
“Non so cosa dire, mi sento un po’ così…anche se adesso sono arrivata. Ho fatto la mia gara, mi sentivo benissimo e ci ho provato, come mi aveva detto la mia allenatrice Beatrice Brossa”. L’azzurraValeria Straneo, argento nella maratona donne, prima gara ad assegnare medaglie dei Mondiali di Mosca, intervistata dalla Rai esprime tutta la propria gioia con un’aria stralunata di chi ancora non ci crede.
”Sì, mi ero detta che avrei fatto la mia gara e poi avrei visto – ripete la 37enne azzurra -. A un certo punto in gara mi sono girata e ho visto che non c’era nessuno. Mi sono detta che non era possibile, però ci ho creduto fino in fondo, anche se negli ultimi due chilometri non avevo più le gambe. La Kiplagat ha allungato, e non sono riuscita a starle dietro”. ”A una medaglia non credevo – aggiunge -, pensavo a un piazzamento tra le prime dieci. Quindi sono felicissima, questa è una medaglia mondiale, è un argento a cui do un grandissimo valore… Tre anni fa, nel 2010 (quando tornò a correre dopo l’asportazione della milza ndr), non avrei mai pensato di poter partecipare a un’Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui. Il caldo? In gara mi sono bagnata moltissimo, e quindi non l’ho patito più di tanto”.
Valeria Straneo ha realizzato il suo sogno oggi, anche se è lei la prima a non crederc ancorai. Chi avrebbe mai puntato sull’atleta di alessandria che solo tre anni fa era in lotta contro una sferocitosi, una malattia genetica che determina la modifica dei globuli rossi e una stanchezza pressoché cronica? Eppure oggi a 37 anni, dopo l’asportazione della milza, ha vinto la medaglia d’argentoai mondiali d’atletica di Mosca.
“Non so cosa dire, mi sento un po’ così…anche se adesso sono arrivata. Ho fatto la mia gara, mi sentivo benissimo e ci ho provato, come mi aveva detto la mia allenatrice Beatrice Brossa”. Queste sono state le prime parole a caldo della Straneo intervistata dalla Rai subito dopo la gara. L’atleta ha poi aggiunto:
”Sì, mi ero detta che avrei fatto la mia gara e poi avrei visto. A un certo punto in gara mi sono girata e ho visto che non c’era nessuno. Mi sono detta che non era possibile, però ci ho creduto fino in fondo, anche se negli ultimi due chilometri non avevo più le gambe. La Kiplagat ha allungato, e non sono riuscita a starle dietro. A una medaglia non credevo, pensavo a un piazzamento tra le prime dieci. Quindi sono felicissima, questa è una medaglia mondiale, è un argento a cui do un grandissimo valore… Tre anni fa, nel 2010, non avrei mai pensato di poter partecipare a un’Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui. Il caldo? In gara mi sono bagnata moltissimo, e quindi non l’ho patito più di tanto”.
e poi ha concluso:
”Adesso ancora non ci credo, devo ancora realizzare ed entrare in questo sogno. Ringrazio tantissimo tutti quelli che sono dietro questo grande risultato, prima fra tutti la mia allenatrice Beatrice Brossa. E poi mio marito Manlio, che fa il ‘mammo’ e tiene i bimbi: per me è un grandissimo aiuto. E ancora la Fidal: ieri il presidente Giommi ha fatto un bellissimo discorso e oggi, mentre correvo, ci pensavo”
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