Nonostante a Gloasgow, in Scozia, sia facile imbattersi in locali etnici, come ristoranti indiani e cinesi anche se non mancano infinite scelte per quel che riguarda la pizza, per chi desidera immergersi nella cultura della Gran Bretagna ci sono ugualmente diverse possibilità. Una di queste, tra le più caratteristiche, è l’Old Salty’s, nella vivace zona del West End. E non fatevi ingannare da una facciata prosaicamente invecchiata: all’interno non mancano infatti i più diversi stili decorativi. A cominciare dalla parete coperta da nomi di scrittori, passando a vecchi dipinti che si dividono la parete con più recenti murales per giungere alle opere in legno, abbinate alle pesanti sedie, il tutto inserito in un ambiente che vuole ricordare l’arte vittoriana e, con le sue vetrate, strizza l’occhio allo stile liberty. Senza dimenticare i condotti aperti e il muro a vista. In poche parole: un bignami della storia della “cara vecchia Gran Bretagna”, che va dalle correnti artistiche alla rivoluzione industriale. Questo locale dal clima informale copre il doppio ruolo di caffetteria e “chippy”, friggitoria, dov’è possibile assaggiare il famoso fish&chips. Ma se si vuole qualcosa meno “street food” e più ricercato, l’offerta non manca: è possibile gustarsi una ricca colazione, provare il pesce e, se non si teme il colesterolo alto, tuffarsi in un ricco haggis!
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Quando il ritmo interiore diventa musica: Caro Emerald
Quell’aria densa di fumo e quelle note che trovavano la profondità nei locali polverosi: il jazz. Non è solo una parola, è un ritmo interiore, è uno stile di vita. Il 5 ottobre è attesa al Teatro Nuovo di Milano Caro Emerald, una leggenda del jazz contemporaneo, che rilasciando un’intervista a Panorama ha confidato:
‘Ho scoperto il mio talento per il canto, quando mi è stata offerta una parte nel musical della scuola dove ho avuto modo di cantare un assolo. La canzone era Dream a Little Dream dei Mama’s and Papa’s e ancora oggi, ogni tanto canto quel brano durante i miei spettacoli’.
Nonostante il successo mondiale, Caroline, vero nome dell’artista, è rimasta una ragazza semplice: ‘In alcuni aspetti la mia vita è molto cambiata, viaggio molto, mi esibisco di fronte a grandi palchi e sperimento cose che non avevo mai fatto prima, come servizi fotografici e spettacoli televisivi. Ma fondamentalmente sono rimasta la stessa persona di un tempo, quando non ero ancora famosa, ho ancora gli stessi amici con cui trascorro il tempo insieme quando non sono in tour, cosa che adoro e che mi aiuta a rimanere quella che sono adesso. Inoltre amo cucinare o semplicemente restare a casa da sola, perché a volte è bello non avere nulla da fare (ride)’.
Riguardo al suo secondo album The Shocking Miss Emerald, uscito lo scorso maggio, ci racconta: ‘I miei produttori Jan e David non solo hanno scritto e prodotto la musica, ma dirigono anche la mia etichetta (Grandmono Records) e quando abbiamo iniziato a lavorare sul nuovo album, avevamo scritto alcune canzoni, ma abbiamo trovato molto difficile trovare un momento per concentrarci solo sulla musica. Così ho pensato che dovevamo scappare da tutto in modo da poterci dedicare esclusivamente sulle canzoni e allora li ho portati a casa mia in Francia. Ho perso un sacco di tempo per convincerli che a casa mia avremmo potuto realmente concentrarci sul lavoro senza alcuna distrazione perché la casa è in una zona molto tranquilla, ma quando siamo arrivati abbiamo scoperto che nelle settimane precedenti aveva fatto un freddo incredibile che aveva congelato tutti i tubi dell’acqua. Inoltre non c’era più legna per il riscaldamento, quindi non abbiamo potuto fare una doccia calda o avere l’acqua corrente! Ero così imbarazzata, non potevamo usare il bagno e siamo rimasti bloccati in una casa gelida. Dopo qualche giorno i tubi si sono scongelati ma abbiamo scoperto che erano scoppiati per il gelo, allagando completamente il soggiorno’ spiega
‘Ci siamo dovuti alzare nel cuore della notte per asciugare l’acqua e pulire tutta la casa. Ci sono voluti circa 4 giorni per riportarla in ordine e quando l’abbiamo fatto abbiamo iniziato a cercare ispirazione.Siamo andati in un negozio di cose usate e abbiamo trovato un vecchio giradischi degli anni 60 con degli altoparlanti di pessima qualità, ma che producono un grande suono e abbiamo passato un giorno intero a campionare vecchi dischi. Alla fine di questi sample abbiamo trovato un disco di tango molto oscuro e così è nata Tangled Up” racconta.
‘E’ stato molto divertente lavorare su un nuovo album, dopo tanto tempo di tour e promozione’ continua Caro ‘ci siamo divertiti un sacco in studio, durante le registrazioni. Abbiamo iniziato facendo una mood-board con un sacco di foto che ci hanno aiutato a decidere una direzione per la musica.Abbiamo finito per raccogliere un sacco di fotografie di moda raffiguranti donne vestite con bellissimi abiti. Così ci siamo subito resi conto che l’ispirazione sarebbe la fashion scene parigina nella prima metà del 20° secolo’.
Caro Emerald, reduce da un mini tour americano conclude: ‘Onestamente non avevo grandi aspettative perché il mercato ed il pubblico statunitense sono difficili, ma non vedevo l’ora di partire. Siamo stati a New York e Los Angeles e gli spettacoli sono stati sorprendenti. I concerti sono andati subito sold out e le persone hanno viaggiato per lunghe distanze per venirmi a sentire. È stata una magnifica esperienza che mi ha lasciato molti bei ricordi’.
Pubblicato da tdy22 in settembre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/17/quando-il-ritmo-interiore-diventa-musica-caro-emerald/
In topless al ristorante… nessun reato!
Una domenica come le altre in un ristorante di cucina italiana a New York, il Verso Restaurant, al 127 di Avenue C, nel quartiere Alphabet City, che si trasforma in una serata molto particolare quando una normale cliente con tavolo prenotato appena entrata si è levata la maglietta rimanendo in topless. Gli sguardi degli altri clienti si sono catalizzati su di lei, ma la donna ha affermato: “E’ perfettamente legale”. Quando il proprietario si è precipitato al tavolo chiedendole di rivestirsi, la donna ha citato un articolo del New York Times del 15 maggio scorso, che riportava una nota ufficiale del Dipartimento di Polizia di New York nella quale si avvisavano i suoi 34mila agenti che le donne che andavano in giro per la città a seno nudo non violavano la legge e pertanto non erano perseguibili per atti osceni in luogo pubblico. La nota fa riferimento a una sentenza del 1992 della Corte d’Appello di New York che dava ragione a due donne, arrestate con altre cinque per essersi messe in topless al Rochester Park, sostenendo che fosse legale per chiunque girare a petto nudo: permetterlo solo agli uomini veniva considerato discriminazione.
Naturalmente per il ristorante è stata un’ottima pubblicità, anche se la norma a cui si è appellata la donna in topless in realtà non sembrerebbe essere applicabile all’interno della proprietà privata che di solito può godere di regole proprie. Il proprietario del ristorante Labinot Baraliu ha commentato così sul suo blog:
“In quindici anni che faccio questo lavoro credevo di averne viste di tutti i colori, ma questa proprio mi mancava. È stata una cosa divertente, anche se al momento mi sono chiesto “cavolo, ma sta succedendo davvero?”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/10/in-topless-al-ristorante-nessun-reato/
Street food, arriva la guida di Gambero Rosso
Non più indirizzi precisi, ma piuttosto percorsi e stagioni in cui andare ad assaporare il miglior cibo di strada, questa è la nuova sfida di Gambero Rosso. Una Road Map dalla Sicilia alla Valle d’Aosta.
300 segnalazioni che ripercorrono tradizioni e svelano segreti che valorizzano il territorio e diventano veri e propri gioielli di arte culinaria da mangiare in strada. Botteghe, chioschi, paninerie che si tramandano generazione dopo generazione le ricette di famiglia. Nella guida inoltre ci saranno anche contrassegnati i luoghi dove poter gustare il cibo di strada appena acquistato: panchine, parchi o aree pic nic.
Forse anche il Gambero Rosso, in tempo di crisi, ha pensato si affidarsi allo street food come alternativa ai ristoranti stellati.
Pubblicato da tdy22 in luglio 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/06/street-food-arriva-la-guida-di-gambero-rosso/
Sorpresi a far sesso sul cofano, picchiano il proprietario dell’auto.
Una coppia di moldavi, una ragazza di 18 anni e un ragazzo di 21, sono stati scoperti a far sesso sul cofano nel centro storico di Reggio Emilia. Alle proteste del 30enne proprietario dell’auto la coppia si è scagliato contro di lui e contro il suo amico, poi si sono accaniti sulla vettura danneggiandola gravemente. Prognosi di 40 giorni al 30enne per la frattura della mano e 35 al moldavo che si è ferito per prendere a pugni l’auto. I due studenti moldavi, residenti nella città, sono stati arrestati per lesioni personali e danneggiamento. Con molta probabilità, essendo drammatica la situazione carceraria e la giovane età degli imputati, è probabile che la sanzione sarà molto lieve. E’ solo una vergogna che alcuni stranieri si comportino nel nostro paese come animali e facciano ritardare il processo d’integrazione. Sono questi i comportamenti che poi le persone non sono disposte a tollerare e che scatenano la rabbia di chi cerca ne approfitta per rivendicazioni razziste. Davanti a tali atti dovrebbe essere la comunità moldava a insorgere affinché non venga lesa l’immagine di migliaia di onesti lavoratori da due pericolosi esibizionisti.
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/15/sorpresi-a-far-sesso-sul-cofano-picchiano-il-proprietario-dellauto/
Vado a mangiare al buio!
Opaque è la catena di ristoranti presenti a San Francisco, San Diego, Los Angeles e New York dove si mangia al buio. I clienti ordinano prima di sedere, in un luogo illuminato. Vengono serviti da camerieri ciechi o visivamente handicappati – così è scritto sul sito – e allenati a guidarvi ai tavoli e a porgere le pietanze sulla tavola. L’occhio è escluso e il cibo diventa un’esperienza che coinvolge più intensamente gli altri sensi.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/16/vado-a-mangiare-al-buio/
Vado a mangiare in… bagno!
A Taiwan c’è una catena di punti ristorazione chiamati Modern Toilet Restaurant che riprende gli arredi tipici dei sanitari. Quindi, tavolette al posto delle sedie e piatti a forma di orinatoio e vasca. Per non lasciare niente al caso, i cibi cucinati sono “adagiati” sul piatto a mo’ di escremento. Sul sito, è scritto che l’ispirazione per questo locale è giunta a uno dei fondatori mentre seduto sulla tazza stava leggendo il manga Il dr. Slump e Arale.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/16/vado-a-mangiare-in-bagno/
Mettete i (cavol)fiori nei vostri cannoni!
Fra arte contemporanea, gusto green e autentica provocazione d’autore l’artista giapponese Tsuyoshi Ozawa porta avanti il progetto Vegetable weapons da almeno una dozzina d’anni. Dal 2001, infatti, viaggia per il mondo immortalando giovani donne che sfoderano pistole e fucili confezionati esclusivamente utilizzando frutta, verdura e pochi altri cibi.
L’aspetto curioso – dove la creatività si sposa al simbolismo e all’impegno, anche nei confronti del concetto di sostenibilità ambientale – è che ciascuna è chiamata a costruire il proprio armamentario con prodotti locali, tipici della zona e del Paese in cui vive. Realizzato lo scatto – spesso ambientato in luoghi simbolici, magari proprio rovine di guerra o zone abbandonate delle varie metropoli – il progetto da artistico prende una svolta e si fa decisamente social: mitragliatori al porro e peperoni, bazooka cappuccina e verza, semiautomatiche ai broccoli e pomodoro vengono smontati e gli ingredienti cucinati in un pasto che la fotografa nipponica consuma insieme alle sue improvvisate modelle.
Promuovere la pace con piglio ironico, questa l’idea di fondo, ma con una ricerca artistica altrettanto seria, perfino filosofica, vista la trafila che ogni serie di immagini si porta dietro. “ Ozawa combina incontri fortuiti della vita quotidiana, situazioni e materiali per realizzare lavori che guidano l’attenzione verso idee e temi centrali per la vita sociale e politica di quei Paesi”, ha scritto di lei la Queensland Art Gallery di Brisbane, in Australia – sfrutta i suoi scatti per discutere di conflitti, guerra e ingiustizie. Insomma, l’arte come dialogo”. E stimolo, aggiungiamo. Nata nel 1965 a Tokyo, la Ozawa – che non è nuova a progetti così trasversali – ha un curriculum di tutto rispetto: ha esposto non solo in Asia ma in mezzo mondo. Dalla stessa Tokyo alla Asian Fine Arts Factory di Berlino passando per l’Olanda, Los Angeles e Vienna. La Tsuyoshi “ ha dimostrato che utilizzando gli stessi ingredienti che si usano per un piatto o uno stufato si può realizzare una scultura di un fucile d’assalto. Immaginate Giuseppe Arcimboldo imbracciare un Ak-47”, ha detto di lei il critico statunitense Doug MacCash.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/15/mettete-i-cavolfiori-nei-vostri-cannoni/
Ski & Jazz e Ski & Gourmet… così le dolomiti danno l’addio all’inverno!
Sciare sulle montagne più belle del mondo, ascoltare la musica più ritmata e assaggiare la cucina migliore. Succede per il Dolomiti Ski Jazz, dal 9 al 17 marzo in Val di Fiemme, e subito dopo alla Settimana Ski e Gourmet in Val D’Ega, dal 16 al 23 marzo.
Per la sedicesima edizione del festival musicale ad alta quota la formula è sempre quella dei concerti sulle piste (di giorno) e nei teatri della valle (di sera). Nove i rifugi dove ascoltare gratuitamente ritmi jazz, blues, punk e rock mentre si scia o durante una sosta tra una discesa e l’altra: tra questi c’è il Ciamp de le Strie di Bellamonte da cui si gode una delle viste migliori sulle vette alpine.
Gli artisti vengono da tutto il mondo e si esibiscono letteralmente con i piedi nella neve: statunitense è la band JuiceBox e il suo funky-rock, la cantante Eva Emingerova proviene invece dalla Repubblica Ceca e si esibirà in jazz song; e ancora, inglesi sono i London Project il cui batterista ha lavorato anche con Amy Whinehouse. Tra i gruppi italiani invece il quintetto Alma Swing, il quartetto di Roberto Gorgazzini, Lifetime, l’Inside Straight Quartet, e lo Squartet.
I concerti non si fermano neanche la sera, ma diventano a pagamento: da non perdere è la serata inaugurale al Palacongressi di Cavalese con Kenny Garrett, sassofonista statunitense espressione del jazz contemporaneo newyorkese. Per un momento musicale più informale, i locali della valle vi aspettano durante tutta la notte con jam session a ingresso gratuito. Durante una di queste, il 15 marzo a La Grenz di Moena, in occasione della presentazione dell’ultimo cd del bluesman Maurizio Bestetti ci sarà anche una cena degustazione con chef stellati.
E a proposito di eccellenza culinaria basta trasferirsi nella vicina Val d’Ega per partecipare alla Settimana Ski&Gourmet dal 16 al 23 marzo. Nelle baite e nei rifugi dello Ski Center Latemar del comprensorio sciistico Obereggen, si assaggeranno specialità tirolesi degli chef altoatesini e, oltre al gusto, anche l’appagamento della vista sarà assicurato da stupendi panorami alpini.
Pubblicato da tdy22 in marzo 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/10/ski-jazz-e-ski-gourmet-cosi-le-dolomiti-danno-laddio-alla-stagione-invernale/
Morte nella movida romana
E’ sempre maggiore il numero dei giovani che rimane vittima di una serata fuori. Roma violenta, Roma abbandonata a se stessa, una città fuori controllo. Così ieri sera è stata l’ennesima notte di sangue in via Libetta, zona famosa per la presenza di numerose discoteche e altri locali. Un ragazzo romano di 23 anni, Alessandro Labozzetta, con precedenti, è morto dopo essere stato accoltellato, probabilmente da un coetaneo, in seguito a una lite. Il giovane è stato soccorso dal 118 e trasporto all’ospedale San Camillo dove è morto. Dopo attente indagini i carabinieri hanno arrestato un ragazzo. Un coetaneo del giovane romano di 23 anni, morto dopo essere stato accoltellato la notte scorsa in via Libetta a Roma, è stato portato in caserma dai carabinieri. La sua posizione è al vaglio degli investigatori. Il giovane morto è stato accoltellato intorno alle 2 nelle vicinanze di una discoteca di via Libetta al culmine di una lite. Soccorso dal 118 è stato trasportato all’ospedale San Camillo dove è morto poco dopo.
aggiornamento: emerge ora che i carabinieri hanno fermato due persone e le hanno portate in caserma perchè coinvolte nell’omicidio. Si tratta di due fidanzati, entrambi di circa 20 anni che sarebbero stati coinvolti nella lite con la vittima all’interno di una discoteca. Una volta usciti fuori da locale si sarebbe consumato l’omicidio.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/23/morte-nella-movida-romana/
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