Tutti gli articoli con tag 10 14 2013
“La miglior cosa del futuro è che arriva un giorno alla volta”
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Troppe polemiche? Salta l’accordo tra Rai e Crozza?
Troppe polemiche per quell’ingaggio milionario che ormai tutti davano per certo per Maurizio Crozza che sarebbe dovuto approdare alla Rai? Sembra proprio che all’ultimo momento ci sia stato un passo indietro della tv di Stato che si è sentita bersagliata per elargire compensi, a detta di molti, eccessivi in tempi di crisi dove si taglia la spesa pubblica e sembrano non esserci risorse per la scuola. Così viale Mazzini avrebbe deciso di fare a meno del comico de La7 anche se qualche tempo fa il direttore Giancarlo Leone aveva sentenziato “Per Crozza spenderei tutto quello che ho” (in realtà risorse pubbliche). Il “sogno” di strappare il comico però alla tv recentemente acquistata da Urbano Cairo sembra dover essere rimandato a “tempi migliori”
A dirlo è Primaonline.it che scrive: “Marcia indietro della Rai nella trattativa per portare su Raiuno Maurizio Crozza – si legge sul sito -. L’intesa prevedeva nei prossimi tre anni 22 puntate in prima serata al costo ‘chiavi in mano’ di 450 mila euro ognuna (con la produzione della Itc2000 di Beppe Caschetto). Al comico genovese sarebbero andati complessivamente 5 milioni di euro”. “A far saltare l’accordo – conclude Primaonline.it – le polemiche politiche già innescate dal possibile ingaggio di Crozza, poco amato sul fronte del Pdl”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Agguato nel Tarantino, ucciso un pregiudicato
Martino Marangio, pregiudicato di 50 anni è stato ucciso a Pulsano, in provincia di Taranto, da colpi d’arma da fuoco sparati da sconosciuti che si trovavano a bordo di un’automobile. Al momento dell’agguato l’uomo era a bordo della sua vettura, in via Rotondelle, alla periferia del paese.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Shock nel mondo del calcio: Batigol a rischio SLA?
Come dimenticare il mitico Batigol? Il bomber argentino dai piedi d’oro che ha fatto innamorare i tifosi di Fiorentina, Roma e Inter e tremare gli avversari con il suo ruggito? Ma ora Gabriel Omar Batistuta sta scontando tutte quelle prodezze permesse anche dalle molteplici infiltrazioni in presenza d’infortuni. Perchè il Re Leone non si fermava ma ora, forse, a farlo riposare potrebbero essere le sue stesse gambe. Le ginocchia sono ormai prive di cartilagine, i tendini a pezzi e l’ex attaccante non riesce a sforzare gli arti per più di mezz’ora. Il medico smentisce che possa dipendere dalle cure a cui era stato sottoposto per smaltire dolori o recuperare, ma ora si dice che sia a rischio SLA, malattia degenerativa che spesso colpisce i calciatori, come Stefano Borgonovo. E della quale, ancora, si conosce troppo poco. Da tanto tempo, ormai, quei tiri di potenza dalla distanza non si vedono più, mancano i suoi calci piazzati e i precisi colpi di testa. Ma potremmo mai scordare un centravanti come pochi?
Ma se il sito “Ilovefootball.it” racconta che il bomber avrebbe seri problemi alle gambe che gli causano gravi difficoltà a camminare, sembra che si tratti di una bufala e che sia stato ripreso un vecchio articolo che presentava la stessa ipotesi. Nell’intervista l’ex calciatore raccontò: “Stavo davvero male. Non potevo quasi più camminare. Ora sto meglio, non posso più giocare a pallone perché non posso più correre”. E riguardo alle troppe infiltrazioni che lo avrebbero portato a rischio Sla, nella stessa intervista Batigol smentiva. “Facevo infiltrazioni? Sì, ma non poi tantissime. Però giocavo sempre. Se tornassi indietro, forse starei più attento a me stesso, ma alla fine neppure troppo”. Non è la prima volta che all’ex centravanti viene addossata la malattia: il 6 novembre 2012 il blog ‘Storie di calcio’ lanciò l’allarme, poi subito smentito. Al momento, le smentite ancora non sono giunte, ma non è da escludere che si tratti solo di una distrazione di Bati e del suo staff.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Walk-Man ovvero il robot per la Protezione Civile
Nasce il progetto italiano per creare un robot in grado di interagire con scenari ostili e in situazioni di emergenza, ovvero Walk-Man. Il progetto di durata quadriennale sarà portato avanti dall’Istituto Italiano di Tecnologia vedrà la partecipazione dell’Università di Pisa, dell’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne (Epfl) in Svizzera, del Karlsruhe Institute of Technology (Kit) in Germania e dell’Université catholique de Louvain (Ucl) in Belgio. Si cercherà di portare avanti un robot con prestazioni avanzate, adatte ad ambienti industriali o civili danneggiati, quali fabbriche, uffici e case. In tali scenari i robot Walk-Man saranno in grado di camminare come un essere umano e stare in equilibrio, oltre ad avere capacità avanzata di manipolazione di oggetti e utensili.
“Gli eventi degli ultimi anni” – ha spiegato Nikos Tsagarakis, coordinatore scientifico del progetto Walk Man – “hanno reso più evidente la necessità di robot intelligenti e affidabili, che possano essere utilizzati dopo un disastro, in modo rapido, e per compiere attività troppo rischiose per l’uomo”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Mare Nostrum: un’imponente macchina per salvare i migranti!
Tutta la tecnologia al servizio dei migranti per salvargli la vita, prestare soccorso e impedire che tragedie come quelle di Lampedusa possano ripetersi. Un’operazione massiccia che vede impegnati droni e aerei senza pilota, oltre ad elicotteri con strumenti ottici ad infrarossi. Lo ribadisce il ministro della Difesa Mario Mauro, che sembra già in assetto di guerra e pronto a vedere in azione questi nuovi mezzi militari.
Mare Nostrum «sarà un’operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane» ha spiegato Mauro.
Il ministro della Difesa ha precisato anche che «Utilizzeremo per la prima volta una nave anfibia che ha la capacità di esercitare il comando e controllo, con elicotteri a lungo raggio, capacità ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi. Avremo poi 4 altre navi della Marina: due pattugliatori e due fregate» e altri velivoli.
Successivamente è intervenuto anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha cercato di rassicurare: «Ci sono le regole del diritto internazionale della navigazione, non è detto che se interviene una nave italiana porti i migranti in un porto italiano. Si valuterà in base al luogo dove avverrà l’operazione».
Mentre si effettuano i tagli agli statali, il blocco degli straordinari, mentre vengono anche sottratti miliardi alla Sanità pubblica ed elargiti milioni a Crozza e Fazio nella tv di Stato, è davvero rassicurante sapere ci siano così tanti mezzi a disposizione dei migranti e che ci sia anche una “capacità ospedaliera” che invece sulla terra ferma sarà ulteriormente precaria e in bilico.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Bufera in nazionale Prandelli risponde a Cassano in attesa di Armenia
«Cassano dice che convoco tutti tranne lui e non capisce perché? Non rispondo, perché bisognerebbe fare un discorso e non una battuta: e dico questo per rispetto di Antonio», così Prandelli alla vigilia di Italia- Armenia. Lo stesso tecnico ha poi aggiunto: «Abbiamo vissuto giorni pieni di polemiche: evidentemente il Mondiale è cominciato in anticipo».
«Al Brasile ci penso, è un bellissimo paese: andarci in vacanza direi di sì, per il resto la vedo molto, molto dura»: così aveva detto Antonio Cassano, rilanciando la sua candidatura azzurra al Mondiale. «È un anno e mezzo che Prandelli non mi chiama – ha aggiunto l’attaccante del Parma in un’intervista a “TikiTaka”, in onda domani sera su Italia1 – Se in un anno e mezzo ha chiamato tutti tranne me avrà qualche motivo per la testa che non capisco e non conosco. Ma pazienza: non piangerò».
Ancora polemiche tra gli esclusi, mentre l’Italia, tra un “fallo di mano” e un uscita poco felice di Balotelli, si prepara nel tentativo di conservare la sua imbattibilità,
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Troppi sms in sala: Madonna bandita dal cinema!
Sullo schermo davano “12 Years a Slave”, ultima opera del regista Steve McQueen con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. In platea… una donna che, sembra, non smettesse mai di mandare sms, infastidendo i vicini di posto. Alla richiesta del personale del cinema di riporre il BlackBarry, la donna in questione è andata su tutte le furie ed ha risposto “E’ per lavoro… schiavista!”. Dopo di che ha ripreso a mandare messaggi. Chi era questa persona? Niente meno che Madonna, che ora si ritrova con il divieto di mettere piede nelle sale della catena “Alamo Drafthouse” , in Texas, famosa per le sue rigorose politiche verso i clienti indisciplinati. Tim League, ad e fondatore del gruppo, hatwittato “Finché non si scusa con gli altri clienti del cinema a Madonna sarà vietato guardare film da noi”. Poi League ha precisato che il suo era più che altro “un modo per far capire quanto è sgarbato mandare messaggi durante le proiezioni”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Addio Funky Professor. E’ morto Marco Zamperini
Si è spento la scorsa notte, all’età di 50 anni, Marco Zamperini, probabilmente stroncato da un infarto. Conosciuto come Funky Professor, era uno dei più importanti technology evangelist italiani e uno dei più attivi divulgatori dell’innovazione del nostro Paese. Laureato presso l’Università Statale di Milano, dopo aver lavorato come consulente indipendente nell’ambito di progetti di sviluppo software per grandi industrie italiane. era entrato in Etnoteam, realtà storica dell’Ict italiano, nel 1990 per diventare poi, 10 anni più tardi, Chief Technology Officer per la Direzione Generale Telecomunicazioni e Media. L’anno successivo viene nominato direttore delle attività di ricerca e sviluppo e responsabile delle attività di evangelizzazione tecnologica, mentre dal 2005 al 2007 ha ricoperto il ruolo di direttore del marketing e della comunicazione. Dopo esser stato Direttore del Marketing e della Comunicazione, nel 2007 viene nominato Chief Technology Officer della Value Team S.p.a. Zamperini è stato anche, tra 2011 e 2012, professore presso l’Università IULM di Milano. Sono state innumerevoli le sue lezioni nelle scuole e nelle università per far appassionare i più giovani alla tecnologia. I funerali saranno domani alle 14.45 alla Chiesa Santa Francesca Romana di Milano.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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I consigli su internet di Napolitano ai giovani
Giorgio Napolitano non si dimentica proprio di nessuno, dopo aver pensato alla popolazione carceraria con il suo messaggio al Parlamento, in cui chiedeva l’indulto o l’amnistia, ora invece si concentra sui giovani e su internet. Il Presidente avverte sui pericoli della rete dove ci possono accedere “anche truffatori, venditori di falsi miti, propagandisti di odio e arroganti intenti a infierire sui più deboli”. Il messaggio è stato diffuso in occasione di un’iniziativa Telecom su “Minori e Internet.” E’ evidente che il Presidente rivolgendosi ai minori, che tale era in quel momento il suo pubblico, vuole metterli in guardia. “Saper distinguere i siti Internet e i messaggi utili, costruttivi o anche soltanto divertenti da altri che vogliono approfittare della vostra freschezza e bontà d’animo, per spargere tossine e spesso trarne profitto, è uno dei compiti che spettano a voi ragazzi e ragazze per diventare più grandi”, scrive il capo dello Stato.
“Internet – prosegue Napolitano – ha cambiato ritmi e abitudini della nostra società, accorciato distanze e sveltito la circolazione delle informazioni, ma dei suoi vantaggi e della sua rapidità e ramificazione possono avvalersi anche arroganti intenti a infierire sui più deboli o sulle persone più influenzabili”.
Un discorso che sorprende, quello del Capo dello Stato, che parla con grande proprietà di strumenti apparentemente lontani dalla sua cultura classica e politica, di cui però ha voluto prendere coscienza e afferrarne potenzialità e realizzazioni tenuto conto che Internet ormai fa parte integrante del quotidiano e del futuro, del privato e del pubblico.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Fermato un 44enne a Londra: tentava di fare irruzione a Buckingham Palace
Un 44enne ha tentato di fare irruzione nel palazzo di Buckingham Palace entrando dal cancello sul lato nord attorno alle 11.30 di questa mattina ma è stato fermato dalle forze dell’ordine, che l’hanno trovato in possesso di un coltello. Ora l’uomo si trova in stato di fermo. A renderlo noto Scotland Yard. Buckingham Palace ha comunicato che la regina non si trovava a palazzo quando l’uomo ha tentato l’irruzione, sottolineando che non intende commentare oltre sull’episodio.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Terremoto sull’Appenino Ligure: coinvolte le privince di Alessandria, Genova e Pavia
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 si è verificata alle ore 18:26 nel distretto sismico dell’Appennino Ligure. Le apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) hanno registrato l’ipocentro dell’evento a una profondità di 9.9 km mentre l’epicentro è stato localizzato nella provincia di Alessandria. I comuni più prossimi, in un raggio di 10 km, sono Avalosca, Berzano di Tortona, Borghetto di Borbera, Brignano-Frascata, Cantalupo Ligure, Carezzano, Casasco, Castellania, Cerreto Grue, Costa Vescovato, Dernice, Garbagna, Momperone, Monleone, Montegioco, Montemarzino, Paderna, Pozzol Groppo, San Sebastiano Curone, Sant’Agata Fossili, Sardignano, Volpedo e Volpeglino. In un raggio tra i 10 e i 20 km, si trovano anche dei paesi della provincia di Genova (Isola del Cantone e Ronco Scrivia) e altri della provincia di Pavia (Bagnaria, Cecima, Codevilla, Godiasco, Montesegale, Ponte Nizza, Retorbido, Rivanazzano, Rocca Susella, Val di Nizza e Voghera).
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Ogni puntata di Crozza sulla Rai costerà 475mila euro?
Non è certo per fare i conti in tasca o per speculare sui soliti compensi, a detta di alcuni, gonfiati che è scoppiata la polemica sul passaggio di Maurizio Crozza in Rai. Il periodo storico e la crisi dell’Eurozona sicuramente amplificano il coro dei dissidenti davanti a somme inimmaginabili che vengono distribuite in Rai (quindi nella tv pubblica italiana) mentre c’è chi dorme in auto e non ha più una casa poiché la banca, dopo 12 anni di mutuo pagato, ha portato via un bene essenziale a una famiglia di Chioggia. Certo le tensioni sociali stridono se si pensa anche ai comparti industriali in fuga dall’Italia o a Telecom che sta per essere venduta, mentre nella tv pubblica continuano a essere elargiti stipendi milionari. E’ il Giornale a svelare che arriverà giovedì, cioè nella prossima seduta di Consiglio d’amministrazione della tv pubblica , il contratto di Maurizio Crozza.
I dettagli li anticipa Laura Rio:
Confermata l’ipotesi di un accordo del valore complessivo di 25 milioni di euro: tra i 4,5 e i 5 andrebbero al comico, mentre i restanti servono per la produzione del programma, gestita dalla Itc2000, società di Beppe Caschetto, manager di Crozza.
Il one man show dovrebbe andare in onda da marzo 2014 su Raiuno, appena finito Sanremo, fino all’estate 2016. L’accordo, infatti, sarebbe biennale.
In totale il contratto prevederebbe una cinquantina di puntate (per l’esattezza 53 – una ventina nel 2014, un’altra ventina nel 2015 e le restanti nel 2016), ognuna al costo di 475mila euro. E proprio questo dettaglio sarebbe quello contestato da alcuni consiglieri, che ritengono troppo alta tale cifra in considerazione del fatto che si tratta di uno show della durata di 70 minuti (evviva, finalmente su Rai1 approderà il promesso formato corto).
Il Giornale calcola anche il compenso al minuto di Crozza:
Dunque 475mila euro diviso 70 fa 6.785 euro al minuto! Per avere un raffronto basta pensare che uno show di prima serata, della durata ben più lunga di due ore e mezza (come Tale e quale show o Ballando con le stelle), costa attualmente tra i 500 e 600 mila euro a puntata. Ma, mentre questi programmi hanno forti costi di produzione: dai numerosi ospiti, ai famosi concorrenti, al trucco, alle riprese in esterna, il comico sta semplicemente su un palco, (quasi sempre) da solo, impegnato nelle sue spassose imitazioni.
In ogni caso da venerdì Crozza tornerà in onda su La7, per l’ultima stagione. Otto puntate fino a dicembre, poi il trasferimento a Viale Mazzini.
Dove la serata del venerdì post Festival di Sanremo potrebbe essere formata da Crozza prima e Benigni dopo (in partenza verso le 22.30) con le letture dantesche registrate la scorsa estate (il comico toscano avrebbe trovato l’accordo con la Rai: 4 milioni di euro per lo show sui Dieci comandamenti e per le seconde serate, appunto).
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Fa sesso con la madre della sua fidanzata. Ora aspetta un figlio da entrambe!
La confessione shock di un 26enne inglese è apparsa sul Sun. E’ lui stesso a raccontare “Ho fatto sesso con la mamma della mia ragazza. Ora lei è incinta e anche la mia ragazza lo è”. La storia è iniziata in modo comune. Otto mesi fa, alla festa di fidanzamento di un amico, conosce una 24enne. Scatta l’attrazione ed iniziano a frequentarsi, fino a che lei non rimane incinta. La 24enne, soffrendo di disturbi della gravidanza, non era in grado di fare sesso con il fidanzato. Stanno assieme, ma la giovane vive ancora con la madre. Una sera lui si reca in visita ma non trova la fidanzata, solo la madre di lei… con la quale scatta la passione. Dopo qualche tempo la notizia shock: ora anche la “suocera” aspetta un figlio!
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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“I nostri prodotti sono buoni”, i politici e la Terra dei Fuochi
“I prodotti di questa terra sono buoni” e sotto questo slogan i politici si sono incontrati in una tenuta agricola lungo la circumvallazione esterna di Giugliano assieme ai rappresentanti sindacali del comparto agricoltura. Insieme all’assessore Nugnes i presidenti delle commissioni bonifiche, agricoltura e sanità, rispettivamente Amato, Foglia e Schiano; i parlamentari Giovanna Palma e Paolo Russo, i consiglieri regionali Maisto e Topo hanno assaggiato le fragole prodotte in zona.
“Il nostro brand va tutelato e dopo le nostre denunce la grande distribuzione ha rimesso sugli scaffali le verdure coltivate qua – dice l’assessore regionale all’agricoltura Daniela Nugnes -. I prodotti di queste aziende sono certificati, per i consumi sicuri vanno evitati i rivenditori che non sono in grado di dimostrare la provenienza geografica”.
Ma come molti sanno non è mangiare una fragola contaminata un giorno che provoca danni, ma è l’accumulo di sostanze tossiche a favorire l’insorgere dei tumori, che poi si debba evitare la speculazione è vero, ma devono anche essere assicurate le misure per garantire la salute pubblica.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Attentato in diretta: il video dei kamikaze al tg
Un reporter, Hussam Shoaib, stava spiegando la difficile situazione in Siria, proprio mentre avvengono due forti esplosioni in sequenza nell’edificio del canale Syrian Tv, a Damasco. I kamikaze infatti avevano tentato di entrare con le proprie auto nell’edificio e quindi farsi saltare in aria, invece sonos tate le guardie della sicurezza a sparare contro i due kamikaze all’esterno dell’edificio. L’attentato è stato rivendicato da Jabhat an Nusra (Fronte della salvezza), gruppo jihadista composto per lo più da miliziani siriani. Morti i kamikaze e ferite le due guardie.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Quello stipendio di Fazio che a Brunetta proprio non va giù…
Il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, ha presentato un’interrogazione al presidente della Commissione di Vigilanza perchè venga chiarita la tipologia del nuovo contratto in esclusiva tra Fabio Fazio e la Rai e sia reso noto, ufficialmente, l’ammontare del compenso triennale previsto per il conduttore genovese. Sostiene Brunetta: “Risulta quanto meno anomalo che il direttore generale Gubitosi proponga di discutere in Consiglio di amministrazione il rinnovo di un contratto che non è in scadenza, ma che giungerà a termine addirittura a giugno del prossimo anno. Secondo notizie pubblicate dai principali organi di stampa, lo stesso Fabio Fazio avrebbe imposto un rinnovo anticipato del contratto garantendosi una vera e propria blindatura e subordinando ad esso la conduzione del prossimo Sanremo. L’eventuale conferma di questa circostanza, si configurerebbe come una gravissima forzatura del conduttore nei confronti della Rai, poiché Fabio Fazio risulta già legato contrattualmente alla Rai fino al giugno 2014, cioè ben oltre il periodo di messa in onda della prossima edizione del Festival di Sanremo”. Ma l’onorevole non si ferma a questo, avendo oggi pubblicato un lungo post in Facebook, dal titolo “Rai. Fazio il falso mite e la comichetta del re” dove offre una sua rilettura della trasmissione “Che tempo che fa”, dov’è intervenuto ieri.
Si legge nel lungo post: “L’AgCom aveva provveduto, dopo un mio esposto, a intimare a ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio di ‘riequilibrare’ le presenze di centro destra, in nome del pluralismo. Così ieri sono stato ospite della trasmissione.” Quindi l’attacco al conduttore: “Qui fornisco alcuni spunti di decodificazione del linguaggio televisivo di Fabio Fazio, un maestro del minimalismo sorridente e blandente. Il tono minore, dimesso e antiautoritario di Fazio viene collocato in una scenografia dove lui se ne sta assiso come in un trono circondato dalle nuvole, ben sopra l’interlocutore. Questo consente di trasformare il tono basso di Fazio in una superiorità morale. Egli decide con lievi spostamenti della voce e delle parole se il pollice è alzato verso l’alto o verso il basso. Il pubblico non ha bisogno di essere catechizzato. Egli si identifica con Fazio posto a sovrano giudice, ma senza bastone, bensì uno come noi. Chi va da lui è già vivo o morto in partenza. O ti sottometti e accetti la sua signoria mite oppure sei fuori dal consesso civile. Troverà lui il modo di farti sistemare dal pubblico. Egli, con garbo, scomunica mandando messaggi subliminali al pubblico, ogni linguaggio diverso dal suo, non puoi uscire dal suo pentagramma, dalla sua sintassi altrimenti sei un barbaro. O sei faziano o sei trasformato in fazioso, e sei escluso.” Ma Brunetta non risparmia neanche l’altro volto del programma: Luciana Litizzetto. E’ il politico a spiegare che lei “entra alla fine a rendere esplicito il giudizio morale, con Fazio che finge di frenarla. I promossi sono ovviamente quelli di sinistra. Brunetta è censurato a posteriori con la comichetta della parrocchietta che fa le faccette a significare antipatia e disprezzo e attira l’applauso al suo pollice verso contro l’avversario-ospite. Si noti: la Littizzetto sale sul trono, la sola e unica, è il giudice popolare che legge la sentenza già stabilita, può permettersi tutto perché ha la licenza, è il giullare del re.” E ancora: “È il perbenismo eletto a Spirito hegeliano, che sa includere l’opposto purché accetti di lasciarsi definire come antitesi e poi sintetizzato sempre da Fazio tutto-in-tutti.” Ma Brunetta torna anche al momento dello scontro avuto con il conduttore riguardo il suo contratto: “Io ieri ho osato chiedere se fosse vero il contratto da più di 5 milioni di euro che Fabio Fazio ha firmato o sta per firmare. Fazio ha detto che non si fanno queste domande, perché è roba riservata, saperlo favorirebbe la concorrenza. Ho risposto: la trasparenza è dovuta per legge, i denari sono legittimi, ma la Rai è degli italiani, che devono sapere. Fazio sostiene a questo punto che comunque il suo programma porta attivo alla Rai e si paga interamente da solo con la pubblicità, e mi invita a controllare.” E conclude “E allora? Quand’anche fosse vero, e non è vero, è il minimo sindacale: i programmi di intrattenimento e di infotainment di Viale Mazzini devono far guadagnare per permettere poi di confezionare trasmissioni di servizio pubblico.”
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Contratti bloccati e addio allo straordinario per gli statali!
Per i dipendenti pubblici arriva l’estensione del blocco dei contratti che era già intervenuto nel triennio 2010-2012 e che ora arriverà sino al dicembre 2014. Tale estensione riguarda anche il personale del servizio sanitario locale. Poi, sempre nella bozza si legge ”per le amministrazioni statali, compresa la Presidenza del Consiglio dei ministri, la spesa per le prestazioni di lavoro straordinario va ridotta, rispetto alle risorse finanziarie allo scopo assegnate per l’anno finanziario 2013, del 10% a decorrere dall’anno 2014”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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“Non ho aumentato nessuno stipendio, seguito regole Cgil”
Il segretario del Pd Guglielmo Epifani, intervistato da Le Iene, specifica la sua posizione e a chi gli chiede conto del fatto che nel 2004 quando era Segretario Generale della CGIL avrebbe ottenuto un aumento di stipendio del 18% risponde: “Ma io non ho aumentato nessuno stipendio. C’è una regola del Cgil e quelle si sono applicate”.
“L’aumento dello stipendio della Cgil chi lo decideva?”, gli chiede la Iena Filippo Roma ed Epifani risponde: “In quel caso la segreteria”. “Quindi lei? La segreteria, se stesso”. “No, in CGIL la segreteria è la segreteria. Il segretario è il segretario. Il direttivo è il direttivo. Nel senso che è un’organizzazione”, precisa il segretario del Pd.
“Rientra nelle regole che c’erano, punto e basta. È inutile che stiamo facendo una storia su niente”, conclude Epifani.
Benvenuti in Italia!!!
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Ma quale Service Tax… si cambia ancora e arriva la Trise!
Ormai in Italia non ci si sorprende più, neppure l’ennesima pozione amara. Tutto e il contrario di tutto può essere possibile ed ecco che la Service Tax che doveva far dimenticare l’Imu e contenere i costi per gli italiani viene spazzata via dalla TRISE! Alcuni già ipotizzano che il cambio sia stato reso necessario avendo in passato promesso con la denominazione “la service tax” una tassa soft che doveva essere “meno della metà di Imu e Tares insieme” e non potendo arrivare a far quadrare i conti pubblici ecco che si è preferito cambiare nome alla tassa. Ma questo lo dicono soltanto i maligni!
«È istituito in tutti i comuni un tributo sui servizi comunali, denominato TRISE che si articola in due componenti: la prima, a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti urbani(TARI); la seconda, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni (TASI)». Si legge nella bozza della legge di stabilità.
Arriva anche la deduzione Irap, ma è solo per i neo-assunti e il massimo delle deduzioni è di 15mila euro a dipendente.
Esclusione del patto di stabilità interno «al fine di consentire agli enti locali nel 2014 e 2015 i pagamenti in conto capitale». È quanto prevede una prima bozza della legge di stabilità in cui dalla norma si calcolano oneri «sull’indebitamento e sul fabbisogno di 1.000 milioni di euro per l’anno 2014 e di 1.000 milioni per l’anno 2015». Regioni e enti locali non potranno più ricorrere ai derivati. Lo prevede una prima bozza della legge di stabilità. Finora il blocco al ricorso alla finanza derivata era temporaneo, in attesa di un regolamento. Con la legge di stabilità diventerebbe definitivo. Stop quindi hai derivati!
Sanità? «Siamo in contatto con loro e alla fine troveremo una soluzione equa per tutti quanti», ha spiegato il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni rispondendo alle preoccupazioni dei presidenti delle Regioni.
Nella legge di stabilità c’è spazio per gli investimenti «sia quelli di natura infrastrutturale come ferrovie e Anas sia un allentamento del patto di stabilità per i comuni» che daranno «più risorse agli investimenti».Gli investimenti, per Saccomanni, sono «soprattutto di sostegno per le riforme idrogeologiche, per edilizia scolastica, progetti che possono essere attuati rapidamente».
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Assegnato il “Nobel” dell’Economia a Fama, Hansen e Shiller
E’ stato assegnato ai docenti Eugene F. Fama, Lars Peter Hansen e Robert J. Shiller, delle Università di Chacago e Yale, il Premio per le Scienze Economiche istituito dalla Banca centrale di Svezia, la Sverige Riksbank, assegnato dalla Fondazione Nobel. Come riferisce la motivazione dell’Accademia delle Scienze svedede, gli economisti hanno ottenuto il riconoscimento per le “analisi empiriche dei prezzi degli asset”. Grazie ai loro studi, Fama, Hansen e Shiller hanno trovato e raffinato il modo per prevedere l’andamento dei prezzi delle azioni di borsa e dei titoli di stato nel medio periodo (3 – 5 anni), nonostante sia sostanzialmente impossibile fare previsioni sugli stessi nel brevissimo termine (giorni e settimane).
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Terremoto in Sicilia, la terra trema sotto una magnitudo 3.4
Una scossa di terremoto si è verificata in mare a pochi chilometri dalla costa nord-occidentale della Sicilia. La magnitudo dell’evento, avvenuto intorno alle ore 15.00, è di 3.4° sulla scala Richter. Il sisma è stato lievemente avvertito nella “punta” nord-occidentale della Sicilia (San Vito Lo Capo – Trapani). Vediamo la nota ufficiale dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sull’evento sismico, con tutti i dettagli.
Come riporta una nota dell’INGV: Un terremoto di magnitudo (Ml) 3.4 è avvenuto alle ore 15:00:55 italiane del giorno 14/Ott/2013 (13:00:55 14/Ott/2013 – UTC). Il terremoto è stato localizzato nel distretto sismico: Tirreno meridionale B.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Travolto un 18enne nudo in strada: dava bastonate alle auto che passavano
Domenica sera, a Santa Lucia di Piave, paese in provincia di Treviso, un 18enne ghanese, completamente nudo, è sceso in strada e, nudo, ha iniziato a colpire con un bastone le auto che passavano. Il neo maggiorenne ne ha danneggiate due a bastonate prima di venire travolto dalla terza auto che sopraggiungeva. E’ stato l’automobilista che l’ha investito a soccorrerlo. Il giovane è stato poi condotto all’ospedale di Conegliano dove gli è stata riscontrata la frattura del femore. Al momento, non ha ancora offerto nessuna spiegazione al suo comportamento.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Capacchione: “Balotelli è un bambino viziato, capriccioso e pieno di soldi”
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Il Vigile del Fuoco rompe il silenzio e apre speranze sul caso Ragusa
E’ un vigile del fuoco in servizio presso il distaccamento aeroportuale di Pisa, il nuovo testimone del caso Ragusa che ha rotto il silenzio dopo 20 mesi dalla scomparsa dell’imprenditrice. Filippo Campisi, questo il nome del nuovo teste, nei giorni scorsi ha concesso un’intervista a “Linea Gialla” il programma de La7 e l’intera dichiarazione del vigile del fuoco andrà in onda domani sera. Campisi, secondo quanto avrebbe testimoniato, si sarebbe trovato a transitare davanti alla casa della famiglia Logli, proprio la notte della scomparsa della donna e intorno all’una avrebbe visto Roberta Ragusa salire sul Suv. Le sue dichiarazioni sono al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando proprio l’auto avvistata, e contrastano con quanto riferito dall’altro supertestimone Loris Gozi, sentito anche in sede di incidente probatorio, secondo il quale la donna fu vista salire nell’auto del marito Antonio Logli, da oltre un anno indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, e poco dopo in una strada adiacente disse di avere udito Logli litigare con una donna.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Operai caricati dalla polizia, alcuni feriti lievi
Sono stati i ‘Mossos d’esquadra’, la polizia regionale della Catalogna a caricare circa 200 operai della Panrico, una fabbrica di dolciumi e pane, che ha circa 350 dipendenti. Lo sciopero era stato deciso domenica notte anche contro l’accordo raggiunto tra sindacati e azienda, nel quale si prevede, tra l’altro, il pagamento in tre rate delle spettanze di settembre. Alle 6 gli operai si sono radunati intorno ai cancelli della fabbrica e hanno cercato di impedire l’ingresso ai dirigenti, a questo punto la polizia ha tentato la mediazione, che sarebbe fallita.
Quindi sono partite le cariche che avrebbero portato al ferimento lieve di alcuni manifestanti. Durante la manifestazione sarebbero state lanciate anche le uova.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Licenziati di serie A e B. Persi 900 posti di lavoro, chi ne parla?
Alitalia ha gli occhi puntati addosso, ma c’è invece chi nel deserto delle istituzioni e nel silenzio della stampa perde il lavoro. Sono i 900 licenziati, operai e tecnici della De Tomaso, la fabbrica di Grugliasco, nel Torinese, che ha prodotto solo la concept car Deauville e il cui management è stato inclinato dalle inchieste per la frode di soldi pubblici e il curatore fallimentare sta portando a termine il suo lavoro. Chi si ricorda che questo era il prestigioso stabilimento automobilistico Pininfarina, ora denominato De Tomaso? Le lettere sono state inviate questa mattina e il tempo stringe per evitare questa tragedia sociale: entro il 4 gennaio deve essere trovato un acquirente oppure 900 lavoratori rimarranno senza lavoro, abbandonati nel loro dramma, nonostante abbiano cercato di attirare l’attenzione con proteste e manifestazioni.
Disperati i lavoratori che hanno sempre continuato a presidiare la fabbrica torinese: lunedì si ritroveranno più numerosi del solito ai cancelli, mentre martedì mattina ci sarà il presidio organizzato dalla Fiomtorinese davanti alla sede della Giunta piemontese, in piazza Castello, a Torino e sarà chiesto un incontro alla Regione.
“L’arrivo delle lettere, sebbene sia un atto dovuto, è avvenuto a sorpresa, non siamo stati informati. Ma noi non ci rassegniamo, siamo pronti a tornare in piazza”, dice un operaio in cassa integrazione da tre anni. “E’ la formalizzazione di un provvedimento inevitabile – commenta Vittorio De Martino, segretario generale della Fiom piemontese – ma noi continuiamo a chiedere che si trovi una soluzione per salvare tutti i posti di lavoro. Alla Regione sollecitiamo una soluzione per il marchio De Tomaso e l’avvio dei corsi di formazione, che ancora non sono partiti”.
“Il curatore – spiega Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro della Regione Piemonte – si è mosso in piena autonomia. In questo momento d’altra parte non sono state formalizzate manifestazioni d’interesse perché non si sa ancora se il marchio sarà disponibile o meno. Su questo punto la procedura credo debba essere chiaro ha l’obbligo assoluto di chiudere in tempi rapidi a tutela dei lavoratori per non vanificare gli sforzi fatti in questi mesi dalle Istituzioni, Regione in primis”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Service Tax sarà più odiosa dell’Imu?
Patrimoniale, rifiuti, illuminazione pubblica, vigili urbani e verde pubblico questi gli ingredienti della Service Tax che già prima di essere formulata è diventata la tassa più attesa dai cittadini italiani. Stamattina il premier Enrico Letta e il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, sono saliti sul Colle per illustrare le linee della manovra al Capo dello Stato Giorgio Napolitano comprensivi anche della Service Tax. Chi la pagherà?
Chi occupa l’immobile: inquilino o proprietario che sia. Nel caso di abitazioni sfitte e di più domicili, la Service Tax si pagherà su tutti gli immobili. Un caso a parte dovrebbe essere costituito dalle seconde case, quelle al mare o in montagna. In questo caso almeno una parte della Service Tax, quella legata ai rifiuti, dovrebbe essere pagata in dodicesimi. Al Comune dove si possiede una casa di vacanza, insomma, bisognerà comunicare il periodo di permanenza nell’immobile.
Sarà strutturata in due componenti:
- una fissa legata ai servizi (30 centesimi a metro quadro, aumentabili fino a 40 centesimi a discrezione dei Comuni)
- una con un’aliquota che servirà per pagare i rifiuti (forse il 3 per mille di partenza da calcolare sul valore catastale)
La somma delle due componenti, rifiuti e servizi, comunque, avrà un tetto (non dovrebbe superare un prelievo complessivo del 7,6 per mille per le abitazioni principali e del 10,6 per mille per le altre). Il pagamento, poi, dovrebbe essere in quattro rate, la prima a gennaio. La nuova tassa dovrebbe avere anche elementi di progressività, che dovrebbero essere introdotti attraverso il meccanismo dell’Isee o delle detrazioni.
In totale l’operazione dovrebbe portare 12 miliardi di euro nelle casse pubbliche. L’esecutivo è pronto a mettere a disposizione dei Comuni 2 miliardi di euro di trasferimenti per permettere di alleggerire il prelievo. Dunque è ragionevole che il costo complessivo della Service Tax si possa aggirare attorno ai 10 miliardi.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Squalifica a vita… Danilo Di Luca finisce qui la carriera?
Sanzione pesante quella richiesta dalla procura antidoping del Coni, guidata da Tammaro Maiello, per il ciclista Danilo Di Luca, trovato positivo ad un test nel corso dell’ultimo Giro d’Italia.
Il deferimento per Di Luca è scattato ”in ordine alla violazione dell’art. 2.1 del codice Wada in relazione alla positività per presenza di Eritropoietina ricombinante riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto out of competition dall’Unione Ciclistica Internazionale (Uci)” del 29 aprile 2013.
La Procura Antidoping, nel deferimento riguardante il corridore vincitore del Giro d’Italia del 2007, ricorda che si tratta della ”seconda violazione della normativa antidoping Wada” (dopo i due anni di stop rimediati nel 2010) e oltre alla ”squalifica a vita” ne chiede quindi ”l’invalidazione dei risultati agonistici conseguiti successivamente al prelievo biologico”
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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La Sardegna si affranca… ma solo in Google Maps e solo per un mese!
L’idea è partita, come l’era 2.0 richiede, da Facebook, dove si era creato un gruppo dal nome “Modifichiamo in Sardo i toponimi della Sardegna su Google Maps. Basta un click”: via i nomi che tutti conosciamo e spazio ai toponimi in lingua sarda. Ecco allora che improvvisamente si leggeva Nùgoro al posto di Nuoro, Casteddu invece che Cagliari, Sassari si è trasformata in Tàtari e Oristano ha riconquistato l’antica dizione di Aristanis. E così via. Perchè chi ha risposto all’appello si è dedicato a un lavoro certosino di riscrittura della mappa in rete. Ma la carta è stata a dispostizione solo per un mese, dopo di che Google si è accorto di quanto stava accadendo e ha ripristinato la normalità toponomastica ponendo fine alla Repubblica Cibernetica di Sardigna. L’utente del social blu aveva dato il via alla rivoluzione perchè arrabbiato con una recente disposizione governativa che aveva imposto ai comuni dell’isola di togliere i cartelli bilingue. Conseguenze: per circa un mese, quasi tutti i comuni di Ichnusa sulla mappa di Google riscritti in sa limba, la lingua sarda. Questo è stato possibile per la presenza dell’applicazione Google Map Maker, che rende possibile modificare i nomi delle località.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Allarme Sanità: Lorenzin con i Presidenti delle Regioni!
Ancora la pietanza non è servita, ma fa già discutere. Per tagliare il costo del lavoro, bisogna tagliare la Sanità. L’equazione non torna e l’allarme viene lanciato dal Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin che si schiera al fianco dei Presidenti delle Regioni che avevano già nei giorni scorsi sollevato il problema:
“I tagli per ora sono solo un’indiscrezione. Ma se ci fossero salterebbe il patto per la Salute. I risparmi si stabiliscono solo tra ministero e Regioni,non con tagli lineari ma con una mirata lotta agli sprechi. Altrimenti saltano le 15 regioni sotto piano di rientro e sono in difficoltà anche le cinque che hanno i conti in ordine”, così la Lorenzin.
Sulla questione è intervenuto anche il segretario del Pd, Guglielmo Epifani: “Bisogna lavorare per aiutare la crescita, sostenendo le possibilità di investire dei comuni virtuosi, allentando il patto di stabilità, e guardando con attenzione alle esigenze delle autonomie. Ma dobbiamo dare anche un altro segnale di inversione di tendenza e di fiducia rispetto alle attese dei cittadini, chiudendo finalmente la stagione dei tagli continui alla sanità”.
Se non verrà tagliata la Sanità pubblica cosa verrà tagliato?
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Balo chiede scusa per il “fallo di mano”? La Figc lo fa per lui
Ha parlato ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport il presidente della Figc, Giancarlo Abete. E non può esimersi dal rivolgere un pensiero a Balo e al suo tweet di ieri con cui rigettava l’ipotesi di essere un simbolo anticamorra: “A volte Mario dovrebbe essere più prudente con le sue comunicazioni. Sta vivendo un periodo impegnativo ma la pressione mediatica su di lui è troppo elevata, bisogna capirlo. Ci sono momenti in cui tutti possono avere dei problemi. Ha 23 anni e deve crescere”. Ma parla anche della manata con cui SuperMario ha colpito la telecamera di Mediaset all’arrivo alla stazione di Napoli al seguito della Nazionale: “Balotelli è stanco di essere sempre nell’occhio del ciclone, i suoi valori sono positivi e ne siamo convinti. Ha il carattere tipico di un ragazzo tutt’altro che passivo, ha personalità. Detto ciò, la Nazionale esprime certi valori e lui deve uniformarsi. Ma l’attenzione da parte dei media, nel caso di Balotelli, è sempre rivolta più al personaggio che al calciatore”. Ma i due episodi che ieri hanno caratterizzato la giornata dell’attaccante non sono piaciuti a molti in Federazione, che ora invocano il codice etico. Nel frattempo, è stato previsto per oggi un faccia a faccia tra il giocatore e Prandelli. A presentare le scuse, in esclusiva per Sport Mediaset, per il gesto di ieri sera di Mario è stato il direttore generale Figc, Antonello Valentini: “Mario Balotelli chiede scusa a tutta Mediaset e all’operatore. Ho visto con lui le immagini e ci ho parlato. E’ stato un gesto di insofferenza dovuto alla grande folla”. Spiega Valentini: “Mario ha cercato di liberarsi dal grande pubblico, senza violenze, sopraffazioni o mancanza di rispetto. E’ stato un momento di nervosismo”. Nervosismo, dice il d.g., “dovuto all’assalto, affettuoso, dei tifosi napoletani. Mario mi ha detto che non poteva andare né avanti né indietro e per questo si è fatto spazio nel modo in cui avete visto. La Nazionale deve essere casa sua e qui deve comportarsi come si comporta al Milan, rispettando le regola di autodisciplina”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Financial Times contro Letta: “il passo falso”, forse però è una “caduta libera”
Il Financial Times lancia critiche taglienti al Premier italiano Enrico Letta per l’operazione Alitalia e con l’editoriale dal titolo “Il passo falso di Letta” accusa il Governo italiano di far riemergere il protezionismo economico in Italia. Ma il Financial Times non è l’unico a puntare il dito contro Letta, c’è infatti anche il Wall Street Journal, secondo il quale la vicenda Alitalia “incarna il fallimento della politica industriale” nel nostro paese.
E così l’esecutivo diventa nervoso! Ma più che “un passo falso” quello di Letta sembra una “caduta libera”. Una serie di dichiarazioni contraddittorie che sgombrano il campo dal “protezionismo” ma parlano anche di “accompagnare al meglio Alitalia verso l’integrazione con un partner straniero”. Quindi l’Alitalia sarebbe condannata, ma il Governo fa l’ultimo regalo e mette soldi pubblici per far diventare la linea aerea straniera? No, assolutamente… Alitalia sarà italiana con uno sguardo all’estero, una spruzzatina di “rotacismo” e tanto giallo di Poste Italiane! Insomma un minestrone che non convince molto all’estero.
Tanto che il Finacial Times non sente ragioni e continua a citare anche le vicende di Telecom Italia e Finmeccanica e si arriva ad asserire che ” Con l’ingresso/salvataggio delle Poste – secondo il quotidiano della City – “si ripete lo stesso errore commesso nel 2008, organizzando una soluzione che manterrà la compagnia in mani italiane”.
Ma “la logica dietro a questa operazione è confusa”, “sarebbe meglio vendere la società a un operatore straniero”, tra cui Air France ovviamente. Ma soprattutto, secondo il Ft, questo risorgere del protezionismo industriale “getta un’ombra sulla sincerità di Enrico Letta. Il presidente del Consiglio ha detto di voler attrarre investimenti esteri. La strategia su Alitalia manda un messaggio contraddittorio. Dire di essere aperti è facile. Ma quello che conta – conclude il Ft – è esserlo veramente quando una compagnia straniera bussa alla porta”.
E come afferma l’Huffington Post riprendendo le parole del Financial Times:
Nel criticare la scelta dell’esecutivo, il quotidiano economico ricorda quel che è accaduto cinque anni fa. “L’azienda stava andando in bancarotta, quando l’allora primo ministro Silvio Berlusconi si oppose fermamente a un’offerta di acquisizione da parte di Air France-KLM, insistendo sul fatto che la compagnia doveva rimanere italiana”. Di qui la decisione di vendere il vettore a un gruppo di imprenditori italiani, “la maggior parte dei quali – sottolinea il Ft – non aveva alcuna esperienza nel settore dell’aviazione”. Il resto è storia. “Il tentativo di rimettere la compagnia in buona salute fallì, e ora Alitalia si trova di nuovo sull’orlo della bancarotta”.
E il governo italiano – di fronte a questo refrain – cosa fa? Sceglie, secondo il Ft, di “ripetere lo stesso errore commesso nel 2008”, facendo spuntare dal cilindro “una soluzione che farebbe restare la compagnia in mani italiane”: l’operazione Poste Italiane, “società di proprietà del governo” il cui core business – a rigor di logica – non ha nulla a che spartire con l’aviazione.
Alla stroncatura del Financial Times si accompagna quella del Wall Street Journal, che non è molto più morbido nel giudicare la scelta dell’esecutivo, né nel definire Alitalia come “il simbolo nazionale che generazioni di politici hanno cercato di proteggere”. Un simbolo – attacca il Wsj – il cui ritorno all’insolvenza incarna il fallimento della politica industriale in Italia”.
“La prolungata recessione economica – sottolinea il quotidiano economico Usa – ha esacerbato la mancanza di competitività di molte aziende” italiane, “già svantaggiate da un enorme peso fiscale, complicatissime leggi sul lavoro, alti costi energetici e ingerenze politiche. E così la base industriale del paese si sta erodendo man mano che settori una volta brillanti, come l’acciaio, l’auto o la componentistica, tagliano posti e spostano le produzioni all’estero. Alitalia – conclude il Wsj – ne è l’esempio più eclatante”.
Enrico Letta sta perdendo smalto a livello internazionale? E’ in caduta libera?
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Il calcio è sempre più razzista in Italia?
Sembrerebbe che l’escalation di razzismo iniziata con la nuova stagione di campionato non smetta la sua parabola ascendente e così anche sui campi di terza categoria si sente la discriminazione. L’episodio è avvenuto durante l’incontro, a Bologna, con tra Rioveggio e Lizzano, dove Teibou Koura, un calciatore di origine togolese, si è sentito apostrofare in campo con un “stai zitto, negro“ e ha reagito spintonando il giocatore avversario, Matteo Parigino. L’arbitro non ci pensa su ed espelle il congolese, nonostante l’avversario abbia riconosciuto l’errore e si sia scusato non solo con il giocatore ma anche con il pubblico.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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A Monteverde a Roma si grida al miracolo, la Madonna si tinge di rosso
Si ha paura di pronunciare la parola miracolo anche se sono molti i curiosi e i fedeli che non hanno dubbi e si sono ritrovati alla Madonna della piccola chiesa di Santa Giuliana Falconieri, nel quartiere Monteverde di Roma. Qui di sera, la statuetta cambia colore e si tinge di rosso. Un gioco di luci? La Repubblica lo spiega così:
“«Sono le luci della strada», dicono i più scettici. La Madonnina si trova in una nicchia all’aperto, sopra all’ingresso della chiesetta. Secondo alcuni, la strana tinta sarebbe il riflesso dei lampioni, che all’imbrunire si accendono. Che si tratti di un miracolo o di una semplice illusione ottica, sono in molti ormai a riunirsi di fronte alla statuetta per pregare”.
Solo una settimana fa il fenomeno è stato notato da un passante e le suore che custodiscono la chiesa hanno chiamato i vigili del fuoco:
“Alcuni si chiedono perché il fenomeno, se davvero si tratta dei lampioni, sia stato notato soltanto adesso. L’unica notizia certa, prima che gli opportuni interventi facciano chiarezza, è che da sette giorni piazza Francesco Cucchi e quella chiesetta dedicata alla santa fiorentina dei Servi di Maria sono diventati un piccolo santuario, meta di pellegrinaggio di curiosi e fedeli”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Rocambolesco salvataggio dei pompieri: uomo appeso a un albero in un dirupo
Non è ancora chiaro se si sia lanciato o, piuttosto, sia scivolato cadendo da un balcone in via Laspro, a Salerno, l’uomo che è precipitato in un dirupo e si è salvato solo grazie alla presenza di alcuni alberi, che ne hanno bloccato la caduta. Lui, 50enne, è affetto da gravi patologie psichiche e per questo ospite di una casa di accoglienza. Per recuperarlo alcuni vigili del fuoco, dotati di imbracatura, si sono calati all’interno del dirupo. Qui l’uomo è stato bloccato in modo che non precipitasse mentre i pompieri comunicavano ai sanitari del 118 presenti sulla strada le sue condizioni e dove lamentava di avere dolori. E’ stato così evitato che l’uomo facesse movimenti strani rischiando di scivolare dal suo “rifugio frondoso”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Berlusconi e la fuga dai servizi sociali: Quagliariello libera il campo!
C’è chi ha liberato finalmente il campo e parla chiaramente. Il ministro per le Riforme Costituzionali Gaetano Quagliariello, a Mix24 di Minoli fa luce sull’indulto e l’amnistia auspicato dal Presidente della Repubblica:
«Nessuno può ritenere che una legge possa non essere applicata soltanto ad un cittadino. Rimango convinto che una legge debba essere applicata a tutti i cittadini. Devo dire che la sera il ministro Cancellieri mi ha telefonato per ringraziarmi e dirmi che avevo ben interpretato e il giorno dopo ha dichiarato non si può fare una legge nè a favore di qualcuno nè contro qualcuno, una legge deve avere un contenuto generale».
Ma «Napolitano ha detto che amnistia e indulto è una parte della più generale riforma della giustizia che va subito messa all’ordine del giorno del governo – continua Quagliariello – e stiamo lavorando per arrivare ad conferenza congiunta in cui riforma dello stato e riforma della giustizia sono due aspetti della stessa medaglia. Riforma entro maggio, questo sono i tempi europei».
Ci sono ancora dubbi?
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Dopo che il Caen ha umiliato il Milan, arriva lo sfogo di Allegri
Era un’amichevole per il 100° compleanno del Caen ma i rossoneri ieri, allo Stade Michel D’Ornano sono stati umiliati da una squadra che attualmente è al settimo posto della Serie B francese. Tra le possibili giustificazioni, la mancanza di 12 giocatori impegnati con le nazionali o infortunati: Poli, Montolivo, Abate, Balotelli, Zapata, Muntari, Abbiati, De Sciglio, Kakà, Birsa, El Shaarawy, Robinho e Pazzini. Ma il match rappresentava comunque una buona vetrina per chi gioca poco e far capire ad Allegri come sfruttare la rosa. Dopo la cocente sconfitta per tre reti a zero, però, lo scontro contro l’Udinese non appare certo facile. Il tecnico livornese, al termine dell’incontro, è apparso quanto mai arrabbiato e rassegnato:
“Per giocare a calcio non basta la tecnica, dobbiamo metterci più agonismo. Non ce l’ho con nessuno in particolare ma è difficile chiedere all’allenatore di giocare di più se poi si fanno partite così: abbiamo fatto tutt’altro che una buona gara, bisogna andare in campo sempre per arrivare al massimo risultato, a prescindere dall’incontro. Mi interessava vedere chi era rientrato dal l’infortunio e chi aveva giocato di meno. Saponara? Ha fatto buone cose, era da molto che non giocava. La situazione degli infortunati? Birsa e Kakà saranno a disposizione con l’Udinese, e forse anche Silvestre. De Sciglio invece lo dobbiamo valutare questa settimana. Sabato dobbiamo cercare i tre punti, non è un buon momento ma dobbiamo restare sereni per superarlo. Gabriel? Ha fatto delle buone parate, un buon test visto che era un po’ che non giocava”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Prelievo forzoso sui conti correnti in Svizzera
Scatterà dal 2014 la misura a sostegno della disoccupazione in Svizzera e avverrà con un prelievo forzoso dell’1% sui conti correnti superiori a 250mila euro. L’obiettivo è quello di raccogliere circa 100 milioni di franchi l’anno, più o meno 80 milioni di euro, per sanare un disavanzo che si aggira su i 4 miliardi. Questi soldi verranno inseriti sul fondo per la disoccupazione che negli ultimi tempi ha scavato un buco profondo nel bilancio svizzero a causa del crescente tasso di disoccupazione: il 3%. In Italia farebbe sorridere, ma per gli elvetici abituati ad avere tassi minori all’1% è davvero un innalzamento allarmante. Naturalmente critiche e attacchi non sono mancate come quella dell’Udc di destra che ha gridato allo scandalo, ma, anche chi, come i verdi, invece, avrebbe voluto un prelievo molto più cospicuo sino al 2,2%.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Bombe a Napoli contro i famigliari di un boss
Avvertimenti, bombe per contro il palazzo dei famigliari del boss Pasquale Pesce in piena notte. Torna così la paura a Pianura, Napoli, dove i clan stanno alzando il tiro. Questa notte sono scoppiate infatti due ordigni rudimentali caricati con oggetti metallici i cui danni sono stati limitati ma che gli inquirenti non hanno dubbi a definire un segnale forte della guerra tra clan che torna. E così ieri sera, intorno alle 20.30, forse in risposta, in via Colantonio Di Fiore le pistole sono tornate a sparare e hanno mirato alle verande di un noto pregiudicato.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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La vendetta del cinghiale: attacca e ferisce due cacciatori
Sono stati sottoposti a un intervento chirurgico presso l’ospedale di Alba due cacciatori ottantenni che si sono trovati a fare i conti con la furia di un cinghiale nel corso di una battuta di caccia. I due sono stati asssaliti dall’animale, che ha caricato anche con le zanne, tra San Donato e Mango, nel Cuneese, e hanno riportato profonde lacerazioni alle gambe. I compagni di caccia degli uomini hanno provveduto a chiamare il servizio di soccorso 118.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
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NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
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The Adventures of Danda and Yaya