Venditti a Trieste”Lasciamo stare le Foibe, che sarete stufi di sentirle nominare”

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“Lasciamo stare le Foibe, che sarete stufi di sentirle nominare” con questa frase Antonello Venditti provoca il pubblico in un suo concerto a Trieste e già si sente il brusio in sala. Poi il cantautore rincara la dose “Sono cresciuto a Roma nel quartiere Trieste, quartiere fascista. C’è qualche fascista in sala? Speriamo di no”. A vedere il concerto c’era anche Paolo Rovis, capogruppo in consiglio comunale a Trieste del Nuovo centrodestra. Su Facebook ha scritto: “Alcuni passaggi di Antonello Venditti durante lo spettacolo di ieri sera al Politeama Rossetti di Trieste. Più che un concerto, un lungo racconto personale, intervallato da ottima musica. Mi chiedo, non solo in questo caso, perché un grande e bravo cantautore non si limiti a ciò che sa fare benissimo, cioè cantare e suonare – che peraltro è il motivo per cui il pubblico ha riempito il teatro – e si lanci invece in dissertazioni politiche. Non richieste e, francamente, stonate. La sala in realtà a suo modo ha reagito: silenzio glaciale”.

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Nuove grane al governo: scoppia il caso Zanonato

zanonato-tuttacronacaLa presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serrachiani commenta la dichiarazione resa al Gazzettino dal ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, secondo cui “i problemi e le difficoltà del gruppo svedese riguardano solo lo stabilimento di Porcia e non quello di Susegana”. Dice la Serracchiani: “Nella gestione della crisi Electrolux il ministro Zanonato ha dimostrato di non avere l’equilibrio necessario per ricoprire il suo delicato incarico: dovrebbe dimettersi”. E rileva: “Come presidente di Regione devo esprimere un vivissimo rammarico per la condotta tenuta dal ministro Zanonato, che ha preferito saltare tutti i livelli di mediazione, inclusi quelli istituzionali, credendo di risolvere la crisi buttando a mare lo stabilimento di Porcia. Per noi è inaccettabile il metodo e soprattutto il merito”. E conclude: “Ricordo che il 26 novembre in prefettura a Trieste, alla mia presenza, il ministro Zanonato ha assicurato ai lavoratori di Electrolux che sarebbe andato in visita a Porcia: siccome lo stanno ancora aspettando, ci vada lui ora a dirgli che solo loro devono chiudere”. Zanonato non ha fatto attendere a lungo per la risposta: “La mia nota a Zaia dice il contrario di quanto ha inteso la Serracchiani. Mi concentro su Porcia, le polemiche sono dannose”, il tweet di replica di Zanonato.

Natale e l’incubo dei viaggiatori: 100 persone “non volano”

aeroporto-tuttacronacaErano circa 100 le persone che avevano programmato di trascorrere il Natale a Londra ma la Tempesta di Natale ha distrutto i loro piani. Un volo EasyJet in partenza da Bologna per Londra, infatti, è stato annullato dopo ore di attesa e di riprogrammazione, infrangendo i sogni di un Natale inglese ai passeggeri.   Il volo, EZY8989, era previsto in arrivo da Gatwick al Marconi alle 11.30, con partenza dopo mezz’ora, ma non è mai giunto a Bologna. A bagagli già consegnati e check-in fatto, i passeggeri hanno così saputo che l’aereo avrebbe avuto ritardi. In serata, dopo un’ulteriore riprogrammazione con partenza annunciata dai tabelloni alle 21.30, il volo è stato cancellato.

Come una bomba! Esplode una bomboletta spray: 2 appartamenti inagibili

bomboletta-spray-tuttacronacaDue appartamenti inagibili e un ferito: è il bilancio dell’esplosione di una bomboletta di lacca per capelli da 400 grammi avvenuta in un appartamento a Trieste. L’onda d’urto che ha fatto seguito all’esplosione, avvenuta in un bagno di dimensioni molto piccole, ha abbattuto tre pareti, infranto i vetri e staccato una finestra a doppia anta. A ricostruire la dinamica dell’incidente sono stati i vigili del fuoco. Gli occupanti dell’appartamento al momento dell’ esplosione erano tutti in cucina, nel lato opposto dell’appartamento, e non hanno riportato conseguenze ma è andata peggio a una automobilista che transitava in strada è rimasta ferita leggermente agli occhi da alcuni frammenti di vetro entrati dal finestrino aperto. E’ stata medicata sul posto dal 118. La sua auto ha riportato danni in vari punti, colpita da detriti caduti. Un’inquilina dell’appartamento, incinta, eè stata portata all’ospedale infantile Burlo Garofolo per dolori sopravvenuti allo provato. I Vigili del fuoco hanno dichiarato inagibili i due appartamenti del primo piano; la bomboletta è stata sequestrata.

Mamma che bora! La “lotta” dei bersaglieri

bersaglieri-bora-tuttacronacaVisita a Trieste “con bora” per Vladimir Putin, che oggi ha avuto un incontro con il premier Enrico Letta. Ad accogliere i due presidenti in piazza dell’Unità c’erano i bersaglieri del picchetto d’onore che hanno avuto non pochi problemi a gestire le penne dei loro copricapi.

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Le spose bambine hanno diritto all’accoglienza in Italia

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Corte di Cassazione ha dato ragione a una ragazza nigeriana che il ministero dell’Interno invece avrebbe voluto rimpatriare. Secondo i giudici della Suprema Corte “E’ certo, in diritto, che la costrizione di una donna a un matrimonio forzato costituisce grave violazione della sua dignità”. La giovane nigeriana, fuggita dai parenti che le volevano imporre di sposare un uomo di 72 anni e di lasciare il fidanzato, stava per essere rimpatriata dal ministero dell’Interno perché “avrebbe dovuto denunciare” tutto alla polizia del suo Paese che “con ogni probabilità” avrebbe perseguito i colpevoli. La Corte di Appello di Trieste prima di negare la protezione alla giovane avrebbe dovuto informarsi bene sulla situazione sociale e politica della Nigeria perché l’accoglienza deve essere accordata anche quando la violenza denunciata non proviene dalle autorità statuali ma da soggetti privati, come i familiari, ed inoltre occorre verificare se, in concreto, le istituzioni di quel Paese sono in grado di assistere e proteggere chi si sottrae a un matrimonio sgradito.

 

Lite tra amici termina in accoltellamento

accoltellamento-trieste-tuttacronacaUna lite tra vecchi amici, probabilmente sotto i fumi dell’alcool, è degenerata arrivando all’aggressione con il coltello. E’ quanto accaduto a Trieste, davanti a un locale del centro cittadino, dove un 45enne è rimasto ferito da una decina di coltellate. Le condizioni della vittima sono gravi ma non si trova comunque in pericolo di vita mentre la polizia ha provveduto ad arrestare l’aggressore.

Investimenti da delinquenti: rubavano per comprare droga da spacciare

droga-cocaina-spaccio-tuttacronacaTre quarantunenni serbi sono stati arrestati dalla squadra mobile di Trieste perchè dediti ai furti in negozi di abbigliamento e alle slot-machine nei bar del capoluogo giuliano. I tre utilizzavano poi i proventi per acquistare eroina e cocaina che poi spacciavano tra la città e il Veneto. Ora le forze dell’ordine stanno effettuando una decina di perquisizioni in provincia di Vicenza e di Bologna. S’indaga anche per accertare se gli stessi uomini abbiano anche effettuato dei furti in un’abitazione dello stesso centro cittadino. La banda si riforniva di droga attraverso la via balcanica.

Dal cucù allo smile ecco i cambiamenti della politica italiana?

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Correva l’anno 2008 e il Premier era Silvio Berlusconi. Durante il vertice italio-tedesco di Trieste il presidente del Consiglio, accogliendo la Merkel a piazza dell’Unità d’Italia, si era nascosto dietro uno dei grandi lampioni della storica piazza cittadina e al passaggio della Merkel, il premier era uscito fuori e aveva detto, secondo alcuni, ”Cucu”. Il cancelliere, allargando le braccia e con aria divertita, aveva risposto: ”Silvio..”.

Passano gli anni e arriviamo alla fine di ottobre del 2013 Enrico Letta “fa lo smile” a Angela Merkel durante la  prima giornata del vertice europeo. Nel video si vedono i due leader conversare poi dal labiale del presidente del consiglio italiano si intuisce l’invito alla cancelliera tedesca a sorridere e per rafforzare il concetto Letta fa il segno dello smile.

106 cuccioli salvati: un furgone li stava trasportando in Spagna

cuccioli-salvati-tuttacronacaUna nota della Forestale ha informato che sono stati salvati 106 cuccioli che erano stipati in 60 gabbiette, delle dimensioni di una quarantina di centimetri, all’interno di un furgone proveniente dalla Bulgaria e diretto a Barcellona che stava percorrendo la A4. I due ungheresi che conducevano il mezzo sono stati identificati e denunciati per maltrattamento di animali, poiché molti dei cuccioli salvati presentavano evidenti traumi, frode in commercio, uso di documento falso e traffico illecito di animali da compagnia. I cuccioli, labrador, chihuahua, pitbull e pastori tedeschi, di età compresa tra le sei e le otto settimane, erano sprovvisti dei documenti necessari per il trasporto e la compravendita e ora sono stati affidati a una struttura protetta per lo svezzamento. L’operazione è stata condotta dal personale della stazione di Portogruaro del Corpo forestale dello Stato e dal personale del Cites di Trieste, in collaborazione con la Polizia stradale di San Donà di Piave.

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Esplosione a Trieste: fuga di gas

esplosione-trieste-tuttacronacaUna fuga di gas, stando a una prima ricostruzione dei vigili del fuoco intervenuti sul posto, sarebbe la causa di un’esplosione avvenuta all’ultimo piano di una palazzina di Trieste. Due persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate in ospedale: un cinquantenne, che risiedeva nell’abitazione, e una vicina.

Fiume scossa dal terremoto, avvertito anche a Trieste

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Alle 14.58 una scossa di magnitudo 4,7 sulla scala Richter è stata registrata a 20 chilometri a Sud-Est di Fiume (Rijeka). Lo segnalano l’Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste e la Protezione civile Fvg. Il sisma, che non risulta aver causato particolari danni, è stato avvertito anche a Trieste, che si trova a un centinaio di chilometri a ovest dell’epicentro.

 

Caso Sacher: 15enni accusate di omicidio volontario!

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Si tratterebbe di omicidio volontario l’accusa mossa dalla Procura dei minori di Trieste nei confronti delle due 15enni che avrebbero ucciso Mirco Sacher, il pensionato di 66 anni delle ferrovie trovato morto in un campo della periferia di Udine. Su questa base la Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip una nuova misura cautelare di quattro mesi in comunità nei confronti delle ragazzine. Le due quindicenni dovranno rimanere quindi un altro mese – fino all’ otto agosto – nelle strutture in Veneto e Lombardia dove sono ospitate dall’otto aprile. Secondo quanto si è appreso, una volta che dalla Polizia scientifica di Roma giungeranno i risultati degli esami tecnici biologici e sul Dna, le indagini potrebbero essere chiuse.

Gavettone killer, muore un’anziana nel triestino!

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Aveva più di 80 anni la donna che è morta all’ospedale di Cattinara, in provincia di Trieste, dopo che le era scivolato addosso un giovane che stava festeggiando la fine della scuola lanciandosi gavettoni con gli amici. La donna nella caduta ha sbattuto violentemente la testa ed è morta in ospedale dove era stata sottoposta anche a un intervento chirurgico nel tentativo di salvarla.  Nella città è una tradizione che i maturandi lancino “bombe d’acqua” tra di loro, peccato che questa “guerra” abbia causato una vittima.

Svolta nell’omicidio Sacher… sesso, denaro e ricatti.

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Da vittime a carnefici questo l’iter che sembrerebbe essere alla base delle indagini sull’omicidio di Mirco Sacher, il pensionato, ex ferroviere 66enne, amico di famiglia di una delle 15enni che lo ha ucciso. La perizia effettuata sui cellulari delle ragazze ha portato alla luce una scomoda verità. Appena quattro giorni prima di morire Sacher scriveva a una delle 15enni “Grazie, Ci penso ancora. E’ stato bellissimo”. Poi c’è stata la testimonianza di un ragazzino che ha ammesso di aver “comprato” anche lui una prestazione sessuale da una delle due. Ma altri reati stanno pendendo sul capo delle 15enni. Sembrerebbe infatti che qualche giorno prima dell’uccisione di Sacher le ragazze avessero rapinato un anziano. Lo schema, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, era semplice: sembrare disponibili, poi derubare i malcapitati e minacciare denunce per violenze sessuali.

Quel 7 aprile, secondo gli inquirenti, i 3 si sarebbero appartati in una strada laterale e le due ragazzine poi sarebbero saltate addosso all’uomo e lo avrebbero soffocato. Omicidio volontario questo è il verdetto della perizia che verrà depositata la prossima settimana.

Il video riporta anche la testimonianza del direttore della scuola frequentata dalle 15enni. La scuola aveva, come più volte è stato ribadito, allertato le famiglie, che le ragazze si sarebbero trovate a rischio bocciatura, a causa dei loro comportamenti e dei profitti.

Giallo di Udine. Il punto della situazione: un sms cambia gli equilibri

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Mentre in questura proseguono le convocazioni di amici e conoscenti delle 15enni di Udine coinvolte nell’omicidio del 66enne Mirco Sacher, ritrovato due settimane fa nella zona di via Buttrio, la Squadra mobile della città continua a cercare di far luce sul contesto in cui è avvenuto il decesso e sulla ragione che ha originato la collutazione. Nel frattempo è stato reso noto un altro episodio che ha visto come protagonista una delle due ragazze in compagnia di un’altra amica. Un uomo di mezza età avrebbe consegnato loro del denaro in cambio di non meglio precisate prestazioni, quindi si sarebbe isolato con loro nei pressi di un capannone isolato in periferia. Giunti sul luogo, le adolescenti si sarebbero allontanate con il denaro lasciando l’uomo interdetto. Sono in corso accertamenti, per cercare di determinare eventuali collegamenti con l’aggressione ai danni di Sacher. Gli inquirenti, inoltre, stanno cercando di motivare la scelta di via Buttrio: avendo già trascorso del tempo assieme, e con una casa a disposizione, perché spostarsi verso il campo? Purtroppo i filmati su cui contavano gli investigatori sono meno di quelli previsti: quel giorno, infatti, le telecamere di videosorveglianza della zona erano in fase di manutenzione e non potevano registrare. Altri indizi però non mancano come, ad esempio, i computer delle ragazze e i profili facebook, i cellulari e l’auto usata per la fuga, ma anche la dichiarazione fatta al pm da una ragazza. La sera prima dell’omicidio, avrebbe sentito una delle due 15enni affermare: “I soldi non sono un problema, li recupereremo”. Del resto Sacher era abituato a far piccoli regali alle adolescenti ma, stando alle parole del legale Federica Tosel: “Ma si tratta di piccole cose normali nell’ambito di un rapporto tipo nonno-nipote come quello che c’era tra il pensionato e la mia assistita”. Ma era questo il rapporto che legava l’anziano e le due amiche? E’ di oggi infatti la notizia che, tra gli sms inviati dell’uomo, ne è stato rinvenuto uno dal contenuto esplicito, che comunque non è da considerarsi come una prova decisiva per supportare la pista del ricatto o dell’estorsione, magari a sfondo sessuale, già ipotizzata nel corso delle indagini. Si tratterebbe però di un unico messaggio su questi toni, mentre gli altri confermano che le 15enni si rivolgevano a lui quando avevano bisogno di piccoli favori. Non è però ancora esclusa l’ipotesi che le adolescenti possano aver abusato della bontà dell’uomo, spingendosi troppo in là. Resta il fatto che quell’unico sms porterebbe a escludere la totale “ingenuità” del 66enne rispetto le intenzioni delle due ragazzine. Un gioco pericoloso quindi, le cui regole sarebbero state accettate da entrambe le parti.

Rapisce moglie e figlia, finisce preda della polizia.

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Ha sequestrato in Toscana la moglie e i due figli piccoli, ma è stato bloccato dalla polizia stradale di Palmanova, in provincia di Udine. Protagonista un kosovaro di etnia albanese, Filip Toplanaj, di 31 anni, residente a Trieste, ora accusato di sequestro di persona. L’uomo è stato sottoposto al fermo di polizia giudiziaria.

Battaglia navale a Trieste! Grillo contestato

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Contestazione in mare contro lo sbarco di Beppe Grillo al molo di Trieste. La protesta, su gommoni, e’ stata fatta dal candidato della lista   Un’Altra Regione alla presidenza del Fvg, Franco Bandelli. I gommoni nelle acque davanti piazza Unita’ d’Italia hanno raggiunto la barca a vela di Grillo contestando l”invasione’.

Le due 15enni del giallo di Udine sono state trasferite fuori regione!

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Sono state trasferite le due quindicenni accusate dell’omicidio di Mirco Sacher. Hanno quindi lasciato la struttura protetta per i minori di Trieste e sono ora in una comunità fuori regione, come aveva disposto il gip Laura Raddino nella sua ordinanza di ieri. Gli avvocati di una delle due ragazze, i legali Federica Tosel e Luigi Francesco Rossi, hanno gia’ preso contatti con il professor Giuseppe Sartori, ordinario di psicologia all’università di Padova, per una consulenza ”per far riemergere un ricordo indenne da suggestioni”.

Sesso rumoroso… aggressione al parcheggio!

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Non sopportava i mugulii, i sussurri e le urla di piacere, così ha aggredito un turista in un campeggio perché faceva sesso troppo rumoroso con la sua compagna. L’aggressore è un giovane tassista di 23 anni, il quale ha prima lanciato sassi contro il camper dei due amanti, poi ha cominciato a prendere a calci e pugni la porta del veicolo. Infine ha compiuto l’aggressione.
L’episodio si è verificato sabato 23 marzo attorno alle 2 di notte. Dopo insulti e urla il tassista è passato all’azione: ha aperto la porta del camper, ha tirato fuori il turista incredulo e seminudo e gli ha piazzato un pugno in pieno volto. Sul posto sono accorsi i carabinieri. Ai militari il 23enne, apparso completamente ubriaco, ha dichiarato di essere un libero professionista conducente di auto pubblica. Ora dovrà rispondere all’accusa di lesioni e ingiurie, mentre il turista aggredito ha riportato un trauma cranico e alcune contusioni.

Acqua, pioggia e maltempo fermi i treni sulla Venezia-Trieste!

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A causa del maltempo che sta interessando dalla notte scorsa il nord d’Italia si registrano disagi alla circolazione ferroviaria: treni fermi sulla linea Venezia-Trieste per la formazione di ghiaccio sulla linea. Dalla notte scorsa l’area di Trieste è interessata da forti raffiche di bora che hanno sfiorato i 130 chilometri orari, con formazione di ghiaccio anche sulle strade e conseguenti problemi alla circolazione. In mattinata è stato chiuso il raccordo autostradale A4 in direzione di Trieste a causa di un incidente, con un tir finito di traverso sulla carreggiata.

Si suicida un carabiniere, colpo alla testa nella caserma di Udine!

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Un carabiniere, il 57enne Bruno Luraghi, si è suicidato, sparandosi un colpo alla testa nel suo ufficio nella caserma di viale Trieste a Udine, sede del Comando provinciale dell’Arma. Luraghi, Luogotenente comandante del Nucleo informativo, era originario di Milano. Il militare ha lasciato alcuni fogli nei quali chiederebbe scusa per il gesto, senza però spiegare i motivi del suicidio, chiedendo infine di venire cremato.

La polizia uccide… anche i disabili. Per il giudice quella vita vale 20mila euro!

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Riccardo Rasman era un giovane di 34anni, un omone di 1 metro e 85 cm e di oltre 120 chili nonchè disabile psichico in cura per sindrome schizofrenica paranoide con delirio persecutorio, disturbo che gli era comparso durante i sette anni nei quale aveva prestato servizio militare presso l’ Aeronautica.
Al riguardo la Corte dei Conti per il Friuli Venezia Giulia, nel 2003, aveva riconosciuto a Rasman l’infermità dipendente da cause di servizio a seguito di un ricorso presentato dalla famiglia contro il Ministero della Difesa.

Il 27 ottobre 2006, Riccardo si trova nella sua abitazione di Trieste, un monolocale di proprietà dell’ Ater situato in un quartiere popolare della città. E’ all’incirca l’ora di cena  quando i vicini di Rasman chiamano la polizia; secondo le successive ricostruzioni alquanto confuse, Riccardo stava ascoltando la musica ad un volume eccessivo e ad un certo punto era uscito sul balcone di casa, completamente nudo, iniziando a lanciare petardi ai passanti. Questa è la segnalazione che arriva al 113 che, dopo pochi minuti, giunge sul posto.

A bordo della volante ci sono due agenti, Maurizio Mis e Giuseppe De Biasi che arrivano abbastanza celermente all’appartamento di Rasman; i due, in base alle ricostruzioni, bussano alla porta di Rasman chiedendogli di aprire ma dall’altra parte non ottengono riscontri in tal senso.
Riccardo infatti non vuole aprire la porta e, anzi, pare risponda male agli agenti; secondo la difesa, ha agito così per paura.

Viene chiamata quindi una seconda pattuglia e sul posto sopraggiungono altri due agenti, Mauro Miraz e Francesca Gatti.

Successivamente in fase di dibattito, saranno in molti a chiedersi se non sia stato eccessivo l’utilizzo di 4 agenti e 2 volanti per un episodio simile.

Decidono quindi di forzare la porta con l’ausilio dei vigili del fuoco e di fare irruzione nell’appartamento. Dalle ricostruzioni, una volta dentro al monolocale nasce una colluttazione tra Rasman (che era sul letto) e gli agenti; i quali riescono alla fine ad avere la meglio.
Il ragazzo viene immobilizzato, ammanettato dietro la schiena e le caviglie gli vengono legate con del filo di ferro; così Rasman verrà trovato all’arrivo dei sanitari che riscontreranno anche gravi ferite e segni di imbavagliamento.

Ma ad uccidere Riccardo non sarà niente di quanto descritto sin qui; perché c’è dell’altro. Malgrado fosse ormai immobilizzato 3 dei  4 agenti continuano, per oltre cinque minuti, a fare pressione sulla schiena del ragazzo. Per la Procura di Trieste i 3 agenti “esercitavano pressioni sul tronco, sia salendogli insieme o alternativamente sulla schiena, sia premendo con le ginocchia, un’eccessiva pressione che ne riduceva gravemente le capacità respiratorie.”
Il tutto fino a portarlo a respirare affannosamente, a rantolare, a divenire cianotico. E, alla fine, a smettere di respirare. Il decesso viene constatato all’arrivo dei soccorsi sanitari i quali trovano Rasman nello stato di immobilizzazione sopra descritto; la camera presenta schizzi di sangue sui muri. Per il medico legale si tratterà di morte dovuta ad asfissia da posizione. Nella perizia ci sarà scritto:

“per causare le lesioni riscontrate gli agenti hanno usato mezzi di offesa naturale in maniera indiscriminata anche verso parti del corpo potenzialmente molto delicate, ma anche oggetti contundenti come potevano essere il manico dell’ascia rinvenuta nell’alloggio o il piede di porco usato dai vigili del fuoco per forzare la porta d’ingresso. Gli stessi agenti hanno ammesso di averlo utilizzato contro il braccio destro di Riccardo”

Da un punto di vista giudiziario, inizialmente viene aperta un’ indagine di ufficio che sarà chiusa in tempi brevissimi, nell’ottobre 2007, con una richiesta di archiviazione; per il magistrato infatti, i quattro poliziotti avrebbero agito nell’adempimento di un dovere. Il tutto appare fin da subito strano; le indagini sono rapide e le testimonianze vengono raccolte dagli stessi agenti coinvolti nella vicenda.
La parte civile si oppone alla richiesta di archiviazione e presenta al giudice una serie di indizi raccolti; così nel febbraio 2008 il magistrato ritorna sulla propria decisione e formula una accusa di omicidio colposo per i 3 poliziotti.  Un anno dopo, nel gennaio 2009, i 3 agenti vengono condannati a sei mesi di carcere, con pena sospesa. Sentenza confermata poi anche in secondo grado.

Ora è in corso la causa per il risarcimento in sede civile: al momento la famiglia ha ricevvuto solo 20 mila euro ciascuno. La sentenza giustifica l’ “elemosina” concessa con queste parole: “L’unica sua risorsa era l’immensa forza fisica, che ha portato alla reazione incontrollabile… la crisi respiratoria sarebbe stata indotta-autoindotta da un soggetto fuori di sé e privo di qualunque consapevolezza in un episodio psicotico”. Inoltre va escluso ogni danno patrimoniale perché “Rasman non produceva reddito alcuno”. Quella sera però Riccardo stava festeggiando, con petardi e musica, il suo nuovo lavoro.

Arriveranno almeno le scuse? Se questa è giustizia…

Uno sguardo a… Borscht, ovvero Profondo Rosso

La ricetta puoi trovarla QUI!

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Il Coppedè sulla scena di… Inferno di Dario Argento

Il Coppedè sulla scena di… il gatto a nove code di Dario Argento

Il Coppedè sulla scena di… l’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento

Gente del Coppedè… Dario Argento!

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Uno sguardo al Coppedè… la casa delle fate!

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Uno sguardo al Coppedè… la casa del ragno!

casa del ragno-coppedè- roma- tuttacronaca

Uno sguardo al… COPPEDE’, Roma!

La fontana delle rane!

la fontana delle rane

SOCIAL FIGHT! FACEBOOK DIVENTA UN’ARENA… REALE!!!

lotta -facebook -ragazze- rivali
Un regolamento di conti tra due gruppi rivali di ragazze: è quanto accaduto in pieno giorno a Trieste, in piazza Oberdan. La rissa era stata annunciata su Facebook e in centinaia sono accorsi come se si trattasse di andare ad assistere a uno spettacolo. La Procura dei minori ha deciso di aprire un indagine sul caso. Considerato il mezzo uasato dalle ragazzine per darsi appuntamento in piazza, anche la polizia postale ha disposto verifiche.
 Un centinaio di “spettatori” si era posizionato attorno ai due gruppi di minorenni. Sono volati colpi proibiti. Solo grazie all’intervento della polizia la tensione si è allentata e la massa di ragazzi si è allontanata.

Attaccato dagli anarchici il gazebo leghista in Trentino

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Bora su Grandi Motori a trieste! 4 indagati per 8 morti da amianto. Casi dal 1971-2000

Industria Ansaldo Grandi Motori, Genova Sampierdarena, 1992_thumb[1]

Tempesta di halloween: Trieste come Venezia

Non solo Venezia, anche Trieste è rimasta vittima dell’acqua alta. A differenza degli abitanti della città lagunare, quelli del capoluogo friulano non sono abituati a vedere la loro città sommersa per 10 cm dall’acqua. Intere zone del centro, compresa piazza Unita’ d’Italia, strade limitrofe e parte delle Rive sono state chiuse al traffico. L’alta marea rallenta o impedisce il deflusso in mare dell’acqua piovana attraverso tombini e fogne, che resta in superficie. Bloccato il Canal Grande. Si prevede che la situazione possa tornare alla normalità nella tarda mattinata.

 

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