Pistorius guardava un porno la notte dell’omicidio

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Oscar Pistorius, la notte del 14 febbraio 2013, l’avrebbe passata guardando un porno. Tale tesi arriva a pochi giorni da una nuova udienza che lo vedrà comparire in tribunale con l’accusa di omicidio intenzionale. Questo ultimo dato avrebbe finito di demolire la tesi difensiva di una serata passata in armonia, una normale coppia che avrebbe passato il giorno di San Valentino insieme, prima che accadesse il tragico incidente. Pochi giorni fa una perizia ha stabilito che al momento dell’omicidio il campione non indossasse le protesi alle gambe; questo dimostrerebbe che non si è trattato di un gesto premeditato, ma dettato dal panico, tuttavia tanti piccoli dettagli dovranno essere valutati prima di arrivare a capire se si sia trattato di incidente o femminicidio.

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Piccoli attori crescono… e si danno al porno!

scretch_diamon-tuttacronacaChi era adolescente negli anni ’90 sicuramente ricorderà la serie televisiva Bayside School, tra i cui protagonisti si trovava anche Screech. Dopo il successo del telefilm, l’attore che lo impersonava, Dustin Diamond, è praticamente scomparso dagli schermi italiani. In America, invece, ha partecipato a produzioni di poco conto ed è giunto a realizzare, e produrre, un film porno con un titolo parzialmente ironico “Saved by the smell” (“Salvato dall’odore”). Recentemente, nel dicembre dell’anno scorso, Diamond ha rilasciato un’intervista all’OWN NEtwork, durante la quale confessò di essersi amaramente pentito di questa produzione hard.

Il mondo del porno vuole Amanda Knox: 20mila dollari per un film

amanda-knox-porno-tuttacronacaLo scorso gennaio la Corte d’appello di Firenze ha condannato Amanda Knox a 28 anni e 6 mesi di reclusione per il caso dell’omicidio di Meredith Kercher. Ma ora alla 26enne americana è arrivata un’offerta da parte di Michael Kulick, patron della casa di produzione a luci rosse Monarchy Distribution. Con una mail, l’uomo ha proposto ad Amanda di girare un film porno. Guadagno: ventimila dollari. I giornali americani hanno riportato la lettera nella quale si legge: “Da quando sei tornata alla ribalta la nostra casella mail è sommersa da richieste dei fan che vogliono vedere solo te”. Si tratta, continua Kulich, di “un’opportunità unica” e il denaro potrebbe aiutarti a coprire le spese legali. Non è la prima volte che l’industria del porno corteggia la Knox: nel 2011 a offrirle un lavoro fu la ben più nota Vivid Entertainment.

“L’ho visto sulla Xbox”, 13enne stupra la sorellina di 8 anni

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Una storia agghiacciante  viene dall’Inghilterra dove un bambino di 13 anni ha stuprato la sorella di 8 affermando di averlo visto sulla Xbox. E da qui si è riacceso il dibattito su come fermare la pornografia online per i più piccoli. Il bambino infatti ha specificato di essere stato istigato a violentare la bambina proprio mentre stava guardando un porno e ha aggiunto di aver scelto proprio la sorella perché “piccola” e perché “non ricorda nulla”. I deputati britannici originari del Lancashire, dove è avvenuta la violenza, hanno definito l’episodio “indescrivibilmente orribile” e hanno chiesto ai provider del web di “riconoscere di avere una grandissima responsabilità nel controllare l’accesso alla pornografia”.

Porno a scuola dalle suore!

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Un incidente davvero increscioso quello che è accaduto in una quinta elementare della scuola paritaria “Farina”, gestita dalle suore dorotee in centro a Vicenza. Sulla lavagna interattiva invece di essere messo in onda un concerto è apparso un film porno con una mega orgia. La colpa secondo la direzione sarebbe di una maestra laica che ha inserito la chiavetta usb sbagliata. Le suore poi si sono scusate con le famiglie dei 29 bambini che compongono la classe, ma alcuni genitori non hanno voluto “perdonare” l’errore e si sarebbero già recati da un legale. La maestra poi, si sarebbe giustificata, dicendo che quella chiavetta con la musica era stata prestata dalla mamma di un alunno e che lei non avrebbe mai immaginato di trovarci sopra un film per adulti.

“I virus m’impediscono di vedere i porno”: vuole denunciare gli hacker

hacker-tuttacronacaUn anziano di Piove di Sacco, in provincia di Padova, si è presentato in caserma dai carabinieri portando con sè il suo computer. Il 70enne era intenzionato a denunciare gli hacker che, avendogli inondato il pc di virus, gli impedivano di guardare i film porno. L’uomo ha spiegato: “Sono stanco e arrabbiato, non è possibile che ogni volta che entro in un sito pornografico, il mio computer rimanga vittima di un virus. Ogni settimana spendo duecento euro di tecnico informatico. Le donne sono il bello della vita, non posso farne a meno. Certo se mi trovassi una compagna, avrei meno pensieri e risparmierei anche i soldi del tecnico informatico”. Spiegare all’uomo che è praticamente impossibile sporgere denuncia contro gli hacker informatici, tuttavia, non è stato facile. “Mi volete dire che ogni volta sarò costretto a pagare il tecnico per tornare a divertirmi? Va bene, di certo io non abbandonerò il piacere dell’hard. Sono una brava persona – ha detto ai militari – non ho mai fatto male a nessuno. Non posso farmene una colpa se non trovo una donna tutta per me. Ma la testa e il fisico funzionano perfettamente e non è ancora il momento di abbandonare la sessualità”. A quel punto l’uomo non ha potuto far altro che riprendere il suo computer e affermare: “Andrò anche questa settimana dal tecnico, non posso resistere senza sesso, è la mia passione più grande”. Il maresciallo gli ha dato una pacca sulla spalla e gli ha augurato buona fortuna.

Riceve un Nintendo 3DS “nuovo” per Natale… e trova dentro immagini hard

nintendo3ds-tuttacronacaE’ il sito Nintendo.it a raccontare quanto accaduto a un ragazzino di 8 anni di Hampton, in Virginia, che per il Natale ha ricevuto in regalo un Nintendo 3DS. Tom Mayhew, all’interno della sua apparentemente nuova console, acquistata da Walmart, ha trovato delle immagini pornografiche quando, dopo aver scattato delle foto, è andato a vederle nella galleria. Si pensa che il Nintendo 3DS potrebbe essere già stato acquistato e poi restituito al negozio, ma i file non sono stati cancellati dal personale. Ecco delle dichiarazioni:

È andato a giocare con i suoi giochi, non sapendo nulla di ciò che c’era all’interno. Dopo un po’, [il bambino] ha fatto delle foto ed è andato a vederle. Quando la galleria è stata aperta c’erano già delle immagini all’interno.”

L’esperienza negativa colpisce il personale della catena di negozi che non solo ha spacciato la console usata come nuova ma non si è neanche preoccupato di eseguire una formattazione.

 

Sullo schermo un film porno… in sala si fa sesso!

sesso-cinema-tuttacronacaIl cinema a luci rosse Corallo, in via Sardegna, alla periferia di Bologna, è stato chiuso in mattinata dalla polizia e le luci in sala resteranno spente per 15 giorni, come deciso dal questore Vincenzo Stingone. Il motivo è che alcuni agenti in borghese hanno pizzicato quattro persone intente in atti sessuali durante la proiezione di film pornografici. I quattro sono stati denunciati per atti osceni in luogo aperto al pubblico.

Siti porno spiati dalla Nsa

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Siti porno sotto la lente dell’Nsa. Come mai spiare chi aveva accesso a tali siti. Per poi un domani avere dati riservati da poter usare per gettare ombre sull’immagine di qualcuno? Lo spionaggio, scrive l’Huffington Post, avrebbe riguardato sei persone, tutte musulmaneI dati raccolti dovevano servire in caso di eccessi di radicalismo. L’obiettivo: minarne la credibilità, la reputazione, l’autorevolezza.

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Il testo, datato 3 ottobre 2012, sottolinea come i fondamentalisti sembrano particolarmente vulnerabili nella loro autorità viene svelata l’incoerenza tra il loro comportamento pubblico e quello privato. Tra i punti deboli dei target la Nsa enumera la ricerca di materiale esplicitamente pornografico online e l’uso di un linguaggio esplicitamente sessuale per “comunicare con giovani ragazze senza esperienza”.

 

Obama “follower del porno”: la scoperta di Slate

obama_facepalm_tuttacronacaE’ stato il magazine online Slate, che si occupa di cultura e affari interni, a fare una scoperta destinata a far parlare. Può trattarsi di un errore in buona fede, di “un’amicizia” un po’ imbarazzante o di una svista, ma il profilo twitter di Barack Obama, ha rivelato il magazine, segue gli account di alcune dive del cinema hard. Si tratta di sei pornostar, tra cui Asa Akira, Joanna Angel, Nikki Benz, Jessica Drake, che compaiono nell’elenco delle oltre 600mila persone seguite dal presidente Usa. Ma non solo. Slate rivela anche che nella lista si trovano anche la Twystys e la Digial Playground, due case di produzione a luci rosse. Al momento non sono arrivati commenti da parte del partito Democratico e lo stesso Slate ha sottolineato che potrebbero essere giustificate dal sostegno che l’industria dell’hard aveva dato a Obama, quando era candidato alla Casa Bianca. Soltanto il 30% diede il suo consenso allo sfidante Romney.

“La ragazza di Justin Bieber”: spunta il video porno

brasiliana_bieber_tuttacronacaLa 26enne brasiliana Tatiana Neves Barbosa è salita agli onori della cronaca dopo aver pubblicato un video in cui era ritratto Justin Bieber addormentato nella sua stanza d’albergo, filmato in cui appariva anche lei. La ragazza, Miss Wellness 2012, aveva ammesso di aver trascorso una “notte indimenticabile” con la popstar canadese mentre molti hanno ipotizzato si trattasse di una prostituta pagata da Bieber. Immediatamente è scattata la ricerca per capire chi realmente lei fosse e cosa ci fosse nel suo passato. E’ TMZ a rendere noto che è spuntato un video porno che la vede in azione su un campo di calcio a fare sesso che il sito ha scelto di rilanciare per farne del business: la mossa è stata semplice, lanciarlo  sfruttando l’appellativo di “La ragazza di Justin Bieber” con tanto di locandina.

Moana Pozzi, il mistero s’infittisce: le foto strappate

moana-pozzi-tuttacronacaContinua a infittirsi di particolari il mistero sulla morte di Moana Pozzi e ieri, a Domenica Live, Debora Attanasio, segretaria storica dell’agenzia diva Futura, ha aggiunto un nuovo tassello, si tratta di quattro foto, strappate, sul retro di ognuna delle quali compaiono delle scritte, vergate dalla mano della stessa Pozzi: “disintegrare”, “non mi piace”, “tagliare all’altezza del braccio”. Spiega la segretaria: “Moana è morta nel settembre del 1994 e io ho lavorato lì dentro fino al 2001. Quelle foto le ricordo bene perché erano venute davvero male, ed erano intere fino a quando sono rimasta lì. In dieci anni non ho mai visto in giro queste copie strappate, saltate fuori solo ora che Riccardo è morto ed Eva Henger, sua moglie, sta riordinando l’archivio personale. E se Moana fosse ancora viva e le avesse strappate di recente, senza che Riccardo abbia fatto in tempo a disfarsene, colto dal peggioramento della malattia?”. Assieme all’ex segretaria, in studio anche Eva Henger e il giornalista Marco Gregoretti, indagatore dei misteri di Moana. Sempre nel corso della trasmissione è stato anche commentato un filmato in cui Schicchi veniva intervistato pochi minuti dopo l’annuncio della morte di Moana, dove appariva troppo tranquillo. “Non avevo mai visto questa intervista, in quei giorni il dolore ci aveva travolti e non si guardava molta tv. Schicchi andava in coma diabetico per ogni dispiacere che gli capitava: vederlo così compassato quando la sua artista più famosa e grande amica era appena morta è davvero bizzarro”.

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Il mistero di Moana: “non è morta il 15 settembre”

moana-pozzi-tuttacronacaEva Henger torna a parlare di Moana Pozzi e del mistero della sua scomparsa. Lo fa intervenendo alla trasmissione Domenica Live dove rivela: “Ho pianto Moana perchè ero convinta fosse morta, poi ho saputo che il giorno della morte non era quello dichiarato”. Potrebbe essere viva? “Potrebbe essere qualsiasi cosa dopo tanto tempo. Di certo Antonio non c’entra nulla, quel giorno, quando si è svegliato il corpo di Moana già non c’era più”. E ancora: “Moana stava male. Stava uscendo la notizia che stava dimagrendo tantissimo e lei non voleva, temeva che uscissero delle brutte foto. Si disse che era morta il 15 settembre, ma tempo dopo, quando ne celebrai l’anniversario, Antonio, il marito, mi disse che non era quello il giorno in cui se ne era andata”.

L’ex calciatore diventerà un attore porno? Asprilla ci pensa!

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Chi può dimenticare Faustino Asprilla? Oggi l’ex giocatore colombiano del Parma, ormai 44enne, ha ricevuto una “proposta indecente” da una casa di produzione cinematografica del suo Paese per girare un film porno. L’offerta sarebbe economicamente interessante, anche se non ha nulla a che vedere con i compensi da calciatore: 10mila dollari per una settimana di lavoro. Il campione non ha ancora risposto, ma visto la sua indole anticonformista potrebbe anche decidere di fare questa follia. Nel sito della società infatti è stato potato un messaggio proprio per Asprilla:

 “Caro Asprilla, la tua carriera e i tuoi successi ti hanno fatto diventare un’icona nazionale. Il tuo stile di vita e il tuo impatto mediatico ci hanno convinti a proporti 10 mila dollari per fare l’attore porno durante una settimana. Siamo sicuri che potresti esprimere al massimo le tue potenzialità”

D’altra parte a PArma ancora molti si ricordano la sua  love story con la sexy star Petra Scharbach, come nessuno dimentica la foto, di nudo involontario, scattata nel 1993 durante la partita amichevole tra Colombia e Cile. Da lì arrivo la fama delle sue presunte doti sessuali alimentate all’epoca anche da Buffon in un’intervista a Le Iene.

 

 

La dipendenza sexy… il porno, come alcool e droga

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Esistono le dipendenze, da alcol, da droga, da cibo… e dalla pornografia. Ci sarebbero quindi alcuni clienti di prodotti pornografici che svilupperebbero una vera e propria dipendenza e questo sarebbe rilevabile attraverso le loro attività cerebrali. Lo studio è stato realizzato dall’Università di Cambridge e i ricercatori avrebbero usato la risonanza magnetica per analizzare l’attività cerebrale su utenti che avevano affermato di aver problemi di una vera e propria dipendenza sexy. Le scansioni cerebrali realizzate con la risonanza magnetica hanno mostrato che è una parte centrale del cervello ad attivarsi, la stessa che viene interessata con la droga o con l’alcol.

 

Campagna elettorale: deputato produce un porno con la fidanzata

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Cosa non si farebbe per vincere le elezioni? Ogni colpo, anche molto basso è consentito… così Olivier Sauty, esponente del Mouvement Citoyen Genevois, una Lega Nord in versione svizzera per le prossime lezioni cantonali del 6 ottobre ha prodotto un film porno dal titolo “Sesso e scandali in Parlamento”.

Il protagonista maschile assomiglia moltissimo al politico a caccia di voti, mentre la prima donna è niente meno che la fidanzata dello stesso Sauty, Caroline Tosca. Forse però i suoi colleghi di partito probabilmente non hanno gradito molto la sua discesa in campo nei film a luci rosse, anche perché il Mouvement Citoyen Genevois,  oltre a patriottismo e lotta all’immigrazione ha tra i suoi valori il lavoro, l’ordine e la famiglia. Molte le critiche piovute addosso a Sauvy alla presentazione del porno, ma lui si è difeso così: “So perfettamente che dei 300mila elettori di Ginevra 285mila mi considerano un pervertito. Io, però, confido nel sostegno di quei 15mila che mi hanno già votato 4 anni fa”. Ma chi lo ha votato 4 anni fa?

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Caos nel mondo del porno americano: Cameron Bay è sieropositiva!

cameron-bay-aids-hard-tuttacronacaE’ ferma la produzione a luci rosse americana: l’attrice Cameron Bay è risultata positiva al virus dell’Hiv e ora si attendono i risultati dei test agli attori che nelle ultime settimane hanno girato scene con lei, ovviamente senza protezione. E’ stato il sito Gawker.com a dare la notizia che ha sconvolto gli addetti ai lavori, soprattutto se si considera la sempre aperta discussione sull’uso del preservativo nei film hard. Il direttore della Free Speech Coalition, Diana Duke, ha minimizzato, dichiarando che dal 2004 “ci sono stati solo due casi di positività all’AIDS e in nessuno di questi c’è stato un contagio tra attori sul set”. Inoltre, continua la Duke, “si tratterebbe del terzo caso in dieci anni, non a Los Angeles ma in tutta la nazione”.

Il porno non è il sesso… per spiegarlo serve il cibo!

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Una volta c’era “noi siamo fatti così” per spiegare ai bambini il corpo umano in modo semplice, ma scientificamente corretto. Ora in rete è possibile reperire un filmato che altrettanto scientificamente e senza censure ci spiega, servendosi del cibo, la differenza sostanziale tra un film porno e il sesso reale… insomma le “cose della vita” raccontate attraverso frutta,verdura,ortaggi e dolci.

+++ Video destinato a un pubblico adulto +++

Arriva “Wicked Paradise” il videogioco per soli adulti.

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Un “paradiso diabolico” attende i giocatori che proveranno il primo videogame erotico mai realizzato. Alla Nbc, il suo ideatore, il belga Jeroen van Den Bosch, ha tenuto però a precisare che non sarà porno, ma solo «a contenuto sessuale».  Il problema, come hanno spiegato gli esperti, è creare dei caratteri animati che non risultino irreali e che i giocatori non siano costretti a indossare troppi strumenti tecnologici che renderebbero il videogioco troppo distante dalla realtà, laborioso e poco divertente.  Ma Van den Bosch, creatore anche di start-up, è convinto di poter vincere la sfida e  di aver creato il ‘prototipo’ del «primo gioco avventuroso di realtà virtuale a carattere erotico». Il creatore di start-up è infatti convinto che  la qualità delle immagini generate dal computer sarà ad altissima risoluzione tanto da dar vita a personaggi che sembrano reali. Inoltre i giocatori del videogame useranno cuffie e occhiali speciali in grado di rendere le immagini credibili. La differenza con altri videogiochi sarà quella di non indurre lo spettatore a emozioni negative come accade in molti videogiochi di azione che incitano a uccidere, ma bensì indurrà a provare sensazioni positive come la passione e la seduzione. Ma non si rischia di cadere nell’uomo o nella donna oggetto? Non si rischia di “virtualizzare” l’amore e il sesso vera forza propulsiva che consente alla specie umana di riprodursi? Non si diventerà dipendenti di un videogioco e ci si chiuderà al mondo reale? Siamo sicuri che il “paradiso diabolico” non diventi un “incubo spietato” in cui il sesso sarà incapsulato in una serie di stringhe e di codici capaci di riprodurre anche perfettamente la realtà, ma tale da non poter dare le emozioni reali?

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Terremoto a Hollywood, presidente Miramax insieme a porno star

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Richard Nanula, presidente della società cinematografica hollywoodiana Miramax, ha deciso di rassegnare le sue dimissioni dopo che è stato trovato in atteggiamenti intimi con l’attrice hard Samantha Santo in una stanza d’hotel. Il terremoto a Hollywood è scoppiato quando foto e video di Nanula sono stati pubblicati sul sito “The Dirty”. Il “vizio”  del presidente della Miramax era evidente da tempo, da quando aveva divorziato dalla moglie nel 2005, dopo  essere stato accusato di aver speso diecimila dollari in prostitute e ricoverato in una clinica per fare riabilitazione.

 

Il marchio imbarazzante: il simbolo inavvertitamente diventa porno!

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Fare il pubblicitario è un mestiere difficile e sicuramente ha molte insidie nascoste. Mentre si cerca di accontentare il cliente è facile infatti cadere nell’equivoco senza accorgersene e così alcuni marchi diventano simboli a doppio senso: basta un po’ di malizia, per coglierne l’imbarazzo o il divertimento!

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Arrestati due uomini hanno drogato Sara Tommasi per farle girare un hard

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Hanno convinto Sara Tommasi a girare un film hard a Buccino, in provincia di Salerno approfittando del momento di difficoltà della ragazza e somministrandole anche cocaina. I due uomini arrestati oggi sono uno di Roma e l’altro di Milano, rispettivamente il produttore e l’organizzatore artistico della pellicola. Indagate anche altre persone che hanno preso parte alla realizzazione del film. La pellicola, girata in un albergo di Buccino, “Confessioni private” è stata sequestrata.

Porno per beneficenza

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Ogni anno in Florida si svolge la fiera dell’hard, l’Exxxotica Porn Expo, che però quest’anno ha fatto  una raccolta per beneficenza. Alcune delle porno star più o meno note sono state al centro di una campagna per raccogliere fondi da destinare alla popolazione dell’Oklahoma duramente colpita dal tornato. Le attrici di porno come come Bonnie Rotten, Elodie Bang Bang e Lexi Belle hanno, infatti, venduto prestazioni sessuali” di vario genere, ognuna a propria discrezione, proprio per dare il ricavato alla ricostruzione delle zone colpite dal tornado.

Video destinato alla visione di un pubblico adulto.

Quella pornografia che diventa stupro…

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Basta a quelle simulazioni di stupro che troppo spesso invadono i siti porno. La proposta, inviata al premier britannico Cameron da un centinaio di cittadini e associazione,  mira a prevenire la violenza sulle donne. La legge inglese infatti non tutela e non considera reato quella pornografia considerata estrema, simile a uno stupro, anche se in definitiva entrambe le parti sono consenzienti. Il messaggio però che ne deriva può essere pericoloso nel dilagare delle violenze sessuali ai danni delle donne. Ancora più agghiacciante quando si apprende che i primi 50 siti di “porno-stupri” reperibili tramite google pubblicizzano video in cui le ragazze sono presentate come minorenni: “Stupro di una studentessa”, “Brutale stupro”, fino ad arrivare  a  “Vero stupro”.

Ma dove la finzione sconfina nella realtà? Quando il messaggio è davvero violento? Quando vietare e quando invece lasciar liberi i cittadini di usufruire di un materiale pornografico forte ? Il problema non sussisterebbe se ci fosse le basi di una corretta educazione sessuale… cosa che in Gran Bretagna è ancora un tabù. Dove si può parlare di rapporto violento consenziente e dove invece si veicola l’attenzione non tanto sul rapporto sessuale, ma sulla violenza di cui esso si compone? In ogni caso il buco legislativo c’è e bisognerà colmarlo anche a costo di risultare impopolari o bigotti… non si può pubblicizzare la violenza sulle donne e soprattutto sui minori.

 

Il trucco cambia la vita… anche a chi lo fa!

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Melissa Murphy, make-up artist, è stata la prima a sorprendersi dell’incredibile successo ottenuto dalle foto che aveva postato in rete. Gli scatti ritraevano diverse attrici di film per soli adulti prima e dopo la sessione di trucco. Melissa ha 35 anni, dei quali gli ultimi 8 trascorsi a lavorare come truccatrice ed ha affermato all’HuffPost che “E’ stato pazzesco”, riferendosi al fatto che non solo le sue foto abbiano avuto migliaia di visite ma anche che molte siano diventate presto virali. Ecco allora che ha deciso di ampliare la sua collezione, con la collaborazione di altre attrici che si sono prestate più che volentieri all’esperimento. E la vita della make-up artist com’è cambiata? Innanzitutto ha iniziato a ricevere molte più proposte di lavoro e in molte si rivolgono a lei per ottenere dei consigli: “Ora un sacco di persone che mi dicono che non avevano mai visto il trucco come una forma d’arte … cioè, iniziano a utilizzare questa parola per riferirsi a trucco”.

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Al telegiornale greco… un film hard in diretta

porno_greciaTelegiornale con un video “intruso” in Grecia. Gli spettatori sintonizzati si sono infatti ritrovati a seguire un video quanto meno inusuale: il tg ha infatti mandato in onda, durante la diretta, un film porno. Mentre i conduttori continuava a fare informazione, infatti, sugli schermi alle loro spalle stava andando in onda una scena di sesso. L’emittente ha riferito che ovviamente c’è stato un errore tecnico: sono state trasmesse le immagini che stavano andando in onda, in quel preciso istante, in un altro canale, ma alcune fonti locali hanno invece riderito che non si sarebbe trattato affatto di un errore ma di una burla ad hoc messa in atto da qualche simpaticone: il televisore alle spalle dei giornalisti infatti era sintonizzato su un altro canale della stessa emittente, ET1, che stava mandando in onda un film hard

Paura di passare inosservati? La Tommasi ora twitta anche Vieri!

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Andy Warhol aveva detto che nel futuro avrebbero avuto tutti 15 minuti di notorietà… ignorava però l’avvento dei social networks e non ha preso in considerazione che il bisogno di apparire crea dipendenza. Tutto questo sembra convergere in Sara Tommasi che negli ultimi giorni cerca di aggrapparsi con tutta se stessa alla rete per far parlare di sè. Ha pubblicizzato il suo porno sull’account del Papa, se l’è presa con la magistratura “rea” di aver rovinato la sua amicizia con Balotelli e Berlusconi, ora sembra invece voler rivangare vecchie storie. Ecco quindi che tira in ballo Bobo Vieri con un cinguettio: “@vieri_bobo Ciao boboneeeee! Perche’ mi hai bloccata? Hai paura che racconti le nostre avventure? :):):)”. Eccola quindi che rispolvera le voci che l’hanno voluta causa della rottura tra il calciatore e Melissa Satta a causa del suo rapporto con il bomber. Il nostro applauso a Bobo per averla bloccata: l’uccellino di Twitter ha ali che possono farlo volare più in alto!

Al Vaticano guardano i porno!

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Sembrerebbe un’eresia eppure sembra proprio che entro le mura vaticane non solo guardino film hard ma che li scarichino pure. Torrent Freak ha pubblicato uno stampato dei download provenienti da un pugno di indirizzi IP della Santa Sede e, a giudicare dai titoli dei filmati scaricati, non si possono avere molti dubbi in proposito. Ma oltre ai film vietati ai minori ci sarebbero anche alcuni blockbuster particolarmente famosi.  Ma non c’è un comandamento che dice “non rubare”?

Sara Tommasi “mi fa schifo la magistratura”, possiamo tollerare?

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La showgirl prima redenta, poi fidanzata e ora di nuovo pronta per il mondo del porno se la prende con la magistratura italiana: “Mi fa schifo” il suo duro commento. “Per colpa di chi ha pubblicato i miei sms si è spezzata la mia amicizia con Mario (Balotelli) e Silvio (Berlusconi), anche se con Silvio mi sento ancora, per interposta persona”. Peccato che la magistratura si sia intromessa nel triangolo magico… Ma che belle frequentazioni ha il Cav, anche le attrici porno? Ma non si era detto che era un burlesque? Gli manda il dvd? Ma un po’ di sano senso del limite la Tommasi non lo ha proprio?

FFF: il gruppo ambientalista che vende video porno!

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Si chiamano F*ck for Forest (FFF) e sono un gruppo originario di Berlino che vende filmati porno e di nudità sul suo sito e con quello che incassa aiuta i nativi a proteggere le foreste sudamericane. Il gruppo segue una sua filosofia ben precisa che professa la libertà sessuale e la liberazione dell’ambiente dalle minacce che lo insidiano. In quest’ottica hanno raccolto 100.000 dlr che hanno poi destinato al sudamerica. I loro video sono amatoriali e spesso sono girati dagli attivisti o dai sostenitori però hanno sempre un ottimo successo in rete. L’abbonamento costa 10 euro al mese che poi servono per la salvaguardia ambientale. Un documentarista, Michal Marczak, ha raccontato la sua esperienza con loro:  “Vivono in un piccolo paese delle meraviglie, secondo le loro stesse regole. Non pianificano mai niente, nemmeno quel che faranno il giorno dopo. Non ci sono regole. Questo è quello che mi ha attirato di loro”. Riciclano abiti  e cibo dalla spazzatura e spesso assumono comportamenti molto estremi come quando si sono presentati nudi per partecipare alla discussione su “anarchy and sex”.

Sara Tommasi pubblicizza il porno sul Twitter del Papa.

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Cattolici o non cattolici, a qualsiasi fede si appartenga o se si faccia parte degli atei è indubbio che ci sono cose oggettivamente di buon gusto e altre di pessimo. Quello di sponsorizzare un porno sul Twitter del Papa appartiene sicuramente a questa seconda categoria. La notizia, che chiaramente è solo un modo per farsi pubblicità, non andrebbe neppure riportata e fatta cadere nel dimenticatoio, ma visto che ormai il web è infestato non sarà un articolo in più o in meno a fare la differenza. Soprattutto dovremo riflettere su come sia possibile che siamo caduti così in basso, che tutto diventa fenomenologia sociale nell’aspetto più retrivo del termine, di come ormai siamo talmente abituati a qualsiasi comportamento scorretto che nulla ci fa sobbalzare sulla sedia. Selvaggia Lucarelli lo posta in Facebook e immediatamente scoppia il caso. Non abbiamo più il buon senso di capire che certe mosse pubblicitarie andrebbero annientate con l’indifferenza che è l’unica condanna per certe persone. Umanamente si può solo provare pena per Sara Tommasi, ma anche rabbia sociale se si pensa che guadagnerà anche grazie a un Twitter che insulta il credo della maggior parte dei cattolici.

“Ciao, a breve uscirà il mio nuovo porno. Aiutami a spargere la voce, sarà un successo.”

Ecco nell’Italia del futuro, se mai ci sarà un futuro per il nostro Paese, ci dovrebbero essere pene severe per chi si permette di oltraggiare una religione, qualsiasi essa sia, perchè nella nostra Costituzione c’è scritto che:

Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Nell’Italia del domani vorremmo che la nostra Costituzione venga rispettata e non oltraggiata!

La new economy riparte dal porno?

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Infuria la polemica negli Stati Uniti dopo che un college ha deciso di aprire un corso di pornografia. Vere e proprie lezioni, con tanto di interventi di esperti e pornostar, volte a capire il fenomeno che sta spopolando soprattutto online cercando di interpretarne anche gli aspetti storici e sociologici. Ma l’iniziativa del Pasadena City College, in California, non è piaciuta a molti che hanno protestato a gran voce.

“Il corso punta a offrire agli studenti gli strumenti per capire la pornografia come uno strumento storico e contemporaneo. Gli studenti vivono in una cultura saturata dalla pornografia e raramente hanno la possibilità di imparare qualcosa sul tema in modo sicuro e intellettuale”, spiega il professore che tiene il corso, Hugo Schwyzer. A lezione, sottolinea il docente, non si guardano film porno, attività riservata agli studenti come compito a casa. Ma ciò non basta a placare le proteste dei genitori e degli altri professori che si dicono stupiti dal corso.

Ad alimentare le tensioni è la notizia dell’intervento, annunciato in una lezione, dell’attore porno James Deen, laureatosi al Pasadena College con il nome di Bryan Mathew Sevilla. Una reazione scandalizzata che ha costretto il preside ad annullare l’invito a Deen. “Appoggiamo la libertà accademica del professore. La preoccupazione del college è però quella di assicurare che gli eventi pubblici seguano procedure in grado di assicurare la sicurezza pubblica”, ha spiegato l’ufficio del preside.

Siffredi e il suo “non solo magnum”!

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Dall’unione professionale tra il più noto attore italiano del cinema hard internazionale e l’ex pilota di F1 Jarno Trulli nasce un vino dal nome inequivocabile: ‘Rocco, non solo magnum’. La bottiglia, frutto delle Colline pescaresi Igt e a base di uve Montepulciano, sarà presentata in anteprima al Vinitaly. Il vino si inserisce all’interno di un progetto commerciale dell’attore, che nei prossimi mesi aprirà a Budapest il primo ‘Rocco’s world caffe”, locale inteso come luogo di ritrovo coviviale e tappa irrinunciabile per gli amanti del genere hard, in vendita oggetti veri e gadget, mentre verranno trasmessi video con i backstage dei set cinematografici dello studio di Siffredi. “Il vino – ha spiegato l’attore – ha un legame profondo l’erotismo e con la persona giusta è in grado di creare l’atmosfera perfetta per una serata divertente. L’Abruzzo é la mia terra d’origine e Jarno è un caro amico, che produce vini ottimi e che, con la giusta ironia, si è prestato a produrre questa nuova etichetta con il mio nome”. Rocco non è il primo attore hard che si affaccia al mondo del vino: già Savanna Samson ha cominciato a produrre bottiglie a Montalcino nella terra del Brunello.

Morto il primo divo del cinema porno: Harry Reems, fece Gola Profonda!

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È scomparso all’età di 65 anni Harry Reems, il primo divo del cinema porno. Si è spento per via di un grave cancro al pancreas, l’attore che nel 1972, fu il protagonista di “Gola Profonda” accanto alla celebre Linda Lovelace. Ma non fu una carriera tutta rosa e fiori, Reems nel 1974 ebbe a che fare con l’Fbi da cui venne arrestato senza mezzi termini con l’accusa di cospirazione per distribuzione di materiale osceno. Il processo, che si concluse giustamente con la sua assoluzione, fu preso a modello e divenne lo stendardo di battaglia per la libertà di espressione, supportato da molte altre star di Hollywood.

Prima di approdare al cinema hard “d’autore”, Reems aveva girato numerosi filmini destinati al mercato clandestino del porno, che già negli anni ’60 vantava un pubblico enorme, prima delle exploit negli anni successivi. Dopo il successo di “Gola Profonda“, tra gli anni ’70 e ’80, l’attore è stato protagonista di oltre 140 pellicole ma visse comunque degli anni estremamente difficili, complicati dall’uso di alcol e droghe e sempre sul filo del rasoio. Riuscì a disintossicarsi nel 1989, l’anno in cui decise di convertirsi al cristianesimo, di sposarsi e di abbandonare una volta per tutte il mondo dell’intrattenimento hard. Tornò sotto i riflettori per un breve lasso di tempo, nel 2005, in occasione del lancio del documentario “Inside Deep Throat“, incentrato sulla realizzazione di “Gola Profonda” e sull’impatto che il film ebbe sulla società americana degli anni ’70.

Sexy truffe online… il ricatto corre in rete!

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Le nuove tipologia di truffe ed estorsioni viaggiano nella Rete, ed alcune ti queste ti lasciano letteralmente in mutande o forse neppure quelle. Ultima vittima di quella che è una vera e propria estorsione, un impiegato di 34 anni di Casoria. Che ha pure pagato la prima volta. Poi quando il giorno successivo, via e mail gli è giunta una seconda richiesta di soldi, per non linkare il video, ha spento il computer e si è precipitato dai carabinieri. Ed ha denunciato quanto gli era accaduto.
La sera prima, si era collegato con il sito http://www.chatroulette.com, un portale dove si conoscono on line gli utenti collegati anche con la web cam. Il nostro, è incappato nelle immagini mozzafiato di una bionda. 22 anni, misure ragguardevoli, in cerca di un web amico per far trascorrere la serata noiosa. La bionda, ha intuito che l’impiegato era il “ pollo”, e dopo qualche convenevole gli ha proposto un giochino: io mi tolgo la maglietta e tu fai altrettanto fin tanto da arrivare ad essere nudi.
E quando, in un lampo, le mutande del “pollo”, è arrivata la doccia fredda e la richiesta di 500 euro, per non linkare sulla sua pagina di Facebook e su You Tube, le nudità intime. E lui ha pagato 200 euro, ad un conto intestato ad un marocchino. Il giorno dopo, la seconda richiesta che ha fatto scattare la denuncia. I casi, in Italia sono migliaia.

Porno a rischio in Europa… il web si mobilita!

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Porno a rischio in Europa, per la ‘Mozione per eliminare gli stereotipi di genere in Ue’, al vaglio del Parlamento dell’Unione. Ma il solo rischio che si possa arrivare un giorno a vietare il porno  ha provocato uno tsunami di proteste dei cittadini contro Bruxelles, con il Parlamento europeo costretto a mettere dei filtri alle sue caselle di posta elettronica perchè subissate da centinaia di migliaia di messaggi a difesa della libertà della Rete.

Tutto nasce da una risoluzione “non vincolante”, cioè una presa di posizione politica che quindi non ha alcun vincolo legislativo, che il Parlamento voterà martedì prossimo. La mozione “per eliminare gli stereotipi di genere in Ue” chiede agli Stati membri di fare ogni sforzo per eliminare la discriminazione delle donne dalla pubblicità e chiede il bando di ogni forma di pornografia dai media. E’ la seconda parte del documento a generare le proteste.

Preoccupati dalla libertà di diffondere contenuti in rete che con un simile bando verrebbe messa in discussione, migliaia di cittadini hanno scritto email di protesta ai parlamentari: oltre 600 mila in soli tre giorni, un vero ‘attacco’ iniziato giovedì scorso e che ha costretto il Parlamento ad innalzare le difese ‘filtrando’ le caselle di posta degli eurodeputati. La vicenda ha messo in allarme il Parlamento che, ammettendo confidenzialmente di aver scelto parole ‘poco felici’ e troppo generiche per la sua risoluzione, sta monitorando la situazione in vista di martedì, con il timore di attacchi hacker ai suoi siti web.

Arriva il porno di Sara Tommasi

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Dopo varie anteprime, diversi falsi allarmi e un travagliato percorso giudiziario è ufficialmente uscito “I Soliti Noti”, il secondo film porno di Sara Tommasi. Disponibile da oggi online, è acquistabile anche in streaming al prezzo di 14,90 euro.

Lo comunica il portale love-me.it in un comunicato: «Nei mesi scorsi sono state numerose testate e siti che riportavano notizie contrastanti in merito a questo film, che è senza dubbio il più atteso dell’anno».

Secondo quanto annunciato dalla locandina, la pellicola a luci rosse vede la partecipazione straordinaria, tra gli altri, di Gabriele Paolini, Luca Tassinari e Rocco Siffredi.

Porno in ufficio… comune vieta l’accesso a internet!

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Navigavano su siti hot durante le ore di lavoro: per questo il sindaco ha bloccato internet a tutti i 74 dipendenti comunali. E’ accaduto a Montignoso, piccolo comune in provincia di Massa Carrara. Il sindaco Narciso Buffoni parla di ”uso improprio del mezzo”. I siti hard sarebbero stati visitati da un ristretto gruppo di dipendenti, anche per sei ore al giorno. Oggi i pc degli uffici sono utilizzabili solo per sistema interno.

Quando la ricerca è HOT!

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Le donne sono più eccitate da un film erotico realizzato da una regista o da un regista? Questa è la strana ricerca che ha portato avanti il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Amsterdam. I risultati però sono stati alquanto deludenti…

I parametri fisici non mostravano grosse differenze tra il film maschile e quello femminile mentre vi è più una suggestione che interviene a livello psicologico per quanto riguarda i video erotici girati dalle donne. Pare che sia più sensuali o quantomeno più allusivi il che eccita di più “l’appetito” femminile! Insomma tutto quello che già sappiamo… che bisogno c’era della ricerca?

La porno miss!

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A novembre, quando è stata eletta Miss Delaware Teen Usa, la 18enne Melissa King appariva timida e spaesata, con la coroncina in testa e un abito bianco che però lasciava scoperte le gambe. Ma è bastato un video amatoriale per spazzare via l’aureola. La ragazza, infatti, è stata smascherata da un sito che ha messo on line le sue performance in un film porno. E l’ha “costretta” a dimettersi.
Nel video Melissa confessa che ha “bisogno di soldi” e che quindi quella per il mondo dell’hard non è proprio una passione, ma una necessità. E se all’inizio ha cercato di negare, dicendo che la ragazza del video non era lei, alla fine ha dovuto rassegnare le sue dimissioni. Adesso, di sicuro, le offerte pioveranno e la King non avrà più bisogno di soldi.

Lezioni bollenti!

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Pausa sesso! Un professore universitario si è preso una pausa dalla lezione di chimica che stava tenendo e, seduto in aula, si è messo a navigare in internet su un sito porno. Purtroppo per lui, si è dimenticato di scollegare il computer al proiettore su cui poco prima erano apparse le formule chimiche della lezione. Arrivato appositamente dal Belgio per le conferenze alla Wageningen University in Olanda, il prof è stato rimosso dall’incarico, nonostante il sostegno di molti dei suoi studenti che lo hanno definito “un eccellente professore”

Moana Pozzi sapeva dettagli del rapimento Aldo Moro!

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Mercoledì 27 febbraio nuovo appuntamento con “Mistero” in prima serata su Italia 1. Il “confidente segreto” di “Mistero” rivela cheMoana Pozzi, grazie ai rapporti intrattenuti con i servizi segreti, era al corrente di risvolti inediti sul rapimento di Aldo Moro.
Ancora servizi su Moana on nuove scottanti rivelazioni. Eva Henger racconta che il fratello di Moana, Simone, in realtà non era figlio della pornostar come nel 1999 era stato svelato, bensì il figlio di sua sorella Tamiko, in arte Baby Pozzi. Dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, Mistero si occupa della vita e delle opere d’ingegno di Leonardo da Vinci, un uomo che conosceva già il futuro dell’umanità. Infine, con l’aiuto di una sensitiva, Mistero tenta di fare chiarezza sulla morte di Serena Mollicone, uccisa a soli 18 anni ad Arce nel 2001.

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MOANA POZZI ERA UNA SPIA DEL KGB!

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Sembra che Moana Pozzi fosse una spia al servizio del Kgb. Ma le indiscrezioni non si fermano qui perchè c’è chi è pronto a provare che la pornostar non sarebbe morta a Lione il 15 settembre 1994, ma alcuni mesi più tardi. Ieri sera a Mistero c’è stata la ” notizia bomba” e ovviamente si è scatenato twitter. Sono ore che il mondo si interroga su chi fosse veramente Moana e se veramente per molti anni le sue frequentazioni intime con politici e industriali italiani non fossero altro che incontri per carpire informazioni da rivendere ai servizi russi.  Era una spia?

“È un segreto che ho sempre tenuto per me e solo oggi che Riccardo non c’è più voglio togliermi questo peso” – a parlare è Eva Henger, collega e amica di Moana nonché vedova di Riccardo Schicchi che a Mistero ha raccontato i segreti della defunta Moana.

Muppets e la canzone nata per un film porno softcore italiano!

Era il 1954-55 e Jim Henson inventò i Muppets, un gruppo di pupazzi e personaggi in costume, che divennero popolari fra i bambini.  Forse però pochi sanno che la canzone che molti collegano ai simpatici pupazzi, “Mahna mahna“, era stata ideata in origine come colonna sonora di un film porno softcore di un italiano, Luigi Scattini. Il film in questione è Svezia, inferno e paradiso, del 1968, una sorta di documentario sulle abitudini sessuali in Svezia. Anche la canzone stessa è stata composta da un italiano, Piero Umiliani. Il film ebbe subito grande successo in Italia, d’altronde era il ’68. Gli ottimi risultati al box office fanno sì che il film venga distribuito anche all’estero e, dopo Giappone e Francia, arriva l’accordo con la Avco Embassy Pictures per il mercato americano. Così la canzone, ribattezzata Mahna Mahna per renderla più internazionale, ha varcato i confini nazionali ed è giunta in America, e poi non si è più fermata. La canzone non ha nessuna parola di senso compiuto è solo un motivo molto orecchiabile e per questo ha avuto una larga diffusione all’estero. Di recente il comico Maurizio Crozza ne ha realizzato una sua versione con Maroni e Bossi, che lo canzona dicendogli “Maroni al nord!”.

La crisi si combatte con il porno in Grecia!

1000 euro a scena e se le scene diventano più piccanti si arriva fino a 3000!

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