La seconda vita dei personaggi famosi: diventano hipster!

hipster-tuttacronacaE’ il Daily Mail a parlare dell’idea venuto all’artista Cheyenne Randall, che si è chiesta come sarebbero alcuni personaggi famosi se solo avessero sposato la cultura hipster. Ecco allora che Kate e Willi, Marilyn Monroe, John Lennon e perfino John e Jakie Kennedy, tra gli altri, appaiono tatuati, con i capelli colorati e vestiti con le magliette con le immancabili citazioni:

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Stufi del solito happy hour… provate un cocktail da 30 euro!

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Un cocktail può arrivare a costare quanto una cena al ristorante? Se siete stufi del solito happy hour e vi trovate a Singapore provate i cocktail da 30 euro. Sono sempre più in ascesa nell’isola i bar “vip” che offrono ai propri clienti «cocktail su misura». Ma come giustificare il costo di 40 dollari, poco meno di 30 euro per un coctail? Secondo i gestori di questi locali il prezzo è giustificato dagli ingredienti di prima scelta, dall’esperienza del bartender che riesce a scegliere e mixare alla perfezione i vari ingredienti e liquori e al tempo impiegato per realizzare un cocktail che spesso somiglia a un’opera d’arte. In questi bar poi si possono trovare diversi prodotti selezionati come ad esempio tartufi, champagne francesi e pomodori italiani di altissima qualità che nel nostro Paese non troveremmo mai o almeno così affermano i proprietari nell’isola del lusso e dell’eccesso!

“Ibiza dice no”: i vip che proteggono l’isola dalle piattaforme petrolifere

ibiza-dice-no-tuttacronacaGli abitanti delle Canarie e delle Baleari si sono mobilitati nel tentativo d’impedire l’esplorazione di petrolio vicino alle isole. Anche alcune celebrità hanno fatto udire la loro voce per “proteggere” uno dei loro luoghi di ritrovo: Ibiza. E proprio la presenza di vip che si aggiungono alla protesta è stata la molla che ha fatto scattare l’attenzione dei media, con immagini che arrivano da ogni parte del mondo e le scritte Eivissa diu no e Ibiza dice no. Nel caso delle Isole Baleari , uno degli argomenti portati avanti da Greenpeace è che si tratta del sito del più importante per la deposizione delle uova di tonno nel Mediterraneo. Nella galleria che segue, alcuni scatti dei vip che hanno preso parte alla protesta, come Kate Moss, Paz Vega e la modella Judith Benavente. E’ El Mundo che spiega che la moda di scattare foto di nudo per questa protesta ha preso il via quando “Joan Tur , un ingegnere di Ibiza 27 anni, ha raggiunto l’auto, ha afferrato una lattina di olio, poi si è spogliato e fotografato con la lattina e un cartello con la slogan ‘ Eivissa diu no’ (Ibiza dice no ), per poi condividere la foto in rete.”

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Vip nascosta sotto l’identità del cane… ecco chi è Sokolino!

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Il suo nickname è Sokolino, come il suo cane, e per foto usa l’avatar di un lupo… ma chi è in realtà il personaggio famoso che frequenta assiduamente la community di TvBlog e che da circa un mese  si diverte a lasciare commenti e frecciatine al vetriolo? Maria De Filippi che non risparmia nessuno, neppure la stessa rete televisiva per la quale lavora

“Canale 5 è spento, non c’è abitudine a sintonizzarsi attualmente”.

Il suo ultimo commento piccato lo ha dedicato al passaggio di Italia’s Got Talent da Mediaset a Sky Italia.

“Scommetto che l’anno prossimo gli Skyisti o i Raisti di fronte alle esibizioni di “Italia’s Got Talent” giudicate trash su Canale 5 scriveranno “che divertente”.

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Tutti pazzi per il selfie (che ora ha un posto nel dizionario)

selfie-jfk-tuttacronaca1Lo scorso mese la parola “selfie” ha fatto il suo ingresso nell’Oxford Dictionaries. Si tratta di una “fotografia che uno scatta a sé stesso, in genere con uno smartphone o una webcam e che viene caricata su un social media”. In realtà, anche se il fenomeno è in piena esplosione in questo periodo, la moda dell’autoritratto è nata anni fa. Nel 2005 si parlava di “MySpace pic”, che il New Yorker descrive “un autoritratto amatoriale, con un flash accecante, spesso scattato di fronte allo specchio di un bagno”. Ma all’epoca MySpace era “popolata” da teenagers e queste foto presero una connotazione negativa o almeno adolescenziale. Del selfie, invece, sembra non riesca a farne a meno nessuno, celebrities incluse. E se ci chiediamo se anche i grandi del passato sarebbero caduti nella rete dell’autoscatto, e con che risultati, The Cape News, quotidiano del Sudafrica, prova a mostrare cosa sarebbe accaduto. Ha infatti chiesto a un’agenzia pubblicitaria di “ringiovanire” la propria immagine e per farlo ha utilizzato finti autoscatti delle più celebri fotografie di tutti i tempi. Ecco quindi Jackie Kennedy splendida in tailleur che si scatta una foto in auto con Mr. President oppure Winston Churchill con sigaro in una mano e smartphone nell’ altra.

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L’oblio sulle tombe dei vip, al Verano tra degrado e abbandono

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Anche i grandi del nostro Paese sono lasciati in balia del degrado e dell’abbandono che avanza e s’impossessa anche delle tombe di Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Rino Gaetano, Ferruccio Amendola, Trilussa e centinaia di personaggi che sono stati più o meno famosi.

L’oblio è narrato da Alessandro Di Liegro sul Messaggero:

Vittorio Gassman, ad esempio, riposa accanto al Quadriportico, ricordato da una lastra di marmo a forma di libricino che riporta la sua foto. Il nome di un altro attore, Ferruccio Amendola, compare, oltre che sul depliant illustrativo del cimitero (“Una passeggiata fra i ricordi – Le storie del cinema e dello spettacolo”), sulla lapide di famiglia, nascosto da un mazzetto scarno di fiori. Disadorna è anche la tomba della famiglia Rossellini, che Roberto visitava quotidianamente per il dolore di aver perso il figlio Romano. Pare ci passasse così tanto tempo da far montare un telefono nei pressi, per rimanere in contatto con gli studi cinematografici. L’apparecchio non c’è più, e nell’incavo del tubo, oltre agli aghi di pino, ci sono tappi di bottiglia e bicchieri accartocciati.

La tomba del cantante Salvatore “Rino” Gaetano si individua facilmente grazie alle migliaia di scritte che campeggiano intorno alla foto, andando a invadere anche gli spazi consecutivi. Così come è presa d’assedio dai fan, così è presa d’assalto da vandali, l’ultimo dei quali lo scorso luglio ha divelto il marmo rubando una raffigurazione di un ukulele in afyon. (…)

Gli appassionati turisti cimiteriali passeggiano costantemente lungo i viali, talvolta evitando le auto che sfrecciano con altrettanta costanza. Quantificare mediamente il numero di visitatori è difficile, soprattutto in periodi lontano dal primo di novembre. Aurore e Marie Hélène sono due ragazze francesi appassionate di cimiteri: «Siamo qui per curiosità – dice Aurore – è molto bella la parte d’architettura novecentesca». Cercano le tombe di Rossellini e di Mastroianni, leggono con difficoltà la mappa, stampata sui pieghevoli, che i servizi cimiteriali danno a disposizione degli ospiti. Un piccolo gruppetto di persone sono ferme a chiacchierare di fronte alla tomba di Alberto Sordi. «Il nostro è un omaggio» afferma Marianna, che viene dal Tufello. La cappella del “Marchese” è fra le più visitate, giorno dopo giorno. Non è così per altri protagonisti della storia e della cultura italiana. «Purtroppo a volte – dicono dalla dirigenza dell’Ama – siamo costretti a richiamare gli eredi affinché mantengano decorose le sepolture dei loro cari. È stato così per Paolo Stoppa, la cui tomba era in condizioni davvero inadeguate».

Ma non dovrebbe forse essere il Comune a conservare memoria dei grandi della propria città?

Il vademecum dell’Oms sui corsi di masturbazione e sesso nelle le scuole

sessuologia-scuole-tuttacronaca“Standard di Educazione Sessuale in Europa” è il vademecum che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso a tutti i governi europei e che invita a una maturazione della consapevolezza sessuale già nei primissimi anni di età, attraverso una conoscenza del proprio corpo e un’esplorazione delle relazioni sessuali, sia etero sia omo, infantili. Lo scopo è promuovere corsi di sessuologia nelle scuole, a partire dalle materne, affinchè s’insegni ai bambini a masturbarsi e ad essere informati tanto sul sesso che sulle sue conseguenze. E’ Libero a spiegare quello che si trova scritto nel vademecum:

Ai bimbi dagli 0 ai 4 anni, si legge, «gli educatori dovranno trasmettere informazioni su masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel “gioco del dottore”». Dai 4 ai 6 anni i bambini dovranno invece essere istruiti «sull’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso», «parlando di argomenti inerenti la sessualità con competenza comunicativa ». La vera crescita avverrà coi bimbi tra i 6 e i 9 anni, cui i maestri terranno lezioni su «cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione», facendo conoscere loro «i diversi metodi contraccettivi ». Su questo aspetto i bambini tra 9 e 12 anni dovranno già avere ampia competenza, diventando esperti nel «loro utilizzo» e venendo informati su «rischi e conseguenze delle esperienze sessuali non protette (le gravidanze indesiderate)». Ecco il decisivo balzo in avanti: nella fascia puberale tra i 12 e i 15 anni gli adolescenti dovranno acquisire familiarità col concetto di «pianificazione familiare» e conoscere il difficile «impatto della maternità in giovane età», con la consapevolezza di «un’assistenza in caso di gravidanze indesiderate e la relativa «presa di decisioni» (leggi aborto). Non solo: a quell’età, ormai matura secondo l’Oms, i ragazzi dovranno essere informati sulla possibilità di «gravidanze anche in relazioni omosessuali» e sull’esistenza del sesso inteso come «prostituzione e pornografia », venendo messi in guardia «dall’influenza della religione sulle decisioni riguardanti la sessualità».

Dopo il bunga bunga, arriva il Tanka Village?

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Da bunga bunga a Tanka Village? Storie diverse ma se i fatti dovessero essere accertati in un caso e/o nell’altro a uscirne con le ossa rotte sarebbe tutta la politica italiana, esclusi rari casi. Trasferiamoci in Sardegna, per l’esattezza a Villasimius dove il Tanka Village sembrerebbe il luogo ideale per una qualche giornata di relax tra le sabbie bianchissime e il mare verde-azzurro come solo quello sardo sa essere. Qui, in questo paradiso a portata di mano sembrerebbe che a spese di Salvatore Ligresti, ci siano approdate “diverse personalità del mondo politico e istituzionale”.  Tutti questi vip avrebbero mangiato tonnellate di aragoste e trascorso vacanze da nababbi. A rivelare lo scoop è Il Fatto Quotidiano:

C’è chi giura di aver visto al Tanka, l’anno scorso e due anni fa, anche Anna Maria Cancellieri, ma il ministro della Giustizia fa sapere al Fatto Quotidiano che le vacanze degli ultimi anni “le ha passate nella sua casa siciliana”. Tra gli ospiti c’era anche un “prefetto permaloso” che, quando gli è stato “chiesto di pagare il conto”, non è più venuto.

A svelare quante “cene venivano fatte lì al Tanka” è l’intercettazione del 15 aprile 2013 tra l’ex amministratore delegato di Fonsai Fausto Marchionni e Alberto Alderisio, uomo vicinissimo al clan Ligresti. Gli investigatori stanno facendo “le pulci all’ingegnere (Salvatore Ligresti, ndr)… stanno a guardare anche i conti dell’Atahotel”, ride al telefono Alderisio. Cioè la società a cui appartiene anche il Tanka. E Marchionni chiede: “Quando lui non pagava?”. E l’altro: “Pare che ci sia un quintale, no, una tonnellata di aragoste in conto. Una tonnellata! Fai presto sai? Inviti un po’ di gente… un’aragosta pesa un chilo, fai presto! Tu sai quante cene venivan fatte, lì al Tanka… Poi c’è quello che non si sa, però sai… vengono fuori anche le cose più incredibili”.

Marchionni invece giura di aver pagato i suoi conti e Alderisio spiega che in fondo per loro non erano vacanze: “Lì era un prosecuzione dell’ufficio, perché erano tutte relazioni pubbliche, te incontravi questo, quello incontrava quell’altro, il ministro incontra questo, sottosegretario… direttore… tutti gli amici dell’Enpam (fonetico), voglio dire le cose le sappiamo! Niente di male, nulla che non sia… solo che era un periodo di grande splendore e, con una eccessiva leggerezza, si fecero certe cose! Andavano fatte in maniera diversa”. Molto diversa: perché la società Atahotelsè controllata al 51 per cento da Fonsai e al 49 da Milano Assicurazioni. Quindi quei conti non pagati e quelle aragoste divorate pesano sugli azionisti delle società assicurative. Fonsai ha un buco di 800 milioni di euro. Non solo: quando i magistrati di Torino presentarono al gip la richiesta di arresto per i Ligresti, scrissero che la società è “una scatola piena di debiti prospettici, la gran parte dei quali verso lo stesso gruppo Fonsai”.

Marchionni nei suoi discorsi al telefono svela anche un altro particolare, quello che i pagamenti dovevano in un modo o nell’altro risultare: “Ospiti illustri o meno eccetera. Ah, mi avevano assicurato quel pelatone… quell’amministratore delegato che era venuto, che aveva sistemato le cose in modo che il pagamento risultasse, ci mancherebbe altro… perché gli avevo detto: Guardi che non si può più continuare così, eh? Chiunque venga deve risultare che ha pagato, c’è poco da fare”. Anche perché “i nodi vengono al pettine”, prima o poi.

I due continuano a ragionare sui pagamenti e citano l’esempio di “Sierra Mike”, un prefetto per ora ignoto con cui lo stesso Marchionni si era arrabbiato: “Quando gli han detto che doveva pagare, non è più venuto!”. L’interlocutore conferma: “Certo, certo! ‘Sierra Mike’ era permaloso, perché non ha mai pagato in vita sua, ma sai, non è che non le sapessi queste cose; le ho sempre sapute e ho anche detto all’ingegnere: vacci piano perché qua…”. Ma don Salvatore si era alterato: “Si è incazzato tantissimo perché io gli avevo detto: no, deve pagare anche, no? Porca puttana! Ah! Ah! Non l’avessi mai detto”.

Che l’ingegnere fosse uomo generoso, del resto, lo conferma anche Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti da 25 anni e amica del Guardasigilli. In una telefonata in cui si lamenta con la figlia di tutti quelli che sono stati aiutati e si dicono solo dispiaciuti (come aveva fatto l’amica ministra) dice, indignata: “Questa la gente è… in generale. Poi indietro. Eh sì… bisognerebbe… Sai cos’erano capaci di chiedere tutti… che potrei fare i nomi, chiedere tutti, hanno mangiato tutti…”. Anche quintali di aragoste. Ci dicano ora chi le ha mangiate.

 

Lo stadio San Paolo si tinge di nero: in lutto per la Terra dei Fuochi

terra-dei-fuochi-sanpaoloinlutto-tuttacronacaI social al servizio della vita. Se prima i vip hanno adottato un comune, ora è partito il tam tam mediatico in Facebook dopo la creazione dell’evento “San Paolo in Lutto“. L’iniziativa è per protestare contro il dramma della Terra dei Fuochi e dell’inquinamento del suolo con i rifiuti industriali velonosi. L’dea è semplice e prende l’avvio dalla partita che la Nazionale disputerà a Napoli contro l’Armenia valida per la qualificazione ai mondiali 2014: si chiede ai tifosi che giungeranno allo stadio di vestirsi di nero e restare in silenzio quando entreranno le squadre. Si legge nel social blu:

“Il 15 Ottobre al San Paolo di Napoli si disputerà Italia-Armenia. Al fine di un impatto mediatico a grossa risonanza si chiede a tutti coloro che si recheranno allo stadio, alle tifoserie, ai club, alla gente comune, a chi si ‘troverà di sorpresa’ allo stadio per tifare l’Italia di vestirsi totalmente di nero e di restare in silenzio quando entrano le squadre. Vi sembrerà nulla ma questo piccolo gesto potrebbe avere un grosso impatto mediatico e dare visibilità alla terra dei fuochi ovvero A NOI TUTTI che continuiamo a morire di cancro e di leucemie, che vediamo i nostri figli morire prima di nascere. Fate cadere in un silenzio tombale il SAN PAOLO.. sarà l’urlo più forte mai sentito prima. Facciamo capire che il nostro paese è vivo..che noi non ci arrendiamo. ‘Forza Napoli’ non è solo un motto per la squadra del cuore ma un motto per la nostra terra! Quando si è solidali Napoli vince..quindi organizzatevi!!! Grazie”

Vip vs camorra: i comuni della Terra dei Fuochi non devono morire

vip-terradeifuochi-tuttacronacaLa Terra dei Fuochi non è sola è una pagina Facebook aperta da Selvaggia Lucarelli e che in pochi giorni ha già superato gli 89mila “mi piace”. Ed è proprio qui che i vip italiani “adottano” i comuni di questo territorio a cavallo tra le province di Napoli e di Caserta postano le foto con cui lanciano il loro appello. Marcianise, Aversa, Nola, Sant’Irpino, ma anche Arienzo, Cellole, San Prisco e tutti gli altri paesi non devono morire. Non possono essere messi in ginocchio da quei rifiuti tossici bruciati nelle campagne. Loro sono personaggi dello spettacolo più o meno noti, musicisti, attori, volti televisivi ma anche sportivi e giornalisti uniti per far sì che “questo territorio e la sua gente – si legge nelle info della pagina – non muoiano avvelenati e dimenticati da tutti.” Spiega Selvaggia all’HuffPost: “Un’iniziativa del genere può aiutare a incoraggiare la gente del posto a non avere paura di scendere in piazza. di protestare, di ribellarsi. Noi, nel nostro piccolo, ci abbiamo messo la faccia. E poi molti non sanno cos’è la terra dei fuochi, da oggi magari lo sapranno”. La pagina ci aiuta anche a capire che solo ora si sta facendo spazio la consapevolezza che l’emergenza che vive questa terra non è solo circoscritta a un’area ben definita, ma è ormai diventata nazionale. Come hanno recentemente ricordato anche Le Iene, in un loro servizio: perchè i prodotti di questa terra poi giungono in tutto il territorio nazionale: “la Terra dei Fuochi non è un’isola”, appunto, e tutti noi siamo destinati a venire a contatto, in un modo o nell’altro, con questa fetta di terreno che è stata utilizzata per un ventennio come pattumiera per i rifiuti tossici di mezza Italia. Senza dimenticare gli abitanti che si ammalano e muoiono, per quel cancro che, qualsiasi parte del corpo colpisca, ha un solo cognome: “camorra”. Per farsene un’idea basta scorrere la pagina Facebook di don Maurizio Patriciello, parroco proprio a Caivano che da anni si batte per portare alla ribalta nazionale l’agonia di quella gente. Ha pregato il Papa, ha parlato con Napolitano, scuotendo le coscienze dei politici locali.

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Vita dura per i paparazzi: la California dice basta ai flash

paparazzi-california-tuttacronacaUn anno fa le attrici Halle Berry e Jennifer Garner iniziarono una crociata affinchè venisse limitata l’invedenza dei fotografi nella vita dei figli delle star californiane, per lo più hollywoodiane, ma anche appartenenti al mondo della politica e dell’economia. Ora Jerry Brown, governatore della California, ha promulgato il “Bill 606”, una nuova legge che eleva a un anno di prigione la pena per i fotografi che “molestano un minore a causa della professione di uno dei genitori”. Oltre a questo, arrivano le sanzioni finanziarie in cresita: 10 mila dollari alla prima violazione, 20 mila alla seconda, 30 mila alla terza. Inoltre i “genitori famosi” potranno chiedere al “paparazzo molestatore” risarcimenti civili per i danni causati con i suoi scatti. A seguito della promulgazione della legge, Halle Berry ha dichiarato: “Ho incominciato a battermi in difesa della piaga inflitta ai bambini a causa della celebrità dei genitori ma ora mi rendo conto che questo è l’inizio della fine dell’aggressività dei paparazzi”. Infatti ora i fotografi si troveranno ad aver a che fare con una ridotta capacità d’inseguire i vip non potendosi più avvicinarsi ai loro figli e, essendo la definizione di “intrusione” alquanto ambigua, possono rientrare nel novero anche le stesse foto scattate. Proprio per questo motivo le organizzazioni che rappresentano i fotografi americani, i network della California e i produttori cinematografici si sono opposte alla nuova legge. Secondo tali organizzazioni, infatti, si tratterebbe di una “limitazione della libertà di espressione” tutelata dal Primo Emendamento Costituzione. La legge, che è passata perchè “alla fine ha prevalso la necessità di tutelare i bambini da comportamenti estremi da parte di estranei” come ha spiegato il senatore Kevin de Leon, entrerà in vigore il primo gennaio 2014 e per molte star rappresena una prima vittoria in vista della riconquista della loro privacy.

Scatta l’operazione fisco da Capri a Portofino, nel mirino i locali dei vip

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Agosto bollente, anzi rovente per i gestori dei locali per vip! Controlli a tappeto dell’Agenzia delle Entrate  e da Capri a Portofino, è scattata, tra venerdì sera e le prime ore di domenica mattina, una maxi operazione della Guardia di Finanza.

L’operazione ha riguardato a Capri 15 esercizi tra discoteche, gioiellerie, spa, bar e ristoranti; a Portofino e Santa Margherita Ligure 10 locali tra discoteche, gioiellerie, spa, bar e ristoranti; a Porto Cervo e Porto Rotondo 14 locali tra discoteche di cui alcune con lido, ristorante e bar inclusi), gioiellerie e spa. A Iesolo e Sottomarina di Chioggia in Veneto i controlli hanno riguardato 26 tra discoteche, ristoranti, bar, gioiellerie e spa. Numerosissime le località toccate dai controlli in Puglia che hanno riguardato 36 esercizi: Monopoli, Molfetta, Bari, Torre a Mare, Margherita di Savoia, Bisceglie, Barletta, Fasano, Ostuni, Mesagne, Peschici, Vieste, Mattinata, Siponto, Lecce, Gallipoli, Porto Cesareo, Cutrofiano, Taranto, Leporano. Nel mirino del fisco in Sicilia sono invece finiti 5 esercizi tra Taormina, Cefalu’, Catania.​ Per i locali notturni i controlli sono avvenuti in collaborazione con agenti Siae.

I controlli sono stati effettuati dopo aver fatto verifiche preliminari che avevano evidenziato alcune anomalie.

Furti vip: a Milano svaligiata la casa di Lory del Santo

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Continua la lunga estate dei furti nelle case vip. L’ultimo è avvenuto nella casa di Milano della showgirl Lory del Santo dove tre ladri sono entrati nell’appartamento in via Fiamma passando dalla finestra al terzo piano e hanno portato via due scatole contenenti circa 16 orologi di valore e una scatola di madreperla di Franck Muller e altri gioielli da quantificare. Ad avvisare la polizia è stata la portiera dello stabile che ha notato tre persone all’esterno del balcone dell’appartamento ed era salita per metterli in fuga.

Carmen Consoli diventa mamma e twitter si scatena

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E’ stata la stessa Carmen Consoli a rivelare l’evento sulla sua pagina Facebook annunciando che: “Oggi alle 8.04 è nato Carlo Giuseppe. Sono una mamma felice!” L’artista catanese, che compirà 39 anni il prossimo 4 settembre, aveva dato l’annuncio della sua gravidanza sempre tramite  social network “21 marzo. Primo giorno di primavera. Dopo un inverno apparentemente spoglio e vuoto, la neve e il ghiaccio si sciolgono per lasciare il posto a torrenti di acqua fresca e cristallina, i germogli nascosti a lungo nel terreno si apprestano a sbocciare dando vita a paesaggi variopinti e colorati. Mai come quest’anno sento anche io di portare dentro di me la primavera di una nuova vita che nasce. Con emozione e gioia voglio condividere con voi questo momento e dirvi che presto diventerò mamma”.

Su twitter gli italiani si sono scatenati tra frasi di entusiasmo e alcune polemiche: l’hashtag Carlo Giuseppe (il nome scelto per il bebé) è un rincorrersi di notizie e di ironie, a volte mordaci, come era accaduto già per Santiago, il figlio di Belén.

L’arte della pizza: il ritratto al pomodoro e mozzarella

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Fare la pizza è un arte, ma perché non fare l’arte della pizza? Questo è quello che deve aver pensato Domenico Crolla, pizzaiolo/artista scozzese di Glasgow, ma con chiare origine italiane.

E così a suon di pennellate di pomodoro e mozzarella ha creato i ritratti di volti noti del cinema, dello sport e della cultura. Il primo divo a finire nel forno su Bruce Lee: un omaggio che l’uomo volle donare a sua figlia Shannon. Da lì poi l’idea è stata portata avanti e sono stati molti i vip a finire nel forno a legna della pizzeria di Crolla.

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Sex-gate di Firenze: anche studentesse universitarie tra le escort

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Non solo escort professioniste sarebbero coinvolte nello scandalo a luci rosse che fa tremare molti vip di Firenze. Stando a quanto racconta Repubblica, anche delle studentesse universitarie sarebbero coinvolte nel sistema. Ma quello che forse desta maggior stupore è la “naturalezza” con qui questo avveniva. Da quanto emerge, infatti, sembra che questo comportamento non scandalizzi ma sia, piuttosto, una “norma” e che lo stesso sistema non veniva applicato solo nell’ambito del Comune, ma anche, per esempio, in Università: “Io comunque non lo capisco cosa volete sapere, cosa cercate, se vi scandalizzate per davvero o fate finta”, dice Cristiana T. che prepara la tesi in Lettere su Niccolò Soldanieri e vive in via Guelfa, a due passi dalla Facoltà. “Lo sappiamo benissimo tutti, te lo insegnano appena arrivi da matricola, che se c’è una difficoltà a pagare l’affitto o se ti servono i soldi per un viaggio un modo è quello, e si sa da chi andare a bussare. Poi una si regola come crede. Una mia compagna di corso l’hanno interrogata per via di questa storia. Mi ha detto guarda Cristiana io non sono una puttana e lo sai. L’avrò fatto tre volte e quello che mi ha fatto schifo non è stato quella mezz’ora ma sentirli parlare al telefono dopo, con le mogli o con gli amici, ci credi?”. Il quotidiano prosegue quindi raccontando le modalità del “reclutamento”:Quando le macchine dotate di permesso per la zona blu passano a prendere i clienti e li portano dalle ragazze del catalogo Escortforum, reclutate con un sms e assegnate con un messaggino di ritorno: alla tale ora, nel tal posto, Miriam ti aspetta. Nella stanza con le losanghe verdi e azzurre dell’hotel Mediterraneo, ascensore laterale, quello in fondo a sinistra, quello con la moquette macchiata d’olio che come fa un quattro stelle ad avere un ascensore così, e la donna delle pulizie che la domenica alle otto di mattina passa l’aspirapolvere in corridoio ed entra in stanza senza bussare. «Oh, scusi. Non pensavo». Qui di solito alle otto di mattina i clienti in stanza non ci sono.

Scandalo a luci rossi a Firenze. Parla una escort: anche politici tra i clienti

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Ha rilasciato un’intervista a La Nazione una delle escort intercettate nello scandalo a luci rosse che ha investito Firenze. La sexy studentessa 27enne che voleva sfondare nel campo della musica racconta che dal suo letto sono passati almeno 400 uomini: “Gente di ogni tipo, anche politici, di sicuro non faccio nomi”. Ha tenuto anche a precisare che “Io sono libera, nessuno mi ha costretto” e sottolinea di non far parte del giro di escort agli Hotel Mediterraneo e Villa Fiesole. Lo stesso quotidiano, riporta che il suo fidanzato è tra i 14 indagati dell’inchiesta per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Il giornale ha parlato anche della 42enne romena Adriana, la donna che gestiva il giro di escort e che ha raccontato dell’incontro a luci rosse con un funzionario di Palazzo Vecchio in un ufficio comunale. Nel quotidiano si legge che “Nei primi mesi del 2012, ha alloggiato gratuitamente in un appartamento della cooperativa sociale ‘Il Borro’, di cui è stato amministratore, fino al 2009, l’assessore dimissionario Massimo Mattei”. Al riguardo, l’attuale amministratore Alessio Gratelli ha spiegato:  “Credevamo di aiutare una persona in difficoltà, non sospettavamo nulla”.

Scandalo escort a Firenze: spunta un’agenda di clienti vip

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La Nazione rivela che la città di Firenze sarebbe in subbuglio per un’agenda fitta di nomi di primo piano che ha fatto capolino nell’inchiesta sul giro di escort di lusso e festini a luci rosse. Sarebbero in molti a temere  rivelazioni piccanti. Tra i documenti, si troverebbe anche il racconto di una delle prostitute che ha parlato di un”appuntamento” negli uffici del Comune di Firenze, interrotto dall’arrivo di un’addetta delle pulizie. Al riguardo, l’amministrazione comunale ha reso noto che, nei prossimi giorni, chiederà “formalmente indicazioni alla procura” riguardo alla “confessione” della escort, ottenuta tramite una delle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta, durante la quale la giovane donna straniera racconta a un suo interlocutore quanto successo. I festini, stando a quanto finora emerso, si sarebbero svolti sia in ville private che in agriturismi in collina dove, oltre alla cena, erano messe a disposizione camere per il “dopo cena”. Nei giorni scorsi gli investigatori avevano inoltre scoperto che alcune delle telefonate ricevute dalle escort coinvolte sarebbero partite da un’utenza intestata al Comune.

Armani arriva a Roma e 700 vip si danno appuntamento all’evento

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“Era un po’ che mancavo dalla capitale dalla mia mostra alle Terme di Diocleziano. Roma è sempre la più bella città del mondo, ma anche la più bersagliata, maltrattata. A Roma c’è la bellezza, il cinema. Ci sono tanti giovani talenti emergenti della moda. E’ arrivato il momento di sfatare certi luoghi comuni: ho trovato Roma più pulita di Milano!”. Mal comune mezzo gaudio?

In occasione della One Night Only Roma, Giorgio Armani torna nella capitale in occasione della promozione del nuovo punto vendita in via Condotti: nove vetrine, ampliata fino a 900 mq di superficie, distribuiti su tre piani.

Erano circa 700 gli ospiti che hanno presenziato all’evento. Da Sophia Loren a Clive Owen, Tina Turner, Milla Jovovich, Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone a Ornella Muti e Raoul Bova, tutti i vip hanno potuto assistere alla sfilata sul black carpet allestito dallo staff Armani. Una sfilata lunga 110 modelli, estratti dalle collezioni Emporio, Giorgio Armani per uomo e donna e Privè. Inoltre, a lato di questo evento principale, a Roma è stata allestita anche la mostra che sarà visibile a Palazzo delle Civiltà. Qui si potranno ammirare 300 accessori, tra gioielli, pochette, cappelli, profumi a edizione limitata (Crystal e Armani Privè) e 62 capi super colorati, luminosi, “stravaganti alla maniera di Armani”, realizzati dal grande designer dal 1985 ad oggi, appartenenti alle collezioni Giorgio Armani e Privè.

Luci rosse a Venezia tra hashish e coca ecco le serate in laguna.

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Sono stati tre gli arresti per un droga party a luci rosse. Dopo un mese di indagini sono stati  sequestrati un chilo di hashish e quasi un etto di cocaina, in una villa nell’isola della Vignola. Alle feste veneziane partecipavano alcuni vip invitati dal proprietario della casa, un olandese rappresentante di tulipani, che importava la droga dai Paesi Bassi. La droga arrivava nella città lagunare nascosta nell’auto dell’olandese dentro cartoni di semi di fiori per poi essere smerciata. La settimana scorsa il “corriere” l’aveva consegnata a un’ex calciatore australiano. Ora l’olandese è stato arrestato nella sua villa durante un party molto disinibito a base di droga e sesso.

La strana storia… la morte di Lo Presti!

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Da predatori a prede così il quotidiano britannico Guardian riflette sulla morte di Daniele Lo Presti, fotografo dei vip ucciso da un colpo di pistola tre mesi fa sotto il Ponte di Testaccio a Roma.

 “Il fatto – scrive Tobias Jones – ha scioccato l’Italia perché Lo Presti era uno dei nomi più noti nell’ambiente dei paparazzi. Aveva pizzicato Brad Pitt a Malta, Rihanna a Capri e aveva scattato parecchie foto anche a Sara Tommasi, una delle ragazze del Bunga Bunga di Berlusconi, mentre faceva uno striptease davanti a un bancomat. Era considerato un professionista molto scaltro, disposto a qualsiasi cosa pur di fare uno scoop. Si è subito pensato che Lo Presti fosse stato ucciso per via di qualche scatto compromettente, o che fosse stato eliminato per via di grossi debiti. […] Ma, con il passare delle settimane tutte queste ipotesi si sono fatte via via sempre più inconsistenti: Lo Presti è stato ucciso da un professionista e nessuno viene ucciso soltanto per una fotografia”. Il Guardian quindi, arriva a una conclusione che la mano era quella di  un killer di professione… al soldo di chi? e perchè?

Il Guardian prende in considerazione l’ipotesi di Rino Barillari che aveva affermato che bisognava cercare in ambito personale e non professionale… forse una donna che faceva parte di una potente famiglia della mafia calabrese. Un mistero ancora aperto quello di Lo Presti.

Elisa e la sua gravidanza a forma di “pagliaccio”

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Anche i vip sono ormai contagiati dalle mode del web. La pandemia dilaga in Italia come all’estero delle future mamme che disegnano la propria pancia e si immortalano creando foto che diventano presto virali. La gravidanza si sa può allontanare i fans e quindi meglio renderli “partecipi” di ogni fase della gravidanza. In tempo di crisi, con la popolazione italiana che non può più permettersi tanti figli (ma il più delle volte i giovani non riescono neppure a pensare di poter sostenere economicamente il peso di uno solo) sono quindi i vip a mettere in evidenza la loro voglia di maternità. Dopo l’uovo disegnato sul pancione di Belen arriva il pagliaccio di Elisa sullo sfondo di una cameretta con orsetti e peluche. La cantante regala ai fan uno scatto inedito e lo posta su Facebook con un semplice commento: “Cucù”. Quel “cha” arriverà prestissimo visto che Elisa è già all’ottavo mese.

 

L’ultimo business di Zuckerberg… paghi per parlare con il tuo idolo!

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L’ultimo business di  Zuckerberg… paghi per parlare con il tuo idolo!

Una notizia che se fosse confermata avrebbe dell’incredibile, il più grande incubo di milioni di fans diventa realtà. Internet e la possibilità di scrivere al vip preferito è per molti adolescenti ( e non solo) una cura migliore che andare dallo psichiatra… ora però anche questa diventerà a pagamento. Una decisione gravissima che ha già avuto delle sperimentazioni negli Usa e nel Regno Unito e che potrebbe veramente rivoluzionare l’intero social network. In Usa per spedire un messaggio privato a Zuckerberg si paga 100 dollari… ma le cifre per i comuni vip potrebbero essere meno onerose (ma comunque già il fatto di pagare è scandaloso) ad esempio contattare lo scrittore Salman Rushdie costa più di 15 dollari, mentre il tuffatore Thomas Daley più di sedici. Lo staff di Facebook lo giustifica come “un modo per evitare lo spam”, in realtà è mettere ancora più vincoli a un social che sta prendendo sempre più le fattezze di una dittatura digitale, senza moralità ed etica, capace di impossessarsi di informazioni personali e venderle ai grandi marchi per fare pubblicità. Chi fermerà Zuckerberg? Arriverà il giorno che Facebook scomparirà dai nostri computer e avremo un social network più social e meno business? Finirà la dittatura su internet? E poi chi dà a Zuckerberg il potere di poter far soldi su un vip? E’ di sua proprietà anche la notorietà?

Britney Spears, l’amore e i grandi progetti!

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Fa le cose in grande Britney Spears con il suo nuovo amore, David Lucado. La cantante, dopo aver divorziato dal ballerino-rapper Kevin Federline, ha da poco messo fine alla relazione con il suo ex manager Jason Trawick, con cui si doveva sposare dopo oltre tre anni di love story, e ha immediatamente ritrovato il sorriso con il giovane, 26 anni, avvocato di Los Angeles. Benchè i due siano legati da poco tempo, la Spears ha comunque deciso di rendere immediatamente pubblica la sua relazione: prima ha pubblicato su Twitter una foto con il suo nuovo amore ed ora è stata fotografata con lui all’aeroporto di Las Vegas partecipando in coppia a numerosi eventi vip.Il luogo scelto dalla Spears non è casuale perché, dopo la partecipazione (non rinnovata per la prossima edizione) a “XFactor”, sembra si stia accordando per una serie di concerti a Las Vegas.

Ucciso per debiti?

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Un caso avvolto nel mistero, quello dell’omicidio di Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip ucciso a Roma, sotto Ponte Testaccio. Dall’autopsia arriva una risposta: a sparare, da distanza media, è stata una pistola calibro 7,65. Un testimone, inoltre, avrebbe visto Lo Presti parlare animatamente con due persone, non lontano dalla pista ciclabile, dove è stato trovato morto poco dopo.
Le indagini sono concentrate sui numerosi debiti economici che aveva Lo Presti.

Negli ultimi tempi, forse scoraggiato da un mercato sempre più avaro, pensava di ritirarsi e aprire un ristorante in Calabria assieme a uno zio. Lo Presti non si era mai sposato e viveva assieme a un amico per dividere le spese. «Aveva le sue storie sentimentali, ma niente di impegnativo, si dedicava quasi esclusivamente al lavoro», racconta un collega.

Quattro anni fa, un precedente che il team investigativo di Renato Cortese, il capo della mobile, e Mario Viola, dirigente del commissariato di Monteverde, stanno riesaminando: il fotografo aveva ricevuto alcune minacce di morte in Calabria e la sua auto era stata data alle fiamme. In quel caso si trattava, a quanto sembra, di una storia di gelosia. Escluso un legame con la morte di un altro fotoreporter della stessa agenzia, Danilo Cerreti, 51 anni che, il 25 gennaio scorso, si schiantò col suo scooter contro gli archi di Porta Ardeatina. Sull’asfalto, nessun segno di frenata. Un incidente atipico di cui si occupò anche la trasmissione Chi l’ha visto?.

E nell’attesa di imboccare una pista precisa, gli investigatori stanno ripercorrendo le ultime ore della vittima. Due ore prima della sua morte, Lo Presti era andato a un appuntamento in Prati, vicino alla sede della Rai.

Poi era tornato a casa in macchina, si era cambiato per indossare la tenuta sportiva ed era uscito a piedi. Gli amici, con cui aveva ripreso di recente ad allenarsi per buttare giù qualche chilo, avevano deciso di cambiare il solito percorso perché l’Isola Tiberina era quasi allagata dalla piena. L’assassino potrebbe aver aspettato il fotografo all’uscita di casa e averlo seguito fino alla banchina. Poi lo sparo, forse preceduto da una lite. Il colpo, secondo chi indaga, è stato esploso da un metro e mezzo di distanza, ma il bossolo non è stato ritrovato e, senza sapere di che arma e munizioni si trattasse, queste valutazioni sono ipotetiche.

Denaro, amore, una foto al personaggio sbagliato, magari legato a un giro di malavita e perfino un cecchino che ha sparato al primo bersaglio disponibile, come nel caso Marta Russo: le ipotesi, in questa fase sono tutte valide. E tutte, ugualmente, campate in aria.

Quel che è certo, è che poche ore prima di morire Daniele Lopresti ha litigato con qualcuno. Se n’è accorto il vicino di casa che lo ha sentito urlare, forse al telefono, «almeno in cinque riprese, a distanza di un minuto una dall’altra» durante le quali il fotografo «sembrava molto arrabbiato e imprecava». I tabulati sono già nelle mani degli investigatori. Verso le 16.30, secondo la ricostruzione, Lopresti esce dall’appartamento al terzo piano di via Portuense 145.

Nessuno lo sente andarsene. Ha appuntamento con alcuni amici per una corsa, com’è abituato a fare ultimamente. Qualcun altro conosce le sue abitudini. Il reporter scende la riva del lungotevere e comincia a correre. All’altezza della volta di Ponte Testaccio incontra il suo assassino, non si capisce se andando o tornando dal giro. Un podista, dopo il ritrovamento del cadavere, dirà ai poliziotti di aver incrociato il fotografo lungo il percorso. Ma sono dichiarazioni confuse, come quelle degli amici.

Il magistrato, intanto, ha disposto gli esami tossicologici. Anche la perizia balistica è fondamentale. Capire l’angolazione del tiro e la forza d’impatto del proiettile è importante per la ricostruzione. Perché se è possibile che un killer abbia agito da solo sparando a distanza ravvicinata, c’è un’altra ipotesi che gli investigatori della squadra mobile non intendono lasciare al caso: qualcuno potrebbe aver sparato con una carabina da lontano. Una sorta di tiro al piccione che per errore, o forse no, ha incrociato la vita di Daniele Lopresti, il fotografo dei vip.

 

 

Un mese fa era morto un altro fotografo… Danilo Cerreti

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Il giallo della morte di Daniele Lo Presti segue poco più di un mese un’altra morte misteriosa: quella di Danilo Cerreti, 51 anni, fotografo collaboratore della stessa agenzia con la quale lavorava il reporter assassinato ieri a Ponte Testaccio. Cerreti perse la vita il 25 gennaio, schiantandosi con il suo scooter contro uno degli archi di Porta Ardeatina a Roma. Aveva appena percorso via delle Terme di Caracalla e stava per immettersi su via Cristoforo Colombo quando, per cause ancora da accertare, il suo mezzo è uscito di strada.

L’incidente è avvenuto intorno alle 14 in una giornata di traffico intenso per lo sciopero dei mezzi pubblici. Dai rilievi effettuati dai vigili urbani non sarebbero risultati segni evidenti di frenata. Forse Cerreti ha effettuato una sterzata brusca nel tentativo di evitare qualcuno o qualcosa. Della vicenda si è occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto” alla ricerca di possibili testimoni e notizie utili a chiarire la dinamica dell’incidente.
Secondo la ricostruzione dei vigili urbani, Cerreti andava così veloce che nello schianto il casco si è spaccato. La Municipale non esclude che l’incidente possa essere stato causato da un altro mezzo, che però non si sarebbe fermato.

Ucciso Lo Presti, fotografo dei vip!

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Il fotografo dei vip Daniele Lo Presti, trovato morto ieri a Roma, e’ stato ucciso da un colpo di pistola alla testa. Inizialmente si era pensato ad una caduta accidentale forse dovuta ad un malore mentre stava facendo jogging, poi e’ stato verificato che l’uomo e’ stato ferito mortalmente da un proiettile. Il corpo di Lo Presti e’ stato trovato ieri pomeriggio nel quartiere Testaccio. A riconoscere il corpo sono stati alcuni colleghi che avevano preso appuntamento con lui per correre insieme. Daniele aveva al collo una chiave, probabilmente della sua auto, ma nessun documento con sé. Lo Presti è autore di diversi scatti ad attori e cantanti internazionali. Era fotografo per l’agenzia La Presse. Aveva scattato tra l’altro anche le foto di Sara Tommasi nella manifestazione con Marra di qualche mese fa.

Pettinatura di fine anno!

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Gli auguri di Natale? Per i vip viaggiano sui social!

Sandy – Cap LI

Sandy è potente, ma “i cinguettii” hanno una voce ancora più forte. Mentre l’uragano procede la sua corsa, le celebrities raccontano come si sono preparate al suo arrivo (certo, per molti di loro il prendere un volo per raggiungere la costa opposta del continente è una routine quasi quotidiana), esortano i loro “seguaci” ad ascoltare le autorità e, mentre viaggiano verso mete riparate, affermano di pregare per chi nell’acqua ci sta sguazzando.
C’è anche chi, come l’ex bagnina di Baywatch Pamela Anderson, fa un appello a tutti coloro che incroceranno la loro vita con la corsa di Frankenstorme: “Ricordatevi di prendervi cura dei vostri amici animali”.

E poi a New York, oltre ai comuni mortali ci sono anche le stars. E per tutti svegliarsi questa mattina è stato come trovarsi su un set apocalittico. Il comico Rickty Gervais non perde l’occasione per fare del sarcasmo su altre celebrità: “Sandy sta spazzando via l’intera costa, immagino sia una Kardashian”. Kim Kardashian  è infatti un personaggio televisivo conosciuto soprattutto per i suoi gossip più che per il talento come attrice.

L’attrice Michelle Tratchtenberg, attrice di serie televisive come “Six Feet Under” e Dr. House scherza sul fatto che “si capisce che un uragano si sta abbattendo su New York dal fatto che non c’è in giro neppure un taxi”.

 

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