Renzi contestato allo stadio!

striscioni-contro-renzi-tuttacronacaGli scontri campanilistici tra Pisa e Firenze sono noti, ma cosa succede se il primo cittadino del capoluogo toscano è a un passo dal diventare premier dopo che il presidente del Consiglio, un pisano, ha rassegnato le proprie dimissioni? Basta un attimo e lo sport, nella fattispecie, il calcio, si fonde con la politica. I tifosi del Pisa, nel secondo tempo della partita contro il Perugia, hanno esposto uno striscione proprio contro il prossimo futuro leader: “Renzi la prossima volta atterra a Peretola, nell’aero della Barbie”. La polemica fa riferimento allo scontro aeroportuale tra le due città dopo la presentazione di due masterplan di Adf, società che gestisce lo scalo fiorentino, uno dei quali non condiviso dalla regione toscana e dai pisani.

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Maltempo in Veneto… e acqua alta a Venezia!

venezia-acqua-alta-tuttacronacaTorna il maltempo e porta con sè l’acqua alta a Venezia, dove si è toccata una punta di un metro e 23 cm sul medio mare poco dopo le 22 di lunedì sera per poi iniziare a defluire ma non prima di aver allagato circa il 30% del centro storico con una marea “molto sostenuta”. Gli sms del Centro maree e le sirene del peggioramento del fenomeno, dovuto al rinforzo sciroccale che ha accompagnato la perturbazione, avevano allertato gli abitanti. Su Venezia poi ha prevalso nelle ultime ore il vento di bora, il che ha evitato alla citta’ lagunare guai peggiori, ma ha gonfiato invece la punta di marea fino a un un metro e 30 sulla cittadina di Chioggia (Venezia)..

Continua a scendere la pioggia: nuovi crolli a Volterra

volterra-smottamenti-tuttacronacaAncora danni creati dal maltempo a Volterra, dove già una decina di giorni fa si era verificato il crollo di parte delle mura medievali. Le nuove frane sono state due: una fuori dalla cerchia delle mura e l’altra in una strada del centro storico. La pioggia intanto non cessa di cadere e le mura medievali sono sottoposte a monitoraggio con un sopralluogo dei tecnici. Per precauzione il comune ha inoltre deciso la chiusura delle scuole.

Maltempo nel Pisano: crollo a Volterra mentre si attende la piena dell’Arno

volterra-tuttacronacaE’ attesa attorno alle 10 la piena del fiume Arno all’altezza di Pisa e si stima una portata tra i 2500 e i 3000 metri cubi al secondo, come non accadeva da 20 anni. Nella notte, il centro operativo soccorsi si è riunito in Prefettura e si sta valutando anche la chiusura degli uffici pubblici, fatta eccezione per quelli necessari alla gestione dell’emergenza. Nel frattempo nel centro storico della città sono state collocate le paratie sulle sponde dell’Arno, per aumentare la protezione. A Pontedera è stato aperto anche il canale scolmatore per diminuire la portata del fiume nella sua corsa verso il mare. Le scuole sono rimaste chiuse. Disagi sono stati registrati anche in provincia con una frazione del comune di San Miniato rimasta isolata per alcuni smottamenti che hanno invaso le due strade che la collegano al resto del comune, mente a Volterra viene costantemente monitorato il fiume Cecina. A Volterra si è verificato, a causa delle forti piogge, il crollo di un tratto di 30 metri delle mura medievali nel centro storico della città, dove anche la sede stradale ha ceduto; 11 abitazioni sono state evacuate e i residenti collocati in altre strutture. Per venerdì il sindaco ha ordinato la chiusura delle scuole elementari e medie dell’istituto Jacopo da Volterra e dei licei della città. Costantemente monitorato il fiume Cecina.

La tragedia di Aurora: decapitata mentre attraversava i binari

aurora-cei-tuttacronacaAveva solo 16 anni Aurora Cei, che oggi ha trovato una tragica morte: è stata investita da un treno mentre stava per attraversare i binari nella stazione di Cascina, in provincia di Pisa. Il drammatico incidente è avvenuto poco dopo le 13 di martedì 21 gennaio e vi hanno assistito decine di studenti che erano appena usciti da scuola. Alcuni testimoni hanno raccontato che diversi ragazzi si sono sentiti mali ad assistere ad una simile scena, in preda a delle crisi di pianto. Aurora stava raggiungendo il pullman che l’avrebbe riportata a casa, nella frazione di San Casciano. Con lei c’era un’amica, rimasta miracolosamente illesa anche se sotto choc. “Aurora ha sporto la testa in avanti per vedere se poteva attraversare i binari – ha raccontato la ragazzina- ma proprio in quel momento è sopraggiunto un treno che di fatto l’ha praticamente decapitata”.

L’arte alluvionata: a Pisa si rovina il soffitto del Vasari

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A lanciare l’allarme è monsignor Aldo Armani, rettore della chiesa dei Cavalieri nell’omonima piazza disegnata a Pisa da Giorgio Vasari: “Da un anno aspettiamo che la Sovrintendenza regionale dia esecuzione ai lavori per sistemare il tetto della Chiesa dei Cavalieri e invece nessuno ci ha fatto più sapere nulla. Nel frattempo le infiltrazioni di acqua piovana continuano a danneggiare il cassettonato decorato dal Vasari e le pale d’altare laterali: è una vergogna”. Le infiltrazioni danneggiarono già la pala di Giorgio Vasari, “La lapidazione di Santo Stefano” poi restaurata ma mai più riposizionata sulla navata di destra perché piove dal tetto. Ora l’acqua ha provocato distacchi di colore alla pala cinquecentesca del pittore fiorentino Jacopo da Buti intitolata “La moltiplicazione dei pani” collocata sulla navata di sinistra e ora finita in un magazzino. “Fummo noi – attacca Armani – a trovare il finanziamento di 350 mila euro necessario per i lavori sul tetto e garantito dalla Fondazione Pisa. I soldi ci sono, ma la Soprintendenza non li spende nonostante che l’intervento fosse stato riconosciuto urgente”

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Meno compiti per le vacanze, più lettura. L’appello del ministro Carrozza

leggere-scuola-tuttacronacaL’appello arriva dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza che, durante una manifestazione a Pisa, ha invitato gli studenti  “a convincere gli insegnanti a non farsi dare troppi compitiper le vacanze estive per trovare il tempo di dedicarsi alla lettura”. Il ministro ha partecipato insiema a duemila studenti alla catena umana che ha composto la scritta “L’alcool non fa miracoli”. Per l’occasione, ha aggiunto: “Leggere un libro significa avere consapevolezza verso la cultura e che può essere un gesto d’evasione importante per la crescita degli individui senza ricorrere a scorciatoie come lo sballo per sentirsi più grandi o stare meglio insieme agli altri”. Il ministro si era già schierata contro l’eccessiva mola di compiti per le vacanze che piomba addosso agli studenti. La scorsa estate aveva affermato al Messaggero: “Non serve a niente imporre tonnellate di versioni di latino o decine di problemi da risolvere. Vengono smaltiti meccanicamente, senza concentrazione. Meglio vacanze più brevi, ma vere vacanze. Con il piacere di leggere, questo sì. Un bravo insegnante è quello che stimola la curiosità e incoraggia la scelta. Sarebbe bello che ad ogni ragazzo fosse fornita una lista di libri perché selezioni le sue letture delle vacanze. Dobbiamo insegnare il valore della scelta”.

Quando la sportività… perde a tavolino! Birindelli beffato dal giudice!

 

birindelli-tuttacronacaAveva riportato negli spogliatoi i suoi giocatori, una squadra di Esordienti, a causa di una lite scoppiata tra genitori sulle tribune. L’Italia intera ha applaudito il gesto… punito invece da Federcalcio: sconfitta a tavolino per 3-0, un punto di penalizzazione in classifica e una multa di 100 euro, dovuta però al comportamento tenuto dai genitori sugli spalti. Non sono invece stati presi provvedimenti nei confronti dell’ex terzino bianconero, anche se il suo comportamento è ancora sotto osservazione. Il Giudice Sportivo ha prose la decisione in linea con il regolamento, il quale prevede che, in caso di abbandono della partita, prevede sconfitta e penalizzazione: “Il giudice sportivo territoriale – si legge nel comunicato della Federcalcio provinciale – esaminati gli atti ufficiali da cui si rileva che la gara è stata sospesa al 14’ del 2º tempo in quanto il Pisa 1909 ha rinunciato al proseguimento della disputa della stessa, visto l’articolo 53 comma 2 delle norme federali, decide di infliggere al Pisa 1909 la punizione della perdita della gara per 0-3, nonché la penalizzazione di 1 punto in classifica”. La multa inflitta alla società è invece simbolica, ma significativa: “per intemperanze dei propri sostenitori”, soprattutto perché nei confronti dell’allenatore non è stato preso alcun provvedimento. Multa e penalizzazione erano inevitabili, ma il valore del gesto di Birindelli, che ha fatto discutere e riflettere tutto il nostro calcio, è stato riconosciuto, mentre sono stati indirettamente puniti i genitori protagonisti della lite.

Protesta dei Forconi: “punizioni” in vista

pisa_stazione_forconi-tuttacronacaLa scorsa notte un gruppo di manifestanti appartenenti al Movimento dei Forconi hanno bloccato a Pisa, per due ore, l’Intercity 799 diretto a Roma. Ora è stato reso noto che i colpevoli del ritardo saranno denunciati per interruzione di pubblico servizio. Ai manifestanti verranno inoltre addebitati i costi per i ritardi causati alla circolazione ferroviaria. E’ la Questura di Pisa a spiegare, in una nota, che il leader del gruppo è un fruttivendolo di 35 anni, di Massarosa (Lucca), già noto alle forze dell’ordine.

Forconi, studenti, operai, Casapound… piazza del Popolo si tinge del Tricolore

forconi-roma-toiatti-tuttacronacaIl ritrovo per dare il via alla manifestazione a Roma era per le 15, a piazza del Popolo, ma fin da questa mattina drappelli hanno continuato a confluire. Alla manifestazione indetta dall’area intransigente guidata da Danilo Calvani, il contadino cinquantunenne di Pontinia, in provincia di Latina, si urla “Tutti a casa, tutti a casa” e “Libertà, libertà”. Diverse sono le delegazione giunte da tutta Italia, da Reggio Emilia, Firenze, Ivrea ed anche Aosta. Nel cielo sventolano le bandiere tricolore. Nel frattempo sono arrivate anche alcune decine di studenti ed operai, accolti dagli applausi dei manifestanti. I ragazzi hanno fatto il loro ingresso da piazzale Flaminio tenendo nelle mani fumogeni tricolore che hanno colorato la piazza. Intonando l’Inno di Mameli, gli studenti hanno esposto uno striscione con scritto ‘Studenti, braccianti, operai… il sole non sorge a Bruxelles’. Presi d’attacco, a livello di cori, anche i giornalisti, che sono stati definiti “terroristi”. Ma in piazza sono giunti, al grido di “Italia nazione rivoluzione” anche oltre 200 militanti di Casapound partiti in corteo a Roma dalla sede del movimento di estrema destra in via Napoleone III, per raggiungere il sit-in dei Forconi a piazza del Popolo. Anche per loro, bandiere tricolori. In testa al corteo il vice-presidente del Movimento Simone Di Stefano arrestato qualche giorno fa per aver rubato la bandiera dell’Unione Europea. E per ricordare quell’episodio tra i manifestanti spunta anche un manifesto che ritrae un ragazzo che “ruba” una bandiera dell’Europa. In testa alcuni manifestanti indossano maschere dipinte col tricolore dietro uno striscione con su scritto: “alcuni italiani non si arrendono”. Anche al loro arrivo, dalla piazza si sono alzati alcuni applausi.

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I Forconi a Roma: “Arrabbiati ma non violenti”. E spunta la cimice

Forconi-Roma-manifestazione-tuttacronacaI Forconi vicino a Danilo Calvani continuano a ripeterlo: “Siamo arrabbiati ma non violenti”. E mentre raggiungono piazza del Popolo a Roma, Aladino Castellani, uno degli esponenti del movimento, dice: “Chi oggi non è venuto ha già perso, noi siamo qui per combattere anche per loro che non hanno il coraggio di metterci la faccia”. Quello che i manifestanti, per la maggior parte over 40, si chiedono con maggiore frequenza è cosa accadrà in piazza.  Nota un ragazzo: “Dicono che ci saranno anche quelli di Casapound, saranno senza simboli e solo con il tricolore”. Gli rispondono: “Ma ci saranno 2.000 poliziotti in strada, speriamo vada tutto bene”. Il fatto è che ormai la gente ha paura: “È stato creato un clima mediatico di terrore, ora la gente ha paura”. “Non accetteremo atteggiamenti equivoci, quindi avvertiamo tutti che se mai qualcuno avesse intenzione di coprirsi il volto in piazza sarà denunciato da noi stessi alle forze dell’ordine, non accettiamo ingerenze nel movimento”, ha detto Aladino Castellani al momento della partenza. Intanto i manifestanti del presidio dei Forconi dei Partigiani a Roma mostrano un oggetto che hanno trovato: “Abbiamo trovato una cimice nascosta all’interno di un braccialetto di similpelle, che si trovava in terra nei pressi di un cassonetto dei rifiuti che era vicino al nostro presidio”. “La cimice – proseguono – era perfettamente funzionante ma noi abbiamo staccato i fili e l’abbiamo schiacciata. Fanno di tutto per controllarci, probabilmente è stata sistemata lì sotto richiesta del governo”.

Non solo Roma: manifestazioni anche in Sardegna

sardegna-forconi-tuttacronacaIn piazza d’Italia, a Sassari, si sta manifestando davanti al palazzo della Provincia con striscioni e finte bare. Quello che una cinquantina di forconi sardi, non legati direttamente al gruppo di protesta nazionale ma appartenenti al movimento Anti-Equitalia e al movimento per la Zona Franca in Sardegna chiedono, come spiegano gli organizzatori del sit-in, è “la ridiscussione di tutte le norme monetarie europee a partire dal Trattato di Maastricht, nell’ottica del riacquisto della sovranità finanziaria e monetaria”.  I rappresentanto del movimento hanno quindi aggiunto: “Senza la riconquista di una completa e operativa sovranità monetaria e di un ricollocamento dell’intero debito pubblico all’interno dell’economia italiana qualsiasi tentativo di uscire dalla crisi è destinato al fallimento”.

Treno bloccato nella notte a Pisa: Forconi sui binari

forconi-pisa-stazione-tuttacronacaManifestazione nel pomeriggio a Roma e già si sono contati i primi disagi in Italia. A Pisa, la scorsa notte circa 35 giovani hanno occupato per quasi un’ora i binari della stazione ferroviaria impedendo in questo modo a un intercity diretto a Salerno di riprendere la marcia dopo il suo arrivo in città. L’intenzione dei Forconi era di salire sul treno senza pagare il biglietto e raggiungere in questo modo la Capitale. Il convoglio aveva subito la stessa sorte accumulando un’altra ora di ritardo in partenza da Genova. Per quel che riguarda la stazione toscana, alla fine i manifestanti, provenienti da Viareggio, hanno acquistato un biglietto cumulativo e sono partiti poco prima delle sei per Roma con un treno interregionale. Come riporta la Nazione, secondo quanto appreso, sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri, non apparterrebbero a gruppi organizzati ma sarebbero simpatizzanti di estrema destra: qualcuno di loro sventolava il tricolore mentre non sono stati srotolati gli striscioni che avevano portato al seguito. I giovani hanno raggiunto Pisa con treni locali con l’obiettivo di salire proprio su quell’Intercity e le forze dell’ordine non escludono che fossero in contatto con qualcuno che già si trovava su quel convoglio che viaggiava con oltre un’ora di ritardo e il cui passaggio da Pisa, dove è giunto poco prima delle 4, era previsto alle 2.21.

Sugli spalti si litiga? I giocatori tornano agli spogliatoi!

birindelli-tuttacronacaL’educazione allo stadio passa anche per i genitori, quindi meglio iniziare a educare gli adulti, di modo che i giovani abbiano un buon esempio a cui far riferimento. Un esempio in tal senso l’ha offerto nei giorni scorsi l’ex difensore della Juventus di Lippi Alessandro Birindelli, che attualmente ricopre la carica di allenatore degli esordienti del Pisa. L’ex terzino ha riportato i suoi giocatori negli spogliatoi abbandonando la partita valida per il campionato regionale esordienti della Toscana tra la sua squadra e Ospedalieri a seguito di un battibecco tra due genitori sugli spalti che stava per sfociare in contatto fisico. Come riporta Calcioblog:

secondo la ricostruzione fatta da chi era al campo di gioco, il tutto è iniziato quando uno dei bambini della squadra del Pisa commette una serie di errori: all’ultimo sbaglio, uno dei genitori presenti in tribuna chiede animatamente a Birindelli di toglierlo dal campo, mentre il padre del ragazzino, sentitosi offeso, ha cominciato a replicare all’esagitato. Alessandro Birindelli, a quel punto, chiede al direttore di gara di interrompere momentaneamente la partita e si rivolge ai genitori presenti in tribuna invitando alla calma.

Nulla da fare, la lite continua e a quel punto, dopo aver avvisato il direttore di gara, l’ex calciatore della Juve invita i suoi esordienti a ritornare negli spogliatoi. Una presa di posizione forte, quella del tecnico dei giovani del Pisa, che pare sia stata approvata anche dalla maggior parte delle persone presenti nella tribuna del campo di gioco. La società nerazzurra, dal canto suo, subito dopo l’accaduto ha appoggiato in pieno la decisione di Birindelli. Queste le parole del ds Umberto Aringhieri:

E’ un gesto educativo e formativo. Se non si comincia a educare i genitori, i bambini, che sono i giocatori del futuro, non impareranno mai.

Incidente mentre fugge dopo un furto: fa causa all’assicurazione

moreno_major_sedia_rotelle-tuttacronacaIl 50enne Moreno Major, di Signoressa, nel Trevigiano, si trova su una sedia a rotelle a causa di un incidente stradale: era finito in un fosso mentre stava scappando dopo aver effettuato un furto. L’uomo, che ora si trova in carcere a Pisa e deve scontare 5 anni e 6 mesi per rapina, ha deciso di fare causa a Zuritel Assicurazioni per svariate centinaia di migliaia di euro, si parla di 700mila euro. Il giudice civile ha ora disposto una perizia. Major, per ottenere il risarcimento del danno subito nell’incidente mentre scappava dopo un furto, in zona industriale a Villorba, sempre in provincia di Treviso, aveva presentato il conto a Zurich Assicurazioni che però aveva ritenuto inaccoglibile tale richiesta: l’uomo era infatti rimasto ferito in seguito a una condotta fuorilegge. Il suo avvocato sostiene che era un terzo trasportato, perché durante la fuga l’auto era guidata dall’amico Renato Dell’Innocenti e Major non aveva alcun controllo sul mezzo.

Quando i giovani si rimboccano le maniche: nasce MixArt a Pisa

mixart-pisa-tuttacronacaLa crisi in Italia ha messo in ginocchio le famiglie, migliaia di lavoratori attendono di scoprire che ne sarà di loro nell’immediato futuro, innumerevoli giovani guardano all’estero nella speranza che sia possibile creare basi per la propria vita. Sembra di vivere in un Paese che se non è immobile è solo perchè sta cadendo a pezzi. E ci si chiede se davvero il singolo non possa almeno fare un tentativo per costruire qualcosa. E’ difficile, ma non impossibile. Almeno così sembra. A volte bisogna avere la spinta giusta, gli amici con cui condividere un’avventura e la voglia di far cambiare volto allo Stivale per farlo tornare ad essere davvero il Belpaese. Quattro amici, di età media 29 anni e mezzo, hanno deciso di provarci. Siamo a Pisa, e così il Tirreno racconta la loro avventura:

Avere uno spazio culturale e di socializzazione in pieno centro, immenso (700 metri quadri), a norma e con canoni d’affitto bassi; ancora, che ti aiuta e ti fa risparmiare nella promozione della tua attività. Messa così sembra un sogno, ma Fabio Viola (33 anni) promette che MixArt sarà pronto a febbraio 2014. Lui è uno dei quattro soci (età media 29 anni e mezzo, il più giovane ne ha 23 e il senior 36) che stanno lavorando a questo progetto da tempo, hanno investito 100mila euro per riadattare i locali dell’ex collocamento in via Bovio. “Un vero e proprio cantiere, aperto dalle 9 alle 23 sette giorni su sette, dove singoli professionisti, gruppi e associazioni già radicate sul territorio potranno portare avanti le loro progettualità concernenti corpo, anima e mente”.

La sensitiva e il caso Ragusa: “guardate in loculo cimitero di Orzignano”

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Secondo una sensitiva A.G. 50 anni, di Empoli, Roberta Ragusa sarebbe sepolta in un loculo del cimitero di Orzignano, in provincia di Pisa.  Come scrive la nazione:

Una signora di Vasto ed io – dice A.G, – abbiamo cominciato ad occuparci di Roberta Ragusa dallo scorso aprile. Circa un mese fa ho contattato la Procura di Pisa, ho parlato direttamente con chi si occupa del caso, che ha annotato tutto e ha preso il mio numero di telefono. Ho conosciuto la sensitiva di Vasto dopo che ho partecipato al gruppo ‘Per Roberta’, e incredibilmente mi ha manifestato che anche lei era arrivata ad esiti analoghi ai miei. Dopo esserci confrontate abbiamo deciso di contattare la Protezione Civile e il procuratore capo Ugo Adinolfi.

Continua La Nazione:

Invece si presentò questa entità, che mi disse: «‘Sono Roberta…». Rimasi meravigliata, e a richiesta (noi parliamo direttamente a voce con le entità), mi specificò essere Roberta Ragusa. Mi disse che era nella bara di un’altra donna nel cimitero di Orzignano. Questa donna non avrebbe più parenti. Siamo andati, con alcune persone che sono in contatto con la Protezione Civile, al camposanto di Orzignano, seguendo le indicazioni dell’entità: c’è in effetti un loculo chiuso con del cemento, di più sfumature di colore, con vagamente inciso un nome. L’entità mi ha detto che dentro la tomba c’è dell’oro, che la sua scomparsa sarebbe dovuta a una lite degenerata, e che ci sarebbe stato un tentativo di rianimazione da parte di chi l’aveva colpita».

L’atleta 22enne che placca un borseggiatore a Pisa

ilaria-cariello-tuttacronacaUna studentessa universitaria e un’atleta tesserata con l’Atletica Livorno. La 22enne Ilaria Cariello fino a ieri era questo. Ora però di lei si potrebbe dire che è anche una Wonder Woman made in Italy, che ha dimostrato la sua eroicità anche solo per il fatto di non aver assistito a un furto indifferente. La ragazza ha infatti visto un uomo che scippava un’anziana e si è subito gettata all’inseguimento, placcandolo nel centro di Pisa. Lei stessa racconta: “Ero appena uscita dalla Facoltà di Veterinaria. La signora ha cominciato a urlare e piangere, lui a fuggire. Non so cosa mi sia scattato, non ho pensato che potesse essere armato e magari farmi del male: ho solo messo la mia roba a terra e ho cominciato a correre per acchiapparlo”. E così è stato: in un centinaio di metri l’ha raggiunto e poi ha improvvisato un placcaggio a cui ha fatto seguire un destro-sinistro. Il 50enne è stato poi portato in ospedale ed ha una prognosi che parla di “setto nasale rotto, tre costole incrinate e infrazione ad entrambi i mignoli”.

Terremoto in Toscana, trema la terra tra Pisa e Livorno

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Due scosse di terremoto in rapida sequenza sono state registrate in Toscana. La più intensa è stata di magnitudo 3.4.

La prima, la più intensa, è avvenuta alle 14:29:35 ed è stata localizzata dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv nel distretto sismico Costa toscana settentrionale. E’ avvenuto ad una profondità 9.9 km e i Comuni tra 10 e 20 km dall’epicentro sono Viareggio, Livorno, Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano.

Tre minuti più tardi un’altra scossa, di magnitudo 2, epicentro a 10.4 km di profondità, non lontano dai comuni di Massarosa, Viareggio, Livorno, Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano.

A Linea Gialla parla il vigile del fuoco, il nuovo testimone del caso Ragusa

linea-gialla-ragusa-tuttacronacaParlerà nel corso del programma Linea Gialla Filippo Campisi, vigile del fuoco in servizio presso il distaccamento aeroportuale di Pisa, il testimone che racconta di aver visto Roberta Ragusa salire su una jeep gialla  la notte della sua scomparsa da casa a Gello di San Giuliano Terme tra il 13 e il 14 gennaio 2012. In una nota diffusa dal programma si legge: ”Tornando a casa intorno a mezzanotte e mezzo – ha detto Campisi – passando davanti alla casa di Antonio Logli ho visto uscire dal cancello una donna in vestaglia. Ha attirato la mia attenzione proprio il suo abbigliamento, perché se fosse stata vestita normalmente non ci avrei fatto caso, ma uscendo in vestaglia e in pieno inverno sono rimasto sorpreso. Accanto al muro di cinta c’era un macchina, un fuoristrada spartano tenuto un po’ male, tipo una jeep, color chiaro, crema mi pare. L’auto era già in moto. La signora è entrata dentro frettolosamente come per non farsi vedere. Almeno, questa è stata la mia sensazione”. Il pompiere ha anche detto di avere pensato: ”Suo marito è a letto e la moglie va via con l’amante? Dallo specchietto – ha aggiunto – ho visto che l’auto viaggiava in direzione di Pisa”. Il vigile del fuoco, però, non ha riconosciuto la persona al volante ma ha visto che si trattava di ”una figura maschile, però non so chi fosse”. Quello che ha visto era ”una donna uscire in vestaglia dal cancello” di casa Logli, anche se non è certo che si trattasse della Ragusa. Campisi tenta anche di dare una giustificazione sul ritardo con il quale ha presentato la sua testimonianza, condotta che gli è costata anche qualche grattacapo dal punto di vista professionale:

”Dopo tre mesi, guardando un programma televisivo che parlava della Ragusa – ha spiegato – ho collegato questa cosa che ho visto. Sono rimasto quattro o cinque giorni combattuto: tornavo a casa e chiedevo a mia moglie: ci vado o no a parlare con i carabinieri? Poi mi sono deciso a mandare, nell’aprile scorso, una lettera anonima alla stazione dei carabinieri di San Giuliano Terme. Io avrei voluto andare subito dalle forze dell’ordine, però se uno è solo è un conto, ma se ha famiglia, figli, moglie allora è diverso. Io a casa mia qualunque decisione la prendo con mia moglie e lei mi ha frenato anche perché il caso Ragusa aveva un grosso impatto mediatico, c’erano sempre i giornalisti lì davanti a casa di Logli. Noi abbiamo una vita tranquilla e non volevamo finire nel calderone”.

Il Vigile del Fuoco rompe il silenzio e apre speranze sul caso Ragusa

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E’ un vigile del fuoco in servizio presso il distaccamento aeroportuale di Pisa, il nuovo testimone del caso Ragusa che ha rotto il silenzio dopo 20 mesi dalla scomparsa dell’imprenditrice. Filippo Campisi, questo il nome del nuovo teste, nei giorni scorsi ha concesso un’intervista a “Linea Gialla” il programma de La7 e l’intera dichiarazione del vigile del fuoco andrà in onda domani sera. Campisi, secondo quanto avrebbe testimoniato, si sarebbe trovato a transitare davanti alla casa della famiglia Logli, proprio la notte della scomparsa della donna e intorno all’una avrebbe visto Roberta Ragusa salire sul Suv. Le sue dichiarazioni sono al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando proprio l’auto avvistata, e contrastano con quanto riferito dall’altro supertestimone Loris Gozi, sentito anche in sede di incidente probatorio, secondo il quale la donna fu vista salire nell’auto del marito Antonio Logli, da oltre un anno indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, e poco dopo in una strada adiacente disse di avere udito Logli litigare con una donna.

Ustionati e seminudi in strada, s’indaga a Pisa

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Un mistero, un giallo e un episodio inspiegabile. Nella notte a Pisa sono stati trovati in strada seminudi e ustionati a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro nel centro di Pisa anche se in due luoghi diversi:  il primo in piazza Manin, nella zona della Torre pendente, l’altro in piazza Sant’Antonio. Entrambi gli uomini sono di nazionalità polacca e il primo, da quanto appreso da fonti sanitarie avrebbe ustioni sul 70% del corpo, mentre il secondo sul 30%. Con sé non avevano documenti al momento del ritrovamento e non è ancora chiaro se si tratti di un atto doloso o di un incidente. Al momento le forze dell’ordine sono a lavoro per ricostruire la vicenda dei due uomini.

 

Contro tagli e contratti dei precari, il flash mob dei pompieri a Pisa

pompieri-pisa-tuttacronacaIl corpo dei Vigili del fuoco sta morendo “per colpa delle polemiche di austerity. E’ quanto hanno denunciato una cinquantina di pompieri, aderenti all’Unione sindacale di base, che oggi si sono ritrovati oggi in Piazza dei miracoli a Pisa. I manifestanti, con addosso le loro divise e circondati da centinaia di turisti, si sono stesi a terra e hanno fatto scendere due striscioni dalla Torre. Spiega l’Usb: “Il Governo tenta di limitarci con blocchi di assunzioni, congelamento di contratti, innalzamento dell’età pensionabile e riduzione degli acquisti di automezzi”. E ha concluso: “Noi vogliamo solo poter continuare a svolgere con professionalità il nostro lavoro al servizio dei cittadini, pertanto chiediamo di essere ascoltati e pubblicizziamo una vera riforma del settore protezione civile, con al centro i Vigili del Fuoco, così da poter garantire il soccorso in Italia ed evitare il disperdersi di fondamentali risorse economico – finanziarie”. Nell’occasione è stato anche annunciato uno sciopero generale a Roma il 18 ottobre.

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Terribile incidente davanti la base militare di Camp Darby: morti due parà

parà-incidente-tuttacronacaTerribile incidente oggi lungo l’Aurelia, davanti alla base militare americana di Camp Darby, in provincia di Pisa, che ha visto coinvolti un furgone Fiat Ducato militare e un tir che viaggiava in direzione opposta. Lo scontro frontale è costato la vita a due parà della Folgore, Giuseppe Ricci, originario della Puglia, e Fabio Grandene, 18 anni, di Milano. Quattro invece i feriti, due dei quali in gravissime condizioni: tra questi anche una ventunenne di Foggia, Maria Jacovelli, versa in gravissime condizioni. Gli altri soldati coinvolti sono Luca Leone, 22 anni di Volla, e di Roberta Di Nuccio, 21 anni, residente a Pisa presso la caserma del Capar, il Centro di addestramento dei paracadutisti della Folgore, e Daniele Ambrosini, 42 anni di Massa. Praticamente illeso invece il conducente dell’autoarticolato.Il generale Claudio Graziano, capo di Stato maggiore dell’Esercito, appena appresa la notizia ha espresso “il più profondo cordoglio a nome suo personale e della forza armata alle famiglie delle vittime e l’augurio di pronta guarigione ai militari feriti”. Ancora da accertare la dinamica: forse un sorpasso che ha fatto sbandare il Ducato che procedeva da Livorno a Pisa. Due militari sono stati sbalzati fuori dal mezzo e sono morti sul colpo, gli altri sono rimasto incastrati nelle lamiere del Ducato e sono stati soccorso dai vigili del fuoco di Livorno e dalle ambulanza della Società volontaria di soccorso. Sotto shock due bambini che con i genitori a bordo di un’auto si trovavano dietro la camionetta dei paracadutisti al momento dell’incidente. I militari della Folgore stavano facendo rientro al Capar, il centro d’addestramento di Pisa, dopo aver effettuato un turno di vigilanza alla caserma Lustrissimi di Livorno. I feriti e il conducente del tir sono stati trasportati all’ospedale Cisanello di Pisa.

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Vittime dell’onda, in Brasile annegano due italiani

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Il dramma degli italiani morti nelle acque brasiliane si è consumato in pochi minuti. Le due vittime, Mario Locatelli, 50 anni, di Bonate Sotto (Bergamo), e Roberto Frigeri, 59 anni, di Pisa sono stati travolti da alcune onde sul litorale di Bahia, nelle acque dell’oceano Atlantico di fronte alla spiaggia di Ponta Ramo, a pochi chilometri da Ilheus. I loro sue amici sulla spiaggia non hanno potuto fare nulla.

 

“Zitta coi giudici, niente nomi”, così Amato alla vedova di un socialista

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Giuliano Amato, neo giudice costituzionale, eletto da Giorgio Napolitano, nel lontano  21 settembre 1990 chiama la vedova di Barsacchi – moglie del senatore socialista, Paolo Barsacchi, già sottosegretario, morto quattro anni prima – e si trattiene al telefono con lei per 11 minuti e 49 secondi.

La questione è delle più delicate e perciò il Dottor Sottile entra in campo. Barsacchi, infatti è deceduto e non può difendersi, ma è accusato dai vecchi compagni di partito di essere l’uomo a cui finì la tangente di 270 milioni di lire per la costruzione della nuova pretura di Viareggio. La vedova del senatore, Anna Maria Gemignani, non vuole che il nome del marito sia infangato e finisca nel fascicolo dei magistrati. E minaccia di fare nomi e cognomi.

I giudici chiamati a condannare i responsabili di quella tangente, si chiedono come mai “nessuno di questi eminenti uomini politici come Giuliano Vassalli (all’epoca ministro della giustizia) e Amato stesso, si siano sentiti in dovere di verificare tra i documenti della segreteria del partito per quali strade da Viareggio arrivarono a Roma finanziamenti ricollegabili alla tangente della pretura di Viareggio”. Lo scrivono nelle motivazioni della sentenza che condannerà i boss della Versilia del Psi e scagionano loro stessi la figura del senatore Barsacchi.

Come si legge poi su Il Fatto Quotidiano:

Amato cerca la sua interlocutrice, poi è lei che lo richiama, registra e consegna il nastro, di cui il Fatto Quotidiano è in possesso, ai magistrati. Che acquisiscono la telefonata come prova, un’intercettazione indiretta, ma inserita nel fascicolo processuale. “Anna Maria, scusami, ma stavo curandomi la discopatia, ma vedo che questa situazione qui si è arroventata”. Dall’altra parte la vedova tace. Poi dice solo: “Ti ascolto”. Amato, con voce imbarazzata come lo sarà per il resto della telefonata, va dritto al problema: “La mia impressione è che qui rischiamo di andare incontro a una frittata generale per avventatezze, per linee difensive che lasciano aperti un sacco di problemi dal tuo punto di vista”. La frittata alla quale Amato fa riferimento è appunto un coinvolgimento – come dirà esplicitamente – di altre persone nel processo. “Troverei giusto che tu direttamente o indirettamente entrassi in quel maledetto processo e dicessi che quello che dicono di tuo marito non è vero. Punto. Non è vero. Ma senza andare a fare un’operazione che va a fare quello non è lui, ma è Caio, quello non è lui ma è Sempronio. Hai capito che intendo dire? Tu dici che tuo marito in questa storia non c’entra. Questo è legittimo. Ma a… a… a… a Viareggio hanno creato questo clima vergognoso, è una reciproca caccia alle streghe, io troverei molto bello che tu da questa storia ti tirassi fuori”.

Insomma Amato, oggi giudice della Corte costituzionale, all’epoca notabile del partito più corrotto d’Italia, il Psi, non dice vai e racconta la verità. Ma vai e non fare nomi. Tirati fuori. Non dire quello che sai, poi accerteranno i giudici. Difendi l’onore di tuo marito con un “lui non c’entra”. Diciamo che sarebbe stato poco, e il tribunale non si sarebbe accontentato, ovvio. Ma questo l’attuale giudice Amato le dice di fare: non raccontare tutto quello che conosce, come vorrebbe la legge sotto giuramento, ma esprimere una verità parziale.

Ancora più interessante il passaggio in cui – e ci arriviamo tra poco – Amato ammette di sapere più o meno chi sono i responsabili di un’azione illegale, ma invita a chiamarsi fuori. E quando verrà lui stesso trascinato a testimoniare non aggiungerà niente. Alla fine, come titolò all’epoca dei fatti la Nazione: Pretura d’oro, colpa dei morti. Insomma. Colpa di Barsacchi, che la moglie cerca in ogni modo di difendere e alla fine, nonostante i consigli di Amato, ci riuscirà.

La moglie di Barsacchi al telefono dice una cosa sola all’onorevole Amato, e lo fa tirando un grosso respiro per non sfogarsi ulteriormente: “Giuliano, io voglio soltanto che chi sa la verità la dica”. E Amato replica: “Ma vattelapesca chi la sa e qual è. Tu hai capito chi ha fatto qualcosa?”. “Io”, risponde lei all’illustre interlocutore, “penso che tu l’abbia capito anche te”. E Amato: “Ma per qualcuno forse dei locali sì, ma io non lo so, non lo so. Ma vedi, noi ci muoviamo su cose diverse. Questo non è un processo contro Paolo, ma contro altri”.

Il 13 dicembre del 1990 i responsabili della tangente verranno condannati. Tra loro Walter De Ninno, due anni e mezzo per ricettazione nei confronti di un imprenditore di Pisa. È l’inizio di Tangentopoli. E della fine del Partito socialista.

Volatile risucchiato dal motore: atterraggio d’emergenza per Easy Jet

easyjet-atterraggio-emergenza-tuttacronacaHa dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Pisa, da dove era appena decollato, il pilota di un volo Easy Jet diretto a Londra. La causa: il motore dell’aereo aveva risucchiato un volatile. Il comandante si è reso conto che qualcosa non andava e si è così rivolto alla torre di controllo dell’aeroporto toscano di tornare indietro. In seguito le operazioni si sono svolte senza problemi con i passeggeri che sono stati fatti scendere in attesa che la compagnia predisponesse un volo sostitutivo per Londra Gatwick, poi egolarmente partito nel pomeriggio. Lo scalo, a seguito dell’atterraggio di emergenza, è rimasto chiuso al traffico per circa un’ora, con i vigili del fuoco e gli altri mezzi di emergenza schierati sulle piste e pronti a intervenire in caso di incendio.

Incidente in superstrada all’altezza di Empoli: traffico paralizzato

incidente-tir-empoli-tuttacronacaUn’auto e un camion sono rimasti coinvolti questo pomeriggio in un grave incidente lungo la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, all’altezza dell’uscita di Empoli Est, in direzione Livorno. Il tratto fra le uscite di Empoli Ovest e Montelupo Fiorentino è stato chiuso in tutti e due i sensi di marcia. Chiuso anche il tratto da Ginestra a Empoli Est in direzione Livorno. Stando alle prime ricostruizioni, per motivi ancora da accertare sarebbe stato il mezzo pesante a sbandare finendo contro il new jersey e invadendo parzialmente l’altra carreggiata. A quel punto l’auto, che procedeva nella stessa direzione, l’ha tamponato. Tre i feriti: due persone anziane, di 74 e 75 anni, rispettivamente di Fiesole e Livorno che viaggiavano a bordo dell’auto e un 51enne croato, alla guida del camion. Gravi le ripercussioni sul traffico con la superstrada chiusa per ora in attesa arrivasse la gru destinata a spostare il camion. Il traffico è stato riaperto attorno alle 20.15 in direzione mare. Le auto potevano però percorrere solo una corsia su due. Sempre chiusa da Empoli Est a Montelupo, invece, la carreggiata verso Firenze.

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Pisa: sono stati i bimbi del corso di nuoto a lanciare l’allarme per Rachele

bimba-morta-piscina-pisa-tuttacronacaSono sconcertati gli sviluppi delle indagini della procura di Pisa sulla morte della piccola Rachele, la bimba morta in una piscina comunale della città lo scorso mercoledì. Se già si era a conoscenza che le due istruttrici sono state indagate dalla procura per omicidio colposo, ora emerge dal video delle telecamere di sorveglianza che non solo una delle due donne non era in campo ma anche che la piccola è rimasta sott’acqua senza essere soccorsa almeno 4-5 minuti. Inoltre, nessuna delle due, che sono state indagate dalla procura per omicidio colposo, si è accorta di quanto stava accadendo: è stato un altro bambino del corso a lanciare l’allarme. L’istruttrice che non appare nella ripresa  era ai bordi piscina, come da regolamento, mercoledì mattina all’ora della tragedia? E per quali motivo né lei né la collega si sono accorte che la piccola stava annegando? Per ora si possono faresolo ipotesi perchè, come spiegano gli investigatori, le risposte arriveranno solo dopo indagini approfondite e un’analisi più dettagliata del filmato. Al momento della tragedia le due istruttrici hanno raccontato ai carabinieri  di aver visto la bambina affondare quasi in verticale. Si sono quindi tuffate e, afferratala, hanno praticato respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco, poi ripetuto dal medico del 118. “E’ stato un malore”, avevano detto. Ma anche tale ipotesi è messa in discussione dall’autopsia effettuata. I risultati ufficiali si avranno soltanto tra un mese, ma secondo Carlo Porcaro D’Ambrosio, medico legale della famiglia della piccola, l’esame non avrebbe “rivelato evidenze macroscopiche di patologie pregresse” e dunque la piccola al momento della sciagura pare fosse in perfetta salute. Pierpaolo Medda, padre della piccola e medico psichiatra all’ospedale di Pisa, era accorso in bicicletta dopo essere stato avvertito dell’incidente, ma ha trovato la figlia già morta. Dopo aver accusato un malore, è stato lui stesso ad avvertire la moglie Cristiana Manzi, anche lei psichiatra.

Rachele non sapeva nuotare, forse le è sfuggito il tubo

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Una bambina di 5 anni che muore perché forse, anche se le indagini sono ancora in corso, gli potrebbe essere sfuggito il tubo con il quale si aiutava a restare a galla. Rachele non sapeva nuotare e sembrerebbe che al momento dell’annegamento si trovasse nell’acqua alta, cioè nella parte della piscina dove non poteva toccare, con un fondale più profondo rispetto ai 50 cm, cioè quella zona in cui dovrebbero stare i bambini che stanno imparando a nuotare. Oggi è stata anche la giornata del funerale di Rachele Medda e la popolazione si è voluta stringere intorno alla famiglia, ben 500 persone hanno preso parte alle esequie.

Bimba morta a Pisa: un minuto sott’acqua prima dell’intervento dell’istruttrice

bimba-annegata-piscina-pisa-tuttacronacaE’ morta tre giorni fa la piccola Rachele Medda, la bimba di appena 5 anni che ha accusato un malore mentre si trovava al corso di nuoto presso la piscina comunale di Pisa. Ora le telecamere di videosorveglianza hanno ricostruito gli ultimi istanti di vita della piccola mostrando come sia rimasta per un minuto sott’acqua, senza che nessuno si accorgesse del dramma che si stava svolgendo. Ma il filmato ha rilevato anche come non sembra eserci traccia di una delle due istruttrici che si sarebbe dovuta trovare sul posto. Mentre si attendono ulteriori accertamenti sulla dinamica dei fatti le due assistenti sono state iscritte nel registro degli indagati. Le ipotesi avanzate dagli inquirenti sono di annegamento e omicidio colposo.

Autunno caldo? Per il momento nero! Raffica di scioperi in arrivo.

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Forse non sarà un autunno caldo ma sicuramente sarà nero. Una raffica di scioperi colpirà molti settori a iniziare dai trasporti il 9 settembre fino a continuare con i Tribunali dal 16 al 20 settembre. I disagi ci saranno anche negli aeroporti dove è previsto uno stop di 24h il 6 settembre dei  comandanti e piloti di Alitalia Cityliner, esclusi i voli da e per Bologna. Nello stesso giorno ci sarà lo stop dalle 12 alle 16 dei Canadair antincendio di Inaer Aviation proclamato dall’Ugl Traporti.

Il 10 settembre partirà lo sciopero degli straordinari dei dipendenti delle Poste indetto dai Cobas.

L’11 settembre ci sarà poi lo sciopero dei trasporti locali a Pisa, Livorno e Lucca e l’intera regione dell’Umbria.

Dal 13 settembre al 6 ottobre il Sindacato Nazionale Autonomi Telecomunicazioni Radiotelevisioni e Società consociate (Snater) ha proclamato uno sciopero inTelecom Italia (escluso l’Access Operation Piemonte) con modalità varie a secondo dei settori.

Dal 16 al 20 settembre incroceranno le braccia gli avvocati penalisti che si asterranno dalle udienze e dalle attività giudiziarie (escluso il circondario di Nocera Inferiore). La protesta è stata indetta dall’Unione delle Camere Pensali Italiane.

Il 27 settembre si fermeranno dalle 10 alle 14 gli assistenti di volo di Alitalia (protesta proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt e Ugl-Ta e separatamente da Anpav e Avia) e i piloti (Filt-Cgil. Fit-Cisl, Uiltraporti, Ugl-Trasporti).

Una bimba di 5 anni muore al corso di nuoto

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E’ morta questo pomeriggio alla piscina comunale di Pisa, Rachele Medda, bimba di 5 anni, che aveva accusato un malore in acqua durante un corso di nuoto. La piccola è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 quando si trovava già in condizioni disperate.

Roberta Ragusa: ora si cerca nel cimitero!

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Si è cercata ovunque Roberta Ragusa, ma forse, non si è cercato bene nel cimitero, tra le lapidi di San Giuliano Terme, non lontano dalla casa dove abitava con il marito Antonio Logli. Si torna indietro dopo gli esiti negativi sulle auto dell’amante e del padre di Logli nonché sul furgone che lo stesso marito della Ragusa usava per lavoro e nel quale una collega aveva ritrovato fazzolettini sporchi di sangue? Si va avanti con il georadar, ma si guarda laddove le analisi effettuate con altri mezzi non hanno avuto esito. Ancora nelle orecchie degli inquirenti non suona la giustificazione fornita proprio da Logli dopo che aveva denunciato la scomparsa della moglie affermando che la donna si era allontanata a seguito di un vuoto di memoria causato da un colpo che si era procurata in testa. Il marito affermò che si era recato, dopo la scomparsa della moglie, nel cimitero perché aveva ritenuto di poter trovare la donna accanto alla tomba della madre. Dopo la battuta d’arresto sulle nuove indagini che non hanno portato nessuna novità, si torna quindi ad analizzare meglio i dettagli già in possesso delle forse dell’ordine sperando che una scansione con il georadar capace di “vedere” fino a tre metri sotto terra possa dare esiti positivi e riaprire la strada alla speranza di trovare una spiegazione a un mistero sempre più fitto. 

 

Roberta Ragusa: traccia biologica nell’auto di Sara Calzolaio

ragusa-tracce-biologiche-tuttacronacaI carabinieri del Ris di Parma avrebbero trovato una traccia biologica sull’automobile di Sara Calzolaio, l’attuale compagna di Antonio Logli del quale, alcuni giorni fa, i militari avevano ispezionato il furgone in uso. Il marito di Roberta Ragusa, scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012, è indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La Calzolaio ha ricevuto di recente l’avviso di garanzia con l’accusa di favoreggiamento, proprio per consentire l’ispezione della vettura mentre Valdemaro Logli è accusato di concorso in occultamento di cadavere. Sull’auto del suocero della Ragusa le analisi hanno escluso la presenza di tracce, mentre due reperti biologici sono stati trovati nel vano di carico del furgone di Antonio Logli e nell’auto di Sara Calzolaio. La prima però, stando a quanto si apprende da fonti investigative, è troppo piccola e dunque inutilizzabile. Gli accertamenti, quindi, si stanno effettuando su quella repertata su un tappetino dell’abitacolo dell’auto della Calzolaio. Nel frattempo, i carabinieri proseguono le loro indagini e stanno ultimando una mappatura di luoghi sui quali effettuare nuove ispezioni con il georadar alla ricerca del corpo di Roberta Ragusa.

Roberta Ragusa serve un’altra settimana prima di svelare il mistero?

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Sembra che occorra un’ulteriore settimana per avere i risultati dei tamponi effettuati dai Ris di Roma sul furgone della Geste in uso ad Antonio Logli e sull’auto della sua nuova compagna Sara Calzolaio nell’ambito delle indagini sul caso della scomparsa di Roberta Ragusa.

“Lo giudichiamo un fatto positivo ai fini dell’accertamento della verità – ha spiegato il procuratore Ugo Adinolfi – perché le tracce repertate sono piccolissime e i Ris ci avevano già detto che sarebbe stato difficile ricavare risposte utili. Tuttavia se ci chiedono altro tempo significa che possiamo sperare che quei minuscoli reperti possano comunque fornire indicazioni utili, pur se parziali, alle nostre investigazioni.”

Sharon Stone al concerto di Andrea Bocelli.

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Andrea Bocelli va di nuovo in scena, come tutti gli anni, come ogni anno, al Teatro del Silenzio di Lajatico (Pisa), luogo particolarmente amato dal cantante perché suo luogo di nascita. Quest’anno un ospite internazionale è venuto ad ascoltare la voce del grande tenore: Sharon Stone. L’attrice americana infatti è stata ospite da amici dove ha trascorso un periodo di relax e non è voluta mancare al concerto del tenore. Spettacolo dalla scenografia imponente, con due figure di uomo che dominano il palco di cui una alta 9 metri e con fasci di luce che impreziosiscono il fondo e duetti tra il tenore e  Pino Daniele, Riccardo Cocciante, Paoletta Marroccu, Alessandro Luongo, Simona Molinari,  Peter Cincotti.

 

Cadavere di Tre Ponti: è Matteo Maestri, 30enne scomparso 2 anni fa?

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Era il 27 agosto del 2011 e Matteo Maestri si trovava con un gruppo di amici lungo la scogliera del Romito, alle ‘Vaschette’, tra la Torre di Calafuria e il ponte di Calignaia. Quel giorno il mar Tirreno era in burrasca e Matteo con i suoi amici era rimasto affascinato dai flutti che si si innalzavano dopo l’impatto con gli scogli. Erano circa le 15 quando arrivò un’onda anomale che trascinò via il giovane 30enne,  figlio unico che viveva con i genitori e la nonna Viera e lavorava come grafico all’Arci Zona del Cuoio, a Ponte a Egola.

A due  anni dalla sua scomparsa il mare ha restituito forse il suo corpo. Mercoledì scorso sulla spiaggia dei Tre Ponti, vicino Livorno, è stato infatti recuperato un cadavere decapitato e in avanzato stato di decomposizione. Dopo le prime analisi, sembrerebbe che quei resti possano appartenere proprio al giovane originario di Castelfranco di Sotto (Pisa). A fugare ogni dubbio saranno le analisi che si compiranno sul dna nei prossimi giorni, ma ci sono molti indizi che riconducono proprio a Matteo Maestri: il costume da bagno e i pantaloncini rinvenuti sono della stessa marca di quelli indossati dal giovane al momento della scomparsa.

CASO RAGUSA: trovate tracce biologiche nell’auto dell’amante di Logli

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Sembrava che i rilievi effettuati ieri (9 luglio) dai i Ris di Roma sui mezzi dell’amante di Logli, Sara Calzolaio e su quella del padre di Antonio Loglio, Valdemaro, non avessero portato a nulla. Invece è notizia delle ultime ore che i rilievi dei Ris di Roma avrebbero individuato macchioline sia nel vano di carico del furgone della Geste, usato da Antonio Logli, sia nell’auto di  Sara Calzolaio. Ora bisogna attendere gli esami di laboratorio che arriveranno nei prossimi giorni.

Antonio Logli è indagato nell’ambito dell’inchiesta per la scomparsa di Roberta Ragusa, insieme al padre e all’amante.

“In entrambi i casi tuttavia, spiegano gli inquirenti, si tratta di reperti molto piccoli dai quali non sara’ facile estrarre evidenze scientifiche utili alle indagini. Nelle prossime settimane saranno invece sentiti nuovi testimoni che potrebbero fornire indicazioni soprattutto sulla notte della scomparsa di Roberta Ragusa. I magistrati mantengono il massimo riserbo sulla loro identità, anche se non sembrano aspettarsi comunque rivelazioni decisive.”

Sono in corso i rilevamenti sui mezzi per far luce sul caso Ragusa

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Sono in corso da ore le ispezioni sui tre veicoli posti sotto sequestro nel caso Ragusa dopo la testimonianza di una dipendente della ditta in cui lavora anche Logli che ha raccontato, nei giorni scorsi, agli inquirenti di aver rinvenuto alcuni mesi fa dei fazzoletti sporchi di sangue in un mezzo usato per lavoro dal marito di Roberta Ragusa. Oltre al mezzo di lavoro, i Ris, stanno analizzando anche l’auto dell’amante di Logli, Sara Calzolaio, e quella del padre del principale indagato. Per poter effettuare queste analisi l’amante e il padre di Logli sono stati iscritti nel registro degli indagati.  

In particolare i Ris di Roma vogliono rintracciare tracce ematiche riconducibili alla donna scomparsa.

Sia il padre del principale sospettato che la sua attuale compagna stanno assistendo ai rilievi scientifici condotti dai Ris in compagnia dei loro avvocati.

Aggiornamento 9 Luglio 2013, 21,50: Sembrerebbero senza esito i rilievi compiuti oggi dai Ris, sulla  Mercedes grigia di Valdemaro Logli e la Ford Fiesta rossa di Sara Calzolaio. In particolare a risultare negativo sarebbe stato proprio l’esame del luminol che non avrebbe rilevato eventuali tracce di sangue. Stesso esito, per il furgone della Geste, la municipalizzata dei servizi del comune di San Giuliano Terme.

Il caso Ragusa rimane avvolto nel mistero.

 

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Svolta nel caso Ragusa: altri due indagati oltre il marito

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Si aggiungono al registro degli indagati per il caso Roberta Ragusa altre due persone. Si tratta di  Sara Calzolaio, amante di Logli, e del padre di quest’ultimo, Valdemaro Logli. La procura di Pisa sospetterebbe i due per favoreggiamento nel delitto. Ora è probabile che nei prossimi giorni le forze dell’ordine perquisiranno le auto del padre e dell’amante di Logli alla ricerca di nuovi indizi, anche alla luce di alcuni fazzoletti sporchi di sangue visti nel furgone, usato sul posto di lavoro dal marito della Ragusa. Questa potrebbe essere la svolta che si attendeva per trovare le risposte al mistero della donna scomparsa nel gennaio 2012.

I fazzoletti sporchi di sangue nel caso Ragusa

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Dopo i continui appelli degli investigatori e della famiglia di Roberta Ragusa a coloro che conoscono la verità ma che stanno tacendo per paura qualcuno sembra essersi fatto finalmente avanti.

«Non ce la faccio più a tenermi dentro questa cosa…» ha detto, lunedì scorso, una dipendente della Geste al suo direttore. La donna, sulla cinquantina, abita in un paese dell’hinterland pisano, è una collega di Logli che per la società di servizi comunali ha lavorato come elettricista a tempo pieno fino alla scomparsa della moglie, ora, invece, fa un part time. La donna ha preferito prima confidarsi con il dirigente, il quale ha avvisato immediatamente i carabinieri e martedì la donna è stata ascoltata in Procura dal magistrato che conduce l’inchiesta, il sostituto procuratore Aldo Mantovani. La deposizione è durata quasi due ore e in particolare la testimone ha raccontato che intorno a febbraio-marzo dello scorso anno, ha trovato  due fazzolettini di carta macchiati di sangue, mentre stava pulendo uno dei furgoncini della Geste. I fazzolettini sono poi stati buttati dalla testimone nella spazzatura. Si tratta di un Fiat Fiorino che fino al novembre del 2011 era solitamente usato per lavoro da Antonio Logli. Il quale, appunto un paio mesi prima della scomparsa della moglie, disse che quel furgoncino non andava più e, quindi, Geste gliene mise a disposizione un altro. In realtà quel Fiorino aveva bisogno solo di un intervento di manutenzione di poco conto, quindi chi aveva le chiavi o sapeva dove trovarle avrebbe potuto servirsene senza problemi. Quando il 29 febbraio 2012 i Ris dei Carabinieri di Roma vennero a Gello per la prima volta, quel veicolo non fu preso in considerazione, essendo ‘ufficialmente’ fermo da tre mesi. Ora il  furgoncino è stato posto sotto sequestro e sarà sottoposto agli accertamenti tecnico-scientifici del caso.

La tecnologia al servizio del caso Ragusa: arriva il georadar

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Sarà un sistema georadar di ultima generazione a cercare i resti di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, in alcune zone del territorio della provincia di Pisa. Le ricerche scatteranno nei prossimi giorni e saranno effettuate con uno strumento capace di ”vedere” in profondita’ variabili del sottosuolo fino a oltre 3 metri e con la capacita’ di penetrare qualsiasi terreno e materiali.

Violenza per le strade di Pisa: pugnala e ferisce con l’acido un passante

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Si è presentato in questura ed è stato arrestato un 40enne pisano che, senza movente e scegliendo a caso la vittima, ieri ha accoltellato alla schiena un passante e, quando questi è fuggito, l’ha rincorso versandogli una sostanza corrosiva sul volto. L’aggressore aveva perso il portafogli nella fuga e gli investigatori erano comunque già sulle sue tracce. La vittima, un 50enne pisano colpito ripetutamente con un coltello mentre stava rientrando in scooter, non è in pericolo di vita, ma ha riportato cicatrici permanenti al volto. Da quanto risultato dalle indagini che si stavano svolgendo l’aggressore, si legge in una nota della questura, è una persona violenta incline a scatti d’ira ingiustificati. Pare che negli ultimi anni abbia vissuto in una specie di ‘isolamento’ sociale soprattutto dopo che la ex compagna, madre di suo figlio, fu costretta a lasciare la città, temendo per la sua vita e quella di suo figlio, dopo una serie di maltrattamenti. La squadra mobile di Pisa, raggiunta l’abitazione dell’uomo, vi ha trovato una palestra per il combattimento e il lancio di coltelli, con tanto di pareti di compensato e di un manichino da sarte da usare come bersaglio. Sempre nella nota si legge anche che sono stati trovati “numerosi coltelli, armi bianche, materiale da esercitazione per il combattimento con arma bianca nonché sostanze chimiche, baker e tanks usate per miscelare composizioni chimiche”. In una stanza c’era un pannello di compensato con conficcati due coltelli ‘da lancio’ e un manichino, “di quelli usati dalle sarte per le prove degli abiti, con numerosi segni di arma da taglio sul rivestimento – aggiunge la nota – Questo non ha lasciato dubbi sul fatto che l’uomo si stesse esercitando alla lotta con l’arma bianca. Sparsi per l’appartamento, peraltro in pessime condizioni igieniche e senza acqua corrente, c’erano numerosi flaconi vuoti di metadone”. Gli agenti hanno trovato anche felpe scure con cappuccio e guanti tagliati alle dita, oltre a libri sulle arti marziali e sul combattimento con armi bianche.

Tragedia nel Pisano: 16enne trova la morte in un laghetto

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Tragica morte per un 16enne annegato mentre faceva il bagno con una decina di amici in un laghetto privato a Campo, una frazione di San Giuliano, nella provincia Pisana. Stando alla prima ricostruzione dei carabinieri, alcuni amici attendevano il giovane su un’isolotto che sorge a una quarantina di metri dalla riva. Il ragazzo li stava raggiungendo quando avrebbe avuto un malore mentre nuotava e di certo ha chiesto aiuto ma a nulla hanno valso gli aiuti dei presenti. Il suo corpo è stato infine recuperato dai vigili del fuoco.

Elezioni amministrative: urne quasi vuote? L’affluenza è bassa

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Se serviva un’ennesima conferma per il fatto che gli italiani siano delusi dalla politica che ci amministra, sta arrivanto. Sono sette milioni le persone chiamate aller une oggi e domani per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di 563 comuni, con la sfida più importante che si svolge a Roma dove, alle 12, ha votato solo il 9.32% degli aventi diritto: cinque punti in meno se confrontata con le precedenti omologhe. Non se la passano meglio i comuni, che perdono oltre quattro punti rispetto e si fermano a un’affluenza dell’11.57%. Al voto sono chiamati anche i cittadini di Ancona e di altri 14 capoluoghi di provincia: Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Isernia, Lodi, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Treviso, Vicenza e Viterbo. In Valle d’Aosta, invece, ad essere eletto sarà il consiglio regionale.

Perchè le amministrative di domenica sono importanti?

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Saranno fondamentali, importanti e cambieranno gli equilibri del governo? E’ probabile che chi uscirà vincitore poi faccia acquistare più forza a un partito piuttosto che all’altro ed essendoci un esecutivo di larghe intese è chiaro che questo avrà riflessi importanti anche nella politica nazionale oltre che locale.  In particolare sarà interessante chi vincerà a Roma, centro amministrativo importante e sede dei palazzi del potere. Sarà anche importante la sfida in Sicilia per capire quanti voti prenderà M5S. Nell’isola ci sono importanti città che vanno al voto come Catania, Messina, Ragusa e Siracusa che possono spostare anche qui gli equilibri della regione e fare da cassa di risonanza nazionale. Sarà anche interessante il voto di Brescia, di Lodi e di Sondrio per vedere se al nord la Lega ancora ha il suo elettorato a livello locale o se sta subendo una flessione dopo la scelta di andare all’opposizione a livello nazionale. Pisa e Siena faranno da ago della bilancia per la Toscana e si toccherà con mano quanto la spaccatura del Pd è profonda. Sono quindi elezioni amministrative che valgono come un’elezione nazionale? Sicuramente hanno un peso ben più elevato rispetto a quelle degli anni passati.

4 ragazzi investiti da un suv: erano alla fermata d’autobus

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Alle 7 di questa mattina, a Zambra, nel pisano, quattro ragazzi che attendevano l’autobus per andare a scuola a Pisa sono stati investiti da un suv piombato su di loro. Tutti tra i 16 e i 18 anni, gli studenti sono stati trasportati all’ospedale del capoluogo in codice  rosso. Anche il conducente del suv, che ha riportato ferite meno gravi, è stato ricoverato e si trova ora all’ospedale Lotti di Pontedera. Ancora al vaglio dei carabinieri la dinamica dell’incidente, probabilmente imputabile alla forte delocità del veicolo, di cui il conducente avrebbe perso il controllo, in prossimità di una rotatoria.

Big Fish: il primo stabilimento balneare gestito da ex pazienti psichiatrici

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Arriva sul litorale pisano, a Tirrenia, Big Fish, il primo stabilimento blaneare italiano interamente gestito da ex pazienti psichiatrici e dove si fa reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disagio mentale. Nato per volonta’ del circolo L’Alba, associazione da tempo attiva in questo settore, e’ composto da 43 cabine, di cui 9 attrezzate per disabili, 120 ombrelloni a uso sociale, sino a circa 180 totali e aree attrezzate per bambini e disabili. Il circolo, da tempo attivo, ha già insegnato in passato che il disagio mentale non è un tabù, aprendo anche un ristorante in cui le barriere della vergogna e del pregiudizio potessero cadere. Nel locale, in via delle Belli torri a Pisa, ospita all’ora di pranzo impiegati, professori, studenti: bar, ristorante e molto altro, interamente gestito da una trentina di ex pazienti psichiatrici. Mentre la sera si può approfittare delle occasioni culturali che vengono offerte. anche qui tutti coloro che vi lavorano hanno vissuto il disagio mentale, frequentano gruppi di auto-aiuto e hanno messo la loro esperienza a disposizione di chi è ancora in mezzo al guado della malattia. Una sfida vinta, che ha aperto le porte anche all’idea di questo nuovo stabilimento. E chissà che al termine della stagione balneare altri ex pazienti non raccontino le stesse esperienze di risalita già ascoltate dai dipendenti del Ristorante. Come quella di Valeriana, la cuoca che era stata intervistata nel 2010 dal quotidiano Il Tirreno: “Sì, perché si può risalire e noi siamo la prova vivente che si può”.

Terremoto in Toscana: scossa tra Lucca e Pisa

terremoto toscana

Un evento sismico, lievemente avvertito dalla popolazione tra Lucca e la provincia di Pisa, di magnitudo 2.4 sulla scala Richter,  è avvenuto alle 6.55 di questa mattina. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv,  le località prossime all’epicentro sono i comuni di Vecchiano (PI), San Giuliano Terme (PI) e Lucca. Non risultano danni a persone o cose.

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