Spagna-Italia: il gol di Pedro che infrange ogni speranza

spagna-italia-tuttacronacaPartita amichevole tra Spagna e Italia al Vicente Calderon di Mardid, match che serve a Prandelli in vista dei Mondiali 2014 per effettuare alcune prove, anche approfittando dell’assenza di Balotelli, De Rossi e Rossi. Ma i campioni del mondo in carica, tanto più se giocano in casa, non concedono nulla agli avversari e dopo un primo tempo dominato ma terminato a reti inviolate, al 19′ della ripresa arriva il gol del vantaggio: Iniesta di tacco serve Silva in area, anticipato in scivolata da Paletta: la palla arriva a Pedro che con un sinistro centrale rasoterra infila sotto la pancia un incerto Buffon.

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Paletta e Cerci dal primo minuto: l’Italia pronta alla sfida con la Spagna

cesare-prandelli-spagna-italia-tuttacronacaAndrà in scena questa sera, a partire dalle 22, l’amichevole di preparazione a Brasile 2014, l’amichevole tra Spagna e Italia, in programma al Vicente Calderon di Mardid. Gli uomini di Del Bosque scenderanno in campo con un 4-3-3 composto da Casillas, Juanfran, Albiol, Sergio Ramos, Jordi Alba, Xabi Alonso, Xavi, Busquets, Iniesta, Diego Costa, Silva. Risponde Prandelli con 4-3-2-1 che vede schierati in campo Buffon, Maggio, Paletta,Barzagli, Criscito, Montolivo, Thiago Motta, Marchisio, Cerci, Candreva, Osvaldo. Le sorprese, vista la formazione, non mancano e Buffon, capitano degli Azzurri, dribbla: ”Alle polemiche siamo abituati, abbiamo le spalle larghe. Sarà che questa volta non mi riguardavano…”. L’unica indicazione dell’allenatore, Prandelli, è invece: ”Useremo la formula consolidata dei quattro centrocampisti e delle due punte. Cerci giocherà. Per il resto vedrete dall’allenamento”. E in quell’occasione, distribuendo le pettorine, ha chiarito la situazione: fuori dai titolari Andrea Pirlo, che pure per il turno di domenica con la Fiorentina è squalificato, Paletta in difesa al fianco di Barzagli, un centrocampo con Montolivo centrale e Marchisio esterni, Thiago Motta play centrale. Cerci all’ala destra fa da contraltare a Candreva a sinistra, con Osvaldo unica punta vera. Il mister deve fare a meno di De Rossi, Balotelli e Rossi e sceglie così la strada della sperimentazione, anche per capire cosa può effettivamente offrire Cerci. Parlando ancora in conferenza stampa, Buffon ha voluto sottolienare: ”Contro la Spagna non parlate di rivincita, per favore perchè quando affronti una squadra così forte, la metti in difficoltà e perdi solo ai rigori, esci senza risultato ma con tanto orgoglio:  è un’amichevole, vale per l’onore. Ve lo confesso: baratterei volentieri una vittoria  con un risultato lì dove conta davvero”. Da parte sua Prandelli avrebbe evitato volentieri questo match perchè, in caso di sconfitta, scatterebbero gli allarmi, altrimenti degli entusiasmi eccessivi. Del resto i paragoni tra le due squadre sono improbi: anche solo per il ricambio generazionale che vanta la Spagna: ”Che effetto mi fa vedere che Puyol alla mia stessa età fa i conti con i malanni e in parte molla? Penso che i fogli del calendario cadono anche a casa mia, ma a lasciare io non penso: quattro anni dopo un’operazione pesante, sono ancora qui a giocarmi uno scudetto e a essere protagonista con la nazionale”.

Carlitos Tevez fa mobilitare l’Argentina: i tifosi lo reclamano!

Carlos Tevez-argentina-tuttacronacaLa nazionale Argentina si prepara all’amichevole contro la Romania e il Ct Alejandro Sabella non ha convocato Carlos Tevez. L’attaccante bianconero non indossa la maglia della seleccion dal 2011, a causa di non precisati contrasti con il mister, nonostante sia l’attaccante più amato del Paese sudamericano. Per questo motivo i sostenitori dell’Apache hanno deciso di non limitarsi alle lamentele ma di passare all’azione. Sabato, alle 18.30, si terrà una manifestazione pacifica a Buenos Aires, in Piazza della Repubblica, proprio per acclamare il loro beniamino. Lo slogan, del resto, è chiaro: ‘Todos al Obelisco. Tevez a la Seleccion’ è lo slogan deciso dagli organizzatori. La richiesta? Semplice: El Apache deve indossare la maglia biancoceleste ai Mondiali in Brasile.

Dov’è Totti?

dove-totti-tuttacronacaDov’è Totti? E’ questa la domanda che è stata posta ieri sera durante l’amichevole Italia-Nigeria. Uno striscione che recitava “Where’s Totti?” ha infatti fatto la sua apparizione sugli spalti: mentre i giallorossi aspettano che il loro capitano si riprenda dall’infortunio, chi segue la Nazionale vorrebbe infatti rivedere in campo il Pupone. La foto ha fatto il giro dei social network innescando un diluvio di commenti: c’è chi critica le scelte del ct, chi difende le sue decisioni e tanti romanisti che dicono: “Lasciatecelo per noi”.

Pareggio! Il combattuto match tra Italia e Nigeria

italia-nigeria_tuttacronacaAmichevole contro la Nigeria questa sera a Londra dove Prandelli festeggia la sua cinquantesima panchina con la Nazionale. Per l’Italia resta in tribuna De Rossi mentre a Buffon viene riservato un posto in panchina. Gli azzurri si schierano in formazione 4-3-1-2 con Sirigu; Maggio, Ranocchia, Ogbonna, Pasqual; Motta, Montolivo, Giaccherini; Candreva; Balotelli, Rossi: il ct ha finalmente l’occasione di veder giocare assieme Rossi e Balotelli. Risponde Keshi, l’allenatore della Nigeria, con un Nigeria 4-2-3-1 composto da Enyeama; Oboabona, Ambrose, Egwuekwe, Echiejile; Onazi, Mikel; Moses, Mba, Obinna; Emenike.
friendly_italia-nigeria_tuttacronacaInizia subito con ritmi elevati, dettati dalla Nigeria, l’incontro. A soli quattro minuti punizione battuta da Moses che prova la conclusione raso terra, palla di poco a lato. Dopo sei minuti di gioco, un bel dialogo tra Giaccherini e Rossi, l’ex juventino entra in area e cade: non c’è fallo. Due minuti ancora e gli Azzurri passano in vantaggio grazie a Rossi perfettamente servito da Balotelli. Il viola tira un morbido da sotto a scavalcare il portiere in uscita. 1-0! Al minuto successivo è SuperMario a farsi pericoloso, ma viene travolto da un difensore nigeriano: sembrano esserci gli estremi per un rigore, ma l’arbitro non lo fischia. Al 20′ primo cartellino giallo dell’incontro: colpisce Candreva per fallo su Moses. Al 23′ altra buona opportunità per l’Italia con Montolivo triangola con Giaccherini e conclude scivolando: palla a lato. Altra occasione nove minuti dopo, con Montolivo che serve Balotelli: il milanista però spara in mano al portiere. Al 35′ pareggia la Nigeria: cross dalla sinistra di Ameobi sul quale arriva di testa Dike che ha la meglio su Pasqual, forse commettendo fallo. 1-1 e Prandelli si lamenta con il quarto uomo.

Al 39′ raddoppia la Nigeria: cross dalla sinistra di Moses, Ameobi trova un esterno destro al volo spettacolare. 1-2!

L’Italia tenta la ripartenza, ma il primo tempo termina con gli Azzurri in svantaggio.

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Alla ripresa subito una sostituzione per la Nigeria: esce Oduamadi, entra Ogu. Appena due minuti di gioco e l’Italia pareggia: Balotelli di tacco per Rossi, che appoggia a Candreva che prolunga su Giaccherini, l’ex juventino è tutto solo in area e non sbaglia. 2-2!

Dopo sei minuti Prandelli effettua tre cambi: escono Rossi, Motta e Montolivo, entrano Pirlo, Parolo e Diamanti. Al 13′, sec]ndo cartellino giallo dell’incontro: colpisce Egwekwe che ha atterrato Balotelli al limite dell’area. Punizione per l’Italia battuta da Pirlo, ribattuta con qualche difficoltà dal portiere, Parolo da un metro manda alto. Al 19′ Ejide, il portiere, è costretto a lasciare il campo e a cedere i pali al titolare Enyeama. Per la Nigeria escono anche Dike e Ameobi, dentro Musa e Amenike. Al minuto successivo sostituzione anche tra le fila azzurre: Candreva lascia il posto a Cerci. Avanza l’Italia ma al 29′ tornano a farsi sotto i nigeriani che obbligano Sirigu a fare i conti con una conclusione potente di Ogu: parata. Ci prova anche Emenike, ma spara sull’esterno della rete. Continua la giostra dei cambi e al 30′ Giaccherini lascia spazio a Poli. Subito dopo, fuori anche Moses, al suo posto Ideye. A nove minuti dal termine nuova ammonizione: fallo su Balotelli da parte di Ogu. Quattro minuti e Diamanti, su punizione, cerca lo specchio: colpisce la traversa. Tre minuti dopo un cross di Maggio attraversa l’area di rigore: nessuno riesce a intercettare la sfera e deviarla. Nel frattempo un altro giallo: ammonito Mikel. Italia all’attacco negli ultimi minuti ma gli Azzurri non riescono a insaccare. Al terzo fischio, termina in pareggio per due reti a due l’amichevole al Craven Cottage.

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Italia-Nigeria, 19 anni dopo quell’incredibile gol di Roberto Baggio

italia-nigeria-tuttacronacaSi troveranno ad affrontare la Nigeria, questa sera a Londra, gli Azzurri di mister Prandelli. I nigeriani, che hanno staccato il biglietto per i mondiali dopo lo spareggio contro l’Etiopia, sono i campioni in carica nel continente africano grazie al titolo vinto lo scorso febbraio. E’ solo la seconda volta che l’Italia si trova a dover affrontare le Super Eagles e, per gli amanti di calcio, quell’incontro è impresso nella memoria per le emozioni trasmesse. Era il 5 luglio 1994 e la nostra Nazionale stava disputando i Mondiali negli Usa. Aveva passato il turno, anche se non grazie a prestazioni indimenticabili quando, agli ottavi di finale, si scontrava contro la Nigeria, che si era portata in vantaggio al 26′ del primo tempo con Amunike. Gli uomini di Sacchi iniziano a temere di dover riprendere l’aereo e far ritorno a casa ma, poco prima del 90′, inizia quello che sarà il mondiale di Roberto Baccio. Al 43′ della ripresa ci pensa il Divin Codino a riportare in partita l’Italia realizzando il suo primo gol del torneo. La vittoria è degli Azzurri grazie a un rigore realizzato sempre da Baggio durante i supplementari. Un’impresa che, anche questo non scorderemo mai, non gli riuscì nella finale contro il Brasile. Per quel che riguarda le formazioni di questa sera, le probabili sono:

ITALIA (4-3-1-2): Sirigu; Maggio, Ranocchia, Ogbonna, Pasqual; Montolivo, De Rossi, Giaccherini; Candreva; Balotelli, Rossi. CT: Prandelli.

NIGERIA (4-2-3-1): Enyeama; Oboabona, Ambrose, Egwuekwe, Echiejile; Onazi, Mikel; Moses, Mba, Obinna; Emenike. CT: Keshi.

Rissa tra tifosi al termine di Italia-Germania: un ferito

rissa-tifosi-tuttacronacaSono stati circa trenta i tifosi, tra italiani e tedeschi, coinvolti in una rissa scoppiata a poche centinaia di metri dallo stadio Meazza dopo l’amichevole tra la nazionale italiana e quella tedesca. I due gruppi sono entrati in contatto quando il pubblico era già defluito. Oltre ai pugni, sono volate anche alcune bottiglie. La rissa è stata sedata dalla polizia, intervenuta con alcune auto. Sul posto anche un paio di ambulanze. Il bilancio è di un ferito: si tratta di un tifoso tedesco che è stato colpito alla testa. I protagonisti del tafferuglio sono stati identificati.

La sfida a San Siro termina con un (noioso) pareggio

cesare_prandelli-tuttacronaca18 imbattibilità da difendere: è questa la sfida della Nazionale di Prandelli questa sera a San Siro, dove incontra la Germania, contro la quale non perde dal 21 giugno 1995. Per l’occasione, e mancando Rossi, gli Azzurri scendono in campo in formazione 4-3-1-2 con Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Criscito; Marchisio, Pirlo, Thiago Motta; Montolivo; Balotelli, Osvaldo. I tedeschi rispondono con un 4-2-3-1 che vede in campo Neuer; Lahm, J. Boateng, Hummels, Jansen; Khedira, L. Bender; Müller, Kroos, Reus; Götze.

italia-germania-tuttacronacaParte subito bene l’Italia che nei primi minuti già si mostra in area tedesca, ma è la Germania a passare in vantaggio all’8 su calcio d’angolo: di testa Hummels prende il palo interno ed entra in rete. Né Buffon né Criscito ci arrivano. 0-1!

Nei minuti successivi l’Italia soffre con i tedeschi che avanzano e al 17′ prendono un palo con un tiro di Khedira da fuori area. Il gioco resta per un po’ confuso, con gli uomini di Prandelli che non riescono a trovare la giusta intesa. Ci pensa il rossonero al 28′ a riportare la squadra in corsa: incursione in area tedesca,  triangolo con Bonucci e tiro in rete: 1-1!

Appena 4′ e un grave errore in difesa di Bonucci permette il tiro da fuori area a Schürrle che colpisce la difesa. Nei minuti successivi gli Azzurri, che hanno ritrovato coraggio, tornano ad avanzare mettendo in difficoltà gli avversari. Il primo tempo si conclude in parità.

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Sono equilibrati i primi minuti della ripresa e all’8′ arriva il primo cambio per Prandelli: entra Candreva al posto di Osvaldo. Al minuto successivo a terra Khedira, che si è fatto male a una caviglia. Contemporaneamente prima ammonizione: giallo per Lahm, il capitano della Germania, per gioco scorretto. Al 12′ occasione per Montolivo che riceve un ottimo pallone da Criscito e calciando in porta, a due passi da Neur, si scontra con Balotelli. Subito arriva una doppia sostizione per Low: entra Reus per Schürrle mentre Götze lascia il posto a Özil. Al 17′ si rende pericoloso Marchisio su colpo di testa: angolo per gli Azzurri ma la Germania recupera subito il pallone. Al 20′, dopo un contrato con Pirlo, Khedira esce dal campo dopo essersi fatto male a un ginocchio: al suo posto entra Sven Bender. Quattro minuti di gioco e subisce fallo Thiago Motta, calcio di punizione per l’Italia, calcia Balotelli, ma la palla viene intercettata dai tedeschi. Un altro minuto e giallo per Marchisio: ha fermato Müller con le cattive. Al 25′ anche Barzagli deve lasciare il campo, forse per problemi muscolari. Al suo posto Ogbonna. Nei minuti successivi il ritmo resta basso e non ci sono molte azioni ma a meno 9 minuti dal termine l’arbitro ammonisce Kroos che a preso a calcetti Thiago Motta. C’è una rissa in campo e Thiago Motta mette praticamente un dito nel naso del tedesco: ammonizione anche per lui! Al minuto successivo Pirlo cede il posto a Cerci mentre poco dopo Müller viene sostituito dall’altro Bender, Lars. Al 44′ colpo di testa di Bonucci per passare la palla all’indietro a Buffon che deve praticamente effettuare una parata: forse l’intervento più difficile per lui in questo secondo tempo. Pericolosissima la Germania al 2′ di recupero, con Höwedes che colpisce un palo! Noioso il secondo tempo dell’incontro che termina con un pareggio: si è risolto tutto nel primo tempo: c’è ancora molto da lavorare in vista del Mondiale.

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Dopo che il Caen ha umiliato il Milan, arriva lo sfogo di Allegri

caen-milan-tuttacronacaEra un’amichevole per il 100° compleanno del Caen ma i rossoneri ieri, allo Stade Michel D’Ornano sono stati umiliati da una squadra che attualmente è al settimo posto della Serie B francese. Tra le possibili giustificazioni, la mancanza di 12 giocatori impegnati con le nazionali o infortunati: Poli, Montolivo, Abate, Balotelli, Zapata, Muntari, Abbiati, De Sciglio, Kakà, Birsa, El Shaarawy, Robinho e Pazzini. Ma il match rappresentava comunque una buona vetrina per chi gioca poco e far capire ad Allegri come sfruttare la rosa. Dopo la cocente sconfitta per tre reti a zero, però, lo scontro contro l’Udinese non appare certo facile. Il tecnico livornese, al termine dell’incontro, è apparso quanto mai arrabbiato e rassegnato:

“Per giocare a calcio non basta la tecnica, dobbiamo metterci più agonismo. Non ce l’ho con nessuno in particolare ma è difficile chiedere all’allenatore di giocare di più se poi si fanno partite così: abbiamo fatto tutt’altro che una buona gara, bisogna andare in campo sempre per arrivare al massimo risultato, a prescindere dall’incontro. Mi interessava vedere chi era rientrato dal l’infortunio e chi aveva giocato di meno. Saponara? Ha fatto buone cose, era da molto che non giocava. La situazione degli infortunati? Birsa e Kakà saranno a disposizione con l’Udinese, e forse anche Silvestre. De Sciglio invece lo dobbiamo valutare questa settimana. Sabato dobbiamo cercare i tre punti, non è un buon momento ma dobbiamo restare sereni per superarlo. Gabriel? Ha fatto delle buone parate, un buon test visto che era un po’ che non giocava”.

Il video del miglior gol di Maradona… che nessuno conosceva!

maradona-1980-migliorgol-tuttacronacaE’ lo stesso Maradona ad aver raccontato in alcune occasioni che il gol migliore della sua carriera lo segnò il 19 febbraio 1980 in Colombia, durante un’amichevole tra la sua Argentinos Juniors e il Deportivo Pereira, terminata 4-4. All’epoca, il calciatore aveva 19 anni. Non è dunque quello del Mondiale del Messico del 1986, quando dribblò metà degli avversari prima di segnare. Perchè in pochi conoscevano la rete che il campione argentino definisce la sua migliore? Fino ad ora, semplicemente, non c’erano immagini. Ora però la situazione è cambiata, come informa il giornale argentino Clarín, infatti, il video ha fatto apparizione solo lo scorso venerdì in Youtube, pubblicato da Dario Serna. La qualità non è buona, ci sono tagli e le immagini sono in bianco e nero, ma è ugualmente possibile ammirare il capolavoro dell’inarrestabile Maradona.

Ferragosto d’allenamento, la Roma in campo regolarmente

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Ferragosto d’allenamento per la Roma che non rinuncia neppure a un giorno di preparazione. Il 25 agosto dovrà presentarsi in piena forma sul campo del Livorno per la prima di campionato. Così i giallorossi si sono ritrovati a Trigoria per l’allenamento del mattino. In gruppo anche molti dei nazionali, ad eccezione di Benatia, Pjanic, Strootman e Torosidis attesi in giornata. Florenzi e Lamela, ieri impegnati nell’amichevole Italia-Argentina, si sono regolarmente allenati.Lavoro di scarico per De Rossi. Sabato amichevole a Terni con la Ternana.

 

Match in casa per la Juve a Villar Perosa. E arriva anche Platini

juve-platini-villaperosa-tuttacronacaPartita in famiglia oggi per la Juve, nel tradizionale incontro a Villar Perosa. E non sono mancate le sorprese, come l’arrivo di Michel Platini, ex stella bianconera e attualmente numero uno dell’Uefa. Con lui,  John Elkann e Andrea Agnelli hanno salutato la squadra di Conte. Platini è però rientrato in Francia prima della partita, ma non ha mancato una visita al cimitero per pregare sulla tomba di Gianni Agnelli. Il club bianconero, sul suo sito, ha riportato: “Il presidente della Uefa non ha voluto perdere l’occasione di passare un po’ di tempo con la Juventus. In un anno, questo 2013, che ha un doppio valore simbolico: i 90 di legame tra gli Agnelli e il club bianconero e i 10 anni dalla scomparsa dell’Avvocato. Una presenza sempre gradita, quella di LeRoi, che ha reso ancora più speciale la tradizionale giornata in famiglia a Villar Perosa”. Ma la squadra ha avuto anche un altro, caloroso, “abbraccio”: quello dei 7mila tifosi presenti. A spiegare i prossimi obiettivi juventini c’ha pensato John Elkann, che ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Obiettivi? La Juve deve far bene, come sempre. E deve riuscire a farlo in Italia, per la terza volta consecutiva: una impresa non semplice. Infine, c’è sempre il sogno Champions. I risultati della tournèe americana non sono indicativi per il resto della stagione. Non dovrebbero preoccuparci”. Anche Marchisio ha preso la parola: “Questo è un giorno di festa per noi , un giorno particolare nel quale i nostri tifosi non mancano mai. La loro presenza è importante. Sono sempre stati vicini a noi giocatori e a tutta la famiglia Agnelli, sia nei momenti felici che in quelli meno buoni. La tournèe americana? Sia con l’Inter che con l’Everton abbiamo disputato buone partite, perdendo solo ai rigori. E’ normale aver pagato la fatica per i diversi carichi di lavoro, che in questo periodo sono intensi. Non siamo preoccupati. Ci stiamo preparando per arrivare in buone condizioni per la gara di Supercoppa. Per quanto riguarda il mercato – ha aggiunto il centrocampista – è sempre così: si parla tanto di me. Ma io sono felice qui, quindi va tutto bene”. Il match in casa è terminato a favore della Juve A, per 4 reti a 1.

A Washington vince il Chelsea ma la Roma convince. 2-1

roma-chelsea-tuttacronacaEra un’amichevole quella di ieri sera (nella notte secondo l’ora italiana) al Robert Kennedy Stadium di Washington, ma Roma e Chelsea non si sono certo risparmiate, soprattutto per quel che riguarda il Chelsea che, nonostante sia andata in svantaggio nel primo tempo, poi ha portato a casa l’incontro per 2-1. All’ultimo impegno della tournèe americana, entrambe le formazioni hanno dato spettacolo mostrando i risultati della preparazione. I giallorossi hanno tenuti impegnati i blu di Mourinho che, alla fine, hanno vinto meritatamente. Il gol siglato Lamela, un tap-in al 21′ del primo tempo, è stato un regalo dei giocatori inglesi, un passaggio indietro di un difensore smorzato male dal portiere Schwarzer, un australiano arrivato quest’anno al Chelsea dal Fulham, che l’ha mandato a sbattere sul palo. La palla è poi scivolata lungo la linea di porta dove Lamela, arrivando in scivolata, l’ha messa dentro. Nella ripresa il Chelsea è venuto fuori segnando prima il pareggio con un diagonale preciso di Lampard (61′), quindi il vantaggio allo scadere con Lukaku servito in area di rigore, a due passi dall’incolpevole De Sanctis. Una buona prova per i giallorossi, con una difesa ben registrata e con Benatia puntuale in ogni intervento. La Roma e con Gervinho che finalmente incontra i compagni sul campo. Il terzino brasiliano è rimasto in campo 77 minuti, senza mai una pausa. Un po’ per la panchina «corta», un po’ per cominciare a tastare la tenuta della squadra, Garcia nel secondo tempo ha schierato gli stessi 11 uomini, mentre Mourinho ne ha cambiati quattro.

Shock Inter! 3 -0 contro il Real Madrid.

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Con il real non era facile, ma nessuno poteva immaginare una sconfitta così eclatante nell’amichevole disputata, oggi, allo stadio ‘Edward Jones Dome’ di St.Louis, nel Missouri. Le ‘merengues’ di Carlo Ancelotti hanno vinto per 3-0 grazie alle reti di Kakà (11′), Cristiano Ronaldo (38′) e l’autogol di Ricky Alvarez (68′).

Ma il tecnico Mazzari nel dopo partita è sembrato positivo (anche se fra due settimane inizia il campionato e questa sconfitta impensierirà i tifosi):  “Almeno due palle gol oggi sarebbero potute entrare. E’ incredibile come non ne sia entrata nemmeno una. Abbiamo creato tanto contro una squadra che concede poco”. “Rammarico? Sembra paradossale dire questo perché chi non ha visto la partita vede un 3-0 e pensa ci sia stata un dominio netto del Real Madrid. Invece l’Inter ha creato 6-7 occasioni clamorose davanti al portiere. Sicuramente ci è mancata lucidità; ma io sono molto soddisfatto della partita della mia squadra. Passo avanti? Si: abbiamo creato tanto. Ripeto, non ci scordiamo chi avevamo davanti. Alvarez, Palacio e Icardi hanno creato tante palle gol”e poi ha aggiunto “Olsen? Ha personalità; ma bisogna stia con i piedi per terra. A volte anche lui fa errori banali: due volte abbiamo preso gol per assurdo su contropiede e non avevamo concesso niente quando il Real costruiva da dietro. Rolando? E’ un giocatore esperto, alla luce delle due defezioni che ci sono capitate. Con la difesa a 3, avevamo solo Andreolli in più. Rolando mi ha fatto molto comodo l’anno scorso per raggiungere la Champions”.

Marco Borriello e la maglia numero 88: da polemica a gossip

borriello-88-tuttacronacaIeri sono stati resi noti i numeri scelti dai giocatori della Roma e subito ha preso l’avvio la polemica per la scelta di Marco Borriello: l’88. Solo un numero? No, perchè l’ottava lettera dell’alfabeto è la H e le due cifre sono interpretate come acronimo di Heil Hitler. 88 come numero caro ai neonazisti dunque e che ha spinto molti esponenti della comunità ebraica romana a chiedersi che motivazione potesse avere quella scelta. Del resto in Italia non è la prima volta che una simile scelta fa discutere. Anche Gianluigi Buffo, all’inizio della stagione 2000-2001, quando militava nel Parma, aveva puntato sull’88, spiegando che quei numeri simboleggiavano quattro palle, simbolo della rinascita dopo l’infortunio che gli aveva impedito di partecipare all’Europeo 2000. Ma all’epoca diverse associazioni protestarono, in particolare l’allora responsabile Sport della comunità ebraica di Roma Vittorio Pavoncello e alla fine il giocatore, pur avendo detto di non conoscere il presunto significato del numero, finì con l’optare per il 77. Ora la emplice ipotesi che Borriello si possa essere ispirato al dittatore nazista ha suscitato diversi rumors. Ma tante sono state le possibili interpretazioni che gli utenti di Twitter hanno dato. Ad esempio Luca Prestigioso ha scritto: “Sono andato su Wikipedia. Ho contato i gol tra club e nazionali e sono 88”. “Speriamo”, la risposta di Giorgio P. Ma vari esponenti della comunità ebraica romana vogliono risposte: “Dovrebbe chiarire il perché di quella scelta”, scrive qualcuno. Altri sono più netti: “Perché ha scelto l’88, che ha un chiaro significato nazista?”. C’è anche chi chiama un causa lo stesso Pavoncello, memore della vicenda Buffon: “Perché non sollecita la Roma a fornire una spiegazione?”. La squadra, che nel frattempo di trovava a Toronto, in Canada, a prepararsi per un’amichevole, viene raggiunta da quest’ondata d’irritazione e, verso la mezzanotte ora italiana, sul suo profilo Twitter fa comparire una dichiarazione di Borriello: “Il mio numero di maglia preferito è il 22, ma essendo occupato ho scelto l’88: data di nascita di una persona a me cara”. Nessun significato politico, dunque. Non si sa se questo basterà a placare le polemiche ma di certo ha sollevato un’altra questione: qual è la persona cara alla quale il bomber napoletano ha voluto dedicare la sua maglia?

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Soddisfazione in casa giallorossa, Gervinho alla Roma. Esulta Garcia

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Gervinho è la notizia del giorno in casa giallorossa per la soddisfazione espressa dall’allenatore Rudi Garcia: ”Sono contento sia arrivato, così come lo sono stato quando sono arrivati Strootman o De Sanctis. È un attaccante veloce, con corsa e capacità di darci profondità, ha un profilo diverso dagli altri che abbiamo”, ha detto Garcia a poche ore dall’amichevole (le 20 locali, le 2 in Italia) contro il Toronto dove potrebbe esordire Maicon. ”Spero giochi”, confida Garcia.

Juve-Inter: una partita estiva che non avrà niente di “amichevole”

-Inter-Juventus-tuttacronacaFinale per il settimo e l’ottavo posto della Guinness Champions Cup a Miami con una partita che ha già il profumo delle grandi sfide di campionato. Sul campo scenderanno infatti Inter e Juve, in cerca di conferme dopo un percorso americano tutt’altro che positivo. La squadra di Mazzarri è stata battuta sia dal Chelsea (2-0) che dal Valencia (4-0) mentre gli uomini di Conte sono stati sconfitti ai rigori dall’Everton e per 3-1 dai Los Angeles Galaxy. I due tecnici ora voglio segnali positivi, perchè le prime perplessità sono già nell’aria e non c’è stanchezza post-ritiro che regga. Niente sperimentazioni quindi per quel che riguarda le formazioni: va difeso anche l’orgoglio, dopo i punzecchiamenti a distanza tra i due tecnici. Per quel che riguarda l’Inter, Mazzarri prosegue con il “suo” 3-5-2 inserendo Icardi e Palacio in attacco dal primo minuto. Proprio l’ex Genoa mette nel mirino gli eterni rivali. “E’ sempre importante giocare una partita contro la Juventus e speriamo di fare bene. Entrambe non abbiamo fatto bene nelle ultime amichevoli. Segno che è difficile conciliare tanto lavoro e buoni risultati subito. Abbiamo lavorato molto, le gambe sono pesanti, ma dobbiamo continuare lavorando cosi. Tre partite in cinque giorni? Sono tante, ma dobbiamo stare tranquilli, continuare a lavorare come stiamo facendo”. Il ct bianconero punta invece sul rientro dei nazionali e sul duo Llorente-Vucinic in attacco, in attesa che la schiena di Tevez smetta di fare i capricci. “Bisogna aumentare la concentrazione. Da quando abbiamo cominciato non abbiamo mai vinto una partita. E’ ora di cambiare musica. E’ una questione di furore agonistico. In passato lo abbiamo avuto e abbiamo vinto. Ora, se vogliamo tornare a vincere, dobbiamo ritrovarlo”.

Napoli-Arsenal termina 2-2, per la soddisfazione di Benitez

1napoli-arsenal-tuttacronacaE’ terminata 2-2 la sfida all’Emirates Stadium tra Napoli e Arsenal. Nel promo tempo le reti sono state siglate da Insigne e Pandev mentre nella ripresa si è visto anche Higuain. Giroud accorcia le distanze e Koscielny pareggia nel finale. Ad essere soddisfatto, per sua stessa dichiarazione, Rafa Benitez: “Per molti tratti della partita abbiamo dimostrato ciò che sappiamo e dobbiamo fare. Certamente ci è mancata l’intensità per tutti i novanta minuti; ma in questo periodo ci sta”. Ora bisogna però lavorare per correggere i difetti: “Dobbiamo migliorare nell’amministrare la palla e il gioco. Nel secondo tempo, per questo motivo, abbiamo sofferto la pressione dell’Arsenal. Ma lavoriamo per crescere: già vedo progressi”. In campo durante l’amichevole è spiccato Reina, in grado anche di parare un rigore oltre ad essere risultato provvidenziale in più occasioni: “Reina? Lo conosco e so quanto vale. È un portiere di alto livello. Il Napoli è una grande squadra italiana che vuole diventare grande anche in Europa”.

Tevez alla prima prova con la Juventus: è subito gol!

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Inaugura la stagione, dopo il ritiro a Chatillon, con un’amichevole contro la Rappresentativa Valdostana al Saint-Vincent la nuova Juventus di Antonio Conte. E le premesse sono delle migliori, con Tevez che non si scorda di presentare il suo biglietto da visita: in rete già nel primo tempo!

E’ solo il 2′ quando Vidal rompe il ghiaccio con la nuova stagione, tentando il tiro in porta. Subito dopo anche Llorente si presenta, obbligando il portiere della rappresentativa al miracolo. La Juve, nei primi 15 minuti si dimostra già una squadra compatta, con “i nuovi” inseriti e combattivi. Tevez, che ha già tentato più volte il tiro, al 28′ mostra anche le sue capacità tecniche con una rovesciata che incanta il pubblico presente. Bisogna attendere il 33′ per la prima rete della stagione: la firma Motta. Sul fischio finale, quando la stanchezza dell’impegno del ritiro si fa sentire, Tevez non delude le aspettative: rete per lui. Nella ripresa Conte cambia completamente formazione, lasciando in campo solo Motta, con lui dentro Padoin, Buchel, Vucinic, Matri, Quagliarella, Peluso, Penna, Magnusson e Sakor e Rubinho. Al 50′ arriva la terza rete bianconera: la sigla Matri. Al 63′ anche Motta saluta il campo e cede il posto a Isla, praticamente già dell’Inter: la decisione viene fischiata. Dopo qualche incursione della rappresentativa, al 71′ Vucinic realizza un rigore praticamente perfetto: 4-0! Dopo solo tre minuti, la replica: 5-0! All’88’ è il turno di Mattiello di aggiudicarsi una rete mentre al 90′ Matri mette a segno la sua personale doppietta. La Juve, campione d’Italia in carica, fa capire che non si scherza.

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Rodaggio bianconero: Llorente e Tevez scendono in campo al Saint-Vincent

tevez-juve-tuttacronacaAntonio Conte e la sua nuova formazione al banco di prova: si prepara l’amichevole con il Saint-Vincent. Si tratta della prima gara semi-ufficiale per la nuova coppia d’attacco bianconero: Llorente e Tevez. Alla ricerca dell’intesa perfetta in vista della ripresa della stagione sia in Italia che in Europa, si confronteranno con il 3-5-2 di Conte. Questa la probabile formazione: Storari in porta, difesa composta da Motta, Ogbonna (anche lui al debutto con la maglia juventina) e Peluso. Centrocampo con Lichtsteiner a destra, Padoin, Rossi e Vidal centrali, Asamoah a sinistra con l’attacco dei sogni.
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Italia-Argentina: la partita in onore di Papa Francesco

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Come omaggiare un Papa che è da sempre un grande tifoso di calcio se non organizzando un’amichevole tra le nazionali del Paese che gli ha dato i natali e quello della cui capitale ora è vescovo? La Federcalcio italiana ha quindi annunciato che il 14 agosto si disputerà, proprio in onore del Pontefice, un’amichevole tra Italia e Argentina a Roma. Le due squadre torneranno così a sfidarsi dopo quasi 13 anni dall’ultima gara, giocata sempre a Roma il 28 febbraio 2001. Per i ragazzi di Mr Prandelli si tratterà del primo impegno dopo la Confederations Cup ma rappresenterà anche un test utile in vista del doppio confronto nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo Fifa 2014: la nazionale azzurra scenderà infatti in campo il 6 settembre contro la Bulgaria a Palermo e il 10 settembre a Torino contro la Repubblica Ceca.

Per incontrare il Messico, Prandelli si affida al Cristo Redentore!

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Preferisce far dell’ironia il ct della Nazionale Prandelli, ripensando alla figuraccia rimediata nell’amichevole contro Haiti, terminata 2-2. ”Con Haiti abbiamo fatto beneficenza in tutti i sensi…”. E’ anche salito in visita sul Corcovado, dove c’è il Cristo Redentore, e qui ha recitato una preghiera quanto mai originale: ”Abbiamo bisogno di protezione dall’alto e sono sicuro che l’avremo. Questo pellegrinaggio ci farà sicuramente bene. Vedo che i ragazzi hanno già rivolto l’attenzione alla gara con il Messico e sono fiducioso”. L’allenatore ha apprezzato il cambio di prospettiva: ”Il Brasile è anche questo, non solo il calcio. Siamo venuti anche per fare queste cose che servono per ritemprare lo spirito e formare il gruppo. Ma ora torneremo sul campo a lavorare soprattutto sulle motivazioni”. Nel pomeriggio poi, allenamento regolare in vista dell’esordio in Confederation Cup. Assente El Shaarawy, rimasto fermo a causa di un sovraccarico muscolare.

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Era partita bene… finisce in figuraccia! Italia-Haiti 2-2

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Solo 19 secondi e Giaccherini ha segnato il primo gol dell’incontro, il più veloce della storia della Nazionale, ma il seguito non è stato all’altezza dell’avvio. Sicuramente pesano ancora all’Italia le ore di volo, sia sulla testa che sulle gambe, ma era lecito attendersi qualcosa di più dai ragazzi di Prandelli in vista dell’incontro di domenica contro il Messico. La formazione scesa nello stadio Sao Januario è tutta nuova rispetto a quella vista a Praga, ma non basta. Giaccherini parte subito alla grande e dilaga nei primi 15′, mentre la prima conclusione di Haiti arriva solo al 23′ con Saint-Preux. Alla mezz’ora Cerci spreca un’ottima opportunità calibrando male un pallonetto, mentre al 42′ Gilardino colpisce il palo sotto porta.  Il secondo tempo vede ancora una Nazionale svogliata, che fatica a costruire gioco e rischia di subire il pareggio già all’8′ con Astori che per poco non firma un autogol. Se la difesa sbanda, Prandelli reagisce: dentro Balotelli, De Rossi e Montolivo, fuori Gilardino, Diamanti e Giaccherini prima, poi El Shaarawy per Cerci. Ma ancora si soffre un avversario aggressivo. Si continua a rischiare il pareggio ma Marchisio decide di allungare il vantaggio. E da questo momento è il disastro totale. Gli azzurri si rilassano e Haiti non perdona: in sei minuti rimonta con un rigore di Saurel e un sinistro di Peguero.

Figuraccia in campo… e sugli schermi! La grafia della Rai ha regalato una vera perla: forse presa in contropiede dal gol di Giaccherini che fa cambiare rapidamente risultato, manda sugli schermi: Pepepepepe-Quaquaquaqua 1-0. Solo all’intervallo arriva la spiegazione dei conduttori: “si è trattato di un problema legato al software, chiediamo scusa!.

Italia-Brasile la sfida si rinnova S.T: 2-2

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Si ricomincia a giocare dopo il finale rocambolesco che ha portato il Brasile in vantaggio nel primo tempo per 2 gol a 0. Doppio cambio per l’Italia, fuori Osvaldo e Pirlo, dentro Cerci ed El Shaarawy.  Italia che passa al 4-3-3 con Cerci ed El Shaarawy larghi, De Rossi regista, Giaccherini interno destro. Al 4′ prima azione offensiva dell’Italia con un cross di Cerci per Balotelli, l’attaccante del Milan sbaglia tutto. In questa ripresa sembra che i due gol abbiano tagliato le gambe agli azzurri. C’è stato un tiepido inizio di secondo tempo per la formazione italiana che sembra ancora accusare il colpo di un primo tempo quasi perfetto, in cui ha subito due gol sfortunati. Al 7′ però cambia marcia Balotelli di tacco per El Shaarawy! L’egiziano si inserisce in area, Julio Cesar chiude in angolo. 8′ Il calcio d’angolo, tocco d’esterno di De Rossi in anticipo, Julio Cesar non può nulla. All’11’ palla rubata, Balotelli dal limite dell’area la piazza a giro beffando Julio Cesar che era un po’ fuori dai pali! 2-2 dell’Italia e la partita ricomincia in perfetta parità. 13′ e l’occasione di Hulk tutto solo davanti a Buffon, l’attaccante dello Zenit si dimentica il pallone sul tentativo di saltare il portiere. Al 16′ un cambio anche per i brasiliani  fuori Oscar dentro Kakà. Ancora Italia e ancora Balò, solo, davanti al portiere dal limite dell’area, il numero 9 azzurro conclude male e si fa respingere il pallone dall’uscita disperata del portiere. Occasione che poteva portare al vantaggio. 21′  Altro cambio per l’Italia, fuori Giaccherini, dentro Poli. Siamo al 22′ quando c’è l’ennesima occasione a favore dell’Italia su calcio d’angolo, stacca perfettamente Bonucci che sfiora mandando largo il colpo di testa. Un cambio anche per i brasiliani dentro Diego Costa al posto di Fred. Diego Costa dentro nel Brasile al posto di Fred. 27′ Fallo di Hernanes da dietro ai danni di Balotelli che reagisce a brutto muso. Meritavano entrambi il giallo, l’arbitro sorvola. Il laziale sarebbe stato da espellere. Ancora sotituzioni, questa volta per l’Italia, fuori De Sciglio, dentro Antonelli. 30′ Balotelli a colpo sicuro, Dante devia in angolo! Cerci per Super Mario, l’attaccante del Milan conclude di prima intenzione, il Brasile si salva. Ammonito Maggio, fallo su Marcelo. Sulla punizione seguente di Hulk Buffon para sicuro a terra. Al 33′ brutto scontro tra De Rossi e Buffon, poi si rialzano entrambi. 37′ fuori Balotelli, acclamato dal pubblico, dentro Gilardino. 39′ Cambio nel Brasile, fuori Hulk dentro Jean. Fino ad ora Brasile tutt’altro che letale su punizione, Neymar centra ancora una volta la barriera. Il ritmo della gara si abbassa, ora il Brasile prova a venire fuori, gli azzurri non devono sprecare un secondo tempo molto produttivo e tentare in contropiede. Al 45′ scoccato cambio per il Brasile, fuori Hernanes, dentro Luis Gustavo.

Un inizio di secondo tempo tiepido per l’italia, ma dopo i primi 5′ gli azzurri hanno iniziato a carburare e si sono riportati in pareggio con i gol di De Rossi e di Balotelli. Poi tanta Italia, ma molti colpi imprecisi, sul finale i ritmi si abbassano, bella gara ma l’Italia meritava di vincere.

Italia-Brasile la sfida si rinnova P.T: 0-2

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Prima di iniziare a giocare i 22 giocatori in campo hanno tenuto un lungo striscione con su scritto: ‘No racism’ mentre il centrocampista del Milan Kevin Prince Boateng ha letto un messaggio al pubblico in cui paragona il razzismo alla malaria. Poi un 1′ di silenzio per ricordare Mennea. L’Italia gioca con il lutto al braccio.

Si parte per l’ennesima sfida all’ultimo respiro fra Brasile e Italia.

Al 2′ Subito Brasile, con Hulk che scaglia un pallone da lontano che non impensierisce Buffon. Italia in avanti e ottima occasione per Giaccherini che è andato vicino al gol.  Lo juventino converge e costringe Julio Cesar a chiudere in angolo. un minuto più tardi uno scontro non molto amichevole tra il laziale Hernanes e Osvaldo. Brasile ancora pericoloso. Penetrazione centrale di Neymar, Bonucci non riesce a contenerlo, Buffon costretto a parare in tuffo. Riparte l’Italia con Balotelli che subisce fallo a metà campo da Hulk. La punizione è un lancio lungo per Balò: tiro al volo con David Luiz in ritardo, Julio Cesar con i piedi manda in angolo! Sempre l’Italia che sta provando a premere con Balotelli che dialoga con Maggio e scarica a Pirlo che sbaglia l’assist per Osvaldo. Sulla ripartenza del Brasile è buona la chiusura di De Sciglio su Hulk lanciato sulla destra. E’ l’11 quando Dani Alves sfida De Sciglio sulla destra, al centro per Hernanes che calcia con il sinistro, tiro strozzato che finisce largo. Tensione in campo Balotelli si arrabbia per un fallo non fischiato, l’Italia recupera subito la palla e Super Mario ha l’occasione di tirare dal limite dell’area, David Luiz mette in angolo. Il Brasile fatica a ripartire, Osvaldo spreca una buona occasione calciando male dal limite dell’area, Balotelli ancora arrabbiato, avrebbe voluto il pallone. Al 17′ il Brasile sorprende con la punizione dai 35 metri, tutti si aspettano Hulk, invece prova Fernando che però non trova la porta. L’Italia esce bene dal pressing del Brasile, azione da destra a sinistra con Balotelli che cerca l’assist per Osvaldo, il giallorosso colpisce di testa fra due uomini, la traiettoria finisce alta. Scolari passa al 4-2-3-1 abbassando Hernanes e alzando Oscar sulla linea dei trequartisti. A metà del primo tempo occasione buttata per l’Italia!  Pirlo lotta con Neymar e metà campo, si libera con il brasiliano che si lamenta per un colpo al volto, lo juventino sfodera uno dei suoi lanci per l’inserimento di Maggio che da posizione defilata calcia male, Julio Cesar in uscita respinge. Al 27′ c’è la prima ammonizione, fallo di Fred su De Rossi. 28′ è il momento di Montolivo che calcia dai trenta metri, palla larga. Al 33′ arriva il gol del Brasile! Cross dalla sinistra, Bonucci prolunga la traiettoria, la palla finisce per essere perfetta per Fred che di prima al limite dell’area piccola buca Buffon. 0-1! Un vero peccato perchè l’Italia aveva dominato tutto il primo tempo e si meritava un vantaggio. 37′ Giaccherini ruba palla e serve Balotelli al limite dell’area, il milanista sceglie il tiro invece di allargare per De Rossi, Julio Cesar para in tuffo. Poteva fare meglio Super Mario. 39′ ancora una conclusione azzurra, Giaccherini vede l’inserimento di Pirlo che calcia dal limite dell’area, palla larga. repentino cambio di campo e occasione per il Brasile, De Sciglio d’esperienza con una spallata ferma Dani Alves. Ormai è Brasile! Secondo gol. Con un perfetto contropiede condotto da Neymar che scarica per Oscar, De Sciglio è in ritardo e il giocatore del Chelsea batte ancora Buffon per lo 0-2. Allo scadere del primo tempo occasione per l’Italia. La deviazione volante di Osvaldo non trova la porta, è la quinta possibilità per gli azzurri nitida, ma non arrivano i gol, i brasiliani al contrario sono perfetti.

Hanno giocato un ottima partita glia zzurri peccato per il risultato parziale del primo tempo che vede in vantaggio i Brasiliani, che al contrario hanno giocato poco ma concretizzato di più.

L’Italia con il lutto al braccio sfida il Brasile… Formazioni!

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Italia-Brasile, in programma stasera dalle 20.30 a Ginevra – dove gli azzurri scenderanno in campo con il lutto al braccio per ricordare Pietro Mennea – sarà un’amichevole solo sulla carta. Perché entrambe le squadre sono in cerca di certezze, perché si affrontano due nazioni che mettono sul campo nove titoli mondiali, perché sono le prove generale della Confederations Cup del prossimo giugno.

Ecco le probabili formazioni di Italia-Brasile:

Italia (4-3-1-2): 1 Buffon; 2 Maggio, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 5 De Sciglio; 16 De Rossi, 21 Pirlo, 8 Marchisio; 23 Giaccherini; 10 Osvaldo, 9 Balotelli. A disp.: 24 De Sanctis, 7 Abate, 3 Antonelli, 13 Astori, 17 Ranocchia, 20 Candreva, 25 Cerci, 22 Diamanti, 18 Montolivo, 6 Poli, 14 El Shaarawy, 11 Gilardino, 12 Giovinco, 27 Marchetti, 26 Sirigu. All. Prandelli.

Brasile (4-3-3): 1 Julio Cesar; 2 Dani Alves, 3 Dante, 4 David Luiz, 6 Filipe Luis; 5 Fernando, 10 Oscar, 8 Hernanes; 7 Hulk, 9 Fred, 11 Neymar. A disp.: 12 Diego Cavalieri, 13 Dedè, 14 Thiago Silva, 15 Marcelo, 16 Jean, 17 Luiz Gustavo, 18 Kakà, 19 Osvaldo, 20 Diego Costa. All.: Scolari.

Arbitro: Studer (Svi).

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