Il triangolo? Ancora indiscrezioni sulla vita sentimentale di Philip Seymour Hoffman

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Chi è la donna misteriosa che spuntanei diari di Philip Seymour Hoffman? La polizia ha trovato alcune confessioni private di Hoffman in cui si parla dall dipendenza dall’eroina, agli incontri nei Narcotics Anonymous, dai giorni passati in Rehab a questo triangolo amoroso. Hoffman scriveva di trovarsi in mezzo tra due donne, lei, quella del diario e la compagna, Mimi O’Donnell, la madre dei suoi tre figli. Sarebbe stata proprio questa donna a causare la rottura tra Hoffman e la compagna e non l’eroina come avevano scritto i giornali americani ricostruendo gli ultimi giorni di vita dell’attore americano.

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L’attacco di Anonymous alla Calabria… uniti contro la mafia?

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Dopo Mafialeaks, un sito il cui “scopo è quello di raccogliere informazioni riguardanti le attività mafiose direttamente dall’interno delle stesse”, ora gli hacker tornano alla ribalta e annunciano battaglia. Anonymous sostiene di aver violato il pc del  presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti del PDL e di aver trovato del materiale “molto interessante”. In particolare mail indirizzate ad amici e colleghi che potrebbero avere risvolti davvero sorprendenti, o almeno questo è quello che sostengono gli hackers. Lo stesso trattamento avverrà anche per altri presidenti di Regione e sono già avvisati coloro che guidano la Lombardia, Sicilia, Puglia, Toscana e Campania le cui comunicazioni potrebbero diventare pubbliche dalle prossime ore.  La violazione fa parte di quella che gli Anonymous chiamano “Operation Italy”, con circa 1.000 documenti che conterrebbero (il condizionale è d’obbligo) informazioni legate alla mafia, droga e corruzione. L’azione degli hacker ha, secondo quando si apprende dalla pagina Facebook del gruppo,  l’obiettivo di mettere in luce quanto i governatori “non hanno fatto per le proprie regioni”, spesso arrivando a patteggiare con figure criminali del panorama italiano.

Il comunicato ufficiale è stato postato sul sito CyberGuerrilla.org e comprende una gallery di 27 screenshoot della casella email di Scopelliti, oltre all’informazione di un intero archivio di 400 MB contenente, come detto, almeno 1.000 documenti. “Questo è solo l’inizio – si legge nel comunicato – la gente d’Italia ha il diritto di sapere in cosa il governo è coinvolto e, specialmente, come la mafia arriva in Regione”.

Anonymous vs Datagate nelle strade di tutto il mondo!

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Anonymous, oggi 5 novembre, è sceso in piazza in tutto il mondo contro  la sorveglianza globale.  Si tratta della “Million Mask March”, marcia organizzata da Wikileaks, Pirate Bay, il movimento Occupy, il Partito Pirata e Anonymous.

Dall’Australia all’Europa, passando per la Malaysia e le Filippine e gli Usa, decine di persone hanno sfilato in piazza con la nota maschera di Guy Fawkes. In Italia, cortei si sono svolti a Roma, Milano, Napoli, Bari, Firenze, Bologna, Venezia, Torino, Aosta, Catania e Palermo.

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I nostri 7 giorni e il sipario alzato!

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Il sipario questa settimana si è alzato in particolare su due notizie: su desecretazione dei verbali di Schiavone e i mali della Terra dei Fuochi e sull’intercettazione della Cancellieri sul caso Ligresti. Ma oltre a questi due temi centrali della settimana che hanno alzato polveroni e polemiche, tante altre notizie sono andate “in scena” in questi sette giorni a ridosso di Halloween.  Anche in questi primi giorni di novembre a dominare la scena politica ci sono stati i provvedimenti del Governo in materia pensionistica e oggi la tela si è strappata e si è scoperto che se molti cittadini non potranno andare in pensione perché non è stata ancora approvata una riforma pensionistica che abolisca i tanti limiti della Legge Fornero, c’è chi invece avrà un trattamento ben diverso e scivolerà sull’oro.  Ma se per qualcuno la vita è semplice, c’è chi ha la vita magica, chi entra incappucciato e chi fa scintille a “Ballando con le Stelle”! Ma non ci sono solo notizie venute alla ribalta ma anche personaggi, e uno di questi è senza dubbio la sensitiva che ha lanciato nuove speranze sul caso irrisolto di Roberta Ragusa e ha  “indirizzato” le ricerche nel cimitero di Orzignano. Ma se sulla cronaca nera le nubi non si dipanano, non va meglio neppure nei cieli di Alitalia, dove Air France ha svalutato le quote in suo possesso mettendo in nuove difficoltà non solo il gruppo, ma l’esecutivo stesso che pensava di aver trovato ormai una soluzione con Poste italiane!  Dove sarà la nuova chiave di volta?

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Chi invece sembra felice è la mamma di Dudù, lontano dai riflettori, lei passa la sua esistenza tranquillamente, a differenza del figlio che è finito anche in bocca a Crozza. Chi invece sembra passare un periodo davvero sfortunato è Balotelli che questa settimana è rimasto anche coinvolto in un incidente stradale. D’altra parte nella vita come nel calcio la palla gira e non si sa mai dove andrà a colpire, un po’ come il satellite Esa. Ma se non solo pezzi piovono dal cielo, anche pioggia e maltempo imperversano in Italia e sale l’acqua a Venezia. Sicuramente aria di bufera come quella che si respira tra Germania e Usa dopo le ultime rivelazioni sulle intercettazioni di Angela Merkel. Ma se il Datagate non si ferma e ci sono climi da guerra fredda tra le superpotenze internazionali, c’è chi fa invece la guerra informatica: Anonymous mette ko i siti di Eni e Saipem. Se l’attacco cibernetico fa male, sicuramente non ha fatto bene a Bergessio, infortunatosi contro la Juventus, sentirsi attribuire la frattura del pene invece che del perone. Brutta figura anche per Bieber, che è stato fotografato, mentre cercava di dileguarsi da un noto bordello di Rio de Janeiro… chi invece non si è dovuta nascondere affatto è stata la coppia che ha fatto sesso sulla metro di Roma. Meglio calare il sipario… invitandovi in platea già da domani per una nuova settimana da trascorrere insieme!

Eni e Saipem sotto assedio da parte di Anonymous

NEWOpGreenRights-tuttacronacaProtesta targata Anonymous contro gli impianti di rigassificazione per mettere in atto la quale il gruppo di attivisti ha effettuato un’incursione informatica seguita dalla pubblicazione di mail e documenti dei giganti italiani dell’energia. E’ stato lo stesso gruppo a dare in seguito l’annuncio del lavoro degli hacker: “#LEAKS #Italy #AntiSecITA #OperationGreenRights #LNG #OffShore #ENI #Saipem You have been HACKED!!!” Come ricorda Giornalettismo, “già la settimana scorsa membri del collettivo italiano avevano affiancato la manifestazione di Roma bombardando di attacchi DDOS i siti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero dello Sviluppo Economico, nonché la Corte dei Conti e la Cassa Depositi e Prestiti, proseguendo poi nei giorni successivi contro il ministero dell’Istruzione, e contro il trio ministero dei Trasporti, dello Sviluppo Economico e Regione Piemonte in solidarietà al movimento NoTav.” A essere presi di mira ora, all’interno di #OpGreenRights, Eni e Saipem. Al momento non è però chiaro come il gruppo si sia impadronito di documenti e mail, molti dei quali riguardano la Saipem, controllata di Eni che si occupa della realizzazione d’infrastrutture e servizi per la ricerca di giacimenti e la costruzione di oleodotti. In una pagina web sono raccolte molte decine di account e dati personali su dipendenti Saipem ed Eni; nomi, email, società di appartenenza, cognome, password, nickname, telefono; ma niente di particolarmente compromettente a prima vista. Ma non solo, un’altra cartella contiene richieste di preventivi, documenti  su gare e valutazioni di offerte tecniche rivolti ad altre aziende come la Qatar Petroleum. Ci sono mail che trattano di viaggi in Congo, dove Saipem ha dovuto scontare un incidente che ha affondato una piattaforma petrolifera al largo di Pointe Noir. Ci sono anche file, vecchi di qualche anno, che contengono dati sulle flotta di navi usate per le attività di costruzione. Una serie di dati, quindi, che lasciano intuire come il gruppo volesse più che altro sfidare le aziende, anche se il collettivo ha annunciato che arriveranno anche altri documenti su Enel, Eni e Ansaldo.

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12enne viola i siti della polizia e del servizio sanitario

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Una storia incredibile. Un adolescente canadese di soli 12 anni è stato accusato di aver  attaccato i siti della polizia di Montreal e quello della Sanità pubblica del Quebec nella primavera del 2012. Lo avrebbe fatto per conto del collettivo di hacker di Anonymous, in cambio di un videogames. Il ragazzo si sarebbe presentato davanti al giudice con l’uniforme della scuola, la Notre-Dame-de-Grace, accompagnato dal padre e dal legale che ha dichiarato:  «Ha 12 anni e non è stato mosso da motivazioni politiche».  La polizia stima che abbia causato un danno pari a 60mila dollari.

 

All’attacco del Piemonte… gli hacker colpiscono i siti istituzionali

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Gli Anonymous hacker hanno colpito i server del Csi, il Consorzio per il Sistema Informativo piemontese a cui sono collegati i siti web di 106 istituzioni. Tra l’altro non sono raggiungibili i portali di Consiglio e Giunta della Regione Piemonte, così come quello della Città e della Provincia di Torino e di molte Asl. La polizia postale indaga per risalire ai responsabili dell’attacco, mentre i tecnici sono al lavoro per ripristinare il guasto.

La denuncia di Ilaria Cucchi da parte del COISP!

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E’ stata denunciata Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, per le sue affermazioni rilasciate in seguito alla sentenza del fratello. La denuncia compare sul sito del Coisp a firma di Franco Maccari, segretario del sindacato dei poliziotti, datato 6 giugno:

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 Il mese scorso il Coisp, dopo gli scontri, era tornato a manifestare per il caso Aldovrandi al ministero di Grazia e Giustizia. Il Coisp in quella occasione rivendicava come ci fosse “della disparità di trattamento a livello di pene detentive per i quattro poliziotti condannati per l’omicidio colposo di Federico”. Ma se la Giustizia deve essere accettata come mai il Coisp non l’accetta per il caso Aldovrandi e manifesta, ma poi denuncia Ilaria Cucchi per aver esternalizzato le proprie idee sul processo per accertare la causa della morte del fratello?

Manette in tutta Italia per degli appartenenti al gruppo Anonymous

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Tango down, è questo il nome dell’operazione della polizia postale, coordinata dalla procura di Roma, che ha portato ad arresti e perquisizioni in tutta Italia contro presunti appartenenti al gruppo hacker Anonymous, i cui membri attacccano i sistemi informatici di infrastrutture critiche, siti istituzionali e importanti aziende. Quattro provvedimenti agli arresti ed una decina di perquisizioni sono stati disposti per i responsabili anche di attacchi ai siti del governo, del Vaticano e del Parlamento. Stando alle indagini, le persone arrestate facevano parte del movimento e sfruttavano il logo di Anonymous per interessi personali. In precedenza, il 23 otttobre dello scorso anno, era stato preso di mira anche il sito della Polizia di cui alcuni documenti sensibili, tra i quali un dossier sui manifestanti No-Tav e schermate del sistema mail interno della polizia con credenziali d’accesso per i sistemi riservati, sono stati messi a disposizione sul sito del gruppo. Tra gli altri files, erano stati hackerati anche quelli contenenti indicazioni risalenti al 2007 per la concessione del permesso di soggiorno per fini sociali, circolari del 2012 che indicano su quali fattispecie criminose si possono disporre operazioni sotto copertura, sopratutto rispetto alla criminalità informatica. Oltra a questo, sul sito della Polizia Anonymoous aveva pubblicato un manifesto satirico: “Polizia battuta e scoperta”.

Che vergogna! Ennesima manifestazione del Coisp contro Aldrovandi

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Siamo un Paese che ha perso il senso della vergogna, il senso dell’indignazione e soprattutto gli ideali di giustizia e di pena commisurata a un reato.

Franco Maccari, segretario generale del Coisp, annunciando la manifestazione di domani a Roma, dalle 10 alle 13, davanti al Consiglio Superiore della Magistratura e al Ministero della Giustizia per chiedere gli arresti domiciliari per i poliziotti che hanno ucciso Federico Aldrovandi.

Uno scandalo e una vergogna davanti la quale i cittadini, ma soprattutto i politici dovrebbero indignarsi e reagire contro una violenza psicologica e verbale perpetrata e reiterata dal Coisp.

Le ultime dichiarazioni di Maccari sono agghiaccianti e sarebbero ridicole se non fossero drammatiche:

“Sul caso Aldrovandi – fa notare Maccari – abbiamo i tribunali di sorveglianza, Padova e Milano, che hanno posto agli arresti domicilari due dei quattro poliziotti coinvolti nella vicenda, mentre il tribunale di sorveglianza di Bologna insiste incredibilmente per tenere dietro le sbarre gli altri due poliziotti condannati. Anche questi uomini – rimarca – scontino la pena ai domiciliari. Non vogliamo privilegi, ma neanche che ci siano diritti affievoliti per gli uomini in divisa. Può capitare di sbagliare e le sentenze si rispettano, ma l’applicazione delle pene deve essere coerente e corretta per tutti”.

E che giustizia può esserci per un ragazzo morto ammazzato da 4 poliziotti? 4 contro uno non c’è neppure nella legge della giungla… adesso dobbiamo dare un premio o equipararlo agli altri cittadini? Un poliziotto che sbaglia dovrebbe pagare molto di più rispetto a un cittadino. Hanno oltraggiato la divisa che portano, hanno umiliato l’istituzione che rappresentano, si sono macchiati un delitto indegno… La prigione è ancora una pena lieve!

Hacker alla Corte d’Appello di Venezia!

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“Sito Hackerato! Da AnonKevol 😀 😀 rami /ya kra. Fan…o il sistema fan…o a tutti , svegliatevi Hack By:@Reed Moon Crew [GoodBye Stupid!]”. Questo è il messaggio che si compone da  questa mattina sulla home page del sito della Corte di Appello di Venezia. Il sito è stato evidentemente violato dai pirati informatici ed è tutt’ora bloccato. Anonymous colpisce ancora e colpisce soprattutto le istituzioni. Viola la sicurezza informatica e accede a dati sensibili. E’ possibile usare le informazioni per scopi personali anche manomettendo dati ed è possibile compiere ricatti? O è solo un atto dimostrativo?

 

#OpIsrael succederà l’inaspettabile!

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Il collettivo hacker Anonymous si prepara a lanciare domenica un attacco contro Israele che, minaccia il gruppo, “oscurera’ il Paese”. “Il governo si aspetti l’inaspettabile”, affermano alcuni hacktivisti. L’iniziativa, denominata #OpIsrael, e’ tesa a “denunciare la situazione umanitaria a Gaza”, che il collettivo paragona “all’Olocausto”. “Parteciperanno oltre 20 gruppi di hacktivisti da tutto il mondo”, spiegano gli hacker, “almeno 9.000 persone agiranno all’unisono”.

Attacco alla Corea… per ora è Anonymous a colpire!

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Il giorno dopo la «grande paura» sfumata rapidamente, ci pensa Anonymous a tener caldo il fronte coreano. Il collettivo hacker ha attaccato numerosi siti web e profili Twitter e Facebook della Corea del Nord. Tra i siti hackerati, il profilo Flickr del sito Uriminzokkiri, dove gli hacker hanno piazzato un manifesto «wanted» con l’immagine di Kim Jong-Un trasfigurata in quella di un maiale con topolino tatuato sul ventre. Anonymous chiede che il leader nordcoreano si dimetta. Tra i siti oscurati anche quello della compagnia aerea nazionale, Air Koryo.
Intanto continua la propaganda. Dopo il «via libera definitivo» all’esercito per un «attacco nucleare» contro gli Stati Uniti, ieri un missile a medio raggio (che non potrebbe mai raggiungere le coste statunitensi sia per un limite di gittata sia per le super tecnologiche difese Usa) è stato posizionato sulla costa orientale in vista di un test imminente o di un addestramento militare.
Il ministro della Difesa di Seul, Kim Kwan-jin, ha svelato l’ultima mossa del Nord (forse più mirato alla propaganda interna che ad altro) in un’audizione dinanzi alla commissione Difesa del parlamento, precisando che non sembra finalizzata a colpire il continente americano, smentendo l’ipotesi di un KN-08 capace di coprire i 10.000 chilometri che separano le due nazioni.
Senza specificarne la tipologia, il ministro ha osservato che si ritiene sia in grado di coprire una «distanza considerevole». Anche se vi è «una piccola possibilità» che la retorica del Nord possa sfociare in un conflitto su larga scala, Kim ha messo in guardia da altre provocazioni, tra scontri di confine e attacchi informatici.

#stopthecoisp e la solidarietà di Anonymous ad Aldrovandi!

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Uno striscione blu con una scritta «#stopthecoisp» firmato dall’associazioneFederico Aldrovandi è stato appeso sui cancelli del fossato del Castello a Ferrara, nello stesso punto in cui due giorni fa i militanti del sindacato di polizia hanno inscenato il loro presidio. Nello stesso punto infatti è stato convocato per il presidio in solidarietà della mamma di Federico, Patrizia Moretti. La frase, #stopthecoisp verrà usata dalla associazione come trend topic per dare aggiornamenti sulla vicenda su twitter.

Un attacco di Anonymous rende inaccessibile in queste ore il sito del Coisp, sindacato di Polizia finito nella bufera per la manifestazione di Ferrara che ha provocato la reazione della mamma di Federico Aldrovandi. È il blog di Anonymous Italia a rivendicare l’azione #opcoisp Tango Down con una scritta sovrapposta all’immagine di Guy Fawkes, il ribelle mascherato reso celebre dal film V per Vendetta raffigurato mentre abbraccia Patrizia Moretti, la madre di Federico. «Salve, servi dello Stato. apprendiamo dell’ennesima dimostrazione di viltà alla quale avete dato adito. Il vostro pseudo-sindacato manifesta solidarietà verso mani colpevoli e sporche di sangue innocente. Insabbiate la verità, sprezzanti di una madre orfana di un figlio strappatole barbaramente da quattro assassini, rendendovi complici di una sanguinosa mattanza e di un dolore che non può essere sopito», si legge sul blog di Anonymous, che oltre a Federico Aldrovandi elenca anche una serie di altre «Vittime dello Stato». «Infangate i diritti umani incarnando il ruolo di capri espiatori, mentre vi prodigate in azioni violente, repressive e deplorevoli. L’ombra del sangue di Federico è più viva che mai. Non dimentichiamo chi è caduto per mano di vili assassini asserviti al potere. Non dimentichiamo lo strazio delle madri e dei padri che chiedono giustizia e rispetto. Le loro urla e le loro lacrime sono anche le nostre. E a loro ci stringiamo -proseguono gli attivisti di Anonymous- con la promessa di utilizzare tutte le armi in nostro possesso per indagare sulle morti impunite, per fare luce laddove lo Stato complice vuole imporre il silenzio».

Dopo il tribunale a Milano ora tocca alla Scuola di Polizia Campana

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Attacco hacker e maschera stile Anonymous sul sito della Scuola regionale di Polizia locale della Campania. Proprio come avvenuto ieri per il sito del Tribunale di Milano e del Dap, all’indirizzo http://www.polizia.campania.it campeggia la scritta ‘Preparatevi ha inizio l’apocalisse’. E’ la fine per un nuovo inizio’. La scuola che ha sede a Benevento, ha lo scopo di qualificare professionalmente gli operatori della Polizia Locale della Campania.

Leggi l’articolo sull’attacco alla giustizia milanese!

Anonymous sferra l’attacco! Guerra al sito governativo Ussc.gov

In questo modo vogliono fare una ritorsione contro il Governo che ha indotto Schwartz al suicidio.

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