Nessuno parla più al telefono con Vendola!

nichi-vendola_tuttacronacaLo scherzo telefonico de La Zanzara, in cui un imitatore di Nichi Vendola interloquiva con l’ex ministro Barca, il quale, credendo l’interlocutore fosse realmente il governatore della Puglia, parlava del governo Renzi e del suo rifiuto al ministero dell’Economia, ha ripercussioni proprio sulla vita privata del politico imitato. Lo spiega lo stesso Vendola a Repubblica: “Ora nessuno mi parla al telefono senza avere prima verificato se sono davvero io o il finto me… bel danno”. E prosegue: “Ho difficoltà ad avere relazioni telefoniche. Quando chiamo tutti mi rispondono: ‘Aspetta, ti richiamo’. E’ stata una violazione abbastanza pesante di uno spazio di conversazione privata tra due persone che hanno rapporti di cordialità e che hanno il diritto di parlare in libertà. Se io con mio fratello parlo male di mio zio, perchè ha fatto uno sbaglio o sono arrabbiato, ebbene la pubblicità di un frammento non fotografa la verità assoluta”. Il presidente della Regione Puglia aggiunge ancora: “Non voglio commentare le parole di Barca. Il mio giudizio sul governo Renzi non voglio poggiarlo sul pensiero estorto dal finto Nichi Vendola. Ho diritto a esprimere in prima persona un giudizio molto critico nei confronti dell’irruzione sulla scena del governo di Renzi”.

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Il finto Vendola fa sbottonare Barca su Renzi ” irresponsabile, solo slogan, senza un’idea”

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“Non amo gli assalti. Sono sotto pressione, Nichi, una pressione che è crescente… Ma io non ci penso proprio, tanto per essere chiaro, ma proprio proprio!”. Parla così uno sprovveduto Fabrizio Barca, ex ministro Pd, caduto vittima di uno scherzo architettato da La Zanzara su Radio 24 [Per l’audio clicca qui]. Barca pensando di essere al telefono con Vendola che gli chiedeva informazioni sulla possibilità che fosse affidato a lui il ministero dell’Economia, ha confidato di aver già declinato nonostante le continue pressioni di Carlo de Benedetti, proprietario del gruppo Espresso. In realta il finto Vendola ha fatto sbottonare Barca fino a portarlo a parlare di Renzi che il democratico ha definito come irresponsabile, solo slogan, senza un’idea…

“Ho parlato con Graziano (Del Rio, ndr) e pensavo 48 ore fa di averla stoppata questa cosa. Se fallisce anche questa è un disastro, però non possono pretendere che le persone facciano violenza ai propri metodi, ai propri pensieri, alla propria cultura. Quindi sono stato proprio chiarissimo, evitiamo che nasca una cosa alla quale vengo forzato”, ha aggiunto Barca nell’audio pubblicato sul sito del Sole24Ore.

“Poi – prosegue Barca – è iniziata la sarabanda del patron della Repubblica che continua… Lui non si rende conto che io più vedo un imprenditore dietro un’operazione politica, più ho conferma di tutte le mie preoccupazioni. Un imprenditore che si fa sentire”.

Ma di chi parli?, chiede il finto Vendola:

“Del padrone della Repubblica, con un forcing diretto di sms, attraverso un suo giornalista, con una cosa che hanno lanciato sul sito <chi vorresti come ministro dell’Economia> dove ho metà dei consensi. Questi sono i metodi. Legittimi, per carità. Questo è il modo di forzare, di scegliere, di discutere. Non una volta chiedendomi: ma se lo fai cosa fai? Se io dico che voglio fare una patrimoniale da 400 miliardi di euro, cosa che secondo me va fatta, tu cosa rispondi? Mi dici che va bene?”.

La replica di De Benedetti non si fa attendere. Si legge in una nota :

“Da molti anni conosco e stimo Fabrizio Barca. Sempre che siano vere le dichiarazioni attribuitegli, rimango sbalordito. Non lo vedo, non lo sento e non scambiamo messaggi da diverso tempo. Non capisco pertanto da chi abbia ricevuto queste presunte pressioni a fare il ministro dell’Economia, certamente non da me. Non mi occupo di nomine politiche perché non è il mio mestiere. Ho sempre rispettato l’autonomia della politica”.

Mi sembra fantapolitica, dice ancora al telefono il finto Vendola.

“Nichi – prosegue Barca – è una cosa” dove “non c’è un’idea, c’è un livello di avventurismo. Non essendoci un’idea, siamo agli slogan. Questo mi rattrista, sto male, sono preoccupatissimo perché vedo uno sfarinamento veramente impressionante”.

Dunque hai rifiutato, insiste il finto Vendola:

“Ho rifiutato secco. Ieri ho dovuto scrivere un messaggio. Attraverso la Annunziata mi è arrivato un messaggio: ma se ti chiama il presidente? Ho dovuto mandare un sms scritto così: ‘vi prego di non farmi arrivare nessuna telefonata’”.

“Sono colpito – dice ancora Barca – dall’insistenza, il segno della loro confusione e disperazione. E poi in tutto questo ovviamente io dovrei essere quello tuo e ovviamente c’è pure la copertura a sinistra. Sono fuori, sono fuori di testa!”.

Ma Matteo ti ha detto qualcosa in particolare?, chiede “Vendola”:

“No, lui no. Tutto questo non capendo neanche le persone. Se mi chiami, vengo, ci vediamo mezz’ora, ti spiego in cinque minuti e ti do anche qualche consiglio perché io sono fatto così. No, invece tutto questo attraverso terzi, quarti, quinti, un imprenditore…”.

Il finto Vendola accenna poi a ‘questo governo con i diversamente berlusconiani’. E Barca replica:

“Certo, certo, cosa è cambiato?”. “E poi non si ha idea entrando dentro cosa fai. C’è anche una questione di rapporti di fiducia”. In che senso, incalza Vendola. “C’è una cosa – dice Barca – che si chiama umanità. Io penso che in tutta questa vicenda oltre alla irresponsabilità politica, ci sia anche un elemento disumanizzante. Cioè, il metodo è contenuto… Tutto questo è avvenuto con irresponsabilità e dei modi, con un livello di personalismo, con un passaggio all’io…”.

Civati divorzia dal Pd… fonda “il nuovo centro sinistra”!

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Il Pd e le sue mille facce, il Pd che forse ne ha perse troppe e così chi vuole mantenere un’identità di sinistra la propria faccia deve andarla a ricostruire altrove. Succede che Pippo Civati, forse per provocazione, forse per tastare il terreno, lancia il nuovo centro sinistra. L’annuncio avviene ormai a consultazioni concluse, quando al colle ormai sono sfilati tutti i partiti eccetto M5S e Lega che hanno deciso di non parteciparvi. Quel no in Direzione Pd quindi porta ancora i suoi esiti e Civati sul suo blog scrive: “Quasi quasi fondo il Nuovo Centro Sinistra”, facendo il verso alla neonata formazione di Angelino Alfano. Intanto Nichi Vendola si chiama fuori da un possibile governo con Matteo Renzi e quasi sembra sposare la provocazione di Civati.

“Recupero una dozzina di senatori. Poi vado da Renzi e gli dico il contrario di quello che propongono Formigoni e Sacconi, oggi sui giornali – ha scritto Civati sul suo blog –  Nuovo Centro Destra contro Nuovo Centro Sinistra (anche Sinistra e basta, che il Centro è dappertutto).”

Un’ipotesi che, scrive il quotidiano la Repubblica, sfiorerebbe già 5 senatori democratici. Si tratta di Corradino Mineo, Sergio Del Giudice, Felice Casson, Lucrezia Ricchiuti, Walter Tocci e Donatella Albano.

Intanto Vendola ci va giù duro:”Matteo Renzi ha dissipato il patrimonio di credibilità politica che il Pd ha costruito per decenni – dice Vendola – Giorgio Napolitano sa che sono in discussione gli assetti della nostra democrazia perché non è ammissibile – spiega il Governatore – che il governo Letta si sia dimesso in assenza di un confronto in Parlamento. Insomma la democrazia è a rischio”.

Per andare fino in fondo, il leader di Sel ha rispolverato una metafora sul conte Ugolino: “Renzi nella riunione della direzione avrebbe dovuto citare Dante per sottolineare l’attitudine all’interno del Pd al cannibalismo”.

Da Vendola è arrivato anche un altro avvertimento: “Non possono trattarci come se fossimo in saldo, come se qualcuno di noi fosse in vendita, a cominciare da Laura Boldrini. Non siamo una bottega di arrivisti, anche perchè non accettiamo l’operazione politica che ha consentito a Berlusconi di risuscitare. Con il Pd c’è una frattura insanabile”.

Qualcuno era comunista…. poi qualcuno era di sinistra… e ora?

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Qualcuno era comunista, forse più di qualcuno. Sicuramente ci sono stati sempre troppi motivi per essere di sinistra, talmente tanti che a volte la sinistra ha ritenuto di sinistra anche quelli che non lo erano. Dove è la sinistra? “Avevamo due sinistre. Non ne abbiamo più nessuna. Ricostruiamone una”, diceva Bertinotti.Lo ha detto, ma nessuno l’ha fatto!

Ma c’era anche chi credeva talmente nella sinistra da dichiarare come Massimo D’Alema: “La sinistra di per sé è un male. Soltanto l’esistenza della destra rende questo male sopportabile”. Ma allora chi è di sinistra, se chi è nel partito lo chiama male sopportabile? E’ di sinistra Walter Veltroni? L’ex sindaco di Roma sosteneva: “Sinistra è una bellissima parola, sta dentro di noi, è un insieme di valori, di passioni. […] Sono di sinistra se, di fronte alla solitudine di un’anziana malata, mi accorgo che anche la mia vita perde qualcosa; sono di sinistra se le rinunce di una famiglia di quattro persone rendono la mia più povera; sono di sinistra se vedo un bambino che muore di fame, e in quel momento è mio figlio, mio fratello piccolo. […] [essere di sinistra] non è appartenere ad un partito di quell’area, ma quello per cui mi batto. Ciò per cui mi batto mi descrive più di ogni altra cosa.” Forse è di sinistra Enrico Letta con lo zio Gianni Letta a destra? E’ di sinistra Nichi Vendola che indicava “Sinistra significa la casa dei diritti, che significa accendere le luci sugli angoli del dolore sociale, che significa parlare degli invisibili, di tanta gente smarrita e perduta!” Forse la gente smarrita e perduta è proprio quella di sinistra! La base del partito si guarda intorno e s’interroga: è di sinistra la legge di Stabilità? E’ di sinistra la vendita degli immobili dello Stato? E’ di sinistra la mobilità dei dipendenti pubblici? E’ di sinistra colpire i pensionati e ledere dei diritti acquisiti?

Forse da “Qualcuno era comunista” ora siamo arrivati a “Che confusione”!

Almeno prima i “Ricchi e poveri” cantavano insieme, ora si odiano e basta!

Forse qualcuno di destra sarà di sinistra?

Le misteriose sfere in cielo: avvistate in Veneto

villorba_strane_sfere-tuttacronacaSfere di luce, più o meno una dozzina, due delle quali ben visibili, nel cielo di Villorba, in provincia di Treviso. A darne testimonianza un agente di commercio 36enne che racconta: “Erano le 16 di mercoledì 16 ottobre e mi trovavo in via Roma. Scendendo dall’auto ho guardato in cielo. Subito ho pensato si trattasse di classici palloni gonfiati con elio o qualche mongolfiera di passaggio: quindi non ci ho dato particolare peso. Sono entrato in un edificio per uscirne dopo circa una ventina di minuti e ho notato, con sorpresa, che le ‘sfere’ erano ancora visibili e non si erano mosse. Ho trovato strana la cosa e ho deciso allora di fare qualche foto il mio cellulare”. A.S. ha quindi spiegato di non sapere quanto sia durato il fenomeno, “Però ho contattato l’esponente provinciale del Cun (Centro Ufologico Nazionale, ndr) e inviato le foto per essere esaminate dai loro esperti”. E Renzo Tomasella, consigliere nazionale, ha confermato: “Con la testimonianza del pievigino e l’esame delle foto con software di elaborazione digitale, possiamo dire che si tratta delle cosiddette sfere di luce, già avvistate anche in Nordest, che sembrano non avere una consistenza materiale. Probabilmente sono una sorta di sonde per monitorare l’ambiente e la loro provenienza ci è ignota. A loro si pensa possano essere attribuiti i famosi ‘crop circles’. Nel corso dell’elaborazione al computer, ci siamo accorti della presenza di altre sfere, circa una decina, non visibili nelle foto originali”.

Shock e autogol di Vendola sull’Ilva: “scena fantastica”

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Emilio Riva era sotto assedio da parte dei giornalisti che lo incalzavano con domande sulle emissioni dell’Ilva di Taranto che presumibilmente avrebbero causato tumori nella popolazione che viveva a stretto contatto con le polveri e i veleni che l’industria produceva. Intanto Nichi Vendola e il suo capo di gabinetto, dice lo stesso governatore della Puglia, ridevano per la “scena fantastica”. Questo è l’audio pubblicato su Il Fatto Quotidiano che risale al 2009, in cui Vendola commenta una conferenza stampa dei Riva e a Giorgio Archinà dice: “Dica a Riva che il presidente non si è defilato”.

Il tutto inizia con il commento di Vendola alla “scena fantastica”. Archinà, dominus degli affari illeciti dell’Ilva secondo il Fatto quotidiano, strappa il microfono ai giornalisti che chiedono a Riva chiarimenti sull’aumento dei tumori a Taranto e Vendola commenta lo “scatto felino”: “Complimenti, io e il mio capo di gabinetto siamo stati a ridere per un quarto d’ora”.

Il Fatto quotidiano scrive:

“Il video è dell’autunno 2009, ma torna d’attualità l’estate dopo, quando a Taranto scoppia l’emergenza benzo(a)pirene. Il governatore della Puglia, dopo le risate, fa sapere ad Archinà, dominus indiscusso di tutti gli affari illeciti dell’azienda, che è a disposizione: “Dica a Riva che il presidente non si è defilato”. Tant’è che finirà indagato per le pressioni esercitate su un dirigente dell’Arpa, Giorgio Assennato, l’uomo che ha osato mettersi contro il siderurgico con la sua relazione sulla qualità dell’aria in città di Francesco Casula e Lorenzo Galeazzi”.

Ecco il video con il montaggio di Samuele Orini: 

Vendola indagato si difende così!

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Nichi Vendola, indagato dai pm di Taranto insieme ad altri 52 per “disastro ambientale” nell’inchiesta sull’Ilva, perché secondo i magistrati tarantini avrebbe fatto pressioni affinché Giorgio Assennato, il presidente dell’Arpa – nominato dallo stesso Vendola – non venisse riconfermato, si è difeso così sulle pagine di Repubblica di Bari:

«C’è stato un punto vero di contrasto tra noi, Regione, e una parte dell’ambientalismo: la morte del siderurgico. Mi sono battuto contro l’idea che quella fabbrica dovesse chiudere i battenti. La sfida per me era, ed è, quella della riqualificazione ambientale dell’acciaieria. Forse è una valutazione politica sbagliata, ma non mi sembra che sia un reato».[…]

«Io ho scelto e confermato il professor Assennato alla guida di Arpa per le sue qualità scientifiche e morali. Quanto al resto: basta consultare la documentazione degli atti amministrativi e delle scelte normative fatte in Regione, per rendersi conto che la mia amministrazione ha avuto la schiena dritta nei confronti di Ilva. Ritrovarmi nello stesso pozzo nero con gli inquinatori del capoluogo ionico, mi appare come un doloroso paradosso».[…]

«Perché dovrei abbandonare il campo? Non mi hanno mica trovato diamanti o lingotti d’oro. Non sapevo nemmeno di essere indagato. Ho operato nel rispetto della legalità. Per questo chiederò di essere ascoltato da quei magistrati che hanno portato alla sbarra un pezzo pregiato, e spregiudicato, di capitalismo italiano. Siamo in una fase preliminare dell’inchiesta, ma spero che la verità potrà emergere rapidamente»[…]

Niente da rimproverarsi? «Sì, una cosa: aver immaginato di poter portare sulle nostre spalle tutto il peso di una grande questione nazionale come Ilva, aver creduto di potere in solitudine sconfiggere l’arroganza dei Riva».

Lite tra Carfagna e Pisapia a Ballarò: “Lei non era comunista?”

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Tra Carfagna e Pisapia ci è stato un violento confronto durante la trasmissione Ballarò dopo che la parlamentare del Pdl, ha affermato che Pisamia fosse un comunista. L’attacco della Carfagna è stato diretto e con piglio deciso ha affermato “Lei non era un esponente di Vendola? Non era un comunista?”. Pisapia risponde ridendo:  ”Io non sono mai stato comunista, Floris glielo spieghi lei”. Poi Pisapia replica: “Non faccia la spiritosa”. E la Carfagna aggiunge: “Lo dice a sua moglie e sua sorella”.

Altri scontri si sono avuti anche sull’Imu:

Sul Lodo Mondadori:

Sul sostegno degli italiani a Berlusconi:

Il Pd come i Pasok? Secondo Vendola c’è la possibilità di un corto circuito

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”Se continua così, il Pd prende la strada del Pasok, rischia un cortocircuito incredibile con la propria gente e i propri elettori”, lo ha detto Nichi Vendola intervenendo alla festa nazionale del Sel  a Sesto San Giovanni e ha poi aggiunto ”l’immagine di un partito che continua a litigare sulle regole del prossimo congresso è anche l’immagine di un luogo noioso”.

 

Rodotà è pronto a mettersi al fianco di Vendola.

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“Ho partecipato a molti cantieri in questi anni e parteciperò anche a questa discussione che si sta aprendo”. Lo ha detto Stefano Rodotà a ‘Che tempo che fa?’ rispondendo alla domanda se volesse partecipare al cantiere della sinistra che vuole aprire Vendola.

Le parole di Vendola sull’attentato di Palazzo Chigi!

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“Un disperato o pazzo spara ed è tutta colpa di chi dissente, di chi non si piega all’inciucio… Non sentite puzzetta di regime?”

Così il leader del Sel commenta l’attentato di oggi avvenuto a Palazzo Chigi che ha visto il ferimento di due carabinieri e l’arresto di Luigi Preiti, un ragioniere di Rosarno ceh da 20 giorni sembra che progettasse il gesto di protesta. Un uomo in crisi personale, un pazzo o forse qualcuno che con una notevole abilità e freddezza riesce a sparare al collo di un poliziotto che indossa il giubotto antiproiettile ferendolo gravemente e con altrettanta lucidità riesce a gambizzare un altro carabiniere prima di essere fermato? Quante persone, impugnando una pistola avrebbero tale precisione?

Bersani e l’arrampicata sugli specchi…

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Dopo che la prima votazione si è conclusa con un nulla di fatto, il segretario del PdL Alfano ha riferito: “Il Pd comunica l’intenzione di votare scheda bianca alla seconda e alla terza votazione. Ne prendiamo atto e invitiamo tutti a impegnare questo tempo per individuare la soluzione più idonea per eleggere il presidente sin dalla quarta votazione”. La risposta di Bersani, l’impegno per “individuare la soluzione più idonea” è riunire domani pomeriggio, tra il terzo ed il quarto scrutinio, i grandi elettori del partito per decidere la linea da seguire per l’elezione del capo dello Stato. Un lasso di tempo molto limitato insomma, utile per chiudersi nelle stanze del potere e decidere “tra sfere alte”, quegli stessi elettori tra i quali non è stato ammesso lo stesso Renzi. Ma questo significa anche escludere completamente non solo la base del partito ma gli stessi militanti. Bersani ha reso noto il candidato, il “loro” candidato, quello condiviso con Berlusconi, solo ieri sera, per evitare contestazioni molto più forti di quelle che hanno effettivamente avuto luogo? Per evitare di dialogare con l’elettorato e con gli iscritti al partito? Un segretario che “propone e dispone” insomma, tagliando fuori i suoi stessi alleati, quelli senza i quali non avrebbe ottenuto la maggioranza alle urne. Forse qualcuno dovrebbe ricordare a Bersani che se avesse corso da solo alle elezioni ora sarebbe il MoVimento 5 Stelle ad avere la maggioranza in quanto primo partito in Italia?

Vendola si dimette da deputato!

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Vendola si dimette da deputato.

“Mi sto recando a Montecitorio per formalizzare un atto che gia’ esiste: gia’ in campagna elettorale avevo detto che intendevo restare governatore e vado a formalizzare questo atto”. Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola lasciando la sede del Pd dopo un incontro di oltre un’ora con Pier Luigi Bersani. Vendola critica il Fatto Quotidiano che oggi è uscito con un articolo che condannava chi avesse un doppio incarico sommando così stipendi e potere.

 

Vendola parla all’Unità…

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Vendola sa di dover uscire fuori dall’angolo buio in cui è stato condotto da Bersani. Così lancia l’idea del “rimescolamento”, anche in risposta all’invito di Matteo Orfini che chiedeva un superamento della visione Pd. Il governatore della Puglia sa perfettamente i rischi che corre con questa nuova proposta e si affretta a chiarire che non si tratta di una “cosa” ma bensì di «ripartire dall’analisi della crisi, recuperare un giudizio condiviso sugli ultimi trent’anni di rivoluzione liberale nella prospettiva di un socialismo del futuro, keynesiano e ambientalista, che non sia una variante effervescente dell’egemonia dei mercati finanziari»

Ma quando il giornalista chiede se si può definire un socialismo epurato dal blairismo, la risposta di Vendola è secca:

«Non voglio sfregiare gli album di famiglia, però quel ciclo si è concluso e il problema ora è: può esistere la prospettiva di Stati Uniti d’Europa, cioè di una forte democrazia europea, mutilando il Vecchio continente del suo welfare? O si può intendere che le politiche economiche e sociali delle destre europee hanno spinto le nostre società entro un precipizio recessivo che oggi mescola drammaticamente la crisi sociale con la crisi democratica, povertà, violenza razzista, nazionalismo, localismi, corporativismo. Siamo di fronte al pulviscolo di quello che fu una narrazione civile e una proposta politica».

Allora il giornalista devia il discorso e lo allarga all’Europa “La casa comune dei progressisti in cui Sel potrebbe occupare una stanza, in Europa avrebbe come riferimento i socialisti?”

«Dove si gioca la partita? Lo vorrei dire anche ai compagni delle formazioni della sinistra radicale: dove si combatte? Noi sappiamo che è globale il problema della ricostruzione della sinistra. E coincide con il tema della ricostruzione dell’Europa. Di una sua anima, del suo essere un paradigma di civiltà. Penso che le forze del socialismo europeo siano il luogo in cui far convivere le tante culture politiche, che lì possano competere sul piano delle idee invece che sul piano elettorale. C’è una tendenza minoritaria, chiusa in un minimalismo di partito che rischia di essere mero fenomeno ornamentale. Ma anche una cultura minoritaria in un contenitore grande diventa contaminazione e lievito. Del resto chi, su quale atollo di questo universo frastagliato, può dirsi sicuro di avere gli strumenti adeguati per rappresentare la politica del futuro? Più utile che suddividerci in tanti comitati elettorali, può essere alimentarci reciprocamente come parte di una intelligenza collettiva. Pensando ai grandi partiti progressisti nel mondo e non solo in Occidente, anche in America latina dove una sinistra iperideologica e vissuta per tanto in clandestinità è stata in grado di smetterla di essere prigioniera di formazioni ideologizzate, creando partiti post ideologici in cui la cultura politica si è arricchita. È preferibile l’ininfluenza piuttosto che giocare in mare aperto? Certo, a determinate condizioni».

E se fondamentalmente il discorso di Vendola ha una sua logica e un suo preciso obiettivo da raggiungere è sulla pratica che sembra fallire ancor prima di iniziare.

Anche se non la definiamo “Cosa” per pura speculazione terminologica, in realtà quello che propone il Governatore della Puglia è un “reimpasto” che potrebbero fare diversi candidati provenienti da diverse forse politiche e che pongano al centro la crisi sociale e la crisi democratica. Quindi un apertura al M5S, soprattutto a quei deputati che sono favorevoli al dialogo con le altre forze politiche. Poi l’altra questione dell’Europa. I socialisti europei hanno anime profondamente diverse che difficilmente possono trovare un accordo con la sinistra/non sinistra italiana dilaniata a sua volta da correnti diverse. Il Sel di vendola come può dialogare con il partito socialista di Hollande dilaniato tra paradisi fiscali e fondi neri? Come può il Sel trovare dei punti d’incontro con la nuova linea  liberal-democratica del Spd tedesco?

L’incontro: Bersani e Saviano.

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Nel quadro degli incontri per definire la squadra e il programma di governo, Bersani ha incontrato nel pomeriggio lo scrittore anti Camorra Roberto Saviano ed ha garantito che, se il suo governo si farà, si faranno «subito misure per la legalità». Con Saviano ha affrontato temi incombenti come la lotta alla grande criminalità, troppo oscurati nel dibattito pubblico, si legge in una nota diffusa dal Pd. «Un incontro assolutamente prezioso e illuminante – afferma il segretario Pd nel comunicato – che mi ha offerto un vero contributo per un immediato programma di interventi sui temi della lotta alle mafie. Voglio aggiungere che ritengo una vergogna per il nostro Paese che un protagonista della battaglia civica e della legalità debba vivere e spostarsi per ragioni di sicurezza, costantemente scortato da carabinieri. È tempo che le coscienze anche del nostro Paese e in primo luogo le istituzioni – conclude Bersani – si ribellino a questo stato di cose».

VENDOLA E LA COMPRAVENDITA DEI GRILLINI!

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«Oggi mi ha chiamato Vendola. Mi ha fatto i complimenti per la mia scelta su Grasso e mi ha manifestato disponibilità ad accogliermi nelle fila della maggioranzaladdove Grillo mi cacciasse». Lo scrive sul proprio profilo di Facebook il senatore a cinque stelle Francesco Campanella definendo questo contatto «un avvenimento strano, oppure no. Nella loro logica – spiega – non riescono ad immaginare che un cittadino possa votare per evitare che la seconda carica dello Stato vada ad una persona inetta. Per i politici tutto è tattica, merce di scambio, gioco a scacchi. Sono offeso. Profondamente offeso».
«Offeso – sottolinea – che una scelta etica sia stata scambiata per disponibilità all’inciucio, che una scelta difficile sia equivocata, come infedeltà ai propri impegni, che un attivista 5 stelle sia scambiato per un aspirante politico di professione. Non sono in vendita. Non ho un cartellino del prezzo da cercare e quindi, signori politici astenetevi dalle brutte figure». «Noi grillini – precisa – siamo qua a Roma in servizio civile ed a tempo determinato, siamo cresciuti politicamente tra cittadini che lavorano, nel poco tempo ritagliato tra professioni e famiglia. Alla fine del mio compito io tornerò a casa ed ho bisogno di girare a testa alta tra i miei amici e i miei elettori. Quindi – conclude – la fiducia fatevela dare dal PDL che vi capisce e potrebbe vendersi, anzi, non aspetta altro».

100 giorni in un programma, questa la proposta di Vendola a Grillo

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”Se proponiamo a Grillo un pacchetto di provvedimenti nei primi 100 giorni del governo su lotta al disagio sociale e alla corruzione, sul conflitto di interessi, lo mettiamo di fronte alle sue responsabilita”’. Lo ha detto Nichi Vendola al Tg3.”Riportare il paese alle urne e’ un rischio anche per loro – ha aggiunto Vendola -. Tanti elettori del centrosinistra che lo hanno votato per voglia di cambiamento, potrebbero ripensarci”.

Ecco le foto di Vendola a pranzo con il giudice che lo ha assolto!

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Neppure più la sinistra ha il senso dell’etica, della giustizia e della morale. Neppure chi si schiera contro al grande Cavaliere Nero è candido, ma è solo l’altra faccia del lato oscuro… è il lato torbido! Vendola dopo l’assoluzione va a pranzo con il giudice che l’ha assolto, quindi amici per la pelle fin da prima? E noi disperati chi voteremo?

Panorama: foto di Vendola a cena con il giudice che lo ha assolto

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«Esiste la foto di Nichi Vendola seduto allo stesso tavolo del giudice barese che lo ha assolto». Lo pubblica il settimanale Panorama in un articolo che sarà in edicola nel numero di domani. Lo scorso 31 ottobre il governatore della Puglia e leader di Sel è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Bari Susanna De Felice dall’accusa di abuso di ufficio in un’inchiesta sulla sanità.
A mostrare la foto – è detto in una nota di Panorama – «è stata una degli invitati al party, una ventina in tutto. La donna ha spiegato che la fotografia risale all’aprile 2006 ed è stata scattata in occasione di un pranzo organizzato per festeggiare i 40 anni di Paola Memola, commercialista barese, cugina di Vendola e sua amica».
La festa si svolse in un ristorante sul mare di Savelletri di Fasano (Brindisi). «Nella foto – scrive Panorama – si vede una tavolata. A destra, in primo piano, spicca Nichi Vendola, vicino al compagno Ed Testa. Seduta un posto più in là c’è Susanna De Felice». Al tavolo, secondo il periodico, «sono presenti altri magistrati: Gianrico Carofiglio, ex pubblico ministero barese e oggi parlamentare del Pd; sua moglie Francesca Pirrelli, anche lei pm a Bari; il pm barese Teresa Iodice e il giudice del Tribunale civile di Trani Emma Manzionna».
«La testimone – conclude il comunicato – non ha voluto cedere lo scatto a Panorama e ha motivato così la sua decisione: pubblicarlo adesso, a pochi giorni dalle elezioni, sarebbe dirompente: è un’immagine dove si vede un’amicizia, una familiarità. Non posso renderla pubblica per ragioni affettive e ideologiche. Sono molto amica di Vendola e sono andata a votare per lui anche alle primarie».

LA CHIESA DI NICHI VENDOLA!

“Se ora la Chiesa si chiude nella torre d’avorio e scaglia fulmini contro chi accusa di essere nemico di Dio, le persone che vogliono vivere alla luce del sole non capiscono”.  E sul previsto bacio gay a Sanremo dice: “Non è inutile spettacolarizzazione. Le lancette della nostra storia sono ferme a un evo precedente”. Ieri era turbato oggi è combattivo… Nichi Vendola e i suoi colpi di sole in pieno inverno!

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Il Papa lascia il Pontificato… Vendola si turba!

”La notizia delle dimissioni del Papa ci turba molto… Sono notizie che confermano che viviamo dentro un tempo storico, una storia con la S maiuscola”.

Il leader di Sel Nichi Vendola ha appreso la notizia mentre era in corso un incontro con la Coldiretti e da subito si è mostrato molto turbato. Poi ha aggiunto:  “I nostri pensieri sono turbati dall’annuncio di Benedetto XVI, qualunque cittadino del pianeta non puo’ non sentire turbamento e grande rispetto di fronte a una scelta che rappresenta uno sconvolgimento epocale di cui siamo allo stesso tempo protagonisti e spettatori”.

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Scontro Alemanno – Vendola su omofobia!!!

Vendola: “Questo clima mi impone di limitare gli spazi della mia vita privata. Sono costretto a gestire ogni mossa con molta prudenza. Se a Roma di sera mi viene voglia di fare due passi da solo, rinuncio”.

Alemanno: “Offende la città. Roma ha sempre accolto tutti”

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Il vuoto politico riempito da parole!

Monti: “E’ Vendola che ripete ogni ‘x’ giorni che io e l’agenda che porta il mio nome siamo incompatibili con un governo di cui lui faccia parte”, ma ”credo che dicendo questo ponga piu’ un problema al capo della sua coalizione, Bersani, che a me”.

Vendola si sente alternativo… ”Monti si candida a realizzare il programma di Berlusconi del 1994. Io mi sento alternativo. Il programma di Monti, presentato peraltro con una certa supponenza  e’ piuttosto modesto e non affronta nel merito le vere questioni”. E aggiunge  “Non è possibile mutilare il centrosinistra. Non sono un problema per Bersani, bensi’ una risorsa per il centrosinistra. Non sono frutto di un balletto di Palazzo e soprattutto non sono stato calato dall’alto. Se Monti volesse restituire la generosita’ del Pd, nessuno potrebbe impedirgli di sostenere il nostro governo gratuitamente”.

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“Berlusconi si vuole far perdonare!” Pd contro il Cavaliere

Berlusconi ci prova a farsi perdonare mentre il Pd riesce a farsi odiare! 

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Vendola copia Obama?

Vendola a Napoli incontra gli elettori e offre la pizza…

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Ma non l’avevamo già vista?

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Vendola copia Obama? CHE VERGOGNA!

“Le paludi della morte”. Vendola spaventato da Monti

Vendola su Monti: “Il rischio è la palude e l’ingovernabilità. Non è Sel il rischio per la stabilità del governo. Il rischio è che vinca la palude. Non sopporto la supponenza del partito delle elite, di una etnia votata al comando: la supponenza è un pericolo per la democrazia”.

MA FORSE VENDOLA INTENDEVA LA SUPPONENZA DI BERSANI E LA DITTATURA IMPOSTA DAL PD SU MPS???

CHI E’ NELLA PALUDE DELLA MORTE SONO GLI ITALIANI CHE NON SANNO PIU’ PER CHI VOTARE TRA LA SINISTRA E LA DESTRA. ODI E LIVORI IN NOME DELLA SPARTIZIONE DELLA TORTA ALLE SPALLE DEGLI ITALIANI STROZZATI DALLA CRISI E DA GOVERNI INCOMPETENTI E CORROTTI.

Monti risponde con lo spauracchio “Spread”: Vendola al governo? Si alza lo spread!

ITALIANI AVVISATI E TERRORIZZATI DAL MONTI PREVEGGENTE!

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Ombre sul Pd per la vicenda MPS, Vendola attacca Monti

”Monti e’ nostro avversario, la sua apertura al Pdl e’ emblematica e ha rivelato il suo sentimento genuino di uomo di destra.”Monti si deve rassegnare – ha proseguito – perdera’ queste elezioni e non riuscira’ a diventare la badante di Bersani”.

Si può usare un linguaggio più consono ai VALORI DELLA POLITICA (non agli uomini politici che i valori li hanno persi molti milleni fa in Italia)? Quando smetteremo di avere un livore becero e riporteremo le istituzioni a una dignità ormai perduta? Sono settimane che si parla di stampelle e di badanti… man mano che le elezioni si avvicinano i toni diventano sempre più volgari!

MA FORSE E’ SOLO TATTICISMO PER CERCARE DI SVIARE L’ATTENZIONE DA MPS!

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Vendola-Monti, abbraccio mortale secondo Ingroia… non lo vedremo mai!

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Bersani “Non sostituirò Monti con Vendola dopo il voto” SIAMO PERSONE SERIE!

A parte lo scandalo Monte Paschi di Siena e qualche cooperativa rossa…

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Problemi di equilibrio per il Pd.

 

Vendola è chiaro: alleanza con Monti solo su programma dei progressisti. “Se non avremo la maggioranza la cercheremo al Parlamento, ma il programma non si tocca”BeFunky_ViewFinder_3v

Vendola “A destra si sente ancora puzza di camorra”!

Ecco l’Italia dopo le dichiarazioni dei politici!

 

Maroni non vuole perdere e allora accordiamoci con il Pdl. “mi sono preso dei vaffa per quest’accordo”. IL PROBLEMA E’ AVERE LA POLTRONA O FARE POLITICA SERIAMENTE?

Grillo: “Monti è l’esorcista!” CHIAMIAMO IL DIAVOLO?

Tremonti “Monti incapace peggiora la crisi” E VOI L’AVETE GENERATA!

Ingroia ” Bersani, finge di non capire” E MAGARI FINGESSE…. NON CAPISCE PROPRIO!
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Che confusione…

Vendola con Monti ci farà solo riforme!

Di Pietro non ci sta. Ingroia censurato nei tg della Rai

Grillo ce l’ha con il triplice no della Fiom.

Bersani dice no. Nessun patto di desistenza con Rivoluzione Civile.

Casini non fa crostate con nessuno… al massimo fa spaghetti mari e monti.

STATE UN PO’ ZITTI???

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In Mali si dovrebbero mandare solo aiuti e addestratori: così Vendola

Si spacca l’alleanza Pd e Sel sul Mali?

 

Vendola vuole mandare solo aiuti in Mali (ma non eravamo in crisi? Poi servirà una manovra per gli aiuti in Mali?) mentre bersani stamattina in radio voleva un intervento armato (così manovra sicura!). MA L’ASSE HOLLANDE – BERSANI E’ FORTE!

Ingroia, ancora ragiona, e chiede all’Italia di non intervenire.

Benvenuti in Italia!

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Vendola contro Monti “Razza padrona!”

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Guerre e alleanze… la solita zuppa della campagna elettorale: Casini no a Vendola!

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Vendola: al ballottaggio voto Bersani! I miei elettori? Non so, li convinca Bersani…

Primarie chiusa campagna elettorale: Grillo attacca Renzi

Ultimo grido di grillo contro Renzi “E’ un arrampicatore”.

La politica è sempre più uno show?

Primarie Pd: gli elettori? Li racconta la parodia che spopola su youtube

Casini: Vendola è un problema!

I 5 del Pd: Puppato, Renzi, Bersani, Vendola e Tabacci

 

 

 

 

Vendola e la pioggia di dichiarazioni dopo l’assoluzione

Dopo l’assoluzione… Il diluvio Vendola!

Prima lacrime in tribunale davanti al giudice che lo assolve “perchè il fatto non sussiste” e poi il diluvio di dichiarazioni durante la conferenza stampa tenutasi nella Presidenza della Regione Puglia.

“Per me è un momento di felicità. Sono stato in questi anni usato come contraltare per le più scandalose inchieste che hanno coinvolto un pezzo di ceto politico verminoso. Io sono una persona perbene ed è stato per me bere un calice amaro. L’ho fatto con rispetto nei confronti della giustizia, un rispetto dei confronti della Procura della Repubblica… Ora penso di cominciare la cavalcata delle primarie, finora sono stato frenato.” Queste le dichiarazioni a caldo di Vendola.

Poi parla del suo confronto con Bersani “Si è discusso del centrosinistra. Questa è la casa che io voglio contribuire a costruire. Ed è una casa in cui non c’è l’Udc, questo non è l’esercizio di un diritto di veto, è una constatazione. Casini ha fatto un altro percorso, le sue posizioni ad esempio in materia di diritti civili sono state in questi anni antitetiche e alternative a quelle che il campo progressista ha potuto rappresentare. E se Casini immagina che l’orizzonte della politica debba essere l’austerity e il liberismo da qui all’eternità è chiaro che Casini sarà un avversario e non un alleato”. E il nodo di scontro  con il leader dell’Udc è sempre e ancora una volta sulle unioni di fatto. Anche ultimamente Casini, ha dichiarato di essere contrario alle unioni gay, definendole incivili e contro natura.

Apre la porta anche a Di Pietro ammesso che lui si stacchi una volta per tutte dall’Udc e poi ribadisce a gran voce : “Sono una persona perbene”

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