Quota 4! Un nuovo caso di doping a Sochi

Vitalijs-Pavlovs-tuttacronacaNella serata di sabato 22 febbraio è stato escluso dalle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 l’ohockeista lettone 24enne Vitalijs Pavlovs. L’atleta, il 19 febbraio, è risultato positivo per la methylhexaneamina, uno stimolante. A renderlo noto, il Cio. Si tratta del quarto caso di doping in questa edizione dei Giochi Olimpici: in precedenza sono stati esclusi dalle competizioni il bobbista azzurro William Frullani, la biathleta tedesca Evi Sachenbacher-Stehle e la fondista ucraina Marina Lisogor.

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Doping olimpico: esclusa anche una fondista ucraina

marina-lisogor-tuttacronacaSalgono a tre gli atleti esclusi dai Giochi di Sochi a causa del doping. Se nella giornata di ieri esclusione aveva colpito il bobbista azzurro William Frullani e la biathleta tedesca Evi Sachenbacher-Stehle, oggi è stato il turno della fondista ucraina Marina Lisogor, 30 anni, risultata positiva alla trimetazidina. L’atleta, che aveva preso parte alla 10 km classica arrivando al 58° posto, in commissione disciplinare ha spiegato di aver assunto un farmaco senza sapere che conteneva la sostanza vietata e senza quindi violare le regole anti doping, stando al comitato olimpico nazionale, secondo il quale tuttavia “la decisione sul suo futuro sarà presa in conformità alle regole del Cio”. Della Lisogor si era già parlato nei giorni scorsi. L’atleta, infatti, non si era presentata al via del team sprint assieme alla compagna Kateryna Serdyuk. La motivazione ufficiale del comitato ucraino è stata “infortunio”, ma i media avevano collegato il forfait della coppia con il no del Cio alla richiesta del comitato olimpico Ucraino di indossare il lutto per le vittime degli scontri di Kiev.

La conferma di Carolina Kostner! Per lei è bronzo alle Olimpiadi

kostner-carolina-tuttacronacaCarolina Kostner  ha conquistato la medaglia di bronzo nel pattinaggio artistico ai Giochi olimpici invernali di Sochi. L’oro, contestato, è andato all’atleta di casa, la  russa Adelina Sotnikova, l’argento alla campionessa uscente, la coreana Yuna Kim. La 27enne azzurra, già qualificatasi terza ieri nel libero, ha pattinato sulle note del ‘Bolero’ di Ravel aggiudicandosi anche il suo primo podio in carriera in una rassegna a cinque cerchi. Non solo, per Carolina c’è anche il nuovo record personale (216,73). Quella conquistata dall’atleta di Bolzano è la seconda medaglia olimpica italiana nel pattinaggio di figura. La prima era stata sempre di bronzo, quella di Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio nella danza a Salt Lake 2002.

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Carolina Kostner a Sochi scivola leggera verso la medaglia

carolina-sochi-tuttacronacaUno spettacolo che incanta, quello a cui ha assistito ieri il pubbblico dell’Ibeberg Skating Palace di Sochi, dove sono in corso le Olimpiadi Invernali 2014. In pista anche l’azzurra Carolina Kostner che, grazie a una prestazione perfetta nel programma libero e sulle note dell’Ave Maria di Schubert, si è aggiudicata il terzo posto segnando anche il suo nuovo record personale con un punteggio di 74.12.

Prima di lei si sono classificate la coreana Yuna Kima (74,92) e la russa Adelina Sotnikova (74,64). Appuntamento per oggi con il programma libero con il quale la 27enne di Bolzano tenterà di conquistare la sua prima medaglia olimpica.

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Bronzo! La staffetta mista di Biathlon regala la settima medaglia azzurra!

biathlon-sochi-tuttacronacaAncora festa a Casa Azzurri: l’Italia ha conquistato la sua settima medaglia, un bronzo, alle Olimpiadi di Sochi grazie alla staffetta mista di Biathlon. Per gli azzurri, classificatisi terzi alle spalle di Norvegia e Repubblica Ceca, hanno partecipato Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windish e Lukas Hofer. Era il 1998 l’ultima volta in cui l’Italia non raggiungeva il podio in questa disciplina. All’epoca fu Pieralberto Carrara e vincere l’argento.

Esulta l’Italia a Sochi: la staffetta femminile di short track va a medaglia!

sochi-staffetta-tuttacronacaAncora soddisfazioni che arrivano dalla spedizione azzurra in questi giorni impegnata nei Giochi Olimpici Invernali di Sochi. A far esultare è ancora una volta lo short track femminile. Dopo due medaglie, un argento e un bronzo, Arianna Fontana sigla la sua tripletta guidando la staffetta femminile verso il bronzo nei 3000 metri. Le altre tre azzurre sono Martina Valcepina, Lucia Peretti ed Elena Viviani. Il medagliere italiano di questa edizione raggiunge così quota sei medaglie. Corea del Sud, argento al Canada. L’Italia, quarta al traguardo, sale sul podio, nonostante una caduta, grazie alla penalizzazione inflitta alla Cina a fine gara per una scorrettezza all’ultimo cambio. Il bronzo azzurro va diviso per cinque: a far parte della squadra anche Cecilia Maffei, riserva designata, preziosa nel percorso che ha portato a Sochi.

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Michela Moioli: sfiora l’impresa a Sochi ma conquista solo una rottura del crociato!

michela-moioli-caduta-tuttacronacaContinuano gli infortuni sulle piste innevate di Sochi e ora anche l’Italia deve fare i conti con i problemi di una sua atleta. La 18enne bergamasca di Nesè, Michela Moioli, è caduta all’Extreme Park di Rosa Khutor mentre gareggiava nella finale di snowboard cross. L’azzurra aveva appena superato la bulgara Alexandra Jekova e si era guadagnata il terzo posto. Ora l’attende un’operazione appena rientrata in Italia a causa della rottura del crociato che ha riportato. L’oro è andato alla ceca Eva Samkova, dominatrice fin dal primo turno, davanti alla Maltais (Can) e alla Trespeuch (Fra). Dopo l’incidente, arrabbiatissima e in lacrime, la Moioli ha commentato: “Avevo la medaglia in tasca”. Nella caduta si è infortunata al ginocchio sinistro ed è stata portata nella clinica del Villaggio atleti dove le hanno diagnosticato la rottura del legamento crociato. Michela è la seconda atleta più giovane della spedizione italiana ed era partita bene nei quarti assicurandosi in seguito il posto in finale. Nell’ultima manche era partita male ma ha saputo recuperare lo svantaggio lungo la stessa pista che questa mattina si è rivelata fatale per la statunitense Hernandez e la norvegese Olafsen.

Anche Sochi ha la sua foto virale! Oltre 27.300 re-tweet!

sochi-selfie-tuttacronaca1Sembrerebbe un selfie, anche se a chiunque sorge il dubbio che possa trattarsi di uno sbaglio (o, perchè no, anche di un montaggio). Limmagine, che ritrae una donna che stava seguento la partita di hockey Russia-Slovenia a Sochi, è diventata rapidamente virale in rete. Quello che si vede, o quello che sembra, è una donna che si sta scattando un selfie all’occhio, anche se l’idea che tutti se ne fanno è che la signora volesse scattare una foto alla pista e si sia confusa. E’ stato l’utente di Twitter Bryan Wood a catturare il momento. Condiviso lo scatto sul sociale, ha ricevuto oltre 27.300 retweet in appena tre giorni!

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Pista maledetta? Nuovo incidente a Sochi: brutta caduta per la Hernandez

sochi-incidente-tuttacronacaDopo il drammatico incidente occorso ieri all’atleta russa del freestyle Maria Komissarova, oggi un nuovo incidente è avvenuto lungo lo stesso tracciato. Vittima della caduta sulle pieste dei Giochi di Sochi è stata questa volta l’americana Jacqueline Hernandez, caduta durante il primo run della prova olimpica di snowboard cross femminile. La statunitense, 21 anni, decima nel ranking della stagione, si è sbilanciata su uno dei salti ed è caduta, battendo la testa sulla pista. Sono trascorsi alcuni istanti prima che la Hernendez riprendesse conoscenza. L’atleta è stata quindi portata via con il toboga. In precedenza, era caduta anche la norvegese Helene Olafsen, anche lei soccorsa e trasferita fuori dalla pista in barella.

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Il dramma di Sochi: l’atleta russa che rischia la paralisi sottoposta a intervento

MariaKomissarova-tuttacronacaHa avuto successo il delicatissimo intervento, durato sei ore, al quale è stata sottoposta l’atleta russa Maria Komissarova a seguito del gravissimo incidente occorsole ieri durante un allenamento di skicross a Sochi. La sciatrice ha riportato una frattura alla dodicesima vertebra dorsale e l’intervento è servito per inserirle una placca stabilizzante. Si sa solo che l’operazione ha avuto esito positivo, ma per conoscere le reali condizioni della Komissarova, che rischia la paralisi, i bollettini medici spiegano che bisognerà attendere tre o quattro giorni. Scrive il sito OlympiaLab:

La portavoce della Federazione internazionale ha rivelato che l’incidente è avvenuto nella serie di salti in avvio di percorso dove la Komissarova è caduta in uscita dal terzo salto. Soccorsa sul posto la russa è stata portata all’arrivo in toboga e da lì all’ospedale di Krasnaya Polyana dove si è deciso di procedere all’intervento in emergenza. Nei prossimi giorni, Maria Komissarova dovrebbe essere trasportata in una struttura specializzata a Mosca.

Incredibile impresa di Lavillenie: dopo 21 anni infrange il record di Bubka

Renaud Lavillenie-record-tuttacronacaRenaud Lavillenie, oro olimpico ed europeo in carica, con i suoi 69 kg per 176 cm, è quasi un mingherlino in confronto agli altri saltatori con l’asta, eppure è riuscito in un’impresa mai compiuta da nessuno: ha superato di un centimetro lo storico 6,15 di Sergei Bubka: uno dei più vecchi record del mondo per quel che riguarda l’atletica leggera. Era il 21 febbraio 1993 quando lo zar dell’asta Bubka migliorava a Donetsk il proprio primato indoor, stabilito otto giorni prima a Lievin, sempre in Ucraina. E proprio al meeting di Donetsk, quello organizzato annualmente da Sergei Bubka, Levillenie ha strappato il record del mondo al padrone di casa. Bubka mantiene comunque il primato outdoor (dove si disputano le gare olimpiche) con il 6,14 ottenuto a Sestriere nel 1994. All’aperto Lavillenie ha come migliore misura un 6,02 (misura centrata a Londra nel 2013).

Sochi shock: Maria Komissarova rischia la paralisi dopo un’orribile caduta

komissarova-tuttacronacaDramma a Sochi dove oggi la 23enne Maria Komissarova, detta Masha, è incorsa in una terribile caduta. L’atleta, il cui motto è “Chi non prende rischi non beve champagne”, si stava allenando all’Extreme Park di Rosa Khutor nello skicross, spettacolare nuova disciplina che in passato è costata anche la vita ai suoi campioni. Lo staff medico del sito olimpico si è subito allarmato per quella violenta caduta, che le ha provocato un durissimo colpo alla schiena. La russa di San Pietroburgo è stata immediatamente sottoposta a intervento chirurgico: volevano trasportarla a Mosca, in strutture maggiormente attrezzate rispetto all’all’ospedale di Krasnaya Polyana, ma la situazione è apparsa subito disperata. Spiega Repubblica che l’atleta ha riportato la frattura della spina dorsale. Il rischio di paralisi è altissimo, allunga un’ombra sulle Olimpiadi di Sochi e sulle gare di skicross che stanno per cominciare nel solito scenario di salti, cadute ed alta velocità. Quattro sciatori uno contro l’altro su un percorso accidentato, lungo seicento metri con pendenze del 33 %, i contatti intenzionali sono puniti con la squalifica ma l’aggressività è necessaria per prendere spazio e vincere. C’è chi ha perso la vita, come il canadese Zoricic.

Maria non è un’atleta ammessa alle Olimpiadi come rappresentante del paese ospitante, è rispettata nel mondo dello skicross per essere finita seconda in una prova di Coppa del mondo a Grindelwald nel 2012. Prima russa a imporsi, ovviamente, e decorata come Face of the year dalla sua federazione. Il suo volto, oltretutto, è conosciuto per la sua bellezza, che ne fa una delle donne più ammirate alle Olimpiadi. Sulla sua pagina Facebook appare alternando immagini da shooting fotografico a flash da atleta professionista, dai trasferimenti in van con le compagne ai selfie di lei in ospedale quando si è fratturata una gamba nel 2013.

Incidente che l’ha fermata per sei mesi, ma non l’ha spinta ad abbandonare il suo sogno olimpico. un sogno costruito nel tempo, da quando ha messo gli sci per la prima volta a cinque anni, passando per le prime gare e l’incoraggiamento della famiglia a fare sul serio. Prima lo sci alpino, di cui ha disputato i Mondiali juniores, poi nel 2011 il salto verso quella specie di combattimento simile a una gara di motocross che le dava una carica incredibile. Questi dovevano essere i suoi giorni, il destino ha deciso diversamente. Tutti gli atleti, di tutte le nazioni e discipline, incrociano le dita per lei, la bella, coraggiosa, sfortuna Masha.

Salgono a 5 le madaglie degli azzurri a Sochi: Arianna fa il bis!

arianna-fontana_tuttacronacaDopo l’argento conquistato il 13 febbraio, Arianna Fontana si è aggiudicata oggi una seconda medaglia, questa volta salendo sul gradino più basso del podio, nei 1500 di short track. La 23enne pattinatrice valtellinese ha chiuso la finale al terzo posto col tempo di 2’19”43 alle spalle della cinese Yang Zhou, oro in 2’19”14, e della coreana Suk Hee Shim, argento in 2’19”24. Non solo ha portato alti i colori dell’Italia ma anche dell’occidente in una disciplina che deve la dominazione asiatica.

Innerhofer fa capriole di gioia: seconda medaglia per lui a Sochi!

innerhofer-tuttacronaca-bronzoChristof Innerhofer non si è accontentato dell’argento nella discesa libera e oggi ha raddoppiato aggiudicandosi il terzo posto nella supercombinata con il tempo di 2’45″67. Partito dall’ottavo posto della discesa, il 29enne di Brunico ha compiuto una rimonta mozzafiato nella prova di slalom: solo lo svizzero Sandro Viletta e il croato Ivica Kostelic sono riusciti a stargli davanti. Il clima, 13° al traguardo, che ha reso molle la pista, ha favorito lo svizzero Viletta, che in discesa si era classificato quattordicesimo, ma è stato in grado di disputare una grande manche chiudendo col tempo complessivo di 2’45″20; alle sue spalle si è piazzato il croato Kostelic, che ha preceduto l’azzurro Innerhofer di soli 13 centesimi. Il bronzo di oggi è storico per l’Italia: solo ad Albertville, nel 1992, erano arrivate le medaglie d’oro per Josef Polig e d’argento per Gianfranco Martin in combinata. Si tratta della quarta medaglia della spedizione azzurra a Sochi 2014, forse quella che nessuno s’aspettava, dopo i risultati della prima manche.

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Sochi 2014: la pattinatrice e quel giudizio che proprio non le va giù

Ashley Wagner-tuttacronacaSe n’è uscita con un “mer..” la pattinatrice americana Ashley Wagner, per nulla soddisfatta dal punteggio assegnatole dai giudici al termine del suo esercizio di pattinaggio artistico. Il suo 6,10 l’ha posizionata infatti alle spalle della giapponese Mao Asada, terza con 64,07. Al primo posto, invece, Yulia Lipnitskaya, con 72,90, e la nostra Carolina Kostner, con 70,84. Sports Yahoo spiega che l’atleta ha spiegato così la sua frustrazione: “So perfettamente quanto faccio un buon esercizio e merito un buon punteggio, ragione per cui una valutazione così bassa è stata molto deludente. Puntavo a un punteggio vicino al mio miglior personale. Ecco come la Wagner è passata dall’allegria alla delusione in una manciata di secondi:

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Questa invece la reazione dei suoi compagni di squadra:

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Immenso Zoeggeler: il portabandiera regala un bronzo all’Italia

zoeggeler-tuttacronacaSeconda medaglia per l’Italia alle Olimpiadi di Sochi 2014: dopo l’argento nella discesa libera di Innerhofer, il portabandiera degli azzurri, Armin Zoeggeler, ha conquistato il bronzo nello slittino dopo aver chiuso la quarta manche al terzo posto, preceduto dal tedesco Felix Loch, oro, e del russo Albert Demchenko, argento. Ottimo sesto posto per l’altro italiano Dominik Fischnaller. Per Zoeggeler si tratta della sesta medaglia in sei edizioni delle Olimpiadi invernali (2 ori, un argento e tre bronzi). Nessuno al mondo come l’azzurro nella storia delle Olimpiadi, nè ai Giochi Estivi nè ai Giochi Invernali. Altri atleti, come il tiratore tedesco Ralf Schumann, la judoka giapponese Ryoko Tamura, lo slittinista tedesco Georg Hackl e la pattinatrice tedesca Claudia Pechstein si erano fermati a quota cinque che sembrava un muro invalicabile. Ora esiste un unico atleta in grado di eguagliare il campione: si tratta di Valentina Vezzali che nel fioretto individuale donne va sul podio ininterrottamente da cinque edizioni. Per eguagliare Armin, la fiorettista azzurra dovrà qualificarsi per Rio 2016 e salire sul podio in Brasile.

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Prima medaglia per l’Italia a Sochi: Innerhofer è argento!

innohefer-argento-tuttacronacaCasa Italia festeggia la sua prima medaglia alle Olimpiadi invernali di Sochi per merito di una strepitosa prova di Christof Innerhofer, che si è piazzato secondo nella discesa libera maschile di Rosa Khutor col tempo di 2’06″29. Il 29enne di Brunico si è piazzato secondo a soli 6 centesimi dalla medaglia d’oro dell’austriaco Matthias Mayer, alla prima vittoria in carriera. Terzo il norvegese Kjetil Jansrud, alla seconda medaglia olimpica dopo l’argento nel gigante a Vancouver. L’altoatesino, con il pettorale numero 20, è stato in vantaggio per buona parte della gara arrendendosi solo al termine di fronte alla giornata di grazia di Mayer. E’ la terza medaglia italiana alle Olimpiadi nella discesa libera, dopo l’oro di Zeno Colò nel 1952 a Oslo e il bronzo di Herbert Plank nel 1976 a Innsbruck. Buona prova anche per Peter Fill, sceso col 14 e piazzatosi in settima posizione a 49 centesimi di scarto. Dietro di lui un deludente Bode Miller, che dopo una prima parte di gara a tutta si perde e giunge ottavo. Finiscono 11esimo e 12esimo gli altri azzurri Dominik Paris e Werner Heel.

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Carolina incanta Sochi: secondo posto nel programma corto a squadre

carolina-tuttacronacaE’ scesa sulla pista di Sochi, sabato 8 febbraio, Carolina Kostner, per il programma corto della gara a squadre di pattinaggio di figura. Dopo aver incantanto i presenti, l’azzurra ha chiuso in seconda posizione staccata di 2,06 punti dalla russa Lipnitskaya. Con 70,84 la Kostner, che nell’occasione ha anche festeggiato il suo 27° compleanno, ha realizzato il nuovo primato personale nel programma corto pattinato sulle note dell’Ave Maria di Schubert.  Domenica tornerà a Oberstdorf per preparare al meglio la gara individuale.

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Nei 200 stile libero… Federica è oro!

Federica-Pellegrini-tuttacronacaDopo il bronzo di ieri sui 400 metri, oggi Federica Pellegrini è tornata sul podio, conquistando il gradino più alto nella finale dei 200 stile libero femminili nell’ultima giornata degli Europei in vasca corta di Herning, in Danimarca. La campionessa azzurra ha registrato un crono di 1’52″80 che le ha permesso di battere sia la francese Charlotte Bonnet (argento in 1’53″26) che la russa Veronika Popova (bronzo in 1’53″62). Buona prova anche per Alice Mizzau che, raggiunta la finale, ha registrato l’ottavo tempo in 1’55″96. La Pellegrini ha regalato all’Italnuoto il primo titolo nella rassegna danese.

Podio per Federica: la Pellegrini conquista un bronzo agli europei

federica-pellegrini-tuttacronacaSi stanno svolgendo gli europei in vasca corta a Herning, in Danimarca, e questa mattina la Pellegrini aveva centrato la finale nei 400 stile libero con l’ultimo tempo utile. Nel pomeriggio, la 25enne di Spinea ha conquistato il bronzo con un tempo di 3’58″90, alle spalle della spagnola Mireia Belmonte Garcia, vincitrice in 3’56″14, e della danese Lotte Friis argento in 3’58″35. A Raisport ha detto: “Dopo stamattina poteva accadere qualunque cosa, nel pomeriggio ho sempre sensazioni diverse. Sono molto contenta e sorpresa, dopo Londra sono riuscita ad essere di nuovo sul podio”. Altra soddisfazione alll’Italia del nuoto l’ha regalata Gabriele Detti, che ha conquistato a sua volta un bronzo nei 1500 stile libero. Il 19enne di Livorno ha chiuso con il tempo di 14’36″43, alle spalle dell’ungherese Gergely Gyurta, vincitore in 14’30″26, e di Pal Joensen, delle isole Far Oer, argento in 14’35″99.

Il momento d’oro della Pellegrini: nuovo record per lei

federica-pellegrini-tuttacronacaWeek-end di successi questo per Federica Pellegrini, in vasca al meeting Mussi-Lombardi-Femiano di Viareggio. Dopo aver conquistato ieri il record italiano nei 200 metri dorso, oggi la campionessa azzurra si è imposta nella sua gara: i 400 stile libero. Con 4’02″38, sigla il suo nono miglior tempo ottenuto in carriera e l’ottavo crono mondiale stagionale confermandosi in ottima forma. Nel pomeriggio, ha dominato i 100 stile facendo registrare il nuovo primato italiano in 52″86, stracciando il precedenti di Erika Ferraioli (53″58). “Non me l’aspettavo sinceramente è cominciata una nuova carriera per me. E’ arrivata una Federica Pellegrini e se ne va un’altra”. Così la nuotatrice ha commentato la vittoria aggiungendo:   “Viareggio la porto sempre nel mio cuore, perché mi ha sempre portato fortuna. Ringrazio di cuore anche chi contribuisce affinché possa conseguire questi risultati che sono importanti in chiave futura”. Tra gli altri risultati delle prove mattutine del meeting viareggino, da segnalare il successo di Filippo Magnini nei 200 stile libero col tempo di 1’45″13 e di Matteo Rivolta nei 100 farfalla in 51″61.

Federica Pellegrini torna a infrangere i record!

pellegrini_federica-record-dorso-tuttacronacaPiù determinata che mai, Federica Pellegrini è riuscita a infrangere un nuovo record. Questa volta si è trattato del primato italiano sui 200 metri dorso di 2’04″55, stabilito da Alessia Filippi il 25 aprile 2009: la nuotatrice ha fermato il cronometro sui 2’03″75 nel corso del trofeo “Mussi, Lombardi, Femiano” di Viareggio, valido per la qualificazione agli Europei in vasca corta di Herning, in Danimarca. Non solo, nel 9° GP Italia è riuscita a migliorare di quasi due secondi il suo personale stagionale, ma ha fatto registrare l’ottavo tempo assoluto sulla distanza nel 2013: “Sto lavorando in vista dell’Olimpiade del 2016 e spero di mantenere questa serenità. Saranno gli ultimi tre anni di preparazione e voglio divertirmi il più possibile, voglio cercare di fare ogni giorno quello che più mi piace quando scendo in acqua”. Dal 12 al 15 dicembre, Federica gareggerà ai campionati europei in vasca corta: “Non sono una specialista di vasca corta, ma cerco di prendere parte a tutte le gare che sono di avvicinamento per trovare la condizione migliore”.

Tutto ok per Raikkonen: “L’operazione è riuscita”

raikkonen_si_opera_alla_schiena_tuttacronacaE’ stata la Lotus, sua scuderia fino al termine della stagione, a rendere noto che Kimi Raikkonen è stato operato alla schiena: “Come previsto, Kimi Raikkonen ha subito un intervento chirurgico alla schiena ieri presso l’Ospedale Universitario di Strasburgo. Il team Lotus è lieto di comunicare che l’operazione è completamente riuscita, secondo il professor Afshin Gangi”: Il comunicato conclude: “Kimi ora dovrà rimanere a riposo per un paio di giorni e inizierà il suo programma di recupero già dalla prossima settimana”. Il finlandese, che al termine della stagione passerà alla Ferrari, ha scelto di essere operato ora in modo da esser pronto per l’inizio della prossima stagione. Sarà il connazionale Heikki Kovalainen a sostituirlo nei due rimanenti Gp, che si svolgeranno ad Austin e a San Paolo.

I problemi della Ferrari non finiscono più: Raikkonen va sotto i ferri

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Non finiscono più i guai della Ferrari. Pessime prestazioni, tanta sfortuna e ora anche l’indisponibilità di Kimi Raikkonen.  Il pilota finlandese, che il prossimo anno guiderà “la rossa”, ha deciso di farsi operare alla schiena la prossima settimana. Finisce quindi ad Abu Dhabi il Mondiale 2013 di Raikkonen. Al suo posto potrebbe correre Davide Valsecchi.

Come spiega la Gazzetta dello Sport:

Il guaio di Raikkonen è di vecchia data, è la conseguenza infatti di un violento incidente rimediato durante una sessione di collaudi addirittura nel 2001 a Magny-Cours quando guidava ancora per la Sauber. “Era importante intervenire ora – ha spiegato il suo manager Steve Robertson – per potersi preparare poi in maniera adeguata alla stagione 2014”, quella che rivedrà Kimi tornare al volante della Ferrari, vettura con la quale ha centrato il suo primo e sinora unico titolo Mondiale. Ma è difficile credere che l’intervento anticipato non sia legato alle difficoltà finanziarie della Lotus: Kimi vanta notevoli crediti con il team e già alla vigilia di Abu Dhabi aveva minacciato di non correre. In Medio Oriente sembrava che si fosse trovato un accordo che consentisse alle due parti un divorzio morbido, in particolare era stato promesso al finlandese che sarebbero state saldate tutte le pendenze. Ma il nuovo finanziatore del team – la Quantum (ex Infinity) – in realtà continua non ha ancora ottemperato alle promesse e questo ha di fatto anche bloccato il mercato piloti della Lotus, che è a caccia del successore di Kimi (in pole Hulkenberg e poi Maldonado).

Il video che mostra come Lorenzo “investe” un gabbiano al Gp!

lorenzo-gabbiano-tuttacronacaAlle qualificazioni del GP d’Australia è accaduto qualcosa che ha dell’incredibile. Jorge Lorenzo, che poi ha conquistato la pole, stava girando quando un gabbiano, che sostava con un compagno ai bordi della pista, forse spaventato dal rombo dei motori, ha spiccato il volo. Ma non è riuscito ad allontanarsi: la moto dello spagnolo infatti l’ha investito e l’animale si è incastrato nella presa d’aria del radiatore di destra. Il fatto non ha comunque influito sulla corsa del pilota. Marquez è a 2 decimi, poi Valentino Rossi a 7. 5° Pedrosa, 8° Hayden davanti a Dovizioso e Iannone .

Il tweet di Massa e l’addio alla Ferrari, il futuro è Raikkonen

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‘‘Dal 2014 non guiderò più per la Ferrari” Così inizia il tweet del brasiliano che annuncia il divorzio con la Ferrari e poi aggiunge “Vorrei ringraziare la squadra per tutte le vittorie e tutti i momenti bellissimi trascorsi insieme. Ringrazio mia moglie e tutta la mia famiglia, tutti i miei tifosi e i miei Sponsor. Da ciascuno di loro ho sempre ricevuto un grandissimo sostegno! Ora voglio spingere al massimo con la Ferrari per queste ultime 7 gare. Per il 2014 voglio trovare una squadra che mi dia una macchina competitiva per vincere tante altre gare e conquistare un Campionato che continua ad essere il mio sogno più grande! Grazie a tutti! Felipe”.

Ora si parla di un incredibile pilota che dovrebbe arrivare nella scuderia di Maranello, il nome più accreditato sembrerebbe quello di Kimi Raikkonen che potrebbe anche essere annunciato domani.

Federica Pellegrini… e quei 3mila euro per 2 ori e 3 record

federica-pellegrini-polemica-tuttacronacalLa Fin (Federazione Italiana Nuoto) ha ratificato i premi dei mondiali di nuoto di Roma del 2009, quando la Pellegrini infranse i precedenti record dei 200 e 400 stile libero aggiudicandosi due medaglie d’oro. “Questo è quello che ho guadagnato vincendo 2 mondiali con 3 record del mondo in una sola edizione. Fate voi!”. La nuotatrice ha ricevuto 3000 euro complessivi.  “Sono felice che sia ufficiale. Mi spiegheranno anche perché”. Forbes, la rivista statunitense, stila ogni anno la classifica degli sportivi più ricchi del pianeta: con 78,1 milioni di dollari Tiger Woods precede Roger Federer, con 71,5 milioni. Sul podio la stella dei Lakers Kobe Bryant, con 61,9 milioni. Per quel che riguarda il mondo delle corse bisogna scendere al 19esimo posto dove si piazza Fernando Alonso, che porta a casa qualcosa come 30 milioni. Il pilota spagnolo della Ferrari guadagna otto milioni in più dell’unico italiano presente in classifica, Valentino Rossi. Nonostante i due anni deludenti alla Ducati il Dottore si piazza in 51esima posizione con 22 milioni, due in meno rispetto allo scorso anno. Più “nera” la classifica delle donne: tra i primi cento troviamo solo tre rappresentanti e tutte tenniste. In 22esima posizione c’è Maria Sharapova con 29 milioni all’anno mentre Serena Williams è 68esima con 20,5 milioni e Li Na 85esima con 18,2.

Aggiornamento 13 agosto 2013, 18.52:

La Fin ribatte al Twitter di Federica Pellegrini e fa sapere che alla nuotatrice sono già stati erogati 60mila euro per i due oro di Roma:  «I premi per quei Mondiali del 2009 sono stati erogati già nel 2010, e quanto all’entità è quella stabilita prima di ogni rassegna internazionale. Gli ori di Roma valevano oltre trentamila euro ciascuno. La Fin stabilisce ogni anno agonistico una tabella premi a favore degli atleti e ha già erogato anche queli per gli Europei di Budapest 2010, campionati del mondo di Shanghai 2011, Europei di Debrecen 2012 e Olimpiadi di Londra 2012, per i piazzamenti non coperti dai contributi Coni».

La Fin spiega poi che:  «i premi stabiliti e comunicati per i mondiali di Barcellona 2013 per il settore nuoto, in linea con quelli degli anni precedenti, ammontano a 35.000 euro per il primo posto, 18.750 euro per il secondo (quello conquistato da Federica nei 200 sl), 11.250 euro per terzo, 4.000 euro per il quarto, 3000 euro per il quinto, 2500 euro per il sesto, 1500 euro per il settimo e 1000 euro per l’ottavo».

Gp d’Ungheria tra noia e caldo vince Hamilton

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Gara noiosa, disputatasi in un caldo torrido (quasi 51 gradi sull’asfalto),  che si è decisa solo ai cambi di gomma. Il Gp d’Ungheria ha incoronato Hamilton davanti a Raikkonen e a Vettel. Ancora una volta si deve registrare la delusione per la Ferrari arrivata solo 5° posto di Alonso e l’8° di Massa.

 

Vettel trionfa al Nurburgring, Alonso al quarto posto

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E’ accaduto di tutto oggi al GP di Germania al Nurburgring. La corsa di Massa è terminata dopo pochi giri dalla partenza a causa di un testacoda alla prima curva. Al 9° giro incidente ai box della Red Bull quando Webber ha effettuato la prima sosta per il cambio gomme. Il pilota è stato fatto ripartire con una gomma mal avvitata che si è staccata colpendo un cameraman. Al 24° giro è stato il turno di Bianchi la cui Marussia ha richiesto l’intervento della safety car dopo la rottura del motore. Alla fine, è stato Vettel che, controllando l’aggressività delle Lotus di Raikkonen e Grosjean, si è aggiudicato la vittoria. Quarta posizione per Alonso dopo che aveva scelto l’azzardo di partire con le gomme medie.

GP di Germania: quella ruota di Webber che atterra il cameraman

gomma-webber-tuttacronacaEra al nono giro del GP di Germania Mark Webber quando si è fermato per un cambio gomme a dir poco disastroso: il pilota è stato fatto ripartire mentre i meccanici erano ancora al lavoro sulla gomma posteriore destra. Appena l’auto si è rimessa in marcia il pneumatico si è quindi staccato e, dopo esser rimbalzato in pit-lane, ha colpito uno dei cameraman presenti nella corsia box. Stanto alle prime indiscrezioni l’uomo, che è stato trasportato al centro medico per dei controlli, non accuserebbe problemi fisici gravi.

La minaccia di boicottaggio dei piloti di F1

gomme-f1-tuttacronacaIl “sindacato” dei piloti di F1, il Grand Prix Drivers Association, ha assicurato che i piloti hanno intenzione di ritirarsi dalla corsa in Germania se si dovessero verificare nuovi problemi alle gomme, che possono mettere in pericolo la loro stessa vita ma anche quella di “direttori di gara e spettatori”. Il problema di affidabilità e sicurezza è sorto dopo quanto successo durante il Gp di Silverstone, dove ci sono state cinque forature alle gomme.  Fernando Alonso, che se n’è visto esplodere una, si è sfogato al Nurburgring: “La cosa più importante è tornare a casa la domenica sera”, mentre ai nuovi test organizzati dalla Pirelli “non ho nessuna intenzione di andare”. Lo spagnolo della Ferrari accusa l’unico fornitore di pneumatici, che quest’anno ha sbagliato le scelte: “con gomme che si sono rivelate non adatte alla F1. Prima è stato necessario cambiarle per la delaminazione, poi la delaminazione è in parte rimasta e si è dovuto cambiare ancora, quindi sono capitate le esplosioni di Silverstone e arrivano altre modifiche. Speriamo di riuscire a fare tre gare con le stesse gomme”. Alonso non ha quindi intenzione di prender parte ai test Pirelli dal 17 al 19 luglio a Silverstone, che la stessa Fia ha introdotto al posto dei preventivati test giovani proprio come prima misura dopo le anomale esplosioni nel Gp d’Inghilterra. “Non ho nessuna intenzione di andare, non penso che provare le proto-tyres sullo stesso circuito e la stessa macchina sia una cosa troppo sicura in questo momento e non sento la necessità di andare. Penso che non siamo dei collaudatori Pirelli, siamo dei piloti. Però se la squadra mi dice di andare, vado, perché sono loro che hanno il potere. Quindi non ho sicuramente l’intenzione di andare, però devo vedere il team cosa decide”. Lo spagnolo ha quindi continuato: “ero impegnato nel sorpasso di Sergio sulla destra, il che è stata una fortuna. Se fossi andato sulla sinistra forse i detriti della gomma avrebbero colpito il mio casco. Piccoli pezzi di acciaio che viaggiano a 300 km/h sono come proiettili o un coltello. Hanno fatto delle modifiche, e abbiamo fiducia che Pirelli risolverà il problema perché sa quello che sta facendo. Staremo a vedere, nella speranza che queste criticità non si ripresentino perché non sono un bene per lo sport. Dobbiamo aspettare e vedere come i cambiamenti influenzeranno le nostre performance. È il terzo o quarto cambiamento che fanno in questa stagione. Alcuni ci hanno penalizzato, altri sono stati positivi per noi. È un altro punto di domanda di questo fine settimana. Ma quest’oggi le prestazioni sono una priorità secondaria. Quello di cui abbiamo bisogno è un pneumatico con cui è possibile terminare la gara e tornare a casa”. Altre voci però si sono levate in difesa della Pirelli, come quelle di Nico Rosberg (Mercedes), Sebastian Vettel (Red Bull), Nico Hulkenberg (Sauber), Sergio Perez (McLaren), Daniel Ricciardo (Toro Rosso) e Adrian Sutil (Force India): in questo caso si dicono certi che con le nuove gomme portate in Germania la sicurezza dei piloti non sarà a rischio. “Fia e Pirelli hanno preso le decisioni giuste – afferma Rosberg – e credo che si vedranno dei progressi durante il week end. Non sappiamo se a Barcellona abbiamo corso con queste gomme dovete chiederlo a Pirelli e non credo che per noi ci saranno vantaggi. È possibile però che ci sia un rimescolamento delle carte”. Anche Vettel è positivo: “credo sia positivo avere nuove gomme, sono fiducioso che ci sarà un passo avanti”.

Un Gp a colpi di gomma! A Silverstone vince Rosberg, terzo Alonso

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Esplosioni a ripetizione. Colpi di scena per le gomme che scoppiano! Vince Rosberg, secondo Webber e terzo Alonso, ma i dubbi restano: colpa dei cordoli “affilati” o dei pneumatici Pirelli? Silverstone, da sempre uno degli appuntamenti centrali dell’intero Gp mondiale è stato condizionato dalle gomme, come è possibile? Hamilton, partito in pole e trascinato dal pubblico di casa, paga più degli altri. Il copertone si lacera e lui deve compiere quasi un giro completo prima di poterlo sostituire. Poi è il posteriore sinistro di Massa che cede e il brasiliano si ritrova fuori pista costretto a rientrare dopo aver perso posizioni. Come è mai possibile che in Formula 1 una gomma si sgonfi come un palloncino? Poi capita a Vergne e quindi a Gutierrez. Problemi di gomme a non finire. Intanto Alonso compie una rimonta incredibile e piazza un terzo posto che mette fine alle polemiche in casa Ferrari degli ultimi giorni.  Vettel, invece, è costretto al ritiro per un problema al cambio. Buona anche la prova di Massa che nonostante il problema alla gomma finisce al sesto posto.

Un Gp a colpi di gomma?

Ad Assen vince Rossi e Lorenzo è quinto

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Valentino Rossi vince al Gp di Assen. Lorenzo, in pista a sole 30 ore dall’operazione alla spalla, è arrivato in quinta posizione. Rossi ha preceduto Pedrosa e Marquez.  Per quanto riguarda sempre gli italiani, Mattia Pasini è 19esimo.

Pilota stroncato da un infarto

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Aveva 55 anni  Wolf Silvester, il pilota che era alla guida di una Opel quando è stato stroncato da un infarto durante la quarta tappa del campionato tedesco endurance che si svolgeva sulla pista del Nuerburgring.

Stando a quanto riportato dai commissari di pista, la Opel Astra OPC del pilota tedesco correva senza nessun controllo sul tracciato per poi fermarsi alle curve 178 – 179.

La gara è stata interrotta dopo 2 ore e 47 minuti e successivamente è stata cancellata. E’ l’ottava vittima del circuito che semina morte dal 1977.

MotoGP: tra il trionfo di Lorenzo e la rabbia di Rossi

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Trionfa Jorge Lorenzo su Yamaha al Montmelò. A dividere con lui il podio del GP di Catalunya le Honda di Pedrosa e Marquez, e solo al quarto posto Valentino Rossi, con un +5.8 di ritardo. In classifica Pedrosa resta ancorato al comando con 123 punti davanti a Lorenzo con 116. Lorenzo è partito come una saetta, passando Pedrosa che tenta di proteggersi ma intanto Marquez si aggiudica la scia. Si accodano quindi Crutchlow e Rossi, poi Iannone in lotta con Bautista. Rossi, che ha già pagato al Mugello, gira largo quando Alvaro si butta interno, dentro la carena della sua M1. Subito dopo, l’anteriore della Honda di Bautista scarica a terra lo spagnolo che, scivolando, sfiora la numero 46 all’esterno. Lo scompiglio si riversa quindi sul gruppo, mentre Lorenzo non riesce ad allungare e Pedrosa che filrma il giro veloce. Il rischio però arriva da Marquez, che rischia di tamponare il team leader. Ma le fasi calde si ripecuotono sulle gomme: Iannone, Crutchlow e Hayden vengono traditi dall’anteriore nella curva in discesa a sinistra, imitati poco dopo anche da Pesek. Rossi non può andare oltre il quarto piazzamento, gira bene, ma c’è ancora molto da fare. Quello che non perdona, a fine gara, è l’atteggiamento di Bautista:  “Secondo me all’inizio non è molto lucido e quando vede i big vuole sempre strafare. L’obiettivo era lottare per il podio, ma non ci siamo riusciti. Mi mancano ancora un po’ di decimi nei primi giri. Soprattutto nella prima parte di gara. Quando la moto si alleggerisce riesco a controllarla meglio e ho il passo dei migliori. Dobbiamo fare un po’ meglio”. Insomma, il dito puntato è contro lo spagnolo: “Non vorrei esprimere commenti su Bautista perché sarebbero parolacce. Dopo avermi steso al Mugello, averci riprovato subito alla gara dopo vuol dire che non capisce. E’ stato molto fortunato che non mi ha steso anche oggi, altrimenti avrebbe avuto grossi problemi. Farlo due volte di seguito è una cosa poco intelligente. Fortunatamente ha sbagliato mira”. Ma Valentino è anche fiducioso di una prossima crescita sulla sua M1: “La gara è stata bella. Sono andato bene, anche se devo migliorare nella prima parte di gara, dopo la partenza, quando l’anteriore mi spinge sempre davanti e gli avversari vanno via. Poi ho meno problemi e ritrovo il passo dei migliori. Sono in crescita, miglioro tutti i weekend, e potevo fare bene anche al Mugello se Alvaro non mi avesse abbattuto. Rispetto a Jerez, dove perdevo anche nel finale, qui non ero lontano dalle Honda”.

Tragico incidente al GP del Canada: investito un commissario di gara

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Finisce in tragedia il GP del Canada: un commissario di gara 38enne è stato investito a bordo pista dal camion gru che trasportava la Sauber del messicano Esteban Gutierrez, che aveva abbandonato a sette giri dal termine. L’incidente è avvenuto alle 15.30 ora locale e l’uomo, che stava collaborando al recupero dell’auto ed è stato schiacciato dal camion in retromarcia mentre era chinato per recuperare una radio caduta a terra, è stato subito trasportato all’ospedale di Montreal, ma non ce l’ha fatta. Il decesso è stato annunciato dai medici alle 18.02 locali. Il decesso ha interrotto tutti i festeggiamenti, come spiega Alonso: “Non c’è niente da festeggiare, la morte del commissario è una notizia terribile”. “Molto triste”, ha scritto in Twitter il pilota spagnolo della Ferrari.

GP del Canada: Vettel trionfa ma… che sorpasso quello di Alonso!

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Se Vettel è scattato dalla pole e durante tutta la gara non s’è più visto, arrivando a tagliare il traguardo in solitaria, la vera gara si è svolta nelle retrovie, con un Alonso in stato di grazia sulla sua Ferrari. Il pilota della Red Bull ha conquistato la terza vittoria stagionale, nono stante un paio di errori di cui non ha dovuto pagare le conseguenze: prima ha appoggiato entrambe le gomme di destra sul muro e poi nel finale di corsa è finito lungo, e nell’erba, alla prima variante. Alonso ha invece dato il meglio di sè, con una partenza calma dopo la quale ha continuato ad aumentare di velocità, sorpassando ad uno ad uno i suoi avversari fino a quel fantastico 63° giro in cui la sfida era tutta tra lui e Hamilton. sorpasso con toccatina e secondo posto sul podio per lui, che gli consente di superare Raikkonen nella generale e proporsi come il più serio avversario di Vettel. Dominato il GP del Canada, il vincitore ha però tenuto a precisare che le lamentele espresse in preccedenza nei confronti della gomme Pirelli sono perfettamente giustificate: il dominio Red Bull ha dimostrato che non si è tentato di modificare le prestazioni delle gomme, ma sono stati ugualmente chiesti interventi per aumentare la sicurezza. “E’ abbastanza semplice. Le critiche che ho espresso non erano basate sulle prestazioni, si basavano sulla sicurezza” ha dichiarato Vettel. “Ci sono state alcune occasioni in cui la gomma si è delaminata per qualche motivo, forse detriti, ma ci sono sempre pezzi sulla pista”.

Al Mugello non ce n’è per nessuno… s’impone Lorenzo!

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Dopo la caduta all’avvio di Rossi causata da un errore di Bautista, la gara è stata dominata da Lorenzo. Lo spagnolo della Yamaha ha vinto nel Gran Premio d’Italia, il quinto appuntamento stagionale del Motomondiale 2013, sul circuito del Mugello. Jorge Lorenzo ha preceduto sul traguardo il connazionale Dani Pedrosa, mentre terzo è arrivato Cal Crutchlow. Ai piedi del podio Stefan Bradl, quinto Andrea Dovizioso, poi Nicky Hayden e Michele Pirro. Mark Marquez e’ caduto a tre giri dalla fine quando si trovava in seconda posizione.

Cade Rossi al Mugello… paura in pista!

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A inizio gara Valentino Rossi è stato coinvolto in un banale errore compiuto da Bautista che, in partenza, compie un cambio di direzione sulla prima S dopo il rettilineo e colpisce in pieno il motociclista italiano. Attimi di apprensione, ma poi il Dottore lascia il centro medico dove era stato portato a seguito dell’incidente senza nessun problema. Quello che è certo è che resta l’amarezza per aver dovuto abbandonare la gara.

La grande magia di Rossi… poi in Qatar vince Lorenzo!

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Giù il cappello. Alla prima gara del mondiale Jorge Lorenzo dimostra la sua forza, scatta subito in testa e vola via, da solo verso la vittoria. Alle sue spalle però torna la leggenda: Rossi – è vero – si becca sette secondi di distacco dal suo compagno di squadra ma fa una gara vedere e rivedere: per un pelo al secondo giro non tampona Pedrosa e perde di colpo una marea di posizioni mentre era terzo, in piena rimonta. Gara addio? No: Rossi come dicevamo è tornato quello di sempre, si lancia in una furibonda rimonta e dal sesto posto – con un distacco che sembrava incolmabile – recupera e taglia il traguardo in seconda posizione.

Un secondo posto conquistato con rabbia perché negli ultimi giri ha dovuto tenere a bada uno scatenato Marquez che non pago di aver battuto Pedrosa ha fatto di tutto per tenere dietro e poi attaccare Rossi. Ma è lo stesso Valentino a spiegare che all’inizio per un pelo non è finito a terra: “Dopo il warm up di stamattina sapevo che se fossi partito forte avrei fatto bene – racconta Rossi – così dopo una bella partenza mi si è un po’ chiusa le vena… Scherzo ma ho toccato Pedrosa con il parafreno, bastava un pelo di più e sarebbe stato il disastro”.

Ritirato il “palazzo di Jabba” di Star Wars

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La Lego, storica azienda danese di giocattoli, ha deciso di ritirare dalla produzione il “Palazzo di Jabba”, dopo le proteste sollevate dalla comunità islamica austriaca che riteneva offensivo il prodotto. La polemica era nata a gennaio, dopo che un padre austriaco di fede islamica aveva scoperto come sua sorella avesse regalato il prodotto al figlio. Il gioco, rivolto a bambini di età compresa tra i 9 e i 14 anni, era stato così accusato di essere anti-islamico. Il personaggio protagonita del giocattolo, “Jabba the Hutt” viveva nella sua tana intergalattica, una cupola orientale dotata di razzi e mitragliatrici molto simile a una moschea. E si mostrava anche la Principessa Leia in catene, come sua schiava personale.

La Lego non aveva acconsentito al ritiro del gioco perché riteneva di aver immesso sul mercato solo la riproduzione del palazzo del film, quindi nessuna allusione all’Islam.

Poi, la società costruttrice del gioco ha cambiato idea: a partire dal 2014, il prodotto verrà ritirato. La decisione è arrivata dopo un incontro a Monaco di Baviera tra i leader della comunità turca e alcuni dirigenti della Lego.

Conte apre le porte all’Inter?

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Alla vigilia della partita con l’Inter, Antonio Conte non si preclude alcun futuro e lascia aperte le strade anche per altre squadre italiane.

«Sono l’allenatore della Juve e il suo primo tifoso – ha detto il tecnico bianconero nella conferenza stampa di stamane a Vinovo – ma sono soprattutto un professionista, ma il giorno in cui dovessi lavorare per l’Inter, come per il Milan o la Roma o la Lazio ne diventerei allo stesso modo il primo tifoso e farei di tutto per vincere. Forse qualcuno questo non l’ha capito, oppure fa gioco insistere sul mio tifo per la Juve per rendermi ancora più odioso agli altri. Ma deve essere chiaro che io sono un professionista»

Vettel conquista la Malaysia, Alonso fuori al primo giro!

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Si è concluso con doppietta Red Bull il Gp della Malaysia, seconda prova del Mondiale di F1. Il campione del mondo in carica Sebastian Vettel ha trionfato sul compagno di scuderia Mark Webber, superato dopo una gara molto tirata a dieci giri dalla fine, con una manovra al limite da parte del tedesco. Terzo gradino del podio per la Mercedes di Lewis Hamilton, protagonista di un curioso episodio: al primo pit-stop il pilota britannico si stava fermando al box della McLaren, ma i meccanici gli hanno fatto cenno di proseguire ed è riuscito poi a rientrare nel box Mercedes per il cambio gomme. Ma la McLaren su twitter gli ha scritto «quando vuoi, passa a salutarci». Quarto posto per l’altra Mercedes di Niko Rosberg, davanti alla Ferrari di Felipe Massa. Incolore la gara del brasiliano sul bagnato, meglio con la pista asciutta. Partenza subito sbagliata per Alonso nel gran premio della Malaysia.  È finito al primo giro il Gp di Malaysia per Fernando Alonso. Il pilota della Ferrari, partito dalla terza posizione, ha tamponato alla terza curva la Red Bull di Sebastian Vettel danneggiando l’ala l’anteriore. Ha provato a continuare ma concluso il primo giro l’alettone si è spezzato facendo finire la F138 dello spagnolo nella sabbia.

Errori da campioni. Hamilton sbaglia box!

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L’abitudine di tanti anni e la concentrazione della corsa hanno giocato un brutto scherzo a Lewis Hamilton. Al settimo giro del Gran Premio di Malaysia, seconda sua gara con la Mercedes dopo una vita in McLaren, il pilota britannico e’ entrato ai box per il pit stop, infilandosi senza tentennamenti tra i suoi ex meccanici gia’ schierati per attendere Peres. Accortosi dell’errore, Hamilton ha ottenuto strada libera ed ha raggiunto il suo box, tra gli sguardi stupiti e divertiti dei presenti.

La bibita killer!

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Le bibite  zuccherate a base di soda, le bevande sportive o energy drink e i succhi di frutta dolci sono responsabili ogni anno nel mondo della morte di 180.000 persone, 500 al giorno. A stimarlo è una ricerca presenta dall’Harvard School of Public Health di Boston alla conferenza annuale dell’American Heart Association dedicata alla nutrizione e alle malattie metaboliche. “Questa tipologia di prodotti consumati in tutto il mondo contribuiscono all’eccesso di peso, una delle cause dell’aumento del rischio di sviluppare patologie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro”, spiegano i ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston.

Lo studio, esaminando precedenti ricerche, ha collegato l’assunzione di bevande zuccherate a 133.000 decessi per diabete, 44.000 per malattie cardiovascolari e 6.000 per le neoplasie. Il 78% di queste morti sono avvenute in Paesi dove la popolazione ha redditi medio-bassi, piuttosto che in quelli più ricchi. “La nostra ricerca – avvertono gli scienziati – mostra che negli Stati Uniti, circa 25.000 decessi nel 2010 sono collegati a questo tipo di bevande zuccherate”. L’American Heart Association raccomanda di consumare non più di 450 calorie a settimana provenienti dalle bevande zuccherate, sulla base però di una dieta di 2.000 calorie.

I ricercatori hanno calcolato i quantitativi di zucchero e dolcificanti assunti dalla popolazione mondiale grazie alle bibite. Raggruppando i risultati per età e sesso, ma anche effetti sull’obesità e il diabete, e decessi correlati. Ebbene su nove regioni del pianeta nel 2010 la zona America Latina-Caraibi ha registrato il maggior numero di morti per diabete (38.000) legato proprio al consumo di bevande zuccherate. Mentre l’Asia ha il maggior numero di decessi per patologie cardiovascolari (11.000). Tra i 15 Paesi più popolosi del mondo, il Messico ha il più alto consumo pro-capite di bevande zuccherate e il tasso più alto di decessi: 318 morti per milione di adulti legate all’assunzione di bevande dolci. Mentre il Giappone, uno dei Paesi con il più basso consumo pro-capite di bevande zuccherate del mondo, ha anche fatto registrare il più basso tasso di mortalità associato con il consumo di queste bibite: circa 10 decessi per milione di adulti.

Un problema quello delle bevande zuccherate che risulta dannoso soprattutto per i bambini. Fra i ragazzini che le consumano, le bibite di questo tipo sono la prima causa di un apporto calorico troppo alto. A dirlo uno studio della University of North Carolina di Chapel Hill pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine. Inoltre, il consumo di bibite come la soda dolcificata, i drink alla frutta e gli energy drink, e’ associato anche con un piu’ alto consumo di cibi poco sani. Gli scienziati hanno esaminato i dati provenienti dal 2003-2010 What We Eat in America e daiNational Health and Nutrition Examination Surveys: i ricercatori hanno esaminato campioni provenienti da 10.955 bambini fra i 2 e gli 8 anni. Le bibite zuccherate sono le principali cause del maggior apporto calorico fra i bambini di 1-5 anni e quelli fra 6 e 11 anni.
Negli Stati Uniti il consumo di bevande zuccherate è molto diffusa. E’ recente l’ultima notizia nel braccio di ferro fra autorità e produttori sul consumo di questi prodotti. Pochi giorni fa è stato infatti bloccato a poche ore dalla sua entrata in vigore, lo stop alla vendita di bibite ad alto contenuto zuccherino in contenitori più grandi di 16 once (poco meno di mezzo litro) nella città di New York. A deciderlo è stato il giudice della corte suprema a Manhattan Milton Tingling  Junior, che ha revocato il divieto voluto dal sindaco della città Michael Bloomberg. Il primo cittadino ha annunciato che presenterà ricorso.

QUANDO SCENDE ICEMAN… NON CE N’E’ PER NESSUNO!

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Gestione delle gomme perfetta, un pit stop in meno e una concentrazione assoluta, senza nessun errore. In più giro veloce fatto segnare proprio alla fine, quasi a voler dire “giù le mani dalla vittoria, il più forte sono io”.
Così Kimi Raikkonen ha messo in fila tutti al Gp d’Australia, battendo proprio sul finale uno scatenato Alonso che nulla ha potuto per acciuffare la vittoria. Eppure la Ferrari, nonostante tutto, è la scuderia che esce meglio da questo Gp perché è stata quasi sempre la più veloce in pista. E, soprattutto, più veloce della Red Bull… Lo sguardo scuro di Vettel sul podio parlava da solo perché con queste forze in campo ormai è evidente che la Ferrari è davanti alla scuderia inglese. Lo ha dimostrato anche Massa a inizio gara. Un Massa (quarto alla fine) rinato che sembra solo l’ombra del pilota in difficoltà che ha fatto temere il peggio nella scorsa stagione.
Insomma il mondiale parte nel migliore dei modi perché una cosa è certa: da qui in poi assisteremo a gare molto più combattute che in passato perché anche la Mercedes, solo quinta con Lewis Hamilton (e con il ritiro di Rosberg) alla fine ha dimostrato di avere un passo di gara migliore di quello della Red Bull che ha piazzato l’altra macchina, quella di Mark Webber, alle spalle di Hamilton, ma davanti alla Force India di Adrian Sutil, autore di una gara strepitose. Ottava piazza per l’altra Force.

India di Paul Di Resta davanti alla McLaren di Jenson Button ed alla Lotus di Romain Grosjean. Fuori dai punti, undicesima, l’altra McLaren di Sergio Perez.

La F1 si ferma… allagata la pista di Melbourne. Prove rinviate

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La pioggia non dà tregua e paralizza le qualifiche del Gp d’Australia. A Melbourne è stata completata solo la prima manche delle prove ufficiali. Le monoposto non sono ancora tornate in pista per la seconda frazione: si attende il miglioramento delle condizioni meteo ma, nel tardo pomeriggio di Melbourne, bisogna fare i conti con il peggioramento della visibilità.

Un cane per tifoso! Roscoe a bordo pista a tifare Hamilton.

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In questa stagione Lewis Hamilton avrà un tifoso particolare a bordo pista: si tratta di Roscoe, il suo bulldog. Ecclestone ha infatti accettato la richiesta del pilota inglese, che aveva richiesto l’accredito alle gare per il suo cane. “É troppo divertente, lo voglio a tutte le gare” le parole di Hamilton. Ecclestone ha poi confermato: “Roscoe avrà il suo pass. Amo i bulldog e sarò contento di accudirlo quando Hamilton sarà in gara”.

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