“La miglior cosa del futuro è che arriva un giorno alla volta”

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Troppe polemiche? Salta l’accordo tra Rai e Crozza?

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Troppe polemiche per quell’ingaggio milionario che ormai tutti davano per certo per Maurizio Crozza che sarebbe dovuto approdare alla Rai? Sembra proprio che all’ultimo momento ci sia stato un passo indietro della tv di Stato che si è sentita bersagliata per elargire compensi, a detta di molti, eccessivi in tempi di crisi dove si taglia la spesa pubblica e sembrano non esserci risorse per la scuola. Così viale Mazzini avrebbe deciso di fare a meno del comico de La7 anche se qualche tempo fa il direttore Giancarlo Leone aveva sentenziato “Per Crozza spenderei tutto quello che ho” (in realtà risorse pubbliche). Il “sogno” di strappare il comico però alla tv recentemente acquistata da Urbano Cairo sembra dover essere rimandato a “tempi migliori”

A dirlo è Primaonline.it che scrive: “Marcia indietro della Rai nella trattativa per portare su Raiuno Maurizio Crozza – si legge sul sito -. L’intesa prevedeva nei prossimi tre anni 22 puntate in prima serata al costo ‘chiavi in mano’ di 450 mila euro ognuna (con la produzione della Itc2000 di Beppe Caschetto). Al comico genovese sarebbero andati complessivamente 5 milioni di euro”. “A far saltare l’accordo – conclude Primaonline.it – le polemiche politiche già innescate dal possibile ingaggio di Crozza, poco amato sul fronte del Pdl”.

Agguato nel Tarantino, ucciso un pregiudicato

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Martino Marangio, pregiudicato di 50 anni è stato ucciso a Pulsano, in provincia di Taranto, da colpi d’arma da fuoco sparati da sconosciuti che si trovavano a bordo di un’automobile. Al momento dell’agguato l’uomo era a bordo della sua vettura, in via Rotondelle, alla periferia del paese.

Shock nel mondo del calcio: Batigol a rischio SLA?

batistuta-rischiosla-tuttacronacaCome dimenticare il mitico Batigol? Il bomber argentino dai piedi d’oro che ha fatto innamorare i tifosi di Fiorentina, Roma e Inter e tremare gli avversari con il suo ruggito? Ma ora Gabriel Omar Batistuta sta scontando tutte quelle prodezze permesse anche dalle molteplici infiltrazioni in presenza d’infortuni. Perchè il Re Leone non si fermava ma ora, forse, a farlo riposare potrebbero essere le sue stesse gambe. Le ginocchia sono ormai prive di cartilagine, i tendini a pezzi e l’ex attaccante non riesce a sforzare gli arti per più di mezz’ora. Il medico smentisce che possa dipendere dalle cure a cui era stato sottoposto per smaltire dolori o recuperare, ma ora si dice che sia a rischio SLA, malattia degenerativa che spesso colpisce i calciatori, come Stefano Borgonovo. E della quale, ancora, si conosce troppo poco. Da tanto tempo, ormai, quei tiri di potenza dalla distanza non si vedono più, mancano i suoi calci piazzati e i precisi colpi di testa. Ma potremmo mai scordare un centravanti come pochi?

Ma se il sito “Ilovefootball.it” racconta che il bomber avrebbe seri problemi alle gambe che gli causano gravi difficoltà a camminare, sembra che si tratti di una bufala e che sia stato ripreso un vecchio articolo che presentava la stessa ipotesi. Nell’intervista l’ex calciatore raccontò: “Stavo davvero male. Non potevo quasi più camminare. Ora sto meglio, non posso più giocare a pallone perché non posso più correre”. E riguardo alle troppe infiltrazioni che lo avrebbero portato a rischio Sla, nella stessa intervista Batigol smentiva. “Facevo infiltrazioni? Sì, ma non poi tantissime. Però giocavo sempre. Se tornassi indietro, forse starei più attento a me stesso, ma alla fine neppure troppo”. Non è la prima volta che all’ex centravanti viene addossata la malattia: il 6 novembre 2012 il blog ‘Storie di calcio’ lanciò l’allarme, poi subito smentito. Al momento, le smentite ancora non sono giunte, ma non è da escludere che si tratti solo di una distrazione di Bati e del suo staff.

Walk-Man ovvero il robot per la Protezione Civile

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Nasce il progetto italiano per creare un robot in grado di interagire con scenari ostili e in situazioni di emergenza, ovvero Walk-Man. Il progetto di durata quadriennale sarà portato avanti dall’Istituto Italiano di Tecnologia  vedrà la partecipazione dell’Università di Pisa, dell’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne (Epfl) in Svizzera, del Karlsruhe Institute of Technology (Kit) in Germania e dell’Université catholique de Louvain (Ucl) in Belgio. Si cercherà di portare avanti un robot con prestazioni avanzate, adatte ad ambienti industriali o civili danneggiati, quali fabbriche, uffici e case. In tali scenari i robot Walk-Man saranno in grado di camminare come un essere umano e stare in equilibrio, oltre ad avere capacità avanzata di manipolazione di oggetti e utensili.

“Gli eventi degli ultimi anni” – ha spiegato Nikos Tsagarakis, coordinatore scientifico del progetto Walk Man – “hanno reso più evidente la necessità di robot intelligenti e affidabili, che possano essere utilizzati dopo un disastro, in modo rapido, e per compiere attività troppo rischiose per l’uomo”.

La sala bingo si trasforma in far west, poliziotto sventa rapina a Napoli

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Un poliziotto fuori servizio si è trovato al posto giusto nel momento giusto. Erano circa le 2 quando a via Cinthia a Napoli il poliziotto che aveva appena parcheggiato la sua auto ha notato l’irruzione in una sala bingo di due malviventi a volto coperto da un passamontagna e armati di fucile. Si è quindi appostato per vedere cosa stesse accadendo ed è stato spinto all’interno del locale proprio da uno degli uomini armati. Il poliziotto ha avuto la prontezza di rifugiarsi con un salto dietro il bancone del bar e ha puntato la sua pistola contro i rapinatori che a quel punto si sono dati alla fuga sparando diversi colpi.  Ne è scaturito un conflitto a fuoco senza danni e feriti, durante il quale è intervenuto un terzo rapinatore, non armato, che ha cercato di bloccare il poliziotto e, dopo la colluttazione anche quest’ultimo è scappato insieme ai complici a bordo di una Fiat Panda. Ora si indaga per l’identificazione dei malviventi.

Mare Nostrum: un’imponente macchina per salvare i migranti!

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Tutta la tecnologia al servizio dei migranti per salvargli la vita, prestare soccorso e impedire che tragedie come quelle di Lampedusa possano ripetersi. Un’operazione massiccia che vede impegnati  droni e aerei senza pilota, oltre ad elicotteri con strumenti ottici ad infrarossi. Lo ribadisce il ministro della Difesa Mario Mauro, che sembra già in assetto di guerra e pronto a vedere in azione questi nuovi mezzi militari.

Mare Nostrum «sarà un’operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane» ha spiegato Mauro.
Il ministro della Difesa ha precisato anche che «Utilizzeremo per la prima volta una nave anfibia che ha la capacità di esercitare il comando e controllo, con elicotteri a lungo raggio, capacità ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi. Avremo poi 4 altre navi della Marina: due pattugliatori e due fregate» e altri velivoli.

Successivamente è intervenuto anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha cercato di rassicurare: «Ci sono le regole del diritto internazionale della navigazione, non è detto che se interviene una nave italiana porti i migranti in un porto italiano. Si valuterà in base al luogo dove avverrà l’operazione».

Mentre si effettuano i tagli agli statali, il blocco degli straordinari, mentre vengono anche sottratti miliardi alla Sanità pubblica ed elargiti milioni a Crozza e Fazio nella tv di Stato, è davvero rassicurante sapere ci siano così tanti mezzi a disposizione dei migranti e che ci sia anche una “capacità ospedaliera” che invece sulla terra ferma sarà ulteriormente precaria e in bilico.

Bufera in nazionale Prandelli risponde a Cassano in attesa di Armenia

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«Cassano dice che convoco tutti tranne lui e non capisce perché? Non rispondo, perché bisognerebbe fare un discorso e non una battuta: e dico questo per rispetto di Antonio», così Prandelli alla vigilia di Italia- Armenia. Lo stesso tecnico ha poi aggiunto: «Abbiamo vissuto giorni pieni di polemiche: evidentemente il Mondiale è cominciato in anticipo».

«Al Brasile ci penso, è un bellissimo paese: andarci in vacanza direi di sì, per il resto la vedo molto, molto dura»: così aveva detto Antonio Cassano, rilanciando la sua candidatura azzurra al Mondiale. «È un anno e mezzo che Prandelli non mi chiama – ha aggiunto l’attaccante del Parma in un’intervista a “TikiTaka”, in onda domani sera su Italia1 – Se in un anno e mezzo ha chiamato tutti tranne me avrà qualche motivo per la testa che non capisco e non conosco. Ma pazienza: non piangerò».

Ancora polemiche tra gli esclusi, mentre l’Italia, tra un “fallo di mano” e un uscita poco felice di Balotelli, si prepara nel tentativo di conservare la sua imbattibilità,

Troppi sms in sala: Madonna bandita dal cinema!

madonna-cinema-tuttacronacaSullo schermo davano “12 Years a Slave”, ultima opera del regista Steve McQueen con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. In platea… una donna che, sembra, non smettesse mai di mandare sms, infastidendo i vicini di posto. Alla richiesta del personale del cinema di riporre il BlackBarry, la donna in questione è andata su tutte le furie ed ha risposto “E’ per lavoro… schiavista!”. Dopo di che ha ripreso a mandare messaggi. Chi era questa persona? Niente meno che Madonna, che ora si ritrova con il divieto di mettere piede nelle sale della catena “Alamo Drafthouse” , in Texas, famosa per le sue rigorose politiche verso i clienti indisciplinati. Tim League, ad e fondatore del gruppo, hatwittato “Finché non si scusa con gli altri clienti del cinema a Madonna sarà vietato guardare film da noi”. Poi League ha precisato che il suo era più che altro  “un modo per far capire quanto è sgarbato mandare messaggi durante le proiezioni”.

Addio Funky Professor. E’ morto Marco Zamperini

marco-zamperini-tuttacronacaSi è spento la scorsa notte, all’età di 50 anni, Marco Zamperini, probabilmente stroncato da un infarto. Conosciuto come Funky Professor, era uno dei più importanti technology evangelist italiani e uno dei più attivi divulgatori dell’innovazione del nostro Paese. Laureato presso l’Università Statale di Milano, dopo aver lavorato come consulente indipendente nell’ambito di progetti di sviluppo software per grandi industrie italiane. era entrato in Etnoteam, realtà storica dell’Ict italiano, nel 1990 per diventare poi, 10 anni più tardi, Chief Technology Officer per la Direzione Generale Telecomunicazioni e Media. L’anno successivo viene nominato direttore delle attività di ricerca e sviluppo e responsabile delle attività di evangelizzazione tecnologica, mentre dal 2005 al 2007 ha ricoperto il ruolo di direttore del marketing e della comunicazione. Dopo esser stato Direttore del Marketing e della Comunicazione, nel 2007 viene nominato Chief Technology Officer della Value Team S.p.a. Zamperini è stato anche, tra 2011 e 2012, professore presso l’Università IULM di Milano. Sono state innumerevoli le sue lezioni nelle scuole e nelle università per far appassionare i più giovani alla tecnologia. I funerali saranno domani alle 14.45 alla Chiesa Santa Francesca Romana di Milano.

I consigli su internet di Napolitano ai giovani

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Giorgio Napolitano non si dimentica proprio di nessuno, dopo aver pensato alla popolazione carceraria con il suo messaggio al Parlamento, in cui chiedeva l’indulto o l’amnistia, ora invece si concentra sui giovani e su internet. Il Presidente avverte sui pericoli della rete dove ci possono accedere “anche truffatori, venditori di falsi miti, propagandisti di odio e arroganti intenti a infierire sui più deboli”. Il messaggio è stato diffuso in occasione di un’iniziativa Telecom su “Minori e Internet.”   E’ evidente che il Presidente  rivolgendosi ai minori, che tale era in quel momento il suo pubblico, vuole  metterli in guardia.  “Saper distinguere i siti Internet e i messaggi utili, costruttivi o anche soltanto divertenti da altri che vogliono approfittare della vostra freschezza e bontà d’animo, per spargere tossine e spesso trarne profitto, è uno dei compiti che spettano a voi ragazzi e ragazze per diventare più grandi”, scrive il capo dello Stato.

“Internet – prosegue Napolitano – ha cambiato ritmi e abitudini della nostra società, accorciato distanze e sveltito la circolazione delle informazioni, ma dei suoi vantaggi e della sua rapidità e ramificazione possono avvalersi anche  arroganti intenti a infierire sui più deboli o sulle persone più influenzabili”.

Un discorso che sorprende, quello del Capo dello Stato, che parla con grande proprietà di strumenti apparentemente lontani     dalla sua cultura classica e politica, di cui però  ha voluto prendere coscienza e afferrarne potenzialità  e realizzazioni  tenuto conto che Internet ormai fa parte integrante del quotidiano e del futuro, del privato e del pubblico.

Fermato un 44enne a Londra: tentava di fare irruzione a Buckingham Palace

Buckingham-Palace-tuttacronacaUn 44enne ha tentato di fare irruzione nel palazzo di Buckingham Palace entrando dal cancello sul lato nord attorno alle 11.30 di questa mattina ma è stato fermato dalle forze dell’ordine, che l’hanno trovato in possesso di un coltello. Ora l’uomo si trova in stato di fermo. A renderlo noto Scotland Yard. Buckingham Palace ha comunicato che la regina non si trovava a palazzo quando l’uomo ha tentato l’irruzione, sottolineando che non intende commentare oltre sull’episodio.

Terremoto sull’Appenino Ligure: coinvolte le privince di Alessandria, Genova e Pavia

terremot-alessandria-tuttacronacaUna scossa di terremoto di magnitudo 2.4 si è verificata alle ore 18:26 nel distretto sismico dell’Appennino Ligure. Le apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) hanno registrato l’ipocentro dell’evento a una profondità di 9.9 km mentre l’epicentro è stato localizzato nella provincia di Alessandria. I comuni più prossimi, in un raggio di 10 km, sono Avalosca, Berzano di Tortona, Borghetto di Borbera, Brignano-Frascata, Cantalupo Ligure, Carezzano, Casasco, Castellania, Cerreto Grue, Costa Vescovato, Dernice, Garbagna, Momperone, Monleone, Montegioco, Montemarzino, Paderna, Pozzol Groppo, San Sebastiano Curone, Sant’Agata Fossili, Sardignano, Volpedo e Volpeglino. In un raggio tra i 10 e i 20 km, si trovano anche dei paesi della provincia di Genova (Isola del Cantone e Ronco Scrivia) e altri della provincia di Pavia (Bagnaria, Cecima, Codevilla, Godiasco, Montesegale, Ponte Nizza, Retorbido, Rivanazzano, Rocca Susella, Val di Nizza e Voghera).

Ogni puntata di Crozza sulla Rai costerà 475mila euro?

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Non è certo per fare i conti in tasca o per speculare sui soliti compensi, a detta di alcuni, gonfiati che è scoppiata la polemica sul passaggio di Maurizio Crozza in Rai. Il periodo storico e la crisi dell’Eurozona sicuramente amplificano il coro dei dissidenti davanti a somme inimmaginabili che vengono distribuite in Rai (quindi nella tv pubblica italiana) mentre c’è chi dorme in auto e non ha più una casa poiché la banca, dopo 12 anni di mutuo pagato, ha portato via un bene essenziale a una famiglia di Chioggia. Certo le tensioni sociali stridono se si pensa anche ai comparti industriali in fuga dall’Italia o a Telecom che sta per essere venduta, mentre nella tv pubblica continuano a essere elargiti stipendi milionari. E’ il Giornale a svelare che arriverà giovedì, cioè nella prossima seduta di Consiglio d’amministrazione della tv pubblica , il contratto di Maurizio Crozza.

I dettagli li anticipa Laura Rio:

Confermata l’ipotesi di un accordo del valore complessivo di 25 milioni di euro: tra i 4,5 e i 5 andrebbero al comico, mentre i restanti servono per la produzione del programma, gestita dalla Itc2000, società di Beppe Caschetto, manager di Crozza.
Il one man show dovrebbe andare in onda da marzo 2014 su Raiuno, appena finito Sanremo, fino all’estate 2016. L’accordo, infatti, sarebbe biennale.
In totale il contratto prevederebbe una cinquantina di puntate (per l’esattezza 53 – una ventina nel 2014, un’altra ventina nel 2015 e le restanti nel 2016), ognuna al costo di 475mila euro. E proprio questo dettaglio sarebbe quello contestato da alcuni consiglieri, che ritengono troppo alta tale cifra in considerazione del fatto che si tratta di uno show della durata di 70 minuti (evviva, finalmente su Rai1 approderà il promesso formato corto).

Il Giornale calcola anche il compenso al minuto di Crozza:

Dunque 475mila euro diviso 70 fa 6.785 euro al minuto! Per avere un raffronto basta pensare che uno show di prima serata, della durata ben più lunga di due ore e mezza (come Tale e quale show o Ballando con le stelle), costa attualmente tra i 500 e 600 mila euro a puntata. Ma, mentre questi programmi hanno forti costi di produzione: dai numerosi ospiti, ai famosi concorrenti, al trucco, alle riprese in esterna, il comico sta semplicemente su un palco, (quasi sempre) da solo, impegnato nelle sue spassose imitazioni.

In ogni caso da venerdì Crozza tornerà in onda su La7, per l’ultima stagione. Otto puntate fino a dicembre, poi il trasferimento a Viale Mazzini.
Dove la serata del venerdì post Festival di Sanremo potrebbe essere formata da Crozza prima e Benigni dopo (in partenza verso le 22.30) con le letture dantesche registrate la scorsa estate (il comico toscano avrebbe trovato l’accordo con la Rai: 4 milioni di euro per lo show sui Dieci comandamenti e per le seconde serate, appunto).

Fa sesso con la madre della sua fidanzata. Ora aspetta un figlio da entrambe!

doppia-cicogna-tuttacronacaLa confessione shock di un 26enne inglese è apparsa sul Sun. E’ lui stesso a raccontare “Ho fatto sesso con la mamma della mia ragazza. Ora lei è incinta e anche la mia ragazza lo è”. La storia è iniziata in modo comune. Otto mesi fa, alla festa di fidanzamento di un amico, conosce una 24enne. Scatta l’attrazione ed iniziano a frequentarsi, fino a che lei non rimane incinta. La 24enne, soffrendo di disturbi della gravidanza, non era in grado di fare sesso con il fidanzato. Stanno assieme, ma la giovane vive ancora con la madre. Una sera lui si reca in visita ma non trova la fidanzata, solo la madre di lei… con la quale scatta la passione. Dopo qualche tempo la notizia shock: ora anche la “suocera” aspetta un figlio!

“I nostri prodotti sono buoni”, i politici e la Terra dei Fuochi

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“I prodotti di questa terra sono buoni” e sotto questo slogan i politici si sono incontrati in una tenuta  agricola lungo la circumvallazione esterna di Giugliano assieme ai rappresentanti sindacali del comparto agricoltura. Insieme all’assessore Nugnes i presidenti delle commissioni bonifiche, agricoltura e sanità, rispettivamente Amato, Foglia e Schiano; i parlamentari Giovanna Palma e Paolo Russo, i consiglieri regionali Maisto e Topo hanno assaggiato le fragole prodotte in zona.

“Il nostro brand va tutelato e dopo le nostre denunce la grande distribuzione ha rimesso sugli scaffali le verdure coltivate qua – dice l’assessore regionale all’agricoltura Daniela Nugnes -. I prodotti di queste aziende sono certificati, per i consumi sicuri vanno evitati i rivenditori che non sono in grado di dimostrare la provenienza geografica”.

Ma come molti sanno non è  mangiare una fragola contaminata un giorno che  provoca danni, ma è l’accumulo di sostanze tossiche a favorire l’insorgere dei tumori, che poi si debba evitare la speculazione è vero, ma devono anche essere assicurate le misure per garantire la salute pubblica.

Attentato in diretta: il video dei kamikaze al tg

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Un reporter,  Hussam Shoaib, stava spiegando la difficile situazione in Siria, proprio mentre avvengono due forti esplosioni in sequenza nell’edificio del canale  Syrian Tv, a Damasco. I kamikaze infatti avevano tentato di entrare con le proprie auto nell’edificio e quindi farsi saltare in aria, invece sonos tate le guardie della sicurezza a sparare contro i due kamikaze  all’esterno dell’edificio. L’attentato è stato rivendicato da Jabhat an Nusra (Fronte della salvezza), gruppo jihadista composto per lo più da miliziani siriani. Morti i kamikaze e ferite le due guardie.

Quello stipendio di Fazio che a Brunetta proprio non va giù…

Renato-Brunetta-Fabio-Fazio-tuttacronacaIl capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, ha presentato un’interrogazione al presidente della Commissione di Vigilanza perchè venga chiarita la tipologia del nuovo contratto in esclusiva tra Fabio Fazio e la Rai e sia reso noto, ufficialmente, l’ammontare del compenso triennale previsto per il conduttore genovese. Sostiene Brunetta: “Risulta quanto meno anomalo che il direttore generale Gubitosi proponga di discutere in Consiglio di amministrazione il rinnovo di un contratto che non è in scadenza, ma che giungerà a termine addirittura a giugno del prossimo anno. Secondo notizie pubblicate dai principali organi di stampa, lo stesso Fabio Fazio avrebbe imposto un rinnovo anticipato del contratto garantendosi una vera e propria blindatura e subordinando ad esso la conduzione del prossimo Sanremo. L’eventuale conferma di questa circostanza, si configurerebbe come una gravissima forzatura del conduttore nei confronti della Rai, poiché Fabio Fazio risulta già legato contrattualmente alla Rai fino al giugno 2014, cioè ben oltre il periodo di messa in onda della prossima edizione del Festival di Sanremo”. Ma l’onorevole non si ferma a questo, avendo oggi pubblicato un lungo post in Facebook, dal titolo “Rai. Fazio il falso mite e la comichetta del re” dove offre una sua rilettura della trasmissione “Che tempo che fa”, dov’è intervenuto ieri.

post-brunettaSi legge nel lungo post: “L’AgCom aveva provveduto, dopo un mio esposto, a intimare a ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio di ‘riequilibrare’ le presenze di centro destra, in nome del pluralismo. Così ieri sono stato ospite della trasmissione.” Quindi l’attacco al conduttore: “Qui fornisco alcuni spunti di decodificazione del linguaggio televisivo di Fabio Fazio, un maestro del minimalismo sorridente e blandente. Il tono minore, dimesso e antiautoritario di Fazio viene collocato in una scenografia dove lui se ne sta assiso come in un trono circondato dalle nuvole, ben sopra l’interlocutore. Questo consente di trasformare il tono basso di Fazio in una superiorità morale. Egli decide con lievi spostamenti della voce e delle parole se il pollice è alzato verso l’alto o verso il basso. Il pubblico non ha bisogno di essere catechizzato. Egli si identifica con Fazio posto a sovrano giudice, ma senza bastone, bensì uno come noi. Chi va da lui è già vivo o morto in partenza. O ti sottometti e accetti la sua signoria mite oppure sei fuori dal consesso civile. Troverà lui il modo di farti sistemare dal pubblico. Egli, con garbo, scomunica mandando messaggi subliminali al pubblico, ogni linguaggio diverso dal suo, non puoi uscire dal suo pentagramma, dalla sua sintassi altrimenti sei un barbaro. O sei faziano o sei trasformato in fazioso, e sei escluso.” Ma Brunetta non risparmia neanche l’altro volto del programma: Luciana Litizzetto. E’ il politico a spiegare che lei “entra alla fine a rendere esplicito il giudizio morale, con Fazio che finge di frenarla. I promossi sono ovviamente quelli di sinistra. Brunetta è censurato a posteriori con la comichetta della parrocchietta che fa le faccette a significare antipatia e disprezzo e attira l’applauso al suo pollice verso contro l’avversario-ospite. Si noti: la Littizzetto sale sul trono, la sola e unica, è il giudice popolare che legge la sentenza già stabilita, può permettersi tutto perché ha la licenza, è il giullare del re.” E ancora: “È il perbenismo eletto a Spirito hegeliano, che sa includere l’opposto purché accetti di lasciarsi definire come antitesi e poi sintetizzato sempre da Fazio tutto-in-tutti.” Ma Brunetta torna anche al momento dello scontro avuto con il conduttore riguardo il suo contratto: “Io ieri ho osato chiedere se fosse vero il contratto da più di 5 milioni di euro che Fabio Fazio ha firmato o sta per firmare. Fazio ha detto che non si fanno queste domande, perché è roba riservata, saperlo favorirebbe la concorrenza. Ho risposto: la trasparenza è dovuta per legge, i denari sono legittimi, ma la Rai è degli italiani, che devono sapere. Fazio sostiene a questo punto che comunque il suo programma porta attivo alla Rai e si paga interamente da solo con la pubblicità, e mi invita a controllare.” E conclude “E allora? Quand’anche fosse vero, e non è vero, è il minimo sindacale: i programmi di intrattenimento e di infotainment di Viale Mazzini devono far guadagnare per permettere poi di confezionare trasmissioni di servizio pubblico.”

Contratti bloccati e addio allo straordinario per gli statali!

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Per i dipendenti pubblici arriva l’estensione del blocco dei contratti che era già intervenuto nel triennio 2010-2012 e che ora arriverà sino al dicembre 2014. Tale estensione riguarda anche il personale del servizio sanitario locale. Poi, sempre nella bozza si legge  ”per le amministrazioni statali, compresa la Presidenza del Consiglio dei ministri, la spesa per le prestazioni di lavoro straordinario va ridotta, rispetto alle risorse finanziarie allo scopo assegnate per l’anno finanziario 2013, del 10% a decorrere dall’anno 2014”.

Shock! Il figlio di Priebke: “seppellitelo in Israele”. Il Vicariato: esequie in casa

priebke-funerali-figlio-tuttacronacaOggi, 14 ottobre, il Vicariato di Roma ha diffuso una nota “in merito alla celebrazione dei funerali del signor Erich Priebke”. Si legge: “La richiesta è stata presentata al parroco non dai familiari del defunto, ma da una signora a nome dell’avvocato del signor Priebke, nella mattina di sabato 12 ottobre. L’autorità ecclesiastica, considerate tutte le circostanze del caso, ha ritenuto che la preghiera per il defunto e il suo affidamento alla misericordia di Dio – finalità proprie della celebrazione delle esequie religiose – dovessero avvenire in forma strettamente privata, cioè nella casa che ospitava le spoglie del defunto. Pertanto, nel rispetto della legge della chiesa, non è stata negata la preghiera per il defunto, ma è stata decisa una modalità diversa da quella abituale, riservata e discreta. La proposta è stata rifiutata dall’avvocato del signor Priebke. Pertanto, nel rispetto della normativa canonica, tutti i ministri cattolici, nella diocesi di Roma, si atterranno alle disposizioni stabilite”.

Nel frattempo, l’ANSA ha raggiunto telefonicamente il figlio di Priebke, Jorge, che da Bariloche provocatoriamente ha dichiarato: “Dove dovrebbe essere seppellito mio padre? Per me anche in Israele, così sono contenti…”. L’uomo ha detto: “Quasi tutto è un’ingiustizia. Perché quella gente non guarda quanto succede in Medio Oriente, Siria, Iran oppure quei poveracci a Lampedusa che muoiono nel Mediterraneo? Perché continuano invece a prendersela con uno dei tempi della guerra finita più di 60 anni fa? Che la smettano di ‘joder’ (rompere, ndr), sono dei risentiti, quelli rompono nel mondo fin da prima di Cristo”. Alla domanda su chi siano ‘quelli’, risponde: “Gli stessi di cui stiamo parlando. Ma ora basta – conclude – mi sono arrabbiato troppo. Meglio non parlare più”. Ma ha anche esposto la sua idea: che suo padre, ex generale SS, fosse una vittima. “Il processo contro mio padre è stata una falsificazione fatta dagli ebrei. L’ho visto quando sono stato a Roma. C’era molto rancore”. “Credo che quanto sia successo a mio padre sia dovuto al fatto che era l’unico ancora vivo tra quelli delle Fosse Ardeatine, l’unico che aveva raggiunto i cento anni”. E precisa: “ormai non ci sono più neanche i suoi vecchi amici”. Alle Ardeatine “non ebbe una responsabilità diretta. Agì per obbedienza dovuta nei confronti dei superiori. Può essere che abbia sparato due volte”. Nel sottolineare di “aver sempre saputo poco della guerra”, e di essersi “aggiornato solo di recente”, spiega che neanche il padre “parlava più di quei tempi”.  Alle Ardeatine “il capo era Kappler, poi c’erano Wolff, Hass e gli altri. Lui era nel gruppo, non so in quale ruolo. Non era certo il ‘numero tre’, forse il ‘numero dieci’ o giù di lì. Molti dicono che era il capo del carcere di Roma: neanche questo è vero, e non lo è neppure la storia che lui teneva in mano la lista” con i nomi dei prigionieri prima che entrassero nelle grotte. “In questi giorni – precisa – su internet stanno uscendo delle cose tremende, quasi mio padre fosse colpevole di tutto. Sul web scrivono tanti giovani, che non sanno niente sulla guerra, gli ebrei o il nazismo”. “Quello che leggo è falso. Non è per esempio vero che abbiamo vissuto nascosti con un altro nome. Qui a Bariloche mio padre ha avuto incarichi pubblici”, aggiunge, precisando che nel 1994, prima di essere ‘scoperto’ da una rete tv americana, Priebke aveva fatto “diversi viaggi, in Italia, Germania, Francia, Inghilterra e gli Stati Uniti”. “Mio fratello Ingo vive d’altra parte a New York, anche se va spesso in Germania. Ma noi – conclude – non ci vediamo da anni”. Jorge ha quindi precisato che non parteciperà ai funerali del padre. “L’ultima volta che ho sentito mio padre è stato una quindicina di giorni fa. Non era malato, stava bene”. E ancora: “Siamo molto tristi, anche se ora sto un po’ meglio. A chiamare eravamo sempre noi, lui non poteva fare telefonate internazionali. L’ultima volta che l’ho sentito abbiamo parlato un minuto, non di più, come facevamo sempre. Mi raccontava poco, che aveva qualche visita, che stava bene… Mi aveva detto ‘alla prossima’. Poi non ha più risposto, né ha voluto sapere niente di nessuno. Credo si sia lasciato andare”. Alla domanda se intenda partecipare ai funerali del padre, Jorge Priebke afferma: “A parte il fatto che ho dei problemi fisici, non abbiamo i soldi per il biglietto. In Argentina – precisa – prendo la pensione minima e ho una macchina vecchia di 35 anni”. “Quando c’è stata l’estradizione in Italia di mio padre, qui tutti si sono lavati le mani, come Ponzio Pilato”, afferma ancora, riferendosi alla reazione della comunità tedesca locale e della Germania nei confronti dei familiari di Priebke a Bariloche.

“Non ho aumentato nessuno stipendio, seguito regole Cgil”

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Il segretario del Pd Guglielmo Epifani, intervistato da Le Iene, specifica la sua posizione e a chi gli chiede conto del fatto che nel 2004 quando era Segretario Generale della CGIL avrebbe ottenuto un aumento di stipendio del 18% risponde: “Ma io non ho aumentato nessuno stipendio. C’è una regola del Cgil e quelle si sono applicate”.

“L’aumento dello stipendio della Cgil chi lo decideva?”, gli chiede la Iena Filippo Roma ed Epifani risponde: “In quel caso la segreteria”. “Quindi lei? La segreteria, se stesso”. “No, in CGIL la segreteria è la segreteria. Il segretario è il segretario. Il direttivo è il direttivo. Nel senso che è un’organizzazione”, precisa il segretario del Pd.

“Rientra nelle regole che c’erano, punto e basta. È inutile che stiamo facendo una storia su niente”, conclude Epifani.

 Benvenuti in Italia!!!

Ma quale Service Tax… si cambia ancora e arriva la Trise!

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Ormai in Italia non ci si sorprende più, neppure l’ennesima pozione amara. Tutto e il contrario di tutto può essere possibile ed ecco che la Service Tax che doveva far dimenticare l’Imu e contenere i costi per gli italiani viene spazzata via dalla TRISE! Alcuni già ipotizzano che il cambio sia stato reso necessario avendo in passato promesso con la denominazione “la service tax” una tassa soft che doveva essere “meno della metà di Imu e Tares insieme” e non potendo arrivare a far quadrare i conti pubblici ecco che si è preferito cambiare nome alla tassa. Ma questo lo dicono soltanto i maligni!

«È istituito in tutti i comuni un tributo sui servizi comunali, denominato TRISE che si articola in due componenti: la prima, a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti urbani(TARI); la seconda, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni (TASI)». Si legge nella bozza della legge di stabilità.

Arriva anche la deduzione Irap, ma è solo per i neo-assunti e il massimo delle deduzioni è di 15mila euro a dipendente.

Esclusione del patto di stabilità interno «al fine di consentire agli enti locali nel 2014 e 2015 i pagamenti in conto capitale». È quanto prevede una prima bozza della legge di stabilità in cui dalla norma si calcolano oneri «sull’indebitamento e sul fabbisogno di 1.000 milioni di euro per l’anno 2014 e di 1.000 milioni per l’anno 2015». Regioni e enti locali non potranno più ricorrere ai derivati. Lo prevede una prima bozza della legge di stabilità. Finora il blocco al ricorso alla finanza derivata era temporaneo, in attesa di un regolamento. Con la legge di stabilità diventerebbe definitivo. Stop quindi hai derivati!

Sanità? «Siamo in contatto con loro e alla fine troveremo una soluzione equa per tutti quanti», ha spiegato il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni rispondendo alle preoccupazioni dei presidenti delle Regioni.

Nella legge di stabilità c’è spazio per gli investimenti «sia quelli di natura infrastrutturale come ferrovie e Anas sia un allentamento del patto di stabilità per i comuni» che daranno «più risorse agli investimenti».Gli investimenti, per Saccomanni, sono «soprattutto di sostegno per le riforme idrogeologiche, per edilizia scolastica, progetti che possono essere attuati rapidamente».

Assegnato il “Nobel” dell’Economia a Fama, Hansen e Shiller

economia-nobel-tuttacronacaE’ stato assegnato ai docenti Eugene F. Fama, Lars Peter Hansen e Robert J. Shiller, delle Università di Chacago e Yale, il Premio per le Scienze Economiche istituito dalla Banca centrale di Svezia, la Sverige Riksbank, assegnato dalla Fondazione Nobel. Come riferisce la motivazione dell’Accademia delle Scienze svedede, gli economisti hanno ottenuto il riconoscimento per le “analisi empiriche dei prezzi degli asset”. Grazie ai loro studi, Fama, Hansen e Shiller hanno trovato e raffinato il modo per prevedere l’andamento dei prezzi delle azioni di borsa e dei titoli di stato nel medio periodo (3 – 5 anni), nonostante sia sostanzialmente impossibile fare previsioni sugli stessi nel brevissimo termine (giorni e settimane).

British Airways accende il riflettore su Alitalia: Ue intervenga su aiuti di Stato

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L’Alitalia Day è arrivato! Oggi consiglio di amministrazione e l’assemblea della linea aerea sono chiamati ad approvare l’operazione di salvataggio da 500 milioni di cui 300 milioni di aumento di capitale. Un’operazione che come noto prevede l’intervento delle Poste Italiane, controllate dal ministero dell’Economia. Oltre alle polemiche che ha suscitato questa scelta sulla sua opportunità in termini di politica economica, ora si levano anche serie proteste internazionali che ragionano in termini di diritto e concorrenza. “Ci aspettiamo che la Commissione europea intervenga per sospendere questo aiuto manifestamente illegale”, commenta la Iag, holding che controlla British Airways, Iberia e Vueling, commenta con l’Ansa gli ultimi sviluppi su Alitalia, sottolineando di essere “stati sempre contrari agli aiuti di Stato”.

Tornando all’operazione comunque in via di approvazione, il dubbio resta intorno alle intenzioni di Air France-Klm, che pure venerdì scorso ha approvato l’impianto dell’operazione. Il socio industriale di maggioranza tra i privati (25%) dovrebbe sborsare intorno a 75 milioni: non sta attraversando un periodo di salute ottimale e già a febbraio ne ha messi quasi 40 per il prestito ponte arrivato dai soci e ben presto rivelatosi insufficiente. Una fonte vicina alla compagnia ha dichiarato al quotidiano economico francese Les Echos: “Non è un piano definitivo bisogna ancora trovare un’intesa su una  ristrutturazione del debito e una revisione del piano industriale”. Malgrado le pressioni del ministro dei trasporti italiano, Maurizio Lupi, che ha invitato Air France-Klm a sottoscrivere la sua quota, Les Echos sottolinea che il gruppo franco-olandese ha intenzione di utilizzare il termine di un mese previsto dagli accordi per aderire al piano o diluire la propria quota all’11%.

“Abbiamo approvato il piano, che va nella giusta direzione, ma rimane insufficiente”, hanno fatto sapere, ricordando che una ristrutturazione del debito (di oltre un miliardo di euro) rimane un requisito indispensabile per qualsiasi impegno definitivo. Lupi aveva già risposto alle reticenze francesi senza mezzi termini: “Alitalia non sarà la Cenerentola di Air France”, ha detto ricordando che in caso di mancata sottoscrizione dell’aumento “verrà meno ogni vincolo per la ricerca di nuovi partner”. Proprio sui partner si è espresso il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, stamane a Radio1Rai: “Ci vuole un alleato, ma non credo che i francesi facciano al caso nostro”, ha sentenziato. Secondo Bonanni “loro vogliono solo il loro hub, tant’è che hanno detto che loro aderirebbero” all’aumento di capitale “alla sola condizione che Alitalia non apra nuove tratte internazionali e non acquisti nuovi veicoli. Anzi: hanno fatto di tutto perchè noi fossimo bloccati nell’acquisizione di nuove tratte che rappresentano le occasioni più remunerative per un’azienda Con loro noi andremmo in ulteriore default; meglio allearsi con i tedeschi oppure con altre compagnie di altre realtà regionali”. Tra i possibili partner, Lufthansa ha messo in chiaro di non essere interessata.

Terremoto in Sicilia, la terra trema sotto una magnitudo 3.4

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Una scossa di terremoto si è verificata in mare a pochi chilometri dalla costa nord-occidentale della Sicilia. La magnitudo dell’evento, avvenuto intorno alle ore 15.00, è di 3.4° sulla scala Richter. Il sisma è stato lievemente avvertito nella “punta” nord-occidentale della Sicilia (San Vito Lo Capo – Trapani). Vediamo la nota ufficiale dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sull’evento sismico, con tutti i dettagli.

Come riporta una nota dell’INGV: Un terremoto di magnitudo (Ml) 3.4 è avvenuto alle ore 15:00:55 italiane del giorno 14/Ott/2013 (13:00:55 14/Ott/2013 – UTC). Il terremoto è stato localizzato nel distretto sismico: Tirreno meridionale B.
 

Travolto un 18enne nudo in strada: dava bastonate alle auto che passavano

ragazzo-nudo-tuttacronacaDomenica sera, a Santa Lucia di Piave, paese in provincia di Treviso, un 18enne ghanese, completamente nudo, è sceso in strada e, nudo, ha iniziato a colpire con un bastone le auto che passavano. Il neo maggiorenne ne ha danneggiate due a bastonate prima di venire travolto dalla terza auto che sopraggiungeva. E’ stato l’automobilista che l’ha investito a soccorrerlo. Il giovane è stato poi condotto all’ospedale di Conegliano dove gli è stata riscontrata la frattura del femore. Al momento, non ha ancora offerto nessuna spiegazione al suo comportamento.

Capacchione: “Balotelli è un bambino viziato, capriccioso e pieno di soldi”

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 La Nazionale di Prandelli è arrivata sul campo del Nuovo Quarto per l’allenamento inserito nell’ambito di “operazione legalità” e centinaia di tifosi hanno incitato i loro idoli, in particolar modo Balotelli e Insigne. Ma non sono mancate le critiche a SuperMario, nell’ambito della polemica innescata dal suo tweet di ieri: “Io simbolo anti-camorra? Vengo a Quarto solo per giocare a calcio”. Ad attaccare il giocatore è stata la senatrice del Pd Rosaria Capacchione, che in passato è stata vittima di minacce per il suo impegno contro la criminalità organizzata: “Balotelli è un imbec***e. Un bambino capriccioso, viziato e pieno di soldi. Il messaggio che ha lanciato, visto anche il suo passato, è inopportuno”. Anche Antonio Pentangelo, presidente della Provincia di Napoli, ha commentato l’episodio: “Ho letto le dichiarazioni di Balotelli che si rifiuta di essere considerato un simbolo della lotta contro la camorra. Sono rimasto quanto mai perplesso proprio perché è un campione molto amato dai ragazzi. Temo che dietro il suo altolà si nasconda il timore di essere “usato” come testimonial. Ci vorrebbe qualcuno che gli spiegasse che qui non si sta sponsorizzando un prodotto commerciale, ma una campagna di civiltà e di legalità. Ci vorrebbe che qualcuno gli spiegasse che la camorra usa i giovani e li porta al macello per i suoi sporchi interessi. Insomma ci vorrebbe qualcuno che dicesse chiaro a Balotelli che se gli piace il ruolo di ragazzo terribile, lo può pure fare, ma senza utilizzare la lotta di tanti ragazzi napoletani contro la camorra, andando controcorrente per avere un titolo di rottura, l’ennesimo, sui giornali”. Pentangelo ha poi concluso: “La lotta alla camorra dalle nostre parti è una cosa seria. Stavolta, per favore, Balotelli si faccia da parte e lasci il palcoscenico a chi se lo merita”.

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Il Vigile del Fuoco rompe il silenzio e apre speranze sul caso Ragusa

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E’ un vigile del fuoco in servizio presso il distaccamento aeroportuale di Pisa, il nuovo testimone del caso Ragusa che ha rotto il silenzio dopo 20 mesi dalla scomparsa dell’imprenditrice. Filippo Campisi, questo il nome del nuovo teste, nei giorni scorsi ha concesso un’intervista a “Linea Gialla” il programma de La7 e l’intera dichiarazione del vigile del fuoco andrà in onda domani sera. Campisi, secondo quanto avrebbe testimoniato, si sarebbe trovato a transitare davanti alla casa della famiglia Logli, proprio la notte della scomparsa della donna e intorno all’una avrebbe visto Roberta Ragusa salire sul Suv. Le sue dichiarazioni sono al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando proprio l’auto avvistata, e contrastano con quanto riferito dall’altro supertestimone Loris Gozi, sentito anche in sede di incidente probatorio, secondo il quale la donna fu vista salire nell’auto del marito Antonio Logli, da oltre un anno indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, e poco dopo in una strada adiacente disse di avere udito Logli litigare con una donna.

Operai caricati dalla polizia, alcuni feriti lievi

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Sono stati i ‘Mossos d’esquadra’, la polizia regionale della Catalogna a caricare circa 200 operai della Panrico, una fabbrica di dolciumi e pane, che ha circa 350 dipendenti. Lo sciopero era stato deciso domenica notte anche contro l’accordo raggiunto tra sindacati e azienda, nel quale si prevede, tra l’altro, il pagamento in tre rate delle spettanze di settembre. Alle 6 gli operai si sono radunati intorno ai cancelli della fabbrica e hanno cercato di impedire l’ingresso ai dirigenti, a questo punto la polizia ha tentato la mediazione, che sarebbe fallita.

Quindi sono partite le cariche che avrebbero portato al ferimento lieve di alcuni manifestanti. Durante la manifestazione sarebbero state lanciate anche le uova.

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Licenziati di serie A e B. Persi 900 posti di lavoro, chi ne parla?

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Alitalia ha gli occhi puntati addosso, ma c’è invece chi nel deserto delle istituzioni e nel silenzio della stampa perde il lavoro. Sono i 900 licenziati, operai e tecnici della De Tomaso, la fabbrica di Grugliasco, nel Torinese, che ha prodotto solo la concept car Deauville e il cui  management è stato inclinato dalle inchieste per la frode di soldi pubblici e il curatore fallimentare sta portando a termine il suo lavoro. Chi si ricorda che questo era il prestigioso stabilimento automobilistico Pininfarina, ora denominato De Tomaso? Le lettere sono state inviate questa mattina e il tempo stringe per evitare questa tragedia sociale: entro il 4 gennaio deve essere trovato un acquirente oppure 900 lavoratori rimarranno senza lavoro, abbandonati nel loro dramma, nonostante abbiano cercato di attirare l’attenzione con proteste e manifestazioni. 

Disperati i lavoratori che hanno sempre continuato a presidiare la fabbrica torinese: lunedì si ritroveranno più numerosi del solito ai cancelli, mentre martedì mattina ci sarà il presidio organizzato dalla Fiomtorinese davanti alla sede della Giunta piemontese, in piazza Castello, a Torino e sarà chiesto un incontro alla Regione.

“L’arrivo delle lettere, sebbene sia un atto dovuto, è avvenuto a sorpresa, non siamo stati informati. Ma noi non ci rassegniamo, siamo pronti a tornare in piazza”, dice un operaio in cassa integrazione da tre anni. “E’ la formalizzazione di un provvedimento inevitabile – commenta Vittorio De Martino, segretario generale della Fiom piemontese – ma noi continuiamo a chiedere che si trovi una soluzione per salvare tutti i posti di lavoro. Alla Regione sollecitiamo una soluzione per il marchio De Tomaso e l’avvio dei corsi di formazione, che ancora non sono partiti”.

“Il curatore – spiega Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro della Regione Piemonte – si è mosso in piena autonomia. In questo momento d’altra parte non sono state formalizzate manifestazioni d’interesse perché non si sa ancora se il marchio sarà disponibile o meno. Su questo punto la procedura credo debba essere chiaro ha l’obbligo assoluto di chiudere in tempi rapidi a tutela dei lavoratori per non vanificare gli sforzi fatti in questi mesi dalle Istituzioni, Regione in primis”.

 

Service Tax sarà più odiosa dell’Imu?

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Patrimoniale, rifiuti, illuminazione pubblica, vigili urbani e verde pubblico questi gli ingredienti della Service Tax che già prima di essere formulata è diventata la tassa più attesa dai cittadini italiani.  Stamattina il premier Enrico Letta e il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, sono saliti sul Colle per illustrare le linee della manovra al Capo dello Stato Giorgio Napolitano comprensivi anche della Service Tax. Chi la pagherà?

Chi occupa l’immobile: inquilino o proprietario che sia. Nel caso di abitazioni sfitte e di più domicili, la Service Tax si pagherà su tutti gli immobili. Un caso a parte dovrebbe essere costituito dalle seconde case, quelle al mare o in montagna. In questo caso almeno una parte della Service Tax, quella legata ai rifiuti, dovrebbe essere pagata in dodicesimi. Al Comune dove si possiede una casa di vacanza, insomma, bisognerà comunicare il periodo di permanenza nell’immobile.

Sarà strutturata in due componenti:

  • una fissa legata ai servizi (30 centesimi a metro quadro, aumentabili fino a 40 centesimi a discrezione dei Comuni)
  • una con un’aliquota che servirà per pagare i rifiuti (forse il 3 per mille di partenza da calcolare sul valore catastale)

La somma delle due componenti, rifiuti e servizi, comunque, avrà un tetto (non dovrebbe superare un prelievo complessivo del 7,6 per mille per le abitazioni principali e del 10,6 per mille per le altre). Il pagamento, poi, dovrebbe essere in quattro rate, la prima a gennaio. La nuova tassa dovrebbe avere anche elementi di progressività, che dovrebbero essere introdotti attraverso il meccanismo dell’Isee o delle detrazioni.

In totale l’operazione dovrebbe portare 12 miliardi di euro nelle casse pubbliche. L’esecutivo è pronto a mettere a disposizione dei Comuni 2 miliardi di euro di trasferimenti per permettere di alleggerire il prelievo. Dunque è ragionevole che il costo complessivo della Service Tax si possa aggirare attorno ai 10 miliardi.

Squalifica a vita… Danilo Di Luca finisce qui la carriera?

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Sanzione pesante quella richiesta dalla procura antidoping del Coni, guidata da Tammaro Maiello,  per il ciclista Danilo Di Luca, trovato  positivo ad un test nel corso dell’ultimo Giro d’Italia.

Il deferimento per Di Luca è scattato ”in ordine alla violazione dell’art. 2.1 del codice Wada in relazione alla positività per presenza di Eritropoietina ricombinante riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto out of competition dall’Unione Ciclistica Internazionale (Uci)” del 29 aprile 2013.

La Procura Antidoping, nel deferimento riguardante il corridore vincitore del Giro d’Italia del 2007, ricorda che si tratta della ”seconda violazione della normativa antidoping Wada” (dopo i due anni di stop rimediati nel 2010) e oltre alla ”squalifica a vita” ne chiede quindi ”l’invalidazione dei risultati agonistici conseguiti successivamente al prelievo biologico”

La Sardegna si affranca… ma solo in Google Maps e solo per un mese!

Gmaps-Sardo-tuttacronacaL’idea è partita, come l’era 2.0 richiede, da Facebook, dove si era creato un gruppo dal nome “Modifichiamo in Sardo i toponimi della Sardegna su Google Maps. Basta un click”: via i nomi che tutti conosciamo e spazio ai toponimi in lingua sarda. Ecco allora che improvvisamente si leggeva Nùgoro al posto di Nuoro, Casteddu invece che Cagliari,  Sassari si è trasformata in Tàtari e Oristano ha riconquistato l’antica dizione di Aristanis. E così via. Perchè chi ha risposto all’appello si è dedicato a un lavoro certosino di riscrittura della mappa in rete. Ma la carta è stata a dispostizione solo per un mese, dopo di che Google si è accorto di quanto stava accadendo e ha ripristinato la normalità toponomastica ponendo fine alla Repubblica Cibernetica di Sardigna. L’utente del social blu aveva dato il via alla rivoluzione perchè arrabbiato con una recente disposizione governativa che aveva imposto ai comuni dell’isola di togliere i cartelli bilingue. Conseguenze: per circa un mese, quasi tutti i comuni di Ichnusa sulla mappa di Google riscritti in sa limba, la lingua sarda. Questo è stato possibile per la presenza dell’applicazione Google Map Maker, che rende possibile modificare i nomi delle località.

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Allarme Sanità: Lorenzin con i Presidenti delle Regioni!

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Ancora la pietanza non è servita, ma fa già discutere. Per tagliare il costo del lavoro, bisogna tagliare la Sanità. L’equazione non torna e l’allarme viene lanciato dal Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin che si schiera al fianco dei Presidenti delle Regioni che avevano già nei giorni scorsi sollevato il problema:

“I tagli per ora sono solo un’indiscrezione. Ma se ci fossero salterebbe il patto per la Salute. I risparmi si stabiliscono solo tra ministero e Regioni,non con tagli lineari ma con una mirata lotta agli sprechi. Altrimenti saltano le 15 regioni sotto piano di rientro e sono in difficoltà anche le cinque che hanno i conti in ordine”, così la Lorenzin.

Sulla questione è intervenuto anche il segretario del Pd, Guglielmo Epifani: “Bisogna lavorare per aiutare la crescita, sostenendo le possibilità di investire dei comuni virtuosi, allentando il patto di stabilità, e guardando con attenzione alle esigenze delle autonomie. Ma dobbiamo dare anche un altro segnale di inversione di tendenza e di fiducia rispetto alle attese dei cittadini, chiudendo finalmente la stagione dei tagli continui alla sanità”.

Se non verrà tagliata la Sanità pubblica cosa verrà tagliato?

Zuckerberg pretende la privacy, ma non la concede

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Comportamento davvero “contraddittorio” da parte del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg che dopo aver acquistato per 30 milioni le case dei suoi vicini per paura che un costruttore potesse edificare ville nella zona adiacente alla sua casa e poi puntare sul suo nome per alzare il prezzo di acquisto, sembra invece voler privare i suoi utenti di qualsiasi tutela. Facebook infatti eliminerà una sezione delle impostazioni di riservatezza rendendo ogni profilo utente visibile a chiunque nelle ricerche sul social network. Quindi uno stalker sarà facilitato, così come sarà facile l’accesso ai dati personali per un datore di lavoro o ancora qualche malintenzionato potrebbe vedere una foto scattata in vacanza e svaligiare la casa di un ignaro utente che aveva postato, forse con un po’ di ingenuità, le proprie foto. Privacy zero!!! Anche da parte di  Google+ e YouTube che hanno comunicato che verranno venduti i commenti e le foto dei loro utenti su suoi servizi o siti collegati. Chi fermerà questa speculazione? Chi punirà questo furto legalizzato? Chi porrà freni alla vendita di dati personali?

Forse quelle case appena acquistate da Zuckerberg saranno pagate da ora in poi con le foto di ignari utenti che si troveranno a fare da testimonial a prodotti anche disdicevoli. Siamo tutti merce di scambio, peccato che sulle nostre facce siano i “cannibali del web” a fare i soldi, mentre gli utenti s’impoveriscono e restano disoccupati.

 

Balo chiede scusa per il “fallo di mano”? La Figc lo fa per lui

mario-balotelli-italia-tuttacronaca-scuseHa parlato ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport il presidente della Figc, Giancarlo Abete. E non può esimersi dal rivolgere un pensiero a Balo e al suo tweet di ieri con cui rigettava l’ipotesi di essere un simbolo anticamorra: “A volte Mario dovrebbe essere più prudente con le sue comunicazioni. Sta vivendo un periodo impegnativo ma la pressione mediatica su di lui è troppo elevata, bisogna capirlo. Ci sono momenti in cui tutti possono avere dei problemi. Ha 23 anni e deve crescere”. Ma parla anche della manata con cui SuperMario ha colpito la telecamera di Mediaset all’arrivo alla stazione di Napoli al seguito della Nazionale: “Balotelli è stanco di essere sempre nell’occhio del ciclone, i suoi valori sono positivi e ne siamo convinti. Ha il carattere tipico di un ragazzo tutt’altro che passivo, ha personalità. Detto ciò, la Nazionale esprime certi valori e lui deve uniformarsi. Ma l’attenzione da parte dei media, nel caso di Balotelli, è sempre rivolta più al personaggio che al calciatore”. Ma i due episodi che ieri hanno caratterizzato la giornata dell’attaccante non sono piaciuti a molti in Federazione, che ora invocano il codice etico. Nel frattempo, è stato previsto per oggi un faccia a faccia tra il giocatore e Prandelli. A presentare le scuse, in esclusiva per Sport Mediaset, per il gesto di ieri sera di Mario è stato il direttore generale Figc, Antonello Valentini: “Mario Balotelli chiede scusa a tutta Mediaset e all’operatore. Ho visto con lui le immagini e ci ho parlato. E’ stato un gesto di insofferenza dovuto alla grande folla”. Spiega Valentini: “Mario ha cercato di liberarsi dal grande pubblico, senza violenze, sopraffazioni o mancanza di rispetto. E’ stato un momento di nervosismo”. Nervosismo, dice il d.g., “dovuto all’assalto, affettuoso, dei tifosi napoletani. Mario mi ha detto che non poteva andare né avanti né indietro e per questo si è fatto spazio nel modo in cui avete visto. La Nazionale deve essere casa sua e qui deve comportarsi come si comporta al Milan, rispettando le regola di autodisciplina”.

Parigi e Londra invase dagli zombies!

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Zombies per le strade di Londra e Parigi, così gli eventi in Europa mentre si attende come ogni anno il fatidico Halloween, la notte all’insegna della paura tra attrazioni ludiche e commercio.

Bar, locali, ristoranti, piazze e vie intanto si sono riempiti di zombies e bambole assassine che hanno preso parte al Zombie Walk 2013. Ed è subito terrore!

 

Così il termine haitiano zombies che si ricollega a riti voodoo e traghetta il mondo dei morti nel mondo dei vivi torna ancora prepotentemente a far divertire grandi e piccini nelle capitali europee dove sono sfilate innumerevoli persone che hanno esorcizzato con la Zombie Walk 2013 le paure di un nuovo anno e gli spettri di una crisi che sembra ancora far sentire i suoi effetti su molti cittadini del vecchio continente.

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Il legale di Priebke se la prende con la Chiesa: negate le esequie

Erich-Priebke-tuttacronacaInizialmente Paolo Giachini, l’avvocato di Erich Prieblke, responsabile della strage delle Fosse Ardeatine e morto venerdì scorso all’età di 100 anni, aveva annunciato il funerale dell’ex SS per martedì, alla vigilia del 70° anniversario della deportazione degli ebrei di Roma. Ma le polemiche non si placano e nessuno vuole accogliere le esequie del boia che mai si è pentito: anche il Vicariato di Roma le ha rifiutate in forma privata. Ora il legale torna all’attacco e commenta: “Lo sdegno del popolo italiano, della gente vera, sincera, è profondo, anche nei confronti della Chiesa che sta dimostrando la sua viltà”. Giacchini ha sostenuto che “Una grossa fetta del popolo italiano è sconcertata che i diritti religiosi, sanciti nella nostra Costituzione e che una mente umana non diabolica riconosce, vogliano essere negati a una persona defunta”. E proseguito: “Nel rispetto della normativa canonica, tutti i ministri cattolici, nella diocesi di Roma, si atterranno alle disposizioni stabilite dall’Ordinario”. L’avvocato ha quindi aggiunto: “Il diritto canonico parla di peccatori manifesti, Priebke veniva regolarmente confessato, è stato assolto dal clero, lo accettavano in Chiesa fino a pochi mesi fa, adesso non possono tirarsi indietro. Dico solo che lo hanno voluto a Roma per giudicarlo e condannarlo e ora se ne vogliono liberare”. Resta il fatto che l’Italia non può e non deve dimenticare le terribili pagine della sua storia. Dal 19 al 21 ottobre tornerà infatti nella Capitale l’iniziativa ‘Roma ricorda: occupazione e deportazione, resistenza e liberazione’, il viaggio della memoria nei luoghi della Shoah che coinvolge studenti e insegnanti di 24 scuole superiori romane.

Crolla un edificio nel Tarantino, si cerca una persona sotto le macerie

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Il crollo di un edificio o meglio, di una cantina sociale in stato di disuso, nei pressi di Sava, in provincia di Taranto sulla strada per Manduria, è crollata questa mattina. Sotto le macerie si troverebbe una persona. I soccorritori stanno cercando il disperso con 5 mezzi dei vigili del fuoco e 18 uomini.  Il luogo del crollo si trova vicino al campo sportivo.

Aggiornamento 14 ottobre 2013, 15.02:  E’ stata ritrovata morta la persona che questa mattina si trovava nella cantina sociale che è crollata. La vittima, un uomo di 60 anni, ex dipendente della cantina, è rimasto schiacciato sotto la caduta del solaio.

Financial Times contro Letta: “il passo falso”, forse però è una “caduta libera”

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Il Financial Times lancia critiche taglienti al Premier italiano Enrico Letta per l’operazione Alitalia e con l’editoriale dal titolo “Il passo falso di Letta” accusa il Governo italiano di far riemergere il protezionismo economico in Italia. Ma il Financial Times non è l’unico a puntare il dito contro Letta, c’è infatti anche il Wall Street Journal, secondo il quale la vicenda Alitalia “incarna il fallimento della politica industriale” nel nostro paese.

E così l’esecutivo diventa nervoso! Ma più che “un passo falso” quello di Letta sembra una “caduta libera”. Una serie di dichiarazioni contraddittorie che sgombrano il campo dal “protezionismo” ma parlano anche di “accompagnare al meglio Alitalia  verso l’integrazione con un partner straniero”. Quindi l’Alitalia sarebbe condannata, ma il Governo fa l’ultimo regalo e mette soldi pubblici per far diventare la linea aerea straniera? No, assolutamente… Alitalia sarà italiana con uno sguardo all’estero, una spruzzatina di “rotacismo” e tanto giallo di Poste Italiane! Insomma un minestrone che non convince molto all’estero.

Tanto che  il Finacial Times non sente ragioni e continua a citare anche le vicende di Telecom Italia e Finmeccanica e si arriva ad asserire che ” Con l’ingresso/salvataggio delle Poste – secondo il quotidiano della City – “si ripete lo stesso errore commesso nel 2008, organizzando una soluzione che manterrà  la compagnia in mani italiane”.

Ma “la logica dietro a questa operazione è confusa”, “sarebbe meglio vendere la società a un operatore straniero”, tra cui Air France ovviamente. Ma soprattutto, secondo il Ft, questo risorgere del protezionismo industriale “getta un’ombra sulla sincerità  di Enrico Letta. Il presidente del Consiglio ha detto di voler attrarre investimenti esteri. La strategia su Alitalia manda un messaggio contraddittorio. Dire di essere aperti è facile. Ma quello che conta – conclude il Ft – è esserlo veramente quando una compagnia straniera bussa alla porta”.

E come afferma l’Huffington Post riprendendo le parole del Financial Times:

Nel criticare la scelta dell’esecutivo, il quotidiano economico ricorda quel che è accaduto cinque anni fa. “L’azienda stava andando in bancarotta, quando l’allora primo ministro Silvio Berlusconi si oppose fermamente a un’offerta di acquisizione da parte di Air France-KLM, insistendo sul fatto che la compagnia doveva rimanere italiana”. Di qui la decisione di vendere il vettore a un gruppo di imprenditori italiani, “la maggior parte dei quali – sottolinea il Ft – non aveva alcuna esperienza nel settore dell’aviazione”. Il resto è storia. “Il tentativo di rimettere la compagnia in buona salute fallì, e ora Alitalia si trova di nuovo sull’orlo della bancarotta”.

E il governo italiano – di fronte a questo refrain – cosa fa? Sceglie, secondo il Ft, di “ripetere lo stesso errore commesso nel 2008”, facendo spuntare dal cilindro “una soluzione che farebbe restare la compagnia in mani italiane”: l’operazione Poste Italiane, “società di proprietà  del governo” il cui core business – a rigor di logica – non ha nulla a che spartire con l’aviazione.

Alla stroncatura del Financial Times si accompagna quella del Wall Street Journal, che non è molto più morbido nel giudicare la scelta dell’esecutivo, né nel definire Alitalia come “il simbolo nazionale che generazioni di politici hanno cercato di proteggere”. Un simbolo – attacca il Wsj – il cui ritorno all’insolvenza incarna il fallimento della politica industriale in Italia”.

“La prolungata recessione economica – sottolinea il quotidiano economico Usa – ha esacerbato la mancanza di competitività di molte aziende” italiane, “già svantaggiate da un enorme peso fiscale, complicatissime leggi sul lavoro, alti costi energetici e ingerenze politiche. E così la base industriale del paese si sta erodendo man mano che settori una volta brillanti, come l’acciaio, l’auto o la componentistica, tagliano posti e spostano le produzioni all’estero. Alitalia – conclude il Wsj – ne è l’esempio più eclatante”.

Enrico Letta sta perdendo smalto a livello internazionale? E’ in caduta libera?

Zeman si appella alle ripartenze di Schillaci: “regalacene un’altra”

zeman-schillaci-tuttacronacaLa Gazzetta dello Sport, che ieri aveva dato spazio alla drammatica storia di Maurizio Schillaci, cugino di quel Totò nazionale che tanto aveva fatto esultare i tifosi italiani. Una storia di successo che s’infrange contro un infortunio di gioco. Dopo di che, il precipizio: la droga, la mancanza di un lavoro e di una casa. E, in fondo, quella fiammella ancora viva e la voglia di ripartire. E proprio alle sue famose ripartenze fa riferimento Zdenek Zeman. Oggi, tra le colonne della Rosea, si legge uno scritto dell’allenatore che ricorda il suo ex giocatore, parla del calcio e delle sue similitudini con la vita e ricorda che “non è mai troppo tardi”.

Ci sono storie che toccano il cuore. E che fanno male. Storie che portano inevitabilmente “tutti gli altri” a parlare, giudicare, commuoversi, partecipare. Quella di Maurizio Schillaci diventa notizia oggi nei passaggi più drammatici, che più fanno effetto, ma ha radici più lontane, passaggi più complessi. E io ho troppo rispetto per unirmi a un coro o per condividere ricordi e momenti vissuti con lui così personali.

Perché Maurizio l’ho avuto negli Allievi, poi in Primavera, poi a Licata, Foggia (ma solo pochi giorni), Messina… L’ho visto crescere in quegli anni in cui il calcio, soprattutto al Sud, aveva ancora la poesia di campi arrangiati e di rapporti umani e Maurizio era idolo dei suoi tifosi e leader per i compagni. Così lascio per me l’uomo e vi racconto “solo” il giocatore.

Un grande talento. Tecnicamente un fenomeno. Per mezzi, colpi e intelligenza calcistica avrebbe potuto giocare in Serie A senza difficoltà e farlo a grandi livelli. Nel mio 4-3-3 giocava sulla fascia, e aveva tutto quel che serve per quel ruolo: corsa, progressione, tecnica, senso del gol, altruismo. Maurizio è sempre stato un generoso con tutti, per questo i compagni gli volevano bene. Lui aiutava tutti. E dispiace oggi saperlo solo.

Se era più forte del più famoso cugino Totò? In passato l’ho detto, ma non c’è sempre bisogno di un paragone, di un più o un meno, di un titolo a effetto. Certe carriere non sempre ti regalano quanto avresti meritato. Vale anche per la vita, purtroppo. Che non inizia e finisce solo in un campo di calcio. Lì Maurizio la sua partita la giocava veloce e leggera, con fantasia e colpi di genio, col cuore e con la testa. E non finiva mai in fuorigioco. Così mentre me lo rivedo su quella fascia, quello che gli auguro oggi è di riuscire in un’altra ripartenza, una di quelle in cui era bravissimo e nessuno riusciva a stargli dietro. Non è mai troppo tardi.

Il calcio è sempre più razzista in Italia?

Teibou Koura-tuttacronaca

Sembrerebbe che l’escalation di razzismo iniziata con la nuova stagione di campionato non smetta la sua parabola ascendente e così anche sui campi di terza categoria si sente la discriminazione. L’episodio è avvenuto durante l’incontro, a Bologna, con tra Rioveggio e Lizzano, dove Teibou Koura, un calciatore di origine togolese, si è sentito apostrofare in campo con un “stai zitto, negro“ e ha reagito spintonando il giocatore avversario, Matteo Parigino. L’arbitro non ci pensa su ed espelle il congolese, nonostante l’avversario abbia riconosciuto l’errore e si sia scusato non solo con il giocatore ma anche con il pubblico.

A Monteverde a Roma si grida al miracolo, la Madonna si tinge di rosso

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Si ha paura di pronunciare la parola miracolo anche se sono molti i curiosi e i fedeli che non hanno dubbi e si sono ritrovati alla Madonna della piccola chiesa di Santa Giuliana  Falconieri, nel quartiere Monteverde di Roma. Qui di sera, la statuetta cambia colore e si tinge di rosso. Un gioco di luci? La Repubblica lo spiega così:

“«Sono le luci della strada», dicono i più scettici. La Madonnina si trova in una nicchia all’aperto, sopra all’ingresso della chiesetta. Secondo alcuni, la strana tinta sarebbe il riflesso dei lampioni, che all’imbrunire si accendono. Che si tratti di un miracolo o di una semplice illusione ottica, sono in molti ormai a riunirsi di fronte alla statuetta per pregare”.

Solo una settimana fa il fenomeno è stato notato da un passante e le suore che custodiscono la chiesa hanno chiamato i vigili del fuoco:

“Alcuni si chiedono perché il fenomeno, se davvero si tratta dei lampioni, sia stato notato soltanto adesso. L’unica notizia certa, prima che gli opportuni interventi facciano chiarezza, è che da sette giorni piazza Francesco Cucchi e quella chiesetta dedicata alla santa fiorentina dei Servi di Maria sono diventati un piccolo santuario, meta di pellegrinaggio di curiosi e fedeli”.

Rocambolesco salvataggio dei pompieri: uomo appeso a un albero in un dirupo

salerno-uomo-dirupo-tuttacronacaNon è ancora chiaro se si sia lanciato o, piuttosto, sia scivolato cadendo da un balcone in via Laspro, a Salerno, l’uomo che è precipitato in un dirupo e si è salvato solo grazie alla presenza di alcuni alberi, che ne hanno bloccato la caduta. Lui, 50enne, è affetto da gravi patologie psichiche e per questo ospite di una casa di accoglienza. Per recuperarlo alcuni vigili del fuoco, dotati di imbracatura, si sono calati all’interno del dirupo. Qui l’uomo è stato bloccato in modo che non precipitasse mentre i pompieri comunicavano ai sanitari del 118 presenti sulla strada le sue condizioni e dove lamentava di avere dolori. E’ stato così evitato che l’uomo facesse movimenti strani rischiando di scivolare dal suo “rifugio frondoso”.

Berlusconi e la fuga dai servizi sociali: Quagliariello libera il campo!

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C’è chi ha liberato finalmente il campo e parla chiaramente. Il ministro per le Riforme Costituzionali Gaetano Quagliariello, a Mix24 di Minoli fa luce sull’indulto e l’amnistia auspicato dal Presidente della Repubblica:

«Nessuno può ritenere che una legge possa non essere applicata soltanto ad un cittadino. Rimango convinto che una legge debba essere applicata a tutti i cittadini. Devo dire che la sera il ministro Cancellieri mi ha telefonato per ringraziarmi e dirmi che avevo ben interpretato e il giorno dopo ha dichiarato non si può fare una legge nè a favore di qualcuno nè contro qualcuno, una legge deve avere un contenuto generale».

Ma «Napolitano ha detto che amnistia e indulto è una parte della più generale riforma della giustizia che va subito messa all’ordine del giorno del governo – continua Quagliariello – e stiamo lavorando per arrivare ad conferenza congiunta in cui riforma dello stato e riforma della giustizia sono due aspetti della stessa medaglia. Riforma entro maggio, questo sono i tempi europei».

Ci sono ancora dubbi?

Dopo che il Caen ha umiliato il Milan, arriva lo sfogo di Allegri

caen-milan-tuttacronacaEra un’amichevole per il 100° compleanno del Caen ma i rossoneri ieri, allo Stade Michel D’Ornano sono stati umiliati da una squadra che attualmente è al settimo posto della Serie B francese. Tra le possibili giustificazioni, la mancanza di 12 giocatori impegnati con le nazionali o infortunati: Poli, Montolivo, Abate, Balotelli, Zapata, Muntari, Abbiati, De Sciglio, Kakà, Birsa, El Shaarawy, Robinho e Pazzini. Ma il match rappresentava comunque una buona vetrina per chi gioca poco e far capire ad Allegri come sfruttare la rosa. Dopo la cocente sconfitta per tre reti a zero, però, lo scontro contro l’Udinese non appare certo facile. Il tecnico livornese, al termine dell’incontro, è apparso quanto mai arrabbiato e rassegnato:

“Per giocare a calcio non basta la tecnica, dobbiamo metterci più agonismo. Non ce l’ho con nessuno in particolare ma è difficile chiedere all’allenatore di giocare di più se poi si fanno partite così: abbiamo fatto tutt’altro che una buona gara, bisogna andare in campo sempre per arrivare al massimo risultato, a prescindere dall’incontro. Mi interessava vedere chi era rientrato dal l’infortunio e chi aveva giocato di meno. Saponara? Ha fatto buone cose, era da molto che non giocava. La situazione degli infortunati? Birsa e Kakà saranno a disposizione con l’Udinese, e forse anche Silvestre. De Sciglio invece lo dobbiamo valutare questa settimana. Sabato dobbiamo cercare i tre punti, non è un buon momento ma dobbiamo restare sereni per superarlo. Gabriel? Ha fatto delle buone parate, un buon test visto che era un po’ che non giocava”.

Prelievo forzoso sui conti correnti in Svizzera

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Scatterà dal 2014 la misura a sostegno della disoccupazione in Svizzera e avverrà con un prelievo forzoso dell’1% sui conti correnti superiori a 250mila euro. L’obiettivo è quello di raccogliere circa 100 milioni di franchi l’anno, più o meno 80 milioni di euro, per sanare un disavanzo che si aggira su i 4 miliardi. Questi soldi verranno inseriti sul fondo per la disoccupazione che negli ultimi tempi ha scavato un buco profondo nel bilancio svizzero a causa del crescente tasso di disoccupazione: il 3%. In Italia farebbe sorridere, ma per gli elvetici abituati ad avere tassi minori all’1% è davvero un innalzamento allarmante. Naturalmente critiche e attacchi non sono mancate come quella dell’Udc di destra che ha gridato allo scandalo, ma, anche chi, come i verdi, invece, avrebbe voluto un prelievo molto più cospicuo sino al 2,2%.

Bombe a Napoli contro i famigliari di un boss

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Avvertimenti, bombe per contro il palazzo dei famigliari del boss Pasquale Pesce in piena notte. Torna così la paura a Pianura, Napoli, dove i clan stanno alzando il tiro. Questa notte sono scoppiate infatti due ordigni rudimentali caricati con oggetti metallici i cui danni sono stati limitati ma che gli inquirenti non hanno dubbi a definire un segnale forte della guerra tra clan che torna. E così ieri sera, intorno alle 20.30, forse in risposta, in via Colantonio Di Fiore le pistole sono tornate a sparare e hanno mirato alle verande di un noto pregiudicato.

 

La vendetta del cinghiale: attacca e ferisce due cacciatori

cinghiale-cacciatori-tuttacronacaSono stati sottoposti a un intervento chirurgico presso l’ospedale di Alba due cacciatori ottantenni che si sono trovati a fare i conti con la furia di un cinghiale nel corso di una battuta di caccia. I due sono stati asssaliti dall’animale, che ha caricato anche con le zanne, tra San Donato e Mango, nel Cuneese, e hanno riportato profonde lacerazioni alle gambe. I compagni di caccia degli uomini hanno provveduto a chiamare il servizio di soccorso 118.

Il piatto forte della Legge di Stabilità: le pensioni

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Con 62 anni di età e 35 di contributi se si è disoccupati si potrà andare in pensione a patto che non si goda di benefici derivanti dagli ammortizzatori sociali. Uno sconto pari insomma a 2 o 3 anni per accedere alla pensione. Il provvedimento riguarderebbe circa 10-15 mila lavoratori e l’assegno previdenziale verrebbe rifondato dagli stessi lavoratori beneficiati, attraverso micro-prelievi che l’Inps distribuirà sugli assegni, una volta scattati i requisiti ordinari di accesso alla pensione (quindi due o tre anni dopo il primo). La copertura dell’intervento è ottenuta con i risparmi conseguiti nel complesso della legge di stabilità e ripartita su più voci.

 

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