L’idiozia umana non conosce confini e porta alle atrocità più efferate. L’ignoranza e la superficialità da sempre hanno generato mostri come quello/a che su Facebook ha postato un’immagine di Anna Frank e ha scritto «Gente che scrive ‘doccia time’ e poi non si collega più». Il riferimento alle camere a gas è più che evidente e lascia attoniti che c’è anche chi possa trovare divertente un tale abominio. Ma è ancora più irriverente e vergognoso che gli amministratori di Facebook si siano rifiutati di rimuoverlo. La risposta del ‘dashboard di assistenza è stata che la foto in questione «non è risultata violare gli standard della comunità di Facebook sui contenuti che incitano all’odio, che includono foto o post che attaccano una persona sulla base della sua razza, etnia, nazionalità, religione, sesso, orientamento sessuale, disabilità o malattia».
La prima risposta è che c’è un conclamato odio razzista che è espresso implicitamente ponendo in ridicolo una foto di una drammaticità assoluta che offende quindi tutta la comunità ebrea nella sua storia e nei suoi ricordi.
Se poi veniamo al “comune senso del pudore” è un oltraggio che “stupra metaforicamente” l’immagine di Anna Frank e per questo andrebbe rimosso. Perchè lo stupro non è solo fisico, a volte è anche solo psicologico, ma ha la stessa violenza di un atto sessuale non consenziente.
La replica della Comunità ebraica però è caduta nel vuoto: «Facciamo appello a Facebook per la rimozione affinchè non depotenzi la genuità della spinta originaria dello stesso social network, si assuma le sue responsabilità e rinforzi anche la sua autorevolezza. Altrimenti, se ci saranno gli estremi, non ci tireremo indietro e presenteremo una denuncia». A parlare è il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici commentando una frase scritta a corredo di una foto di Anna Frank che evoca le camere a gas dei lager nazisti. «Se ci fosse una legge ad hoc sul cyber-crime – sottolinea Pacifici – non staremmo qui nemmeno a parlarne. Ad ogni modo la risposta a queste persone viene dall’incontro avuto oggi con il presidente della Camera Laura Boldrini che ha preso l’impegno di recepire le indicazioni dell’Unione Europea proprio sul cyber-crime». Pacifici si definisce un «accanito sostenitore di Facebook» ricordando che all’interno del social c’è un forum della Comunità Ebraica a cui aderiscono 2000/3000 persone in cui «ci si confronta e si discute, ma per accedere chiediamo i documenti!». Però denuncia anche le distorsioni: «C’è chi si è registrato con il mio nome e cognome ed ha messo la foto della mia famiglia!».
Quindi la miglior conclusione sono proprio le parole di Anna:
Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.
Il Dominatore di Poteri
/ aprile 12, 2013Che imbecille quello che ha fatto questa cosa .
tuttacronaca
/ aprile 12, 2013Non ci sono davvero parole, è una vergogna assoluta
laurie27wsmith
/ aprile 12, 2013Questo è terribile, è più niente di sacro? La persona che ha postato questa oscenità ha ovviamente nessuna anima o la conoscenza di ciò che è accaduto in quei tempi bui.
tuttacronaca
/ aprile 12, 2013Totale assenza di umanità, questo è certo, e sì, ignoranza della storia ma anche di cosa sia il rispetto per la vita stessa.
KnockOut
/ aprile 13, 2013E proprio vero: la mamma degli imbecilli è sempre incinta
tuttacronaca
/ aprile 13, 2013E ormai siamo in piena degenerazione, sembra di galleggiare nel vuoto assoluto