Si chiama Herry Heaton ed è lui l’ideatore del tumblr “Lego Albums“, dove raccoglie immagini simbolo delle cover di album cult che ha trasformato, con Photoshop, in collage dei mattoncini colorati più famosi del mondo: i Lego. Le copertine di Beatles, Rolling Stones, Blur, Daft Punk e decine di altri artisti si riconoscono a stento, ma i fan e gli appassionati di musica non faranno fatica a riconoscerle.
E’ stata presentata al Teatro Centrale di Roma l’iniziativa editoriale della Panini: il nuovo album dei calciatori 2013-2014, che miscela sapientemente tradizione e innovazione. Accanto al Tricolore che omaggia la Nazionale di mister Prandelli e agli scudetti in raso per le squadre di serie A e B, infatti, arrivano anche gli indirizzi Twitter di giocatori e società, per strizzare l’occhio alla contemporaneità. “E’ un omaggio agli azzurri e alla tradizione – dice Antonio Allegra, direttore mercato Italia della Panini -. La copertina richiama una copertina degli anni ’70 ed è un in bocca al lupo alla nazionale in vista del mondiale che sta arrivando. C’è poi una novità assoluta: il profilo Twitter dei giocatori stampato sulla figurina che nasce come foto, diventa carta d’identità con le informazioni e poi strumento social con le interazioni con il profilo Twitter”.
35 anni fa Mina annunciava il suo ritiro dalle scene ma ora arriva un regalo speciale per i suoi fan: la cantante torna ad esibirsi, anche se lo fa in una storia natalizia a fumetti. Si tratta di “Paperino, Paperina e il Natale in sordina”, presente sul numero del settimanale Topolino che uscirà l’11 dicembre. Assieme a lei, altri due personaggi ‘paperizzati’: il figlio Massimiliano Pani (Max Focacce), e il giornalista e scrittore Vincenzo Mollica (Vincenzo Paperica). La storia è ambientata alla vigilia di Natale e vede un grande fan di Mina ‘Uack’, niente di meno che Babbo Natale, impegnato a cercarla nel luogo segreto del suo esilio volontario in Scandinavia. Lo scopo è quello di ritrovare la colonna sonora del Natale. Il lieto fine, dopo tante peripezie, non può mancare e, nella notte più magica dell’anno, la voce di Mina Uack tornerà ad incantare il modno. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Gaja Arrighini, i disegni del maestro Giorgio Cavazzano, che ha anche realizzato la copertina. L’artista, che esce con un nuovo album, il “Christmas Song Book”, ha rivolto un pensiero alla rivista più amata dai bambini: “Ricordo che costavi 25 lire. Quando sarà stato? Quaranta, cinquanta, sessant’anni fa”, ha scritto la cantante nella dedica. “Sei inevitabilmente legato a Cremona, adorata città della mia infanzia. Lì ti ho conosciuto. E, in realtà, se ci penso bene, non mi sei mai sparito di torno”.
E’ stato il fenomeno dell’estate 2012 ed ora torna, in versione Babbo Natale (solo pennuto e giallo!) Lui è il Pulcino Pio e con i suoi “amici” reinterpreta i classici di Natale da tutto il mondo per “X-Mas in the world”, per l’etichetta Do It Yourself Italia. L’ album sarà disponibile solo in versione digitale dal 10 dicembre.
Renato Zero è impegnato in questi giorni nella promozione del suo nuovo album Amo – Capitolo II e per l’occasione ha anche rilasciato una lunga intervista all’Huffington Post in cui parla dell’attuale situazione italiana, trattando anche il tema dell’immigrazione. “Non possiamo continuare ad assorbire l’arrivo di persone da altri paesi non avendo le strutture adeguate per riceverle: case, lavoro, assistenza. Noi, in quanto italiani, abbiamo tutto il diritto di preservare i nostri figli garantendo loro un’istruzione ed un’assistenza sanitaria adeguate, ma dall’altro lato c’è questa Europa che fa tanto la signora, soprattutto tedeschi e francesi, che però si defilano davanti al problema: perché non si accollano anche loro l’assorbimento di questi flussi migratori di extracomunitari? Onestamente noi abbiamo da risanare delle situazioni talmente arretrate che non ce la facciamo ad accogliere tutte queste persone”. Crisi, giovani, razzismo, speranza, futuro e mancanza di futuro. Zero, da sempre impegnato a favore dei diritti dei detenuti, risponde anche a domande inerenti il sovraffollamento carcerario: “Anche le carceri hanno cominciato ad affollarsi grazie alla presenza degli stranieri, si parla tanto di persone che vengono da noi che lavorano e che sono oneste e ben integrate, ma ce ne sono tante altre che non hanno percorso la stessa strada”, continua il cantante. “Tutto questo porta ad una situazione, per le condizioni in cui ci troviamo, ingestibile. Stiamo parlando di un paese dove in questi giorni è venuta fuori la notizia di un ospedale in Abruzzo che cade a pezzi perché è stato fatto con il cemento impoverito…queste sono cose gravissime. Se avessi le soluzioni in tasca avrei fatto un altro mestiere nella vita, ma so per certo che questa classe politica deve prendere seriamente coscienza di come siamo messi, deve ricompattare l’Italia perché non ci può essere una sanità di serie A e una di serie B in base alla geografia del paese”.
Ma se difende i diritti dei carcerati, “Tutto questo fa parte della vita, ci sono da considerare gli sbagli che si possono commettere, ed è giusto che si sconti una pena, però non è accettabile che non si prendano provvedimenti per rendere questi spazi più decorosi e vivibili”, mette in discussione l’indulto e l’amnistia: “Credo che bisogna essere abbastanza saggi ed equi per non commettere errori né da una parte né dall’altra: chi deve scontare una pena è giusto che lo faccia, ma se nel corso del tempo mantiene un comportamento tale da meritare una riduzione è giusto concedergliela, del resto si sta lì per recuperarsi, non per essere bollato a vita. D’altra parte, fare di tutta l’erba un fascio non credo che sia corretto, nel senso che quando c’è un dolo vuol dire che c’è qualcuno che piange, che chiede giustizia, quindi svuotare le carceri in modo così indiscriminato non mi sembra la soluzione giusta. Una cosa del genere non rende giustizia neanche a chi sta dentro, nel senso che magari chi è appena uscito dopo aver scontato tutta la pena vede altri detenuti uscire così per decreto, non è corretto e non è un buon insegnamento né per i giovani né per gli uomini in generale. Bisogna guardare caso per caso e applicare riduzioni della pena in base al comportamento dei detenuti, svuotare un carcere per il sovraffollamento non è un modo per risolvere il problema”. Il problema è che in Italia “le amministrazioni azzerano quello che è stato fatto prima e ricominciano da capo, non si è portati a proseguire un lavoro, magari iniziato da altri, per conseguire dei risultati.” E il problema si riflette sulla politica: “non ci si può assumere la responsabilità di governare se non si tiene conto di lasciare, alla fine di un mandato, un percorso coerente che gli altri possano proseguire”. Ma Zero, che non vuole entrare nel merito della questione Cancellieri-Lingresti perchè “se ci sono state delle responsabilità personali verranno accertate, non sta a me dirlo”, parla dei dimenticati: “L’ultimo occupa una posizione che non è certo invidiabile, però chi ha veramente fatto la storia sono sempre gli “ultimi”, quelli che non vengono creduti, che non agganci e spintarelle. Gli ultimi non fanno paura, ma alla fine sono loro che riescono a modificare certi aspetti della società e della vita. Se avessi dato retta ai detrattori che mi apostrofavano come “nullità”, costringendomi ad adottare lo pseudonimo di Zero, non avrei combinato niente, invece ho alimentato con la passione e l’impegno le grandi aspettative che avevo riposto su di me e sul mio rapporto con la musica. Oggi posso dire di aver ricevuto affetto e stima sincera da parte del pubblico italiano, quindi penso che gli ultimi – con grande sorpresa e meraviglia – sono quelli destinati a vincere”.
L’artista passa quindi a sottolineare come non si parli più con i giovani, o lo si faccia in maniera insufficiente, sia a casa che a scuola, e che comunque “la politica deve impegnarsi di più per i giovani, troppi ragazzi non vanno all’università perché pensano che tanto non troveranno lavoro, l’unico pensiero è sopravvivere. Invece è necessario investire di più sulla cultura, non sono solo i soldi che fanno felice la gente, se ci fosse più cultura in Italia si spenderebbe meno in sanità perché le persone sarebbero più appagate e più sane”. Ma parlando di giovani, non si può non pensare alle baby prostitute del Parioli o al ragazzo gay che si è tolto la vita: “Tutto questo è imbarazzante, come ho detto prima questi giovani sono lasciati soli, in tutto: nelle loro scelte, nella loro voglia di avere un’identità, sono diritti che reclami anche a 14 anni. Oggi i ragazzi si pongono delle domande: chi sono? Cosa voglio diventare? Noi li vogliamo belli cresciuti e attivi, appena un figlio si ammala lo si riempie di antibiotici per rimetterlo su in due giorni…forse dico un’eresia, ma prima quando ci si ammalava si stava a casa una settimana e questo ti dava l’opportunità di mantenere acceso il dialogo con i tuoi genitori, di riscoprire la tenerezza o un semplice consiglio. Oggi c’è troppa distanza tra genitori e figli e non c’è dialogo. Ma poi che il razzismo arrivi a lambire fasce così giovani è gravissimo, sono gli stessi ragazzini che feriscono e mostrano cattiveria verso i loro coetanei…ma mi chiedo: da chi la imparano? L’apporto educativo va dato proprio a quell’età, quando sei ancora in tempo per raddrizzare una spina dorsale, altrimenti certi atteggiamenti con il tempo diventano una regola”.
Del resto anche lui, a inizio carriera, ha subito diversi attacchi, “ma venivano da persone adulte, non da ragazzini come me. Poi all’epoca certi comportamenti erano normali perché non c’era l’abitudine a navigare su internet e vedere che il mondo è a colori, si veniva da due guerre e se ti imbattevi in un personaggio come me ti infastidivi perché mentre cercavi di rimettere insieme i cocci c’era chi si divertiva e viveva sereno. Ma in realtà non ero forse così felice, magari i lustrini servivano per fare in modo che la felicità si accorgesse di me. Oggi, dagli anni ’70, molte impalcature sono crollate e l’umanità è andata avanti, eppure si rimettono in moto certe forme di razzismo e violenza gratuita che dovrebbero essere cancellate per sempre. Mancano i buoni esempi e i ragazzi inseguono il “qualunque” brutto e privo di aspirazioni”. Il cantante ha anche una parola per Papa Francesco: “È soprattutto un uomo di fede che incarna l’uomo qualunque, una novità assoluta. Sta smontando tutte le infrastrutture che tengono lontano i fedeli dalla chiesa, il suo è un invito totale e senza condizioni…è una cosa magnifica. Conosce la pazienza, il sacrificio, l’abnegazione: sono tutte doti che in una figura così importante come un pontefice fanno un certo effetto”. Quindi, per concludere, una parola sui suoi due ultimi capitoli discografici, Amo I e II: “La cosa che mi piace di questo lavoro è che se noi cancellassimo il mio nome dalle copertine e ci mettessimo il nome di un emergente sarebbe perfettamente uguale: è un complimento che faccio a me stesso e al mio modo di rimanere adeguato alle esigenze dei giovani. Credo che il pregio di questo lavoro sia proprio una giovinezza ritrovata”.
Katy Perry è in testa alla Billboard chart negli Stati Uniti e trionfa nelle classifiche di mezzo mondo grazie al suo ultimo album Prism ma ora dall’Australia arriva un allarme quantomeno insolito: la versione deluxe del disco, che include un sacchetto di semi per far sbocciare fiori come quelli che attorniano la cantante nella cover, sarebbe infatti pericoloso per la biosicurezza. L’allarme arriva dal dipartimento australiano dell’agricoltura, che ha reso noto di considerare potenzialmente pericolosi per la sicurezza biologica quei semi e questo potrebbe significare bandire dalla distribuzione nazionale la versione deluxe dell’album. Come spiega Optimagazine, “L’idea di inserire semi nella versione più ricca dell’album Prism si è scontrata infatti con le severe norme ambientali che vigono nel Nuovissimo Continente, una rigida serie di regole in materia di piante e vegetali per valutare i rischi dell’introduzione di organismi non originari del paese. Per questo, ha annunciato, il portavoce del dipartimento dell’Agricoltura, nel caso in cui fosse distribuita la versione internazionale dell’album Prism ci saranno dei controlli per sondare il grado di pericolosità dei semi e non si esclude il rischio di una confisca delle copie. Problema che invece non si pone per la versione dell’album prodotta in Australia, che contiene semi provenienti dalla parte occidentale del Paese dunque non pericolosi per l’ambiente.”
Mondovisione e il mappamondo accartocciato che diventa il logo dell’ultimo album di Ligabue. La cover, svelata sui social network, del nuovo lavoro del rocker in uscita il 26 novembre, fa in fretta il giro dei fan e dei media. A tre anni dall’ultimo disco il cantautore torna così sulle scene. L’album è stato anticipato dal singolo “Il sale della terra”, andato subito al vertice della classifica iTunes e dei brani più trasmessi in radio. Le visualizzazioni su YouTube del video ufficiale sono già oltre tre milioni e mezzo.
Il nuovo album dell’ex Take That Robbie Williams, Swings Both Ways, uscirà il 19 novembre, ma le radio hanno iniziato a suonare il nuovo singolo Go Gentle. La popstar inglese torna al passato, sia in quello musicale che in quello personale: il disco omaggia infatti il genere swing, così come aveva fatto Swing When You’re Winning (2001). La differenza però è evidente: se dodici anni fa i pezzi suonati erano cover, ora i fan possono godersi anche dei brani inediti, che Robbie ha composto assieme a Guy Chambers: canzoni pop dal sapore retrò che si amalgano con il rifacimento dei classici proposti. E’ lo stesso cantante, a suo agio con la dimensione del crooner, a spiegare: “Per prima cosa, volevo fare un album swing perché volevo fare un album swing. Ho sempre saputo che dopoSwing When You’re Winningne avrei fatto un altro e penso che questo sia il momento giusto”, afferma il cantante. “L’album questa volta è un tributo ben preciso e uno sguardo pieno d’amore verso un periodo di questo pianeta a cui non sono stato invitato, in cui non ero nato e avrei voluto esserci, con cui sento un legame davvero forte”, continua. Ma c’è anche un’altra novità che aumenta il valore dei brani: i molti ospiti. Come Lily Allen che presta la sua voce a Dream a Little Dream of Me, mentre Rufus Wainwright ha partecipato anche in fase di scrittura alla title track. Ancora, Olly Murs, che ha aperto i concerti dell’ultimo tour di Williams negli stadi, si cimenta con I Wanna Be Like You.
Il balletto (senza dubbio di cattivo gusto) di Miley Cyrus è arrivato anche al Presidente del Senato Pietro Grasso che, anche se deve prestare attenzione alla disoccupazione e al baratro che, ora dopo ora, rischia di ingoiare l’Italia, ha trovato tuttavia il tempo di intervenire su problemi di costume e bacchettare i giornalisti. Tra un governo sempre in bilico, lo sforamento del 3%, l’Europa con il fiato sul collo ecco le sue considerazioni sull’ex adolescente di Disney Channel.
“Nelle ultime settimane una ragazzina di venti anni, ex star della Disney, ha deciso di conquistare l’attenzione dei media con un balletto e un video molto provocatori e ad alto contenuto erotico. In ogni sito di informazione del mondo abbiamo avuto video e gallerie fotografiche, nell’ordine: del balletto, delle imitazioni, delle parodie, delle reazioni e delle curiosità, ognuna di queste corredata da immagini esplicite di adolescenti seminude”, osserva Grasso che suggerisce invece alle testate maggiormente impegnate nella lotta alla violenza di genere “di fuggire dalla tentazione di qualche contatto in più, e di declinare l’invito implicito a partecipare ad una campagna di marketing così ben costruita”.
Ma se il Presidente del Senato vuole fare una campagna contro la mercificazione del corpo femminile, può guardare anche il materiale che dilaga in terra italiana, senza andare oltre oceano. Nel frattempo poi c’è da notare che Cyrus ha fatto ancora parlare di sé dondolando nuda su una palla demolitrice o con l’esibizione a Las Vegas, ma molti hanno anche ironizzato sulla cantante demolendone proprio la vena sexy che invece stava diventando un leitmotiv della campagna pubblicitaria… Oggi di scandaloso c’è ben poco in una cantante seminuda, meglio guardare alla politica per tentarne una moralizzazione.
Compirà 62 anni a ottobre, ma ha quel carisma da rockstar che non invecchia mai. E’ Sting, al secolo Gordon Sumner, con il suo bottino di 16 Grammy e cento milioni di dischi venduti in 25 anni di carriera. Fino al 2003. In quell’anno uscì l’album Sacred Love. Poi, il silenzio. Eccezion fatta per la riunione dei Police nel 2007 e qualche raccolta. Ma ora le note riprendono il sopravvento: il 24 settembre uscirà il concept album The last ship, anticipato dal singolo And yet, da venerdì in radio, che è anche un musical che debutterà a Broadway l’anno prossimo. Si tratta di una quarantina di canzoni, a cui l’artista sta ancora lavorando, che ci riportano nella periferia di Newcastle, a Wallsend, dove l’allora Gordon ha trascorso la sua infanzia e da dove è partito a 16 anni per fare musica. Qui il cantiere Swan Hunters ha chiuso negli anni ’80, proprio quel luogo che dava da lavorare a tutti. L’industria del settore è crollata ma The last ship racconta di chi non si arrende e vuole compiere un’ultima impresa: riaprire la fabbrica per costruire l’ultima nave. Ha spiegato Sting al Gazzettino: “La nave è una splendida allegoria. Rappresenta speranza, ma anche morte. La uso come un simbolo per parlare di ciò che mi sta a cuore: l’esilio, i rapporti familiari, l’importanza della comunità e del lavoro, l’alienazione e la redenzione. Mi è venuta l’idea quando ho letto la storia di un gruppo di operai polacchi che avevano occupato il loro cantiere. E allora sono andato indietro con la memoria. Ho lasciato parlare i miei personaggi, ho dato spazio non al mio punto di vista, ma a quello degli altri. Così il tappo è saltato e le canzoni sono uscite. Come se fossero state intrappolate dentro di me”. Sono i suoi ricordi quelli che ha messo in musica, con un protagonista che ricorda suo padre: “Con lui era una lotta continua. Voleva che restassi lì ma io vedevo il destino da un’altra parte. Così me ne sono andato. Lui non capiva, diceva che ero pazzo. Forse aveva ragione”. Del resto, è lo stesso artista a spiegare di non aver ancora fatto pace con il suo passato, perchè “Quando sei giovane vorresti scappare da tutto. E quando sei adulto cerchi di tornare indietro e capire il perché. È quello che sto facendo. Sto esplorando la mia infanzia. Lavorare a questo disco è stato come entrare in terapia”. Ma questo racconto, pur essendo ambientato nel passato, è quanto mai attuale, con disoccupazione e fabbriche che chiudono: “In una società giusta dovrebbe esserci un equilibrio, invece oggi si dà la priorità all’economia, al profitto, e la comunità soffre. Per questo c’è la crisi. Nell’album affronto proprio questo tema”. Ma per questo “ritorno a casa”, Sting ha anche rinunciato al rock, non solo perchè non lo reputa adatto a un musical ma anche perchè “volevo riflettere le tradizioni melodiche della mia terra. Per questo ho ingaggiato alcuni musicisti locali. E ho anche cantato con l’accento geordie, dell’Inghilterra del nord”.
E’ uscito a sorpresa il nuovo singolo di Ligabue, Il Sale della Terra: da questa mattina lo trasmettono le radio ed anche il video ufficiale è stato presentato. Il brano è il primo estratto dal prossimo album del rocker che arriverà il 26 novembre, a tre anni di distanza da “Arrivederci, mostro!”. Nessuno ne era a conoscenza, non ci sono stati annunci ufficiali, eppure le bacheche dei social oggi si sono ravvivate dal video clip girato a Manhattan e realizzato nello stile dei canali televisivi all-news: il testo della canzone scorre infatti in sovrimpressione, come se si trattasse di notizie. Del resto il testo del Liga ha evidenti richiami ai temi dell’attualità e alle prospettive del mondo in cui viviamo. Le parole sono poche ma chiare: “Siamo la promessa che non costa niente, siamo la chiarezza che voleva molta gente”. E ancora: “Siamo i trucchi nuovi per i maghi vecchi” e soprattutto “siamo quelli a cui non devi chiedere fattura”, il tema dell’evasione fiscale è chiaro. Infine canta: “Siamo le figure dentro le figure, siamo la vergogna che fingiamo di provare”.
A 12 anni dall’ultimo disco tutto ora è pronto per la nuova campagna pubblicitaria che accompagnerà l’ultimo lavoro di Cher dal titolo “Closer to the truth”. E’ stata la stessa cantante e attrice a pubblicare su Twitter e Facebook le sue foto sexy: sottoveste di seta, con lunghi capelli biondi, dita inanellate e generosa prospettiva sul seno, poggiata su un letto e in particolare su un cuscino di morbida pelliccia bianca. A 67 anni Cher sceglie ancora una volta, come in passato, la via della sensualità più consumistica per sponsorizzare la sua musica.
Lady Gaga adora stupire e ogni giorno riesce ad inventare qualche look nuovo e sempre originale per non passare inosservata. L’ultima idea è stata… un cappello con le orecchie di Topolino. Del resto, come molti di voi ricorderanno, gà nel suo video Paparazzi aveva sfoggiato una mise su questo tema.
Ora ci ha riprovato: uscita dall’hotel nel quale alloggia a Londra, infatti, la cantante ha raggiunto i suoi fan con la testa sormontata da questo originale copricapo!
Parigi vista attraverso una scatola in testa, ma anche l’avvicinamento del cantante al pubblico mimetizzandosi sotto una “maschera” e portando con sé un enorme cuore. Questo sembra essere il messaggio dell’ultimo video di Marco Mengoni diretto da da Gaetano Morbioli che racconta la storia del ‘Collezionista d’amore’. #Non passerai, ha infatti per protagonista lo stesso Mengoni che si aggira per tutta la città con una faccia sorridente disegnata su una scatola bianca e a chiunque incontra chiede di scattare una foto. Tra il surrealismo e la simpatia il video girato a Ville Lumière è già stato visto innumerevoli volte sul web.
E’ finita l’attesa: dopo sei anni, il 14 ottobre uscirà il nuovo album di Paul McCartney, “New”. In occasione della presentazione del nuovo singolo, dallo stesso titolo, è stato lo stesso baronetto a parlare del nuovo lavoro: “Possiamo fare quello che vogliamo, possiamo vivere come scegliamo”. Il nuovo album, prodotto da Mark Ronson, contiene esclusivamente materiale inedito e il singolo estratto sembrerebbe fornire una chiara indicazione di quello che ci possiamo aspettare. In tutto, si tratta di 12 canzoni che McCartney ha elaborato assieme al suo nuovo team di collaboratori.
Lady Gaga e Donatella Versace, molto simili e amiche per la pelle, tanto che la cantante pop ha voluto dedicare alla stilista una canzone del suo nuovo album “Artpop” che uscirà a novembre.
“La canzone è pazza, divertente e pop al tempo stesso – ha detto l’artista al sito JustaJared.com – con dei beat elettronici che ho realizzato con il produttore Zedd. Racconta di una donna coraggiosa e orgogliosa di sè stessa che percorrere la propria strada senza problemi”.
La sorpresa c’è stata e la polemica è seguita dopo la performance sexy e scandalosa della 20enne attrice e cantante americana agli MTV Video Music Awards, Miley Cyrus che ha lasciato il pubblico senza fiato. Costumi, gesti e ballo studiato per attirare l’attenzione e far parlare di sé, tanto, che probabilmente anche Will Smith, presente con la famiglia, si è trovato in imbarazzo. Miley si è esibita anche in un “twerking”,ossia una danza che ha come protagonista il lato B, con Robin Thicke che molti hanno definito volgare.
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Quando una performance non è più espressione libera di arte, ma solo mancanza di buon gusto? Perché dall’America arrivano sempre più prepotentemente modelli che non sono più trasgressivi, ma che rispecchiano solo una banale e gratuità volgarità? Dove è finita quella ribellione ironica che caratterizzava le bad girls a iniziare da Madonna che della sessualità ne ha sempre fatto il suo leit-motiv senza scadere nella banale trivialità? Quello che si è visto agli MTV Video Music Awards è tutto ciò che in una concezione moderna di spettacolo che dovrebbe puntare anche su un modello di donna che non sia solo merce sessuale, è quello che ci si augura di non vedere mai su un palco, soprattutto su quelli in cui ci sono gli occhi puntati delle generazioni future e non per lo scandalo, ma per la qualità così indecente del prodotto offerto. Ci possiamo ancora stupire su un lato B o su un gestaccio? Forse è tempo di fare arte, ma trovare gli artisti è sempre più difficile in una macchina commerciale che esalta solo i personaggi.
Tanti su twitter i commenti sulla faccia di Will Smith e della famiglia di fronte all’esibizione della Cyrus. Forse l’interpretazione della famiglia è da Oscar!
Dopo aver animato quindici comuni della Grecia, con partenza il 6 agosto da Corigliano D’Otranto, il Festival itinerante di musica popolare salentina approda a Melpignano per il grande concerto conclusivo della 16esima edizione de “La notte della taranta”. A suon di pizzica, sin dalle 19.30, il piazzale dell’ex convento degli Agostiniani, è stato invaso da migliaia di spettatori. Le stime parlano anche di 100mila persone che non hanno perso l’occasione di assistere all’evento conclusivo di questa edizione.
Nel pre-concertone la presentazione di ‘Notte del Sud Ribelle’, brano inedito di Eugenio Bennato. Sul palco il Canzoniere Grecanico Salentino e i Cantori dei Menamenamò; ospiti Alfio Antico, Miguel Àngel Berna, Emma, Niccolò Fabi, Max Gazzè, Roby Lakatos. Fra la prima e la seconda parte della serata il videoclip di ‘Lu Rusciu de lu mare’ realizzato dal Locomotive Quartet del sassofonista pugliese Raffaele Casarano con, alla voce, la partecipazione straordinaria di Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro.
Per Fabi, Gazzè ed Emma esibizione solo con un repertorio tradizionale, mentre Sollima ha scritto per la intro al Concertone un brano originale ispirato ad Antidotom Tarantolae, testo del ‘600 del gesuita Athanasios Kircher. Novità di questa edizione del Concertone è che i piccoli contributi economici versati per acquistare il ticket del parcheggio, bevande e cibo nel backstage saranno utilizzati per finanziare la manifestazione del 2014.
I Locomotive sono una realtà musicale del Salento formata da Raffaele Casarano al sax, Mirko Signorile al piano, Marco Bardoscia a contrabbasso e live electronics, Marcello Nisi alla batteria. La band è pronta a far uscire il nuovo singolo, il “traditional” pugliese Lu rusciu de lu mare suonato in chiave jazz mediterraneo. A sentire la melodia, Giuliano Sangiorgi, voce dei Negramaro, ha deciso di prestare la sua voce interpretando il brano. “La cosa ha preso forma qualche mese fa a casa di Giuliano, quando gli abbiamo fatto ascoltare il pezzo che avevamo appena inciso”, racconta Raffaele Casarano, sassofonista del quartetto jazz. “Lui è rimasto colpito al primo ascolto e ha deciso di registrare la parte vocale seduta stante: ha spento tutte le luci della casa, ha acceso le candele… E a occhi chiusi ha cantato”. La canzone narra l’amore impossibile tra la figlia del re e un soldato in epoca tardo medioevale: le differenze di classe erano così forti che il testo le paragona al conflitto tra Turchi e Spagnoli, storici invasori della Puglia. La canzone, già riscoperta da artisti folk pugliesi a partire dagli anni ’70, rivista in chiave jazz mediterraneo diventa ora il singolo del nuovo album dei Locomotive, dal titolo Noè. “Perché in ebraico”, spiega ancora Raffaele Casarano, “significa quiete, silenzio”. Iil videoclip sarà proiettato il 24 agosto alla Notte della Taranta a Melpignano. Sangiorgi, del resto, sembra conoscere bene questa canzone che ha più volte eseguito, su altra musica, in pubblico, come fece il 25 agosto in occasione della Notte della Taranta 2007 quando la interpretò nel concertone finale.
Per la musica non ci sono dubbi, gli idoli degli adolescenti sono i One Direction, che hanno inaugurato la serata con il loro ultimo singolo “Best Song Ever”, che sono riusciti a battere una concorrenza agguerrita e ben organizzata. Ai ragazzi inglesi il premio per la miglior band, miglior singolo di una band, miglior canzone d’amore e miglior tour estivo. Bieber si deve accontentare del riconoscimento di miglior artista maschile e anche Demi Lovato ne esce con un solo premio quello riservato alla miglior artista femminile.
Per il cinema ci sono invece i vampiri di Twilight. L’ultimo capitolo “Breaking Dawn – Parte 2” ha infatti fatto incetta di premi (7 in totale ) imponendosi nelle categorie più importanti come: miglior film romantico, miglior film fantasy/fantascientifico, miglior attrice (Kristen Stewart) e miglior attore (Robert Pattinson).
A tenere banco nella sezione dedicata alla televisione il cast di “Glee”, premiato come miglior comedy. Protagonista indiscussa della serata Lea Michele (miglior attrice), che ha ringraziato commossa la platea e ha dedicato il premio al fidanzato scomparso Cory Monteith. Trionfo anche per la serie dell’ABC Family “Pretty Little Liars”, vincitrice del prestigioso titolo di miglior serie drammatica.
L’America non rinuncia al suo “Sogno” nemmeno in tempo di crisi, anzi sembra che tutti i nuovi idoli debbano, ora più che mai incarnare quell’immagine di vincenti, “bravi ragazzi molto esuberanti”, uno dei tanti che però ce l’ha fatta. E’ il caso di Justin Bieber e Selena Gomez, belli e patinati, icone per quel pubblico, per lo più femminile, che si esalta a sognare canzoni romantiche e melodiche. Poi c’è invece l’altra medaglia che invece viene dall’Inghilterra, non quella dei One Direction che si situano sulla stessa linea di Bieber e Gomez, ma quella delle voci ‘arrabbiate’ che gridano il disagio delle periferie. Dai Clash di Joe Strummer fino ai Libertines di Carl Barât e Pete Doherty, che con le loro canzoni combattono per far emergere le problematiche sociali e non raccontano di realtà edulcorate. Ma oggi più che mai il rock britannico si affida a Archy Marhsall, in arte King Krule cantautore e produttore che per il suo diciannovesimo compleanno – il prossimo 24 agosto – si regala la pubblicazione del primo album, 6 Feet beneath the moon (Sei piedi sotto la luna).
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Ma chi è King Krule?
Figlio di un art director della BBC, nipote di un musicista ska (lo zio era uno dei Top Cats). A otto anni Archy già scrive canzoni. A 11 riceve in regalo dal padre un registratore a otto piste. Poi, adolescente, si concede ad alcune band del suo quartiere, nel sud-est londinese. Infine prende coraggio e inizia a esibirsi da solista, con moniker fantasiosi: DJ JD Sports, Edgar the Beatmaker, e a sedici anni si autobattezza Zoo Kid. È l’alias che lo sbatte per la prima volta sulle pagine dei magazine. Archy ha una bella voce baritonale, profonda, scura, cavernosa, l’esatto contrario di quanto ti aspetteresti dal suo aspetto fragile e sagaligno. Canta la delusione, il disorientamento sociale, la frustrazione e la rabbia della sua generazione con la personalità dell’autore di carattere.
Viaggio all’inferno per andare nel lato oscuro della musica giovanile!
E’ sfida a suon di Pop tra Katy Perry e Lady Gaga nelle Radio e nelle classifiche dei singoli digitali. Era prevedibile, Roar e Applause sono da poco disponibili e già si sono conquistati le vette delle classifiche. A poche ore dal loro rilascio, il singolo della Perry sembra resistere alla numero uno di iTunes America e di molti altri paesi, ma in meno di 24 ore Lady Gaga si è già arrampicata alla numero 2 e non è detto che presto non scalzi la Perry dal trono. Stesso discorso per le radio statunitensi, che al momento hanno abbracciato meglio “Roar” con 89 adds ufficiali nelle stazioni, su le 64 ottenute da Gaga, ma si tratta solo di dati provvisori: Roar è uscita prima di Applause e il vantaggio potrebbe derivare solo da questo. Per conoscere il responso, bisognerà quindi attendere la settimana prossima, con le classifiche ufficiali dei singoli.
44 anni l’8 agosto per Abbey Road, uno dei punti di riferimento di tutta la musica mondiale. Un album – l’ultimo inciso in studio dai Beatles in quanto, il successivo, Let it be, ha registrazioni in studio che si riferiscono a un periodo precedente (fra il dicembre 1968 e il gennaio 1969) – che ha una struttura unica nella discografia beatlesiana. Abbey Road è anche il disco caratterizzato ormai dal disfacimento del gruppo, con un Lennon che sta guardando oltre e che non è più il perno della band, ma piuttosto sta cercando di conquistarsi un posto da solista nell’ambito della musica internazionale. Harrison è ormai perso nella produzione dei dischi sperimentali (“Wanderwall music” ed “Electronic Sound”) e Starr è impegnato al cinema. Ed ecco che Paul McCartney riesce invece a riunirli e riportarli in sala d’incisione, anche perché c’è un contratto da rispettare con la Emi. Ci sono tutte le premesse per fare una album stanco e ripetitivo, ma non è così e forse uno dei motivi, che poi sarà la forza dell’album è che i 4 si incontreranno davvero poco. Sembra un paradosso – come lo è il brano di apertura Come Together, che sembra il grido disperato di una band ormai sfaldata – eppure ne è derivato uno degli album migliori non solo della carriera dei Fab Four, ma di tutto il panorama musicale. Registrano, quindi, insieme le basi ritmiche e poi il resto solisticamente sovraincidendo le singole parti. Ora i fans attraverso le strisce e nelle loro teste “Here comes the sun” o il “Medley”.
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Sulla copertina realizzata su una scala traballante l’8 agosto del 1969 sono enunciati veri trattati di superstizione come la leggenda della morte di Paul McCartney. Tutto questo ha alimentato la leggenda e ha ispirato i gruppi a seguire tanto da far ripetere la stessa scena a molti altri artisti come ad esempio i Red Hot Chili Peppers che quelle strisce le attraverseranno, anni dopo, completamente nudi.
Un’icona, una leggenda, un mito che nonostante il tempo passi sembra intramontabile come lo è Abbey Road.
A 3 anni di distanza dal successo da record di “Teenage Dream”, Katy Perry torna con un nuovo album dal titolo “Prism” atteso per il 22 ottobre e anticipato dal brano “Roar” nelle radio e negli store digitali di tutto il mondo dal 12 agosto. Per il lancio del nuovo singolo Katheryn Elizabeth Hudson (questo il suo vero nome) ha postato su youtube (utilizzando twitter e l’hashtag #Roar) una serie di video vignette che sembrano raccontare cosa i fan dovranno aspettarsi dalla nuova Katy Perry.
Uno di questi video vignette è “Burning Baby Blue” dove è lei stessa a bruciare la sua famosa parrucca viola (quella del successo “California Gurls”):
Poi l’altra dal titolo “Ashes to ashes, dust to dust, a new beginning is a must”, dove Katy sembra partecipare al suo stesso funerale con tanto di lecca lecca sulla bara:
A seguire è uscito “From A Meow To A Roar”:
E per ultimo Satin cape postato venerdì scorso:
Ma ora l’attesa è finita e il video è disponibile:
Delirio in Twitter da quando si è scoperto che il brano Just Can’t Let Her Go, che potrebbe essere una canzone contenuta in Where We Are, il nuovo album dei One Direction, è trapelato in rete. Divise le directioners: alcune arrabbiate per il furo della proprietà artistica, altre estasiate dalla scoperta. Il brano trapelato, in realtà, non è altro che la ripetizione di 30 secondi della canzone, non l’intero pezzo. La canzone, comunque, non è stata rilasciata ufficialmente e manca perciò la certezza che compaia nel prossimo album della band inglese. Non è noto chi abbia pubblicato Just Can’t Let Her Go anche se qualcuno sospetta dei 5 Seconds Of Summer, la band che apre i concerti degli One Direction.
Torna l’icona della pop music e lo fa con un evento che già sta facendo parlare di sé come sempre avviene per le grandi star americane. Lei, poi, è Madonna e quello che annunciato non sarà solo un tour ma un vero evento che partirà il 10 settembre quando in tutto il mondo uscirà in versione DVD, Blu-ray, doppio CD, edizione Deluxe 2CD+DVD, e altri formati il ‘MDNA World Tour’ di Madonna su etichetta Live Nation/Interscope Records. Due ore non stop con le canzoni dell’ultimo album ‘MDNA’ come ‘Girl Gone Wild’ e ‘Gang Bang’ e con brani amati dai fan come ‘Hung Up’, ‘Express Yourself’, ‘Open Your Heart’, ‘Like A Prayer’ e ‘Celebration’, per festeggiare insieme il compleanno della signora Ciccone che compirà 55 anni il 16 agosto. Madonna intramontabile come il mito di Marilyn sembra aver fermato il tempo, con la sua capacità di rinnovarsi e porsi all’attenzione del pubblico in una veste sempre originale… nonostante la concorrenza giovanile sia tanta, lei punta sulla sua esperienza, ma anche su un’immagine che non lascia trasparire il tempo che passa.
Gli americani MGMT hanno pubblicato su VEVO il videoclip di ‘Your Life Is a Lie’, primo singolo estratto dal loro prossimo album, l’omonimo ‘MGMT’. In uscita il prossimo 17 settembre per Columbia Records, ‘MGMT’ è il terzo lp per il duo rock psichedelico. A dirigere la clip il regista Tom Kuntz, nel cast anche l’attore Henry Winkler, familiare al pubblico televisivo nelle vesti del personaggio di Fonzie in ‘Happy Days’.
Gli indizi ci sono tutti a iniziare da un tweet lanciato da Janice Piccioni, una ballerina newyorkese che sembrerebbe ben informata e che parla di un possibile nuovo video da parte di Beyoncé. I fan si scatenano mentre si apprende una nuova news: la cantante starebbe facendo delle audizioni per un nuovo video musicale, e tutti sperano arrivi una conferma per un nuovo singolo.
Per confermare ciò che dice, la ballerina, pubblica poi tramite Instagram una foto, dove si segnala la sala del One on One di New York dove si stanno svolgendo le audizioni.
Se tutto fosse confermato nei prossimi mesi si assisterebbe a novità nel panorama della musica pop di grande rilievo: Gaga, Katy e probabilmente anche Britney Spears. Certo che se la notizia del nuovo video di Beyoncé fosse confermata sembra proprio un fatto inaspettato dopo le voci che erano iniziate a circolare sull’album che la cantante sembrava aver deciso di ricominciare da zero.
E’ il Mediapart, il giornale francese on line capace di far cadere ministri che attacca l’ex première dame su un biglietto aereo da 11mila euro che la cantante Carla Bruni avrebbe ricevuto gratis. Proprio grazie al suo nome, infatti, non le sono stati addebitati costi per il viaggio Parigi-New York-Parigi, in business class, con andata il 23 giugno e ritorno il 27. In quell’occasione la Bruni si era recata negli Usa per promuovere il suo ultimo album: Little French Songs, e rilasciare qualche intervista.Anche se la somma di 11mila euro per un andata e ritorno Parigi-New York-Parigi sembra eccessiva anche per la prima classe, ma essendoci varie tariffe è possibile che una prenotazione effettuata all’ultimo momento possa aver fatto lievitare i costi, quello su cui, invece, si battono invece i sindacati, in particolare Sud Aérien, non è tanto su Carla Sarkozy, ma su una pratica considerata «inaccettabile in un momento in cui la direzione si appresta a rendere ancora più duro il piano di risanamento». Per i sindacati è stato il biglietto che ha fatto traboccare il vaso: c’è chi viaggia gratis in prima classe, e «noi intanto facciamo sacrifici, congeliamo gli stipendi, riduciamo gli equipaggi, accettiamo condizioni di lavoro più dure». La polemica non può che imbarazzare il neo presidente di Air France, Alexandre de Juniac, entrato in funzione il primo luglio e in passato ex consigliere proprio di Nicolas Sarkozy.
J.Lo ha innescato una serie di polemiche cantando nel corso di un evento organizzato dalla China National Petroleum Corp, in Turkmenistan. Durante l’evento la cantante ha anche intonato il classico ‘Happy Birthday’ a Gurbanguly Berdimuhamedow, leader dell’ex repubblica sovietica e ora presidente turkmeno accusato di non rispettare i diritti umani. Immediata la risposta dell’agente della Lopez che ha affermato che l’evento non era di natura politica e inoltre la cantante non era a conoscenza delle accuse sollevate da alcune organizzazioni per i diritti umani nei confronti di Berdimuhamedow.
Ecco il video dell’evento che ha suscitato la bufera su J. Lo:
John Bon Jovi fa sold out a San Siro, ma su questo non c’erano grandi dubbi, mentre c’è molta curiosità di vedere la band come interpreterà alcuni brani storici senza Richie Sambora. L’alter ego di John Bon Jovi, non sarà sul palco dopo l’uscita (volontaria?) del chitarrista-playboy con quel grande problema di alcol che tuttavia era una presenza importante nella band. Su chi si accenderanno i riflettori quando non saranno sulla star indiscussa della serata? Chi è ora il numero 2? Già nel 2011 Sambora era stato costretto a saltare alcuni show americani per una rehab, ma poi si era riunito al gruppo giusto in tempo per il varo a Zagabria del tour europeo. Stavolta invece, dall’aereo sono scesi solo Jon, il batterista Tico Torres e il tastierista David Bryan.
Jon sul caso ha tagliato corto: “Richie rientrerà nei Bon Jovi quando sarà in condizione di salire sul palco ogni sera”.
Ma Sambrora non ci sta: “Al momento non ho grosse difficoltà. Amo i fans e mi dispiace molto per loro. La mia opinione è che Jon voglia vedere se ce la fa a reggere da solo gli stadi. Faccia quel che crede ma la smetta di parlar male di me; sto bene e attualmente sono molto impegnato dalla mia azienda di moda Nikki Rich, tutto il resto è roba privata”.
Botte e risposte… ma stasera la vera risposta Jon Bon Jovi la dovrà al suo pubblico!
Ombrelli ovunque fuori l’arena di verona dove tra poco salirà sul palco Paul McCartney per l’unica data italiana del suo “Out There! Tour”.
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A comporre la band dell’ex Fab Four ci saranno i chitarristi Rusty Anderson e Brian Ray, il tastierista Paul Wickens e il batterista Abe Laboriel. Naturalmente grande attesa per la sua rivisitazione dei brani storici della band di Liverpool.
C’era ancora un restringimento sabato mattina tra Padova Est e Arino in direzione Venezia dove ieri pomeriggio uno schianto tra tir aveva provocato una vittima e due feriti. Si stava rimuovendo un cumulo di detriti residui dei carichi persi dai mezzi pesanti e il restringimento provocava rallentamenti e brevi code, una pausa nel viaggio di molti automobilisti che obbligava a pensare al giovane camionista mestrino che in quell’incidente ha perso la vita: il 37enne Nicola Faggian, che ha tamponato un tir fermo davanti a lui. Vittima, indiretta, dell’incidente anche un automobilista 38enne di Catania, piombato con la sua vettura, a Padova Ovest, contro un camion fermo lungo la colonna provocata dallo schianto di Arino.Il tamponamento a catena ha coinvolto una Nissan Micra, una Alfa Romeo 159 e un autoarticolato. L’impatto ha coinvolto anche il mezzo pesante di Nicola, che viene spinto in avanti dall’urto e finisce per colpire con forza il camion che lo precede. La cabina dell’autocisterna collassa su sé stessa, intrappolando al suo interno il 37enne, che morirà dopo poco nonostante l’arrivo degli elicotteri di Suem e i vigili del fuoco, intrappolato tra il volante e il cruscotto, con una profonda ferita alla testa.
Nicola Faggian è morto così, ad un passo dalla realizzazione del suo sogno, che gli avrebbe permesso di lasciare una volta per tutte il volante per dedicarsi alla sua musica: mancavano pochi mesi e poi avrebbe detto addio all’autocisterna che guidava da quando aveva 20 anni. Umile e con un talento innato per la batteria, era riuscito assieme al suo gruppo, Stazione Centrale, ad avere un contratto discografico serio e a breve sarebbe uscito il loro album. Al suo amico Francesco Payne Malvolti, voce del gruppo e che l’aveva coinvolto nell’avventura musicale della band, aveva detto solo due giorni prima:”Ehi Franci quanto manca all’uscita dell’album, perché non ce la faccio più con il camion”. E’ lo stesso cantante a parlare: “Purtroppo non riesco ancora a credere di aver perso uno dei migliori amici di tutta la mia vita, una persona che aveva cuore in “avanzo” per tutti. Sempre disponibile, sempre il primo ad arrivare in studio di registrazione e l’ultimo ad uscire. Un artista vero, con un’umiltà fuor dal comune. La vita è così, lui lo sapeva e se ne è andato credendo nel suo più grande progetto, il successo con il suo gruppo. Un imprenditore che guidava giorno e notte per riuscire a far uscire poi il suo primo grande album. Sono sicuro che non aveva rimpianti, chi se ne va così oggi ha già vinto”. Nicola viveva ad Asseggiano, in viale Jacopone da Todi, assieme alla mamma rimasta vedova due anni fa. Nel paese era molto conosciuto perché giocava come portiere nella squadra locale di calcio a sette. Oltre alla mamma, lascia la sorella, l’adorato nipotino e la fidanzata.
#StayStrongHernandezFamily questo messaggio è in vetta al TT italiano per essere vicini al cantante e produttore discografico statunitense Bruno Mars a cui è venuta a mancare la madre, Bernadette Hernandez, deceduta ieri sera per un aneurisma cerebrale al Queens Medical Center di Honolulu. La donna aveva 55 anni ed era una cantante e ballerina di hula emigrata dalle Filippine negli Stati Uniti. Fu proprio la madre a educare il figlio alla musica sin dall’infanzia. Per capire quanto Peter Gene Hernandez in arte Bruno Mars fosse legato a sua madre basta ricordare che si era fatto tatuare il nome della donna sul braccio e le aveva dedicato una canzone dal titolo inequivocabile: ‘I love you mom’, in cui la definiva una “superstar” e “la mia ragazza preferita”. E’ lutto per il mondo della musica.
La copertina di Abbey Road, con i quattro Beatles in fila che attraversano la strada, è uno dei simboli dei ruggenti Sixties e rimane ben impressa nell’immaginario collettivo. Quello che nessuno si aspettava, però, è che un giorno una copertina di un albun potesse diventare una sorta di Pubblicità Progresso che dà esiti positivi. Eppure a Calcutta, in India, è esattamente quello che è accaduto. L’amministrazione comunale, infatti, ha deciso di piazzare a tutti gli incroci della città l’immagine del disco con la scitta: “Se loro ci riescono, perché non ci puoi riuscire tu?”. Perchè in questo Paese il tasso di mortalità per incidenti stradali è il più alto del mondo: 140.000 all’anno. Il responsabile della viabilità di Calcutta, Supratim Sarkar, ha spiegato che “I Beatles hanno toccato migliaia di persone con la loro musica: stiamo semplicemente cercando di utilizzare il loro fascino universale per salvare delle vite”. E sembra che i quattro di Liverpool abbiano mietuto un nuovo successo: gli incidenti si sono ridotti del 20%.
Vi siete mai chiesti come sarebbero potute essere le copertine dei vostri album preferiti se gli artisti fossero stati… personaggi dei fumetti? Se l’è domandato lo staff di Comic Book Resources che, ogni settimana, propone un tema diverso ai propri lettori e, ricevute idee tramite il profilo Twitter, si mette all’opera per realizzarle. Recentemente hanno chiesto di indicare un personaggio dei fumetti e una famosa copertina di album. Le risposte sono state numerose ed entusiaste e gli artisti si sono messi subito all’opera per realizzare il mash-up. Che ve ne pare?
L’anno scorso era il triangolo composto a Emma Marrone, Stefano de Martino e Belen Rodriguez ad accendere l’attenzione dei più curiosi di gossip sul talent show di Maria De Filippi. Quest’anno “Amici” ci ‘riprova’ introducendo al fianco di Miguel Bosè e della sua Squadra Blu la collaborazione di Nesli, fratello di Fabri Fibra.
Il noto rapper infatti nei giorni scorsi era stato affiancato dai più come nuova fiamma proprio di Emma, anche se la stessa cantante – ora alla guida della Squadra Bianca – ha recentamente smentito il gossip e parlato unicamente di amicizia fraterna. Gossip su gossip, ospite dopo ospite, Amici va avanti negli ascolti auditel!
«La schiena è quella parte del corpo che mi protegge – dice la cantante pugliese – e che si accolla tutte le mie ansie» ed è proprio la schiena nuda di Emma a fare da copertina al suo album che dovrà sicuramente confrontarsi con il precedente, Sarò Libera, che raggiunse la top delle classifiche aggiudicandosi anche il disco di platino.
«Con questo lavoro – racconta lei – mi sono voluta spogliare di alcune etichette e preconcetti che nel tempo mi sono stati attribuiti e che in certi casi mi sono appiccicata addosso da sola. Ho deciso di presentarmi come sono, con pregi e difetti, ma determinata a continuare a fare quello che sto facendo. Non voglio più dovermi giustificare per niente».
Dopo due anni di assenza “Schiena” arriva nei negozi anche dopo un tour di 46 date e 170mila biglietti venduti. Può vantare anche collaborazioni eccellenti come Mylious Johnson, già batterista di personaggi del calibro di Madonna e Pink.
Ed è proprio partita da una canzone di Pink per trarre l’ispirazione e scrivere “L’amore non mi basta”. «Questo mio nuovo disco è quello dell’evoluzione – racconta lei – ed è quello che sognavo quando da ragazzina cantavo sui palchi piccoli come un tavolino».
L’album, anticipato dal singolo Amami, sembra proprio destinato a riscuotere un gran successo. Lo ha curato in ogni particolare personalmente seguita passo passo dalla produzione di Brando. «Sono cresciuta al Sud – racconta Emma – perciò mi porto dietro questo senso di rivincita contro i pregiudizi. Ho sempre avuto voglia di fare musica e di riuscire dove tanti altri della mia terra non sono riusciti per i problemi che tutti conosciamo».
La Lego, storica azienda danese di giocattoli, ha deciso di ritirare dalla produzione il “Palazzo di Jabba”, dopo le proteste sollevate dalla comunità islamica austriaca che riteneva offensivo il prodotto. La polemica era nata a gennaio, dopo che un padre austriaco di fede islamica aveva scoperto come sua sorella avesse regalato il prodotto al figlio. Il gioco, rivolto a bambini di età compresa tra i 9 e i 14 anni, era stato così accusato di essere anti-islamico. Il personaggio protagonita del giocattolo, “Jabba the Hutt” viveva nella sua tana intergalattica, una cupola orientale dotata di razzi e mitragliatrici molto simile a una moschea. E si mostrava anche la Principessa Leia in catene, come sua schiava personale.
La Lego non aveva acconsentito al ritiro del gioco perché riteneva di aver immesso sul mercato solo la riproduzione del palazzo del film, quindi nessuna allusione all’Islam.
Poi, la società costruttrice del gioco ha cambiato idea: a partire dal 2014, il prodotto verrà ritirato. La decisione è arrivata dopo un incontro a Monaco di Baviera tra i leader della comunità turca e alcuni dirigenti della Lego.
Alla vigilia della partita con l’Inter, Antonio Conte non si preclude alcun futuro e lascia aperte le strade anche per altre squadre italiane.
«Sono l’allenatore della Juve e il suo primo tifoso – ha detto il tecnico bianconero nella conferenza stampa di stamane a Vinovo – ma sono soprattutto un professionista, ma il giorno in cui dovessi lavorare per l’Inter, come per il Milan o la Roma o la Lazio ne diventerei allo stesso modo il primo tifoso e farei di tutto per vincere. Forse qualcuno questo non l’ha capito, oppure fa gioco insistere sul mio tifo per la Juve per rendermi ancora più odioso agli altri. Ma deve essere chiaro che io sono un professionista»
Era da tempo che si parlava di un nuovo album e con la primavera ecco “sbocciare” il nuovo progetto dei Jonas Brothers. Dopo tre anni di attesa anche i fans della band americana (ma con origini irlandesi, italiane, tedesche) dei tre fratelli Janas, potranno godersi un nuovo lavoro ricco di sonorità e di canzoni tutte da scoprire. Eccoli quindi pronti a tornare in classifica con il nuovo singolo dal titolo “Pom Poms”. L’album completo è previsto invece per la fine del 2013. Il video, che accompagnerà l’uscita del singolo, è stato girato su un campo da calcio di una scuola superiore di New Orleans, in Louisiana. Qui sotto la galleria d’immagini tratta dal backstage del video:
Atteso, attesissimo, virale ancor prima di uscire! Il nuovo video di Marco Ligabue, sembra proprio destinato a farsi strada nella rete!
Dopo l’addio, nel giugno scorso, al suo gruppo storico i Rio, con cui ha condiviso dieci anni di concerti e firmato tre album come autore di testi e musiche, il fratello di Luciano si presenta ai nastri di partenza di un nuovo progetto discografico.
Da Livorno, il 12 aprile, partirà il tour che porterà Marco Ligabue per tutta la primavera, l’estate e il prossimo autunno nelle principali città italiane, tra cui Roma a Milano.
«La notte prima delle nostre nozze l’abbiamo passata con una nostra amica», una confessione particolare quella di Angie Bowie, la moglie del cantante David . I due stavano per non arrivare in tempo il giorno del loro matrimonio, 19 marzo 1970 a causa di una notte molto movimentata, che la donna ricostruisce così:
«Siamo andati a cena poi a casa sua e abbiamo fatto molto sesso vivace. Abbiamo fatto tardissimo e non siamo andati a dormire prima delle 3 o 4 di notte. Poi ci siamo svegliati in ritardo a Londra nord e dovevamo essere a Bromley alle 10 per sposarci. Siamo arrivati appena in tempo e siamo entrati barcollando dentro».
Mary Angela Barnett, il nome della donna da nubile, ammette che i menage a trois erano i favoriti del marito: «David stravedeva per le cose a tre, sia con uomini che con donne e io ci stavo».
L’ex modella ha rievocato anche il giorno in cui trovò in camera da letto il marito nudo con il frontman dei Rolling Stones, Mick Jagger. «Entrai in camera e David era lì, con tutti cuscini intorno. E dall’altra parte del letto spuntava una gamba di Mick. Dissi loro: avete passato una buona notte ragazzi?». I due, ha confessato Angie, avevano una vera e porpria ossessione l’uno per l’altro. E, anche quando capitava che finissero tutti e tre fra le lenzuola, «io mi ritrovavo quasi sempre a guardarli mentre facevano sesso».
Insomma tanto sesso , ma Bowie è anche Rock and Roll e quello che esce è uno degli album sicuramente più attesi, anche perchè i fans hanno dovuto attenderlo per 10 anni. «The Next day» è un’autocitazione fra passato e futuro, un concetto caro all’Alfa Romeo che ha lanciato in collaborazione con la Sony una campagna di marketing sul web basata sulla «diffusione online di immagini appartenenti al nostro vissuto quotidiano, all’ ‘italianità’ ma anche all’essere ‘mittleuropei’, metropolitani. Immagini che per chi le guarda possono rappresentare situazioni, stati d’animo, punti di riferimento, luoghi oltre i quali proiettare se stessi: ognuno può vedere in ‘The NextDay'” un’occasione per ‘guardare oltre».
La protagonista è la nuova 4C, la coupé supersportiva appena presentata a Ginevra. «Alfa Romeo ha messo a disposizione del progetto di comunicazione alcune immagini della 4C che saranno visibili a rotazione con altri soggetti su portali generalisti e siti musicali, oltre che sui social di Alfa Romeo. Inoltre, la campagna inviterà gli utenti a creare immagini», spiegano da Torino. «Dalla metà degli anni Sessanta Bowie ha attraversato cinque decenni della musica rock reinventando continuamente il suo stile e la sua immagine senza snaturare la sua essenza. Non potevamo non sostenere il suo ritorno sulle scene, oggi che Alfa Romeo si presenta sul mercato con un modello completamente rinnovato ma allo stesso tempo coerente con ciò che il Brand da sempre rappresenta: stile italiano, prestazioni ed eccellenza tecnica finalizzata al massimo del piacere di guida in piena sicurezza» spiega Maurizio Spagnulo direttore della comunicazione di Alfa. Il tributo al «Duca Bianco» continuerà su «Spotify», il servizio di streaming online, con una play list speciale che contiene il nuovo album ma anche tutti i principali successi di Bowie.
A pochi giorni dall’uscita in radio e su Youtube prevista a partire dal 15 marzo, su web e social network circolano i video virali di ‘Ogni piccola pazzia’, il nuovo singolo di Marco Ligabue, primo atto della sua carriera solista. Dopo l’addio, nel giugno scorso, al suo gruppo storico i Rio, con cui ha condiviso dieci anni di concerti e firmato tre album come autore di testi e musiche, il fratello di Luciano si presenta ai nastri di partenza di un nuovo progetto discografico.
Il singolo, disponibile dal 19 marzo sui principali digital store, anticipa l’uscita dell’album prevista a fine maggio. Un disco costituito di 9 bravi, piu’ una traccia omaggio per iTunes, Casomai, dedicata al calciatore Piermario Morosini, amico intimo di Marco, scomparso il 14 aprile del 2012 durante la partita di serie B Pescara-Livorno.
Sul web le prime, ironiche, immagini che svelano il backstage della registrazione del nuovo brano. Da Livorno, il 12 aprile, partira’ il tour che portera’ Marco Ligabue per tutta la primavera, l’estate e il prossimo autunno nelle principali citta’ italiane, tra cui Roma a Milano.
Biagio Antonacci approda in America con ‘Sapessi dire no’. L’album, targato Iris/Sony Music, dopo il successo ottenuto in Italia da domani sara’ in vendita negli Stati Uniti, sia in formato digitale nei consueti canali web che in formato fisico presso Barnes & Noble e Amazon.com. Nell’album, che ha la copertina firmata dal maestro del fumetto Milo Manara, saranno presenti tutti i 14 brani della versione italiana.
Il cantante non vede l’ora di conoscere la reazione del pubblico americano al lancio sul mercato del suo album e dice “Mi auguro che questa esperienza possa portarmi nuovi riscontri e nuovi stimoli”. Biagio Antonacci a Los Angeles nel 2005 è stato premiato ai Music Awards nella categoria World’s Best-selling Italian Male Artist e ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche per il brano scritto per Laura Pausini, “Vivimi”.
Raine Maida singer della band alternative canadese Our Lady Peace, ha annunciato che il suo primo album da solista intitolato ”We All Get Lighter” uscirà il 26 Marzo. Ma ad anticipare l’uscita, c’è il primo singolo”Montreal”.
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