La truffa veniva servita sapientemente. Alcuni italiani avevano in Bolivia costituito una vera e propria banda che vendeva utensili elettrici con marche contraffatte e a prezzi gonfiati. Al momento sono 18 le persone arrestate a La Paz. I prodotti erano tutti cinesi ma poi la marca veniva cambiata con quelle più note tedesche. Nel deposito trovato dagli agenti boliviani ci sarebbero stati un centinaio di prodotti: dalle motoseghe alle scatole degli attrezzi, fino ai generatori di corrente.
Il procuratore responsabile dell’inchiesta, Humberto Quispe, ha spiegato che i prodotti di origine cinese erano venduti a circa 1.500 dollari l’uno, quando in realtà costavano sui 100 dollari. L’ambasciatore italiano a La Paz, Luigi de Chiara, si è incontrato oggi con il sottosegretario Perez e il sottosegretario agli Esteri, Juan Carlos Alurralde, per informarsi sulla vicenda, e ha detto che esiste “piena collaborazione” da parte delle autorità boliviane.