Nuovo attacco di Beppe Grillo che si scaglia contro il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, secondo il leader del M5S, avrebbe deciso di “mollare” Letta e nominare “Renzie” in seguito alle rivelazioni pubblicate sul libro di Alain Friedman in cui Monti, De Benedetti e Prodi ammettevano di essere stati consultati “prima della crisi economica del 2011 e non dopo, per sostituire un presidente del Consiglio eletto in regolari elezioni, oltrepassando così i suoi poteri”. Grillo, in un post dal titolo “Il nonno di Montecristo”, scrive: “Napolitano è il nonno di Montecristo il protagonista di una riedizione moderna del famoso romanzo “Il conte di Montecristo”. Edmond Dantès venne imprigionato per opera di tre nemici, ognuno dei quali ottenne qualcosa dalla sua condanna. Fernand Mondego ne sposò la fidanzata, Danglars da scrivano di bordo divenne comandante della nave Pharaon al suo posto, Gérard de Villefort, il giudice responsabile della sua incarcerazione, fece carriera come sostituto Procuratore del Re”. E ancora racconta: “La scorsa settimana è andata in onda una sceneggiata per costringere Napolitano a dimettersi e a nominare Renzie. I protagonisti sono tre persone alle quali si può imputare tutto, ma non l’ingenuità. Prodi, Monti e De Benedetti rilasciano a suo tempo dichiarazioni (filmate!) al giornalista Friedman ben sapendo che sono delle vere e proprie bombe. Attestano infatti che il presidente della Repubblica si mosse, prima della crisi economica del 2011 e non dopo, per sostituire un presidente del Consiglio eletto in regolari elezioni, oltrepassando i suoi poteri”. Il leader pentastellato insiste: “Quei filmati sono una lettera di licenziamento preparata con cura e tenuta in un cassetto, i cui contenuti, guarda caso, sono pubblicati un giorno prima che sia discusso l’impeachment in contemporanea sul Corriere della Sera, con due pagine, e dal Financial Times, con il titolo “The italian job” in copertina. Edmond Napolitano non ci sta e grida al fumo “Fumo, solo fumo!”, ma oltre al fumo c’è anche, ineludibile, l’arrosto e un impeachment alle porte. Molla quindi Letta e riceve Renzie, che poco dopo diventa il candidato unico alla presidenza del Consiglio. L’impeachment non viene neppure discusso, ma letto e liquidato dalla commissione in venti minuti netti. Un record mondiale. Un nuovo mistero per il romanzo d’appendice del Quirinale. Però, nonostante Napolitano abbia evitato un pubblico dibattito parlamentare sull’impeachment, cominciano a circolare voci insistenti sulle sue dimissioni a breve, dopo l’insediamento del nuovo governo”. Conclude quindi il comico ligure: “Ora, a pensar male si fa peccato, disse Andreotti, ma spesso ci si azzecca. Dei tre protagonisti del feuiletton Prodi è candidato a succedere a Napolitano, De Benedetti è il primo sponsor di Renzie e Rigor Montis, che ha ritirato ad horas la fiducia del suo partitino a Letta è un possibile candidato per la presidenza di una Commissione Europea”.
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“Napolitano è il nonno di Montecristo”: il nuovo attacco di Grillo
Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/16/napolitano-e-il-nonno-di-montecristo-il-nuovo-attacco-di-grillo/
“Non comprate Repubblica e La Nazione!”: il nuovo diktat di Grillo
Nuovo monito ai militanti del M5S da parte di Beppe Grillo che su un post pubblicato nel suo blog spinge a non comprare più i quotidiani La Repubblica e La Nazione, che definisce “i serial killer della disinformazione” contro il movimento. Il leader dei pentastellati spiega che “Il diavolo è nei dettagli, la disinformazione pure”. Pubblica quindi un’immagine de La Nazione di venerdì 10 gennaio 2014 nella quale si vede un grafico nel quale “il M5S votato da 9 milioni di italiani è genericamente compreso sotto altri”. E commenta: “Il M5S scompare senza far rumore. Per il lettore non c’è più, non conta, nulla può e nulla fa”. Quindi è il turno de La Repubblica di venerdì 10 gennaio 2014, edizione di Milano, e di un articolo sui rimborsi elettorali dei partiti in Lombardia. Anche qui, denuncia il M5S, nel grafico si mette in evidenza la cifra di rimborsi che avrebbe dovuto prendere il movimento, mettendo solo in minuscolo il fatto che quei soldi non siano mai stati utilizzati.” “Il M5S ha preso 600.000 euro? Ma non li aveva rifiutati? Sono come gli altri!”, pensa il lettore che non si accorge del minuscolo asterisco che rimanda a una nota ancora più minuscola che recita: “rimborsi non utilizzati per decisione di M5S”. Grillo spiega allora che si tratta di una “disinformazione scientifica al di sotto del livello di coscienza: subliminale. La vittima è sempre il M5S che o non esiste o è come gli altri”. “Questa disinformazione è nelle redazioni locali, si annida in un sottotitolo, dentro un grafico, dietro un asterisco. Disinformazione metodica, chirurgica, seriale che denota un comportamento attento, che non lascia nulla al caso, maniacale, patologico: quello tipico dei serial killer. Della disinformazione. Vanno fermati – è l’appello che lancia Grillo – colpendoli dove più fa male, nel portafoglio. Non comprate più la Repubblica e la Nazione”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 12, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/12/non-comprate-repubblica-e-la-nazione-il-nuovo-diktat-di-grillo/
Shock in Facebook: spiega come uccidere un poliziotto con una penna!
L’11 dicembre, sul sito Senigallianotizie, si leggeva che un ventenne di Ripe, in provincia di Ancona, era stato fermato dai Carabinieri per gravissimi reati come la violenza fisica, l’aggressione, le minacce e il tentato omicidio nei confronti di una minorenne e di un altro giovane. Tutto accaduto in una notte, in cui, oltre a un po’ di alcol, era stato assunto in forti dosi un farmaco simile alla morfina, con effetti psicoattivi. Nell’articolo di Carlo Leone si legge:
Il risultato di quel mix è emerso con le indagini dei Carabinieri partite l’1 e il 2 dicembre dopo il ricovero in ospedale a Senigallia di una 16enne, in forte stato di agitazione, che presentava segni evidenti di violenza e lesioni. Dalle prime dichiarazioni che i militari sono riusciti a racimolare dalla giovane, è infatti venuto fuori che da due settimane circa assumeva – assieme a (e su consiglio di) un suo amico, Giuseppe Florio, classe ’93, residente a Ripe – grandi quantità di un farmaco contro la tosse contenente “destrometorfano”: la sostanza, blandamente sedativa e strutturalmente simile alla morfina, ad alte dosi, presenta effetti psicoattivi e può comportare l’insorgenza di una sindrome serotoninergica (o avvelenamento da serotonina) con sintomi (potenzialmente anche fatali) che interessano la sfera cognitiva, del sistema nervoso autonomo, ed anche somatici.
Nel pezzo si spiega poi che i due, il 29 novembre, avevano trascorso del tempo ai giardini Anna Frank dove il giovane ha picchiato selvaggiamente la ragazza per insegnarle a “fortificarsi”. Il giorno dopo, ancora il farmaco miscelato con una bevanda stimolante. A seguire, un cocktail di alcolici che aveva prodotto “forti stati di agitazione e delirio in cui prima il 20enne ha minacciato di morte un altro ragazzo, poi lei ha chiesto di essere uccisa, dopodiché il ragazzo ha tentato di colpirsi con un cacciavite sul petto e infine, mentre erano in giro a Torrette di Fano, la 16enne ha chiesto nuovamente di essere uccisa. Un delirio che solo l’istinto di sopravvivenza ha impedito si tramutasse in tragedia: più volte si è divincolata infatti dal giovane che tentata di strangolarla, fino a quando non è svenuta. Una volta ripresi i sensi, ha chiesto di essere accompagnata all’ospedale dove i medici hanno chiamato i Carabinieri e son partite le indagini.” In seguito, Giuseppe Florio è stato avvistato in ospedale e dopo dieci giorni di cure e una volta dimesso i Carabinieri hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto. Il giovane è stato sottoposto ad indagini per i delitti di lesioni personali, tentato omicidio aggravato e tentato omicidio aggravato e continuato del consenziente. Ora si è saputo che il giovane, il 12 dicembre, dopo essere stato al pronto soccorso sorvegliato da due agenti, ha scritto in Facebook: “Stato seduto lì, con una gamba che donava sangue al pavimento e pensavo a 32 modi per uccidere il poliziotto di fianco a me, senza armi”. Un suo conoscente gli ha risposto: “Avevi una penna a portata di mano? Potevi accecarlo e poi fargli un buco in gola”. Ora il 21enne che ha consigliato come uccidere un poliziotto è stato denunciato per istigazione a delinquere, l’aggredire e ferire un poliziotto.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/17/shock-in-facebook-spiega-come-uccidere-un-poliziotto-con-una-penna/
“Matrimoni tra specie diverse, purchè consenzienti”: quella strana proposta…
Prima di entrare in Parlamento, il deputato pentastellato Carlo Sibilia, diventato celebre per la sua spedizione di protesta alla riunione annuale del gruppo Bildeberg, proponeva una legge che consenta i matrimoni omosessuali. In seguito, però, ha fatto un passo oltre e propone la legalizzazione di unioni “di gruppo”, e “tra specie diverse”. Nello spazio sul blog dedicato alle proposte legge scriveva infatti: “Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili) , a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti”. Resta da capire come intenda attestare il consenso di specie diverse da quella umana… avrà trovato un modo in questo tempo?
Pubblicato da tdy22 in dicembre 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/11/matrimoni-tra-specie-diverse-purche-consenzienti-quella-strana-proposta/
Con Matteo Renzi sarà possibile la svolta? Il post di Mario Monti
Matteo Renzi riveste la carica di Segretario del Pd e Mario Monti si complimenta con lui in un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook, con il quale gli offre l’appoggio di Scelta Civica: “Faccio i miei complimenti e auguri al vincitore delle primarie del PD, che lo hanno contrapposto in una leale competizione agli onorevoli Cuperlo e Civati. La vittoria di Matteo Renzi può certamente segnare una svolta nell’azione di Governo e dare slancio alle riforme politiche, sociali ed economiche per cui Scelta Civica è nata e per le quali, oggi in modo più coeso e deciso di prima, si sente impegnata. Come il neo-segretario del Pd, infatti, non pensiamo che basti salvaguardare la tenuta dell’esecutivo guidato da un eccellente Primo ministro come Enrico Letta, ma che ancor di più occorra rapidamente cambiare il segno delle politiche del Governo, sia rispetto all’obiettivo della crescita che di una vera equità. Di Renzi era apprezzabile l’agenda con cui partecipò alle primarie del centrosinistra nell’autunno del 2012 – ad esempio in materia di mercato del lavoro – e rimangono valide, dal nostro punto di vista, molte delle proposte – dalle riforme istituzionali, alle liberalizzazioni del sistema economico – che hanno caratterizzato in queste settimane la sua candidatura alla segreteria del PD. Scelta Civica offrirà al nuovo segretario democratico una vera disponibilità sui provvedimenti concreti, sulle priorità e sulla tempistica delle riforme nell’ambito della nuova maggioranza. Alla definizione prima e realizzazione poi di un contratto di coalizione, come è noto da tempo, il nostro movimento intende condizionare il proprio sostegno al Governo in questa fase nuova i cui risultati concreti saranno decisivi per arginare le spinte populiste. L’Italia non può più permettersi di galleggiare, ma necessita di una stagione di riforme radicali che la liberino dai condizionamenti di parte, dalle rendite di posizione e dalla politica dei veti. Confido che queste ambizioni siano anche quelle di Matteo Renzi, da oggi responsabile del primo partito italiano.”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 9, 2013
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V3Day: tra i collaudati attacchi di Beppe Grillo e l’urlo di Dario Fo
Il terzo V-Day di Beppe Grillo in piazza della Vittoria a Genova non ha ‘sfondato’ tra le tendenze di twitter: alle 18 l’hashtag #andiamoOLTRE è al quarto posto nella classifica dei più cliccati superato da #PeoplesChoice al primo posto, #VogliamoAnnalisaComeCoachAdAmici al secondo e da #AtalantaRoma al terzo posto. Questo quando in piazza, alle 11.30 di questa mattina, si contavano già 30mila persone e in tanti affollavano lo stand dedicato ai parlamentari, tra cui Crimi, Di Battista e Lezzi. Ma i tempi in cui San Giovanni straripatva sono lontani. Lì “una folla che nemmeno il primo maggio”, a sentire un gruppetto di attivisti romani a pochi passi da Marcello De Vito. Qui qualcosa in meno di 100mila persone, raddoppiate magicamente in un tweet riassuntivo di Beppe Grillo. Il tutto è iniziato con un attacco alla stampa, che è diventato una costante della giornata, con nessun giornalista ammesso nel retropalco mentre, come racconta l’Huffington Post, un fotografo riuscito a intrufolarsi è stato poco cordialmente accompagnato oltre le transenne. Una diffidenza parossistica che ha colpito anche i pochi parlamentari nel backstage: “Non dovete stare qui, andate in fondo alla piazza”. La cifra di una giornata diversa dalle solite ha provato a darla il guru, con un lapidario “il movimento è diventato un’altra cosa, ci proponiamo come forza di governo”. Il repertorio di Grillo, una volta salito sul palco che domina la piazza, è quello ormai collaudato: “Non si può far finta che non ci siano 8 milioni di poveri. Dobbiamo spazzare via le macerie, dare l’estrema unzione a questa politica”. E poi sì “alle rinnovabili entro il 2030”, no “ai sindacati che sono come i partiti” e “alla Iuc, che è il rutto di un alcolizzato”. Dopo di che, gli attacchi a Enrico Letta, “Capitan Findus, impegnato da vent’anni a fare il nipote di suo zio”, autore della “truffa semantica dell’abolizione dei finanziamenti ai partiti”. “Voglio vedere se Equitalia gli chiederà indietro i 2,7 miliardi che hanno preso, visto che la Corte costituzionale li ha dichiarati illegittimi”. Poi Giorgio Napolitano, che “ha fatto un governo in una notte, vuole cambiare la legge elettorale di nascosto, e per questo abbiamo pronto l’impeachment”.
A regalare un sussulto ai presenti ci ha pensato il Nobel Dario Fo, che ha alzato un grido al cielo per Franca Rame e un urlo alla folla. Lo ha fatto partendo da una storiella proprio di Franca Rame, che vedeva protagonisti Arlecchino e Brighella che discutono su come tirare fuori l’Italia dal pantano in cui si è ficcata. La soluzione ha molto poco del canovaccio goldoniano e molto del grand guignol alla Tarantino: “I politici sono dei topi che riescono a corrompere anche i gatti. Bisogna tirarli fuori dal Palazzo e innaffiarli con le pompe dell’incendio. Perché noi siamo democratici, ma mai moderati!” Un ultimo applauso per lui e quindi la piazza si è svuotata. Non è più tempo di San Giovanni, ma è stata una festa con 100mila persone in piazza. Anche se Grillo ha tenuto a far notare che “c’è un quadratino vuoto lì. La stampa parlerà di quello”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 1, 2013
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V-Day: al terzo appuntamento, tempo di bilanci. Diretta video
Il popolo arancione si riunisce a Genova in occasione del terzo V-Day di Beppe Grillo e piazza della Vittoria si riempie di pubblico. I grillini radunati sotto il palco a fianco della Questura e nelle aree limitrofe, con i maxischermi a fare da protagonisti. I partecipanti sono arrivati, a partire dalle 8 di questa mattina, da tutta Italia. Sette sono gli autobus giunti da Torino, dieci da Roma e Milano, tre da Firenze. E ancora i sostenitori pentastellati arrivano da Bologna, Bari, Salerno, Modena, Empoli, ma anche dall’hinterland di Monza e dalla Brianza. E dove non sono stati organizzati pullman, ci si è mossi in treno, come hanno fatto i grillini giunti da Veneto, Campania e Lazio. Alla manifestazione, durante la quale prenderà la parola Beppe Grillo con al suo fianco il guru del Movimento Gianroberto Casaleggio, dovrebbe prendere parte anche Dario Fo, che dovrebbe chiudere la giornata alle 17.30. Dopo nove mesi al governo, anche per il popolo di Grillo è tempo per fare bilanci e capire se davvero stanno mantenendo le promesse. Nell’attesa di vedere la reazione della folla, il Fatto quotidiano ha raccolto il parere di Antonio Di Pietro, che del movimento e del V-Day dice: “Sto preparando una bella pastasciutta, non mi disturba affatto. Che voto darei ai 5 Stelle? Sette. Per il metodo: arrivare in Parlamento con tutti contro e da novizi è molto difficile, ci sono passato con l’Italia dei Valori. Nel merito: se non ci fossero loro, chi farebbe opposizione?” Meno entusiasta, invece, Vittorio Feltri, che a febbraio aveva accostato l’operato di Grillo a un “orgasmo”. “Onestamente non mi sono accorto che i grillini esistono, al di là di un fatto: quando ci fu l’incontro tra Bersani e, dall’altra parte, Crimi e un’altra che non ricordo”. Roberta Lombardi, quella che “noi siamo le parti sociali, mi sembra di essere a Ballarò”. “Ah sì, lei. Guardando quello streaming ho capito come sarebbero andate le cose. Grillo ha fatto una cosa straordinaria, ma ha trascurato la selezione del personale, che tramite la Rete è risultata debolissima. Sono tutti inconsistenti tranne uno, mi pare si chiami Nicola Morra. Dice cose che non condivido, ma è colto e preparato. Se il movimento fosse in mano a gente come lui ne sarei rassicurato e anzi felice. Invece sono molto freddo, proprio in relazione alla struttura del partito. Non so se miglioreranno o ci dovremo rassegnare a una Lega di serie C con un personale non all’altezza”. Proprio il senatore Morra racconta gli obiettivi del V Day 3: “Migliaia di cittadini si confronteranno su tematiche che apriranno un nuovo mondo e produrranno una rivoluzione anzitutto culturale. Vogliamo abbandonare l’Italia che è per costruire l’Italia che sarà”. Come? “È tutto racchiuso nella parola ‘oltre’. Vogliamo essere più in là, più avanti nella costruzione di un mondo nuovo in cui gestire acqua, ciclo dei rifiuti, energie rinnovabili. Non più profezie, ma prassi che quotidianamente ci accompagnino. Adesso vogliamo fare, non più prospettare e dire”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 1, 2013
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Berlusconi insaguinato e la Pezzopane clicca “mi piace”
Una foto di Berlusconi sanguinante, presa dal repertorio di quando l’ex premier fu vittima della statuetta del duomo, è stata pubblicata nel profilo web della senatrice Pd, Pezzopane. Forza Italia accusa la Pezzopane di aver cliccato sul “mi piace” l’immagine postata da un suo sostenitore,Luigi Nusca, che voleva ringraziare la senatrice di aver votato a favore della decadenza. L’immagine è stato postata sulla bacheca della parlamentare abruzzese attraverso un ‘tag’.
«La foto è rimasta sulla ‘bacheca’ della senatrice del Pd che ha siglato il tutto con un significativo mi piace», ha attaccato il senatore di FI Riccardo Mazzoni, denunciando l’accaduto. «L’episodio – ha rimarcato il senatore ‘azzurro’ -, francamente sconcertante, dimostra quanto l’antiberlusconisno viscerale faccia smarrire la ragione a personaggi che dovrebbero rappresentare le istituzioni».
Mazzoni ha quindi invitato il presidente dei senatori democrat, Luigi Zanda, a prendere «sollecitamente le distanze dall’indegno comportamento di una senatrice del gruppo che lui guida». Accuse che Pezzopane respinge con questa argomentazione: «Io metto ‘mi piace’ a tutte le cose che leggo, persino a chi mi insulta: ma ciò non significa che mi piaccia quello che mi mandano, anzi; curo personalmente la pagina Facebook e lo faccio solo per ricordarmi di averle lette e per far capire di aver visto le cose che mi vengono inviate. Per un motivo tecnico, diciamo», spiega la senatrice al telefono. Tra l’altro, aggiunge, «nella foto c’era una cosa rivolta a me, mi si ringraziava per il voto sulla decadenza e con il »mi piace« mi riferivo a quello, non certo alla foto». Immagine, prosegue Pezzopane, «che ho tolto non appena ho capito che stavano strumentalizzando l’accaduto: sono da sempre una non violenta, la mia storia lo dimostra, e non potrei mai inneggiare o brindare a quanto successo» a Berlusconi. Per la parlamentare si tratta di una «polemica assurda e ingiusta», per la quale denuncia di aver ricevuto «insulti e ingiurie». Una vicenda, conclude, «indecente» e nata da una «stupidaggine».
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Letta “mentitor cortese” e “novello Quisling”: così Grillo
Torna ad attaccare il premier Enrico Letta, dal suo blog, Beppe Grillo, che lo tratteggia come un “mentitor cortese” da Commedia dell’Arte nonchè un “collaborazionista” della Germania. Per Grillo ogni dichiarazione del premier “si è dimostrata falsa come un soldo bucato” mentre Letta non farebbe altro che “prendere gli ordini dall’estero”, agendo come un “novello Quisling”, ossia come il premier norvegese che era agli ordini dei nazisti.
Saccomanni, qualche tempo fa, si lasciò sfuggire una frase “Bisogna dire la verità agli italiani”. Si riferiva allo sfascio economico. Poi è rimasto in silenzio, in attesa di essere cacciato dal governo. Da allora ogni giorno è in bilico. Nel frattempo Capitan Findus Letta racconta le sue menzogne agli italiani. Sposta sempre la linea della ripresa più in là, mentre il Paese sprofonda con bollettini quotidiani di guerra vera, di deserto delle aziende, degli investimenti. Questo doppio registro, l’Italia che viene distrutta dalla mancanza di una politica economica e le falsità di Letta propagandate dai giornali e dalle televisioni ha assunto ormai una dimensione grottesca, fumettistica.
Letta interpreta una nuova parte della Commedia dell’Arte, il Mentitor Cortese. Ogni sua dichiarazione si è dimostrata falsa come un soldo bucato, ma lui, imperterrito, continua con le sue fandonie. Ora vede la luce nel 2013, ora un po’ più in là, alla fine del 2014. Questa rappresentazione stucchevole di un ometto graziato dalla sorte e politico a carico dei contribuenti dalla nascita (non ha mai fatto altro nella vita, eoni fa, nel 1998 è stato ministro per le politiche comunitarie del governo D’Alema) ha però un suo significato, quello di garantire gli interessi dei nostri creditori internazionali, in primis la Germania.
Non sarà sfuggito che Capitan Findus ha quasi speso più tempo all’estero dalla sua elezione che in Italia a farsi accreditare dalle segreterie internazionali. Come Rigor Montis prima di lui, Letta rappresenta l’assicurazione che l’Italia onorerà i debiti contratti dalle nostre banche attraverso la BCE e i rimborsi dei titoli pubblici e degli interessi.
È il novello Quisling italiano, il collaborazionista norvegese al servizio dei nazisti durante l’ultima guerra mondiale. Il suo è un governo fantoccio che rappresenta gli interessi di Stati stranieri e non dell’Italia. La cassa integrazione in deroga è al collasso, 350mila lavoratori sono senza sussidio da nove mesi. Le partite Iva sono crollate dal 2008 al giugno del 2013 di 400mila unità. Disoccupazione fuori controllo, debito pubblico esplosivo, chiusure di negozi e piccole e media imprese come se piovesse. Il disastro Italia assomiglia a un bombardamento quotidiano dove a una cattiva notizia ne succede una pessima.
Quisling Letta non ha fatto nulla per risollevare il Paese. Gli ordini li prende dall’estero. È un procuratore fallimentare che deve garantire i creditori. Quanto potremo andare avanti così? A venderci persino le spiagge? Due misure sono improrogabili. Vanno tagliati gli sprechi, le spese inutili che ammontano a circa 100 miliardi. Queste voragini nel bilancio dello Stato non possono però essere eliminate da chi ne gode i benefici, dai partiti e dai Letta, che appunto per questo vanno mandati a casa. Vanno rinegoziati con la UE il tetto del 3% che ci strangola, che va superato da subito per gli investimenti in attività produttive, ristrutturato il nostro debito, cancellati gli impegni impossibili assunti con il Fiscal Compact con nuove tasse per 50 miliardi all’anno per vent’anni, una pazzia. Primum vivere, prima gli interessi nazionali.
Pubblicato da tdy22 in novembre 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/12/letta-mentitor-cortese-e-novello-quisling-cosi-grillo/
Ma quanti sono? Tuttacronaca dà i numeri!
Punteggi, voti ricevuti, vittime, feriti, profondità di terremoti, gol, misure, percentuali, stime… Di numeri ne abbiamo dati tanti in quest’anno. Per una volta lo facciamo… parlando di noi! Partiamo dai post, le nostre finestre privilegiate su quanto succede attorno a noi. In 365 giorni ne abbiamo pubblicati 23.922 ricevendo 1.513.455 di graditissime visite e 16.332 commenti: un’unica candelina reggerà tutto questo peso? Noi crediamo di sì: ci siamo rafforzati anche grazie ai premi che ci avete voluto assegnare! Ma la nostra vera forza siete tutti voi, i 1336 che ci seguite qui in WordPress, i 503 in Facebbok, i 174 in Twitter. E poi chi passa per il tempo di un saluto, chi trascorre qualche minuto con noi, chi abbiamo perso per strada e chi abbiamo ritrovato dopo un po’. E proprio tutti voi vogliamo ringraziare: che siano state “amicizie a prima vista”, intervalli di battibecchi, scambi di opinione più o meno accesi… siamo felici abbiate percorso questo tratto con noi… e ci auguriamo siate pronti a ripartire! A tutti voi, un grazie e un grandissimo abbraccio!
Pubblicato da tdy22 in ottobre 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/29/ma-quanti-sono-tuttacronaca-da-i-numeri/
Il figlio di Assad sfida gli Usa su Face: “Voglio che gli americani attacchino…”
E’ stato rimosso il post che su Facebook aveva scritto Hafez Assad, il figlio 11enne del presidente siriano Bashar al Assad che ha provocato molti commenti e polemiche. Hazef aveva scritto un messaggio con il quale sfidava gli Usa: “Voglio che gli americani attacchino, così gliela faremo vedere noi” e poi aveva aggiunto: “Voglio così tanto che attacchino perché così faranno il più grosso errore: cominciare qualcosa che non sanno come andrà a finire”. E ancora “Nessuno ha soldati come i nostri. L’America non ha soldati, ha solo codardi con nuove tecnologie”.
Naturalmente poi sono anche sorti i dubbi poiché sembrerebbe che il profilo riporti la descrizione di una persona più grande del figlio di Assad, e, prima che fosse cancellato, riportava chiaramente alcuni dati che avrebbero indotto molti a pensare a un falso: il suo proprietario e’ laureato a Oxford e tifa per il Barcellona.
Ma il New York Times, ad esempio, ha notato che il ‘post’ ha ricevuto i “mi piace” da altri “account” che apparterrebbero a figli e nipoti di altri alti esponenti del regime: tra questi due figli del vicepresidente Mohammed Nassif Khierbek e tre figli di Assef Shawkat, l’ex vice ministro della difesa ucciso in un bombardamento nel luglio 2012. Gli account dei figli di Shawkat – uno dei maschi, Bassel, e due delle femmine Anisseh and Boushra — sarebbero autentici secondo un giornalista siriano ben a conoscenza della classe dirigente di Damasco, scrive il Times senza rivelarne il nome per non metterne a repentaglio la sicurezza. Shawkat era sposato alla sorella di Assad: tre dei suoi figli sarebbero dunque cugini di Hafez. Se il ‘post’ su Facebook fosse un falso, la truffa sarebbe stata elaboratissima (avrebbe comportato la falsificazione di account di figli del regime) oppure sarebbe stata messa a punto così bene da aver tratto in inganno questi ragazzi tra cui alcuni parenti del vero Hafez.
Pubblicato da tdy22 in agosto 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/30/il-figlio-di-assad-sfida-gli-usa-su-face-voglio-che-gli-americani-attacchino/
Fuori il massacro egiziano, all’Ambasciata italiana si servono penne all’arrabbiata
Fuori c’è il massacro, gli scontri, la guerra civile, ma all’Ambasciata italiana al Cairo invece si respira un clima di serenità e di grandi abbuffate. E’ datato 16 agosto il tweet (scandaloso?) di Davide Bonvicini, primo funzionario dell’ufficio stampa e vicario dell’ufficio economico e commerciale dell’ambasciata italiana, che posta su twitter una foto in cui i dipendenti della sede diplomatica brindano intorno a un piatto di pasta.
Molti utenti la ritengono poco opportuna. “Poco tatto” e “dubbio gusto”, osserva Massimo e Giovanni aggiunge: “Potremmo chiedere a @ilbonvi ed @AmbCairo cosa volevano trasmettere con quel tw magari farlo sapere a @emmabonino e @FarnesinaPress”. Duro anche l’utente Zeroholiday (“Perché non è vero che l’appetito vien mangiando, basta una guerra civile!”) mentre Massimo Mantellini dedica allo scatto un post dal titolo “L’eleganza del diplomatico” e scrive: “In una delle giornate più tristi della storia egiziana recente all’ambasciata italiana del Cairo twittano giulivi foto di enormi porzioni di penne all’arrabbiata”.
Magari come funzionario dell’ufficio stampa un tweet più appropriato ce lo aspettavamo tutti!
Pubblicato da tdy22 in agosto 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/17/fuori-il-massacro-egiziano-allambasciata-italiana-si-servono-penne-allarrabbiata/
Salvato dalla pena di morte, muore per l’obesità
Si chiamava Ronald Post e sette mesi fa era stato graziato perché il suo peso eccessivo non consentiva una pena capitale senza dolore. A 53 anni, l’uomo che pesava oltre 204 kg è morto giovedì mattina nell’ospedale annesso alla prigione dove era detenuto e dove stava scontando l’ergastolo per aver ucciso un’impiegate di un motel nel 1983. Il suo peso eccessivo è stata la principale causa della sua morte. La portavoce del carcere ha detto che il dipartimento di riabilitazione e correzione dell’Ohio aveva classificato la sua morte come «prevista». «Per farla breve – ha continuato – non siamo rimasti sorpresi dalla sua scomparsa».
Pubblicato da tdy22 in luglio 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/27/salvato-dalla-pena-di-morte-muore-per-lobesita/
“Ridicule”: così Grillo boccia il decreto sull’Imu
Il pagamento della prima rata dell’Imu di giugno è sospesa, ma c’è il problema del 730: oltre 100mila contribuenti l’hanno infatti già “pagata” sulla prima abitazione tramite compensazione sul 730 e, per non perdere il credito fiscale, dovranno compilare nuovamente il modulo entro il 31 maggio. Intanto il coordinatore della Consulta dei Caf, Caleriano Canepari solleva un’altra questione: “Sono 6-7 milioni i contribuenti attesi ai Caf. Considerato che finché non ci saranno i codici tributo non si potrà pagare, ci auguriamo che venga dato un tempo maggiore senza sanzioni”.
Ma non poteva mancare una reazione di Beppe Grillo di fronte ad una simile decisione, e la sua stroncatura al decreto è arrivata tramite il suo blog, dove ieri ha pubblicato un post dal titolo “Ridicule”:
Tutto è ridicolo in un Paese in cui non esiste il reato di tortura e viene però applicato quello di vilipendio al presidente della Repubblica. Tutto è ridicolo quando ci si accorge, con grande meraviglia, all’improvviso, che esiste il problema della disoccupazione giovanile, che il debito pubblico esplode, che il sistema delle Pmi è al collasso. Ma va… Chi lo avrebbe mai detto? Dove eravate in tutti questi anni uomini ridicoli che ora avete la pretesa di governarci senza pagare dazio? Ridicolo è non avere la minima idea del futuro, un piano a medio termine, almeno triennale, per l’energia, per l’ambiente, in un’Italia che frana per due giorni di pioggia, per il rilancio della produzione, per l’innovazione, per il rientro del debito. Ridicole sono queste facce che governano attraverso la disinformazione televisiva. Maschere grottesche di una commedia dell’assurdo. Cui prodest questa rappresentazione mal recitata, questo teatrino indecente? Alle aziende di Berlusconi, al mancato coinvolgimento del pdmenoelle nel MPS, a guadagnare tempo per neutralizzare il M5S attraverso l’informazione televisiva delle Bocche di Rosa e degli Stuoini. Ridicolo. L’iceberg è davanti a noi, il caposala celebra le danze nel salone delle feste al Ballo dell’IMU e i gonzi volteggiano ignari. Quale fine può attendere una nazione ridicola?”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/18/ridicule-cosi-grillo-boccia-il-decreto-sullimu/
Che aridità d’animo verso Morgan! Jessica lo lascia su Facebook.
Non c’è più rispetto per nessuno… non c’è più la dignità di risolvere i propri problemi privatamente. Non c’è più moralità, nè etica, nè sensibilità. Solo la pubblicità, quella più becera, che viaggia in rete e approda sulla stampa. Oggi è Jessica Mazzoli, l’ex concorrente di X Factor diventata fidanzata di Morgan e madre di sua figlia Lara, ha lasciare Morgan, in ospedale per una rehab, via Facebook:
«Ho necessità di riprendere in mano la mia vita – ha scritto Jessica poco dopo le 15.30 di oggi- lo devo a me stessa e a mia figlia Lara. Ho provato in ogni modo a costruire una famiglia con Marco, il mio amore per lui è stato davvero grande e forse lo è ancora».
«Mi accorgo, però, di essere impotente contro i suoi demoni, quei demoni che lui stesso aveva dichiarato di voler definitivamente sconfiggere, quei demoni che ancora oggi, in una stanza di ospedale, continuano ad esser presenti… L’arrivo di Lara era la grande occasione, nulla, purtroppo, è cambiato nonostante i buoni propositi e le tante promesse… Sono stanca, delusa, amareggiata. Ho atteso, sperato, combattuto… Ho deciso di tutelare me stessa e la mia bambina, dare lei una vita, una famiglia… Entrambe abbiamo bisogno di luce… Sono consapevole che la scelta di allontanarmi, sia oggi, la cosa migliore»
E il post rimbalza sul Twitter, di Selvaggia Lucarelli, accusata nei giorni scorsi di ‘cannibalizzare’ le disavventure di Morgan per farsi pubblicità, che cinguetta: «Lascia Morgan con un comunicato su fb, mentre è in ospedale. Poi ero io quella che gli doveva rispetto e discrezione».
Insomma Morgan non sarà riuscito a liberarsi dai suoi demoni, ma sicuramente nessuno ha fatto nulla per aiutarlo. Hanno solo sfruttato il suo ricovero per farsi tutti pubblicità, quella più indegna e amorale. Che esempio traggono le adolescenti in internet? Come siamo scesi così in basso?
Pubblicato da tdy22 in aprile 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/12/che-aridita-danimo-verso-morgan/
Push the Sky Away il nuovo disco di Nick Cave & The Bad Seeds.
È il primo disco registrato senza Mick Harvey, cofondatore del gruppo, che ha lasciato la band nel 2009 dopo vent’anni di collaborazione con Cave. L’uscita è per 19 febbraio, ma si può ascoltare sul Post in streaming.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/08/push-the-sky-away-il-nuovo-disco-di-nick-cave-the-bad-seeds/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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