Davide M, il 18enne che lo scorso maggio accoltellò Fabiana Luzzi, la sua fidanzatina 16enne a Corigliano Calbro, in provincia di Cosenza, e poi ne bruciò il corpo, è stato scarcerato e condotto in una clinica dopo aver tentato due volte il suicidio. La decisione è stata presa dal Tribunale dei minorenni di Catanzaro. Il giovane aveva dichiarato agli investigatori che, dopo aver pugnalato la sua vittima al culmine di una lite, la diede alle fiamme mentre era ancora in vita.
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Uccise la fidanzatina 16enne: scarcerato e condotto in clinica
Pubblicato da tdy22 in gennaio 24, 2014
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Prima confessa e prima starà meglio, questo il pensiero della mamma di Sarah
”Sabrina sta male solamente perché ha la coscienza sporca. Se decide di confessare non potrà che stare meglio”. Lo ha detto Concetta Serrano, la mamma di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana.
Le parole della donna sono riferite dai legali della famiglia Scazzi, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza.Per il delitto la Corte d’assise di Taranto ha condannato nell’aprile scorso alla pena dell’ergastolo la cugina di Sarah, Sabrina Misseri, e la mamma di Sabrina,Cosima Serrano. Benché siano trascorsi nove mesi dalla lettura del dispositivo della sentenza, la Corte d’assise non ha ancora depositato le motivazioni della sentenza. Anche per questo motivo i difensori della giovane, Franco Coppi e Nicola Marseglia, hanno chiesto alla Corte di assise di scarcerare Sabrina. All’istanza la procura ha già dato parere negativo
Pubblicato da tdy22 in gennaio 16, 2014
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Aveva ucciso Fabiana Luzzi, ora ha tentato il suicidio in carcere
Era il 25 maggio 2012 quando venira trovato, a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, il corpo senza vita e carbonizzato della 16enne Fabiana Luzzi. La giovane era stata accoltellata dal fidanzatino Davide M., che prima di lasciarla tra le braccia della morte, agonizzante, l’ha data alle fiamme. Ora il giovane, 18 anni compiuti da poco, ha tentato d’impiccarsi nel carcere minorile di Torino. A salvarlo, come rende noto il sindacato Osapp, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria. Trasportato in ospedale, il giovane non è in pericolo di vita.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 11, 2014
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Yara Gambirasio e l’imprenditore che forse conosce l’assassino
Ci potrebbero essere novità sul caso Yara. Ieri, in Procura a Bergamo, gli inquirenti hanno sentito per oltre due ore un giovane bergamasco. L’uomo, secondo Quarto Grado, è un albergatore originario di un paese che dista cinque chilometri da Brembate di Sopra e non era mai stato sentito dagli investigatori nè era mai stato sottoposto al prelievo del Dna. Per la trasmissione, che andrà in onda questa sera su Retequattro, il giovane, che non è formalmente indagato, ma sul quale sono in corso ulteriori accertamenti, ha dichiarato ai microfoni di Quarto Grado di avere alcuni amici il cui Dna è stato confrontato con quello dell’assassino di Yara (‘Ignoto 1’). Il ragazzo, inoltre, avrebbe risposto anche a domande su suoi conoscenti impiegati – ai tempi della scomparsa di Yara – nei lavori di costruzione del centro commerciale di Mapello. La trasmissione svelerà, inoltre, che tra i numerosi capelli, peli e tessuti epiteliali repertati sul corpo di Yara Gambirasio nel campo di Chignolo d’Isola, alcuni non appartengono alla giovane nè sono di origine animale. La notizia è stata data questa mattina, in un incontro di tre ore, alla titolare delle indagini, il pm Letizia Ruggeri, dal dottor Carlo Previderè, ricercatore del Dipartimento Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia, nominato consulente della Procura di Bergamo. I reperti saranno ora ulteriormente analizzati per tentare di risalire ai gruppi etnici di appartenenza e, se lo stato di conservazione lo permetterà, all’individuazione di precisi profili genetici.
Pubblicato da tdy22 in novembre 22, 2013
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La morte di Yara: Guerinoni è il padre biologico dell’assassino, lo dice il Dna
L’antropologa forense Cristina Cattaneo ha eseguito degli esami sui resti di Giuseppe Guarinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 a 61 anni, dai quali è emerso che si tratta sicuramente del padre biologico dell’uomo che ha ucciso la 13enne Yara Gambirasio. Le analisi sono state eseguite da del Dna estratto da un femore dell’uomo che è stato poi confrontato con la traccia genetica trovata sugli slip della giovane vittima.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 31, 2013
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C’è anche un sasso nel caso Yara
Un sasso e nuove speranze per trovare l’assassino di Yara Gambirasio. Quel sasso trovato a 300 metri dal punto dove il 26 febbraio 2011 è stato trovato il corpo senza vita di Yara Gambirasio presenta tre macchie, una più grande e due più piccole. Le macchie sono ritenute “sospette”, anche se non si è certi che quelle macchie siano di sangue. Al momento si preferisce la prudenza e si afferma che quelle macchie “potrebbero essere qualunque cosa”. I prelievi sono già stati e fatti e inviati ai Ris di Parma che dovranno analizzarlo. Intanto si apprende anche dalla trasmissione “Quarto Grado” che gli occhi dell’assassino del killer di Yara Gambirasio sarebbero di colore castano.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 28, 2013
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Yara: 700 nuovi prelievi di Dna alla ricerca della madre dell’Ignoto 1
Dopo aver escluso la pista francese del pedofilo ossessionato dalla ragazzina di Brembate, la polizia scientifica si concentra concentra su 700 donne bergamasche che hanno soggiornato almeno una volta a Salice Terme. La lista delle donne è stata ricavata prendendo i nomi di coloro che negli anni ’60 si sono sottoposte a cure termali in corrispondenza dei soggiorni di Guerinoni. Le donne saranno convocate per il test e per scoprire se una di loro può essere la madre dell’assassinio di Yara. nuovi controlli, nuove speranze per un’indagine che sembra infinita e che per il momento non ha ancora portato i risultati sperati.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 24, 2013
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Il Dna scagiona il pedofilo 50enne: non è il killer di Yara
Si era aperta una nuova pista per quel che riguarda la morte di Yara Gambirasio e che conduceva a un certo Lorenzo B. un pedofilo 50enne nato a Padova e che attualmente si trova in un carcere francese, a Bourges. Ma gli esami del Dna, come ha anticipato la trasmissione Quarto Grado, hanno dato esito negativo e quindi l’uomo, che era finito tra i sospettati in quanto nutriva una passione per la ginnastica artistica e una vera ossessione per la ragazzina di Brembate, non sarebbe il suo killer.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Le strane ossessioni di Lorenzo B e il caso Yara
La nuova pista che si apre su Yara Gambirasio viene riportata dal quotidiano Giallo che in un’intervista alla madre di una coetanea di Yara, racconta che la figlia è stata molestata attraverso internet da un pedofilo 50enne, un certo Lorenzo B.
L’uomo attualmente si trova in carcere in Francia, ma ci sono varie coincidenze che vengono riportate anche dal TgCom, oltre che dallo stesso settimanale:
- Prima coincidenza: Lorenzo B. è appassionato di ginnastica ritmica, praticata durante l’adolescenza a Chiasso
- Seconda coincidenza: nell’inverno del 2010, riferisce il settimanale di cronaca nera, il 50enne “cercava a tutti i costi di mettere le mani su qualche bambina di Bergamo”.
- Terza coincidenza: l’ossessione per Yara Gambirasio. Nel 2012 Lorenzo B. ha clonato il profilo Facebook di Laura e ”scriveva frasi d’amore, diceva di conoscere Yara, di sapere chi è il suo assassino”.
- Quarta coincidenza, una poesia scritta da Lorenzo B., “Incubo”: “Anche stanotte sei tornata… Ti ho vista… Ti ho sentita. Quel freddo tutto attorno… E c’eri tu. E poi le grida, il tuo pianto. L’orrore. E poi.. Buio… Solo buio freddo… E silenzio. Ormai ogni notte è così. Ho paura di dormire, ho paura di sognare. Di rivedere, di rivivere, di sentire ancora tutto questo. Cosa posso fare… Cosa devo fare per farti trovare la pace, per cancellare tutta la sofferenza che hai dovuto subire… Per far tacere tutto questo gelido silenzio… Sto male…”
- Quinta coincidenza: dall’esame del Dna “risulta che l’assassino di Yara Gambirasio sia il figlio illegittimo del signor Giuseppe Guerinoni, deceduto nel 1999. Un uomo sulla cinquantina adottato. Così come adottato sarebbe Lorenzo”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 10, 2013
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La nuova pista della pedofilia, l’assassino di Yara avrà mai un volto?
Dopo l’uscita di scena Mohamed Fikri, dopo il Dna prelevato a un intero paese e la recente pista che ha condotto a Salice Terme, ora si inizia a parlare della pedofilia. O meglio di un caso avvenuto ad un’altra ragazzina che abita nella zona bergamasca, pochi giorni prima della scomparsa di Yara. La ragazzina in questione avrebbe denunciato gli abusi subiti da parte di un allenatore di ginnastica, così ora gli investigatori hanno effettuato un confronto fra le tracce di Dna ritrovate sul corpo della ginnasta con quello di 162 uomini accusati di pedofilia e condannati per questo reato, che vivono proprio nella zona in cui viveva l’atleta. Ora si attendono gli esiti.
Pubblicato da tdy22 in settembre 24, 2013
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Più vicini alla soluzione del caso di Yara?
Dopo che le ricerche dell’Ignoto 1 si sono spostate in provincia di Pavia e in particolare a Salice Terme, si è aperta una nuova pista e nuove speranze di trovare l’Ignoto 1.
Le forze dell’ordine stanno passando al setaccio i registri degli hotel della zona, ma anche quelli dell’Inps – che pagava le cure – nella speranza di risalire al nome di una donna che, negli stessi periodi in cui era presente l’autista, abbia frequentato Salice.
Pubblicato da tdy22 in settembre 13, 2013
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Alla ricerca dell’Ignoto 1… il caso Yara si sposta nel Pavese
Si cambia provincia e si continua a cercare l’Ignoto 1, l’assassino di Yara, il figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni. Ieri sera è andata in onda la puntata di Quarto Grado e si è appreso che l’autista di Gorno morto nel 1999 che risulta essere il padre biologico del killer della ragazzina di Brembate Sopra avrebbe soggiornato a Salice Terme, in provincia di Pavia, due settimane ogni anno prima di sposarsi nel 1963. Secondo l’ipotesi investigativa durante uno di questi soggiorni, avrebbe potuto conoscere la ragazza che poi è rimasta incinta. Consultando gli elenchi forniti dall’Inps – che aveva pagato le cure termali – e i registri degli hotel di Salice Terme, le forze dell’ordine mirano a risalire alla donna che ha frequentato questa zona, in corrispondenza dei soggiorni di Guerinoni, negli anni Sessanta.
Pubblicato da tdy22 in settembre 7, 2013
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Violenza estiva: figlio uccide padre a Ventimiglia.
L’ennesima violenza perpetrata tra le mura domestiche. Gabriele Forino, 30 anni, avrebbe ucciso, intorno a mezzogiorno, il padre Eliseo di 64, in un appartamento a Roverino, frazione di Ventimiglia. Alla base del delitto ci sarebbe una lite scoppiata fra i due e poi terminata con l’assassinio del padre. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri. Poche le indiscrezioni che sono emerse, al momento sembrerebbe che l’uomo sia stato ucciso con un corpo contundente, forse a badilate, ma ancora non vi sono conferme. Il 30enne è stato arrestato.
Pubblicato da tdy22 in agosto 22, 2013
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Yara: Archiviato Fikri, e forse chiesto il Dna al mitomane.
Il fascicolo dell’unico indagato, Mohammed Fikri, per il caso dell’assassinio della 13enne Yara Gambirasio, è stato definitivamente archiviato. Forse, anche se nelle ultime ore si è cambiato parere, sarà chiesto il test del Dna per Domenico De Simone, il sessantenne originario di Cosenza, autore delle telefonate e dei messaggi firmati genericamente «Mario» che nelle ultime due settimane hanno movimentato il caso di Yara. Nonostante gli oltre 18mila prelievi predisposti su persone residenti nella zona di Rovetta e paesi confinanti, a oggi, non sembrano esserci nuovi sviluppi.
Pubblicato da tdy22 in agosto 12, 2013
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Fermato Mario, l’uomo che si accusa dell’omicidio di Yara
E’ stato fermato “Mario”, l’uomo che nei giorni scorsi si era autoaccusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Lo ha individuato la polizia intorno a mezzogiorno dentro una cabina telefonica di viale Papa Giovanni mentre stava cercando di telefonare a L’Eco di Bergamo (dopo essere stato nella redazione). Si tratta di un sessantenne bergamasco la cui identità è ora al vaglio dei poliziotti che lo hanno fermato e portato in Questura. E’ sempre più probabile che si tratti di un mitomane, ma ogni valutazione è ora al vaglio degli inquirenti.
Aggiornamento 10 agosto 2013:
“Mario” è in realtà Domenico De Simone, sessantenne nativo di Cosenza e con un passato di collaboratore di giustizia. Dopo 4 ore di interrogatorio è stato rilasciato senza che nei suoi confronti siano stati presi provvedimenti.
Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
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In crisi religiosa dopo la morte del fratello, disabile riceve telefonata di Francesco
“Ciao Michele, sono Papa Francesco”. Michele Ferri ha 51 anni ed è disabile. Nei mesi scorsi, dopo che il fratello Andrea Ferri, imprenditore titolare di pompe di benzina era stato ucciso, aveva scritto una lettera a Papa Francesco, più come sfogo personale che nella speranza davvero di poter essere chiamato. Era una lettera di sofferenza, di chi vacilla nella fede perché la sua vita, già provata dalla disabilità, è stata ancora una volta messa a dura prova dalla perdita di un fratello che era un vero e proprio punto di riferimento. E così Papa Francesco, letta la lettera ha voluto chiamarlo. All’inizio Michele Ferri ha pensato che si trattasse di uno scherzo, poi ha capito che il Papa era davvero al telefono con lui. Francesco ha voluto poi parlare anche con la madre di Michele. L’uomo, poi assediato dai giornalisti, ha voluto raccontare al citofono, solo la sua sorpresa, lasciando, come è giusto che sia, il contenuto della conversazione riservato.
Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
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Ecco la lettera di Mario… è davvero l’assassino di Yara?
Si cerca a Bergamo, ma ormai la polizia sembra essere quasi sicura che Mario sia solo un mitomane, ma naturalmente le indagini continuano nella speranza almeno di riuscire a trovare elementi utili all’indagine. C’è chi sostiene che Mario, probabilmente non sia l’autore dell’omicidio ma potrebbe essere una persona che conosce dettagli importanti per la ricostruzione di una storia complessa e davvero intricata. Emergono intanto alcune frasi della lettera indirizzata al cappellano dell’ospedale di Rho, don Antonio Citterio, in cui Mario sostiene di frequentare assiduamente una chiesa bergamasca, la chiesa del Galgario, in via del Galgario, proprio a due passi dalla questura.
Ecco le sue parole: «Don Antonio la pregherei di farmi da tramite con solo una persona autorizzata di Bergamo, altrimenti quello che ho da dire in confidenza me lo porto nella tomba. Queste sono cose delicate e non un gioco da parte mia».
La lettera è scritta a mano, con una biro, e la grafìa è incerta: mescola lettere maiuscole a lettere minuscole, lo stampatello al corsivo. È lo stesso stile di scrittura utilizzato da chi ha lasciato il primo messaggio, sul quaderno delle preghiere nella cappella dell’ospedale di Rho.
La lettera prosegue con attacchi alla stampa «che ti condanna prima di fare qualsiasi reato» e in particolare a L’Eco di Bergamo.
Mario avrebbe anche un accento calabrese, secondo don Antonio Citterio che ha raccolto le telefonate. Gli inquirenti stanno indagando anche sui tabulati dell’ospedale, cercano un nome nelle cartelle cliniche dei pazienti dei reparti oncologici.
Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
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Nuova lettera dell’assassino di Yara… è solo un mitomane?
Questa volta è una vera e propria autoaccusa la lettera che ha fatto ritrovare l’anonimo che afferma di essere l’assassino di Yara Gambirasio: “Mi chiamo Mario, sono stato io.” Prima c’è stata una telefonata alla portineria dell’ospedale di Rho: “Buongiorno, mi chiamo Mario, sono malato di cancro. Sono io l’autore del messaggio in chiesa su Yara Gambirasio. Volevo solo sapere se il cappellano ha ricevuto la mia lettera.” Quindi la lettera di tre pagine indirizzata al cappellano don Antonio Citterio. Il 6 agosto, il cappellano, ha trovato la lettera, firmata da un certo “Mario”, sotto lo zerbino della porta di casa. La coincidenza è che Don Antonio Citterio abita proprio sopra alla portineria dell’ospedale.
Secondo indiscrezioni, però, in sostanza il misterioso Mario si sarebbe detto stupito del rilievo mediatico suscitato e, in maniera piuttosto confusa e sgrammaticata, avrebbe confermato di essere a conoscenza di qualcosa che riguarda la morte della piccola Yara.
“Sono stato io a scrivere il messaggio sul libro delle preghiere in chiesa” avrebbe scritto nella lettera.
Come ha consegnato la lettera “Mario”? Ha incaricato qualcuno? L’ha portata personalmente? L’ingresso ospedaliero è presidiato da telecamere e i filmati sono già al vaglio degli inquirenti.
La polizia crede che possa trattarsi di un mitomane, ma intende andare a fondo e scoprire il volto che si cela dietro al nome “Mario”.
Pubblicato da tdy22 in agosto 8, 2013
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Yara: trovato un fazzoletto vicino al registro della chiesa
Sabato, nella chiesa di Santa Maria della Pace a Rho, in provincia di Milano, sul registro dei fedeli era comparsa la scritta: “Informate subito la polizia di Bergamo perchè qui è passato l’assassino di Yara. Che Dio mi perdoni”. Ma non solo. A terra, è stato rinvenuto un fazzoletto che ora, assieme al quaderno, è stato preso in consegna dalla polizia,al fine di stabilire se abbia o meno qualche attinenza con il caso della tredicenne di Brembate di Sopra. Si procede quindi con un’accurata ricerca di tracce, Dna incluso. Secondo alcuni quotidiani, inoltre, una madre si sarebbe rivolta ai carabinieri di Como temendo che suo figlio potesse essere il discendente illegittimo di Guarinoni, l’autista morto nel ’99 il cui Dna è riconducibile a quello trovato sugli abiti di Yara: gli esami sono risultati però negativi. L’inchiesta sull’omicidio di Yara, scomparsa il 26 novembre del 2010 e trovata uccisa esattamente tre mesi dopo, sin dall’inizio è stata costellata da segnalazioni rivelatesi sbagliate o provenienti da mitomani.
Pubblicato da tdy22 in agosto 6, 2013
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Yara: continuano le indagini sul Dna
Non solo il messaggio trovato questa mattina, sono varie le indagini che proseguono per conoscere la verità sulla morte della giovane Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa da Brembate di Sopra il 26 novembre del 2010 e trovata morta tre mesi piu’ tardi in un campo di Chignolo d’isola, a pochi chilometri di distanza. Si continua a comparare il Dna con il profilo genetico rilevato sugli indumenti della ragazzina che, stando ai genetisti,appartiene al figlio di Giuseppe Guerinoni, anche se si continua con le comparazioni perché il quadro sia sempre più chiaro. Il figlio, che si suppone illegittimo, non è ancora stato trovato ma la conferma della parentela arriva dal cromosoma Y: sono identici sia quello di Guerinoni che quello di ‘ignoto 1’. Dal punto di vista giudiziario, ci sono altri sviluppi. Come riporta l’ANSA: “Sull’altro fronte delle indagini, quello relativo al cosiddetto ‘cantiere di Mapello‘, si è in attesa dell’archiviazione della posizione di Mohammed Fikri, finora l’unico indagato nell’inchiesta sulla morte di Yara, prima per omicidio e poi per favoreggiamento. Secondo le ultime traduzioni delle intercettazioni telefoniche, l’immigrato – che era al lavoro la notte del 26 novembre 2010, quando Yara venne rapita e uccisa, nel cantiere di Mapello, dove portò il fiuto dei cani molecolari – non avrebbe mai utilizzato il termine ‘uccidere’. Fikri era anche stato fermato e scarcerato dopo alcuni giorni.”
Pubblicato da tdy22 in agosto 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/04/yara-continuano-le-indagini-sul-dna/
“Qui è passato l’omicida di Yara Gambirasio”: inquietante scoperta
“Qui è passato l’omicida di Yara Gambirasio, che Dio mi perdoni”. E’ quanto si legge sul registro dei fedeli nella cappella dell’ospedale di Rho, in provincia di Milano. E’ stato il personale della struttura a scoprire la scritta, in mezzo ad altri pensieri lasciati dai frequentatori della cappella, e ad allertare la polizia. Il registro è ora nelle mani della Scientifica per tutti i rilievi del caso.Stando a quanto emerso, il messaggio sarebbe stato scritto con una grafia leggibile e in perfetto italiano. Al momento non viene escluso che possa trattarsi dell’atto di un mitomane, però gli investigatori stanno visionando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza dell’ospedale.
Pubblicato da tdy22 in agosto 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/04/qui-e-passato-lomicida-di-yara-gambirasio-inquietante-scoperta/
Caccia al killer a Firenze: un morto e un ferito grave in un appartamento in centro
E’ stato rinvenuto un cadavere, che riporterebbe ferite da arma da taglio, in un appartamento in via della Condotta, a poche centinaia di metri da piazza Duomo a Firenze. Nello stesso appartamento, al secondo piano, è stata trovata anche una seconda persona, ora sotto operazione a Carreggi per una coltellata all’addome che i medici hanno definito “devastante”. Entrambe le persone sono cittadini georgiani e la vittima ha 30 anni. Il delitto sarebbe stato commesso intorno alle 14.30. A lanciare l’allarme una donna georgiana che, rientrata dal lavoro, ha trovato i due corpi nell’appartamento e si è affacciata alla finestra con le mani insenguinate, chiedendo aiuto. Ora in città è caccia al killer, anche se potrebbe trattarsi di due persone. Le forze dell’ordine, nel frattempo, cercano anche l’arma del delitto, probabilmente un coltello. Sul luogo sono giunti sia la squadra mobile che la polizia scientifica, oltre ai vigili urbani. Da quanto appreso, nell’appartamento risiedono dei georgiani ma non ci avrebbe vissuto la vittima.
Pubblicato da tdy22 in luglio 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/18/caccia-al-killer-a-firenze-un-morto-e-un-ferito-grave-in-un-appartamento-in-centro/
Caso Sacher: 15enni accusate di omicidio volontario!
Si tratterebbe di omicidio volontario l’accusa mossa dalla Procura dei minori di Trieste nei confronti delle due 15enni che avrebbero ucciso Mirco Sacher, il pensionato di 66 anni delle ferrovie trovato morto in un campo della periferia di Udine. Su questa base la Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip una nuova misura cautelare di quattro mesi in comunità nei confronti delle ragazzine. Le due quindicenni dovranno rimanere quindi un altro mese – fino all’ otto agosto – nelle strutture in Veneto e Lombardia dove sono ospitate dall’otto aprile. Secondo quanto si è appreso, una volta che dalla Polizia scientifica di Roma giungeranno i risultati degli esami tecnici biologici e sul Dna, le indagini potrebbero essere chiuse.
Pubblicato da tdy22 in luglio 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/03/caso-sacher-15enni-accusate-di-omicidio-volontario/
Femminicidio nel cuneese, un uomo perde la testa e uccide la moglie
Delitto a Bra, in provincia di Cuneo dove un uomo ha ucciso la moglie, con un colpo di arma da fuoco. Il delitto è avvenuto in strada Crosassa, alla periferia della città. Il responsabile dell’omicidio sarebbe Domenico Bambino, un 50enne titolare di una ditta di autotrasporti. Quando sono arrivati i carabinieri, l’uomo era seduto su un muretto, vicino al luogo del delitto. Sarebbe stato lui stesso ad avvertire i militari. Secondo alcuni testimoni l’uxoricida teneva ancora tra le mani la pistola usata per uccidere la moglie. La coppia viveva in una villetta nella zona residenziale di Bra.
Pubblicato da tdy22 in giugno 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/30/femminicidio-nel-cuneese-un-uomo-perde-la-testa-e-uccide-la-moglie/
Giallo a Salerno, va a fuoco una casa e dentro c’è il corpo di una donna
Il corpo di una donna con alcune ferite da taglio alla gola è stato rinvenuto all’interno di un’abitazione andata a fuoco nella notte scorsa, in via Porta del Bagno, nel centro storico di Polla, nel salernitano. La vittima si chiamava Olena Tonkoshkurova, 50 anni, di nazionalità ucraina, viveva da sola e faceva la massaggiatrice. Ora è al vaglio degli inquirenti la possibilità che l’incendio, sviluppatosi intorno alle 3,30, abbia origine dolosa ed è stato appiccato dall’assassino per far perdere le tracce.
Pubblicato da tdy22 in giugno 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/25/giallo-a-salerno-va-a-fuoco-una-casa-e-dentro-ce-il-corpo-di-una-donna/
Yara e quegli 80 anziani in caserma
Il Dna aiuta quasi sempre ed è stato proprio grazie ai nuovi metodi scientifici se è stato possibile rintracciare almeno il padre dell’assassino di Yara. Ma al momento le forze dell’ordine si trovano in un vicolo cieco e non riescono a rintracciare la madre. Così nei giorni scorsi sono stati convocati in caserma almeno 80 anziani della zona per cercare d ricostruire la vita di Giuseppe Guarinoni, l’autista di autobus morto nel 1999 a 61 anni. E’ sicuramente il più imponente screening di massa mai operato in Italia, ma è necessario per dare il volto a quell’ “ignoto uno”, che ha ucciso la 13enne.
Pubblicato da tdy22 in giugno 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/10/yara-e-quegli-80-anziani-in-caserma/
Due arresti per la morte dell’imprenditore Andrea Ferri
Sono finite due persone in manette per l’omicidio dell’imprenditore Andrea Ferri, ucciso lunedì notte a Pesaro. Posti in arresto un marocchino naturalizzato italiano, residente a Rimini, e un macedone, dipendente di Ferri: volevano rapinare l’imprenditore dell’incasso dei distributori di benzina che possedeva.Per farlo, stando ai carabinieri del Comando provinciale, avevano intenzione di prendere nell’auto di Ferri, il Suv dove l’imprenditore è stato crivellato di colpi, le chiavi elettroniche del caveau del distributore che l’uomo aveva a Montecchio. Gli assassini si sono trovati gli investigatori alle costole a causa del furto compiuto nel distributore proprio la notte del delitto. L’area di servizio è stata così perquisita e monitorata essendo chiaro che, considerate le sofisticate strumentazioni per accedere al caveau, solo una persona dell’entourage di Ferri poteva avervi accesso o procurarsi le chiavi elettroniche.
Pubblicato da tdy22 in giugno 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/09/due-arresti-per-la-morte-dellimprenditore-andrea-ferri/
Oscar e Claudia: insieme, ma solo per allenarsi!
Una bionda nella vita di Oscar? Per ora il campione paralimpico in attesa di processo per l’omicidio della fidanzata s’incontra tutti i giorni con la 24enne Claudia Viljoen, ma si tratta di lavoro. La ragazza è infatti la sua nuova preparatrice personale e sta aiutando Oscar sia a livello fisico che mentale nella villa dello zio dell’atleta sudafricano, dove è stata allestita una palestra. In Sudafrica, la Viljoen è nota per essere stata nazionale dei 100 ostacoli e ora si ritrova a fare il trait-d-union con il coach del campione paralimpico, Ample Louw, al quale riferisce quotidianamente sullo stato fisico e psicologico di Pistorius. Una fonte vicina alla famiglia di Blade Runner ha raccontato al Daily Mail che: “Claudia e Oscar si allenano ogni mattina, spesso insieme allo zio Arnold e alla sua famiglia, sono veramente amici”. Come Reeva, anche Claudia, felicemente fidanzata con il 30enne manager James Heunis, ha avuto esperienze come modella posando tra l’altro come “Miss Luglio” in un calendario delle atlete sudafricane indossando solamente degli slip e una medaglia.
Pubblicato da tdy22 in giugno 9, 2013
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Pistorius: se ne riparla ad agosto
Si è recato al tribunale di Pretoria, in Sudafrica, Oscar Pistorius, per la prima udienza sulla morte della sua fidanzata Reeva Steenkamp, uccisa nella notte di San Valentino. Numerosi giornalisti del posto hanno però riferito che il processo è stato aggiornato al 19 agosto: accolta quindi la richiesta della Procura di un rinvio per effettuare ulteriori indagini. E’ invece di ieri un’intervista rilasciata dal suo manager al settimanale tedesco Der Spiegel, durante la quale ha raccontato che l’atleta paralimpico soffrirebbe di gravi problemi psicologici: “Oscar non dorme, mangia male. Certi giorni va meglio, altri sono terribili. Piange spesso – ha raccontato Peet van Zyl, rivelando che l’ex campione di atletica vede una psicologa due-tre volte a settimana – La psicologa è dura con lui. Ogni volta che lo incontro dopo una seduta sembra completamente svuotato”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/04/pistorius-se-ne-riparla-ad-agosto/
Spari nella notte a Pesaro, ucciso un 51enne. E’ giallo!
Era passata da poco l’una di notte in una via del lungomare di Pesaro quando un uomo è stato freddato da sette colpi di pistola 7.65 mentre sta per entrare nella sua auto.La vittima, Andrea Ferri, 51 anni, proprietario di tre distributori di benzina, era attesa dal suo killer in via Paterni, dove aveva parcheggiato l’auto, una Bmw x6. I colpi lo hanno raggiunto al torace e alla testa. L’uomo ha provato a uscir dall’auto, ma è stramazzato sul marciapiede. Il killer si è messo alla guida della Bmw ed è fuggito. L’auto è poi stata ritrovata in una via laterale a circa 200mt dal luogo del delitto. Sull’omicidio indagano i carabinieri di Pesaro, si pensa a una pista passionale, ma non si escludono altre ipotesi.
Pubblicato da tdy22 in giugno 4, 2013
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Aspettando il processo: Pistorius a corto di soldi e notorietà
Cento giorni fa il giudice Nair del Tribunale di Pretoria ha concesso ad Oscar Pistorius la libertà su cauzione, in attesa del processo che lo vedrà alla sbarra per aver ucciso la fidanzata, Reeva Steenkamp. I suoi avvocati si sono subito messi all’opera: libertà su cauzione prima, passaporto poi, senza contare che l’atleta ha anche potuto far ritorno nella sua abitazione, il luogo del delitto. Ma, nonostante le sue uscite, molto discusse per via del suo atteggiamento, il periodo di gloria, per lui, sembra essere tramontato. Oscar ha messo in vendita tutto il possibile, dai cavalli alle macchine alle case, per poter pagare le parcelle dei suoi avvocati: quasi 5 mila dollari al giorno. Certo, molto dipende da quanto durerà il processo, ma intanto si può prevedere che, la somma finale, sarà prossima a qualche milione di dollari. Se non bastasse quello che dovrà sborsare ai legali, però, ci si è messo di mezzo pure il fisco: multa per circa 75 mila dollari per non aver dichiarato un immobile a Johannesburg. Potrebbe non essere un problema per il campione paralimpico. Se non fosse che, dopo l’omicidio, gli sponsor hanno stracciato i contratti e lui non gareggerà per tutto il 2013. Certo, la sua è una famiglia tra le più ricche di Petroria, ma il colpo non è dei più facili da digerire. Ma questi 100 giorni non sono stati solo salassi economici, “Blade Runner” ha rinunciato sia alla notorietà che, soprattutto, agli allenamenti: è stato visto una volta sulla pista di atletica dell’Università di Pretoria e una seconda durante la criticatissima serata in un ristorante di Johannesbug. dopo di che, mentre nel mondo si scrivono libri, e-book e sceneggiature sulla sua vita, il nulla. Bita blindata la sua, fatta di rari spostamenti in macchina e possibilmente con qualche amico o familiare a “coprirgli le spalle” e che su di lui, al massimo, si lasciano sfuggire un “Oscar è sempre Oscar, sta bene per le circostanze in cui si trova” (l’amico Mike Azzie). E mentre il campione si limita a qualche allenamento in una palestra-garage la mattina presto, lo zio Arnold racconta: “Un uomo distrutto, circondato dalle foto dell’amore della sua vita. Si è fatto crescere la barba per non essere riconosciuto, non esce mai, sta chiuso in casa”.
Accusa e difesa hanno chiesto che il processo venga posticipato e slitterà probabilmente ad agosto, in modo che ci sia più tempo per le indagini. Ma martedì 4 giugno sarà comunque un giorno importante perché Pistorius dovrà tornare nell’aula C del Tribunale di Pretoria e mostrarsi nuovamente agli occhi dei media, mentre le polemiche su come vengono condotte le indagini non si placano. Solo ieri sono state rese note le foto del bagno insanguinato dove Reeva è stata uccisa e che potrebbero rivelarsi un problema non da poco per la difesa: la scientifica ha indicato due dei quattro proiettili sotto la maniglia della porta del bagno, che potrebbero dimostrare, come sostiene l’accusa, che gli spari sono stati esplosi dall’alto verso il basso. In questo caso, Pistorius avrebbe avuto le protesi addosso e quindi ci sarebbe stata premeditazione. Ma le foto mostrano anche un inquietante particolare, l’impronta di una scarpa, molto probabilmente quella di Hilton Botha, il primo investigatore del caso Pistorius, poi rimosso dalle indagini per essere implicato in un vecchio caso giudiziario. Tornano così d’attualità una serie di gravi errori commessi dalla scientifica sul luogo del crimine, che potrebbero complicare non di poco il lavoro dell’accusa nelle prossime settimane.
Pubblicato da tdy22 in giugno 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/01/71183/
Svolta nell’omicidio Sacher… sesso, denaro e ricatti.
Da vittime a carnefici questo l’iter che sembrerebbe essere alla base delle indagini sull’omicidio di Mirco Sacher, il pensionato, ex ferroviere 66enne, amico di famiglia di una delle 15enni che lo ha ucciso. La perizia effettuata sui cellulari delle ragazze ha portato alla luce una scomoda verità. Appena quattro giorni prima di morire Sacher scriveva a una delle 15enni “Grazie, Ci penso ancora. E’ stato bellissimo”. Poi c’è stata la testimonianza di un ragazzino che ha ammesso di aver “comprato” anche lui una prestazione sessuale da una delle due. Ma altri reati stanno pendendo sul capo delle 15enni. Sembrerebbe infatti che qualche giorno prima dell’uccisione di Sacher le ragazze avessero rapinato un anziano. Lo schema, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, era semplice: sembrare disponibili, poi derubare i malcapitati e minacciare denunce per violenze sessuali.
Quel 7 aprile, secondo gli inquirenti, i 3 si sarebbero appartati in una strada laterale e le due ragazzine poi sarebbero saltate addosso all’uomo e lo avrebbero soffocato. Omicidio volontario questo è il verdetto della perizia che verrà depositata la prossima settimana.
Il video riporta anche la testimonianza del direttore della scuola frequentata dalle 15enni. La scuola aveva, come più volte è stato ribadito, allertato le famiglie, che le ragazze si sarebbero trovate a rischio bocciatura, a causa dei loro comportamenti e dei profitti.
Pubblicato da tdy22 in giugno 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/01/svolta-nellomicidio-sacher-sesso-denaro-e-ricatti/
I funerali di Fabiana Luzzi: in migliaia per lei
Dolore mischiata a rabbia oggi, a Corigliano Calabro, per i funerali di Fabiana Luzzi, la ragazzina quasi 16enne uccisa dal fidanzato 17enne, che si sono svolti al palazzetto dello sport della cittadina. Quando la bara bianca, coperta da rose bianche, è stata presa per essere portata nel palazzetto, gli amici, radunati nel piazzale antistante la struttura, hanno liberato in cielo decine di palloncini bianchi ed altri a forma di lettere legati tra loro a formare il nome della ragazza. Alla cerimonia ha preso parte anche il ministro per le pari opportunità Josefa Idem: “Con la mia presenza al funerale di Fabiana voglio innanzitutto essere vicina alla famiglia per testimoniare il dolore di tutti gli italiani e le italiane per questa perdita così tragica e assurda.” Aggiungendo poi: “Sento di dover chiedere perdono a lei e a tutte le donne, uccise per mano di chi abusa della parola ‘amore’. Lo Stato deve rendere più effettivo il suo impegno, essere ancora più vicino alle vittime”. Il ministro ha anche fatto notare che, mentre lei si trovava a Corigliano, la Camera dei Deputati ha approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Ma per Fabiana ormai è troppo tardi.
Erano in migliaia presenti oggi: un ultimo saluto per la ragazza che se n’è andata troppo presto, in un modo tragico e orribile. Una morte che riempie di rabbia che in molti hanno urlato ai giornalisti presenti. La bara bianca, sormontata da un mazzo di rose dello stesso colore, ha fatto poi il suo ingresso nel palazzetto, dove si terrà la cerimonia celebrata con il rito dei Testimoni di Geova, alla quale la famiglia Luzzi appartiene ed alla quale la stampa non potrà intervenire, per rispetto a questo dolore che è di tutta la città. Lutto cittadino in onore di Fabiana dunque, con bandiere a mezzasta sugli edifici comunali, pubblici e scolastici, mentre tutte le attività resteranno chiuse fino alle 21.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 28, 2013
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Fabiana Luzzi: il corteo in suo ricordo e le 20 coltellate
Niente scuola oggi per i ragazzi delle superiori di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza. E’ stato il giorno del corteo in segno di solidarietà per Fabiana Luzzi, la ragazza bruciata viva dal fidanzato. Il corteo ha percorso le strade del paese partendo dall’istituto tecnico-commerciale Luigi Palma, la scuola frequentata dalla 16enne e terminando davanti l’abitazione della vittima. Sugli striscioni scritte del tenore “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci” e “No al femminicidio” mentre sul primo, quello in testa al corteo, si leggeva “16 anni per sempre…riposa in pace piccolo angelo. La tua storia meritava più ascolto”. E ancora: “Puoi raggiungere solo adesso la tua meta quel mondo diverso che non trovavi mai. Solo che non doveva andare così, solo che ora siamo tutti un po’ più soli”. . Un bouquet di fiori che è stato deposto all’imbocco della stradina alla fine della quale è stato trovato il cadavere di Fabiana mentre alcuni palloncini bianchi a forma di cuore sono stati lanciati in aria. Tutti i partecipanti avevano inoltre un nastro rosso al polso, a rappresentare l’amore che provavano per lei. Il padre, in preda alla commozione, ha parlato del rapporto tra Fabiana ed il suo fidanzato: “La picchiava e non le dava pace, io gliel’avevo detto di lasciare quel ragazzo”. La madre, che ha avuto parole anche per l’assassino definendolo “una povera vittima”, ha dichiarato il diritto di Fabiana “di avere giustizia” spiegando che “in questo momento abbiamo bisogno di sentire l’affetto della gente. Non vogliamo sentirci soli”. La famiglia della ragazza, pur essendo testimone di Geova, ha accettato di ricevere monsignor Marcianò. Il padre, accogliendolo in casa, lo ha abbracciato e gli ha detto: “Mi ha fatto piacere ricevere la sua visita. Noi ci incontriamo sul valore della vita”. Con lui, il vescovo ha ricordato un possibile recupero dell’omicida. “Ho parlato del problema educativo e del profondo disagio del ragazzo che ha compiuto l’omicidio. In modo esplicito ho fatto riferimento al perdono ed ho trovato una reazione positiva nei familiari della ragazza uccisa. Ho voluto affrontare anche il discorso della rieducazione a 360 gradi che va affrontato quando sarà passato il momento del dolore”. La madre ha preso a sua volta parte al corteo, affacciandosi al balcone del secondo piano per urlare: “Fabiana quanta gente ti voleva bene, solo uno ti odiava. Come era bella mia figlia, ora non posso più vederla, devo solo ricordarla attraverso di voi”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/27/fabiana-luzzi-il-corteo-in-suo-ricordo-e-le-20-coltellate/
Confessione shock del fidanzatino di Fabiana: bruciata viva!
Agghiacciante dichiarazione del fidanzatino di Fabiana Luzzi, per il quale si sono aperte le porte del Carcere Minorile di Catanzaro. Il ragazzo ha raccontato i particolari dell’omicidio al pm della Procura di Rossano affermando: “Era ancora viva quando le ho dato fuoco”. La sua ammissione è totale: ha carbonizzato il corpo della ragazza in un casolare abbandonato, provando poi a nasconderne il cadavere in una vegetazione molto fitta poco lontana dal rudere. Il sedicenne, coetaneo della vittima, ha spiegato di essere andato a prenderla a scuola con lo scooter venerdì mattina, per parlarle e chiarire l’ennesima lite. La situazione è presto sfuggita al controllo, arrivando al dramma nella stradina appartata poco lontano dall’istituto tecnico commerciale frequentato da Fabiana.
Nel frattempo a Corigliano, oggi interessato anche al voto amministrativo per eleggere il sindaco ed il nuovo consiglio comunale, i cittadini sono sconvolti. Già ieri sera i compagni di scuola di Fabiana, prima, ed altre persone poi, si erano radunati davanti alla caserma dei carabinieri, ma l’allora presunto assassino era già stato trasferito in un altro luogo. Oggi in molti si sono stretti attorno alla famiglia, recandosi all’abitazione della ragazza, molto conosciuta così come il suo carnefice. Un paese sconvolto e ferito, il dolore come sentimento predominante. Una tragedia inspiegabile che pone troppe domande sulla situazione attuale della nostra società.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/26/confessione-shock-del-fidanzatino-di-fabiana-bruciata-viva/
Il fidanzatino di Fabiana Luzzi ha confessato: l’ha accoltellata per gelosia
Ha confessato l’omicidio, il fidanzatino di Fabiana Luzzi, la ragazzina di 15 anni, ne avrebbe compiuti 16 a luglio, accoltellata e uccisa dopo essere scomparsa dalla propria abitazione a Corigliano Calabro venerdì e poi trovata in una zona di campagna della località del Cosentino. Era stata la famiglia della ragazza a denunciarne la scomparsa, preoccupata non vedendola rientrare dall’istituto per ragionieri che frequentava. Già lo scorso anno la Fabiana si era allontanata da casa dopo un litigio col suo fidanzatino, studente di un istituto diverso dal suo, ed era stata poi rintracciata da amici, a Bologna. Questa volta, però, non ha fatto ritorno e il suo corpo è stato trovato carbonizzato. Nel frattempo, il fidanzatino si era presentato all’ospedale di Corigliano con delle ustioni al volto. Dopo essersi rifiutato, in un primo momento, di fornire spiegazioni ai Carabinieri, ha in seguito parlato di un’agressione. I militari, non convinti della versione, hanno continuato a sentirlo finchè, nella serata di ieri, ha fornito indicazioni per il ritrovamento del cadavere. Il pm della Procura di Rossano, Maria Vallefuoco, ha raccolto la testimonianza del giovane che ha raccontato di di avere accoltellato la fidanzatina al termine di una lite nata per il rapporto travagliato che esisteva tra loro. Un rapporto ripreso da poco e caratterizzato da gelosie reciproche. Dopo l’accoltellamento, ha dato fuoco al corpo della sedicenne. Le ferite rinvenute sul corpo della vittima corrispondono a colpi d’arma da taglio, ma il coltello per l’omicidio non è ancora stato trovato.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/26/il-fidanzatino-di-fabiana-luzzi-ha-confessato-lha-accoltellata-dopo-una-lite/
Il coraggio di una madre: sventa il rapimento del figlio
Una madre che vede il proprio figlio tra le braccia di un estraneo, entrato furtivamente nella sua abitazione, trova in sè il coraggio per affrontare qualsiasi pericolo pur di proteggere la propria prole. E’ quello che dimostra quello che è accaduto a Zapponeta, in provincia di Foggia. Una donna ha colto in fragrante un uomo che si era introdotto in casa e ne stava rapendo il bambino. La donna è risuscita a bloccarlo e gli ha strappato dalle mani il piccolo dopo una breve collutazione. L’autore del tentato rapimento è riuscito a fuggire ed ora le forze dell’ordine sono impegnate nella ricerca di uno straniero, dell’Est Europa, “impegnato in lavori agricoli nell’area”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/25/il-coraggio-di-una-madre-sventa-il-rapimento-del-figlio/
16enne scomparsa, corpo ritrovato carbonizzato. E’ omicidio.
Ha solo 16 anni la vittima di cui oggi è stato ritrovato il corpo carbonizzato in una località di campagna a Corigliano Calabro. La ragazzina era scomparsa ieri dalla sua casa di Rossano e secondo le prime informazioni ci sono gli indizi per ritenere che si sia trattato di un omicidio. I genitori ieri ne avevano denunciato la scomparsa non vedendola rientrare dall’istituto per ragionieri che frequentava. Già l’anno scorso la ragazza si era volontariamente allontanata da casa ed era poi stata ritrovata a casa di amici a Bologna, dopo che aveva litigato con il fidanzatino.
Secondo le prime analisi Fabiana Luzzi, che avrebbe compiuto 16 anni a luglio, è stata accoltellata e uccisa subito dopo la scomparsa o al massimo sabato mattina. I carabinieri ritengono che dietro all’omicidio ci sia un motivo passionale. Per i carabinieri vi potrebbe essere un movente passionale. Il fidanzatino di Fabiana ieri si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano perché ustionato. Dato il danno dell’ustione è stato poi trasferito in un centro specializzato a Brindisi. Ma il suo racconto non convince gli inquirenti. Il 16enne ha raccontato di avere accompagnato Fabiana a casa e poi di essere stato aggredito. Il giovane ha fatto anche i nomi dei presunti aggressori motivando il gesto col fatto che lo volevano punire per alcuni suoi comportamenti. Il ragazzo si trova in una caserma dei carabinieri dove dovrà essere sentito dal magistrato della Procura dei minori con le garanzie previste dalla legge. Al momento non è stato emesso nessun provvedimento nei suoi confronti.
E’ femminicidio? Si sta diffondendo anche sui giovani questo macabro reato? Fabiana è l’ennesima vittima del suo fidanzato?
Pubblicato da tdy22 in Maggio 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/25/16enne-scomparsa-corpo-ritrovato-carbonizzato-e-omicidio/
Auguri a Yara… i suoi compagni la ricordano sulla fanpage.
“Auguri per il tuo sedicesimo compleanno dai tuoi compagni della scuola Caterina Cittadini e Maria Regina: buon compleanno!”, con questo striscione gli ex compagni di scuola di Yara Gambirasio hanno rivolto alla giovane ginnasta di Brembate Sopra un pensiero. Oggi si sono svolte anche delle cerimonie pubbliche ed è stato affisso lo stesso messaggio sulla sua fanpage. Ora si spera solo di conoscere al più presto il volto dell’assassino.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 21, 2013
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Spari nel siracusano: uomo ucciso durante la festa dell’Ascensione
A Floridia, centro agricolo nel siracusano, un uomo è stato ucciso a colpi d’arma di fuoco nella notte, poco dopo l’una, in via Papa Giovanni XXIII. La vittima, il 42enne Nicola Ferla, è stato colpito mentre stava salendo nella sua auto, una Fiat Punto. I carabinieri, avvisati da un passante che aveva notato la vettura con la portiera aperta e un corpo all’interno, hanno avviato le indagini per risalire al killer dell’uomo che era già noto alle forze dell’ordine. Una delle ipotesi è che il sicario abbia sparato mentre erano in svolgimento i tradizionali fuochi d’artificio per le manifestazioni dell’Ascensione, riuscendo così a “coprire” il rumore dello sparo. E’ ancora ignoto il movente del delitto.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/13/spari-nel-siracusano-uomo-ucciso-durante-la-festa-dellascensione/
23 giorni al processo: Pistorius si avvicina ai blocchi di partenza
Martedì 4 giugno Oscar Pistorius dovrà apparire davanti al giudice: inizerà il processo per la morte della fidanza, Reeva Steenkamp, a cui l’atleta paralimpico ha sparato, in casa sua, la notte di San Valentino, affermando poi di averla scambiata per un ladro. Nonostante l’attesa, l’attenzione mediatica su di lui non è scemata e, mentre in rete ci si divide tra innocentisti e colpevolisti, sono in produzione tre libri sull’evento ed è già stato pubblicato un instant-book. Ad Hollywood si programma un film e una foto di Pistorius può arrivare a costare fino a 40 mila euro (tanto era stato offerto ai poliziotti arrivati per primi sul luogo del delitto dalle testate giornalistiche). Ma se per un eventuale film servirà attendere, il vero “show” del processo sta per aprire i battenti e la Holding Pistorius si è già attivata per monetizzare l’evento con libri, cd, pubblicità, ospitate in tv e quant’altro. E l’atleta, nel frattempo, che fa? Dopo 7 giorni di cella, il 22 febbraio il giudice Desmond Nair gli concesse la libertà su cauzione sostenendo che le prove contro Pistorius erano “tutte indiziarie” e lui si ritrovò libero dopo aver pagato una cauzione di 85 mila euro. Qualche giorno a basso profilo e a marzo gli viene concessa la libertà di viaggiare all’estero dal giudice Bert Bam e la possibilità di far rientro alla sua casa a Petroria, luogo dell’omicidio. Da allora Oscar non si è mai recato all’estero per gareggiare, motivo per il quale gli era stato restituito il passaporto, ma non disdegna le uscite con gli amici. Serate, per lo più, chiacchierate visto il suo atteggiamento “sorridente e rilassato”, tanto da arrivare a festeggiare il compleanno in un locale alla moda di Johannesburg. Come racconta il Sunday Times, il resoconto dell’a serata non è edificante: “Molti invitati si sono meravigliati degli atteggiamenti disinvolti di Pistorius. Beveva cocktail e si dava delle arie. Non sembrava proprio uno che, appena due mesi prima, aveva perso l’amore della sua vita” considerato anche che “papeggiava con una bella ragazza”. Gli atteggiamenti inappropriati, però, vengono smentiti dalla sua portavoce, Anneliese Burgees: “Non c’è un giorno in cui Oscar non pianga la sua fidanzata. La famiglia di Reeva e tutti quelli che le erano vicini sono sempre nei suoi pensieri” mentre gli atteggiamenti assunti dall’atleta non sarebbero altro che “un tentativo di riallacciare i rapporti con gli amici suoi e di Reeva. È deplorevole che questo episodio venga gonfiato a dismisura per motivi sensazionalistici”. Incidente o omicidio premeditato, Pistorius tra 23 giorni comparirà in tribunale: ultimo capitolo?
Pubblicato da tdy22 in Maggio 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/12/23-giorni-al-processo-pistorius-si-avvicina-ai-blocchi-di-partenza/
E’ in Svizzera l’altra parte del mistero da svelare intorno a Yara?
E’ sempre più fitto il mistero sull’assassino di Yara Gambirasio. La madre oggi dovrebbe avere tra i 70 e gli 80 anni e probabilmente quando è rimasta incinta ha preferito lasciare il suo paese e andare in Svizzera dove poi è rimasta a vivere. Ma se questa è l’ipotesi più accreditata, si sta indagando anche su un’altra pista: su una ragazza che probabilmente era lì solo per le vacanze. La pista che invece ormai si è accantonata è quella della Casa dell’Orfano, perchè si è appurato che quel centro accoglieva solo bambini dai 5 anni in su. E’ possibile, si chiedono gli inquirenti, che nessuno si ricordi di questa ragazza in un paese che all’epoca contava non più di 2000 anime? Probabilmente nessuno la ricorda perchè quella donna è andata via prima che scoppiasse lo scandalo, o se ne andò subito dopo aver finito le sue ferie e scopri più tardi di essere rimasta incinta.
Il mistero si sposta quindi all’estero? E’ una delle ipotesi più accreditate delle ultime ore.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/01/e-in-svizzera-laltra-parte-del-mistero-da-svelare-intorno-a-yara/
Oscar Pistorius: il business è tutto su di lui!
Pubblicato da tdy22 in aprile 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/28/oscar-pistorius-il-business-e-tutto-su-di-lui/
Ecco i vestiti di Yara, li mostra Sky per la prima volta!
Ecco le immagini dei vestiti che Yara Gambirasio indossava nel momento in cui è stata rapita e uccisa. Questa immagine è stata mostrata questa sera a Sky tg24. Si tratta del giubbotto nero, della felpa nera, della maglietta blu (che presentava due buchi), dei leggings neri e delle scarpe da tennis.
Pubblicato da tdy22 in aprile 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/23/ecco-i-vestiti-di-yara-li-mostra-sky-per-la-prima-volta/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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