Senza i pantaloni nella metro: lo show di Jessica a Napoli

jessica-napoli-metro-tuttacronacaIeri, nel mondo, si festeggiava la giornata del ‘No Pants Subway Ride‘ e una ragazza americana, Jessica, ha voluto prendervi parte. Solo che si trovava a Napoli ed è stata l’unica persona ad aderire all’iniziativa, entrando in metropolitana, prendendo posto e sfilandosi i pantaloni sotto gli occhi attoniti degli altri passeggeri. La ragazza, una cantante, ha anche pensato d’improvvisare un piccolo show per i suoi compagni di viaggio. Il video della sua performance è stato rilanciato da Zoomin tv che l’ha postato su Youtube.

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La tragica morte di Alessandro Minto. Il padre: l’ho ucciso, per 200 euro

alessandro-minto-fidanzata-tuttacronacaDopo aver colpito al cuore con un coltello il figlio Alessandro, il 70enne Guerrino Minto ha pronunciato solo una frase: “Lo go copà”. “L’ho ucciso”. Sono state le uniche parole che la sorella scesa in cucina dal piano superiore dove abita con la madre inferma, l’ha sentito pronunciare. L’uomo si è limitato ad osservare il cadavere del 21enne a terra, fino all’arrivo dei medici del Suem, chiamati dalla donna. Manca poco a mezzogiorno e mezzo e il 118 avvisa anche i carabinieri, che accorrono nell’enorme casa colonica al civico 37 di via 1. Maggio. Guerrino non oppone resistenza ai militari, ripetendo come in trance “Per 200 euro, per 200 euro” mentre viene caricato sull’auto dell’Arma che lo accompagna nella caserma di via Salvo D’Acquisto per un interrogatorio di 45 minuti. Alessandro era l’unico figlio di Guerrino, frutto del matrimonio con una bulgara sposata quando lui aveva quasi cinquant’anni, e lei, Lucia Lazara, nemmeno trenta. Divario anagrafico, culturale e linguistico: l’unione era difficile. Almeno stando alla testimonianza di una vicina che ha raccontato che, quando Alessandro era ancora piccolo, ha accompagnato la moglie straniera almeno un paio di volte al pronto soccorso, col volto tumefatto dalle botte del marito. Ma Guerino tutti lo descrivono come mite e tranquillo, anche gli amici del giovane, che col padre era tornato ad abitare mentre la madre si era trasferita a Mestre. Riguardo al 21enne raccontano che era stato un po’ scavezzacollo, aveva fatto diversi incidenti con la macchina e l’anno scorso era stato anche denunciato per ricettazione. Ultimamente era però più tranquillo, sereno. Lavorava alla Saimi Spettoli di Marghera, come tubista e ieri non era in fabbrica per un brutta congiuntivite. Le sue passioni erano le barche e la sua Alfa Romeo Gt, forte della giovinezza e dell’esuberanza della sua età. Che magari creava dei contrasti con l’anziano padre, stretto dal carico familiare della mamma ultranovantenne allettata da accudire insieme alla sorella minata per sempre dal grave lutto – la perdita dei figli in un incidente stradale – che l’ha stravolta. Ieri la lite per motivi economici, con il ragazzo che chiede al genitore: “Dammi almeno duecento euro dei 500 che ti ho prestato. Non ce la faccio ad arrivare a fine mese”. E’ solo l’inizio: il figlio lo accusa di avergli svuotato il libretto bancario, poi rompe un piatto e si scaglia contro Guerrinoa nel suo cuore. “L’ho fatto per difendermi. Avevo paura della reazione di Alessandro”, si giustifica l’uomo davanti agli inquirenti. Sono le cinque. Guerrino ammanettato viene portato nella caserma di Chioggia per il fotosegnalamento. Tappa intermedia per il carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia: “Go da pagare. Xe giusto che paga”. A guardarlo sembra un povero vecchio, curvo sotto il peso del rimorso e della colpa. Chi non potrà mai perdonarlo è Jessica Recaldin, la fidanzata del figlio e grazie al quale lo stesso giovane, così raccontano gli amici, aveva messo la testa a posto. “Me l’hai rubato. Era l’unica cosa che avevo, Assassino, delinquente, assassino”. Il padre della ragazza non riesce a consolarla, nè a calmarla. La ragazza crolla a terra sulla ghiaia del cortile della casa di Alessandro, poi viene rialzata e portata via dal padre. Con lei, davanti e attorno alla casa, tutti gli amici. Il fratello della ragazza, che lavora a Marghera in un salone di parrucchieri, afferma: “Non riusciamo a capire cosa possa essere successo non ci risulta che Alessandro avesse problemi col papà. Per lo meno con noi non ne ha mai parlato. Quando andavamo a casa sua Guerrino ci pareva un uomo buono, tranquillo. Non ha mai fatto scenate”. E il papà commenta: “Conoscevo Alessandro, un bravissimo toso innamorato di mia figlia. Qui non c’ero mai stato prima. Non so cosa dire. Na roba granda”. È lui che fa la spola continua fra le due abitazioni, trafelato, sotto un sole che picchia come non mai sull’asfalto della strada che porta a Lova. Ed è sempre lui che si prende cura anche della madre di Alessandro, Lucia, le cui grida dilaniano il cuore dei presenti, con quella sua richiesta di poterlo vedere.

Che aridità d’animo verso Morgan! Jessica lo lascia su Facebook.

morgan- ospedale-selvaggia lucarelli

Non c’è più rispetto per nessuno… non c’è più la dignità di risolvere i propri problemi privatamente. Non c’è più moralità, nè etica, nè sensibilità. Solo la pubblicità, quella più becera, che viaggia in rete e approda sulla stampa. Oggi è  Jessica Mazzoli, l’ex concorrente di X Factor diventata fidanzata di Morgan e madre di sua figlia Lara, ha lasciare Morgan, in ospedale per una rehab, via Facebook:

«Ho necessità di riprendere in mano la mia vita – ha scritto Jessica poco dopo le 15.30 di oggi- lo devo a me stessa e a mia figlia Lara. Ho provato in ogni modo a costruire una famiglia con Marco, il mio amore per lui è stato davvero grande e forse lo è ancora».
«Mi accorgo, però, di essere impotente contro i suoi demoni, quei demoni che lui stesso aveva dichiarato di voler definitivamente sconfiggere, quei demoni che ancora oggi, in una stanza di ospedale, continuano ad esser presenti… L’arrivo di Lara era la grande occasione, nulla, purtroppo, è cambiato nonostante i buoni propositi e le tante promesse… Sono stanca, delusa, amareggiata. Ho atteso, sperato, combattuto… Ho deciso di tutelare me stessa e la mia bambina, dare lei una vita, una famiglia… Entrambe abbiamo bisogno di luce… Sono consapevole che la scelta di allontanarmi, sia oggi, la cosa migliore»

E il post rimbalza sul Twitter, di Selvaggia Lucarelli, accusata nei giorni scorsi di ‘cannibalizzare’ le disavventure di Morgan per farsi pubblicità, che cinguetta: «Lascia Morgan con un comunicato su fb, mentre è in ospedale. Poi ero io quella che gli doveva rispetto e discrezione».

Insomma Morgan non sarà riuscito a liberarsi dai suoi demoni, ma sicuramente nessuno ha fatto nulla per aiutarlo. Hanno solo sfruttato il suo ricovero per farsi tutti pubblicità, quella più indegna e amorale. Che esempio traggono le adolescenti in internet? Come siamo scesi così in basso?

Jessica al parlamento… famolo strano sto governo!

Gessica Rostellato -jessica-famolo strano-tuttacronaca-bindi

La neo deputata 5 Stelle Gessica Rostellato, che potremmo rinominare “Jessica al parlamento”, è da giorni sotto attacco mediatico e ha chiesto scusa su Facebook a tutte le persone che l’avevano criticata sul social network per aver rifiutato di stringere la mano a Rosy Bindi. «Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalla mia dichiarazione. Io non intendevo essere maleducata. Purtroppo non riesco ad essere falsa e se una persona fa finta di avere piacere di conoscerti e ti fa sorrisi falsi, scusate ma non ce la faccio…. so che il mio ruolo mi chiederà di farlo, probabilmente mi dovrò abituare! Scusate ancora».

Ieri la neo-deputata Grillina aveva scritto su Fb: «Ieri sera un gruppo di noi si stava dirigendo verso l’uscita dell’aula, ci ferma la Bindi e ci dice: «Ma presentiamoci, così cominciamo a conoscerci!!!». Io ho tirato dritto e me ne sono andata ma ti pare che ti do la mano e ti dico pure «piacere»??? No guarda, forse non hai capito: NON È UN PIACERE!!!».

Il post stamani aveva 694 «mi piace», ma la maggioranza dei 1.727 commenti erano fortemente critici. Insomma “Jessica” dagli internauti era stata tacciata di arroganza e di maleducazione.

Ma la Jessica del parlamento non è la prima volta che incappa in un “incidente” mediatico. In un altro post risponde alle Iene “… Per quanto riguarda la BCE – qui si entra nel vivo delle stoccate dalla Rete – in quel momento mi sfuggiva il significato della sigla (penso possa capitare a chiunque…) infatti poi mi sono chiesta tutto il giorno come ho fatto a non riuscire a rispondere subito, ma ero di fretta, in ritardo per una riunione e avevo la testa da tutt’altra parte e in quel momento ho avuto un vuoto totale… Mi scuso con tutti quelli che non si sono sentiti rappresentati”. Più che altro con quelli che si sono sentiti rappresentati da qualcuno che ignora la Banca Centrale Europea… ma una Bce può sfuggire a tutti, tranquilla Jessica… lo famo strano sto governo?

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