Tutto ok per Raikkonen: “L’operazione è riuscita”

raikkonen_si_opera_alla_schiena_tuttacronacaE’ stata la Lotus, sua scuderia fino al termine della stagione, a rendere noto che Kimi Raikkonen è stato operato alla schiena: “Come previsto, Kimi Raikkonen ha subito un intervento chirurgico alla schiena ieri presso l’Ospedale Universitario di Strasburgo. Il team Lotus è lieto di comunicare che l’operazione è completamente riuscita, secondo il professor Afshin Gangi”: Il comunicato conclude: “Kimi ora dovrà rimanere a riposo per un paio di giorni e inizierà il suo programma di recupero già dalla prossima settimana”. Il finlandese, che al termine della stagione passerà alla Ferrari, ha scelto di essere operato ora in modo da esser pronto per l’inizio della prossima stagione. Sarà il connazionale Heikki Kovalainen a sostituirlo nei due rimanenti Gp, che si svolgeranno ad Austin e a San Paolo.

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I problemi della Ferrari non finiscono più: Raikkonen va sotto i ferri

Kimi-Raikkonen-tuttacronaca-ferrari

Non finiscono più i guai della Ferrari. Pessime prestazioni, tanta sfortuna e ora anche l’indisponibilità di Kimi Raikkonen.  Il pilota finlandese, che il prossimo anno guiderà “la rossa”, ha deciso di farsi operare alla schiena la prossima settimana. Finisce quindi ad Abu Dhabi il Mondiale 2013 di Raikkonen. Al suo posto potrebbe correre Davide Valsecchi.

Come spiega la Gazzetta dello Sport:

Il guaio di Raikkonen è di vecchia data, è la conseguenza infatti di un violento incidente rimediato durante una sessione di collaudi addirittura nel 2001 a Magny-Cours quando guidava ancora per la Sauber. “Era importante intervenire ora – ha spiegato il suo manager Steve Robertson – per potersi preparare poi in maniera adeguata alla stagione 2014”, quella che rivedrà Kimi tornare al volante della Ferrari, vettura con la quale ha centrato il suo primo e sinora unico titolo Mondiale. Ma è difficile credere che l’intervento anticipato non sia legato alle difficoltà finanziarie della Lotus: Kimi vanta notevoli crediti con il team e già alla vigilia di Abu Dhabi aveva minacciato di non correre. In Medio Oriente sembrava che si fosse trovato un accordo che consentisse alle due parti un divorzio morbido, in particolare era stato promesso al finlandese che sarebbero state saldate tutte le pendenze. Ma il nuovo finanziatore del team – la Quantum (ex Infinity) – in realtà continua non ha ancora ottemperato alle promesse e questo ha di fatto anche bloccato il mercato piloti della Lotus, che è a caccia del successore di Kimi (in pole Hulkenberg e poi Maldonado).

Il video che mostra come Lorenzo “investe” un gabbiano al Gp!

lorenzo-gabbiano-tuttacronacaAlle qualificazioni del GP d’Australia è accaduto qualcosa che ha dell’incredibile. Jorge Lorenzo, che poi ha conquistato la pole, stava girando quando un gabbiano, che sostava con un compagno ai bordi della pista, forse spaventato dal rombo dei motori, ha spiccato il volo. Ma non è riuscito ad allontanarsi: la moto dello spagnolo infatti l’ha investito e l’animale si è incastrato nella presa d’aria del radiatore di destra. Il fatto non ha comunque influito sulla corsa del pilota. Marquez è a 2 decimi, poi Valentino Rossi a 7. 5° Pedrosa, 8° Hayden davanti a Dovizioso e Iannone .

Con due partite d’anticipo… L’ITALIA VOLA IN BRASILE! 2-1!

prandelli-italia-repceca-tuttacronacaGiocano per l’accesso ai Mondiali in Brasile gli uomini di Prandelli che scendono in campo in una formazione 3-4-2-1 formata da Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Pirlo, Montolivo, Pasqual; Candreva, Giaccherini; Balotelli. La Repubblica Ceca di Bilek risponde con un 4-4-2 con in campo Cech; Gebre Selassie, Sivok, M. Kadlec, Limbersky; Darida, Hubschmann; Plasil, Rosicky, Jiracek; Kozak.

italia-repubblicaceca_tuttacronacaSi tingono di azzurro i primi minuti allo Juventus Stadium quando è l’Italia ad avanzare conquistando fin da subito due angoli. I cechi si fanno pericolosi all’8′, ma Gebre Selassie tira alle stelle. Balotelli risponde tre minuti dopo, ma Cech ribatte in angolo. SuperMario pericoloso anche al 14′ ma l’estremo difensore ceco in qualche modo riesce a recuperare. Un minuto dopo arriva un contatto in area tra Balotelli e Sivok, l’arbitro non lo reputa da rigore. Al 19′ la Repubblica Ceca passa in vantaggio: Rosicky tocca profondo per Jiracek che scende sulla sinistra, palla in mezzo e Kozak tutto solo può battere Buffon in acrobazia. 0-1!

Al 24′ è ancora una volta Balotelli a cercare il gol ma la palla colpisce la traversa.

Ci riprova subito dopo, ma questa volta il tiro è troppo alto. Al 29′ per lui arriva un cartellino giallo, il primo dell’incontro: ha rifilato un pestone a Sivok che lo aveva anticipato in scivolata. Subito dopo arriva un’altra buona occasione per l’Italia, ma De Rossi si sente fischiare un fuorigioco che non c’era. Al 36′ Pirlo crossa per Balo che colpisce bene di testa: Cech fa il miracolo e para. Al primo minuto di recupero la Repubblica Ceca sfiora il raddoppio: velo di Limbersky, conclusione fuori misura di Kozak. Al fischio dell’arbitro, le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0 a 1.

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Alla ripresa Prandelli prova la carta Osvaldo, l’ex romanista entra in campo a sostituzione di Giaccherini. Balo ci prova fin da subito con un destro fuori area ma è Chiellini al 6′ che riesce ad annullare il vantaggio ceco: angolo dalla destra, Cech esce a vuoto e lo juventino incorna di testa! 1-1!

Al 7′ Balotelli viene atterrato in area: l’arbitro concede il rigore. E’ il 2-1 per l’Italia!

I Cechi cercano di agguantare il pareggio: al 18′ c’è un’iniziativa di Kolar che crossa in mezzo ma Kozak lo manca di poco. Gli azzurri hanno abbassato il baricentro dopo essersi portati in vnataggio e ora tocca a Buffon salvare le sorti dell’incontro. Al 22′ Jiracek tira ma il portiere bianconero risponde con una bella parata a terra. Al 32′ Pasqual è costretto a lasciare il campo in barella: Kozak gli ha dato una gomitata e il terzino della Fiorentina è ridotto a una maschera di sangue. Per il ceco un cartellino giallo.

Al 35′ l’arbitro grazia Balotelli che, per un’entrata dura, rischiava il secondo giallo. Quattro minuti dopo è invece Kozak a venire espulso per doppia ammonizione: fallo su Balotelli. L’arbitro concede 4 minuti di recupero durante i quali i cechi tentano il tutto per tutto, ma non c’è storia contro la difesa italiana. Gli azzurri sono ufficialmente qualificati per i Mondiali del 2014 con due partite di anticipo. Non era mai successo nella storia.

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Il tweet di Massa e l’addio alla Ferrari, il futuro è Raikkonen

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‘‘Dal 2014 non guiderò più per la Ferrari” Così inizia il tweet del brasiliano che annuncia il divorzio con la Ferrari e poi aggiunge “Vorrei ringraziare la squadra per tutte le vittorie e tutti i momenti bellissimi trascorsi insieme. Ringrazio mia moglie e tutta la mia famiglia, tutti i miei tifosi e i miei Sponsor. Da ciascuno di loro ho sempre ricevuto un grandissimo sostegno! Ora voglio spingere al massimo con la Ferrari per queste ultime 7 gare. Per il 2014 voglio trovare una squadra che mi dia una macchina competitiva per vincere tante altre gare e conquistare un Campionato che continua ad essere il mio sogno più grande! Grazie a tutti! Felipe”.

Ora si parla di un incredibile pilota che dovrebbe arrivare nella scuderia di Maranello, il nome più accreditato sembrerebbe quello di Kimi Raikkonen che potrebbe anche essere annunciato domani.

GP di Monza: qualificazione con polemica in casa Ferrari

alonso-ferrari-ragazzisietescemi-tuttacronacaGiornata di qualifiche per il Gp di Monza e arriva la polemica in casa Ferrari con Alonso che se la prende in diretta con la squadra a causa di una scelta sbagliata di strategia. Via radio, il pilota ha detto al team: “Mamma mia ragazzi, siete scemi”. La Ferrari cambia la versione e rilegge con “geni” la registrazione con l’audio disturbato. Il motivo del nervosismo di Alonso va ricercato nel fatto che Massa lo precedeva per creare un effetto scia aiutandolo a fare un buon tempo, ma era troppo lontano. C’è però anche un’altra interpretazione, che è ancora da chiarire. Questa vorrebbe che Massa, che montava gomme usate, non sarebbe stato per questo motivo sufficientemente veloce per aiutare davvero lo spagnolo spagnolo. L’ingegner Stella, in seguito, ha detto ad Alonso: “Cerca di stare vicino a Massa” ricevendo in risposta: “E’ troppo lontano”.

Gp d’Ungheria tra noia e caldo vince Hamilton

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Gara noiosa, disputatasi in un caldo torrido (quasi 51 gradi sull’asfalto),  che si è decisa solo ai cambi di gomma. Il Gp d’Ungheria ha incoronato Hamilton davanti a Raikkonen e a Vettel. Ancora una volta si deve registrare la delusione per la Ferrari arrivata solo 5° posto di Alonso e l’8° di Massa.

 

Vettel trionfa al Nurburgring, Alonso al quarto posto

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E’ accaduto di tutto oggi al GP di Germania al Nurburgring. La corsa di Massa è terminata dopo pochi giri dalla partenza a causa di un testacoda alla prima curva. Al 9° giro incidente ai box della Red Bull quando Webber ha effettuato la prima sosta per il cambio gomme. Il pilota è stato fatto ripartire con una gomma mal avvitata che si è staccata colpendo un cameraman. Al 24° giro è stato il turno di Bianchi la cui Marussia ha richiesto l’intervento della safety car dopo la rottura del motore. Alla fine, è stato Vettel che, controllando l’aggressività delle Lotus di Raikkonen e Grosjean, si è aggiudicato la vittoria. Quarta posizione per Alonso dopo che aveva scelto l’azzardo di partire con le gomme medie.

GP di Germania: quella ruota di Webber che atterra il cameraman

gomma-webber-tuttacronacaEra al nono giro del GP di Germania Mark Webber quando si è fermato per un cambio gomme a dir poco disastroso: il pilota è stato fatto ripartire mentre i meccanici erano ancora al lavoro sulla gomma posteriore destra. Appena l’auto si è rimessa in marcia il pneumatico si è quindi staccato e, dopo esser rimbalzato in pit-lane, ha colpito uno dei cameraman presenti nella corsia box. Stanto alle prime indiscrezioni l’uomo, che è stato trasportato al centro medico per dei controlli, non accuserebbe problemi fisici gravi.

La minaccia di boicottaggio dei piloti di F1

gomme-f1-tuttacronacaIl “sindacato” dei piloti di F1, il Grand Prix Drivers Association, ha assicurato che i piloti hanno intenzione di ritirarsi dalla corsa in Germania se si dovessero verificare nuovi problemi alle gomme, che possono mettere in pericolo la loro stessa vita ma anche quella di “direttori di gara e spettatori”. Il problema di affidabilità e sicurezza è sorto dopo quanto successo durante il Gp di Silverstone, dove ci sono state cinque forature alle gomme.  Fernando Alonso, che se n’è visto esplodere una, si è sfogato al Nurburgring: “La cosa più importante è tornare a casa la domenica sera”, mentre ai nuovi test organizzati dalla Pirelli “non ho nessuna intenzione di andare”. Lo spagnolo della Ferrari accusa l’unico fornitore di pneumatici, che quest’anno ha sbagliato le scelte: “con gomme che si sono rivelate non adatte alla F1. Prima è stato necessario cambiarle per la delaminazione, poi la delaminazione è in parte rimasta e si è dovuto cambiare ancora, quindi sono capitate le esplosioni di Silverstone e arrivano altre modifiche. Speriamo di riuscire a fare tre gare con le stesse gomme”. Alonso non ha quindi intenzione di prender parte ai test Pirelli dal 17 al 19 luglio a Silverstone, che la stessa Fia ha introdotto al posto dei preventivati test giovani proprio come prima misura dopo le anomale esplosioni nel Gp d’Inghilterra. “Non ho nessuna intenzione di andare, non penso che provare le proto-tyres sullo stesso circuito e la stessa macchina sia una cosa troppo sicura in questo momento e non sento la necessità di andare. Penso che non siamo dei collaudatori Pirelli, siamo dei piloti. Però se la squadra mi dice di andare, vado, perché sono loro che hanno il potere. Quindi non ho sicuramente l’intenzione di andare, però devo vedere il team cosa decide”. Lo spagnolo ha quindi continuato: “ero impegnato nel sorpasso di Sergio sulla destra, il che è stata una fortuna. Se fossi andato sulla sinistra forse i detriti della gomma avrebbero colpito il mio casco. Piccoli pezzi di acciaio che viaggiano a 300 km/h sono come proiettili o un coltello. Hanno fatto delle modifiche, e abbiamo fiducia che Pirelli risolverà il problema perché sa quello che sta facendo. Staremo a vedere, nella speranza che queste criticità non si ripresentino perché non sono un bene per lo sport. Dobbiamo aspettare e vedere come i cambiamenti influenzeranno le nostre performance. È il terzo o quarto cambiamento che fanno in questa stagione. Alcuni ci hanno penalizzato, altri sono stati positivi per noi. È un altro punto di domanda di questo fine settimana. Ma quest’oggi le prestazioni sono una priorità secondaria. Quello di cui abbiamo bisogno è un pneumatico con cui è possibile terminare la gara e tornare a casa”. Altre voci però si sono levate in difesa della Pirelli, come quelle di Nico Rosberg (Mercedes), Sebastian Vettel (Red Bull), Nico Hulkenberg (Sauber), Sergio Perez (McLaren), Daniel Ricciardo (Toro Rosso) e Adrian Sutil (Force India): in questo caso si dicono certi che con le nuove gomme portate in Germania la sicurezza dei piloti non sarà a rischio. “Fia e Pirelli hanno preso le decisioni giuste – afferma Rosberg – e credo che si vedranno dei progressi durante il week end. Non sappiamo se a Barcellona abbiamo corso con queste gomme dovete chiederlo a Pirelli e non credo che per noi ci saranno vantaggi. È possibile però che ci sia un rimescolamento delle carte”. Anche Vettel è positivo: “credo sia positivo avere nuove gomme, sono fiducioso che ci sarà un passo avanti”.

Un Gp a colpi di gomma! A Silverstone vince Rosberg, terzo Alonso

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Esplosioni a ripetizione. Colpi di scena per le gomme che scoppiano! Vince Rosberg, secondo Webber e terzo Alonso, ma i dubbi restano: colpa dei cordoli “affilati” o dei pneumatici Pirelli? Silverstone, da sempre uno degli appuntamenti centrali dell’intero Gp mondiale è stato condizionato dalle gomme, come è possibile? Hamilton, partito in pole e trascinato dal pubblico di casa, paga più degli altri. Il copertone si lacera e lui deve compiere quasi un giro completo prima di poterlo sostituire. Poi è il posteriore sinistro di Massa che cede e il brasiliano si ritrova fuori pista costretto a rientrare dopo aver perso posizioni. Come è mai possibile che in Formula 1 una gomma si sgonfi come un palloncino? Poi capita a Vergne e quindi a Gutierrez. Problemi di gomme a non finire. Intanto Alonso compie una rimonta incredibile e piazza un terzo posto che mette fine alle polemiche in casa Ferrari degli ultimi giorni.  Vettel, invece, è costretto al ritiro per un problema al cambio. Buona anche la prova di Massa che nonostante il problema alla gomma finisce al sesto posto.

Un Gp a colpi di gomma?

Ad Assen vince Rossi e Lorenzo è quinto

Rossi-Assen-vince-gran-premio-tuttacronaca

Valentino Rossi vince al Gp di Assen. Lorenzo, in pista a sole 30 ore dall’operazione alla spalla, è arrivato in quinta posizione. Rossi ha preceduto Pedrosa e Marquez.  Per quanto riguarda sempre gli italiani, Mattia Pasini è 19esimo.

Pilota stroncato da un infarto

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Aveva 55 anni  Wolf Silvester, il pilota che era alla guida di una Opel quando è stato stroncato da un infarto durante la quarta tappa del campionato tedesco endurance che si svolgeva sulla pista del Nuerburgring.

Stando a quanto riportato dai commissari di pista, la Opel Astra OPC del pilota tedesco correva senza nessun controllo sul tracciato per poi fermarsi alle curve 178 – 179.

La gara è stata interrotta dopo 2 ore e 47 minuti e successivamente è stata cancellata. E’ l’ottava vittima del circuito che semina morte dal 1977.

MotoGP: tra il trionfo di Lorenzo e la rabbia di Rossi

motogp-barcellona-valentino
Trionfa Jorge Lorenzo su Yamaha al Montmelò. A dividere con lui il podio del GP di Catalunya le Honda di Pedrosa e Marquez, e solo al quarto posto Valentino Rossi, con un +5.8 di ritardo. In classifica Pedrosa resta ancorato al comando con 123 punti davanti a Lorenzo con 116. Lorenzo è partito come una saetta, passando Pedrosa che tenta di proteggersi ma intanto Marquez si aggiudica la scia. Si accodano quindi Crutchlow e Rossi, poi Iannone in lotta con Bautista. Rossi, che ha già pagato al Mugello, gira largo quando Alvaro si butta interno, dentro la carena della sua M1. Subito dopo, l’anteriore della Honda di Bautista scarica a terra lo spagnolo che, scivolando, sfiora la numero 46 all’esterno. Lo scompiglio si riversa quindi sul gruppo, mentre Lorenzo non riesce ad allungare e Pedrosa che filrma il giro veloce. Il rischio però arriva da Marquez, che rischia di tamponare il team leader. Ma le fasi calde si ripecuotono sulle gomme: Iannone, Crutchlow e Hayden vengono traditi dall’anteriore nella curva in discesa a sinistra, imitati poco dopo anche da Pesek. Rossi non può andare oltre il quarto piazzamento, gira bene, ma c’è ancora molto da fare. Quello che non perdona, a fine gara, è l’atteggiamento di Bautista:  “Secondo me all’inizio non è molto lucido e quando vede i big vuole sempre strafare. L’obiettivo era lottare per il podio, ma non ci siamo riusciti. Mi mancano ancora un po’ di decimi nei primi giri. Soprattutto nella prima parte di gara. Quando la moto si alleggerisce riesco a controllarla meglio e ho il passo dei migliori. Dobbiamo fare un po’ meglio”. Insomma, il dito puntato è contro lo spagnolo: “Non vorrei esprimere commenti su Bautista perché sarebbero parolacce. Dopo avermi steso al Mugello, averci riprovato subito alla gara dopo vuol dire che non capisce. E’ stato molto fortunato che non mi ha steso anche oggi, altrimenti avrebbe avuto grossi problemi. Farlo due volte di seguito è una cosa poco intelligente. Fortunatamente ha sbagliato mira”. Ma Valentino è anche fiducioso di una prossima crescita sulla sua M1: “La gara è stata bella. Sono andato bene, anche se devo migliorare nella prima parte di gara, dopo la partenza, quando l’anteriore mi spinge sempre davanti e gli avversari vanno via. Poi ho meno problemi e ritrovo il passo dei migliori. Sono in crescita, miglioro tutti i weekend, e potevo fare bene anche al Mugello se Alvaro non mi avesse abbattuto. Rispetto a Jerez, dove perdevo anche nel finale, qui non ero lontano dalle Honda”.

Al Mugello non ce n’è per nessuno… s’impone Lorenzo!

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Dopo la caduta all’avvio di Rossi causata da un errore di Bautista, la gara è stata dominata da Lorenzo. Lo spagnolo della Yamaha ha vinto nel Gran Premio d’Italia, il quinto appuntamento stagionale del Motomondiale 2013, sul circuito del Mugello. Jorge Lorenzo ha preceduto sul traguardo il connazionale Dani Pedrosa, mentre terzo è arrivato Cal Crutchlow. Ai piedi del podio Stefan Bradl, quinto Andrea Dovizioso, poi Nicky Hayden e Michele Pirro. Mark Marquez e’ caduto a tre giri dalla fine quando si trovava in seconda posizione.

Cade Rossi al Mugello… paura in pista!

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A inizio gara Valentino Rossi è stato coinvolto in un banale errore compiuto da Bautista che, in partenza, compie un cambio di direzione sulla prima S dopo il rettilineo e colpisce in pieno il motociclista italiano. Attimi di apprensione, ma poi il Dottore lascia il centro medico dove era stato portato a seguito dell’incidente senza nessun problema. Quello che è certo è che resta l’amarezza per aver dovuto abbandonare la gara.

La grande magia di Rossi… poi in Qatar vince Lorenzo!

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Giù il cappello. Alla prima gara del mondiale Jorge Lorenzo dimostra la sua forza, scatta subito in testa e vola via, da solo verso la vittoria. Alle sue spalle però torna la leggenda: Rossi – è vero – si becca sette secondi di distacco dal suo compagno di squadra ma fa una gara vedere e rivedere: per un pelo al secondo giro non tampona Pedrosa e perde di colpo una marea di posizioni mentre era terzo, in piena rimonta. Gara addio? No: Rossi come dicevamo è tornato quello di sempre, si lancia in una furibonda rimonta e dal sesto posto – con un distacco che sembrava incolmabile – recupera e taglia il traguardo in seconda posizione.

Un secondo posto conquistato con rabbia perché negli ultimi giri ha dovuto tenere a bada uno scatenato Marquez che non pago di aver battuto Pedrosa ha fatto di tutto per tenere dietro e poi attaccare Rossi. Ma è lo stesso Valentino a spiegare che all’inizio per un pelo non è finito a terra: “Dopo il warm up di stamattina sapevo che se fossi partito forte avrei fatto bene – racconta Rossi – così dopo una bella partenza mi si è un po’ chiusa le vena… Scherzo ma ho toccato Pedrosa con il parafreno, bastava un pelo di più e sarebbe stato il disastro”.

Ritirato il “palazzo di Jabba” di Star Wars

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La Lego, storica azienda danese di giocattoli, ha deciso di ritirare dalla produzione il “Palazzo di Jabba”, dopo le proteste sollevate dalla comunità islamica austriaca che riteneva offensivo il prodotto. La polemica era nata a gennaio, dopo che un padre austriaco di fede islamica aveva scoperto come sua sorella avesse regalato il prodotto al figlio. Il gioco, rivolto a bambini di età compresa tra i 9 e i 14 anni, era stato così accusato di essere anti-islamico. Il personaggio protagonita del giocattolo, “Jabba the Hutt” viveva nella sua tana intergalattica, una cupola orientale dotata di razzi e mitragliatrici molto simile a una moschea. E si mostrava anche la Principessa Leia in catene, come sua schiava personale.

La Lego non aveva acconsentito al ritiro del gioco perché riteneva di aver immesso sul mercato solo la riproduzione del palazzo del film, quindi nessuna allusione all’Islam.

Poi, la società costruttrice del gioco ha cambiato idea: a partire dal 2014, il prodotto verrà ritirato. La decisione è arrivata dopo un incontro a Monaco di Baviera tra i leader della comunità turca e alcuni dirigenti della Lego.

Conte apre le porte all’Inter?

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Alla vigilia della partita con l’Inter, Antonio Conte non si preclude alcun futuro e lascia aperte le strade anche per altre squadre italiane.

«Sono l’allenatore della Juve e il suo primo tifoso – ha detto il tecnico bianconero nella conferenza stampa di stamane a Vinovo – ma sono soprattutto un professionista, ma il giorno in cui dovessi lavorare per l’Inter, come per il Milan o la Roma o la Lazio ne diventerei allo stesso modo il primo tifoso e farei di tutto per vincere. Forse qualcuno questo non l’ha capito, oppure fa gioco insistere sul mio tifo per la Juve per rendermi ancora più odioso agli altri. Ma deve essere chiaro che io sono un professionista»

Vettel conquista la Malaysia, Alonso fuori al primo giro!

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Si è concluso con doppietta Red Bull il Gp della Malaysia, seconda prova del Mondiale di F1. Il campione del mondo in carica Sebastian Vettel ha trionfato sul compagno di scuderia Mark Webber, superato dopo una gara molto tirata a dieci giri dalla fine, con una manovra al limite da parte del tedesco. Terzo gradino del podio per la Mercedes di Lewis Hamilton, protagonista di un curioso episodio: al primo pit-stop il pilota britannico si stava fermando al box della McLaren, ma i meccanici gli hanno fatto cenno di proseguire ed è riuscito poi a rientrare nel box Mercedes per il cambio gomme. Ma la McLaren su twitter gli ha scritto «quando vuoi, passa a salutarci». Quarto posto per l’altra Mercedes di Niko Rosberg, davanti alla Ferrari di Felipe Massa. Incolore la gara del brasiliano sul bagnato, meglio con la pista asciutta. Partenza subito sbagliata per Alonso nel gran premio della Malaysia.  È finito al primo giro il Gp di Malaysia per Fernando Alonso. Il pilota della Ferrari, partito dalla terza posizione, ha tamponato alla terza curva la Red Bull di Sebastian Vettel danneggiando l’ala l’anteriore. Ha provato a continuare ma concluso il primo giro l’alettone si è spezzato facendo finire la F138 dello spagnolo nella sabbia.

Errori da campioni. Hamilton sbaglia box!

lewis hamilton-sbaglia-pit-stop

L’abitudine di tanti anni e la concentrazione della corsa hanno giocato un brutto scherzo a Lewis Hamilton. Al settimo giro del Gran Premio di Malaysia, seconda sua gara con la Mercedes dopo una vita in McLaren, il pilota britannico e’ entrato ai box per il pit stop, infilandosi senza tentennamenti tra i suoi ex meccanici gia’ schierati per attendere Peres. Accortosi dell’errore, Hamilton ha ottenuto strada libera ed ha raggiunto il suo box, tra gli sguardi stupiti e divertiti dei presenti.

La bibita killer!

bibite - gassate- tuttacronaca

Le bibite  zuccherate a base di soda, le bevande sportive o energy drink e i succhi di frutta dolci sono responsabili ogni anno nel mondo della morte di 180.000 persone, 500 al giorno. A stimarlo è una ricerca presenta dall’Harvard School of Public Health di Boston alla conferenza annuale dell’American Heart Association dedicata alla nutrizione e alle malattie metaboliche. “Questa tipologia di prodotti consumati in tutto il mondo contribuiscono all’eccesso di peso, una delle cause dell’aumento del rischio di sviluppare patologie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro”, spiegano i ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston.

Lo studio, esaminando precedenti ricerche, ha collegato l’assunzione di bevande zuccherate a 133.000 decessi per diabete, 44.000 per malattie cardiovascolari e 6.000 per le neoplasie. Il 78% di queste morti sono avvenute in Paesi dove la popolazione ha redditi medio-bassi, piuttosto che in quelli più ricchi. “La nostra ricerca – avvertono gli scienziati – mostra che negli Stati Uniti, circa 25.000 decessi nel 2010 sono collegati a questo tipo di bevande zuccherate”. L’American Heart Association raccomanda di consumare non più di 450 calorie a settimana provenienti dalle bevande zuccherate, sulla base però di una dieta di 2.000 calorie.

I ricercatori hanno calcolato i quantitativi di zucchero e dolcificanti assunti dalla popolazione mondiale grazie alle bibite. Raggruppando i risultati per età e sesso, ma anche effetti sull’obesità e il diabete, e decessi correlati. Ebbene su nove regioni del pianeta nel 2010 la zona America Latina-Caraibi ha registrato il maggior numero di morti per diabete (38.000) legato proprio al consumo di bevande zuccherate. Mentre l’Asia ha il maggior numero di decessi per patologie cardiovascolari (11.000). Tra i 15 Paesi più popolosi del mondo, il Messico ha il più alto consumo pro-capite di bevande zuccherate e il tasso più alto di decessi: 318 morti per milione di adulti legate all’assunzione di bevande dolci. Mentre il Giappone, uno dei Paesi con il più basso consumo pro-capite di bevande zuccherate del mondo, ha anche fatto registrare il più basso tasso di mortalità associato con il consumo di queste bibite: circa 10 decessi per milione di adulti.

Un problema quello delle bevande zuccherate che risulta dannoso soprattutto per i bambini. Fra i ragazzini che le consumano, le bibite di questo tipo sono la prima causa di un apporto calorico troppo alto. A dirlo uno studio della University of North Carolina di Chapel Hill pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine. Inoltre, il consumo di bibite come la soda dolcificata, i drink alla frutta e gli energy drink, e’ associato anche con un piu’ alto consumo di cibi poco sani. Gli scienziati hanno esaminato i dati provenienti dal 2003-2010 What We Eat in America e daiNational Health and Nutrition Examination Surveys: i ricercatori hanno esaminato campioni provenienti da 10.955 bambini fra i 2 e gli 8 anni. Le bibite zuccherate sono le principali cause del maggior apporto calorico fra i bambini di 1-5 anni e quelli fra 6 e 11 anni.
Negli Stati Uniti il consumo di bevande zuccherate è molto diffusa. E’ recente l’ultima notizia nel braccio di ferro fra autorità e produttori sul consumo di questi prodotti. Pochi giorni fa è stato infatti bloccato a poche ore dalla sua entrata in vigore, lo stop alla vendita di bibite ad alto contenuto zuccherino in contenitori più grandi di 16 once (poco meno di mezzo litro) nella città di New York. A deciderlo è stato il giudice della corte suprema a Manhattan Milton Tingling  Junior, che ha revocato il divieto voluto dal sindaco della città Michael Bloomberg. Il primo cittadino ha annunciato che presenterà ricorso.

QUANDO SCENDE ICEMAN… NON CE N’E’ PER NESSUNO!

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Gestione delle gomme perfetta, un pit stop in meno e una concentrazione assoluta, senza nessun errore. In più giro veloce fatto segnare proprio alla fine, quasi a voler dire “giù le mani dalla vittoria, il più forte sono io”.
Così Kimi Raikkonen ha messo in fila tutti al Gp d’Australia, battendo proprio sul finale uno scatenato Alonso che nulla ha potuto per acciuffare la vittoria. Eppure la Ferrari, nonostante tutto, è la scuderia che esce meglio da questo Gp perché è stata quasi sempre la più veloce in pista. E, soprattutto, più veloce della Red Bull… Lo sguardo scuro di Vettel sul podio parlava da solo perché con queste forze in campo ormai è evidente che la Ferrari è davanti alla scuderia inglese. Lo ha dimostrato anche Massa a inizio gara. Un Massa (quarto alla fine) rinato che sembra solo l’ombra del pilota in difficoltà che ha fatto temere il peggio nella scorsa stagione.
Insomma il mondiale parte nel migliore dei modi perché una cosa è certa: da qui in poi assisteremo a gare molto più combattute che in passato perché anche la Mercedes, solo quinta con Lewis Hamilton (e con il ritiro di Rosberg) alla fine ha dimostrato di avere un passo di gara migliore di quello della Red Bull che ha piazzato l’altra macchina, quella di Mark Webber, alle spalle di Hamilton, ma davanti alla Force India di Adrian Sutil, autore di una gara strepitose. Ottava piazza per l’altra Force.

India di Paul Di Resta davanti alla McLaren di Jenson Button ed alla Lotus di Romain Grosjean. Fuori dai punti, undicesima, l’altra McLaren di Sergio Perez.

La F1 si ferma… allagata la pista di Melbourne. Prove rinviate

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La pioggia non dà tregua e paralizza le qualifiche del Gp d’Australia. A Melbourne è stata completata solo la prima manche delle prove ufficiali. Le monoposto non sono ancora tornate in pista per la seconda frazione: si attende il miglioramento delle condizioni meteo ma, nel tardo pomeriggio di Melbourne, bisogna fare i conti con il peggioramento della visibilità.

Inter perde 3-0 contro il Rubin Kazan. E’ comunque qualificata per il prossimo turno di Europa League

 

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*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*

lazylauramaisey

The Adventures of Danda and Yaya

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