
Comunque la pensiate sulle scie chimiche, c’è un dato alla base che bisogna analizzare: il numero di interpellanze parlamentari che negli anni hanno visto al centro il dibattito sulle scie chimiche.
La prima c’è stata il 2 aprile 2003 e fu il deputato Italo Sandi, iscritto nelle liste dell’Ulivo, a promuoverla. A ottobre dello stesso anno è Pietro Ruzzante, esponente del partito democratico Veneto a ritornare sull’argomento. Poi è il turno del Prof Severino Galante il 3 febbraio 2005, anch’esso iscritto nella sinistra italiana. Nel 2006 Gianni Nieddu, ancora un democratico che chiede di far chiarezza su queste scie. Nel 2007 è l’unione di Centro con Amedeo Ciccanti a sollevare il problema, poi a qualche mese di distanza un’altra comunista, Katia Belillo. Non passa neppure un anno e il democratico Brandolini è di nuovo sul tema e poi ci torna ancora, nello stesso anno, lo stesso Ciccanti. Il 17 settembre 2008 è Antonio Di Pietro a fare un interpellanza parlamentare a cui ne seguono altre due di Sandro Brandolini. E’ il 5 novembre quando il senatore Oskar Peterlini del Südtiroler Volkspartei rinnova per l’ennesima volta la richiesta di fare chiarezza. Nel 2009 ritorna alla carica Amedeo Ciccanti, seguito nel 2011 da Scilipoti.
Ma c’è anche un’interrogazione parlamentare al Parlamento Europeo nel 2007 del deputato Erik Meije.
Ora può darsi che le scie chimiche siano solo un effetto di condensazione, un normale processo che ci deriva, come minimo, tuttavia, da una soglia di inquinamento molto alta. Perchè mai nessuno ha posto con chiarezza e senza inequivocabile dubbio una teoria che potesse smentire tutte le “farneticazioni” di questi visionari complottisti?
Basta spiegare con termini scientifici e dati alla mano certi per far cessare le interpellanze parlamentari e invece sono continuate fino a 2 anni fa… forse nell’ultimo anno non ci sono state, anche per la grave crisi economica che ha monopolizzato i dibattiti politici.
Quello che è quindi successo all’attore Nicolas Vaporidis è solo un attacco mediatico senza precedenti. Un riversare la propria irrisione solo a scopo di danneggiare l’immagine pubblica di un professionista dello spettacolo. E’ come prendere la pistola (in questo caso la tastiera) e far fuoco per poi apparire sulle prime pagine dei giornali… ora che molti quotidiani hanno imparato a riportare i messaggi di perfetti sconosciuti nella rete ognuno spera che il giorno dopo il suo messaggio possa figurare tra questi… Danneggiare un attore per richiamare l’attenzione su di sè… veramente un’azione riprovevole!
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