Bersani e l’arrampicata sugli specchi…

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Dopo che la prima votazione si è conclusa con un nulla di fatto, il segretario del PdL Alfano ha riferito: “Il Pd comunica l’intenzione di votare scheda bianca alla seconda e alla terza votazione. Ne prendiamo atto e invitiamo tutti a impegnare questo tempo per individuare la soluzione più idonea per eleggere il presidente sin dalla quarta votazione”. La risposta di Bersani, l’impegno per “individuare la soluzione più idonea” è riunire domani pomeriggio, tra il terzo ed il quarto scrutinio, i grandi elettori del partito per decidere la linea da seguire per l’elezione del capo dello Stato. Un lasso di tempo molto limitato insomma, utile per chiudersi nelle stanze del potere e decidere “tra sfere alte”, quegli stessi elettori tra i quali non è stato ammesso lo stesso Renzi. Ma questo significa anche escludere completamente non solo la base del partito ma gli stessi militanti. Bersani ha reso noto il candidato, il “loro” candidato, quello condiviso con Berlusconi, solo ieri sera, per evitare contestazioni molto più forti di quelle che hanno effettivamente avuto luogo? Per evitare di dialogare con l’elettorato e con gli iscritti al partito? Un segretario che “propone e dispone” insomma, tagliando fuori i suoi stessi alleati, quelli senza i quali non avrebbe ottenuto la maggioranza alle urne. Forse qualcuno dovrebbe ricordare a Bersani che se avesse corso da solo alle elezioni ora sarebbe il MoVimento 5 Stelle ad avere la maggioranza in quanto primo partito in Italia?

La Fanpage di Bersani presa d’assalto

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Bersani non aveva fatto una parola sulla sua fanpage, nessun commento per la scelta di Marini come Presidente della Repubblica, ma è stata la base a protestare anche sui social network. Così Bersani non solo è stato contestato all’uscita del teatro capranica dove ieri sera si era svolta la riunione per votare Franco Marini alle elezioni del Presidente del Repubblica, ma anche attraverso internet. Insomma Bersani ha fatto l’en plein.

Ecco la raccolta divertente dei posti arrivati in fanpage:

 “Bersani, non fare il pirla: Rodotà è candidato di altissimo profilo. Ok la solidarietà. Ma adesso dai il via libera a Rodotà. Senza se e senza ma. E poi fai un passo indietro e fai un accordo programmatico con Grillo per un governo sostenuto da altra figura…”

“Bersani, ma li leggi i commenti? Lo vedi che cosa vogliamo? Non me ne frega niente se il Pd muore dopo aver votato Marini, cavoli vostri, la tragedia è che muore l’Italia. La consegnate a piene mani alla distruzione finale, invece di puntare alla sua rinascita. Dire che fate schifo è ancora farvi un complimento”

“Votare Rodotà è un must”,

“Delusione e amarezza per la scelta di Marini”.

 “Noi ‘la base’ non contiamo proprio niente? Bersani hai perso con questa scelta. Dead man walking. E’ solo questione di tempo, verrai seppellito dai voti altrui alle prossime elezioni. E la cosa brutta di tutto questo è che saremo noi a subirne le conseguenze non tu che spenderai tranquillo e pacifico i nostri soldi.VERGOGNATI”,

“Così si fa il gioco di Grillo… non voterò mai più PD”

“Marini??? VERGOGNA! Il paese di nuovo consegnato al pornonano! Ma quando andremo in rovina ci ricorderemo mentre saremo lì a preparare le forche!”.

“Se riuscirete a far eleggere un Marini, un D’Alema od un Amato al Quirinale, avrete commesso il più grande ed incomprensibile suicidio politico che si ricordi in Italia. Se non per convinzione e fibra morale, fate almeno qualcosa di sensato per istinto di conservazione. VOTATE RODOTÀ c*****o! Ma chi vi voterebbe più dopo quest’ennesima p*****a? Io non riuscirei mai a votare Grillo, ma non mi sognerei mai di votare PD un’altra volta”

“Pierluigi, ma sei ubriaco?”

 “Bersani cambia spacciatore”.

 

Keep calm and vote Rodotà… i militanti non ci stanno e protestano Bersani

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Protesta davanti al teatro Capranica di Roma dove era in corso l’assemblea dei grandi elettori del centrosinistra. “Keep calm and vote Rodotà”, si legge sui cartelli issati dai militanti del Pd: “Noi non voglismo l’inciucio con Berlusconi, ci vuole il cambiamento”, hanno spiegato. L’appello alla manifestazione era girato nel pomeriggio su Facebook, appena circolata la voce della candidatura di Franco Marini.

Fassina ha poi affermato ”Franco Marini è in grado di ricostruire una connessione sentimentale con il paese”. E qui la terapia di gruppo non basta più!!!

Buonanotte e buona dittatura a tutte/i!

Le foto confermano la versione delle 15enni. Sole alla stazione di servizio.

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Le telecamere della stazione di servizio di Arino (tra Venezia e Padova) mostrano la Punto di Mirco Sacher, il 61enne ucciso a Udine. Sono le 18.53 del 7 aprile e al volante dell’auto ci sono le due 15enni ree confesse del delitto. Le ragazze hanno sempre confessato di essersi allontanate dal luogo dell’omicidio da sole, senza l’aiuto di nessuno, ma non sono mai state credute dagli inquirenti che hanno sempre pensato alla presenza di un terzo complice. Queste immagini nell’area di ristoro e a bordo del veicolo confermano la loro versione dei fatti.

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Udine: parla il fidanzato di una delle 15nni. Mistero su uno smartphone.

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L’ex fidanzata di una delle due minorenni che hanno ucciso Mirco Sacher ha rilasciato un’intervista: “Erano circa le 13. Pensavo fossero a casa del padre di una delle due, sentivo voci di persone in casa ma non sapevo dove”. Quindi il giorno dell’omicidio di Sacher la ragazza, ha telefonato al suo ex dicendogli che dopo poche ore sarebbero arrivate. “Una persona stupenda, – continua il ragazzo – non ho mai pensato arrivasse tanto, una ragazza sempre con il sorriso, sempre divertente.Vorrei scriverle una lettera per dirle che sono accanto a lei.”

I cellulari delle due ragazze sono stati messi al setaccio così come i loro profili Facebook, ma quello che gli inquirenti stanno cercando è uno smartphone scomparso, che potrebbe contenere indizi molto importanti.

Le due amiche, nel frattempo sono state trasferite in strutture riservate, una in Veneto e l’altra in Lombardia, dove hanno dichiarato di aver assunto alcol e stupefacenti il giorno del delitto. Le analisi tossicologiche sulle ragazze arriveranno a giorni e gli inquirenti sperano che possa esser fatta luce sullo stato psico fisico nel quale le due adolescenti si trovassero quel giorno.

 

Belen e il bebè a “pezzi”? Il piedino di Santiago.

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Svelato il piedino di Santiago! Finalmente il piedino del bimbo famoso già ancor prima di nascere lo possiamo vedere. L’attrice infatti ha voluto fare un regalo a tutti i suoi fans e postare una foto sul suo profilo Facebook che la ritrae insieme al neonato del quale però si vede solo il piede accompagnato dalla didascalia  ” Grazie a tutti del vostro affetto!!! sono al settimo cielo…… vi voglio bene!”.

Insomma Santiago fa share… e quindi la Belen ha deciso di postare la foto per accontentare i suoi fans che con i messaggi le sono stati sempre accanto anche donandole un sorriso con qualche frase ironica. Ora Belen ci farà conoscere il bebè a “pezzi”? La prossima volta posterà una manina o la nuca?

 

M’arrabatto la pagina Facebook che svela i segreti per arrivare a fine mese

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M’arrabatto ovvero “Consigli e trucchi per risparmiare e imparare a vivere con 700 euro al mese”. I segreti più divertenti fino a oggi pubblicati sono le saponette fatte in casa con olio  esausto delle patatine fritte e imbucarsi ogni sera a un evento diverso per mangiare gratis, “basta sapersi muovere bene e tenersi aggiornati”.

Il top della settimana: italiani pronti alla guerra… o alla dieta?

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Che gli italiani siano stanchi della politica ci è apparso abbastanza evidente questa settimana: stanno arrivando i primi nomi dei possibili candidati al Colle ma, dopo i numerosi suicidi a causa della crisi, la fiducia residua sembra essere sfumata del tutto. Come aspettarsi qualche reazione diversa? Del resto l’unica proposta che abbia un senso è arrivata oggi da Crimi, che ha proposto la realizzazione di un microfondo: i suoi colleghi recepiranno il messaggio? Forse no, se consideriamo che, nell’arco di poche ore, Monti ha accusato sindacati e industrie di essere tra le cause principali della crisi che ci attanaglia. Quello che un po’ ci “preoccupa” è il fatto che l’articolo più visionato di questa settimana sia stato un pezzo riferito alla gogna mediatica che ha colpito Nicolas Vaporidis dopo una sua dichiarazione in facebook sulle scie chimiche. Quello che abbiamo riscontrato, lungi dall’entrare nel dibattito pro/contro, è che in molti si comportano esattamente come i politici che tanto disprezzano: attacchi gratuiti, offese e derisioni. Anche se solo a parole (ma forse che a volte le parole non feriscono più di una lama affilata?) in molti “danno contro”, con termini più o meno ironici, nascosti dietro uno schermo e magari protetti da un nome di fantasia, forti delle loro verità. Non vogliamo mettere in discussione teorie scientifiche, però ci crea perplessità questo modo di esprimersi sterile, in totale assenza di ricerca di dialogo: non è quello che chiediamo a chi ci governa? Ok che l’esempio dovrebbe arrivare dall’alto, però, e se provassimo a ribaltare la situazione? Il sospetto è: vero che probabilmente la disoccupazione crea anche molto tempo libero, ma se c’è una considerazione sotto zero di una persona, chi ce lo fa fare di trascorrere anche solo 1 minuto per visionare la sua pagina in Facebbok? Fortunatamente, nella classifica degli articoli più visionati, al secondo posto si piazza un articolo “gioioso”, che forse indica che c’è ancora voglia di positività e che l’arrivo di Papa Francesco ci permette di guardare con occhi diversi la Chiesa, o, per meglio dire, alcuini suoi esponenti. Ecco allora che in molti sono stati contagiati dall’entusiasmo della versione nostrana di Sister Act: il flash mob organizzato da frati e suore a Cagliari. Nel caso ve lo siate perso… riecco a voi il video!

Al terzo posto, forse non troppo a sorpresa vista l’attenzione generata dalla notizia che il giocatore del Napoli Cavani aveva un’amante, ecco che arriva la notizia della separazione dell’uruguayano dalla moglie Soledad. Restando in tema “frequentazioni”, quasi uguale curiosità ha destato la rivelazione dell’agente di Noemy e Ruby, che ha affermato che le ragazze hanno avuto dei rapporti sessuali con Berlusconi quando erano ancora minorenni: qualcuno potrebbe pensare ad un pessimo tempismo, considerato che il Cavaliere sarà in tribunale il 20 ed il 22 aprile. Altre due notizie hanno destato parecchia attenzione: la morte di Alberto Boi, il ristoratore romano il cui cadavere è stato rinvenuto impiccato ad un albero all’interno della sua proprietà e una dieta prettamente maschile che arriva dal Giappone, la “onanic-bics”.

Domani si riparte con una nuova settimana e probabilmente uno degli eventi più attesi è la sentenza che arriverà nell’aula di tribunale dove si è dibattuto il caso della morte della giovane Sarah Scazzi: in questi giorni hanno tenuto banco gli avvocati difensori della cugina Sabrina, con un’arringa volta a smontare le teorie dell’accusa, basate più sulle parole che non su prove effettive. Aspettando quello che il futuro ha in serbo per noi.. abbiamo deciso che il modo migliore per salutare questi sette giorni è un video che vuole essere “catartico”: facciamoci quattro risate per una volta, invece che roderci il fegato o sbottare con il malcapitato di turno! Ecco a voi un video in cui Zach Prewitt ha raccolto i migliori temper tantrum (ossia gli scatti d’ira, violenza e pianto che caratterizzano in genere i bambini sotto i cinque anni) del cinema!

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Ecatombe di suicidi ieri… oggi Crimi lancia l’idea del microfondo.

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Dopo i tre suicidi di ieri (che puoi leggere qui) l’M5S lancia l’allarme e chiede a tutti i parlamentari di rinunciare ai rimborsi elettorali e di istituire un microfondo. Attraverso la pagina del suo profilo Facebook, Vito Crimi, lancia la proposta: «Non possiamo che ribadire la necessità di un’azione urgente a favore dei ceti produttivi e dei lavoratori, schiacciati dalla crisi e da uno Stato troppe volte cieco e sordo. Non c’è bisogno di attendere un nuovo governo – osserva – c’è bisogno di esempi e di un Parlamento subito operativo e sovrano dal punto di vista legislativo, come prevedono la Costituzione ed i regolamenti parlamentari. Tutti i partiti rinuncino da subito ai rimborsi elettorali, come ha fatto il Movimento 5 Stelle che ha lasciato allo Stato 42 milioni di euro. Basta una firma. I parlamentari si autoriducano lo stipendio creando un fondo per il microcredito per lavoratori e piccole e medie imprese in crisi. Il Parlamento ritorni sovrano in maniera decisiva, come prevede la Costituzione. Si costituiscano subito le Commissioni permanenti». In questo modo si possono mettere al primo punto all’ordine del giorno «il Reddito di Cittadinanza, le misure a favore delle piccole e medie imprese, i tagli alla Casta dello Stato».

Mentre M5S, cerca soluzioni, Bersani pensa alle poltrone? Berlusconi è impegnato in qualche pranzo? Monti sta attendendo l’apertura dei mercati asiatici per monitorare i suoi investimenti?  

La misteriosa fuga delle 15enni di Udine e le “cattive amicizie”

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Dopo aver ucciso Mirco Sacher le due quindicenni avrebbero guidato l’auto dell’uomo fino a una stazione di servizio, lì avrebbero accettato il passaggio di un automobilista che le ha portate fino alla stazione di Vicenza. Le due minorenni sono salite su un treno in direzione Mestre e scese hanno trovato due giovanni di Pordenone. Proprio ai due ragazzi hanno confessato il delitto agghiacciante.  Ma se i movimenti delle ragazze sono chiari, non lo è il movente. Quel presunto tentativo di  violenza sessuale da parte di Sacher presenta alcuni dubbi e non ha convinto gli inquirenti. Ora si cerca anche in altre direzioni, come ad esempio una natura economica. Forse le due adolescenti ricattavano l’uomo e lui ha reagito? Perché Sacher, sempre parsimonioso in tutta la sua vita, da qualche tempo aveva iniziato a prelevare costantemente soldi al bancomat? A cosa servivano quei prelievi che a volte superavano anche l’importo della sua pensione mensile? L’uomo in banca aveva circa 150 mila euro i risparmi di una vita accantonati attraverso gli anni di servizio che aveva svolto presso le ferrovie. Può essere che qualcuno mirava a sottrargli a poco a poco quella somma? Inoltre una delle due ragazze tempo prima frequentava un ragazzo rom che poi è finito in carcere con l’accusa di estorsione ai danni di un gay. Altre “cattive amicizie” delle due ragazze sarebbero alcuni ragazzi africani ritenuti dalle forze dell’ordine dei piccoli spacciatore di hashish che operano nella zona dell’autostazione, vicini anche a una banda di albanesi arrestati di recente per possesso di cocaina.

Tutti i soldi che Mirco Sacher prelevava in contanti dal suo conto sembrano svaniti nel nulla. Anche gli ultimi 150 euro ritirati da uno sportello dell’Unicredit soltanto alle 9 di mattina di domenica, 6 ore prima che il pensionato morisse, sembrano essersi volatilizzati. Gli investigatori non hanno trovato denaro nell’appartamento di via Strassoldo e nemmeno nella Fiat Punto bianca. Vuoti anche i portafogli dell’uomo e delle due adolescenti che infatti hanno riferito di aver lasciato la macchina all’autogrill perché non avevano soldi per fare il pieno e pagare il pedaggio autostradale.

Tanti quindi sono gli interrogativi e le analisi che gli inquirenti stanno facendo e il Procuratore capo dei minori di Trieste ha dichiarato che ci vorranno come minimo un paio di mesi prima che l’inchiesta si possa chiudere. Ciò di cui ormai sembrano convinti gli inquirenti è che a uccidere Marco Sacher siano state le due minori e che non ci fossero altre persone, maggiorenni, coinvolte nella morte dell’ex ferroviere.

Tuttavia questa versione che fino a ieri era quella accreditata oggi viene sconfessata proprio dal padre di Sonny Rizzetto che dichiara di aver convinto lui le due ragazze a costituirsi e non il figlio insieme all’amico come ipotizzato in un primo tempo. Mentre domenica notte andavano dai carabinieri una delle due adolescenti in auto con il padre di Sonny avrebbe detto: “Non me la sento di parlare con i carabinieri”.

Quindi ancora una nuova versione. Una volta arrivati in stazione a Pordenone, intorno all’una di notte, le ragazze, Sonny Rizzetto e Walter Wisdom avevano incontrato una pattuglia dei carabinieri che, ricevuta la denuncia di scomparsa del padre di Rizzetto, avevano controllato i due ragazzi. A quel punto i quattro avevano preso strade diverse. Sonny era tornato a casa con il padre mentre le due ragazze erano andate in un’altra abitazione in compagnia di Walter. Solo quando Sonny ha riferito al padre il racconto delle due quindicenni, l’uomo ha convinto tutti a rivolgersi ai carabinieri. E’ più probabile che la mattina dopo le due ragazze si sarebbero date alla fuga salendo su un altro treno in direzione della Toscana dove vive il padre di una delle due minorenni e un ex fidanzato.

Intanto è fissato per lunedì un vertice tra gli inquirenti per stabilire quali accertamenti scientifici da disporre sui vari reperti (che al momento sembrano essere la vettura di Mirco Sacher e gli abiti delle 15enni), tra i quali impronte ed esame del Dna. Poi, con molta probabilità gli esami verranno eseguiti a Roma o a Padova. Si pensa anche di fare un calco della dentatura della vittima per stabilire l’evenutale compatibilità con i segno riscontrati sul seno di una delle 15enni.

Le due 15enni del giallo di Udine sono state trasferite fuori regione!

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Sono state trasferite le due quindicenni accusate dell’omicidio di Mirco Sacher. Hanno quindi lasciato la struttura protetta per i minori di Trieste e sono ora in una comunità fuori regione, come aveva disposto il gip Laura Raddino nella sua ordinanza di ieri. Gli avvocati di una delle due ragazze, i legali Federica Tosel e Luigi Francesco Rossi, hanno gia’ preso contatti con il professor Giuseppe Sartori, ordinario di psicologia all’università di Padova, per una consulenza ”per far riemergere un ricordo indenne da suggestioni”.

Vergognosamente Facebook… “Stuprata” Anna Frank!

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L’idiozia umana non conosce confini e porta alle atrocità più efferate. L’ignoranza e la superficialità da sempre hanno generato mostri come quello/a che su Facebook ha postato un’immagine di Anna Frank e ha scritto  «Gente che scrive ‘doccia time’ e poi non si collega più». Il riferimento alle camere a gas è più che evidente e lascia attoniti che c’è anche chi possa trovare divertente un tale abominio. Ma è ancora più irriverente e vergognoso che  gli amministratori di Facebook si siano rifiutati di rimuoverlo. La risposta del ‘dashboard di assistenza è stata che la foto in questione «non è risultata violare gli standard della comunità di Facebook sui contenuti che incitano all’odio, che includono foto o post che attaccano una persona sulla base della sua razza, etnia, nazionalità, religione, sesso, orientamento sessuale, disabilità o malattia».

La prima risposta è che c’è un conclamato odio razzista che è espresso implicitamente ponendo in ridicolo una foto di una drammaticità assoluta che offende quindi tutta la comunità ebrea nella sua storia e nei suoi ricordi.

Se poi veniamo al “comune senso del pudore” è un oltraggio che “stupra metaforicamente” l’immagine di Anna Frank e per questo andrebbe rimosso. Perchè lo stupro non è solo fisico, a volte è anche solo psicologico, ma ha la stessa violenza di un atto sessuale non consenziente.

La replica della Comunità ebraica però è caduta nel vuoto:  «Facciamo appello a Facebook per la rimozione affinchè non depotenzi la genuità della spinta originaria dello stesso social network, si assuma le sue responsabilità e rinforzi anche la sua autorevolezza. Altrimenti, se ci saranno gli estremi, non ci tireremo indietro e presenteremo una denuncia». A parlare è il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici commentando una frase scritta a corredo di una foto di Anna Frank che evoca le camere a gas dei lager nazisti. «Se ci fosse una legge ad hoc sul cyber-crime – sottolinea Pacifici – non staremmo qui nemmeno a parlarne. Ad ogni modo la risposta a queste persone viene dall’incontro avuto oggi con il presidente della Camera Laura Boldrini che ha preso l’impegno di recepire le indicazioni dell’Unione Europea proprio sul cyber-crime». Pacifici si definisce un «accanito sostenitore di Facebook» ricordando che all’interno del social c’è un forum della Comunità Ebraica a cui aderiscono 2000/3000 persone in cui «ci si confronta e si discute, ma per accedere chiediamo i documenti!». Però denuncia anche le distorsioni: «C’è chi si è registrato con il mio nome e cognome ed ha messo la foto della mia famiglia!».

 Quindi la miglior conclusione sono proprio le parole di Anna:

Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.

 

Che aridità d’animo verso Morgan! Jessica lo lascia su Facebook.

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Non c’è più rispetto per nessuno… non c’è più la dignità di risolvere i propri problemi privatamente. Non c’è più moralità, nè etica, nè sensibilità. Solo la pubblicità, quella più becera, che viaggia in rete e approda sulla stampa. Oggi è  Jessica Mazzoli, l’ex concorrente di X Factor diventata fidanzata di Morgan e madre di sua figlia Lara, ha lasciare Morgan, in ospedale per una rehab, via Facebook:

«Ho necessità di riprendere in mano la mia vita – ha scritto Jessica poco dopo le 15.30 di oggi- lo devo a me stessa e a mia figlia Lara. Ho provato in ogni modo a costruire una famiglia con Marco, il mio amore per lui è stato davvero grande e forse lo è ancora».
«Mi accorgo, però, di essere impotente contro i suoi demoni, quei demoni che lui stesso aveva dichiarato di voler definitivamente sconfiggere, quei demoni che ancora oggi, in una stanza di ospedale, continuano ad esser presenti… L’arrivo di Lara era la grande occasione, nulla, purtroppo, è cambiato nonostante i buoni propositi e le tante promesse… Sono stanca, delusa, amareggiata. Ho atteso, sperato, combattuto… Ho deciso di tutelare me stessa e la mia bambina, dare lei una vita, una famiglia… Entrambe abbiamo bisogno di luce… Sono consapevole che la scelta di allontanarmi, sia oggi, la cosa migliore»

E il post rimbalza sul Twitter, di Selvaggia Lucarelli, accusata nei giorni scorsi di ‘cannibalizzare’ le disavventure di Morgan per farsi pubblicità, che cinguetta: «Lascia Morgan con un comunicato su fb, mentre è in ospedale. Poi ero io quella che gli doveva rispetto e discrezione».

Insomma Morgan non sarà riuscito a liberarsi dai suoi demoni, ma sicuramente nessuno ha fatto nulla per aiutarlo. Hanno solo sfruttato il suo ricovero per farsi tutti pubblicità, quella più indegna e amorale. Che esempio traggono le adolescenti in internet? Come siamo scesi così in basso?

Vaporidis alla gogna su Facebook per le scie chimiche

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Comunque la pensiate sulle scie chimiche, c’è un dato alla base che bisogna analizzare: il numero di interpellanze parlamentari che negli anni hanno visto al centro il dibattito sulle scie chimiche.

La prima c’è stata il 2 aprile 2003  e fu il deputato Italo Sandi, iscritto nelle liste dell’Ulivo, a promuoverla. A ottobre dello stesso anno è Pietro Ruzzante, esponente del partito democratico Veneto a ritornare sull’argomento. Poi è il turno del Prof Severino Galante il 3 febbraio 2005, anch’esso iscritto  nella sinistra italiana. Nel 2006 Gianni Nieddu, ancora un democratico che chiede di far chiarezza su queste scie. Nel 2007 è l’unione di Centro con Amedeo Ciccanti a sollevare il problema, poi  a qualche mese di distanza un’altra comunista, Katia Belillo. Non passa neppure un anno e il democratico Brandolini è di nuovo sul tema e poi ci torna ancora, nello stesso anno, lo stesso Ciccanti. Il 17 settembre 2008 è Antonio Di Pietro a fare un interpellanza parlamentare a cui ne seguono altre due di Sandro Brandolini. E’ il 5 novembre quando il senatore  Oskar Peterlini del Südtiroler Volkspartei rinnova per l’ennesima volta la richiesta di fare chiarezza. Nel 2009 ritorna alla carica Amedeo Ciccanti, seguito nel 2011 da Scilipoti.

Ma c’è anche un’interrogazione parlamentare al Parlamento Europeo nel 2007 del deputato Erik Meije.

Ora può darsi che le scie chimiche siano solo un effetto di condensazione, un normale processo che ci deriva, come minimo, tuttavia, da una soglia di inquinamento molto alta. Perchè mai nessuno ha posto con chiarezza e senza inequivocabile dubbio una teoria che potesse smentire tutte le “farneticazioni” di questi visionari complottisti?

Basta spiegare con termini scientifici e dati alla mano certi per far cessare le interpellanze parlamentari e invece sono continuate fino a 2 anni fa… forse nell’ultimo anno non ci sono state, anche per la grave crisi economica che ha monopolizzato i dibattiti politici.

Quello che è quindi successo all’attore Nicolas Vaporidis è solo un attacco mediatico senza precedenti. Un riversare la propria irrisione solo a scopo di danneggiare l’immagine pubblica di un professionista dello spettacolo. E’ come prendere la pistola (in questo caso la tastiera) e far fuoco per poi apparire sulle prime pagine dei giornali… ora che molti quotidiani hanno imparato a riportare i messaggi di perfetti sconosciuti nella rete ognuno spera che il giorno dopo il suo messaggio possa figurare tra questi… Danneggiare un attore per richiamare l’attenzione su di sè… veramente un’azione riprovevole!

Fu tentato stupro? Troppe ombre nella ricostruzione del giallo di Udine

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L’omicidio di Mirco Sacher era subito apparso agghiacciante, ma i particolari emersi nella ricostruzione delle due 15enni lo rendono ancor più allucinante. Negli atti si legge «Una l’ha preso per il collo, l’altra gli ha bloccato le mani… Poi entrambe lo hanno assalito fino al momento della morte di Sacher». Secondo quanto hanno riferito le due ragazze, Sacher avrebbe fino alla fine tentato una reazione arrivando anche a mordere il seno di una delle due 15enni, prima di dire “basta” ed esalare l’ultimo respiro.

Il tentato stupro, ancora però da accertare, sarebbe avvenuto, in un primo momento, in auto dove secondo la ricostruzione  l’uomo «Avrebbe iniziato a toccare le gambe e il seno della 15enne seduta al suo fianco», dopo averle portate in un terreno lontano da occhi indiscreti. Ma perché andare in un parco quando Sacher ha trascorso tutta la mattinata a casa sua con le due ragazzine?  Non poteva abusare nel suo appartamento senza correre inutili rischi in un luogo pubblico?

A quel punto le due 15enni,  infastidite dal comportamento dell’uomo scendono dall’auto e iniziano a parlare a poca distanza. Perché non sono fuggite? Perché non hanno chiesto aiuto?

Di nuovo Sacher avrebbe tentato l’approccio con una delle due. L’uomo scende dall’auto e nella foga fa urtare la testa contro un palo, così che scatta la rabbia omicida. Secondo le visite effettuate all’ospedale Burlo di Trieste vengono riscontrati i segni di un morso al seno, definito ‘pacifico’ dal Gip, e un ematoma alla testa, compatibile con l’urto contro un palo.

Sara Tommasi pubblicizza il porno sul Twitter del Papa.

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Cattolici o non cattolici, a qualsiasi fede si appartenga o se si faccia parte degli atei è indubbio che ci sono cose oggettivamente di buon gusto e altre di pessimo. Quello di sponsorizzare un porno sul Twitter del Papa appartiene sicuramente a questa seconda categoria. La notizia, che chiaramente è solo un modo per farsi pubblicità, non andrebbe neppure riportata e fatta cadere nel dimenticatoio, ma visto che ormai il web è infestato non sarà un articolo in più o in meno a fare la differenza. Soprattutto dovremo riflettere su come sia possibile che siamo caduti così in basso, che tutto diventa fenomenologia sociale nell’aspetto più retrivo del termine, di come ormai siamo talmente abituati a qualsiasi comportamento scorretto che nulla ci fa sobbalzare sulla sedia. Selvaggia Lucarelli lo posta in Facebook e immediatamente scoppia il caso. Non abbiamo più il buon senso di capire che certe mosse pubblicitarie andrebbero annientate con l’indifferenza che è l’unica condanna per certe persone. Umanamente si può solo provare pena per Sara Tommasi, ma anche rabbia sociale se si pensa che guadagnerà anche grazie a un Twitter che insulta il credo della maggior parte dei cattolici.

“Ciao, a breve uscirà il mio nuovo porno. Aiutami a spargere la voce, sarà un successo.”

Ecco nell’Italia del futuro, se mai ci sarà un futuro per il nostro Paese, ci dovrebbero essere pene severe per chi si permette di oltraggiare una religione, qualsiasi essa sia, perchè nella nostra Costituzione c’è scritto che:

Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Nell’Italia del domani vorremmo che la nostra Costituzione venga rispettata e non oltraggiata!

Giallo di udine… Ricatto per soldi?

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Domenica mattina. Mentre era alla cassa a pagare alcune bottiglie di vino, Mirco Sacher, avrebbe detto alle due ragazzine «Non voglio che mi mettete più le mani nel portafoglio». Lo ha riferito la cassiera sentita dagli inquirenti come persona informata dei fatti e la frase è riportata nell’ordinanza di convalida del fermo. Il pensionato lo conoscevano tutti come persona molto parsimoniosa, ma negli ultimi mesi l’anziano avrebbe prelevato circa 1300 euro al mese, somme che pareggiavano e a volte superavano l’importo della sua pensione.

«Tali sopravvenute emergenze di indagine – prosegue il Gip – operano nel senso di mettere in dubbio prospettata violenza sessuale nei confronti delle indagate da parte dell’uomo o almeno a metterla in dubbio come motivo unico della colluttazione».
Il magistrato non esclude, «come possibile ipotesi alternativa o cumulativa, quella che la colluttazione sia insorta in realtà o comunque anche per uno scontro relativo a richieste di denaro delle minori rimaste insoddisfatte». Ma il giudice Raddino non ritiene tuttavia che l’ipotesi sia assistita da indizi tali, al momento, da configurare l’omicidio volontario e la rapina impropria.

Belen e Santiago! Ecco le foto.

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Belen e Santiago si mostrano alla stampa. Nelle foto anche Stefano De Martino e i parenti. Forse la scelta di mostrarsi insieme al figlio è stata per contrastare anche le foto che erano state scattate in sala parto e in altri locali dell’ospedale e stavano cercando la testata giornalistica che possa offrire più soldi.

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Glob fa la satira dei capogruppi M5S… e fa ridere la Lombardi!

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Le imitazioni di Glob di solito sono divertenti e molto mirate, tese sempre a una risata pura e di grande impatto. Così Glob porta in scena una divertente gag trail capogruppo del Senato e la Lombardi. La capogruppo della camera picchia Crimi e viene ripresa dalla voce fuori campo di Grillo.

La grillina pare abbia apprezzato la satira e ha scritto su Facebook: «Questo è davvero troppo divertente! Bravissimi». 

Magari la prossima volta ci piacerebbe vedere anche quella di altri capogruppi sarebbe troppo divertente avere una serie completa… anche per par condicio!

Mark Zuckerberg politico!

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Facebook fonda il suo partito politico volto a migliorare le politiche dell’immigrazione, incrementare l’istruzione e incoraggiare gli investimenti nella ricerca scientifica.

Il nuovo gruppo di pressione avrà l’obiettivo di “promuovere politiche che mantengano gli Stati Uniti e i loro cittadini competitivi in un’economia globale, comprese le riforme dell’immigrazione e dell’istruzione. Lavoreremo con i membri del Congresso di ambedue i partiti, con l’amministrazione e con gli stati e le autorità locali. Useremo strumenti online e offline per promuovere l’appoggio a cambiamenti politici” ha spiegato Zuckerberg nell’articolo al quotidiano statunitense. Nella nuova avventura, la prima sul versante politico, il 28enne miliardario avrà a fianco il suo ex compagno di stanza a Harvard, Joe Green, fondatore e presidente dell’organizzazione, a sua volta imprenditore tecnologico di successo.

Sono molti i gruppi tecnologici che si sono lamentati della normativa attuale in tema di immigrazione perché – sostengono – rende difficile le assunzioni di talenti e laureati stranieri. Per questo, hanno aderito a Fwd.Us anche Marissa Mayer, amministratore delegato di Yahoo, Eric Schmidt, Executive Chairman di Google e altri manager della Silicon Valley.

Decisi 2 mesi in comunità protetta per le due 15enni! Convalida fermo.

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C’è un ricatto dietro il giallo di Udine? Mirco Sacher era vittima di estorsione?

Troppi prelievi e sempre della stessa entità: 150 euro per volta.  Mirco Sacher, l’uomo ucciso dalle due 15enni, a cadenza quasi fissa prelevava denaro dal bancomat. L’ultimo prelievo domenica scorsa, poche ore prima di morire a uno sportello della Unicredit. Nei video ricavati dal sistema di videosorveglianza si vede perfettamente che è lo stesso pensionato a prelevare la somma. Quel bancomat che poi è stato però ritrovato nella borsetta di una delle due ragazze, le quali hanno sempre negato di aver effettuato un prelievo con quella tessera, ma dopo aver ucciso l’uomo hanno pensato bene di rubarla dal suo portafogli.

Ci sarebbe anche la testimonianza di una donna che avrebbe assistito a uno scambio di battute tra Sacher e le due ragazze proprio sull’argomento soldi. Quindi ora le piste per gli inquirenti sono due: una a sfondo sessuale (che sembra però abbandonata) e l’altra di natura prettamente economica.

Ora gli inquirenti vogliono visionare tutti i filmati delle telecamere a circuito chiuso degli istituti di credito dove sono stati compiuti i prelievi con il bancomat di Sacher per avere la certezza che fosse solo l’uomo ad accedere al suo conto o, se in alcune circostanze, i prelievi fossero stati fatti da altre persone. Inoltre è lo stesso procuratore capo della Procura dei minori a Trieste, Dario Grohmann, a dichiarare che l’anziano avesse una certa disponibilità economica ed è quindi probabile che fosse vittima di estorsioni.

A cosa servivano quei 150 euro prelevati ogni 3/5 giorni da Sacher? Quale era il ricatto a cui era sottoposto?

Una delle due adolescenti, in passato, ha avuto come fidanzatino un ragazzo Rom che aveva messo in piedi un’estorsione ai danni di un conoscente gay. Nell’indagine era rimasta coinvolta solo in una prima fase anche la quindicenne. Ma poi la posizione di lei, come ha assicurato lo stesso procuratore Grohmann a un quotidiano nazionale, era stata archiviata. La polizia tra lunedì e ieri ha ascoltato amici e compagni delle due quindicenni, senza trovare spunti rilevanti.

Emergono intanto nuovi particolari sull’autopsia di Mirco Sacher. L’uomo potrebbe essere morto per un’azione combinata di soffocamento e schiacciamento. L’autopsia ha stabilito che il cadavere ha due costole rotte.

Intanto viene convalidato il fermo e si configura l’accusa di omicidio preterintenzionale, dopo che questa mattina le due 15enni si sono avvalse della facoltà di non rispondere al gip.

Massimo e Matteo ovvero il Pd a confronto che isola Bersani!

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Il sindaco di Firenze aveva postato un messaggio su Facebook questa mattina nel quale dichiarava chiuse le ostilità e mostrava invece il suo operato:

«La politica nazionale in questi giorni discute di tante cose, molte inutili, che riguardano solo gli addetti ai lavori. Da Firenze rispondiamo lavorando sulle cose concrete: edilizia sostenibile, risparmio energetico, risposte ai cittadini. Oggi in viale Guidoni ho inaugurato 18 alloggi popolari innovativi in legno a impatto zero dando una risposta sociale e ambientale alla città. Voglio che la mia amministrazione sia sulla frontiera dell’innovazione ambientale e culturale».

Poi era tornato a Palazzo Vecchio dove poco prima delle 15 era arrivato Massimo D’alema per un incontro proprio con il sindaco di Firenze.  Lo stesso D’alema ha affermato che è stato “un errore non mandare Renzi a Roma.” Si rompono così gli instabili equilibri bersaniani e ora il leader del Pd sembra sempre più isolato all’interno del suo partito.

 

Da indagati ad arrestati… svolta nell’omicidio di Perugia!

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Erano stati indagati il padre e l’ex di Julia Tosti, ma sembravano avere un alibi di ferro. Giorno dopo giorno l’alibi si è frantumato e in manette sono finiti Valerio e Riccardo Menenti. Sono loro con ogni probabilità che si sono introdotti nell’abitazione di Alessandro Polizzi e lo hanno ucciso. Ora si attende di capire la ricostruzione dei fatti dagli inquirenti.

Ecco l’interrogatorio delle 15enni di Udine!

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«Gli siamo saltate addosso, lui cercava di rialzarsi e allora gli ho messo le mani al collo…». «Anch’io stringevo, non pensavo così forte perché continuava a parlare, ma poi ha smesso…». E ancora: «Ricordo che aveva la faccia viola, era disteso a terra».

«Quando ha smesso di respirare ci siamo spaventate e siamo scappate in macchina». Sono le prime dichiarazioni rese dalle due quindicenni di Udine ai carabinieri di Pordenone. Sono in stanze separate, potrebbero aver concordato ogni cosa, hanno avuto oltre 11 ore di tempo per farlo. A raccogliere la confessione choc sono due marescialli. Parlerà per quasi due ore la ragazzina abituata a vedere Mirco Sacher a casa della nonna. Poi tocca all’amica. Non sempre le due versioni coincidono come nella fase in cui lottano contro il “nonno” che doveva portarle in stazione e invece ha girato la macchina in un campo a Udine, per molestarle.

Entrambe ricordano l’ora in cui sono uscite di casa domenica, dopo aver dormito assieme: le 10.30. Una sostiene che Sacher è passato per caso. Che hanno fatto colazione e che lui le ha invitate a pranzo a casa sua. L’altra dice che è stata l’amica a telefonargli: «Non avevamo i biglietti per l’autobus e volevamo andare in stazione, lui ci dava sempre un passaggio». Sacher propone di andare in gelateria a Remanzacco, poi le avrebbe portate in stazione. Secondo la ragazza, rientrando a Udine sarebbero andate nell’appartamento dell’anziano a prendere un carica-batterie. Sono usciti alle 13 senza pranzare. L’altra parla invece di una «pasta in bianco».

E sono proprio i resti della pasta che la polizia scientifica troverà nella cucina di Sacher. Sul tavolo ci sono anche due bottiglie di vino e mozziconi di sigarette con segni di rossetto. La stessa ragazza colloca l’uscita dall’appartamento alle 13.50 per andare in stazione. Invece Sacher svolta in una strada sterrata con la scusa che vuole «parlare un po’». Avrebbe fermato l’auto e allungato le mani verso la quindicenne seduta al suo fianco, l’altra, quella che conosce da quando è nata, è seduta dietro.

«Mi ha messo le mani sulle gambe e toccato il seno», dichiara l’amica. «Cercavo di allontanarlo, poi sono scesa dalla macchina». Tutte e due dicono di essere scese. Anche Sacher scende. «Continuava a cercare di toccarci» dice una. «Scherzando ha cercato di tirarci verso di lui», dice l’altra. Entrambe ricordano che ha sbattuto la testa di una delle ragazze contro un palo verde, del gasdotto. A quel punto la colluttazione. C’è molta più forza nel tentativo di Sacher di trattenere le due quindicenni che gli sono saltate addosso e lo colpiscono. Cade. È a terra quando morde un seno a una delle ragazze. Forse per costringerle a mollare la presa?

Viene smentita anche la notizia del presunto prelievo dopo la morte di Sacher. L’ultimo risale a domenica mattina, preceduto da una serie definita più frequente del solito. Perchè aveva tanto bisogno di prelevare Sacher? E gli inquirenti sospettano che quei soldi li dovesse proprio dare alla 15enne che aveva una relazione con un giovane rom che ora si trova detenuto per estorsione.

La 15enne non risponde al gip!

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A Trieste una delle due 15enni autoaccusatesi del delitto di Mirco Sacher si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Dopo di lei è stata fatta entrare la seconda ragazza e sembra che sia iniziato l’interrogatorio. Al termine, il gip si ritirerà in Camera di consiglio per decidere la convalida del fermo.

Nonno Giorgio!

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“Come sapete, malgrado le nostre richieste e proteste i lavori delle commissioni parlamentari non vengono ancora avviati. Così abbiamo chiesto alla Camera di poter utilizzare lo stesso le sale apposite, per poter autoconvocare le commissioni e iniziare ugualmente a lavorare in modo autonomo, invitando anche i deputati degli altri gruppi”, spiega Roberta Lombardi dalla sua pagina Facebook. Poi non risparmia neppure l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “Ha 87 anni, faccia il nonno”.

Udine… Ecco l’auto di Mirco Sacher!

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Ecco l’auto di Mirco Sacher fotografata dall’autovelox. In quest’auto le due ragazze avrebbero tentato la fuga… Si sarebbero sentite come in un videogioco, il famoso GTA (Grand Theft Auto), in cui l’eroe è un criminale che ruba le auto e la celebrità si ottiene solo compiendo reati e omicidi, naturalmente stando attenti a non farsi prendere dalla polizia! Ma per le due 15enni il game over è arrivato, ora sta alla polizia ricostruire l’accaduto.

Il video di Udine… Ecco il filmato delle 15enni!

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Spunta il filmato delle due quindicenni in un bar insieme a Mirco Sacher, poche ore prima che l’uomo fosse ucciso.  Questo video prorebbe secondo gli inquirenti che almeno parte della giornata coinciderebbe con quanto raccontato dalle due quindicenni. Nel video si vede l’uomo entrare al bar con le due ragazzine e non ci sono altre persone insieme a loro, quindi se maggiorenni fossero coinvolti nella  vicenda sicuramente sarebbero sopraggiunti in un secondo momento. Il video è stato mostrato in esclusiva da SkyTg24.

 

Giallo profondo in un mistero buio… Mirco Sacher è stato soffocato?

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L’autopsia effettuata oggi sul corpo di Mirco Sacher non conferma la morte per soffocamento anche se le lesioni riscontrate sono plausibili. Il problema però è più complesso perché il quadro clinico riscontrato nel corso delle analisi porta ad evidenziare un quadro complesso e poco chiaro, frutto di una dinamica non semplice da interpretare. Insomma siamo in un giallo che è un “mistero buio” che forse ci vorrà del tempo per arrivare a una soluzione che rimetta insieme le tante tessere del puzzle. Ora si attendono le perizie tossicologiche e poi, in 30 giorni, dovrebbero essere pronte le analisi istologiche. Quel che è sempre meno probabile è l’ipotesi che l’uomo volesse violentare una delle due ragazze.

 

Come in un videogame: la testimonianza della 15enne di Udine

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“Sembrava di essere in GTA, il videogame. Ci siamo sentite come l’eroe del gioco”. Questa l’agghiacciante testimonianza di una delle due quindicenni di Udine.  L’avrebbero ripetuta questa frase innumerevoli volte a  Sonny Rizzetto e Walter Wisdom, i due giovani di Pordenone che, domenica notte, le hanno convinte a costituirsi ai carabinieri. Tv7 Triveneta  raccoglie le parole dei due giovani che dichiarano “Le abbiamo viste alla stazione di Mestre, erano calme, tranquille e senza soldi. Quasi ridendo, e comunque non tradendo nessuna emozione, ci hanno raccontato di aver ucciso un uomo, messo in moto la sua auto, attaccando i fili dell’accensione, e di essere fuggite con questa a 150 all’ora in autostrada. Ci è sembrato un racconto strano al punto che volevamo andare a Udine, a vedere se davvero c’era il cadavere. Poi, arrivati a casa, abbiamo avuto conferma dai nostri genitori e abbiamo convinto le ragazze a presentarsi ai carabinieri.”

 

 

L’UOMO DI UDINE E’ STATO UCCISO NON CI SONO DUBBI!

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Il ferroviere in pensione di Udine non è morto naturalmente ma è stato ucciso.  Questa è la prima verità sul giallo di Udine e nulla può più lasciar ombre di dubbi su una morte naturale come si era ipotizzato nei giorni scorsi. Intanto le famiglie restano chiuse in un silenzio totale dietro le porte delle loro abitazioni. Ieri una delle due mamme si era lasciata sfuggire «Mia figlia non può avere guidato l’auto, perché non ne è capace» e adesso forse ne sono convinti anche gli inquirenti che stanno cercando di dissipara la matassa di un omicidio davvero complesso.

Il rendimento scolastico delle due 15enni: rischio bocciatura.

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Un rendimento scolastico non brillante e una condotta insufficiente. Le due ragazze che per un periodo erano state anche compagne di banco erano poi state divise perché la vicinanza peggiorava il loro profitto. Una delle due ragazze aveva anche subito la sospensione di un giorno, una era stata a rischio abbandono, ma poi era stata recuperata e reinserita nonostante le numerose assenze. La scuola aveva indirizzato una lettera alle famiglie proprio la settimana scorsa. «Stavamo suonando un campanello d’allarme. Avevamo predisposto un incontro con le famiglie per la prossima settimana, le avevamo convocate con l’intento di discutere la situazione. Il rendimento non era buono, ma nulla di irrimediabile». Insomma la scuola probabilmente oltre che dei voti scolastici, voleva intervenire proprio sul comportamento e sulla “disciplina”.

Ora i due banchi vuoti hanno reso evidente ai compagni il coinvolgimento delle due ragazze nella vicenda della morte di Mirco Sacher, ma in classe non si è parlato dell’accaduto: «C’è sconcerto e preoccupazione – ha confermato il preside – quanto è accaduto era impensabile. Al momento però non abbiamo intavolato alcuna discussione nè con i compagni nè con gli insegnanti, aspettiamo che la situazione si chiarisca per non creare suggestioni prive di senso. Quando sarà il momento opportuno staremo vicini alle famiglie e quando le ragazze torneranno programmeremo il miglior inserimento possibile».

 

Santiago a Milano e Amelia a Roma!

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La notizia di Santiago, il figlio di  Belen Rodriguez e di Stefano De Martino, ha fatto in poche ore il giro del mondo. Anche il fiocco azzurro ha invaso Facebook e c’è anche chi ha ironizzato pesantemente come Selvaggia Lucarelli sulla nascita del bebè.

Ma è di queste ore anche un’altra nascita, ben diversa, ma che sta  allo stesso modo facendo impazzire il web. Si tratta di Amelia, nata il 25 marzo, ma solo oggi la sua venuta al mondo è stata resa nota solo oggi.

Al Bioparco infatti è nata una femmina di Cammello della Battriana. Appena nata la piccola era molto debole, non riusciva ad alzarsi e di conseguenza le era impossibile ‘attaccarsi’ alle mammelle della mamma. È stato dunque necessario l’intervento dei guardiani che hanno allattato la neonata giorno e notte, con turni ogni 4-6 ore, utilizzando un biberon contenente colostro bovino.

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Il giallo di Udine. Le quindicenni hanno usato il bancomat dell’uomo

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Hanno prelevato al bancomat le due quindicenni, con la tessera di Mirco Sacher, dopo che si erano date alla fuga dal luogo del delitto. Gli inquirenti poi hanno rilevato che negli ultimi tempi i prelievi effettuati su quel bancomat erano stati numerosi. Poi ancora giallo sui profili Facebook delle ragazze che sono stati posti sotto sequestro e probabilmente verrà nominato un consulente per analizzare le caselle delle due studentesse al fine di ricostruire, ove possibile, gli eventuali motivi che possono aver portato a quel gesto.

Da quanto si è appreso, almeno una delle due ragazze avrebbe usato il social network con grande assiduità; meno l’altra. Gli investigatori ritengono che le due adolescenti possano aver affidato al loro diario on-line pensieri e confidenze utili alle indagini. Gli investigatori  avrebbero escluso che Mirco Sacher avrebbe tentato di violentarle.  La presenza di entrambe in auto avrebbe reso molto difficile una violenza, specie da parte di un anziano. Nelle ultime ore le indagini sarebbero dirette a distinguere le posizioni e le responsabilità delle due ragazzine. Una delle due avrebbe avuto un rapporto più familiare e una frequentazione maggiore con la vittima rispetto all’altra.  Si parla anche però della relazione di una delle due ragazze con un giovane rom, storia che non si sa se può avere una rilevanza nella vicenda.

I profili Facebook delle due 15enni di Udine

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Scatti adolescenziali. Allegri e spensierati, a volte lievemente maliziose come una 15enne può essere. Forse in quei profili le due ragazze sembrano leggermente più grandi, ma nulla di più. Gli inquirenti non hanno trovato tracce rilevanti sui loro profili: tante scritte, tanti sogni e molti amici. Quindi la soluzione del caso va cercata altrove, non certo in quelle foto che rivelano solo l’amicizia reciproca fra le due ragazze che frequentano un istituto professionale della provincia di Udine.

Thatcher scambiata per la Regina e per la Streep!

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Una catena televisiva del Taiwan e una della Thailandia hanno fatto mea culpa ammettendo gli errori commessi nell’annunciare la morte dell’ex premier britannico, Margaret Thatcher. In pratica, la tv del Taiwan ha diffuso la notizia con una foto della regina Elisabetta II, mentre quella thailandese ha pubblicato un’immagine dell’attrice americana Meryl Streep che l’ha interpretata in un film per il quale ha vinto l’oscar. La CTI TV del Taiwan ha mostrato ieri sera la regina con un cappotto verde mentre salutava la folla e la scritta: «L’ex primo ministro Thatcher è morto, scompare la Lady di Ferro». Lo stesso errore è stato commesso in Thailandia, ma con una foto di Meryl Streep, da Channel 5 Tv che ha espresso rammarico per l’accaduto. «Vogliamo esprimere il nostro rammarico per l’uso erroneo di una foto nell’annunciare il decesso di Margaret Thatcher che ha provocato confusione. La nostra redazione sarà più prudente in futuro», si legge nella pagina Facebook della tv. Secondo una fonte interna, la ricerca delle foto d’archivio è stata fatta da una società esterna.

L’ultimo business di Zuckerberg… paghi per parlare con il tuo idolo!

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L’ultimo business di  Zuckerberg… paghi per parlare con il tuo idolo!

Una notizia che se fosse confermata avrebbe dell’incredibile, il più grande incubo di milioni di fans diventa realtà. Internet e la possibilità di scrivere al vip preferito è per molti adolescenti ( e non solo) una cura migliore che andare dallo psichiatra… ora però anche questa diventerà a pagamento. Una decisione gravissima che ha già avuto delle sperimentazioni negli Usa e nel Regno Unito e che potrebbe veramente rivoluzionare l’intero social network. In Usa per spedire un messaggio privato a Zuckerberg si paga 100 dollari… ma le cifre per i comuni vip potrebbero essere meno onerose (ma comunque già il fatto di pagare è scandaloso) ad esempio contattare lo scrittore Salman Rushdie costa più di 15 dollari, mentre il tuffatore Thomas Daley più di sedici. Lo staff di Facebook lo giustifica come “un modo per evitare lo spam”, in realtà è mettere ancora più vincoli a un social che sta prendendo sempre più le fattezze di una dittatura digitale, senza moralità ed etica, capace di impossessarsi di informazioni personali e venderle ai grandi marchi per fare pubblicità. Chi fermerà Zuckerberg? Arriverà il giorno che Facebook scomparirà dai nostri computer e avremo un social network più social e meno business? Finirà la dittatura su internet? E poi chi dà a Zuckerberg il potere di poter far soldi su un vip? E’ di sua proprietà anche la notorietà?

Batman veglia su Isernia… boom di contatti in Facebook!

 

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Chi è quell’uomo che si aggira vestito da Batman di notte a Isernia? Chi ha messo i manifesti con la scritta “Batman veglia su Isernia”? Ora spunta anche il profilo in Facebook ed è subito boom di contatti, più di 5400 contatti in pochissimi giorni. «Se ti tramuti in qualcosa di più di un semplice uomo, se consacri te stesso a un ideale e se nessuno riesce a fermarti, allora diventerai tutta un’altra cosa….una leggenda». Sembra che sia solo un divertimento come lo stesso “Batman d’Isernia” precisa in un suo messaggio, ma intanto la notorietà è arrivata e  fotografo professionista di Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, si è offerto di realizzare un servizio fotografico esclusivo. Accetterà Batman?

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Gallinari s’infortuna e la rete s’infiamma di solidarietà e affetto

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Danilo Gallinari era in campo contro i Dallas Mavericks quando, nel secondo quarto della partita, si è infortunato al ginocchio sinistro. Nonostate il giornalista di “Yahoo Sport!”, Adrian Wojnarowski, tramite il suo profilo Twitter rende noto che “i primi test evidenzierebbero una rottura del legamento crociato anteriore”, non ci sono notizie ufficiali e sul sito del giocatore si legge: “Danilo ha avuto un’infortunio al ginocchio sinistro nelle prossime ore verrà sottoposto agli esami clinici del caso. Appena avremo notizie certe vi informeremo”. Il coach di Denver, George Karl, subito dopo l’accaduto ha dichiarato che “Non sembra una cosa da poco però a volte le prospettive cambiano. Un paio di anni fa ho visto una situazione simile con Nene, tutto faceva presagire un infortunio serio e invece la risonanza magnetica evidenziò soltanto una distorsione, speriamo accada la stessa cosa con il Gallo”. In effetti i Nuggets rischiano di perdere Gallinari per il resto della stagione, play off inclusi. La squadra sicuramente ne risentirebbe, considerato che l’azzurro stava disputando la sua migliore stagione NBA con 16,3 punti di media a  partita (secondo miglior marcatore della squadra dietro Ty Lawson a 16.7), con 5.2 rimbalzi e 2.5 assist.

In attesa di una diagnosi, ecco che la rete si mobilite ed arrivano i primi twitter che dimostrano sia affetto che solidarietà per il cestista infortunato. Tra gli altri

Marco Belinelli: ‏”Spero non sia così grave… Dai @gallinari8888 !! Un abbraccio …”

Milan: “In bocca al lupo @gallinari8888 per l’esame di oggi. Tutto il mondo #rossonero è con te! “

Pallacanestro Varese: “#pallVarese fa il tifo per @gallinari8888, patrimonio della pallacanestro italiana, nella speranza di rivederlo presto in campo”

HOME… FACEBOOK DIVENTA VIRALE! La privacy distrutta.

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Un software capace di diventare un “virus” e andare a contagiare Android senza sostituirlo. Tutte le app gireranno sotto l’app madre Facebook e il cellulare diventerà  social. Adesso sappiamo benissimo che se i vantaggi sono indiscutibili, ci sono anche i rischi che tutto questo può comportare. Ad esempio le preferenze che esprimiamo su facebook potrebbero diventare pubblicità da inviare sul mobile e lo si evince proprio da una subdola frase di Zuckenberg “i telefonini dovrebbero essere dedicati alle persone e non ai programmi”, il che prevede che il software studi il comportamento dell’utente e lo indirizzi poi negli acquisti, nelle scelte e anche nelle amicizie. E se tutto questo appare come fantascienza, non lo è poi così tanto. Insomma Home rischia di  distruggere qualsiasi concetto di privacy. Facebook potrà essere in grado di monitorare ogni vostro movimento e ogni piccola azione. Lo smartphone, attraverso il sistema GPS, sarà in grado di inviare informazioni continue al server di Facebook, informandolo su dove si trova il consumatore, in qualsiasi momento. Se il telefono non si muove da una singola posizione tra le ore 22 e le ore 6 per una settimana – si ipotizza – per Facebook sarà più semplice sapere dove si trova la vostra casa”. Spaventa poi lo scopo di questa operazione: “Il problema è che Facebook sta per utilizzare tutta questa mole di dati non per migliorare la nostra vita, ma per realizzare attività di marketing più mirate”. Quindi, oltre a venire violata la nostra privacy, il rischio è quello di trovarsi sempre più bombardati dai messaggi pubblicitari. Insomma siamo arrivati al GRANDE FRATELLO…  Diffidate del video accattivante e cerchiamo di aprire gli occhi sui nostri diritti continuamente violati da Face.

Attacco alla Corea… per ora è Anonymous a colpire!

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Il giorno dopo la «grande paura» sfumata rapidamente, ci pensa Anonymous a tener caldo il fronte coreano. Il collettivo hacker ha attaccato numerosi siti web e profili Twitter e Facebook della Corea del Nord. Tra i siti hackerati, il profilo Flickr del sito Uriminzokkiri, dove gli hacker hanno piazzato un manifesto «wanted» con l’immagine di Kim Jong-Un trasfigurata in quella di un maiale con topolino tatuato sul ventre. Anonymous chiede che il leader nordcoreano si dimetta. Tra i siti oscurati anche quello della compagnia aerea nazionale, Air Koryo.
Intanto continua la propaganda. Dopo il «via libera definitivo» all’esercito per un «attacco nucleare» contro gli Stati Uniti, ieri un missile a medio raggio (che non potrebbe mai raggiungere le coste statunitensi sia per un limite di gittata sia per le super tecnologiche difese Usa) è stato posizionato sulla costa orientale in vista di un test imminente o di un addestramento militare.
Il ministro della Difesa di Seul, Kim Kwan-jin, ha svelato l’ultima mossa del Nord (forse più mirato alla propaganda interna che ad altro) in un’audizione dinanzi alla commissione Difesa del parlamento, precisando che non sembra finalizzata a colpire il continente americano, smentendo l’ipotesi di un KN-08 capace di coprire i 10.000 chilometri che separano le due nazioni.
Senza specificarne la tipologia, il ministro ha osservato che si ritiene sia in grado di coprire una «distanza considerevole». Anche se vi è «una piccola possibilità» che la retorica del Nord possa sfociare in un conflitto su larga scala, Kim ha messo in guardia da altre provocazioni, tra scontri di confine e attacchi informatici.

Scontro a distanza tra Servizio Pubblico e il Face di Grillo!

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Mentre Travaglio è in onda con il suo intervento Beppe grillo dalla sua pagina Facebook pubblicizza il dvd del giornalista:

“Dai lunedì di Passaparola su Beppegrillo.it al tramonto della seconda Repubblica attraverso l’analisi attenta e pungente del giornalista Marco Travaglio”.

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Lutto in casa Morandi!

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Lutto in casa Morandi: due giorni fa il cantautore Gianni ha perso la mamma, Eleonora Clara Lorenzi. Le esequie della donna, che aveva 90 anni, sono state celebrate stamattina nella chiesa dell’ospedale Malpighi.
Gianni Morandi ha scelto Facebook per ringraziare tutte le persone che sono state accanto alla famiglia in questo momento di dolore: «4 aprile, ore 18. Insieme alle mie sorelle, Nadia e Barbara, voglio ringraziarvi per l’affetto che ci avete dimostrato…».
Poco meno di due mesi fa il cantante le aveva dedicato un altro post sul social network, in occasione del compleanno: «È una donna meravigliosa, ha dedicato tutta la vita alla famiglia e ai suoi tre figli, non risparmiandosi mai e facendosi trovare sempre pronta nei momenti in cui avevamo bisogno di lei». Ieri sera all’Unipol Arena di Casalecchio anche Eros Ramazzotti, impegnato nella tappa bolognese del tour, ha ricordato la mamma di Morandi e ha inviato «un grande abbraccio» al cantante.

Ecco Facephone!

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Mark Zuckerberg a Menlo Park illustra le caratteristiche del Facephone:

Lo smartphone targato Facebook, sarà prodotto da HTC e sarà gestito da un sistema operativo Android, promette di rivoluzionare l’interazione degli utenti con il social network da dispositivo mobile, permettendo un migliore e più veloce accesso alla piattaforma di Zuckerberg.

Secondo l’ideatore di Facebook sarà una nuova esperienza… nulla a che vedere con i normali smarthphone, l’accesso al social sarà sempre attivo così da garantire la condivisione costante di ogni foto, con la possibilità di chattare e inviare sms. Insomma sembra che la telefonia, lasci il passo a sms, chat e media!

Topless jihad… l’ultima provocazione delle Femen!

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Le Femen lanciano una mobilitazione internazionale per la liberazione di Amina Tyler, la giovane attivista tunisina che osò postare su Facebook una sua foto a seno nudo sfidando apertamente il costume del suo Paese, di certo non abituato a vedere donne che si denudano in pubblico. Le attiviste ucraine hanno deciso di chiamare la protesta con un nome che non mancherà di suscitare reazioni di rabbia nel mondo musulmano – “Topless jihad”, ovvero guerra santa in topless – e invitano a manifestare in tutto il mondo davanti alle ambasciate della Tunisia.

Il nuovo amore di Sara Tommasi.

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“Dopo tanto tanto tempo di nuovo felice. Conoscerti mi ha fatto ritrovare la serenità di un tempo. ♥”, a seguito di alcune foto pubblicate su “Facebook”, si pensava ad un fidanzamento fra Sara Tommasi e il pr Andrea Celentano. La stessa showgirl però ha svelato il vero nome del nuovo spasimante, sempre con un post dalla sua pagina sul social network, Stefano Ierardi, un imprenditore di 26 anni di Alba: ” Ragazzi… Non so di cosa parla e scrive la gente… Io e Andrea Celentano siamo migliori amici da diversi anni . Non ho mai vissuto a casa di Luca Rivelli, che e’ un amico di Andrea. Da 2 settimane frequento un bravo ragazzo di 26 anni di Alba, Stefano Ierardi. Colpo di fulmine..ci amiamo! Un abbraccio… Sara”.

La sottile linea tra privacy e arte: Chicas Bondi

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Esperimento artistico fotografico o palese violazione della privacy? E’ il dilemma che pone “Chicas Bondi”, una collezione di immagini di ragazze (e anche qualche ragazzo) pubblicate da un anonimo ritrattista che si dedica a immortalare le passeggere femminili degli autobus di Buenos Aires, noti come “bondi” nell’argot locale, per poi pubblicarle su una pagina web, diventata molto popolare. L’allarme è partito dal Centro di Protezione di Dati Personali (Cpdp) dell’ombudsman della capitale argentina, secondo il quale l’album “Chicas Bondi” – pubblicato su Tumblr, Facebook e Twitter – è un “progetto che danneggia l’intimità personale, così come viene definita dalla normativa”, inoltre “si tratta di foto di persone perfettamente identificabili”. L’anonimo ritrattista degli autobus non è d’accordo con queste critiche, e in una intervista alla rivista “Conexion” Brando ha raccontato come “Chicas Bondi” sia nato per caso, dopo che nell’ottobre del 2011 si è comperato un telefono cellulare e ha iniziato a fotografare ragazze mentre viaggiava attraverso la città. “E’ stato un sperimento senza alcuna premeditazione: io facevo le foto, le caricavo su Facebook e i miei amici lasciavano commenti e ‘like’. Pochi mesi dopo ho fatto un album, ed è lì che è nato il nome di ‘Chicas Bondi’ e che ho organizzato l’archivio di immagini su Tumblr, con lo stesso nome, dove ormai ci sono più di 200 foto”, ha raccontato. In quanto alla presunta invasione della privacy, il fotografo anonimo ha raccontato che “non è mai successo che qualcuno si sia reso conto di qualcosa sull’autobus, o mi abbia detto qualcosa”, e solo in due occasioni gli hanno chiesto di togliere foto dalla sua pagina: “Una volta era una ragazza alla quale non era piaciuta l’immagine e l’altra era una che voleva evitare un guaio con un fidanzato geloso”. “Io non faccio soldi con questo progetto, e cerco sempre di assicurarmi che le ragazze vengano bene, credo che sia facile notarlo guardando l’album. Anzi, a volte succede che le stesse ragazze ritratte le scoprano e le etichettano, perché vogliono che si sappia che sono ‘chicas bondi’, immagino che per loro sia un commento positivo sulla loro bellezza”, ha aggiunto il ritrattista dei mezzi pubblici. “Chicas Bondi” è in realtà la versione di Buenos Aires di un’idea già sperimentata nella metropolitane di New York (“Subwaycrush”) e Londra (“Tubecrush”), solo che in questo caso le immagini non sono riprese da anonimi pendolari che le inviano a un sito, bensì da un solo fotografo.

E voi che ne pensate?

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GIOVANARDI… CHE VERGOGNA ITALIANA!

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Mentre l’Italia è intenta a mangiare la colomba, c’è chi si permette di uccidere i morti e la memoria, che tra una manifestazione agghiacciante e pene leggere, si tenta,sia pure con difficoltà, di mantenere in vita!  Spera forse che nelle feste di Pasqua nessuno s’indigni?

Carlo Giovanardi, autore già di  “Due donne che si baciano? Come fare pipì in strada”  parla del caso di Federico Aldrovandi a La Zanzara su Radio 24. “I poliziotti sono vittime”, “il sangue nella foto – di Federico – non è vero”, “Grillo ha sterminato una famiglia e non gli è successo niente”. La madre di Federico, Patrizia Moretti, annuncia querela.

Ecco alcuni estratti dell’intervento di Giovanardi: ”Ipoliziotti del caso Aldrovandi non devono essere in galera. Gli agenti sono vittime come il ragazzo che è morto e non vanno cacciati dalla polizia. La manifestazione dei sindacati è legittima”.

E ancora: ”La sentenza dice che dopo una battaglia di perizie in tribunale c’è stata una condanna per omicidio colposo. Nessuna tortura, Aldrovandi non è morto per le botte, non è stato massacrato. I poliziotti hanno avuto una condanna che non è neppure assimilabile a quella di Grillo che ha accoppato padre, madre e un figlio uscendo di strada con il fuoristrada, ma non è mai andato in carcere. Per omicidio colposo, cioe’ negligenza e imprudenza, non va in carcere nessuno”.

”Aldrovandi – dice Giovanardi – ha la responsabilità di una persona che era in una situazione di agitazione psicomotoria anche per ingestione di sostanze stupefacenti, c’è stato uno scontro duro ed è accaduto l’imprevedibile, infatti è stato dato omicidio colposo. Era alterato, non era in grado di ragionare”.

”Andateci voi a bloccare una persona – dice Giovanardi ai conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo – trovate voi il sistema per cui durante una colluttazione con una persona robusta non succede niente. Invece qualcuno in Parlamento vuole introdurre il reato di tortura con l’ergastolo per gli agenti”.

”I poliziotti hanno fatto un errore, ma erano lì perchè i cittadini hanno telefonato per un’emergenza che magari hanno affrontato male e hanno dovuto chiedere rinforzi perchè non ce la facevano da soli – conclude – Aldrovandi era in una situazione di alterazione che ha provocato le telefonate dei cittadini e l’intervento della polizia. La foto che ha fatto vedere la madre è vera, ma la macchia rossa non è sangue. La madre del giovane dice che devono essere cacciati dalla polizia, invece no. Omicidio colposo significa che non c’è dolo, è imprudenza”.

Pronta la risposta di Patrizia Moretti su Facebook: ”Giovanardi non fa che insultarci da otto anni. E’ uno sciacallo che mente sapendo di mentire. Dice che il sangue di Federico non e’ vero. Lo querelo e tutti i danni li devolvo all’Associazione Federico Aldrovandi. Spero che anche Ilaria lo quereli per le offese a Stefano Cucchi”.

Ritirato il “palazzo di Jabba” di Star Wars

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La Lego, storica azienda danese di giocattoli, ha deciso di ritirare dalla produzione il “Palazzo di Jabba”, dopo le proteste sollevate dalla comunità islamica austriaca che riteneva offensivo il prodotto. La polemica era nata a gennaio, dopo che un padre austriaco di fede islamica aveva scoperto come sua sorella avesse regalato il prodotto al figlio. Il gioco, rivolto a bambini di età compresa tra i 9 e i 14 anni, era stato così accusato di essere anti-islamico. Il personaggio protagonita del giocattolo, “Jabba the Hutt” viveva nella sua tana intergalattica, una cupola orientale dotata di razzi e mitragliatrici molto simile a una moschea. E si mostrava anche la Principessa Leia in catene, come sua schiava personale.

La Lego non aveva acconsentito al ritiro del gioco perché riteneva di aver immesso sul mercato solo la riproduzione del palazzo del film, quindi nessuna allusione all’Islam.

Poi, la società costruttrice del gioco ha cambiato idea: a partire dal 2014, il prodotto verrà ritirato. La decisione è arrivata dopo un incontro a Monaco di Baviera tra i leader della comunità turca e alcuni dirigenti della Lego.

L’ultimo messaggio di Califano!

Califano_franco

La camera ardente per Franco Califano sara’ aperta oggi in Campidoglio dalle 10 alle 19, mentre i funerali si terranno domani alle 11 nella Chiesta degli artisti in Piazza del Popolo. Nella villetta ad Acilia, protetta da un piccolo cancello in legno, sono potuti entrare solo gli amici e gli affetti più cari del Califfo. Ma nel quartiere romano lo conoscevano in tanti e la notizia della sua morte ha scosso tutti.

 Giuliano_Sangiorgi

Poco prima che la morte lo raggiungesse nella sua villetta di Acilia, Franco Califano invio’ un sms ai Negramaro. “Che il Sig vi protegga nel vostro viaggio nella vita“. Lo racconta, in un twitt postato nella tarda serata di ieri, il leader della band tanto cara al cantautore, Giuliano Sangiorgi.

“Ho i brividi – aggiunge in altri -. Mi mancheranno i suoi messaggi notturni sempre carichi di entusiasmo e di vita. Fa male non dirsi l’ultimo ciao”.

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