Tutta la tecnologia al servizio dei migranti per salvargli la vita, prestare soccorso e impedire che tragedie come quelle di Lampedusa possano ripetersi. Un’operazione massiccia che vede impegnati droni e aerei senza pilota, oltre ad elicotteri con strumenti ottici ad infrarossi. Lo ribadisce il ministro della Difesa Mario Mauro, che sembra già in assetto di guerra e pronto a vedere in azione questi nuovi mezzi militari.
Mare Nostrum «sarà un’operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane» ha spiegato Mauro.
Il ministro della Difesa ha precisato anche che «Utilizzeremo per la prima volta una nave anfibia che ha la capacità di esercitare il comando e controllo, con elicotteri a lungo raggio, capacità ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi. Avremo poi 4 altre navi della Marina: due pattugliatori e due fregate» e altri velivoli.
Successivamente è intervenuto anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha cercato di rassicurare: «Ci sono le regole del diritto internazionale della navigazione, non è detto che se interviene una nave italiana porti i migranti in un porto italiano. Si valuterà in base al luogo dove avverrà l’operazione».
Mentre si effettuano i tagli agli statali, il blocco degli straordinari, mentre vengono anche sottratti miliardi alla Sanità pubblica ed elargiti milioni a Crozza e Fazio nella tv di Stato, è davvero rassicurante sapere ci siano così tanti mezzi a disposizione dei migranti e che ci sia anche una “capacità ospedaliera” che invece sulla terra ferma sarà ulteriormente precaria e in bilico.