso l’Agenzia delle Entrate, e quindi priva dei requisiti, per chiedere la somma di 500 mila euro stanziata dalla Regione per lo sviluppo delle tecnologie biomediche applicabili nell’ambito della medicina rigenerativa”. Spiega il quotidiano:
Il guru delle staminali, stando alle indagini, avrebbe venduto fumo pur di mettere le mani sul contributo regionale. Vannoni, si legge nel capo d’imputazione firmato dal pm Avenati Bassi, ha “presentato un progetto privo di contenuto scientifico, asserendo che inTorino operavano dal 2006 due strutture, l’associazione stessa e la societàReGene srl nel cui organico vi erano due luminari russi, il professor Vyacheslav Klimenko e la professoressa Elena Schegleskaya”.
Vannoni avrebbe anche millantato, secondo il quotidiano:
E per rendere più credibile la sua richiesta di finanziamento avrebbe millantato la collaborazione anche di altri docenti universitari russi, ucraini e italiani, tra cui i professori Antonio Amoroso, Angelo Pera eMario Lombardo: tutti indicati come componenti del comitato scientifico creato in seno all’associazione. Comitato che “in realtà non si è mai riunito”. A sostegno del progetto, Vannoni avrebbe illustrato inoltre sei casi di pazienti affetti “rispettivamente dal morbo di Parkinson, epilessia, danni alla colonna vertebrale, ictus e sclerosi multipla”. Tutti casi inventati di sana pianta, secondo il pm.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/03/davide-vannoni-rinvio-a-giudizio-per-tentata-truffa/
L’assessore che porta la pistola in Regione Veneto: “non si sa mai”
Dopo gli scontri non solo verbali, ma anche fisici avvenuti in Aula Giulio Cesare a Roma e nel Consiglio Regionale a Torino, ora emerge che c’è chi arriva in Consiglio con tanto di pistola. l’assessore Servizi sociali in Veneto passato al gruppo della rinata Forza Italia, Remo Sernagiotto, ha affermato:
“Porto la pistola in Regione Veneto e non ho mai sparato. E’ solo per difesa, qui non si sa mai”.
L’assessore ha poi precisato che lui non ha la scorta o l’auto blu: “Mi muovo con la mia mini per evitare di incidere sulle spese della Regione e l’arma la porto con me per difendermi dai malintenzionati”.
Sernagiotto ha un regolare porto d’armi da 30 anni e comprò la pistola per difendersi da alcune minacce. Oggi la porta perché si muove spesso, da solo e fino a notte fonda, per partecipare ad incontri e riunioni: “Che ho la pistola lo sanno tutti, così come tutti sanno che non l’ho mai usata. Non vado al poligono e mica sono un pistolero. Sono un uomo pacifico, ogni tanto sparo qualche colpo nel bosco per evitare che si arrugginisca”.
L’assessore spiega: “Quando mi muovo vado sempre da solo con la mia Mini rossa per evitare di incidere sulle spese della Regione e l’arma la porto con me per difendermi dai malintenzionati. Non sarei mai in grado di sparare ad una persona, ma se fosse necessario magari con due colpi in aria eviterei il peggio. La pistola l’ho comprata non quando facevo politica ma da imprenditore su consiglio degli stessi carabinieri dopo che avevo subito una serie di furti”.
Lucio Tiozzo, capogruppo Pd nel consiglio regionale del Veneto, ha dichiarato: “Non è ammissibile entrare in Consiglio regionale con armi. Ci appelliamo al Presidente Clodovaldo Ruffato perchè faccia rispettare questo. Se dovesse servire, anche con l’installazione di metal detector”.
Tiozzo ha poi aggiunto: “Siamo contro i cittadini ‘fai da te’, devono essere le forze dell’ordine a difenderli. Nel caso, poi, siamo davanti ad un assessore ai Servizi sociali, che dovrebbe essere un segnale per una società più serena e più coesa”.
E proprio Ruffato si è detto “esterrefatto” per la vicenda: “Sono rimasto stupito, esterefatto. Non deve più succedere. Darò disposizioni perché nessuno possa più entrare con qualsiasi tipo di armi in Consiglio Regionale. Confido nel buon senso e nella maturità dei consiglieri – ed ha aggiunto scherzando -. In giunta non so se ha bisogno di protezione, qui in Consiglio sicuramente no”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/27/lassessore-che-porta-la-pistola-in-regione-veneto-non-si-sa-mai/
Tutto cambia e tutto resta? Dalla Polverini a Zingaretti
Da Renata Polverini a Nicola Zingaretti tutto cambia, ma resta tutto uguale? Come ha rivelato Carlo Picozza su Repubblica:
“Conti della Regione, 10 milioni in più per personale, consulenze e distacchi”.
Nello specifico, si parla di:
“aumenti di stipendio al personale già in forza, nuovi ingaggi “a tempo”, distacchi da altre sedi e consulenze esterne”.
La Regione scarica sulla Polverini, riferisce Carlo Picozza:
“Non c’è stato aumento di stipendio alcuno, il fatto è che nel bilancio ereditato non erano state considerate tutte le uscite necessarie per il personale”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/22/tutto-cambia-e-tutto-resta-dalla-polverini-a-zingaretti/
Il pullman per andare da Berlusconi lo paga la Regione
Sono 43 i consiglieri della Regione Piemonte che hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini. Tra chi sta per essere rinviato a giudizio, anche il 64enne Angiolino Mastrullo, giornalista e imprenditore che, arrivato da Psi, è stato tra i fondatori di Forza Italia in Piemonte. Come spiega La Stampa, a Mastrullo vengono contestate “spese per 39 mila euro per ristoranti, bar e generi alimentari. Altri 8 mila 700 euro per acquisti vari: televisori, cuffie, gioielli, articoli per animali, occhiali, valigie in pelle, biglietti per le partite”. Ma quello che realmente sorprende è il rimborso spese, per un totale di 13mila e 300 euro, per una trasferta a Roma, in occasione del congresso nazionale del Pdl del 30 giugno 2011. Il consigliere ha spiegato ai magistrati: “Nell’occasione è stato messo a disposizione un pullman per il trasporto di persone e simpatizzanti, ma non si sono presentati e il viaggio è saltato. La messa a disposizione del pullman, contrattata più volte con il medesimo proprietario, si è rivelata più volte un vero flop, perché le persone invitate dai consiglieri regionali, pur avendo aderito all’iniziativa, non si sono presentate alla partenza!” Poi specifica: “Nel caso della manifestazione del 1° luglio 2011, fallito per l’assenza dei simpatizzanti invitati, il proprietario pretese il rispetto del rapporto contrattuale minacciando il ricorso all’autorità giudiziaria per avere il pagamento, anche delle precedenti occasioni. Ovvero: messa a disposizione del pullman e mancata partenza. Nasce da questo poco lodevole comportamento degli assenti, la spesa di 13 mila 300 euro da me proposta al gruppo del Pdl per scongiurare il pericolo di un contenzioso che avrebbe aggravato la spesa”. Riassumendo: il viaggio, fallimentare, per i simpatizzanti del Cavaliere è stato “offerto” dalla regione. Ma Angiolino Mastrullo spiega anche come funzionavano i gruppi di volontari: “La mia attività politica si svolgeva per il tramite di vari gruppi di giovani volontari, compresi amici e parenti, che in modo saltuario ma puntuale consentivano la mia presenza sul territorio, finalizzata alle celebrazioni di convegni e di manifestazioni partitiche. Il ricorso alla collaborazione del volontariato non deve essere considerato in modo negativo, ove si pensi che il Pdl ha struttura organizzativa e politica radicalmente diversa da quella dei partiti tradizionalmente esistenti. Non ho mai cercato di dissimularlo con assunzioni mediante contratti di vario genere o altre forme che potessero minare la mia lealtà istituzionale e configurare un arricchimento personale”. E ancora: “L’azione di sostegno alla mia attività politica operata da questi piccoli gruppi, veniva gratificata una tantum con incontri al bar, al ristorante, non esclusa casa mia: con qualche omaggio di natura diversa, che poteva andare da un profumo a un modesto capo di abbigliamento, sino a un biglietto di una partita di calcio. L’articolazione dei vari gruppi di collaboratori volontari può spiegare la contemporaneità di molte spese…”. Per quello che riguarda altri politici coinvolti, sempre La Stampa spiega:
Il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, anche lui del Pdl, indagato a sua volta per acquisti di cravatte e gioielli, 9000 mila euro di alberghi e 1800 euro per biglietti di auguri natalizi del Popolo della Libertà, preferisce non commentare: «Devo studiare le carte». Non commenta il consigliere del Pdl Anna Rosa Costa, sotto accusa per 19 mila euro di ristoranti e 9 mila euro in spese varie, fra cui pneumatici, profumi e gioielli. Non commenta nessuno. Sono giorni così, di silenzi, rabbia e incontri con gli avvocati. Mastrullo è uno dei pochi che non si tira indietro: «Sto molto male per quello che è successo – dice – sono entrato in Regione nel 2010. Ho chiesto quali erano le regole per i rimborsi. Mi sono attenuto fedelmente a quanto mi è stato detto. Appena ho capito quello che stava succedendo, ho rinunciato ai soldi ancora a mia disposizione. Mi fa male chiudere in questa maniera una carriera politica di quarant’anni. Ci sarà tempo per spiegare, ma non doveva andare così».
Pubblicato da tdy22 in novembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/22/il-pullman-per-andare-da-berlusconi-lo-paga-la-regione/
Capigruppi indagati in Emilia Romagna, non si salva neppure il M5S
Sono stati tutti indagati per peculato. Neppure uno dei capigruppi dell’Assemblea legislativa regionale in Emilia Romagna è stato escluso dalle indagini, compresi anche i rappresentanti del M5S. A finire nel registro degli indagati quindi sono stati coloro che firmano quelle che per la procura sarebbero state spese illecite. Lo spiega così il Corriere della Sera:
è alle battute finali, le situazioni sono molto diversificate tra loro, è chiaro che le singole spese illecite saranno contestate personalmente ai vari consiglieri. Il numero degli indagati è chiaramente destinato ad aumentare. Le conclusioni della Procura dovrebbero arrivare entro l’anno. Da questa mattina i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria delegati dai magistrati sono tornati nella sede della Regione in viale Aldo Moro per acquisire, in particolare, la documentazione relativa alle consulenze affidate dai vari gruppi per un valore complessivo di centinaia di migliaia di euro ogni anno. Gli accertamenti si concentrano sulla legislatura in corso, cioè dal 2010 in poi.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/22/capigruppi-indagati-in-emilia-romagna-non-si-salva-neppure-il-m5s/
Baglioni annulla O’Scià e sale la polemica in rete.
Non si farà! O’Scià, la manifestazione che da anni viene organizzata a Lampedusa da Claudio Baglioni, non si svolgerà: lo annuncia un comunicato dell’omonima fondazione.
«Non abbiamo avuto alcun riscontro dall’amministrazione locale e regionale – si legge nella nota – circa l’impegno per l’edizione 2013, oltre al mancato incasso, ad oggi, del contributo erogato dall’assessorato al Territorio Regione per la scorsa edizione».
«Sperando di poter proseguire il lavoro svolto in questi dieci anni a Lampedusa, la Fondazione O’Scià – conclude il comunicato – si augura che in futuro ci siano gli intenti e le risorse necessarie per svolgere nuovamente la manifestazione».
Intanto in rete c’è chi scrive:
“Baglioni annulla il concerto annuale a Lampedusa perché non arrivano i fondi dalla Regione. Ma non lo faceva perché amava l’isola?”
Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/09/baglioni-annulla-oscia-e-sale-la-polemica-in-rete/
Libero Fiorito, lo decide il gip! Non c’è giustizia in Italia.
Torna in liberta’ Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl alla regione Lazio accusato di peculato per essersi appropriato di circa 1 milione 400mila euro dei fondi destinati al gruppo consiliare. Lo ha deciso il gip Rosalba Liso. Fiorito si trovava ai domiciliari dal 27 dicembre nella sua casa di Anagni. Lo scandalo porto’ al naufragio della giunta Polverini.
Pubblicato da tdy22 in marzo 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/28/libero-fiorito-lo-decide-il-gip-non-ce-giustizia-in-italia/
Le spese folli della Lega in Friuli… tutto rigorosamente verde!
Polenta, calzature, vestiti, casalinghi, cravatte verdi. C’era un po’ di tutto nella lista della spesa del gruppo della Lega Nord alla Regione Friuli Venezia Giulia finita sotto la lente di ingrandimento della procura di Trieste. Insieme ai rappresentanti di altri partiti seduti in consiglio anche il vertice del Carroccio deve rispondere dell’accusa di peculato per essersi servita di fondi pubblici per uno scopo ben diverso da quello per il quale era stato elargito il contributo. I legali del capogruppo leghista Daniele Narduzzi hanno presentato una memoria difensiva per spiegare gli strani acquisti e respingere le accuse chiamando spese di rappresentanza orecchini, i portachiavi, le felpe, le t-shirt, collanine e braccialetti che venivano distribuiti in occasione delle feste padane. Ma se le giustificazioni per queste spese lasciano perplessi, le spiegazioni per gli altri prodotti ci portano in un mondo surreale. Gli articoli sportivi definiti «acquisti legati alle premiazioni in cui i consiglieri partecipano per divulgare notizie sulle attività svolte e raccogliere informazioni e proposte su possibili modifiche di normative regionali in materia». Superata anche l’impasse dei casalinghi: «Sono in realtà acquisti in negozi bazar e riguardano oggetti utilizzati per supporto dell’attività politica. «Trattasi – si legge – di vasellame, piatti e bicchieri e anche di stoviglie indispensabili nelle cucine delle feste politiche». E ancora: «L’acquisto indicato come Nelly 33cm non è un elettrodomestico ma un pupazzetto verde arancio usato come mascotte. Idem per il pupazzetto Maxi Nina».
Poi ci sono il cibo per gli animali e un biglietto per la lotteria… anche questa attività di propaganda? I loro elettori sono cani?
Pubblicato da tdy22 in marzo 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/28/le-spese-folli-della-lega-in-friuli-tutto-rigorosamente-verde/
Minacciato, Crocetta denuncia il sindacalista!
Rosario Crocetta, Presidente della Regione siciliana, oggi ha sporto denuncia nei confronti di un dirigente sindacale che ha espresso pesanti minacce, dopo i provvedimenti sulla formazione, nei suoi confronti oltre che dell’assessore Scilabra e del direttore generale Anna Rosa Corsello. Il sindacalista avrebbe detto: “Non vi rendete conto della linea che avete preso – riferendosi all’assessore Scilabra e al dirigente generale Corsello – io stesso pagherò la benzina per darvi fuoco e al presidente Crocetta non basteranno neppure cento uomini di scorta per salvarlo”. Crocetta ci tiene a sottolineare che “oltre alla gravità delle minacce che sicuramente non intaccano la riforma del settore della formazione, è veramente incomprensibile che un sindacalista adotti un tale linguaggio, soprattutto quando da parte della Regione è stato garantito che tutti i lavoratori verranno tutelati”.
Ieri il governatore aveva annunciato l’avvio del procedimento di revoca dell’accreditamento per 42 enti, tra i quali lo Ial, ma anche il Lumen o l’Ancol, tutti vicini a politici di area Pd e Pdl. Ma anche lo stop all’Avviso 20, che aveva sostituito il vecchio piano del’offerta formativa: “I soldi per l’Avviso 20 non ci sono, cambieremo tutto il sistema della formazione e faremo un nuovo bando che metterà fine al carrozzone che ha fatto arricchire pochi a danno dei giovani siciliani e della Regione”
Pubblicato da tdy22 in marzo 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/23/minacciato-crocetta-denuncia-il-sindacalista/
STATO D’EMERGENZA… LO CHIEDE LA LIGURIA PER LE FRANE!
E’ stata firmata questa mattina dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, la richiesta dello stato di emergenza per le frane che hanno colpito tutta la regione in questi ultimi giorni. La lettera e’ stata inviata alla Protezione civile nazionale per il riconoscimento delle criticita’ e dei danni in tutte le provincie liguri, anche se in misura diversa.
Pubblicato da tdy22 in marzo 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/21/stato-demergenza-lo-chiede-la-liguria-per-le-frane/
Chi è il killer di Perugia? Chi le impiegate? Una precaria e una quasi pensionata!
Le impiegate sono Daniela Crispolti, 46 anni (precaria con contratto di collaborazione) e Margherita Peccati, 61 anni, prossima alla pensione. Entrambe lavoravano all’ufficio accreditamento del settore formazione. L’uomo, Andrea Zampi, un piccolo imprenditore di 43 anni, ha fatto fuoco e poi suicidato con la stessa arma. Secondo quanto riferito dal sindaco, Wladimiro Boccali, l’aggressore è figlio di titolari di una piccola impresa di formazione cui la Regione non avrebbe confermato l’accreditamento. ”È una tragedia immmane, frutto di un clima orribile legato all’attuale momento economico – ha detto il primo cittadino -. Una tragedia per le famiglie e per tutti noi – ha aggiunto – uno dei momenti più brutti e forse dovremmo riflettere tutti, a partire da voi”. L’uomo si sarebbe già presentato negli uffici di via del Broletto per la lamentarsi della situazione. L’imprenditore aveva anche dei problemi psichici per i quali ultimamente era stato ricoverato in ospedale.
Secondo un testimone, un impiegato che si trovava poche stanze di distanza dal luogo dove si è consumata la tragedia “Ho sentito dei colpi vicino al mio ufficio, mi sono chiuso dentro, nascosto sotto la scrivania. Ho sentito sparare anche in corridoioe poi urlava: ‘Mi avete rovinato, ne ho già fatte fuori due’. Allora ho temuto il peggio. Mi sono accorto che l’omicida si era suicidato solo quando è arrivata la polizia, che ha aperto le porte degli uffici. Ho vissuto i momenti più tragici della mia vita”.
Andrea Zampi ha sparato con la sua pistola Beretta semiautomatica regolarmente denunciata. L’uomo avrebbe esploso una decina di colpi. Alcuni si sono conficcati nelle pareti di una sala riunioni, del corridoio e altri in quella dove l’uomo si è suicidato.
Il Comune di Perugia “ha deciso di annullare tutte le manifestazioni pubbliche in programma per oggi e proclamare il lutto cittadino”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/06/chi-e-il-killer-di-perugia-chi-erano-le-impiegate-una-precaria-e-una-quasi-pensionata/
MORTE ENTRAMBE LE DONNE DELLA SPARATORIA DI PERUGIA
Morta anche la seconda donna coinvolta nella sparatoria della Regione Umbria a Perugia. L’aggressore, un 42enne, era entrato lasciando i documenti all’ingresso.
Ancora non è chiara la dinamica e non sono emersi particolari sulla causa che ha indotto l’uomo a compiere questo gesto.
Il palazzo è sede degli uffici di vari assessorati. A sentire gli spari sono stati molti dipendenti della Regione. La presidente, Catiuscia Marini, ha fatto sapere che rientrerà immediatamente a Perugia. La Marini era andata a Roma, dove era impegnata nei lavori della direzione nazionale del Pd.
Pubblicato da tdy22 in marzo 6, 2013
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Perugia come nel far west americano, spara e si suicida
Un uomo è entrato negli uffici della Regione a Perugia e ha ferito a colpi d’arma da fuoco due impiegate. Si sarebbe poi suicidato con la stessa arma. È quanto emerge da una prima ricostruzione della polizia. Si apprende anche che una delle due impiegate è morta.
Pubblicato da tdy22 in marzo 6, 2013
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35 mln di arredi e telefono alla Regione Lazio…
… una Regione o un Pozzo di San Patrizio? No, solo la solita Italia da mangiarsi a fette! BENVENUTI IN ITALIA!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 9, 2013
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Halloween – Cap VIII – Halloween nel padovano
La provincia di Padova pullula di fantasmi che non vogliono abbandonare i luoghi dove sono vissuti. Per chi preferisce cacciare i morti invece di familiarizzare con uno di loro, il ritrovo adatto è a Grantorto. Nel paese ci si prepara ad accogliere il giorno di Ognissanti con una sfilata di lumere, le zucche intagliate e riempite di luce per proteggersi da demoni e spiriti malvagi, il tutto accompagnato da vino e castagne, nella miglior tradizione autunnale, e dal suono delle campane. Poi sarà di nuovo l’alba, le streghe daranno il loro arrivederci all’anno successivo… I fantasmi restano, ognuno nella sua dimora, a San Pelagio, Monselice, Battaglia Terme, Monte… A ricordarci che esistono davvero!
Pubblicato da tdy22 in ottobre 31, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/10/31/halloween-cap-viii-halloween-nel-padovano/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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