Nell’Oceano Indiano, al largo delle coste del Sudafrica, alcuni ricercatori inglesi hanno scoperto una nuova specie di aragosta che, in onore del leader scomparso lo scorso dicembre, verrà chiamata “Mandela”. A renderlo noto è il quotidiano britannico Daily Mail che allega al pezzo una foto del crostaceo. Si tratta di un esemplare di piccole dimensioni, più simile ad un granchio che ad un’aragosta. “La specie è stata trovata a grandi profondità in un’area isolata ed identificata nell’estate del 2013. Abbiamo pensato che darle il nome di Mandela sarebbe stato un bel tributo a questo uomo straordinario”, hanno spiegato i ricercatori.
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Scoperta “Mandela”, una nuova specie di aragosta
Pubblicato da tdy22 in gennaio 11, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/11/scoperta-mandela-una-nuova-specie-di-aragosta/
La Russa paladino di Laura boldrini: “questione sessista”
Se il premier Letta aveva indirizzato una lettera a Vittorio Feltri spiegando che il ‘caso Boldrini’ e del suo viaggio in Sudafrica con il suo compagno non sussisteva in quanto non erano stati spesi soldi pubblici, anche Ignazio La Russa ora ha preso le parti della Presidente della Camera. Il leader di Fratelli d’Italia scrive sulle colonne de Il Giornale la sua opinione, ossia che la Boldrini ha usato per recarsi ai funerali di Mandela, non è stato gravato di un solo euro in più per la presenza del “fidanzato” di quest’ultima. A sua volta, sottolinea il fatto che è prassi comune che le mogli delle più alte cariche dello Stato, accompagnino i mariti in occasioni di eventi importanti, nessuno scandalo quindi se la Presidente della Camera ha fatto lo stesso. Anche La Russa, quindi, appoggia la tesi della “questione sessista”, ritenendo che se si fosse trattato di una convivente rispetto a un convivente, non vi sarebbe stata questa discriminazione.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/18/la-russa-paladino-di-laura-boldrini-questione-sessista/
Enrico Letta e la lettera a Feltri sul ‘caso Boldrini’: “pregiudizio sessista”
Si continua a parlare del fatto che Laura Boldrini abbia preso parte alla commemorazione di Nelson Mandela in compagnia del compagno, ospite come lei di un volo di Stato. Anche il premier ha preso la parola al riguardo, inviando una lettera al Giornale diretto da Vittorio Feltri con la quale spiega che la presenza della presidente della Camera fosse “pienamente” legitti. Feltri aveva criticato la boldrini per aver “sperperato denaro pubblico” e non aver ricevuto lo stesso trattamento di Clemente Mastella, che nel 2007 approfittò di un volo di Stato con il figlio per andare al gran premio di Formula 1 di Monza. La presidente aveva allora risposto:
“Al di là di inesistenti ragioni economiche, credo proprio che il problema sia un altro, nelle polemiche di queste ore. A fare “scandalo” è il fatto che una donna delle istituzioni sia accompagnata da suo marito o dal suo compagno. Nessuno si sogna di contestare la presenza di una moglie o di una compagna al fianco dei vertici istituzionali di genere maschile (…) Non ho voluto ignorare le polemiche: perché penso che non riguardino solo me, ma lo spazio che a noi donne viene “concesso” nell’Italia di oggi. C’è ancora molta strada da fare”.
Enrico Letta riprende gli stessi argomenti e parla di pregiudizio sessista:
Caro Feltri,
solo poche righe a commento del suo articolo di ieri sull’utilizzo del volo di Stato da parte del presidente della Camera, Laura Boldrini, e del suo compagno, Vittorio Longhi. Com’è ampiamente noto, entrambi hanno volato con l’aereo della Presidenza del Consiglio per partecipare a Johannesburg alla cerimonia in memoria del presidente della Repubblica Sudafricana, Nelson Mandela.
Come forse è meno noto, il viaggio non ha comportato alcun alloggio in albergo, visto che entrambi i pernottamenti sono avvenuti in volo, né spese aggiuntive a carico del bilancio pubblico. Laura Boldrini è la terza carica della Repubblica. Come lei, alla cerimonia erano presenti altri presidenti di Parlamenti di Stati sovrani. La sua partecipazione era, dunque, pienamente legittima. Resta il pregiudizio sessista, indizio di un doppiopesismo palese, qualunque sia la matrice politico-culturale.
Nessuna polemica, mai, sulle mogli accompagnatrici di uomini delle istituzioni. Levata di scudi, invece, se l’accompagnatore è uomo, a maggior ragione se non ufficialmente coniugato. Non c’è bisogno delle «quote azzurre». Basterebbe un minimo di buonsenso, purtroppo merce rara di questi tempi. Con i migliori saluti.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 17, 2013
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Il Codacons denuncia Laura Boldrini: il suo compagno era sul volo di Stato
Laura Boldrini ancora nel centro delle polemiche per il viaggio in Sudafrica, in occasione della commemorazione di Nelson Mandela, nel quale l’ha accompagnata il suo compagno. Nonostante Montecitorio abbia smentito che sia stato effettuato a spese dello Stato, questa mattina il Codacons ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti contro il Presidente della Camera. L’associazione dei consumatori non è nuova a questo tipo di denunce, che in passato avevano colpito anche Mastella e Berlsuconi e ora ritiene che
non si comprende a che titolo la Boldrini abbia usufruito con il proprio compagno di un volo pagato dai cittadini e diretto ad un evento riservato a leader mondiali e capi di Stato.
Per il Codacons,
è necessario accertare se vi siano stati sperperi di risorse pubbliche a danno della collettività. Certo non si comprende – sostiene il Codacons nella denuncia – cosa ci facesse il compagno della Boldrini su un volo di Stato per una cerimonia cui erano stati invitati esclusivamente capi di Stato e di Governo. Ma soprattutto a spese di chi.
Il Codacons ha dunque chiesto alla Procura e alla Corte dei Conti di accertare se
possano configurarsi sprechi di denaro pubblico a danno della collettività e conseguentemente sanzionare le eventuali scelte dannose per la collettività stessa ivi comprese le ipotesi di illeciti fonte di danno erariale, e di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare se nei fatti esposti possano celarsi fattispecie penalmente rilevanti, ivi compreso quello di utilizzo illegittimo di fondi e/o risorse pubbliche.
Le risposte sul presunto sessismo fornite dal Presidente della Camera a chi in queste ore l’ha criticata, appaiono obiettivamente inaccettabili, soprattutto se si considera che in passato altri esponenti istituzionali di sesso maschile furono denunciati per situazioni assolutamente identiche – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Ora si dovrà verificare se vi siano stati costi a carico della collettività legati alla presenza su un volo di Stato del compagno della Boldrini e, in tal caso, il Presidente della Camera e il suo fidanzato saranno chiamati a risarcire personalmente i cittadini.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 16, 2013
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Funerali di Madiba: il presidente Zuma fischiato
Il 5 dicembre si spegneva il leader sudafricano Nelson Mandela, all’età di 95 anni. Mentre in settimana si è tenuta la cerimonia in suo onore a Johannesburg, alla quale hanno preso parte i potenti della terra, oggi si stanno svolgendo i suoi funerali a Qunu. Presente anche il presidente Jacob Zuma, che è stato fischiato durante la cerimonia quando ha raggiunto il leggio per il suo intervento. Zuma era stato fischiato anche alla commemorazione di Madiba nel Soccer City Stadium. Il presidente ha comunque poi intonato l’inno con i presenti e ha infine cominciato a parlare accolto ancora per qualche secondo da un misto di applausi e contestazioni. Madiba sarà seppellito nel suo villaggio di Qunu, vicino ai genitori e a tre dei suoi figli. Al funerale partecipano circa 4.500 persone, tra rappresentanti delle istituzioni internazionali e sudafricane. Per l’occasione è stata innalzata una tensostruttura nei pressi di Qunu, dove il feretro, avvolto nella bandiera sudafricana, è stato accolto dal canto di un coro che ha intonato un inno religioso in lingua xhosa, l’etnia a cui Mandela apparteneva.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 15, 2013
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Commemorazione di Mandela: Laura Boldrini risponde al M5S, “Attacco sessista”
Il sito Lettera 43, poi ripreso da Il Giornale, aveva fatto emergere il fatto che la Presidente della Camera avrebbe viaggiato con il proprio partner a spese dello Stato in occasione delle commemorazioni di Nelson Mandela in Sud Africa, versione che Montecitorio ha smentito. Su Facebook, la stessa Laura Boldrini ha risposto: “Al di là di inesistenti ragioni economiche, credo proprio che il problema sia un altro, nelle polemiche di queste ore. A fare ‘scandalo’ è il fatto che una donna delle istituzioni sia accompagnata da suo marito o dal suo compagno. Nessuno si sogna di contestare la presenza di una moglie o di una compagna al fianco dei vertici istituzionali di genere maschile”. E precisa: “Per me e per il mio staff non c’è stata nessuna spesa di viaggio a carico del bilancio della Camera: siamo stati ospiti sul volo del presidente del consiglio dei ministri. Né ci sono state spese di soggiorno: la delegazione ha viaggiato di notte, sia all’andata che al ritorno, anche perché urgeva essere di ritorno a Montecitorio per non tralasciare i lavori d’aula. Infine, nessuna indennità di missione”. E aggiunge: “Ma le critiche si sono concentrate sulla partecipazione del mio compagno, ed è soprattutto a queste che intendo replicare. Dov’è il problema, posto che la sua presenza non è costata un euro, per le ragioni che ho spiegato? ed è bene che si sappia che, quando nei mesi scorsi ha avuto la possibilità di accompagnarmi in qualche altra missione, si è sempre pagato di tasca sua, come è giusto, il viaggio in aereo di linea o in treno (i mezzi che uso più frequentemente per spostarmi)”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 14, 2013
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La morte di Nelson Mandela e l’incredibile gaffe de Il Giornale

Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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“Nelson Mandela, esempio che ispira”. Così Letta
Il premier italiano Enrico Letta, a seguito della morte di Nelson Mandela, ha inviato un messaggio al presidente sudafricano Zuma, nel quale scrive: “La scomparsa di Nelson Mandela ha destato profonda emozione nel popolo italiano”. Il Nobel per la Pace è “un esempio di generoso impegno in favore dei diritti e delle ragioni dell’integrazione”: valori “ai quali si ispira l’azione che il governo italiano intende perseguire con forza e determinazione”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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Mandela, un protagonista del XX secolo. E cittadino onorario di Firenze
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, all’apprendere la notizia della morte del leader della lotta contro l’apartheid, ha detto: “Nelson Mandela è stato in assoluto uno dei più importanti protagonisti del ventesimo secolo. Quando gli ho dato la mano, consegnandogli il Fiorino d’oro di Firenze, mi è sembrato di toccare la storia. Nelle sue mani c’erano il peso e la grandezza di una vita combattuta in difesa di un’ideale”. Era il 1985 quando al Premio Nobel per la Pace venne consegnata la cittadinanza onoraria di Firenze. Il 16 aprile 2012 Renzi fu ricevuto a Johannesburg da Mandela e in quell’occasione gli consegnò il Fiorino d’oro. Il primo cittadino fiorentino ha proseguito: “Dobbiamo essere grati a Mandela perché ha segnato come pochi la storia del secolo scorso con il coraggio e la determinazione delle persone libere e con la forza della non violenza. Oggi il suo messaggio è universale e Firenze, che gli conferì la cittadinanza onoraria in un momento difficile in cui ancora vigeva l’apartheid, porta avanti oggi la sua battaglia per la libertà, la democrazia, la lotta al razzismo”. Ed ha aggiunto: “A Firenze abbiamo dedicato a Madiba il Nelson Mandela Forum: è stata una scelta precisa e anche una scommessa educativa quella di dedicare il palazzetto dello sport non a uno sponsor ma a un’idea e a una cultura di valori”. Infine, Renzi ha concluso: “Oggi il vuoto che ci lascia Mandela può essere riempito solo se facciamo nostra la sua battaglia, può avere un senso se ci facciamo carico, da Firenze, del dolore del mondo, combattendo nella nostra casa razzismo e intolleranze ma non dimenticando cosa avviene in altri paesi, dalla Siria all’Egitto al Mali, dalle morti nel Mediterraneo a quanto accade anche vicino a noi, come a pochi giorni fa a Prato”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
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Il mondo piange la morte di Nelson Mandela, un ricordo tramite i suoi aforismi
Si è spento all’età di 95 anni il Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela. Alla morte del leader del Sudafrica e della lotta contro l’apartheid è stata dedicata la prima pagina di tutti i giornali mondiali.
Nel libro “Io, Nelson Mandela – Conversazioni con me stesso”, è possibile trovare alcune delle sue frasi più celebri:
DAL MANOSCRITTO AUTOBIOGRAFICO SCRITTO IN CARCERE
– “Solo i politici da tavolino sono immuni dal commettere sbagli. Gli errori sono insiti nell’azione politica”
– “Ho sviluppato una forza interiore che mi ha fatto dimenticare la povertà in cui versavo, la sofferenza, la solitudine e la frustrazione”
DAL TACCUINO DEL 1962
“Cominciare una rivoluzione è facile, è il portarla avanti che è molto difficile”
DA UNA LETTERA A SEFTON VUTELA, 28 LUGLIO 1969
“Devo confessare che, per quanto mi riguarda, la minaccia della morte non ha mai suscitato in me il desiderio di fare il martire […] La voglia di vivere non è mai scomparsa”
CONVERSAZIONE CON RICHARD STENGEL
“Ci portavano alla cava a scavare calce. E’ una operazione difficile, perché devi usare un piccone. La calce è stratificata nella roccia. Quando trovi uno strato di roccia, per estrarre la calce devi romperlo…. Loro ci mandavano là per dimostrarci che stare in prigione non è facile… Non è mica una passeggiata. Mentre lavoravamo, cantavamo canzoni sulla libertà e tutti ne erano ispirati”.
INEDITO DELL’AUTOBIOGRAFIA
“La nostra non era una lotta ai bianchi in quanto tali ma alla supremazia bianca, una politica pienamente rispecchiata dalla composizione razziale delle principali strutture organizzative e governative a livello nazionale, provinciale e locale”
APPUNTI DI UNA RIUNIONE, 16 GENNAIO 2000
“Il compromesso è l’arte della leadership e i compromessi si fanno con gli avversari, non con gli amici”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 5, 2013
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11 febbraio: Mandela Day. Il giorno della liberazione
Era l’11 febbraio 1990 e il lungo incubo finiva, per un uomo, per il suo Paese, per il Mondo. Lui era Nelson Mandela e quel giorno tornava libero dopo oltre 27 anni di prigionia. Il futuro Premio Nobel per la Pace era stato incarcerato nel 1962, condannato a 5 anni prima e all’ergastolo poi. Ma il leader della lotta all’apartheid è più forte di tutti coloro che vogliono piegarlo, che cogliono farlo desistere dalla voglia di combattere contro la segregazione. Lui vince. E continuerà a farlo. Le pressioni della comunità internazionale costringono il governo di Johannesburg e il presidente De Klerk ad aprire la porta del carcere. Fuori, ad aspettarlo, la moglie Winnie Madikizela. E l’intero pianeta.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 5, 2013
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Addio a Madiba, l’uomo che insegnò a essere liberi
Se n’è andato Madiba, lasciando dietro di sè un vuoto difficilmente colmabile ma anche tante lezioni, tanti ricordi, tanti momenti da portare nel cuore. Il primo presidente sudafricano dopo l’apartheid e Premio Nobel per la pace nel 1993, è morto. Ne dà notizia la Cnn. L’annuncio è stato fatto dal presidente del Sudafrica, Jacob Zuma in un commosso discorso televisivo alla nazione. Zuma ha ordinato il lutto nazionale.
“Adesso riposa, adesso è in pace”, ha detto Zuma annunciando la scomparsa del leader sudafricano all’età di 95 anni. “La nostra nazione ha perso un grande figlio”, ha proseguito. Mandela avrà funerali di Stato. “Voglio ricordare con semplici parole la sua umiltà, la sua grande umanità per la quale il mondo intero avrà grande gratitudine per sempre”. Così il presidente sudafricano, Jacob Zuma, nel ricordare Nelson Mandela. Nel suo annuncio Zuma si è rivolto ripetutamente a Mandela col suo popolare e affettuso soprannome: Madiba.
Nelson Rolihlahla Mandela è nato il 18 luglio 1918 ed è stato il primo presidente a essere eletto dopo la fine dell’apartheid, di cui fu strenuo oppositore, nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk. Madiba mosse i primi passi verso la conquista della libertà degli uomini nel 1941, quando, con il cugino Justice, fu messo di fronte al fatto di doversi unire in matrimonio con una ragazza scelta dal capo Thembu Dalindyebo. I ragazzi non voleva sottomettersi a questa condizione ma le possibilità erano solo due: o sposarsi e andare contro il loro massimo principio, la libertà, oppure non farlo mancando così di rispetto a tribù e famiglia. Scapparono assieme, verso Johannesburg.
Studioso di legge, Mandela fu presto coinvolto nell’opposizione al minoritario regime sudafricano, che negava i diritti politici, sociali, civili alla maggioranza nera sudafricana. Si unì quindi all’African National Congress (ANC) nel 1942. Trascorsi appena due anni, fondò l’associazione giovanile Youth League, insieme a Walter Sisulu, Oliver Tambo e altri. Distintosi nella campagna di resistenza del 1952 organizzata dall’ANC, ebbe un ruolo importante nell’assemblea popolare del 1955, la cui adozione della Carta della Libertà stabilì il fondamentale programma della causa anti-apartheid. Il 5 dicembre 1956 fu arrestato e accusato di tradimento. Il processo terminò nel 1961, con l’assoluzione di tutti gli imputati. Mandela e i suoi colleghi appoggiarono la lotta armata dopo l’uccisione di manifestanti disarmati a Sharpeville, nel marzo del 1960, e la successiva interdizione dell’ANC e di altri gruppi anti-apartheid. Sua compagna nella lotta antirazzista fu la seconda moglie, Winnie Madikizela, sposata nel 1958 e da cui si separò nel 1992. Diventato comandante dell’ala armata Umkhonto we Sizwe dell’ANC (“Lancia della nazione”, o MK), della quale fu anche co-fondatore, nel 1961, fu arrestato nell’agosto dell’anno successivo. Il 12 giugno 1964 lui, e con lui i suoi compagni di lotta, furono giudicati colpevoli e condannati all’ergastolo. Nei 26 anni di prigionia, Mandela si coinvolse sempre di più nell’opposizione all’apartheid, mentre lo slogan “Nelson Mandela Libero” risuonò in tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. Il suo personale messaggio, da dietro le sbarre, fu: “Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l’incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l’apartheid!” Solo l’11 febbraio del 1990, Madiba tornò ad essere un uomo libero. Fu durante gli anni di detenzione che ebbe l’occasione di leggere una poesia in inglese del poeta Britannico William Ernest Henley, del 1875, dal nome Invictus: la principale causa del suo continuare la vita in prigione nell’arco di 26, lunghi anni.
Tornato in libertà, divenne prima Presidente dell’ANC (luglio 1991 – dicembre 1999) quindi presidente del Sudafrica (maggio 1994 – giugno 1999). Fu lui a presiedere la transizione dal vecchio regime basato sull’apartheid alla democrazia, guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale e istituì un tribunale speciale, la cosiddetta Commissione per la Verità e la Riconciliazione (Truth and Reconciliacion Commission, TRC). Il 18 luglio 1998, giorno del suo ottantesimo compleanno, si risposò con Graca Machel, di ventidue anni più giovane di lui e che lo accompagnerà fino alla fine. Era il 2004 quando, a 85 anni, Madiba annuciò di volersi ritirare dalla vita pubblica e di voler passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia, finché le condizioni di salute glielo avessero concesso. Ha comunque fatto un’eccezione nel luglio 2004 confermando il suo duraturo impegno nella lotta contro l’Aids recandosi a Bangkok per parlare alla XV conferenza internazionale sull’AIDS, malattia che si rimprovera di non aver sufficientemente combattuto durante la sua presidenza. Il 27 giugno 2008 a Londra, nell’Hyde Park, si è svolto un grande concerto per ricordare i suoi novant’anni, il suo impegno nella lotta contro il razzismo e il suo contributo alla lotta contro l’AIDS. A sorpresa Nelson Mandela ha voluto essere presente al concerto, accolto da una straordinaria ovazione di circa 500 000 persone. Ai lati del palco campeggiava il numero 46664, il numero che era scritto sulla sua giubba durante la permanenza in carcere. Il 18 luglio 2009, giorno del suo novantunesimo compleanno, un fantasmagorico tributo chiamato “Mandela Day” gli hanno riservato i grandi dello spettacolo, della politica e della cultura mondiale al Radio City Music Hall di New York (USA), manifestazione disertata dal festeggiato per “motivi di salute e di età”. Già gravemente indebolito, non potè partecipare alla cerimonia di apertura dei mondiali di calcio in Sudafrica del 2010, a causa della morte della nipote di 13 anni in un incidente automobilistico, ma la folla l’ha accolto con immutabile amore alla cerimonia di chiusura.
“Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”
-Nelson Mandela-
Pubblicato da tdy22 in dicembre 5, 2013
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Ticket? Forse c’è tra Cuperlo e Renzi!
“Bisogna fare la stessa cosa che ha fatto Mandela. Cuperlo è molto bravo, è una persona che pensa e pensa bene. Lui può organizzare e poi avremo un grande strumento per ripartire tutti insieme, per cambiare le coscienze degli italiani”, a dirlo è un renziano doc, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che chiude questo sabato fiorentino lanciando una proposta di collaborazione (meglio chiamarlo ticket?).
Forse è la fine della guerra fratricida che dilania il Pd.
D’altra parte c’era stato anche Umberto Contarello, sceneggiatore di cinema, spesso presente alle Leopolde renziane che oggi aveva chiamato Gulliver a sostegno dei suoi concetti politici: il gigante legato dai lillipuziani. Il grande sottomesso da tanti piccoli e così Contarello invita anche a ritrovare l’avventura e afferma: diventare troppo giudiziosi, sapienti, ma andare avanti con l’ingenuità onnipotente che ci ha mosso finora. Siamo come Gulliver, imbrigliati. Dobbiamo solo alzarci in piedi, prendere le forbici e tagliare ciò che ci mantiene a terra. Ritrovare l’avventura per liberare il paese: fare la seconda guerra di liberazione contro la burocrazia, l’amministrazione dei partiti, l’ingerenza dello Stato…”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/26/ticket-forse-ce-tra-cuperlo-e-renzi/
La gaffe di Bush che rimbalza sul web!
Mentre era presidente George Bush Sr. ci ha abituato alle sue innumerevoli gaffe, ora ritiratosi a vita privata sembra proprio non aver perso il vizio di “confondere” la realtà e sembra che l’epidemia da “gaffe” sia stata diffusa anche al suo staff. Alla notizia, infatti, che Nelson Mandela era stato dimesso dall’ospedale, l’ex presidente americano ha diffuso un comunicato di condoglianze: «Barbara ed io siamo addolorati dalla morte di uno dei più grandi sostenitori della libertà che abbiamo avuto il privilegio di conoscere», corredato naturalmente anche da espressioni di cordoglio e «le condoglianze alla sua famiglia e ai suoi connazionali».
Pubblicato da tdy22 in settembre 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/01/la-gaffe-di-bush-che-rimbalza-sul-web/
Smentita della Presidenza: Mandela rimane in ospedale
Mandela non sarà dimesso. A differenza di quanto dichiarato dai media in un comunicato del sito ufficiale compare una nota in cui vengono definite “sbagliate” le notizie che davano il leader in procinto di lasciare l’ospedale. Nella stessa nota viene specificato “Madiba è ancora in ospedale a Pretoria. Le sue condizioni restano critiche ma stabili. In certi momenti meno stabili, ma continua a rispondere alle cure”,
Pubblicato da tdy22 in agosto 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/31/smentita-della-presidenza-mandela-rimane-in-ospedale/
Il Sud Africa “abbraccia” Mandela che lascia l’ospedale
Nelson Mandela, 95 anni, lascia l’ospedale di Pretoria e ora farà ritorno alla sua casa di Johannesburg dove sarà seguito da uno staff medico. Il leader della lotta contro la segregazione razziale era stato ricoverato l’8 di giugno in condizioni gravi, per un riacutizzarsi di un’infezione polmonare che già in passato lo aveva colpito. Il Sud Africa “abbraccia Mandiba dopo quasi 3 mesi anche se sulle condizioni di salute dell’ex presidente non si hanno al momento notizie, l’ultimo aggiornamento è stato quattro giorni fa quando l’attuale leader sudafricano Jacob Zuma aveva definito le sue condizioni “critiche ma stabili”.
La notizia è stata in seguito smentita.
Pubblicato da tdy22 in agosto 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/31/il-sud-africa-abbraccia-mandela-che-lascia-lospedale/
Nessuno stacchi la spina a Mandela!
Lo conferma Denis Goldberg, compagno di lotta antiapartheid del Premio Nobel dopo averlo visitato lunedì. “Si è parlato della questione – ha detto – ma i medici hanno detto che considerano questa opzione solo nel caso di reale collasso degli organi. Questo non è accaduto e quindi sono pronti a stabilizzarlo fino alla guarigione”. Quindi per il momento nessuno staccherà la spina a Mandela.
Pubblicato da tdy22 in luglio 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/05/nessuno-stacchi-la-spina-a-mandela/
Un vincitore è…
Pubblicato da tdy22 in giugno 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/25/un-vincitore-e/
La famiglia di Mandela riunita per decidere il luogo della sepoltura
Nelson Mandela è ancora vivo, ma la famiglia si è riunita per decidere il luogo della sepoltura anche se ufficialmente “È una riunione degli amaDlomo”, si è limitato a dichiarare uno dei partecipanti, riferendosi al sottoclan della tribù dei Thembu al quale appartiene la famiglia. Tutti sanno invece che ancora vi è un’aperta discussione per decidere quale sarà il luogo che ospiterà per sempre il corpo di Madiba.
Pubblicato da tdy22 in giugno 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/25/la-famiglia-di-mandela-riunita-per-decidere-il-luogo-della-sepoltura/
Mandela: tempo di lasciarlo andare?
Si attendeva per oggi il nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute di Nelson Mandela, ricoverato l’altro giorno in ospedale per un aggravarsi delle sue condizioni di salute, ma non è stato divulgato mentre la giornata è trascorsa in un preoccupante silenzio. Madiba si avvia così a trascorrere la terza notte in ospedale per il riacutizzarsi dell’infezione polmonare che lo tormenta da tempo. L’edizione di oggi del quotidiano sudafricano Sunday Times ha aperto con un titolo a tutta pagina che recita: “È tempo di lasciarlo andare”, citando un amico di Mandela. “Una volta che la famiglia lo lascerà andare, anche il popolo sudafricano farà lo stesso – ha detto Andrew Mlangeni -. Ringrazieremo Dio per averci donato la presenza di un uomo del genere e lo lasceremo andare”. Nel frattempo in tutto il Paese le persone pregano per lui mentre, a Pretoria, giornalisti e fotografi sono assiepati fuori dall’ospedale dove potrebbe essere stato ricoverato il Premio Nobel per la Pace: non c’è la certezza che sia però quella la struttura, visto che nulla è trapelato dalla Presidenza. E in molti si interrogano se sia giusto continuare a volerlo trattenere. Mandela si era ritirato dalla vita pubblica nel 2004, per dedicare il suo tempo alla famiglia. Simbolo della lotta anti-apartheid è comparso sempre più raramente in pubblico e ogni volta è apparso più fragile e provato, come in occasione della fugace apparizione, nel gelo invernale di Johannesburg, alla finale dei Mondiali di calcio allo stadio Soccer City nel luglio del 2010. Negli ultimi anni Mandela è stato spesso colpito da infezioni polmonari, a causa degli strascichi lasciati dalla tubercolosi contratta durante la sua permanenza nel carcere di Robben Island, dove ha trascorso diciotto dei 27 anni in cui è stato privato della libertà. Anni passati a spaccare rocce riducendole in una polvere che ha danneggiato irreparabilmente i suoi polmoni.
Pubblicato da tdy22 in giugno 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/09/mandela-tempo-di-lasciarlo-andare/
Preoccupano le condizioni di Mandela: nuovo ricovero in ospedale
Nelson Mandela, ex presidente sudafricano e premio Nobel per la pace, è stato nuovamente ricoverato in ospedale per un’infezione polmonare, come riferisce una nota della presidenza. Le sue condizioni sono “molto preoccupanti, ma stabili”. Nel comunicato del presidente sudafricano Jacob Zuma si legge “Questa mattina il suo stato è peggiorato ed è stato trasferito in un ospedale di Pretoria”. Le condizioni di salute dell’ex presidente ”questa volta sono gravi”, ha però aggiunto, poco dopo, un portavoce del governo in Tv. ”La situazione questa volta è grave, ma i dottori ci hanno assicurato che è sereno”, ha detto Mac Maharaj.
Pubblicato da tdy22 in giugno 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/08/preoccupano-le-condizioni-di-mandela-nuovo-ricovero-in-ospedale/
Poi erano le beliebers che si scannavano su twitter?
Asia Argento interviene in difesa di Morgan contro Selvaggia Lucarelli, dopo il tweet in cui veniva raccontato del ‘mix di farmaci’. La blogger si è sentita attaccata dopo aver diffuso la notizia, che secondo lei era stata pubblicata prima da un giornale locale: «Se si dice che ricoverano Hillary Clinton,Vasco, il Papa, Bruno dei Fichi D’india, Ferro, Belen, Berlusca, Mandela, Billie Joe ok, ma Morgan no?». L’ex compagna di Morgan non ha gradito molto il commento su Twitter: «Non sapevo fossi andata a letto anche con Hillary Clinton, Vasco, il Papa, i Fichi D’india, Ferro, Belen, Berlusca e Mandela» riferendosi ad una sua vecchia relazione sentimentale. La Lucarelli, abituata ad attaccare i personaggi famosi, ha risposto per le rime: «Invece di imbastire teatrini, rifletti su cosa hai condiviso tu con lui e su quanta parte hai avuto in questa infelice deriva» prima di sfogarsi a pieno su Facebook. «Asia Argento che mi fa lezioni di morale su twitter dando sfoggio di volgarità becera. Che va a rivangare una storia normale e vecchia di anni per fare la battuta da cinepanettone. Asia Argento. E il tutto perché ho dato una notizia scarna e secca che ogni tg e giornale del paese ha ritenuto opportuno divulgare, esattamente come me. Penso che anziché imbastire beceri teatrini pubblici da dare in pasto al gossip, e proprio mentre invoca la privacy, la novella moralizzatrice, dovrebbe riflettere in silenzio su quanto e cosa abbia condiviso lei, con Morgan, e su quanta parte abbia avuto nella sua infelice deriva».
Quando riusciremo a dare un esempio di etica digitale?
Pubblicato da tdy22 in aprile 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/07/poi-erano-le-beliebers-che-si-scannavano-su-twitter/
Mandela grave? Obama è preoccupato!
Il presidente americano Barack Obama si dice “molto preoccupato” per lo salute di Nelson Mandela, che definisce “eroe per tutti noi”. “Pensiamo a lui e alla sua famiglia e preghiamo per loro” mette in evidenza Obama, augurandosi che Mandela “vinca anche quest’ultima prova. Sappiamo tutti quanto ha fatto per il suo popolo, per il Sudafrica, per il suo continente. E’ stato un’ispirazione per noi tutti”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/28/mandela-grave-obama-e-preoccupato/
Nuovo ricovero per Mandela!
L’ex presidente sudafricano Nelson Mandela e’ stato ricoverato in ospedale per un’infezione polmonare. Il Premio nobel per la pace, 94 anni, ha avuto una ricaduta dell’infezione polmonare di cui aveva sofferto qualche mese fa, riferisce la presidenza sudafricana. “I medici si stanno occupando di lui garantendogli le migliori cure e il miglior trattamento possibile”, dice un comunicato.
Pubblicato da tdy22 in marzo 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/28/ricovero-mandela/
Sempre meglio! Mandela dopo il ricovero in ospedale si sta riprendendo
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/06/sempre-meglio-mandela-dopo-il-ricovero-in-ospedale-si-sta-riprendendo/
Natale in ospedale per Mandela, anche se i medici sono ottimisti
Pubblicato da tdy22 in dicembre 22, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/22/natale-in-ospedale-per-mandela-anche-se-i-medici-sono-ottimisti/
Invictus! Nelson Mandela reagisce bene alle terapie e sta migliorando
Pubblicato da tdy22 in dicembre 20, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/20/invictus-nelson-mandela-reagisce-bene-alle-terapie-e-sta-migliorando/
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