
Doveva essere il Governo del Fare, ma quel Fare si è dileguato nel tempo,sino a diventare aspettare! E allora che fare? si cambia nome e diventa Impegno Italia. Questo il logo per “il programma per il nuovo governo” che si formerà. Il Premier Letta in conferenza stampa torna sul “patto di coalizione che ha sostenuto fino ad adesso il mio governo e che voglio ringraziare”, ma poi sottolinea “Qualcuno mi ha accusato di aver perso yempo. Se perdita di tempo c’è stato non è colpa mia” e dichiara anche “Abbiamo preso il timone di questo paese quando il paese aveva il segno meno. Domani l’altro l’istat darà i dati sulla crescita: oggi il paese ha il segno più. E’ una crescita piccola e io penso che sia poco, ma è fondamentale” e poi scherza anche con i giornalisti “Potrei insegnare pratiche zen in qualunque monastero orientale…” e poi continua “L’hashtag è io sono sereno, anzi zen potrei dire”.
Ma l’argomento è dei più seri e il Premier torna ad attaccare con vigore e sotenere quanti lo hanno criticato “Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto come squadra, abbiamo preso il timone con un segno meno e oggi il Paese ha il segno più, è una crescita piccola ma prima avevamo il segno meno ora il segno più e io penso che sia poco ma è fondamentale come indicazione di marcia che ci consente di guardare con fiducia al futuro”.
Ma quale sarà la durata di Impegno Italia?
“La durata di ‘Impegno Italia è legata al completamento delle riforme: legge elettorale, modifica del senato e del bicameralismo perfetto, titolo v della costituzione. Sono riforme che necessitano di un lasso di tempo significativo, ma che terminate credo anche il mio lavoro possa essere considerato arrivato a compimento”. “Ci sono troppe discussioni legate al 2018, al 2015…Io voglio una scadenza legata agli obiettivi da raggiungere, perchè quando si mettono scadenze quelle retrocedono automaticamente”.
Quali sono i numeri?
Trenta miliardi di euro per il rilancio dell’economia. E’ la cifra che Enrico Letta indica nel piano ‘impegno italia’, spiegando che le risorse arriveranno dalla Spending review, dal rientro dei capitali all’estero e dalla minore spesa per interessi.
Quale è la speranza?
“Dopo tre anni abbiamo cominciato non con addosso la crisi e l’emergenza finanziaria. Non facciamo che appena finisce l’emergenza finanziaria ci incasiniamo sulle nostre vicende. Sarebbe un errore, ora c’è l’occasione per far crescere il paese”, afferma ancora il Premier in conferenza stampa.
L’incognita Renzi?
‘L’incontro con Renzi è stato, come dite voi, franco…”, così il premier Enrico Letta ha risposto a chi gli chiedeva come fosse andato l’incontro con il leader Pd. “Ci siamo parlati, ognuno ha spiegato il suo punto di vista, è sempre positivo quando ci si parla”.
E la crisi?
“Sto cercando di proporre un metodo per risolvere una crisi che se affrontiamo senza attenzione alla logica della cristalleria può finire male. Dobbiamo stare molto attenti e gestirla con molta attenzione”
E la Direzione di domani?
“Voglio vedere com’è la discussione domani, io sono abituato a molte sfumature e bisogna saper leggere le sfumature… Domani è un altro giorno”.
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