La scimpanzè che commuove il mondo

wounda-scimpanzè-tuttacronacaHa una buona memoria Wounda, una scimpanzè salvata in Congo dall’Istituto Jane Goodall quando era rimasta orfana dopo che alcuni cacciatori avevano ucciso la madre. Il suo nome, Wounda, significa “al bordo della morte”. Ma la sua storia ha un lieto fine. Ora, tornata in perfetta salute, è tornata in quella che è la sua casa e questo grazie alla veterinaria Rebeca Atencia, che l’ha messa in grado di tornare a vivere in libertà. La donna, assieme alla primatologa inglese Jane Goodall, ha liberato la scimpanzè in mezzo alla foresta congolese ma prima l’animale ha trovato il tempo per ringraziare chi si è preso cura di lui e si è congedato con un lungo, tenero ed emozionante abbraccio. Spiega la Goodall: “Sembrava morta, ma ora ha voglia di vivere”.

Ritirate dal mercato le caramelle “al sapore di pene”: “guariscono dall’omosessualità”

gay-away-tuttacronacaE’ la CBS a rendere noto che le caramelle “Gay Away”, vendute negli USA e in Canada, sono state ritirate dal mercato. Le caramelle al “sapore di pene” pretendevano di “curare l’omosessualità”. Erano uno scherzo, ma hanno creato una polemica notevole. Le caramelle, vendute in confezione da 10, assicuravano di essere in grado di “fermare il desiderio di comportarsi male.” “Fermano il desiderio di comportamento scorretto, anche il più ardente.”. Sul pacchetto, anche i consigli di dosaggio: “Se ancora la carne vacilla, aumentare la dose a 4 caramelle al giorno”. Come spiega la CBS, un genitore ha raccontato che una delle sue figlie, una 12enne, ha portato a casa un pacchetto di caramelle per chiedere di cosa si trattasse, mentre il responsabile di un negozio dove si vendevano ha dichiarato di aver già rimosso il prodotto a seguito delle molte chiamate di lamentele ricevute. Laughrat, società con sede a Toronto che confeziona le pillole, ha assicurato che si tratta di un articolo “pro-gay che non prende in giro gli omosessuali ma le persone che si oppone allo stile di vita omosessuale”. “Questo prodotto nasce dall’ignoranza delle organizzazioni e delle persone che suggeriscono che l’omosessualità sia ‘ curabile'”, ha reso noto la la società , che ha sottolineato di aver venduto le pillole in centinaia di negozi in Nord America dal 2008 .

Il lunedì nero dei trasporti: gli orari dello sciopero

sciopero-trasporti-tuttacronacaSciopero di quattro ore, lunedì 16 dicembre, per il trasporto pubblico locale da parte di chi sostiene il rinnovo di contratto della categoria, scaduto da quattro anni. La protesta è stata organizzata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Faisa. I sindacati sono stati convocati al ministero dei Trasporti, ma l’incontro si terrà solo mercoledì. Su base territoriale, le ore di fermo sono organizzate in maniera diversa.

Nel dettaglio: a Milano i lavoratori di bus, tram e metro si fermeranno dalle 8.45 alle 12.45; a Genova dalle 11.30 alle 15.30; a Venezia dalle 9 alle 13, a Bologna dalle 10 alle 14; a Firenze dalle 17 alle 21; a Perugia dalle 9 alle 13; a Roma dalle 8.30 alle 12.30: le Zone a Traffico Limitato resteranno disattivate per l’intera giornata; a Napoli dalle 9 alle 13; a Bari dalle 8.30 alle 12.30; a Palermo dalle 9.30 alle 13.30; a Torino lo sciopero e’ esteso a 24 ore dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio: in città sono sospese le limitazioni alla circolazione previste nella ZTL Centrale. Resteranno in vigore i divieti previsti nelle vie e corsie riservate al trasporto pubblico, nelle zone pedonali e nella ZTL Valentino.

TRENORD: Sciopero di 4 ore dei lavoratori (rpt lavoratori) della rete delle Ferrovie Nord (rpt Ferrovie Nord), che incroceranno le braccia tre la 9 e le 13 del prossimo lunedì 16 dicembre. In base alle regole, la circolazione ferroviaria sarà interrotta per i soli convogli in partenza dopo le 9 e riprenderà soltanto un minuto dopo le 13. I treni già in circolazione durante lo sciopero, invece, completeranno il viaggio previsto.

EMILIA:
BOLOGNA – dalle 10 alle 14.
FERRARA – dalle 10 alle 14.
REGGIO EMILIA – dalle 9 alle 13.
MODENA – dalle 8.30 alle 12.30.
PIACENZA – dalle 17 a fine turno.
PARMA – dalle 16.30 alle 20.30.
FORLÌ-CESENA – dalle 9 alle 13.
RIMINI – dalle 9 alle 13.
RAVENNA – dalle 16.30 alle 20.30 incluso traghetto.
Sono in sciopero anche i servizi ferroviari Tper (ex Fer) su linee Ferroviarie Rfi e Fer dalle 9 alle 13, senza garantire i servizi minimi.

Scossa di terremoto percepita in serata nel Palermitano

terremoto-palermo-tuttacronacaI palermitani hanno avvertito chiaramente una scossa di terremoto che è stata registrata alle 22.37 dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel distretto sismico del Tirreno meridionale A, al largo di Isola delle Femmine. L’evento ha avuto magnitudo di 2.9 e ipocentro a 6.7 km di profondità. Proprio quest’ultimo dato ha fatto sì che la scossa sia stata avvertita in tutti i comuni vicini all’epicentro. Oltre a Palermo, anche Carini e Capaci. Non si ha notizia, per ora, di danni a persone o cose.

I boati dell’Etna: spettacolo che fa paura

etna-tuttacronacaBoati e tremori: in questo modo l’Etna sta facendo sentire la sua voce mentre gli abitanti della zona confidano la loro preoccupazione in Twitter. Ma gli “sfoghi” del vulcano, che da diversi giorni si fa sentire a Catania e dintorni ed è proseguita tutto il giorno con una continua emissione di cenere, ha fatto sì che la Sac, società che gestisce lo scalo etneo, disponesse la chiusura dell’aeroporto Fontanarossa. Chiuso per precauzione anche lo scalo di Comiso e lo spazio aereo della Sicilia Sud occidentale.

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Miley Cyrus scandalosa anche in versione natalizia! Auguri in topless

miley_cirus-tuttacronacaL’anno 2013 è stato quello in cui Miley Cyrus ha fatto di tutto per far parlare di sè e scrollarsi di dosso il marchio di ex stella della Disney. L’ultima trovata, dopo twerking, video parodiati in tutto il mondo e canne fumate in occasione delle premiazioni sono gli auguri natalizi. Come riporta il sito Social Channel, mentre tutto il mondo si prepara a festeggiare il Natale lei regala un topless ai suoi fan (con l’immancabile lingua di fuori!)

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Incontenibile Napoli: la bella sfida al San Paolo con pioggia di gol

napoli-inter_tuttacronacaBig match al San Paolo, questa sera, in chiusura della 16a giornata di campionato. Il Napoli di Rafa Benitez ospita l’ex allenatore Walter Mazzari e i suoi uomini per una “sfida-verità”: gli azzurri sono appena stati eliminati dalla Champions e anche in Campionato non stanno brillando mentre i nerazzurri hanno bisogno di scrollarsi di dosso i ripetuti pareggi e ritrovare la via della vittoria per accorciare la distanza che li divide dal terzo posto in classifica. Benitez schiera questa sera un 4-2-3-1 con Rafael; Maggio, Albiol, Fernandez, Reveillere; Inler; Dzemaili, Insigne, Callejon, Mertens; Higuain. Risponde Mazzarri con un 3-5-1-1 che vede in campo Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Rolando; Jonathan, Taider, Cambiasso, Alvarez, Nagatomo; Guarin; Palacio.

napoli-interL’Inter parte bene ma è il Napoli il primo a portarsi in vantaggio con Higuain: grande sinistro al volo dell’argentino che fulmina Handanovic. La partita si sblocca alla prima occasione per la squadra di Benitez. 1-0!

Al 25′ altra occasione per gli azzurri: Insigne tira in corsa e colpisce l’incrocio dei pali. La partita è combattuta e al 35′ arriva il pareggio dei nerazzurri: Alvarez mette in mezzo, c’è il velo di Palacio, arriva Cambiasso che da pochi passi non sbaglia. 1-1!

Il Napoli non ci sta e risponde quattro minuti più tardo, riportandosi in vantaggio: palla in profondità di Higuain per Dzemaili che la lavora bene al limite, poi arriva Mertens che spara un destro imprendibile. 2-1!

Due minuti e gli azzurri provano a blindare il risultato: tiro di Mertens, Handanovic respinge corto e Dzemaili insacca a porta vuota. 3-1!

Ma gli uomini di Mazzarri non cedono e al secondo di recupero tornano ad accorciare le distanze: Guarin stoppa di tacco in area, mette la palla sul secondo palo dove arriva Nagatomo che segna il gol del 3-2!

Dopo 5 reti e tante emozioni le squadre tornano agli spogliatoi.

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Alla ripresa le squadre continuano ad essere agguerrite, con l’Inter che cerca il pareggio e il Napoli che vuole chiudere il match. Al 15′ arriva la prima sostituzione per Mazzarri, Kovacic per Taider. Al 66′ miracolo di Rafael su Guarin che ha concluso a colpo sicuro: l’estremo difensore s’infortuna nello scontro: resta a terra dopo aver preso un colpo al ginocchio destro. Riesce comunque a riprendere la partita. Al 26′ i nerazzurri restano in 10: espulso Alvarez per doppia ammonizione, fallo di mano. Al 33′ Higuain lamenta problemi alla caviglia: l’argentino è costretto a cedere il posto a Behrami. Al 36′ arriva il tanto atteso allungo del Napoli: Callejon si ritrova solo in area e insacca praticamente a porta vuota. 4-2 e la situazione dell’Inter inizia a farsi davvero difficile. Al minuto successivo in campo scende Icardi che sostituisce Campagnaro. Altri tre minuti ed è il turno di Armero di entrare nel rettangolo di gioco, al posto di Mertens. Al primo di recupro esce Reveillere, al suo posto Pandev. Al secondo minuto di recupero incredibile Handanovic che para un rigore concesso al Napoli e battuto da Pandev! Dopo cinque minuti di recupero termina la partita al San Paolo dove si festeggia la vittoria degli uomini di Benitez che hanno risposto in questo modo alla fuga della Juventus.

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Mazzarri e le due facce dell’accoglienza a Napoli: striscione al San Paolo

striscione-mazzarri-sanpaolo-tuttacronacaDa una parte applausi e striscioni, dall’altra i fischi. E’ questa l’accoglienza che il San Paolo ha riservato a Walter Mazzarri, per quattro anni sulla panchina azzurra prima di approdare in casa Inter. Sullo striscione esposto dai tifosi della curva B del Napoli si legge: “Mazzarri senza inchiostro sei stato l’autore di un film tenace ed emozionante. Da chi il finale ha capito, oggi sei ancora applaudito”. A loro il ct si è rivolto salutandoli. Il tecnico, arrivato ieri a Napoli, aveva detto che, sull’accoglienza, non faceva previsioni: “La gente farà quello che vuole e io l’accetterò”. Lo striscione di bentornato è piaciuto al Pocho Lavezzi, ex attaccante del Napoli tra l’altro accostato all’Inter in chiave mercato: “Belle parole dai tifosi del Napoli nei confronti di Mazzarri, bravi!!!”, ha scritto su Twitter l’argentino del Psg. Non sono mancati però i fischi da una grossa fetta del San Paolo per l’attuale allenatore dell’Inter.

Il fratello di Paul Walker in Fast & Furious 7? Rumors da Hollywood

cody-walker-tuttacronacaCody Walker, fratello minore dello scomparso Paul e con un’esperienza come controfigura sui set cinematografici, sarebbe candidato per girare le scene finali di Fast & Furious 7. Subito dopo la tragica morte dell’attore si era parlato del fatto che le riprese del nuovo capitolo della saga cinematografica erano state sospese a tempo indeterminato. Ora arriva però questo rumor, riportato dal DailyMail e dalle riviste hollywodiane dopo essere arrivato, così sembra, da una fonte vicina alla Universal. Di certo c’è che la casa di produzione lavorerà vicino alla famiglia Walker sul personaggio di Brian O’Connor, che l’attore scomparso interpretava.

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E’ morta la mamma del Telefono Rosa, Giuliana Dal Pozzo

giuliana-dal-pozzo-tuttacronacaEra il 1988, il termine femminicidio non era di moda e non si parlava della violenza sulle donne, specie di quella domestica. Eppure Giuliana Massari Dal Pozzo era lungimirante e decise ugualmente di fondare, a Roma e come sportello temporaneo del Comune, il Telefono Rosa: lo scopo era raccogliere le richieste di aiuto. Ora il Telefono Rosa è una realtà autorevole, con sedi in tutta Italia e un’attività che da accoglienza telefonica (oltre al proprio numero gestisce anche l’istituzionale 1522) è diventata più in generale di formazione alla cultura anti-violenza di genere. Ma oggi è un giorno triste: la giornalista dalla parte delle donne, nominata Grande Ufficiale della Repubblica da Napolitano nel 2007, è morta all’età di 91 anni. Nata a Siena, dopo qualche tempo nelle redazioni dell’Unità e di Paese Sera, tra la fine degli anni ’60 e i ’70 aveva affiancato e poi preso il posto di Miriam Mafai nella direzione del settimanale Noi Donne. L’organo ufficiale dell’Unione Donne Italiane, fondato nel ’44, viveva a partire da quegli anni il picco di diffusione, autorevolezza, punto di riferimento per le donne militanti. Lei riuscì a renderla una rivista in grado di anticipare i temi del femminismo ancora sotterraneo. Per più di vent’anni, nella sua rubrica di posta delle lettrici, affrontò le questioni del divorzio, dell’aborto e degli anticoncezionali in un’epoca in cui era addirittura reato parlare di quella che veniva definita ‘interruzione della maternita«.  Nel 1969 un’inchiesta sul maschio di sinistra rompeva un altro tabù, mettendo in luce le ipocrisie della parte progressista. Quindi il Telefono Rosa, per aiutare le donne vittime di violenza e un libro sull’argomento, Così fragile, così violento. Parlava di una violenza che era ancora più sommersa di quanto lo è oggi, di cui nessuno parlava. Ma lei e le sue volontarie, grazie a quel telefono, offriva una nuova forma di servizio sociale. Premio Saint-Vincent per il giornalismo, è stata anche autrice dell’enciclopedia La donna nella storia d’Italia, di vari saggi, di un romanzo, Ilia di notte, scritto con Elisabetta Pandimiglio (Editrice Datanews), e del diario La Maestra. Una lezione lunga un secolo (Memori).

Anna Marchesini, “drammaticamente felice” e l’annuncio che non ti aspetti

anna-marchesini-tuttacronacaDopo aver commosso il pubblico italiano con la sua apparizione alla trasmissione Che tempo che fa, Anna Marchesini fa convergere su di sè l’attenzione anche dagli studi di Domenica In, dov’è stata ospite oggi per promuovere il suo libro, Moscerine, ma soprattutto dare un annuncio shock, che nessuno si aspettava: “Il prossimo anno sarò a teatro con l’ultimo racconto del mio libro. Lo farò da sola in scena, è un racconto che leggerò e di cui reciterò tutti i personaggi”. Nonostante sia gravemente malata, non perde l’entusiasmo e presto tornerà a solcare l’amato palco, con un testo unico per più personaggi, ma un’unica voce: la sua. “Io sono drammaticamente felice – dice – è un ossimoro, ma l’ossimoro secondo me precisa. Non c’è qualcosa che mi rende felice, momenti no li ho anche io, ma è qualcosa che sento dentro, quello che ho ottenuto perlopiù l’ho cercato e quello che ho cercato, partendo da una bambina molto paurosa con un senso di abbandono fortissimo, è il coraggio. Mi rende felice cercarlo e mi rende felice sapere di non averlo ancora trovato. Io sento la vita. La sento forte, intensamente, drammaticamente ma anche in maniera grottesca, comica”. Del resto la sua carriera è stata all’insegna della comicità, segnata da una vocazione “al plurale” che confessa riguardando spezzoni della sua carriera televisiva. “Rivedendomi adesso che sono più anziana mi piaccio tanto. I primi anni mi guardavo con sguardo molto critico, adesso mi osservo con amore. Questi personaggi non si mostrano più ma chiacchierano tutti dentro di me. Io mi sono sempre sentita al plurale, non come individuo singolare. Convivo con affetti, voci, personalità. Sono io dentro tutto quello che faccio. Terribilmente e intensamente”.  E riguardo al nuovo libro: “Moscerine l’ho scritto dopo aver riletto Pirandello. A me la lettura insieme alla vita offre spunti emotivi, emozionali, fortissimi. Amo Pirandello. Non è solo aver letto Pirandello, è anche che scrivere mi piace, alterno la scrittura alla lettura, sperando di fare letteratura. Ho sempre sognato di scrivere ma non solo scrivere. Bisogna scrivere di letteratura”.  Anna Marchesini quindi come s’identifica? Scrittrice o attrice? “Già da bambina desideravo scrivere, confrontandomi con i grandi della scrittura mi dicevo perché rompere il silenzio io dopo che i grandi lo hanno già fatto. Mi censuravo. Poi dover aver riletto Proust ero così piena di sensazioni che ho cominciato a scrivere, dicendo lo faccio per me, non è che scrivo per poi dargli un seguito. Poi ho finito di scrivere per me…”.  E ora per Moscerine inizia un vero e proprio “tour” di presentazioni.

Allo Stadium si festeggia ma non si dimentica: l’omaggio per Alessio e Riccardo

omaggio-stadium-tuttacronacaStriscione che non passa inosservato oggi allo Juventus Stadium, per ricordare la morte di due diciassettenni, Alessio Ferramosca e Riccardo Neri. I due ragazzi giocavano con la Beretti bianconera e il 15 dicembre 2006 decisero di recarsi in un laghetto del centro sportivo di Vinovo. Qui, trovarono la morte. In quel giorno, la Juve, all’epoca in Serie B, aveva in programma un anticipo con il Cesena. Il match venne rimandato a causa della tragedia. Il ricordo dei due giovani, nonostante siano trascorsi sette anni, resta vivo, grazie anche all’Associazione Onlus “Riccardo Neri e Alessio Ferramosca”, che è riuscita a centrare una serie di importanti obiettivi, racimolando cifre prontamente donate ai bisognosi. Proprio confermato sul portale ufficiale http://www.riccardoealessio.it.

L’associazione Riccardo Neri & Alessio Ferramosca è nata per non dimenticare due ragazzi, Riccardo e Alessio, che in un pomeriggio come tanti altri, a Vinovo (To) nel centro sportivo della Juventus FC, hanno perso la possibilità di continuare a sognare a causa di un destino perverso e crudele.

Alessio e Riccardo ci hanno lasciati per rincorrere un’ultima volta il loro grande amore: quel pallone che alimenta i sogni e le speranze di tanti giovani, che viene calciato e rincorso sui campetti polverosi di periferia come purtroppo nelle acque gelide di un dannato vascone.

Un tiro impreciso, un pallone che rotola nel punto sbagliato, il buio, la terra scivolosa e l’acqua. Gelida. Quel pallone, che appariva loro come un futuro brillante e felice, li ha uniti in un tragico epilogo.
Ora sta a noi fare almeno in modo che della loro morte non rimanga solo una data da ricordare, ma un’emozione da portare sempre dentro al cuore e che, ogni giorno, ci possa trasmettere la passione per la vita e l’importanza di crederci e di provarci fino in fondo.

Lo sport non è solo sudore, muscoli e competitività. No. E’ anche – anzi: soprattutto – imparare valori come l’onestà, la correttezza, il rispetto e la voglia di migliorare e di migliorarsi. E sono proprio questi valori che deve lasciarci questa tragedia, non uno sterile “amaro in bocca”. La voglia di vivere, la solidarietà e la voglia di correre dietro ai propri sogni, qualsiasi forma abbiano, crederci, fino in fondo. E basta.

Tripletta dell’Apache e gol di Peluso: con un poker, i bianconeri trionfano!

juve-sassuolo-tuttacronacaBambini allo stadio anche oggi, per tifare Juventus e vedere come gli uomini di Conte reagiranno all’eliminazione in Champions League. Per l’occasione, l’allenatore ha dato fiducia a Isla e Peluso, mentre centrale di centrocampo è Asamoah. Questa dunque la formazione, schierata in campo con un 3-5-2 composto da Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Isla, Vidal, Pogba, Asamoah, Peluso, Tevez, Llorente. Allo Juventus Stadium arriva il Sassuolo, sorpresa di questo campionato che, pur non brillando sempre, è riuscito a imporsi, terminando in pareggio, sia contro il Napoli che contro la Roma. Sugli spalti, l’omaggio dello Juventus Stadium ad Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, calciatori 17enni della Beretti bianconera, drammaticamente annegati in un infame laghetto del centro sportivo di Vinovo il 15 dicembre 2006.

tevez4I bianconeri giocano in attacco fin dal primo minuto, non lasciando molto spazio al Sassuolo e si portano in vantaggio già al 16′: Llorente dalla destra serve in area Vidal che dopo un ottima finta tira di sinistro sul primo palo; Pegolo respinge corto, arriva Tevez che non sbaglia. 1-0!

Si pensava il numero 10 fosse in fuorigioco, ma le immagini mostrano che il gol è regolare. Al 29′, arriva il raddoppio bianconero: Tevez batte una punizione da destra, Peluso stacca più in alto di tutti e supera Pegolo mettendo il pallone sotto l’incrocio. 2-0!

Ma agli uomini di Conte ancora non basta e continua a pressare. Al 36′ il Sassuolo protesta per un tocco di mano di Barzagli in area di rigore mentre al minuto successivo Asamoah divora il terzo gol. Cross di Isla, il ghanese tutto solo spedisce fuori dallo specchio della porta avversaria (vuota) il pallone colpendolo di testa. Al 1′ di recupero arriva la terza rete e la doppietta dell’argentino che sfrutta  un errore di Longhi, prima, e di Marzorati dopo, salta Pegolo: 3-0!

Subito dopo, le squadre tornano agli spogliatoi.

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Alla ripresa, Tevez va subito vicino alla tripletta, fuori di poco. Sono i bianconeri che continuano a far la partita, tanto che a soli 6 minuti Di Francesco cerce di sbilanciare la squadra mandando in campo Zaza al posto di Kurtic. Dopo cinque minuti cambio anche per Conte: esce Peluso, ammonito, entra De Ceglie. L’Apache non abbandona però l’idea della tripletta, che arriva al 24′ quando chiude una bella azione avvolgente con Vidal che allarga per Isla, il cui cross teso viene messo in rete dal 10. 4-0!

Tevez esce subito dopo, cedendo il posto a Quagliarella. Sostituzione anche per i verdeoro: fuori Magnanelli, entra Chibsah. Quagliarella si fa subito pericoloso tentando il tiro anche se senza esito. Poco dopo, esce Vidal, entra Padoin per i bianconeri mentre nella squadra avversaria al 30′ fuori Floro Flores, dentro Masucci. Ormai la partita è praticamente finita, i bianconeri non pressano più e i ritmi si abbassano notevolmente, fino al secondo minuto di recupero, quando arriva il triplo fischio: la Vecchia Signora ha mandato in delirio i suoi tifosi con uno splendido 4-0!

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Cinema in lutto per la morte di “Lawrence d’Arabia”: addio a Peter O’Toole

Peter O'Toole-morto-tuttacronacaE’ morto ieri, all’età di 81 anni, l’attore Peter O’Toole, il leggendario Lawrence d’Arabia. E’ stato il suo agente, Steve Kennis, a diffondere la notizia che sabato ha perso la sua battaglia contro una lunga malattia. Negli anni ’70 l’attore aveva sconfitto un cancro allo stomaco. O’Toole è morto al Wellington Hospital di Londra. L’attore aveva comunicato il suo ritiro dalla recitazione lo scorso anno, dicendo che il suo era “un addio senza lacrime e pieno di gratitudine”. Peter Seamus O’Toole era nato il 2 Agosto 1932 a Connemara, in Irlanda, ma da bambino si era trasferito in Inghilterra con la famiglia. Dopo aver abbandonato la scuola per lavorare come fattorino, ha cominciato ad occuparsi di cronaca per l’Evening Post iniziando inoltre a coltivare la passione per la recitazione, iscrivendosi alla Royal Academy of Dramatic Art.

Dopo aver interpretato i classici della drammaturgia sui palcoscenici inglesi, Peter O’Toole ha debuttato sul grande schermo nel 1959 in un ruolo secondario nel film Lo spadaccino della Louisiana. Nello stesso anno ha sposato la collega Sian Phillips, dalla quale ha avuto due figlie. La coppia ha divorziato nel 1979. Lui e la sua ex-fidanzata, Karen Brown, hanno avuto un figlio, Lorcan. O’Toole detiene lo sfortunato record del maggior numero di nomination all’Oscar, ben 8, come miglior attore protagonista senza averlo mai vinto (tra gli altri, per il suo film più famoso, Lawrence d’Arabia, e per Il leone d’inverno). Strinse la statuetta solo nel 2003, quando gli venne assegnato l’Oscar alla Carriera.

Il suo nome è legato al ‘problematico’ personaggio di Lawrence d’Arabia nel film di Lean nel 1962, che ne fece una stella internazionale. Aveva esordito come protagonista al cinema nel 1960 con Il ragazzo rapito (Kidnapped), per la regia di Robert Stevenson. Dopo il successo con Lawrence d’Arabia O’Toole ha continuato a lavorare nel cinema e in tv recitando in moltissimi film, tra cui spiccano La Bibbia (The Bible: In The Beginning), Lord Jim, James Bond 007 – Casino Royale (Casino Royale), Il leone d’inverno (The Lion in Winter), L’ultimo imperatore e Troy. È stato doppiatore del critico gastronomico Anton Ego nella versione originale di Ratatouille, il film animato della Pixar del 2007.

Catene e paletti: guerra ai venditori abusivi a Napoli

catene-marciapiedi-tuttacronacaI commercianti di via Epomeo, a Napoli, hanno acquistato di tasca propria dei sostegni per catene in plastica e li hanno posti al limite della strada al fine di contrastare i venditori abusivi che stazionano con le loro bancarelle a pochi metri dai loro negozi. Si tratta dell’ultima iniziativa dei commercianti che lamentano, come spiega il Mattino, la scarsa forma di contrasto al fenomeno della vendita abusiva che, soprattutto nel periodo di Natale, produce disagi al commercio. “Questa iniziativa – spiega uno dei commercianti – nasce dall’esigenza di contrastare la concorrenza degli extracomunitari e consentire ai passanti di passeggiare liberamente, per una delle strade più frequentate di Napoli”. Aggiunge un suo collega: “Si tratta di una idea di ‘resistenza all’abusivismo’ che deriva anche dalla sensazione di essere abbandonati dalle istituzioni che dovrebbero garantire sicurezza ed ordine”.

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Il bimbo che ha 6 anni… e 1.754 euro di Imu da pagare!

imu-bimbo-tuttacronacaAnche un bimbo di sei anni, orfano di padre, si è visto recapitare a casa un bollettino per il pagamento dell’Imu. E non si tratta di un errore. Il fatto è accaduto in provincia di Treviso, a Sesegana, ed è il sindaco a spiegare come sia possibile: “Non c’è stato errore. Se il minore ha ereditato l’immobile che è una seconda casa, deve pagare”. Quella cartella da 1.754 euro arrivata al piccolo ignaro di tutto, non è pazza. “È una cosa normale” dice il primo cittadino. E ancora: “Minori o disabili sono affidati ad un tutore legale, a questa figura spetta il compito di tutelarne gli interessi”. E dunque di pagare l’imposta, se è dovuta. “Anche se il bambino erede avesse soltanto due mesi sarebbe tenuto a pagare”. L’edificio su cui il piccolo deve pagare l’Imu era di proprietà del padre imprenditore, deceduto non molto tempo fa. La madre, ricevuto il bollettino, si è rivolta a un legale che ha fatto sapere che il bimbo è sì destinatario dell’eredità del padre defunto, ma che per diventare erede effettivo occorre l’accettazione. Che pare invece non ci sia stata. Al riguardo, precisa il sindaco: “Però non l’ha comunicato agli uffici comunali quindi non c’è alcun errore da parte del Comune”. Anzi, a Susegana di casi simili, ossia di cartelle esattoriali intestate a minori o disabili affidati ad un tutore che ne fa le veci davanti alla legge, ce ne sono almeno altri sei. “E tutti pagano regolarmente”. La tassa, quindi, va pagata entro il 16 dicembre. In caso di obiezioni da presentare, lo si potrà fare a pagamento avvenuto. “In ogni caso, se il tutore di questo bambino aveva delle contestazioni da fare – chiosa il sindaco Scarpa – poteva recarsi nei nostri uffici e gli sarebbero stati dati tutti i chiarimenti necessari”.

“Finchè morte non vi separi” non vale per lei: la cagnolina che veglia la lapide

cane_cimitero-tuttacronacaNuti trascorre ogni giorno con il suo padrone, Sante. Anche se l’uomo è morto da due anni. La cagnolina meticcia, rimasta con solo tre zampe dopo che una le è stata amputata perchè maciullata da una tagliola, ogni giorno scavalca la recinzione di casa, percorre diverse centinaia di metri e raggiungere il cimitero. Qui si accuccia davanti alla lapide dell’uomo che tanto l’amava, ricambiato. L’uomo è sepolto in provincia di Treviso, a Basalghelle, frazione di Mansuè, a poca distanza dalla casa dove ha vissuto per circa quarant’anni. La signora Gabriella, la vedova, racconta: “Le prime volte Nuti veniva in cimitero con me. Bastava dicessi: ‘dai che andiamo a trovare Sante’ e lei saltava tutta contenta. Dopo alcune settimane ho scoperto che si arrampicava sulla recinzione e scappava per andarsene tutta sola in cimitero. Entrando non dal cancello principale, bensì da un ingresso secondario”.

La verità di Schettino: “Mi fu ordinato di restare a terra”

francesco_schettino-tuttacronaca“Eravamo al Giglio, verso le 3 di notte, quando il comandante Schettino mi passò il telefono. Parlaci te, mi disse. Dall’altra parte chiedevano da terra chi fosse disponibile a risalire sulla nave per verificare la situazione. Alla fine ci tornai io”. E’ quanto ha raccontato il safety officer della Costa Concordia, Martino Pellegrini, nella sua testimonianza al processo di Grosseto sul naufragio della nave da crociera. Sulla quella testimonianza è tornato lo stesso Schettino, in occasione di un’intervista al quotidiano “La Nazione”, durante la quale racconta la sua versione dei fatti. Schettino ha raccontato che, mentre era sul porto del Giglio, gli fu ordinato di “rimanere a terra a disposizione. Anche perché il giorno dopo sarebbero arrivati i responsabili della Compagnia. Solo deluso dal comportamento di Pellegrini, poco etico per un primo ufficiale. E’ stato reticente. Solo dopo che mi fu detto di rimanere a terra, passai il telefono a Pellegrini”. Per quel che riguarda i fatti di quella notte, riassume: “Pellegrini aveva gli occhi lucidi, aveva paura. Credeva che la nave non fosse stabile dopo il ribaltamento. Voleva parlare con sua moglie, gli detti il mio telefonino. E’ la verità, basta chiedere agli inquirenti e controllare le telefonate. Poi arrivò un gommone dei vigili del fuoco, caricò Pellegrini, e si diresse verso la nave. Salì la biscaggina di sinistra, illuminata dalla motovedetta. Quando lo rividi dopo neanche un’ora mi disse testualmente: era inutile che salissi”. Nega quindi la versione secondo la quale sarebbe rimasto defilato e in balia degli eventi. “Tutti gli ordini impartiti al comandante in seconda, Roberto Bosio, uscirono dalla mia bocca. Lui ripeteva soltanto quello che gli dicevo alla radio di bordo. Invece sembra che io sia rimasto in silenzio in balia degli eventi. Anche gli ordini delle emergenze sono stati impartiti da me e divulgati attraverso la catena di comando di bordo. Tutto registrato dal vdr. Anche se qualcuno vuol far credere il contrario”.

Roma sotto l’assedio di un movimento spaccato: Forconi a metà

forconi-roma-tuttacronacaIl 18 dicembre, a Roma, è prevista la manifestazione dei Forconi. Ma non sarà l’unica: il movimento si è infatti spaccato e i principali leader del gruppo, tra cui Mariano Ferro e Amedeo Chiavegato, sul loro sito ufficiale hanno detto di non riconoscere più quella manifestazione, annunciando peraltro che, nelle prossime ore, ne organizzeranno un’altra, che avrà luogo sempre nella Capitale. I leader, in questo modo, hanno preso le distanze da un’altra delle anime del movimento: Danilo Calvani. Afferma Lucio Chiavegato, leader veneto di quello che è stato definito il movimento dei Forconi: “La manifestazione dei ‘9 dicembre’ la faremo ma non adesso, non siamo organizzati e temiamo di non gestire la sicurezza”. Chiavegato rileva che il gruppo dirigente del movimento “non riconosce più Danilo Calvani e Gabriele Baldarelli”. “Non possiamo andare a Roma oggi – ha concluso – con il rischio di vedere tra le nostre fila chi viene per spaccare vetrine vestito da black block, soprattutto dopo che abbiamo conquistato la fiducia delle forze dell’ordine e che con loro abbiamo un ottimo rapporto”. Sulla stessa linea anche Mariano Ferro, che annuncia che non saranno “al raduno di mercoledì a Roma, per senso di responsabilità e per motivi di ordine pubblico: temiamo strumentalizzazioni”. Intanto sale la tensione nella Capitale, dopo che il prefetto, Giuseppe Pecoraro, ha definito “inopportuno” un eventuale accampamento a piazza del Popolo. Disagi in città e problemi al traffico si segnalano in molte zone del Paese.

Nei 200 stile libero… Federica è oro!

Federica-Pellegrini-tuttacronacaDopo il bronzo di ieri sui 400 metri, oggi Federica Pellegrini è tornata sul podio, conquistando il gradino più alto nella finale dei 200 stile libero femminili nell’ultima giornata degli Europei in vasca corta di Herning, in Danimarca. La campionessa azzurra ha registrato un crono di 1’52″80 che le ha permesso di battere sia la francese Charlotte Bonnet (argento in 1’53″26) che la russa Veronika Popova (bronzo in 1’53″62). Buona prova anche per Alice Mizzau che, raggiunta la finale, ha registrato l’ottavo tempo in 1’55″96. La Pellegrini ha regalato all’Italnuoto il primo titolo nella rassegna danese.

La Samp conquista tre punti importantissimi a casa del Chievo

chievo-samp-tuttacronacaCorini vs Mihajlovic: le due squadre che scendono oggi al Bentegodi sono state rigenerate dal cambio di guida tecnica. Gli ospiti hanno collezionato cinque punti in tre gare dopo il cambio dell’allenatore ma il Chievo ha fatto addirittura meglio con tre vittorie in tre partite dopo la partenza di Sannino. Partita chiave per le speranze di ambo le parti dove potrebbe il famoso ”prima non prenderle”. E’ la Samp a portarsi in vantaggio, al 16′ del primo tempo, con una rete, la sesta stagionale, di Eder. Il primo tempo si chiude su questo risultato, dopo 45 minuti che non hanno offerto spettacolo ma molti falli. A far la differenza, la giocata del singolo ma anche l’ottima organizzazione tattica dei blucerchiati che non hanno ceduto l’iniziativa agli avversari. Non accade nulla, a livello di reti, nella ripresa e, al termine dei 90′, la Samp festeggia tre punti che la portano a fare un balzo in avanti rispetto all’avversario: la cura Mihajlovic continua a dare i suoi frutti. Il Chievo ne esce sconfitto ma ha comunque dimostrato di esserci in campo e si può tranquillamente parlare di un semplice arresto. Successo meritato per i liguri, che hanno mostrato un’aggressività e un’organizzazione tecnico-tattica davvero di livello non concedendo praticamente nulla al Chievo in fase offensiva.

La beffa dell’Atalanta: pareggia al 49′ della ripresa con il Genoa!

genoa-atalanta-tuttacronacaAl Marassi si gioca la trentesima sfida in serie A tra Genoa e Atalanta, due squadre intenzionate a  continuare il proprio cammino verso una salvezza tranquilla. Gli uomini di Gasperini hanno chiuso a Cagliari la propria striscia di imbattibilità che durava da cinque gare mentre quelli di Colantuono si sono fatti rimontare e battere dal Verona dopo il bel gol siglato da Denis. Il primo tempo a Genova termina a reti inviolate, con i padroni di casa che hanno prevalso nella prima mezz’ora e hanno avuto due buona opportunità con Gilardino e con un palo clamoroso colpito da Antonelli. Gli avversari hanno avuto bisogno di un lungo rodaggio prima di scendere davvero in campo ma, a loro volta, hanno collezionato due ottime opportunità prima con Denis, che ha trovato una grande risposta di Perin, e poi con la punizione al terzo di recupero battuta da Cigarini e terminata sul palo. Al 29′ della ripresa gli uomini di Gasperini agguantano il vantaggio: cross di Marchese dalla sinistra, Gilardino controlla bene ma viene chiuso da Lucchini. Il pallone finisce sui piedi di Bertolacci che piazza con il sinistro e batte Consigli. 1-0 e sembra che la partita possa dirsi conclusa ma, come ci ha insegnato questo campionato, bisogna prestar attenzione fino al triplo fischio: al quarto di recupero, arriva il pareggio dell’Atalanta: cross di Cigarini dalla destra, De Luca lasciato liberissimo in area batte l’incolpevole Perin. 1-1 al termine di un secondo tempo a ritmi leggermente più bassi rispetto al primo, ma che ha visto segnare due reti e il Genoa, che già sentiva suoi i tre punti.

Farnerud e Immobile: due granata per battere l’Udinese

udine-torino-tuttacronacaSedicesima di campionato allo Stadio Friuli dove l’Udinese ospita un Torino che risulta essere tra le squadre più in forma di questo campionato: sette punti guadagnati nelle ultime tre gare e con l’obiettivo di continuare su questa striscia. Da parte loro, gli uomini di Guidolin cercano una continuità che fino ad ora hanno stentato a trovare. Dopo un primo tempo terminato a reti inviolate, con due squadre che si sono studiate bene concentrandosi sulla fase difensiva, i Granata passano in vantaggio al 3′ della ripresa: contropiede tutto di prima che temina con l’assist di Cerci, Farnerud entra in area sulla sinistra e con un pallonetto al bacio supera Brkic in uscita. 0-1! Al 30′ arriva il raddoppio del Toro, siglato da Immobile: Basha entra in area sulla destra e mette una palla in mezzo col contagiri che Immobile di testa schiaccia in rete. 0-2! Il risultato non cambia a fine partita, con i granata che portano a casa altri tre importantissimi punti che li porta a quota 22. Gli uomini di Ventura non hanno lasciato grandi occasioni ai bianconeri e col classico schema di difesa e contropiede hanno creato più palle gol freddando due volte i propri avversari.

Forse la peggior partita della 16a giornata: lo 0-0 di Parma-Cagliari

parma-fc-v-cagliari-tuttacronaca16a giornata di campionato e maglia speciale per i padroni di casa che festeggiano il centenario del club. Al Tardini Parma e Cagliari arrivano dopo un periodo di buona salute: entrambe non perdono dall’undicesima giornata e in classifica si trovano appaiate, a 18 punti, quota a cui staziona anche il Milan. Ma la zona calda è alle spalle, a sole 5 lunghezze, e quindi non possono abbassare la guardia. All’Ennio Tardini i primi 45 terminano con un nulla di fatto e il pubblico annoiato: sottoritmo le squadre e bruttissimo il gioco da vedere. Lo 0-0 è più che meritato in questo frangente. Non va meglio nella ripresa: Sau riesce a colpire un palo dopo una deviazione di Mirante, ed è l’unica azione da segnalare. Una partita che sarebbe da dimenticare se non fosse che fa conquistare a entrambe le squadre un punto.

Sospiro di sollievo per Petkovic: la Lazio batte il Livorno 2 a 0

lazio-tuttacronacaE’ dal 27 ottobre che, in campionato, i biancocelesti di Petkovic non trovano i tre punti e oggi si trovano a ospitare all’Olimpico il Livorno di Nicola che tenta di raggranellar qualcosa contro una squadra che si è dimostrata in forte difficoltà, mirando a dare continuità al proprio cammino dopo il buon punto interno ottenuto contro il Milan. Ma la sfida potrebbe rivelarsi fondamentale anche per il serbo: al momento la panchina pare salda ma un ulteriore passo falso potrebbe comprometterne definitivamente la stabilità. La Lazio passa in vantaggio già al 19′ con Klose che riceve una verticalizzazione perfetta di Candreva. Bardi esce prontamente e riesce a respingere il primo tiro dell’attaccante, ma non può far nulla sulla ribattuta. Il raddoppio arriva già al 26′ quando Hernanes ci prova da fuori area e Klose si fa trovare sul rimpallo: 2-0! Il primo tempo chiude su questo risultato, con il Livorno che ha fatto registrare un paio di cross dalla trequarti per Paulinho e un’occasione sempre per l’attaccante, che però ha sparato fuori. Non ci sono altre emozioni nella ripresa: la Lazio rompe il digiuno e torna a guadagnare tre punti in campionato!

La gaffe del Bologna che sblocca la Fiorentina: 3-0 al Franchi!

Fiorentina-bologna-tuttacronacaAll’Artemio Franchi va in scena il Derby dell’Appennino numero 125 in Serie A, con Fiorentina e Bologna entrambe reduci da sconfitte nell’ultima giornata e che si giocheranno i tre punti con tutte le proprie forze pur se con obiettivi diversi. Gli uomini di Montella per restare agganciati alla zona Champions, quelli di Pioli per tirarsi fuori dalla zona caldissima. La prima frazione è densa di spettacolo con il Bologna che parte benissimo e crea un’occasione già al primo minuto ma tutto cambia quando Krhin effettuaun assist per Ilicic: è il 13′ e il viola ne approfitta per fulminare Curci. 1-0 e la Fiorentina si scioglie. Al 29′ arriva il raddoppio con Borja Valero che riceve da Rossi: stop dello spagnolo che batte Curci con un destro a girare sul palo lungo. 2-0! Al 19′ della ripresa arriva anche la terza rete: questa volta è Borja Valero che ricambia il favore, serve Rossi, stop mancino della punta che con un pallonetto di esterno sinistro supera l’uscita di Curci, che era stato bravo a capire le intenzioni dell’avversario ma non ha potuto evitare il gol. 3-0! E’ meritatissima la vittoria della Fiorentina che riprende così la sua corsa in campionato.

La giornalista Rai sospesa per una parolaccia!

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In tempi di crisi e di disoccupazione c’è anche chi, forse troppo stressato dal lavoro, ha uscite poco felici. La giornalista di Rai News Laura Tangherlini, è stata sospesa dalla conduzione del notiziario e c’è la possibilità che possa subire un provvedimento disciplinare da parte dell’azienda. La bagarre è scoppiata quando, in un fuori onda, la Tangherlini, come mostrato da Blob,  ha invitato i telespettatori a restare sintonizzati, salvo poi dire, dopo aver lanciato la pubblicità: “Restatece voi, perché io me ne vado, po’ esse. Me so’ rotta er ca…”.  A rivelarlo è Il Resto del Carlino, cha ha intervistato la giornalista. “Scusatemi ho avuto già parecchi guai, non posso dire nulla”, ha detto la giornalista.

Decorare il Natale a costo zero… e con tanta fantasia!

albero-natale-tuttacronaca“Alberi” di Natale per tutti i gusti e a costo zero… con un po’ di pazienza e inventiva. Si va dal classico per gli amanti della lettura all’innovativo tripode per gli appassionati di fotografia, senza dimenticare palle natalizie ma anche dando un aspetto natalizio a una classica parete solo distribuendo in modo mirato quadri e decorazioni varie. A costo zero, perchè son tutti oggetti che si possono trovare in casa: pile di cuscini, scatole di uova o anche spartiti arrotolati. Di che “fantasia” decorerai il tuo Natale?

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Il circolo del Pd che apre in Israele mentre il maltempo uccide

neve-gerusalemme-tuttacronacaIl Partito Democratico arriva in Israele dove ha aperto i battenti un circolo proprio mentre in tutto il Medio Oriente, dalla Siria all’Egitto, ci si ritrova a fare i conti con l’inusuale ondata di maltempo. La sede è stata aperta a Gerusalemme e il circolo è stato ufficializzato lo scorso novembre dalla segreteria del Partito democratico. Il responsabile PD per gli italiani all’estero, Eugenio Marino, ha dichiarato: “Sono particolarmente felice e orgoglioso che a questo congresso vi sia la partecipazione organica del circolo Pd di Gerusalemme, che rappresenta una importante e simbolica antenna politica nel Medio Oriente”. Il circolo ha organizzato un seggio per le primarie ed ha aperto una propria pagina Facebook in cui ha postato varie foto della città santa mediorientale sotto la colte di neve. Ma nel frattempo, si contano i primi morti a causa del maltempo, come spiega Blitz Quotidiano: “Quattro israeliani (fra cui due beduini trascinati dalle acque nel Neghev) hanno perso la vita negli ultimi due giorni in seguito alle intemperie. E quattro morti vengono segnalati anche nella Striscia di Gaza: tre di questi sono bambini di appena due-tre anni, assiderati in una casa allagata di Deir el-Balah mentre erano in attesa i soccorsi. In Israele l’emergenza non dà tregua. Anche martedì Gerusalemme – dove alcune decine di migliaia di persone si sono ritrovate senza elettricità – resta isolata dopo che abbondanti nevicate hanno bloccato le principali arterie di accesso. Malgrado il riposo sabbatico ebraico (durante il quale di norma si bloccano i trasporti pubblici) dalla Città Santa e’ partito oggi un treno con oltre mille persone che avevano urgenza di muoversi. Mezzi blindati dell’esercito aiutano le squadre di soccorso a sgomberare la neve dalle arterie principali. Mentre nel rione arabo di Silwan, alle pendici della città vecchia, una frana provocata dalla neve ha messo in pericolo immediato la stabilita’ di una quarantina di edifici.”

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Il salasso pre-natalizio per circa 2 mln di italiani: Tares e Imu

tares-tuttacronacaDomani, 16 dicembre, scadono i termini per pagare il saldo dell’Imu e della Tassa sui rifiuti, la Tares, tasse da cui lo Stato si aspetta d’incassare 16 miliardi di euro e che colpiscono non solo seconde e terze case, ma che costeranno agli italiani due milioni per le ‘pertinenze’, garage e posti auto. La combinata delle due tasse, per come sono state costruite le aliquote, rappresenta una patrimoniale in piena regola. A pagare saranno i proprietari di prime abitazioni dotate di più di una pertinenza: ovvero cantine, solai, ballatoi, lavatoi. Ma soprattutto, nel 75% dei casi, garage e posti auto coperti o scoperti. La prima pertinenza è considerata parte integrante della prima casa, dunque zero Imu per quest’anno. Dalla seconda in poi, si paga, con un’aliquota che è quella delle seconde case. Per quel che riguarda la Tares, entrata in vigore solo nel 2013, è basata sulla superficie dell’immobile di riferimento, il numero dei residenti, l’uso, la produzione media dei rifiuti e altri parametri e ha come obiettivo la copertura economica, per intero, del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del Comune. Anche in questo caso la seconda rata scade domani.

Condizioni disperate! E’ grave il commesso ferito alla testa durante una rapina

andrea-furlan-tuttacronacaE’ stato sottoposto a una delicatissima operazione neurochirurgica alla testa nella notte Andrea Furlan, commesso del discount Prix di Albignasego, in provincia di Padova, dove ieri sera è stato colpito da un colpo di pistola nel corso di una rapina. Il giovane si trova attualmente in rianimazione nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Padova e la prognosi resta riservata: le sue condizioni sarebbero disperate. Nel frattempo, i carabinieri di Padova proseguono le indagini per far luce anche su una dinamica ancora incerta: i malviventi non hanno portato via nulla dalle casse del supermercato. Il ragazzo, incensurato, era stato assunto da poco e aveva iniziato a lavorare il 1° ottobre scorso. Il proiettile che l’ha raggiunto era un calibro 7.65, perforante. Pare che il supermercato non sia dotato di telecamere di sicurezza. I malviventi, secondo una prima ricostruzione, avrebbero incrociato Furlan mentre scendeva dalle scale. e’ stato allora che uno di loro gli ha sparato un colpo di pistola che l’ha raggiunto alla fronte. Il proiettile è fuoriuscito dalla scatola cranica, andandosi a conficcare nella parete. Il direttore, udito lo sparo, si e’ precipitato verso le scale, sorgendo il corpo del collega a terra, in una pozza di sangue. I rapinatori sono fuggiti senza portare via nulla.

“Ciao Babbo Natale, aiutaci tu”: i bimbi che chiedono la cura con Stamina

lettera-babbonatale-stamina-tuttacronacaIl prossimo martedì, in occasione di una manifestazione organizzata davanti agli Spedali civili di Brescia dal comitato Pro Stamina, verranno consegnate delle lettere che i bimbi hanno scritto in occasione dell’arrivo delle Feste. Il messaggio è chiaro: “Ciao Babbo Natale, aiutaci tu”. La piccola Federica, di Salerno, che disegna un cuore in cui appare lei accanto a un albero di Natale e mano nella mano con Giovanni Procentese, in lista d’attesa agli Spedali civili di Brescia oramai da tempo, scrive: “Quest’anno vorrei la cura per il mio fratellino, con il metodo Stamina, vorrei anche che faccia l’infusione adesso. Così guarisce e torna a giocare con me e a essere felice come prima”.  Ma non è l’unica a lanciare l’appello, c’è anche la piccola Ludovica, che chiede la cura per se stessa: “Ho sette anni e fino all’età di tre anni ero una bimba normalissima, mi piaceva cantare e ballare”. Colpita da Tay Sachs, malattia senza cura: “Nessun bimbo è mai sopravvissuto. I dottori dissero alla mia mamma che da lì a un anno, forse due, sarei volata in cielo… Con questa cura, posso stare seduta in passeggino anche tutto il giorno, adesso posso uscire, non ho più bisogno dell’ossigeno… Caro Babbo Natale non voglio regali preziosi o giocattoli, vorrei solo continuare e che altri bambini possano iniziare la stessa terapia”. Le madri, si uniscono ai bambini. Monica Laura S., cinque figli, racconta che l’ultimo è “speciale”: “Luce dei miei occhi, non voglio vederla soffrire…”. E ancora i genitori, a nome di Ivan D.A., due anni e mezzo, afflito da epidermolisi bollosa distrofica: “Io vorrei giocare e correre senza farmi la bua… Vorrei poter dormire tranquillo”.

La Lega riunita al Lingotto: l’incoronazione di Salvini

MATTEO-SALVINI-tuttacronacaVa in scena al Lingotto di Torino, oggi, il congresso federale straordinario della Lega Nord dove oltre 500 delegati confermeranno Matteo Salvini alla segreteria del Carroccio, dopo che alle primarie della scorsa settimana ha ottenuto l’82% dei voti battendo di misura lo stesso fondatore del partito, il Senatur, Umberto Bossi. E Salvini, nel suo discorso, ha mostrato di giocare pesante: non solo “fuori dall’Italia”, ma anche “fuori dall’Europa”. “Da qui a maggio non ci può essere una virgola interna fuori posto, da domani le segreterie dovranno essere luoghi d’incontro, di dibattito, di scontro, se serve, ma fuori, per quanto mi riguarda, una virgola che esce per `sputtanare´ qualcuno, quello è fuori, di quelle persone non c’è più bisogno”. E ancora: “Prima sconfiggere il duplice nemico, Roma e Bruxelles, poi discutiamo di tutto, ma prima vinciamo o quanto meno proviamo a vincere. Da qui a maggio ci tireranno dietro di tutto, ci saranno indagini, arresti, ci saranno infamie, quindi dobbiamo difenderci gli uni con gli altri quando c’è da difendere qualcosa. Se qualcuno usa male un centesimo di euro si accomodi fuori”.

Juve e Napoli vincenti nella 16a giornata: lo dice il sexy pronostico…

cremaschi-16a-tuttacronacaLaura Cremaschi torna a dire la sua, puntuale come a ogni giornata di Campionato. E se in un video non si spinge oltre al pareggio per la sfida a San Siro tra Milan e Roma (prevede un 2-2), dà nettamente vincenti sia la Juve, che oggi ospita il Sassuolo, che il Napoli, impegnato in casa contro i nerazzurri. Bisognerà attendere domani sera, con il posticipo in terra lombarda, per scoprire se questa settimana è riuscita ad azzeccare i risultati…

Uccide un ladro in casa: fermato dai carabinieri!

serle-ladro-ucciso-tuttacronacaIeri sera Mirko Franzoni, meccanico 29enne, ha ucciso con un colpo di fucile da caccia un 26enne albanese che si era introdotto in un’abitazione per rubare. Il fatto è accaduto poco dopo le 22 in via Marconi a Serle, in provincia di Brescia. Il 29enne è stato fermato dai carabinieri. La vicenda la ricostruisce il Messaggero:

Franzoni, proprietario di una villa che si affaccia sulla strada, avvertito probabilmente dai vicini di movimenti sospetti, è tornato a casa in compagnia di alcuni amici e ha visto all’interno della sua proprietà un ladro. Con gli amici avrebbe inseguito il malvivente, che ha tentato la fuga, in un vicolo vicino all’abitazione. Una volta raggiunto, sarebbe nata una colluttazione tra il proprietario di casa, gli amici e il giovane ladro. Improvvisamente sarebbe partito un colpo di fucile che ha ucciso il 26enne di origini albanesi. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Brescia che stanno ricostruendo l’intera vicenda. In particolare, gli uomini dell’Arma stanno cercando di capire se il colpo sia partito accidentalmente, in un eccesso di legittima difesa, o se invece il proprietario di casa abbia sparato intenzionalmente. Per questo hanno interrogato a lungo Mirko Franzoni nella caserma di Nuvolento (Brescia) Serle è un Comune di poco più di tremila abitanti e appartiene alla Comunità Montana della Valle Sabbia. L’episodio avvenuto questa sera ricorda quello che nel giugno scorso vide coinvolto a Roma un imprenditore di 81 anni, Ilario D’Apollonio, che sparò contro uno dei banditi entrati nella sua villa sulla Nomentana dopo che i malviventi avevano imbavagliato e legato la moglie. In quella occasione morì un romeno, Nicolae Valentin Barbat, di 36 anni A luglio, invece, un 32enne di Legnaro (Padova), Walter Onichini, sparò con il suo fucile da caccia contro un gruppo di ladri che gli stavano rubando l’auto, ferendone uno.

Privati anche della tredicesima: 1/4 delle piccole e medie imprese non può pagarla

tredicesima-crisi-tuttacronacaPreoccupano i dati emersi da un’indagine dell’Adnkronos, che ha interpellato degli imprenditori presenti nelle diverse regioni italiane e dalla quale emerge che il 25% di loro non sono in grado di pagare la tredicesima o dovranno rimandere il saldo. Tra questi, più della metà segnalano che non pagheranno per la prima volta, avendo rispettato con puntualità l’appuntamento con la tredicesima negli anni scorsi, segno che le condizioni finanziarie di una porzione consistente delle piccole e medie imprese italiane sono peggiorate nel corso dell’ultimo anno. Quello che pesa a queste realtà sono soprattutto le tasse e le difficoltà di accesso al credito. Tra le ragioni indicate per ‘giustificare’ il mancato pagamento della tredicesima, infatti, prevale l’eccessiva concentrazione degli adempimenti fiscali in dicembre, indicata da 6 imprese su 10 fra quelle che non pagano; 4 imprese su 10 denunciano invece la mancata concessione da parte delle banche del prestito necessario a coprire l’esigenza di maggiore liquidità. La Cgia ha recentemente diffuso delle stime secondo le quali, tra pensionati e lavoratori dipendenti, saranno poco più di 33 milioni gli italiani che percepiranno quest’anno la tredicesima, per un totale di circa 37 miliardi di euro. L’importo che spetterà al singolo lavoratore, segnalano sempre gli artigiani di Mestre, è sostanzialmente invariato rispetto all’anno scorso. Anche il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, presentando i dati, ha denunciato il rischio che le pmi siano costrette a non pagare: “abbiamo la percezione che molti imprenditori potrebbero trovarsi in difficoltà nel pagare le tredicesime”.

“Restiamo ribelli”: Renzi incoronato segretario

MATTEO-RENZI-assemblea-tuttacronacaMatteo Renzi è stato ufficialmente proclamato segretario del Pd e ha raggiunto l’assemblea generale che si tiene a Milano e che si è aperta sulle note dell’inno di Mameli. In prima fila, vicini, il sindaco di Firenze e il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Sul maxi-schermo a mo’ di slogan ‘Il meglio deve ancora venire’, frase di Renzi pronunciata nel suo primo discorso dopo la vittoria alle primarie. Renzi è stato poi proclamato nuovo segretario del Pd dal responsabile organizzativo, Davide Zoggia, mentre in sala scattava la standing ovation. All’insegna del motto “Non c’è un minuto da perdere”, il neosegretario presenta la sua road map. Restiamo ribelli e cambiamo l’Italia. Ciascuno di noi ha il suo pantheon di ribelli – ha detto Matteo Renzi – Ma l’essere ribelli è soprattutto una sfida con se stessi. Si è ribelli se ciascuno di noi prova a cambiare la quotidianità: dobbiamo essere capaci di cambiare nel nostro piccolo l’Italia”. Nel suo intervento il sindaco fiorentino ha rivolto parole anche al suo avversario Cuperlo. “La sfida alle primarie è stata leale e l’offerta della presidenza del Pd a Gianni Cuperlo è tutto tranne il tentativo di ‘do ut des’, ma è il tentativo di un partito che non solo ha indicato la strada”. “Il voto degli elettori delle primarie è l’ultimo appello che ci hanno dato per dire: cambia il Pd per cambiare l’Italia. Non hanno votato solo il candidato ma il Pd, visto come unico interlocutore per un cambiamento senza se e senza ma”. Anche il premier Letta ha preso la parola: “Oggi, dopo 8 mesi in cui, sulla mancata elezione del presidente della Repubblica abbiamo rischiato la fine del Pd, siamo qui, e il nostro partito è il baricentro, il pilastro della democrazia. Vorrei fosse chiaro a noi stessi”.

L’indifferenza generale: cade, chiede aiuto, lo snobbano. Scambiato per clochard

caduto-clochard-tuttacronacaE’ il Messaggero a raccontare la dissaventura di un 68enne originario di Lecco che, da 15 anni, vive a Falconara, in provincia di Ancona, per stare vicino alla famiglia. Venerdì pomeriggio Marcello Valsecchi passeggiava sulla spiagga. Erano circa le 16.30 quand’è caduto: ha provato a chiedere aiuto, ma nessuno gli ha prestato soccorso, scambiandolo per un barbone. “L’indifferenza verso chi è in difficoltà ormai tocca livelli altissimi, commenta l’uomo. “Non ero abituato al mare vivendo al nord e da quando mi sono trasferito qui, appena posso scendo in spiaggia. Quello che è accaduto, per fortuna senza gravi conseguenze, potrebbe capitare a chiunque”. Ma cosa è successo? “Stavo camminando a passo svelto come faccio di solito anche per cercare di tenermi in forma. A un certo punto, non so come, ho sentito la caviglia destra cedere. Non credo ci fosse una buca, fatto sta che ho sentito un dolore fortissimo e mi sono dovuto accasciare a terra. Non riuscivo più a camminare e non avevo con me neanche il cellulare che del resto uso pochissimo”. E prosegue: “A quell’ora non c’era moltissima gente perché cominciava a far buio. Un po’ preoccupato da questo ho chiesto aiuto ad almeno quattro persone che sono passate, ma la loro reazione non è stata quella che mi aspettavo. Tre persone di mezza età hanno fatto finta di non vedermi, anche se con la coda Nell’occhio mi avevano notato. Forse pensavano volessi chiedergli dei soldi, chissà. Un ragazzo che passeggiava insieme alla sua fidanzata, infatti, ha probabilmente pensato che fossi un clochard perché quando ho chiesto di darmi una mano, ha risposto di no molto frettolosamente proseguendo dritto”. L’uomo si trovava poco distante dallo stabilimento Base Mare, dove poco dopo un suo conoscente l’ha trovato e soccorso: “Quando ho visto come avevano reagito quelle persone mi sono scoraggiato e ho provato ad alzarmi ma ero in difficoltà. Per fortuna intorno alle 17.30 è passato di lì un mio conoscente, venuto a dare un’occhiata alla sua barca lasciata in spiaggia. È stato lui a portarmi a braccio fino a casa in via Flaminia. Se avessi avuto un malore sarebbe stato lo stesso e magari sarebbe finita diversamente. L’indifferenza verso il prossimo può far male e l’ho provato a mie spese”.

Del Piero torna in campo ed è subito show!

del-piero-gol-tuttacronacaAlex Del Piero non smette di dare spettacolo in Australia: dopo esser rimasto fermo per due partite a causa di un infortunio al ginocchio, è tornato in campo per il match contro il Melbourne Heart e subito la sua squadra, il Sydney Fc ha ritrovato la vittoria: 2-1 grazie a un gol al 43′ del capitano azzurro, che ha aperto i giochi nel match di A-League. Ranko Despotovic ha poi siglato il raddoppio. La squadra di Pinturicchio è terza in classifica, alle spalle del Brisbane e dei Sydney Wanderers.

La massaggiatrice brasiliana uccisa a Mola di Bari: indagini sugli ex

bruna-bovino-tuttacronacaSembra non ci siano più molti dubbi, Bruna Bovino, la 29enne brasiliana trovata morta all’interno del suo centro benessere a Mola di Bari con il corpo parzialmente carbonizzato, sarebbe stata uccisa. Gli inquirenti della procura di Bari sono al lavoro su questa ipotesi e al centro dei sospetti ci sono gli ex della ragazza. Fatto che spiegherebbe anche la scomparsa del cellulare della vittima. L’indagine punta sulla vita privata della donna che da meno di un mese si era trasferita nel paese dove aveva aperto il centro estetico “Arwen” di via Vitulli. Come scrive Repubblica: “Deve esserci stata prima una violenta colluttazione. Poi il killer ha colpito alla testa la giovane estetista, forse con uno sgabello o con un tavolino presente nel centro massaggi, e ha appiccato l’incendio avvolgendo il corpo della donna in una tendina. Sulle pareti e sul pavimento, hanno confermato i rilievi della sezione investigazioni scientifiche, c’erano macchie di sangue anche se diluite dall’acqua usata dai vigili del fuoco per spegnere il rogo.” Insomma, il suo assassino la conosceva. Ricostruisce ancora il quotidiano:

Bruna Bovino aveva sempre vissuto a Polignano a Mare ma aveva deciso di lasciarsi alle spalle il passato e di ricominciare. In un paese nuovo e in una casa nuova. Abitava in via D’Alba, a pochi isolati dalla piazza principale di Mola di Bari, da sola ma, raccontano i vicini, era spesso in compagnia di un uomo. E, proprio di recente, qualcuno l’aveva sentita discutere animatamente al telefono. I carabinieri sono stati in casa della donna e hanno acquisito alcuni effetti personali che potrebbero aiutare a dare un nome all’assassino.

Al vaglio della procura ci sono anche i tabulati telefonici per capire se aveva appuntamento con qualcuno al centro massaggi. Amici e parenti sono stati ascoltati. L’ex fidanzato, che “era molto geloso” dicono in paese, ha raccontato di essere stato con Bruna fino alle due e mezza del pomeriggio e di essere poi andato via. L’ex marito venerdì sera ha lasciato davanti alla saracinesca del locale un mazzo di fiori con un bigliettino: “Per una stella che non c’è più Bruna sei nel mio cuore”. I carabinieri hanno acquisito quel biglietto.

La donna, due figli di 10 e di 2 anni avuti da due diversi uomini, aveva interrotto da poco una relazione, ma forse frequentava un’altra persona. È tutto il circuito relazionale della 29enne ad essere sotto la lente di ingrandimento degli investigatori. Bruna inoltre il 25 febbraio prossimo avrebbe dovuto testimoniare in aula nel processo in cui si era costituita parte civile nei confronti del suo ex datore di lavoro, il titolare di un centro massaggi di Triggiano dove aveva lavorato fino all’aprile 2011, accusato di induzione e favoreggiamento della prostituzione. A proposito di vicende legali, la 29enne in passato aveva avuto problemi con un suo ex. “C’è un momento giusto per ogni cosa: per agire, per andarsene, per tornare” è uno degli ultimi post della giovane estetista su Facebook. E ancora. “Sarebbe tutto più facile se la gente si parlasse se mettesse da parte l’orgoglio e la piantasse di ingoiare parole. Dev’esserci ancora qualcuno in grado di spingerti contro uno schifoso muro e dirtelo. Ti amo. Ti odio. Guardami”.

Domani avrà luogo l’autopsia, che si terrà nell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari. A effettuarla, il professor Francesco Introna. Lo scopo è chiarire le cause della morte e dare una parola definitiva sul fatto che si tratti di un omicidio e non di un incidente.

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La casa del Grande Fratello bruciata: “potrebbe essere doloso”

casa-grande-fratello-tuttacronacaIeri, la notizia che la casa più famosa d’Italia, quella del Grande Fratello, era bruciata nella notte. Ora della struttura presente negli studi di Cinecittà non resta che lo scheletro carbonizzato delle lamiere e l’incendio ha messo a serio rischio la 13a edizione del reality show, prevista per gennaio. Subito sono scattate le indagini per accertare la natura del rogo. Al momento, l’unica certezza è che le fiamme si sono sviluppate inizialmente all’interno della casa ma che il quadro e l’impianto elettrico fossero funzionanti. Un relè elettrico malfunzionante sarebbe stato, per questo, disattivato. Non si esclude tuttavia l’ipotesi che si possa essere trattato di un rogo di origine dolosa.

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Usain Bolt… più veloce anche di un autobus!

usain-bolt-bus-tuttacronacaUsain Bolt sfida anche un autobus… e lo batte! E’ successo in Argentina, a Buenos Aires. Qui, in Avenida 9 Julio, lo sprinter giamaicano, pluricampione olimpico e primatista mondiale di 100 e 200 metri, ha corso contro un bus percorrendo una distanza di 80 metri. In seguito, ha sfidato i campioni locali Mario Forsythe e Kimmari Roach sui 120 metri. L’atleta, a margine dell’esibizione, ha parlato anche dei Giochi di Rio del 2016. Il campione ha spiegato che non correrà i 400 metri ma mirerà a migliorare i tempi sulle sue distanza di 100 e 200 metri.

405 cassaforti strappate al mare: recuperate dalla Concordia

costa-concordia-cassaforte-tuttacronacaFranco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione di Costa Crociere, in un incontro con i cittadini dell’Isola del Giglio ha riferito: “A bordo della Concordia abbiamo recuperato le casseforti nelresponsabile del progetto di rimozione di Costa Crocierela cabine poste sul lato emerso. Ne abbiamo prelevate 405, in accordo con le autorità competenti”. Ha quindi aggiunto: “Adesso verranno aperte, inventariate e il loro contenuto restituito ai legittimi proprietari”.

Mondiali maledetti: due morti in poche ore nello stadio dell’esordio azzurro

manaus_stadium_amazonia-tuttacronacaIl 27 novembre perdevano la vita due operai nello stadio Itaquerao di San Paolo, dove il 12 giugno si svolgerà la gara inaugurale del Mondiale 2014. Ieri altri due operai sono morti, questa volta nell’impianto di Manaus, dove l’Italia esordirà il 14 giugno nel match contro l’Inghilterra. Il 22enne Marcleudo de Melo Ferreira, stando a una prima ricostruzione, è precipitato sui seggiolini mentre stava lavorando all’installazione dei riflettori sulla copertura: si è trattato di un volo di 35 metri. L’uomo è morto poco dopo l’arrivo in ospedale, ucciso dalle ferite riportate. Poco dopo un’altra vittima. In questo secondo caso non si è trattato tuttavia di un incidente sul lavoro: Josè Antonio Silva do Nascimiento, che stava completando la pavimentazione del centro congressi annesso all’impianto sportivo, è stato stroncato da un infarto fulminante. L’uomo è morto all’interno di un camion, dove stava cercando di accendere il condizionatore per trovare riparo dal caldo. Le opere nell’Arena Amazzonia sono nel frattempo state bloccate. La Fifa e il Comitato organizzatore locale dei Mondiali hanno appreso della morte del lavoratore ”con grande tristezza”, si legge in una nota ufficiale. In precedenza, il maggio scorso, già un altro operaio, il 49enne Raimundo Nonato Lima Costa, era morto nell’impianto cadendo da un’altezza di 5 metri. In seguito a questo episodio, il ministero del Lavoro brasiliano aveva tra l’altro espresso forte preoccupazione per le precarie condizioni di lavoro degli operai.

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Napoli-New York… unite dal cuore azzurro? Il club omaggia De Blasio

maglia-deblasio-tuttacronacaA novembre New York ha eletto il suo nuovo sindaco, l’italoamericano Bill De Blasio, di origini campane e tifoso dichiarato del Napoli. E il club ha voluto omaggiarlo con due maglie con il numero 6 sulle spalle. La prima è stata autografata dal patron De Laurentiis, la seconda da tutti i giocatori azzurri e dall’allenatore Rafa Benitez. Il presidente non ha mancato di sottolineare l’inziativa in Twitter: “Sono certo che sono stati due omaggi graditi, Bill ci teneva molto”.

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Funerali di Madiba: il presidente Zuma fischiato

nelson-mandela-funerali-tuttacronacaIl 5 dicembre si spegneva il leader sudafricano Nelson Mandela, all’età di 95 anni. Mentre in settimana si è tenuta la cerimonia in suo onore a Johannesburg, alla quale hanno preso parte i potenti della terra, oggi si stanno svolgendo i suoi funerali a Qunu. Presente anche il presidente Jacob Zuma, che è stato fischiato durante la cerimonia quando ha raggiunto il leggio per il suo intervento. Zuma era stato fischiato anche alla commemorazione di Madiba nel Soccer City Stadium. Il presidente ha comunque poi intonato l’inno con i presenti e ha infine cominciato a parlare accolto ancora per qualche secondo da un misto di applausi e contestazioni. Madiba sarà seppellito nel suo villaggio di Qunu, vicino ai genitori e a tre dei suoi figli. Al funerale partecipano circa 4.500 persone, tra rappresentanti delle istituzioni internazionali e sudafricane. Per l’occasione è stata innalzata una tensostruttura nei pressi di Qunu, dove il feretro, avvolto nella bandiera sudafricana, è stato accolto dal canto di un coro che ha intonato un inno religioso in lingua xhosa, l’etnia a cui Mandela apparteneva.

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Trema la terra alle pendici dell’Etna, scosse nella serata di sabato

terremoto-etna-tuttacronacaIl cielo sopra l’Etna si tinge di rosso per la nuova attività del vulcano e la terra alle sue pendici trema. Nella serata di sabato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato due scosse di terremoto nel distretto sismico dell’Etna. Il primo sisma è avvenuto 21:46 e ha avuto una magnitudo di 2.3, il secondo circa un’ora dopo e la magnitudo registrata è stata di 3.3: in nessuno dei casi sono stati segnalati danni a cose o persone. L’epicentro è stato registrato tra i comuni di Cesarò e San Teodoro, nel Messinese, e Bronte, in provincia di Catania.

Etna show: il vulcano torna a infiammare il cielo

etna-tuttacronacaL’Etna torna a infiammare il cielo. Dal Nuovo Cratere di sud-est del vulcano stanno sgorgando fontane di lava altissime alle quali si accompagnano violenti boati. L’intensa attività eruttiva fa registrare anche la presenza di diverse colate bene alimentate che si dirigono verso la desertica Valle del Bove. Il fenomeno, visibile da Catania e da Taormina, è uno dei più intensi per energia tra quelli registrati negli ultimi mesi sul vulcano attivo più alto d’Europa.

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Forte scossa di terremoto nella notte in Sicilia, tra Siracusa e Ragusa

terremoto-sicilia-tuttacronacaL’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 4.1 alle 4:57 tra le province di Siracusa e Ragusa con ipocentro a 10,3 chilometri di profondità. I comuni più vicini alla zona dell’epicentro sono quelli di Ispica, Pozzallo, Pachino, Rosolini e Portopalo ci Capopassero. Non sono stati registrati danni a cose o persone.

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