Con 62 anni di età e 35 di contributi se si è disoccupati si potrà andare in pensione a patto che non si goda di benefici derivanti dagli ammortizzatori sociali. Uno sconto pari insomma a 2 o 3 anni per accedere alla pensione. Il provvedimento riguarderebbe circa 10-15 mila lavoratori e l’assegno previdenziale verrebbe rifondato dagli stessi lavoratori beneficiati, attraverso micro-prelievi che l’Inps distribuirà sugli assegni, una volta scattati i requisiti ordinari di accesso alla pensione (quindi due o tre anni dopo il primo). La copertura dell’intervento è ottenuta con i risparmi conseguiti nel complesso della legge di stabilità e ripartita su più voci.
pd valdengo
/ ottobre 14, 2013L’ha ribloggato su .
paolo siciliano
/ ottobre 14, 2013mi chiedo:se una persona non ha 35 anni di contributi nè 65 anni 0vvero quelli necessari per la pensione di vecchiaia ma l’assegno maturato è sufffciente che cosa deve fare?inoltre se la stessa persona non ha più un lavoro ne potrà mai averlo in quale categoria di analisi ricade?é mai possibile che non possa decidere di andare in pensione?
Asia Dalbis
/ ottobre 14, 2013chi non ha 35 anni di contributi deve morire di fame