Esponenti del movimento per la casa arrestati per episodi di violenza

arersti-moviemnto-casa-tuttacronacaSono finiti in manette 17 esponenti dei movimenti di lotta per la casa, tra cui due leader, a opera della digos e dei carabinieri di Roma. Gli arrestati sono considerati  responsabili degli episodi di violenza commessi contro le forze dell’ordine il 31 ottobre durante una manifestazione. In quella data si svolgeva la conferenza Stato-Regioni e in via del Tritone erano stati schierati agenti e militari per consentirne il regolare svolgimento ma si verificarono tensioni e l’assalto a un blindato dei carabinieri.

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Furto in casa del 33enne morto: presi i due responsabili

ladri-in-casa-tuttacronacaAlcuni giorni fa aveva destato clamore un furto avvenuto a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, dove dei ladri avevano compiuto un atto di sciacallaggio rubando a casa di un 33enne appena morto. Ora i carabinieri hanno denunciato due residenti di Ca’ Tiepolo. La comunità deltina era stata molto scossa dall’accaduto e aveva dato il via a un insistente tam tam sui social network al quale si sono aggiunti la sagacia dei carabinieri e il senso civico di tante persone. In quesot modo si è venuti rapidamente a capo di un reato veramente spregevole.  A finire denunciati sono stati un 23enne e un 45enne del posto. Entrambi conoscevano bene Davide e sapevano che, dopo avere perso il padre qualche anno fa, nei mesi scorsi era morta anche la madre: erano quindi consapevoli del fatto che l’abitazione del giovane sarebbe rimasta libera. Il furto è stato messo a segno impiegando un piede di porco e altri attrezzi di questo tipo. Una volta nell’abitazione, i ladri l’hanno messa a soqquadro cercando oggetti di valore. Sono spariti orologi, telefonini, gioielli e altro, per un valore complessivo di qualche migliaio di euro.

La dura protesta degli animalisti, sangue sui banconi della carne

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Protesta dura, durissima degli animalisti che sono andati allo spaccio di una fabbrica che produce carni a Soglowek, in Israele, a tirare sangue finto sul bancone dove sono esposte le carni. Gli attivisti del movimento “269 Life” sono stati in seguito arrestati.

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Arrestati il fratello e il cugino di Tevez, rissa in disco!

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Serata con brutta sorpresa finale per il fratello e il cugino di Tevez che sono stati arrestati dopo una rissa fuori da un night club. Lo scrive ‘La Nacion’ riportando i particolari dei fatti che hanno, purtroppo, visto protagonista anche una ragazza colpita alla testa. Il fatto è avvenuto a José C. Paz: fonti del commisariato di Los Polvorines hanno confermato i nomi degli arrestati: Diego Tevez, 25 fratello dell’Apache, e il cugino Adrian. Al ‘Tornado’, nome della discoteca, si stava esibendo un cantante quando qualcosa ha scatenato la rissa. Sul fatto stanno indagando gli inquirenti.

Le registrazioni shock dei poliziotti accusati di stupro

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Registrazioni shock. Le voci registrate sul nastro sono quelle dell’assistente capo della Polizia di Stato Sandro Contardo e del collega Alessandro Stronati, durante lo stupro ai danni di una 26enne cubana detenuta agli arresti domiciliari per un giro di prostituzione che avrebbe gestito insieme al marito. Non era la prima volta che i poliziotti andavano in quell’abitazione e, come ha riferito la vittima, in sede di denuncia, anche 20 giorni prima i due poliziotti avevano scherzato e avevano fatto battute a sfondo sessuale.

Sul nastro è inciso: «Mi piace violentarti», e poi, «Sandrì io la vojo violentà!». Ma cosa è accaduto?

E’ il 2 giugno quando, secondo una prima ricostruzione, i poliziotti bussano alla porta della ragazza alle 21.15 e s’intrattengono pochi minuti, poi tornano dopo mezzanotte. La 26enne prima di aprire la porta accende il registratore e lo mette in uno stivale che poi posiziona sotto il letto. Così la voce di Contardo che chiama Stronati s’imprime nel nastro: «Ti muovi! Do stai tu? Muoviti che stiamo qua!». I poliziotti avevano ammesso di aver consumato un rapporto sessuale con la detenuta. «E’ stato un attimo di scelleratezza», aveva detto Stronati, «una stupidaggine», aveva ribadito Contardo.

Alla fine però sul nastro si incide anche la voce della ragazza che chiede ripetutamente di ottenere l’obbligo di firma e Contardo che dice:

«Non ti preoccupare, ci mettiamo noi una buona parola».

Tre poliziotti in manette con l’accusa di aver abusato di due donne

poliziotti-arrestati-tuttacronacaTre poliziotti, un sostituto commissario, un assistente e un operatore tecnico della polizia in servizio presso la questura capitolina, sono stati arrestati dagli uomini della squadra mobile di Roma, per ordine della procura. L’accusa, per la quale il gip della capitale ha emesso nei loro confronti tre ordinanze di custodia cautelare, è di violenza sessuale ai danni di due donne. I fatti contestati fanno riferimento a due episodi di violenza sessuale: il primo ai danni di un’immigrata sudamericana sottoposta ai domiciliari, il secondo ai danni di una ragazza italiana fermata per accertamenti nella notte della finale degli Europei di calcio dello scorso anno.

Sgominata baby gang: aggredivano ebrei e omosessuali

bullismo-babygang-tuttacronacaLa polizia di Milano ha sgominato oggi una baby gang, la “banda di via Creta”, che, negli scorsi mesi, si è macchiata di decine di aggressioni molto violente ai danni, tra gli altri, di un ragazzino di religione ebrea, un clochard e un disabile 50enne vessato perchè omosessuale. Quest’ultimo era bersaglio d’insulti dalle finestre del suo condominio, botte e rapine. Costretto in casa da un clima di terrore: è tornato ad uscire solo dopo aver ricevuto le rassicurazioni della polizia. Tutte le azioni della gang, composta da tre minorenni e un 18enne, finivano poi in Facebook, accompagnate da epiteti razzisti. 

Rihanna fa arrestare due persone… con uno scatto!

rihanna-scimmietta-tuttacronacaVoleva semplicemente una foto da postare sui social network e condividere con i suoi fans Rihanna, impegnata in un tour in Thailandia. La cantante ha deciso di condividerne una che la ritraeva in compagnia di una simpatica scimmietta. Peccato che l’animaletto fosse una specie di lemure protetto, il Lori Lento. A quel punto sono entrate in gioco le autorità di Phuket che, dopo una breve indagine, hanno individuato due uomini che ora sono stati messi agli arresti con l’accusa di possedere illegalmente l’animale e di usarlo per fotografarlo a scopo di lucro con i turisti. E’ stata grande la soddisfazione della polizia che è riuscita a risolvere il caso e ha potuto anche godere dell’effetto pubblicità regalata dalla cantante.

18enne perseguitata dall’ex e dalla madre!

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Cosa non si farebbe per il proprio figlio? E così una madre di 49 anni a Terni è stata arrestata con l’accusa di  aver perseguitato una diciottenne che aveva deciso di lasciare  suo figlio. Arrestato, con la stessa accusa anche il figlio di 22 anni che aveva cercato insistentemente di ristabilire un rapporto con la ragazza. Madre e figlio sono accusati di aver minacciato di morte la giovane, ma nonostante le pesanti accuse dopo la convalida dell’arresto entrambi sono tornati in libertà.

Fotografa i ladri romeni e li fa rintracciare dalla polizia.

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Una donna di Pescara ha consentito alle forze dell’ordine di arrestare due ladri che stavano rubando un’auto. La donna li ha prima notati armeggiare n via Aremogna, poi li ha inseguiti quando loro l’hanno notata e hanno desistito dal furto, quindi ha scattato le foto con il cellulare e poi ha chiamato il 113, consentendo così di farli arrestare. I due giovani, erano due romeni, C.G. e G.F., di 37 e 24 anni, che sono stati ora denunciati per  reato di tentato furto aggravato in concorso.

In crisi religiosa dopo la morte del fratello, disabile riceve telefonata di Francesco

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“Ciao Michele, sono Papa Francesco”. Michele Ferri ha 51 anni ed è disabile. Nei mesi scorsi, dopo che il fratello Andrea Ferri, imprenditore titolare di pompe di benzina era stato ucciso, aveva scritto una lettera a Papa Francesco, più come sfogo personale che nella speranza davvero di poter essere chiamato. Era una lettera di sofferenza, di chi vacilla nella fede perché la sua vita, già provata dalla disabilità, è stata ancora una volta messa a dura prova dalla perdita di un fratello che era un vero e proprio punto di riferimento. E così Papa Francesco, letta la lettera ha voluto chiamarlo. All’inizio Michele Ferri ha pensato che si trattasse di uno scherzo, poi ha capito che il Papa era davvero al telefono con lui. Francesco ha voluto poi parlare anche con la madre di Michele. L’uomo, poi assediato dai giornalisti, ha voluto raccontare al citofono, solo la sua sorpresa, lasciando, come è giusto che sia, il contenuto della conversazione riservato.

 

Roma: sgominata banda specializzata in furti in appartamenti

banda-rapina-fermata-tuttacronacaHanno arrestato 37 membri di una banda di georgiani, specializzati in furti in appartamenti a Roma e nell’hinterland romano, i carabinieri della Capitale, ora impegnati in decine di perquisizioni. L’organizzazione criminale, che ha effettuato decine di colpi, era specializzata nel “key bumbping”: una tecnica che permette di aprire le porte con serratura europea senza lasciare segni di effrazione. L’indagine aveva portato, nel marzo dello scorso anno, all’arresto di altre 14 persone. Nel complesso, i militari hanno notificato 51 misure cautelari oltre ad eseguire 54 arresti in flagranza di reato e recuperare un’ingente quantità di refurtiva per un valore stimato di 2 mln di euro. Molti degli oggetti, oro, pezzi d’argenteria pregiata, orologi, gioielli e pc portatili, sono già stati restituiti ai legittimi proprietari.

Due arresti per la morte dell’imprenditore Andrea Ferri

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Sono finite due persone in manette per l’omicidio dell’imprenditore Andrea Ferri, ucciso lunedì notte a Pesaro. Posti in arresto un marocchino naturalizzato italiano, residente a Rimini, e un macedone, dipendente di Ferri: volevano rapinare l’imprenditore dell’incasso dei distributori di benzina che possedeva.Per farlo, stando ai carabinieri del Comando provinciale, avevano intenzione di prendere nell’auto di Ferri, il Suv dove l’imprenditore è stato crivellato di colpi, le chiavi elettroniche del caveau del distributore che l’uomo aveva a Montecchio. Gli assassini si sono trovati gli investigatori alle costole a causa del furto compiuto nel distributore proprio la notte del delitto. L’area di servizio è stata così perquisita e monitorata essendo chiaro che, considerate le sofisticate strumentazioni per accedere al caveau, solo una persona dell’entourage di Ferri poteva avervi accesso o procurarsi le chiavi elettroniche.

Minacce, ingiure e percosse alla moglie: arrestato rumeno 45enne

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Lo aveva denunciato l’11 settembre 2012, per ingiurie e percosse che le avevano generato un “allarme emotivo” sullo stato psicofisico. Dopo che la donna aveva trovato il coraggio di compiere un simile passo, i giudici del Tribunale di Verona hanno riconosciuto un rumeno di 45 anni come potenzialmente pericoloso per la serenità e l’incolumità fisica e psicologica del figlio, un bambino di pochi mesi affetto da sindrome di down e, dall’ottobre del 2012, allontanato dalla casa familiare per le continue violenze fisiche e morali perpetrate nei confronti della donna, spesso a causa del proprio stato di alterazione derivante dall’assunzione di sostanze alcoliche. Il suo allontanamento è stato confermato anche lo scorso febbraio, ma non è stato suffente per farlo disistere. A maggio, al battesimo del figlio, il rumeno si era ripresentato per partecipare all’evento ed aveva sottratto le chiavi di casa alla moglie, utilizzate per entrare in casa e prendere per il collo la donna, ingiuriandola e minacciandola anche di morte. A seguito delle nuove percosse, la donna ha riportato un “trauma discorsivo al rachide cervicale e una contusione alla gamba sinistra”, giudicati guaribili in dieci giorni. Ora l’uomo, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Verona in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia, non potrà più avvicinarsi alla casa nè far ritorno al capoluogo scaligero.

Derby Juve-Toro: supporters granata arrestati per tentato omicidio

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Lo scorso sabato 1 dicembre, nel tardo pomeriggio, in occasione del derby torinese, erano scoppiati degli incedenti all’arrivo di un corteo di tifosi granata, composto almeno da 700 persone, nell’area parcheggio di corso Allamano in prossimità dello Juventus Stadium. Negli scontri, in cui rimasero feriti e contusi tre agenti delle forze dell’ordine, il 49enne Enrico C. fu picchiato e lasciato a terra privo di coscienza. Gli agenti della Digos hanno condotto l’indagine, coordinata dal pm Rianudo, che ha portato all’arresto di due supporters del Torino, un 25enne ed un 30enne, Francesco Rosato e Domenico Mollica. L’accusa è di tentato omicidio. I due, catturati nelle loro abitazioni, si erano avventati sulla vittima perchè aveva una sciarpa bianconera al collo. L’uomo è stato poi soccorso da altri spettatori e trasportato all’ospedale dove si è dovuto sottoporre a svariati interventi chirurgici per porre rimedio ai danni. In occasione dello stesso incontro, la polizia aveva già fermato due tifosi granata ed uno bianconero per altri tafferugli mentre, durante la partita, un gruppo di ultrà del Torino, alcuni incappucciati e armati di cinture, ha poi raggiunto un settore dello stadio dove erano presenti i tifosi della Juventus. In quell’occasione, oltre ai tre agenti, rimase contuso anche uno stewart bianconero, colpito con un pugno al volto

Da indagati ad arrestati… svolta nell’omicidio di Perugia!

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Erano stati indagati il padre e l’ex di Julia Tosti, ma sembravano avere un alibi di ferro. Giorno dopo giorno l’alibi si è frantumato e in manette sono finiti Valerio e Riccardo Menenti. Sono loro con ogni probabilità che si sono introdotti nell’abitazione di Alessandro Polizzi e lo hanno ucciso. Ora si attende di capire la ricostruzione dei fatti dagli inquirenti.

Il padre di Rembrandt tornerà al museo!

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La polizia serba ha trovato e recuperato nella regione di Sremska Mitrovica un quadro di Rembrandt, rubato nel 2006 dal Museo di Novi Sad. Il quadro, intitolato “Ritratto del padre di Rembrandt”, è del 1630. Nell’operazione quattro persone sono state arrestate. La banda, armata e mascherata, all’epoca aveva neutralizzato il custode del museo, rubando oltre al Rembrandt anche altri tre opere.

Dall’altare alla cella!

Daniel Richards, Kymberly Frederic

Daniel Richards e Kymberly Frederick sono convolati prima a nozze e poi in prigione. Sicuramente uno strano modo di festeggiare!

I due, già conviventi da qualche anno, hanno lasciato i loro figli di 1, di 2 e di 3 anni soli a casa per andare a celebrare il loro matrimonio. Su un auto prestata da un vicino, non si sono preoccupati minimamente dei loro tre figli lasciati a casa da soli. Poi a qualcuno dei due, durante il viaggio, forse è venuto in mente che era il caso di avvisare la vicina di casa e di pregarla di dare un’occhiata ai figli. La donna sconvolta, ha chiamato la polizia denunciando che 3 bambini erano stati abbandonati da soli all’interno di un’abitazione.  Così appena finita la cerimonia Rick e Kim sono fini dietro le sbarre con l’accusa di maltrattamenti e abbandono di minori.

 Tanti auguri!

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