Malagò shock! Ecco la proposta contro la violenza negli stadi

celle-negli-stadi-tuttacronacaGiovanni Malagò, in un’intervista pubblicata su Polizia moderna e ripresa da Fulvio Bianchi per Repubblica, ha avanzato una proposta che è destinata a far discutere. Ha detto il presidente del Coni: “Servono stadi nuovi e regole nuove. Le forze dell’ordine devono essere in condizione di agire nell’immediato, dentro lo stesso impianto, come avviene in Inghilterra. Con le nuove strutture attraverso un sistema avanzato di controllo tecnologico, si possono identificare gli autori di atti violenti, che vengono poi trasferiti in un luogo all’interno dello stadio dove vengono trattenuti in attesa del processo per direttissima, che si celebra entro due giorni dall’accaduto”. La soluzione proposta, dunque, è di creare delle camere di detenzione all’interno degli stessi stadi. Il presidente ritiene inoltre che “la tessera del tifoso abbia fatto il suo tempo” e che “occorre rivisitare completamente i rapporti tra calcio e tifosi”. Ha quindi aggiunto: “La tessera identifica, il vero problema però non verte sulla schedatura. Credo non sia possibile accettare che per colpa di poche persone ci sia una forte penalizzazione, in termini di complessità procedurali e burocratiche, a danno di un’intera comunità”. Malagò, infine, propone di sanzionare le società di calcio “che intrattengono rapporti con le frange estreme delle tifoserie”.

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Il Coni denuncia la Federnuoto!

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Dopo attente analisi interne, durate 5 mesi, il Coni ha denunciato la Federnuoto. Sotto la lente del Coni erano finite altre federazioni nazionali, compresa la Federcalcio, ma al momento solo per la Federnuoto è scattata la segnalazione alla Procura della Repubblica di Roma. Il Coni ha poi sottolineato che viste le dimensioni della Federcalcio occorreranno ancora mesi prima che si possa avere un’analisi completa della gestione. Il primo nome che in queste ore risuona è quindi quello di  Paolo Barelli, ex olimpionico, senatore della Repubblica per Forza Italia e il Pdl per due legislature, già assessore della Regione Lazio, ora alla guida della Federnuoto.

Come riporta La Repubblica:

Le prime risultanze del team di audit interno diretto da Marco Befera sono pesanti. Nei bilanci della Federnuoto di diverse stagioni si riscontrerebbero irregolarità continue. La lunga verifica delle carte amministrative, sottoposta in un secondo momento al parere “pro veritate” di un legale esterno al Comitato olimpico che ha certificato le ipotesi di “fattispecie di reato”, parte dall’esposto di 14 società di nuoto sulla gestione delle vasche dei centri federali, sull’amministrazione del club olimpico e sull’assegnazione (decisa con un decreto successivo alle ultime Olimpiadi) dei premi da assegnare agli atleti per le medaglie vinte. Inoltre, c’è stato un esposto anonimo (fatto proprio dal Coni e anche dalla Corte dei conti) su un debito di 5,3 milioni di euro della federazione nei confronti dell’Acea. Su quel debito il Coni della gestione Patrucci-Pagnozzi non è mai intervenuto e ora l’audit interno ha segnalato il buco di bilancio in Procura.

Ora la magistratura valuterà la consistenza delle ipotesi di reato ed è probabile che la giunta Coni possa chiedere, dopo le Olimpiadi invernali, il commissariamento della Federazione nuoto, la seconda per importanza nel panorama sportivo.

“La Federazione Italiana Nuoto manifesta sorpresa ed incredulità per il comunicato stampa diramato questa mattina dal Coni, che con sconcertante eclatanza configura pretestuose ipotesi di reato sostenute da un parere legale pro veritate di parte. In merito a tali ipotesi, del tutto lontane dalla verità, la Federazione Italiana Nuoto confida pienamente nella giustizia e condanna ogni ulteriore strumentalizzazione”. E’ questo il contenuto di una nota ufficiale pubblicata sul sito della Federnuoto, in risposta al comunicato stampa emesso questa mattina dal Coni.

Verso Sochi 2014: minacce all’Italia

malagò-tuttacronacaI comitati Olimpici di Italia, Ungheria e Slovenia hanno ricevuto delle lettere di minacce terroristiche legate alle prossime Olimpiadi Invernali. Il Coni, in una nota, ha comunque dichiarato: “Siamo sereni. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano manifesta fiducia e serenità nelle misure di sicurezza che sono state garantite dagli Organizzatori al Cio, alle Federazioni Internazionali e ai Comitati Olimpici”. Anche il comintato ungherese ha confermato di aver ricevuto minacce terroristiche “serie” con l’Ungheria che prende posizione: “Ovviamente non spetta al comitato ungherese stabilire la gravità del gesto, ma non salteremo le Olimpiadi”. Il Daily Mail online riporta anche che Zsolt Borkai, numero 1 dello sport olimpico in Ungheria, ha rivelato di essere a conoscenza di altri episodi simili: “Purtroppo è vero che abbiamo ricevuto queste missive. Una email, scritta in russo e in inglese, è stata inviata all’indirizzo ufficiale del nostro comitato. Conteneva minacce terroristiche rivolte alla nostra delegazione a Sochi. Ci invitava a restare a casa. Ovviamente non spetta al comitato ungherese stabilire la gravità del gesto, ma non salteremo le olimpiadi”. Sia il comitato organizzatore russo che il Cio, a sua volta destinatario di una simile missiva, sono già stati informati dal comitato ungherese.

Acerbi prosciolto dalle accuse di doping: “ora pensa a guarire”

francesco-acerbi-tuttacronacaEra risultato positivo per gonadotropina corionica al test antidoping successivo alla gara col Cagliari del primo dicembre il difensore del Sassuolo Francesco Acerbi, che ora è stato prosciolto dalla sospensione cautelare per doping dal TNA.  La sostanza era un residuo delle cure antitumorali a cui il 25enne centrale si era dovuto sottoporre appena prima dell’inizio della stagione. Mattia Grassani, il legale del giocatore, ha commentato la regola affermando:  “Siamo molto soddisfatti perchè giustizia è stata fatta, Acerbi da adesso in poi si può concentrare sulle cure e sulla sua guarigione”. All’Ansa ha spiegato: “È stato un confronto molto franco e costruttivo con la Procura antidoping e con il Tribunale di oltre un’ora. A loro va il nostro plauso perchè hanno dimostrato una sensibilità e un’attenzione a valutare il caso come eccezionale e assolutamente privo di precedenti o riconducibile ad altri casi di doping. Questo tipo di miscela ha portato al risultato sperato e che non poteva essere diverso”. E conclude: “Già la sospensione  era un’accusa infamante per un calciatore come lui, affetto da questa patologia, e gli rendeva la vita impossibile. Ora si è tolto questo spettro e può concentrarsi soltanto sulla sua guarigione”.

Il dramma di Francesco Acerbi: il tumore è tornato

francesco-acerbi-tuttacronacaLo scorso 1 dicembre Francesco Acerbi, in forza al Sassuolo, era stato sottoposto all’antidoping. L’esito mostrava la sua positività alla gonadotropina e questo ha subito fatto emergere il timore che il giocatore potesse trovarsi nuovamente a combattere contro il tumore, come aveva già fatto l’estate precendete. Il sospetto, si è trasformato in realtà. Il difensore inizierà nelle prossime ore le cure al San Raffaele di Milano. I controlli medici a cui si è sottoposto dopo la positività al test antidoping, infatti, hanno confermato il male. Al momento si tratta solo di un’indiscrezione diffusa dalla Gazzetta dello Sport, che cita fonti ospedalieri. Manca tuttavia una comunicazione ufficiale sia del calciatore sia del club. Acerbi lunedì scorso a Tiki Taka aveva assicurato di non aver “mai preso sostanze” ed si era sfogato platealmente prendendosela anche con gli organi di informazione.

Sono inca**ato. Prima di emettere sentenze bisognerebbe guardare quale sia la verità: chi ha detto queste cose ha infamato me, la società e anche il dottore. L’ormone elevato può essere conseguenza di tante cose: loro come fanno a saperlo ancora prima che io abbia fatto gli esami? Non ho pensato di querelare nessuno, io penso alla salute.

Il giorno precedente, prima del match contro la Juventus, i compagni di squadra gli avevano testimoniato la vicinanza indossando durante il riscaldamento una maglietta con il messaggio ‘Ace siamo con te‘.

Francesco Acerbi positivo al doping: si teme per la sua salute

francesco-acerbi-doping-tuttacronacaFrancesco Acerbi è risultato positivo alla gonadotropina durante un controllo antidoping effettuato lo scorso 1 dicembre e salterà il match contro la Juventus. Il difensore 25enne sarà convocato dalla procura antidoping del Coni chiamata a verificare il caso. Infatti l’Ufficio di Procura Antidoping del Coni ha richiesto ed ottenuto dalla competente sezione del Tna la sospensione del calciatore. Queste sono le certezze che ci sono, ma la situazione appare comunque più delicata visto che la scorsa estate si era sottoposto a un intervento per un tumore ai testicoli e per questo è accreditata l’ipotesi che la positività sia legata alle cure alle quali ha dovuto far fronte. Ma la società del giocatore, il Sassuolo, ha diffuso un comunicato stampa per precisare che Acerbi “non è stato sottoposto e non si sta sottoponendo a nessuna terapia antitumorale e che quindi nessuna richiesta di esenzione terapeutica era stata presentata all’atto del controllo post partita”. Proprio per questo si teme per la salute del giocatore: se l’ormone gonadotropina non è stato utilizzato nella terapia alla quale il giocatore è stato sottoposto dopo l’intervento, che non è stata segnalata all’agenzia antidoping, i livelli dell’ormone potrebbero essere dovuti alla produzione interna, conseguenza dell’operazione e della successiva terapia; in questo caso, la positività emersa durante il controllo antidoping potrebbe rappresentare un campanello d’allarme su un possibile riacutizzarsi della malattia: non comporterebbe squalifiche, ma sarebbe quindi un problema ben più delicato.

Acerbi positivo al doping, sospeso dal Coni

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Francesco Acerbi, difensore del Sassuolo che nel luglio scorso fu operato per un tumore al testicolo, è risultato positivo per gonadotropina corionica al test antidoping successivo alla gara giocata in trasferta contro il Cagliari il primo dicembre scorso. Verificato che non sussistono esenzioni terapeutiche, il giocatore è stato sospeso dal Coni.

Polemiche piovono su Ballando con le stelle

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Piovono polemiche su “Ballando con le stelle”. Non si è ancora chiuso il caso della caduta di Anna Oxa, tra chi sospetta che fosse tutto programmato dopo le polemiche nate nella puntata precedente sulla prestazione della cantante che non era piaciuta ai giudici con la relativa presa di posizione della Oxa che poi si era rifiutata di ballare, a chi invece accusava la Carlucci di aver “insistito” sul dolore per fare share e non aveva mandato il blocco pubblicitario come si fa in questi casi. Ancora con i fari puntati addosso e per smorzare polemiche si è deciso quindi di pubblicare sul sito  www.ballando.rai.it  i referti medici sulle condizioni del ginocchio di Anna Oxa relativi all’infortunio che ha subito sabato scorso. “Vorrei aggiungere altre cose in merito ai commenti che ho sentito e letto in questi giorni, ma credo che i fatti valgano più di mille parole e possano servire a tacitare le illazioni e le ricostruzioni fantasiose in cui taluni si sono avventurati. Mi fa piacere constatare come alla nona edizione questo programma attiri ancora tanta attenzione e abbia così tanto successo e vorrei ricordare a tutti che alla fine siamo qui per fare bene il nostro lavoro e offrire uno spettacolo divertente e appassionante: un po’ sport (la danza sportiva fa parte del Coni), un po’ spettacolo o arte che dir si voglia, un po’ talent, un po’ reality (nel senso di reale) e un po’ di varietà. A proposito dell’infortunio di Anna a cui auguro innanzitutto di stare bene e poi di rientrare in gara, vista la determinazione con cui sta cercando di far passare le conseguenze della sua caduta, uno dei commenti più divertenti me lo ha girato Ivan Zazzaroni…”Su Anna Oxa era rigore”. Credo sia questo lo spirito giusto per tenerci compagnia il sabato sera. Un bacio a tutti.” Queste le parole di Milly Carlucci.

Letta interviene sulla caso Nocerina

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Il caso Nocerina-Salernitana è ormai una questione istituzionale che trascende il calcio. Era subito apparsa un’intimidazione che prescindeva dalle minacce di tifosi esaltati e che invece trovava le sue radici in ambienti di criminalità organizzata. Oggi il presidente del Consiglio Enrico Letta ha incontrato al Coni il presidente Giovanni Malagò, prima del via del Consiglio Nazionale.Al Foro Italico è giunto sono giunti anche il ministro con delega allo sport Graziano Del Rio, e il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo.

«Domenica abbiamo assistito a fatti gravissimi, nei confronti dei quali serve la tolleranza zero», ha detto il premier commentando il derby farsa tra Nocerina e Salernitana. «Sono episodi che hanno un effetto drammatico nei confronti dei valori che lo sport trasmette. In nostri figli – prosegue il premier – non sanno sanno chi è il presidente del Consiglio ma sanno chi è il giocatore o l’allenatore ed ascoltano le sue parole che per loro sono un valore. Per questo a riguardo il nostro mondo deve essere durissimo». .

Poi una promessa agli sportivi: “Il governo presenterà nella legge di stabilità un emendamento fondamentale per risolvere definitivamente il tema dell’impiantistica sportiva nel nostro paese”. La partita per le Olimpiadi del 2024 – precisa Letta – non è l’unica sfida da intraprendere. “Il discorso vale anche per altre iniziative che le Federazioni possono portare avanti, dobbiamo fare di questa legislatura una legislatura costituente dello sport italiano […]. Credo sia possibile se ci mettiamo tutti di impegno – prosegue il presidente del Consiglio – aiutati dal fatto che questo è un governo non di parte, ma di larghe intese, e che è in grado di fare cose di cui non è uno che si prende il merito sugli altri ma c’è un merito collettivo”.

Letta ha anche parlato delle Olimpiadi 2024, e lo ha definito un “obiettivo alla nostra portata”. Superato quindi il momento della cautela dell’era Monti. Sponsorizzando la sede italiana per le Olimpiadi del 2024, Letta insiste: “Abbiamo una grande occasione con un collegamento tra il mondo dello sport, l’azione del governo e le regioni”. Si tratta di una partita “che dobbiamo giocare” e per la quale lo stesso Letta “è impegnato in prima persona”.

Sulla questione delle olimpiadi in Italia “stiamo procedendo facendo i giusti passi”, assicura il presidente del Coni, Giovanni Malagò, rivolto al premier Enrico Letta in occasione del consiglio nazionale. “Oggi pomeriggio è previsto un incontro con, tra gli altri, i sindaci di Roma e Milano, Ignazio Marino e Giuliano Pisapia. Decideremo di partire con la giunta esecutiva del Coni quando riceveremo la richiesta da parte del sindaco della città che si sarà fatta avanti”.

“Dopo il parere favorevole del consiglio inizieremo, ma – precisa – solo se saremo tutti convinti della strada da percorrere e consci del fatto che dobbiamo fare le cose per bene. Sono convinto che non è il sogno solo tuo e mio, ma di milioni di appassionati e della stragrande maggioranza degli italiani”.

Squalifica a vita… Danilo Di Luca finisce qui la carriera?

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Sanzione pesante quella richiesta dalla procura antidoping del Coni, guidata da Tammaro Maiello,  per il ciclista Danilo Di Luca, trovato  positivo ad un test nel corso dell’ultimo Giro d’Italia.

Il deferimento per Di Luca è scattato ”in ordine alla violazione dell’art. 2.1 del codice Wada in relazione alla positività per presenza di Eritropoietina ricombinante riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto out of competition dall’Unione Ciclistica Internazionale (Uci)” del 29 aprile 2013.

La Procura Antidoping, nel deferimento riguardante il corridore vincitore del Giro d’Italia del 2007, ricorda che si tratta della ”seconda violazione della normativa antidoping Wada” (dopo i due anni di stop rimediati nel 2010) e oltre alla ”squalifica a vita” ne chiede quindi ”l’invalidazione dei risultati agonistici conseguiti successivamente al prelievo biologico”

Casa nuova per l’Inter? Va avanti il progetto per lo stadio a Rho

preogetto-stadio-inter-tuttacronacaSta per essere ratificato l’accordo tra Moratti e Thohir ma il passaggio del 70% del pacchetto azionario dell’Inter non segnerà lo stop del progetto che sta più a cuore all’italiano: la realizzazione dello stadio di proprietà dell’Inter. Le basi del processo sono state gettate da tempo e lo scopo è provare a contrastare lo strapotere sportivo ed economico dei top club esteri, tipo Bayern, Manchester United, Real Madrid e Barcellona. Per riuscirci, però, è necessario adeguarsi al loro modello di business, così come ha già fatto la Juventus con lo Juventus Stadium. E’ la Gazzetta dello Sport che ne parla e che spiega che l’area che vedrà la creazione del nuovo impianto sarebbe già stata individuata nell’hinterland milanese, a Rho. Sembra anche che Moratti abbia già parlato dell’ipotesi Rho al presidente del Coni, Giovanni Malagò. L’intenzione sarebbe quella vi avviare i lavori a ottobre-novembre del 2015, dopo l’Expo. Ma le intenzioni di Moratti vanno comunque confermate da Thohir al Coni: lui stesso o un suo rappresentante legale dovrà infatti ribadire l’intenzione di realizzare il nuovo impianto. Per quel che riguarda il progetto, sarebbero già stati individuati i modelli di stadio da prendere come riferimento per la realizzazione strutturale: l’Etihad Stadium del Manchester City (56mila posti); il Friends Arena, stadio dell’Aik Solna (54 mila posti), il Veltins Arena dello Schalke 04 (78 mila posti), l’Emirates Stadium dell’Arsenal da (60 mila posti) e il St. Jakob di Basilea da 38 mila posti.

Olimpiadi 2024. Maroni: “Roma è sull’orlo della bancarotta. Milano o Milano”

Olimpiadi-roma-milano-tuttacronacaMancano 11 anni ma già si pensa al 2024 e alle Olimpiadi che verranno disputate quell’anno. E in Italia la sfida è aperta: candidare Milano o Roma? Oggi nel capoluogo lombardo si è tenuto un vertice che ha visto riuniti il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il sindaco Giuliano Pisapia e governatore lombardo Roberto Maroni. Unica decisione presa, come hanno spiegato ai giornalisti, è che “la candidatura sarà unica”, senza dunque una competizione Milano-Roma. Resta da decidere quale città verrà perà proposta. Una risposta si potrebbe avere già al prossimo incontro, che si terrà alla presenza del sindaco della capitale, Ignazio Marino, “entro 15 giorni a Roma”. Il primo commento di Pisapia, dopo un incontro di un’ora e mezza all’Arena, è stato: “L’importante è che abbiamo deciso di sostenere il sistema Italia. Non ci sarà competizione ma condivisione”. Il sindaco ha riconosciuto che “a Roma nel 2025 ci sarà il Giubileo e quindi è più preparata”, ma con Expo 2015 “Milano diventerà un punto di riferimento internazionale con una forza in più”. Maroni invece sfodera la sua vena polemica: “Mi dispiace che il sindaco Marino non sia venuto, ma ritengo la sua assenza giustificata: deve preoccuparsi dei conti di Roma. E’ una città sull’orlo della bancarotta, come lui stesso ha riconosciuto. Non mi pare proprio che una città in queste condizioni possa candidarsi a ospitare le Olimpiadi”. E visto che la candidatura può essere avanzata da una sola città, il leghista chiosa: “Quindi, o Milano o Roma. Anzi, o Milano o Milano”. Malagò, da parte sua, rigetta ogni forma di divisione: “O siamo tutti d’accordo su una candidatura condivisa o lasciamo perdere”. Secondo il presidente del Coni, nella scelta fra una città o l’altra “non si deve arrivare al voto in consiglio e in giunta Coni, come è successo per la corsa fra Roma e Venezia”.

E’ partita “Sognando Itaca”, via alla vela terapia

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E’ partita oggi dalla Marina di Genova Aeroporto la quinta edizione di ‘…Sognando Itaca’, il progetto di vela terapia a scopo benefico promosso dall’Ail in occasione della Giornata nazionale per la lotta contro le leucemie dedicato ai malati ematologici. A patrocinare l’evento saranno il Coni, la Federazione italiana Vela e la Lega navale italiana.

I pazienti di centri di terapia di otto province saranno i velisti che insieme a skipper professionisti e personale medico attraverseranno  tutto il mar Tirreno da nord a sud a bordo della barca a vela Ronik, per attraccare il 21 giugno a Palermo. L’iniziativa ha come scopo quella di supportare la riabilitazione psicologica e migliorare la qualità di vita.

”Si tratta – ha detto Franco Mandelli, ematologo e presidente dell’ Ail – di un’iniziativa che da’ tanta gioia ai malati e i benefici si riflettono anche sui risultati delle cure. I pazienti, in barca, possono parlare liberamente con tutto il personale medico fuori dal contesto ospedaliero. Oggi, soprattutto tra i bambini, le percentuali di guarigione di queste forme tumorali arrivano all’80%, ma noi crediamo e investiamo molto nella ricerca per arrivare al 100%”.

2 funerali eccellenti: Antonio Manganelli e Pietro Mennea

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A Santa Maria degli Angeli è il giorno dei funerali di Antonio Manganelli. Il feretro del capo della Polizia, portato in spalla dagli agenti, è stato fatto entrare nella basilica romana sulle note della marcia funebre dopo il saluto del picchetto d’onore. Il rito funebre è presieduto dal Cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma.

Presenti il presidente del Consiglio Mario Monti, il leader del Pd Pierluigi Bersani e il governatore della Lombardia Roberto Maroni. Tra le altre personalità politiche che continuano ad arrivare alla basilica romana per la messa che sarà presieduta dal cardinale Agostino Vallini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta, l’ex premier Giuliano Amato.

pietro mennea- feretro-funerale

Mentre è stato un «Arrivederci a festeggiare la tua vittoria al traguardo del cielo» per Mennea. Questo cartello e un lungo applauso hanno accolto nella basilica romana di Santa Sabina il feretro del velocista, poco prima della cerimonia funebre, cominciata alle 10 e officiata da padre Antonio Truda.

Nell’antica basilica, per l’ultimo saluto all’olimpionico scomparso giovedì’ a 60 anni, si sono ancora uniti ai famigliari tanti altri campioni dello sport, amici, autorità e molta gente comune.

Lo stop del Coni alle tessere gratuite ai parlamentari!

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Il Coni volta pagina: niente più tessere riservate ai parlamentari per seguire le manifestazioni sportive in tutta Italia. La decisione del Comitato olimpico, guidato dal 19 febbraio scorso da Giovanni Malagò, è stata presa “al fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai parlamentari della Repubblica”.

Secca la nota apparsa sul sito ufficiale del Coni: “Il Comitato olimpico nazionale italiano comunica che, al fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai Parlamentari della Repubblica, ha deciso di non rilasciare più la concessione della tessera riservata ad onorevoli e senatori per l’accesso alle manifestazioni sportive che si svolgono sul territorio nazionale”.

Roma-Parma in forse!

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“Roma-Parma rischia uno slittamento. Tutto la calendarizzazione del finesettimana è sottoposta a un grande punto interrogativo. Ci potrebbe essere lo slittamento della partita per la probabile cerimonia di intronizzazione del nuovo Papa, qualora i cardinali avranno scelto per quel giorno il successore di Benedetto XVI”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

MALAGO’ PRESIDENTE DEL CONI!

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Il colpo grosso chiude un’era nello sport italiano. Ora è verosimile che cambino tantissime cose. Almeno così traspare dalle voci dei presidenti, che parlano di “necessità di dare una scossa”. Malagò è scoppiato in lacrime ed è corso ad abbracciare le figlie Vittoria e Ludovica. “E’ facile vincere – ha detto il presidente dopo l’elezione – ma è più difficile mettersi nei panni di chi non vince. Da sportivo e in assoluta sincerità voglio fare un abbraccio a Lello. Farò di tutto per onorare la più importante carica del Paese, e non solo di questo Paese”. La figlia Vittoria: “Anche se le ultime voci lo davano per sconfitto lui ci ha sempre creduto, ci abbiamo creduto”. La figlia Ludovica, arrivata ieri da Los Angeles: “Lui trasformerà lo sport italiano”.

Così Malagò ha commentato il suo successo: “Sono partito da zero, ho giocato questa partita in modo chirurgico, voto dopo voto, e sono sempre stato conscio della mia forza elettorale. Una cosa so fare: conoscere la gente, per me i rapporti personali sono tutto nella vita. Quando guardi negli occhi le persone, stringi loro la mano e ti impegni in un programma, mostrando lealtà e credibilità, puoi credere di poter vincere. E io ne ero consapevole da qualche settimana, anzi potevo avere qualche voto in più”.

CHI E’ MALAGO’

La Roma nel cuore, il calcetto per passione, e poi l’Aniene, il circolo diventato il suo gioiello. Giovanni Malagò, 54 anni il prossimo 13 marzo, papà separato di Vittoria e Ludovica, le gemelle 25enni avute da Lucrezia Lante della Rovere, in Giunta nel 2000 e poi nel 2009, è il nuovo presidente del Coni. Una laurea in economia e commercio con il massimo dei voti, è un imprenditore (Samocar) che non ha mai nascosto la grande passione per lo sport: da ‘agonista’ ha praticato il calcio a 5, vincendo tre titoli italiani con la Roma RCB e con la Nazionale ha partecipato ai mondiali in Brasile nel 1986. Nel suo curriculum sportivo ci sono però anche tennis, sci, nuoto, atletica, basket e canottaggio.

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