Si è sentito mentre si trovava nella sua cella nel carcere di Opera, dov’è rinchiuso in regime di 41bis, Totò Riina. Il boss mafioso è stato ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale San Paolo di Milano e in un primo momento si pensava che il padrino corleonese avesse avuto un ictus. In realtà l’uomo, condannato a diversi egastoli, ha avuto un malore e le sue condizioni, al momento, non sono giudicate gravi dai medici. Gli esami clinici a cui è stato sottoposto, infatti, avrebbero stabilito che si tratta di un’indigestione. Il boss viene tenuto comunque al momento sotto osservazione per stabilire la natura del malessere e la sua evoluzione. Fonti carcerarie spiegano che il capomafia potrebbe tornare nel carcere di Opera tra stasera e domani.
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Riina in ospedale: il boss mafioso e il malore in cella
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/04/riina-in-ospedale-il-boss-mafioso-e-il-malore-in-cella/
Si sfiora la rissa in ospedale a Cagliari: il bebè con tre papà
Scena insolita all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, dove nel reparto di ostetricia e ginecologia è stata sfiorata la rissa per un bebè. La paternità del neonato, figlio di una donna nigeriana, è stata infatti rivendicata da ben tre uomini che, giunti in reparto, hanno iniziato a discutere animatamente passando presto agli insulti e alle minacce. Ora non resta che attendere le risposte dalla madre del piccolo, alla quale spetta decidere se sottoporre il figlio al test del dna e chiarire ogni dubbio.
Pubblicato da tdy22 in marzo 1, 2014
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Denuncia shock: l’ospedale che finge di curare con macchinari rotti
“Lì la maggior parte dei macchinari non funziona”. Cosa significa? “Che sono rotti oppure li teniamo spenti”. Sono queste le prime affermazioni di una dipendente di un ospedale dove si finge di curare i pazienti con macchinari di fisioterapia guasti. A raccontare il caso di malasanità è Nadia Toffa del programma Le Iene (qui il servizio). La denuncia della dipendente che ha documentato ogni cosa grazie a una telecamera nascosta parla di macchinari malfunzionanti o addirittura guasti, scarsa igiene e poca serietà. Il filmato testimonia come nel reparto di fisioterapia i macchinari impiegati per le cure dei pazienti, che pagano da un minimo di 60 a un massimo di 200 euro, restino spenti coinvolgendo anche gli infermieri in una falsa che assume sempre più i connotati di una truffa.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 27, 2014
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Cosa ci fa un leopardo all’ospedale? Paura in India
Panico in una città dell’India nel nord dove, tra i pazienti di un ospedale, ha fatto la sua comparsa un grosso esemplare maschio di leopardo. L’animale ha creato terrore comparendo all’improvviso e obbligando la polizia a un inseguimento che però non ha avuto esito: il felino infatti è riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
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Interrotto il risveglio di Schumi?
Tante e a volte confuse le notizie sull’effettivo stato di salute di Michael Schumacher che sta tenendo con il fiato sospeso i tifosi e non di tutto il mondo. L’ultima indiscrezione verrebbe dal sito tedesco Bid.de che rilancia una notizia pubblicata su Focus Online secondo la quale il processo di risveglio del campione di Formula 1 non è progredito, anzi sarebbe stato temporaneamente interrotto per complicanze sconosciute. Le ultime notizie ufficiali erano state rilasciate alla fine di gennaio e la manager del campione Sabine Kehm aveva dichiarato: “Lo stato di coma di Michael Schumacher è in fase di riduzione per consentire l’inizio del processo di risveglio. I sedativi somministrati a Michael sono da pochi giorni in diminuzione, ma il processo potrebbe durare a lungo”. Ma quindi anche le dichiarazioni rilasciate da Massa pochi giorni fa sarebbero inesatte? L’indiscrezione di Focus non è corretta? Intanto c’è chi continua a sperare in una buona notizia.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 23, 2014
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Felipe Massa e gli aggiornamenti sulle condizioni di Schumi
Felipe Massa ha fatto visita a Michael Schumacher, suo ex compagno di squadra alla Ferrari nel 2006, e in seguito ha spiegato al giornale tedesco Bild: “Ha mostrato segni di reazione e quando gli ho parlato ha mosso la bocca. Sono contento di avergli fatto visita. Gli ho parlato a lungo, raccontandogli di come funziona la mia nuova squadra e della nuova vettura”. Il brasiliano ha quindi aggiunto che “ho provato a trasmettergli la miglior energia possibile. Michael è una persona molto forte e spero veramente che possa di nuovo assaporare la gioia dell’esistenza”. L’ex pilota è ricoverato in un ospedale di Grenoble dal 29 dicembre scorso, dopo aver battuto violentemente la testa dopo una caduta mentre sciava con degli amici. Da allora è in coma farmacologico.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
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Suicidio al Niguarda di Milano, l’ospedale si scusa
Stupore, meraviglia e sconcerto per il suicidio di una donna romena, 30enne che si è levata la vita impiccandosi con un foulard annodato al corrimano d’una scala, nel padiglione numero 16 dell’ospedale Niguarda di Milano. La donna, in stato di depressione, era arrivata con un’ambulanza all’ospedale intorno alle 19,30 di ieri sera. Poi era scapppata dall’accettazione e si erano perse le tracce per tutta la notte. Solo questa mattina il corpo è stato rinvenuto nel padiglione 16.
In una nota la direzione dell’ospedale si è detta “costernata e affranta per l’accaduto perché dovremmo avere migliaia e migliaia di occhi per poter controllare sempre tutto e tutti”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
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Simona Riso si suicidò. Ora s’indaga sugli abusi subiti dallo zio in Calabria
Era la fine dell’ottobre scorso quando la 28enne Simona Riso veniva trovata, agonizzante, nel cortile della sua abitazione, nel quartiere Appio, a Roma. La giovane era arrivata in fin di vita in ospedale e, prima di spirare, è stata in grado di dire solo una cosa: “Sono stata violentata”. Su tali parole si è indagato per mesi, nel tentativo di ricostruire quello che poteva essere accaduto quella drammatica notte. Il dubbio: Simona aveva scelto di gettarsi dalla terrazza condominiale o qualcuno l’ha spinta, macchiandosi di omicidio? Nel frattempo, però, si sono scoperti anche errori medici, con i dottori che, colpiti da quella frase, al pronto soccorso del San Giovanni non si accorsero che la giovane aveva il bacino fratturato e due costole rotte e la portarono nel box ginecologico. Il medico legale che ha eseguito l’autopsia, Giorgio Bolino, parla di un errore “grave e penalmente rilevante”. E spiega: “se fosse stata soccorsa tempestivamente, la ragazza, forse, si sarebbe salvata”. Sul corpo di Simona, tuttavia, non sono stati riscontrati segni di aggressione, di abusi sessuali recenti. Ma un abuso c’è stato e arriva dal suo passato, come emerso nell’inchiesta. Ora, in un’informativa dei carabinieri, viene reso noto il colpevole: si tratterebbe di uno zio che abusò di lei in Calabria. Ora le indagini proseguono prendendo visione dei diari degli psicologi che negli anni hanno parlato con la giovane. Si cercano le tracce di quella violenza che tanto ha segnato quella giovane vita.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/20/simona-riso-si-suicido-ora-sindaga-sugli-abusi-subiti-dallo-zio-in-calabria/
Satta ricoverata nel giorno del suo compleanno, Boateng vola a Milano
Ricoverata il giorno del suo compleanno, al settimo mese di gravidanza, così Melissa Satta racconta la sua esperienza a “Diva e donne” che lo riporta nella rubrica “Sussurri fra divi”. La Satta si è sentita male il 7 febbraio, “Ho avuto un piccolo problema ma ora è tutto a posto, altrimenti non sarei ritornata in Italia per girare la nuova sitcom Amici@letto 21h su Comedy Central Purtroppo sono stata male proprio il giorno del mio compleanno. Che brutto! Ero un po’ agitata, ma se sei incinta e non stai bene, in ospedale ti tengono in osservazione per sicurezza, e così è stato. Sono tornata a casa e dopo due giorni di riposo tutto è di nuovo come prima: ora però starò in Germania e non prenderò più voli per l’Italia fino al parto». Su Twitter, Melissa aveva scritto: «Essere dimessa dall’ ospedale e trovare a casa il mio amore e tutti i fiori è stato il mo- mento più bello». Kevin-Prince Boateng, infatti, da Düsseldorf ha preso l’aereo e si è precipitato a Milano per vedere di persona le condizioni di Melissa e del piccolo che si ritiene che possa nascere intorno al 20 aprile.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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Ricoverato Chirac a Parigi!
L’ex presidente francese Jacques Chirac è stato ricoverato all’ospedale americano di Neuilly, nei pressi di Parigi. Lo riferiscono fonti vicine al governo francese. Non si conosce ancora lo stato di salute di Chirac. Ultimamente era in terapia per curare problemi di alzheimer.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 17, 2014
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Schumacher stabile, la moglie per ore accanto nel tentativo di svegliarlo
Condizioni stabili e il processo di risveglio dal coma farmacologico, come hanno spiegato i medici, sarà piuttosto lungo. Accanto al campione, la ,oglie Corinna, che secondo alcune indiscrezioni passerebbe ore accanto al letto del marito nel tentativo di svegliarlo. «Le voci familiari donano serenità e tranquillità, quindi sono indispensabili», hanno detto i medici al Daily Mail, «Lentamente, in questo modo, riprenderà consapevolezza del mondo esterno».
Pubblicato da tdy22 in febbraio 10, 2014
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Omicidio nel Napoletano: 24enne ucciso all’uscita di un locale
Erano da poco passate le quattro del mattino quando il 24enne Maurizio Lutricuso veniva crivellato di colpi di pistola all’uscita di una discoteca di Pozzuoli, nel Napoletano. Il giovane, che aveva precedenti penali per rapina, scippo e resistenza a pubblico ufficiale, è morto durante il trasporto all’ospedale San Paolo, dove alcuni amici lo stavano portando.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 10, 2014
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Tre minorenni stuprarono la compagna di classe: la condanna è il volontariato
Era il 2009 e tre minorenni violentavano una compagna di classe. Ora sono stati condannati a diciotto mesi di volontariato in unca casa di riposo o in ospedale, solo una “punizione”, visto che all’epoca erano minorenni. Sul Giornale, Gianpaolo Iacobini spiega:
“Il prezzo da pagare per uno stupro di gruppo l’ha fissato il Tribunale dei minori di Vicenza, ratificando l’accordo stretto tra Procura e difensori degli imputati. Un anno e mezzo di lavori di pubblica utilità per saldare il debito con la giustizia. Forse assisteranno gli anziani di una casa riposo o i pazienti di qualche ospedale della zona. Se vorranno, potranno dare una mano in qualche comunità o accompagnare i disabili. Di sicuro, non faranno neppure un giorno di carcere i componenti del terzetto che una sera d’estate di cinque anni fa abusarono di una compagna di scuola”.
Prima l’alcol per quegli appena adolescenti nelle vie di Vicenza, poi lo stupro nella casa di uno dei ragazzini:
“Al padre che ignaro era andata a riprenderla prima che scoccasse la mezzanotte la ragazzina non aveva avuto il coraggio di dire nulla. Poi, vinta la vergogna, l’amara confessione, le medicazioni in ospedale, la denuncia in questura. E le indagini, l’identificazione dei tre, la denuncia a piede libero con l’accusa di violenza sessuale di gruppo”.
Davanti alla testimonianza della vittima, i tre hanno deciso di patteggiare la condanna:
“Ci si è fermati prima, con un patteggiamento che consentirà al trio, qualora il periodo di affidamento in prova dovesse filar liscio, di sentir dichiarare estinta la pena e lasciarsi tutto alle spalle, come se nulla fosse mai successo”.
Lo stupro nei tribunali non tutela così la vittima, spiega Iacobini:
“Così nel mondo che va alla rovescia sul banco degli imputati finiscono le donne: se lo stupro riguarda una fanciulla non più vergine «il trauma sarà da ritenersi più lieve » ed il maschio assalitore «avrà diritto ad una condanna più lieve», ha stabilito nel 2006 la Terza sezione della Cassazione. La stessa che un paio d’anni fa ha bissato:quando lo stupro è di gruppo, in attesa di giudizio è lecito adottare misure alternative alla carcerazione. E nell’ottobre del 2012 un’altra pronuncia da manuale: se più sono i violentatori «va riconosciuto uno sconto di pena a chi non abbia partecipato a indurre la vittima a soggiacere alle richieste sessuali del gruppo, ma si sia limitato a consumare l’atto»”.
Motivo per cui non stupisce, spiega Iacobini, se la Corte di Cassazione ha “perdonato” al sessantenne la relazione con la bimba di 11 anni:
“Nessuna meraviglia, allora, se a dicembre la Suprema Corte ha cassato la condanna a 5 anni inflitta in Appello ad un sessantenne che aveva allacciato una relazione con una bimba di 11 anni, affidata alle sue cure di operatore dei servizi sociali del Comune di Catanzaro: processo da rifare perché, secondo gli ermellini, non s’era tenuto conto del fatto che i due «fossero innamorati e che ciò costituisse un’attenuante»”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 9, 2014
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Incredibile! Il malato che viene guarito… grazie a Dr House!
Ha dell’incredibile quanto accaduto nell’ospedale di Marburgo, in Germania, dov’era ricoverato un 55enne tedesco la cui complessa situazione clinica sembrava irrisolvibile. L’uomo presentava infatti un’inspiegabile insufficienza cardiaca, febbre alta e la misteriosa perdita di udito e vista. La sua fortuna è stata che a seguirlo ha trovato il dottor Juergen R. Schaefer, fedelissimo seguace della serie tv americana Dottor House. Il medico si è ricordato di un caso simile visto in televisione, in cui tutti era stato scatenato da un avvelenamento da cobalto. Incredibile ma vero, il 55enne di Marburgo stava proprio subendo un avvelenamento da parte del metallo tossico.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 7, 2014
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La falsa notizia della morte di Michael Schumacher
Per tutto il giorno, su Twitter, è girata la notizia della morte dell’ex pilota Michael Schumacher, ricoverato nell’ospedale di Grenoble dal 29 dicembre scorso dopo un tragico incidente sugli sci. E’ stato lo stesso ospedale, in seguito, a smentire la voce, a sua volta con un tweet. “L’ospedale di Grenoble smentisce il decesso di Michael Schumacher”, ha assicurato su Twitter Serge Pueyo, giornalista di Rtl, una delle più importanti radio di Francia. “Un medico dell’ospedale che segue Schumacher ha smentito a sua volta la morte. Le voci circolavano dalle 14:00″.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 6, 2014
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Germania shock: Schumacher sfigurato come Niki Lauda
Niki Lauda rimase deturpato al volto a seguito dell’incendio della sua auto al al Nurbburgring nel 1976. E ora, a distanza di quasi quarant’anni, la rivista satirica tedesca Titanic usa il volto dell’ex campione di Formula Uno di casa Ferrari per metterne l’immagine in copertina e accompagnare la foto alla scritta “Così si è ridotto Schumacher”. La rivista vuole così tracciare un paragone tra Lauda e Schumi che, sempre come riporta Titanic, sarebbe sfigurato dopo l’incidente sugli sci che lo ha fatto finire in coma in ospedale a Grenoble, dove è tutt’ora ricoverato. Lo stesso Lauda ha commentato sdegnato la copertina: “E’ una cosa senza alcuna pietà, chi può stampare questo mucchio di spazzatura?”
Pubblicato da tdy22 in febbraio 5, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/05/germania-shock-schumacher-sfigurato-come-niki-lauda/
I campi da calcio delle serie minori sono sicuri? 16enne gravissimo
Versa in gravi condizioni un calciatore di sedici anni dell’Atletico Boville di Frosinone, che ieri pomeriggio, durante la partita con il Paliano è scivolato andando a finire contro il muretto di recinzione del campo di calcio. Il ragazzo si è sentito male ed è stato portato all’ospedale di Colleferro, in provincia di Roma. Di qui il trasferimento al Policlinico Umberto I di Roma dove il giovane è stato sottoposto a tre interventi chirurgici, ma le sue condizioni, da quanto si è appreso, restano gravi. Torna quindi l’interrogativo se i campi da calcio delle serie minori siano davvero sicuri se un ragazzo di 16 anni ora lotta tra vita e la morte dopo aver violentemente sbattuto contro un muretto che forse sarebbe stato meglio che non ci fosse.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 2, 2014
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Schumi: avviato il risveglio dal coma
E’ la manager di Michael Schumacher, ad annunciare che è stato avviato il processo di risveglio dal coma per l’ex pilota: “I sedativi somministrati a Michael sono da pochi giorni in diminuzione al fine di iniziare un processo di risveglio che potrebbe durare a lungo”. Continua Sabine Kehm: “Inizialmente è stato convenuto tra le parti interessate di non comunicare quest’informazione medica se non quando il processo di risveglio sarà completato, al fine di proteggere la famiglia. Pertanto non daremo alcuna informazione sulle tappe intermedie”. E la nota redatta dalla manager conclude: “La famiglia di Michael Schumacher chiede nuovamente che venga rispettata la sua intimità e il segreto medico e di non disturbare i sanitari nel loro lavoro”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 30, 2014
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Malore per Grignani ricoverato d’urgenza!
Gianluca Grignani e il suo malore che ha fatto il giro del web. Il cantautore, di passaggio a Fabriano per le prove si un suo concerto, nella notte ha accusato un malore ed è stato ricoverato per precauzione in ospedale. Dopo esser stato sottoposto ad alcuni esami, è stato poi dimesso questa mattina intorno alle ore 9. Il malore infatti sarebbe stato procurato da un virus influenzale che ha colpito il cantante che poi ha voluto rassicurare i suoi fan
«Sto alla grande, e sono in auto che viaggio verso casa».
Gianluca Grignani, ha, fra l’altro, appena finito di lavorare in studio al suo nuovo disco che sarà in uscita nei prossimi mesi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Per Schumacher si sta avvicinando il risveglio dal coma?
E’ il quotidiano francese L’Equipe, citando ‘fonti confidenziali’, a sostenere che dopo quattro settimane di coma farmacologico l’ex pilota Michael Schumacher è stato messo in fase di risveglio progressivo dai medici dell’ospedale di Grenoble. Secondo il giornale, l’ex campione di Formula 1 vittima di un grave incidente sciistico sulle Alpi francesi, “reagisce positivamente al processo di uscita dal coma iniziato questa settimana”. L’Equipe aggiunge inoltre che Schumacher starebbe dando le prime reazioni positive. Ma la notizia è stata smentita dalla manager del campione iridato, Sabine Kehm, che in una nota scrive: “Insisto nuovamente sul fatto che ogni dichiarazione riguardante lo stato di salute di Michael che non proviene dall’equipe medica che lo ha in cura o dal suo management non è altro che speculazione. Ripeto: noi non commenteremo alcuna speculazione”. Stando a fonti vicine al pilota, la pressione intracranica sarebbe lievemente diminuita ma che non è possibile parlare di risveglio anche se si potrebbe andare incontro a un inizio di autonomia.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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Aggressione a Scampia: una baby gang riduce in fin di vita un 21enne
Una baby gang composta da 10 ragazzi, tutti di un’età compresa tra i 14 e i 18 anni, hanno aggredito un giovane ieri sera a Scampia, attorno alle 23, colpendolo con pugni in faccia e calci fino a ridurlo a fin di vita. Agli arresti, con l’accusa di tentato omicidio, finisce un quindicenne di Secondigliano accompagnato nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. E’ stato l’intervento di una pattuglia intenta a un giro di controllo a fermare l’aggressione, quando la vittima era già accovacciata a terra, chiedeva aiuto e cercava disperatamente di ripararsi dalla furia degli aggressori. Non solo i suoi aguzzini non hanno avuto pietà ma uno di loro ha anche estratto un coltello con il quale ha iniziato a colpirlo. Solo grazie all’immediato intervento degli agenti, il giovane è riuscito a salvarsi. Alla vista dell’auto della Polizia, infatti, gli aggressori si sono dati alla fuga. I poliziotti sono riusciti a bloccare il ragazzino mentre uno dei complici, nel frattempo, ha fatto sparire il coltello. Accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli – dove è stato ricoverato in chirurgia d’urgenza per le numerose ferite al torace – il ragazzo è ancora in prognosi riservata.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 27, 2014
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Paura per Schumi: rischia lo stato vegetativo permanente
La moglie di Michael Schumacher, su un blog, ha scritto parlando del pilota sette volte iridato: “E’ un combattente, non ci arrendiamo”, ringraziando quindi tutti i fan del campione che lo sostengono dal giorno della tragica caduta sugli sci: “Voi ci date la forza di andare avanti”. Le voci di un possibile miglioramento, circolato qualche giorno fa, sono quindi state smentite così come la possibilità di farlo uscire dal coma farmacologico. E dopo quattro settimane in questo stato, ora Schumi rischia di rimanere in uno stato vegetativo permanente. Jean- Marc Orgogozo , professore di neurologia presso l’Università di Bordeaux , ha detto che ogni giorno di coma incide sulle possibilità di una ripresa. I medici dell’ospedale svizzero non parlano e per loro le condizioni di Schumi restano stabili.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 22, 2014
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L’uomo che va in ospedale… e spara alla moglie
Si trova in carcere, stando a quanto riportano i media locali, un uomo del Nevada di 88 anni arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’anziano, William Dresser, si era presentato armato nell’ospedale dove era ricoverata la moglie e ha aperto il fuoco. La donna, ferita al petto, si trova ora in fin di vita. Dresser è sotto sorveglianza delle guardie, che temono possa tentare il suicidio. Per ora non è stata resa nota l’identità della donna.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/21/luomo-che-va-in-ospedale-e-spara-alla-moglie/
“Più mamma che suora”: parla la religiosa diventata madre
Parla con il Corriere della Sera la 33enne salvadoregna Suor Roxana Rodriguez, la religiosa saltata agli onori della cronaca per aver partorito un bimbo all’Ospedale San Camillo De Lellis di Rieti. “Come mi sento? Ormai più mamma che suora, questo mi pare evidente”. E prosegue: “Non ha saputo resistere alle tentazioni, come ha detto suor Erminia Pusceddu, la sua Superiora. E riferendosi al suo figlioletto dice: “L’ho chiamato Francesco in onore del nostro bel Papa sudamericano”. Come spiega il quotidiano:
Donatella Proietti e il parrocco di San Michele, don Benedetto Falcetti, insieme a lei nelle ultime ore, hanno ricostruito con cura gli eventi: “Tutto è successo in Salvador, tra marzo e aprile dell’anno scorso, quando Roxana tornò a casa per rinnovare il suo passaporto – racconta don Benedetto, direttore della Caritas diocesana – Come lo possiamo definire? Un revival il ritorno di fiamma di un’amicizia giovanile…”
Certo, se il papà di Francesco è in Salvador, presto si dovrebbe far vivo con mamma e figlio: “Io di sicuro mi prenderò cura del mio bambino, perché è un dono di Dio – annuncia contenta la religiosa di El Salvador – mi preoccupa molto però tutto il clamore che si è sollevato. Non solo in Italia, anche nel mio Paese si sta parlando tanto di questa storia e adesso ho quasi paura di tornarci, anche se a Rieti, malgrado il grande affetto della gente difficilmente ci resterò”.
“Ringrazio tutte le mamme, i papà, le nonne e pure le infermiere di questo reparto – si commuove – in un baleno, dopo la nascita di Francesco, mi hanno regalato pannolini, tutine, bavaglini e cuffiette, visto che io non ero minimamente preparata. Hanno anche organizzato una colletta per quando uscirò dal convento e non avrò più mezzi per vivere”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/19/piu-mamma-che-suora-parla-la-religiosa-diventata-madre/
La suora-mamma verrà cacciata: “Ci ha mentito”
Nell’istituto religioso di Campomoro, dove vengono assistiti anziani autosufficienti, l’imbarazzo è palpabile per quella sorella che ha dato alla luce un figlio. Come spiega il Mattino, la madre superiora, suor Erminia, è a letto dal momento in cui ha ricevuto la notizia per telefono, direttamente dalla voce del direttore sanitario Pasquale Carducci, della nascita del bimbo. A chi le pone domande, spiega con un filo di voce: “Non ci siamo accorte di nulla. Ho saputo tutto dall’ospedale, poi una sorella mi ha infornato che nella notte la giovane suora era stata ricoverata in ospedale. Era venuta un’ambulanza a prenderla. Un’ambulanza che lei stessa aveva chiamato. Un particolare confermatoci da uno degli anziani che accudiamo. Una delle sorelle ha poi trovato il cancello dell’istituto aperto. Ma noi, non ci siamo accorte di nulla, neppure dell’arrivo dell’ambulanza del servizio 118”. Il quotidiano pone delle domande alla madre superiora.
Ma nessuno, nella struttura, ha mai sospettato che la giovane suora salvadoregna fosse incinta?
“No. Avevamo notato che era ingrassata e, ultimamente, accusava strani malori, le davano fastidio alcuni odori. Le abbiamo fatto anche delle battute, ma lei ci ha sempre risposto infastidita, dicendo che la colpa era tutta di una gastrite che da tempo la tormentava e le gonfiava lo stomaco. Un giorno, scherzando, le ho detto: ‘Non aspetterai mica due gemelli?’. La sua risposta è stata rabbiosa e mi ha detto che andava tutto bene ed era solo colpa della gastrite. Certo, che qualcosa non andava era palpabile. Rispondeva sempre in maniera sgarbata ed era sempre piuttosto nervosa. Ma non poteva certo immaginare quanto accaduto”. Cosa farete ora? L’accogliere di nuovo con voi?
“Non ha fatto del male a nessuno, ma ci ha mentito. No, qui non tornerà di sicuro. Non ha saputo resistere alla tentazioni. Ho già avvertito la madre generale. Spetterà agli organi superiori della nostra congregazione prendere una decisione. Non gradiamo quel che è accaduto, il clamore che la notizia ha suscitato e che, in verità, proprio non riesco a capire, a comprendere”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/18/la-suora-mamma-verra-cacciata-ci-ha-mentito/
L’odissea del paziente al San Camillo
Sono sempre più precarie e insicure le condizioni con cui vengono curati i pazienti in arrivo al pronto soccorso del San Camillo di Roma, dove i malati sono costretti su dei materassi gettati a terra. Un esempio lo riporta il Messaggero, che scrive il racconto di un paziente, il 56enne Giancarlo Marchesi. “Lunedì sono arrivato al pronto soccorso con forti dolori addominali, ero disperato. Dopo tre ore infernali di attesa sono stato visitato e curato con gli antidolorifici. I lettini e le poltrone erano tutti occupati, così come le barelle delle ambulanze: tutte piene. A quel punto l’unica soluzione è stata quella del materasso a terra”. E prosegue: “Mi contorcevo dai dolori, così come un’altra signora arrivata con i calcoli renali: anche per lei la soluzione finale è stata il materasso. Sicuramente in quelle condizioni non potevamo stare seduti su una sedia di plastica o su una poltroncina. Il personale medico e infermieristico ha fatto tutto quello che poteva con i pochi mezzi a disposizione. Quando ho sentito parlare da parte della Regione di foto manipolate ho sentito il dovere di raccontare che di finto qui non c’è nulla”. Stefano Barone, Raffaele Piccari e Marco Lelli della Nursind spiegano: “È inutile cercare colpevoli o dare la caccia alle streghe. È anche grazie allo scatto di questo cittadino che la verità è uscita fuori: non bisogna censurare o ancor peggio minacciare di denunciare casi come questi ma piuttosto incentivare segnalazioni simili per poter intervenire e migliorare le condizioni degli ospedali e soprattutto dei pronto soccorso. È giunto il momento di trovare soluzioni senza spostare il problema da una parte all’altra”. Fabrizio Santori, consigliere regionale e componente della commissione Salute spiega: “Abbiamo formalmente inviato un esposto circostanziato alla Procura della Repubblica sui gravi fatti che si stanno susseguendo nei vari Pronto Soccorso della Capitale con particolare riferimento al San Camillo, iniziativa tesa a denunciare una vera e propria emergenza che sta arrecando grave disagio ad operatori e pazienti. Ora auspichiamo tempi brevi che consentano di verificare tutte le omissioni e le violazioni commesse e l’accertamento delle specifiche responsabilità”. “Si tratta – prosegue il consigliere – di un esposto differente da quello presentato dalla Regione che, tra smentite e minacce di querela, cerca solo di nascondere l’emergenza. Un atteggiamento di una gravità inaudita, oltre che incoerente e ingiusto, anche perché altrimenti nell’esposto sarebbe doveroso citare anche l’ex consigliere regionale Esterino Montino che, proprio nel febbraio 2012, affermava che al pronto soccorso San Camillo vi fosse una situazione al limite della vergogna, proseguendo nel dichiarare che c’erano le foto sul sito del Gruppo Pd alla Regione”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
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Suora arriva in ospedale dolorante… e partorisce!
E’ il Messaggero che riporta la notizia, che sta circolando sui social network, di una suora 35enne che, giunta all’ospedale San Camillo De Lellis, a Rieti, ha partorito un bimbo del peso di 3 chili e 500 grammi. La donna è giunta, accompagnata dalle consorelle di un convento cittadino, lamentando forti dolori dei quali non sapeva spiegare l’origine: il medico, dopo una visita e l’ecografia, le ha certificato lo stato di gravidanza. Secondo alcune indiscrezioni, la donna sarebbe di nazionalità ecuadoregna ed ha messo al mondo suo figlio nella giornata di mercoledì. Nonostante la cura della riservatezza e la separazione della suora dalle altre pazienti, la notizia è comunque circolata, rimbalzando prima per i corridoi dei reparti dell’ospedale e poi in città e sui social. Dalla direzione sanitaria del’ospedale, solo imbarazzati sorrisi e laconici “no comment”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 17, 2014
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Il dramma di Schumi. C’è chi dice “in coma a vita”
Pur in assenza di nuovi bollettini medici, dalla famiglia di Michael Schumacher, rimasto coinvolto in un drammatico incidente sugli sci sul finire dello scorso anno, trapela che le condizioni dell’ex campione non presentano novità. E se da una parte significa che non ci sono evidenti peggioramenti, dall’altra alimenta ogni possibile indiscrezione. Diverse di queste, in passato, sono state smentite, come il fatto che procedesse a un’elevata velocità. Se solo 24 ore fa dalla Germania trapelava la notizia che nei prossimi giorni Schumi sarebbe uscito dal coma, adesso si è passati sul fronte opposto con il settimanale tedesco Focus che scrive che Schumi “potrebbe essere mantenuto in coma a vita. Le lesioni cerebrali sono le più complicate per il corpo umano. Non si può prevedere quanto una persona rimarrà in coma”, come spiega il neurochirurgo Andreas Zieger della Clinica Universitaria di Oldenburg. Per il neurologo tedesco Gereon Fink, inoltre, “se le lesioni sono così gravi da nuocere al paziente, allora viene mantenuto in stato di coma”. Queste indiscrezioni sono arrivate anche all’entourage di Schumacher, che, chiaramente, ha smentito la drammatica notizia. Insomma, tutto e l’opposto di tutto. Una situazione che potrebbe andare avanti a lungo, ma che rischia solo di non fare chiarezza sulle reali condizioni del sette volte campione di F1. E al resto del mondo non resta che attendere. Il presidente della Federazione automobilistica internazionale, Jean Todt, è convinto che Michael Schumacher riuscirà a uscire dal coma farmacologico ed a guarire dalle conseguenze del gravissimo incidente occorsogli mentre sciava, lo scorso 29 dicembre. “Michael è un combattente, conosco la sua energia, il suo coraggio e la sua tenacia. Credo fermamente che questo possa fare la differenza in un momento in cui il destino sembra vacillare”, ha detto a Monaco, l’ex ad della Ferrari e protagonista insieme a Schumacher dei grandi successi del Cavallino. “Sono sicuro che vincerai questa importantissima battaglia”, ha aggiunto riferendosi direttamente al suo vecchio amico.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 17, 2014
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La trincea del San Camillo: materassi a terra
Sono stati attivati, dal ministero della Salute, gli ispettori che dovranno verificare la situazione al pronto soccorso del San Camillo per accertare le reali condizioni in cui vengono assistiti i pazienti. I sindacati considerano “drammatica” la situazione del comparto e della dirigenza medica e anche ieri hanno occupato la direzione generale. Le sigle sindacali sono unite nel respingere “con indignazione” l’ipotesi di una strumentalizzazione, avanzata dalla Regione dopo la pubblicazione di foto che ritraevano pazienti sui materassi sistemati per terra. “Il problema esiste ed è grave”, hanno dichiarato Cisl, Ps Cgil, Fsi, Nursind, Rsu, Uil, Usb, Anaao Medici e Fvm Medici. Nel frattempo anche chi è stato in visita all’ospedale nei giorni scorsi ha confermato i disagi: “Quel pronto soccorso – ha raccontato Gualberto Ferroni che mercoledì della scorsa settimana ha accompagnato la suocera Albertina per una grave insufficienza respiratoria – sembrava un girone dell’inferno. C’erano più di venti lettighe in ogni stanza dell’emergenza. Anche i corridoi erano pieni e per terra ho visto pannoloni sporchi e cartacce. Infermieri e medici sono giustamente esasperati: sono pochissimi”. L’uomo ieri ha presentato una segnalazione al Tribunale dei diritti del malato: “Mia suocera – accusa – è rimasta per oltre due giorni su una barella. Solo il venerdì sera ha avuto un posto letto allo Stirs (Servizio terapia insufficienza respiratoria scompensata). Non ritengo che ci siano responsabilità da parte di medici e infermieri, anzi li considero degli eroi a lavorare in quelle condizioni. La colpa è dei tagli che vengono fatti sulla pelle dei cittadini”. Ma non si tratta del primo caso segnalato. Roberto Crea, segretario regionale, ha commentato: “E’ evidente che il problema è strutturale e chiediamo alla Regione di risolverlo in tempi rapidissimi”. Il dg del San Camillo Aldo Morrone sottolinea che “al pronto soccorso lavorano tante persone con professionalità e fanno salti mortali”, ma ribadisce che c’è un problema di carenza del personale legato al “blocco del turn over” e chiede che “nel Patto della Salute il Lazio esca dal Piano di rientro, dotandolo di una situazione speciale legata a Roma Capitale”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 17, 2014
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Schumacher uscirà dal coma… saranno giorni decisivi!
I medici stanno decidendo quando far uscire Michael Schumacher dal coma indotto. E’ questione di giorni e poi l’ex pilota Ferrari verrà risvegliato. Le ultime notizie provenienti da fonte ospedaliere parlano di “condizioni critiche ma stabili”. In attesa di comunicazioni ufficiali, la ‘Bild’ ha interpellato il professor Heinz Peter Mocke della clinica di Amburgo: “Prima si esce dal coma indotto, prima si recuperano le funzioni vitali come ad esempio quella respiratoria”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 15, 2014
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2 medici denunciati per la morte di Simona Riso: poteva essere salvata
Sono stati denunciati con l’accusa di omicidio colposo due medici, uno del Pronto soccorso e uno del reparto di ginecologia, dell’ospedale San Giovanni di Roma a seguito della morte di Simona Riso. Gli investigatori, infatti, sostengono che la 28enne poteva sopravvivere a quel volo dal terrazzo condominiale del palazzo in cui viveva a San Giovanni, forse buttata da qualcuno, più probabilmente lanciandosi lei stessa. A finire sotto indagine sono le procedure adottate appena la ragazza è arrivata in ambulanza in ospedale presentando graffi, lividi e ossa rotte. L’autopsia lo dirà poi: bacino fratturato e costole incrinate. Sono state queste ultime a perforere i polmoni alla giovane, morta poco dopo. Simona ai medici aveva detto solo una cosa: “Sono stata violentata”. Quella violenza, tuttavia, non c’era sta e forse quella confessione si riferiva a uno stupro subito da bambina e che la tormentava ancora. Fatto sta che venne subito indirizzata al reparto di ginecologia, visitata come una vittima di stupro. Ma, è quello che sostengono i carabinieri che hanno sporto denuncia, nè il medico del pronto soccorso nè il ginecologo si sono accorti dell’entità delle ferite e delle fratture di Simona.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
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Grave 40enne: sfugge al controllo dei sanitari e precipita
E’ in gravissime condizioni un 40enne che ieri, intorno alle 20, era stato portato all’ospedale Spaziani di Frosinone ma è sfuggito al controllo del personale del 118 ha superato la sbarra di protezione del Pronto soccorso si è diretto verso i parcheggio dell’ospedale ed è precipitato da un’altezza di sette metri. Ha così riportato gravi ferite con numerose fratture ed ora è ricoverato nel reparto di Chirurgia in prognosi riservata.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
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Il Sant’Eugenio è al collasso, pazienti gravi lasciati in corridoio
Il Sant’Eugenio, uno dei più importanti ospedali di Roma è un paziente grave. La struttura non regge più, tra il personale insufficiente e l’afflusso continuo di malati, le condizioni sono davvero inaccettabili. Almeno 98 pazienti attendono infatti una visita o un posto letto e almeno 51 di questi sono in condizioni critiche.
E’ La Repubblica a riportare la difficoltà quotidiana che si vive tra i muri del Sant’Eugenio:
Il personale medico si sfoga:
“Non era mai accaduto”, si sfogano i medici della prima linea inchiodati al lavoro, quattro, cinque ore oltre l’orario. “Così non abbiamo faticato mai”. “Qui”, spiegano, “da giorni l’affluenza non molla la presa”. E la conferma arriva dagli equipaggi delle ambulanze del 118: “Dopo tre ore di fermo del nostro mezzo in un altro ospedale, ci hanno restituito la lettiga di bordo dopo la morte del paziente che la occupava”. “Qui al Sant’Eugenio”, aggiunge Monica Rinaldi, “aspettiamo da un’ora che si liberi la barella per poterci rimettere in marcia”.
I codici verdi attendono nei corridoi, mentre i pazienti gravi con infarti in corso vengono curati nelle corsie, dato che nell’Unità di terapia intensiva non c’è posto, spiega Lucio Alessandro, direttore del Dea:
“L’Unità di terapia intensiva coronarica”, ancora Alessandro, “è piena e siamo costretti a trattare qui i pazienti con infarto in corso”. Con le ambulanze del 118 ne sono approdati cinque quasi in contemporanea e solo per due di loro si è riusciti a eseguire l’angioplastica, a liberare cioè la coronaria ostruita. E gli altri? “Aspettano il loro turno coperti da un trattamento farmacologico”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
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L’ultima verità sull’incidente di Schumacher!
Tante, forse troppe, notizie si sono rincorse in questi giorni sui media circa l’incidente e le condizioni di salute di Michael Schumacher, ora però arriva una certezza, o meglio una verità che sarebbe stata accertata dalla telecamera palmare che il sette volte campione iridato aveva installato sul casco ed era funzionante al momento della caduta. Secondo le prime indiscrezioni il campione stava sciando a una velocità moderata e dalle immagini si vedrebbe chiaramente che Schumacher inciampa su una roccia e poi cade rovinosamente sbattendo il viso. Queste ultime notizie potranno essere confermate nella mattina di domani ad Albertville durante l’incontro previsto con la stampa. Tanti sono gli enigmi da sciogliere, dalla visibilità al momento dell’incidente al motivo della manovra compiuta dall’ex pilota di formula uno. Intanto oggi è anche arrivato l’ennesimo comunicato da parte della moglie che ha chiesto:
“Per favore sosteneteci nella lotta comune con Michael. E’ importante per me che lasciate tranquilli i medici e l’ospedale in modo che possano lavorare in pace. Fidatevi delle loro dichiarazioni e lasciate stare la clinica. Lasciate tranquilla anche la nostra famiglia”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
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Tre neonati morti e uno salvato in extremis: batterio killer in Francia
Chloè, Theo e Milie. Sono questi i nomi di tre neonati nati prematuri morti il 6, il 7 e il 12 dicembre scorso all’ospedale di Chambery, in Francia, nel reparto di rianimazione neonatale. Un quarto neonato è stato salvato in extremis. I piccoli sono morti per aver contratto in ospedale un enterobatterio ancora sconosciuto. “Di una specie mai descritta finora e che non ha ancora nome”, ha precisato oggi l’Istituto Pasteur. Il batterio è stato individuato tramite analisi effettuate su un campione di dieci sacche sospette, tre delle quali erano ancora sigillate. Si tratta di un nuovo batterio, unico e uguale per tutte le sacche, ma non si sa ancora nulla sul modo e il luogo del contagio. I tre neonati sono morti a causa di “un germe raro e difficile da identificare”, ha osservato il procuratore della Repubblica di Marsiglia, Brice Robin. “Non escludiamo alcuna pista – ha aggiunto – e verificheremo ogni eventuale errore nella catena di fabbricazione, trasporto, stoccaggio e amministrazione di queste sacche alimentari”. Nel frattempo sono state ritirate, dalle autorità sanitarie francesi, le 137 sacche per neonati prodotte dal laboratorio Marette il 28 novembre 2013 e poi distribuite in sette ospedali. Oggi la ministra della Sanità, Marisol Touraine, ha chiesto la sospensione di tutte le attività del laboratorio incriminato, basato a Courseulles-sur-Mer, in Bretagna. È stato anche chiesto al laboratorio di mettere in quarantena tutto il suo stock di sacche alimentari. L’azienda, che ieri ha riconosciuto di aver fabbricato i prodotti in questione, ha annunciato tramite il suo avvocato, Matthieu Lemaire, che farà ricorso alla decisione del ministero. Un’inchiesta per omicidio e lesioni involontarie è stata aperta.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
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La madre viaggia per 7 ore per partorire: una gemellina non ce la fa
Dramma ad Alessandria dove una neomamma ha perso uno dei suoi gemellini. La donna, partita da Domodossola, ha dovuto infatti percorrere 170 km perchè stava per dare alla luce prematuramente due bimbi ma si è vista rifiutata dagli ospedali perchè non attrezzati al suo caso. Ha così viaggiato per sette ore, in assenza della Stam, il mezzo del servizio trasporto assistito materno. La piccola, Aurora, non ce l’ha fatta, il fratello Cristian sta bene. La donna era arrivata al Dea del San Biagio di Domodossola sabato sera e i medici si sono accorti che si trattava di un parto prematuro. Per questo è stata fatta partire la richiesta di trasferimento vierso l’Ospedale Maggiore di Novara dove però il reparto di neonatologia non aveva posti per ospitarla. Fabrizio Comaita, segretario della Federazione dei medici pediatri del Verbano-Cusio-Ossola, ha spiegato che l’unico ospedale disponibile a trattare la situazione era quello di Alessandria. “Era notte e quindi l’elicottero non poteva alzarsi in volo, necessitava quindi un trasferimento in ambulanza – dice Comaita alla stampa -. Peccato che la sola medicalizzata fosse impegnata in un altro trasporto urgente e quindi un altro mezzo è partito da Verbania per risalire sino a Domodossola e poi correre ad Alessandria: 170 chilometri”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
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L’amore di Paola per Fabio: pronta a vendere un rene per salvarlo
Era il 7 settembre quando il poliziotto 32enne Fabio Graziano veniva investito da un furgone che procedeva contromano in Riviera di Chiaia, a Napoli. L’uomo, che era in sella al suo scooter al momento dell’incidente, da allora non si è più risvegliato dal coma e ora la compagna, Paola Volpe, ha lanciato un appello per raccogliere i 97mila euro necessari per farlo curare in un centro specializzato di Innsbruck. Sulla sua pagina Facebook si legge: “Giuro che farò di tutto per portarlo ad Innsbruck, sono pronta a vendere pezzi del mio corpo, lui non esiterebbe per me senza un rene si vive ma senza aria no e Fabio è la mia aria”. La maratona per mettere insieme i soldi necessari per il ricovero di almeno 6 mesi nel centro neuroriabilitativo migliore d’Europa è diventata un tam tam sul social blu, dove Paola ha anche condiviso questo video:
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
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Rubava mentre era ricoverato, impunito: è cleptomane!
Ex bancario di 71 anni, dai modi cordiali che soffre di una lieve forma di enfisema polmonare, si è fatto ricoverare più volte e durante la degenza rubava agli altri pazienti per poi tornare a casa impunito. L’ultima volta però, ricoverato al Grassi di Ostia è stato scoperto, ma poi, durante i processi, è stato assolto con la motivazione che l’ex bancario non è un ladro, bensì un cleptomane.
Laura Bogliolo e Andrea Ossino del Messaggero raccontano la vicenda, iniziata nel 2007, con un ricovero (e un primo colpo) all’ospedale San Giovanni della capitale. Anche all’epoca l’uomo non aveva problemi economici. Semplicemente, spiega il Messaggero,
“non riusciva a resistere all’impulso di portarsi a casa quegli oggetti. La carriera del Lupen degli ospedali è stata interrotta quando una infermiera, ha mostrato la foto dell’uomo alle vittime dei furti. «È lui! È Lui!», il responso dei derubati. Lui, l’insospettabile anziano dai modi cordiali che soffriva di una lieve forma di enfisema polmonare,un problema cronico di salute usato dall’imputato come porta d’accesso per i raid nelle stanze di ospedale”.
Ma che un calcolo ci fosse, dietro ai ricoveri con annessi furti, risulterebbe dal fatto che l’uomo non si è mai fatto ricoverare nello stesso ospedale: prima al San Giovanni, poi al San Raffaele, al Policlinico Tor Vergata, e infine al Grassi di Ostia.
Spiegano Bogliolo e Ossino:
“L’uomo, L. F., era stato accusato di furto aggravato, ma è stato assolto ieri perché «affetto da una forma grave di cleptomania». L’anziano, si legge nella perizia psichiatrica richiesta dall’avvocato Gianluca Arrighi, «viveva nel conflitto che si creava nella sua mente, tra l’impulso a rubare e la volontà di resistervi. Tutto ciò creava uno stato di forte angoscia che richiedeva un atto liberatorio». Il giudice monocratico ha così accolto le argomentazioni dell’avvocato Arrighi il quale aveva sostenuto che nel momento in cui si impossessava degli oggetti era incapace di intendere e di volere proprio per la grave forma di cleptomania ossessiva e sintomatica di cui soffriva. Una sentenza che promette di fare storia. «Solitamente la cleptomania può essere considerata come un vizio parziale che comporta uno sconto di pena di un terzo, ma è davvero raro che venga considerata vizio totale di mente». L’avvocato ricorda un caso del 1982 quando, in un processo a Padova «è stato riconosciuto per la prima volta il vizio totale di mente in un episodio di cleptomania». Ma i casi sono davvero rari. Probabilmente è stata considerata l’età avanzata dell’imputato che in qualche modo può aver inciso sulle capacità dell’anziano di intendere e di volere”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
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Muore bimbo di 8 mesi dopo la poppata
S’ipotizza sia stato un rigurgito a provocare la morte di un bimbo di appena otto mesi che si è spento mentre si trovava in ambulanza, diretto in ospedale. La richiesta di soccorso, giunta nel primo pomeriggio, ha fatto sì che venisse inviata un’ambulanza al Tuscolano, quartiere romano, ma le condizioni del piccolo, di origine serba, sono apparse da subito molto critiche e i tentativi di rianimanizione sono risultati vani. Il bimbo è giunto al policlinico Casilino privo di vita. Dai primi accertamenti della polizia è emerso che poco dopo le 13 il bimbo era stato allattato.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
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Stella, la bimba morta in un incidente, salverà la vita a 5 persone
E’ morta ieri la piccola Stella, ricoverata in gravissime condizioni al Bambin Gesù di Roma dopo che un romeno ubriaco, sotto l’effetto di droga e senza patente, aveva provocato un gravissimo incidente stradale la sera del 26 dicembre nel quale la piccola era rimasta coinvolta. Ora i suoi organi salveranno cinque persone. Il primo trapianto è avvenuto stamani all’ospedale di Padova dove una ragazzina di undici anni ha ricevuto il fegato di Stella. Il cuore è destinato a Napoli, i due reni a Milano e i polmoni a Roma. Luca Zaia, governatore del Veneto, ha ringraziato pubblicamente i genitori della bimba: “Il primo pensiero ed il primo grazie vanno ai genitori della piccola tragicamente scomparso. Il loro gesto d’amore nel donare gli organi non verrà dimenticato. Complimenti anche all’organizzazione del nostro sistema trapianti, che ha saputo gestire la difficile logistica e tempistica del tutto con grande efficacia e all’equipe del professor Umberto Cillo”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 29, 2013
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Milan senza il Faraone per 10 settimane: operato al piede
Si legge sul sito ufficiale del Milan:
Tutti i rossoneri gli sono vicini. Saranno 10 settimane senza Stephan, ma al giovane attaccante rossonero non mancherà certamente il sostegno di tutto il popolo milanista che si unirà nel grido Forza Stephan. El Shaarawy, classe 1992, nonostante la giovane età ha già fatto vedere molte delle sue qualità in campo. In questo momento non facile Stephan dovrà pensare che ha tutto il futuro davanti a sè e che tra tre mesi, quando rientrerà, il Milan vivrà un momento molto importante del Campionato e servirà il miglior El Shaarawy, come abbiamo già avuto modo di conoscere in passato. Tutti i tifosi ti aspettano Stephan, forza e coraggio.
Il Faraone, infatti, è stato sottoposto a intervento chirurgico al piede sinistro presso l’Ospedale Santa Maria di Porto, in Portogallo. L’operazione è stata eseguita dal professor Niek Van Dijk subito dopo la visita di controllo che si è resa necessaria per il riacutizzarsi del dolore. Lo stesso professore ha “ipotizzato la ripresa di un progressivo condizionamento fisico-atletico a circa 10 settimane”. In un comunicato del club rossonero si legge che “L’intervento si è reso necessario per stabilizzare il quarto osso metatarsale, impedendo così il sovraccarico sulla zona della pregressa frattura da stress e al contempo per stimolare la stessa zona del piede in modo da ottenere un’assoluta guarigione. Il professor Niek Van Dijk, che ritiene l’intervento perfettamente riuscito, ha anche previsto successivi controlli che stabiliranno meglio le tappe verso la guarigione e ipotizzato la ripresa di un progressivo condizionamento fisico-atletico a circa 10 settimane”. El Shaarawy, subito dopo l’operazione, è apparso sorridente in una foto postata su Twitter, dove ha anche rassicurato i suoi followers: “Un saluto a tutti… intervento ok… Spero davvero di rientrare il prima possibile, passerà anche questa… Vi abbraccio!” ha scritto il milanista.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 28, 2013
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L’incidente causato dal romeno drogato: la bimba di 9 anni non ce l’ha fatta
Non ce l’ha fatta la piccola stella, di appena 9 anni: è morta questa notte al Bambin Gesù dopo esser finita sull’asfalto giovedì sera durante lo scontro frontale avvenuto sulla Nettunense. La bimba si trovava in auto con la madre, la sorellina minore e due cugini quando il romeno Daniel D., 21enne residente a Nettuno, è piombato contro la loro vettura mentre effettuava un sorpasso a rischio. Nell’impatto ha perso la vita il cagnolino della bimba mentre la madre è gravemente ferita. Stando ai rilievi della polizia stradale di Albano, il 21 era alla guida ubriaco e sotto l’effetto della cocaina. Ora per lui è scattata l’accusa di omicidio colposo. L’incidente era avvenuto attorno alle 19 di sera in via Nettunense, nei pressi della stazione ferroviaria di Campo di Carne. La Ford Ka guidata dal cittadino romeno ha invaso la corsia opposta contromano centrando in pieno una Fiat Panda guidata dalla mamma di Stella, Eugenia C., detta Gianna, 45 anni, di Roma, che si è vista piombare addosso quel bolide. A bordo della Panda c’erano anche l’altra figlia della donna, Selvaggia, di 4 anni, ora ricoverata con lei all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, i nipoti Manuel M., di 20 anni, e Luana M., di 21, che stava riaccompagnando a Nettuno dopo la giornata di festa e il cagnolino della piccola Stella, morto sul colpo. Entrambi sono ricoverati all’ospedale di Anzio. Politraumatizzato, in particolare con un femore rotto e ricoverato anche lui a Latina, Daniel D. che – secondo i rilievi della polizia stradale – guidava spericolato in direzione di Aprilia, pur non avendo mai conseguito la patente automobilistica come è stato poi appurato.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 28, 2013
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Il romeno ubriaco e drogato alla guida: gravissime madre e figlia
Stava guidando in fase di sorpasso un cittadino romeno ieri sera, attorno alle 19, in via Nettunense Roma al km 25.300, nei pressi della stazione ferroviaria di Campo di Carne. la manovra l’ha portato a invadere la corsia opposta contromano centrando in pieno una Fiat Panda con a bordo due nuclei familiari che rientravano a Nettuno dopo aver passato il giorno di Santo Stefano a casa di parenti a Roma. Il bilancio è drammatico: 6 feriti, un cagnolino morto ed una bambina di 9 anni, gravissima, in pericolo di vita ricoverata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Anche il 25enne che procedeva a velocità folle è rimasto ferito ed è stato trasportato all’ospedale Città di Aprilia, dove ha rifiutato di sottoporsi agli esami del sangue. Al volante della Panda la madre della piccola, a sua volta in gravissime condizioni. Dietro di lei si trovavano la figlia più piccola, il suo cagnolino e una sua nipote di 20 anni, un altro nipote più grande, di 22 anni, era seduto davanti. Questa al momento una prima ricostruzione sommaria del tragico incidente. I feriti sono stati portati da varie ambulanze del 118 e ricoverati agli ospedali di Anzio e Latina. La via Nettunense è rimasta bloccata per diverse ore ed è stato difficile anche per i soccorritori raggiungere il posto visto la paralisi del traffico provocato dall’incidente. La donna che guidava, abita nel quartiere romano di Capannelle, insieme al marito e alle due bambine. Stava riportando a casa a Nettuno i due nipoti che abitano a Nettuno. Il romeno era sotto effetto di droga e alcool.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/27/il-romeno-ubriaco-e-drogato-alla-guida-gravissime-una-madre-la-figlia/
Incidente a Boateng, aggredito da uno sconosciuto
Era a Kaarst per vedere il figlio Jermaine-Prince, a casa della sua ex moglie, Jenny, e proprio nella cittadina tedesca, Kevin Prince Boateng, ex giocatore del Milan è stato aggredito da uno sconosciuto. Il giocatore è stato colpito con un violento pugno da un uomo ancora non identificato. Boateng, nella caduta ha riportato danni al collo e alle costole. Trasportato in ospedale, è stato dimesso poco dopo. Le autorità locali hanno già escluso i motivi razzisti, o motivi legati all’attività calcistica del giocatore e propendono invece per un movente personale, forse l’uomo che ha aggredito Boateng potrebbe essere un amico della ex moglie.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 26, 2013
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Mandela abbraccia la nazione: l’imponente statua di Madiba
Il presidente sudafricano Jacob Zuma ha inaugurato lunedì, a Pretoria, una statua di Nelson Mandela alta 9 metri. La cerimonia si è tenuta il giorno successivo ai funerali di Madiba a Qunu. La statua in bronzo si trova nei giardini dell’Union Buildings, la sede del governo sudafricano nella capitale, dove la settimana scorsa era stata montata la camera ardente. La scultura, opera degli artisti sudafricani Andre Prinsloo e Ruhan Janse van Vuuren, rappresenta Mandela sorridente con le braccia aperte. “Siamo contenti di essere qui. Vi accorgerete che tutte le statue di Mandela lo si vede mentre alza il pugno”, ha detto Zuma davanti ai familiari del leader della lotta contro l’apartheid e a vari dignitari sudafricani. “Questa è diversa da tutte le altre. Alza le mani. Sta abbracciando tutta la nazione”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Uno degli omaggi più commoventi a Mandela che ancora non avevamo visto
Uno degli omaggi più commoventi a Nelson Mandela, che ancora non avevamo visto, ha avuto luogo in un negozio sudafricano lo scorso sabato, il giorno prima che si tenessero i funerali del padre della lotta contro l’apartheid. Il Soweto Gospel Choir ha sorpreso i clienti interpretando la canzone Asimbonanga, scritta da Johnny Clegg per Madiba.
In questo video, lo stesso autore del brano canta assieme a Mandela:
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Condizioni disperate! E’ grave il commesso ferito alla testa durante una rapina
E’ stato sottoposto a una delicatissima operazione neurochirurgica alla testa nella notte Andrea Furlan, commesso del discount Prix di Albignasego, in provincia di Padova, dove ieri sera è stato colpito da un colpo di pistola nel corso di una rapina. Il giovane si trova attualmente in rianimazione nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Padova e la prognosi resta riservata: le sue condizioni sarebbero disperate. Nel frattempo, i carabinieri di Padova proseguono le indagini per far luce anche su una dinamica ancora incerta: i malviventi non hanno portato via nulla dalle casse del supermercato. Il ragazzo, incensurato, era stato assunto da poco e aveva iniziato a lavorare il 1° ottobre scorso. Il proiettile che l’ha raggiunto era un calibro 7.65, perforante. Pare che il supermercato non sia dotato di telecamere di sicurezza. I malviventi, secondo una prima ricostruzione, avrebbero incrociato Furlan mentre scendeva dalle scale. e’ stato allora che uno di loro gli ha sparato un colpo di pistola che l’ha raggiunto alla fronte. Il proiettile è fuoriuscito dalla scatola cranica, andandosi a conficcare nella parete. Il direttore, udito lo sparo, si e’ precipitato verso le scale, sorgendo il corpo del collega a terra, in una pozza di sangue. I rapinatori sono fuggiti senza portare via nulla.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 15, 2013
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Funerali di Madiba: il presidente Zuma fischiato
Il 5 dicembre si spegneva il leader sudafricano Nelson Mandela, all’età di 95 anni. Mentre in settimana si è tenuta la cerimonia in suo onore a Johannesburg, alla quale hanno preso parte i potenti della terra, oggi si stanno svolgendo i suoi funerali a Qunu. Presente anche il presidente Jacob Zuma, che è stato fischiato durante la cerimonia quando ha raggiunto il leggio per il suo intervento. Zuma era stato fischiato anche alla commemorazione di Madiba nel Soccer City Stadium. Il presidente ha comunque poi intonato l’inno con i presenti e ha infine cominciato a parlare accolto ancora per qualche secondo da un misto di applausi e contestazioni. Madiba sarà seppellito nel suo villaggio di Qunu, vicino ai genitori e a tre dei suoi figli. Al funerale partecipano circa 4.500 persone, tra rappresentanti delle istituzioni internazionali e sudafricane. Per l’occasione è stata innalzata una tensostruttura nei pressi di Qunu, dove il feretro, avvolto nella bandiera sudafricana, è stato accolto dal canto di un coro che ha intonato un inno religioso in lingua xhosa, l’etnia a cui Mandela apparteneva.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 15, 2013
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Rapina in un supermercato: grave un commesso colpito da un proiettile
Rapina al supermercato della catena Prix ad Albignasego, in provincia di Padova, all’orario di chiusura di questa sera, verso le 20.30. Durante la rapina è stato sparato un colpo che ha raggiunto alla testa un commesso del discount. L’uomo è rimasto gravemente ferito e si trova attualmente in ospedale, in condizioni critiche.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 14, 2013
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
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