Si tinge di orrore la morte del piccolo Carmine De Santis, ucciso dalla madre Daniela Falcone. In mattinata è stata effettuata l’autopsia sul corpo del bimbo di 11 anni ed è emerso che la donna, di 43 anni, ha usato due armi: un coltello da cucina per sferrare un colpo mortale al torace del figlio, perforandogli un polmone, e delle forbici, con le quali l’ha colpito alla gola, probabilmente per accelerare il decesso. L’omicidio risale alla tarda mattinata di sabato: Carmine è morto dopo alcune ore, per dissanguamento. La donna ha ucciso il bambino dopo averlo prelevato dalla scuola di Rovito e portato, a bordo della sua automobile, in una zona di campagna tra Cosenza e Paola. Nello stomaco del bambino sono stati trovati i resti del panino che aveva mangiato poco prima a scuola e questo conferma che il decesso è avvenuto prima dell’avvio della fase digestiva. Le risultanze dell’autopsia confermano, secondo quanto si è appreso, la ricostruzione fatta dagli investigatori. Gli elementi ora in possesso degli inquirenti porteranno ad una contestazione di una serie di aggravanti nei confronti di Daniela Falcone. Sotto le unghie del bambino sono state trovate tracce di sangue e di pelle che apparterrebbero alla madre. Il bambino non è riuscito a sfuggire alla furia della madre perchè indossava la cintura di sicurezza. Lo scenario che emerge dall’ autopsia, sostengono gli inquirenti, è raccapricciante sia per “l’efferatezza del delitto, sia perchè il bambino è morto tra la sofferenza delle ferite”. Dalla ricostruzione fatta dagli investigatori, solamente quando il bambino è morto, la donna ha tentato il suicidio. Prima ha cercato di impiccarsi con una cintura e poi ha estratto le forbici dal corpo del figlio e si è inferta alcune ferite al collo e all’addome. La donna al momento è ricoverata e piantonata nell’ospedale di Cosenza con la formale accusa di omicidio. Daniela Falcone, nel frattempo, sta ripetendo frasi senza senso nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono migliorate ed è completamente fuori pericolo, tanto che i medici pensano di dimetterla tra 2-3 giorni. Investigatori e medici hanno tentato di parlarle, ma lei continua a ripetere la parola ‘bambino’, alla quale aggiunge la frase ‘il lenzuolo bianco per il bambino’.
Tutti gli articoli con tag suicidio
Carmine, ucciso da sua madre: il bimbo aveva provato a difendersi
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2014
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Prima il suicidio del titolare, ora il maxi furto: le difficoltà della Zanardi Editore
Il 13 febbraio Giorgio Zanardi, uno dei titolari dell’azienda padovana “Zanardi Editore”, strangolata dai debiti, si toglieva la vita. E mentre i dipendenti ancora soffrono per il lutto, ci pensano i ladri ad assestare un pesantissimo colpo: hanno strappato la “dorsale di fabbrica” della legatoria, ovvero l’impianto elettrico di 45-50 quintali di cavi di rame che alimentava tutto il reparto produzione. Mario Grillo, amministratore unico dell’azienda, ha commentato: “È come fossimo stati accoltellati alla schiena. Il morale è molto basso ma ci rimboccheremo le maniche per le 100 persone che lavorano qui e le loro famiglie”. L’azienda si sta ora riorganizzando con qualche generatore esterno per non perdere le commesse ma in molti temono che questo possa essere il colpo di grazia per un’azienda già da tempo in difficoltà.
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/03/prima-il-suicidio-del-titolare-ora-il-maxi-furto-le-difficolta-della-zanardi-editore/
Ritrovata la donna scomparsa con il figlio: ha ucciso il bimbo
Era sabato quando il marito ha lanciato l’allarme: la 43enne Daniela Falcone, di Rovito, in provincia di Cosenza, si era recata a prendere il figlio 11enne Carmine De Santis a scuola per poi scomparire senza lasciar traccia. La donna è stata trovata oggi e tratta in salvo: dopo aver ucciso il figlio con delle forbici, infatti, ha tentato il suicidio. E’ stata la polizia a fermarla in tempo. Ora si trova in ospedale. Lo scorso sabato il marito si era recato all’istituto scolastico del paese alla fine delle lezioni, si era sentito rispondere dal personale che il bambino era andato via insieme alla madre che era passata a metà mattinata. L’uomo si era subito allarmato ed aveva denunciato la scomparsa della moglie e del figlio ai carabinieri. Stando a una prima ricostruzione, madre e figlio si sarebbero diretti, dopo aver fatto rifornimento in una stazione di servizio, verso Camigliatello Silano. Successivamente sarebbe arrivata ai familiari una segnalazione che dava i due nella zona di Magaro, sull’altopiano silano, nelle vicinanze di Camigliatello. A nulla sono valse, però, le continue telefonate sul cellulare della donna, che continuava a risultare irraggiungibile. Daniela Falcone è descritta, da quanti la conoscono, come una persona equilibrata, tanto che parenti e conoscenti della donna non sanno darsi una ragione di quanto è accaduto.
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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Depresso dopo aver perso il lavoro: 49enne si suicida davanti ai figli
Dramma in provincia di La Spezia, ieri sera, dove un uomo si è tolto la vita davanti ai figli minorenni. L’uomo, un 49enne residente a Riccò del Golfo, si era inizialmente cosparso di benzina alla quale ha dato fuoco. Ma il figlio più grande è stato in grado di spegnere le fiamme. A quel punto il padre, caduto in depressione dopo aver perso il lavoro circa un anno fa alla fonderia di Follo, nonostante fosse agonizzante è stato in grado di prendere un coltello togliendosi la vita mentre i due figli scappavano in strada a chiedere aiuto.
Pubblicato da tdy22 in marzo 1, 2014
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Spiega alla fidanzata che non si deve aver paura delle armi: si spara alla tempia!
Sicuramente quando si tratta delle armi da fuoco gli incidenti sono all’ordine del giorno, ma quello che è accaduto ad Oakland ha del pazzesco: un 36enne rischia infatti si passare alla storia come una delle vittime più incoscienti. L’uomo era infatti deciso a convincere la sua fidanzata del fatto che non si deve aver paura delle armi “quando sono scariche”. La coppia, mandati nella loro stanza i tre figli della donna di 7, 10 e 12 anni, hanno preso le tre pistole dell’uomo, che era certo fossero scariche. Presa la prima, se l’è puntata alla testa pigiando il grilletto: click a vuoto. Lo stesso con la seconda. Quando ha premuto il grilletto della terza, però, è partito il colpo che era rimasto in canna: l’uomo si è così sparato alla tempia e ogni tentativo della donna di rianimarlo è stato vano: all’arrivo dei paramedici l’uomo era morto. Più tardi il vicesceriffo Michael McCabe ha rivelato che l’uomo aveva bevuto : “Alcool e armi non sono due cose che è saggio mescolare” ha detto. Il vicesceriffo ha anche commentato incredulo: “Questa storia è unica. Gli incidenti succedono spesso. Ma non ho mai visto nessuno che abbia tentato di dimostrare come funzionano le armi puntandosele direttamente alla testa”. Proprio per questa ragione la morte dell’incauto uomo è stata archiviata come suicidio. Il vicesceriffo ha ammesso che gli incidenti con le armi avvengono con una certa regolarità, anche se non tutti sono mortali. Ma di persone ferite perché avevano dimenticato di avere un colpo in canna, gli Usa ne registrano varie decine al giorno. Pochi giorni fa c’è stato perfino un tecnico che stava tenendo un corso di sicurezza a Lancastar, in Ohio, per insegnare a un gruppo di 25 cittadini come pulire, caricare e usare le proprie armi, che ne ha accidentalmente scaricata una direttamente sul braccio di un membro del pubblico. I 25 stavano seguendo il corso sulla sicurezza, obbligatorio in Ohio, per avere il porto d’armi.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 25, 2014
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Nicola Tincani: trovato il cadavere del 17enne scomparso nel Padovano
Era scomparso sabato sera, dopo una festa con gli amici in un locale, il 17enne Nicola Tincani. Il giovane, di Monselice, in provincia di Padova, aveva trascorso la serata al Crash Pub di via Cà Oddo, dove si era trattenuto. Dopo di che, nessuno ha più saputo nulla di lui. Ieri i carabinieri avevano trovato la sua bicicletta, senza ammaccature, abbandonata alla fine di via Tiziano, nel quartiere di San Giacomo, proprio sotto l’argine del Bisatto, il corso d’acqua che attraversa il paese. Oggi, il tragico ritrovamento: il corpo del giovane era nelle acque di quello stesso canale, poco distante dal luogo dov’era stata rinvenuta la bici. Ora i carabinieri hanno avviato le indagini per capire se si sia trattato di un incidente o di un suicidio. Gli amici raccontano: “Sabato sera Nicola stava bene ed era tranquillo. Ci stavamo divertendo. È stato l’ultimo ad andare via dal locale, così non sappiamo a che ora sia uscito”. E ancora spiegano: “Escludiamo nel modo più assoluto l’ipotesi del suicidio. Non ha particolari problemi. E quindi anche l’allontanamento volontario ci sembra poco plausibile. Però non avrebbe dovuto fare quella strada per tornare a casa. Non ha senso”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
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Ucciso dalla crisi, corpo ritrovato un mese e mezzo dopo nel Po
Ucciso dalla crisi economica e soprattutto dai motivi economici che hanno portato l’imprenditore piacentino Renzo Rasparini, 61 anni di Pontenure, nel Piacentino a togliersi la vita. Il corpo è stato rinvenuto del Po circa un mese e mezzo dopo la scomparsa. L’uomo,sposato con due figli, aveva una piccola azienda di impianti tecnici e aveva contratto molti debiti con le banche a causa del lavoro. Il 6 gennaio era uscito di casa e non aveva più fatto rientro. L’unica testimonianza era quella di un tassista che aveva riferito ai carabinieri di averlo portato una sera nella zona dell’argine di Po a Piacenza. Il corpo è stato notato il 21 febbraio da un pescatore vicino a Cremona.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 23, 2014
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Suicidio al Niguarda di Milano, l’ospedale si scusa
Stupore, meraviglia e sconcerto per il suicidio di una donna romena, 30enne che si è levata la vita impiccandosi con un foulard annodato al corrimano d’una scala, nel padiglione numero 16 dell’ospedale Niguarda di Milano. La donna, in stato di depressione, era arrivata con un’ambulanza all’ospedale intorno alle 19,30 di ieri sera. Poi era scapppata dall’accettazione e si erano perse le tracce per tutta la notte. Solo questa mattina il corpo è stato rinvenuto nel padiglione 16.
In una nota la direzione dell’ospedale si è detta “costernata e affranta per l’accaduto perché dovremmo avere migliaia e migliaia di occhi per poter controllare sempre tutto e tutti”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
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Si suicida a 14 anni, un volo dal balcone di casa
Un dramma che colpisce una famiglia il cui figlio a 14 anni senza una motivazione apparente ha deciso di lanciarsi durante la notte tra martedì e mercoledì dal balcone del quarto piano dell’abitazione in cui abitava con i genitori, a Veduggio con Colzano, in provincia di Monza e Brianza. A trovare il corpo senza vita del giovane è stata una donna che andava a lavoro. Nonostante i soccorsi siano stati chiamati immediatamente per il ragazzo non c’è stato niente da fare, è morto sul colpo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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Il Festival di Sanremo inizia… con una minaccia di suicidio!
18 febbraio. Esordisce il Festival di Sanremo ma è anche il compleanno dell’immenso Fabrizio De Andrè. Quale giornata più adatta per parlare di musica e in particolare di quella italiana? Ma Fabio Fazio, impegnato con il discorso iniziale, ha dovuto interrompersi a causa di alcuni spettatori presenti all’Ariston che, in galleria, hanno scavalcato la recinzione minacciando di bruttarsi nel vuoto. A nulla sono valse le esortazioni del conduttore a mettersi al sicuro: tutto quello che chiedevano era che venisse letta una loro lettera. Cosa che Fazio ha poi fatto. I manifestanti sono dei lavoratori dei consorzi del bacino di Napoli e Caserta. Fazio parla di dignità del lavoro, legge qualche passo. Parentesi chiusa. Sempre in attesa che Grillo faccia la sua mossa…
Pubblicato da tdy22 in febbraio 18, 2014
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Giallo a Manhattan: il cadavere di uno stilista italoamericano nel fiume Hudson
Era noto per aver vestito le grandi star, tra le quali Robert de Niro, Mickey Rourke, Ricky Martin e Chris Noth, lo stilista newyorkese ma di origini italiane Michele Savoia. Il cadavere del 55enne, visto l’ultima volta giovedì, in occasione di una festa organizzata da Paris Hilton, il suo cadavere è stato ritrovato nelle acque del fiume Hudson, a Manhattan, non lontano dallo yacht in cui viveva attraccato a Chelsea Piers. Savoia, proprietario dell’atelier “House of Savoia”, era noto come “The Tailor”, “il sarto”, ed era specializzato soprattutto nella realizzazione di capi retrò stile anni ’30. Lui stesso amava raccontare che si trattava di un gusto ereditato dal nonno italiano, immigrato in New Jersey. Oltre a vestire diverse star Savoia ha anche realizzato i costumi di alcune produzioni cinematografiche e di musical di Broadway, tra cui il revival di ‘Evita’. Ora la polizia indaga per scoprire se si tratti di suicidio o omicidio. Stando alle testimonianze di amici e conoscenti, Savoia aveva ultimamente difficoltà economiche, tanto che di recente era stato costretto a vendere per 5.000 dollari la sua adorata Harley Davinson al banco dei pegni.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
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Cadavere con un proiettile in testa a Teramo. Omicidio o suicidio?
E’ stato ritrovato disteso sul sedile posteriore della sua auto, nascosto alla visuale esterna dai finestrini oscurati, il cadavere di Franco Morelli, chiamato da tutti Francuccio tanto che questo nomignolo lo aveva scelto anche per il suo profilo Facebook. Accanto a lui una pistola calibro 7.65 che potrebbe essere l’arma con cui l’uomo ha deciso di farla finita. Ma al vaglio degli inquirenti c’è anche l’ipotesi di un omicidio, ma gli inquirenti non si sbilanciano e per il momento resta il giallo. Il corpo è stato ritrovato grazie a un amico della vittima che non aveva notizie da tempo di Francuccio. La macchina era parcheggiata a ridosso di una siepe che costeggia una pineta, a sud della Torre di Cerrano, a Teramo, e chi vive di fronte, nell’unica abitazione occupata d’inverno, assicura che l’auto con il cadavere con la ferita alla testa era impossibile da vedere proprio per quei vetri oscurati. Quell’auto però era lì da tempo, sarà quindi l’autopsia, eseguita all’ospedale di Teramo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
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In mille ai funerali di Nadia, la 14enne suicida
Era il 9 febbraio e la 14enne Nadia, stanca dei numerosi insulti che le arrivavano sul suto Ask.fm, ha deciso di compiere un gesto estremo gettandosi nel vuoto dal tetto dell’hotel Palace di Cittadella, nel Padovano. Oggi si sono tenuti i funerali della giovane e non sono mancati momenti di tensione anche durante la funzione. Mentre un’amica della ragazzina stava leggendo un messaggio, infatti, un parente di Nadia le ha urlato contro di stare zitta e di andarsene. La giovane è stata portata via sotto shock. La contestazione è giunta perchè i parenti della 14enne accusano gli amici di non aver segnalato quel che stava accadendo a Nadia. Tanti amici e compagni di scuola, compresi quelli delle medie, erano presenti oggi, i vecchi compagni con in mano una rosa bianca. La presidente della Camera Laura Boldrini ha inviato una corona di fiori non potendo partecipare alle esequie per impegni istituzionali a Roma. Da parte sua il Vescovo di Vicenza, Beniamino Pizzol, ha inviato a don Gianni, parroco di Fontaniva, in occasione dei funerali, una lettera in cui si legge: “Vi invito a vivere la vita in pienezza, gustandone gioie e consolazioni, affrontando con coraggio e realismo le fatiche e le sofferenze, come anche le inevitabili sconfitte che tutti incontriamo nel faticoso cammino dell’esistenza”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 15, 2014
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Gli “utili idioti” del Ncd e “il suicida Letta”: la Biancofiore spalleggia Berlusconi
Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, considera “Utili idioti” gli ex Pdl che sono entrati a far parte del Nuovo centrodestra. Gli alfaniani, chiaramente, si sono sentiti offesi ma, e non meraviglia, Michaela Biancofiore si è schierata dalla parte dell’ex premier e ha rincarato la dose:
“NCD offeso per parole di Berlusconi la verità fa male ai colpevoli. Fanno sorridere molteplici dichiarazioni di NCD a seguito delle parole espresse con chiarezza – direi finalmente , dal presidente Berlusconi nei confronti dei fuoriusciti del PDL” .
E ancora:
“Che siano “utili idioti” – soprattutto alla luce di quanto accaduto al suicida Letta – da loro sostenuto per le poltrone a discapito di qualsiasi gratitudine a colui grazie al quale sono stati eletti, ne conviene l’Italia intera. Si sa che la verità fa male ai colpevoli , soprattutto a quelli che hanno mostrato tutta l’immoralità possibile innanzi all’uomo che li ha resi importanti, sedicenti potenti e al quale devono anche l’aria che respirano. Sarebbe bello se almeno si consegnassero al pudore del silenzi”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 14, 2014
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Problemi economici e di salute: un imprenditore si toglie la vita
Drammatica scoperta per gli operai di un’azienda tipografica-editoriale che questa mattina hanno trovato il cadavere di Giorgio Zanardi, uno dei titolati della Zanardi editoriale di via Venezuela a Padova, azienda prestigiosa nel mondo dell’editoria, che stampava per diversi editori. L’imprenditore 73enne si è tolto la vita per impiccagione: ha scelto il suo ufficio nella zona industriale di Padova per compiere il gesto estremo. Sembra che l’uomo abbia lasciato alcuni scritti nei quali fa ricondurre la sua decisione di suicidarsi a motivi finanziari e di salute. Si legge sul Mattino di Padova:
«Una montagna di debiti»: così Mario Grillo, amministratore unico, inquadra la situazione finanziaria dell’azienda tipografica-editoriale di Padova, il cui titolare e fondatore, assieme ai fratelli, si è ucciso stamani. L’uomo, Giorgio Zanardi, è stato trovato con una corda legata al collo, dentro la sua azienda, poco lontano dal suo ufficio. Sul tavolo un biglietto che parlava di ragioni economico-finanziarie all’ordine del suo gesto.
L’azienda in pochi anni era passata da 300 a 110 dipendenti (la stragrande maggioranza dei quali oggi in cassa integrazione) e proprio pochi giorni fa, il 9 gennaio, aveva presentato richiesta di concordato. L’imprenditore lascia una moglie e due figlie, entrambe dipendenti dell’azienda di famiglia ed entrambe in cassa integrazione. Lascia anche i due fratelli co-titolari dell’azienda: Antonio e Rodolfo. A trovare l’uomo privo di vita è stato questa mattina il capo reparto.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2014
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Cubista 22enne si impicca a casa, era anoressica
Elisa C. aveva 22 anni, era una cubista di Osimo ed era in cura da tempo presso il Centro di igiene mentale di Ancona a causa dei suoi problemi di anorressia. Oggi intorno alle 16.30 la madre l’ha trovata priva di vita nell’abitazione familiare di via Bernini. La ragazza si è impiccata in casa con il cordone della tenda.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 12, 2014
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Orrore in Francia, trovato morto 13enne con mani e piedi legati… Suicidio?
Un caso complicato e una tragedia che ha scioccato l’intera comunità di Chantemerle-les-Blès, nel centro-est della Francia dove un ragazzino di 13 anni è statp ritrovato dai suoi genitori impiccato in casa con mani e piedi legati. Ancora non è chiaro se si sia trattato di un gioco finito male o se c’era invece l’intenzione di farla finita. Al momento è stata aperta un’inchiesta per cercare di chiarire la dinamica della morte.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 12, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/12/orrore-in-francia-trovato-morto-13enne-con-mani-e-piedi-legati-suicidio/
Giallo in Ciociaria: cadavere di una donna rinvenuto in un pozzo
Giallo in Ciociaria dove in una cisterna a Isola del Liri, in provincia di Frosinone, è stato rinvenuto il corpo di una donna di 60 anni che soffriva di depressione. Sul luogo, nella pertinenza dell’abitazione della donna, sono giunti i pompieri e lavorano i carabinieri. Si tratterebbe di un suicidio e, al momento, i carabinieri escludono altre ipotesi. Per recuperare il cadavere si è reso necessario l’intervento di un nucleo sommozzatori proveniente da Roma e una squadra del Distaccamento di Sora.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 10, 2014
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Si lancia nel vuoto a 14 anni! Shock nel Padovano
Per togliersi la vita, una ragazzina di 14 anni ha scelto l’ex hotel Palace di Borgo Vicenza a Cittadella. l’hotel è chiuso da tempo ed è diventato rifugio per sbandati e senza tetto. Sembrerebbe che il nome dell’hotel sia comparso in alcuni biglietti che la teenager aveva lasciato in casa. Sono stati i genitori, stando alle prime indiscrezioni a ritrovare il corpo della ragazza. Già nel 2008 dalla terrazza dell’hotel, che era ancora aperto al pubblico, precipitò un altro minorenne.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 9, 2014
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Il benzinaio si suicida e l’avvocato fa causa al Governo
La crisi non ha lasciato scampo a Giovanni Zampieri, benzinaio di 56 anni suicidatosi mercoledì scorso lasciando un biglietto «La crisi mi ha tolto il sorriso», ma ora l’avvocato Gian Mario Balduin, del Coordinamento micro imprese per la tutela e lo sviluppo, ha presentato ai carabinieri di Abano una denuncia «per istigazione al suicidio» contro l’attuale Governo e quello precedente. Un’azione clamorosa. Balduin se l’è presa in modo particolare con il presidente del Consiglio Enrico Letta e il suo Esecutivo. Oltre che con l’ex premier Mario Monti. «Anche i deputati e i senatori hanno assistito incuranti al volgere della crisi – spiega lo stesso avvocato – . Le conseguenze sono drammatiche». La Procura di Padova viene invitata «a procedere alla individuazione delle persone che si sono suicidate o hanno tentato di farlo in Italia negli ultimi tre anni. Da quando cioè si è sviluppata in maniera virulenta una crisi economica senza precedenti con politiche recessive dei Governi». Secondo Balduin «i suicidi per crisi negli ultimi anni sono stati una vera e propria strage silenziosa. Questo tema è finito al centro del dibattito politico, ma non si è giunti ad una conclusione. I nostri governanti si sono dimostrati sordi e insensibili a quanto successo». E non è finita qui. «Purtroppo le croci aumentano giorno dopo giorno – continua l’esponente del Comitas – I politici non hanno fatto alcunché per arginare questo fenomeno». Zampieri si è buttato mercoledì mattina dal decimo piano dell’ospedale di Padova. «La crisi mi ha tolto il sorriso» ha lasciato scritto in un biglietto rinvenuto nel suo ufficio, al distributore Eni di via Gattamelata della città. Il funerale di Zampieri verrà celebrato domani alle 10 nella chiesa parrocchiale di Cornegliana. Oggi alle 19, sempre nella chiesa della frazione, verrà recitato un rosario in suo ricordo. Zampieri era conosciutissimo a Due Carrare. Fra le altre attività, è stato presidente del patronato di Carrara San Giorgio. Aveva sempre una buona parola e un incoraggiamento per tutti. Viene descritto come una persona dal cuore d’oro. L’intera comunità si sta stringendo attorno alla sua famiglia. Le origini del tragico gesto sarebbero da imputare a dei crediti non ancora riscossi. In realtà, non avrebbe mai parlato con nessuno delle sue difficoltà economiche. Nemmeno con gli amici di sempre. «Lunedì scorso, per la prima volta nella vita, non mi aveva sorriso – racconta un suo coetaneo – Non ero al corrente di particolari problemi in termini di soldi avanzati. In questo momento non sappiamo cosa pensare. Si tratta di un fatto inspiegabile». Ieri al suo distributore dell’Eni sono comparsi dei fiori. Sono stati portati dai suoi amici. Hanno anche esposto un cartellone con tutte le indicazioni riguardanti una manifestazione di protesta in programma dal prossimo 10 febbraio in piazza Montecitorio a Roma. «Per la sovranità popolare e per i nostri figli – recita lo stesso cartellone – Uniti sotto un’unica bandiera, senza simboli né violenza». E poi ancora: «Uniti si può e uniti vinceremo. Anche per te Giovanni e per il tuo sorriso».
Pubblicato da tdy22 in febbraio 8, 2014
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Suicidio nel Barese: si dà fuoco davanti all’ex
Nella mattinata di oggi, poco dopo le 11.30, un 40enne bitontino ha raggiunto il negozio in cui lavora la sua ex a Toritto, in provincia di Bari, senza scendere dall’auto, si è dato fuoco morendo carbonizzato dentro la sua Fiat 600. L’uomo aveva chiuso lo sportello dall’interno, fatto che ha reso impossibile salvarlo: un anziano passante, dopo che lo aveva visto cospargersi di liquido infiammabile, ha infatti tentato di raggiungere l’uomo, ma non ha pututo aprire la portiera. L’auto si è completamente incendiata e anche i soccorsi dei vigili del fuoco giunti da Altamura sono stati inutili. Secondo quando ricostruito dai carabinieri della stazione di Toritto, subito giunti sul posto, il 40enne si sarebbe dato fuoco per una relazione sentimentale troncata. Il tragico gesto, infatti, è stato compiuto davanti a un parrucchiere dove lavorerebbe l’ex fidanzata dell’uomo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 5, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/05/suicidio-nel-barese-si-da-fuoco-davanti-allex/
Avevano avviato l’iter per la separazione ma muoiono assieme: omicidio-suicidio
Erano da poco passate le 17 quando il 57enne Alessandro Mariconda ha raggiunto la moglie nei pressi di un supermercato di Santa Lucia di Serino, in provincia di Avellino, dove la donna era andata a far la spesa e ha sparato tre volte, colpendola alla testa. La 50enne, Anna Tavino, è crollata al suolo, senza vita. Uccisa la moglie, Mariconda è tornato alla sua abitazione dove, con la stessa arma, si è a sua volta tolto la vita. La coppia aveva avviato l’iter per la separazione, lei viveva con una figlia avuta da un precedente matrimonio. Lui non trovava lavoro da circa due anni.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/03/avevano-avviato-liter-per-la-separazione-ma-muoiono-assieme-omicidio-suicidio/
L’agghiacciante proposta shock: 50.000 firme per far suicidare Ruffini
Tra cattivo gusto e shock arriva anche la proposta di qualcuno, che forse voleva essere goliardico, ma ha solo superato il limite propone 50mila firme affinché Paolo Ruffini, conduttore televisivo, nonché attore e regista, si tolga la vita. Al di là dell’agghiacciante petizione anche la motivazione sembra alquanto priva di senso e molto vaga: “L’aria è un bene importante e di tutti. Lui con la sua esistenza sta sprecando inutilmente ossigeno. Il nostro. Se hai un cuore, firma e condividi. È per una buona causa”. Forse l’aria la sottrae anche chi perde tempo con simili manifestazioni che vanno contro ogni umana comprensione… ma noi auguriamo buona salute a chiunque, anche all’autore di tale gesto e ai pochi sostenitori che hanno sottoscritto la petizione. Speriamo solo che scompaia dal web il prima possibile.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/29/lagghiacciante-proposta-shock-50-000-firme-per-far-suicidare-ruffini/
Terrorizzata che i suoi capelli stessero diventando rossi: si suicida
E’ il Daily Mail a raccontare quanto accaduto lo scorso maggio. La 26enne Frances Warren, spaventata dall’idea che i suoi capelli stessero diventando rossi e dopo aver inviato innumerevoli sms al suo parrucchiere, si è tolta la vita. Le indagini hanno rilevato che Frances credeva che, avendoli tinti, i suoi capelli perdessero la loro luminosità e il colore diventando rossicci. Oltre 50 sms al parrucchiere non sono stati sufficienti per ottenere un nuovo appuntamento a breve e per questo ha compiuto il gesto estremo. La ragazza soffriva di depressione ed era particolarmente ansiosa, racconta il quotidiano britannico. In udienza, il fidanzato ha raccontato i problemi con i capelli di Frances: “Ha cambiato colore 5 volte in un mese, aveva quasi sviluppato una fobia per il rosso”. La giovane era arrivata al punto di odiarsi. Il parrucchiere ha spiegato di non averle potuto cambiare la tinta perchè era domenica e non lavorava anche se dopo tanta insistenza stava pensando di farle una nuova tinta in casa, ma è stato troppo tardi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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Dramma nel palermitano, 16enne tenta il suicidio a scuola
Aveva lasciato un messaggio per i genitori «Andrò in un posto migliore» e poi arrivato a scuola ha tentato il suicidio lanciandosi dalla finestra del Liceo Scientifico Santi Savarino. Il ragazzo, 16enne, che questa mattina si è lanciato nel vuoto, si trova ora ricoverato nell’ospedale di Partinico, in prognosi riservata.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 27, 2014
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Dramma della gelosia: uccide la moglie e si toglie la vita
Uno spettacolo agghiacciante quello davanti al quale si è trovato il 40enne Marco Zarba quando, nella giornata di ieri, è giunto all’abitazione dei genitori a Brugherio, in provincia di Monza e Brianza, alle porte di Milano. Il corpo della madre, la 56enne Lucia Bocci, si trovava atterra accanto al letto, in una pozza di sangue mentre il padre 63enne, Vincenzo, si trovava in cantina. Secondo quanto riscontrato dai carabinieri di Milano e Monza, che si occupano delle indagini, Vincenzo Zarba ha aggredito sua moglie in camera da letto, forse mentre stava dormendo, colpendola ripetutamente all’addome con un coltello da macellaio, per poi finirla con un violento fendente alla testa utilizzando una mazza da carpentiere. L’uomo è quindi sceso in cantina, dove ha scritto un biglietto nel quale avrebbe accusato la moglie di tradimento e poi si è ucciso. L’uomo, ex piccolo imprenditore edile di origine siciliana, aveva conosciuto la moglie a Sesto San Giovanni e i vicini di casa li hanno descritti come persone tranquille, dedite alla famiglia. All’interno del nucleo familiare, invece, secondo indiscrezioni, pare fossero note le crisi di gelosia del marito verso la moglie, soprattutto negli ultimi tempi. Un vicino di casa ha raccontato: “Era sempre dietro alla moglie, non la lasciava mai. Li ho sempre visti uscire di casa perennemente insieme. Credo le volesse davvero molto bene ma sì, forse era geloso. Lei era una donna molto tranquilla: una bella donna, certo, ma pensava a fare la nonna. Mi dispiace immensamente”. Il pm Manuela Massenz, titolare del fascicolo, ha disposto l’autopsia sui corpi delle vittime. marito verso la moglie, soprattutto negli ultimi tempi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 27, 2014
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Strage di Caselle: fermata anche l’ex colf
Il tre gennaio erano stati uccisi, nella loro abitazione di Caselle Torinese, Claudio Allione, la moglie Maria Angela Greggio e la suocera dell’uomo Emilia Campo Dall’Orto. Per il triplice delitto, l’otto gennaio, è stato arrestato il 55enne Giorgio Palmieri, che aveva confessato. Ora però i carabinieri hanno fermato un’altra persona. Si tratta di Dorotea De Pippo, 52enne ex colf della famiglia Allione e convivente di Palmieri. Secondo i militari dell’arma, nei suoi confronti sono emersi “gravi e convergenti” elementi di responsabilità nel delitto.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 25, 2014
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Amore fraterno: si suicida per salvare la vita al fratello malato
E’ stato il Daily Mail a raccontare la storia dell’estremo sacrificio di un giovane suicidatosi per salvare la vita al fratello e permettere alla famiglia di pagare le spese mediche. In Cina, Honghui, 20 anni e Hongtao, 18 anni hanno scoperto a pochi mesi l’uno dall’altro di essere malati di uremia, una grave forma di insufficienza renale. La situazione economica della famiglia, tuttavia, non permetteva di pagare le cure mediche e il trapianto per entrambi i figli, due studenti brillanti e ragazzi uniti. I soldi non bastavano mai, nonostante il padre avesse venduto ogni cosa e anche la scuola frequentata dai Hongtao, un giorno si è chiuso in camera e si è avvelenato. Nel biglietto che ha lasciato, si legge: “Fratello, spero riuscirai a guarire, questa è l’unica cosa che mi interessa”, poi si rivolge ai genitori, “State andando in rovina per curarci, spero che ora possiate farcela”. Il fratello maggiore, secondo i medici, era colui che stava reagendo meglio alla terapia. Recentemente è stato effettuato con successo il trapianto e sembra ci sia un pieno recupero. Il sacrificio del fratello non è stato vano ma il vuoto dei genitori non viene colmato: “Come possiamo essere felici senza Hongtao? Ci riprenderemo lentamente”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 25, 2014
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Uccise la fidanzatina 16enne: scarcerato e condotto in clinica
Davide M, il 18enne che lo scorso maggio accoltellò Fabiana Luzzi, la sua fidanzatina 16enne a Corigliano Calbro, in provincia di Cosenza, e poi ne bruciò il corpo, è stato scarcerato e condotto in una clinica dopo aver tentato due volte il suicidio. La decisione è stata presa dal Tribunale dei minorenni di Catanzaro. Il giovane aveva dichiarato agli investigatori che, dopo aver pugnalato la sua vittima al culmine di una lite, la diede alle fiamme mentre era ancora in vita.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 24, 2014
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Luigi Tenco: la sua morte ancora avvolta nel mistero
Era il 27 gennaio 1967 e Luigi Tenco, appena escluso dal Festival di Sanremo, veniva trovato morto, ucciso da un colpo di arma da fuoco alla testa. Pasquale Ragone, giornalista forenze che dal 2007 indaga sulla vicenda, ritiene che ci sia ancora molto da chiarire su quanto accaduto e quindi, nonostante nel 2009 la Procura della Repubblica di Sanremo abbia emesso una sentenza di archiviazione dopo che era stata riesumata la salma del cantante ed erano stati fatti accertamenti balistici, autoptici e grafologici, ha depositato oggi alla Procura della Repubblica di Roma una richiesta di verifica dell’accertamento balistico. Il giornalista, nell’istanza,ha denunciato una serie di “incongruenze” rilevate nel fascicolo giudiziario. Non solo. A supporto delle sue ragioni ha presentato le consulenze di tre esperti: lo psichiatra forense Francesco Bruno, il professore di balistica Martino Farneti e il grafologo Vincenzo Tarantino. Ragone scrive: “Dalle conclusioni delle tre consulenze emerge che (1) la pistola di Luigi Tenco (con la quale quest’ultimo avrebbe compiuto il suicidio) non sparò alcun colpo nè fu mai ritrovata sulla scena dell’evento, (2) sulle mani di Luigi Tenco non sono state trovate particelle trimelliche in seguito allo Stub effettuato, decretando che quindi non fu Tenco a premere il grilletto, (3) il biglietto a firma di Luigi Tenco agli atti dell’inchiesta non fu ritrovato sulla scena dell’evento e presenta elementi importanti che non lo collocano nella casistica degli scritti tipici dei suicidi”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 24, 2014
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15enne si sente brutta e obesa: la soluzione, il suicidio
Tallulah Wilson, 15enne inglese, si è tolta la vita 24 ore dopo che la madre, dopo aver scoperto che la ragazza era finita in un gruppo di autolesionismo in Tumblr, le aveva chiuso l’account. La teenager si era convinta di essere brutta e obesa ed era arrivata al punto di farsi del male da sola, allo scopo di soddisfare gli altri utenti. La madre, dopo che Tallulah si è tolta la vita buttandosi sotto un treno, punta il dito contro il web: “É stata catturata dalle grinfie di un mondo digitale tossico, dove nelle ultime settimane non riuscivamo più a raggiungerla. Ho fatto tutto il possibile per tenerla al sicuro, ma era caduta in un mondo di incubi”. La ragazza, ormai pedra della sua ossessione, anche in Twitter continuava a ripetere di essere brutta e obesa.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 23, 2014
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La moglie del militare Nato morta nel Napoletano: spunta l’ipotesi suicidio
Nella notte tra venerdì e sabato scorsi veniva trovata morta, nella sua villetta di Licola, nel Napoletano, la moglie 26enne di un militare Usa. Alexandra Jessica Reisoglu ha lasciato un bigliettino sul quale c’è scritto “I told you i was sorry what about one”. La donna presentava un colpo di pistola alla tempia quando il marito, Christopher Alexander Torres, anche lui di 26 anni, sergente Usa di stanza nella base Nato di Gricignano d’Aversa (Caserta), è rientrato a casa. Nell’abitazione c’era anche la figlia di 4 anni di lei, che è stata portata nella Base di Gricignano dagli uomini inviati dal comando Nato avvertiti dell’accaduto dal militare. Nella base si trova anche il sergente che avrebbe tentato anche di uccidersi dopo avere visto la moglie priva di vita nel letto. Il biglietto fa ipotizzare possa trattarsi di un suicidio ma gli investigatori della polizia stanno cercando di fare piena luce sull’accaduto: desta sospetto, in primis, il numero dei colpi esplosi. A terra sono stati trovati tre bossoli di pistola calibro 6,35, arma risultata rubata a Mercato San Severino (Salerno) nel 2006. Un solo colpo ha ucciso la donna; un altro è finito sulla parete. Nessuna traccia, finora, del terzo proiettile. Il pugno destro della donna è stato trovato chiuso, come se stringesse qualcosa, e la pistola sul letto. Gli esami dello stub, eseguiti sia sulla vittima che sul marito, diranno l’ultima parola su chi ha sparato anche se l’alibi del sergente sarebbe di ferro: il gestore di un bar di Quarto (Napoli) ha confermato che Christopher Alexander Torres ha trascorso l’intera serata di venerdì nel locale e di essersi allontanato solo per una decina di minuti, quando si è recato a comprare le sigarette.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 20, 2014
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Trovata morta la moglie di un militare Nato nel Napoletano
Un militare Nato di stanza a Licola, nel Napoletano, ha raccontato di aver litigato con la moglie, essere uscito di casa e, una volta rientrato, verso mezzanotte,di aver trovato la giovane senza vita e con accanto una pistola. La polizia scientifica e gli uomini del commisariato di Giugliano, che stanno lavorando con il nucleo investigativo della Marina militare americana, Ncip, hanno sottoposto a sequestro tablet e telefonini. L’arma con la quale, forse, la donna si è tolta la vita, è risultata essere una Beretta denunciata come rubata nel 2006 a Mercato San Severino. Sempre il militare americano ha spiegato di averla toccata: in un primo momento, infatti, avrebbe pensato di togliersi la vita dopo aver trovato il cadavere. In seguito, avendoci ripensato, ha svuotato il caricatore. Il biglietto, che secondo quanto si è appreso non contiene un testo che indichi esplicitamente il suicidio, intriso di sangue, è oggetto di analisi da parte della Scientifica
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
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L’addio alla vita di Aurora e il rinvio dell’operazione per diventare donna
Aurora aveva 22 anni e nel quartuere genovese di Borgoratti, dopo aver detto al telefono, alla sua migliore amica, “Addio Marzia. Ti voglio bene”, si è lanciata dalla sua finestra. Le ipotesi sulla natura di quest’ultima scelta sono molte. All’inizio dell’anno Aurora aveva festeggiato il primo anniversario con il suo fidanzato. Subito dopo avevano litigato. “Ma capitava spesso, Aurora era impulsiva, ma era certa che la cosa si sarebbe risolta”, racconta l’amica. Aurora dentro di sè manteneva un segreto che solo con poche persone aveva condiviso, ma che sembra non aver avuto ruolo in una simile decisione. Perchè Aurora, per lo Stato, era Luca. “Aspettava ancora di essere sottoposta all’intervento chirurgico per la riassegnazione del genere”, spiega una sua amica. “Aurora era donna, si sentiva donna in tutto e per tutto” dicono all’unisono gli amici. E’ il Messaggero a parlare della vicenda:
A dicembre aveva dovuto fronteggiare una brutta notizia: i sanitari dell’ospedale con i quali aveva preso appuntamento per quell’intervento che era tutto per lei, una meta che era anche un punto di partenza per una nuova vita, le avevano comunicato che sarebbe stato rinviato di cinque mesi, da aprile a settembre. Ma lei era pronta ad aspettare pazientemente. Lei che all’età di 16 anni aveva iniziato il lento e difficile percorso per diventare ciò che sentiva di essere. «Non aveva alcun problema di accettazione – racconta Marzia, l’ultima a sentirla – era accettata da Genova e persino dalla gente del suo paesino di origine, tutta rispettosa verso la sua scelta». Era innamoratissima, faceva progetti dopo un anno di fidanzamento, i viaggi insieme al compagno, documentati con le foto sul suo profilo Facebook. Sorridevano e si baciavano, si tenevano per mano e, qualche volta, avevano anche parlato di lasciare l’Italia. Sul suo profilo Twitter, Aurora aveva scritto una frase, che le aveva detto un amico: «Non te la prendere, sono fatti così. Devi solo credere che un giorno te ne andrai di qui» Forse uno sfogo. Erano Marzia e il fidanzato a rincuorarla, nei momenti più bui. Stava cercando un lavoro, ma non era facile, con quei documenti che raccontavano di un’altra persona. E così, gli amici, oggi, cercano delle risposte che sono destinati a non trovare.
Ancora la sua amica Marzia ricorda: “Era serena, scherzavamo del più e del meno e quando mi ha detto ‘addio’ pensavo stesse scherzando. Insomma, nella chiacchierata non era emerso alcun elemento che potesse far pensare ad un gesto così estremo”. Sabato scorso, durante il funerale, il padre di Aurora aveva detto: “era una ragazza fragile e forte allo stesso tempo”. Ma non è mancata la rabbia. Riversata su una pagina Facebook, a firma di un’altra amica di Aurora, Mariagrazia. Una rabbia che è anche un atto d’accusa verso la famiglia: “Quanta ipocrisia! E’ semplice, dopo, scrivere lettere, farsi vedere disperati, venire al funerale, parlare, parlare…Pochi sanno la verità sulla solitudine, disperazione, sul valore e bellezza di Aurora. Lei ha sempre cercato di farsi amare, accettare, di trovare la sua dimensione vivibile. So, invece, che questo non è stato, soprattutto nell’ambito familiare. Il mondo fuori non ti schiaccia così se hai amore di fondo, un nido che ti protegge,sostegno affettivo. Ho pena per chi non ha fatto, per chi non ha goduto della ricchezza interiore di Aurora. A me è quello che rimane, l’ho amata come una figlia e lei mi ha dato tanta tenerezza, amore, risate, se stessa. Grazie Aurora mia”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
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Presidente di banca indagato uccide la moglie e il figlio. Poi si toglie la vita
In un’abitazione a San Piero a Ponti, nel comune di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, sono stati rinvenuti tre cadaveri. Si tratta del 67enne Lamberto Albuzzani, presidente della Banca di Credito Cooperativo Area Pratese, della moglie 66enne Maria Bellini e del figlio Marco, 23 anni. Accanto al corpo dell’uomo i militari dell’arma hanno trovato un fucile da caccia regolarmente detenuto e questo fa ipotizzare che l’uomo abbia prima ucciso moglie e figlio per poi togliersi la vita. L’allarme è stato lanciato dai vicini, che hanno udito i colpi di arma da fuoco. Il cadavere dell’uomo sarebbe stato trovato vicino alla porta d’ingresso, mentre quelli delle altre due persone si trovano dentro l’abitazione, dove non sono stati trovati biglietti che possano spiegare il gesto. L’uomo era indagato dalla Procura di Prato in un’inchiesta sulla gestione dell’istituto bancario. I reati ipotizzati dalla Procura di Prato nei confronti di Lamberto Albuzzani erano quelli di ostacolo alla vigilanza, utilizzo di falsi strumenti finanziari e falso in bilancio, ma gli inquirenti definiscono “marginale” la sua posizione nell’inchiesta, che vede indagate anche altre persone. L’indagine è condotta dalla guardia di finanza. Accertamenti sono in corso anche da parte della Banca d’Italia.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 17, 2014
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Addio a Carla Ravaioli, muore a 91 anni. Suicidio?
E’stata la badante che non riusciva a contattare la giornalista al telefono ad allertare la polizia. Gli agenti entrando nell’abitazione romana in via del Seminario, vicino a Fontana di Trevi, hanno trovato il corpo della giornalista e saggista Carla Ravaioli, riverso in cucina. Proprio ieri la ex senatrice della Sinistra Indipendente aveva compiuto 91 anni. La polizia non esclude ceh possa trattarsi di suicidio essendo state rinvenute sul tavolo numerose scatole di medicinali. La Ravaioli ha sempre portato avanti le sue lotte per i diritti civili e in particolare per la condizione femminile, l’ambiente e il rapporto economia. Partecipò anche all’esperienza di Controparola, gruppo femminista composto da note scrittrici e giornaliste, che collaborò con l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, con “Rosso-Verde” e con Sinistra Europea.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 16, 2014
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Shock a Roma: cadavere decapitato vicino ai binari
Nei pressi dei binari della linea Roma-Firenze, in zona Salaria, la scorsa notte è stato rinvenuto un cadavere con la testa decapitata. Si tratterebbe di un uomo, non ancora identificato, tra i 50 e i 65 anni. A notare la presenza del cadavere vicino ai binari un operaio in servizio nella tarda serata di ieri, martedì 14 gennaio, che ha lanciato l’allarme. Ora la polizia indaga per cercare di risalire all’identità della vittima, al treno che lo avrebbe colpito e alle cause che avrebbero portato all’incidente. Non viene esclusa l’ipotesi del suicidio. L’uomo appare ben vestito, quindi è esclusa la pista che porterebbe ad un senzatetto.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 15, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/15/shock-a-roma-cadavere-decapitato-vicino-ai-binari/
Suicido shock! Si toglie la vita a 13 anni per i brutti voti!
Shock in un Comune del basso mantovano dove una ragazzina di origini indiane di appena 13 anni si è tolta la vita nella sua abitazione. La piccola, sola in casa, ha preso una corda improvvisata, se l’è stretta attorno al collo e, dopo averla legata alla ringhiera di un soppalco, si è impiccata. La ragazzina, che frequentava la seconda media e viveva con la madre separata, ha lasciato un biglietto dove spiegava la sua angoscia per i brutti voti presi ultimamente a scuola. E’ stata la madre a trovare il giovane corpo senza vita. Inutili i tentativi di rianimazione del personale del 118. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Due morti in provincia di Firenze: s’ipotizza l’omicidio-suicidio
Si pensa possa trattarsi di un omicidio suicidio quello avvenuto oggi pomeriggio a San Casciano, in provincia di Firenze, in via Volterrana, poco oltre la piazza principale di Cerbaia. Sul luogo sono giunti i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Scandicci. Due sono i corpi trovati senza vita: si tratterebbe dell’83enne Lia Nesi e del figlio 51enne Massimo Magazzini. L’uomo, un imbianchino, aveva accanto al corpo un fucile mentre il cadavere della madre è stato trovato in un’altra stanza. I due si erano trasferiti da Montespertoli nel 2004. Il figlio avrebbe sparato alla donna con un fucile da caccia (regolarmente detenuto) e poi avrebbe rivolto l’arma verso di sè. Le indagini sono ancora comunque in corso per riuscire a capire anche i possibili motivi del gesto.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/14/due-morti-in-provincia-di-firenze-sipotizza-lomicidio-suicidio/
Shock in Turchia: sposa bambina uccisa dopo la morte del secondogenito
Aveva appena 14 anni ed era sposata da tre una sposa bambina uccisa nel sudest della Turchia. A riportare la notizia il sito del quotidiano Hurriyet, spiegando che K.E., del villaggio di Pervasi, nella provincia di Siirt, era stata data in sposa dalla sua famiglia a un uomo di alcuni anni più vecchio di lei, M.A. il primo figlio era arrivato dopo meno di un anno e, poco dopo, la piccola è rimasta nuovamente incinta. Il marito era partito per il militare quando lei era al settimo mese di gravidanza e, la scorsa settimana, la bambina ha partorito in casa della famiglia di M.A. ma il neonato è morto per cause naturali. Appena due giorni e il corpo della madre bambina è stato trovato senza vita nel suo letto. La giovane era stata uccisa da una pallottola e sull’omicidio è stata aperta un’inchiesta mentre la famiglia dello sposo nega ogni responsabilità sostenendo che la nuora era depressa per la perdita del figlio e si sarebbe suicidata. Ancora, i parenti acquisiti negano che K.E. avesse 14 anni, sostenendo che era in età più avanzata.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2014
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Aveva ucciso Fabiana Luzzi, ora ha tentato il suicidio in carcere
Era il 25 maggio 2012 quando venira trovato, a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, il corpo senza vita e carbonizzato della 16enne Fabiana Luzzi. La giovane era stata accoltellata dal fidanzatino Davide M., che prima di lasciarla tra le braccia della morte, agonizzante, l’ha data alle fiamme. Ora il giovane, 18 anni compiuti da poco, ha tentato d’impiccarsi nel carcere minorile di Torino. A salvarlo, come rende noto il sindacato Osapp, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria. Trasportato in ospedale, il giovane non è in pericolo di vita.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 11, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/11/aveva-ucciso-fabiana-luzzi-ora-ha-tentato-il-suicidio-in-carcere/
Napoletano shock: suicidio al telefono
Orazio Caso aveva 48 anni ed era titolare di un’agenzia di scommesse. E ora si sta indagando sulla sua morte: sono infatti in corso accertamenti per raccogliere elementi sulla esatta dinamica dei fatti e capire quale motivo possa aver indotto l’uomo a compiere il gesto estremo. Il 48enne di Poggiomarino, in provincia di Napoli, si sarebbe infatti suicidato con un colpo di pistola davanti agli occhi della sua compagna, mentre parlava al telefono con un amico, per annunciargli l’intenzione di togliersi la vita.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
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Svolta sul delitto di Caselle: il compagno dell’ex domestica confessa
E’ Giorgio Palmieri, pregiudicato torinese di 56 anni, convivente dell’ex domestica della famiglia, licenziata poco tempo fa perché accusata di aver rubato una collanina, il presunto assassino di Claudio Allione, della moglie, Maria Angela Greggio, e della suocera, Emilia Campo Dall’Orto. Stando a quanto si apprende, l’uomo avrebbe confessato nel corso di un lungo interrogatorio svoltosi nella notte. Gli inquirenti erano sulle tracce di Palmieri già da martedì quando, analizzando il traffico telefonico, avevano rilevato la sua presenza a Caselle, teatro dell’omicidio, nonostante vivesse a Torino. L’uomo è stato trovato nel capoluogo piemontese, a casa di un amico, e sulle mani recava ferite causate con ogni probabilità dall’arma del delitto, forse un punteruolo. Il nome dell’ex collaboratrice domestica, Dorotea De Pippo, era stato fatto dal figlio e nipote delle vittime, Maurizio Allione: “Mia madre l’aveva mandata via per il sospetto del furto di una collanina”, aveva detto agli inquirenti precisando che era stata la sua fidanzata, Milena, a svelarglielo. La De Pippo aveva riferito agli inquirenti di essere certa dell’innocenza di Maurizio Allione, smentendo voci di dissidi tra il 29enne e i genitori per questioni economiche. La Stampa riporta che avrebbe detto: “Ho letto sui giornali tante cose che non sono proprio vere. Ho sentito che ci sarebbero state questioni per dei soldi. Il ragazzo non ha mai avuto questi problemi, anche perché gli Allione sono una famiglia benestante e lui bastava che chiedesse”. La sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti. Ora Maurizio Allione, per voce del suo avvocato, Stefano Castrale, ha elogiato il lavoro degli investigatori: “I carabinieri e i magistrati hanno fatto un ottimo lavoro, non ho mai dubitato di loro. Sono sempre stato convinto che credessero nella mia innocenza”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
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Delitto di Caselle: il figlio non è indagato. E spunta della refurtiva
Proseguono le indagini sul triplice omicidio di Caselle Torinese e il figlio della coppia uccisa, Maurizio Allione, i trova nella caserma con la fidanzata Mirella per essere interrogato nuovamente dal pm Fabio Scevola. Il suo avvocato, Stafano Castrale, ha spiegato che “Il signor Allione si trova in caserma come persona informata dei fatti. Al momento, non ho ricevuto nessun’altra comunicazione”. Nel frattempo i carabineri, su indicazione del giovane, hanno rinvenuto in un fosso poco distante dalla casa del delitto alcuni oggetti appartenenti alle vittime, Claudio Allione, 66 anni, la moglie Maria Angela Greggio, 65 anni, e la suocera, Emilia Campo Dall’Orto. Si tratta di tazzine da caffè, che sono state acquisite dai carabinieri per essere analizzate. Maurizio Allione ha raccontato di averle trovate per caso e di ritenere che appartenessero ai genitori. Nella villa del delitto, intanto, sono arrivati anche gli artificieri dei carabinieri che stanno scandagliando il giardino con un metal detector alla ricerca del coltello usato per il triplice omicidio.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/07/delitto-di-caselle-il-figlio-non-e-indagato-e-spunta-della-refurtiva/
Triplice omicidio di Caselle, interrogato il figlio: “Non sono stato io”
E’ stato interrogato per 10 ore dai carabinieri Maurizio Allione, figlio dei coniugi trovati uccisi nella loro abitazione di Caselle, nel Torinese, assieme alla madre della donna. Il 29enne ha un alibi di ferro: “Non sono stato io, venerdì ero fuori con alcuni amici e la mia fidanzata”, ha detto il 29enne. L’amico che ha scoperto i cadaveri aggiunge: “Ero al telefono con Maurizio quando ho trovato i loro corpi”. Al momento mancano certezze sul movente del triplice omicidio. “I miei non hanno mai subito minacce, ancora non posso crederci”, ha detto il giovane. “Mesi fa un vicino impresario aveva eseguito dei lavori in casa nostra e pretendeva più soldi del dovuto”, ricorda il figlio delle due vittime. “Sono andato con mia madre da un amico architetto che le ha consigliato di non pagare l’ultima fattura e di far fare una perizia. E’ una storia di qualche mese fa”, dice al quotidiano Repubblica. Tra i vicini di casa “ce n’è uno che ha litigato con mia madre, l’ha insultata. Lei lo ha portato in tribunale. ma lui ha pagato 200 euro e le ha chiesto scusa scrivendo una lettera. Mia madre sospettava anche che lui avesse tentato di bruciare una serra del giardino e ne avesse distrutta un’altra”. L’alibi del ragazzo è stato confermato dalla fidanzata Milena, con cui ha trascorso il Natale insieme alla famiglia: era con lui venerdì sera in un locale di Torino e poi sabato sono andati ad Aosta. E’ da lì che Maurizio ha chiamato Andrea Pagano, amico da una vita, per andare a casa sua, preoccupato perché i suoi genitori non rispondevano al telefono. A lui ha spiegato come poter entrare in casa senza chiavi. Nell’abitazione c’era infatti un “pulsante segreto” per aprire la porta in caso di necessità. “Quando ho trovato i corpi dei suoi genitori eravamo al telefono. L’ho sentito piangere”, dice il coetaneo. “Ho visto i corpi dei genitori di Maurizio riversi a terra. Erano vestiti. In giro non c’era molto sangue”. Nella villetta non c’era nessun segno di effrazione. I Ris sono al lavoro utilizzando anche il luminol per trovare qualsiasi traccia utile alle indagini. Allione, a La Stampa, ha riferito: “Non mi risulta che i miei genitori avessero dei nemici o persone intenzionate a far loro del male, né mi avevano mai detto di avere paura o di aver subito recentemente minacce da qualcuno”. E aggiunge: “Sapevo che nella zona erano avvenuti molti furti, ma la casa era protetta dai cani e dalle misure che avevano adottato i miei genitori”. Gli investigatori attendono ora che l’autopsia faccia luce sull’ora in cui sono morte le tre vittime prima di avanzare nuove ipotesi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
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Lo strano caso di Caselle… ormai si parla di triplice omicidio!
Dall’incidente, all’omicidio-suicidio, all’omicidio questa la strana evoluzione del caso di caselle nel Torinese, dove, intorno all’ora di pranzo del 5 gennaio, è stata uccisa una coppia di coniugi e la madre di uno dei due. L’arma del delitto, una lama che avrebbe ucciso i tre non è stata trovata, mentre il figlio della coppia di coniugi che aveva dato l’allarme, il 29enne Maurizio Allione, è stato denunciato dopo che nella sua abitazione è stata trovata della marijuana. Ora si indaga anche sugli operai che avevano fatto la ristrutturazione della casa.
Ieri notte gli investigatori hanno a lungo e ripetutamente ascoltato il figlio dei coniugi uccisi, Maurizio Allione, 26 nni, la sua fidanzata e l’amico cui il giovane aveva telefonato chiedendogli di andare a casa dei suoi genitori.
Sulla Stampa la ricostruzione dei fatti:
A dare l’allarme è stato proprio Maurizio, che ha telefonato a Rita Fornelli, una vicina di casa, una delle poche persone di Caselle che i genitori frequentavano. «Sono in Valle d’Aosta per una vacanza e da due giorni non riesco a mettermi in contatto con mamma e papà». Ma Rita aveva già notato qualcosa di insolito: il garage della villetta, contrariamente alle consuetudini, era stato lasciato aperto, e la luce era rimasta accesa. «Gli ho consigliato di rientrare», racconta la donna. Maurizio è rientrato, ma prima ha chiesto a un amico di dare un’occhiata: il ragazzo ha scavalcato il cancello, è passato per la rimessa, è entrato in casa e ha visto.
L’ipotesi di una rapina non viene trascurata anche se lascia perplessi la presenza, nella casetta degli Allione, di due cani, due pastori tedeschi in grado di scoraggiare qualsiasi malintenzionato. Quello che è certo è che l’aggressore voleva uccidere: ha cercato, braccato e attaccato Claudio, Maria Angela ed Emilia con furia e determinazione. Nell’alloggio non c’era sangue, come se qualcuno avesse deciso di pulire tutto. Al punto che, prima che l’esame dei corpi rivelasse i segni della lama, si era pensato a una fuga di monossido di carbonio.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
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Suicidio a Roma: un 21enne omosessuale si lancia da uno stabile
Si è gettato nel vuoto, lanciandosi dal settimo piano di uno stabile in via Casilina, nel quartiere di Tropignattara a Roma, un 21enne omosessuale. Al momento, dai carabinieri che indagano sul caso non viene esclusa nessuna ipotesi, neanche quella di un disagio legato alla sua omosessualità. Il giovane aveva iniziato una campagna per la legge contro l’omofobia su Facebook, dove si chiedeva anche perchè insultare un omosessuale non fosse ancora considerato un reato. Si tratta del quarto omosessuale che si toglie la vita nella Capitale, forse a causa della depressione, forse anche a causa delle pressioni della “società”. Ma i militari non sono certi, spiega il Corriere della Sera, che il giovane abbia deciso di compiere l’estremo gesto per via della sua omosessualità. Potrebbe anche trattarsi di una scelta fatta in seguito a una recente delusione d’amore che lo avrebbe portato verso la depressione, accentuata anche dai problemi con l’alcol. In casa, nel momento del suicidio, c’erano i genitori, il fratello gemello e la fidanzata di quest’ultimo. Tutti interrogati dai carabinieri.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
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Omicidio-suicidio? Nel Torinese morti tre anziani
Sono tre gli anziani trovati morti a Caselle, nel Torinese. La prima ipotesi formulata dagli investigatori parlava di un incidente connesso a una fuga di monossido di carbonio, ma il medico legale intervenuto sul posto ha poi constatato ferite da taglio sui corpi delle due donne e dell’uomo che sono deceduti nella loro abitazione. Si è ipotizzato quindi che possa trattarsi di un caso di omicidio-suicidio. A dare l’allarme è stato il figlio della coppia, che stamani, non avendo risposta al telefono, si è presentato a casa dei genitori Mariangela Greggio di 65 e Claudio Allione di 66 anni che vivevano con la madre 93enne di quest’ultimo.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/05/omicidio-suicidio-nel-torinese-morti-tre-anziani/
Strage a Torino, anziano spara sulla famiglia e tenta il suicidio
Non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto un anziano commerciante, Daniele Garattini, probabilmente al culmine di una lite, a impugnare un’arma e a far fuoco in un appartamento del centro di Collegno, in corso Francia, a Torino. L’uomo ha sparato e ucciso la moglie e la suocera, mentre la figlia sarebbe in gravi condizioni. Dopo la sparatoria l’anziano si è puntato l’arma al petto e ha fatto fuoco, anche le sue condizioni sarebbero gravissime.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 31, 2013
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Follia a New Orleans: uccide tre persone prima di togliersi la vita
La moglie, l’ex suocera e l’ex datore di lavoro: sono le vittime del 38enne Ben Freeman, che ha anche ferito altre tre persone prima di togliersi la vita. Gli omicidi sarebbero avvenuti a più riprese e in luoghi a decine di km di distanza l’uno dall’altro. Alla base del gesto dell’uomo, stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, ci sarebbe una battaglia legale per la custodia dei figli. Freeman, infermiere licenziato nel 2011, ha attaccato prima i genitori e la sorella della prima moglie, in una cittadina a circa 70 km a sud-ovest di New Orleans, in Louisiana, Usa, uccidendo la suocera e ferendo gli altri due, che ora si trovano in ospedale. L’uomo ha avuto quattro figli dalla prima moglie e contro di lui erano stati emessi dei provvedimenti restrittivi per molestie, poteva quindi vedere i figli solo sotto supervisione. Dopo il primo omicidio, l’uomo è andato verso l’abitazione del suo ex datore di lavoro, amministratore di un ospedale, e lo ha ucciso con un colpo a distanza ravvicinata, mentre ha colpito la moglie alle gambe.Nel corso della notte, la polizia ha poi rinvenuto nell’abitazione della coppia il cadavere dell’attuale moglie. Non è ancora chiaro come sia stata uccisa. Poco dopo Freeman è stato trovato morto sull’autostrada. Si era sparato un colpo alla testa.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 27, 2013
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