Problemi di artrosi? Scoperta la cura, la malattia sarà debellata

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Buone notizie per tutti coloro (e sono tanti) che soffrono di artrosi. Un gruppo di ricercatori coreani del Gwangju Institute of Science and Technology ha scoperto che la causa dell’artrosi è lo zinco, introdotto nel nostro fisico attarverso l’alimentazione, che si accumula nelle cartillagini. Quando questo minerale si troca nella cartillagine procura dolore e nei casi più gravu compromette la funzionalità delle ossa. In realtà il processo scoperto dal team coreano è più complesso in quanto l’equipé coordinata da Jang-Soo Chun, ha scoperto che la cartilagine viene attaccata da enzimi prodotti dalla stessa cartilagine in un processo distruttivo che culmina con l’interazione con lo zinco. Grazie a questa scoperta ci si augura a breve che arrivi la cura che possa debellare questa malattia.

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In Belgio da ora in poi anche i bimbi possono chiedere di morire. Ecco come!

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Il Belgio ha approvato la legge con la quale da ora in poi potranno chiedere l’eutanasia anche i bambini di ogni età. E’ la prima volta al mondo che un paese accetta il principio che anche un bambino possa chiedere di essere ucciso per porre fine alle sue sofferenza. In Olanda è ammessa solo a partire dai 12 anni, mentre nella nuova legge belga non si pongono limiti.  In Belgio, accertato che la malattia sia alla fase terminale e con sofferenze fisiche non alleviabili, un bambino con il consenso di entrambi i genitori e con uno psicologo esterno all’equipe medica curante potrà chiedere l’eutanasia, ammesso che lo psicologo lo consideri in grado di avere «capacità di giudizio» ovvero che il bambino sappia il significato di morte.  Cosa succederà se uno dei genitori non è d’accordo?  Naturalmente oltre a limiti di ordine pratico, la legge non è stata ben accolta dai vescovi belgi che hanno espresso la loro delusione: «Un passo di troppo». «Questa legge – hanno scritto – apre le porte all’estensione agli handicappati, ai dementi, ai malati mentali e magari anche quelli che sono stanchi di vivere».

Amore fraterno: si suicida per salvare la vita al fratello malato

fratello_suicida-tuttacronacaE’ stato il Daily Mail a raccontare la storia dell’estremo sacrificio di un giovane suicidatosi per salvare la vita al fratello e permettere alla famiglia di pagare le spese mediche. In Cina, Honghui, 20 anni e Hongtao, 18 anni hanno scoperto a pochi mesi l’uno dall’altro di essere malati di uremia, una grave forma di insufficienza renale. La situazione economica della famiglia, tuttavia, non permetteva di pagare le cure mediche e il trapianto per entrambi i figli, due studenti brillanti e ragazzi uniti. I soldi non bastavano mai, nonostante il padre avesse venduto ogni cosa e anche la scuola frequentata dai Hongtao, un giorno si è chiuso in camera e si è avvelenato. Nel biglietto che ha lasciato, si legge: “Fratello, spero riuscirai a guarire, questa è l’unica cosa che mi interessa”, poi si rivolge ai genitori, “State andando in rovina per curarci, spero che ora possiate farcela”.  Il fratello maggiore, secondo i medici, era colui che stava reagendo meglio alla terapia. Recentemente è stato effettuato con successo il trapianto e sembra ci sia un pieno recupero. Il sacrificio del fratello non è stato vano ma il vuoto dei genitori non viene colmato: “Come possiamo essere felici senza Hongtao? Ci riprenderemo lentamente”.

Malata immaginaria? No, finta! Va in ferie e posta le foto in Fb

finta-malattia-tuttacronacaI certificati medici parlavano di malattie e infortuni, a ripetizione, tanto da accumulare due anni e mezzo di assenza dal lavoro. Contemporaneamente, sul profilo Facebook foto che la ritraevano nel suo Paese natale, l’Albania. Oppure a godersi vacanze sulla neve o a far shopping a Venezia. E ancora, scarpinate in montagna e sfilate sui tacchi alti a un matrimonio. Dopo una segnalazione anonima, sono state Le Iene a trattare il caso di questa presunta malata, una giovane operaia residente a Cordenons e dipendente della ditta Gammalegno di Pasiano (Pn). Come spiega il Gazzettino,tutto prende le mosse nell’agosto del 2011 da un infortunio sul lavoro (il terzo), nel quale la donna rimane vittima. Di lì in poi, un fioccare di certificati – una quarantina in tutto -, a giustificare l’assenza dal lavoro di volta in volta per infortunio o malattia.

Dal cancro si può guarire: la storia del piccolo Noah

noah-cancro-tuttacronacaIl Batson Children Hospital, una struttura ospedaliera situata in Mississipi che ogni anno accoglie e cura milioni di bambini affetti da malattie gravi come la leucemia e il cancro, aveva divulgato quest’immagine qualche mese fa ma ora, mentre si avvicina Natale, è diventata virale. Nella foto appare il piccolo Noah, che a soli quattro anni ha scoperto di soffrire di leucemia, malattia che ha combattuto fino ai sette anni, senza mai cedere nonostante le pesanti cure che gli hanno fatto perdere i capelli. Il suo sorriso, è rimasto invariato, in quei tre anni, come la foto dimostra: sulla sinistra appare a 4 anni, sulla destra all’età di 7. “Il team che l’ha curato non ha mai mollato e nemmeno Noah”, si legge sul sito dell’ospedale americano che gli ha salvato la vita.

Ben, Olivia e un progetto fotografico che tocca il cuore

padre-figlia-tuttacronacaAli è morta di cancro all’età di 31 annni, nel 2011 e ora il marito e la figlia Olivia, in suo ricordo, hanno postato queste foto. Era il 2009 quando Ben Nunery sposò la donna che sarebbe diventata la madre di sua figlia. All’epoca, la coppia si trasferì in una nuova casa e per inaugurarla si si scattarono delle foto insieme. Dopo soli 2 anni e mezzo Ali ha dovuto dire addio al marito e alla figlia a causa della malattia e Ben, prima di trasferirsi ha voluto ricordare la madre di Olivia così. “Molte persone mi hanno chiesto come mi sono sentito mentre scattavamo quelle foto”, ha spiegato Ben. “Quello che voglio che capiscano è che questa non è una storia di dolore e perdita. Certo, ci sono passato e ancora provo quei sentimenti ma non è quello che voglio trasmettere in queste foto. Questa è una storia di amore”.

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Lutto in casa Tremonti: è morta la moglie dell’ex ministro dell’Economia

tremonti-tuttacronacaLa moglie dell’ex ministro dell’Economia, all’epoca del governo Berlusconi, Giulio Tremonti, è morta questa mattina a Pavia. Fausta Beltrametti, che da tempo era seriamente malata e in cura al Policlinico San Matteo, aveva portato il saluto dei malati a Papa Ratzinger. Era il 22 aprile del 2007 e Papa Benedetto XVI era in visita alla città lombarda e proprio lei, durante il passaggio del pontefice nell’ospedale pavese, aveva presentato il saluto: il testo di quel suo intervento è inciso in una lapide del nuovo padiglione del San Matteo nel quale (proprio in questi giorni) è in corso il trasferimento dei reparti.

Anna Marchesini, “drammaticamente felice” e l’annuncio che non ti aspetti

anna-marchesini-tuttacronacaDopo aver commosso il pubblico italiano con la sua apparizione alla trasmissione Che tempo che fa, Anna Marchesini fa convergere su di sè l’attenzione anche dagli studi di Domenica In, dov’è stata ospite oggi per promuovere il suo libro, Moscerine, ma soprattutto dare un annuncio shock, che nessuno si aspettava: “Il prossimo anno sarò a teatro con l’ultimo racconto del mio libro. Lo farò da sola in scena, è un racconto che leggerò e di cui reciterò tutti i personaggi”. Nonostante sia gravemente malata, non perde l’entusiasmo e presto tornerà a solcare l’amato palco, con un testo unico per più personaggi, ma un’unica voce: la sua. “Io sono drammaticamente felice – dice – è un ossimoro, ma l’ossimoro secondo me precisa. Non c’è qualcosa che mi rende felice, momenti no li ho anche io, ma è qualcosa che sento dentro, quello che ho ottenuto perlopiù l’ho cercato e quello che ho cercato, partendo da una bambina molto paurosa con un senso di abbandono fortissimo, è il coraggio. Mi rende felice cercarlo e mi rende felice sapere di non averlo ancora trovato. Io sento la vita. La sento forte, intensamente, drammaticamente ma anche in maniera grottesca, comica”. Del resto la sua carriera è stata all’insegna della comicità, segnata da una vocazione “al plurale” che confessa riguardando spezzoni della sua carriera televisiva. “Rivedendomi adesso che sono più anziana mi piaccio tanto. I primi anni mi guardavo con sguardo molto critico, adesso mi osservo con amore. Questi personaggi non si mostrano più ma chiacchierano tutti dentro di me. Io mi sono sempre sentita al plurale, non come individuo singolare. Convivo con affetti, voci, personalità. Sono io dentro tutto quello che faccio. Terribilmente e intensamente”.  E riguardo al nuovo libro: “Moscerine l’ho scritto dopo aver riletto Pirandello. A me la lettura insieme alla vita offre spunti emotivi, emozionali, fortissimi. Amo Pirandello. Non è solo aver letto Pirandello, è anche che scrivere mi piace, alterno la scrittura alla lettura, sperando di fare letteratura. Ho sempre sognato di scrivere ma non solo scrivere. Bisogna scrivere di letteratura”.  Anna Marchesini quindi come s’identifica? Scrittrice o attrice? “Già da bambina desideravo scrivere, confrontandomi con i grandi della scrittura mi dicevo perché rompere il silenzio io dopo che i grandi lo hanno già fatto. Mi censuravo. Poi dover aver riletto Proust ero così piena di sensazioni che ho cominciato a scrivere, dicendo lo faccio per me, non è che scrivo per poi dargli un seguito. Poi ho finito di scrivere per me…”.  E ora per Moscerine inizia un vero e proprio “tour” di presentazioni.

Cinema in lutto per la morte di “Lawrence d’Arabia”: addio a Peter O’Toole

Peter O'Toole-morto-tuttacronacaE’ morto ieri, all’età di 81 anni, l’attore Peter O’Toole, il leggendario Lawrence d’Arabia. E’ stato il suo agente, Steve Kennis, a diffondere la notizia che sabato ha perso la sua battaglia contro una lunga malattia. Negli anni ’70 l’attore aveva sconfitto un cancro allo stomaco. O’Toole è morto al Wellington Hospital di Londra. L’attore aveva comunicato il suo ritiro dalla recitazione lo scorso anno, dicendo che il suo era “un addio senza lacrime e pieno di gratitudine”. Peter Seamus O’Toole era nato il 2 Agosto 1932 a Connemara, in Irlanda, ma da bambino si era trasferito in Inghilterra con la famiglia. Dopo aver abbandonato la scuola per lavorare come fattorino, ha cominciato ad occuparsi di cronaca per l’Evening Post iniziando inoltre a coltivare la passione per la recitazione, iscrivendosi alla Royal Academy of Dramatic Art.

Dopo aver interpretato i classici della drammaturgia sui palcoscenici inglesi, Peter O’Toole ha debuttato sul grande schermo nel 1959 in un ruolo secondario nel film Lo spadaccino della Louisiana. Nello stesso anno ha sposato la collega Sian Phillips, dalla quale ha avuto due figlie. La coppia ha divorziato nel 1979. Lui e la sua ex-fidanzata, Karen Brown, hanno avuto un figlio, Lorcan. O’Toole detiene lo sfortunato record del maggior numero di nomination all’Oscar, ben 8, come miglior attore protagonista senza averlo mai vinto (tra gli altri, per il suo film più famoso, Lawrence d’Arabia, e per Il leone d’inverno). Strinse la statuetta solo nel 2003, quando gli venne assegnato l’Oscar alla Carriera.

Il suo nome è legato al ‘problematico’ personaggio di Lawrence d’Arabia nel film di Lean nel 1962, che ne fece una stella internazionale. Aveva esordito come protagonista al cinema nel 1960 con Il ragazzo rapito (Kidnapped), per la regia di Robert Stevenson. Dopo il successo con Lawrence d’Arabia O’Toole ha continuato a lavorare nel cinema e in tv recitando in moltissimi film, tra cui spiccano La Bibbia (The Bible: In The Beginning), Lord Jim, James Bond 007 – Casino Royale (Casino Royale), Il leone d’inverno (The Lion in Winter), L’ultimo imperatore e Troy. È stato doppiatore del critico gastronomico Anton Ego nella versione originale di Ratatouille, il film animato della Pixar del 2007.

Se solo per un secondo… Spensieratezza per battere il cancro

cancro-parrucchiere-tuttacronacaLa Mimi Foundation, associazione francese che si batte contro il cancro, ha preso spunto da una frase pronunciata due anni fa da una donna a cui era stato diagnosticato il cancro per realizzare un progetto davvero unico. “Sapete cosa mi manca di più? Essere spensierata”. Proprio da questa affermazione l’associazione ha avuto l’idea di regalare qualche momento di felicità e così ha riunito venti malati in un salone di bellezza di Bruxelles dove ciascuno ha ricevuto, tenendo gli occhi chiusi, le cure di hair stylist e professionisti del make up. A lavoro ultimato tutti i pazienti, infine, sono stati posizionati davanti a uno specchio a due vie. Dall’altra parte c’era il fotografo Vincent Dixon, reclutato dall’agenzia Leo Burnett. Il professionista doveva cogliere la loro espressione nel momento stesso in cui avessero aperto gli occhi. Il risultato di questo lavoro è il libro fotografico “If only for a second”, online sul sito della fondazione Mimi.

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Il primario in malattia che lavorava in privato

guardia_di_finanza-tuttacronacaEra in malattia da circa sette mesi, almeno stando a quanto risultava all’azienda ospedaliera e al reparto che dirige, ma la Guardia di Finanza ha rilevato che il medico svolgeva la sua attività privatamente, nel suo studio. Lui è un primario dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, e ora è stato denunciato per truffa aggravata ai danni della Asl. Le Fiamme Gialle hanno trovato e sequestrato nel suo studio un centinaio di ricevute sanitarie che aveva emesso e firmato.

Anna Marchesini commuove a Che Tempo che Fa

anna-marchesini-tuttacronacaE’ stata ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” l’attrice Anna Marchesini che, nonostante la malattia, non ha perso nè il sorriso nè l’ironia. L’ex componente del trio formato da lei, Solenghi e Lopez, soffre da anni di una grave forma di artrite reumatoide. La comica, però, nonostante il sorriso di sempre ha il volto scavato dal male che la sta piano piano spegnendo e con voce flebile ha commosso tutto il pubblico presente. Ma prende quanto le sta accadendo con la curiosità di sempre: “Sono obesa di vita, ne sono così interessata” ha detto durante la trasmissione di Fazio, “che mi interessa anche la morte”. Nell’occasione, è stato presentato il suo ultimo libro, “Moscerine”, dove racconta della sua lotta contro la malattia e dell’importanza di reagire.

Epidemia di meningite nel campus di una prestigiosa università americana

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E’ salito a sette, tra cui sei sono studenti, il contagio di meningite da meningococco di tipo B che ha colpito il campus della prestigiosa Univerisità di Princeton in New Jersey. Lo ha riferito Martin Mbugua, portavoce dell’ateneo, annunciando al contempo il lancio di una campagna di vaccinazioni per gli 8.000 iscritti. Questa malattia è molto diffusa negli Stati Uniti dove nessun vaccino disponibile in commercio è stato approvato dalle autorità sanitarie locali.

ALLARME ULIVI, a rischio l’Europa intera

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“Una malattia molto seria, che mette a rischio l’intera Europa”. Il problema dell’epidemia di “xylella fastidiosa” era emerso già tempo, fa quando il contagio si temeva per tutta l’Italia, ora il fenomeno sta prendendo dimensioni più rilevanti e potrebbe riguardare l’intera Europa. Gli alberi di ulivo sono minacciati da questa malattia che ne causa il “disseccamento rapido”. Così in Puglia è stato chiamato un ricercatore americano, Rodrigo Almeida, professore di Berkeley, uno  dei massimi conoscitori della malattia delle piante che potrebbe propagarsi anche ad altre specie e varcare i confini, per cercare insieme una soluzione e salvare le piante centenarie.

“E’ rimasto molto sorpreso della gravità della situazione, senza precedenti. Non ha mai visto nulla di simile. È sorpreso per la rapidità con cui la malattia si espande e per i sintomi che provoca. Sintomi che vanno al di là delle sue stesse conoscenze”. Lo hanno raccontato gli esperti che lo hanno accompagnato ‘sul campo’. Lo studioso Usa ha dichiarato “stanno facendo di tutto per cercare di affrontarla e hanno con i loro lavoro di monitoraggio permesso di scoprire l’epidemia”. La situazione è seria.

Sul fronte dei controlli è stato disposto il blocco della movimentazione delle piante e dei materiali dei vivai in tutta la provincia di Lecce, ad esclusione di quelli viticoli. Si tornerà ad analizzare tutto quello che è stato commercializzato negli ultimi sei mesi per capire se eventuale materiale infetto ha varcato i confini regionali. Sorte segnata per gli ulivi in completo disseccamento: saranno estirpati e bruciati in loco. A rischio però è anche la produzione di olio: “Le piante che sono state colpite sono condannate anche se – ha spiegato il fitopatologo e professore emerito dell’Università di Bari, Giovanni Martelli – alcune hanno ancora prodotto quest’anno, il prossimo non produrranno. E se l’epidemia si diffonde altre piante si ammaleranno e quindi la produzione dell’olio calerà”.

“Abbiamo a che fare con una malattia molto seria – ha detto il professor Almeida – causata dalla compartecipazione di patogeni come la Xylella fastidiosa, funghi (di specie Phaeoacremonium) ed insetti (rodilegno). Oggi – secondo l’esperto entomologo americano – la ricerca può dare solo le prime indicazioni sulla gestione della malattia. L’impressione è che non ci sia molto da fare per le piante già colpite e che non ci sia differenza nell’attacco tra oliveti abbandonati o condotti bene. Il completamento della caratterizzazione genetica dirà molto e su queste basi potremo formulare ipotesi e validarle”.

Quel che è certo è che ci si trova davanti a una malattia nuova con un ceppo patogeno senza precedenti in Europa che sta facendo danni ingenti nelle campagne salentine: dei circa 6mila gli alberi d’olivo a rischio sradicamento, molti sono ulivi secolari, disseminati su oltre 8mila ettari di superficie agricola provinciale.   

Sos sifilide, in aumento i contagi

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La sifilide,  malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale, non è  debellata, anzi i contagi sono in aumento proprio perché si pensa che ormai questa malattia appartenga al passato e non vengono prese le dovute precauzioni. Il preservativo infatti può impedire la diffusione della sifilide, ma molti preferiscono rapporti non protetti. Il problema di fondo sembra essere culturale, in quanto molti pensano che non possono essere contagiati proprio per il livello basso presente nel nostro paese e questo invece, a lungo andare ha permesso alla malattia di riaffiorare.

la storia che commuove il mondo: lei gli dona un rene e lui la sposa

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Lei gli ha donato un rene e lui, un giovane dell’Indiana, Kyle Froelich, la sposa. La coppia ora ha anche un figlio, Wyatt, di undici mesi. A Kyle i medici avevano infatti diagnosticato una malattia renale irreversibile quando aveva 12 anni e a 19 anni Chelsea Fair gli ha donato un rene. Insieme al trapianto anche il matrimonio, due anniversari nello stesso giorno da festeggiare ogni anno.

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Treno fermo per un’ora: manca il macchinista!

treno-macchinista-tuttacronacaUn treno fermo per un’ora… per assenza del macchinista. E’ accaduto ieri pomeriggio sul treno interregionale 11134, che percorre la tratta Padova-Belluno-Calalzo e a bordo del quale si trovavano oltre 200 passeggeri tra studenti universitari e pendolari. Il treno è rimasto fermo alla stazione di Castelfranco, al binario 4, per un’ora, dalle 16.10 alle 17.10 mentre una voce dall’altoparlante annunciava il ritardo per “problemi con il personale”. Le proteste dei viaggiatori sono scattate immediate, con un’ottantina di universitari che si sono riversati sul binario. E’ uno dei presenti a spiegare: “Dopo oltre mezz’ora di attesa un controllore mi ha detto che mancava il macchinista. Ma come si fa, è una cosa vergognosa”. Solo dopo una lunga attesa è giunto un macchinista che ha sostituito l’assente, si vocifera di un’improvvisa malattia, e le carrozze si sono rimesse in marcia.

La proteina che fa da scudo Hiv

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Come mai alcune persone hanno una sorta di “immunità” all’Hiv? Il mistero lo hanno svelato alcuni scienziati statunitensi: quelle rare persone che non hanno bisogno di farmaci per controllare Hiv possiedono una porzione extra di un certo tipo di proteina immunitaria, che blocca la diffusione del virus all’interno dell’organismo, trasformandolo in un “buono a nulla”, come spiegano su Plos One i ricercatori della Northwestern Medicine.

Lo studio mira a trasformare il paziente in un controller ovvero in un paziente in grado di controllare la malattia.

“Dobbiamo continuare la ricerca anche con nuovi approcci. Le persone che sono in terapia hanno una maggiore incidenza di malattie cardiovascolare, di cancro ma conducono una vita. Bisogna quindi trovare una terapia e bisogna curare quelli che non hanno accesso alle cure. Noi vogliamo eliminare l’Aids, la prevenzione è importante – dice Robert Gallo, direttore del dipartimento di virologia umana dell’università del Maryland e tra i pionieri delle scoperte sul cirus Hiv, – ma abbiamo le capacità per porre fine all’epidemia se facciamo test ematici e curiamo tutte le persone in modo che non ne infettino altre. Ci vuole il vaccino ma ci sono grosse difficoltà. Bush – ha aggiunto – aveva istituito un fondo per la cura, noi stiamo lavorando in paesi africani e caraibici su 800 mila pazienti. Questo progetto deve sopravvivere, ma siamo sempre preoccupati che il progetto venga chiuso”.

Lo spot per le malattie reumatiche: attenzione ai bambini

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Lo spot per le malattie reumatiche punta a sensibilizzare un problema che da sempre si ritiene, erroneamente che possa toccare solo persone in età adulta, mentre bisogna fare attenzione ai soggetti in età pediatrica. In Italia ogni anno sono almeno 10.000 bambini colpiti da una forma reumatologica. Lo spot vuole sottolineare come serva maggiore attenzione a quei segnali che spesso da genitori e insegnanti sono scambiati per capricci.

La Repubblica scrive:

Eppure basterebbe “Semplicemente guardarli”: questo è il monito della campagna di sensibilizzazione lanciata nei giorni scorsi da Apmar, l’Associazione persone con malattie reumatiche, che insieme alla Società italiana di pediatria (Sip), alla Federazione italiana medici pediatri (Fimp) ed al Sindacato medici pediatri di famiglia (SiMPeF), rivolge un appello a genitori, insegnanti e medici affinché superino i pregiudizi e guardino con attenzione i bambini, a casa come a scuola.

Addio a Tullio Maddaloni, storico tifoso del Napoli

tullio-maddaloni-tuttacronacaEra diventato un’icona dei tifosi azzurri negli anni ’90 Tullio Maddaloni, per aver dato voce alle proteste sportive contro la presidenza di Corrado Ferlaino e Giorgio Corbelli. Voce storica della Napoli calcistica, è venuto a mancare oggi, stroncato da una lunga malattia. Maddaloni ha animato i dibattiti di molti studi teelvisivi, in modo singolare e dando voce ad ogni pensiero e diventando così uno dei punti di riferimento per tutti i fan della squadra partenopea. Era anche diventato famoso per la sua frase storica con la quale profetizzò il fallimento del Napoli: “Questa città ha lasciato che fallisse il Banco di Napoli, come pretendete che salvi la sua squadra di calcio”.

Non ce l’ha fatta la blogger Federica Cardia: uccisa dal tumore

Federica-Cardia-tantovincoio-tuttacronacaEra l’anima di “Tanto vinco io“, la 31enne cagliaritana Federica Cardia: in quelle pagine, per due anni, ha racchiuso le sue speranze e le sue esperienze, quelle della lotta contro un tumore al colon. E la malattia, alla fine, l’ha strappata alla vita. Solo due giorni fa Federica scriveva: “Spero di darvi buone notizie nelle prossime settimane, per ora buonanotte!”. Prima di quest’ultima frase, un silenzio iniziato a giugno e che solo il 3 settembre ha spiegato: “Tre mesi e più di ospedale (non continuativi, ma più o meno siamo lì) tra alti e bassi, interventi chirurgici e tanta, troppa stanchezza”. Nonostante i medici le avessero detto che la sua malattia era incurabile, lei non aveva perso la voglia di combattere, preferendo confidarsi nella rete. Su Facebook scriveva: “Parlarne non è facile, ma ci proverò. Racconterò tutto per trovare informazioni, e il vostro aiuto. Senza paura. Perché tanto vinco io”. E lei ha vinto, perchè dietro di sè lascia tutto il suo amore per la vita.

Grillo rischia l’accusa di procurato allarme per il parmigiano alla diossina?

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“Una giornata particolare con il pdl e il pdmenoelle che esultano per l’accensione dell’inceneritore di Parma contro cui il M5S si è battuto usando ogni forma legale. Esultano per le neoplasie future degli abitanti di Parma, per il cibo avvelenato della Food Valley. Chi mangerà in futuro parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina? L’inceneritore è inutile e brucerà rifiuti provenienti da ogni dove, ma loro sono contenti”. Immediate arrivano le risposte di Nunzia De Girolamo, ministro delle politiche agricole “Grillo è un incosciente” e del presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi “Grillo evidentemente non conosce la materia”. Il presidente della Copagri Franco Verrascina dice: “crediamo che occorra fare molta attenzione per le potenziali gravissime ricadute economiche e sociali che l’accostare ipotetiche future neoplasie al consumo di Parmigiano o prosciutto potrebbero innescare”. In poche parole Beppe Grillo potrebbe, secondo alcuni, tra cui il quotidiano Il Giornale, anche rischiare l’accusa di procurato allarme per il parmigiano reggiano o il prosciutto alla diossina. La De Girolamo poi sottolinea anche che “l’agroalimentare italiano di tutto ha bisogno tranne che di affermazioni gratuite dai toni apocalittici che rischiano di screditare uno dei comparti più importanti della nostra economia e il duro lavoro dei nostri produttori che hanno saputo conquistare e mantenere in tutti questi anni una posizione di leadership e di grande reputazione internazionale”.

Ma diossina e inquinamento sono problemi drammatici… in altri territori d’Italia come la Terra dei Fuochi tumori e malattie respiratorie sembra che stiano lasciando segni indelebili nella popolazione, anche se non ci sono i dati per mettere in correlazione i due fenomeni. Non sarà il caso di preoccuparsi per Parma, ma prima di gridare solamente alle perdite economiche sarebbe opportuno un’attenta analisi scientifica sui timori lanciati da Grillo e dai M5S. Saranno eccessivi o strumentali, ma su queste cose è meglio non scherzare. Vogliamo seguitare a mangiare e commerciare il prosciutto e il parmigiano, ma in totale sicurezza per noi e per i clienti esteri!

Dustin Hoffman operato di tumore.

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Dustin Hoffman, 76 anni domani, solo pochi mesi fa aveva esordito come regista, dirigendo il film ‘Quartet’. Ora un suo portavoce, ha dichiarato che l’attore è stato operato di tumore senza specificare la tipologia del male, né quando era stato diagnosticato. ha riferito però che la star si sottoporrà a ulteriori cure a scopo precauzionale per rendere minime le probabilità che il tumore possa ritornare.

I pm: “via il 41 bis a Provenzano”. E l’Associazione dei Georgofili insorge

provenzano-tuttacronacaParere favorevole, arrivato dalle procure di Palermo, Caltanissetta e Firenza, alla revoca del 41 bis per il capomafia Bernardo Provenzano. Il parere, che ora andrà al ministro della Giustizia, che decide sulle applicazioni del regime carcerario duro, era stato sollecitato dal legale del boss. Il boss, a causa delle sue condizioni di salute, non è più in grado di interloquire in modo compiuto e il fatto vanificherebbe lo scopo del 41 bis: impedire ai capi mafia di dare ordini e mantenere rapporti con i mafiosi in libertà. E’ questa constatazione che sta alla base dei pareri presentati dalle tre procure, comptetenti perchè era stata loro la proposta di applicazione del carcere duro. Intervenendo in merito alla questione, la presidente dell’Associazione dei Georgofili Giovanna Maggiani Chelli scrive in una nota: “Siamo indignati, scandalizzati e pronti ad andare in via dei Georgofili sotto il solleone a chiedere attenzione per i nostri figli ammazzati e resi invalidi”. Maggiani Chelli spiega: “Provenzano è in ospedale, è curato per tutte le sue patologie. Perchè revocargli il 41 bis? Quello di Bernardo Provenzano è un 41 bis sulla carta, quindi cosa gli revocano di fatto le procure di Firenze, Caltanissetta e Palermo? Revocano quella questione di principio che mai avrebbe dovuto venire meno davanti ai morti ammazzati dalla mafia e che da troppo tempo era nell’aria. Sarà la deriva del 41 bis, questo sì che le procure di Firenze, Caltanissetta e Palermo otterranno se il ministro della Giustizia non sarà illuminato verso le vittime di mafia”. E ancora: “Troppe minacce ai magistrati, troppe brache calate davanti alla mafia, un Governo di larghe pretese, queste le cause secondo la nostra opinione, di un probabile regalo alla mafia senza precedenti. Gabriele Chelazzi si rivolterà nella tomba davanti a sì tanto scempio! La ‘presunta’ trattativa è arrivata a compimento sul sangue dei nostri morti, e sulle ferite dei nostri invalidi, chi deve si vergogni!”.

Esplode la tubercolosi a Siracusa.

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Tra smentite e conferme sono circa 40mila i soggetti positivi ai test della Tbc secondo “Il Fatto Quotidiano” che riporta le cifre ufficiali fornite dal gruppo nazionale di studio dell’Aipo (Associazione italiana di penumologia) e convalidate dall’Oms. Il quotidiano diretto da Padellaro scrive:

Si presume che la malattia sia arrivata in special modo con gli immigrati del Corno d’Africa, gli immigrati del Corno d’Africa sono spesso gli stagionali di Cassibile. Dunque tra gli anelli deboli della catena compare la voce: controlli sanitari. Nell’atto aziendale dell’Asp, in data 2010, pensate, manca proprio la voce dispensario tubercolare. Nel frattempo Rossitto denuncia la mancanza di strumenti, di materiali, di competenze, chiede alla dirigenza mezzi adeguati, richieste sovente con esito scarso. Rossitto poi verrà trasferito in pneumologia.

La situazione sembrerebbe ormai fuori controllo. Infatti sempre secondo il Fatto:

Il responsabile transita un’ora al giorno, confidano alcuni pazienti in attesa. I pazienti in attesa possono essere malati, sono nello stesso piano degli uffici della Medicina del Lavoro e dello Sport, dove non di rado accedono anche i bambini. Il meetup del M5s ne fa ampiamente riferimento all’interno dell’interpellanza presentata a Zito. Chi si ammala non ha molte chance: di saperlo, innanzitutto. L’Asp di Siracusa non prevede l’antibiogramma e l’esame colturale, fondamentali nel riconoscimento dell’infezione e soprattutto fondamentali nella prevenzione e contrasto della malattia nella forma farmaco resistente, quella che produce infezioni farmaco resistenti (e che contagia infezioni farmaco resistenti): ovvero quando la malattia diventa inesorabile, incurabile, si è spacciati insomma.

Contattando le fonti mediche la situazione però sembrerebbe meno grave del previsto. Si parla infatti di tubercolosi latente:

“Per chi dovesse risultare positivo ai test c’è la possibilità, stimata intorno al 5 per cento, che si sviluppi la malattia nei successivi due anni. In ogni caso per queste persone è possibile eseguire un trattamento preventivo efficace che riduce quella probabilità del 60 per cento”.

Ma che costi può avere anche in futuro una tubercolosi latente? Con i tagli alla sanità si riuscirà a far fronte a queste nuove emergenze?

 

Report shock: Taranto muore per colpa di sigarette e alcol, non dell’Ilva.

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Nessuno lo nega a Taranto si muore di cancro, ma la colpa non sarebbe dell’Ilva, ma secondo il rapporto di Enrico Bondi, commissario straordinario sull’Ilva, le cause sarebbero da ricercarsi nelle sigarette e nell’alcol. Come riportato da “Il Fatto Quotidiano”:

L’Ilva non ha colpe, i fattori responsabili per le malattie e i decessi per tumore a Taranto sarebbero altri: “Fumo di tabacco e alcol, nonché difficoltà nell’accesso a cure mediche e programmi di screening”.

Bondi, inoltre, continua il giornalista de “Il Fatto Quotidiano”:

ha allegato una perizia in cui si critica duramente lo studio Sentieri compiuto dal ministero della Salute e la valutazione del danno sanitario effettuato da Arpa Puglia che aveva spiegato che, anche con la piena attuazione delle misure previste nell’Aia (Autorizzazioni integrata ambientale), l’impatto degli inquinanti sulla popolazione non si sarebbe azzerata, ma solo dimezzata. “I dati di mortalità per tumori nello Studio Sentieri – si legge nel documento in possesso del Fatto – si riferiscono al periodo 2003-09. L’incidenza e la mortalità per tumori riflette esposizioni che risalgono a un lontano passato.

Bondi, spiega ancora il quotidiano diretto da Padellaro, va anche all’attacco frontale con gli esperti dell’Arpa, rei, secondo il commissario, di aver falsato i risultati omettendo alcuni dati:

Ma l’attacco più duro è quello nel quale gli esperti accusano l’Arpa di aver prodotto un documento escludendo dall’elenco degli inquinanti il PM10 . Un’omissione cercata perchè “i dati di esposizione a questo inquinante sono sostanzialmente nella norma” e quindi “la scelta di concentrarsi su tre gruppi di cancerogeni (IPA, composti organici e metalli) offre piu garanzie di ottenere un risultato che attribuirebbe all’Ilva un certo numero di casi di tumore o di decessi”.

A Roma è alto il rischio di cancro ai polmoni.

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A Roma è alto il rischio di cancro ai polmoni e la colpa è dell’inquinamento da smog dovuto al traffico.

“A Roma ogni 10 microgrammi di polveri sottili PM10 in più per metro cubo d’aria fanno aumentare il rischio di tumore al polmone di circa il 35%. È un dato decisamente peggiore rispetto a quello medio europeo dove l’incremento del rischio di cancro al polmone legato alla concentrazione di polveri sottili è del 22% nel caso dei valori di PM10″.

È questo l’allarmante risultato per la Capitale che emerge dallo studio MEDparticles pubblicato da Lancet Oncology e parte del progetto europeo Escape (European study of cohortes for air pollution effects), che studia gli effetti a lungo termine dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini, seguito nella nostra regione dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale – Regione Lazio.

“A Roma si rischia più che nel resto d’Europa di ammalarsi e morire di tumore al polmone a causa dello smog, una nuova notizia che viene dal fronte medico che disegna sempre un quadro più agghiacciante –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, intervenendo alla conferenza internazionale “Air particles regulation in the Mediterranean cities. Reults and impact of the MEDPARTICLES Life+ project”-. I dati di questo ultimo studio raccontano una strage silenziosa, non si tratta di statistiche ma di persone, come in tutti gli studi epidemiologici si correlano dati di smog con dati reali di ricoveri e mortalità, quelle persone hanno nome e cognome. Bisogna battere l’indifferenza e affrontare la situazione che in questi ultimi anni è peggiorata proprio sul fronte della vivibilità. Per avvicinarsi alle altre Capitali europee sostenibili, la città deve scegliere un’idea di futuro e dare risposte concrete ai problemi di ogni giorno dei cittadini.

La Giunta Marino deve mettere subito in atto una nuova politica, stop alle auto e ai mezzi privati puntando tutto su trasporto pubblico e mobilità nuova. Le ricette ci sono: nuove ZTL e pedonalizzazioni in tutta la città, a partire dai Fori Imperiali estendendo il provvedimento a tutta la strada, nuova sosta tariffata progressiva e parcheggi di scambio, piano del trasporto pubblico e nuova rete tranviaria, spazi ciclabili e per bike sharing, car pooling e car sharing.”

Il tempo e il denaro chi lo dà alla giunta Marino per effettuare tutti questi cambiamenti? Non si vive di soli sogni, ma di progetti da sostenere con risorse sicure e tempi rapidi.

Pietro D’Amico scelse il suicidio assistito per un errore medico

d'amico-suicidio-assisstito-tuttacronacaAveva richiesto il suicidio assistito, l’ex magistrato calabrese di 62 anni Pietro D’Amico, di Vibo Valentia, morto in una clinica di Basilea, in Svizzera. L’uomo aveva scelto la dolce morte perchè convinto di essere affetto da una malattia incurabile. Stando a quanto emerso dall’autopsia voluta dalla figlia e dalla vedova e disposta dalla magistratura elvetica, però, questa patologia non esisteva, così come dimostrato anche dai “sofisticati e approfonditi esami di laboratorio dei reperti prelevati dal corpo”, che “hanno escluso perentoriamente l’esistenza di quella grave e incurabile patologia dichiarata da alcuni medici italiani e asseverata da alcuni medici svizzeri”, come rende noto l’avvocato Michele Roccisano, amico del magistrato morto e legale della vedova. In una nota si legge quindi del fatale errore medico: “D’Amico non era affetto da quella grave patologia che lo aveva convinto a chiedere il suicidio assistito. Un errore scientifico che ha portato a conseguenze fatali, poiché D’Amico, già depresso e convinto di essere gravemente malato, ebbe purtroppo quella terribile conferma che lo spinse a richiedere il suicidio assistito a Basilea. Furono proprio quelle errate diagnosi a convincere alcuni medici svizzeri, soprattutto Erika Preisig, dell’Associazione Eternal Spirit lifecircle, ad assisterlo in quel suicidio”. La nota prosegue quindi spiegando che sarà ora la magistratura italiana a stabilire se i medici italiani siano responsabili dell’errata diagnosi e se lo sbaglio sia dipeso da negligenza, imperizia, imprudenza, “tenuto anche conto del fatto che per poter accertare l’esistenza di quella patologia, avrebbero dovuto sottoporre il paziente ad esami strumentali specifici” che a D’Amico non furono mai prescritti. “La stessa magistratura – si legge poi – dovrà accertare il nesso di causalità fra l’errata diagnosi e il triste evento. Tanto più che in precedenti tentativi, non ancora provvisto di quelle errate certificazioni, D’Amico non aveva ottenuto dai medici svizzeri il suicidio assistito.” Ma un’indagine è stata aperta anche in Svizzera, dove ai medici è imposto “di accertarsi che sia affetto da una patologia terminale, non potendo gli stessi accogliere acriticamente i referti presentati dal paziente e/o i sintomi descritti dal paziente che spesso, specie se depresso, tende a somatizzare disturbi a volte dovuti a malanni molto più benigni. La legge svizzera prescrive anche che la diagnosi sia fatta da almeno due medici svizzeri diversi da quello che poi assiste il paziente al suicidio, mentre, nel caso, ciò sembra non essere avvenuto poiché uno dei medici che ha confermato la malattia era la stessa Erika Presig, ovvero la ‘dottoressa Morte'”.

Morto Nicotra era stato il regista de “La Sberla” e di Drive In

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Giancarlo Nicotra, 69 anni è morto oggi a Roma dopo una lunga malattia. A dare l’annuncio è la moglie, Adriana Tavone. Nicotra lo ricorderemo sempre come l’ideatore de “La Sberla” un programma realizzato nel 1978 per la prima rete Rai. Il programma ebbe un tale successo (18 milioni di telespettatori) che gli fruttò l’Oscar Tv come miglior regista. Nel 1983 lasciò la Rai e passò a Mediaset dove ideò e diresse “Drive In”, programma che segnò profondamente la tv commerciale e diede un nuovo input di come fare spettacolo in Italia. Nicotra, aveva iniziato come attore provenendo da una famiglia di artisti, suo padre era infatti Antonio Nicotra, che lavorò con Vittorio De Sica, nel film Sciuscià, e sua madre Mariannina Libassi, figlia dell’attore Cesare.

10 casi di Nuova Sars in Italia. E’ lo stesso virus o uno nuovo?

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Alla fine sono 10 le persone positive al test della Nuova Sars ad affermarlo è professor Alessandro Bartoloni, responsabile del reparto malattie infettive dell’Aou di Careggi.

“Le persone risultate positive al test – prosegue il professore – non sono state isolate e sono a casa perchè non presentano alcun sintomo. Continuiamo a prelevare campioni e ad esaminarli per capire fino a che punto il virus si è diffuso. C’era la convinzione, secondo quanto indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – prosegue l’infettivologo -, che il virus si trasmettesse poco e fosse piuttosto aggressivo. Quel che stiamo vedendo finora sembra essere, invece, esattamente il contrario. Lo schema si è ribaltato”. I test vengono quindi condotti su persone che hanno avuto contatti con chi già risulta positivo, anche se non presenta alcun sintomo. “Oltre che a tutela delle persone – spiega il professor Bartoloni – questo studio ci servirà a capire quale è la dimensione del fenomeno. L’interrogativo, a questo punto, è: il virus si è modificato o è un altro virus?”.

I pazienti ricoverati intanto migliorano e  la collega del primo paziente colpito da Nuova Sars, il quarantacinquenne giordano dipendente di un albergo fiorentino, potrebbe essere dimessa già stasera o al più tardi domani. Ma sono migliorate sensibilmente anche le condizioni del 45enne anche se ha ancora qualche difficoltà respiratoria.

 

Nuova Sars: primo caso segnalato in Toscana

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Il Ministero della Salute ha reso noto che, in Toscana, è stato segnalato un primo caso di Coronavirus, la Nuova Sars. Ad esserne colpito un 45enne straniero che vive in Italia e che era stato di recente in Giordania dove uno dei suoi figli sembra soffrisse di una forma influenzale non specificata. L’uomo, che ha febbre ala e tosse, si trova ora in isolamento, ma è in buone condizioni. Il virus si trasmette con “stretto contatto” e sono sufficienti le normali misure igieniche che vengono usate anche contro linfluenza per fare prevenzione. “Per quanto riguarda i viaggi internazionali e le rotte commerciali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda test né altre restrizioni ai viaggiatori all’ingresso nei Paesi membri della Regione Europea”, sottolineano al Ministero.

La strana malattia di Ratzinger… tra conferme e smentite!

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Il Papa emerito sta veramente male? A quanto sembra le sue condizioni di salute sarebbero molto preoccupanti e lo testimoniano le ultime foto in cui Benedetto XVI appare stanco e molto invecchiato rispetto a quando aveva lasciato in elicottero la Città del Vaticano dopo le sue dimissioni da Papa. A mostrare la gravità della malattia ci sarebbe la giornalista spagnola Paloma Gomez Borrer (una vera eccellenza tra i vaticanisti) che avrebbe messo in dubbio la possibilità che il Papa Emerito risieda a lungo nel monastero Mater Ecclesiae.

Secca la smentita dal Vaticano. Padre Federico Lombardi ha ribadito che non c’è nessuna novità sulla salute di  Ratzinger. Le voci però non si sono quietate e c’è chi attribuisce questo calo fisico anche a un dosaggio diverso nel dosaggio dei farmaci che normalmente Benedetto XVI assume da anni.

#italianbelieberslovenewjustinscut! Nuovo taglio, parliamone!

Justin Bieber - nuovo taglio - tuttacronaca

Le fan di Justin ce l’hanno fatta di nuovo: il loro idolo ha cambiato look e subito si è creato un nuovo trend in twitter. Non solo un taglio grazie al quale è ancora più bello… OMG! Ieri indossava anche la felpa grigia! Insomma, è iniziato un nuovo week-end e in twitter già impazza il dibattito: meglio prima o dopo? Per le beliebers non c’è dubbio: bellissimo, amano il taglio alla follia e offendono chi non condivide l’opinione. Qualcuno, nel mezzo, si ricorda di dire che ama anche la sua musica…

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Come avranno reagito le fan che hanno potuto ammirare il look del loro idolo in anteprima alla nuova tappa del tour? Di certo non sono mancati i telefonini per “immortalare il momento”!

Ed ecco il momento più atteso di ogni concerto: la ragazza che incarna il sogno di tutte: la OLLG!

Bieber lancia la maglietta… è il delirio a Francoforte! VIDEO!

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E’ accaduto al concerto di Francoforte, dove il Believe Tour di Justin Bieber ha fatto tappa mercoledì sera. Come ormai in ogni concerto del tour, Justin si è ripresentato sul palco per i bis, cantando Boyfriend e Baby. Proprio nel corso della canzone che gli ha regalato il successo, Justin si è tolto la maglietta e l’ha lanciata sul pubblico.
Nel video qui sotto puoi vedere chiaramente,  il delirio che si è creato nel punto dove è atterrato l’indumento. Tra spinte e sgomitate per poter afferrare un lembo della canottiera sudata di Justin, diverse fan si sono ritrovate a contendersi l’oggetto del desiderio. Si è sfiorata la tragedia?

 

Bieber e il suo amore…

Justin+Bieber+selvaggia-lucarelli

E’ di pochi minuti fa l’ultimo twitter di Justin Bieber

Does she love me?

Dopo le polemiche nate ieri in rete, scatenate da Selvaggia Lucarelli che insultava pesantemente le fan di Bieber,  oggi la blogger passa al secondo round querelando l’autore di un messaggio che l’apostrofava come “bagascia gossippara” che  “dice cose serie sulle bagasce minorenni”. Secca la risposta della conduttrice:

A scanso di equivoci, vorrei informare che io ho cominciato a querelare, quindi rammento a quelli come il signorino qui sotto, che a dare della bagascia a me estendendo il complimento a minorenni, poi si paga. In senso pecuniario e facendo una gran figura di merda pubblicamente. Sono molto paziente, ma deve essere chiaro che il web non è la cloaca massima e non è luogo in cui tutto è lecito. Se non mi dai della bagascia sulla metro perché non si fa, non si fa manco qui, bello mio. E fossi la fidanzatina ritratta in foto con te, poverina, ti prenderei per un orecchio e proverei a spiegarti cosa sia il rispetto per le donne, volpe.

Intanto cinque scuole norvegesi hanno deciso di spostare gli esami di metà corso per colpa di Justin Bieber. Temendo infatti che la maggioranza dei 500 alunni delle scuole secondarie impegnati nei test del 16 e 17 aprile prossimi non si presentasse alle prove, vista la loro concomitanza con due dei tre concerti che il cantante canadese terrà alla Telenor Arena di Oslo cinque istituti di Aalesund hanno preferito variare le date degli esami, così da non dare scuse agli studenti colpiti dalla «Bieber Fever».

Forse meglio continuarsi a vedere il filmato di Bieber?

 

 

Antonio Logli è in “malattia”

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Il marito di Roberta Ragusa è ‘in malattia’,  ha infatti presentato un certificato medico e per tutta questa settimana non andrà a lavorare a Geste, la società dei servizi del Comune di San Giuliano Terme. secondo Studio Aperto, Antonio Logli, sarebbe rimasto vittima di un incidente stradale. L’investimento che sarebbe stato provocato da un fotografo che lo stava seguendo, avrebbe avuto come conseguenza alcune contusioni alle gambe. Ma sembra che ci sia un’altra versione dei fatti.

« E’ accaduto sabato scorso, a metà pomeriggio — racconta il reporter di un’agenzia fotografica — ero in via Consani, quartiere i Passi, dove stavo eseguendo un servizio fotografico richiestomi dall’agenzia, quando allontanandomi in macchina ho sentito un forte stridere di pneumatici (come una improvvisa frenata) e mi sono reso immediatamente conto di essere stato raggiunto dall’auto di Antonio Logli che, all’imbocco del Brennero, mi ha superato e poi mi ha tagliato bruscamente la strada costringendomi a una manovra improvvisa e alquanto forzata. Dall’auto è sceso il Logli visibilmente eccitato e con le pupille fuori dalle orbite il quale con il cellulare in mano ha iniziato a fotografarmi il viso insultando me e la mia famiglia con parole molto forti. Poi è risalito sulla vettura allontanandosi bruscamente».

Questo accade a pochi giorni di distanza da quando i  fotografi hanno documentato Logli che stava buttando biglietti, quaderni, appunti e capi di vestiario gettati in un cassonetto, appartenuti a Roberta Ragusa.

I fotografi, insospettiti dal fatto che l’uomo andasse a gettare la spazzatura a 10 chilometri da casa, hanno avvertito le forze dell’ordine.

E’ probabile quindi che Logli era alterato per quelle foto che hanno ulteriormente aggravato al sua posizione.

Morales cancella agenda… è grave!

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Il presidente boliviano, Evo Morales, soffre di “un complesso problema di salute” che interessa “il suo sistema respiratorio” che lo ha obbligato a cancellare tutti i suoi impegni previsti per oggi: lo ha annunciato il vicepresidente Alvaro Garcia Linera, durante un discorso ufficiale in occasione del 468 anniversario della città di Potosì.

Bieber e il tattoo!

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Le Beliebers lo sanno che il loro idolo non sta attraversando un periodo facile. Litiga con i paparazzi, rompe con Selena e un tour in Europa non proprio al top. Forse troppa stanchezza o la voglia di staccare la spina per un po’ da una vita di grandi successi, ma troppe rinunce.  Così chiede aiuto a colei che solo qualche giorno fa, affettuosamente (ma forse neppure così tanto), lo prendeva in giro in tv al David Letterman Show. Così Justin prende l’auto e va dalla sua ex a Casablancas…

La sua auto è stata notata di fronte all’ingresso dell’abitazione dell’attrice, casa in cui Justin sarebbe rimasto per oltre un’ora. Non ci è dato sapere se si sia trattato di un chiarimento, di un semplice incontro tra amici o di qualcosa di più, fatto sta che Justin ha cercato sollievo proprio nella sua ex e non nell’attuale fidanzata, o presunta tale, Ella Paige Robert Clarke. E questo è un segnale che il loro legame, a dispetto di ciò che avrebbero provato a far credere, non è ancora del tutto spezzato. Se così fosse, Justin avrebbe rivolto altrove la sua attenzione e invece, nei momenti di sconforto, continua a cercare ancora Selena.

Il web impazzisce tra le ipotesi di un ritorno di fiamma, le frasi “cattivelle” per Selena, la voglia di vederli ancora insieme e una soap che sembra continuare all’infinito. Migliaia di Twitter e tanta voglia di parlare della pop star più amata dalle teenagers!

Intanto l’ultima dichiarazione di Bieber è stata “Sto pensando al mio prossimo album e al mio prossimo tour, o forse prenderò una pausa. Sto cercando di capire. Ed è quello che deve fare un 19enne no?”.

Intanto spunta un altro gossip sul cantante. Un tatuatore Guy Sahar, afferma di essere stato contattato per fare il tatuaggio sul braccio di Justin, ma dopo vari ripensamenti da parte della star e una notte passata ad attendere di essere chiamato, sembra che il tatuatore si sia recato nella stanza di Bieber alle 7 del mattino e che per 4 ore abbia inciso il tattoo sul braccio della star. Alla fine del lavoro ha chiesto 1000 sterline e lì sono arrivate le contestazioni. La guardia del corpo di Bieber, dopo una lunga discussione avrebbe pagato solo la metà al tatuatore. Sicuramente Guy non è tra i fans della pop star tanto che sembra aver dichiarato anche che mentre era a lavoro Justin si sarebbe comportato con un “bambino viziato” e avrebbe lanciato anche un attacco al suo assistente personale. Queste le parole di Guy, ma l’agente di Bieber preferisce mantenere il massimo riserbo sulla questione. Ma è la madre di Bieber ad affermare che suo figlio, con il quale si sente attraverso messaggi e al telefono, non è più un bambino, ma un 19enne che sta cercando la sua identità, che compie azioni istintive come qualsiasi altro adolescente.

BASTA BIEBER… MA STUDIO APERTO NON SI FERMA!

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Ieri era il ragazzaccio, quello che si droga, beve, è esaltato e sputa addosso ai vicini di casa. Oggi è Romeo 2.0. La redazione di Studio Aperto forse è un po’ confusa, o quantomeno poco aggiornata… forse pensa che Justin sia una cosa e Biber un’altra. Accende fiammiferi, scaglia giudizi ed entra nel privatissimo mondo delle teenagers con teorie bizzarre e assolutamente superficiali. Studio Aperto che vuole la notizia anche quando lo scoop non c’è… telegiornali e giornalisti che non si preoccupano di essere schizzofrenici, di assegnare maschere da badboy o da angelo… l’importante è lo share! Così Romeo 2.0 approda in twitter e ci si chiede… ma cosa inventerà domani Studio Aperto?

Basta polemiche, che scenda il sipario e si lasci il mito alle Beliebers… si lasci il sogno senza infrangerlo a chi ha ancora un modello da seguire, a chi sa far aprire le ali a milioni di adolescenti… non roviniamo sempre tutto con il notro cinismo da adulti delusi dal nostro presente, non rovesciamo invidie e non accendiamo bombe su chi negli ideali ha il diritto di credere e di lottare per realizzarli!

BASTA BIEBER SULLA BOCCA DI TUTTI E BASTA STUDIO APERTO!

Un virus sconosciuto, fa strage in Medio Oriente! Allarme contagio.

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Il misterioso coronavirus che ha già fatto undici vittime in Medio Oriente sembra essere molto piu’ pericoloso della Sars. Lo scrive il South China Morning Post che riporta uno studio della Universita’ di Hong Kong, secondo il quale il nuovo virus sarebbe anche piu’ ”promiscuo”, capace cioe’ di infettare diverse specie.

Diversamente dalla Sars, il misterioso coronavirus puo’ interessare diversi organi e uccidere rapidamente le cellule.

Non si conosce l’origine del virus, apparso per la prima volta in pipistrelli. Secondo gli scienziati di Hong Kong, il virus, che nei giorni scorsi ha ucciso altre due persone tra Emirati Arabi e Arabia Saudita, attacca diverse cellule umane nel fegato, reni, vie respiratorie basse, intestino e tessuti microfagi. Proprio per queste caratteristiche, il nuovo coronavirus ha un tasso di mortalita’ del 56% rispetto a quello della Sars che e’ dell’11%. La preoccupazione degli scienziati e’ che il virus possa mutare. A differenza della Sars, infatti, il nuovo virus non e’ cosi’ contagioso perche’ colpisce le vie aeree respiratorie inferiori e non superiori, ma una mutazione potrebbe far cambiare tutto. Per l’organizzazione mondiale della sanita’, sono 17 i contagiati.

Effetto crisi… suicidi, ma anche malattie!

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Curarsi ha un costo e in tempo di crisi sembra essere diventato un lusso. La salute è in netto peggioramento a dirlo sono i giornali tedeschi che lanciano l’allarme sui cittadini dell’Ue. Sicuramente peggiora la qualità del cibo, sono sempre più famiglie quelle che si rivolgono ai discount cercando il risparmio e acquistando cibi non salutari. Soprattutto c’è un aumento di consumo negli alimenti in cui vengono applicati forti sconti, ma spesso sono quelli in procinto di scadenza o che vengono da agricoltura cinese, dove l’inquinamento e i pesticidi sono riscontrabili in dosi massicce. A questo si aggiungono le spese per i servizi medici. Spesso non si ha la possibilità economica di effettuare visite specialistiche o preventive, il che innalza il pericolo di malattie anche gravi. I sistemi sanitari soprattutto nel sud europa sono al collasso, basta analizzare quelli della Grecia, della Spagna, del Portogallo e dell’Italia dove la spending review ha tolto innumerevoli posti letto e i macchinari spesso risentono del peso degli anni. Non c’è investimento nella ricerca e recettività di metodi di cura che potrebbero salvare la vita a molti pazienti. Tutto a un costo e ha pagarlo sono i cittadini, anche con la vita!

L’estintore, i 50 minuti di ritardo…il concerto a rischio!

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Ora che tutto è andato bene possiamo anche tirare un sospiro di sollievo ma in realtà la voce che si era propagata nelle ore successive al concerto di Bieber a Bologna sembra essere confermata da più fonti. Anche se le versioni sono contrastanti, sembra che il ritardo di 50 minuti sia stato dovuto a un estintore che secondo alcuni si sarebbe attivato nel backstage e che avrebbe costretto al ritardo l’ingresso del cantante sul palco. Secondo altre fonti Bieber stava giocherellando con l’estintore quando improvvisamente si è azionato e questo avrebbe creato molto disordine nel backstage. C’è anche chi sostiene che per alcuni minuti si è anche pensato di annullare il concerto, ma poi si è deciso di mandarlo avanti… chi avrebbe contenuto le fans impazzite? chi avrebbe frenato migliaia di giovanissime e le avrebbe convinte (anche se per il loro bene) ad abbandonare l’arena? Con un estintore di meno, che non risulta per altro essere stato sostituito si è proceduto al concerto, che fra l’altro prevede anche effetti che potrebbero generare un incendio se qualcosa andasse storto… ma di questo nessuno se ne è occupato… lo spettacolo doveva andare avanti. Ora dall’organizzazione arriva la conferma del danno all’estintore, ma si assicura che ciò non comprometteva la sicurezza al concerto… credibile? Un estintore esploso nel dietro le quinte non compromette la sicurezza? Non si sostituisce con migliaia di adolescenti accalcate le une sugli altre?

Restano i dubbi!

Bieber aggredisce il vicino di casa!

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Altri guai per Justin Bieber. La star sarebbe stata denunciata di aggressione nei confronti del vicino di casa in California. Bieber appena tornato ieri nella sua casa di Calabasas, nei pressi di Los Angeles, per una breve pausa del suo tour in Europa che lunedì scorso lo aveva visto esibirsi a Lodz, in Polonia, avrebbe aggredito il suo vicino.

La questione mossa dal vicino era che durante l’assenza del cantante la sua villa si sarebbe trasformata nella sede di rumorose feste dei suoi amici. A questo punto l’atmosfera si è subito surriscaldata e si è sfiorato lo scontro fisico, con le guardie del corpo di Justin che hanno dovuto scortare l’uomo infuriato fuori della proprietà della popstar. Il vicino di casa ha quindi denunciato alla polizia Bieber per aggressione, sostenendo di essere stato minacciato verbalmente e assalito anche fisicamente.

Una nuova rogna per l’artista, atteso per un’altra tappa del suo Believe Tour domani a Monaco di Baviera, che nei giorni scorsi era stato molto discusso sia per alcuni atteggiamenti e dichiarazioni decisamente sopra le righe, sia per qualche defaillance durante le sue esibizioni, in particolare quella della O2 Arena di Londra lo scorso 7 marzo, dove la star aveva accusato un malore sul palco che lo aveva costretto a sospendere momentaneamente il concerto.

Altra versione viene invece riportata sull’incidente del vicino di casa. I giornali americani infatti dichiarano che il vicino non fosse infastidito dagli amici ma piuttosto dalla guida pericolosa del ragazzo.

“Sono veramente arrabbiato. Ogni volta che passa Justin Bieber, si sente puzza di gomma bruciata. Con la primavera, adesso, ci sono moltissimi bambini in strada, mia moglie era a spasso con il cane. Così facendo, Justin Bieber mette a rischio l’intera zona. E’ un grosso problema, così sono andato a parlargli, ma lui mi ha spinto, ha cercato la rissa. Mi ha detto che dovevo andare via dalla sua proprietà, la polizia faccia qualcosa”. Queste sarebbero state le accuse mosse alla star, dall’uomo che vive nello stesso quartiere di Biber.

Ora è scattato l’ennesimo caso sul 19enne canadese capace di scaldare gli animi di migliaia di teenagers, ma anche di seminare il panico nel suo quartiere. E’ solo speculazione o c’è un fondo di verità?

Il pentimento delle Beliebers per Giorgia!

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Arriva l’hashtag #italianbeliebersaresorryforgiorgia quello con cui le Beliebers si scusano pubblicamente per le accuse fatte alla giovane OLLG. La pescarese, Giorgia, infatti è stata costretta a cancellarsi dai social network dopo che una valanga di insulti hanno riempito i suoi profili. L’ambiente musicale è spietato e questo lo si sa… quello ceh fa riflettere è come, sempre più spesso il successo di alcuni cantanti, soprattutto quelli che vengono osannati dalle giovanissime fans, mettano in atto una specie di competizione fra le ragazze. La OLLG di Bieber ne è un esempio lampante. Una ragazza scelta, a “caso”, tra il pubblico che viene portata sul palco e a cui l’idolo della canzone pop per adolescenti dedica una canzone. Secondo l’organizzazione naturalmente questo è solo il mezzo per “realizzare il sogno di una ragazza”, ma si tratta del sogno di una e dell’incubo di altri milioni di fans che quell’esperienza non la potranno mai vivere e la vivono come una frustrazione che inevitabilmente poi si riversa sulla prescelta. E’ etico?

In ogni modo oggi arrivano le scuse ufficiali delle fans a Giorgia… ma c’è immediatamente la replica, qualcuno così cinico da pensare che le scuse vengono solamente dopo che Bieber ha annunciato che non metterà più piede in Italia se le Beliebers non presenteranno formalmente le loro scuse alla OLLG… Insomma polemica adolescenziale, ma meccanismi pericolosi messi in atto per aumentare il successo di giovani star. Carne da macello sul palco per un pubblico ridotto a spezzatino? L’importante è solo l’incasso e il successo? La spremitura annuale della star di turno passando sui cadaveri delle fans?

Benvenuti al 2.0 massacre tour!

Bieber nudo all’aeroporto polacco!

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Ultimamente e precisamente da quando la frequentazione della palestra ha dato i suoi effetti, Justin Bieber gira in continuazione senza maglietta e appena può la toglie per mostrare (ai paparazzi) il suo nuovo fisico muscoloso. Stavolta però a far spogliare, e finire in mutande, la giovane pop star è stata la polizia aeroportuale in Polonia che l’ha costretto a rimanere a torso nudo per un controllo.

Il video del compleanno di Justin!

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Justin Bieber ha etichettato il suo ultimo compleanno come “Il peggiore di sempre”, dopo l’interruzione del party al Cirque Du Soir e le accuse che gli sono state mosse in seguito, ma ora un video girato all’interno del locale depone a suo favore.

I gestori del locale avevano accusato Justin di aver fatto entrare dei minorenni, cosa non permessa dalle legge, ma Justin ha dichiarato subito dopo“Hanno cercato di evitare danni d’immagine perchè sono entrato e subito dopo me ne sono uscito.”
E in effetti ciò che si evince dal video qui sotto dà ragione a Justin, puoi vederlo mentre cerca di farsi strada nel locale pieno di gente, ma quando si rende conto che la situazione è potenzialmente pericolosa, Justin decide di tornare indietro e fa cenno ai suoi di uscire.

Dopo tutti i gossip poco piacevoli che la stampa inglese ha inventato su Justin, questo video gli viene in soccorso, come l’amico Cody Simpson, che ha appena concluso la sua esperienza al Believe Tour “Le cose che non sono realmente così scandalose vengono fatte sembrare tali. Alla gente piace farlo con tutti. Bisogna fare i conti con questo, ma alla fine, siamo ragazzi!“

Studio Aperto si scaglia contro Bieber e insorge il web!

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Ci mancava solo la polemica di Studio Aperto ad alimentare il fuoco che dilaga in Italia sul cantante Justin Bieber e sulle sue fans. Il servizio che ha fatto il telegiornale condannerebbe le ultime settimane del giovane talento e getterebbe ombre sulla sua vita privata. Ma le accuse non si basano solo sulle ultime disavventure di Justin (dal malore sul palco al diverbio con il fotografo), i giornalisti di studio aperto vanno oltre e fanno un giudizio sommario del cantante  che vogliono trasformare in “cattivo ragazzo”. Insomma distruggere l’immagine della faccia d’angelo e paragonarlo a un angelo caduto!  Operazione commerciale, visto che in Italia e soprattutto sul web dal concerto di sabato sembra che non si possa parlare di altro e quindi anche Studio Aperto ha provato ad alimentare malumori solo per attirare il pubblico su di sè!

Che tentativi patetici sulla pelle di un 19enne e delle sue fans minorenni!

Un cane baby sitter! Ecco la storia di Orca, Lily e Cheryl.

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Orca è un golden retriever che si rende utile in casa. Da quando vive sotto lo stesso tetto di un neonato è diventato una perfetta baby sitter. Aiuta, infatti, la sua padrona a cambiare i pannolini alla figlia Lily. Cheryl Alexander è una mamma disabile e le basta dire solo una parola per far sì che il cane recuperi la stuoia, le salviette umidificate e un pannolino nuovo riuscendo anche a sbarazzarsi di quello vecchio.

 Cheryl fa l’insegnante e soffre di distrofia malattia neurovascolare che limita fortemente i suoi movimenti. “A causa del dolore, a volte è impossibile piegare o fare i compiti più semplici”. Orca è un cane da assistenza specializzato. “Io lo chiamo piccolo aiutante della madre. Lui è un cane meraviglioso – afferma Cheryl – Lily lo ama. Ora dice che ha tre genitori”.

La linguaccia irriverente della OLLG!

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Sicuramente non è stato un bel gesto… sia che fosse indirizzato a Justin, sia che fosse per le altre ragazze rimaste a osannare il loro idolo ai piedi del palco. Giorgia Antonucci dal “trono” fa la linguaccia… lei che scriveva all’amica che di quel concerto proprio non le importava nulla, ma ci sarebbe stata per farla felice. Lei che parla di cuffie nelle orecchie per non ascoltare la musica di Bieber, però ha la maglietta con l’idolo come migliaia di altre ragazze. Lei che era lì per caso ed è stata scelta… ironia della sorte. Ironia anche della linguaccia, uno sberleffo alle casualità, a volte ingiuste, della vita!

Ma la sua amica è pronta a mettere la mano sul fuoco che Giorgia ha fatto il possibile per lasciare il suo posto, ma c’era una confusione tremenda in quel momento, si è trovata sul palco ancor prima di rendersi conto di ciò che succedeva:

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Ecco Giorgia, la OLLG di Bologna. Ed è polemica!

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Si chiama Giorgia e si trovava al concerto di Bieber solo perchè la sua amica del cuore le aveva chiesto di accompagnarla. Lei all’improvviso è balzata alla popolarità di migliaia di ragazzine che avrebbero venduto l’anima ieri sera per essere al suo posto.

E pensare che aveva twittato:

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Ma chi poteva immaginarlo che fosse una hater? Così Giorgia è stata portata sul palco ed è stata accanto a Justin… Ira, invidia e odio si è scatenato sul web! Ora sono migliaia che si chiedono come mai lei non abbia rifiutato l’onore di essere la OLLG… ma c’è veramente qualcuno che l’avrebbe fatto? Qualcuno avrebbe rinunciato alla foto sul palco con Bieber?

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