In un’azienda di San Martino di Lupari, in provincia di Padova, che oggi doveva ricevere un carico di cereali, è stata fatta un’inaspettata scoperta. All’interno di un vagone merci, infatti, sono stati trovati una quindicina di immigrati, tutti provenienti dalla Costa d’Avorio. I clandestini sono stati immediatamente soccorsi e trasportati in ospedale. Alcuni di loro si troverebbero in gravissime condizioni. Sul luogo sono arrivi i carabinieri e le ambulanze del Suem.
Tutti gli articoli con tag immigrati
Gli immigrati nascosti in un vagone di cereali: alcuni sono in fin di vita
Pubblicato da tdy22 in febbraio 17, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/17/gli-immigrati-nascosti-in-un-vagone-di-cereali-alcuni-sono-in-fin-di-vita/
Michelle Hunziker e il voto in Svizzera: “Rappresenterà un boomerang”
Michelle Hunziker ha commentato al Messaggero l’esito del referendum che ha fissato un tetto all’ingresso dei cittadini stranieri nel Paese: “Questo voto rappresenterà un boomerang. Ci sono sessantamila frontalieri italiani preoccupati per il loro futuro e per quello delle loro famiglie. Il voto di domenica avrà certamente ripercussioni politiche, economiche…Gli svizzeri dovranno aspettarsele”. La scelta, tuttavia, non sorprende la showgirl: “Il mio paese è sempre stato il riccio d’Europa. un paese chiuso, ben deciso a difendere la propria gente, i propri interessi. Non sto dicendo che è giusto o sbagliato. È così”. Ma lei sa anche bene cosa significhi essere una extracomunitria, essendosi trasferita in Italia: “Sono arrivata a 16 anni, mia madre aveva deciso di trasferirsi qui e per me è stato traumatico lasciare tutto, di colpo. (…). Quando sono arrivata in Italia la Svizzera non aveva ancora firmato gli accordi bilaterali. Ero a tutti gli effetti un extracomunitaria. mi ricordo le file al commissariato di Bologna, io unica Svizzera che veniva in Italia. Dieci sportelli ma ne funzionava uno solo. Arrivava finalmente il tuo turno e c’era sempre un documento che mancava. per avere il permesso di soggiorno ho dovuto aspettare un mese”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 11, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/11/michelle-hunziker-e-il-voto-in-svizzera-rappresentera-un-boomerang/
La nazionale Svizzera senza immigrati…
Ieri la bufera generata dal referendum in Svizzera contro l’immigrazione di massa, perché quel 50,3% che ha votato a favore ha messo in crisi l’Europa e i trattati stipulati sulla libera circolazione di merci e persone. Una rinegoziazione che non sarà facile da gestire e che davvero potrebbe minare le basi stesse della Ue. Ma se ieri c’era polemica oggi arrivano le conseguenze… cosa ne sarà della nazionale elvetica senza immigrati? La foto è esplicita, scenderebbero in campo solo 3 giocatori…
Pubblicato da tdy22 in febbraio 10, 2014
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Ancora bocche cucite al Cie: ricomincia la protesta
Lo scorso 21 dicembre una decina di immigrati ospitati al Cie di Ponte Galeria, a Roma, si cucivano la bocca per una settimana circa per protestare contro i tempi di permanenza troppo lunghi nel centro. Una quindicina di immigrati aveva messo in atto contemporaneamente una protesta nel cortile del Cie di Ponte Galeria con i materassi. La protesta era stata poi sospesa in cambio dell’impegno a un miglioramento delle loro condizioni. Al loro caso, che aveva avuto una forte eco e aveva coinvolto anche altri Cie, si erano interessati, tra gli altri, il senatore del Pd e presidente della Commissione diritti umani del Senato, Luigi Manconi, e il deputato del Pd, Khalid Chaouki. Ora la protesta delle bocche cucite al Cie di Ponte Galeria è ripresa. Nella serata di sabato 25 gennaio, infatti, in 13 sabato sera si sono cuciti la bocca: sono tutti marocchini, provenienti da Lampedusa. Sette sono gli stessi che si cucirono la bocca poco prima di Natale. A confermarlo è il direttore del Cie, Vincenzo Lutrelli. Gli immigrati hanno annunciato a medici e infermieri che faranno lo sciopero della fame. Le loro condizioni di salute, al momento, sarebbero buone. “I marocchini – aggiunge il direttore Lutrelli – protestano per il protrarsi della loro permanenza nel centro. Si lamentano del fatto che da Natale non è cambiato nulla e dicono di aver avuto notizie da altri loro connazionali che si trovano in altri centri di uscite, mentre loro sono ancora qui”. Una delle “bocche cucite” del Cie, il 29 dicembre, si trovava fuori dal centro, ubriaco, aveva distrutto 19 moto e presi a calci bidoni.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 26, 2014
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La vignetta con Mussolini che attacca la Kyenge e la Boldrini
E’ stato il consigliere regionale delle Marche Enzo Marangoni (FI) a condividere in Facebook una vignetta con Mussolini che dice: “Gli italiani muoiono di fame e voi non fate altro che pensare agli immigrati! Boldrini e Kyenge andate a fare… voi e gli immigrati!” Critiche e contestazioni, soprattutto da parte del Pd, non si sono fatte attendere ma il consigliere, sempre sul social network, ha ribattuto che “i politici devono occuparsi del popolo italiano e solo dopo di tutti gli altri popoli”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 4, 2014
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Una delle Bocche cucite al Cie esce e devasta 19 moto
Era la Vigilia di Natale quando un palestinese 31enne prendeva parte alla prostesta delle bocche cucite all’interno del Cie di Ponte Galeria a Roma. La notte scorsa, libero e ubriaco, ha scaraventato a terra 19 motocicli (5 moto e 14 motorini) a calci, ribaltato 16 bidoni dei rifiuti e danneggiato alcune centraline elettriche. E’ stato quindi sorpreso da una gazzella in transito in viale Guglielmo Marconi dov’è stato arrestato per danneggiamento continuato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, con precedenti e irregolare sul territorio italiano, aveva anche tentato di fuggire e ha opposto una violenta resistenza all’arresto scagliandosi contro gli uomini dell’Arma. Grazie ad alcune testimonianze raccolte sul posto, i militari hanno eseguito un’ispezione nella zona constatando che il cittadino palestinese, prima di prendersela con le moto, aveva buttato a terra e ribaltato in strada 16 bidoni dei rifiuti in ghisa e altri 14 motocicli. Non solo, aveva anche danneggiato in più parti alcune centraline della rete elettrica. Il 31enne è stato ammanettato dai carabinieri e portato in caserma, in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 30, 2013
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“Che p…e questo razzismo”. Il post di Salvini
Due giorni fa sul profilo Twitter della Questura di Roma era apparso un tweet scritto per sbaglio da un’addetta che pensava di usare il suo profilo personale. (“Ho risistemato lo sgabuzzino… m’è sembrato lo sgombero in un campo nomadi… Meno male che sono preparata!!!”)
Dopo soli 9 minuti il tweet è stato cancellato e ha fatto la sua apparizione un nuovo messaggio:
A seguito dell’accaduto, ieri il deputato Pd Dario Ginefra ha annunciato un’interrogazione parlamentare. “È interesse della stessa Questura di Roma garantire la celerità dell’approfondimento e dare una sanzione esemplare alla responsabile. Nessuno può usare espressioni xenofobe, tanto più chi rappresenta lo Stato”. Ma anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini è intervenuto al riguardo, pubblicando un lungo post nella sua pagina Facebook. Scrive il leghista: “Invece di difendere i poliziotti rompono le scatole per una battuta e si preparano a votare indulti e amnistie. Se certa gente vivesse vicino a un campo nomadi, la smetterebbe di rompere le palle. Viva la poliziotta!”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/28/che-p-e-questo-razzismo-il-post-di-salvini/
La Kyenge alla mensa con l’orologio da 23mila euro… ma è una bufala!
Il giorno di Natale il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, insieme alle figlie Giulia e Maisha, ha servito il pranzo agli immigrati del Centro Astalli di Roma. E subito è scattata la polemica: stando a una foto che circolava in rete, infatti, l’orologio al polso del ministro sarebbe stato un Vacheron Constantin Patrimony Traditionelle Quartz dal valore di oltre 23mila euro. Tutto sarebbe partito dal sito Bastacasta, che titola: “L’austerità “cafona” della Kyenge? Orologio da 23 mila euro mentre si fa fotografare nella mensa dei clandestini. Un precario impiega tre anni a guadagnare quei soldi. Vergogna!” Il malinteso, però, è stato chiarito da Domenico Grispino, il marito del ministro, che ha spiegato: “Io quando è entrata in Parlamento le ho donato un Lorenz da 200 euro, un orologio meccanico che rimane sempre indietro perché lei si scorda di caricarlo. Ora la chiamo e le chiedo se avesse al polso il mio regalo”. Dopo la telefonata, la conferma: “Cécile aveva indosso il Lorenz. Se vuole la porto nell’oreficeria di Modena in corso Canalchiaro dove l’ho acquistato insieme al mio Tissot da 100 euro. Ho pagato con carta di credito e quindi la spesa è facilmente verificabile”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 27, 2013
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Cecile Kyenge torna all’attacco sulla cittadinanza
L’obiettivo per il 2014 del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge non cambia: è lo ius soli, come dimostra un tweet postato oggi: “2014 verso una nuova cittadinanza: chi nasce e/o cresce in Italia è italiano!” scrive il ministro.
Ieri la Kyenge era al Centro Astalli con la famiglia per servire il pranzo ed è stata riconosciuta da alcuni ospiti: “grazie per essere qui” ha detto uno di loro. “Ho voluto essere, insieme alla mia famiglia, al Centro Astalli per servire le persone che frequentano la mensa” ha commentato poi Kyenge, intervistata dalla trasmissione di Radio Uno Baobab. “Ho voluto mangiare quello che mangiano loro e soprattutto servirli. Una persona che siede nelle istituzioni deve dimostrare di essere tra la gente e servire gli altri”, ha aggiunto.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 26, 2013
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Sospesa la protesta delle bocche cucite al Cie
E’ stato Mohammed Nouimy, una specie di portavoce degli immigrati al Cie di Ponte Galeria, a Roma, ha confermato che è stata sospesa la protesta degli immigranti che era iniziata lo scorso 21 dicembre: l’hanno infatti interrotta sia gli ultimi due immigrati che tenevano le bocche cucite che i circa venti che attuavano lo sciopero della fame. Gli ospiti del Cie hanno scritto una lettera al Papa che è stata consegnata ieri al direttore della Caritas diocesana don Emanuele Giannone.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 26, 2013
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Il Natale del ministro Kyenge: a servire pranzi in una mensa per profughi
Giornata di Natale servendo il pranzo per Cécile Kyenge che, insieme alle due figlie, Giulia e Maisha, ha trascorso il 25 dicembre in una mensa per profughi, al Centro Astalli di Roma gestito dai gesuiti. Mentre le figlie tagliavano panettoni e pandori e distribuivano arance, il ministro dell’Integrazione, con grambiule, guanti e cappellino bianco, ha impilato i piatti di plastica per poi servire la pasta ai presenti. Al pranzo era presente anche il marito del ministro, Domenico Grispino.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/25/il-natale-del-ministro-kyenge-a-servire-pranzi-in-una-mensa-per-profughi/
Bocche cucite: la protesta shock di quattro migranti
Mentre il neosegretario dei Democrat Matteo Renzi è in visita al centro di accoglienza immigrati di Lampedusa, giunge la notizia della clamorosa protesta in atto al Cie di Ponte Galeria a Roma. Qui quattro magrebini, ospiti della struttura, si sono cuciti la bocca per protestare contro il protrarsi della permanenza nel centro.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/21/bocche-cucite-la-protesta-shock-di-quattro-migranti/
Eva Longoria “bacchetta” Obama sull’immigrazione
L’attrice Eva Longoria, nonostante il ruolo chiave che ha svolto nella rielezione di Barack Obama non è completamente soddisfatta dalla decisioni prese per quel che riguarda il tema dell’immigrazione, come ha spiegato all’HuffPost Live. Secondo la “casalinga disperata”, infatti, l’amministrazione Obama avrebbe “mandato via” circa 400mila immigrati all’anno, un numero molto maggiore rispetto ai predecessori. Parlando soprattutto degli immigrati senza documenti che sono arrivati nel Paese ancora minorenni ha dichiarato che “È triste vedere queste statistiche”. E ha affermato: “Penso che sia una delle più grandi tragedie. Educare questi bambini che arrivano qui senza aver commesso nessuna colpa – educarli, prepararli, investire su di loro e poi improvvisamente buttarli fuori dal nostro paese proprio quando potrebbero costituire una grande risorsa naturale. Noi dovremo investire su di loro perchè lo stiamo già facendo”. Negli Usa, la politica sull’immigrazione è spesso presa di mira dalle associazioni che tutelano i diritti degli immigrati, che l’accusano di “intrappolare” le persone senza aver commesso crimini.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Fiaccole a Colle Oppio, a Roma si sfila contro il degrado
Si sfila contro «il degrado del Parco di Colle Oppio». È l’iniziativa che si è svolta questa sera nella zona del parco, a cui hanno preso parte, oltre ad abitanti della zona, anche Federico Mollicone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia. «Vi hanno partecipato centinaia di residenti – riferisce -, contro il degrado e l’insicurezza del parco». In una locandina di annuncio dell’evento, sottoscritta da diverse associazioni e comitati si legge: «Il problema del Parco di Colle Oppio è anche la sua generale riqualificazione. Quali progetti sono previsti?».
In una nota congiunta con il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Fabio Rampelli, Mollicone scrive: «Da mesi il parco di Colle Oppio a Roma vive una situazione di degrado senza precedenti: una tendopoli a cielo aperto nel quale più di 100 immigrati bivaccano all’interno di un’area di alto pregio architettonico e paesaggistico. Uno scempio a due passi dal Colosseo e nella totale indifferenza del ministro dell’Integrazione Kyenge e del sindaco di Roma Marino, che oltre a solidarizzare fintamente, lasciano circa 80 richiedenti asilo politico, quasi tutti di origine africana, in un’area archeologica e nemmeno espellono i clandestini. Kyenge e Marino non hanno alzato un dito per trasferire in adeguati centri d’accoglienza queste persone, molte delle quali accampate in rifugi di fortuna e in condizioni di estrema precarietà soprattutto in questi giorni di grande freddo. Tale stato di abbandono del parco provoca non solo problemi di igiene e di sicurezza, ma anche di tensione sociale visto che alcuni immigrati godono peraltro dello status di rifugiati politici».
«Oltre ad esprimere vicinanza e solidarietà ai residenti annunciamo la partecipazione alla fiaccolata di questa sera contro il degrado – concludono -. Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Alfano e al ministro dell’Integrazione Kyenge per chiedere il ripristino della legalità all’interno dell’area, l’espulsione dei clandestini e il trasferimento degli immigrati in centri di accoglienza».
Pubblicato da tdy22 in dicembre 11, 2013
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Polemiche a Bologna: una classe scolastica di soli stranieri
E’ polemica per la classe “1.a A sperimentale” della suola media Besta di Bologna, sezione che raccoglie solo ragazzi stranieri, tra gli 11 e i 15 anni, giunti in Italia attraverso ricongiungimenti familiari e che non parlano la nostra lingua. Sono stati gli stessi genitori del Consiglio d’istituto a denunciare la scelta operata dal preside, Roberto Panzacchi, di mettere in atto questa divisione tra italiani e non. Il preside, dal canto suo, ha risposto alle critiche spiegando che la classe “non è un ghetto ma è stata istituita per integrare”, ma i genitori non sono d’accordo in quanto riscontrano, in una simile scelta, problemi tanto di carattere pratico che didattico: gli studenti avranno infatti come unico riferimento italiano l’insegnante, escludendo di fatto la possibilità di progredire nell’apprendimento dell’italiano attraverso “un’educazione tra pari”. Non solo, la classe è stata creata in modo da essere un “passaggio”: gli alunni potranno essere spostati in altre sezioni, con l’avanzare dell’anno scolastico e l’apprendimento dell’italiano e, contemporaneamente, nuovi alunni potranno essere inseriti. La mancanza di una composizione fissa, inoltre, non permetterà di creare un gruppo di riferimento.
Pubblicato da tdy22 in novembre 5, 2013
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Scontri a Roma, in via del Tritone tra polizia e movimenti per la casa
Scontri a Roma, tra polizia e Movimenti della lotta per la casa si sono registrati questa mattina a Roma, dove un corteo è sfilato per le vie del centro storico della città. In via del Tritone i manifestanti hanno cercato di raggiungere il ministero del Lavoro ma sono stati respinti dalla polizia in assetto anti-sommossa.
Frutta, bandiere ed altri oggetti sono stati lanciati contro il cordone delle forze dell’ordine dal corteo dei manifestanti dei movimenti di lotta per la Casa e degli immigrati.
“Vergogna, vergogna” gli slogan urlati dagli attivisti, che sventolano bandiere con scritto “stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”. Alcuni manifestanti stanno ora parlando con alcuni funzionari delle forze dell’ordine per capire se c’è la possibilità di continuare il corteo, partito da Montecitorio, dove alcuni manifestanti hanno lanciato uova. I negozi lungo via del Tritone hanno tutti chiuso le serrande.
Non si hanno, per ora, notizie di feriti.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 31, 2013
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Cecile Kyenge: i nemici sono gli evasori
Continua la lotta al razzismo portata avanti dal ministro per l’integrazione Cecile Kyenge. Al convegno “Cittadinanza e integrazione: esperienze a confronto”, organizzato dall’ambasciata britannica di Roma in collaborazione con The American University of Rome., ha affermato: “Il nostro nemico è chi non rispetta i diritti delle persone, chi non rispetta le regole e questo non c’entra nulla con il colore e l’etnia delle persone”. E ha poi aggiunto: “Bisogna spiegare alla gente che chi ‘ruba’ un posto all’asilo non è l’immigrato che paga le tasse ma l’evasore”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 30, 2013
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Scontri violenti a Torino: contestato il corteo della Lega Nord
La manifestazione della Lega Nord a Torino, nel pomeriggio di sabato, si apriva con uno striscione che recitava “Stop all’immigrazione clandestina”. A sostenerlo, i governatori Roberto Maroni e Roberto Cota, l’ex ministro Roberto Calderoli e il ‘senatur’ Umberto Bossi. Dietro di loro, migliaia di persone che si sono dirette verso il luogo del comizio, la centrale piazza San Carlo. Tra gli slogan: “Il padano è bastonato, il clandestino è tutelato”. Svariati anche gli striscioni, su uno dei quali si leggeva: “Kyenge, Boldrini, Pd e grillini vogliono bene solo ai clandestini. Tutti a casa loro”. Ma mentre il corteo leghista marciava per via Roma, centinaia di antagonisti hanno provato a forzare i cordoni di polizia in due punti: via San Tommaso e via Arcivescovado. I manifestanti hanno tentato di premere contro gli scudi dei poliziotti, ma sono stati respinti. Dopo di che hanno iniziato a lanciare uova, patate e bottiglie mentre le forze dell’ordine rispondevano con cariche supportate da scudi, manganelli e lacrimogeni. In piazza Cnl una ventina di cittadini ha iniziato a insultare i leghisti che mostravano striscioni vicino ai banchetti. Dalle parole si è passati alle mani e sono dovute intervenire le forze dell’ordine.
In via Madama Cristina, in mezzo al traffico, sono state lanciate bombe carta e, mentre il traffico era paralizzato, è iniziata la fuga dei manifestanti. Il bilancio della giornata indica più di dieci feriti, non gravi: tra le forze dell’ordine un carabiniere che ha riportato contusioni a un ginocchio e un dirigente della questura colpito da un oggetto alla spalla. Da parte sua Umberto Bossi, alla chiusura della manifestazione, ha difeso la normativa sull’immigrazione: “La legge cosi come è stata pensata è sensata e buona”. E ancora: “Anche se si dovesse fare una legge che abroga il reato di clandestinità si farebbe subito un referendum per cambiarla”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 12, 2013
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Come vengono accolti in Europa i clandestini? Multe, rimpatri e carcere
Come vengono accolti in Europa i clandestini? Multe, rimpatri e carcere. Queste sono le misure previste dai Paesi dell’Unione europea, come oggi riportato in un articolo di Libero:
“Eppure basterebbe guardare un po’ al di là dei nostri confini giuridici per scoprire che in Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera è prevista una sanzione penale specifica per chi fa ingresso illegale sul territorio nazionale e anche per chi vi soggiorna irregolarmente. Non fa eccezione il Regno del Belgio, dove la reclusione può prolungarsi fino a tre mesi ed è seguita immancabilmente dall’espulsione del colpevole. In Danimarca, invece, distinguono fra la permanenza irregolare, che rientra fra le fattispecie penali e può comportare anche la reclusione fino a sei mesi, e l’ingresso illegale, punito con una multa o una misura amministrativa”.
E la lista dei paesi europei in cui il reato rimane non è finita, spiega Morigi:
“Quanto all’Austria, lo tratta soltanto come un illecito amministrativo, ma il soggetto colto senza documenti validi oltre a beccarsi una multa da 200 a 1.500 euro, può essere detenuto per 72 ore, dopo le quali scatta il rimpatrio. Allo stesso modo, la Finlandia e i Paesi Bassi dopo la sanzione pecuniaria, prevedono l’espulsione. Anche in Portogallo seguono la stessa linea, salvo inasprire le misure con i recidivi: chi viola il divieto di reingresso rischia due anni di galera. Pur di cacciare i clandestini, la Grecia è disposta a rinunciare anche al denaro delle multe”.
Non sono escluse Irlanda e Lussemburgo:
“In Irlanda, se c’è volontarietà, si possono aprire le porte del carcere per tre anni, senza che per questo sia condonata la contravvenzione fino a 3mila euro. Nel piccolo Granducato del Lussemburgo, per contro si viene espulsi o respinti, ma si può guadagnare un soggiorno di sei mesi in prigione”.
Insomma, scrive Morigi, in tutta Europa per gli immigrati clandestini è previsto anche il carcere:
“Perfino la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo prevede un elenco esaustivo di ipotesi giustificative della detenzione, tra cui il fatto di impedire l’ingresso illegale nel territorio o di favorire l’allontanamento di una persona. E, da ultimo, nel 2011, la Corte di Giustizia europea ha chiarito che la direttiva comunitaria sui rimpatri non vieta a uno Stato membro di classificare come reato un soggiorno irregolare e di irrogare sanzioni penali per scoraggiare e reprimere la commissione di un’infrazione delle norme nazionali in materia di soggiorno né di imporre una detenzione finalizzata a determinare se il soggiorno sia regolare o meno”.
Se è vero che potremmo essere noi a dare il buon esempio è anche vero che le condizioni finanziarie e sociali del nostro Paese, purtroppo, non danno la possibilità a coloro che arrivano di costruirsi un futuro. Perché dunque strappare per una seconda volta la possibilità ai migranti di un progetto di vita? Perché lasciare queste persone all’interno di centri di prima accoglienza che sono ormai diventati centri claustrofobici e malsani? Quando si inizierà davvero a fare una politica comunitaria di accoglienza e non di respingimento? Quando quelle multe, rimpatri e carcere si trasformeranno in Europa in speranza di una vita migliore? Vergogna? No, disperazione e impotenza di fronte ad altre Nazioni che si sono arroccate su posizioni punitive e puntano il dito contro l’Italia… poi si lavano le coscienze con un contributo insufficiente, capace solo di prolungare l’agonia di quei migranti rinchiusi nei centri sovraffollati.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/11/come-vengono-accolti-in-europa-i-clandestini-multe-rimpatri-e-carcere/
“Pensioni no, clandestini sì?” La Lega protesta al Senato
Se questa mattina è stata sospesa la seduta alla Camera durante l’esame della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, non è andata meglio al Senato dove a protestare sono stati i senatori della Lega, presieduti da Massimo Bitonci. I leghisti si sono scagliati contro la cancellazione del reato di clandestinità avvenuta nel ddl sulla messa alla prova con un emendamento del M5S. Sui cartelli che hanno fatto la loro apparizione nell’Aula si leggeva ‘Pensioni no, clandestini sì’, ma anche ‘Sicurezza no, clandestini a casa loro’. Per tutta risposta gli esponenti del Pd sono scesi nell’emiciclo per contestare il Carroccio. La vicepresidente di turno, la democratica Valeria Fedeli, ha ripetutamente tentato di riportare l’ordine in aula invitando i commessi a togliere i cartelli, con i senatori leghisti che li tenevano ben saldi. A causa però anche della controprotesta del Partito Democratico il caos generatosi ha costretto la Fedeli a sospendere la seduta, riconvocata per le 16.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/10/pensioni-no-clandestini-si-la-lega-protesta-al-senato/
L’attacco di Magdi Cristiano Allam contro il lutto nazionale
E’ Magdi Cristiano Allam con un articolo dal titolo “Gli immigrati sono un lusso” a ergersi come voce fuori dal coro dopo la giornata di lutto nazionale.
Questo l’articolo del giornalista, politico e scrittore egiziano naturalizzato italiano:
“1 miliardo e 668 milioni di euro: le risorse nazionali e comunitarie spese tra il 2005 e il 2012 per il programma di contrasto dell’immigrazione «irregolare» in Italia. 1,3 miliardi stanziati dallo Stato italiano e oltre 280 milioni erogati dall’Unione Europea che sono stati fino ad oggi investiti. 331,8 milioni di euro: controllo delle frontiere esterne per gli anni 2007-2012 (anno 2012, 105.575.880,00 mil. di euro) di cui: 165.545.212,05 euro (anno 2012, 52,787,940,00) contributi dell’Unione Europea; 166.303.268,90 euro (anno 2012, 52.787.940,00) confinanziamento Stato italiano. 111 milioni euro: piano Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno. Acquisto di nuove tecnologie, sistemi di identificazione e comunicazione a supporto delle attività svolte dalle Forze dell’Ordine per il controllo delle frontiere, l’avvistamento dei migranti e la loro identificazione. 60.754.218,86 euro: Fondo Europeo per i Rimpatri (anni 2008-2012; anno 2012: 14.514.432,93). 34.654.527,39 euro: contributo Unione Europea (nel 2012, 9.066.985,00). 26.099.691,47 euro: confinanziamento Italia (nel 2012, 5.447.447,94).
Risorse stanziate per i rimpatri forzati: 6.490.000,00 euro: operazioni di rimpatrio con e senza sorta con voli di linea e/o charter (anno 2012); 230.000,00 euro: voli charter congiunti con altri stati membri o con Frontex (anno 2012); 110.000,00 euro: formazione personale di scorta (anno 2012); 6.899.074,33 euro: risorse per i rimpatri volontari (anno 2012). 158.601.586,56 euro: impegno di spesa per Cda, Cpsa, Cie, Cara (totale anno 2011). 139.460.145,56 euro: spese per l’attivazione, la locazione e la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri irregolari. Spese per interventi a carattere assistenziale, anche al di fuori dei centri stessi. Spese per studi e progetti finalizzati all’ottimizzazione ed omogeneizzazione delle spese di gestione: 42.177.463 euro: spese per la costruzione, l’acquisizione, il completamento e l’adattamento di immobili destinati a centri di permanenza temporanea e assistenza, di identificazione e di accoglienza, per gli stranieri irregolari e richiedenti asilo. Spese relative ad acquisto di attrezzature per i centri o ad essi funzionali e per compiti di studio e tipizzazione. 979.622,21 euro: spese manutenzione Cie (totale anno 2011). 509.383,21 euro: manutenzione ordinaria, 470.230,00 euro: manutenzione straordinaria. 45.422.981 euro: progetti di cooperazione con i Paesi terzi in materia di immigrazione (totale anno 2012).
Passiamo a quanto ci costano gli stranieri che finiscono nelle nostre carceri. Innanzitutto chiariamo che costituiscono circa la metà del totale dei detenuti, pari a quasi 23 mila detenuti stranieri. Se consideriamo che per l’Osapp (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), un carcerato costa quanto un deputato, ovvero 12 mila euro al mese, il costo complessivo dei detenuti stranieri ammonta a circa 3.312.000.000 di euro. Ebbene teniamo presente che ben il 95% dei detenuti stranieri sono o clandestini o risiedono irregolarmente nel nostro Paese, finendo per diventare facili prede della criminalità organizzata o comunque per delinquere. Mi auguro che il ministro dell’Interno Alfano attui la richiesta da lui formulata lo scorso agosto: «Gli Stati di provenienza paghino vitto e alloggio agli immigrati in Italia che delinquono».
Tutto ciò è troppo! Troppo anche per un popolo generosissimo e sempre pronto ad auto-colpevolizzarsi! Troppo per tutti gli italiani che vivono una drammatica crisi economica! Troppo anche per il Papa che predica la Chiesa dei poveri tra i poveri e l’accoglienza dei senzatetto nei monasteri! Non possiamo continuare a predicare bene senza fare i conti con quanto ci costano questi clandestini!
Pubblicato da tdy22 in ottobre 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/07/lattacco-di-magdi-cristiano-allam-contro-il-lutto-nazionale/
Indagati i superstiti di Lampedusa
La procura di Agrigento indagherà per immigrazione clandestina i superstiti del naufragio di Lampedusa, dopo che gli stessi saranno stati identificati. Al momento non è ancora avvenuta alcuna iscrizione ma, spiegano i magistrati, ci sarà in quanto atto dovuto legato a una norma in vigore. Il reato prevede come pena massima una multa di 5 mila euro. Il ministro della difesa Mario Mauro, a margine della sua visita alla Spezia ha detto: “Dobbiamo aiutare questi paesi perché loro possano aiutarci a far fronte all’emergenza che arriva dal sud del mondo”. E ha continuato: “Serve tanta collaborazione perché siamo un paese che ha dato la sua disponibilità ad aiutare la Libia tramite aziende come Selex per procurare dei sensori in grado di monitorare i confini a sud della Libia stessa ma in questo momento la Libia ha un governo in difficoltà”. Per quanto riguarda la legge Bossi-Fini, il ministro, alla domanda di un giornalista, risponde: “Nella legge Bossi Fini ci sono aspetti normativi che potevano essere modificati sin dall’inizio, ma se si può intervenire per migliorare il sostegno ai processi di asilo ben venga”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/05/indagati-i-superstiti-di-lampedusa/
Polemiche sui filmati della tragedia di Lampedusa
Polemiche nei soccorsi a Lampedusa. Dopo il giorno del pianto arrivano le indagini e non sono solo i migranti a essere stati iscritti nel registro degli indagati per immigrazione clandestina come previsto dalla Bossi – Fini.
Secondo il quotidiano La Sicilia, Vittorio Scarpa, generale dell’aeronautica militare in congedo, presenterà, invece, alla procura militare di Napoli, un’iniziativa per fare chiarezza su chi e perché non avrebbe avvertito la guardia di finanza del naufragio. Secondo la ricostruzione del giornale, infatti, due motovedette delle Fiamme gialle sarebbero rimaste attraccate al molo nelle ore immediatamente successive al naufragio.
Ora nel mirino ci sarebbero anche i filmati della tragedia:
«La gente bolliva in acqua ma questi pensavano a fare fotografie e video. Dovevano pensare a tirare su persone. Noi li facevamo salire quattro alla volta. Solo questo ci interessava e quando la mia barca era piena di migranti e chiedevamo ai finanzieri e alla guardia costiera di prenderli a bordo, dicevano che non era possibile e che dovevano rispettare il protocollo». Lo afferma Vito Fiorino, proprietario di uno dei motopesca che per primo è andato a soccorrere i naufraghi di Lampedusa. «Erano le 6.30, 6.40 quando ho dato l’ordine di chiamare la Guardia costiera, e questi sono arrivati alle 7.30», afferma ancora Fiorino, che racconta: «Noi ne avevamo presi a bordo 47, alla volta, loro erano troppo lenti. Si poteva fare di più e più rapidamente. Ora vogliono denunciarmi? Sequestrarmi la barca perché abbiamo salvato delle persone? Vengano pure, non vedo l’ora», conclude Fiorino.
+++ Filmato della tragedia, adatti solo a un pubblico adulto e consapevole +++
La procura di Agrigento tuttavia non ha aperto alcuna inchiesta sui soccorsi prestati in mare ai migranti che erano sul barcone naufragato due giorni fa al largo di Lampedusa. Lo si apprende da fonti giudiziarie sottolineando che alcun fascicolo è stato istruito né su civili né su militari e forze dell’ordine.
+++ Filmato della tragedia, adatti solo a un pubblico adulto e consapevole +++
I filmati presenti sulla pagina mostrano la tragedia, non sono quindi necessariamente quelli che hanno scaturito la polemica.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/05/i-filmati-della-tragedia-di-lampedusa-che-aprono-polemiche/
The aerial view: Lampedusa e il suo dramma visti dall’alto
La Guardia Costiera ha realizzato delle immagini aeree che mostrano il momento dei soccorsi al barcone di immigrati che ha preso fuoco uccidendo oltre 100 somali. Le immagini sono state diffuse per mostrare dall’alto la zona in cui è avvenuto l’incidente che ha avuto una larga risonanza anche all’estero.
Questa galleria d’immagini invece mostra l’interno di uno dei due barconi, a bordo del quale viaggiavano centinaia di migranti, approdato al Porto di Lampedusa.
L’altro barcone è, invece, affondato durante la navigazione e il bilancio provvisorio è di oltre cento morti e più di 150 superstiti.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/03/the-aerial-view-lampedusa-e-il-suo-dramma-visti-dallalto/
Rivolta al Centro di identificazione ed espulsione: in tre fuggono
E’ scoppiata una rivolta, la scorsa notte, all’interno del Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia. Al culmine della violenta protesta, inscenata da una ventina di immigrati che hanno lanciato bottiglie e suppellettili contro gli agenti impegnati nel turno di guardia del perimetro esterno del centro, tre immigrati si sono dati alla fuga. Era l’alba quando, approfittando dei tafferugli e utilizzando corde improvvisate, si sono arrampicati sul muro di cinta e a scavalcandolo e facendo perdere le proprie tracce.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/22/rivolta-al-centro-di-identificazione-ed-espulsione-in-tre-fuggono/
Laura Boldrini in visita all’Università di Foggia: flash mob e striscioni di protesta
Il presidente della Camera Laura Boldrini è arrivata a Foggia in occasione dell’inaugurazione del Polo Bio-Medico e del dipartimento degli Studi Umanistici dell’università cittadina. Ad accoglierla, flash mob e striscioni affissi nelle vicinanze dell’Università di Foggia e all’ingresso del CUS di via Napoli. Sullo striscione preparato da militanti di Forza Nuova, Nuovo Ordine Nazionale e Lotta studentesca, la scritta: “La Boldrini pensa agli immigrati, ma i foggiani muoiono disoccupati”. I movimenti, riguardo l’inaugurazione, dicono: “Una bella notizia, seppur alla vigilia di due campagne elettorali, quella comunale e della regione Puglia, dove il Rettore Volpe si è autocandidato alla guida della città, e dove Vendola, suo concittadino di Terlizzi, dopo averlo messo di sana pianta a Foggia, ne sarà il suo sponsor naturale”. Da parte loro “dissentono dal tono adulatorio e servile di tutta la politica foggiana” e rincarano la dose “è la vecchia tattica democristiana di fare quattro anni di danni per mano della sanità pugliese, con scandali, sperpero di denaro pubblico, lista di attese annuali per esami di vitale importanza, aumenti dei ticket, e decine di disservizi, salvo poi gli ultimi mesi tagliare nastri con tanta bella gente che batte le mani, ma non è di questo che vogliamo parlare, perlomeno non ora”. Ecco quello che interessa loro: “Ognuno ha le sue priorità, le nostre sono quelle degli Italiani, delle famiglie italiane e quelle dei giovani una volta precari, ora solo disoccupati, quelle della Boldrini, è solo e comunque quella degli immigrati, altro non esiste, ed anche in occasione di inaugurazioni di un polo universitario, s’inventa un percorso tortuoso per ignorare i problemi italiani, ed ancor di più foggiani; La Boldrini rappresenta un autogol clamoroso per le istituzioni italiane, ed è comunque libera di dare le priorità che meglio crede. Noi dal canto nostro siamo altrettanto liberi di contestarne le scelte, in quanto lo stipendio del presidente della Camera è anche pagato con i nostri soldi, quelli degli italiani”
Pubblicato da tdy22 in settembre 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/20/laura-boldrini-in-visita-alluniversita-di-foggia-flash-mob-e-striscioni-di-protesta/
Chiuso il Cei di Crotone, devastato da una rivolta di migranti
Ancora chiuso il Cei di Crotone dopo la devastazione a opera degli immigrati avvenuta il 10 agosto, quando un ospite marocchino era morto a causa di un malore. Gli immigrati avevano distrutto la struttura che ancora a distanza di 10 giorni resta chiusa a data da definirsi. I 51 profughi sono intanto stati trasferiti in altri centri di accoglienza. Perché il Papa, così vicino ai migranti, non aiuta lo Stato italiano a ripristinare la struttura per offrire migliori condizioni ai profughi che approdano ogni giorno sulle nostre coste?
Pubblicato da tdy22 in agosto 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/19/chiuso-il-cei-di-crotone-devastato-da-una-rivolta-di-migranti/
Napolitano ringrazia Siracusa… Ma l’Ue sta a guardare?
Giorgio Napolitano rende onore agli abitanti di Siracusa che hanno soccorso e nutrito gli immigrati sbarcati sulla costa il giorno di ferragosto.
”Le immagini trasmesse ieri dalla TV delle decine di bagnanti, sulla spiaggia di Morghella – Pachino, che si sono spinti generosamente in mare per aiutare profughi provenienti dalla Siria, in gran parte bambini, a raggiungere la riva mettendosi in salvo,sono di quelle che fanno onore all’Italia” scrive in una nota il Capo di Stato.
Le immagini, aggiunge ancora Napolitano, ”mostrano come – di fronte alla tragedia, quotidianamente vissuta a Lampedusa e altrove, di quanti cercano asilo fuggendo da guerre e persecuzioni – prevalga negli italiani un senso di umanità e solidarietà più forte di ogni pregiudizio e paura”.
Ma l’Ue sta a guardare? L’Europa non ha confini che dovrebbero essere tutelati da tutti gli stati membri? L’Ue non si dovrebbe far carico della migrazione?
Pubblicato da tdy22 in agosto 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/16/napolitano-ringrazia-siracusa-ma-lue-sta-a-guardare/
Continuano gli sbarchi dei migranti: sei morti a Catania
Un’imbarcazione con una settantina di migranti è sbarcata questa mattina all’alba a Catania. Sei di loro sono morti e i corpi sono sulla battigia della spiaggia del lungomare Plaia, dove sono giunti Polizia, Carabinieri e Guardia Costiera. S’indaga per accertare l’accaduto, mentre al porto di Catania vengono prestati i primi soccorsi. Sono circa 580 i migranti arrivati sulle coste siciliane nelle ultime 48 ore. A Porto Empedocle sono giunti in 235, tra cui 9 bimbi e 43 donne. A Pozzallo in 110, di cui 3 donne, soccorsi quando erano al largo dalla Sicilia, da un peschereccio liberiano. A Lampedusa 85 a bordo delle motovedette della Guardia costiera dopo essere stati presi in carico dalla nave Asso30. Ad Augusta 151, due dei quali sono stati trasferiti trasferiti in Sicilia con l’elicottero della Marina per essere sottoposti alle cure mediche. Era stata la nave “Libra” della Marina militare a prenderli a bordo ieri quando erano 16 miglia da Lampedusa.
Pubblicato da tdy22 in agosto 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/10/continuano-gli-sbarchi-dei-migranti-sei-morti-a-catania/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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